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II www.gazzettino.it Giovedì 21 Febbraio 2019 ANNIVERSARIO UDINE Un’eccellenza si valuta anche dalla sua appetibilità in- ternazionale. Il Catas di San Giovanni al Natisone, l’istituto che certifica i mobili, il made in Italy e che vanta come principa- le cliente il colosso svedese Ikea è ambito da Germania e Belgio. Da questi due Paesi, in- fatti, è arrivata la richiesta di acquisire la quota di maggio- ranza dell’istituto oggi detenu- ta dalla Camera di commercio Pordenone-Udine, ma il Catas non si tocca. Con oltre 2.000 clienti in 55 Paesi di quattro continenti che nel 2018 hanno chiesto a Catas di realizzare ben 57mila prove, un fatturato di 6 milioni di euro e un export in crescita dal 37% del 2014 al 43% del 2018, il Catas è una vera eccellenza made in Friuli. A ca- pirlo, forse, sono più gli stranie- ri delle aziende di casa. Solo il 20% delle imprese friulane, in- fatti, si rivolge all’istituto. IL COMMENTO «Auspico che la percentuale aumenti perché il Centro di San Giovanni al Natisone rappre- senta un’eccellenza del Friuli Venezia Giulia che ha saputo crescere anche all’estero in un periodo non certo facile per la nostra economia», ha commen- tato l’assessore regionale alle attività produttive, Sergio Emi- dio Bini, partecipando alla pre- sentazione del cinquantesimo del Catas, «un Centro importan- te non utilizzato pienamente. Un peccato», secondo il presi- dente dell’ente camerale Gio- vanni Da Pozzo. Eppure fu pro- prio un’intuizione degli im- prenditori del triangolo della sedia – oggi distretto industria- le - che portò alla sua nascita 50 anni fa. Una realtà che ha sapu- to rialzarsi in fretta anche dopo l’incendio che devastò il centro nel 2016. Con un investimento di 4 milioni di euro e un a rico- struzione affidata esclusiva- mente a ditte friulane, il Catas è pronto a inaugurare a ottobre il nuovo laboratorio mobili iper- tecnologico di oltre 4.300 metri quadrati. «Per non perdere clienti siamo riusciti a ripartire due mesi dopo l’incendio», ha ricordato il presidente del Cen- tro, Bernardino Ceccarelli. L’INVITO Ceccarelli ha lanciato un ap- pello alle aziende del manifat- turiero del Fvg e del Veneto per richiedere le certificazioni a questa eccellenza che ha porta- to la realtà friulana a essere protagonista del mondo delle prove, della certificazione, del- la formazione e della normazio- ne a livello mondiale e ad avere una seconda sede, Catas Brian- za, nel cuore del distretto del mobile più famoso nel mondo. Catas è pronto a festeggiare i suoi 50 anni con numerose ini- ziative come il rinnovamento del sito internet, la realizzazio- ne di un logo opera di una gio- vane studentessa del liceo arti- stico Sello, ad hoc e un calenda- rio di approfondimenti tecnici e seminari. Inoltre, Catas ha an- che scelto di celebrare questa importante tappa realizzando un fascicolo speciale in collabo- razione con il prestigioso Natio- nal Geographic, una pubblica- zione che sarà un diverso bi- glietto da visita nel mondo. Non mancano le iniziative dedi- cate al territorio, prima fra tut- te la collaborazione al recupe- ro e al mantenimento della Col- lezione Ciceri di mobili antichi, ospitati dal museo Etnografico del Friuli e la partecipazione con una propria squadra a Tele- thon Udine il prossimo dicem- bre. Il cinquantesimo sarà ov- viamente celebrato anche nella sede di Catas Brianza con un “porte aperte” in due giornate, dedicato agli imprenditori e ai cittadini di Lissone. Lisa Zancaner © RIPRODUZIONE RISERVATA Centro gioiello “snobbato” in Fvg ` Il Catas certifica i mobili e ha fra i suoi clienti Ikea Ma solo il 20 per cento delle imprese friulane lo utilizza LA DONAZIONE UDINE È ufficiale: con l’atto di do- nazione firmato nella sede del Rettorato dell’Ateneo friulano davanti al notaio Pierluigi Co- melli e alla presenza del rettore Alberto Felice De Toni, lo splen- dido “Palazzo Palladio”, ex sede della Banca d’Italia (fino al 2009) in via Gemona n. 1 e l’an- nesso parco, che rientra fra i giardini storici della città, con accesso principale da piazza I Maggio, appartengono ora all’ateneo friulano. A donarlo è stato il cardiologo di fama mon- diale Attilio Maseri, medico di fi- ducia della regina Elisabetta II d’Inghilterra e del papa), che aveva già donato all’ateneo la Bi- blioteca Florio). Il complesso ar- chitettonico d’ora in avanti si in- titolerà “Palazzo Antonini-Mase- ri”, ha annunciato De Toni, esprimendo la sua gratitudine al professor Maseri «che noi consi- deriamo un benefattore e un grande esempio da seguire», de- finendo la firma della donazione un «momento davvero storico per l’ateneo, ma anche per la cit- tà di Udine e il Friuli tutto». Da parte sua Maseri, con la consue- ta sobrietà, ha solo espresso l’au- spicio che «tutto questo serva ad esempio ad altri che possano do- nare all’università quello che hanno in più, in modo che l’ate- neo possa darsi un’organizzazio- ne sempre migliore e gli studen- ti abbiano la possibilità di pro- gredire e di fare le cose che li aiu- tino a crescere». «Attorno al palazzo Palladio, unico edificio palladiano che ab- biamo in regione – ha detto De Toni - si svilupperà un progetto urbanistico di interesse per la città. A breve partiranno le ini- ziative; il 4 maggio è inoltre già in programma la firma di una convenzione tra ateneo e Comu- ne nel quadro della rete europea Unitown delle città universita- rie». Il rettore ha poi colto l’occa- sione per ringraziare il direttore generale di Bankitalia Salvatore Rossi presente a Udine alla inau- gurazione dell’anno accademi- co 2014-2015: «Da quell’incontro – ha ricordato - è nato il percorso che ha portato al compimento oggi di questa operazione». Il direttore regionale della Banca d’Italia, Luigi Bettoni, ha poi annunciato che si sta anche regolando la cessione e il passag- gio di proprietà del Palazzetto annesso al Palazzo Palladio. «Lo cederemo all’Università – ha det- to - e così costituirà un comples- so unico legato dal parco che l’ateneo potrebbe utilizzare co- me spazio per uffici e insegna- mento, accanto allo spazio di rappresentanza». A questo pro- posito, il rettore ha confermato che l’operazione per l’acquisto è già in fase avanzata. Nel dettaglio, la donazione comprende il parco secolare (di 3mila metri quadri) retrostante il fabbricato, la striscia di area scoperta posta sul lato Est del fabbricato, il corpo di fabbricato “Palazzo Antonini o del Palla- dio”, un piccolo vano chiuso a uso serra da giardino posto sul lato Nord del parco e un vano ad uso ripostiglio posto sul lato Sud del parco. Fanno parte del trasfe- rimento anche alcune opere d’arte appartenenti a epoche di- verse, tra cui le sei statue in ges- so poste nel Parco monumenta- le denominate: Venere del Cano- va, Diana di Gabies, Ebe di Thor- valdsen, Vergine spartana, Fau- no danzante, Fauno, che ripro- pongono noti esempi della sta- tuaria classica e neoclassica. Il regalo di Maseri: il Palazzo Palladio ora è dell’Università AL TAVOLO Bini e Da Pozzo all’incontro per i 50 anni del Catas ` Tedeschi e belgi hanno chiesto le quote di maggioranza Ma l’istituto resta sotto l’egida della Camera di commercio IL RICHIAMO DI CECCARELLI ALLE AZIENDE DEL SETTORE MANIFATTURIERO DELLA REGIONE IN FASE AVANZATA ANCHE L’OPERAZIONE DI ACQUISTO DEL PALAZZETTO ANNESSO ALLO STORICO EDIFICIO Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin prende a cuore l’appello del sindaco di Palazzolo sulla soppressione della fermata dei treni nel comune e scrive all’assessore regionale Pizzimenti chiedendogli di accertare la situazione: una verifica sia per quanto riguarda il ripristino della stazione - da valorizzare, secondo Zanin, come stazione del territorio -, sia relativamente al rafforzamento del sistema di trasporto sostitutivo per rispondere alle esigenze dell’utenza per almeno sei giorni la settimana. Appello di Zanin per la stazione Palazzolo BENEFATTORE Attilio Maseri IL MODELLO UDINE Palestre e laureati in Scien- ze motoria specializzati per se- guire nell’attività fisica persone con patologie cronico-degenera- tive. È l’obiettivo che si è posta l’Ass 3 Alto Friuli con la collabo- razione del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Udine, organizzando un cor- so di formazione per laureati in Scienze motorie che si terrà all’ospedale di Gemona lunedì 25 febbraio e lunedì 11 marzo ([email protected] ta.fvg.it, per iscrzioni) dalle 8.30 alle 13. Responsabili scientifici del corso sono il cardiologo Lu- cio Mos e il professor Stefano Lazzer dell’ateneo friulano. «È scientificamente accertata l’im- portanza dell’esercizio fisico nelle persone con patologie cro- nico-degenerative – spiega Mos – ed è noto che in questi casi l’esercizio fisico, al pari della te- rapia farmacologica, deve esse- re praticato per tuta la vita se- condo ‘dosi’ però ben definite evitando tutti possibili effetti collaterali». Al momento, tutta- via, non è sempre facile trovare i luoghi appropriati per svolgere tali attività in forma adeguata. Da qui l’idea del progetto friula- no per «il malato cronico nella palestra certificata», mutuando valide esperienze già maturate in Veneto e in Emilia-Roma- gna». «Il paziente, dopo una va- lutazione iniziale e un program- ma di esercizio fisico avviato in sede intraospedaliera – prose- gue Mos -, proseguirà l’attività in sede extraospedaliera in luo- ghi idonei e sicuri - palestra cer- tificata -, seguito e controllato da personale adeguatamente formato. A tale scopo è stato or- ganizzato il corso per la certifi- cazione della palestre e degli in- segnanti». Il che partirà a Gemo- na, infatti, si propone di perfe- zionare il laureato in Scienze motorie nella gestione del mala- to cronico, nonché di creare una rete territoriale di palestre ido- nee ad accogliere i pazienti affet- ti da patologie cronico degene- rative, strutturando un rappor- to di collaborazione con l’ospe- dale. Antonella Lanfrit © RIPRODUZIONE RISERVATA Palestre con il bollino per i malati cronici Friuli (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

