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Cartella Stampa Alsazia 2017
Nel corso delle stagioni e degli eventi, l’Alsazia è sorprendente,
talvolta gastronomica, festosa, culturale, talaltra naturale,
cangiante, ma pur sempre accattivante! Territorio più piccolo di
Francia, vibra al ritmo di mille emozioni! L’Alsazia vi invita a
percorrerla tutto l’anno, tra le sue variopinte sfaccettature!
Ufficio Stampa :
Agenzia per l’Attratività Alsazianna
Reine-Marie Curien - Tel.: + 33 3 89 29 81 34 - [email protected]
Fatiha Kritter-Rachedi – Tel.: + 33 3 89 29 81 34 – [email protected]
www.tourisme-alsace.com
Strasburgo: l’Europea
Simbolo della riconciliazione tra i popoli
europei, sede di una quindicina di
istituzioni europee e di organismi di
cooperazione internazionale, al crocevia
del mondo latino e germanico,
Strasburgo possiede un’eredità culturale
e architettonica unica. Settima città di
Francia, capitale dell’Alsazia, nel 1998 ha
festeggiato 2000 anni di storia. Il centro
storico è iscritto nel patrimonio mondiale
dell'UNESCO. Le sue ricchezze si visitano
a piedi, in battello, in mini-tram o in
bicicletta…
www.otstrasbourg.fr
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea
di Strasburgo
Museo di spicco della vita culturale
europea, opera dell’architetto Fainsilber.
Le sculture e i rilievi notevoli di Hans Arp,
le opere pionieristiche dell’astrazione
(Kandinsky), maestri del surrealismo
(Ernst Masson) e figure di primo piano
dell’arte contemporanea (Buren) si
affiancano in questo centro vivo della
cultura contemporanea. Lo studio
fotografico e l’auditorio, che dà ampio
spazio al cinema e alla musica, rendono
questo museo sede di creazioni viventi.
Colmar, al centro del vigneto
Colmar suscita l’entusiasmo. Pittoresca, attraente, vicino ai più bei borghi del vigneto. Colmar,
a pari distanza da Strasburgo e Mulhouse-Bâle, dai Vosgi e dal Reno, è la perfetta sintesi
dell’Alsazia. Capitale dei vini d’Alsazia, è considerata una città d’arte e di storia tra le più
gradevoli e le più visitate d’Alsazia. Forgiata da un prestigioso passato, intrisa di cultura, la
città ha saputo tutelare il suo patrimonio architettonico, pur conservando una dimensione
umana e calorosa. Colmar deve la sua celebrità al centro storico, al quartiere della Petite
Venise e al famoso Museo di Unterlinden, in cui si trova il Retablo di Issenheim, di Mathias
Grünewald.
www.ot-colmar.fr
Museo Unterlinden
L’estensione del Museo Unterlinden oggi rivaleggia con i più grandi musei internazionali. I
lavori hanno consentito di raddoppiare la superficie espositiva, di ristrutturare l’antico
convento dei Domenicani e di creare uno spazio contemporaneo. La direzione generale dei
lavori è curata dallo studio di fama internazionale HERZOG & de MEURON. Il progetto è
costituito da due complessi da ambo i lati di place Unterlinden: da un lato il chiostro medievale
con la cappella in cui si trova il Retablo di Issenheim, di Grünewald, e dall’altro l’ala nuova di
una volumetria simile alla cappella che costituisce il suo pendant, formando un secondo cortile
con l’edificio dei Bagni. I due spazi sono collegati da una galleria sotterranea composta da 3
sale espositive.
www.musee-unterlinden.com
Mulhouse, la creativa
Mulhouse si è mostrata sensibile alle idee dei lumi e degli Enciclopedisti sin dal XVIII secolo;
vi ha tratto il suo entusiasmo per i progetti scientifici e tecnici. Mulhouse è oggi la prima città
di Francia (dopo Parigi) per la frequentazione dei suoi musei. Forte di antiche alleanze con i
paesi vicini (Svizzera e Germania), mostra una tradizione di apertura al mondo, di circolazione
delle idee, di fioritura delle discipline e correla deliberatamente la scienza, le tecniche e la
cultura.
