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Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazioneDirettore Responsabile: giuseppe SaluppoVimarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobassoredazione tel: 0874.484486email: [email protected]
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anno ii - n° 0 domenica 23 aprile 2017
L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Salvatore Colagio-vanni. E’ uno dei pochi assessorial Comune di Campobasso cheriesce a muoversi e a dare sensopolitico e amministrativo al-l’esecutivo Battista. Garantiscevivacità e desiderio di dare ri-sposte alla città.
Salvatore Colagiovanni
IL N
OS
TR
OTA
PIR
O
Il Tapiro del giorno lo diamo a Fi-lippo Monaco. da troppo tempo ilconsigliere regionale non dà segnidi vitalità politica. Il passaggio inmaggioranza, evidentemente, ha fi-nito con lo smorzare le attività e laproposizione. Il silenzio, però, nongiova allae esigenze dei cittadinimolisani.
Filippo Monaco
Infrastrutture,
necessarie
e con idee
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
Le infrastrutture non sono per defini-
zione, né necessarie, né sufficienti.
Devono poter essere utili: alla mo-
bilità di una comunità, alla compe-
titività dell’industria, allo sviluppo turistico di
un territorio. E il Molise ne ha estremamente
bisogno. Occorre, pertanto, intervenire con
urgenza sulle infrastrutture, anche per per-
mettere di recuperare il gap del sud Italia ri-
spetto al nord e della nostra nazione rispetto al
resto dell’Europa. Da noi, però, non è stata
fatta saltare l’ipotesi di realizzazione del-
l’Autostrada? Oggi l’Europa sta puntando
sulla rete ferroviaria e il Molise risulta essere
grande assente. Eppure è il tratto più corto di
collegamento tra Adriatico e Tirreno. Perchè
non sfruttare, allora, questo percorso e far ve-
dere con un progetto reale e credibile che il
territorio è appetibile? Anche alla luce della
crisi economica che ha coinvolto lo scenario
mondiale, si profila un futuro per il nostro
Paese in cui tra le linee guida da seguire vi
sarà verosimilmente la necessità di program-
mare investimenti in infrastrutture e tecnolo-
gie e richiamare la sensibilità soprattutto delle
istituzioni per pianificare, definire normative,
sistemi di incentivazione e regole sempre più
rivolte a favorire l’intermodalità e la crescita
del trasporto ferroviario. E’ anche questa una
sfida che la Regione deve portare nelle sedi
competenti anche scommettendoci finanzia-
riamente di proprio. Del resto, è ancora bas-
sissima la spesa dei fondi europei che
potrebbero trovare collocazione in tale genere
di investimenti. Ecco perchè bisogna ripartire
dagli investimenti in infrastrutture per soste-
nere la crescita economica. Occorre, dunque,
riportare le infrastrutture al centro del pro-
gramma per lo sviluppo della regione, tramite
l’identificazione di 5 o 6 opere urgenti, che
possano dare un impulso allo sviluppo ed allo
stesso tempo influenzare positivamente l’im-
magine del nostro territorio. Il tempo, però,
scorre implacabile e non lascia scampo. La-
sciando desolazione, desertificazione, abban-
dono.
IL N
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Servizio a pagina 3
La chiusura dell’Albino,uno schiaffo alla cultura
“La vicenda della biblioteca "Pasquale Albino" a Campobasso è il
segno evidente che la cultura non occupa un posto di primo piano in
regione ed in particolare nel suo capoluogo. Diremmo: non occupa
alcun posto”.
pagina 3IL FATTO
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Si mantiene alta la polemica per i 26 ex precari
Per l’ex assessore Di Labbiola Regione deve dare una risposta
Centri impiego,regna ancorala confusione
223 aprile 2017
TAagliolto
Tiene sempre banco la questione
dell’inquinamento ambientale a
Venafro. Incontro sul tema della
qualità dell’aria in Molise con
l’euro parlamentare del movi-
mento Cinque stelle, Pedicini,
con l’Isde, e l’ARPA regionale.