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II

www.gazzettino.itGiovedì 21Febbraio 2019

ANNIVERSARIO

UDINE Un’eccellenza si valutaanche dalla sua appetibilità in-ternazionale. Il Catas di SanGiovanni al Natisone, l’istitutoche certifica imobili, ilmade inItaly e che vanta come principa-le cliente il colosso svedeseIkea è ambito da Germania eBelgio. Da questi due Paesi, in-fatti, è arrivata la richiesta diacquisire la quota di maggio-ranza dell’istituto oggi detenu-ta dalla Camera di commercioPordenone-Udine, ma il Catasnon si tocca. Con oltre 2.000clienti in 55 Paesi di quattrocontinenti che nel 2018 hannochiesto a Catas di realizzareben 57mila prove, un fatturatodi 6 milioni di euro e un exportin crescita dal 37% del 2014 al43%del 2018, il Catas èunaveraeccellenzamade in Friuli. A ca-pirlo, forse, sono più gli stranie-ri delle aziende di casa. Solo il20% delle imprese friulane, in-fatti, si rivolgeall’istituto.

IL COMMENTO«Auspico che la percentuale

aumenti perché il Centrodi SanGiovanni al Natisone rappre-senta un’eccellenza del FriuliVenezia Giulia che ha saputocrescere anche all’estero in unperiodo non certo facile per lanostra economia», ha commen-tato l’assessore regionale alleattività produttive, Sergio Emi-dio Bini, partecipando alla pre-sentazione del cinquantesimodel Catas, «unCentro importan-te non utilizzato pienamente.Un peccato», secondo il presi-dente dell’ente camerale Gio-vanni Da Pozzo. Eppure fu pro-prio un’intuizione degli im-prenditori del triangolo dellasedia – oggi distretto industria-le - che portòalla suanascita 50anni fa. Una realtà che ha sapu-to rialzarsi in fretta anchedopol’incendio che devastò il centronel 2016. Con un investimentodi 4 milioni di euro e un a rico-struzione affidata esclusiva-menteaditte friulane, il Catas èpronto a inaugurare aottobre ilnuovo laboratorio mobili iper-tecnologicodi oltre 4.300metriquadrati. «Per non perdereclienti siamo riusciti a ripartire

due mesi dopo l’incendio», haricordato il presidente del Cen-tro,BernardinoCeccarelli.

L’INVITOCeccarelli ha lanciato un ap-

pello alle aziende del manifat-turiero del Fvg e del Veneto perrichiedere le certificazioni aquesta eccellenza che ha porta-to la realtà friulana a essereprotagonista del mondo delleprove, della certificazione, del-la formazione e della normazio-ne a livellomondiale e ad avereuna seconda sede, Catas Brian-za, nel cuore del distretto delmobile più famoso nel mondo.Catas è pronto a festeggiare isuoi 50 anni con numerose ini-ziative come il rinnovamentodel sito internet, la realizzazio-ne di un logo opera di una gio-vane studentessa del liceo arti-stico Sello, ad hoc e un calenda-rio di approfondimenti tecnicie seminari. Inoltre, Catas ha an-che scelto di celebrare questaimportante tappa realizzandoun fascicolo speciale in collabo-razione con il prestigiosoNatio-nal Geographic, una pubblica-zione che sarà un diverso bi-glietto da visita nel mondo.Nonmancano le iniziative dedi-cate al territorio, prima fra tut-te la collaborazione al recupe-ro e almantenimento della Col-lezione Ciceri dimobili antichi,ospitati dal museo Etnograficodel Friuli e la partecipazioneconuna propria squadra a Tele-thon Udine il prossimo dicem-bre. Il cinquantesimo sarà ov-viamente celebratoanchenellasede di Catas Brianza con un“porte aperte” in due giornate,dedicato agli imprenditori e aicittadini di Lissone.

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATA

Centro gioiello “snobbato” in Fvg`Il Catas certifica i mobili e ha fra i suoi clienti IkeaMa solo il 20 per cento delle imprese friulane lo utilizza

LA DONAZIONE

UDINE È ufficiale: con l’atto di do-nazione firmato nella sede delRettorato dell’Ateneo friulanodavanti al notaio Pierluigi Co-melli e alla presenza del rettoreAlberto Felice De Toni, lo splen-dido “Palazzo Palladio”, ex sededella Banca d’Italia (fino al2009) in via Gemona n. 1 e l’an-nesso parco, che rientra fra igiardini storici della città, conaccesso principale da piazza IMaggio, appartengono oraall’ateneo friulano. A donarlo èstato il cardiologo di fama mon-diale AttilioMaseri, medico di fi-ducia della regina Elisabetta IId’Inghilterra e del papa), cheaveva già donato all’ateneo la Bi-blioteca Florio). Il complesso ar-

chitettonico d’ora in avanti si in-titolerà “PalazzoAntonini-Mase-ri”, ha annunciato De Toni,esprimendo la suagratitudine alprofessorMaseri «che noi consi-deriamo un benefattore e ungrande esempio da seguire», de-finendo la firmadella donazioneun «momento davvero storicoper l’ateneo,ma anche per la cit-tà di Udine e il Friuli tutto». Daparte suaMaseri, con la consue-ta sobrietà, ha solo espresso l’au-spicio che «tutto questo serva adesempio ad altri che possano do-nare all’università quello chehanno in più, in modo che l’ate-neo possa darsi un’organizzazio-ne sempremigliore e gli studen-ti abbiano la possibilità di pro-gredire e di fare le cose che li aiu-tinoa crescere».«Attorno al palazzo Palladio,

unico edificio palladiano che ab-biamo in regione – ha detto DeToni - si svilupperà un progettourbanistico di interesse per lacittà. A breve partiranno le ini-ziative; il 4 maggio è inoltre giàin programma la firma di unaconvenzione tra ateneo e Comu-ne nel quadro della rete europeaUnitown delle città universita-rie». Il rettore ha poi colto l’occa-sione per ringraziare il direttore

generale di Bankitalia SalvatoreRossi presente a Udine alla inau-gurazione dell’anno accademi-co 2014-2015: «Da quell’incontro–ha ricordato - ènato il percorsoche ha portato al compimentooggidi questaoperazione».Il direttore regionale della

Banca d’Italia, Luigi Bettoni, hapoi annunciato che si sta ancheregolando la cessione e il passag-gio di proprietà del Palazzettoannesso al Palazzo Palladio. «Locederemo all’Università – ha det-to - e così costituirà un comples-so unico legato dal parco chel’ateneo potrebbe utilizzare co-me spazio per uffici e insegna-mento, accanto allo spazio dirappresentanza». A questo pro-posito, il rettore ha confermatoche l’operazione per l’acquisto ègià in fase avanzata.

