buburger fano

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1 fanoinforma.it piu-magazine.it autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006 anno 6_ numero 32_ marzo/aprile 2012 _ distribuzione gratuita www.fanoinforma.it Buburger, l’arte di mangiare fast con un piacere slow

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Buburger Fano PIU' di Fanoinforma n.32

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Buburger, l’arte di mangiare fast con un piacere slow

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Buburgerristorante

FANO - PESARO

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Buburger, l’arte di mangiare fast con un piacere slow

RUBRICHE

INDICE NUMERO 32 Anno 6 - Numero 32 Gennaio - Febbraio 2012Distribuzione gratuita

Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006

Editore Mattia TarsiGlobal Service in progress s.r.l.

ImpaginazioneEmme graph-event

StampaArti Grafiche Picene

DistribuzioneFull time Group

Direttore responsabileCorrado [email protected]

Redazioneper inviarci i vostri [email protected]

Hanno collaborato a questo numeroAlessandra GaspariniAnnalisa PerazziniCarlo MoscelliRodolfo ColariziClaudia MoschiSergio SchiaroliSilvia Bonci

06 - A Giugno faremo i conti

05 -Buburger, l’arte di mangiare fast con un piacere slow

22 - Fano città con una “lunga ombra sull’anima”

36 - Quando la politica finisce in... satira

12 - Scopri le origini della tua strada. Piazzetta Omiccioli Enzo

07 - “Lotta alla fame” Un sms per salvare 8.000 bambini in kenya, Tanzania e Zambia

24 - Da Fano a Burgos per un... sorriso28 - Cortesie per gli ospiti e la processione “post-parto”

37 - Una galleria d’arte da guinnes dei primati

16 - Alla scoperta della confraternita di Santa Maria del Suffragio

30 - I cittadini attivi fanno sbocciare la primavera a San Lazzaro

10 - Cerchi un lavoro? ecco le offerte

38 - F.A.ZOO Green Energy: quando l’azienda si autoalimenta

18 - Il successo arriva a tempo di samba

32 - Imu, in arrivo la stangata

48 - IL CINEASTA

43 - IL PROMOTORE FINANZIARIO

42 - LA PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA

50 -51 - SPRTLAND

49 - LA SPADACCINA

39 - L’ERBORISTA - IL FARMACISTA

40 - VITA DIOCESANA

45 - LA PROFUMIERA

46 - CIRCOLO TENNIS FANO

Chi è la mente dietro al successo del Bu-burger, il fast food con l’anima slow?

Prodotti freschi e tipicità locali sono gli ingredienti del successo di Stefano Mirisola

E’ Stefano Mirisola, un imprenditore 26 enne che poco più di un anno fa ha deciso di con-ciliare una mancanza con una passione: la mancanza era quella di un posto in centro dove poter trovare un hamburger di qualità con contorno di patatine fritte, la passione è quella per la cucina creativa e glocal. Det-to e fatto: se all’inizio erano tre soci adesso c’è solo Stefano e la sua imbattibile squa-dra composta da Alban Qylafi, lo chef che ha lavorato per i ristoranti di alberghi a 5 stelle e che va a fare la spesa al mercato tutti i giorni, la moglie Angela e la sorella Pamela che Stefano definisce “il motore che ci da tutta l’energia necessaria per andare

di Claudia Moschi avanti”. E in effetti gli elementi che contrad-distinguono una pausa pranzo o una cena al Buburger sono la certezza di trovare cibi freschi preparati sul momento e tanta cor-tesia. “Siamo aperti da un anno e mezzo e il successo che stiamo avendo conferma che il fastfood di qualità è stata un’idea vincen-te. In centro storico mancava un posto dove poter mangiare qualcosa di gustoso a prez-zi accessibili e il Buburger sta richiamando gente di tutte le età: dai bambini che ci ven-gono con i nonni, agli adolescenti fino alla gente che lavora in ufficio e vuole godersi una bella pausa pranzo. E il giro di clienti che abbiamo ottenuto in poco tempo ci ha dato l’entusiasmo necessario a spingerci ol-tre, ecco da dove nasce l’idea di affiancare ai menu a base di panini anche una scelta di primi e secondi piatti gastronomici. Tra l’altro abbiamo appena messo a punto un

menu tex-mex e abbiamo dedicato al tema anche una delle nostre salette”. Ma non è finita qui, perché Stefano ha avuto l’idea di portare nel suo locale anche le eccellenze culinarie del territorio marchigiano con di-verse serate dedicate: il progetto “Tipicità in città” ha avuto un grandissimo successo, tanto che si sta organizzando un bis tutto estivo: “Così la piazza si riempirà di per-sone che potranno gustarsi tutti gli squisiti prodotti che la tradizione enogastronomica delle Marche ha da offrire. Nell’edizione di quest’inverno abbiamo avuto l’onore di ospi-tare Alfredo Antonaros, autore e conduttore dei programmi di Gambero Rosso Channel e critico gastronomico di fama indiscussa: all’inizio era perplesso all’idea di un even-to eno-gastronomico in un fastfood ma alla fine della serata è venuto a complimentar-si per l’idea. Che soddisfazione, ragazzi!”. E per chi volesse seguire le orme di Stefano? “Abbiamo ideato un progetto che si chiama ‘Buburger franchising’: chi vuole intrapren-dere questa avventura riceverà la nostra formazione e i nostri prodotti”. E i prossimi progetti di Stefano? “È partito da pochi gior-ni il mio programma su FanoTv in cui io e Alban ci cimentiamo nella preparazione di piatti semplici e veloci. Così ci sarà un po’ di Buburger in ogni casa”.

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di Corrado Moscelli

A giugno faremo i conti!! “Lotta alla Fame”: un SMS per salvare 8.000 bambini in Kenya, Tanzania e Zambia

I prezzi alimentari sono destinati a rima-nere sostenuti e, forse, ad aumentare.

I più a rischio saranno i piccoli paesi, di-pendenti dalle importazioni, specialmente quelli africani.

Con l’arrivo dell’Imu commercianti e famiglie riceveranno una nuova stangata. Fortunato chi riuscirà a pagare le tasse

La campagna promossa da L’Africa Chiama ha come testimonial il calciatore del Milan Massimo Ambrosini

E anche se gli obiettivi di sviluppo del millen-

nio venissero raggiunti per il 2015, nei paesi

in via di sviluppo rimarrebbero comunque

circa 600 milioni di persone sottonutrite.

E che 600 milioni di persone soffrano di

fame cronica non è mai accettabile. L’intera comunità internazionale deve agire oggi ed agire in modo efficace per mettere al ban-do l’insicurezza alimentare dal pianeta.” (Rapporto annuale sulla fame nel mondo -

Ottobre 2011. FAO, IFAD e PAM).

L’Associazione L’Africa Chiama ha deciso di

rispondere all’appello promuovendo la cam-

pagna nazionale “Lotta alla fame”, sostenuta

dal capitano del Milan Massimo Ambrosini,

con l’obiettivo di raggiungere e salvare oltre

8.000 bambini in Kenya, Tanzania e Zambia,

dove il 30% della popolazione è affamata ed

è concentrato l’80% dei bambini sottopeso.

“Per affrontare l’emergenza abbiamo av-

viato nuovi interventi, come il centro nutri-

zionale Kipepeo a Iringa (Tanzania) -spiega

Italo Nannini, presidente della ONG- la pri-

ma bambina ammessa al centro si chiama

Sharon: ha due anni e al momento dell’inse-

rimento pesava meno di 8 kg.

A causa della forte malnutrizione. Sharon

soffre di gravi carenze motorie e cogniti-

ve che purtroppo la accompagneranno per

sempre. Dopo aver frequentato il centro

Sharon ha riacquistato peso ed ha decisa-

mente migliorato le sue capacità relaziona-

li.”

Per contribuire alla campagna, dall’ 8 al 15

Aprile è attivo il numero di SMS solidale

45599. Il valore della donazione è di 1 euro

per ogni SMS da cellulari TIM, Vodafone,

WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e

Nòverca e 2 euro per ciascuna chiamata da

rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Teletu e

Tiscali.

Giugno è il mese della verità. Con l’ac-conto sull’Imu attività economiche e

commerciali riceveranno una vera e propria batosta.

La stessa cosa accadrà a quelle famiglie che dovranno pagare l’Imu sulla seconda casa. Andrà un po’ meglio ai possessori di un solo immobile, ma sempre che ci sia un lavoro alle spalle. Insomma la crisi invece che allentare la morsa da giugno rischia di accentuarsi ancora di più, per non parlare poi dell’Iva che aumenterà a fine anno e che porterà ad un rincaro dei prezzi che nel frat-tempo sono già lievitati. Ci hanno detto che tutto questo è per il bene del paese ma nel frattempo non è che le cose stiano miglio-rando, anzi. Benzina, spread, borse, oramai da mesi nei giornali i titoli sono sempre gli stessi. Cosa fare? Non lo so. C’è già un governo tecnico che dovrebbe risanare i nostri conti e sta facendo una grossa fati-ca, figuriamoci se posso permettermi io di dare alcuni consigli. Io l’Imu non vedo l’ora di pagarla! Perchè? Perchè se pagherò l’Imu significa che avrò una casa di proprietà, se

L’associazione opera in Africa da oltre 10

anni, animata dalla volontà di un gruppo

di famiglie che hanno vissuto l’esperienza

della condivisione.

Attualmente opera con interventi umanitari

concreti in Kenya (Nairobi), Tanzania (Iringa)

e Zambia (Lusaka, Ndola, Kitwe) nei setto-

ri dell’alimentazione, dell’istruzione e della

salute con il coinvolgimento dei beneficiari

e con progetti di autosviluppo.

avrò una casa significa che la banca mi avrà concesso un mutuo, se avrò un mutuo si-gnifica che avrò uno stipendio, se avrò uno stipendio significa che avrò un lavoro, se avrò un lavoro significa che potrò pagare l’I-mu. Sono impazzito? No, sono realista. Oggi devi sperare di essere tra i fortunati che riescono a pagare le tasse perché c’è già molta gente che ha preso mutui per pagare l’Iva, figuriamoci cosa accadrà con l’Imu.

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Quando il lavoro diventa vita e la vita diventa lavoro, significa che alla base esiste una grande passione, quella che roberta e diego esprimono rispettivamente per l’arredamento e il design.Da questo binomio nasce ADarte -Vintage Design, una galleria di pezzi unici, piccole opere d’arte di modernariato e di design, accu-ratamente e personalmente selezionati, dall’italia e dall’estero, dai due proprietari.

ADarte esprime uno stile di personalità, caratterizzato da oggetti divenuti culto che, oltre ad acquisire sempre più valore nel tempo, rappresentano la nuova concezione dell’arredamento moderno, come testimoniano numerevoli testate di interior design.

Oltre all’arredamento per privati e collezionisti, ADarte si rivolge anche a clienti commerciali, sempre più inflenzati dalla tendenza al vintage design per le proprie esposizioni o per carat-terizzare eventi, effettuando un servizio di noleggio per rappre-sentare ambientazioni ad hoc; fornisce inoltre consulenza per integrare i pezzi d’arredamento ad ogni ambiente.

