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Centro Studi C.N.I. 22 maggio 2018

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Centro Studi C.N.I. 22 maggio 2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 22 maggio 2018

Pagina I

ELEZIONI ORDINI

Ordini, cariche blindateItalia Oggi 22/05/18 P. 33 Dario Ferrara 1

INGEGNERI

«Nelle viscere di marte: è magnifico »Corriere Della Sera 22/05/18 P. 36 Giovanni Caprara 2

GRATUITO PATROCINO

Gratuito patrocinio più tutelatoItalia Oggi 22/05/18 P. 27 Antonio CicciaMessina

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SISMA

Sisma, l'allarme di Cantone "Controllate tutti i subappaltiRepubblica 22/05/18 P. 16 6

STP

Vincoli per l'iscrizione all'albo delle StpItalia Oggi 22/05/18 P. 33 Gabriele Ventura 8

DIGITALIZZAZIONE

Istat: le imprese digitalizzate? Sono appena il 3%Corriere Della Sera 22/05/18 P. 26 Andrea Ducci 9

ECOBONUS

Ecobonus, cessionari solo qualificatiSole 24 Ore 22/05/18 P. 29 Luca De Stefani 10

APE

IN BREVE - CERTIFICAZIONE DEGLI EDIFICISole 24 Ore 22/05/18 P. 35 12

SIDERURGIA

M5S ai sindacati: «Nuovo percorso per chiudere Ilva»Sole 24 Ore 22/05/18 P. 13 Domenico Palmiotti 13

Page 3: Centro Studi C.N.I. 22 maggio 2018...INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 22 maggio 2018 Pagina I ELEZIONI ORDINI Italia Oggi 22/05/18 P. 33 Ordini, cariche

Per la Cassazione il limite vale per i diversi ruoli di consigliere e presidente

Ordini, cariche blindateIneleggibilità dopo due mandati consecutivi

DI DARIO FERRARA

catta l'ineleggibilitàin Consiglio dopo duemandati consecutivida consigliere o presi-

dente. Inutile candidarsi allacarica per chi nei cicli prece-denti ha ricoperto l'altra oentrambe perché la ratio dellanorma è assicurare il ricambionell'organismo professionaleevitando che si sclerotizzi

Nell'Ordine dei commercia-listi il limite a due mandaticonsecutivi in Consiglio nonopera separatamente ma con-giuntamente per le funzioni diconsigliere e presidente: è adesempio ineleggibile il presi-dente uscente se nel quadrien-nio ancora precedente ha svol-to la funzione di consigliere. Eciò perché l'articolo 9, commanono, del decreto legislativo139/05 punta a favorire il ri-cambio istituzionale nel gover-no della professione ed evitareche l'organismo si «sclerotizzi»:se vi siedono sempre le stessepersone si possono avere effet-ti negativi per la vigilanza sulrispetto delle norme deontolo-

giche da parte degli iscritti. Èquanto emerge dall'ordinan-za 12461118, pubblicata il 21maggio dalla prima sezionecivile della Cassazione.

Primo fra egualiSi al ricorso di alcuni profes-

sionisti, sbaglia il Cndcec adavallare l'interpretazione se-condo cui il presidente uscen-te sarebbe eleggibile dopo averfatto il consigliere nel cicloancora precedente. In realtà èinutile candidarsi se si è statiin Consiglio per due mandaticonsecutivi, al di là della fun-zione svolta. E ciò benché il

presidente sia anche un organomonocratico quando esercitale funzioni di rappresentan-za dell'Ordine e sia eletto conun sistema diverso rispetto aiconsiglieri: prevale infatti ilcandidato come capolista cheha ottenuto più preferenzeindipendentemente da quelleriportate dagli altri candida-ti. La posizione del presidente,tuttavia, non lo colloca in unaposizione sostanzialmentediversa dagli altri consiglie-ri: opera infatti come primusinter pares quando assicura ilfunzionamento dell'organo.

Par conditioD'altronde la lettera della

legge è chiara: non utilizzaun'espressione omnicompren- .siva tipo i «componenti delconsiglio» proprio per chiarireche è ineleggibile chi ha svol-to due mandati consecutivi inqualità di presidente, consi-gliere o l'una e l'altra carica.Il tutto per garantire la piùampia partecipazione al go-verno dell'Ordine, assicurarela par conditio fra i candidatied evitare rendite di posizio-ne da parte degli uscenti. Nonè violato il divieto di interpre-tazione estensiva o analogi-ca perché in questo caso ditratta di individuare l'esattosignificato dell'espressioneusata dal legislatore. Ora laparola ripassa al Consiglionazionale.

Riproduzione riservata-

Elezioni Ordini Pagina 1

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idee per il futuro I L'incontro

glia Ercoli Finzi è stata in Italia la prima donnaingegnere aerospaziale. Qui spiega l'importanza dellaprossima missione sul Pianeta Rosso che utilizzerà unatrivella «made in Italy» evoluzione di una sua invenzione

«NELLE VISCEREDI

GNIFICOdi Giovanni Caprara

° obbiamohÿ esplorare

lo spazioperché èfonte diconoscenzama anche

di benessere per noi terrestri. Tante so-no le applicazioni che ne derivano e vo-lare nel cosmo ci consente di renderciconto del mondo intorno a noi con lostesso spirito degli antichi navigatori. Euna via meravigliosa per essere protago-nisti del futuro». Amalia Ercoli Finzi rac-conta il suo mondo con il sorriso, soddi-sfatta della lunga storia che l'ha semprevista attrice di primo piano. Fin da quan-do si laureava al Politecnico di Milanocon no e lode, prima donna in Italia in-gegnere aerospaziale. Ha collaborato anumerosi progetti spaziali ma è soprat-tutto la «signora delle comete» dopoaver ideato, realizzato e guidato uno de-gli esperimenti più importanti dellasonda Rosetta dell'Esa europea arrivatain orbita alla cometa Churiumov-Gerasi-menko. Amalia inventava uno strumen-to, una trivella, che doveva indagare leprofondità del nucleo per rubare qual-che mistero alla natura degli astri con lacoda. Una spedizione tanto affascinantee complessa da diventare una storia ro-manzata da Tommaso Tirelli e appenauscita in libreria col titolo, appunto, «Lasignora delle comete» (Edizioni Deda-lo).

