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Numero 21 /// www.ingegneri.cc ISSN 2036-3311 Calcolo strutturale, geotecnica e resistenza al fuoco: le esperienze CDM DOLMEN

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Numero 21 /// www.ingegneri.cc

ISSN 2036-3311

Calcolo strutturale, geotecnica e resistenza al fuoco:le esperienze CDM DOLMEN

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INTERVISTA

In ambito di software tecnico si è spesso concentrati più sull’aggiornamento normativo che sull’innovazione tecnologica anche se i computer sono sempre più potenti, le reti web sempre più veloci, le interfacce grafiche sempre più versatili. Abbiamo scambiato alcune battute con i titolari della CDM DOLMEN e omnia IS, primaria software house specializzata in applicazioni di calcolo strutturale e geotecnica per ingegneri e progettisti, nata a Torino grazie ad un gruppo di ingegneri civili laureati al Politecnico di Torino.

Secondo voi quali saranno i prossimi sviluppi del software strutturale?Il software per il calcolo strutturale costituisce un capitolo a sé rispetto al resto del software tecnico e architettonico; ancora più di altri è specifico e rivolto ai professionisti del settore. Effettivamente il ruolo di un software di calcolo consiste appunto nell’applicare correttamente quanto studiato nella scienza delle costruzioni e quanto richiesto dalla normativa, spesso complessa e di difficile interpretazione.In questo momento, inoltre, stiamo

andando verso una normativa tecnica definitiva, che rimarrà in vigore per un certo tempo, e quindi sarà ancora più necessario aggiornarsi alle ultime novità e interpretarle correttamente.

Proprio questo ruolo di interfaccia fra la normativa e il progettista richiederà nell’immediato futuro che le case produttrici offrano sempre di più un servizio completo, comprendente corsi di apprendimento, assistenza tecnica qualificata, aggiornamenti alle nuove norme e a quanto richiesto dai vari uffici

I titolari CDM DOLMEN: da sinistra ing. Fabio Stocchero, ing. Alessandra Bazzarin,ing. Giuseppe Stivala, ing. Gianmarco Massucco, seduta ing. Marcella Avalle

Il futuro dei software per il calcolo strutturaleIngegneri intervista i titolari della CDM DOLMEN e omnia IS di Torino

A cura di Mauro Ferrarini

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sismici e geni civili italiani. Acquistando un software si comprerà un servizio integrato e non più “solo” un programma. Il ruolo dell’innovazione tecnologica in questo processo sarà quello di favorire il dialogo fra le software house e i progettisti, dando strumenti per videocorsi, per comunicazioni interattive sul progetto, strumenti per la generazione di interfacce grafiche sempre più immediate.

Che effetti avrà la velocità di trasferimento dati su reti internet sui nuovi software e soprattutto sull’organizzazione degli studi di progettazione?La crescente velocità di trasferimento dei dati su rete internet comporta uno scambio di informazioni sempre più rapido, video-assistenza e demo on-line per raggiungere anche i progettisti più lontani, aggiornamenti disponibili in tempo reale ovunque. Ci sono ancora comuni italiani in cui tutto ciò non è possibile con conseguente esclusione del progettista da novità software, aggiornamenti normativi e corsi di formazione che non siano in loco. In Italia si deve ancora fare molto per avere realmente e ovunque la velocità sulle reti internet.

Ci si sta avvicinando all’applicazione completa degli Eurocodici, questo favorirà sempre di più un’internazionalizzazione dei software di calcolo e di progetto. In futuro, quale potrà essere il punto di forza per una software house?Con l’internazionalizzazione delle normative, la diffusione del software a livello europeo consentirà di avere un maggior controllo dei risultati, aumentando la sicurezza e l’affidabilità del prodotto.

D’altro canto, a causa della crescente complessità del processo di progettazione comportata dagli Eurocodici, il punto di forza della software house sarà nella capacità di offrire al progettista un punto di riferimento tecnico a 360 gradi: non più solo un software, ma un insieme integrato di soluzioni che spazieranno dal corso alla consulenza, dal seminario formativo alla progettazione assistita.