Cerchi un lavoro? Ecco le offerte

Enti pubblici e privati, cosa propongono i Centri per l’Impiego di Pesaro, Fano e Urbino

Centro per l’Impiego di Pesaro, via Fermo 33, tel. 0721.372800 - Fax 0721.372821, aperto al pubblico il lunedì, mercoledì, ve-nerdì dalle ore 8.30 alle 12 ed il martedì e giovedì dalle ore 15 alle 17

DITTE PRIVATE parrucchiere; gestore sala slot macchine e scommesse; programmatore e sviluppa-tore applicativi per computer; veterinario per cani; colf per tutta la giornata; venditore commerciale; operaio addetto alla manu-tenzione elettromeccanica; esperto norma-tive in materia di qualità, in particolare ISO TS; addetto pulizie; carteggiatore/trice esp. (Talacchio); addetta stipendi e paghe; aiuto cuoco; barista; account commerciale; cuoco con diploma alberghiero esp.; apprendista pasticciere; operaio pasticciere esp.; came-riere per mensa self service solo se con di-ploma alberghiero.

EURES

SVIZZERA: ristorante italiano con sede in Svizzera cerca un/a cameriere/a esp. e co-noscenza della lingua tedesca parlata. Si offre contratto a tempo indeterminato, tre-dicesima, cinque settimane di ferie pagate, due giorni liberi a settimana di cui domenica giorno di chiusura.Vitto e alloggio compresi nella paga. Gli in-teressati possono telefonare al datore di la-voro dalle 8.00 alle 10.00 e dalle 14.30 alle 17.00, oppure scrivere una e-mail. Restau-rant Wure Hauptstrasse 43° 9552 Bron-schofen. Contatto:Sig. Antonio Nocita tel 00410795574263/ 0041(0)719100502/ e-mail [email protected] ITALIA-Recanati: LHH DBM, primaria Socie-tà di Outplacement and Career Management con sedi in tutta Italia, ricerca un profes-sionista di orientamento e outplacement per collaborazioni nella realizzazione di com-messe pubbliche e private.Oggetto:erogazione di attività in progetti di supporto alla ricollocazione professionale (è richiesta esperienza nel settore dell’o-rientamento).Aree di lavoro:Marche, zona RecanatiE’ richiesta la residenza in loco, esperienza nel settore ed una buona conoscenza del territorio.

Gli interessati sono invitati ad inviare il pro-prio curriculum vitae aggiornato alla Dott.ssa Silvia Galassi [email protected]

NORVEGIA: azienda ricerca: Data manager, Development production geologists, Data management advanced, Exploration geolo-gists, Geophysicist, Geographic information system, Information management expert, Project data manager, Reservoir engineers, Seismic interpretation specialist.

PAESI BASSI: si ricercano 2 project ma-nager con laurea e master universitario di primo livello e conoscenza avanzata della lingua inglese. Si offre contratto di collabo-razione full time. Per candidature contattare: [email protected] tel. 0031102162715 .

ISCOM: Formazione Modena, in partnership con Unioncamere Calabria - Desk Enter-prise Europe Network di Lamezia Terme, SEND Associazione di Palermo e IPSAR “A. GRAMSCI” MONSERRATO di Cagliari propo-ne, in collaborazione con altri partners eu-ropei, la partecipazione a tirocini professio-nalizzanti della durata di 13 settimane, nel periodo tra aprile 2012 e dicembre 2012 a Brighton (UK), Cork (EI), Siviglia (ES), Lisbo-na (PT),Bordeaux (FR), Malta (MT), Creta (EL), Amsterdam (NL), Praga (CZ).

ITALIA: Si ricercano animatori turistici e istruttori sportivi e istruttori fitness per campeggi e villaggi quattro stelle del nord Italia.

Queste le offerte di lavoro rese note dal Centro per l’Impiego di Fano Via De Cuppis 2, tel. 0721.818470 fax 072181.8480 aperto al pubblico il lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8.30 alle 12, il martedì e giovedì dalle 15 alle 17

DITTE PRIVATE

App. parrucchiere; operaio add. manuten-zione elettromeccanica; ingegnere elet-trico o elettronico; app. addetta al banco pizza; cameriere/a di sala esp.; aiuto piz-zaiolo esp.; app. barista/aiuto barista; app. impiegata; agenti di commercio per vendita prodotti telefonia; esperto qualità esp. per azienda settore chimico; impiegata/o esp. nella gestione progetti formativi conoscenza

software siform e lingua inglese; socia lau-reata in scienze della formazione o dell’edu-cazione per apertura centro per l’infanzia; analista programmatore; impiegata/o uffi-cio commerciale; segretaria ufficio import; agenti porta a porta; aiuto cuoco/a esp. spe-cifica al cuoci pasta; promoter - venditore/trice di profumi; app. addetto ai telecontrolli di impianti termici; agenti di vendita; col-laboratori/trici per promozione e vendita prodotti alimentari; addetti/e alle vendite di cosmetici e prodotti per la casa.

Queste le offerte di lavoro rese note dal Centro per l’Impiego di Urbino.Via SS Annunziata, 51 - 61029 (Tel. 0722/373180 - Fax 0722/373190) aperto al pubblico il lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,00 ed il martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 17.

DITTE PRIVATE

Commercio: agenti di commercio (regione Marche, provincia di Pesaro e Urbino); pro-moter (Provincia di Pesaro e Urbino); Alle-vamento: veterinario (Montecalvo in Foglia); Servizi: responsabile di filiale di agenzia per il lavoro (Pesaro); add. alla reception con esperienza e ottimo inglese; Edilizia: tec-nico assistenza e riparazione caldaie esp. e residenti zone limitrofe a Fermignano; responsabile ufficio tecnico settore infor-matico per ricerca e sviluppo, progettazio-ne, gestione rapporti esterni, buono inglese e disponibilità a trasferte (Cagli); Gomma e plastica: responsabile della qualità indu-striale (Montelabbate); operaio con patente muletto e sgravi (Sant’Ippolito).

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Abbiamo fotografato i vostri nonni,i vostri genitori, ora ci piacerebbe

fotografare voi.

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Scopri le origini della tua strada. Piazzetta Omiccioli EnzoNon tutti sanno a chi è intitolata la via in cui abitano

Diplomato all’Istituto Com¬merciale e di Av-viamento Professionale di Fano nel 1934, l’anno dopo Enzo si arruolò nella Regia Aero¬nautica come allievo pilota. Dopo la promozione a 1° Aviere Pilota, nell’ottobre 1935, fu assegnato al 3° Stormo Caccia a Torino. Qui, nel gennaio 1936, conseguì la promozione a sergente ed il brevetto di pilo-ta militare. Nel 1938, dopo regolare concor-so, passò effettivo e fu asse¬gnato alla 155a Squadriglia Caccia a Ravenna dove, alla fine dell’anno, fu promosso sergente maggiore ed inviato nell’agosto del 1939 alla 410a Sqd. Caccia, uno dei reparti responsabili della difesa aerea del¬l’Africa Orientale, co-mandato dal capitano Corrado Ricci. Scop-piata la guerra nel giugno 1940, Omiccioli divenne presto uno dei migliori piloti della 410°. Il 15 giugno 1940 tre Blenheim del 39° Squadron inglese bombardarono Dire Daua: Omiccioli decollò con il suo Fiat CR.32 ed attaccò uno dei Blenheim. Il mitragliere del bom¬bardiere britannico rispose al fuo-

ENZO OMICCIOLI

Per quanti non sanno chi era il perso-naggio cui sono intitolate le vie o le

piazze di Fano: piazzetta OMICCIOLI ENZO (Fano, 1 giugno 1915-cieli di Gondar 3 feb-braio 1941).

di Carlo Moscelli

co, dichiarando poi di aver abbattuto il Fiat (da lui erroneamente identificato come un CR.42), ma Enzo Omiccioli non subì alcun danno e, correttamente, non riven¬dicò al-cuna vittoria. Nel luglio 1940 Enzo fu mo-mentaneamente assegnato alla 411a Sqd. entrando in azione con essa l’11 del mese. Nel pomeriggio di quel giorno, tre CR.32 del-la 411a, tra cui il Fiat di Enzo, scorta¬rono tre bombardieri Caproni Ca. 133 della 66a Sqd. che dovevano attaccare truppe inglesi nella zona di Movale (Kenya). Qui intercet-tarono quattro cacciabom¬bardieri Hawker Hartbeest del 40° Sqn. sudafricano, che furono subito attaccati dai CR.32. L’ Hart-beest del Lieutenant R.K. Rankin fu visto precipitare in vite, con un Fiat (forse quello di Omiccioli ) attacca¬to alla sua coda: sia Rankin che il suo mitragliere rimasero uc-cisi nel¬lo schianto. Anche l’Hawker del Lt. L.H-G. Shutneworth fu colpito da un CR.32. ma riuscì a liberarsi del carico di bombe ed a sfuggire ai Fiat. L’Hartbeest del Lt. Jubber riportò danni minori, sfuggì al Fiat attaccan-te e completò il bombardamento. I piloti del-la 411a Sqd. rivendi¬carono l’abbattimento probabile dì due Hartbeest uno dei quali fu accreditato ad Enzo Omiccioli, che asse-gnato alla 412° squadriglia riven¬dicò poi l’abbattimento di quattro veli¬voli britannici

sul fronte settentrionale, dove avrebbe poi incontrato il suo destino. Il 3 febbraio 1941 sei Gloster Gladiator del I Squadrone suda-fricano effettuarono una serie di attacchi sugli aeroporti italiani nella zona di Gondar. Quando ebbe inizio l’attacco dei Gladiator, fu ritenuto troppo rischioso tentare il decollo, ma Enzo insistette per restare a bordo del suo CR.42 con il motore acceso. Quando sembrò che ci fosse una pausa nel mitra-gliamento, Omiccioli decollò da solo, segui-to poi da altri due Fiat della 412a il decollo dei quali fu però notato dai piloti sudafricani che fecero un primo passaggio per mitra-gliare alcuni SM.81 al suolo. Furono subito attaccati dai tre CR.42 decollati, ma il Fiat di Omiccioli rimase isolato nella mischia e, dopo un breve duello, fu abbattuto causando la morte di Enzo. Nel combattimento aereo, il I SAAF (South African Air For¬ce) Sqn. di-chiarò l’abbattimento di due CR.42 per opera dei capitani Boyle e Le Mesurier, ma il Fiat di Omiccioli fu l’unico perso sopra Gondar. Al momento della sua morte Enzo era stato da poco proposto dal suo comandante per la promozione ad ufficiale e ricevette, postu-me, la promozione a maresciallo e la Meda-glia d’Oro al Valor Militare. Ad Enzo Omiccioli sono state accreditate cinque vittorie aeree ufficiali in Africa Orientale e dal 15 dicembre 1942 gli fu intitolato, e lo è tuttora, l’aeropor-to di Fano.Anche il fratello minore dì Enzo, Walter, nato a Fano il 12 marzo 1920, seguì l’esempio del fratello maggiore arruolandosi nella Regia Aeronautica. Walter, detto anche “Walteri-no” o ”Ciulìn”, fu inquadrato come sergente pilota, alla 98a Sqd./7° Gruppo/54° Stormo Caccia Terrestre equipaggiato con caccia Macchi 200 Saetta. In quel periodo Enzo era da poco caduto in combattimento: Walter ne avrebbe seguito l’esempio ed anch’egli sa-rebbe diventato un asso.

