buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e...

20
BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE PRIMAVERA 2016 EDITORIALE CAMBIO LAVORO, CAMBIO VITA! TEMPO DI LETTURA: 5 min BIO-ECO RIVISTA INDIPENDENTE Supplemento di Vivere Sostenibile - Marzo 2016 - n. 26 PRIMAVERA 2016 03 di Silvano Ventura [email protected] COPIA OMAGGIO Il lavoro è una parte fondamentale della vita di ogni persona e oggi più che mai deve interpretare la spinta al cambiamento e alla propria realiz- zazione nella società. Ognuno di noi è oggi la somma delle scelte fatte in passato e, in futuro, sarà la somma delle scelte fatte oggi. Ognuno di noi, ha la facoltà di eser- citare delle scelte che influenzeranno il proprio percorso di vita. Questo concetto è molto importante perché troppo spesso accettiamo moda- lità, situazioni e quotidianità che sentiamo “non coerenti” con la nostra interiorità, con il nostro “sentire profondo”. Nel lavoro, questa accettazione è spesso motivata dalla sacrosanta ne- cessità di stabilità economica e di continuità lavorativa. Il nostro approc- cio con il lavoro è condizionato da un’infinità di aspetti. Gli studi fatti, le opportunità avute, la cultura dominate, le aspettative dei parenti, la ne- cessità economica, la nostra capacità di proporci, il mercato del lavoro, la congiuntura economica, ecc. Sembra assurdo, ma molto spesso tra tutte queste voci manca la più importante: quella di sentirci realizzati e appas- sionati in quello che facciamo tutti i giorni! L’economia e il mondo del lavoro, negli ultimi anni, sono cambiati profon- damente e l’unica certezza è che non ritorneranno mai più come prima. Stiamo vivendo una vera rivoluzione nel modo nel quale comunichiamo tra esseri umani. I modelli di pensiero e gli schemi che erano efficaci solo pochi anni fa, sono ormai diventati obsoleti. Stiamo vivendo un periodo di grande transizione e cambiamento. L’incer- tezza sul futuro ci può rendere ancora più difficile, il saper cogliere le op- portunità che questa situazione ci offre per metterci in gioco e crescere. Ma proprio in questo quadro, l’incertezza legata alla capacità di cambia- mento diventa una grande opportunità per i singoli e per le comunità. Mettersi in gioco seguendo le proprie passioni e interessi. Investire in se stessi. Formarsi e informarsi. Cercare nuove opportunità di crescita e sviluppo personale. Impegnarci ogni giorno, in una nuova iniziativa tanto incerta quanto appassionante. Forse questo è uno dei regali più grande che possiamo fare a noi stessi! Buona lettura del numero primaverile di Vivere Sostenibile.

Upload: others

Post on 04-Oct-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIM

AVER

A 20

16

BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE PRIMAVERA 2016

EDITORIALE

CAMBIO LAVORO, CAMBIO VITA! tempo di lettura: 5 min

BIO-ECO RIVISTA INDIPENDENTESupplemento di Vivere Sostenibile - Marzo 2016 - n. 26

PRIMAVERA 2016 03

di Silvano [email protected]

COPIA OMAGGIO

Il lavoro è una parte fondamentale della vita di ogni persona e oggi più che mai deve interpretare la spinta al cambiamento e alla propria realiz-zazione nella società.Ognuno di noi è oggi la somma delle scelte fatte in passato e, in futuro, sarà la somma delle scelte fatte oggi. Ognuno di noi, ha la facoltà di eser-citare delle scelte che influenzeranno il proprio percorso di vita. Questo concetto è molto importante perché troppo spesso accettiamo moda-lità, situazioni e quotidianità che sentiamo “non coerenti” con la nostra interiorità, con il nostro “sentire profondo”.Nel lavoro, questa accettazione è spesso motivata dalla sacrosanta ne-cessità di stabilità economica e di continuità lavorativa. Il nostro approc-cio con il lavoro è condizionato da un’infinità di aspetti. Gli studi fatti, le opportunità avute, la cultura dominate, le aspettative dei parenti, la ne-cessità economica, la nostra capacità di proporci, il mercato del lavoro, la congiuntura economica, ecc. Sembra assurdo, ma molto spesso tra tutte queste voci manca la più importante: quella di sentirci realizzati e appas-sionati in quello che facciamo tutti i giorni!L’economia e il mondo del lavoro, negli ultimi anni, sono cambiati profon-damente e l’unica certezza è che non ritorneranno mai più come prima. Stiamo vivendo una vera rivoluzione nel modo nel quale comunichiamo tra esseri umani. I modelli di pensiero e gli schemi che erano efficaci solo pochi anni fa, sono ormai diventati obsoleti.Stiamo vivendo un periodo di grande transizione e cambiamento. L’incer-tezza sul futuro ci può rendere ancora più difficile, il saper cogliere le op-portunità che questa situazione ci offre per metterci in gioco e crescere.Ma proprio in questo quadro, l’incertezza legata alla capacità di cambia-mento diventa una grande opportunità per i singoli e per le comunità. Mettersi in gioco seguendo le proprie passioni e interessi. Investire in se stessi. Formarsi e informarsi. Cercare nuove opportunità di crescita e sviluppo personale. Impegnarci ogni giorno, in una nuova iniziativa tanto incerta quanto appassionante. Forse questo è uno dei regali più grande che possiamo fare a noi stessi!

Buona lettura del numero primaverile di Vivere Sostenibile.

Page 2: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

M O D E N A

®

2www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

PROMUOVI LOW COSTle tue attività e iniziative

per associazioni e cooperative socialiche svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi

nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali

Perché aderire al club della coccinella(o di vivere sostenibile)

Aderendo al Club avrai questi benefici:• rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile, sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita!• sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al Club;• comparirai agli occhi del cliente o socio come un’impresa o associa-zione adatta alle sue esigenze e sensibilità;• rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altrioperatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campo della sostenibilità e del benessere;• aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.

I vantaggi per chi aderisce

1. Promuovere i tuoi eventi, corsi, offerte, nuovi prodotti e/o servizi, iniziative ecc, con la pubblicazione di 4 articoli redazionali da consu-marsin nell’arco di 12 mesi dalla sottoscrizione.Requisiti degli articoli: 2000 battute spazi inclusi, foto a colori, titolo, autore e contatti.2. Pubblicare 4 annunci economici all’anno, nella pagina annunci di Vivere Sostenibile. Per vendere/acquistare, collaborare, proporre, ecc.3. Diventare punto di distribuzione di Vivere Sostenibile cartaceo per 1 anno (con un numero di copie mensili da definire), avere gratis il link diretto al proprio sito web, fidelizzando così i propri soci e clienti e incrementando le visite al proprio negozio e/o sede ed al proprio sito web.4. Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e materia-le promo-commerciale in genere, nelle iniziative, feste, fiere organiz-zate o partecipate da Vivere Sosteni-bile e dal club della Coccinella.5. Prezzi convenzionati e partico-larmente vantaggiosi per l’eventuale acquisto di spazi pubblicitari e degli altri servizi di Vivere Sostenibile.

In piùaderendo con la tua Associazione e/o Cooperativaentro il 31/05/2016 il prezzo di adesione annuale

sarà ridotto a € 197 + iva (invece di 260 + iva).Per aderire, invia ORA una mail a [email protected]

con il tuo nome, il nome della tua associazione o cooperativae il tuo recapito telefonico.

Ti richiameremo per definire la tua adesione.

Sei un gruppo, un GAS, un’associazione, un circolo che promuove pratiche più sostenibili?Condividi i valori promossi da Vivere Sostenibile Parma e Piacenza e pensi che vi siano delle affinità con il tuo pro-getto?Ti piace la sua connotazione locale e vuoi rimanere aggiornato sulle prati-che eco-compatibili della tua zona?Hai due strade: puoi aderire al Club del-la Coccinella e usufruirai di numerosi vantaggi (vedi box a fianco). Altrimen-ti, se desideri semplicemente ricevere e diffondere, presso i tuoi associati, le copie cartacee di ogni uscita mensile, puoi sostenerci ABBONANDOTI!Potrai, così, ritirare, ogni mese, presso la sede o il ritrovo del tuo gruppo o as-sociazione, le copie cartacee di Vivere Sostenibile Parma e Piacenza. Inoltre, potrai fruire di uno spazio, da utilizzare nell’arco dei 12 mesi, per descrivere chi siete e cosa fate, e per dare visibilità adiniziative ed eventi da voi organizzati!Per maggiori informazioni sulle mo-dalità di adesione, manda una mail a: [email protected] o chiama il 0521 834 928 - cell 335 718 7453.

Sostenere il progetto

Vivere Sostenibileindica la tua volontà e passione ad

impegnarti personalmente,ogni giorno, per realizzare

e condividere un nuovo modello di vitapiù consapevole e rispettoso dell’uomo

e dell’ambiente che lo circonda.

Puoi ricevere ogni meseGRATUITAMENTE alla tua e-mail

“Vivere Sostenibile”in formato sfogliabile on line,

facendone richiesta a:[email protected]

Se vuoi essere contattato senza impegnoper avere un’offerta commerciale

CHIAMA:

Tel. 335 718 7453PER INFORMAZIONI COMMERCIALI

SU QUESTO SERVIZIOTel 051.606 1070 - Fax 051.606 1111

e-mail: [email protected] d’agenzia: la commissione riservata

alle agenzie di pubblicità è del 15%chiama il n° 051. 606.10.70Per la tua pubblicità

Per area geografica:

18%Italia

2%Estero

80%Prama, Piacenza

e provincia

22%over 60 6%

Under 20

48%36-60

24%21-35

39%Imprenditoriprofessionisti

3%Disoccupati

25%Dipendenti

20%Pensionati

13%Studenti

®

ORGANO UFFICIALEASSOCIAZIONE ITALIANACOMUNITÀ SOSTENIBILI

Tutti i nostrisiti sono su

Riservato ad aziende,attività commerciali e produttive,

professionisti,che vogliono promuoversi utilizzando“Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza

Cos’è “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza?E’ un progetto divulgativo sui temi della sostenibilità economica, ambienta-le, sociale e culturale, che si sviluppa con un magazine mensile, un sito web,

una newsletter agli iscritti al portale e una APP.

A cosa serve “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza?A fare incontrare domanda e offerta di prodotti e servizi eco-sostenibili. A informare un target attento e sensibile a questi temi su: novità, nuovi

prodotti e servizi, eventi e iniziative di aziende, Enti e associazioni.A fare aumentare la consapevolezza dei cittadini

sull’urgenza di un cambiamento del paradigma di sviluppo e ad orientarne acquisti e comportamenti quotidiani, verso un modello basato su efficien-

za, decrescita, equità sociale ed economia collaborativa.

Come viene distribuito “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza?Il magazine mensile stampato: nei negozi e ristoranti BIO, nelle cassette dei GAS, nelle sedi di associazioni, cooperative onlus, nei mercatini a km 0 e di

agricoltori BIO, nelle feste/festival, fiere di salute, benessere, ecologia, BIO, ecc, nelle biblioteche comunali e di provincia, negli URP comunali, in molte

attività (idraulici, pannelli solari, edilizia BIO, infissi, ecc) eco-sostenibili.COPIE medie mensili distribuite 8.000

Il magazine on-line: inviato in formato PDF direttamente agli iscritti al portale e agli iscritti alle associazioni aderenti all’iniziativa. Consultabile

on-line, sul sito del portale e tramite FB.COPIE medie mensili consultate 20.000

Perché investire su “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza?Per raggiungere ed informare un target di persone sensibili e attente ai

temi della sostenibilità, che orientano sempre più i loro stili di vita in modo coerente, attento e responsabile!

Chi legge “Vivere Sostenibile” Parma e Piacenza?Analisi dei lettori:

Per attività svolta:Per età:

Redazione NazionaleVia F. Santi 4 - 40055 Castenaso (BO)Redazione Parma e PiacenzaVia Viotti 12 - 43123 ParmaSupplemento a Vivere SostenibileMarzo 2016 - n°26

Direttore ResponsabileSilvano Ventura

[email protected]

Stampa:Centro Stampadelle VenezieVia Austria,19Padova

Grafica e impaginazione:MediaMo.netRedazione:Via F. Santi, 4 - 40055 CASTENASO (BO)Tel. 051/6061070 r.a. - Fax 051/6061111www.edibit.com - e mail: [email protected]

Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati personali EDIBIT S.r.l. – Tito-lare del trattamento – ha estratto i Suoi dati personali dall’archivio abbonati elenchi telefonici e da altre ban-che dati proprie e acquistate da terzi.I dati, di cui non è prevista la diffusione, sono trattati con procedure automatizzate e manuali solo dai dipendenti incari-cati del trattamento, per fini promozionali e commer-ciali. Tali dati possono essere comunicati, in Italia e all’estero, ad aziende o professionisti che li richiedono a EDIBIT S.r.l. per le stesse finalità. Potrà rivolgersi a EDIBIT S.r.l. Via F. Santi, 4 – 40055 Castenaso – BO per avere piena informazione di quanto dichiarato, per esercitare i diritti dell’Art. 7 del D.lgs. 196/2003, e perciò consultare, modificare e cancellare i dati od

Copia per gli abbonati - Valore copia E 0,10 - CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 29/02/2016

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:Andrea BizzocchiAnna FaviaAnnamaria BortolottiAnna Maria GuareschiCarlo PaganiCatherine Ratajczak Guidi

Ufficio Commerciale di PR e PC - [email protected]

Capo RedazioneMaddalena Nardi

[email protected]

Edibit s.r.l. è inscritta al registro degli Operatori della Comunicazioneal n. 2289 del 28/09/2001. ex RnS n. 4123 del 23/03/1993Registrazione Tribunale di Bologna n. 8314 del 15/10/2013.

Associato a:Federazione ItalianaMedia Ambiente

opporsi al loro utilizzo nonché per conoscere l’elenco dei Responsabili del trattamento.Tutti i marchi sono registrati dai rispettivi proprietari Vivere Sostenibile offre esclusivamente un servizio, non riceve tangenti, non effettua commerci, non é responsa-bile della qualità , veridicità, provenienza delle inserzioni. La redazione si riserva, a suo insindacabile giudizio, di rifiutare un’inserzione. L’editore non risponde di perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione. Gli in-serzionisti sono responsabili di quanto da essi dichiarato nelle inserzioni.Vivere Sostenibile si riserva il diritto di rimandare all’u-scita successiva gli annunci per mancanza di spazi e de-clina ogni responsabilità sulla provenienza e la veridicitàdegli annunci stessi.

Claudia SelvettiDonato Di PierroEnrico OttoliniFrancesco FulviGermano RossiGiovanna VisentiniGiovanni Santandrea

Giorgio MezzatestaGiulia ChiariGloria DeambrogioMaddalena NardiManola SantorumMara PesciMaria Fausta Melley

Roberta LancellottiRoberta PucaSimonetta RossiStefania RossiniVeronica Ventura

Con la collaborazione di

Page 3: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

3www.parma.viveresostenibile.netPRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, “La Cavallina Storna” o “Il sabato del villaggio”. E ma-gari fai a gara con gli amici per sapere chi ricorda meglio. Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori (…). Sembra un gioco (ed è un gioco) ma vedrai come la tua testa si popolerà di personaggi, storie, ricordi di ogni tipo. Ti sarai chiesto perché i computer si chia-mavano un tempo cervelli elettronici: è perché sono stati concepiti sul modello del tuo (del nostro) cervello, ma il nostro cervello ha più connessioni di un computer, è una specie di computer che ti porti die-tro e che cresce e s’irrobustisce con l’esercizio, mentre il computer che hai sul tavolo più lo usi e più perde velocità e dopo qualche anno lo devi cambiare. Invece il tuo cervello può oggi durare sino a novant’anni e a novant’anni (se lo avrai tenuto in esercizio) ricorderà più cose di quelle che ricordi adesso. E gratis.C’è poi la memoria storica, quella che non riguarda i fatti della tua vita o le cose che hai letto, ma quello che è accaduto prima che tu nasces-si (…). Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è impor-tante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo;

Tributo a Umberto EcoEstratto della lettera di Umberto Eco al proprio nipote, pubblicata su L’Espresso il 3 gennaio 2014

www.andreabizzocchi.it SPUNTI E PROPOSTE

tempo di lettura: 3 min

SOMMARIOSpunti e proposte p. 3

Associazione Parma etica p. 4

Alimentazione consapevole p. 5

Benessere corpo e mente p. 6-7

Mobilità sostenibile e ambiente p. 8

Speciale orti e amici animali p. 9-12

Eco abitare p. 13

Bambino naturale p. 14

p. 15-18

Appuntamenti di primavera p. 19

serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove.Ma perché è così importante sapere che cosa è accaduto prima? Per-ché molte volte quello che è accaduto prima ti spiega perché certe cose accadono oggi e in ogni caso, come per le formazioni dei calcia-tori, è un modo di arricchire la nostra memoria (…). Bada bene che questo non lo puoi fare solo su libri e riviste, lo si fa benissimo anche su Internet. Che è da usare non solo per chattare con i tuoi amici ma anche per chattare (per così dire) con la storia del mondo (…). Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato pre-sente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all’assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il Nero, me-scolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l’oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici, che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni.Coltiva la memoria, dunque, e da domani impara a memoria “La Vispa Teresa”.