www.tourisme-mulhouse.com
FARE DI UN FRUTTO UN NETTARE
INEBRIANTI PROFUMI DELLA MAISON MASSENEZ
Ciliegia, susina, lampone, mirabella o pera… alla maniera dei pittori impressionisti, i maestri
distillatori della Maison Massenez impiegano i frutti come fossero colori: a ogni liquore la
sua vividezza, la sua intensità e il suo carattere.
Questa passione è la storia di una famiglia, che trasmette il suo sapere da una generazione
all’altra, dal 1870. Jean-Baptiste Massenez, distillatore in proprio nella Valle di Villé, apre la
strada a Eugène, suo figlio, che diventa un maestro distillatore di fama. Distilla per la prima
volta il lampone selvatico, che diventa il prediletto della regina di Svezia.
La terza generazione dà un vero e proprio slancio alla distilleria: le acqueviti Massenez trovano
posto nelle tavole calde parigine di fama e persino nelle grandi case stellate. S’imbarcano
sul transatlantico «Le France» e sono esportate a New-York, a Hong-Kong, quindi a Tokyo.
Servita all’Eliseo e al festival di Cannes, nessun’acqua ha avuto vita più frenetica.
Sotto un occhio femminile, il prezioso nettare prosegue la sua corsa. Manou Massenez dà
nuova ispirazione alla casa: da Miss Massenez, le grappe diventano glamour, pur
conservando autenticità e carattere. Tutti i prodotti del marchio sono presenti nei laboratori
di cocktail proposti periodicamente presso la distilleria di Dieffenbach-au-Val. Così come la
regina di Svezia, venite a scoprire il vostro prossimo punto debole!
www.massenez.com
GENTIL E VOYOU DA KATZ AL VIGNETO KLUR
Per la dolce musica di Clément e Francine, duetto di talento, è un piacere visitare il Vigneto
Klur. Clément gestisce l’azienda battendo il tempo, mentre Francine, alla guida di laboratori
ludici ed enologici, conferisce a questo armonioso duetto tutta la sua musicalità.
Degustazioni, visita del vigneto e delle cantine, passeggiata tra le vigne alla scoperta dei
vari territori e vitigni: ogni gita è un’estasi dal suono chiaro per l’orecchio degli amatori di
vini buoni.
Il direttore d’orchestra? La vigna dà il la. La Tenuta Klur è impegnata nella strada della coltura
biologica, dell’ecologia e della biodinamica da più di 10 anni.
La buona tavola è ovviamente presente, con Le KatZ, bistrot gastronomico il cui nome
echeggia come un brano di scat. Vi si assapora il Gentil de Katz, vino di assemblaggio
composto dai 3 vitigni d’Alsazia che si bevono meglio. Se siete piuttosto sornioni, il Voyou
de Katz (Sylvaner, Moscato e Riseling) saprà soddisfare la vostra sete! Ai gustosi bocconi si
unisce il delicato tintinnio dei bicchieri… una melodia che non ci si stanca di ascoltare, lungo
la leggendaria Strada dei Vini d’Alsazia.
www.klur.net
FARE DI UN TALENTO UNA FIRMA
INTENSITÀ E AROMI DEI GRANDI VINI D’ALSAZIA
Ai piedi delle pendici boschive dei Vosgi, dominate da misteriosi castelli, i paesini viticoli
alsaziani, ornati delle loro mura di cinta, di calorosi ostelli dalle insegne storiche e delle loro
case inimitabili strette attorno al campanile, ammaliano coloro che si sono concessi il tempo
di soffermarvisi...