Nel dettaglio, la donazionecomprende il parco secolare (di3mila metri quadri) retrostanteil fabbricato, la striscia di areascoperta posta sul lato Est delfabbricato, il corpodi fabbricato“Palazzo Antonini o del Palla-dio”, un piccolo vano chiuso auso serra da giardino posto sullato Nord del parco e un vano aduso ripostiglioposto sul lato Suddel parco. Fanno parte del trasfe-rimento anche alcune opered’arte appartenenti a epoche di-verse, tra cui le sei statue in ges-so poste nel Parco monumenta-le denominate: Venere del Cano-va, Diana di Gabies, Ebe di Thor-valdsen, Vergine spartana, Fau-no danzante, Fauno, che ripro-pongono noti esempi della sta-tuaria classica eneoclassica.

Il regalo di Maseri: il Palazzo Palladio ora è dell’Università

AL TAVOLO Bini e Da Pozzo all’incontro per i 50 anni del Catas

`Tedeschi e belgi hanno chiesto le quote di maggioranzaMa l’istituto resta sotto l’egida della Camera di commercio

IL RICHIAMODI CECCARELLIALLE AZIENDEDEL SETTOREMANIFATTURIERODELLA REGIONE

IN FASE AVANZATAANCHE L’OPERAZIONEDI ACQUISTODEL PALAZZETTOANNESSO ALLOSTORICO EDIFICIO

Il presidentedelConsiglioregionalePieroMauroZaninprendeacuore l’appellodelsindacodiPalazzolo sullasoppressionedella fermatadeitreninel comuneescriveall’assessoreregionalePizzimentichiedendoglidiaccertare lasituazione:unaverificasiaperquantoriguardail ripristinodella stazione -davalorizzare, secondoZanin,comestazionedel territorio -,sia relativamentealrafforzamentodel sistemaditrasportosostitutivoperrisponderealleesigenzedell’utenzaperalmenoseigiorni la settimana.

Appello di Zaninper la stazione

Palazzolo

BENEFATTORE Attilio Maseri

IL MODELLO

UDINE Palestre e laureati in Scien-ze motoria specializzati per se-guire nell’attività fisica personecon patologie cronico-degenera-tive. È l’obiettivo che si è postal’Ass 3Alto Friuli con la collabo-razione del corso di laurea inScienze Motorie dell’Universitàdi Udine, organizzando un cor-so di formazione per laureati inScienze motorie che si terràall’ospedale di Gemona lunedì25 febbraio e lunedì 11 marzo([email protected], per iscrzioni) dalle 8.30alle 13. Responsabili scientificidel corso sono il cardiologo Lu-cio Mos e il professor StefanoLazzer dell’ateneo friulano. «Èscientificamente accertata l’im-portanza dell’esercizio fisiconelle persone con patologie cro-nico-degenerative – spiega Mos– ed è noto che in questi casil’esercizio fisico, al pari della te-rapia farmacologica, deve esse-re praticato per tuta la vita se-condo ‘dosi’ però ben definiteevitando tutti possibili effetticollaterali». Al momento, tutta-via, nonè sempre facile trovare iluoghi appropriati per svolgeretali attività in forma adeguata.Da qui l’idea del progetto friula-no per «il malato cronico nellapalestra certificata», mutuandovalide esperienze già maturatein Veneto e in Emilia-Roma-gna». «Il paziente, dopo una va-lutazione iniziale e un program-ma di esercizio fisico avviato insede intraospedaliera – prose-gue Mos -, proseguirà l’attivitàin sede extraospedaliera in luo-ghi idonei e sicuri - palestra cer-tificata -, seguito e controllatoda personale adeguatamenteformato. A tale scopo è stato or-ganizzato il corso per la certifi-cazione della palestre e degli in-segnanti». Il che partirà a Gemo-na, infatti, si propone di perfe-zionare il laureato in Scienzemotorie nella gestione delmala-to cronico, nonchédi creareunarete territoriale di palestre ido-nee ad accogliere i pazienti affet-ti da patologie cronico degene-rative, strutturando un rappor-to di collaborazione con l’ospe-dale.

AntonellaLanfrit

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Palestrecon il bollinoper i malaticronici

Friuli

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www.gazzettino.itGiovedì 21Febbraio 2019

IL CASO

UDINE Pioggia di ricorsi contro legare per l’accoglienza deimigran-ti bandite dalla Prefettura di Udi-ne secondo le direttive nazionali.Dopo il contenzioso con la Crocerossa (ora in appello al Consigliodi Stato, vedi altro articolo) per lagestione del centro profughi allaCavarzerani, è arrivato il ricorsoapripista di Caritas, Il Mosaico eCodessFvg chehanno impugnatonon solo il bando udinese per l’ac-coglienza di 1.100migranti in sin-gole abitazioni in provincia, maanche il “documento-madre” sal-viniano di cui quell’atto è figlio.Ed è di questi giorni la notizia diun secondo ricorso, sempre con-tro la gara per l’accoglienza in al-loggi (un appalto da 10,709milio-ni a base d’asta, per il periodo dal1° aprile 2019 al 30 marzo 2020,compresa l’eventuale proroga di3 mesi) e sempre contro lo sche-ma di capitolato stabilito dal mi-nistero dell’Interno. A scenderein campo per il braccio di ferro alTar del Lazio, stavolta, sono Cen-tro Balducci, Oikos onlus e con-sorzio Ics di Trieste.Ma il tentati-vo di spallata “pioneristico”, percosì dire, partito da Udine si staallargando amacchia d’olio in re-gioneenel restod’Italia.

LA SPALLATA«Abbiamo impugnato - spiega

Gianfranco Schiavone (Ics) - ilbando udinese e lo schema di ca-pitolato stabilito dal ministero.Nonèunricorso contro il decretosicurezza, anche se la logica diquesti bandi risponde alla mede-sima logica della legge, che è quel-lo di destrutturare l’accoglienzain Italia e creare il caos sociale.Questemisure non sono contenu-te nella legge, ma ne sono unaconseguenza indiretta». Per lui,questi atti sono «figli della stessalogica che vuole destrutturare ilsistema di accoglienza, riducen-do il tutto a un parcheggio di per-sone, con una bassissima qualità,senza alcun servizio di accoglien-za sociale, senza un reale accom-

pagnamento nella società, senzaservizi adeguati». Se Ics ha parte-cipato al ricorso è «per aiutare lerealtà locali. Ho appoggiato lascelta a Udine, come faremo al-trove. Non stiamo discutendo delfatto se un servizio è possibile omeno, ma sul fatto che il servizioche immagina il nuovo schemadicapitolato non è erogabile, per-ché al di sotto di ogni standardminimo accettabile. Gli enti chevogliono tutelare i diritti dellepersone, straniere o italiane chesiano,nonpossono stare aquestogioco almassacro». Il tentativo di“spallata” che parte da Udine siestenderà altrove? «Sicuramentesarà fatto anche in altre città delFriuli, quando saranno emanati ibandi, a cominciare da Gorizia, ameno che il governo non facciamarcia indietro o che non si im-pongaunagiurisprudenza chiarasul punto», dice Schiavone. A rap-presentare le tre associazioni èl’avvocato Gianna Di Danieli.«Anchenoi abbiamo fatto istanzadi sospensiva. Inparte - spiega - so-steniamo le stessecose che sostienel’altro ricorso (diCaritas, CodessFvg e Il Mosaico,assistite da Rober-to Paviotti e Fabri-zio Paviotti ndr).In parte, il nostroricorso è diverso,perché abbiamo in-dividuato anche al-tre possibili critici-tà ealtrimotivi cheriguardano la pla-tea dei partecipan-ti. Ma uno degli ar-gomenti è sicuramente l’incon-gruità della cifra a base d’asta».Ossia, 21,35 euro pro capite algiorno, unaquotaben inferiore ai34,94 euro del precedente bandodel luglio 2017, come rimarcatoanche nel ricorso di Caritas, Co-dessFvg e IlMosaico.