Ritorno alla realtà di Andrea Bizzocchi - [email protected]

La Vita si fonda su regole basilari piuttosto semplici e se ci si allon-tana dalla Vita (e dunque dalla natura con i suoi ritmi, modi, tempi, ecc.) si fanno dei danni e neppure di poco conto. Tanto per fare un esempio, allontanandoci dalla natura noi, progressivamente, ci allon-taniamo anche dalla realtà. L’allontanamento progressivo da una Vita in cui l’ordine naturale era l’ovvia normalità (era, cioè, la Vita) ha fat-to sì che si sia arrivati ai livelli attuali di astrazione assoluta dalla Vita. Questo a meno che non si voglia sostenere che vite immerse nelle realtà di oggi, cioè vite immerse nelle “Isole dei famosi”, in qualche de-litto efferato e nel gossip, nei social network, nei desideri compulsivi e irrefrenabili di acquisto (nonostante la “crisi” io continuo a vedere tutt’attorno sprechi incredibili) e chi più ne ha più ne metta, siano vite. Perché non lo sono.Ma se nonostante le “Isole”, qualche delitto efferato e un po’ di gos-sip, i social network, il consumismo più becero e sfrenato noi stessi-mo bene, io non avrei da batter becco. Ma il fatto è che invece nes-suno sta più bene. Non so se ce ne rendiamo conto ma nessuno (o comunque la maggior parte, una “maggior parte” in costante crescita) riesce più ad attendere alle più normali funzioni biologiche: abbiamo

tempo di lettura: 4 min

problemi con il mangiare, con il dormire, con l’andare di corpo, addi-rittura con il respirare (determinate da stati ansiogeni, forme varie di stress acuto, ecc.), abbiamo fobie di tutto (in particolare di tutto ciò che è naturale) e le malattie nervose dilagano. Non so per voi ma per me tutto questo è altamente irreale. Ma il dramma non è neppure questo. Il dramma è che abbiamo accettato questa situazione come normale. Non ci facciamo neppure più caso. Questo è infatti esatta-mente ciò che facciamo quando prendiamo la pillolina perché siamo depressi o per andare di corpo. Ci preoccupiamo di cancellare il sin-tomo e non di indagarne le radici per eliminarle. Sia chiaro, qui nessu-no accusa nessuno di niente, anche perché tutti siamo presi da questo sistema che ci stritola come un coniglio tra le spire del serpente. Ma il dire le cose come stanno e dunque prendere intima coscienza della situazione è il primo passo se vogliamo cambiare direzione.Non so se ve ne rendete conto ma noi non viviamo più. Letteral-mente non viviamo più, bensì passiamo l’esistenza disperdendo le nostre energie (cioè la nostra Vita) in una infinità di pseudo-bi-sogni, pseudo-interessi, pseudo-conoscenze, pseudo-divertimenti, pseudo-miglioramenti, pseudo-ricerche-della-felicità, pseudo-tutto,

insomma una pseudo-vita che in quanto tale è irreale e che per questo ci svuota, ci esaurisce, ci svaluta intimamente, in una parola ci fa vivere male. La vita, che ci piaccia o meno, è solo quando è re-ale, e quel mondo artificiale (e tossico) che viviamo e che abbiamo sostituito al mondo reale, essendo artificiale, non è reale. Punto e a capo.Noi invece abbiamo bisogno di realtà, che possono essere a volte dure (perché la vita non è una camminata su un prato fiorito) ma comunque reali (e comunque alcune durezze della vita sono peda-gogiche). Quindi, tanto per dirne una, quando la gente parla di “cri-si” e si auspica “la ripresa” (più sviluppo, più economia, in generale più idiozie) dimostra che non vuole capire che le nostre vite sono insostenibili già da ora e aggiungere altra carne al fuoco non fareb-be che peggiorare la situazione. Da tutti i punti di vista.

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIM

AVER

A 20

16

Page 4: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

M O D E N A

®

4www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenza ASSOCIAZIONE PARMA ETICA

A seguito delle tante richieste e della stimolante crescita d’afflusso di visitatori della 2° Edizione, che ha avuto il merito di portare nella città di Parma oltre 30.000 persone in soli tre giorni, l’Associazione Parma Etica ASD (affiliata ACSI) ripropone e organizza, con il Pa-trocinio del Comune di Parma e il Patrocinio della Commissione eu-ropea, la 3° Edizione del Parma Etica Festival. Per festeggiare il cre-scente successo della manifestazione, quest’anno, abbiamo deciso di prolungare la durata dell’evento: portandola dai soliti tre a quattro giorni. La terza edizione del Parma Etica Festival, che sempre più si sta affermando come una delle manifestazioni etiche a portata di bambino più grandi d’Europa, si terrà dunque nelle giornate del 2/3/4/5 Giugno 2016. Si aprirà giovedì 2 Giugno, alle ore 11:00, con Spettacoli di artisti di strada, Laboratori di cucina naturale e Showcooking a cura di Patri-zia Serafini del centro macrobiotico Bio CERES presente nei giorni di giovedì e venerdì; seguiranno le chef e blogger Annalisa Malerba e Felicia Sguazzi nei giorni di sabato e domenica. Ci saranno novità anche nell’area ristorante, aperto tutti i giorni, dalle 12.00 alle 23.00, sotto la grande tettoia di 200 m2 del bellissi-mo Parco Eridania, dove si potranno degustare i prodotti fast food veggie di Fry’s, la birra vegan, le crepes etiche di Romana Garda-ni, i succhi bio e la cucina naturale di Anna Callegaro, proprietaria dell’ormai famosa gastronomia “La pentola Magica”, che al festival proporrà anche un menù crudista. Il tutto per continuare a propor-re, come da tradizione del Parma Etica Festival, un’appetitosa e salu-tare educazione alimentare cruelty-free: informando sempre meglio il pubblico degli innumerevoli vantaggi, sia per la salute psicofisica dell’individuo che per l’equilibrio e la sostenibilità ambientale del pianeta che ci ospita, di una cultura alimentare etica, priva di carne e derivati animali. Alle ore 21.00 la prima giornata sarà chiusa dal primo dei due concerti dedicati al riscatto della terra con un’ospite internazionale: la cantautrice Cilena Paz Quintana. Venerdì 3 Giu-gno, iniziano i tre giorni di conferenze e dibattiti con ospiti illustri. Il ciclo di conferenze si apre e si chiude, con due visioni gratuite

Non c’è 2 senza 3! Il Parma Etica Festival è ancora più grande: 4 giorni di musica, buon cibo, convegni e… di Simonetta Rossi tempo di lettura: 6 min

Le giornate saranno così suddivise:• 2 Giugno - Festa d’apertura: dalle ore 11:00, per tutto il giorno, si succederanno laboratori per bambini, trattamenti olistici e labora-tori di danza, workshop di cucina naturale e spettacoli di strada. Nel pomeriggio la blogger Stefania Rossini terrà un laboratorio gratuito e pratico di fermentazione. Dalle ore 21:00 il concerto della can-tautrice Paz Gitana con la sua musica nomade per il riscatto della terra. Un progetto itinerante di questa artista d’avanguardia, arran-giatrice e polistrumentista con cui ci presenta il suo più recente lavoro: ANIMALES, un concept album, un disco “di potere”. • 3 Giugno - Apertura sala conferenze dalle 9:30 alle 23 (Casa degli sposi, Parco Eridania).Il primo giorno di conferenze è dedicato all’Ambiente e propone tematiche ecologiche che possano ispirare ed educare ad una rela-zione più rispettosa, armoniosa e salutare con il pianeta Terra e con le sue e nostre risorse. • 4 Giugno - Dalle 9:30 sino alle 23 si succederanno conferenze il cui focus sarà la Salute Umana, che da una prospettiva olistica ed integrale risulta essere un fragile e complesso stato di equilibrio tra l’ambiente interno dell’uomo e quello esterno del mondo: in quest’ottica sarà riservata particolare attenzione al tema della pre-venzione e della cura attraverso una saggia e consapevole alimen-tazione, là dóve Il modo in cui ci alimentiamo determina la qualità della nostra relazione col mondo.• 5 Giugno - Dalle 9:30 sino alle 23 l’avvicendarsi degli interventi ve-dranno gli Animali, nostri preziosi ed inascoltati compagni Terrestri, come assoluti protagonisti.Tutti i giorni il Ristorante Bio Etico sarà aperto dalle ore 12:00 sino alle 24:00 Scarica il programma su www.parmaetica.com Se vuoi essere un volontario del festival e contribuire alla sua crea-zione scrivi a [email protected] abbiamo bisogno anche di te per rendere il mondo sostenibile.

dell’illuminante lungometraggio prodotto dall’attore Leonardo di Caprio, dal titolo: CowSpiracy presentato dall’Ass. Essere Animali, (1° proiezione alle ore 9:30 Venerdì 3 Giugno, seconda proiezione Domenica 5 Giugno alle ore 20:45). Tutti e quattro i giorni saranno animati da dibattiti, workshop e laboratori tenuti da nutrizionisti, medici, scienziati, scrittori, psicologi, pediatri e operatori esperti nell’ambito della cura e del benessere: counselor, naturopati, mae-stri di danza, di yoga, ecc... Il Festival si svolgerà anche quest’anno nella splendida location del Parco Eridania di via Toscana a Parma.

Page 5: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

5www.parma.viveresostenibile.netPRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

tempo di lettura: 3 min

http://natural-mente-stefy.blogspot.it ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE

Molino Grassi e la riscoperta dei grani antichidi Maddalena Nardi

Dopo oltre vent’anni di rapporti con il mondo del biologico Molino Grassi, grazie al rapporto collaborativo con gli agricoltori, ha comin-ciato da anni ad interessarsi ai cosiddetti grani antichi. Da qualche anno infatti sono state create tre diverse filiere dedicate ai farri, in particola-re al Farro Monococco, ormai quasi dimenticato.Il farro piccolo o monococco fu tra i primi cereali “domesticati” dall’uo-mo ed ampiamente coltivato nelle zone più orientali del Mediterraneo per 5 mila anni, sino al 3.000 A.C., quando fu progressivamente so-stituito dal farro medio (dicocco) e farro grande (spelta) in grado di garantire raccolti più abbondanti. La filiera è 100% italiana e proviene dalle zone dell’Umbria e della To-scana.Il farro dicocco o farro medio differisce dai frumenti tenero e duro per alcune peculiari caratteristiche legate al maggior contenuto in sali minerali, alla presenza di un più spesso strato aleuronico, alla ricchezza in beta-glucani. E’ coltivato nelle colline toscane.Il farro spelta o farro grande è più comune perché più facile da coltiva-

tempo di lettura: 3 min

IoMangioLocale: la spesa a Km0 consegnata a casa tua!di Annamaria Bortolotti

Ecco un’associazione che promuove la filiera corta e il consumo di prodotti locali, naturali e di stagione, sostenendo l’economia dei piccoli produttori del territorio ed organizzando per i consumatori un servizio di spese collettive.IoMangioLocale offre un modo più consapevole e genuino di con-sumo che mette al centro la qualità dei prodotti, la tutela dell’am-biente, il sostegno all’agricoltura, alle piccole realtà e all’economia locale. L’associazione seleziona piccole aziende agricole locali che lavorano nel rispetto degli equilibri naturali, principalmente utiliz-zando tecniche di produzione biologiche che evitano l’impiego di fertilizzanti e antiparassitari chimici. Piccole realtà, spesso a condu-

re. La specie Spelta è quella che più si avvicina al grano tenero anche da un punto di vista cromosomico, ossia esaploide; la spiga è lunga e sottile. Lo stelo è di colore rossastro e lungo circa un metro e mezzo. Contiene un’elevata quantità di fibre e basso tenore di glutine.L’ultima “riscoperta” è stata quella del grano del Miracolo, grano delle nostre zone, che era stato dimenticato per anni.Grazie alla collaborazione con l’agricoltore parmense Claudio Grossi si è ridato vita a questo grano particolarissimo, la cui altezza supera il metro e sessanta e presenta una maggiore quantità di chicchi rispetto agli altri grani. Dona un gusto e un sapore molto particolare ai prodotti da forno ed ha un alto contenuto di fosforo e ferro ed ha con un glutine più digeribile rispetto ai grani moderni.Molino Grassi ha ottenuto inoltre lo scorso anno la certificazione Epd (environmental product declaration) che misura l’impatto am-bientale di un prodotto (produzione CO2, consumo di acqua e risorse non rinnovabili) per tre prodotti: Semola Biologica, Farina Biologica e Semola Kronos.

zione famigliare, che rispetto alle produzioni tipiche dell’agricoltura intensiva ed industriale fanno riferimento ad un modello di agricol-tura contadina, ai principi della biodiversità, della naturalità, della sovranità alimentare e della tutela del territorio.IoMangioLocale organizza un servizio di spese collettive con fre-quenza settimanale. Tramite questo sito Web è possibile conoscere i produttori che partecipano al progetto ed organizzare la propria spesa scegliendo tra numerosi prodotti del territorio e di stagione: frutta, verdura, uova, salumi, formaggi, pane, burro, yogurt, miele, confetture, sottoli, vini, birre, dolci, carni bianche e rosse, farine, prodotti da forno, succhi di frutta e quant’altro.Gli ordini vanno effettuati sul sito dell’associazione entro il lunedì sera e la spesa è pronta il giovedì successivo: è possibile scegliere la consegna a casa oppure il ritiro direttamente presso la sede del progetto, a pochi km dal centro della città di Parma, zona nord/est.Ad oggi, la consegna a domicilio è attiva solo su Parma città.IoMangioLocale è un Gruppo di Acquisto Solidale costituito in for-ma associativa. Per poter partecipare alle attività del progetto ed al servizio di spese collettive organizzate è necessario essere soci.

Autoproduciamo il TOFU di CECI

Questa è una ricetta ligure completamente vegan, a mio avviso molto semplice e gustosa!Ingredienti:- 130 gr di farina di ceci- 750 gr di acqua- pizzico di sale aromatizzato alle erbe (và bene anche il sale fino classico)- curcuma io ne ho messo un cucchiaino abbondante- olive verdi denocciolate ,due manciate tritateHo messo metà dell’acqua in un pentolino con olio, curcuma e sale e ho portato tutto a bollore.Nel frattempo con l’altra metà ho fatto una pastella, aggiungen-do la farina di ceci e mescolando con una forchetta fin quando non si presentavano più i grumi. Quando l’acqua sul fuoco arriva a bollore abbasso il gas e aggiungo l’impasto di acqua e farina di ceci e le olive tritate, amalgamo bene con una frusta. Tengo mescolato per circa 10 minuti, facendo cuocere il composto che nel frattempo si asciugherà. Mettere poi l’impasto in due con-tenitori, io ho optato per fuscelle di recupero da contenitori di ricotta regalati da un’amica.Lasciare raffreddare a temperatura ambiente per qualche ora, poi riporre in frigorifero per minimo 3 ore. Togliere dal conteni-tore e servire. Buon appetito!

di Stefania Rossini, blogger esperta in autoproduzione

Possono fare richiesta tutti i consumatori privati semplicemente compilando l’appo-sito form presente nell’Area utenti del sito web. Un nuovo modo di fare la spesa... Cibo stagionale, locale, senza coloranti additivi e conservanti, prodotto da aziende vicine alla città per ridurre i trasporti delle merci: sposa

anche tu questa scelta di sostenibilità!

Page 6: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

6www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

Le antiche culture raccontavano tutte una sola storia: la storia del viaggio, della discesa, piena d’avventura e smarrimento, dell’Anima nel mondo e del suo successivo, periglioso, ritorno verso casa: verso se stessa! La nostra cultura moderna e contemporanea con la sua tendenza pragmatica e riduzionista ha mutilato il racconto ed ha, per lungo tempo, perso il senso della circolarità di questo mitico viaggio; inducendoci a pensare ad un percorso lineare con un fine, uno ed unico, il mondo inanimato. La rimozione dell’Anima da questa danza universale ci ha portati ad una percezione monca e senza ritmo delle cose e di noi stessi, una percezione patologica e squilibrata del tutto, che non ci aiuta a comprendere le nostre esigenze e a trovare la mo-tivazione e il coraggio per manifestarle nella realtà circostante. Senza il fondamento dell’Anima, senza il nutrimento delle nostre profonde radici, la nostra pianta non trova il senso della sua Preziosa Fioritura e spesso si ammala e appassisce. Il mondo si ammala e appassisce!