Qual è il vostro punto di vista sulla validazione?La validazione è un ottimo strumento per certificare l’attendibilità del software di calcolo, ormai strumento indispensabile per la progettazione strutturale e geotecnica.Allo stato attuale la verifica che viene effettuata è di tipo soggettivo, in quanto non esistono strumenti o indicazioni che dicano come debba essere svolta, ed è difficile renderla oggettiva quando si esce dai casi semplici, ad esempio quando si passa alle analisi non lineari.La migliore validazione per un programma strutturale è la presenza di molteplici strutture calcolate negli anni; gli esempi reali sono, infatti, un’ottima dimostrazione dell’effettiva affidabilità dello strumento utilizzato.Poiché la progettazione strutturale dipende anche dalla tipologia dell’edificio, è importante che il progettista capisca che deve poter attuare un processo di controllo specifico e relativo all’edificio stesso. La validazione del software non può, dunque, garantire a priori la validità dei calcoli del singolo progetto, calcoli che devono essere ottimizzati secondo le procedure che più si adattano a ogni struttura.Questo comporta una specifica

responsabilità del progettista in merito alle scelte di modellazione fatte. Riteniamo che la validazione più utile sia quella che stimola il progettista a conoscere e a verificare le procedure utilizzate dal software con cui esegue i suoi calcoli.

Con quali strumenti garantite la qualità del vostro software?La politica di base di CDM DOLMEN consiste nel produrre un software che non nasconda all’utente le ipotesi di base, esplicitando gli algoritmi di calcolo utilizzati, che sia trasparente nelle scelte e sempre controllabile nei risultati ottenuti. DOLMEN

è potente e versatile, ha un solutore FEM e un CAD nativi e autonomi, ed è sviluppato integralmente da ingegneri che lo utilizzano e che sono a disposizione per esperti consigli di progettazione strutturale e geotecnica.La qualità del software è garantita da un’interfaccia trentennale con i nostri utenti che, abbinata alla nostra assistenza tecnica, ci consente di testare e migliorare continuamente il software.DOLMEN è, infatti, in continua evoluzione e, nelle fasi di sviluppo, gode del supporto e della collaborazione con numerosi professori universitari.

A causa della crescente complessità degli Eurocodici, per supportare adeguatamente il progettista nel suo lavoro, le software house dovranno sempre più attrezzarsi per offrire non solo un valido “programma” ma anche una serie di servizi e soluzioni a corredo di quest’ultimo

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Come supportate il vostro cliente nel fornire i requisiti richiesti dal Cap. 10.2 delle NTC 2008, sui calcoli svolti con Programmi?DOLMEN fornisce un’assistenza dettagliata sull’utilizzo del software e offre consulenza per la corretta applicazione della normativa. Come previsto al punto 10.2 delle NTC 2008, l’affidabilità del codice utilizzato è stata verificata effettuando il raffronto con diversi casi di prova; un documento che attesta la validazione è fornito agli utilizzatori del programma.DOLMEN elabora in automatico una relazione di calcolo dettagliata in cui sono riportati tutti i dati inseriti, le metodologie utilizzate, i coefficienti di sicurezza applicati e i risultati ottenuti per ogni verifica svolta e per ogni caso di carico considerato.

Per un software strutturale la migliore validazione è la presenza di molteplici strutture calcolate negli anni; gli esempi reali sono, infatti, un’ottima dimostrazione dell’effettiva affidabilità dello strumento utilizzato

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Una problematica particolarmente attuale nel campo dell’analisi strutturale è quella legata alla verifica di strutture sottoposte al fuoco. La valutazione del rischio di incendio va fatta per tutte le costruzioni, indipendentemente dal fatto che siano o meno soggette al controllo dei VVF. È compito del progettista delle strutture stabilire il livello di prestazione e, in base a quello, decidere il grado di approfondimento dell’analisi.L’incendio non deve essere considerato un’azione accidentale sulla struttura, ma una situazione accidentale in cui la struttura è chiamata ad operare e, affinché sia verificato il criterio di resistenza “R”, occorre che la struttura conservi la sua capacità portante per un tempo prestabilito.