L’ALTRO RICORSODopo che il Tar del Lazio ha re-

spinto l’istanza dimisure cautela-

ri monocratiche, la partita, per ilricorso di Caritas, Codess Fvg e Ilmosaico (che hanno chiesto di so-spendere gli atti impugnati), sigiocherà all’udienza in camera diconsiglio «fissata il 26 febbraioanche se la gara scade il giornoprecedente», come ha recente-mente sottolineato il presidentedi Codess Fvg Franco Fullin. «Ab-biamo rilevato una serie di errorimacroscopici, ad esempio non so-no previsti i costi sulla sicurezza,e così abbiamodeciso di contesta-re il bando recentemente emessodalla Prefettura di Udine che sibasa su quello predisposto dalMi-nistero dell’Interno». Fra i costiche, secondo il ricorso predispo-sto dai Paviotti, non sarebberostati considerati, rientrano anchealcune spese generali, utile d’im-presa, dei costi per gli arredi, mapure per assistenza sanitaria, for-nitura e distribuzione farmaci.Per i ricorrenti sarebbero statisottostimati anche i costi dellastruttura edellamanodopera.

CamillaDeMori

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA PREFETTURA

UDINE La Prefettura strettanell’«assedio» dei ricorsi, prepa-ra la sua strategia. Il procedimen-to per accogliere 1.100 profughisul territorio, “figlio” del ban-do-tipo ministeriale («frutto dellavoro con l’Anac e registrato al-la Corte dei conti», come ricordail viceprefetto Gloria Allegretto)è finito nel mirino di ben dueazioni al Tar del Lazio, che han-no impugnato anche lo schemadi capitolato ministeriale. Se ilTar in prima battuta ha respintol’istanza di misure cautelari mo-nocratiche (di Caritas, CodessFvfe IlMosaico), comenon sfugge al-la Prefettura, potrebbe concede-re la sospensiva il 26 febbraio, al“secondo round” in camera diconsiglio. A questo primo ricor-so se ne è intanto aggiunto un al-tro, di Centro Balducci, Consor-zio Ics e Oikos. «Stiamo interlo-quendo - spiega Allegretto - conl’Avvocatura generale, che ci hachiesto delucidazioni e che pre-sumo si costituirà in giudizio nei

prossimi giorni. Il 26 si vedrà co-sa deciderà il Tar, se limiterà il di-scorso alla misura cautelare o searriverà a una discussione nelmerito con la possibilità di giun-gere ad una sentenza semplifica-ta,mapare chenonci sarebbero itermini. Lavicenda è sub iudice».Allegretto sottolinea che fra i ri-correnti ci sono associazioni che«stanno espletando analoghi ser-vizi, fino ad aprile, per i medesi-mi richiedenti asilo con lemoda-lità nuove che ora contestano eche nel precedente bando, di cuisono risultate vincitrici, avevanoritenuto convenienti». Ma la Pre-fettura ha anche un’altra “patatabollente” ed è il duello legale conla Cri di Udine, che aveva impu-

gnato l’esclusione dall’appaltoper la Cavarzerani. Dopo che ilTar ha dato ragione alla Prefettu-ra, la Cri ha fatto appello al Consi-glio di Stato. E il passaggio di con-segne (fino a maggio, perché poiscatterà un nuovo appalto) è inbilico. «Abbiamo già contattato ivincitori del bando per la Cavar-zerani, che hanno detto che po-trebbero iniziare in tempi ancheragionevolmente brevi - dice Al-legretto -ma la Prefettura adessoha l’obbligo di verificare, vistoche il ricorso è accompagnato dauna richiesta di sospensiva.Aspettiamo di capire dall’Avvo-catura, che incontreremo a bre-vissimo perché ci aiuti a scioglie-re i dubbi, in che tempi sarà fissa-ta l’udienza. Se sarà in tempi bre-vi, allora aspetteremo, altrimentidovremoprendereunadecisioneinterloquendo con il ministero».La Prefettura è presa fra due fuo-chi: «Da una parte dobbiamo da-re spazio a chi legittimamentehavinto la gara, ottemperando allasentenza del Tar, dall’altra adot-tare un provvedimento che ma-gari tra unmese viene sconfessa-

to dal Consiglio di Stato...», esem-plifica. «Se la sospensiva dovesseessere accordata, dovremmo ot-temperare. Se non lo fosse, do-vremmo stipulare il contrattocon i vincitori». Nel guado restaanche la nuova gara per la Cavar-zerani, che, come quella per laMeloni di Tarvisio, è «quasi pron-ta, ma aspettiamo i pronuncia-menti. Ci auguriamo che il mini-stero dia a tutte le Prefetture indi-cazioni chiare e forti». E conclu-

de: «Anche noi come altre ammi-nistrazioni, stiamo vivendo l’an-goscia di questi appalti, che nonsonomai finiti se non si è conclu-sa anche la fase giudiziaria, cheormai sta diventando quasi la re-gola.Abbiamo lavoratobene.Maormai il ricorso è ritenuto unaclausola quasi di salvaguardiaper unamigliore interpretazionedel diritto», rileva.

Cdm

©RIPRODUZIONERISERVATA

Cavarzerani, il passaggio di consegneappeso al filo di un’udienza romana

PALAZZO DEL GOVERNO La sede della Prefettura

Emergenza migranti

SCHIAVONE: «SERVIZIO

AL DI SOTTO

DI OGNI STANDARD

MINIMO ACCETTABILE

NON PARTECIPIAMO

AL GIOCO AL MASSACRO»

ArrivadadonPierluigiDiPiazzadel centroBalducci lapropostaalla cooperazionesocialediportare ilmodelloRiacenellemontagnespopolatedelFvg.L’ideaèstataespostaall’assemblearegionalediLegacoopsocialiFvg.DiPiazzaha fattoriferimentoaidatidelrapportoannualedell’Unhcrsuirifugiatinelmondo,secondocui l’Ueneaccogliemenodel 10%. «PensoallaCarniadacuivengo.Perchénonportare ilmodelloRiacenellenostremontagnedisabitate,perchénonpensareconlacooperazionesocialeadunprogettoRiacesullemontagnespopolatedellaCarnia,delPordenonese,delleValli delNatisone?», si èchiesto.

Di Piazza: modello Riacein Carnia e nelle Valli

Assemblea

IlComunehachiuso laportadelprogetto Aura (poi rientratodalla finestra, sotto la gestionediretta della Prefettura) per imigranti, che prevedeva 32 eu-ro giornalieri procapite, di cui2,50per il pocketmoneyda rim-borsarsi da parte della Prefettu-raperognigiornidipresenza. IlMunicipio dopo alcune verifi-cheha chiesto adelle associazio-ni la restituzionedi sommerim-borsate in eccedenza. Per esem-pio, nel caso di Nuovi cittadini,che dal 1. gennaio al 30 giugno2016 ha erogato i pocketmoney,il Comunedopo i controlli ha ri-levato, per il periodo genna-io-giugno 2016 «una mancatacorrispondenza - si legge nelladetermina - fra le somme rendi-contate e liquidate all’associa-

zione» e gli importi e erogati aibeneficiari per un totale di«805,50 euro».Visto chenel frat-tempoNuovi Cittadini è conflui-ta ad agosto 2018 in Codess Fvg,il Comune ha chiesto a questaonlus «la restituzionedella som-ma» rimborsata in eccedenzaper restituirla alla Prefettura.Da Codess nessun commento.Analogo controllo e analoga ri-chiesta hanno riguardato Oikos(che non commenta): in questocaso la sommarimborsata in ec-cedenza secondo il Comune peril periodo gennaio-giugno 2016eradi30euro. IlprefettovicarioGloria Allegretto fa sapere dinon essere a conoscenza di que-sti riconteggi,machecontrolli econseguenti conguagli vengonofattidaprassi.