Perché scegliere di fare un percorso di crescita personale?di Germano Rossi

BENESSERE CORPO E MENTE

tempo di lettura: 3 min

Per recuperare il nostro ritmo sacro, per recuperare l’Anima, ecco che diventa essenziale rieducarci all’ascolto, alla curiosità ed alla Cura per noi stessi. Torna essenziale che ci concediamo di dedicare tempo ed energia all’Essere: al non fare, al sederci e così riabituarci a camminarci dentro, nel nostro mitico labirinto interiore. Quello che io amo chiamare un Viaggio di RiConoscenza, indispensabile per tornare a familiarizzare con la nostra essenza indefinita e misteriosa, con i suoi profondissimi silenzi riequilibranti e la sua enorme poten-

A Faenza tutto il benessere naturaleper corpo, mente e spirito

za creativa e curativa; per andare oltre i limiti tracciati dalla nostra identità biografica, con le sue paure armate di giudizi e pregiudizi ereditati: perlopiù dalla nostra famiglia e dalla cultura di riferimento. Un viaggio per poter tornare a scorgere nuovi/antichi orizzonti oltre quell’immagine del mondo che la nostra personalità egoica chiama casa, ma che per la nostra anima in fioritura spesso diventa un’angu-sta prigione. Dopo aver passato tutta la mia vita a camminarmi den-tro e gli ultimi vent’anni ad assistere gli altri nel loro cammino, nelle mie vesti di Naturopata e Counseler Olistico e Transpersonale, sono tranquillo nell’affermare che non c’è lavoro e viaggio più essenziale e prezioso del lavoro di crescita personale: quel lavoro del “fare anima” che, solo, ci può regalare la consapevolezza del senso del mondo e di noi stessi. Germano Rossi Counseling olistico transper-sonale – Massaggi energetici antistress – Body work Tel 340-7618299 mail: [email protected]

Sabato 9 e domenica 10 aprile presso il Centro Fieristico di Faen-za, operatori professionali e appassionati del benessere naturale si danno appuntamento alla terza edizione del Faenza Benessere Fe-stival, un weekend interamente dedicato al mondo delle discipline olistiche e bio-naturali. Riconfermato il format di successo delle scorse edizioni, con una ricca offerta fra approfondimenti teorici e sperimentazioni pratiche, accompagnate dall’esposizione di pro-dotti e servizi del settore – dalla cosmesi alla bioedilizia, passando per l’abbigliamento e gli accessori ecologici ed ecocompatibili. Il programma è ricchissimo: la Fiera di Faenza aprirà al pubblico sa-bato 9 aprile alle ore 9,30; da quel momen-to prenderanno avvio tutte le attività in successione serrata: conferenze tenute da esperti su alimentazione e benessere, aree expo, trattamenti gratuiti, lezioni aperte ed esibizioni di bio-discipline, arti marziali e ginnastica dolce. Confermata inoltre la presenza del mercatino di prodotti a Km 0, la cerimonia del thé giapponese e l’ap-prezzatissimo Body Painting Contest che si svolgerà domenica 10 aprile. Due le principali novità dell’edizione 2016: l’area MONDO YOGA, dedicata allo YOGA in ogni sua forma, dal “classico” Hatha ai me-todi Ananda, Kundalini ed altri ancora, con free class aperte a tutti dove apprendere i principi delle Asana (le posizioni) e le tec-

tempo di lettura: 2 min

Tintura madre è una parafarmacia che contempla il benessere psicofisico a 360°. Partendo dal presupposto che ogni individuo è un’unità di anima e corpo, proponiamo percorsi differenti a seconda delle diverse esigenze o necessità dei nostri clienti. Così ci si può orientare verso la parafar-macia con prodotti esclusivamente naturali (dagli omeopatici alle tisane in foglia, agli omotossicologici e fitopreparati, ai fiori di bach o al sistema aura-soma) oppure verso i trattamenti corpo mirati al riequilibrio ener-getico (shiatsu, tuina, aromaterapia, watsu, riflessologia o cranio-sacrale). Tintura madre è uno spazio in cui farmacisti e operatori olistici collabo-rano per un migliore risultato sia in prevenzione che nella risoluzione del sintomo. Sintomo che in entrambi i casi viene ascol-tato, riconosciuto non brutalmente soppresso, ma modulato in intensità così da valorizzarne il messaggio. Tintura madre dispone anche di una va-sta area benessere usufruibile a tutti, dotata di sauna, bagno turco e vasca disinfettata a sale e temperata a 33°. Purificarsi dalle tossine e prendersi un po’ di tempo per rilassarsi è già un ottimo modo di fare prevenzione!In acqua sono già attivi diversi corsi (acquapilates, lunaquaria, acquaticità corsi pre-post parto e body contact) ma è possibile cimentarsi anche in discipline quali yoga o qi-gong o il metodo reme. Tintura madre è aperta a tutti quelli che vo-gliono prendersi cura di se’ in modo autentico. Vi aspettiamo!

Tintura madre, la parafarmacia olistica di Alberi (PR)a cura della Redazione

via Sicuri, 15/a - Alberi (PR)tel. 0521-961895

www.tinturamadreparma.com

niche di Pranayama (la respirazione), e il palco Faenza HOLISTIC SOUND, area dedicata alla musica meditativa, olistica e orientale. Fra le numerose conferenze del benessere si segnalano sabato 9 aprile la “DANZA TAI JI” proposta dal Maestro Giuseppe Ur-selli (ore 11,45) mentre domenica 10 aprile di grande interesse “L’ARTE DI GUARIRE CON LA MUSICA” (ore 12) incontro te-orico-pratico di Luca Vignali basata su quattro livelli di ascolto ed esercizi finalizzati all’utilizzo dei suoni nel processo di guarigione. Maggiori informazioni su www.faenzabenessere.it e la pagina FB Faenzabenessere

Page 7: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

7www.parma.viveresostenibile.netPRIMAVERA 2016

Parma PiacenzaBENESSERE CORPO E MENTE

Molti mi chiedono come è nato il mio interesse verso una cosmesi ecobiologica...Ebbene è iniziato tutto una decina di anni fa. Avevo problemi dermato-logici e mi è venuta la curiosità di sapere cosa contenevano i prodotti cosmetici che utilizzavo, così ho scoperto che erano tutt’altro che naturali: erano ricchi di siliconi, petrolati, parabeni, oli minerali, profumi sintetici, grassi animali, ecc... All’epoca era difficile reperire prodotti privi di chimica di sintesi, il mercato non proponeva nulla di diverso dalla cosmesi tradizionale (alta profumeria, erboristeria, supermercato,

Benvenuti in Emporio Natura,una delle prime BioProfumerie nate in Italia, tanti anni fa!

farmacia, ecc..), sul web non c’erano sufficienti informazioni a riguar-do, così ho cominciato ad interessarmi all’argomento e a frequentare fiere, a partecipare ai blog, conferenze, incontri informativi che mi han-no permesso di confrontarmi con persone che condividevano il mio stesso interesse.Personalmente acquistavo i prodotti online, poi ho capito che questa curiosità ed esigenza del “naturale” poteva essere comune a molti, e così quasi sette anni fa la mia passione è diventata anche il mio lavoro.Come negozio offro molto di più della semplice rivendita: sono specia-

lizzata nella lettura degli ingredienti del cosmetico, quindi dell’Inci sull’etichetta. Tutto quello che propongo e seleziono per i clienti sono cosmetici privi di chi-mica di sintesi e certificati ecobio.Mi piace collaborare con produttori che usano energie rinnovabili e i prodotti a chilometro zero, per sostenere l’eco-nomia locale e ridurre la produzione di anidride carbonica. Infine l’80 per cento dei cosmetici presenti in negozio sono adatti anche ai vegani.Amo offrire anche un qualcosa che non si può “comprare” come ad esempio il diffondere l’informazione corretta ri-guardante la “giungla” della cosmesi per aiutare la clientela a scegliere in con-sapevolezza il prodotto più adatto per la propria pelle. Organizzo anche corsi informativi per stimolare la curiosità verso i prodotti naturali e diffondere i risultati di ricerche scientifiche sulle sostanze chimiche che accumuliamo nel nostro organismo.

di Roberta Puca tempo di lettura: 4 min

www.giovannavisentini.it

Abbiamo visto nel numero precedente di Vivere Sostenibile la funzione REGALE del RESPIRO nella vita dell’essere umano su questo pianeta, ed abbiamo iniziato a conoscere alcuni aspetti importanti che ruotano attorno all’asse centrale del REBIRTHING. In questo incontro mi preme sottolineare che l’utilità più contingente del Respiro Circolare è il potere di fare emergere e poi integrare le memorie disfunzionali registrate a livello fisico, emozionale e mentale, memorie che riguardano vari mo-menti e passaggi della vita di OGNI persona.A tale proposito, Leonard Orr, ideatore della tecnica del Rebirthing, spe-cifica quelle che per lui sono le cinque grandi cause d’infelicità dell’essere umano:1. il trauma natale ( personalmente aggiungerei le memorie del periodo fetale),2. la disapprovazione dei genitori,3 le negatività specifiche,4. la pulsione inconscia di morte,5. l’influenza delle vite passate.Sono esperienze come ci si accorge subito che hanno lasciato tracce in misura variabile in ognuno di noi e modellano ed influenzano le nostre esperienze e quindi la nostra vita. Il Rebirthing permette di lavorare su queste memorie sia consce che inconsce e trasformarle in modo per-manente. Nel contempo tale liberazione emozionale apre spazi a livelli di maggiore lucidità, autoconsapevolezza ed esperienze transpersonali che qualificano questo metodo come uno dei più potenti strumenti di crescita oggi a nostra disposizione per poter vivere con più salute, gioia e leggerezza.Il Respiro Circolare richiede solo una condizione: essere utilizzato con serietà e continuità. Questo è possibile in quanto dopo un ciclo variabile di Respirazioni accompagnate, si continua a respirare da soli e chi entra nel processo lo fa per tutta la vita, perché il Rebirthing è a tutti gli effetti sia una tecnica di autoguarigione sia un paradigma di crescita e rinascita.Concludo regalandovi una goccia di esperienza pratica che potrete spe-rimentare anche subito, in qualsiasi posto siate, purché non in macchina. Leonard Orr ha elaborato un esercizio chiamato “LE VENTI RESPIRA-

Rebirthing: il respiro come tecnica di autoguarigionedi Giovanna Visentini - [email protected] tempo di lettura: 4 min

ZIONI CIRCOLARI”. Vorrei sottolineare che è fondamentale fare que-ste respirazioni solo con il naso, senza pausa tra gli inspiri e gli espiri e rimanere RILASSATI.LE VENTI RESPIRAZIONI CIRCOLARI:Si eseguono quattro respirazioni complete (inspiro-espiro-inspiro-espi-ro-inspiro-espiro-inspiro-espiro), segue una quinta respirazione comple-ta (inspiro-espiro) molto profondaQuesto schema si ripete quattro volte, risultando alla fine un ciclo di 20 respiri completi e legati tra di loro. Ricordo che tale esercizio non è Rebirthing, ma una pratica che aiu-ta a ricaricarsi di energia in caso di stanchezza, nervosismo o stati di contrarietà e inizia le persone al respiro circolare; mentre una seduta classica di Rebirthing necessita sempre la presenza di un valido Rebirther che sappia accompagnare chi respira nelle varie esperienze che possono emergere durante il Processo. E ora buon Respiro a tutti!Se volete potete partecipare ai Percorsi di Crescita Consapevole Attra-verso Rebirthing, Meditazione in Respiro Connesso e sviluppo del Para-digma “Farfalla” che organizzo presso Il circolo delle farfalle, via isola 50 Parma.Ore 14.30 - 17.30 nelle date: 2 aprile - 30 aprile - 29 maggio. Iscrizione obbligatoria all’email: [email protected].

Con gli anni, accumulando esperienza, sono diventata anche formula-trice e produttrice di una linea cosmetica creata a km zero, attraverso il quale promuovo il concetto di cosmesi come “cibo per la pelle” - tu non mangi plastica, perché allora obblighi la tua pelle a “mangiarla”?Adesso l’interesse per la cosmesi sostenibile sembra essere in conti-nua crescita, ma vorrei mettere in guardia le persone dai falsi “ecobio”.Ci sono tanti prodotti che hanno il suffisso “bio” ma sono iperchimi-ci: danno un cattivo messaggio, creano confusione nei consumatori e danneggiano il vero mercato della cosmesi naturale.Per scelta in negozio propongo prodotti in un range di prezzo dai 2 a 20 euro. Venite a trovarmi in via Bixio n°70 a Parma, oppure segui-te tutti gli aggiornamenti, con novità, nuovi arrivi e promozioni, sulla paginaFacebook “Bioprofumeria Emporio Natura” o sul sito www.bioem-porionatura.iT.

Page 8: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

M O D E N A

®

8www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenza MOBILITÀ SOSTENIBILE E AMBIENTE

Una mobilità a basso impatto ambientale. È la strada scelta dall’Am-ministrazione comunale di Piacenza per il quinquennio 2012-2017. A questo proposito il Comune ha sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna il Protocollo d’intesa relativo al progetto “Mi muovo elet-trico – Free carbon city” per l’acquisto di veicoli elettrici, finanziato totalmente con contributi regionali. Le risorse a disposizione sono state destinate all’acquisto di tre auto Renault Zoe Life e tre auto-carri Renault Kangoo ZE. Le automobili saranno destinate alla Polizia Municipale, ai Servizi sociali e alla Protezione civile, mentre i furgoni verranno assegnati ai Servizi generali per lo smistamento della posta fra le varie sedi comunali, al Servizio manutenzione e all’Ufficio verde pubblico. Con l’immissione dei nuovi mezzi verranno dismesse 4 au-tovetture a benzina non più a norma con le direttive volte a ridurre

Free carbon city, Piacenza si muove elettricatempo di lettura: 2 min

Il Comune ha sottoscritto il protocollo con la Regione Emilia-Romagna e si è dotato di sei nuovi veicoli a basso impatto ambientale

Fiumi, torrenti, rii: in Emilia-Romagna ce ne sono per una lunghezza di 56.000 km. Un reticolo idrografico che come estensione non ha nulla da invidiare alla rete stradale, di “soli” 10.700 km. Ma se delle strade conosciamo bene le condizioni di salute e ci preoccupiamo per la loro manutenzione, troppo spesso i corsi d’acqua sono stati dimenticati e lasciati ad usi impropri, se no ad un vero e proprio saccheggio. L’ab-bandono di rifiuti, la creazione di vere e proprie discariche (legali fino a qualche decennio fa), il prelievo eccessivo di ghiaia, la sottrazione di spazio con insediamenti, argini o difese spondali a ridosso dell’alveo, l’eliminazione delle fasce di vegetazione, il prosciugamento di lanche e rami laterali: così abbiamo trasformato i fiumi da problema a risorsa.Un corso d’acqua funziona bene quando dispone dello spazio adegua-

to a divagare all’interno della golena, formare isolotti e rami intrecciati, pozze, raschi e zone umide laterali, avere sponde ricche di vegetazione anche arborea per ridurre l’erosione e la velocità della corrente, e golene libere, da inondare nel caso di piene eccezionali. Un corso d’ac-qua fatto così, non soltanto è più sicuro, ma svolge una serie di funzio-ni importanti, come l’alimentazione degli acquiferi, la mitigazione degli eventi siccitosi, il miglioramento della qualità dell’acqua, la produzione ittica, il ripascimento delle spiagge marine, il mantenimento di specie e di habitat ed il collegamento ecologico nel territorio. Sono i “servizi ecosistemici”, cioè le funzioni che gli ecosistemi svolgono gratuita-mente e che si traducono in costi economici, quando questi vengono danneggiati. Oggi purtroppo a molti dei nostri fiumi resta uno spazio più che di-mezzato rispetto ad un secolo fa, pur trovandosi a ricevere acqua da un territorio sempre più impermeabilizzato per effetto dell’urbaniz-

Corsi d’acqua: più spazio alla natura!Approvate dalla Regione le linee guida per la riqualificazione fluvialedi Enrico Ottolini, delegato WWF Emilia-Romagna tempo di lettura: 4 min

zazione. La quota dell’alveo si è abbassata in modo drammatico (fino a 4 metri nel Po), la vegetazione ripariale spesso manca o è oggetto di tagli distruttivi e le zone umide perifluviali sono scomparse. Con que-sto processo di canalizzazione abbiamo perso una parte consistente dei servizi ecosistemici, beni comuni che appartenevano a tutta la collettività. Che fare, quindi?La soluzione si conosce già ed in alcuni corsi d’acqua in Emilia-Ro-magna è già stata adottata: si chiama “riqualificazione fluviale” e con-siste nel ripristino delle funzioni naturali dei corsi d’acqua, con vari tipi di intervento, tra cui la rimozione delle opere di difesa inutili, la

l’inquinamento ambientale prodotto dai veicoli.Contributo regionale. Il costo sostenuto dal Comune di Piacenza am-monta a poco più di 150 mila euro, finanziato totalmente dalla Re-gione. Gli automezzi elettrici permetteranno all’Amministrazione di risparmiare sulle spese di gestione: confrontando i costi fissi e quelli variabili su manutenzione, carburante, olio, bollo e altre spese per un’auto elettrica si spendono 1.760 euro all’anno contro i 2.300 per quelle alimentate a benzina e ai 4.200 per le auto a noleggio a Gpl. Il parco mezzi del Comune a oggi, esclusi i nuovi veicoli, è costituito da 48 autovetture (di cui 15 a Gpl a 15 a metano), 17 autocarri, 19 mo-tocicli, 10 ciclomotori (di cui 2 elettrici), 4 veicoli speciali (3 macchine operatrici e 1 camper).Fonte: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it

riapertura di lanche e rami laterali, l’aumento della quota dell’alveo, la diversificazione della morfologia e la restituzione delle golene al flusso idrico. La Regione Emilia-Romagna approvato da pochi mesi le “Linee guida per la riqualificazione fluviale”: non si tratta di una norma vincolan-te, ma è un passo avanti importante per il futuro dei nostri corsi d’acqua. Adesso si tratta di fare in modo che queste pratiche siano effettivamente adottate. Non sarà facile e dipenderà anche da quanto si affermerà nell’opinione pubblica l’idea che per difenderci dai fiumi dobbiamo innanzitutto difendere i fiumi.

