che cos'È l'effetto placebo? - ordinefarmacistinapoli.it€¦ · anno iv – numero 1009...
TRANSCRIPT
Anno IV – Numero 1009 Martedì 13 Dicembre 2016, S. Lucia
AVVISO Ordine
1. ORDINE: Caduceo d’oro
2016
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Che cos'è l'effetto
placebo?
3. Perché i prodotti
biologici contengono
olio di palma?
4. infarto: ecco il cerotto hi-
tech che ripara il cuore
Prevenzione e Salute
5. Cosa succede alla pelle
se non ti strucchi?
6. Agrumi: non c’è solo la
vitamina c flavonoidi per
cervello e circolazione
Meteo Napoli
Martedì 13 Dicembre
Variabile
Minima: 6°C Massima: 15°C Umidità: Mattina = 51%
Pomeriggio = 62%
CHE COS'È L'EFFETTO PLACEBO?
L'idea di assumere una sostanza con potere curativo ha di per sé... un potere curativo. Ecco il motivo scientifico.
È noto che qualsiasi rimedio farmacologico scientificamente dimostrato ha due effetti terapeutici: un effetto farmacologico vero e proprio, legato al principio attivo contenuto nel farmaco, e un effetto placebo, legato al fatto che l’idea di assumere una sostanza con potere curativo ha di per sé un potere curativo. L’effetto placebo c’è sempre, ed è in genere molto rilevante e spesso più potente dell’effetto farmacologico in sé. È legato anche alla forma di somministrazione: per esempio, una puntura è più efficace di un farmaco per bocca (anche qualora non si somministrasse nessun principio attivo), perché tendiamo a pensare che un’iniezione sia più efficace di una pillola. L’effetto placebo è dovuto al fatto che l’attesa di un miglioramento causa il rilascio nell’organismo di sostanze “terapeutiche”, come le endorfine e l’adenosina (antidolorifiche) l’adrenalina (che permette di gestire meglio gli stress).
Un elevato effetto “placebo” (e quindi terapeutico) hanno anche le carezze, la musica, la voce, le relazioni umane positive. È per questa ragione che molti fruitori di medicine non convenzionali stanno meglio: l’effetto placebo è tanto più potente quanto più si è convinti che un rimedio funzionerà. Ma va sottolineato che il placebo (da solo) non può curare tutto, ecco perché è sempre preferibile non fare a meno della medicina tradizionale. (Salute, Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
iBook Farmaday
Proverbio di oggi….…….. Appriesso a’ ‘e rrisa vene ‘o chianto....
ai momenti di felicità subentra sempre un momento di dolore..
PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
SCIENZA E SALUTE
PERCHÉ I PRODOTTI BIOLOGICI CONTENGONO OLIO DI PALMA?
Olio di palma e prodotti biologici: esiste una relazione? Sì.
Alcuni prodotti biologici contengono olio di palma perché la legislazione lo permette e perché l’olio di palma è un grasso che, anche nell’industria dei prodotti biologici, ha una buona resa in termini di morbidezza dei prodotti, resistenza all’ossidazione, gusto e stabilità termica, oltre a costare di meno rispetto all’olio di girasole o all’olio extravergine di oliva. Quando però si parla di prodotti biologici noi consumatori siamo portati a ritenere che, trattandosi di prodotti preparati con ingredienti che non fanno male alla salute, sono rispettosi dell’ambiente e pertanto non contengono pesticidi ma neppure additivi, coloranti, conservanti o prodotti della raffinazione chimica, siano preferibili rispetto ad altri prodotti non biologici – spiega la prof.ssa Daniela Lucini, Responsabile della Sezione di Medicina dell’Esercizio e Patologie funzionali dell’Ospedale Humanitas. – La grande confusione però si pone quando siamo portati a credere che un prodotto sia sano solo perché sulla confezione sono riportate diciture come “biologico”, “vegano” o “naturale”. L’Eufic (European Food Information Council) inserisce l’olio di palma con il suo 49% di grassi saturi, cioè quelli dannosi per la salute del cuore, dopo l’olio di cocco che ne contiene il 92%, l’olio di palmisti o di semi di palma (84%), il burro (66%) e il burro di cacao (62%). Questo significa che anche i prodotti biologici realizzati con olio di palma così come con burro o altri grassi saturi, devono essere consumati con moderazione perché possono essere dannosi per la salute. In più, secondo il CCPB, ovvero l’organismo che certifica i prodotti biologici, le aziende bio possono usare olio di palma nei prodotti biologici solo se l’olio è certificato biologico, “e quindi se per l’impianto dei palmeti non è stata distrutta la foresta primaria”. Il fatto di trovare in etichetta olio di palma biologico quindi non indica che faccia meno male ma fornisce al consumatore l’informazione sull’impatto ambientale della sua coltivazione. Inoltre l’olio di palma utilizzato nei prodotti biologici viene talvolta riportato sull’etichetta come “olio di palma grezzo o integrale” oppure “olio di palma rosso vergine”: in assenza di sofisticazioni alimentari e cioè se l’olio non è colorato artificialmente, secondo
Eufic si tratta di olio di palma non raffinato chimicamente, di colore rosso grazie all’alto contenuto di carotenoidi di cui sono ricchi peraltro anche tutti gli altri oli vegetali meno ricchi in grassi saturi.