La Strada dei vini d’Alsazia serpeggia amorevolmente da nord a sud, attraverso le colline dei
vigneti, per più di 170 chilometri. Lungo il suo percorso, sentieri viticoli, winstub e cantine di
degustazione fresche e accoglienti invitano a conoscere i sette vitigni alsaziani, dalle ricche
sfumature aromatiche dei territori che hanno sposato.
Esponendo al sole un’infinità di viti pettinate con cura, l’armonia del vigneto alsaziano
testimonia l’ardore che lo ha forgiato. Lavorato ormai da più di dieci secoli, si esprime offrendo
il suo prezioso nettare: i grandi vini. Accortisi molto presto delle specificità che alcune località
conferivano alla coltura della vite e ai vini, dal IX secolo, i viticoltori alsaziani hanno seguito le
orme dei Grandi Vini. Così, i migliori territori sono nati dall’osservazione e dal sapere di
generazioni di viticoltori. Con il passar del tempo hanno saputo individuare i suoli migliori,
spesso in pendenza e con un’esposizione ideale. Oggi, 51 territori delimitati secondo rigorosi
criteri geologici e climatici costituiscono il mosaico dei Grandi Vini d’Alsazia.
www.route-des-vins-alsace.com
FARE DI UNA NOTTE UN MOMENTO
STRAORDINARIO
NOZZE DI CRISTALLO A VILLA RENE LALIQUE
«Vale di più la ricerca del bello che mostrare il lusso» era uso dire il grande gioielliere e
maestro vetraio René Lalique.
Il suo genio e la sua creatività hanno ispirato notevolmente la ristrutturazione della villa che
fece costruire a Wingen-Sur-Moder nel 1920. Innamorato della regione, vi soggiornò di
sovente e vi costruì uno stabilimento in cui il vetro divenne musa della sua opera.
La Villa dell’artista è stata ristrutturata con talento dai designer e architetti Lady Green, Pietro
Mingarelli e Mario Botta. Accoglie oggi uno straordinario albergo ristorante, che comprende 6
suite Art Déco uniche.
L’equilibrio perfetto di questi spazi nasce da una Santa Trinità: a René Lalique si deve l’anima
della casa, all’immenso chef Jean-Georges Klein la raffinatezza della tavola e al sommelier
prodigio Romain Iltis il prestigio della cantina. Di una superficie di 200m2, espone con orgoglio
circa 12.000 bottiglie di pregio.
In tre compongono un vero e proprio inno all’arte di vivere alla francese, che ha consentito
alla Villa di vincere due stelle nella guida Michelin dopo soli tre mesi d’apertura. René Lalique,
artista di genio della sua generazione, avrebbe apprezzato di certo.
www.villarenelalique.com
5 TERRES HOTEL & SPA, UN ELEGANTE RINASCIMENTO
Nell’incantevole paesino di Barr, splendida rinascita di un edificio emblematico, l’antico
Bürgerstube, frequentatissimo dalla borghesia locale del XVI secolo, oggi albergo signorile.
Situato a metà strada tra Strasburgo e Colmar, il 5 Terres Hôtel & Spa**** si richiama ai
terreni delle viti circostanti e anticipa un voluttuoso viaggio nel vigneto alsaziano.
Il complesso architettonico ristrutturato nel rispetto dell’autenticità è elegante, dalla
raffinatezza ovattata, mostra uno stile innovatore con la sensualità di materiali nobili e grezzi
quali la pietra, la quercia massiccia oppure ancora la pelle.