I metodi di progettazione possono essere tabellari, sperimentali e analitici. Tra i metodi analitici di verifica vi sono quelli rigorosi, che svolgono un’analisi fondata sugli scenari d’incendio di progetto, in cui si considera sia la modellazione dell’evoluzione della temperatura all’interno

della struttura, sia la modellazione del comportamento meccanico della struttura all’aumentare della temperatura.In ambito informatico è possibile utilizzare il software IS Fuoco di CDM DOLMEN e omnia IS: questo modulo consente la verifica meccanica a presso-flessione deviata di sezioni di forma qualsiasi in C.A., C.A.P., acciaio o composte da più materiali, con o senza cavità e con eventuali rivestimenti di isolanti termici. È utilizzabile sia per progettare le nuove costruzioni sia per verificare e adeguare le strutture esistenti. In caso di sezioni complesse si può utilizzare l’importazione da .dxf, che consente di disegnare con il CAD che si usa abitualmente; tale funzione riconosce anche la posizione delle armature disegnate con cerchi o croci.La variazione della temperatura all’interno della sezione resistente dipende essenzialmente dalla forma e dalla conduttività termica dei materiali: negli elementi di acciaio, caratterizzati da sezioni sottili e da un materiale con conducibilità elevata, la distribuzione della temperatura è in pratica uniforme; al contrario, negli

ANTINCENDIO

Verifica di strutture soggette a incendioL’utilizzo del software IS Fuoco di CDM DOLMEN

Paola Marchiò, ingegnere CDM DOLMEN

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elementi con sezioni più grandi e realizzati con materiali relativamente isolanti, come il calcestruzzo, si hanno grandi variazioni tra la parte esterna, a contatto dei gas caldi di combustione, e quella centrale che si riscalda molto più lentamente.In IS Fuoco l’analisi termica viene svolta integrando l’equazione di Fourier su tutto il dominio e nel tempo di esposizione al fuoco utilizzando il metodo degli elementi finiti, discretizzando la sezione con elementi a tre e quattro nodi. Al termine del calcolo è possibile leggere la temperatura in tutti i nodi e al centro degli elementi finiti nei vari intervalli temporali scelti dall’utilizzatore.IS Fuoco contiene al suo interno un ampio database, modificabile, in cui sono presenti le caratteristiche termiche di numerosi materiali tratte dagli Eurocodici e dalle norme Italiane.

Nella valutazione della resistenza meccanica a temperatura ordinaria di

un dato elemento strutturale, si deve verificare se esso sia in grado di resistere alle azioni massime che lo sollecitano. La capacità portante a freddo può essere, pertanto, compromessa solo in presenza di un aumento della sollecitazione agente. Il calcolo della resistenza degli elementi strutturali a caldo è, invece, più complesso poiché l’azione termica dell’incendio provoca un degrado delle caratteristiche di resistenza dell’elemento strutturale.Per svolgere l’analisi “a caldo” con DOLMEN è sufficiente aggiungere nel modello strutturale “a freddo”, la combinazione di carico di tipo eccezionale e, con un semplice “click” del mouse, si esportano dal CAD 3D Struttura di DOLMEN la sezione e le sollecitazioni di un elemento qualunque all’interno del programma IS Fuoco. Il software può, infatti, essere utilizzato in cascata dal CAD 3D Struttura (DW1), da Trave Continua (DW14) e da IS TraveCAP,

Solaio con pannello isolante Trave precompressa Trave esposta al fuoco basso

Profilo in acciaio con isolante

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oppure in modo del tutto indipendente, impostando la sezione e inserendo i carichi e eventuali deformazioni impresse. È possibile verificare le sezioni a presso-flessione deviata o a presso-flessione retta calcolando le caratteristiche meccaniche sulla base delle mappe termiche memorizzate e del degrado subito dal materiale.

Esportazione di sezioni e sollecitazioni dal CAD 3D Struttura a IS Fuoco

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In occasione della mostra Leonardo, il Genio, il Mito, che si è tenuta a Venaria Reale, nei pressi di Torino, dal 17 novembre 2011 al 19 febbraio 2012, è stata realizzata una riproduzione del Cavallo di Leonardo, seguendo quanto rappresentato nei suoi bozzetti.In questa sede desideriamo sottolineare l’importanza che ha avuto il lavoro di squadra: a partire dai bozzetti del Premio Oscar Dante Ferretti, curatore della mostra, e dai preziosi consigli dell’ing. Ronchetta, c’è stata una forte sinergia fra tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera (il falegname Gianpaolo Morandi e la sua squadra, i fabbri e gli architetti).