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Alla scoperta della Confraternita di Santa Maria del Suffragio

Fano è una città ricca di storia e di fa-scino eppure la chiesa di Santa Maria

del Suffragio, pur essendo sotto gli occhi di tutti, è un edificio ancora avvolto dal mi-stero.

Una storia secolare, ricca di fascino e antiche tradizioni

Forse non molti sono a conoscenza del fatto che le sue fondamenta risalgono al IV se-colo dopo Cristo e che le sue vicende sono strettamente connesse a quelle dell’Ordine dei Templari. Probabilmente ancora meno persone sanno che il nome della chiesa si deve all’omonima Confraternita istituita nel 1618 per volere dei papi che, dopo il Conci-lio di Trento del 1545, decisero di trovare un modo per riavvicinare i fedeli che si erano persi con l’avvento delle dottrine nate dalla diaspora protestante o con lo scandalo della vendita delle indulgenze. Le Confraternite volevano essere un momento di aggrega-zione civile e sociale, che coinvolgevano sia gli appartenenti al popolo minuto quin-di poveri e borghesi che gli esponenti della nobiltà, senza connotazioni clericali. Ciò non significa che gli appartenenti alle Confrater-nite agissero al di fuori della stretta orto-dossia ecclesiale, anzi: esse sono soggette al diritto canonico e, come nel caso della Confraternita del Suffragio, rispondono al vescovo locale. Tuttavia l’elemento di rottu-

ra che caratterizzò la svolta del XVII secolo è la laicizzazione dei membri di queste con-fraternite: per parteciparvi non era neces-sario far parte del clero ma era sufficiente essere attivi all’interno della propria chiesa. Scopo delle Confraternita, e in particola-re di quella fanese, era prestare sostegno morale e materiale: il primo si è sempre caratterizzato per una spiccata prevalenza di temi come la morte e il Suffragio delle anime del Purgatorio; il secondo invece era di tipo prettamente medico e farmaceutico. Proprio quest’ultimo aspetto negli ultimi

anni è stato oggetto di riscoperta e valoriz-zazione. La spezieria della chiesa sta cono-scendo nuova vita grazie al lavoro del Priore Carlino, di Fratel Hildebrand e dell’aspirante confratello Luca i quali hanno messo a di-sposizione del bene comune le proprie co-noscenze scientifiche e botaniche: “Quando non siamo impegnati nell’adempimento dei nostri riti religiosi e non indossiamo gli abi-ti da cerimonia – spiega Fratel Hildebrand -siamo delle persone comuni, laiche e as-setate di conoscenza. Per questa ragione la Confraternita è diventato il luogo ideale per lo sviluppo del sapere in ogni suo campo e applicazione. Abbiamo organizzato corsi di fotografia, di informatica, abbiamo avuto cori e orchestre di strumenti a fiato. Chi cre-de che la nostra sia una società chiusa e mi-steriosa si sbaglia: la nostra è riservatezza, non segretezza. Siamo sempre alla ricerca di nuova linfa desiderosa di imparare e ap-prendere, anche perché noi per primi siamo curiosi di conoscere le novità che i giovani sono in grado di portare con sé”. E per chi volesse conoscere meglio la storia e le atti-vità della Confraternita è bene ricordare che la chiesa è sempre aperta e che la spezieria è a disposizione del pubblico dalle 10 alle 12 di ogni domenica: olii essenziali, creme, pomate e bevande alcoliche, senza dimenti-care qualche consiglio pratico per rimediare ai malanni di stagione, sono di nuovo alla portata di chiunque voglia riscoprire il fasci-no dell’antico sapere, e una conversazione con i confratelli del Suffragio è un’esperien-za impagabile.

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Il successo arriva a tempo di samba

Giorgia Sanchini è la personificazione

della legge fisica che recita “un corpo

in movimento non affonda”.

Ecco la storia dell’urbinate che ha visto nascere il futuro del Sud-America

Nata a Urbino nel 1985 si imbeve di cultu-ra classica per poi approdare all’università Luiss di Roma dove si laurea a pieni voti in Relazioni Internazionali. Dopo l’Erasmus a Salamanca e una borsa di studio in Ecua-dor dove scrive la tesi della specialistica, nel 2011 pubblica il saggio di geopolitica “Sguardo a Sud Ovest”, Aliberti editore, in cui affronta la stagione di grande rinno-vamento che sta vivendo il Sudamerica in questi anni. Come se tutto questo non ba-stasse, mentre già stava lavorando per la Barabino&Partners, società leader della consulenza e della comunicazione d’im-presa, si iscrive al master promosso dall’I-stituto Italo-Latinoamericono di Roma e vince il primo premio per la sua tesi sulla geopolitica del Brasile che, poche settimane fa, le ha anche fatto portare a casa il pre-mio letterario Nicola Zingarelli “Non omnia possumus omnes”, una frase di Virgilio che significa “non tutti possiamo fare ogni cosa”. Una citazione che dipinge alla perfezione il talento di Giorgia, ma qual è il segreto di questa fonte inesauribile di energia? “Quan-do qualcosa ti appassiona riesci anche a tollerare la fatica e trovi un modo per ge-stire tutti gli impegni, anche quelli che si accavallano. E’ stato faticoso ma ne è valsa davvero la pena”. E non è difficile crederle, visto che il suo è il primo saggio italiano sul tema dello sviluppo socio-economico dei Paesi del Sud America: “Mi sono appassio-nata a questo argomento da quando ero in Erasmus. Ho seguito i professori di Sala-manca in Ecuador e insieme abbiamo assi-stito alla nascita e lo sviluppo della Unasur, l’Unión de Naciones Suramericanas. È stato entusiasmante perché ero lì mentre suc-cedeva la storia, vedo accadere cose fino a poco tempo fa inimmaginabili. Dopo la crisi economica e gli eventi storici disastrosi che hanno vissuto, i sudamericani guardano al futuro con ottimismo. Diciamo che stanno vivendo quello che l’Italia ha provato duran-te il boom degli anni ’60. Il paragone tra il loro stato d’animo e il nostro è impossibile da ignorare: il pessimismo che ci sta con-traddistinguendo ci spinge ad avvilupparci

di Claudia Moschi

su noi stessi, sui problemi e le mancanze di questi tempi, non riusciamo a vedere una via di uscita. Loro affrontano i problemi con creatività e si stanno unendo in gruppi po-litico-economici sempre più importanti che vanno di pari passo con il loro peso politi-co internazionale”. E chi pensa che Giorgia Sanchini sia sazia di questo suo successo, dato che il saggio è prossimo alla ristampa, si sbaglia di grosso, i suoi progetti sono tan-tissimi e la ragazza ha tutte le risorse per concretizzarli: “Mi piacerebbe portare avan-ti un progetto editoriale incentrato sul Bra-sile, per raccontare le storie delle imprese italiane che lì hanno avuto successo, e par-lare anche delle opportunità di investimento che questo Paese in piena espansione offre alle piccole e medie imprese. Non bisogna dimenticarsi che il Brasile ospiterà i Mon-diali di Calcio nel 2014 e nel 2016 Rio sarà la sede delle Olimpiadi. E poi vorrei continuare a fare consulenza aziendale adoperandomi per l’internazionalizzazione delle imprese italiane e il potenziamento dei rapporti eco-nomici che queste hanno col Sud-America. Un giorno, chi lo sa, si potrebbero creare delle scuole di Alta formazione per istruire i futuri mediatori tra Europa e Paesi latino-americani e per allora non mi dispiacereb-be insegnare”. Non tutti possiamo fare ogni cosa, ma Giorgia Sanchini si sta certamente impegnando per riuscirci.

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F A T T I R A P I R E

Fano città con una “lunga ombra sull’anima”

Scrivere questo articolo non è stato af-fatto semplice e non mi riferisco ai

contenuti, parlo del tempo necessario per scriverlo.

Il Centro per i disturbi sull’umore presenta una ricerca “ in grado di sconvolgere la medicina e la religione”

E’ ancora una malattia di cui vergognar-si a causa dello stigma sociale che anco-ra oggi grava su tale patologia. Per chi ne soffre diventa poi qualcosa da celare sia alla famiglia sia al medico. La depressio-ne, insieme al disturbo bipolare, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2020 sarà la seconda causa di disabilità al mondo dopo le patologie cardiache. Un dato che trova corrispondenza anche a Fano. La città della Fortuna ha registrato, infatti, nel 2011, oltre 100 nuove visite al “Centro per i disturbi sull’umore” del Dipartimento di Salute Mentale dell’Area Vasta di via Fanel-la, 93 (tel. 0721.882069). Un dato indicativo soprattutto se correlato al numero di utenti che annualmente si reca nell’ambulatorio: tra i 600 e gli 800. La gran parte di queste persone, sono donne, età media 50 anni con, alle spalle, anche episodi di violenza e mal-trattamenti in famiglia. Per far fronte a quel-la che va sempre più confermandosi come

di Alessandra Gasparini

la “malattia del millennio” Fano ha messo in campo un’equipe di professionisti capace non solo di dare risposte concrete a una pa-tologia ma di elaborare una sperimentazio-ne unica al mondo. A presentarla, durante il congresso “A long Shoadow over the soul” che si è svolto dal 29 al 31 marzo al Centro pastorale di via Roma, sono stati Raimondo Venanzini, direttore del dipartimento di Fano e Massimo Cocchi, capo ricercatore, biochi-mico e docente all’Università di Bologna. “La nostra è una ricerca -ha sottolineato Venan-zini- durata due anni e fatta su un campio-ne di 105 dei pazienti fanesi che affluiscono al nostro centro. L’obiettivo era scoprire se composizione ed eventuale alterazione degli acidi grassi nella membrana delle piastrine fossero in correlazione con i disturbi men-tali. Il risultato ottenuto è sostanziale: con un’analisi del sangue riusciamo a capire se il paziente è colpito da depressione o distur-bo bipolare”. “Si tratta di una scoperta –ha precisato il capo ricercatore Cocchi che por-terà gli psichiatri a mirare la terapia prima che il paziente evidenti sintomi psicotici”. Cocchi ha poi sottolineato la professionalità dello staff fanese: “Spero che il dipartimento diventi punto di riferimento in Italia. Qui ci

sono professionisti di alto livello”. La ricer-ca ha coinvolto professionisti e ricercatori del Dipartimento di Salute Mentale di Fano, del dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Urbino e dell’università di Lugano L.U.de.S.. e ha avuto un costo di 260.000 euro. “Una cifra esigua –ha pun-tualizzato Cocchi- per uno studio di questo tipo. Speriamo ora di riuscire a proseguire nel lavoro mettendo a punto una strategia d’intervento: il passaggio successivo della ricerca. L’attestato di ‘progetto d’eccellenza’ conferito dalla Regione Marche fa ben spe-rare in un ulteriore contributo alla ricerca da parte dell’ente”.