Con 27 camere dai colori naturali, il ristorante bistronomico, la spa raccolta e riservata ubicata
in una cantina a volta in gres dei Vosgi, la piscina al coperto alimentata dalla Sorgente delle
Oies e infine l’enoteca con più di 100 vini, il 5 Terres Hôtel & Spa augura una sosta di puro
piacere da scoprire, a partire da novembre 2016!
www.5terres-hotel.fr
L’AUBERGE DE L’ILL, HAEBERLIN MARCA DI LUSSO IN
ALSAZIA
In questo tempio della gastronomia alsaziana dalla storia commovente e dal destino unico, il
tempo sospende la sua corsa. Insediato nel piccolo villaggio d’Illhauesern, sugli argini dell’Ill,
da più di 150 anni, le generazioni della dinastia Haeberlin vi si sono succedute, innalzando
sempre più i colori dell’Alsazia. 4 generazioni separano il piccolo ostello «A l’Arbre Vert»,
costruito inizialmente e gestito dalla bisnonna di Marc Haeberlin, dall’attuale ristorante
stellato. Le ricette della nonna sono rimaste, esaltate anno dopo anno da ogni discendente.
L’Auberge de l’Ill vince la sua prima stella nella guida Michelin nel 1952, al comando di Paul,
padre di Marc Haeberlin. La seconda stella seguirà nel 1957, quindi la terza nel 1967, che la
casa ha tutt’ora, da 45 anni. La generosità e la grandezza d’animo sono le parole chiave della
casa. Così, Paul Haeberlin preparava personalmente il caffè ai suoi dipendenti ogni mattina e
si occupava del loro pasto. Uno spirito che ha saputo trasmettere a suo figlio, il quale definisce
la cucina «la condivisione di ciò che amiamo con le persone che amiamo».
Da maggio a settembre, quando il pescaggio non è troppo forte, l’hôtel des Berges propone
una sontuosa prima colazione a bordo di una chiatta tradizionale. L'hôtel, a 5 stelle, si trova
nel giardino dell’Auberge de l’Ill, sulla sponda del fiume. L’architetto Yves Boucharlat ha
ricreato lo spirito di una casa di campagna del XVIII secolo, con l’essiccatoio per il tabacco,
proprio di questa regione del Ried alsaziano. Otto camere, quattro suite e una casa da
pescatore conducono in un’atmosfera campestre, dalle fragranze della Havana. La mattina,
bagno con petali di rosa e prima colazione a bordo della chiatta diventano come una languida
passeggiata lungo i canali delle città dei Dogi…
www.auberge-de-l-ill.com
FARE DI UN MUSEO UN VIAGGIO
VIAGGIO CON IL MUSEO CASTELLO VUDÙ
Un museo vudù in Alsazia? Ovviamente sorprende, ma rassicuratevi: al Castello Museo Vudù
tutto è di una precisione, di una qualità e di un’ambizione rara. Qui il visitatore impara la
differenza tra il vudù e il voodoo, cosa vuol dire l’ingombrante moda dei lucchetti che ornano
i ponti delle capitali di tutto il mondo, oppure ancora come tenere vivo un feticcio… se siete
fortemente superstiziosi potreste lasciarvi suggestionare, i semplici curiosi invece gradiranno
immensamente percorrere questo posto fuori dal comune.
Situato a due passi dalla Stazione di Strasburgo, il Castello Museo Vudù ha trovato riparo
nell’antico castello d’acqua della città. Un edificio dall’architettura tanto strana quanto la
collezione delle migliaia di opere che presenta: composto da una torre sovrastata da una
vetrata, il castello è decorato con pietre ornamentali ricordando così le roccaforti … numerose
in Alsazia!
http://www.chateau-vodou.com
FARE DI UN TALENTO UNA FIRMA
BEAUVILLE, STOFFE PREZIOSE D’ALSAZIA
A Ribeauvillé, nel 1838, Charles Steiner fonda uno stabilimento dal suo stesso nome. In origine
era una tintoria, divenne quindi una stamperia di indiana. Vi introdusse il primo laboratorio di
stampa con tavola di legno e conobbe immediatamente un notevole successo grazie ad una
collezione di disegni di arredamento chiamata "3 rossi". La Maison Beauvillé, nota oggi con il
nome di Manufacture d’Impression sur Etoffes (manifattura di stampa su stoffe), è
specializzata nella stampa di stoffe eleganti da arredamento.