Per prima cosa c’è stato un incontro con l’ing. Ronchetta per valutare i possibili problemi di staticità di cui tenere conto nella scelta dei materiali e delle tecniche da adottare nella realizzazione dell’opera, tenendo conto della trasportabilità e della componibilità. Si è deciso di utilizzare del legno di salice americano, un legno leggero, di buona lavorabilità, a fibra diritta e con un buon

rapporto fra flessibilità e resistenza. L’opera doveva essere smontabile in modo da consentire il trasporto, per cui si è pensato di suddividerla in 4 pezzi.Dato che la base risultava rivestita fino a 2.5 metri, si è deciso di nascondere, sotto il rivestimento, una struttura in ferro su cui scaricare il peso del collo e del muso del cavallo.L’ingegner Ronchetta, utilizzando DOLMEN, ha realizzato il modello tridimensionale del cavallo, ha inserito i carichi, ha effettuato l’analisi delle sollecitazioni e esaminato gli sforzi ottenuti e le deformazioni.

La parte restante della struttura è poi stata realizzata con listoni di legno, aventi sezione 7x4 cm, in cui è stato ricavato un canale 4x2 in cui inserire un listello della stessa sezione, incollato con colla poliuretanica dopo averlo modellato. Per favorire la modellazione ed evitare rotture, si è lavorato sul legno umido (la colla poliuretanica, a differenza dell’epossidica, lo permetteva) e per le curve più accentuate si sono praticati dei piccoli tagli utilizzando seghetti giapponesi molto sottili; i tagli

PROGETTI

Dal genio di Leonardo all’ingegno di DOLMENIl Cavallo di Leonardo: cronaca della (ri)nascita di un capolavoro

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venivano poi chiusi dall’espandersi della colla.Si è arrivati così a realizzare una testa di cavallo alta 10 metri e con una base di 7,50 x 6 metri.Il primo pezzo era la base; a sua volta costituita da due guance e legata alla struttura in ferro, il secondo pezzo era il collo, costituito da 4 guance divise a metà in senso orizzontale e 2 elementi (petto e schiena) che si collegavano tramite incastri in senso verticale, e con cerniere in senso orizzontale. Il muso a sua volta era costituito da due guance, una parte superiore, una inferiore, un davanti e un dietro. Tutti questi pezzi dovevano essere uniti tra di loro con cerniere e collegati al collo tramite incastri.

Modellazione tridimensionale con il CAD 3D Struttura Dal genio di Leonardo all’ingegno di Domen Lettura dei risultati e deformate animate

Il cavallo elaborato da Dante Ferretti Il cavallo alla mostra

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È in costruzione il Tempio per la Chiesa cristiana Anima Universale, nel comune di Leinì, in provincia di Torino. L’opera, progettata dall’arch. Michaela Garino, ha come particolarità una cupola alta 16 metri, che simboleggia un monte. Nella tradizione di tutte le culture, il monte è considerato il luogo dell’incontro col mistero divino. Dalla sommità della cupola si ha la vista sul monastero, con le Alpi che fanno da cornice a Nord, il Monviso che svetta a Sud-Est e la collina di Superga a Sud; tale grande cupola è in legno lamellare ed è rivestita in alluminio color bronzo.La struttura è realizzata in cemento armato e la fondazione è costituita in parte da una piastra, nella porzione in cui è previsto un piano interrato, ed in parte da fondazioni a trave continue, scelta dovuta al fatto che la falda si trova a pochi metri al di sotto del piano campagna. Vi sono poi dei setti, sempre in cemento armato, su tutto il perimetro, a sostegno del peso della copertura e per evitare la presenza dei pilastri nello spazio dedicato alle cerimonie.

PROGETTI

Una cupola come una montagnaIl progetto del tempio dell’Anima Universale a Leinì

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La parola allo strutturista

Intervistiamo l’ing. Fabio Moia che ha svolto il calcolo strutturale utilizzando il software DOLMEN.

Il progetto è molto particolare, ha dovuto modificare quanto deciso dall’architetto Garino?No, non ho apportato alcuna modifica a quanto deciso dall’architetto, la bellezza del progetto era la sua particolarità, quindi ho voluto mantenerla tale!

Quali sono state le fasi più complicate nell’esecuzione delle verifiche strutturali?La cosa più complicata è stato tradurre l’invenzione architettonica in particolari costruttivi validi e in un modello strutturale rispettoso della statica e delle verifiche di norma.