L’Appennino Tosco Emiliano è Riserva Unescotempo di lettura: 4 min

Una cerimonia aperta a tutti, per celebrare ufficialmente e festeggiare l’ingresso dell’Appennino Tosco Emiliano tra le Riserve dell’uomo e della biosfera Unesco. Un riconoscimento duplice per l’Emilia-Roma-gna, perché è stato conferito anche al Delta del Po.

Riserva Mab Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano L’area ha una superficie di oltre 223 mila ettari (10 volte più grande del territorio del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano) e interessa 38 Comuni nelle provincie di Reggio Emilia, Parma, Modena, Massa Carrara e Lucca, 16 dei quali fanno parte del Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano. Vanta la presenza di un Parco nazionale e di Parchi regionali, oltre che di 64 prodotti - Dop, Igp e tradizionali - a testimonianza di un’an-tica e produttiva storia di civilizzazione e insediamento umano. La varietà del clima euro-mediterraneo e dei suoi paesaggi è un altro profilo d’eccellenza della vasta area territoriale che va dalla Garfa-gnana alle colline di Langhirano, dalle terre del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano di montagna, di Canossa, di Bismantova, alla Lunigiana dei castelli Malaspina, degli olii, dei mieli, dei vini. La candidatura a Riserva Mab Unesco - avviata e coordinata dal Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano - è stata sottoscritta dalle due Regioni, Emilia-Romagna e Toscana, da 38 Comuni e rispettive Provin-ce, dalle Camere di Commercio di Parma e Reggio Emilia, Università di Modena-Reggio e Parma, Fondazione Reggio Children, Consorzi di bonifica, Istituti scolastici, Coldiretti, Cai, Legambiente, oltre che da numerose associazioni operative sul territorio e dagli stessi cittadini. “Si tratta di un risultato straordinario – ha commentato presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini - perché due aree che rappresentano il cuore del patrimonio naturale della nostra re-gione sono entrate a far parte delle 631 Riserve Unesco al mondo. L’obiettivo che vogliamo raggiungere è coniugare la difesa dell’am-biente, della biodiversità e delle tradizioni storiche e culturali con lo sviluppo del turismo e la crescita dell’economia di questi territori. Possiamo dire con orgoglio che con il Mab Unesco all’Appennino To-sco Emiliano e al Delta del Po abbiamo aggiunto un altro tassello per

fare dell’Emilia-Romagna una regione sempre più europea”.“Dopo il riconoscimento – ha dichiarato il presidente del Parco na-zionale Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovannelli - prende il via la costruzione di un piano d’azione e di una governance del progetto per cui saranno decisive la condivisione delle conoscenze, la parte-cipazione e la collaborazione tra soggetti pubblici e privati. La Rete mondiale dell’Uomo e della Biosfera è sempre più attuale, perché incentrata su una sfida epocale, alla quale anche il nostro Appennino saprà offrire un contributo importante: coniugare innovazione, cultu-ra e sviluppo sostenibile”.Fonte: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it.

Page 9: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

9www.parma.viveresostenibile.netPRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

SPECIALE ORTI E AMICI ANIMALI

Quando si hanno a disposizione pochi metri quadrati di terra, usando le piante erbacee perenni, ci si può divertire a creare macchie di colore, accostamenti, altezze diverse e periodi di fioritura diversi! Le erbacee perenni sono piante che vegetano da primavera fino all’autunno e in in-verno vanno a riposo, conservando la radice e perdendo completamente la parte esterna al terreno. Allora si possono comporre aiuole colo-ratissime, che alternano le fioriture nelle diverse stagioni e con poca spesa, perchè le “perenni” si conservano di anno in anno. L’unica spesa che ci chiedono è il tempo, minimo, per la progettazione, cioè per imma-ginare e prevedere la combinazione migliore di: altezze, colore, periodo di fioritura e dimensione della pianta. In questo è facile trovare nel nostro vivaio il personale pronto a consigliare e illustrare con esempi dal vivo (il “giardino” presso la nostra sede è fatto per questo). Senza parlare delle infinite informazioni e immagini che si possono trovare sul Web. Il rife-rimento classico per questo tipo di aiuole è il mixed border dei giardini

Le erbacee perennidi Anna Favia

inglesi, dove la ricerca degli accostamenti raggiunge livelli maniacali. Ma senza farci suggestionare dai maestri giardinieri inglesi, piuttosto lascia-moci ispirare e... partiamo dall’inizio per costruire un’aiuola che funzioni! In questo la preparazione del terreno è il fondamento su cui puntare per assicurarci un buon successo. Terra buona, mescolata a terriccio soffice e arricchito da tanto concime organico se si vogliono foglie rigogliose e fioriture abbondanti. Formare un’aiuola leggermente rialzata rispetto al resto del giardino darà più risalto alla composizione e soprattutto eviterà i ristagni d’acqua. Poi passiamo alla scelta delle specie.Nella foto qui a lato si vede una corretta composizione con quattro di-verse altezze e i quattro colori in gradazione con lo scuro sullo sfondo a creare profondità, fino al bianco a risaltare in primo piano. Questo è uno spunto... ora cominciamo a lavorare per una stagione fatta di emozioni! Vi aspettiamo alla COMPAGNIA DELLE PIANTE ORNA-MENTALI - 83, Via Dante Alighieri - San Michele Di Tiorre (PR).

I Giardini Condivisi: rigenerazione urbana attraverso l’usodella progettazione partecipata degli spazi pubblici abbandonatia cura dell’Arch. Francesco Fulvi, Studio Francesco Fulvi Architettura Sostenibile - consulente energetico CasaClima

I giardini condivisi rappresentano ormai una realtà consolidata da tem-po sia in Europa che in Italia.A Parigi, i jardin partagé sono nati 13 anni fa in seguito a manifestazioni spontanee dovute a gruppi di cittadini che hanno iniziato, in più luoghi della città, a coltivare e ad utilizzare spazi pubblici abbandonati. In se-guito la Mairie de Paris, ne ha preso atto creando un regolamento che, di fatto, ne ha favorito la nascita stimolando gruppi di cittadini affinché adottassero e animassero spazi pubblici non utilizzati favorendo gli in-contri tra le generazioni e le culture. Questi luoghi sono gestiti dagli abitanti del quartiere riuniti in associazioni che facilitano le relazioni tra diversi ambienti del quartiere: scuole, case di riposo, ospedali, ecc.Riprendendo la definizione riportata sul “Regolamento di Cittadinanza Attiva” del Comune di Parma approvato alla fine del 2015, “i Giardini Condivisi sono spazi pubblici con finalità socioculturali e ambientali

che, a differenza dei giardini pubblici tradizionali, vedono protagonisti tutti i cittadini, riuniti intorno ad un progetto comune che ha lo scopo di rendere migliore il proprio quartiere; si connotano come fenomeno spontaneo legato alla necessità di presidiare aree urbane verdi e non, abbandonate e spesso degradate.”I giardini condivisi non si configurano quindi come orti urbani o opere di arredo urbano, ma possono essere l’uno e/o l’altro. Sono i cittadini a decidere attraverso un percorso di progettazione partecipata cosa sarà creato, sono loro che organizzano gli spazi, li realizzano e li gestiscono tenendo conto delle esigenze di tutti. I vantaggi sono tangibili e immediati: integrazione sociale, rigenerazione di aree pubbliche, partecipazione, valorizzazione dei cittadini coinvolti, didattica, creatività, produzione di cibo, condivisione, decoro, migliora-mento della sicurezza, recupero e riuso di materiali.

Coltiva il tuo orto, coltiva la tua felicità

www.vitaimpatto1.org

Quando penso all’ambiente e al mio rapporto con la Natura, mi torna in mente una frase trovata un giorno nella pagina dell’Oroscopo di Rob Brezsny, un famoso filosofo che ogni settimana pubblica sull’Internazio-nale i suoi eccentrici pronostici. Diceva più o meno così: “Racconta il tuo mistero preferito, un enigma che sia esasperante e al tempo stesso delizioso”. Ecco, personalmente trovo che tutto ciò che ha a che fare con la Natu-ra sia un mistero che esaspera e delizia al tempo stesso.Esasperante, per esempio, è la tenacia con cui una piantina trova la strada per spuntare fra le crepe di un muro, o il senso di sopravvivenza di ogni creatura vivente, dalla più piccola alla più grande.Delizioso invece è il ronzio felice di un’ape che si tuffa nella corolla di un fiore carico di polline ai primi raggi dell’alba, o le sfumature sempre diverse di un cielo al tramonto.La Natura, con le sue incredibili varietà e sfaccettature, è capace di farmi dimenticare me stessa, di decentrare il continuo ribollire della mente e per lei provo un amore fatto di forza e delicatezza, di reale e

di Claudia Selvetti, Blogger di Vita Impatto 1

sognato, a metà fra la terra e il cielo.“Il nostro cuore ha bisogno di venire lavorato non meno del nostro giardino, perché anche lì possono crescere tante malerbe.”Queste sono le parole con cui Pia Pera descrive appieno il mio sentire, in un piccolo libro “Giardino & Orto Terapia – Coltivando la terra si

coltiva anche la felicità”. Come in un diario sono raccontate le emozio-ni che la scrittrice prova nel semplice vangare, strappare le erbacce e coltivare piante, e il suo piacere di varcare ogni giorno la piccola soglia del suo orto somiglia alla ricerca di quello stato di astrazione e pace a cui tanti di noi anelano.E se vi sentite in qualche modo legati alla ciclicità delle stagioni e al loro carico di profumi e colori, se pensate che l’umanità stia perdendo la connessione con la Terra a favore di un mondo troppo artificiale, se siete dotati di quella sensibilità che vi fa apprezzare le cose semplici e giuste, allora questo libro fa per voi. “[…] le piante tacciono. Possiamo andarle a trovare sicuri che non ci aggredi-ranno. Silenziose, col loro buon esempio ci predispongono all’ascolto.Ascolto di noi stessi, dei suoni della natura, dei moti del cuore.Che strano: sostare tra di loro, lontano dalla compagnia dei nostri simili, è come trovare riunite due diverse dolcezze: la solitudine e la compagnia. […] Questo spazio capace di trasmettere un senso di protezione si presenta come il luogo ideale dove lasciare rimarginare non importa quale ferita.”

Nei luoghi dove idee, energie e persone si incontrano si creano sviluppi socio-culturali, integrazioni, scambi, formazione e crescita sostenibile sia ambientale che sociale. I cittadini si riappropriano dello spazio pub-blico e attivano rigenerazione urbanaA Parma, l’associazione culturale Manifattura Urbana si è fatta portavo-ce di questa pratica. Dal 2014 ha iniziato una campagna informativa nei quartieri al fine di rendere protagonisti i cittadini cercando di convin-cerli a prendersi cura dei propri spazi pubblici poco usati, degradati o abbandonati. Promuovendo manutenzioni collettive di spazi verdi come il parco Golese, il giardino di San Paolo, l’orto giardino della scuola Puccini e il giardino del Vento, lo scopo è quello di accompagnare i cittadini interessati nella costituzione di gruppi che possano, col tempo, diventare autonomi nella gestione di quegli spazi, rendendoli accoglienti e decorosi.

tempo di lettura: 3 min

tempo di lettura: 3 min

tempo di lettura: 3 min

Page 10: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

10www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenzawww.flora2000.it

“I giardini di marzo si vestono di nuovi colori…” Così recita una delle più belle canzoni di Lucio Battisti. Chissà forse il più autorevole cantau-tore italiano degli anni ‘70 avrà avuto modo di trascorrere le giornate di questo mese in giardino e l’atmosfera che la natura imprime a chi decide di vivere questa esperienza è davvero ricca di suggestione. Il tepore della temperatura che di giorno in giorno aumenta e le giornate che pro-lungano la luce invitano a viverle all’aria aperta. Seduti nelle panche nei giardini pubblici i ragazzi riprendono il loro posto. Qualcuno è ancora avvolto nello sciarpone che ha fatto tanto tendenza nei mesi invernali ma fa ancora fico, come l’accostarsi ad una ragazza che legge un libro e per avviare l’approccio chiedendogli se legge l’ultimo romanzo della Mazzantini o magari consigliandogli giovani autori. Insomma marzo intri-ga eccome. Si tratta di un mese che qualche insidia la nasconde ancora, la brinata può arrivare da un mattino all’altro ma il desiderio di portare all’aperto le piante ricoverate durante l’inverno nel sottoscala, nel garage o in cantina prevale su qualsiasi ragionevole dubbio. I limoni sono i primi a dichiarare il desiderio di uscire da questi luoghi per niente graditi, dove durante i mesi invernali hanno quasi totalmente perduto le foglie. Una disperazione per la nostra signora Francesca che, attenta alle istruzioni del maestro giardiniere locale, se ne è ben guardata dall’annaffiarlo du-rante l’inverno. Facendo slittare i pesanti vasi su due spezzoni rotondi di manico di scopa è finalmente riuscita a portarli fuori. Cautamente spinti fino a ridosso di un muro che li protegga dai venti e dalle correnti di aria fredda del nord, finalmente inizia con le cure del caso. Prima di tutto il bagnetto, ovvero una energica disinfestazione dalle odiose cocciniglie for-matesi in quei luoghi angusti con l’olio minerale, fino a farle gocciolare. La vicina le ha detto che il travaso può aspettare anche il prossimo anno ma nel frattempo si rende necessaria un’abbondante concimazione poiché i limoni hanno fame dopo un digiuno durato così a lungo. Ed ecco pronta la cornunghia e la farina d’ossa. La sua farmacista gli ha pure consigliato il tritato di lupini non perché sia sua specifica competenza ma a suo dire si tratta di una cura che una sua vecchia zia praticava ai limoni ogni anno fuori dall’inverno. La nostra signora Francesca deve amministrare per bene ogni consiglio senza lasciare nulla al caso, si preoccupa soprattutto

Un mese in giardino: MarzoCommenti e riflessioni del Maestro giardiniere

tempo di lettura: 7 mindi Carlo Pagani, Maestro giardiniere [email protected]

del giudizio dei vicini, lo teme quanto il giudizio dell’Europa sui nostri conti economici. Sole, acqua e concime rimetteranno in forma le sue piante e tutto porterà all’ennesimo successo di critica delle vicine di casa, adorabili davanti e polpette di dietro. Per chi ha la disponibilità di un piccolo frutteto famigliare, il mandorlo sta lasciando cadere i petali per terra trasformandola in un tappeto di cipria rosa. Gli albicocchi sono in piena fioritura ma attenzione alle brinate, ne basta una quando i fiori sono totalmente aperti per compromettere la fruttificazione a giugno. Nel bosco i prugnoli selvatici (Prunus spinosa) e i mirabolani formano delle autentiche nuvole di fiorellini bianchi fittissimi e compatti. La terra sottostante si ricopre del verde fogliame del lamio (Lamium purpurea) e qualche spiga violacea dei loro fiori comincia a spuntare tra i narcisi dispersi qua e la a significare che fiori e colori danno inizio alla danza

La pianta vedette: Anemone blandaSi tratta di una perenne tappezzante con radice a tubero, malformato e simile ad un piccolo tartufo nero. In compenso la grazia dei suoi fiori simili a piccole margherite dai colori azzurro, rosa o bianchi, che strisciano sul terreno ad una altezza di due/tre centimetri, finiscono per creare autentici tappeti fioriti. Basta partire con qualche piccolo tubero nelle aree a mezzombra, al sole e in qualche caso all’ombra. In pochi anni si allargheranno tappezzando il suolo. Terminata la fio-ritura per un paio di mesi rimarrà un fogliame tripalmato verde scuro che potrà essere un’ottima copertura del terreno nelle zone in cui hanno difficoltà a crescere altre tappezzanti. Preferisce terreni ricchi di sostanza umica e freschi, guai ai ristagni idrici.