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Da Fano a Burgos per un…sorriso

Il Bikers Food Club raggiungerà la cittadina spagnola per un nuovo progetto di solidarietà

Il Bikers Food Club Fano, è un’associazio-ne motociclistica no-profit nata nel 2008

da un’idea dei fondatori Alfredo Rocchi e Mi-chele Giulini che, insieme agli altri collabo-ratori, tutti mossi dalla grande passione per il mototurismo e per la buona tavola nonché dal comune spirito solidale, portano avanti questa iniziativa con tanto entusiasmo. “In Viaggio per un Sorriso” è il motto del Bikers Food Club Fano in cui si sintetizza l’essenza dell’attività dei soci, improntata al viaggio, alla riscoperta dei più emozionanti borghi del nostro meraviglioso Paese e le tradizioni eno-gastronomiche perdute, senza mai di-menticare la finalità dell’associazione: por-tare un sorriso ai bambini meno fortunati attraverso iniziative solidali. Questo è anche l’obbiettivo del progetto più ambizioso dei

Bikers che quest’anno porterà 6 motocicli-sti, e un camper di supporto tecnico, fuori dai confini italiani, in terra Gallica e Iberica. I centauri attraverseranno Francia e Spagna fino a Burgos in un percorso di oltre 4mila chilometri. Anche questa iniziativa, in linea con lo spirito del club, è mossa da un intento benefico: grazie all’aiuto degli sponsor ver-ranno allestite 5 camerette complete per i bambini ospiti di una “Casa Famiglia” di Bur-gos. All’interno del camper tecnico viaggerà un una vera e propria troupe: regista, ca-meraman e fotografi riprenderanno l’intero viaggio/evento, realizzando un documenta-rio dei luoghi visitati e delle nuove avventu-rose esperienze di viaggio dei bikers fanesi. Giornalmente verranno effettuati collega-menti audio e video con Radio Fano e Fano TV che seguiranno “la missione”, creando

una sorta di ponte tra la vita dei ragazzi im-pegnati nel “Tour del Sorriso Spagna 2012” e il gruppo dei soci rimasti a Fano. Il Bikers Food Club sarà ospite, con un proprio stand, della manifestazione “Sapori & Motori” che si tiene al Lido di Fano dal 18 al 20 Maggio. Il bikers partiranno sabato 19 maggio alle 10,30 dal Lido di Fano nel corso di una festa organizzata per celebrare l’evento. Il viaggio sarà suddiviso in più parti: Fano- Sanremo – Montpellier – Lourdes –Bilbao –Burgos – Pamplona – Zaragoza – Barcellona e da lì ritorno in Italia via nave che attraccherà a Civitavecchia. Il rientro a casa sarà sicura-mente col sorriso soddisfatto di chi ha fatto qualcosa di buono e meraviglioso. Il tutto è reso possibile soprattutto grazie al contributo di alcuni sponsor tra i quali figu-rano: Carifano, Conad Canale, Vitali Arreda-menti, Bar Notturno, DNA, Asi, Pesce Azzur-ro, Emme graph-event, Bar del faro, Fiorucci Elettronica, Zenaide Viaggi, Radio Fano.

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Cortesie per gli ospiti e la processione “post-parto”

Scrivere questo articolo non è stato af-fatto semplice e non mi riferisco ai

contenuti, parlo del tempo necessario per scriverlo.

Guida semi-seria a come sopravvivere all’invasione di visite al ritorno dall’ospedale con un neonato

I neonati infatti hanno un talento naturale per svegliarsi o attirare la nostra attenzione con mugugni, gridolini o pianti, nei momen-ti meno opportuni e cioè: quando siamo in procinto di uscire, di fare le pulizie, di se-derci a tavola, di farci una doccia o, come in questo caso di scrivere un articolo e chi ne ha o ne ha avuto uno non potrà che trovarsi d’accordo con me. Attualmente il mio pic-colino ha un mese e assorbe totalmente le mie energie fisiche e mentali con il risultato che lui è sempre pulitissimo, vestito all’ulti-ma moda, soddisfatto in ogni sua necessità (o almeno spero) ed io passo il 90% della mia vita in pigiama e/o tuta con i capelli che chiamare spettinati è usare un eufemismo, struccata e così bianca che sembro di ritor-no da un viaggio al polo Nord o al polo Sud nei 6 mesi in cui è sempre notte. In com-penso ho già sviluppato uno straordinario talento per: fare tutto con una mano sola, salutare velocemente l’interlocutore tele-fonico pronunciando le magiche parole: “Il bimbo piange, ti devo salutare”, mangiare in meno di 5 minuti, passare il restante tem-po libero a lavare e stendere body e tutine, camminare in modalità Pantera Rosa in giro per casa e vivere perennemente con un seno scoperto. Ma non è di questo che vole-vo parlare in questo articolo, piuttosto della processione di conoscenti, parenti e amici che ci si ritrova inevitabilmente ad affronta-re una volta tornati dall’ospedale. L’ostetrica del corso pre-parto (santa subito per la ma-rea di utilissimi consigli che dispensa e non mi riferisco solo alle tecniche di respirazio-ne da adottare durante il travaglio), Rossa-na, lo aveva detto: “Al ritorno dall’ospedale barricatevi in casa, fingete la febbre a 40 o qualsiasi altra malattia contagiosa perché sarete presi d’assalto da una miriade di per-sone che non capiranno il vostro bisogno di privacy e di riposo”. Detto, fatto. Il mio telefo-no e quello del papà di mio figlio è diventato ed è rimasto incandescente per un bel pez-zo, così come il portone di casa mia: vicini di casa, conoscenti, lontani parenti, amici che non ricordavo di avere, tutti si sono presen-tati alla porta con un regalino ed un consi-

di Silvia Bonci

Symposium - Inserzione 1#CAAB28 22-09-2011 10:42 Pagina 1

Colori compositi

C M Y CM MY CY CMY K

glio sotto braccio ed io li ho accolti (non po-tevo fare altrimenti) stanchissima e sciatta, con le pantofole e i capelli arruffati ed ho dovuto improvvisarmi una perfetta padrona di casa : “Volete bere qualcosa?” “Un pezzo di crostata lo gradite?” “Sedetevi, prego ac-comodatevi”. Per fortuna la conversazione che ho dovuto sostenere è stata pressoché identica in tutti i casi e volendola riassu-mere ha toccato i seguenti punti: il parto, il peso del bambino alla nascita e attuale, la lunghezza, il suo comportamento (in sintesi se dorme la notte, se mangia e se lo allatto al seno) il mio stato di salute (se in ospe-dale mi hanno dato parecchi punti, e si mi chiedevano quasi tutti pure questo e se mi fa male qualcosa). Le poche e sottolineo po-che persone che volevo ardentemente che mi venissero a trovare, alle quali cioè voglio davvero bene e delle quali non mi impor-ta il giudizio sul mio aspetto fisico e sullo stato della casa si sono fatte attendere e se sono venute sono rimaste davvero per poco tempo (e ti pareva!). In compenso non sono mancati i raffreddati: gli affetti da tosse, raf-

freddore e sintomi influenzali di ogni tipo tanto che ho avuto la tentazione di costruire una specie di tenda in cui riporre il piccolo nei momenti peggiori. In Inghilterra i primi 40 giorni successivi al parto sono sacri e tutte le donne della famiglia si adoperano affinché la neo mamma possa adattarsi alla nuova vita ed abbia il tempo di occuparsi solo del piccolo, cucinando per lei, pulendo la sua casa, occupandosi degli altri eventua-li figli e dulcis in fundo accogliendo gli ospiti, beh devo dire che trovo questa pratica dav-vero buona e credo che dovremmo copiarla. Come ha detto la mia migliore amica: “Se un tempo alla mamma per 40 giorni, in quella che veniva chiamata quarantina, veniva vie-tato qualsiasi sforzo fisico ed era consigliato cibarsi con brodo di gallina un motivo deve pur esserci stato”. Per fortuna nella mia fa-miglia gli aiuti femminili non mi sono man-cati e non ho avuto paura di chiederli ma se avrò un altro figlio è probabile che passerò la rinomata “quarantina” in qualche località di villeggiatura, conto in banca permettendo, si capisce.

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I “cittadini attivi” fanno sbocciare la primavera a San Lazzaro

Che cosa succede quando un gruppo di volenterosi cittadini decide di fare

qualcosa per rendere più bello e vivibile il proprio quartiere?

Gli spalatori del “nevone” sono tornati con tanti fiori e idee per abbellire la città

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Succede che San Lazzaro rinasce a nuo-va vita e non è un caso che i suoi “cittadini attivi” abbiano deciso di prendere in mano vanga e rastrello proprio in un soleggiato sabato pomeriggio di marzo, solo qualche giorno dopo l’equinozio di primavera. Davide Guidi, che di professione fa l’operatore so-ciale spiega la genesi di questa idea: “Nono-stante ci conoscessimo da tempo si può dire che la squadra sia nata lo scorso febbraio nelle settimane del ‘nevone’. Ci siamo orga-nizzati per spalare la neve dai marciapiedi e mettere in sicurezza le vie più trafficate. L’i-niziativa ha avuto successo perché di tanto in tanto si aggiungeva qualcuno che voleva darci una mano o che voleva sapere le ra-gioni della nostra iniziativa”. E Fedora Ruffi-ni, altra abitante di San Lazzaro, continua il racconto: “Diciamo che la nostra è stata una sfida personale per vedere se quelle voglia di fare sarebbe sopravvissuta all’inverno. Così abbiamo fatto un po’ di volantinaggio per incitare i cittadini di San Lazzaro alla partecipazione e ne abbiamo approfittato per offrire assistenza agli anziani che ave-vano bisogno di qualcuno che gli facesse la spesa o che gli tenesse compagnia. E col so-praggiungere della primavera ci siamo detti che era ora di ripulire e aggiungere un tocco di colore a quelle aiuole tanto tristi”. Ma in quanti hanno risposto all’invito? “Eravamo poco meno di una decina - spiega Davide - e abbiamo iniziato estirpando le erbac-ce e la gramigna che infestavano le aiuole da anni per poi passare alla ripulitura dei marciapiedi ancora ingombri del breccioli-no che avevano sparso a febbraio durante la bufera di neve, per non parlare dei moz-ziconi e delle cartacce. Dopodiché abbiamo trapiantato i fiori che avevamo acquistato precedentemente: garofani, viole, narcisi, primule, tulipani, giacinti. È bastato poco per rendere molto più belle le vie del quartie-re. Mentre lavoravamo qualcuno ci ha rico-nosciuto come gli ‘spalatori’, qualcuno si è fermato a parlare, a cercare di capire cosa può spingere dei cittadini che lavorano tutta la settimana,a passare il sabato pomeriggio a fare i giardinieri per il proprio quartiere. Il

motivo è la voglia di riappropriarsi di luoghi che sono nostri, senza delegare più niente a nessuno, ma autogestendo gli spazi comu-ni e provando a ricreare una comunità che possa aiutarsi nei giorni di neve in inverno, godere di marciapiedi rinnovati, più ordina-ti e colorati in primavera”. Il problema ora sarà mantenere il nuovo verde, ma Fedora è fiduciosa: “Già c’è stato qualcuno che si è presentato con gli annaffiatoi pieni e quan-do siamo passati a controllare che tutto fos-se a posto abbiamo trovato qualcuno inte-ressato a unirsi alla nostra squadra, quindi siamo ottimisti. Abbiamo deciso di diffonde-re un questionario in cui chiedere agli abi-tanti di San Lazzaro quali sono gli interventi da affrontare nelle prossime settimane. E quando avremo riordinato le idee ci piace-rebbe discuterne tutti insieme in una bella Festa di Primavera. Siamo convinti che si possa trovare rifugio dalla crisi nelle comu-nità solidali, e quello che vogliamo provare

a fare in questo quartiere è proprio creare un gruppo forte e unito che possa affrontare positivamente le piccole sfide quotidiane. E poi chi lo sa? Magari la nostra idea potreb-be contagiare gli altri quartieri di Fano”. In-somma, quando gli interventi dall’alto fanno sentire la propria mancanza a quanto pare si può ancora contare sull’entusiasmo e l’a-more degli abitanti per la città.

di Claudia Moschi

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Imu, in arrivo la stangata

Imposte, tariffe, aumenti dei prezzi tor-mentano il sonno delle famiglie che sono

sempre più in difficoltà.