«Le comete sono i corpi celesti piùbeffi. Accendono la nostra fantasia giro-vagando nel buio cosmico, apparendo,avvicinandosi al Sole mentre dispieganolunghissime code colorate. Continuere-mo ad indagarle anche in futuro perchétante sono le domande alle quali posso-no dare risposta. Nell'esplorazione cimuoveremo in molte direzioni. Conti-nueremo ad approfondire la conoscenzadei pianeti, le loro lune e in particolarequelle di Giove e Saturno come Europa eTitano. Tutte ci aiuteranno a trovare in-dizi perla nascita della vita. Altrettanto isatelliti che guardano più lontano, oltre iconfini del sistema solare, nella nostragalassia dove tanti sono i pianeti scoper-ti attorno ad altre stelle, portando il no-stro occhio verso nuovi mondi semprecercando tracce di una possibile vita».Amalia si concede una pausa tra le paro-le, quasi alla ricerca del pensiero e conun sospiro aggiunge: «L'idea di esseresoli nell'Universo è fonte di profondosgomento. Altrove, ne sono certa, c'èqualcuno. E la ricerca è difficile ma nonimpossibile».

Amalia collaborava a missioni dell'Asiche aprivano nuove finestre nell'esplora-zione, come il satellite a filo «Tethered»che, penzolando dallo shuttle, generavaelettricità, o il satellite astronomico Sax

che spiegava l'origine dei lampi dì radia-zioni gamma, uno dei fenomeni piùenergetici ed enigmatici dell'universo.Inoltre, collaborava anche con alcuneuniversità americane agli studi per lastazione spaziale internazionale al finedi scoprire i comportamenti capaci diprovocare rischi per gli astronauti. «Oraci sono tante missioni in cantiere perl'imminente futuro che coinvolgono di-rettamente l'uomo - continua -. Traqueste, il ritorno sulla Luna e poi il viag-gio verso Marte. È giusto cominciare dalnostro satellite naturale perché è più vi-cino e accessibile ed è un ideale luogoper la sperimentazione di nuove tecno-logie e per lo sfruttamento delle risorseche offre. Andare su Marte è più com-plesso e, soprattutto, deve essere conce-pito come una missione dell'intera uma-nità non di un solo Paese. Perché lo sbar-

Ingegneri Pagina 2

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co sul Pianeta Rosso presenta una valen-za direi filosofica, dal momento che citroveremo in un altro mondo».

Ma Amalia, spaziale per natura, indos-serebbe una tuta e volerebbe oltre l'at-mosfera? «Il cosmo è la mia dimensionema preferisco la stanza dei bottoni, go-vernando le spedizioni. In fondo, ci siimmedesima così profondamente che ècome essere a cavallo di una sonda o abordo di un'astronave».

Già dai primi anni la scienziata amavadue cose: la matematica, dove riuscivabene a scuola, e la tecnologia: «Da picco-la smontavo ogni cosa, soprattutto la bi-cicletta perché volevo capire come fun-zionasse». Ovvio, quindi che scegliessela strada che l'ha portata alle stelle: «Miopadre preferiva che studiassi matemati-ca ma, pur essendo autoritario, commi-se l'errore di lasciarmi scegliere e così miiscrissi a ingegneria». Amando la ricerca

e l'insegnamento, rimase al Politecnico,diventata la sua base di lancio: verso laformazione dei giovani e i progettid'avanguardia. Rispettando sempre unaregola interiore: «Nel mio lavoro affron-to sempre cose nuove ed è una condizio-ne ammaliante perché mi obbliga nonsolo a pensare ma soprattutto a sogna-re». In questo modo ha trascinato schie-re di ragazzi ad appassionarsi allo spa-zio. Ragazzi diventati a loro volta docentio uomini d'industria. Al Politecnico isuoi ex allievi la chiamano, riconoscenti,«la mamma» per come ha trasmesso lapassione del futuro di cui sono oggi i co-struttori. Nelle aule alla Bovisa, Amaliaconcepiva appunto la trivella volata sullacometa. «Fu un'esperienza straordinaria- sottolinea -, perché dovevamo im-maginare ogni dettaglio del suolo e ognicaratteristica del nostro strumento inmodo che potesse compiere l'esplora-zione». Il robottino Philae, che era scesostaccandosi dalla sonda-madre, arrivavain modo turbolento. Trasmetteva a Terrai risultati delle sue indagini ma non sisapeva esattamente dove fosse. «Dopomesi di ricerche, gli occhi di Rosettal'hanno finalmente fotografato dall'orbi-ta e si vedeva bene la mia trivella, uscitaregolarmente dalla sua custodia a 500milioni di chilometri di distanza dallaTerra».

Costruita da Leonardo a Milano, ades-so, nello stesso laboratorio è nata, sottola guida di alcuni suoi allievi del passato,un modello ancora più lungo che arrive-rà su Marte. Sarà lo strumento più im-portante imbarcato sul rover Exomarsdell'Esa che partirà nel luglio 2020. Unavolta giunto a destinazione, scaverà sinoa due metri di profondità assemblando-si, pezzo dopo pezzo, mentre scende eanalizzando intanto con i sensori ciò cheincontra. Infine, riporterà alcuni cam-pioni di sottosuolo in superficie collo-candoli nel laboratorio automatico abordo del rover dove saranno analizzaticercando eventuali tracce di vita. La tri-vella, insomma, è una sorta di robot.«Questa missione è straordinaria perchéaffronta un'impresa mai tentata nem-meno dalle sonde della Nasa: è la primavolta, infatti, che si scende a esplorare leprofondità. Le nostre università e le no-stre industrie sono in grado di affrontare

le sfide del futuro, nonostante lo scarsoaiuto della politica. Oggi, tra l'altro, vedoun fiorire di interessanti iniziative im-prenditoriali preziose per il Paese».