La Vitalba

La Clematis Vitalba (dal greco klematos,che significa flessibile, riferito al portamento della pianta, e dal latino Vitis Alba, cioè vite bianca, per le infiorescenze piumose di colore bianco) è una pianta infestante peren-ne, rampicante, diffusa in tutta Italia fino a quote di 1.300 m. Presenta fiori bianchi riuniti in grappoli, che emanano un profumo delicato e gradevole.Contiene alcaloidi tossici, che si accumulano nelle parti più vecchie della pianta. Si tratta però di sostanze termolabili, che con opportuna cottura vengono completamente neutralizzate ed eliminate. La linfa, se lasciata a contatto con la pelle per lungo tempo, può provocare ulcerazioni ed irritazioni cutanee: nei tempi antichi, infatti, i mendicanti applicavano le foglie di questa pianta sulla pelle per procurarsi piaghe e ferite, così da garantirsi compassione e commiserazione da parte dei passanti. Veniva per questo chiamata Edera dei Pezzenti.Non trova più interesse in medicina, ma da un punto di vista gastro-nomico rappresenta una vera prelibatezza. Se ne consumano i giovani getti, molto facili da riconoscere per la loro forma a tridente, raccolti se teneri e non legnosi. Si devono staccare facilmente usando solo le dita.Procedimento per la cottura: i giovani getti, una volta lavati accurata-mente, vanno scottati per un paio di minuti in poca acqua bollente. Quindi si scolano e si procede ad una seconda cottura, sempre in poca acqua bollente, per altri cinque minuti. Ora la pianta è sicura e può essere consumata, con moderazione, in tutta sicurezza. Si possono uti-lizzare per insaporire sformati o per preparare gustose frittate, magari usando le uova di oca al posto di quelle di gallina, così da accentuare il contrasto tra l’amarognolo della pianta e il dolce intenso dei tuorli di queste uova.Ma la ricetta principe per consumare la Vitalba, esaltandone le carat-teristiche, è la seguente: imbiondire uno spicchio di aglio rosa con abbondante olio EVO, aggiungendo poi un peperoncino di moderata

I fossi preziosi. Erbe spontanee da conoscere… e gustaredi Donato Di Pierro tempo di lettura: 4 min

piccantezza, o se preferite un peperone dolce secco. Quando si inizierà a sentire il profumo di peperone tostato aggiungere i getti di Vitalba precedentemente lessati, aggiungere un pizzico di sale e coprirle, facen-do cuocere a fiamma bassa per almeno cinque minuti. A questo punto, spento il fuoco, aggiungete abbondante parmigiano (meglio se dolce e poco stagionato). Il composto ottenuto è l’ingrediente perfetto per guarnire una bella fetta di pane pugliese bruschettato, il cui compagno

di primavera. Le viole sono ormai un tappeto ovunque ed il loro pro-fumo accompagna il passeggio. Anche gli ellebori orientali (Helleborus orientalis) con i loro fiori porpora a testa all’ingiù mostrano di gradire la festa. Le prime erbacee perenni distribuite sotto i filari del mio frutteto ai margini del bosco, dopo averle ripulite dalla vegetazione rinsecchita dell’anno precedente, mi dimostrano la loro riconoscenza attraverso le prime fioriture. Gli anemoni (Anemone pulsatilla) favoriti dalla terra che si sta riscaldando, proiettano le loro campanelle porpora con gli stami dorati verso il sentiero. Una fioritura quest’ultima che ha inizio il 21 mar-zo, e dà il benvenuto alla primavera. E pazienza se marzo è conosciuto per la tradizionale pioggerellina della poesia di Angelo Silvio Novaro che ancora oggi recito per averla studiata a memoria alle scuole elementari. Farà tanto bene quando picchia argentina sui bruscoli secchi dell’orto, ma non solo, anche ai miei ravanelli quasi pronti per essere raccolti e portati in tavola. Marzo riapre anche la casa di villeggiatura delle rondini. Per il giorno di San Benedetto (21 marzo) è atteso l’arrivo puntuale di questi “uccelli del paradiso” da qualche anno per la verità con qualche giorno di ritardo. Ma si sa come vanno le cose nel mondo, i voli sono sempre più in ritardo…!

ideale è un calice di Cabernet Sauvignon.

Il Dr. Bach descrive così le persone Clematis: “… sognano ad occhi aperti, sono assopiti, non completamente svegli, non hanno grande interesse nella vita. Persone tranquille, non realmente felici delle circostanze in cui si trovano, vivono più nel futuro che nel presente; nella speranza di tempi più felici, quando i loro ideali potranno realizzarsi…”

Pagani è in TV su canale Leonardo (222 del digitale terrestre) ogni mattina alle 9 con la rubrica Guida al Verde

SPECIALE ORTI E AMICI ANIMALI

Page 11: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

M O D E N A

®

11www.parma.viveresostenibile.netPRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

La Leishmaniosi è una grave malattia parassitaria del cane e, occasio-nalmente, in alcuni paesi anche dell’uomo, trasmessa dalla puntura dei flebotomi. Il flebotomo (detto anche volgarmente pappatacio) è un insetto più piccolo della zanzara che vive nelle regioni a clima temperato e tro-picale e pungendo trasmette il protozoo LEISHMANIA INFANTUM, responsabile della malattia.In Italia vi sono zone endemiche, cioè zone in cui la malattia è radi-cata nel territorio e sono: le isole, Sicilia, Sardegna e isola d’Elba, e le zone costiere di Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia.Ma alcuni focolai autoctoni stanno comparendo anche nelle regioni del Nord Italia, problema legato ai frequenti spostamenti della popo-lazione canina (viaggi, turismo, mostre).Zone endemiche sono presenti anche in altri paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo quali Grecia, Spagna, Francia, Malta e nei paesi a clima tropicale dell’Asia e del Sud America.La femmina del flebotomo per riuscire a deporre le uova deve fare un pasto di sangue pungendo come la zanzara e diventa particolarmente attiva sul far della sera.Se una femmina di flebotomo, compiendo un pasto di sangue su un cane infetto da Leishmania, ingerisce anche il protozoo, lo trasmette con un successivo pasto anche a un cane sano.Una volta contagiato, l’animale resta portatore del parassita per tutta la vita, anche se una terapia a volte è in grado di ridurre i sintomi.E’ una grave malattia sistemica, cioè coinvolge tutto l’organismo; i sintomi più eclatanti sono le lesioni cutanee, grave dimagramento, sintomi anche a carico di reni e fegato fino a portare anche a morte l’animale.La stagione dei flebotomi ha inizio con la comparsa dei primi caldi primaverili e dura fino al tardo autunno ma con le recenti variazioni climatiche, ormai nel Sud Italia è diffusa tutto l’anno.Visto che ormai le persone viaggiano di più e vanno in vacanza con i propri animali, è assolutamente necessario che il Veterinario dia con-sigli utili per la PREVENZIONE DELLA PATOLOGIA.

Leishmaniosi, una patologia emergente a cura della Dott.ssa Maria Fausta Melley tempo di lettura: 3 min

Essenzialmente sono tre le mosse fodamentali:1 - vaccinare il proprio cane per tempo (il vaccino è ormai presente anche in Italia da vari anni, è frutto di ricerche e dà una copertura al 93%) il primo anno è necessario effettuare tre iniezioni a di-stanza di venti giorni e prima va effettuato un test sul sangue per escludere la presenza della malattia.2-quando si porta il cane in zone a rischio usare sempre degli anti-parassitari repellenti insetti (sotto forma di spray o pipette o collari, ecc.).3-evitare di portare a spasso il cane nelle ore serali, farlo dormire di notte in casa e munirsi di zanzariere a trama stretta.

Preparare il cane all’arrivo di un neonato

Quando in una famiglia con un cane arriva un bambino, spesso i futuri genitori si chiedono come fare per facilitare l’accettazione e la con-vivenza tra i due.Di solito è sufficiente seguire alcune semplici regole. Siccome il cane conosce attraverso l’olfatto, prima dell’arrivo del bambino, fategli ve-dere e annusare il pancione della mamma. Può essere anche utile fargli ascoltare suoni a lui sconosciuti (strilli, pianti, ecc...) attraverso delle registrazioni. Usate sulle vostre mani dei prodotti per neonati, come il talco o le lozioni, in modo che il cane si abitui a questi odori parti-colari. Inoltre può essere d’aiuto qualche settimana prima del parto “mimare” le azioni da compiere con il bimbo: pappe, passeggiate con la carrozzina, bagnetto, uso della culla aiutandosi eventualmente con un bambolotto per essere più realistici. Potrebbe essere un’idea ri-correre ai servizi di un dog-sitter in modo da essere alleggeriti dalle varie uscite necessarie al cane. La conoscenza dei comandi base (“vieni”, “seduto”, “resta”) vi darà senz’altro più sicurezza.Dopo la nascita si può portare una copertina con l’odore del neo-nato da fare annusare al cane. Il giorno del rientro è preferibile che sia un’altra persona ad entrare con il nascituro in braccio. Il cane sarà molto felice di rivedere la mamma e vorrà fare le feste, quindi meglio che lei abbia le mani libere e del tempo per coccolare il 4zampe. Quando l’animale si sarà calmato si potrà procedere alla

di Catherine Ratajczak Guidi, educatrice cinofila tempo di lettura: 4 min

presentazione, abbassandosi per permettere al cane di guardare, annusare e eventualmente leccare il nuovo arrivato.Ora che siete a casa farete in modo che per il cane la presenza del bimbo significhi cose belle. Quindi non allontanatelo mai quando vi occupate del piccolo. Essere isolato dal gruppo potrebbe provocare gelosia e quindi a lungo andare possibile aggressività. Al contrario, in presenza del bambino, dategli un premietto goloso, lanciategli la sua palla, fate delle coccole, insomma proponete qualsiasi cosa pos-sa piacere al vostro cane. Quando riuscite dedicatevi un po’ a lui mentre il piccolo dorme. Cercate di mantenere il più possibile la vostra routine precedente (orari dei pasti, delle uscite, momento di gioco, ecc...) perché il cane, come il bambino, è un essere molto abitudinario.Dato che avete un cane riceverete sicuramente consigli da tutti sul comportamento da adottare. I nonni in particolare potrebbero dire la loro sull’aspetto igienico della questione. Se il vostro cane è sano siate sicuri che non sarà portatore di malattie. Anzi è stato dimostrato che la convivenza con un animale potenzia le difese im-munitarie del neonato, facendone un bambino e poi un adulto più resistente della media alle malattie. Fidatevi quindi di voi stessi e del vostro 4zampe. Voi siete i genitori e tocca a voi decidere la cosa migliore per vostro figlio.

SPECIALE ORTI E AMICI ANIMALI

Page 12: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

12www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

Nutrie e corsi d’acquaNel nostro Paese quando si parla di dissesto idrogeologico, si fi-nisce sempre spesso per puntare il dito contro gli animali selva-tici. Un esempio viene da fiume Secchia, straripato a sentire “gli esperti” a causa delle tane delle volpi, dei tassi e delle nutrie (sic!). Giusto allora fare un po’ di chiarezza sull’argomento per non cre-are ingiustificati allarmismi e per illuminare chi ancora crede che la colpa non sia quasi esclusivamente dell’uomo. Qualche mese fa, presso la facoltà di Medicina Veterinaria di Parma, si è tenuto l’interessante incontro “La nutria, l’uomo e l’ambiente” volto a comprendere come affrontare il problema del sovraffollamento di questo roditore sul territorio.Ora, consapevole del fatto che i cosiddetti castorini, non appar-tenendo alla fauna autoctona, creano anche reali problemi alla biodiversità con la quale convivono lungo i corsi d’acqua, credo che la questione debba essere affrontata seriamente in particolare da chi, attraverso studi scientifici comprovati, conosce a fondo il problema e pertanto può offrire un importante contributo alla sua risoluzione. Io resto dell’idea che mai e poi mai debbano essere autorizzati gli abbattimenti mediante armi da fuoco.Questi tipi di “solizioni”, oltre ad essere pericolosi per l’incolu-mità delle persone che vivono lungo i corsi d’acqua, danneggiano irreparabilmente la fauna acquatica autoctona e determinano un temibile inquinamento da piombo in quelle acque che magari poi vengono utilizzate per irrigare i campi. Resto anche dell’idea che sarebbe molto importante evitare le annuali stragi di volpi, uni-ci predatori in grado di contenere proprio l’espandersi delle nu-trie. I filmati proiettati durante l’incontro citato, oltre a mostrare numerose tane scavate dai castorini lungo i canali, evidenziavano un altro, ahimè, trascurato problema: la totale mancanza, lungo le sponde, di quella vegetazione ripariale che con le sue radici offre un valido sostegno alla terra, evitandone lo smottamento. Mi pare cosa ovvia che se le specie arbustive vengono estirpate, magari per guadagnare terreno da coltivare, non ci si può poi lamentare se gli argini franano. Meraviglia, come dicevo, che quando si parla di dissesto idrogeologico, si finisca sempre per puntare il dito quasi esclusivamente contro gli animali, tralasciando di lanciare l’allarme, guarda un po’, su ben più gravi e tangibili problemi quali:

di Giorgio Mezzatesta tempo di lettura: 4 min

Buone vibrazioni: le fusaa cura della Dott.ssa Deambrogio Gloria tempo di lettura: 3 min

Ancora oggi le fusa dei gatti rappresentano per la scienza un pic-colo mistero. Non solo infatti non è mai stato chiarito con certez-za il meccanismo che sta alla base del celebre ron-ron prodotto dai nostri amici felini (c’è chi tira in ballo i muscoli laringei, chi le corde vocali o il diaframma, chi altre strutture anatomiche, ...), ma non è neppure stato mai dimostrato l’esatto scopo della loro produzione.Secondo una vecchia favola esse furono il dono di una principessa ai suoi amici gatti quale ringraziamento per averla aiutata a filare con il fuso molte matasse di filo per salvare il suo innamorato.Molti felini sono in grado di ‘fare le fusa’ (termine coniato per la similitudine del celebre suono vibrante con quello prodotto dalla rotazione di un fuso), sembra tuttavia che soltanto i gatti e pochi altri siano in grado di produrre un suono continuo ed a bocca chiusa, mentre i grossi felini ruggitori appartenenti al gene-re Panthera, come ad esempio tigri e leoni, produrrebbero suoni (analoghi alle fusa) di intensità proporzionalmente inferiore ed esclusivamente in fase espiratoria.Insomma, il gatto è, tra i felini, tra quelli in grado di produrre le fusa più rumorose e prolungate.E che dire del particolare movimento delle zampe anteriori de-finito ‘fare la pasta’, che spesso i nostri amici associano alle fusa? Forse si tratta di una rievocazione di quando da cuccioli succhia-vano il latte dalla mamma, ma probabilmente anche un sistema per impregnare luoghi e persone amati con il loro odore.A cosa servono le fusa? Razionalmente nessuno lo sa: i gatti le producono come forma di gratificazione e comunicazione (fin dai primissimi giorni di vita), perlopiù quando sono contenti, ma tal-volta anche quando sono malati, in una sorta di autorassicurazio-ne o addirittura autoterapia.Secondo alcuni studi sembra infatti che la particolare vibrazio-ne prodotta durante le fusa acceleri la riparazione delle fratture (frequenze simili a quelle delle fusa, 25-50 Hz, sono impiegate in campo traumatologico), stimoli la produzione di endorfine, riduca lo stress, migliori il sistema immunitario, rallenti il battito cardiaco e regolarizzi la pressione del sangue.In effetti non serve la scienza per dimostrare gli effetti benefici delle fusa, basta accarezzare un gatto per rendersi conto che sono tanto potenti da non interessare esclusivamente il felino che le produce, ma anche chi gli sta accanto.Alla scoperta degli asini

ASINI E TIMIDEZZA. L’asino, con la presenza di un operatore specia-lizzato, aiuta a spostare l’attenzione delle persone introverse verso il mondo esterno, riducendo le emozioni negative, aumentando le aspettative positive verso di sé e gli altri. In tal modo, si sviluppa un senso di fiducia, responsabilità, e si prende consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità. L’attività di mediazione con l’asino

a cura della dott.ssa Manola Santorum, Psicoterapeuta sistemico-relazionale, co-terapeuta in attività di mediazione con l’asino, Guida Ambientale Escursionistica (AIGAE) - [email protected] tempo di lettura: 4 min

www.leviedegliasini.jimdo.com

(AMA) è una pratica che si caratterizza per essere un “complesso di tecniche di educazione e rieducazione” alla relazione, mirato a otte-nere l’integrazione di un disagio psichico, cognitivo, affettivo, relazio-nale, comportamentale e sociale.Tutti noi abbiamo bisogno di contatto, di abbracci, di calore... che nella nostra società però sono diventati tabù. Attraverso gli animali

1) il grave inquinamento in cui versano tutti i corsi d’acqua, in gran parte morti, ridotti al solo ruolo di fogne a cielo aperto e di discariche di materiali altamente pericolosi per la salute pubblica; 2) l’occupazione edilizia abusiva, e non, delle sponde dei corsi d‘acqua. Costruire a ridosso di fiumi, torrenti e canali impedisce infatti che l’acqua si espanda, aumentandone la velocità e pertanto la potenza. Un po’ come accade quando annaffiando il prato per fare andare più lontano il getto stringiamo la parte finale della gomma.

possiamo recuperare quel contatto che è inibito culturalmente tra le persone. Viene istintivo, quando vediamo un animale, fargli una ca-rezza, entrarci in relazione. L’animale accoglie le nostre carezze e le nostre offerte di cibo e ci aiuta a sentirci accettati.Gli asini hanno una dote straordinaria: stimolare la curiosità di chi ha voglia di conoscerli. Si possono passare ore in compagnia di un asino, semplicemente a osservarlo, anche a distanza, mentre si rotola, si gratta, dorme su tre zampe ad occhi aperti, mentre gioca con i com-pagni di branco, o quando se ne sta con le orecchie ritte puntando qualcosa in lontananza.Si scoprono delle cose veramente interessanti: la prima è di avere veramente più pazienza di quella che si credeva! Un’altra, fra le tante, è di scoprire che per qualche ora niente è più necessario della pace e della serenità di quei momenti.