L’imposta graverà pesantemente sulla casa

di Sergio Schiaroli Presidente provinciale Federconsumatori Segretario provinciale SUNIA-APU

Sta scomparendo la classe media e la ric-chezza si accumula nelle tasche di una mi-noranza. L’aumento del prezzo della benzi-na ha assunto livelli non più sopportabili che causano un aumento del costo del pieno e a valle dei prezzi per cui si paga due volte. Anche a Fano abbiamo avuto segnalazioni documentate su distributori di carburan-te che il primo aprile anziché diminuire i prezzi per la riduzione delle accise intro-dotte con l’alluvione nelle Marche li hanno invece aumentati. Chi si reca ad effettuare la denuncia dei redditi si comincia a ren-dere conto del peso della manovra sull’IMU (La prima rata in acconto è prevista entro il 16 giugno prossimo) in particolare i piccoli proprietari che non pagavano l’ICI in quan-to possessori di prima casa per sé e/o per i propri parenti in linea retta. Per fare qual-che esempio prendendo come riferimento abitazioni di rendita catastale 300, 500 (che è abbastanza media) e 700 per chi ha solo la propria abitazione (con aliquota al 4 per mille) le imposte sarebbero rispettivamen-te circa 201 euro, 336 e 470 cui applicare le relative detrazioni per il nucleo familiare (minimo 200 euro fino a 400 euro per carichi familiari). Chi invece è proprietario anche di una seconda casa, spesso ereditata, pro-prietà dell’altro coniuge o acquistata dopo anni di lavoro destinata all’abitazione di fi-gli o genitori, l’IMU (che assorbe l’eventuale precedente Irpef sulla rendita catastale se dovuta in caso d’uso di un familiare) pas-serà a Fano per rendita catastale 300, 500 o 700 da zero a 488, 814 e 1140 (aliquota al 9,7 per mille). Ciò in virtù della mancata esenzione, dell’aumento dell’aliquota IMU e dalla rivalutazione catastale del 60 %. Som-me che incideranno pesantemente sui bi-lanci familiari in quanto sono spese a fronte di mancate entrate. Stessi importi per case sfitte o locate a canone libero. L’aliquota IMU al 4 per mille per i contratti di locazione a canone agevolato è decisamente più favo-revole, è però bene far presente che per i meccanismi di rivalutazione l’imposta sarà più del triplo netto rispetto alla precedente ICI passando da 63 a 201 (per rendita cata-stale 300), da 105 a 336 (rendita catastale 500) e da 147 a 470 (rendita catastale 700).

Una manovra dunque complessivamente molto pesante anche per le famiglie non particolarmente benestanti e che potrebbe avere delle ricadute negative per gli inquilini sui quali si riverseranno parte degli aumen-ti attraverso l’applicazione dell’indice Istat annuale o di aumenti pesanti alla scadenza. Per le famiglie che pagano è invece quasi impossibile recuperare eventuali crediti o diritti. Così le Aziende di Servizi non resti-tuiscono l’IVA indebitamente applicata sulla TIA (Tariffa Igiene Ambientale) per lo smalti-mento rifiuti nonostante una sentenza della Corte Costituzionale recentemente confer-mata dalla Cassazione. Noi continueremo a raccogliere le richieste ma soprattutto a premere sui livelli governativi affinché ven-ga data esecuzione e i cittadini siano risar-citi. Così come non trova applicazione il Re-ferendum sull’acqua che ha sancito la non applicazione sulla tariffa della quota di re-munerazione del capitale (7 per cento). Non si può pensare a un rilancio dei consumi se le famiglie ormai hanno ridotto tutte le spese possibili mentre prezzi, tariffe e im-poste continuano a salire, pensioni e stipen-di rimangono fermi, l’evasione fiscale alta e

sempre a vantaggio dei soliti disonesti che beneficiano anche di agevolazioni. Signifi-cativa sull’evasione l’indagine svolta dalla Guardia di Finanza che ha fatto emergere nella nostra provincia investimenti rilevan-tissimi anche in nero da parte di professio-nisti su polizze “macabre” emesse all’estero tanto più redditizie quanto prima muore il beneficiario iniziale.

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Alcuni per scrivere hanno bisogno della vena, altri dell’avena (Achille Campani-

le)Di lui abbiamo già scritto perché da

qualche anno sta girando il mondo, ed in particolare gli Stati Uniti, insieme alla sua inseparabile macchina fotografica.

Sventolano alla Rocca Malatestiana le ban-diere della festa dei Giovani Comunisti, ben saldi nelle loro idee. Saldi... di fine stagione.

L’ex assessore Ren Rov, inventore del Par-co dell’amore, del Self-Godeur, di FanoFa e di altre cose, tutte con un filo comune (mai realizzate) ne ha pensata un’altra delle sue: riunire in un movi¬mento di riscossa tutti i cespugli dell’ Ulivo perchè sì liberino dal-la sudditanza al Pds. Ren Rov avrebbe già pronto anche il nome per il movimento: C.U.L. (Cespugli Uniti Liberiamoci). Secondo alcuni commentatori politici la presa di po-sizione di Ren Rov sarebbe una presa per il C.U.L.

Nuove clamorose novità dall’Università di Pisa per gli esami su campioni prelevati dalla mum¬mia: pare che Pandolfo III Mala-testa abbia fatto le elementari con Giuliano Giuliani.L’associazione PPE (Penticane di Piazza delle Erbe) ha inviato un telegramma di protesta all’Amministrazione comunale: “Ipotizzati lavori pescheria comportano ri-schi nostra sopravvivenza. Grave atto di pulizia etnica avviene proprio in Anno del

Già perché Tommaso Mei di professione fa il fotografo e tra i suoi lavori recenti figu-rano nomi come quello di Balthazar Getty attore ed erede della famiglia Getty, il mu-sicista Moby, Jeffrey Deitch direttore MOCA (Museo di arte contemporanea) di Los An-geles, l’attrice Sophie Winkleman Winsdor e Neil Young. Dopo una parentesi newyor-kese Tommaso oggi lavora soprattutto a Los Angeles ma è a Fano, la sua città, che ha deciso di avviare un progetto davvero unico nel suo genere. Il 15 marzo scorso il 38enne fotografo fanese ha inaugurato una galleria d’arte: cosa c’è di strano? Nulla nel voler aprire una galleria; tanto se si pensa che lo spazio è di soli 124x64 centimetri. Prendendo spunto da “The Wrong Gallery”, la galleria più piccola del mondo curata da Maurizio Cattelan, Ali Subotnick e Massimi-liano Gioni, Tommaso ha preso la bacheca situata a fianco del bar La Bomboniera in corso Matteotti, che ospitava gli annunci di una agenzia immobiliare, e l’ha trasforma-ta in una galleria d’arte (progetto condiviso

Quando la politica finisce in…satira

Una galleria d’arte da guinness dei primati

Dai libri “Ventaglio da forca” di Carlo MoscelliRealizzata in una bacheca grande solo 124x64 centimetri

Topo del calendario cinese voi caro. Nostro sinda¬cato T.O.P.A. (Topi Organizzati Perma-nenti Antichi) ha indetto sciopero generale. Chiediamo nuovi alloggi facilmente reperi-bili in ex chiesa di S.Francesco”.

Forti polemiche sugli ospedali e così il sin-daco di Fano e quello di Fossombrone si sono sfidati a duello: alle 5 dietro l’ospedale di Fano; no, dietro l’ospedale di Fossombro-ne: no, dietro quello dì Fano; no, dietro quel-lo di Fossombrone...

Con i suoi 188 decibel il fischio della bale-nottera azzurra è il suono più alto prodotto da un essere vivente, se si esclude l’urlo di Alberto Berardi quando apprese che non avrebbe fatto l’assessore in Provincia.

Per i lavori dell’Interquartieri si andrà avanti a tratti: a tratti se ne parlerà, a tratti non se ne parlerà.

Quello ritrovato al porto non era il capitello romano sul quale si appoggiava, nelle sue foto elettorali, Caesar Carnaroli: é una gros-sa selce. Si attende ora il ritrovamento di un violino.

Sinora gli unici a non lamentarsi del Cimite-ro dell’ Ulivo sono stati i residenti.

Nelle scuole di Fano diminuisce il tasso di scolarità ed aumenta il tasso di umidità.

Per la cremazione del Pupo in Piazza c’e-rano il cantante Pupo, Santorelli e Cecchini. Per errore è stato bruciato solo un pupo…

Non sparate su Franco Mancinelli: anche Mi-chelangelo ha fatto delle cappelle!

Dopo Federico Gogolone che fa la campa-gna elettorale in bicicletta ecco Don Carlone l’Apone che girerà in Ape. Stefy Agusello sta cercando un trattore….Il sindaco Stefy Agusello oggi saluterà al Pincio il nuovo Vescovo con un discorso di 2 minuti che si concluderà con questa frase: “…con l’augurio di poter lavorare assieme per il bene comune, ma senza Bene Comu-ne”.