A parere dell’Arpa nella nostra
regione si sono verificati sfora-
menti nei parametri di legge per
quanto riguarda alcuni inquinanti
soprattutto in alcune zone come
Venafro, ed in altre aree indu-
striali. anche se come sottolinea
l’ Isde ( medici per l’ambiente )
per quanto riguarda il particolato,
le particelle PM sotto ai 2.5 estre-
mamente dannose per la nostra
salute, ci sono pochi monitoraggi
a riguardo.
E su tale aspetto che sarebbe utile
intervenire appropriatamente,
cioè sui controlli e sui protocolli
da porre in essere. Come nel
campo delle materie prime, come
sottolineava anche Piernicola Pe-
dicini, riguardo glifosato erbicida
cancerogeno rintracciato nel “ fa-
moso “ grano canadese ( e non
solo canadese ), regolarmente
commercializzato in quanto nei
protocolli igienico sanitari della
comunità europea non è previsto
il veto per tale sostanza.
Lo stesso problema riguarda le
carni importate alle quali non
sono previsti controlli e protocolli
che individuano e cercano deter-
minate sostanze come ormoni,
antibiotici, metalli pesanti, o
tracce di OGM nei tessuti animali
( il prof. Infascelli a Napoli sta
portando avanti importanti ricer-
che sui rischi degli ogm nelle
carni )
Mentre questa U.E. è regolar-
mente pronta a terrorizzare i pic-
coli produttori agricoli attraverso
controlli indiscriminati allo scopo
di metterli fuori gioco, e con ciò
faccio riferimento sia per quanto
riguarda la piccola produzione e
trasformazione che la commer-
cializzazione delle materie prime
aziendali come latte, carne e ma-
terie prime vegetali
E’ noto che il business dell’
agroalimentare è in mano alle
stesse multinazionali padroni
della finanza che dettano legge
in questa europa dei mercati e
non dei popoli, quindi fino a
quando non si cacceranno i mer-
canti dal tempio della politica
nazionale e transnazionale conti-
nueranno ad obbligarci ad ingur-
gitare tanta pessima monnezza
globale.
E’ chiaro che un cambio della
guardia nei governi nazionali e
transnazionali ha come base una
nuova morale e nuovi paradigmi
nei e dei controlli da mettere in
campo.
E’ questo che avrei detto ieri
sera se intervenivo, ma dovevo
rientrare in azienda per mettere
al sicuro gli animali da possibile
predazione. e visto che a questo
cazzo di assessore all’agricoltura
impegnato a ristrutturare casa
con i fondi del terremoto,non
sembra interessare e rimborsare
gli allevatori come prevede la
L.R. n° 6 del 1983.
Inquinamento ambientale,occorrono maggiori controlli
Incontro-confronto organizzato a Campobasso dal movimento Cinque Stelle“Bisogna che si arrivi a un cambiamento complessivo delle azioni”
Di Franco Spina
L’approvazione da parte del mise del
PRRI ovvero,( Piano di Riconversione e
Riqualificazione industriale) da parte del
MISE, non risolve certo il tema della
complessa situazione emergenziale che
riguarda la piena attivazione degli stru-
menti di ripresa per l’area di crisi.
Si può certamente affermare che almeno
il cammino è ripreso e la convocazione
lo scorso 19 aprile del tavolo tecnico ne
è la riprova. Tavolo tecnico al quale la
Regione ha sommariamente illustrato il
famoso PRRI che ancora ad oggi, non è
stato consegnato agli attori del tavolo.
Come noto, la CGIL aveva chiesto e
chiede la consegna del documento per
poter esprimere le proprie valutazioni
visto che lo stesso atto è stato profonda-
mente ampliato rispetto alla prima bozza
allegata alla delibera originaria.