Amalia è sempre andata anche al di làdella tecnologia avvicinandosi allascienza di base dalla quale trae ispirazio-ne. Non a caso concepiva dei teoremiche portano il suo nome e che adesso sistudiano sui manuali. «Inizialmente in-segnavo la meccanica razionale e volevodimostrare sempre qualcosa di nuovo;così nascevano anche i teoremi». Poipasserà alla meccanica del volo spaziale:«I viaggi delle sonde interplanetarie so-no governati dalle leggi di Keplero e, an-che se non disponiamo ancora di motoridotati della potenza necessaria per cam-biare facilmente destinazione, il PadreEterno, con le leggi della natura, ci puòportare dove vogliamo. E questo è ma-gnifico».

Quando Amalia racconta, tutto sem-bra facile e soprattutto assume il tono diuna meravigliosa avventura da affronta-re. Senza mai allontanarsi, però, dal ne-cessario rigore. Anche nei momenti dif-ficili, come qualche ricordo che affioradal Sessantotto. «Ero in classe e stavospiegando, quando un gruppo di ragazzicontestatori spalancò la porta chieden-do l'interruzione della lezione. Nessunodei miei allievi si alzò e andammo avanticome stabilito. Ciascuno doveva affron-tare le proprie battaglie».

Esplorare lo spazio è fonte di conoscenzama anche di benessere per noi terrestri.L'idea di essere soli nell'Universo sgomenta.Altrove, ne sono certa, c'è qualcuno

Ma proprio tra le battaglie Amaliasuona l'allarme per risvegliare la co-scienza femminile. «Un'insegnante delliceo - ricorda - mi ripeteva che se vo-levo davvero fare qualcosa ci sarei sicu-ramente riuscita. Conquistare la propriaautostima è fondamentale ed è ciò chepurtroppo manca a molte donne». E sor-ridendo continua: «Valentina Tereskova,la prima donna dello spazio, è una gran-de amica. Con lei ho condiviso tante oc-casioni e ogni volta il suo sguardo tra-smetteva coraggio. Ecco quello che vor-rei dire a tutte le donne: ce la possiamofare».

Quando ha compiuto ottant'anni, traun viaggio e l'altro e tra un comitato euna conferenza, il Politecnico le ha orga-nizzato una festa con il rettore FerruccioResta e oltre cinquecento persone sonoaccorse nell'aula magna per ascoltarla.Qui, dopo aver parlato di scienza, ha of-ferto, con la battuta sempre pronta, unasua visione: «Io sono anche una mammafelice di cinque figli e vorrei ricordare letre regole dei metalli vincenti per unadonna: bisogna avere una salute di ferro,nervi d'acciaio e un marito d'oro; e io liho avuti». E tutti hanno applaudito la«signora delle comete».

Amalia Ercoli Finziclasse 1937, è stata la primaitaliana ad essersi laureatain ingegneria aerospazialein Italia. A lungo docenteuniversitaria e autrice dipubblicazioni scientifiche,ha collaborato e ancoracollabora con enti comeNasa, Esa e Asi. Alla suaattività è ispirato il giallo diTommaso Tirelli «La signoradelle comete» (EdizioniDedalo). Domani (ore 18.30)interverrà in Sala Buzzati,al Corriere della Sera,all'incontro in cui sarannopresentati i tre inserti «18idee per il Futuro»

Il viaggio marziano tenta un'impresa mai sperimentatanemmeno dalla Nasa. Le nostre università e le nostreindustrie sono in grado di affrontare le sfide del futuro

Ingegneri Pagina 3

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SSt(`3NiEDENT1.

Mars 3di fabbricazionesovietica sbarcasu Marte ma vienedistrutta

attutendo i'Nnpa'con «gambe»molleggíate.Primi prelievidei suolo marzianoe prime analisi

o .fi `..

.1 Cm-—or

MI

19- C,Un ander con il roverExomars a bordo si staccadal razzo appena arrivatoin orbita intorno alla Terra.Lander e rover

II Pianeta Rosso e il robottino ExomarsLA FINESTRELLAServe a controllarel'effettiva acquisizionedei campionidel sottosuolo prelevati J

IL SISTEMAi DELLA TRIVELLAContiene diversi elementiche si autoassemblanouno con l'altro.La trivella può scavarefino a due metri

RUOTE

IL BRACCIOÈ estensibilefino a oltreun metro

`di altezza

ggio 617 mesi

ILE TELECAMEREPANORAMICHERuotano a 360 gradiinsieme con le telecamereper la navigazione

ALA BASE DELL'ASTAAltre camereper la localizzazionedel veicolo

Yii11Y{riíYií

PANNELLI SOLARISono sette di dimensionie forme diverseper rispettare le geometriedegli spazi a disposizione

I ANTENNE UHF(Ultra High Frequency)Necessarie per comunicare conla sonda TGO (Trace Gas Orbiter)in orbita a 400 km dal suolomarziano che poi trasmetteï dati alla Terra

ANTENNAServe per fareindagini del suolo

Ingegneri Pagina 4

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La direzione generale della giustizia ha risposto ai quesiti degli uffici giudiziari

Gratuito patrocinio più tutelatoParcella al legale sganciata dalle sostanze dell'assistito

DI ANTONIO

CICCIA MESSINA

Lo stato deve pagare laparcella all'avvocatoche esercita il gratuitopatrocinio a prescinde-

re dal controllo sulle condi-zioni economiche di chi fruitodell'agevolazione. Contributounificato ad hoc nel giudizio diaccertamento tecnico preventi-vo. L'organismo di mediazione.deve comunicare all'interessatola presentazione nei suoi con-fronti della domanda introdut-tiva della media-conciliazione.II compito non può essere dele-gato al proponente. Sono alcunidei chiarimenti forniti dalla Di-rezione generale della giustiziacivile del ministero della giusti-zia e pubblicati sul sito www.giustizia.it. Il ministero ha ri-sposto a specifici quesiti degliuffici giudiziari, in particolarein materia di servizi di cancel-leria e spese di giustizia.

