capitale umano e crescita nella città italiane | francesco giffoni, matteo gomellini e dario...
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MILeS2015 | Capitale umano e crescita nelle città italiane, Dario Pellegrino - Milano 2/10/2015
Capitale umano e crescita nella città italiane
Francesco Giffoni, Matteo Gomellini*, Dario Pellegrino*
Divisione Analisi e Ricerca Economica Territoriale - Milano
Banca d’Italia
In collaborazione con:
ISTAT | MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015 Milano | 2 ottobre 2015 | Camera di Commercio di Milano - Sala Consiglio
* Le posizioni espresse in questa presentazione sono da attribuire esclusivamente
agli autori e non coinvolgono la responsabilità della Banca d’Italia.
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Negli U.S.A si osserva una forte correlazione tra livelli di istruzione e
tasso di crescita della popolazione/occupati (Glaeser, Sheinkman e
Shelfie, 1995; Simon, 1998; Simon e Nardinelli, 2002).
• «Dal 1980 il capitale umano ha sostituito il capitale fisico come
migliore variabile esplicativa della crescita urbana» (Moretti 2013)
Un connessione robusta a numerosi controlli per coufounding: ceteris
paribus livelli di istruzione più alti stimolano lo sviluppo locale
Le possibili spiegazioni:
o Esternalità produttive di capitale umano (Moretti 2004) Esternalità di conoscenza
Esternalità pecuniarie
«condizioni ambientali» (qualità processi politici, crimine…)
o Effetti sull’attrattività locale/qualità della vita (Consumption City,
Glaeser et al., 2001)
Introduzione alla letteratura
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Come mostrato da Shapiro (2004) la dinamica occupazionale per la città i
al tempo t, dotato del livello Hi,t di capitale umano può essere espresso
con la seguente equazione in forma ridotta:
logNi,t+1
Ni,t = γHi,t + δXi,t + εi,t+1
N
Dove γ è una combinazione lineare di due principali fonti di causalità: il
capitale umano ha effetti positivi sulla produttività delle imprese (effetto
competitività) e sulla qualità della vita percepita (effetto amenità). La
nostra analisi econometrica punta a
stimare γ
decomporre le quote di γ attribuibili all’effetto competitività e a quello
amenità.
L’identificazione
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Panel bilanciato (1981,1991,2001) per 128 comuni (popolazione
residente superiore a 50 mila abitanti a inizio periodo), a cui
corrispondono 111 sistemi locali del lavoro (SLL)
Dimensione mercato del lavoro vs. effetto amenità
Variabile dipendente: crescita decennale dell’occupazione nelle unità
locali (fonte: Censimento dell’Industria e dei Servizi, ISTAT)
Principale variabile esplicativa: logaritmo della quota di laureati tra i
residenti (fonte: Censimento della Popolazione e delle abitazioni,
ISTAT)
Il campione
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Stima di base:
effetti casuali
livello iniziale di
occupazione
dummy anno
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+ dummy regionali
+ specializzazione in
manifattura,
commercio e servizi:
+ coorti di età
(0-19, 20-34, 35-44, 45-
54,55-64)
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+ Effetti fissi
per SLL
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Test per causalità
inversa: quota laureati
nel 1951
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Variabile strumentale:
quota di diplomati nel
1931
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L’effetto del capitale umano sul numero di occupati risulta significativo
sia a livello di Sistema Locale del Lavoro che di comune
I risultati non sono confermati considerando la dinamica della
popolazione
Eterogeneità territoriale: l’interazione di una dummy Centro-
Nord/Mezzogiorno con la quota di laureati non è significativo, ovvero
non c’è evidenza di effetti differenziali del capitale umano
Altri controlli di robustezza:
Capitale sociale: partecipazione alle elezioni politiche, organizzazioni
di volontariato
Indicatori di qualità della vita: ristoranti e hotel, numero di musei,
servizi ricreativi
Analisi di robustezza
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Canale produttività e canale amenità (1)
logNi,t+1
Ni,t = γHi,t + δXi,t + εi,t+1
N
Stimabile attraverso i dati sui prezzi delle case e sui salari medi
calibrando un modello strutturale à la Shapiro (2004).
Intuizione: l’effetto produttività genera un aumento dei salari
reali (salari rispetto a prezzi immobiliari), quello amenità una
loro riduzione
= quota canale produttività + quota canale amenità
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Canale produttività e canale amenità (2)
Quota nei sistemi locali
del lavoro
Quota nei comuni
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Conclusioni
Tra il 1981 e il 2001, il capitale umano in Italia risulta correllato alla
crescita dell’occupazione a livello urbano (ma non con la popolazione
residente), sia a livello di comune che di SLL.
Tale connessione risulta robusta ad analisi econometriche intraprese
per escludere effetti dovuti a causalità inversa o variabili omesse.
A livello di SLL l’effetto del capitale umano sembra essere
sostanzialmente attribuibile al canale produttività, mentre a livello di
comune il canale amenità potrebbe offrire un contributo significativo