SPECIALE ORTI E AMICI ANIMALI

Page 13: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

SITI per APPROFONDIRE:

M O D E N A

®

13www.parma.viveresostenibile.netPRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

Ecosol è un edificio, un luogo in cui vivere, un cohousing, un’associazione. E noi ne siamo gli ideatori, gli abitanti, i primi fruitori.Da quasi 3 anni 13 realtà familiari (dal single alla famiglia con 4 figli, dal giovane all’anziano) stanno vivendo una interessante e piacevole espe-rienza di vicinato elettivo e di condivisione di spazi, servizi, iniziative varie, secondo il modello dei cohousing.Ma andiamo con ordine.La storia di questo cohousing nasce intorno agli anni 2006-2007, a Fiden-za (PR), cittadina di circa ventiseimila abitanti, lungo la via Emilia, dove un gruppo di persone, impegnate nella ricerca di stili di vita più coerenti con la propria visione del mondo, ha cominciato a ragionare sul tema della casa. Il nucleo iniziale, costituito da 4-5 famiglie, si è poi allargato fino a stabilizzarsi a 13. Di fatto c’è stato un cammino, un percorso relazionale fra i componenti del gruppo, che si è evoluto nel corso degli anni. La “relazione” è così ben presto divenuta il criterio guida dell’intervento: relazione tra abitanti, ma anche con il territorio, con l’ambiente e con tutti gli attori della filiera, alla ricerca, insieme, di un interesse comune e di un modo di abitare più sostenibile.Era maturata l’idea che, oltre al nostro modo di alimentarci, vestirci e consumare in modo da tendere ad uno stile di vita attento alla soste-nibilità ambientale, sociale ed economica, si potesse anche pensare ad un modo di abitare coerente con questo approccio sistemico alla realtà.LE SCELTE/IL PROCESSOIl gruppo, attraverso un processo volto a capire che cosa i singoli e le famiglie si attendevano da questo edificio da progettare insieme (defini-re gli spazi individuali e quelli che avremmo voluto condividere con gli altri), esprimeva la necessità di tredici alloggi di taglio molto vario (da 1 a 4 stanze da letto) a cui assieme si sceglieva di aggiungere un ulteriore alloggio da offrire in affitto ai servizi sociali locali per situazioni di bisogno temporaneo espresse dal territorio. A questi spazi si decideva di affian-care alcuni spazi comuni, tra cui una lavanderia, una dispensa, un ampio salone polifunzionale con uso di cucina e di servizi, spazi esterni scoperti e coperti, ecc… e la possibilità di condividere servizi e favorire relazioni di mutuo aiuto. A questo proposito si era costituito il “gruppo processi”, con il compito di facilitare gli incontri e le prese di decisione, che ancora oggi si occupa delle relazioni interne e di cercar di creare momenti di benessere comu-ne, al di là delle riunioni “tecniche”. Si è anche redatta e sottoscritta una Carta d’Intenti, riferimento inso-stituibile per rafforzare l’obiettivo. Il gruppo decideva, in particolare, di adottare al suo interno il metodo decisionale del consenso.GLI SPAZIDopo una infruttuosa ricerca di edifici da ristrutturare secondo le nostre esigenze, si è optato per un lotto edificabile in periferia. La disposizione del lotto, la volontà di ricercare una buona efficienza energetica dell’e-dificio, utilizzando anzitutto la bioclimatica (orientamento, schermature, rapporto superficie volume, ventilazione naturale, ecc…) e di favorire le relazioni tra gli abitanti, unitamente alla ricerca della maggior semplicità costruttiva, hanno portato a scegliere la tipologia a ballatoio, con la possi-

Alla scoperta di Ecosol, molto più che un cohousing

ECO ABITAREwww.ecosol-fidenza.it

di Anna Maria Guareschi, abitante Ecosol tempo di lettura: 10 min

bilità di beneficiare di numerosi vantaggi: creazione di un corpo di fabbri-ca ottimale per gli apporti energetici naturali, forma compatta, corretta distribuzione nord-sud dei locali notte-giorno, una copertura rivolta a sud per il posizionamento dell’impianto solare fotovoltaico, utilizzo del-la profondità del ballatoio come schermatura solare, sfruttamento della ventilazione naturale, creazione di uno spazio esterno coperto collettivo (una sorta di “cortile verticale”), facilitazione degli incontri e delle rela-zioni informali. Il salone, che è aggettante rispetto al corpo principale, è stato protagonista di una esperienza di autocostruzione da parte dei futuri abitanti, che hanno realizzato le pareti in balle di paglia.A CHE PUNTO SIAMODa quasi 3 anni stiamo abitando l’edificio e vivendo le relazioni tra di noi.Gli spazi comuni, che avevamo progettato, sono stati effettivamente rea-lizzati e vengono utilizzati.Il salone è uno spazio pluriuso di circa 100 mq. È un soggiorno, una sala per incontri, una sala da pranzo, ecc. È affiancato da una cucina e un ser-vizio igienico. È uno spazio da usare quando si vuole condividere oppure quando se ne ha bisogno. Lo utilizziamo per cenare assieme ogni 15 giorni, ma anche per compleanni, feste di famiglia o per ospitare riunioni.La lavanderia comune ci permette di condividere lavatrici ed asciugatrici. La dispensa ci mette a disposizione una cella frigo dove possono trovare posto le cassette di frutta e verdura che acquistiamo attraverso il GAS, di cui tutti facciamo parte.

L’alloggio sociale, per cause indipendenti dalla nostra volontà, non è an-cora agibile, ma stiamo in ogni caso lavorando, attraverso l’associazione Ecosol, per poter essere operativi non appena le opere edilizie saranno terminate. La scelta di aprirci ad una accoglienza di vicinato è stata una delle scelte qualificanti per tutti noi, già in fase di progettazione. Siamo coscienti della fortuna di questa esperienza, vogliamo che non si chiuda in sé, ma che sia aperta alla realtà, al bisogno, al limite. Abbiamo scoperto, e questo ci meraviglia e ci gratifica ogni giorno, che è bello avere fiducia reciproca, che questo ci fa vivere bene e che non ci chiede sacrifici. Bisogna però imparare a pensarsi non come individui, ma come parte di una comunità, dove io posso stare bene solo se anche chi mi sta vicino sta bene a sua volta.TESTIMONIANZE DI ABITANTI (estrapolate da un’in-tervista)- “Per me è un modo assolutamente normale di abitare, assolutamente spontaneo, come dovrebbe essere, come è, la trovo una cosa naturale…quello che fa veramente il cohousing sono le relazioni, le persone, … uno ci abita proprio e abita con delle persone, non con lo spazio” - “Per me questo [cohousing] è tutto…ritrovarmi in questo…ormai ar-rivata a una certa età, questo è quello proprio che mi dà tanto…mi fa fare nuove esperienze specialmente vivere tutti assieme così, con questa armonia in cui siamo l’uno per l’altro, una famiglia di famiglie…- “è una forma a mio avviso sufficientemente slow, morbida, per poter proporre un modo di abitare non tradizionale che sta in maniera gradua-ta, a seconda di come il gruppo degli abitanti lo interpreta, tra il tradi-zionale condominio e la comune, la comunità, una forma intermedia che prende il positivo dei due aspetti, che si può sintetizzare in sovranità, autonomia del nucleo familiare ma con la possibilità di condividere spa-zi, servizi, risorse e quindi relazioni...via via credo che prevalga l’aspetto della relazione umana…viene da usare il concetto di famiglia allargata, sapere di potersi fidare gli uni degli altri…è una bella carta da giocare”- “Per me è una cosa bellissima nel senso che io caratterialmente sono una persona abbastanza socievole, sto bene con le persone…però con-temporaneamente ho bisogno anche di momenti da sola…ma da tanti anni cercavo di realizzare il sogno di vivere vicino ad amici, è in qualche modo la sicurezza di non essere mai in una solitudine triste…”- “Per noi è stata fondamentale la progettazione partecipata…ci ha per-messo di formare gruppo, di conoscerci tra di noi, di chiarirci le idee, di mettere in comune quelle che erano le attese diverse di ciascuno e qual-che attesa è caduta… Assieme si è costruita una fiducia e si è chiarito bene che avremmo fatto quello che assieme avremmo deciso di fare… assieme avremmo deciso…”- “Mi rendo conto che il cohousing comunque è propedeutico ad una capacità di pensarsi insieme agli altri cioè pensarsi come comunità, come comunità nel senso più ampio, più laico…cioè che non ci si salva mai da soli…”

Realizzazioni che resistono nel tempo con i prodotti naturali

Edilizia 2000, a Pilastro di Langhirano (PR), è da 30 anni una realtà consolidata a Parma e provincia, e rappresenta oggi il punto di riferi-mento di prodotti per l’edilizia ecologica e l’edilizia eco sostenibile, specializzandosi in sistemi e soluzioni naturali per una casa più sana.Poiché la qualità degli ambienti in cui viviamo influisce notevolmen-te sul nostro benessere e sulla nostra salute ed il 90% del nostro tempo lo trascorriamo in spazi chiusi, dedichiamo particolare atten-zione ai materiali da utilizzare.Pertanto Edilizia 2000 si è specializzata in servizi chiavi in mano nella

di Giulia Chiari

fornitura e messa in opera di sistemi a cappotto termico naturali in fibra di legno di elevata qualità.Non meno importante però è la rifinitura finale.L’intonaco è per così dire la pelle della muratura, ha una funzione estetica ma soprattutto migliora la salubrità della struttura del fab-bricato. Già da tempo noi di Edilizia 2000 consigliamo prodotti di finitura ecologici a base di grassello e calci naturali op-pure in terra cruda e argilla. Questi materiali sono ideali anche per il risanamento di murature come intonaci anti umidità.Numerose sono le proprietà di questi materiali naturali:- regolarizzano il microclima degli ambienti interni,- prevengono la formazione di umidità e muffe,- posseggono eccellenti proprietà fonoassorbenti,- hanno elevata capacità di trattenere polveri e gas nocivi presenti nell’aria,- proteggono dai campi elettromagnetici.Il nostro obiettivo è essere costantemente all’avanguardia sui pro-dotti e soddisfare le esigenze del cliente finale attento e sensibile.Il nostro staff di esperti è in grado di offrire un servizio completo, dalla consulenza, al rilievo, alla progettazione e alla posa in opera.Costruire bene la casa è un arte, viverla bene è un diritto!

www.leviedegliasini.jimdo.com

FIDENZA (PR)

Page 14: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

M O D E N A

®

14www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenza BAMBINO NATURALE

Dialogo tra bambini di 8 anni all’interno di uno spogliatoio. Un bambi-no dice all’altro: “Sai, noi abbiamo l’aula di informatica!”; l’altro rispon-de in tono compiaciuto: “Noi invece non abbiamo neanche l’aula!”Ma cosa c’è da compiacersi e perché?Il bambino è felice di avere libertà di movimento, di poter conside-rare luogo dell’apprendimento non uno spazio chiuso, circoscritto e specializzato, bensì l’ambiente in senso lato, il contatto con la natura e comunque spazi coperti ad assetto variabile.Facciamo però un piccolo passo indietro per capire dove e perché le storie dei due bambini si sono separate. Circa otto anni fa un gruppo di genitori e bambini ha scelto di confrontarsi, accomunato dalla ri-cerca di un luogo di continuità tra l’esperienza familiare e quella della socialità “scolastica”; un luogo in cui i bambini e le bambine fossero posti al centro della relazione educativa e anche dell’organizzazione logistica dei tempi; un’esperienza caratterizzata dalla necessità di non delegare ad altri il ruolo di sostegno nei percorsi di vita dei figli, anzi di condividerlo e costruirlo insieme ad altri (genitori ed educatrici). L’idea è stata quella di cercare educatrici in base alla sensibilità, ad una profonda disponibilità ad essere in relazione, per avere uno sguardo attento su cosa accade al gruppo dei bambini e delle bambine. Ognu-no di loro considerato nella sua individualità. Ovviamente il gruppo ha sempre posto attenzione al cibo, biologico e cucinato con cura. Abbiamo iniziato in un gruppo di 5 famiglie a Parma, ora siamo un’as-sociazione (Tanaliberatutti), di cui fanno parte genitori, educatori e persone che sostengono questa ricerca (in tutto siamo circa 60 e la “Scuolina” accoglie 32 bambini dai 3 agli 11 anni). Ci ha sempre contraddistinto l’essere in ricerca, senza identificarci in una corrente pedagogica precisa. Nel tempo abbiamo trovato alcuni punti fermi e pedagogie che ci ispirano e ci sembra abbiano un forte senso: lo sguardo di grande rispetto delle persone che porta la pedagogia libertaria, e lo sguardo attento e la grande cura dei dettagli dell’an-troposofia o l’approccio montessoriano.Dal punto di vista legale questa esperienza educativa è riconosciu-ta dallo Stato e si inscrive nella formula dell’educazione parentale, attraverso la quale i genitori provvedono direttamente alla for-mazione dei propri figli anche nell’età della scuola dell’obbligo.

A parlar di scuola… si fa TANALIBERATUTTI!di Mara Pesci tempo di lettura: 4 min

Economicamente si tratta di un progetto sostenuto dalle famiglie, quindi sempre alla ricerca anche di sostegni per innalzare la qualità delle esperienze e delle opportunità, oltre che di persone interes-sate a condividere un pezzo di strada insieme.Tornando al nostro dialogo tra bambini, le strade si sono separate laddove si è cercato di costruire una scuola con un approccio più ecologico, capace, pur con fatica, di tenere dentro un sistema, in costante dialogo, le diverse figure della comunità educante. Le strade poi si incrociano sempre nella vita quotidiana e allora acca-de che le esperienze si mescolino e si contaminino, con reciproco vantaggio.Per saperne di più: [email protected]

Robert Cross, maestro ceramista, è cresciuto in Inghilterra e dopo la laurea in scienze biologiche, ha scelto di vivere a Gabbiano, sulle col-line di Noceto, in una bellissima posizione panoramica sulla pianura, con vista su Parma e quando è sereno , fino all’arco alpino.Per “Studio Pottery” o atelier di ceramica, si intende la produzione artigianale di pezzi unici di ceramica in quantità limitate e con tutte le fasi di lavorazione effettuate da un individuo o da un piccolo grup-po, queste fasi sono: l’ideazione e la progettazione, la preparazione dell’argilla, la realizzazione a mano e al tornio, l’essiccazione, la biscot-tatura (prima cottura), la preparazione degli smalti, la smaltatura e la decorazione, infine il caricamento del forno e cottura vera e propria ad alta temperatura in un forno a legna autocostruito.La produzione riguarda oggetti di uso quotidiano come tazze, ciotole, piatti, brocche, teiere, articoli per erboristerie come diffusori e tisa-niere, pezzi unici di arredamento per interni ed esterni come fontane,

“GABBIANO STUDIO POTTER”Ceramica Grès e Porcellana di Robert Cross

di Veronica Ventura tempo di lettura: 4 min

portavasi da appendere, vasi e centrotavola, lavabi, luci di porcellana…La produzione avviene nel rispetto dell’ambiente con riciclaggio di tutte le materie prime (argilla, minerali e ceneri del legno). Il grès è cotto in un forno a legna ad alta temperatura a 1300°, si uti-lizza legno di recupero, non trattato e di taglio sostenibile del bosco. Gli smalti sono auto prodotti e atossici, adatti all’uso alimentare. Tutta la ceramica grès può essere lavata a mano oppure in lavastoviglie senza perdere la sua bellezza. Si produco anche pentole, casseruole di diverse misure e diversi smalti, mantengono il sapore del cibo, è una cottura sana, permetto-no una lenta cottura e mantengono a lungo il calore anche dopo che si è spento il fuoco.Hanno una alta percentuale di proprietà antiaderente, sono antigraf-fio, robuste e sono esteticamente interessanti, belle da mettere diret-tamente in tavola. Si producono inoltre oggetti su ordinazione e liste nozze “alternati-ve” con ceramiche personalizzate che dureranno a lungo.Una semplice e sana colazione, il rito del tè o di una tisana serale, una cena fra amici saranno più caldi e piacevoli se si utilizzano le inimitabili ceramiche grès. Anche il vostro regalo sarà indimenticabile.A Gabbiano si organizzano laboratori di ceramica, corsi intensivi di tornio nel week-end con piccoli gruppi e cotture nei vari forni.Per Robert Cross la scelta della cottura nel forno a legna è motivata dalla bellezza straordinaria che rende ogni pezzo unico.«Lascio che siano gli elementi naturali, in particolare le terre d’argilla, la cenere del legno ed il fuoco a creare il magico processo di trasfor-mazione. La scelta di vivere e lavorare in collina è coerente con il mio stile artistico, con la passione per l’essenzialità e l’ordine casuale della natura».Robert e Angela vi aspettano a Gabbiano dove hanno l’esposizione.

Eco Design Sostenibile:La Bottega del Picchio di Marco Gallanti

“Fiducia nelle proprie mani come mezzo per realizzare cose”. E’ que-sta la filosofia che sostiene Marco Gallanti con il suo progetto La bottega del Picchio, un’officina creativa nella quale si utilizzano legno e acciaio per realizzare mobili e oggetti dall’aspetto ibrido. Marco è continuamente alla ricerca di materiale usato da rigenerare, spesso preso da chi non vuole più riutilizzarlo, perché considerato troppo “vecchio”. La bottega del Picchio è un progetto di Eco design Sosteni-bile che mira alla riduzione degli effetti negativi sull’ambiente generati dagli sprechi, progettando manufatti originali: piccoli oggetti di utilizzo quotidiano, cornici, lampadari, librerie, scrivanie, tavoli, porte ed altro ancora. Per Marco Gallanti il tempo ha valore: “Proprio come le rughe sul viso delle persone, così fanno le crepe sul legno e la ruggine sul ferro: donano carattere alle cose”.