MEDIAZIONESe una parte presenta una

domanda di mediazione (inmolti casi è obbligatorio farloprima di poter iniziare unacausa), chi deve avvisare la con-troparte? II ministero rispondeche, alla luce dell'articolo 8 deldlgs 28/2010, la comunicazionealla controparte della doman-da di mediazione è a caricodell'organismo di mediazione epuò essere effettuata, eventual-mente, in aggiunta dalla parteproponente. Non è dunque con-forme al detto dato normativola disposizione regolamentareche ponga esclusivamente acarico della parte proponente,l'adempimento della comuni-cazione della propria doman-.da alla controparte. Il proble-ma è anche quella delle speseda sostenere per gli avvisi eper il carico di lavoro connes-so agli stessi. L'organismo dimediazione non può scaricarsidell'incombenza.

PRESCRIZIONE DELCONTRIBUTO UNIFICA-TO

II termine di prescrizione re-lativo al contributo unificato siricava dall'articolo 20, comma 6,dlgs n. 112 del 1999. Spiega viaArenula che il termine è decen-nale, che è quello che si applicaordinariamente all'esercizio delpotere di riscossione fiscale.

IMPORTO DIMEZZATOIn alcuni casi il contributo

unificato, da pagare a carico dichi propone una causa, si pagaridotto del 50%. Il problema ri-guarda quanto devono pagarele parti che propongano doman-da in riconvenzione o chiamatain causa del terzo. Le risposteministeriali chiariscono che,nel caso in cui la domanda ri-convenzionale, la chiamata incausa del terzo o l'interventoautonomo siano proposti in unprocedimento che beneficia deldimezzamento del contributounificato, deve ritenersi chetale beneficio debba esserericonosciuto anche in favoredella parte che propone talidomande.

ATPII ministero spiega che deve

essere pagato un autonomocontributo unificato, calcolatoin base al valore della doman-da e secondo gli importi fissatidall'articolo 13 del dpr n. 115del 2002 (Testo unico delle spe-se di giustizia), dalla parte che,costituendosi nel giudizio di ac-certamento tecnico preventivo,svolga domanda di chiamata incausa del terzo. Per esempio c'èun problema di infiltrazioni nelcondominio e l'amministratore

dello stabile chiama in causal'assicurazione dell'immobile:paga il contributo unificato.

COPIE DI SUPPORTI IN-FORMATICI

Il problema è come deter-minare l'importo dei diritti dapagare per il rilascio di copiadi atti e documenti custoditidall'Ufficio giudiziario su sup-porto informatico. Le risposteministeriali distinguono te-sti digitalizzati (acquisiti susupporto informatico previascansione da parte del perso-nale amministrativo) e testinativi digitali (acquisiti cometali dall'Ufficio giudiziario nelcorso delle indagini). Il criterio

del «calcolo per pagina» può tro-vare applicazione solo rispettoalla documentazione analogicadepositata presso l'Ufficio giu-diziario e da questo digitalizza-ta (previa scansione). Rispettoalla documentazione nativa di-gitale, acquisita come tale nelcorso delle indagini, gli ufficigiudiziari possono in tale ipo-tesi chiedere esclusivamentee per una sola volta l'importoforfettario di euro 320,48.

PATROCINIO GRATUI-TO

Non è corretta la prassi adot-tata da alcuni uffici giudiziaridi provvedere sull'istanza diliquidazione degli onorari in

esame solo dopo aver ricevutoriscontro da parte degli ufficifinanziari circa le condizionireddituali della parte ammes-sa al patrocinio a spese dellostato. Tradotto: si deve paga-re la parcella dell'avvocato aprescindere dal controllo sullecondizioni economiche di chifruito dell'agevolazione. Nellerisposte ministeriali si leggeche le prassi in virtù delle quali,sistematicamente e senza alcunfiltro, a fronte dell'istanza diliquidazione vengono richiestiaccertamenti all'ufficio finan-ziario, rimandando all'esitodegli stessi (e dunque anche adistanza di molto tempo) l'ado-zione del decreto di pagamentonon sono in linea con l'articolo83, comma 3-bis, del dpr 115 del2002. Al contrario, si pongonoin linea con questa disposizionequelle prassi virtuose introdot-te da alcuni uffici giudiziari invirtù delle quali si richiede aidifensori di depositare, conte-stualmente all'istanza di pa-gamento, tutta la documenta-zione necessaria a consentireal magistrato di verificare lasussistenza dei presupposti perprocedere al pagamento.

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Diritto

fflmam

Gratuito patrocino Pagina 5

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L'inchiesta

Sisma, l'allarme di Cantone"Controllate tutti i subappaltiNessuno vigila suicantieri. La denunciadell'Anac che accusa leregioni: "C'è il rischio diinfiltrazioni criminali"

GIULIANO FOSCHINI

FABIO TONACCI

Avevano promesso (il governo, leopposizioni, i commissari) cheavrebbero fatto presto. E invece unanno e mezzo dopo ci sono da con-segnare ancora più di trecento ca-sette di legno agli sfollati. Avevanopromesso che avrebbero controlla-to ogni centimetro di quei cantieri.E invece si scopre oggi che due Re-gioni, Marche e Umbria, non han-no fatto tutto quello che eranochiamate a fare: vigilare. Assicurar-si cioè che gli operai nei cantierifossero veramente quelli delleaziende subappaltatrici. Verifica-re i contratti di rete stipulati di na-scosto tra le ditte, spesso grimal-dello occulto usato per far entrarela criminalità. Tutto ciò, rileva l'Au-torità Anticorruzione guidata daRaffaele Cantone, non sempre è av-venuto. Ragion per cui «potrebbeessere opportuno recedere dai con-

tratti di subappalto nei quali è sta-ta rilevata presenza di personalein distacco».