Pocket money, il Comune chiedela restituzione di oltre 800 euro

Dopo le verifiche

L’ENTE GOVERNATIVO

FRA DUE FUOCHI

«ASPETTIAMO

INDICAZIONI

CHIARE E FORTI

DAL MINISTERO»

Primo Piano

Accoglienza, una pioggia di ricorsi

STRANIERI Alcuni migranti in arrivo in Friuli

`Impugnata la gara per dare un tetto a 1.100 profughiIl tentativo di spallata potrebbe arrivare anche a Gorizia

`Braccio di ferro contro il bando “figlio” del decreto SalviniUna seconda azione legale di Ics, Centro Balducci e Oikos

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IV

www.gazzettino.itGiovedì 21Febbraio 2019

OSPEDALE Un’immagine del nosocomio Santa Maria della Misericordia

La produzione del Montasio cresce dell’11 per cento

AGROALIMENTARE

UDINE Produzione in crescitadell’11 per cento, in controten-denza rispetto al trend generaledel comparto lattiero-caseario.Il Consorzio Montasio tracciaun bilancio in rosa. A fronte diuna richiesta anch’essa in au-mento infatti, la produzione delMontasio dop è passata dalle794.576 forme del 2017 alle

882.589prodottedel 2018.«Un dato in controtendenza

rispetto a un mercato in contra-zione – commenta il presidentedel Consorzio Maurizio Masotti–. L’obiettivo delle 850mila for-meche ci eravamodati lo scorsoanno non solo è stato raggiuntoma addirittura superato, segnoche il Consorzio sta operandobene sia dal punto di vista dellapromozione, della commercia-lizzazione che del posiziona-mentodel prodotto».Alla luce di questi ottimi risul-

tati il Consorzio ha annunciatola volontà di protrarre anchenel2019 le azioni di promozione vol-te a migliorare il posizionamen-

to e incentivare le vendite nellagrande distribuaione organizza-ta.Ma il Consorzio vuole porsi

anche un altro, importanteobiettivo: entrare nel canale Ho-reca con le sue specialità. Un ca-nale molto “appetitoso” questo,è il caso di dirlo, anche per que-sto formaggio dal gusto incon-fondibile, se si considera che 7italiani su 10 pranzano fuori ca-sa durante la settimana e cheper 5 milioni di persone è untrend abituale (almeno 3 o 4 pa-sti fuori casa alla settimana).«Per il 2019 metteremo in

campo ancora nuove iniziativepromozionali per diffondere la

cultura delMontasio dop soprat-tutto nelle regioni italiane doveil nostro prodotto è ancora pococonsumato - ha sottolineatoMa-rina Cavedon, responsabile co-municazione del Consorzio –puntando con particolare inte-resse alla zona della Lombardia.Operazioni come eventi, aperiti-vi, showcooking e degustazionimirate nel Nord Italia sono statemolto apprezzate lo scorso annodai consumatori che hanno po-tuto conoscere meglio la tipicitàe l’eccellenza del Montasio intutte le suevarietà».Intanto il ConsorzioMontasio

prosegueanchenel suoprogettodi divulgazione scientifica negli

istituti scolastici alberghieri e diagraria del Friuli Venezia Giuliae del Veneto con una serie di in-contri rivolti agli studenti, futuriconsumatori della Dop. Sonostate una ventina finora le strut-ture professionali coinvolte, maora si prospetta di dare al proget-to anche una nuova finalità turi-stica, con l’obiettivo di rafforza-re la conoscenza delle bellezzedel territorio friulano.  Il for-maggio Montasio dop è prodot-to nella zona costituita dai terri-tori dell’intero Friuli VeneziaGiulia, dell’intero territorio del-le provincie di Treviso e Bellunoe parzialmente di quelle di Pado-va eVenezia.

IL PROGETTO

UDINE Consulenza linguistica,toponomastica, traduzione epromozione della lingua friu-lana d’ora in poi saranno servi-zi capillari sul territorio con 4nuovi sportelli linguistici – inmunicipio a Tolmezzo e a Go-rizia; in biblioteca a Muzzanadel Turgnano e a San Vito alTagliamento - che si aggiungo-no a quello già operativo aUdi-ne, in via SanFrancesco.Il progetto, finanziato dalla

Regione con 350mila euro difondi derivanti dalla legge na-zionale 482/99, è affidatoall’Arlef, l’Agenzia regionaleper la lingua friulana e centra-lizza le attività che, fino a oggi,erano affidate al coordinamen-todei singoli Comuni.Sono undici gli sportellisti

impiegati: tre fisicamente sulterritorio, in condivisione tragli sportelli di Gorizia e di SanVito al Tagliamento e otto nel-lo sportello centrale diUdine.La nuova iniziativa è stata

presentata ieri nella sede della

Regione a Udine, presenti l’as-sessore regionale di riferimen-to, Pierpaolo Roberti e il presi-dente dell’Arlef, Eros Cisilino.«Se siamo speciali – ha affer-mato l’assessore – lo dobbia-mo all’estrema varietà dellanostra terra, per motivi geo-grafici, di confini territoriali,ma anche per le sue tante lin-gue: il friulano è un valore peril Friuli Venezia Giulia, chedobbiamo assolutamente pre-servare, poiché un popolo sen-za identità non può essereniente». Quindi, ha aggiunto,entrando nel merito dell’ini-ziativa, «grazie all’Arlef ren-diamopiù efficiente il servizio:meglio infatti gestire menosportelli, ma farlo con la cer-tezza che siano dedicati esclu-

sivamente per fare traduzionee dare supporto ai Comuni eenti sul territorio».Possono usufruire dei servi-

zi degli sportelli tutti gli enti lo-cali, gli enti strumentali e iconcessionari di servizi pub-blici, ma anche i privati, pur-ché l’intervento sia ritenutocoerente con le linee di politi-ca linguistica. I servizi riguar-dano consulenza linguistica etraduzione scritta dall’italianoal friulano di testi; la consulen-za sulla toponomastica in lin-gua friulana per gli enti che ab-biano necessità di apporre lacartellonistica stradale e pergarantire il pieno rispetto dei«servizi erogati dalla sede cen-trale e dalle sedi periferiche so-no svolti in modo capillare afavore di tutti gli enti locali, de-gli enti strumentali e dei con-cessionari di servizi pubbliciricompresi nelle rispettivearee degli sportelli – ha sottoli-neato il presidente dell’Arlef,Cisilino -, raggiungendo tuttoil territorio friulanofono».

A.L.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Quattro nuovi sportelli in friulanoda Tolmezzo a Muzzana del Turgnano

`Una pattuglia si era insospettita per la presenza dell’autoIl marito si era fermato perché la moglie era in travaglio

`I poliziotti hanno accompagnato la partorientein ospedale, dove ha dato alla luce una bella bambina

CAMPIONATI INVERNALI

VENZONE Duemilacento militari,sette giorni, migliaia di chilome-tri percorsi sulle piste della Pu-steria e del Cadore sono i numeriche riassumono i Campionatisciistici delle truppe alpine (Ca-sta), giunti alla 71^ edizione,aperti domenica dalministro del-la Difesa Elisabetta Trenta: «Og-gi come ieri - ha detto -, uomini edonne in uniforme si ergono abaluardo della salvaguardia de-gli irrinunciabili valori di demo-crazia e libertà; i Casta sono unacompetizione che dimostra i va-lori collettivi riferiti alle capacitàdi sopravvivenza, mobilità ed ef-ficienza operativa di intere unitàinambientemontano».Non solo gare, ai Casta: tra le

attività duali che l’Esercito, inparticolare con le truppe alpine,svolge a favore della collettivitàvi è il “soccorso piste” in tutto ilnord Italia e in Abruzzo, con cir-ca 3.000 interventi effettuati perogni stagione sciistica. Attività fi-nalizzata a garantire la sicurezzadi chi si dedica alla pratica sciisti-ca, come le numerose famiglieche affollano le località innevatein questo periodo. Il personalepreposto al soccorso piste delletruppe alpine, circa un centinaiodiAlpini selezionati tra imigliorisciatori dei diversi reggimenti,ha svolto appositi corsi di perfe-zionamento sciistico e di prontosoccorso e trasporto dei feriti inambiente innevato ed è in pos-sesso delle qualifiche di “soccor-ritore” e “Bls” (Basic Life Sup-port).Le competizioni: da passo

Monte Croce Comelico al confi-ne tra il Veneto e l’Alto Adige si ègià svolta la pattuglia sci-alpini-stica che ha visto darsi battagliaoltre 150militari impegnati in unpercorso tecnico particolarmen-te impegnativo con 30 km da co-prire in tecnica scialpinistica edoltre 1000 metri di dislivello dasuperare con l’equipaggiamentomilitare che si aggira attorno ai25kgdi peso. Primoe terzopostoper la “Julia” nella classifica fina-le, rispettivamente con il perso-nale dell’8° e del 7° reggimento al-pini, assieme ai colleghi del 9°della “Taurinense” al secondoposto, tutti “medagliati” dal co-mandante delle Truppe alpine,generale di Corpo d’armata Clau-dioBerto.