Il sindaco Stefy Agusello potrebbe chiede-rà lo stato di calamità naturale causa neve; viste le precedenti condizioni delle strade avrebbe comunque potuto chiedere lo stato di calamità anche se ci fosse stato un feb-braio di sole.Il sindaco Stefy Agusello a Fano TV: causa microfoni mal regolati, metà dei telespetta-tori non hanno capito quello che diceva. L’al-tra metà….pure. L’assessore Mauro Sciupa è tornato dalla città gemellata di Rastatt, ove era presente per l’insediamento del nuovo Borgomastro, con un braccio al collo. Non ha visto un mar-ciapiede (a Fano non è abituato, perché non ci sono) ed è caduto. Tornato a Fano ha det-to: “Mi opporrò a qualsiasi gemellaggio con Venezia!”

poi con Andrea Belacchi). “Si chiama 2.18 Gallery –racconta Tommaso Mei- e non c’è dubbio che si tratta di una sfida. Sono mol-to curioso di vedere come la gente reagirà a questo progetto”. L’inaugurazione e i pri-mi giorni di esposizione sono andati molto bene ma è con il tempo che il 38enne capirà se il suo “messaggio” è stato recepito. La

prima esposizione è stata un trittico di Tom-maso Mei: scatti inediti di Lucio dalla che il fanese ha realizzato pochi giorni prima che il cantante morisse. Poi è stata la volta delle opere di un altro fanese che si sta facendo valere in campo artistico e cioè Maurizio Scalera. Ma questo è solo l’inizio.

opera Maurizio Scalera

da sin. Andrea Belacchi e Tommaso Mei

opera Tommaso Mei

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di Rodolfo Colarizi

Auto e meteoropatie

Il farmacista

di Filippo [email protected]

l’Erborista

La melissa

All’inizio della primavera, come del resto alla fine dell’estate, fanno capolino le co-siddette meteoropatie. Si tratta di disa-gi non solo fisici ma anche emotivi che in parecchi accusano quando si annunciano o si concretano variazioni atmosferiche, mu-tamenti che si accentuano allorché si è al volante. Che fare allora? Chiariamo subito che la riconquista della luce, del sole, del-la gioia di vivere, di frequentare, di viaggia-re dopo mesi di freddo e neve, trasmette a molti una contagiosa euforia. E’ doveroso tuttavia ricordare che, con l’avvento della bella stagione, gli ulcerosi, gli asmatici, i colitici e i numerosi soggetti allergici, sen-tono riacutizzarsi vecchi malanni cronici coi quali debbono convivere. E’ sufficiente una repentina pioggia o un temporale, specie se esiste una notevole elettricità nell’aria, a promuovere brusche variazioni atmosferi-che che non possono essere sottovalutate. La raccomandazione, per coloro che utiliz-zano spesso l’automobile sia per brevi che per lunghi viaggi, è di non ricorrere né agli ansiolitici né ai tranquillanti. Tutto rientrerà nel binario della norma quando il processo di acclimatazione sarà completato. In ogni caso è opportuno non interrompere mai la terapia in atto per le specifiche malattie affinché l’organismo possa essere compen-sato al meglio. A scopo orientativo segnalia-mo che quando spirano venti caldi, sul tipo del favonio, le ripercussioni sull’organismo e quindi sulla qualità della guida - sem-pre per soggetti sensibili, ma, ad onor del vero, la quasi totalità degli automobilisti ne è coinvolta - sono significative. Possono insorgere, infatti, capogiri, cefalee, nausee, malessere generale e sonnolenza. Proprio in rapporto a quest’ultimo sintomo si scon-siglia, durante i viaggi, la somministrazione di antistaminici dal momento che potrebbe-ro ridurre l’entità dei disturbi ma in paralle-lo, come è risaputo, promuovere una perico-losa sonnolenza e una riduzione dell’allerta nella guida. Per chi ne può beneficiare e soprattutto non ha controindicazioni, l’aria condizionata può essere utile, sempre che venga utilizzata con buon senso e con par-simonia.

F.A.ZOO è sempre più “green”. L’azienda con sede a Chiusa di Ginestreto di Pe-

saro continua nel suo percorso verso le energie rinnovabili da utilizzare, distribuire e diffondere nel e per il territorio.

L’ultima scelta in tal senso fatta da F.A.ZOO Mangimi srl, Industria Alimenti Zootecnici e Oleificio che opera nel settore Zootecni-co, Oleario, Biologico e Pet food riguarda il nuovo impianto fotovoltaico che l’impresa pesarese ha già iniziato a realizzare.I tecnici sono al lavoro per trasformare 2000 mq di tetto dell’opificio di via Filippo Callegari, a Borgo Santa Maria di Pesaro, in un nuovo impianto fotovoltaico su copertu-ra della potenza di circa 150 Kwh.“I buoni risultati ottenuti con l’impianto già realizzato –spiega Giorgio Federici, presi-dente- sono stati determinanti per rinnovare

F.A.ZOO Green Energy: quando l’azienda si autoalimentaA giugno sarà inaugurato l’impianto fotovoltaico su una copertura di 2.000 mq: oltre 150 Kwh di energia pulita nel e per il territorio

il nostro impegno con le energie rinnovabili e il rispetto per l’ambiente. Siamo convinti che la produzione di “energia pulita” soprat-tutto per chi la utilizza direttamente, possa essere una concreta risposta contribuire a creare energia pulita. F.A.ZOO, rappresenta un esempio concreto di come ottimizzare i costi riducendo l’inquinamento”.La nuova struttura sarà composta da 616 pannelli, 3 generatori e 5 inverter. La pro-duzione energetica annuale stimata è di 150.000 Kwh. “Energia pulita che sarà distribuita alle 4 ditte ospitate nella struttura di via Calle-gari –precisa Federici-. Saranno queste a poter usufruire ‘in primis’ dei Kwh prodotti dai nuovi pannelli per il riscaldamento/raf-frescamento dello stabile. L’energia in esu-bero, che varierà a seconda del fabbisogno delle stesse imprese, sarà poi convogliata in rete”.La struttura andrà ad aggiungersi all’im-

pianto fotovoltaico che già produce, per F.A.ZOO, oltre 800.000 kWh l’anno e che ad oggi, riesce a dare una risposta ecologica a circa la metà del fabbisogno energetico to-tale dell’azienda grazie a una potenza pari a 730 kW, derivante dai 3.162 pannelli fotovol-taici, che occupano una superficie di circa 6.000 mq.Con il nuovo impianto fotovoltaico, FAZOO arriverà alla produzione complessiva stima-ta di oltre 1.000.000 KWh anno, contribuen-do ed una seria riduzione delle emissioni inquinanti nell’ambiente.

La Melissa ha moltissime proprietà ed è da sempre definita “l’erba dai mille usi”.Viene utilizzata nei seguenti casi:depressione,disturbi nervosi,n disturbi dello stomaco e dell’intestino, nei casi di meteorismo, in caso di insonnia, vertigini, e disturbi mestruali. Molto efficace per la cura dell’ herpes labiale ed anche come rin-vigorente delle difese immunitarie!In caso di nevralgie, se ne può tratte giova-

mento applicando frizioni sulle parti dolo-ranti, ma bisogna fare molta attenzione: il sovradosaggio può causare iper sensibilità nella zona. Nella cosmesi, la Melissa è fa-mosa per le sue qualità purificanti per la pulizia del viso, mentre, per combattere lo stress di una faticosa giornata di lavoro, è utile preparare un bagno rinvigorente con olio essenziale di Melissa. n caso di dige-stione difficili o di gastroenteriti con meteo-rismo, ecco un rimedio tutto naturale:1 cucchiaio di foglie di Melissa in infusione in una tazza di acqua calda per 15 minu-ti; quindi filtrate e bevete 2 volte al giorno dopo i pasti.Questo infuso è anche ideale per com-battere le nausee ed i vomiti della gravidanza(consultare il medico),in questo caso va assunto prima dei pasti. Lontano dai pasti, invece, è perfetto per combattere gli stati d’ansia.La Melissa è reperibile in erboristeria.

ATTENZIONE:Consultare sempre il medico prima di utilizzare infusi in quanto alcuni di essi potrebbero avere effetti indesiderati

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Nella mattina di Pasqua il Vescovo, Mons. Armando Trasarti, ha celebrato la Santa

Messa nel carcere di Fossombrone assieme ai detenuti.

Il Vescovo – rende noto don Giacomo Rug-geri, Portavoce – è stato accolto dal giovane Commissario degli agenti di Polizia Peniten-ziaria dott. Francesco Serpico, assieme al cappellano del carcere don Guido Spadoni che cura l’assistenza spirituale e, in molte occasioni, anche quella materiale dei sin-goli detenuti. Alla partecipazione della S. Messa come persone esterne, quest’anno, vi erano Sr. Tiziana, una sua consorella del Centro di spiritualità S. Francesco in Rove-reto e alcuni giovani di Saltara e Lucrezia. Presenti anche il consigliere regionale Eli-sabetta Foschi e il consigliere comunale di Fossombrone Maurizio Mezzanotti. Il Vesco-vo ha posto l’accento sulla Pasqua “come esenzione che Cristo ha ottenuto dalla mor-te alla vita e proprio in un carcere si può e

si deve dire che Dio vi esenta come detenuti almeno dalla colpa morale, facendo il suo singolo percorso nei confronti della giusti-zia per le colpe materiali commesse a livel-lo individuale”. Dal punto di vista liturgico la S. Messa è stata animata dal coro composto da alcuni detenuti coordinati dal maestro Rossi e da Sr. Camilla Vinci. Le letture e le preghiere dei fedeli sono state proclamate dai detenuti stessi. Una delle realtà che ope-ra come volontariato all’interno del carcere è l’associazione <Un mondo a quadretti> coordinata da Giorgio Magnanelli, presenti anch’egli alla S. Messa. Proprio quest’anno l’associazione compie dieci anni vedendo al suo attivo una rivista realizzata interamente dai detenuti dalla redazione alla stesura de-gli articoli, dai laboratori attivati in carcere e, soprattutto, al difficile reinserimento nella società una volta terminati gli anni di deten-zione. Sabato 5 maggio, presso il Centro pa-storale di Fano, l’associazione ha organizza-to un Convegno per fare il punto a dieci anni dal suo servizio al fianco dei detenuti e Ma-

di Armando TrasartiVescovo di Fano Fossombrone Cagli Pergola

“Cari detenuti, non amate il malumore. Cristo apre la tomba delle nostre tribolazioni”

Vita diocesana

Alla presenza dei detenuti nel carcere di Fossombrone il Vescovo Trasarti ha celebrato la Santa Messa la mattina di Pasqua

gnanelli spera di poter avere al convegno, con permesso speciale, due detenuti che curano la rivista. “La Pasqua – ha prosegui-to il Vescovo – è un esercizio di risurrezione, è un cammino terapeutico. Invito ciascuno di voi a lasciarsi alle spalle le ferite (anche se non sempre è facile) e accogliere la vita nuova che chiedere di rifiorire anche dagli sbagli commessi. Cari detenuti – ha conclu-so il Vescovo – non amate il malumore e non mettete i sassi, come la pietra del sepolcro, sopra voi stessi e la vostra coscienza: per-mettete a Cristo di aprire la porta del vostro cuore perché egli possa amare le vostre tri-bolazioni quotidiane”.

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Liquidità per le Aziende: Una Soluzione Arriva dai Fondi di Private Equity

Il Promotore finanziario

di Silvia [email protected] - tel. 347 9135489

Ti capita di sentirti “Non importante”?

la Psicologa - Psicoterapeuta

I lettori che mi seguono da tempo avranno già avuto modo di leggere dei miei arti-

coli sulle cosiddette Ingiunzioni (Goulding, 1983), ossia messaggi interni negativi (convinzioni costrittive) che la persona svi-luppa a partire dal rapporto con le figure d’accudimento originarie.

I Fondi di Private Equity, sono tra i pochi oggi che hanno liquidità da investire in

progetti aziendali e che stanno sostituendo di fatto il canale bancario.