Un fulmine a cielo per niente se-reno. Repubblica, infatti, da mesidenuncia il sistema di illegalitàche domina alcuni cantieri dovehanno costruito, e ancora stannocostruendo, i villaggi antisismici.Abbiamo raccontato del caporala-to esistente nel più grande cantie-re di Stato, hanno parlato gli ope-rai egiziani e romeni obbligati a re-stituire ai caporali una parte del lo-ro salario già sotto il minimo sinda-cale. Quasi una sorta di pizzo.A dicembre un romeno della Euro-pa Srl ruppe il muro di omertà e de-nunciò ai carabinieri lo sfrutta-mento. La Cgil di Macerata raccon-tò il resto: contratti scritti a manosu fogli A4, tesserini contraffatti,paghe da fame, addirittura l'impie-go di un clandestino a cui poi, permotivi di giustizia (ha sporto de-nuncia alla procura) ha avuto unpermesso di soggiorno. E oggi Da-niel Taddei, segretario maceratesedella Cgil, può raccontare la batta-glia, vinta, con la In.Tech., subap-paltatrice del Consorzio Arcale:«Un anno fa utilizzavano operai di-staccati, poi hanno costituito uncontratto di rete modificato più

volte. Ora finalmente comunicanotutti i loro 14 partner». La In.Tech.,per dire, ha lavorato ovunque nel-le Marche: Visso, Ussita, Caldarola,San Severino, Sarnano, Castelsan-tangelo sul Nera.Fu proprio l'Anac, lo scorso agosto,a mandare per prima i finanzieri aispezionare il più grande cantieredi Stato: ad Ancarano e Campi, vici-no a Norcia, trovarono che la metàdegli operai messa a tirar su paretidi cartongesso e installare caldaienon apparteneva alla ditta a cui di-chiarava di appartenere. Chi era-no? Chi li aveva mandati?Più di una procura sta indagandosulla filiera dei costruttori, che haal suo vertice i due consorzi - Cnse Arcale - vincitori del appalto mi-liardario di Consip. E l'Antimafia ri-tiene elevatissimo il rischio dell'in-filtrazione mafiosa attraverso, ap-

punto, i contratti di rete.Il 6 febbraio scorso l'Anac inviò atutti gli enti coinvolti i risultati del-la sua istruttoria, chiedendo chiari-menti su alcuni punti: 1) È stato ri-spettato il tetto massimo del 30per cento del valore dell'affida-mento nella concessione dei su-bappalti (solo nelle Marche le istan-ze di subappalto sono 694)? 2) So-no stati passati al setaccio i contrat-ti di rete? 3) Sono stati seguiti i pro-

tocolli di trasparenza per conosce-re chi sta lavorando, ditta per dit-ta, operaio per operaio? Insomma,per le 3.645 casette richieste è sta-to fatto tutto come d'accordo? Larisposta è no.Poche settimane fa Cantone hascritto di nuovo, e questa volta lalettera è arrivata anche alla Presi-denza del Consiglio e al ministerodelle Infrastrutture. Contiene lecontrodeduzioni delle Regioniche, per giustificarsi, si sono appel-late alle procedure d'urgenza basa-te sull'autocertificazione dei requi-siti da parte dei subappaltatori esu controlli successivi. La normati-va lo prevede, vero. Ma quei con-trolli, prima o dopo l'inizio lavori,vanno fatti. Cosa che nelle Marchee in Umbria non sarebbe avvenuta.«Le cautele non sono state segui-te», scrive Cantone. Così «si incre-menta il pericolo di infiltrazionicriminali». Dunque, l'invito. Chenon è vincolante, ma ha il suo pe-so, visto che l'Anac collabora conla Struttura di missione antimafiacreata al Viminale apposta per il si-sma. «Recedere dai contratti di su-bappalto nei quali è stata rilevatala presenza di personale in distac-co, oppure, in alternativa, estende-re i controlli sui requisiti di morali-tà alle imprese distaccanti».©RI PRODUZI ON ERISERVATA

Sisma Pagina 6

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I numeri

Le verifiche di agibilità

219.061i sopralluoghi effettuatisugli edifici pubblici e privati

EDIFICI PRIVATI

sopralluoghi nelle 4 regioni interessate:Abruzzo , Marche , Umbria , Lazio)

42%agibili

LE CASETTE SAE

soluzioni abitativedi emergenza

2%senza esito

® spazio esterno aggiuntivo

q soggiorno/pranzo/angolo cottura

camera matrimoniale

q camera doppia

q bagno

3.303le casette consegnate ai sindaci

284le casette Sae installate ma in attesa

3.645erano quelle richieste

0 consegnate EM ordinateMarche

Lazio787

1.557

824UmbriaX742

758

1.825

Abruzzo217

0 238Fonte : Protezione Civile (3/4/2018)

I lavori di rimozione delle macerie nella zona rossa di Amatrice

Sisma Pagina 7

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Vincoli per l 'iscrizioneall'albo delle Stp

Iscrizione all'albo con paletti per le società traprofessionisti . Deve infatti riscontrarsi , allo stessotempo , la maggioranza dei due terzi dei soci pro-fessionisti 'pet teste , per quote di partecipazioneal capitale sociale , per voti nelle deliberazioni. Loha chiarito il Consiglio nazionale dei dottori com-mercialisti e degli esperti contabili , con il prontoordini 319/2017 pubblicato il 30 aprile scorso inrisposta a un quesito formulato dall 'Ordine di Ri-mini in merito alla corretta interpretazione delledisposizioni contenute nell'art . 10, comma 4 , letterab della legge n . 183/2011 , laddove si prevede che«in ogni caso il numero dei soci professionisti e lapartecipazione al capitale sociale dei professioni-sti deve essere tale da determinare la maggioran-za di due terzi nelle deliberazioni o decisioni deisoci». Secondo il Cndcec , dalla norma emerge chela maggioranza dei due terzi dei soci professionistideve ricorrere congiuntamente sia per teste cheper quote societarie , indipendentemente dalla for-ma societaria assunta dalla stp. Inoltre , le quotesocietarie dei professionisti devono essere tali dadeterminare la maggioranza di due terzi nelle deli-berazioni o decisioni dei soci . Tale orientamento,prosegue il pronto ordini , è stato confermato anchedalle decisioni del 28 marzo scorso del Cndcec, cheha rigettato i ricorsi contro la mancata iscrizionidelle stp nella sezione speciale dell 'albo perché nonpresentavano entrambi . i requisiti . Il Consiglio na-zionale ha ritenuto infatti che «il senso letteraledella disposizione impone inequivocabilmente diriconoscere la natura di società tra professionistialle società in cui risulti una maggioranza dei dueterzi sia riguardo al numero dei soci professioni-sti che riguardo alle quote sociali dei medesimi».Pertanto , conclude il pronto ordini , «non possonoessere iscritte le stp nelle quali non si riscontricontemporaneamente la maggioranza dei due terzidei soci professionisti per teste , la maggioranza deidue terzi per quote di partecipazione al capitalesociale dei soci professionisti e la maggioranza deidue terzi per voti nelle deliberazioni assegnata aisoci professionisti».