Una cupola così grande che difficoltà progettuali e costruttive comporta?Per la progettazione della cupola c’è stata una collaborazione diretta con la ditta che ha fornito il legname per verificare che il dimensionamento degli elementi, da loro proposto, fosse adeguato. Con un software potente e flessibile come DOLMEN non ci sono state difficoltà nel progettare la cupola.

Calcolo della cupola alta 16 metri

Il cantiere: esecuzionedei primi lavori

Modello strutturale realizzato con DOLMEN

Il cantiere: costruzione delle pareti laterali

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Il progetto che esaminiamo in questo articolo riguarda una paratia temporanea utilizzata per la stabilizzazione di un versante alle spalle di un parcheggio a servizio del centro storico del paese di Valeriano, nel comune di Vezzano Ligure, in provincia di La Spezia.La berlinese, il tipo di paratia oggetto dell’intervento, è composta da circa 130 micropali aventi diametro di perforazione pari a 180 mm e passo pari a 0.50 m;. il tubolare in acciaio ha un diametro esterno di 139.7 mm e uno spessore di 12 mm.

A rinforzo dell’opera è stata inserita una serie di tiranti di ancoraggio realizzati con perforazione sub-orizzontale, armatura a tre trefoli e inclinazione della perforazione di 20° rispetto all’orizzontale; il diametro di perforazione è pari a 140 mm e il passo è di 3.00 m. La lunghezza libera del tirante è pari a 5.00 m e la lunghezza sigillata è di 6.00 m, per una lunghezza totale di 11.00 m. La verifica della lunghezza del bulbo di ancoraggio è stata eseguita secondo il metodo proposto e discusso da Bustamante e Doix (1985).

Il progetto è stato effettuato dagli architetti Stefano Seratini e Maurizio Sciascia, mentre il consulente per le strutture, l’ing. Dimitri Magnanini, ha utilizzato il programma IS Paratie, sviluppato e distribuito da CDM DOLMEN, per eseguire il calcolo geotecnico e strutturale.IS Paratie utilizza il metodo di calcolo agli elementi finiti con cui schematizza sia la paratia che il terreno; il procedimento iterativo di risoluzione del modello considera il comportamento non lineare del terreno. Nel programma si analizzano gli step di progetto che rappresentano la sequenza degli interventi operati in cantiere per la realizzazione dell’opera, in questo modo è possibile separare eventi cronologicamente successivi da altri ritenuti contemporanei. In particolare si ha che:- nel primo step viene inserito il carico

uniforme sul terreno,- nel secondo step viene effettuato lo scavo

fino a quota -200 cm,- nel terzo step vengono inseriti i tiranti a

quota -150 cm,- nel quarto step viene effettuato lo scavo

fino a quota -370 cm,

PROGETTI

Struttura di contenimento per realizzare un parcheggioProgetto per una paratia temporanea

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- nel quinto step vengono inseriti i carichi esterni,

- nel sesto step viene inserito il carico nastriforme e rimosso quello uniforme (che rappresentava il peso del terreno precedentemente presente);

- nell’ultimo step viene inserito il sisma e due vincoli posticipati (che rappresentano i piani del parcheggio interrato).

IS Paratie è uno strumento agile e funzionale, che ha consentito di eseguire le verifiche in presso-flessione retta di tutti gli elementi strutturali, dell’ancoraggio dei tiranti e della trave di collegamento.

Il cantiere: la paratia realizzata Visualizzato 3D del modello di calcolo

Calcolo della paratia con IS Paratie Il progetto del parcheggio

Il cantiere: la tesatura dei tiranti

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INTERVISTA

Analizziamo il progetto di una palazzina di civile abitazione situata in corso Gramsci ad Asti intervistando l’ing. Tavella che, con il suo staff tecnico, si è occupato della proget-tazione architettonica, di quella strutturale e della direzione dei lavori.

Ingegner Tavella che cosa c’era prima della costruzione della palazzina in quella zona di Corso Gramsci?Il lotto era completamente edificato con una palazzina residenziale e dei capannoni in cui svolgevano attività artigianali, per ultima una falegnameria; la vicinanza alla stazione ferroviaria aveva favorito, specialmente all’i-nizio del secolo scorso, il sorgere di piccole imprese in tutta la zona limitrofa.