Si è preferito ancora una volta ritenere il
tavolo regionale quale luogo dove infor-
mare sommariamente i componenti del
percorso intrapreso, chiedendo eventuali
osservazioni su un documento di cui non
si conoscono i dettagli. Eppure, non
sono dettagli quelli riferiti alle singole
voci riguardanti le risorse appostate o da
appostare sulle politiche attive e passive
o sugli interventi finanziari previsti per
le imprese e le infrastrutture.. Fermo re-
stando il totale delle risorse annunciate,
per le politiche attive (10 milioni), è fon-
damentale esplicitare le modalità di at-
tribuzione per singolo bando o misura ad
es. bonus assunzionale, riqualificazione
professionale, lavori di pubblica utilità
ecc.
Considerata l’ampia platea coinvolta ,
certo le risorse appostate sono del tutto
insufficienti e occorrerà individuarne
altre aggiuntive.
Abbiamo evidenziato che l’obiettivo del
riconoscimento di area di crisi com-
plessa è quello di ricollocare il perso-
nale, potenzialmente e rilanciare nuova
occupazione attraverso la ripresa o ri-
lancio di attività produttive. Occorre pre-
cisare inoltre, che sono già trascorsi 2
anni dalla fase di avvio delle procedure
e siamo ancora alla definizione dell’ac-
cordo complessivo.
Ciò significa che serve onestà nel dire ai
tanti lavoratori che attendono speran-
zosi, che i tempi per l’effettiva ripresa di
occupazione saranno ancora lunghi.
Servono ancora anni e nel frattempo vor-
remmo sapere come manteniamo in vita
le attività che vedono oggi lavoratori in
cassa integrazione e come non disper-
diamo quelle professionalità e lavoratori
che vivono di mobilità ordinaria o in de-
roga , oltre ai tanti lavoratori già finiti in
naspi e che non posseggono altri stru-
menti di sostegno.
Il vero tema quindi è preoccuparsi di ot-
tenere dal Governo nazionale un prolun-
gamento delle politiche a sostegno del
reddito almeno fino alla effettiva ripresa
delle attività produttive prevista da tutti
in 2/3 minimo dall’effettiva attribuzione
delle risorse a valere sui progetti finan-
ziati. Le altre regioni sono impegnate
pienamente sul tema.
In aggiunta, continuiamo a ribadire che
le risorse necessarie per le politiche at-
tive e passive o di accompagnamento si
basano sul censimento preciso delle per-
sone coinvolte e interessate. Ad oggi an-
cora non si chiude la profilazione dei
lavoratori dell’area di crisi, occorre ac-
celerare e ottenere in tal modo una co-
noscenza certa delle situazioni
individuali.
Il criterio premiale scelto che incentiva
le imprese che assumono più lavoratori è
assolutamente condivisibile, ma ad oggi
oltre alle dichiarazioni sui numeri gene-
rali resi nell’incontro, non si conoscono
quante e quali siano qualitativamente le
manifestazioni di interesse presentate nel
dettaglio, quante risorse sono previste
nelle varie ipotesi e l’ammontare dei fi-
nanziamenti richiesti. Riteniamo quindi
necessario una forte accelerata e una de-
finizione compiuta di tutte le procedure
e degli accordi entro qualche mese, così
come un impegno unitario oltre che da
parte sindacale a livello nazionale sul
fronte del sostegno al reddito. Siamo già
fortemente in ritardo e ai lavoratori bi-
sogna dare certezze sui tempi e sulle
azioni.
*Il Segretario regionale CGIL
Area di crisi complessa, servonotempi brevi e maggiori certezze
L’intervento
323 aprile 2017
TAagliolto
Egregio direttore,
La vicenda della biblioteca "Pa-
squale Albino" a Campobasso è il
segno evidente che la cultura non
occupa un posto di primo piano in
regione ed in particolare nel suo ca-
poluogo. Diremmo: non occupa
alcun posto.