Gabriele Ventura

ordini. eariehe blindate

Stp Pagina 8

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Ista: le imprese digitalizzate? Sono appena 113%Alleva: un'azienda su due ha aumentato i posti di lavoro. L'incremento della produttività

ROMA Sono solo il 3% ma con-corrono a realizzare il 24% delvalore aggiunto prodotto inItalia. Le percentuali riassu-mono la lenta marcia di avvi-cinamento al processo di di-gitalizzazione da parte delleaziende italiane. A ricordarloè il presidente dell'Istat, Gior-gio Alleva, che rileva come«solo il 3% delle imprese ita-liane abbia operato in modocompiuto la transizione digi-tale». Un dato a cui fa da con-traltare lo scarso interesse peri vantaggi e i progressi con-nessi ai processi digitali dibuona parte del mondo delleimprese. «Ben il 63% si diceindifferente», osserva Alleva.Dall'analisi dell'istituto di sta-tistica emerge però che il 3%di aziende che ha completatoil processo di digitalizzazionerappresenta, d'altra parte, cir-ca un quarto del valore ag-giunto prodotto in Italia. L'al-

tro aspetto osservato dall'Istatè che ad avviare e ad avereconcluso il processo di digita-lizzazione sono soprattutto leaziende di medie e grandi di-mensioni, tanto che il rappor-to evidenzia come nel 3% delleimprese digitali sia impiegatoil 13% del totale dei lavoratori.

Alleva si sofferma sui mar-gini di miglioramento, indi-cando gli obiettivi. Il fronte èquello rappresentato dal 22%delle imprese italiane che,pur mostrandosi «sensibile»alle dinamiche alle opportunità della digital economy,non ne coglie i vantaggi poi-ché «vincolate da un punto divista del capitale materiale eumano». L'osservazione delpresidente dell'Istat è che larimozione e il superamentodi alcuni vincoli spetti a sceltedi natura poli tico-economica.Intanto un destino miglioredovrebbe essere riservato alle

Addetti

In Italia solo iil 3% delleaziende hacompletato ilprocesso didigitalizzazio-ne. Unapercentuale acui peròcorrisponde,secondo l'Istat,il 13% degliaddetti e il24% del valoreaggiuntoprodotto nelPaese. Tra ledigitalizzate,un'impresa sudue haaumentato iposti di lavorodel 3,5% nel2016-2017

imprese (sono il 9,7%) già im-pegnate nel processo di ricon-versione verso la digitalizza-zione. I benefici attesi sonoriassunti dall'Istat. A specifi-carlo è Alleva, sottolineandoche «la produttività aumentaall'aumentare della sensibilitànei confronti del ruolo svoltodalla trasformazione digita-le». Le cifre danno la misuradell'effetto digitalizzazione:un'impresa su due ha aumen-tato i posti di lavoro di circa il3,5% nel 2016-2017, contro il+0,6% del totale del sistema.

Il presidente dell'Istat ag-giunge, infine, una conside-razione sulle distanze e il ri-tardo italiano nei confronti dialtri Paesi Ue. Il gap digitale«si può colmare più rapida-mente, rispetto ad altri comeil declino demografico e lanatalità», dice Alleva.

Andrea DucciQ aiPROOUZioNe PiSeavara

Digitalizzazione Pagina 9

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Immobili. Crediti per gli interventi sul risparmio energetico cedibili esclusivamente ai fornitori o a soggetti «collegati» alla detrazione

Ecobonus, cessionari solo qualificatiI trasferimenti effettuati prima del 18 maggio dribblano le nuove limitazioni

Luca De Stefani

La cessione dei crediti fi-scali per gli interventi sul ri-sparmio energetico qualifica-to può essere effettuata solo aifornitori dei lavori o ad «altrisoggetti privati» che sono«collegati al rapporto che hadato origine alla detrazione»quindi, ad esempio, ad altricontribuenti titolari delle «de-trazioni spettanti per i medesi-mi interventi» che hanno ge-nerato la detrazione che vieneceduta. La stretta è arrivata dal-l'agenzia delle Entrate con lacircolare i8 maggio 2018 n. u/E(si veda il Sole 24 Ore del 19maggio scorso).

Per tutte le cessioni possibili(risparmio energetico qualifi-cato, misure antisismiche o in-capienti), secondo la norma, icessionari possono essere sia ifornitori degli interventi, sia«altri soggetti privati». Ma,per l'agenzia delle Entrate, neicasi di cessione di crediti per ilrisparmio energetico qualifi-cato (quindi, non le cessionidedicate agli incapienti o per ilavori antisismici) gli «altrisoggetti privati» devono in-tendersi solo quelli «collegatial rapporto che ha dato originealla detrazione».

Quindi, ad esempio, per gliinterventi sulle parti comunicondominiali, il cessionario,classificabile tra gli «altri sog-getti privati», può essere unaltro soggetto titolare delledetrazioni spettanti per i me-desimi interventi condomi-niali (cioè un altro condòminoche ha sostenuto le stesse spe-se agevolate). Poi, per i lavorisu un'abitazione singola,cointestata tra una Srl e unapersona fisica, per i quali sonostati effettuati bonifici proquota tra i due soggetti, la ces-sione del credito è possibiletra i due beneficiari.