Qual è stata l’impostazione architettonica/distributiva/compositiva che avete dato?La vicinanza alla stazione ferroviaria, un tempo vantaggio della posizione, nei tempi attuali si è rivelato quasi un difetto e un problema da risolvere, in quanto la destina-zione non poteva che essere residenziale e destinata al pendolarismo. Abbiamo deciso di creare piccoli appartamenti di due/tre ca-

mere più servizi, ognuno dei quali affacciato su due arie. La geometria strutturale/distri-butiva ha consentito una soluzione a stella, con asse centrale costituito dalla scala e dall’ascensore.Rimaneva da risolvere il problema del rumo-re, si è pensato di rivestire una casa del tutto tradizionale con una parete antirumore, che è stata costruita al livello dei balconi a tutta altezza e larghezza, con le bucature in corri-spondenza delle aperture. La forma tondeg-giante assegnata è stata ispirata dall’edifica-zione precedente, che mostrava una terrazza in curva che assecondava la strada, la allora circonvallazione della città di Asti.

Qual è stata, invece, l’impostazione struttura-le che avete dato?Di fronte a una pianta a stella e grazie al nodo strutturale costituito dal vano scala e dall’a-scensore la tessitura strutturale è risultata organica e di semplice realizzazione, grazie all’utilizzo del software di calcolo DOLMEN, potente e versatile anche nell’analizzare i casi più particolari. Le fondazioni, a fronte della zona e delle stratigrafie riscontrate, sono sta-te eseguite con pali trivellati in situ, calcolati

Genesi di un palazzo residenziale ad AstiA colloquio con il progettista, ing. Tavella

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grazie ai moduli geotecnici DOLMEN. In un progetto così complesso poter effettuare il calcolo dalla sommità alle fondazioni con un unico strumento, senza dover integrare analisi svolte con altri software, è stato molto utile e ha consentito di fare diverse ipotesi progettuali (in partenza si era pensato a una piastra senza pali).

Ingegner Tavella è soddisfatto del risultato ottenuto?Sì, sono soddisfatto perché l’edificio si è in-serito in modo organico nel tessuto urbano, grazie all’utilizzo di materiali e di colori di as-soluta tradizione abbinati a un’architettura di gusto contemporaneo, risponde a condizioni di abitabilità vincolata al pendolarismo ed è protetto dal rumore.

Progetto delle travi con Trave continua

Esecuzione dei pali Calcolo dei pali con IS PalificateModellazione dell’intera struttura con DOLMEN

Il cantiere: costruzione del solaio

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SOFTWARE

CDM DOLMEN e omnia IS srl nasce grazie ad un gruppo di ingegneri civili laureati al Politecnico di Torino ed è una software house che sviluppa e distribuisce programmi di calcolo per l’ingegneria strutturale e geotecnica. In particolare ha sviluppato un sistema modulare di programmi dedicati al calcolo ed al disegno di strutture tridimensionali in c.a., c.a.p., acciaio, legno, alluminio e murature portanti, sia in zona sismica che non, con moduli per il progetto delle fondazioni e delle opere a contatto con il terreno, fino al modulo dedicato alla verifica di strutture sottoposte ad incendio.

La Storia di DOLMENNel 1982 CDM Ingegneria sviluppa un software, DOLMEN Classico, che apre la strada allo sviluppo del calcolo computerizzato.Nel 1990 nasce DolmenPlus: scritto in ambiente Unix, si distingue per essere la prima procedura interamente basata sui nuovi principi della progettazione interattiva integrata.Nel 1995 nasce CDM DOLMEN srl che sviluppa DOLMEN Win nell’ambiente

DOLMEN, la storia e le nuove frontiere del software strutturaleUna panoramica dei prodotti e degli applicativi della software house torinese

operativo Windows, aggiungendo alla potenza e alla flessibilità del progenitore la semplicità di un’interfaccia grafica amichevole ed immediata.Nel 2008 nasce CDM DOLMEN e omnia IS srl frutto dell’unione di due gruppi: CDM DOLMEN e omnia IS. La nuova società copre

così tutte le richieste per la progettazione strutturale e geotecnica.