L’olio di palma grezzo o integrale, oltre al colore rosso che conferisce ai prodotti biologici in cui viene utilizzato, ha anche un sapore che lo rende poco gustoso per la grande industria alimentare che pertanto ne preferisce la versione raffinata, sbiancata, inodore e insapore. Quanto detto fin qui però vale anche per altri oli vegetali che, se non usati correttamente possono risultare dannosi anche se biologici e usati per la produzione di prodotti biologici. Per esempio, se l’olio extravergine di oliva viene cotto o fritto risulta dannoso per la salute così come l’olio di girasole, di mais o di soia spesso usati in alternativa al più costoso e saporito olio extravergine di oliva e di cui bisogna prestare attenzione soprattutto alle temperature di cottura. (salute, Humanitas)
PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
PREVENZIONE E SALUTE
COSA SUCCEDE ALLA PELLE SE NON TI STRUCCHI?
Anche se i moderni cosmetici rappresentano un vero alleato per la donna e il loro uso non va demonizzato, tuttavia è fondamentale la sera rimuovere il trucco e detergere la pelle in maniera efficace.
Di notte infatti la pelle è in grado di assorbire maggiormente le sostanze applicate sulla sua superficie, ed è quindi importante che venga detersa ed idratata efficacemente – spiega la dottoressa Alessandra Narcisi, dermatologa dell’ospedale Humanitas. – La detersione deve essere accurata e avvenire in più fasi: iniziare con una detersione con acqua micellare a cui associare un latte detergente, a risciacquo o meno, a seconda delle preferenze personali e della quantità di trucco che si utilizza durante il giorno. È sempre importante poi associare uno struccante delicato per gli occhi. Successivamente si deve utilizzare un prodotto selezionato ad hoc per il tipo di pelle e per l’età in grado di idratare la pelle efficacemente e di correggere eventuali imperfezioni. La mattina, prima di procedere di nuovo al trucco, è fondamentale detergere nuovamente la pelle e utilizzare prodotti specifici come base-trucco. Solo così la pelle sarà in grado di rigenerarsi durante la notte, ossigenarsi, e mantenersi “giovane” il più a lungo possibile. In caso contrario potremmo avere un aumento della produzione di sebo con dilatazione dei pori, che rischia di far apparire la pelle più grassa, o al contrario, più soggetta ad irritazioni e ad arrossamenti, più secca con maggiore tendenza alla formazione di rughe, anche per l’accumularsi dei radicali liberi, oltre alla tendenza ad avere le borse sotto gli occhi e le ciglia sfibrate. Infatti la detersione della pelle è parte integrante della cura della stessa. Infatti, i cosmetici, se scelti accuratamente, possono addirittura aiutare a mantenere l’idratazione della pelle, contenere principi attivi curativi in alcune condizioni particolari, come la pelle grassa, o tendente agli arrossamenti, e fornire una valida protezione contro i raggi solari e lo smog. Bisogna però selezionare con cura i prodotti che acquistiamo, evitando prodotti contenenti sostanze allergeniche come nichel (che in piccola quantità sarà comunque sempre presente), o profumi aggressivi, e controllarne sempre la provenienza, il metodo di conservazione e la data di scadenza. (Salute, Humanitas)
CHE FARE IN CASO DI SANGUE NEL LIQUIDO SEMINALE?
