Cile: Deserto di AtacamaNel territorio più arido del mondo

Siamo nel Grande Nord del Cile, in una regione desertica in cui la Cordigliera delle Ande, chiamata Cordigliera della Costa si innalza, circondando in una depressione pietrosa che raggiunge gli 80 Km di ampiezza, un territorio che dicono sia il più arido del mondo. Che prende nome di Deserto di Atacama.

Il luogo è inospitale, eppure la bellezza del paesaggio è legata proprio a questa atmosfera di aridità e desolazione. Qui solo i Cactus, i cui fusti carnosi trattengono bene l’umidità e le cui foglie sono ridotte a spine, sono i vegetali che meglio hanno potuto adattarsi alla terribile aridità di questo angolo di mondo.

Cile: Deserto di AtacamaNel territorio più arido del mondo

Cile: Deserto di AtacamaNel territorio più arido del mondo

L’ideale punto di partenza per le varie escursioni nel deserto è San Pedro deAtacama, un minuscolo, civettuolo villaggio costruito in un sito naturalestraordinariamente suggestivo, proiettato in una architettura povera, mapiacevole, con case in pietra tutte della stessa epoca, tanto che non si notanoevidenti contrasti temporali. Se non fosse per qualche auto di passaggiopotrei dire che qui il tempo pare essersi fermato.

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Persino la seicentesca bianca chiesetta di San Pedro de Atacama colpisce per la sua semplicità quasi francescana.

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A pochi Km da San Pedro sorgono le rovine della Fortezza di Quintor delXIII secolo, dove gli Inca hanno tentato di resistere agli invasori spagnoli.Della fortezza non rimangono che pietre, ma questo è un buon punto panoramicoper ammirare sia i lontani monti della Cordigliera, sia la vallata del deserto diAtacama che sotto i raggi caldi del sole assume da lontano una suggestivacolorazione rosata.

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Imboccando la strada del deserto si entra poi nella “Valle della Morte”, arida,sabbiosa in cui regna il silenzio più assoluto.

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Questo nome terribile, ma appropriato è stato dato dai Cileni proprio perché qui tutto appare senza vita.

Cile: Deserto di AtacamaNel territorio più arido del mondo

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Proseguendo ancora ci si trova nella “Valle della Luna”… subito appaiono glispuntoni di roccia delle Tres Maries, delle sculture naturali che dannovagamente l’idea di tre Madonne in diverse posizioni, intente a pregare.

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Qui possiamo dire che il panorama rispetta il nome, tutto è infatti lunare:colli di roccia e bianco salgemma, gesso colorato, argilla e ancora sale.. e lerocce assumono così una colorazione strana, opalescente, dalle forme piùstrane e sorprendenti.

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Tutto intorno è solitudine, assenza totale di vita e osservando l’estensioneche ci circonda dalle varie dune di sabbia su cui si arranca a fatica...

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...si può anche godere di un bellissimo, magico e surreale tramonto, con lerocce che pian piano, al variare della luce, cambiano anche la colorazionepassando dal rosa tenue al rosso vermiglio.

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Ma il deserto di Atacama nasconde i suoi segreti.. oltre alle distese senzavita esiste anche un luogo di particolare suggestione che pullula di “attivitàsotterranea”, El Tatio, nella regione di Atofagosta, una zona solforosa ad oltre4300 metri di altitudine, dove oltre cento Geyser, circondati da fumarole esorgenti calde sprigionano i loro vapori che vediamo zampillare con un’intensitàed una potenza incredibili.

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Questi getti bollentidiminuiscono magicamente manmano che si alza il sole, perquesto bisogna andare a vederliprima dell’alba!

Ovviamente a quell’ora quasinotturna, il freddo è pungente,si è avvolti da un’atmosfera digelo tanto che non si vorrebbeuscire dal caldo rifugiodell’auto, ma lo spettacolo invitaed allora ci si avvicina ai geysere ai caldi getti di vapore, queltanto per avvertire unapiacevole sensazione di umidobenessere e…

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...e lo spettacolo che ci troviamo

di fronte è, a dir poco,

infernale! Dopo che un geyser si

è innalzato a ben 10 metri di

altezza di vapore, pochi secondi

dopo, ci si sente avvolti da una

specie di densa nuvola e

l’effetto è surreale.

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A questo punto mi piaceconcludere con il racconto diun’antica, poetica e tristeleggenda tramandata dai locali,e che mi è stata raccontata.

Secondo questa leggendadietro a questo sensazionalefenomeno si celerebbe ungrande dolore: le lacrime della terra...

... e allora i Geyser di El Tatiorappresenterebbero gli “occhi”del nostro pianeta che piangequi proprio le sue lacrimebollenti rivolte al cielo…