www.beauville.com
IL MUSEO DI STAMPE SU STOFFE
A Mulhouse, erede di una collezione unica al mondo, il museo della stampa su stoffe presenta
un percorso insolito «tra memoria e creazione»: storia delle tecniche del XVIII e del XIX
secolo, presentazione in sito, mostre, dimostrazioni di stampe con tavola di legno o macchina
con rulli di rame, laboratori per grandi e bambini, convegni, concerti, mostre-evento … fanno
di questo museo uno spazio di espressione plurale (arti decorative, progressi industriali, storia
locale, moda). In parallelo, propone un Servizio di Utilizzo dei Documenti (SUD, creato nel
1833 dagli industriali di Mulhouse per lasciare una traccia del loro sapere e della loro
creatività), che si è arricchito con il passare degli anni di più di sei milioni di campioni accessibili
a ricercatori, stilisti e industriali di tutto il mondo.
www.musee-impression.com
IL FAVOLOSO DESTINO DI ZUBER & CIE
L’ultima manifattura del mondo a utilizzare tutt’oggi la tecnica ancestrale di stampa di carta
da parati detta «con la tavola» si trova a Rixheim, piccolo villaggio dell’Alto Reno. Il fondatore
del marchio, Jean Zuber, di origine svizzera, è nato a Mulhouse nel 1773. La success story
dell’azienda inizia nel 1797 con la creazione della manifattura di carta da parati Zuber & Cie.
La fabbrica produce tutto un universo di paesaggi e di panorami che rendono celebre
l’industriale al di là delle frontiere.
La casa stampa sempre carta da parati, tessuti e pelle, con le tavole d’origine tutelate oggi
come monumenti storici. È rimasta fedele all’idea del suo fondatore di conferire sogno ed
evasione all’arredamento di interni, attraverso la grazia dell’intramontabile procedimento e
del sempre sorprendente, quanto sconcertante, trompe-l’œil.
www.zuber.fr
FARE DI UNA PASSIONE UNA SCOPERTA
SCOPERTA DELLA STREET ART ALL’HOTEL GRAFFALGAR
Grazie al concetto sviluppato al Graffalgar, Strasburgo si dà un look da «Manchester». In
questo albergo tutto è insolito, originale e sfoggiato con orgoglio. Ogni camera è stata affidata
a un artista che ha potuto esprimere la sua arte nella massima libertà. Il risultato è
stupefacente, addirittura esplosivo, secondo le espressioni utilizzate dagli arredatori invitati:
Tino, Christophe Urbain, Cheyenne, Dan 23, Estelle Hoffert...
L’arte utilizzata più spesso è il «graff’», ma altri modi di espressione, quali la fotografia o
l’illustrazione, hanno consentito ad ogni camera di essere unica nel suo genere!
Colmo del lusso, il concept è spinto in ogni minimo dettaglio: come le lampade per la prima
colazione create dai quattro artisti degli Ateliers Bah o le grucce «Biclou» immaginate come
gomme di biciletta e firmate Joseph Kieffer. Questo albergo resterà di certo molto in voga con
una programmazione di eventi artistici tutto l’anno e un brunch molto richiesto, preparato da
http://www.graffalgar-hotel-strasbourg.fr
IL MIMO MARCEAU O IL LINGUAGGIO UNIVERSALE
Un omaggio al celebre Mimo Marceau, uno dei più grandi comunicatori «non verbali», sarà
celebrato nel marzo entrante a Strasburgo, sua città natale.
Questa mostra, che sarà poi presentata in altre città di Francia e all’estero, non è soltanto una
retrospettiva storica del Mimo Marceau. Mira a richiamare l’utilità e il potere del gesto che
partecipa per più del 55% alla comprensione del messaggio, il senso delle parole invece
soltanto al 7 %!
Documenti inediti e pezzi straordinari (costumi di scena, oggetti e fotografie...) fanno da eco
alla storia di quest’uomo, al suo talento e al suo personaggio BIP. Una collezione di locandine
di tutto il mondo testimonierà l’interesse che il Mimo Marceau ha suscitato in tutti i continenti.