Adesso è in mano al Ministero dei
Beni Culturali, un ente che più
degli altri potrebbe indicare la via
maestra della rinascita. Sappiamo
che l'iter per la ripartenza non è
breve, tanto per non smentire la bu-
rocrazia italiana. Ciò nonostante,
non si sta facendo pressione sull'at-
tivazione di quelle procedure atte a
riaprire la struttura.
Dopo decenni di autonomia regio-
nale, si è tornati indietro sul profilo
della cultura, appunto, ma anche
dei servizi, delle infrastrutture,
della crescita del PIL. Quello che
ha fatto un balzo in avanti è, al con-
trario, la sperequazione sociale, i
privilegi per pochi, che continuano
a rimanervi saldamente arroccati e
si trovano magicamente d'accordo
nella battaglia per difenderli, indi-
pendentemente dal colore della
propria casacca.
L'altro giorno passeggiavo per
Piazza Pepe: una desolazione. Non
perché non vi si può parcheggiare
(per fortuna!) come vorrebbe qual-
che esercente poco lungimirante,
ma perché si è fondata sulla logica
del doppione, costringendo molti
esercizi a chiudere perché l'uno la
copia dell'altro, e perché non ha un
polo aggregativo di natura cultu-
rale. E' stato aperto l'ennesimo ne-
gozio di abbigliamento e non si sta
facendo nulla nei confronti dell'en-
nesima slot: perché al loro posto
non si è deciso di insediare una bi-
blioteca comunale, un polo di let-
tura che richiamasse le scuole limi-
trofe con presentazione di libri,
convegni, dibattiti, animazione vi-
siva. Il mortorio di cui ci si lamenta
si trasformerebbe in un via vai di
gente che, anziché bivaccare in un
bar, apprezzerebbe un buon libro,
ed anche gli anziani potrebbero be-
neficiarne avendo la possibilità, per
esempio, di leggere i quotidiani.
Non occorre molto per cambiare il
volto di una città: la ricetta si chia-
mano idee. Perché queste si sostan-
zino, occorre convincersi che da
utenti della vita bisogna passare ad
esserne attori protagonisti. I finan-
ziamenti sono consequenziali, e se
è vero che Termoli è una città che
sta cambiando gradualmente volto
e mentalità, non si comprende per-
ché non possa farlo anche Campo-
basso.
La cultura è un bene comune pri-
mario come l’acqua: i teatri, le bi-
blioteche, i cinema sono come tanti
acquedotti.
Claudio Abbado
La vicenda della biblioteca Albinodimostra l’insensibilità verso la cultura
In relazione alle dichiarazioni ri-
lasciate in conferenza stampa
dall’Avv. Iacovino e dai 26 ex
precari dei C.P.I. della Prov. Di
Campobasso ribadite anche in un
servizio di Telemolise vorrei
esprimere la mia opinione. Mi
sembra assurda la presa di posi-
zione e la strumentalizzazione
che si cerca di dare alla faccenda.
Più volte sono intervenuto sul-
l’argomento, ma sembra che si
continui a non voler capire.
I 26 ex precari sono stati assunti
dalla Provincia a seguito di una
selezione pubblica per svolgere
un lavoro a tempo determinato
legato ad un progetto (Master-
plan) finanziato con fondi comu-
nitari 2008/2014 .
Nell’ambito del progetto erano
previste anche figure che l’am-
ministrazione Provinciale non
poteva selezionare direttamente
ma doveva affidarsi ad agenzie
esterne, parliamo di altre 16 fi-
gure occorrenti alla realizzazione
del progetto.
A fine 2015 il progetto, dopo
varie proroghe e progetti ponte,
volgeva al termine, infatti i con-
tratti con le agenzie non furono
prorogati, ma in accordo con la
Regione si concordo il rinnovo
dei 26 per altri 3 mesi al fine di
portare a termine una serie di
adempimenti che consentendo
nuove selezioni avrebbero dato
avvio al nuovo progetto di po-
tenziamento finanziato con i
nuovi fondi comunitari
2015/2021, ciò al fine di utiliz-
zare le economie del progetto e
di non interrompere completa-
mente le attività.