La Juliasubitoprotagonistaai “Casta”

LA VICENDA

UDINE È stata una “scorta” deltutto insolita quella improvvi-sata la scorsa notte da una pat-tuglia della Polizia di Stato diUdine che ha accompagnato inospedale una partoriente e ilmarito che si trovavano in diffi-coltà.Affidata alle cure dei sanita-

ri, la mamma ha dato poi allaluce una bella bambina. La pat-tuglia della Squadra Volantedella Questura era impegnatain un ordinario servizio nottur-no di controllo del territorioquando ha notato un’auto fer-ma al margine della strada inpiazzale Osoppo. Mancavanounamanciata diminuti alle tredinotte.

L’AUTOL’anomala presenza della

vettura, ferma a bordo stradasul lato della piazza che da via-le della Vittoria procede versoviale Volontari della Libertà,ha insospettito gli agenti, inparticolare per la presenza dinumerosi istituti di credito chesi affacciano tra le vie circo-stanti, nel pieno centro. Te-mendo la presenza a bordo diqualche malintenzionato, gliagenti in servizio hanno decisodi avvicinare l’auto per un con-trollo. Il tempo di effettuare ilgiro della piazza e la vetturache avevano notato poco pri-ma si era rimessa in moto. Cir-costanza, questa, che avevamesso ancora più in sospettogli agenti, nel timore che si fos-se allontanata proprio alla vi-sta dei lampeggianti della Poli-zia. La pattuglia ha ritrovatosubito dopo l’auto che procede-va lentamente in viale Volonta-ri della Libertà e ha decisoquindi di fermare il mezzo peruncontrollo.

LA SORPRESAÈ lì che è scattata la sorpre-

sa. Al volante della macchinac’era unmarito emozionato, inprocinto di diventare padre.Sdraiata sul sedile posteriorela moglie, in preda alle doglie.La coppia ha subito spiegatoagli agenti di essersi fermatipoco prima per una forte con-

trazione avvertita dalla signo-ra. Il marito stava guidandomolto piano per cercare di nonprovocare ulteriori dolori allamoglie. La Polizia non ha avu-to dubbi e, per questioni di si-curezza, per evitare rischi nelcaso in cui la coppia avesse do-vuto nuovamente fermarsi lun-go il tragitto, facendo fede an-che al suo ruolo al servizio del-la popolazione, ha deciso discortare i futuri neo-genitori fi-no all’ingresso del pronto soc-corso dell’ospedale Santa Ma-riadellaMisericordia.

IN OSPEDALEI poliziotti hanno seguito la

neo-mamma fino in prontosoccorso dove la donna, unacittadinadi origini straniere, 31anni, è stata affidata alle sa-pienti cure dei sanitaridell’ospedale. Mentre il papàhapotutoparcheggiare l’auto eraggiungere lamoglie in attesadel lieto evento.Nel giro di qualche ora la si-

gnora ha dato alla luce una bel-la bambina.La piccola sta bene ed è in ot-

time condizioni, circondatadall’affetto di mamma e papà econ una storia inedita già daraccontare.

ElenaViotto

©RIPRODUZIONERISERVATA

CONSORZIO Dati confortanti

`Dati in controtendenzarispetto al panoramaa livello italiano

LA DONNADI ORIGINI STRANIEREÈ STATA ACCOMPAGNATAAL NOSOCOMIOSANTA MARIADELLA MISERICORDIA

NUOVOSISTEMADI GESTIONE«SERVIZIEROGATIIN MODOCAPILLARE»

Friuli

Doglie in strada, scortata dagli agenti

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V

www.gazzettino.itGiovedì 21Febbraio 2019

COOPERATIVE

UDINE Il mondo cooperativo fe-steggia la crescita del numero disoci e di addetti,ma anche un va-lore della produzione che ormaiha raggiunto 1 miliardo di euronella nostra regione, dove una fa-miglia ogni tre ha un socio coo-peratore.Gli addetti delle 616 cooperati-

ve aderenti a ConfcooperativeFriuli Venezia Giulia sono cre-sciuti del 3,5 per cento raggiun-gendo quota 15.758. Il dato emer-ge dall’ultima rilevazione annua-le che considera i bilanci deposi-tati nel corso del 2018: il valoredella produzione delle cooperati-

ve si colloca a 1 miliardo di euro.Mentre i soci sono 128.856: inmedia, 1 nucleo familiare regio-nale ogni 3 ha un socio coopera-tore.«Il modello cooperativo ha

grandeattualità: basti pensare altema dell’economia circolarenonché al generale ripensamen-to del sistema economico in ter-mini di sostenibilità non soloeconomica, ma anche sociale,ambientale», commentaGiusep-peGraffi Brunoro, presidente re-gionale di Confcooperative. «Inquesto contesto è di grande at-tualità la necessità di saper di-stinguere tra buona e cattiva im-prenditoria cooperativa: pro-muovendo gli investimenti e pu-

nendo le cooperative “spurie”che creano invece un gravissimodanno reputazionale alle impre-se sane e virtuose. Una legge èsul tavolo del Governo, per laquale il movimento cooperativoha raccoltomigliaia di firme, e lasua calendarizzazione è urgen-te».A trainare la crescita sono i

comparti della cooperazione so-ciale (+1,4 per cento l’occupazio-ne, per 7.124 unità, e +6,7 per cen-to i ricavi, a 249 milioni di euro)che è attiva nei servizi socio-assi-stenziali, educativi e dell’inclu-sione lavorativa di persone svan-taggiate, e quello della filieraagroalimentare (+4,8 per centoin valore, a quota 522 milioni di

euro). «Il primo è un settore cheè fortemente cresciuto negli ulti-mi venti anni accompagnandoprocessi di trasformazione socia-le ancora in atto che vedono unruolo sempremaggiore per il pri-vato sociale; mentre il compartoagroalimentare è ancora oggi unpilastro della cooperazione, rap-presentando in diverse filiere, co-me quella del vino o della frutta,uno straordinario strumentoper creare valore e garantire red-dito agli agricoltori», è il com-mento di Nicola Galluà, segreta-rio generaledell’associazione.Confcooperative Fvg fa sape-

re, inoltre, che ilmonte salari pa-gato dalle imprese aderenti –cioè il totale delle retribuzioni ailavoratori delle cooperative – as-somma, complessivamente, aben 272milioni di euro: un cospi-cuo importo che contribuisce di-rettamente ai consumi.

`«Vaavviataunaseriariflessione in temadipoliticaindustrialeevariaffermatalacentralitàdelmanifatturiero investendosuistruzione, formazionecontinuaeculturad’impresa».Questo ilcommentodelpresidentediConfindustriaFvgGiuseppeBonosecondo il quale il FVGèunterritorio«caratterizzatodaelementidi fondamentaleimportanzaper lo sviluppodeiprossimianni.Bastipensareal sistema integratoporti/retroporti/interporti,al sistemadella ricerca, alnecessarioconsolidamentodelle filiereproduttiveregionali:navalmeccanica,agroalimentare, sistemacasa,meccanicadiprecisione.L’interconnessionediquestitresistemipuò farneunmodellodaesportarenelrestodelPaese».ConcludeBono: «Il contestointernazionaleèsegnatodasceltedipoliticaeconomicaavolte inconflitto tra lorodapartedelleprincipalipotenzemondiali chehacausatounrallentamentoechesi rifletteneidatidelFriuliVeneziaGiulia»ma«gli effettinegativi suproduzioneindustriale, fatturato,occupazionesonocontrastatidallacontinuacrescitadelsettoredelle cantieristicanavale».