Laboratori di approccio all’arte mimica, convegni sul linguaggio corporeo, vero e proprio
legame tra le nazioni, consentiranno inoltre di imparare questo linguaggio universale,
linguaggio del cuore, come ha saputo dimostrare magistralmente Marcel Marceau, grande
umanista del silenzio.
Dall’1 al 25 marzo 2017, tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00
All’Aubette - 31, place Kléber – Strasbourg - www.musees.strasbourg.eu
ESCALES ALSACIENNES
Un nuovo itinerario gastronomico consente di scoprire il know-how industriale e patrimoniale
culinario della regione, in una ventina di tappe.
Le aziende federate sotto l’egida Les Escales Alsaciennes propongono ai curiosi di penetrare,
per via eccezionale, nei loro stabilimenti, e ai più golosi di assaporare le perle gastronomiche
della regione.
Dolce o salato, ognuno può scegliere tra i 7 percorsi tematici quello più consono ai propri
gusti: Au Fourneau, A l’heure du thé, Les P’tits salés, Entre viticulteurs et brasseurs, Le tout
sucré, Produits du terroir, Pour les petits. (Ai Fornelli, L’ora del tè, I salatini, Tra viticoltori e
birrai, Tutto dolce, Prodotti del Territorio, Per i più piccini).
Un modo originale di assaporare i migliori prodotti d’Alsazia, andando incontro ai talenti e alle
ricette particolari svelate da queste aziende impegnate ed esemplari.
Salutiamo questo percorso originale promosso dall’Associazione Regionale delle Industrie
Alimentari (ARIA Alsazia), con il patrocinio dell’Agenzia per l’Attrattività dell’Alsazia e
dell’Agenzia di Sviluppo Turistico ADT Alsace!
www.escalesalsaciennes.fr
BINCHSTUB
Il Binchstub è un nuovo concept di bancone per tarte flambée originali, fatte con prodotti
artigianali, a Strasburgo. Propone una linea di tarte flambées, di minestre, di insalate, di
affettati e di formaggi in un ambiente raccolto e accogliente. La caratteristica di questo nuovo
concept: i prodotti sono freschi al 100% e provengono da produttori locali.
Due ristoranti hanno aperto nel pieno centro della metropoli europea. Il primo in place du
marché Gayot, vicino alla Cattedrale di Strasburgo, e il secondo a due passi da place Broglie,
sede della celebre Opera di Strasburgo.
I locali di questo secondo ristorante originale sono stati interamente fabbricati, allestiti e
arredati dai laboratori della falegnameria Sifferlin, di Mundolsheim. Fanno da arredo inoltre
stampe umoristiche in Valchromat (fibra di legno naturale) e una grande Stammtisch, tavola
tradizionale delle Winstub alsaziane. Materie grezze, quali il ferro, ricordano lo spirito
industriale, e naturali, quali la quercia o le pelli di animali disposte nella zona lounge, ci portano
in un’atmosfera da chalet svizzero.
www.binchstub.fr
AEDAEN PLACE
L’Aedaen Place, abbreviazione di Art every day and every night, si è insediata al centro di
Strasburgo, in rue des aveugles, da metà settembre 2016. È un luogo unico diviso in vari
spazi quali un caffè letterario, una tavola calda, una pizzeria e un futuro centro espositivo.
L’Aedaen Place è un posto originale di incontro e di scambio di opinioni sull’arte.
Ciò che rende l’Aedaen Place un centro di vita fuori dal comune è l’associazione di atmosfere
diverse in un solo e stesso posto: una pizzeria dall’aspetto newyorkese con muri di mattoni
e luce ovattata, un caffè letterario, una grande biblioteca e opere incollate sul tetto e sulle
pareti, un boudoir per rilassarsi con un cocktail in un’atmosfera vintage e infine «il giardino»
che conduce in un mondo immaginario.
www.aedaen-place.com