Infine, sei lavori sono stati ef-fettuati da un fornitore appar-tenente ad un gruppo societa-rio, il contribuente beneficiariodel bonus può cedere il relativocredito anche ad un'altra socie-tà del gruppo. In questo caso,però, se il potenziale cessiona-rio appartenente al gruppo del

fornitore è una banca, la cessio-ne è possibile solo per i cedentiincapienti. Tra gli esempi (nonesaustivi) riportati dalla circo-lare n. 11/E/2o18, non viene det-to nulla relativamente ai fami-liari o aiparenti del contribuen-te. Quindi, si consiglia di conti-nuare ad utilizzare, sepossibile,il metodo del «familiare convi-vente», facendo fare diretta-mente a quest'ultimo il bonifi-co, senza tentare la strada dellacessione postuma. La strettadell'agenzia delle Entrate nonriguarda le cessioni dedicateagli incapienti o peri lavori an-tisismici, ma potrebbe essereintrodotta in seguito.

Gli istituti di credito e gli in-termediari finanziari possonoessere cessionari solo per lecessioni da parte degli inca-pienti (si veda Il Sole 24 Ore del19 maggio 2018).

Successiva cessionePer tutte e tre le possibili ces-sioni del credito (lavori verdiqualificati e antisismici o de-gli incapienti), la norma pre-

L'ECCEZIONEPer effetto della circolarela stretta sulle cessionisuccessive alla primaper adesso non riguardale misure antisismiche

Ecobonus con lavori chiavi in mano

a.-

L'anticipazionen La notizia della circolaredell'agenzia delle Entrateapprofondita sul Sole 24 Oredel i0 maggio scorso

vede che il primo cessionarioabbia la «facoltà di successi-va cessione del credito», maora l'agenzia delle Entrate lalimita «ad una sola eventualecessione successiva a quellaoriginaria» (quindi, massimodue cessioni).

La stretta riguarda, però, solola vendita dei bonus per i lavoridi risparmio energetico qualifi-cato e quella dedicata ai cedentiincapienti (non per le misureantisismiche).

Limiti temporaliConsiderando che le limitazio-nisulle cessioni del credito suc-cessive al secondo trasferi-mento e sulla definizione degli«altri soggetti privati» sonodelle novità rispetto alla nor-mativainvigore, l'agenzia delleEntrate ha chiarito che sonofatti salvi i comportamenti te-nuti dai contribuenti che, nel ri-spetto della normativa, abbia-no effettuato, prima del i8 mag-gio 2018 (data della circolare n.11/E/2o18), cessioni del creditoulteriori rispetto alle prime dueovvero abbiano effettuato,sempre prima del i8 maggio2018, cessioni nei confronti dialtri soggetti privati non colle-gati al rapporto che ha dato ori-gine alla detrazione.

Interventi su parti comuniPer evitare errori nella fruizio-ne di detrazioni, si segnala chenella tabella riportata nella cir-colare n. 11/E/2o18 vi sono alcu-ne imprecisioni. Non è stato ri-portato l'incentivo perla riqua-lificazione energetica generaledi edifici esistenti dell'articolo1, comma 344, legge n.296/2006, mentre è stato ripor-tato due volte quello per i «ge-neratori ibridi» o i «microco-generatori».

Poi, per beneficiare della de-trazione del 75010 sulle parti co-muni, con miglioramento dellaprestazione energetica (artico-lo 14, comma 2-quater, decretolegge 4 giugno 2013, n. 63), non ènecessaria la coibentazione dialmeno il 25%io della superficedisperdente (come, invece, in-dicato nella tabella).

RI PRODUZIONE RISERVATA

Ecobonus Pagina 10

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Così il passaggio dello sconto fiscale

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Cessione Cessione ad «altria fornitori soggetti privati»dei beni e (persone fisiche , Cessione

Tipologia di intervento dei servizi , professionisti ad «istituti Facoltà dinecessari oimprese , anche di credito e successivaper in forma associata intermediari cessionel'intervento (società ed enti ) finanziari» del credito

Per tutti gli interventi sul risparmioenergetico qualificato (quindi, nonsolo sulle parti comuni , ma anchesulle singole unità immobiliari), gliincapienti (nel periodo d'imposta Sì Qualunque Sìprecedente ), possono cedere il Facoltàcredito d ' imposta del 50 -65-70- limitata «ad75% (articolo 14, comma 2 -ter, una solaDl 63/2013) eventuale

Per tutti gli interventi sul Solo se «collegati al cessione

risparmio energetico qualificato rapporto che ha datoorigine alla detrazione»

successiva aquella

(anche sulle singole unitàimmobiliari ), tutti i contribuenti

,ad esempio, altro titolare originaria»

(anche non incapienti ), possono Sì delle «detrazioni spettanti No

cedere il credito d'imposta del 50 - peri medesimi interventi»

65-70-75% (articolo 14, comma 2 - non banche)o società (non

sexies , D163/2013) dello s gruppodellosocietario delfornitore

Misure antisismiche, realizzate suparti comuni condominiali , con una Qualunque tranne leriduzione di 1 o 2 classi di rischio , si ,

banche (1) Nodetraibili al 75% o 85% (articolo 16 ,comma i -quinquies , DI 63/2013)Acquisto di unità immobiliari , Facoltà,soggette a misure antisismiche , da senza alcunimprese di costruzione o limite (1)ristrutturazione , mediante la si

Qualunque, tran ne Nodemolizione e la ricostruzione , con le banche (1)una riduzione di 1 o 2 classi di rischio,detraibili al75% o 85% (articolo 16,comma 1 -septies , D163/2013)

Nota: (1) Regole valide sino a quando l 'agenzia delle Entrate non effettuerà , peri[ sisma bonus ( per il quale la cessione del creditoè prevista senza limiti dall'articolo 16 del D163/20213, commi 1 quinquies e 1 septies ) un'eventuale limitazione analoga a quellaper l'ecobonus (articolo 14 DI 63/2013, commi 2 ter e 2 sexies)