FABBRICA L’interno di uno stabilimento

Bono:manifatturierocruciale, serveinvestire

IL RAPPORTO

TRIESTE Migliorano produzioneindustriale e vendite in FriuliVeneziaGiulia nel quarto trime-stre 2018, rispetto al trimestreprecedente.Ma i dati sono in ca-lo rispetto allo stesso periododel 2017. È quanto emergedall’indagine congiunturale etendenziale svolta da Confindu-stria Fvg sull’andamento dell’in-dustria regionale nell’ultimo tri-mestre del 2018. L’indagine rile-va un quadro complessivamen-te positivo sui tre mesi prece-denti ma l’esame complessivodell’andamento registrato dagliindicatori congiunturali e ten-denziali evidenzia la stabilizza-zione dell’andamento economi-co per il prossimo trimestre. In-fatti, mentre si riscontra in di-versi fattori la positiva crescitacongiunturale del quarto trime-stre, simanifesta, in previsione,l’interruzione di tale andamen-to.

L’ANDAMENTONelquarto trimestre, rispetto

al terzo, la produzione indu-striale passa a +4,1% da +0,2%,le vendite da +5,4% a -1,9%, inuovi ordini da +3,8% a -0,9%;anche l’occupazione migliora.Sempre nel quarto trimestre

dell’anno scorso, rispetto allostesso periodo del 2017, la pro-duzione decresce dal +1,3% al+0,9% e le vendite dal +4,5% al+0,1%: effetto sia delle venditeItalia (-0,2%contro+2,0%) siadiquelle estere (+1,0% contro+6,2%).

LE PREVISIONIGuardando al primo trime-

stre dell’anno in corso, la perce-zione degli imprenditorisull’andamento dell’economiaè quella della stabilizzazionecon tendenza però ad un raf-freddamento che risulta parti-colarmente evidente per la do-manda interna (secondo il 76%degli intervistati) e l’occupazio-ne (per il 93%degli intervistati).Meno per la produzione indu-striale eper ladomandaestera.

I NUMERILaprovincia di Pordenone re-

gistra 6.312 occupati nei diversisettori industriali ed un fattura-to totale pari a 2.186 milioni dieuro. La provincia di Udine con-ta 12.588 occupati per un totaledi fatturato pari a 3.787 milionidi euro. A livello regionale, glioccupati sono 21.146 e il fattura-to totale è pari a 7.186milioni dieuro. Per quanto riguarda laproduzione, Pordenone segna+5,3% e Udine + 1,3% mentre sul

fronte delle vendite totali le per-centuali sono rispettivamente+9,3% e +2,1%. A Pordenone, leprevisioni circa il primo trime-stre dell’anno in corso sono distabilizzazione sia sul frontedella produzione che della do-manda interna, estera e dell’oc-cupazione. Stessa cosa in pro-vincia di Udine ad eccezionedella domanda esterna per laquale si prevede un aumento.Confrontando, invece, il quartotrimestre del 2017 con lo stessoperiodo del 2018, a Pordenonela produzione passa da -2,3 a+5,3%; le vendite totali da +5,0 a+9,3%, quelle in Italia da +8,8 a+10,3% mentre quelle all’esteroda +3,2% a +10,8%. I nuovi ordi-ni da +14,7 a +2,5%, i prezzi deimateriali da +1,5% a +0,1%, i pro-dotti finiti da +2,2% a +1,2 e l’oc-cupazione da +0,1 a +0,9%. Inprovincia di Udine la produzio-ne è passata da +4,3 a +1,3%, levendite totali da +5,0 a +2,1%,quelle in Italia da +4,2 a +2,7%mentre all’estero da +5,6 a+1,4%. I nuovi ordini, invece, da+1,8 a +1,7%; i prezzi deimateria-li da +1,6 a +0,9% mentre i pro-dotti finiti da +1,0 a +0,9%. L’oc-cupazione, infine, è passata da+1,1% a -0,5% dal quarto trime-stredel 2017 al quartodel 2018.

ElisabettaBatic

©RIPRODUZIONERISERVATA

Coop, l’esercito dei quindicimila

GLI ADDETTI CRESCIUTIDEL 3,5 PER CENTOGRAFFI BRUNORO:«MODELLO COOPERATIVODI GRANDE ATTUALITÀ»

La locomotiva Friuli tira il freno`In provincia di Udine oltre 12mila occupatiLa produzione in regione segna un rallentamento

`Nel quarto trimestre del 2018 dati in calorispetto al 2017. Confindustria lancia l’allarme

ADDETTO Un operaio al lavoroin fabbrica

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TURISMO

TRIESTE «Basta con il paradigmamontagna uguale inverno. Noicercheremo di puntare all’offer-ta turistica estiva della monta-gna perché i numeri lo dimostra-no: nel periodo maggio-settem-bre 2017-2018 abbiamo registra-to un più 6,3% di presenze». Cosìl’assessore al Turismo e Attivitàproduttive Sergio Emidio Bini èintervenuto ieri in seconda com-missione del Consiglio regiona-le, su richiesta delle opposizioni,in merito allo sviluppo dei polituristici invernali del Friuli Ve-nezia Giulia. Bini ha parlato di«non offerta» spiegando che «èun’offerta ancora limitata per-chè bisogna tenere presente chesenonhai le strutture ricettive diqualità, in grado di accogliere ituristi, il gioco è finito. Resta pe-rò che di turismo montano esti-vo sino ad ora non aveva maiparlato nessuno». Secondo l’as-sessore «oggi, finito di sciare, ilnostro territorio offre ben pocoperciò gli investimenti della Re-gione andranno fatti anche in talsenso e ci sono cambiamenti cli-matici che non possiamo ignora-re: poca neve significa dover sup-

portare gli impianti di inneva-mento artificiale». Dunque hagarantito che «non ci sarannopoli di serie A e di serie B ma sipunterà alla loro specializzazio-ne: non è possibile che ogni polofaccia di tutto un po’». Per Sappa-da «siamo in contatto con il Co-mune – ha aggiunto Bini – e daun punto di vista promozionalesiamo già avanti: per la ricettivi-tà dei poli invece abbiamo rim-pinguato il Fondo sviluppo e pre-visto agevolazioni per gli im-prenditori perché la pubblicaamministrazione deve facilitarechi vuole intraprendere un pro-getto ed investirema non è più iltempodove gli investimenti li de-ve fare solo lei».

I POLIUn esempio? La zona dello

Zoncolan «dove abbiamo avutodegli incontri con persone che cihanno esternato il desiderio diinvestire ma di poterlo fare condelle certezze: da parte nostrastiamo predisponendo degli in-terventi affinchè quel territoriodiventi trainante per tutto il Friu-li Venezia Giulia». Presenti in au-dizione anche gli assessori Stafa-no Zannier e GrazianoPizzimen-ti che ha posto l’accento sull’im-

portanza di azioni comuni, distrade che facciano arrivare i tu-risti, di impianti di risalita a nor-ma ma soprattutto «si deve fareinmodo che chi passa per il Friu-li Venezia Giulia abbia voglia difermarvisi: per lo Zoncolan sonogià stati previsti 2milioni e 5 perPontebba, ora questi soldi vannospesi». L’assessore ha parlatoinoltredellanecessità di fare «uncoordinamento per lamontagnasebbene sia unmetodo che riten-go dovrebbe essere valido pertutta l’attività amministrativa re-gionale, bisogna evidenziare laconseguenza degli interventiche si vanno a fare, perché devo-no essere coerenti con lo svilup-po del turismo, non andare unodaparte eunodall’altra».