Ho sentito di tutto e puntual-
mente voglio ribadire concetti
già espressi i altri miei interventi
sulla stampa:
-i 26 ex precari non hanno svolto
servizi essenziali ma servizi le-
gati al progetto;
-la spesa dei fondi europei è vin-
colata a gare e/o selezioni pub-
bliche e rendicontazione delle
attività, ed essendo questo un
nuovo finanziamento non si puo’
prescindere da detto vincolo;
-la Regione Molise, in evidente
stato confusionale, non ancora
bandisce le nuove selezioni, ep-
pure ha i fondi a disposizione, ha
già approvato da tempo il nuovo
progetto di potenziamento e
avendo esautorato la Provincia di
Campobasso, da Marzo 2016 è la
sola Regione ad esserne titolata
e responsabile;
-la Provincia di Isernia non
aveva e non ha contratti a tempo
determinato ma solo contratti di
collaborazione coordinata e con-
tinuativa che a differenza del
rapporto a tempo determinato
(subordinato) hanno diversa na-
tura giuridica (para subordinata)
-dove in Italia si è continuato a
prorogare utilizzando i nuovi fi-
nanziamenti Europei senza
nuove evidenze pubbliche?
Forse i legali confondono precari
di altre Provincie pagati con
fondi dell’Ente.
-la lentezza della profilazione dei
lavoratori dell’area di crisi è do-
vuta alla mancata trasmissione
degli elenchi da parte dell’INPS
e non certamente ai C.P.I.
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma
, certamente la magistratura farà
piena luce sull’accaduto elimi-
nando una volta per tutte le ine-
sattezze e le strumentalizzazioni
che qualcuno tenta ancora di
porre come verità.
Sui disservizi voglio solo pun-
tualizzare che se in qualche
giorno si sono verificati dei ral-
lentamenti sono stati nel servi-
zio di accoglienza, dove in media
si recano giornalmente dai 60 ai
70 utenti, servizio che gli ex pre-
cari non hanno mai svolto visto
che in passato per il potenzia-
mento erano utilizzati i dipen-
denti delle agenzie che da
dicembre 2015 sono finiti nel di-
menticatoio.
Un doveroso grazie va dato al
personale a tempo indeterminato
dei C.P.I. che con professiona-
lità e spirito di servizio, affian-
cati anche dagli operatori della
formazione professionale attual-
mente impegnati presso gli stessi
uffici, risolvono le molteplici
criticità che la politica, e forse il
mero interesse personale, invece
di attenuare alimenta.
Chiudo con un appello al Gover-
natore Frattura: caro Presidente
il 1° agosto nella riunione svol-
tasi nella sala giunta ha preso
l’impegno, con l’assenso dei Di-
rigenti Regionali presenti, di
bandire le selezioni entro 30/60
gg. per dare una possibilità ai
tanti disoccupati di concorrere
per un posto di lavoro, seppur a
tempo determinato, in questo
momento storico di profonda
crisi.
Sono passati otto mesi e dopo le
innumerevoli e continue solleci-
tazioni credo sia giunta l’ora di
una sua risposta”.