Ecobonus Pagina 11

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D Sole28

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ENEACertificazionedegli edificiEnea, in collaborazione conil Cnr, ha reso disponibile lanuova versione di Docet, ilsoftware semplificato per lacertificazione di edificiresidenziali esistenti. Ilsoftware consente la -redazione dell'Ape e indicagli interventi migliorativipiù convenienti.www.docet.itc.cnr.it/

Pagina 35

Foglio i

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Ape Pagina 12

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Siderurgia. Oggi a Roma incontro con ArcelorMittal

M5S ai sindacati:«Nuovo percorsoper chiudere Ilva»Confindustria Taranto: netta contrarietàContinuità salariale per gli addettiDomenico Palmiotti

«Chiusura programmata»dell'Ilva e «riconversione» del-l'economia del territorio. Nel-l'incontro di ieri a Taranto contutti i sindacati metalmeccani-ci, i parlamentari Cinque Stelle,con Lorenzo Fioramonti, hannoribadito la linea che già avevanoespresso sul blog a seguito delcontratto di Governo con la Le-ga, ovvero chiusura degli im-pianti siderurgici. Ma la posi-zione pentastellata ha trovatosubito l'altolà di sindacati me-talmeccanici e ConfindustriaTaranto. I sindacati definisco-no «generica», «vaga» e «ap-prossimata» la linea del movi-mento. «Dilettantismo di chinon ha mai gestito nulla in vitasua - la bolla su Twitter il mini-stro Carlo Calenda -. Sulla pelledi 2omila».

«La modalità con cui si è ope-rato in passato ha prodotto mol-te incertezze. La questione ètroppo importante per esseresecretata - rileva Fioramonti -.La chiusura programmata si-gnifica andare verso la chiusu-ra. Questa va fatta in un periododi tempo relativamente brevema non brevissimo. Non pen-siamo ai 20-3o anni ma neppuread un anno o a sei mesi. E un per-corso importante che va intra-preso e in cui bisogna condivi-dere il metodo. E questo richie-de anche tempo per farlo nelmodo giusto».

Parlando di Ilva, Fioramontila definisce realtà industrialeche «rischia di essere incapacedi produrre profitti a lungo ter-mine», che determina problemiambientali (l'inquinamento) esanitari (le malattie) e che risul-ta essere un essere «un peso»

anche per nuove forme di eco- salute e l'ambiente, facendo tut-nomia. «Apprezziamo lo sforzoverso la decarbonizzazione equello di cercare soluzioni alter-native - aggiunge -, ma ritenia-mo che si debbano tenere tuttele opzioni in campo partendo dauna riconversione generale. Ciconfronteremo con tutti coloroche portano alternative di un ti-po o di un altro».

«Se ci dovesse essere un'of-ferta diversa, la valuteremo, manoi ci muoviamo per la chiusuraprogrammata - sostiene Fiora-monti -. Quando saremo al Go-verno, cimuoveremo pergaran-tire la continuità salariale ai di-

POSIZIONI POLITICHEFioramonti (M5S): «Abbiamoun contratto di Governo,basta insistere su questacosa. Non esiste alcun tipodi dissidio con la Lega»

pendenti Ilva ed evitare chequalunque altro tipo di accordo,che non abbia visto la condivi-sione delle parti sociali, vengaintrapreso».

«Si fa presto a parlare di ri-conversione - rileva AntonioTalò, segretario Uilm Taranto -ma esattamente cosa voglionofare i Cinque Stelle, quali sono iloro progetti? Non ci hanno datorisposte e questo ci lascia per-plessi. Tutto è affidato alla frase"nel tempo" ma non si capiscecosavoglia esattamente dire e inquale direzione si vada». «Ab-biamo ribadito la nostra posi-zione - sottolinea Valerio D'Alò,segretario Fini Cisl Taranto -,ovvero che bisogna difendere la

tigli opportuni investimenti, maanche difendere tutti i posti dilavoro rilanciando l'aziendasotto il profilo industriale. La ri-conversione? Sono anni e anniche sentiamo parlare di alterna-tive all'acciaio a Taranto e nelfrattempo la disoccupazione inprovincia è giunta a livelli signi-ficativi». Per Francesco Brigati,segretario Fiom Cgil Taranto,«non è stata spiegata come av-verrà la chiusura progressiva,né cosa si fa, nel frattempo, conle prescrizioni ambientali Aia.Esempio, si è avviata la copertu-ra dei parchi minerali ma chi laprosegue se poi sa che lo stabili-mento deve chiudere?».

Isindacatihanno chiesto lumianche sull'opinione diversa del-la Lega sull'Ilva ma Fioramontireplica: «Abbiamo un contrattodi Governo, basta insistere suquesta cosa. Non esiste alcun ti-po di dissidio con la Lega».

Sulla chiusura di Ilva, «nettacontrarietà» di ConfindustriaTaranto. «Invocata come se fos-se realmente la risoluzione ditutti i mali, non farebbe che ag-giungere povertà ad un territo-rio già dilaniato da una crisivisi-bile a tutti - commenta il presi-dente Vincenzo Cesareo -. At-tendo che chi è di parerediverso, possa spiegarmi - por-tandomi a conforto risorse,strumenti e cifre - come poterimpiegare una forza lavoro di15mila unità e che fine farebbe ilrisanamento ambientale». Oggisindacati e Arcelor Mittal torna-no a vedersi informalmente aRoma per vedere se è possibilegiungere ad un'intesa dopo ilbrusco stop del tavolo al Mise.

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Siderurgia Pagina 13

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Stabilimento senza pace

LM25V 2x1,41

13.657 I 250 m„ffion98 miliardiLa forza lavoro Il prezzo L 'ebitda in rossoIl numero degi addetti Ilva in Italia Am Investco Italy si è impegnata Nei primi nove mesi l'azienda haè sceso di 588 unità in 2 anni a versare 1,8 miliardi per gli asset una marginalità negativa

Siderurgia Pagina 14