LA MINORANZAAspiegare le ragioni dell’audi-

zione è stato, in apertura, il con-sigliere del Pd Enzo Marsilio ri-cordando la rinuncia dell’im-pianto di risalita Pontebba-Pra-mollo, l’entrata di Sappada inFriuli Venezia Giulia e le previ-sioni nel bilancio triennale regio-nale per le attività produttive do-ve le somme destinate all’ade-guamento degli impianti dei polivalgono circa 7,5 milioni all’an-no per tre anni. Secondo Marsi-lio, la necessità è quella di «tra-sformare i poli invernali in polituristici e ridisegnare il tutto as-sieme ai Comuni interessati e cideve essere integrazione tra piùdirezioni regionali». Critico Ser-gio Bolzonello (Pd): «Solo dichia-razioni di intenti e in legge di Sta-bilità non abbiamo trovato dellerisposte».

ElisabettaBatic

©RIPRODUZIONERISERVATA

ISTRUZIONE

TRIESTE Il cambio di passonell’alternanza scuola-lavoro,determinato dalla nuova leggeregionale sull’istruzione, e laproposta di realizzare eventisull’orientamento direttamenteall’interno dei siti produttivi. So-no i concetti espressi ieri dall’as-sessore regionale a Istruzione eLavoro del Friuli Venezia Giu-lia, Alessia Rosolen, a marginedell’apertura del Salone delleprofessioni e delle competenzeche, fino a domani, nelMagazzi-no 42 della Stazione Marittimadi Trieste, darà l’opportunità acirca 1200 studenti delle classiquinte delle superiori di parteci-

pare a una serie di focus e di vi-sitare una trentina di stand de-dicati alle professioni e al mon-do del lavoro. Come ha sottoli-neato l’assessore, nell’ambitodell’inserimento lavorativo deigiovani, la nuova normativa at-tribuisce, in quelli che vengonodefiniti “i percorsi per le compe-tenze trasversali e per l’orienta-mento”, un ruolo di regia allaRegione che, con l’Ufficio scola-stico regionale, governerà unsettore in cui “fino a ieri le ini-ziative erano lasciate alla buonavolontà delle singole scuole edegli stessi studenti”. “Inquestomodo - ha spiegatoRosolen - an-dremo a incidere con maggioreefficacia nella gestione di unafunzione strategica per l’inseri-

mento dei neodiplomati nei per-corsi di studio e professionaliche meglio possono soddisfareil rapporto tra domanda e offer-ta di lavoro”. “A tal riguardo -haanticipato l’assessore - a breveporteremo all’attenzione dellaGiunta le prime otto convenzio-ni sottoscritte da Regione e Usrcon alcune realtà imprendito-riali del territorio”.

`«Niente poli di serie A e B, ma punteremo le cartesulla specializzazione. Abbiamo rimpinguato i fondi»

«Bisogna arrivaread un piano vero»

Case sull’alberoe su palafitteVia liberaai “condhotel”

La montagna apre ai turisti d’estate

NON SOLO PISTE DA SCI Un impianto di risalita in regione. Ora si punta anche sul turismo estivo

`L’assessore Bini: «Per ora l’offerta è ancora limitataFinito il periodo dello sci, il territorio propone ben poco»

IlPartitodemocratico inregionehachiestochel’audizionenellacommissioneconsiliaresul temamontagnaabbiaunseguito sollecitandogliassessori adare indicazionipiùcircostanziate sui temirelativiallo sviluppoepotenziamentodeipolituristici invernali.«E’ importantearrivareadunaprogrammazionechepromuova inostripolimontani, abbiamochiestodiriaggiornare lacommissionefraduemesi con l’intentodicondividereunpianodiinterventi costruttivi»spieganoi consiglieriregionaliDemBolzonello,MarsilioeSantorochehannochiestodi saperequalidotazioni finanziariel’amministrazione intendeassicurareper iprossimiquattroanni.

E.B.

©RIPRODUZIONERISERVATA

I Dem

PER MARSILIO (PD)BISOGNATRASFORMAREI CENTRI INVERNALIIN COMPRENSORITURISTICI CON I COMUNI

LA POLEMICA

TRIESTE “Se èpositiva l’ufficialitàdel già concordato ruolo di ca-pofila della Regione per l’utiliz-zo di 16,6 milioni, stanziatidall’allora Governo Gentiloniper la realizzazione della ciclo-via Trieste-Lignano-Venezia,siamo molto preoccupati che adistanza di quasi un anno nonsi sia ancora sottoscritto il pro-tocollooperativo».A denunciarlo sono i consi-

glieri regionali del PdMariagra-zia Santoro e Nicola Conficoni:«Si tratta di un’opera di estre-ma rilevanza - precisa Santoro -in quanto potrà rappresentareun nuovo asse turistico-econo-

mico per la nostra regione, do-po la ciclovia AlpeAdria». Se-condo Conficoni è un progettosicuramente ambizioso, comeèstato la trasformazione del vec-chio sedime ferroviario per Al-peAdria, che però va fortemen-te sostenuto e accelerato: «Sefacciamo le proporzioni tra iltempo impiegato per firmareun protocollo e quello della pro-gettazione e realizzazione, ri-schiamo di far passare comeminimo 3-4 anni, quando si po-trebbe giungere all’obiettivomoltoprima».«Il turismo slow - aggiunge

Santoro - ha raggiunto picchi ri-levantissimi e non possiamopermetterci ritardi burocraticio la mancanza di un’adeguata

priorità da parte della Regioneper questo intervento. L’atten-zionepolitica e tecnica sul temava rafforzata per dare concre-tezza a questo progetto lungimi-rante nato nelle precedenti legi-slaturenazionale e regionale».«Infine - concludeConficoni -

terremo alta l’attenzione ancheper l’acquisizione dell’ex sedi-me ferroviario Casarsa-Pinza-no e sull’attuazione del nuovoregolamento per i contributiagli enti locali sulle ciclabili eper gli spostamenti casa-scuo-la-lavoro che devono essere in-centivati, anche sulla base diesperienze che riconoscono ve-ri e propri contributi a chi fa unutilizzo della bicicletta per que-sti spostamenti».

Ciclovia Trieste-Lignano-VeneziaIl Pd: «Si acceleri sul protocollo»

ASSESSORE Alessia Rosolen

LA NOVITÀ

UDINE I “condhotel” passanol’esame della quarta commis-sione consiliare. In futuro ilturista si conquisterà anche instrutture su palafitte, case su-gli alberi e alloggi dentro grot-te, botti e cavane. È il “turismoemozionale”. Spiega il capo-gruppo leghista Mauro Bor-din: «La commissione ha pro-mosso i condhotel, esercizi al-berghieri aperti al pubblico, agestione unitaria, compostida una o più unità immobilia-ri ubicate nello stesso Comu-ne, che forniscono alloggio,servizi accessori ed eventual-mente vitto, in camere desti-nate alla ricettività e in unitàabitative a destinazione resi-denziale, dotate di servizio au-tonomo di cucina», ha detto, aseguito dell’esame in Commis-sione della proposta di legge26. «La disciplina regionale inmateria di turismo - specificaBordin - prevedrà la facoltà,nei casi di gestione alberghie-ra unitaria, di frazionare leunità facente parte il compen-dio immobiliare turistico nelrispetto delle condizioni stabi-lite dalla legge, come già datempo vige in altre regioni au-tonome». «La legge regionale -prosegue il consigliere - stabi-lisce in questo caso la stesuradi una convenzione, il cui mo-dello sarà approvato dallaGiunta, previo parere dellaCommissione consiliare com-petente». «A integrazionedell’offerta turistica di quali-tà, la propostadi legge - spiegaBordin - incentiva le strutturericettive ecocompatibili inaree naturali che utilizzanomanufatti realizzati conmate-riali naturali o tecniche di bio-edilizia adattando edifici conelementi facilmente rimovibi-li e anche in aree non urbaniz-zate. Il nostro territorio guar-da alla recente tendenza delturismo emozionale». Esempisono gli alloggi e i locali galleg-gianti su fiumi, canali, ambitilagunari o costieri, alloggi so-praelevati sugli alberi palafit-te e cavane e alloggi realizzatiall’internodi botti e cavità

PER LO ZONCOLANCI SONO STATIINCONTRI CON POTENZIALIINVESTITORI, CHE PERÒCHIEDONODELLE CERTEZZE

Regione

«Eventi per gli studentidentro le fabbriche»