Il softwareDOLMEN è un prodotto completo, che copre tutte le esigenze del progettista strutturale e geotecnico, accompagnandolo

lungo l’intero percorso della progettazione: dall’analisi del modello fino alla stampa dell’esecutivo di cantiere. Trattandosi di un sistema modulare, si configura sulle esigenze del professionista, dando la libertà di comporre la propria versione scegliendo tra 21 moduli autonomi, tutti interfacciati tra loro.

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DOLMEN offre molteplici livelli di calcolo, dalla più semplice schematizzazione a trave continua e pilastri, allo schema tridimensionale, allo studio delle opere a contatto col terreno e all’analisi delle strutture sottoposte a incendio. Nella sua evoluzione DOLMEN non ha mai perso potenza e versatilità originarie, combinandole con la trasparenza nelle scelte informatiche e con il controllo della modellazione che realizza.Pertanto si conferma come uno tra i più validi e completi software strutturali e geotecnici presenti sul mercato.

I servizi di assistenza e di aggiornamentoDOLMEN è assistito tramite telefono e e-mail; CDM DOLMEN affianca i propri utenti fornendo anche consulenza su problematiche specifiche e supportandoli nell’impostazione e nella modellazione del lavoro.DOLMEN è in continua crescita con novità, migliorie e facilità d’uso, distribuite tramite la release annuale e tramite aggiornamenti scaricabili via Internet mediante procedura di upgrade automatico.

I Capitoli DOLMENSono sei i capitoli nei quali si declina l’offerta software DOLMEN. Vediamoli nel dettaglio.

Cemento armato: moduli che dal calcolo strutturale FEM, con analisi statica, analisi sismica stativa lineare e analisi dinamica dell’edificio, consentono i disegni esecutivi di travi, pilastri, piastre e setti, plinti, ecc.

Murature: modellazione a telaio equivalente e analisi statica non lineare (pushover) per lo studio di murature portanti soggette a sisma. Modellazione di volte.Progetto di applicazione di FRP.

Acciaio: software dedicato al progetto di strutture in acciaio; effettua la verifica di aste e di nodi e ne produce gli esecutivi. Integrato con PON CAD per la verifica dei ponteggi.

Geotecnica: moduli dedicati alle opere a contatto con il terreno, dalle fondazioni superficiali e profonde, alle opere di contenimento con presa in conto della non linearità del terreno, fino alla classificazione di terreni e rocce.

Fuoco: analisi di strutture sottoposte a incendio: mappatura termica e verifica a presso-flessione deviata di sezioni di forma qualunque con eventuali isolanti esterni, cavità e deformazioni impresse.

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Precompresso: software per il progetto di strutture prefabbricate; consente l’analisi di travi isostatiche in c.a.p. a cavi aderenti con precompressione parziale o totale.Calcolo di mensole tozze.

I Moduli DOLMENDW1 – CAD3D struttura: Modellatore CAD tridimensionale evoluto per analisi FEM con analisi statica e analisi sismica statica lineare. Interfacce DXF e Auto C.A. È l’interfaccia principale e l’elemento unificante del programma; consente la costruzione del modello, di effettuare l’analisi dei carichi e passare ai moduli per il dimensionamento e la verifica degli elementi costruttivi in c.a., c.a.p, acciaio, muratura o altro materiale.

DW4 – DOLMEN Plan: CAD bidimensionale dedicato per la produzione e la personalizzazione degli esecutivi (carpenterie – armature – grafici di cantiere) senza dover ricorrere ad un CAD esterno. Comprende le procedure per il computo e per la composizione delle tavole.

DW5 – Elementi in acciaio: permette di verificare aste e lamiere in acciaio e di calcolare i collegamenti più tipici grazie a un’ampia libreria di nodi. Le verifiche vengono svolte secondo NTC 2008 computando 6 componenti di sollecitazione ed eseguendo i controlli d’instabilità globale dell’asta.

DW6 – Analisi dinamica: permette di sottoporre un modello tridimensionale ad un sistema di vibrazioni caratterizzato da uno spettro di accelerazione noto; si determinano le frequenze proprie ed i relativi modi di vibrare.

DW7 – Verifica sezioni: analisi di sezioni di forma qualsiasi e armate in qualsiasi modo, anche con fibre in carbonio o

similari o con cavi da precompressione; può essere utilizzato autonomamente o può essere richiamato dal CAD 3D Struttura.