DOMANDA: ho 47 anni, circa 10 giorni fa, dopo un rapporto, ho riscontrato un pò di sangue nel liquido seminale. In seguito non si è più ripetuto. Già da qualche giorno avvertivo dei lievi disturbi, che avverto ancora: fastidio sotto la pancia all'altezza della vescica, minzione difficoltosa e fastidiosa, fastidio che va e viene al testicolo destro. Tre anni fa sono stato operato per un calcolo di 1,2 cm nel rene. RISPOSTA: Si tratta con ogni probabilità di una flogosi prostatica che meriterebbe un trattamento specifico. Contestualmente una ecografia addominale sarebbe consigliabile per il problema dei calcoli o della sabbietta renale che potrebbe essere una concausa della flogosi del tratto urinario. (OK, Salute e benessere)
PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
PREVENZIONE E SALUTE
AGRUMI: NON C’È SOLO LA VITAMINA C FLAVONOIDI PER CERVELLO E CIRCOLAZIONE
Molte le proprietà benefiche di questi composti: contrastano l’insorgenza di malattie neurodegenerative, hanno capacità analgesiche e anti-infiammatorie
Gli agrumi vi fanno venire in mente la vitamina C? In realtà, il loro bel colore dovrebbe prima di
tutto richiamarvi alla mente i flavonoidi che, come altri polifenoli, comprendono i pigmenti ai quali si devono molti dei colori dei fiori e dei frutti, inclusi gli agrumi. I flavonoidi, termine che deriva dal latino “flavus” ovvero giallo, sono sostanze che difendono le piante dagli insulti esterni come i raggi UV e che si stanno rivelando sempre più interessanti anche per l’uomo. Gli ambiti più studiati riguardano le malattie cardiovascolari, i tumori e, più di recente, anche le malattie neurodegenerative.
Contro le malattie neurodegenerative A questo proposito, una revisione della letteratura, appena pubblicata suMolecules ha passato in rassegna numerosi studi sperimentali in cui si è visto come diversi principi attivi presenti negli agrumi possono aiutare a contrastare l’insorgenza e la progressione di malattie neurodegenerative. «Ciò è possibile - spiega Santa Cirmi, primo autore dello studio, coordinato da Michele Navarra, farmacologo del Dipartimento Chibiofaram dell’Università di Messina - perché diversi flavonoidi presenti soprattutto nei succhi di arancia, limone, bergamotto e mandarino, interagiscono con specifici bersagli intracellulari coinvolti nella morte neuronale. Inoltre, l’attività antiossidante dei flavonoidi degli agrumi potrebbe prevenire o ridurre lo stress ossidativo, che gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza di numerose malattie, incluse quelle neurodegenerative». «Arance, limoni, mandarini e clementine hanno un’alta concentrazione di esperidina, un flavonoide di cui sono state dimostrate la capacità di influenzare la permeabilità vascolare, aumentare la resistenza dei capillari e che ha proprietà analgesiche e anti-infiammatorie. Il mandarino, oltre che per l’esperidina, si caratterizza per la presenza di polimetossiflavoni, che hanno dimostrato un effetto protettivo contro la progressione del cancro al colon. Le arance rosse come Tarocco, Moro e Sanguinello, contengono nella polpa, e a volte anche nella buccia, un’altra classe di flavonoidi le: antocianine, pigmenti rossi che conferiscono al succo un’attività antiossidante più elevata rispetto a quello delle arance bionde».
Il consiglio per il consumo: Ma quanti di questi effetti osservati in laboratorio possono verificarsi nell’uomo? «I risultati di una sperimentazione preclinica non sono automaticamente trasferibili all’uomo - occorrerebbe fare degli studi clinici per poter dare una risposta sicura. Comunque, possiamo dire che i principi attivi contenuti negli agrumi favoriscono il nostro benessere, ed è molto probabile che flavonoidi, vitamina C ed altre sostanze bioattive di cui sono ricchi questi frutti, agendo simultaneamente, possano incrementare l’uno l’effetto dell’altro». Nell’attesa di saperne di più, il consiglio resta quello di assumere questi composti attraverso la frutta fresca, preferibilmente appena raccolta o conservata in frigo per periodi non lunghi, così da favorire il mantenimento delle proprietà nutrizionali e salutistiche. (Salute, Humanitas)
PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
SCIENZA E SALUTE
INFARTO: ECCO IL CEROTTO HI-TECH CHE RIPARA IL CUORE
Sperimentato con successo su modello animale, migliora il funzionamento del tessuto cardiaco danneggiato
Curare le cicatrici lasciate da un infarto con un cerotto hi-tech da
applicare direttamente sul cuore:
la proposta arriva dai ricercatori dell’University of New South
Wales di Sydney (Australia) e dell’Imperial College di Londra
(Regno Unito), che in uno studio pubblicato sulle pagine della
rivista Science Advances hanno presentato alla comunità
scientifica le potenzialità dello strumento sviluppato nei loro
laboratori, una “toppa” multistrato in grado di migliorare la
conduzione degli impulsi elettrici attraverso il tessuto cardiaco
danneggiato.