La Bottega del Picchio, di Marco Gallantitel: 393.4481053Email: [email protected] Blog: http://labottegadelpicchio.blogspot.it

di Simonetta Rossi tempo di lettura: 4 min

Page 15: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

BUONE PRATICHE, BELLE IDEE E BUONA AMMINISTRAZIONE

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIMAVERA 2016 - n. 10

4 editori, 7 edizioni16 provincie, 250.000 lettori

15

Su RAI 3 inizia il secondo ciclo di trasmissioni “Scala Mercalli”Tempo di lettura 12 min.

di Giovanni Santandrea

Ambiente

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

FEB/MARZO 2016 - n. 10

I

4 editori, 7 edizioni16 provincie, 250.000 lettori

Intervista a Luca Mercalli

La notizia. Il prossimo sabato 27 febbraio RAI3 in prima sera-ta propone la seconda serie di trasmissioni “Scala Mercalli” legate a temi ambientali e alla sostenibilità condotta dal me-teorologo e divulgatore scien-tifico Luca Mercalli.Come lo scorso anno sono in programma 6 puntate. E’ una scelta RAI coraggiosa e impor-tante perché non è una sem-plice trasmissione di divulga-zione scientifica. Presenta ai telespettatori temi scomodi e impegnativi, che molto spesso trovano poco spazio televisivo, o quantomeno lo trovano nelle fasce di ascolto marginali.La prima serie del 2015 ha avu-to un riconoscimento da parte del pubblico televisivo asso-lutamente incoraggiante. Lo share si è attestato sul 5%, cor-rispondente a circa 1,2 milioni di spettatori. Certo non cifre da San Remo. Ma per RAI3, e per il tipo di trasmissione, viene va-lutato in modo assolutamente positivo.Incontriamo Luca Mercalli per aver alcune anticipazioni.

Dopo l’esperienza sicuramen-te incoraggiante dello scorso anno ti aspettavi che RAI3 ti riproponesse la realizzazione di una seconda serie di “Scala Mercalli”? Sì, era una proposta che è stata avanzata immediatamente alla chiusura della prima edizione e che è stata formalizzata già a giugno 2015. Il lavoro di prepara-zione di un programma di questo genere è tuttavia molto lungo e meticoloso, il risultato si vede solo ora, ma è durato quanto la gestazione di un bambino!

Nel primo ciclo del 2015 hai toccato e approfondito molti temi importanti legati alla sostenibilità, quali riscaldamen-to globale e picco del petrolio. Quali difficoltà hai incon-trato in termini di comunicazione per “forare lo schermo” anche trattando temi complessi e sicuramente inquietanti per noi tutti?Quale approccio hai scelto per rispettare il rigore scientifi-co dei contenuti e superare la difficoltà di trovarti nel ruolo di Cassandra che comunica “scomode verità”?Ho seguito uno schema di alternanza tra l’illustrazione dei problemi e la proposta di soluzioni possibili e fin da subi-to attuabili. Devo dire che i documentari mirati che abbiamo prodotto internamente alla Rai o con documentaristi esperti di temi ambientali sono stati sempre all’altezza di una comu-nicazione incisiva sia sul piano degli argomenti e dei luoghi, concordati in precedenza con la redazione, sia della fotografia e del montaggio. Ovviamente è in questi casi che lo strumento televisivo manifesta tutta la sua efficacia: coniugare le emozio-ni delle immagini con le informazioni scientifiche rigorose. Il milione di persone che ci ha seguito dimostra che si può fare...

Quali nuovi aspetti affronterà la seconda serie? Riprenderà i temi già presentati nel 2015 approfondendoli, oppure an-

drà ad esplorare altri temi? Puoi dare ai lettori di “Vivere Sostenibile” qualche anticipazione sulle caratteristiche del-la nuova serie? Seguirò sostanzialmente lo stesso schema del 2015 ma con nuovi esempi e luoghi diversi: puntate tematiche su clima, energia, acqua, cibo, trasporti sostenibili, politiche della so-stenibilità. La novità è che abbiamo aumentato il numero di documentari che ho girato personalmente, con tre servizi a puntata al posto di uno, mentre abbiamo ridotto gli ospiti in studio da due a uno. Ci sarà sempre un esperto di riferimento che tratterà il tema della puntata, ma il maggior numero di filmati renderà ancora più dinamica la narrazione.

Tra la prima e la seconda serie di “Scala Mercalli” sono suc-cesse tante cose. Abbiamo definitivamente sforato il valore di soglia psicologica delle 400 ppm nella concentrazione di CO2 in atmosfera. Ma non solo. A giugno 2015 papa France-sco ha pubblicato l’enciclica “Laudato si’” proprio sui temi legati alle responsabilità che tutto il genere umano ha nei confronti dell’ambiente. A dicembre a Parigi COP21 ha vi-sto dopo lunghe e difficili negoziati l’approvazione di una risoluzione che non sarà sicuramente sufficiente, ma per la prima volta vede la ratifica da parte di tutte le delegazio-ni. Saranno argomenti presenti nella seconda serie? Quali sono le tue valutazioni?Sì, certo, sono tutti temi richiamati nelle puntate, soprattutto nella prima del 27 febbraio, che ha tratteggiato il bilancio di COP21. Il 2015 è stato dunque un anno di importanti fatti am-

bientali, ma purtroppo la sostanza è che le nostre reazioni so-ciali e politiche sono sempre troppo lente rispetto all’urgenza della situazione fisica.

Circa 2 anni fa a molti fecero impressione le dichiarazioni di Holmgren, padre della permacultura, quando dichiarò di essere giunto a ritenere impossibile una graduale disce-sa energetica, con la minimizzazione dei traumi sociali che invece è auspicata da Rob Hopkins e più in generale dal mo-vimento delle Transition Town. Holmgren allora prefigurò l’entrata delle nostre società in quello che chiama “Tecno-logia Marrone” (Brown Tech), tale da determinare succes-sivamente un grave collasso globale economico e sociale, con una Transizione molto pesante. Anzi si spinse oltre af-fermando che dovremmo deliberatamente fare in modo che questo accada. Tu cosa ne pensi?Non ci sono dubbi che ci siamo spinti in un territorio molto pericoloso. Raggiungere gli obiettivi di Parigi e in generale di sostenibilità è molto difficile e ci sono buone ragioni di pen-sare che dovremo comunque affrontare in futuro gravi crisi ambientali e dunque sociali. Ma a che servirebbe comunicare un messaggio troppo rassegnato, troppo fosco, da “si salvi chi può”? A nulla. Quindi abbiamo scelto una linea che pur non nascondendo la gravità delle dinamiche in atto, favorisca tut-tavia una presa di coscienza proattiva, fornisca gli strumen-ti per diventare parte protagonista della transizione a tutti i livelli, con le proprie scelte e con l’attività politica. Qualsiasi azione che sposti anche di poco la nostra traiettoria verso il baratro è migliore che il lasciar tutto come sta.E poi succeda quel che può succedere, ma almeno ognuno avrà fatto in modo razionale la propria parte, il meglio che era possibile fare, consapevoli dei propri limiti ma anche fiduciosi della speranza che un processo virtuoso a cascata possa - sia pur con basse probabilità - verificarsi e accelerare la transi-zione. Se non ci si prova nemmeno... no?

Ultima domanda Luca. Tra i lettori di “Vivere Sostenibile” ci sono molte persone impegnate in piccole o grandi iniziative di Transizione locale. Molti di loro vedranno con interesse e piacere la nuova serie di “Scala Mercalli”. Vuoi rivolgere loro un messaggio e un saluto.Dico che avranno a disposizione dodici ore di televisione nel quale ho distillato il massimo delle mie competenze scientifi-che e comunicative con mezzi relativamente modesti: li assi-curo che in questo caso la Rai ha speso bene i soldi del canone! Ovviamente non si può trattare tutta la complessità di que-sti argomenti come ciascuno desidererebbe, soprattutto nel campo di chi è già informato: ci sono linguaggi televisivi che tocca rispettare se non si vuol finire a fare un programma ma-gari perfetto sul piano formale, ma inguardabile per un vasto pubblico. Meglio semplificare qualche argomento ma aprire la mente a un gran numero di persone, che spaccare il capello in quattro e parlare a un piccolissimo numero di eletti. Oggi il bello è che c’è il web, uno guarda il programma, scopre una situazione, un luogo, un tema, un libro, un ricercatore, e in pochi secondi va su google e può approfondire. L’importante è catalizzare la curiosità e la volontà di informarsi, di spostare l’attenzione su questi argomenti così strategici per il nostro futuro. Non abbiamo certo la pretesa di esaurirli in un sabato sera, ma di offrire delle chiavi di lettura qualificate per orien-tarsi.Ovviamente mi auguro che con il passaparola e la sensibiliz-zazione attraverso la rete si possa raggiungere un numero più elevato di persone rispetto all’anno scorso, soprattutto giovani studenti, che saranno i principali obiettivi dei cambiamenti - buoni o cattivi dipende da noi e da loro - del prossimo futuro. Quindi guardate e fate guardare Scalamercalli. E sul sito www.scalamercalli.rai.it troverete comunque tutte le puntate e so-prattutto le schede bibliografiche di approfondimento.Buona visione e buona transizione!

Grazie Luca del tempo che ci hai voluto dedicare…

Page 16: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIM

AVER

A 20

16

16Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

FEB/

MAR

ZO 2

016

Tempo di lettura 3 min.

a cura della Dott.ssa Roberta Lancellotti

La Dentosofia: quando i denti parlano di noiLavoro da quindici anni come odontoiatra con un’attenzione particolare agli effetti dell’occlusione (chiusura della bocca) sul-la postura del paziente.Un giorno Andrea, uno degli osteopati con cui collaboro, mi ha chiesto se conoscevo il metodo “soulet besomes”, ma io cadevo dalle nuvole... Ho iniziato a cercare su Internet, trovando molte informazioni riguardo a questa nuova metodica e, incuriosita, mi sono iscritta a un Corso di Perfezionamento in Dentosofia presso l’università di Tor Vergata, per poi frequentare, entusia-sta, il corso annuale tenuto in Francia dal Dott. Montaud cofon-datore della Dentosofia. Mi si è letteralmente aperto un mondo perché ho scoperto che nella nostra bocca è racchiusa tutta la nostra esistenza.La Dentosofia (così chiamata da “dens” dente e “sophia” sag-gezza) nella definizione dei suoi ideatori Dott. R. Mathieu e Dott. M. Montaud è “una terapia caratterizzata da un approccio umanistico all’arte dentistica basata su tecniche funzionali co-nosciute, che pone in evidenza l’equilibrio dell’essere umano e in senso più lato, quello del mondo intero”.Utilizza come mezzo terapeutico un apparecchio definito Atti-vatore Plurifunzionale o Equilibratore (vedi foto), una sorta di paradenti, che va ad agire a livello dei denti, della postura e della psiche. Si tratta di un’autoterapia guidata in cui il paziente, ac-

Benessere corpo e mente

II

Eventi

Fa’ la cosa giusta! 2016

Dal 18 al 20 marzo prenderà il via la tredicesima edizione di Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata a Milano da Terre di mezzo Eventi.Fa’ la cosa giusta! proporrà nuovi temi e progetti, affiancati ai prodotti e iniziative negli ambiti che da sempre caratterizza-no la fiera: alimentazione biologica, a km zero o cruelty free, moda etica, mobilità a basso impatto, abitare green, giochi e proposte sostenibili per l’infanzia, prodotti del commercio equo e progetti delle associazioni e cooperative non profit. Tra le novità dell’edizione 2016 il progetto Speziale: un’area tutta da vivere, grazie ai molti laboratori e dimostrazioni in pro-gramma, dove degustare differenti miscele di tè, sperimentare sapori esotici o nostrani, dai preziosi pistilli di zafferano sardo fino alle bacche di vaniglia del Madagascar.Ci sarà un ampio spazio tematico dedicato ai Percorsi a piedi e Grandi itinerari italiani ed europei, particolarmente centrale in occasione dell’anno nazionale dei Cammini, che coincide anche con il Giubileo straordinario. Viaggiare e farlo in manie-ra consapevole è, infatti, una scelta che sempre più caratteriz-za le vacanze di italiani e non: percorsi culturali, paesaggistici e puramente ludici.Il programma di laboratori, incontri e dimostrazioni vedrà tante nuove proposte per iniziare a “far da sé” che permet-teranno di scoprire come trasformare abiti non utilizzati, ef-fettuare piccole riparazioni sul proprio guardaroba, produrre detersivi e prodotti per la casa.Per gli amanti della cucina Fa’ la cosa giusta! proporrà show cooking e workshop per tutti i gusti, per scoprire il gusto di cucinare in modo completamente etico: proposte a tema ve-gan e crudista ma anche suggerimenti per piatti a basso indice glicemico, con ricette adatte ai diabetici e ai celiaci (poiché prive di glutine).A bimbi e famiglie saranno dedicati molti spazi e laboratori creativi, differenziati per età. Il primo, pensato per la fascia 0-8 anni, in cui gattonare, giocare, realizzare marionette e partecipare a laboratori creativi. I piccolissimi, dai pochi mesi fino ai 3 anni, avranno a disposizione un tappeto interattivo tematico, caratterizzato dai quattro elementi naturali (aria, acqua, terra e fuoco), in cui fare esperienze sensoriali accom-pagnati dalle mamme e dai papà. I ragazzi più grandi, tra gli 8 e i 14 anni saranno i protagonisti dello spazio Teenmaker: un polo in cui cimentarsi in esperimenti scientifici e tecnologici.

Sapori nostrani ed esotici, workshop di creatività sostenibile e un’ampia vetrina di prodotti alla fiera nazionaledel consumo critico e degli stili di vita sostenibili

Per informazioni FA’ LA COSA GIUSTA! 2016 da venerdì 18 a domenica 20 marzo fieramilanocity, viale Scarampo, GATE 4, Mila-no (Metropolitana M5 “Lilla”, fermata Portello, davanti all’ingresso di Fa’ la cosa giusta!).

Giorni e orari di apertura:Venerdì 18 marzo: 9 - 21Sabato 19 marzo: 9 - 22Domenica 20 marzo: 10 - 20

Ingresso con catalogo, acquistabile all’entrata al prezzo di 7 euro. Per i minori di 14 anni l’ingresso è gratuito.www.falacosagiusta.org || FB: Fa’ la cosa giusta || TWIT-TER: @Falacosa_Giusta

Laboratorio pratico dedicato alla scoperta di una col-tura che suscita sempre grande interesse: la Canapa.

Domenica 20, dalle 11 alle 12, nello spazio Critical Fa-shion di FA’ LA COSA GIUSTA, impareremo come uti-lizzare la canapa in cucina, in particolare per creare il pane. Durante l’incontro verranno fatti brevi accenni ad altre applicazioni in cucina, quali pasta, cioccolato e birra. Un’occasione interessante per ri-scoprire questo antico vegetale locale.A cura di: Vivere Sostenibile, il progetto multi-media-tico delle soluzioni per un nuovo modello di vita, Asso-canapa, realtà che promuove, tutela e diffonde la col-tivazione della canapa e il suo impiego nei vari settori produttivi e ENDRA ArteèCiboèArte associazione cul-turale e centro studi per la ricerca, la sperimentazione e la formazione nel campo d’integrazione tra tecniche dell’arte, medicine tradizionali e neoscienze mediche, e pratiche del cibo, per la cura per la salute e il benessere individuale e delle comunità.Partecipazione: Gratuita, con contributo di 5 euro per il pane.

Tempo di lettura 5 min.

compagnato dal dentista, lavora di sua iniziativa e volontà per il recupero delle funzioni neurovegetative del cavo orale: respira-zione, deglutizione, masticazione e fonazione. La modifica della bocca e il riposizionamento dei denti sono una conseguenza di questo processo e man mano che la bocca ritrova il suo equi-librio si osservano sorprendenti miglioramenti anche a livello posturale e psico-emotivo.

Io utilizzo l’attivatore da qua-si due anni e mi sento molto cambiata a tutti i livelli: in pri-mis la mia bocca si è “allargata” e i miei denti allineati, i dolori cervicali di cui soffrivo si sono decisamente attenuati e sono emotivamente più equilibrata. Il mio modo di approcciarmi al paziente è cambiato drastica-mente, ora non pongo più l’at-tenzione solo al singolo dente che fa male o è disallineato, ma guardo il paziente nella totalità del suo essere.Questo trattamento è efficace a

tutte le età anche se nei bambini con problemi ortodontici i ri-sultati sono più immediati rispetto agli adulti. Per chi è interessato ad approfondire l’argomento terrò la con-ferenza ‘Dalla Dentosofia all’Osteopatia’ presso l’Associazione Energia e Benessere asd di Modena il 2 Marzo 2016 alle ore 20 oppure può venirmi a trovare a Carpi (MO), previo appunta-mento, presso lo Studio Dentistico Associato Lancellotti Solieri.