Attraverso le Ingiunzioni, ma non solo attra-verso quest’ultime, il bambino prende una Decisione sul modo di vedere sé, gli altri e il mondo e costruisce il proprio Copione di Vita, col quale pensa, sente, agisce. Le di-verse Ingiunzioni non fanno parte di una li-sta di ciò che non va nelle persone, bensì sono modi con cui le persone hanno risolto i conflitti nell’infanzia e quindi sono modalità con cui le persone hanno utilizzato l’ener-gia in modo ingegnoso in un dato momento della loro vita (J. Mc Neel, 2012).Quest’anno ho partecipato ad un interessante Convegno tenuto dal Prof. John Mc Neel a Roma pres-so l’Università Pontificia Salesiana proprio sulla diagnosi delle Ingiunzioni per permet-tere un cambiamento personale e desidero condividere con voi lettori una piccola parte dei miei appunti. In particolare qui voglio parlare dell’Ingiunzione “Non essere impor-tante”. Queste persone hanno avuto un’in-

L’ Imprenditore ha un interlocutore Impren-ditore come lui che parla la stessa lingua e guarda al futuro piuttosto che ai freddi nu-meri attuali.Gli aspetti più interessanti dei Fondi di Pri-vate Equity sono:

- PASSAGGIO GENERAZIONALE: diverse imprese del nostro territorio sono gestite da imprenditori che vorrebbero ottimizzare il lavoro di diversi decenni e dare continuità alla vita della propria azienda possibilmente migliorandola.A volte però i figli non sono adatti a quel tipo di vita e i fondi hanno il management e una struttura adatta al desiderio/problema dell’ imprenditore.

- CRESCITA/SVILUPPO: all’ interno del fon-do ci potrebbero essere già aziende che , in collaborazione con il nostro imprenditore potrebbero sviluppare nuovi prodotti e nuovi mercati in Italia e all’ Estero.

fanzia caratterizzata da un ambiente che ha svalutato costantemente la loro presenza e il loro valore. Il bambino a questo punto può decidere che “nessuno lo lascia mai fare o dire niente”, che “tutti vengono prima di lui”, che “non arriverà mai a niente” e quindi che “non ha alcun valore”. J. Mc Neel considera queste posizioni come legate ad una deci-

sione disperata del bambino (una falsità che viene creduta); tuttavia, il bambino, a partire dalla decisione disperata sviluppa un’ul-teriore decisione definita sfidante come il suo migliore tentativo di proteggersi ed es-sere sano e per esempio decide che nella vita “sarà il più grande di tutti”. Da tale po-sizione sfidante emerge il comportamento della vita adulta, con il bisogno di mostrarsi sempre dominante, di esagerare provando che ha fatto sempre meglio degli altri. Per esempio, ci troviamo di fronte a chi è incli-ne ad usare i grandi numeri per raccontare la sua esperienza o a chi fa uso di continui confronti con le esperienze degli altri dimo-strando che ha fatto di più. Partendo da tali schemi di comportamento capaci di rivelare le Ingiunzioni, J. Mc Neel parla di cambiamento (Ridecisione) attra-verso un percorso con l’obiettivo di ripro-grammare la struttura interna alla persona (denominata Genitore) realmente protettiva e nutriente che si oppone ai messaggi in-giuntivi della struttura interna (Genitore) critica precedentemente introiettata. In tale processo di risoluzione dell’Ingiun-zione “Non essere importante” la persona per esempio può imparare a dirsi che “l’ar-roganza non è autostima e che quello che lo rende alla pari degli altri è l’umiltà” e la persona saprà per chi essere importante e cosa è davvero importante per la sua vita e per quella delle persone che ama.

- CREAZIONE LIQUIDITA: il nostro imprendi-tore potrebbe aver necessità di liquidità per sviluppare un’ idea o un mercato o aprire nuovi orizzonti o semplicemente avere il de-siderio di vivere di rendita, e i Fondi possono essere utili a queste sue esigenzeL’obiettivo principale di un fondo di private equity, è quello della creazione di valore nel medio/lungo periodo, e questa strategia è molto simile a quella di un imprenditore che investe in una propria azienda.Una delle cause dell’attuale difficoltà dell’e-conomia italiana è rappresentata dalla

piccola dimensione delle imprese. Queste ultime, a seguito dei cambiamenti nella competizione internazionale, si trovano ad operare in un’arena competitiva più ampia e agguerrita che supera i confini nazionali. Con le recenti innovazioni nel campo finan-ziario, inoltre questi strumenti sono molto più duttili e di facile utilizzo.

Oggi ci sono diversi tipi di private equity :1) private equity classico: acquista una quo-ta societaria (minoritaria o maggioritaria) definendo una way out2) private equity ad apporto: l’imprenditore conferisce una quota a sua scelta, senza im-pegnarsi con nessuna way out, usufruendo dei servizi offerti dal management del fondo3) private equity distrettuale: l’imprenditore conferisce una quota minoritaria nel fon-do senza prendere impegni sulla way out, assieme ad altri imprenditori dello stesso distretto e usufruisce dei servizi offerti dal fondo 4)private equity settoriale: identico al di-strettuale ma con un condivisione con altre società dello stesso settoreLo scopo per cui sono molto utilizzati i fon-di di private equity è che l’imprenditore può sempre di più focalizzarsi sulle caratteristi-che che meglio sa svolgere, delegando at-tività, come quella della ricerca di liquidità, al fondo.Inoltre avere una sola struttura commercia-le che rappresenti più società dello stesso settore (ovviamente con prodotti comple-mentari e compatibili) crea enormi vantaggi sui mercati esteri, sia per gli acquisti che per le vendite.

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L’amico invisibile

Carissime amiche, vi ho lasciato la volta scorsa con la promessa di raccontarvi

qualche curiosità su alcuni profumi stori-ci e i loro creatori che, quasi sicuramente, molte di voi non conoscono.

di Luciana, Profumeria TaussiFano (PU) - Corso Matteotti 118 te - tel. 0721 803383

la profumiera

Robert Piguet, stilista svizzero della fine dell’800, nel 1944 si trasferisce a Parigi. Ispirato da Marlene Dietrich crea BANDIT, un profumo che evoca trasgressione, ot-timo strumento di seduzione e definito un senza tempo. Nel 1948 lancia FRACAS che significa “fracasso” ,predomina la tuberosa, rendendo questa fragranza decisamente femminile e sensuale. Ancora oggi sono af-fascinate da questo profumo Carolina di Mo-naco, Madonna, Kim Basinger e a suo tempo lo fu anche Grace Kelly. Nel 1945 ancora un successo con VISA, un nome strano per un profumo, ma in quell’anno era una sigla che

autorizzava i viaggiatori ad entrare in paesi nuovi e misteriosi e, attraverso spezie e fiori con rosa e pesca bianca, scoprire l’intrigan-te universo femminile. Seguono CALYPSO, ammaliante e romantico, un mix affasci-nante di note fiorite e intense, FUTUR fiorito, elegante e discreto, per finire con CRAVA-CHE che significa “frustino”, rappresentativo di atmosfere raffinate ed esclusive legate al mondo dei cavalli. Questa fragranza è sta-ta creata per rendere omaggio al profondo amore che legava R. Piguet all’Italia, da cui provengono gran parte delle materie prime utilizzate.Jean Patou, un altro nome che caratterizza il ‘900, inizia la sua storia come stilista e già nel 1920 creò un abbigliamento sportivo per le donne, con cardigan e gonnellino da tennis, “rivoluzionario”, insieme al costume da bagno in maglia (alquanto osè per quei tempi).

Nel 1927 inventa la prima lozione abbron-zante “huile de caldeo”. Passa un brutto periodo e finalmente nel 1929 il primo pro-fumo, si chiama JOY, è il profumo più costo-so al mondo, per produrre un’oncia (30 ml) vengono utilizzati 10.600 fiori di gelsomino e 28 dozzine di rosa bulgara. Viene subito usato da molte star di Hollywood. Ancora oggi è apprezzato e usato da attrici famose come Sofia Loren, Gwyneth Paltrow e Julia Roberts.Il suo Estratto è ancora uno tra i più costo-si. Jean Patou muore nel 1936 e la sorella insieme al marito continuano l’attività e nel 1972 lanciano “1000”, un profumo per il qua-le ci sono voluti dieci anni e mille tentativi perchè la formula fosse perfetta. In occasio-ne del lancio vennero consegnati con una Rolls Royce i primi mille profumi alle signo-re più eleganti di Parigi.Parliamo ora di un italiano: Gerolamo Etro chiamato da tutti “Gimmo”. La sua carriera inizia nel 1968 quando la sua passione per l’India lo spinge a produrre tessuti pregia-tissimi e molto colorati, con un disegno che li rende inconfondibili, il PAISLEY che rap-presenta la foglia della palma da dattero: l’albero della vita. Lo stesso disegno lo ritro-veremo anche sulle confezioni dei profumi e nella pelletteria.Alla fine degli anni ‘80 entrano in azienda i figli, la tradizione si rinnova ed ecco che arri-va la prima fragranza che si chiamerà “NEW TRADITION”. Seguirà “VICOLO FIORI” e con l’ apertura della Boutique ETRO PROFUMI in Via Verri nel centro di Milano viene creato il profumo “VIA VERRI”, una fragranza che è un invito a intraprendere un viaggio emoti-vo e sensoriale con rosa, gelsomino, ambra, muschio, bergamotto ed iris che lo rendono complesso e delicato, ma non possono man-care le note speziate e orientali come carda-momo e pepe bianco.Ad oggi le fragranze Etro sono 24 e tutte si completano con bagni, creme corpo e dopo-barba.Ricordate...il profumo è l’amico invisibile che parla per voi!

Comunicare per scavalcare la crisi

Cittaperta web tv: aperti alla città, chiusi alla noia

Si riducono i consumi, si taglia un po’ su tutto, ma soprattutto ora è importante,

per aziende ed enti pubblici, parlare con la propria utenza, aprire un dialogo vero, saper spiegare e illustrare scelte, prodotti, eventi.

“La Web television, detta Web TV o web TV, è la televisione fruita attraverso il Web.