.
Ciò porta ad alterazioni potenzialmente fatali del ritmo cardiaco - spiega Sian Harding coautore dello
studio - Il nostro cerotto a base di un polimero che conduce l’elettricità è pensato per risolvere questo
serio problema”.
In effetti i polimeri che conducono l’elettricità sono dotati di potenzialità interessanti per chi lavora su
tessuti che rispondono all’elettricità, come quello cardiaco; purtroppo, però, la loro applicazione a
livello clinico è ostacolata dalla loro breve durata, determinata dalla tendenza a perdere le loro
proprietà elettriche.
La “toppa” ideata da Harding e colleghi - formata da uno strato di CHITOSANO (un polisaccaride
presente nel carapace dei crostacei), uno strato di polianilina (un polimero in grado di condurre
l’elettricità) e ACIDO FITICO (sostanza vegetale che permette alla polianilina di condurre l’elettricità) -
sembra consentire di superare questo limite.
“Abbiamo dimostrato che è stabile e mantiene la conduttività in condizioni fisiologiche per più di due
settimane, rispetto all’unico giorno tipico di altre soluzioni”.
Accanto a questo vantaggio il nuovo cerotto ripara-cuore ne presenta anche un altro:
può essere applicato senza punti di sutura.
Questo, sottolinea Mawad, lo rende “minimamente invasivo e meno dannoso per il cuore”,
permettendogli di seguire meglio i movimenti cardiaci.
La sua efficacia è stata già testata con successo nei ratti, ma la strada per arrivare al suo uso nell’uomo
è ancora lunga. Per il momento, spiega Mawad, “questa tecnologia può essere utilizzata per la ricerca
di base”. (Salute, 24 Ore)
“Gli INFARTI creano una CICATRICE che rallenta e
interrompe la conduzione degli impulsi elettrici nel cuore.
PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI: “Concerto di Natale, Giuramento di Galeno e Medaglie
alla Professione”
Una partecipazione delle grandi occasioni è stata quella dedicata a tutta la Categoria. Ha inizio con un concerto di Natale tenuto dai San Carlini del Teatro di San Carlo e un ricordo per i Colleghi scomparsi nell’ultimo anno ed alle parole del Presidente Santagada il teatro si è alzato in piedi tributando un caloroso applauso.
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - CONCERTO DI NATALE E PRESENTAZIONE
Orchestra dei San Carlini del Teatro di San Carlo
PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - PRESENTAZIONE CERIMONIA:
SANTAGADA, MANDELLI, D’AMBROSIO LETTIERI
Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - PROGETTO “UN FARMACO PER TUTTI” S.E. CRESCENZIO SEPE
Arcivescovo Metropolita di Napoli, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare
PAGINA 10 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - DELEGAZIONE COLLEGHI GIAPPONESI
Napoli Kagoshima Pharmacist Friendship. Prof. Daisuke KOBAYASHI, Tomoyoshi GOTOH, Hisayo HORIKAWA
PAGINA 11 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - CONSEGNA DELLE MEDAGLIE D’ORO AL MERITO
PROFESSIONALE PER I 65, 60 E 50 ANNI DI ATTIVITÀ
I Colleghi premiati
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - CERIMONIA GIURAMENTO DI GALENO
I Colleghi che prestano il giuramento di Galeno
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - CERIMONIA GIURAMENTO DI GALENO
I Colleghi che prestano il giuramento di Galeno
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1009
CADUCEO D’ORO 2016 - CERIMONIA GIURAMENTO DI GALENO
I Colleghi che prestano il giuramento di Galeno