DW8 – Piastre e setti: calcola le aree di armatura minime richieste per piastre o setti in c.a. con l’ipotesi di armatura semplice e sulla base di un momento di calcolo ricavato come descritto nell’EC2 (Metodo di Wood). Genera gli esecutivi.

DW12 – Murature portanti: analisi di murature portanti con la modellazione a telaio equivalente. Il programma prevede, inoltre, l’applicazione di rinforzi in materiali compositi o in reti elettrosaldate, fornendo tutte le informazioni utili ad un scelta progettuale ragionata della tipologia di intervento.

DW14 – Trave continua: esegue il progetto di travate in cui la disposizione delle armature longitudinali può essere attinta dagli schemi

proposti oppure creata dall’utilizzatore generando un nuovo schema. Una funzione di progetto esegue il dimensionamento dei ferri e delle staffe in funzione delle sollecitazioni agenti.

DW16 – Pilastri: programma conforme alle NTC 2008, interattivo e versatile, consente di progettare la pilastrata velocemente, intervenendo anche sulle singole armature. In uscita vengono prodotti gli schemi esecutivi di ferri e staffe.

DW17 – Generatore mesh: generatore esperto ed automatico di mesh per piastre (richiede DW1A), consente al modulo Piastre e setti (DW8) di calcolare un’armatura opportunamente studiata.

IS PT – IS Plinti: analisi di fondazioni superficiali, in termini di plinti isolati o in gruppo su suolo alla Winkler, su pali o su micropali, collegati da travi. Si può

considerare la presenza del bicchiere, verificandolo secondo la CNR 10025/84.

IS MC – IS Muri: analisi a elementi finiti di muri controterra di forma qualsiasi, a sezione costante o variabile, con contrafforti, denti, pali e tiranti. Esegue le verifiche a ribaltamento, a scorrimento, a capacità portante e a stabilità globale, tenendo conto del ghiaione. IS PG – IS ProGeo: compendio di moduli geotecnici per la progettazione delle strutture a contatto col terreno; è uno strumento importante per lo studio di base dell’interazione terreno-struttura e completa il calcolo strutturale. IS PL – IS Palificate: progetto geotecnico di pali di fondazione in qualsiasi stratigrafia e di qualsiasi sezione, siano questi infissi, trivellati, a elica continua, a vite o micropali. Calcolo della curva di mobilitazione e degli spostamenti laterali.

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IS PF – IS Paratie: progetto di strutture di contenimento flessibili (diaframmi, paratie, palancole) per le quali l’interazione terreno-struttura viene analizzata in campo non lineare con isteresi prendendo in conto la deformabilità del paramento.

IS GP – IS GeoPendii: analisi di stabilità di pendii in terreni sciolti secondo i metodi all’equilibrio limite (Bishop. Janbu, Fellenius, ecc.). È possibile fare il calcolo con più di un metodo in contemporanea e tenendo conto degli interventi (muri, tiranti, gradoni, ecc.).

IS GS – IS GeoStrati: interpretazione numerica, rappresentazione grafica della stratigrafia e dei risultati di prove penetrometriche statiche, dinamiche e continue. Calcolo dei parametri geotecnici con scelta tra numerose correlazioni tratte da letteratura.

IS GR – IS GeoRocce: classificazione di fronti rocciosi e rappresentazione grafica delle discontinuità. Esegue la valutazione della stabilità planare e dei cunei in roccia, effettua il test di Markland e analizza la caduta dei massi.

IS FC – IS Fuoco: verifica sotto incendio di elementi in c.a., acciaio e muratura di sezioni di forma qualunque, importate anche da .dxf. Esegue la verifica della sezione in presso-flessione deviata per una terna di sollecitazione data e ricerca le sollecitazioni ultime.

IS TP – IS TraveCAP: software dedicato al progetto ed alla verifica di travi isostatiche in cemento armato precompresso a cavi aderenti con precompressione parziale o totale con tenuta in conto di eventuali getti in opera.

IS MS – IS Mensola: software dedicato all’analisi di mensole tozze secondo l’Eurocodice 2, versione UNI EN 1992-1-

1:2005, consente di calcolare mensole singole e doppie. Una funzione ricava immediatamente i quantitativi di armatura richiesta.