“Centro per l’Impiego,basta strumentalizzazioni”
Sulla questione dei 26 ex precari, interviene l’ex assessore provinciale, Di Labbio
L’intervento
423 aprile 2017
TAagliolto
aaa “Il 25 marzo 1957, al ter-mine della cerimonia della firmadei Trattati di Roma, Paul-HenriSpaak poté finalmente dire chela prima grande tappa verso l’in-tegrazione europea era stata rag-giunta. Aggiunse anche chemolto cammino restava da com-piere, prima di realizzare ilsogno della sua generazione, ilsogno di De Gasperi e di Ade-nauer, di Schumann, di Monnet,di Spinelli, quello degli StatiUniti d’Europa”. Così, l’euro-parlamentare, Aldo Patriciello, aIsernia per rievocare i 50 anni daquella firma. “Ai nostri ragazzibisogna parlare chiaro. Speciequando è in ballo il loro futuro.Perché di questo, in buona so-stanza, abbiamo parlato ad Iser-nia. Discutere di Europa, dellesue istituzioni, dei suoi pro-blemi significa gettare losguardo sul futuro del nostrocontinente. Ai tantissimi stu-denti presenti oggi ho detto diguardare con speranza e fiduciaall’Unione Europea. Perché è lìche si compirà il loro percorsoumano e scolastico. È lì e nonaltrove che potranno costruire ilfuturo di cui hanno bisogno.
Oggi molto di quel cammino èstato compiuto, gran parte diquel sogno è realtà ed innegabili
sono i successi ed i traguardiraggiunti grazie alla lungimi-ranza dei Padri Fondatori. Ciò
nonostante negli ultimi annil’europeismo ha perso slancio:la recessione economica, la crisi
occupazionale, l’emergenza inmateria di immigrazione e ter-rorismo hanno messo in evi-denza le lacune politichedell’Unione Europea, ripor-tando in luce vecchie divisionifra Stati che sembravano defini-tivamente tramontate. Oggil’Europa viene percepitacome un’entità troppo lontanadalla quotidianità dei cittadini,incapace di fornire risposte con-crete alle difficoltà che si sonopresentate recentemente. Ab-biamo il dovere morale di nondisperdere il patrimonio di va-lori ed ideali che abbiamo ere-ditato dai Padri Fondatori; perfare questo è tempo che l’Eu-ropa ritrovi la sua capacità dipensare il mondo, riscopra il co-raggio delle sue ambizioni el’orgoglio della sua societàaperta”.
“I giovani abbino fiducianell’Unione europea”
L’europarlamentare, Aldo Patriciello, torna sul capitoloeuropa nella ricorrenza dei 50 anni del Trattato di Roma
Apertura termini per la presentazioneper l’annualità 2017 delle domande disostegno e di conferma per le Misure10, 11, 13 e per i trascinamenti. L’Au-torità di Gestione del Programma diSviluppo Rurale della Regione Molisecon determinazioni direttoriali del 18 edel 20 aprile 2017 ha reso noto le mo-dalità e le procedure per la presenta-zione delle domande disostegno/pagamento e di conferma perl’annualità 2017 a valere sulle misureintese a promuovere l’utilizzo sosteni-bile dei terreni agricoli.
Nello specifico i provvedimenti adot-tati, oltre a consentire alle aziende chehanno aderito nel 2016 alle misure 10 e11 e alle aziende che hanno beneficiatodelle misure della programmazione2007/2013 di presentare domanda diconferma per l’annualità 2017, riguar-dano i criteri e i termini di presenta-zione delle domande di
sostegno/pagamento per la Misura 13,Sottomisura 13.1 “Pagamenti compen-sativi per le aree montane” e per la Mi-sura 11, Sottomisura 11.2.1 “Sostegnoal mantenimento pratiche e metodi diproduzione biologica”.Le domande, volte ad ottenere la con-cessione degli aiuti, devono esserecompilate utilizzando la specifica pro-
cedura informatica messa a disposi-zione sul portale SIAN e presentate nonoltre la data del 15 maggio 2017. Iprovvedimenti sono pubblicati sui Bol-lettini Ufficiali della Regione Molisen.15 del 18.04.2017 e n.16 del21.04.2017 e sono disponibili sul sitodel PSR-Molise 2014/2020 all’indi-rizzo psr.regione.molise.it
Sviluppo rurale, i bandi
per l’utilizzo sostenibile dei terreni
L’intervento
Dal 2 maggio torna
TVI MOLISE