Foto di Luana Monte

Page 17: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIM

AVER

A 20

16

17Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIMAVERA 201617

Page 18: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIM

AVER

A 20

16

18

Tempo di lettura 1 min.

Proposte di green franchising

Tempo di lettura 1 min.

a cura della Redazione

La Canapa: la pianta che può salvare il mondo

BOTTEGA DELLA CANAPA ® è un’azienda italiana protagonista nel settore della vendita e della distribuzione all’ingrosso internazionale di prodotti naturali e biologici. Fondata nel 2003 in Romagna da Gia-como Masioli e Massimiliano Spinelli, è la prima catena italiana di negozi che propone la più ampia scelta di articoli derivati dalla lavo-

Vivere Sostenibile:comunicare l’ambiente e la sostenibilità

Vivere Sostenibile è la “Bio-Eco rivista locale” dedicata ai temi della sostenibilità ambientale economica e sociale,, che si ri-volge a un target selezionato e ben identificato di persone at-tente e consapevoli in tutte le loro scelte quotidiane.Infatti il “lettore tipo” di Vivere Sostenibile è attento ai temi dello sviluppo sostenibile, dell’energia, del benessere del cor-po e della mente, dell’ambiente e del sociale.Grazie al network di editori indipendenti, Vivere Sostenibile, è pubblicato in tante aree diverse di Italia ed è ricco di contenu-ti, notizie ed eventi, legati al territorio e alle comunità locali. Il nostro lettore potrà trovare (o troverà tra breve) l’edizione locale di Vivere Sostenibile, nella propria città di residenza, nei tanti punti di distribuzione come associazioni, biblioteche ristoranti e negozi Bio, feste, fiere o mercati eco/bio e negli eventi sociali e partecipativi della propria comunità. Oppure potrà riceverla in formato PDF, iscrivendosi gratuitamente a www.viveresostenibile.net .Vuoi aprire la tua edizione locale di Vivere Sostenibile?Cosa proponiamoProponiamo un’attività coinvolgente e appassionante. Affi-liandoti a Vivere Sostenibile Network, puoi diventare uno dei piccoli editori indipendenti che partecipano alla realizzazio-ne del primo magazine multimediale di comunità, dedicato ai temi del cambiamento, della decrescita, della transizione, del benessere e della sostenibilità. Richiedici maggiori info e la di-sponibilità di attivare il progetto nella tua zona.Se sei interessato ad avere maggiori info sull’affiliazione a Vi-vere Sostenibile Network, manda una mail a: [email protected].

Apri un punto vendita nella tua cittàÈ possibile aprire una Bottega della Canapa in centri con popolazione non inferiore ai 50.000 abitanti, salvo casi eccezionali da valutare. La Bottega si presenterà con le stesse caratteristiche delle altre già affiliate alla catena (insegna, decorazioni e arredo interno).Altre info: www.bottegadellacanapa.com

a cura della Redazione

razione artigianale della canapa, la pianta che può salvare il Mondo.Bottega della Canapa ® produce e distribuisce a livello mondiale. Alimenti e cosmetici naturali a base di canapa, proveniente da col-tivazione biologica e certificata. Presso i punti vendita diretti o di af-filiati, si possono trovare inoltre articoli di abbigliamento in canapa e in altri tessuti naturali, accessori e borse in canapa, cotone bio e materiali di riciclo, oggettistica, prodotti per il biogiardinaggio, libri e altro ancora. Si può acquistare anche online e ricevere i prodotti a casa pochi giorni.La Mission è unire la qualità, la versatilità e gli alti valori nutrizionali della canapa alla competenza e all’innovazione, attraverso un’accu-rata ricerca della qualità e selezione delle materie prime, per risco-prire e realizzare prodotti che vi aiuteranno a migliorare salute e benessere.Bottega della Canapa, offre ai suoi clienti una scelta di acquisto, etica ed ecologica: impegnandosi a non utilizzare OGM, a non testare i propri prodotti su animali, a rispettare e tutelare l’ambiente, a pro-muovere il risparmio idrico ed energetico.L’ azienda è strettamente legata all’Emilia Romagna, storicamente considerata come la prima regione d’Italia ad esportare canapa ita-liana in tutto il mondo.Bottega della Canapa ha la propria sede a Cesena (FC) e, attraverso un contratto nazionale di franchising, è presente anche a Bologna, Ferrara e Faenza (RA).

Page 19: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

PRIM

AVER

A 20

16 Fiere, convegni, incontri,mostre, mercati e molto altroper comunicare, partecipare e condividere stili di vita sostenibili

M O D E N A

®

19www.parma.viveresostenibile.netPRIMAVERA 2016

Parma PiacenzaAPPUNTAMENTI DI PRIMAVERA

Casale/cascina in vendita a Pontevico (BS), ristrutturato recente-mente con materiali ecocompatibili (fibra di legno pressata a vapo-re come isolante, massetto di calce come finitura interna, tempere biologiche) POSSIBILITA’ DI AFFITTO RISCATTO. Composto da: 2 appartamenti finiti di circa 150 mtq e di circa 50 mtq, soffitta di circa 113 mtq, 3 box, fienile di 114 mtq, terreno da decenni non trattato chimicamente piantumato parzialmente con piante da frut-ta e da legna di circa 4000 mtq, B&B avviato, forno in terra cruda, pannelli fototermici. Questo LUOGO ha tantissime potenzialità concretamente realizzabili sin da subito, anche grazie alla sua po-sizione particolarmente strategica. Prezzo: 420.000 euro. Per info, Stefania: 333.2336922.

ANNUNCIof fro

cercoTanaliberatutti ha bisogno di spazio… Siamo un’associazione di fami-glie che promuove già da qualche anno un progetto di istruzione pa-rentale per bambini dai 4 ai 12 anni. Cerchiamo uno spazio in affitto nell’area di Langhirano, Lesignano, Corcagnano, Felino e Sala Baganza che possa accogliere una trentina di bambini con una metratura di cir-ca 200 mq e con spazio verde, uno spazio dove far crescere i bambini a contatto con la natura. Tel: Giorgio 340.6752599 o Sara 349.8250802.

Osteria Vegetariana biologica a km 0 cerca SOCIA/o con esperienza in marketing-gestione e lavoro sala-bar. Che abbia voglia di investire fondi e lavorare in questo picco-lo e bel progetto. Sono ai piedi delle colline tra Bo-logna e Modena. Possibili-tà di ospitalità per venire a conoscere il progetto. Contattare [email protected] o mandare sms al 380.2970618.

MARZO 2016• Martedì 14, 28 marzo 11 aprile 2, 16 e 30 maggio

Ore 17.30 - 19CORSOLeggere un libro, leggere il mondoCorso laboratoriale di lettura ad alta voce condotto da Mario Ma-scitelli, direttore artistico, attore e regista del Teatro del Cerchio. Il corso è diviso in 10 appuntamenti un’ora e mezza l’uno si svolge-ranno ogni 15 giorni, è finalizzato alla promozione della lettura e alla crescita culturale della comunità ed è aperto a tutti coloro che, per diverse esigenze (educative, professionali, ma anche solo personali), Informazioni e iscrizioni al 331 8978682 e [email protected] Civica, Vicolo Santa Maria 5 - Parmawww.teatrodelcerchio.it.

• Sabato 12 marzo

Ore 21SPETTACOLOSlurpSpettacolo di e con Marco Travaglio, con la partecipazione di Gior-gia Salari e la regia di Valerio Binasco. Informazioni prevendita: Puzzle Puzzle S.r.l. – Via Lodovico Borsari, 1B – Parma – 0521.993628 e Mu-sic Mille – Piazza Arturo Balestri, 51/A – Parma – 0521.272642Auditorium Paganini, Teatro Regio, Via Toscana 5/a - Parmawww.teatroregioparma.it

• Domenica 20 marzo

Ore 9WORKSHOPFacilitatore MandalaIl Mandala è uno strumento di auto-guarigione ed elevazione spiri-tuale tra religioni, filosofie orientali e culture, archetipo che comunica con forme geometriche, simboli, numeri e colori. E’ il viaggio tra sim-bologia, numerologia e geometria sacra. E’ rivolto a terapeuti e pro-fessionisti che operano nell’ambito della medicina alternativa, inse-gnanti, educatori, operatori olistici, comunità terapeutiche, diplomati e laureati con percorsi formativi nel campo delle professioni sanitarie e counselor e a persone desiderose di ampliare la propria crescita personale. Per informazioni e prenotazioni: Dealove Fintevivo Parma 389 8948399 - Sabrina Buccolini 339 5044612Strada Rosi Ballena 22 Fontevivo (PR). www.dedalove.com/accademia

• Mercoledì 23 marzoOre 20.30INCONTRO Dieta vegetarsana – Alimentazione consapevolea cura del dott. Mariano Marino, dietista specializzato in scienze dello sport e del fitness. Per aumentare al massimo le capacità del nostro corpo, prevenire le malattie, migliorare le performance sportive, ave-re una vita lunga e sana, perdere peso e rimanere in forma. Organiz-zata da Parma etica Asd (affiliata ACSI). Richiesta contributo soci 5 €. Tessera associativa 10 €. E’ necessaria la prenotazione, i posti sono limitati. Info e prenotazioni al 389077675 o [email protected] Solidarietà Sociale, Strada Cavagnari 3 (sopra alla pizzeria) – Parma. www.parmaetica.com

MAGGIO 2016

• Sabato 2 e 30 aprile – 29 maggioOre 14.30 - 17.30INCONTROPercorsi di Crescita ConsapevoleAttraverso Rebirthing, Meditazione in Respiro Connesso e sviluppo del Paradigma “Farfalla”. Con Giovanna Visentini. Iscrizione obbligatoria. In-formazioni e prenotazioni al 329 1027100 e [email protected]. Cir-colo delle farfalle, Via Isola 50 - Parma

• Giovedì 7 aprile

Ore 19.30 – 21.30CORSOCorso di cucitoCorso di 6 lezioni da due ore ciascuna con Lucia Pomelli e organiz-zato dall’Associazione Culturale Tandem di Parma. Lo scopo è fornire gli strumenti per chi desidera cimentarsi con l’arte del cucito. Acquisi-te le tecniche base il corsista sarà in grado di effettuare semplici ope-razioni e riparazioni sartoriali su capi d’abbigliamento. Informazioni e programma completo al 0521/571271 e [email protected]

Laboratori di sartoria dell’IPSIA (Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato) “Primo Levi”, Piazzale Sicilia 5 - Parmawww.facebook.com/Associazione-Culturale-Tandem - www.corsisti-percaso.it

• Da sabato 23 a lunedì 25 aprile

Ore 10 - 19Nel segno del Giglio23^ Edizione della Mostra mercato del giardinaggio di qualità, quest’anno sarà un omaggio a Maria Luigia per i duecento anni da suo insediamento: il 19 aprile del 1816 Maria Luigia d’Austria arrivò nel suo nuovo regno, il Ducato di Parma. La sua prima destinazione fu la Reggia di Colorno, la sua futura residenza estiva. La mostra mercato si terrà nel cortile interno della Reggia, lungo i viali del parterre e tra le sinuosità del grande parco della Reggia, dove gli oltre cento padiglioni di questa grande mostra-festa del giardinaggio saranno addobbati a festa e verrà mostrata una selezione di piante d’epoca per offrire specie ormai escluse dalla grande produ-zione. Costo giornaliero 8 € , gratis fino ai 14 anni. Per informazioni AR-TOUR Cooperativa di Servizi Culturali: [email protected] e Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica c/o Reggia di Colorno: 0521 31 37 90 e [email protected] della Reggia - Colorno (PR). www.nelsegnodelgiglio.it

• Da venerdì 6 a domenica 8 maggio

Ore 14 - 23EVENTODe Gustibus 2016 - Il Giardino del GustoIl più atteso appuntamento primaverile dedicato agli amanti del bien-vi-vre. Lo scrigno verde si trasforma in un vero e proprio giardino culturale, dove Sapore, Natura e Tradizione s’intrecciano e descrivono unindimen-ticabile ed emozionante viaggio all’insegna del gusto. Informazioni al 328 1936450 e [email protected] Malenchini, Str. Felino in Vigatto 2 - Carignano (PR)www.degustibus.parma.it

• Giovedì 12, venerdì 13 e sabato 14 maggio

Ore 21SPETTACOLOCassandra o del tempo divoratoIspirandosi alle riletture del mito antiche e moderne (da Euripide a Christa Wolf), lo spettacolo porta in scena la figura mitica di Cassandra, mettendone in luce la strabiliante modernità. Con accompagnamento musicale originale e coreografico.Fondazione Teatro Due, Viale Basetti, 12/a - Parma. www.teatrodue.org

APRILE 2016

MERCATICONTADINI

Dal produttore al consumatore:ecco i mercati dove trovare buona frutta e verdura, latticini e uova, farine e marmellate realizzate a Km0,

con dedizione e passione da chi la terra la amae la conosce per davvero!

PARMAOGNI MERCOLEDÌ

mattina“La Corte - dalla terra alla tavola”: vendita diretta da parte

degli agricoltori dei propri prodotti, con o senza certificazione biologica in P.le Lubiana

OGNI SABATOdalle 8,30 alle 13,30

“La Corte - dalla terra alla tavola”: in strada Imbriani,all’ombra della Chiesa della S.S. Annunciata, nel cuore

del quartiere Oltretorrente. “La Corte” è riservato alla vendita diretta da parte degli agricoltori dei propri prodotti,

con o senza certificazione biologica

FONTANELLATOOGNI 4a DOMENICA DEL MESE

dal mattino alla seraROCCA E NATURA

Tra biologico, benessere e opere dell’ingegno- intorno alla Rocca Sanvitale.

Commercianti, agricoltori e maestri dell’ingegnoespongono prodotti naturali, biologici e opere della creatività.

Uno spazio è dedicato al commercio equo e solidale,a gruppi e associazioni che si occupano di benessere,

ecologia e medicina naturale

TRAVERSETOLOOGNI DOMENICA

Da tempo registrano la presenzadi produttori agricoli biologici e non

BORGOTAROOGNI LUNEDÌ

mattinoPiccolo ma significativo mercato

COLORNOOGNI 3a DOMENICA DEL MESE

Il Mercato della TerraCon il patrocinio di Slow food

LESIGNANO DE’BAGNIOGNI 2° SABATO DEL MESE

dalle 10 in poiMercato prodotti biologici e altro

Organizzato da gAStronauti

NUOVIMERCATI A:FIDENZA

OGNI VENERDìFORNOVO TAROOGNI MARTEDì

SAN POLO DI TORRILE

Page 20: Buone pratice, belle idee e buona amministrazione · • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci. I vantaggi per chi aderisce

M O D E N A

®

20www.parma.viveresostenibile.net PRIMAVERA 2016

Parma Piacenza

Collabora con Vivere Sostenibile, idee, progetti, valori e iniziative, per un nuovo modello di vita!Nelle pagine di Vivere Sostenibile e negli incontri, le fiere e gli eventiche realizziamo o ai quali partecipiamo, promuoviamo un processopartecipativo e di crescita della consapevolezza delle persone, conl'obiettivo di attivarci insieme, per comunicare e realizzare il cambiamento!

3 modi per dimostrare tutta la tua attenzioneverso l'ambiente e la tua comunità.

Vuoi scrivere delle tue passioni su Vivere Sostenibile ? Diventa redattore e proponi temi, esperienze, riflessioni ecc,

Puoi condividere le tue passioni con gli oltre 130.000 lettori di Vivere Sostenibile. Gli argomenti che pubblichiamo, devono essere coerenti con i valori veicolati da VS. Proponi il tuo articolo, di 2000 battute (un foglio A4 ca.) completo di foto e titolo.

Ricordati di scrivere i tuoi dati e il tuo recapito. Invia tutto via mail a [email protected]

Regala ai tuoi clienti una copia omaggio di Vivere Sostenibile ! Con un piccolo contributo mensile o senza nessun onere a tuo carico se sei inserzionista,

puoi distribuire Vivere Sostenibile gratuitamente ai tuoi clienti. Se hai un negozio o ristorante BIO, un'associazioneo una palestra, se ti occupi di attività naturali o olistiche, di benessere, se hai un ambulatorio, se ti occupi di animali

o hai un'attività in sintonia con i nostri valori, offri una copia gratuita di VS ai tuoi clienti o soci. Contattaci via mail a [email protected]

Sostieni Vivere Sostenibile ! (riservato a persone singole. Per associazioni e cooperative, vedi riquadro “club della coccinella” a pag.2)

CON UN VERSAMENTO DI ALMENO 25 EURO, diventerai socio dell'associazione comunità sostenibile. Potrai così partecipare alle iniziative dell'associazione (es: i corsi dell'ACCADEMIA DELLE PRATICHE SOSTENIBILI),

senza più pagare la tessera. Inoltre riceverai in busta a casa:la tessera associativa, la vetrofania per l'auto con la coccinella di VS e 1 copia cartacea di VS.

Contattaci via mail a [email protected] Ti risponderemo indicandoti gli estremi bancari al quale fare il versamento.

Sostieni il cambiamento nella tua comunità!