Officina Nuova da quasi 15 anni al servizio di imprese private ed enti pubblici

Una televisione su internet realizzata da una agenzia fanese

Nessun rilancio dei consumi, nessuna nuo-va fiducia fra cittadini e amministrazioni pubbliche crescerà senza una corretta e ef-ficace comunicazione.Chi “comunica” da quasi 15 anni è la coo-perativa Officina Nuova di Fano, nata nel settembre 1997 su iniziativa di un gruppo di giornalisti. L’informazione giornalistica

La tecnologia alla base della web TV è lo streaming”: così Wikipedia definisce la web-tv, il grande strumento del presente che guarda al futuro prossimo delle comunica-zioni. Un vero boom in Italia, visto che se ne contano a centinaia. Hanno la loro web-tv molte società sportive, ce l’hanno la Came-ra dei Deputati e il Senato della Repubblica, quasi tutti i partiti politici, e ce l’ha perfino l’autorevolissima Enciclopedia Treccani.A fine settembre, sulle pagine dell’edizio-ne bolognese di Repubblica si leggeva: “Le televisioni sul web sono perlopiù autofi-nanziate, fatte da videomaker, raccontano storie di quartiere, tante hanno un bacino d’utenza nazionale e alcune anche interna-zionale. L’età media dei fondatori delle web tv va dai 35 ai 45 anni. (…)Tutte le web tv si interessano di temi sociali e culturali, un po’

e la comunicazione pubblica sono i setto-ri di maggiore sviluppo della cooperativa grazie anche al curriculum professionale dei soci e al loro rapporto di collaborazione con diversi organi d’informazione locale e nazionale.In questi anni di attività Officina Nuova ha anche acquisito esperienza nel settore del-le pubbliche relazioni, nell’organizzazione di eventi e nella pianificazione di campa-gne di promozione, nella grafica e nelle azioni di marketing, lavorando con enti pubblici e privati. Dal 2006 Officina Nuova ha deciso di dare ulteriore impulso al settore degli uffici stampa e di sviluppare l’informazione on-line realizzando il sito giornalistico di video

notizie Cittaperta.it, Per quanto riguarda gli uffici stampa, la cooperativa si è occupata di interessanti manifestazioni sia a livello regionale che nazionale, specializzandosi soprattutto nel campo della cultura, del turismo, dei pro-dotti agro-alimentari tipici e dell’enogastro-nomia.L’esperienza di Officina Nuova, unica nel settore dell’informazione regionale mar-chigiana, unisce nella gestione dell’impresa criteri di managerialità e spirito cooperativo e rappresenta un punto di riferimento per quanti, nell’impresa privata così come nella pubblica amministrazione, cercano affidabi-lità e competenza nei settori della comuni-cazione e dell’informazione.

meno di tecnologia. Per promuoversi utiliz-zano il canale di YouTube, ma anche i social network come Facebook e Twitter”.Un esperto come Giampaolo Colletti, presi-dente della Federazione dei Media Digitali Indipendenti, spiega che “Dietro alle web tv ci sono singoli cittadini, associazioni e gruppi di interesse. L’età media si sta spo-stando: non sono solo degli ‘smanettoni’ ma utenti cresciuti con la rete”.Una web-tv che copre Fano, Pesaro e pro-vincia è Cittaperta.it (www.cittaperta.it): ogni giorno sono pubblicati video servizi

realizzati da giornalisti che seguono con attenzione gli eventi locali. Dall’attualità allo sport, dalla gastronomia ai locali di ten-denza, dalla moda alla politica: ogni notizia diventa immagine e viene raccontata, ma-gari con un’intervista video ai protagonisti del fatto. Come ogni vera web-tv, Cittaperta.it riceve la collaborazione degli utenti: chi vuole segnalare un evento, chi ha qualcosa da raccontare, può farlo contattando la re-dazione ([email protected]): basta un po’ di creatività e un telefono cellulare per diven-tare citizen journalists!

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Alla Scuola Tennis di Fano ci si prepara ad un’estate piena di attivitàGrande novità di quest’anno sarà il centro estivo per i ragazzi dai 6 ai 14 anni

Alla Scuola Tennis del CT Fano si entra nel clou delle tante attività agonistiche

organizzate dal suo direttore, il maestro Federico Cinotti.

Federico Cinotti

Dalla metà di aprile alla fine di giugno si disputeranno i campionati tra le squa-dre di rappresentanza, prima nelle fasi provinciali e poi in quelle regionali e interregionali. Si comincia dagli under 8 recenti vincitori del campionato pro-vinciale promozionale: Federica Urgesi, classe 2005, Federico Roberti, Lorenzo Antonioni, Nicola Guidi e Pietro Moretti, tutti classe 2004. Da segnalare Marco Cinotti, Tommaso Caroni e Edda Baldelli, facenti parte della rappresentativa pro-vinciale del PIA. Sarà poi la volta degli under 12 e under 14 sia maschili che femminili per poi raggiungere i “grandi” con due Serie D composte dagli iscritti alla Scuola Tennis e tre Serie D dei soci del Circolo Tennis e dei vari campiona-ti over. Grande novità dell’estate 2012 vedrà il Circolo Tennis Fano sede di un centro estivo aperto ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, attivo dall’11 giugno fino alla prima settimana d’agosto che garantirà a tutti i partecipanti tante attività poli-valenti, polisportive e ricreative dalle 8,30 di mattina fino alle 13. Le iscrizioni hanno una durata minima di una setti-mana e offrono la possibilità di sfruttare sia le strutture esterne che le strutture interne del circolo come la Club House. Restano attivi i corsi in lingua stranie-ra grazie alle lezioni impartite da inse-gnanti che parlano correttamente ingle-se e spagnolo. La scuola tenni iniziata ad ottobre consente a tutti i bambini che lo desiderano di avvicinarsi al tennis at-traverso corsi promozionali della durata di due settimane per poi proseguire du-rante tutto l’arco dell’estate.

Ismaele EspositoMarco Cinotti

Per Informazioni: Scuola Tennis C.T. Fano e centro periferico federaleDirettore: maestro Federico Cinotti

Mini tennis - Avviamento - Perfezionamento - Agonistica - Corsi adultiTel. Maestro 338.7678.518 - [email protected]

Per info tesseramento soci e prenotazioni campi: Tel. 0721.86.36.85 orario ufficiowww.circolotennisfano.it

Responsabile centri estivi: Francesco 392.6706348

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La società ospiterà un centinaio d’atleti pro-venienti da tutta la regione Marche. Si stan-no cercando sponsor, anche piccoli, per far sì che la manifestazione sia come sempre all’altezza della situazione.Al contempo si lavora e si suda in palestra, perché la società e soprattutto gli atleti, in questi mesi, sono impegnati nelle diverse competizioni nazionali, per qualificarsi alla finale per il titolo italiano.Tutti i ragazzi si allenano sotto la guida dell’istruttrice Evelina Langella, che oltre ad essere tecnico è anche delegato della FIS nella nostra provincia.L’abbiamo incontrata in palestra e ci ha spiegato come lavora e perché la scherma è una disciplina da praticare. Ha sottolineato che la scherma è uno sport completo, non solo per il fisico, ma anche e soprattutto per la crescita della personalità dell’atleta.“La nostra filosofia e il nostro lavoro è in-centrato sulla persona –dice Evelina Lan-gella- sulla crescita armonica del ragazzo e in secondo luogo sull’atleta. Vi sembre-rà strano, ma avendo tutti atleti sotto i 14 anni, ci interessa che crescano fisicamente e caratterialmente oltre che tecnicamente, senza mai opprimerli con il risultato a tutti i costi. Ho fatto degli studi ed ho osservato tante realtà sportive, anche fuori dal mondo scherma, ho notato che nelle società dove il risultato è molto importante, tanto da esse-re messo davanti agli atleti, questi vengono

Alla Fanum Fortunae Scherma la parola d’ordine è divertimento

la Spadaccina

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subito specializzati e devono effettuare al-lenamenti molto duri, rispetto alla loro età. Il risultato è l’abbandono dello sport, so-prattutto se non raggiungono gli obbiettivi richiesti.Noi questo non lo cerchiamo, preferiamo farli crescere passo dopo passo, usando le gare come test di verifica, non ci concen-triamo sul risultato, ma sul come si affron-tano le competizioni, sottolineando il posi-tivo e mai il negativo. Certo, se poi fanno il risultato siamo contenti per loro, perché loro sono i protagonisti.”Dopo la chiacchierata con il tecnico siamo rimasti ancora un po’ ad osservare gli al-lenamenti ed abbiamo notato che alla fine tutti escono col sorriso e sono contenti. At-leti che ad oggi e fino al termine di maggio saranno impegnati in numerose compe-tizioni: a fine marzo a Belluno, poi subito dopo Pasqua a Napoli, Osimo, Foggia, Cas-sino, Bolzano, ed ancora ad Ancona e Ric-cione.Facciamo tanti auguri a questa società che quest’anno compie 5 anni d’attività e so-prattutto invitiamo voi lettori a conoscerla e a seguirla nelle diverse gare ed attività a cui partecipa.Vi invitiamo, in anticipo, a sedervi tra il pubblico e a tifare per la Fanum Fortunae Scherma durante il“Campionato Regionale Under14”, che si svolgerà a Fano il 10 giu-gno. In bocca al lupo ragazzi!!!

Evvai! Si moltiplicano al cinema gli uo-mini e le donne con i superpoteri!.. che

però mostrano un lato fin troppo umano che non si addice a un supereroe: vizio del fumo, tradimenti, relazioni sentimentali hot, in & out.

C’è grande fermento tra le fila della Fa-num Fortunae Scherma per il “Campio-

nato Regionale Under14”, che si svolgerà a Fano il 10 giugno.

di Annalisa Perazzini

Tutti all’arrembaggio!Torna l’armata degli invincibili.Ci salveranno?

Il cineasta

Prff!!! No, non ci credo! Direte voi. Eppure, ecco un piccolo assaggio di ciò che vedre-mo: Scott McCall innamorato di una caccia-trice di licantropi, Peter Parker una goccia d’acqua con l’ Holden di J.D. Sarlinger: un giovane nerd disadattato più che un teme-rario spara –ragnatele e scalatore masche-rato di grattacieli. Cosa aggiungere ancora?

Un Bruce Wayne preda facile delle lusinghe di un’ avvenente Selina Kane che lo porta addirittura dietro le sbarre per un po’ come un criminale qualsiasi. Wow! State tran-quilli, accanto agli intrecci psicologici, non mancheranno comunque i colpi di scena aggiornati alle nuove tecnologie odierne..tante e diverse. E Così, come una rara pian-ta tropicale o una malattia infettiva( in senso metaforico e… anche scherzoso), mai come quest’anno le sale cinematografiche e la tv italiane e del resto del mondo verranno prese letteralmente d’assalto dagli eroi che non sanno tra virgolette essere eroi. E visto che il fenomeno a Hollywood sta conoscen-do un successo di incassi senza pari con grande gioia della Marvel – Disney e della

DcComics (storiche case di produzione e de-sign di fumetti più famosi), la cosa si potreb-be prolungare anche nel 2013 e 2014. Da Chronicle a The Amazing Spiderman, da Ca-pitan America e The Avengers ad IronMan3 e Mistifts, al ritorno degli X-Men,del Ghost Rider, di Batman e Thor, fino ai reboot o remake di Superman, TeenWolf (“Voglia di vincere”), Wonder Woman, Judge Dredd, Da-reDevil. Insomma, per farla breve, l’agenda è e sarà nuovamente piena di appuntamen-ti da non perdere sia per gli appassionati e fanatici, sia per tutti gli altri. Una sorta di adunata generale simile a quella dei soldati sotto le armi (già preannunciata nei prece-denti numeri della nostra rubrica) per salva-re l’umanità dal fuoco incrociato del nemico, che per quanto immaginario sia, richiama molto le nostre paure quotidiane, il nostro desiderio di sopravvivere a lungo nel tempo ed essere ricordati un domani dalle future generazioni. Timori inconsci e comprensibi-li, ispirati e influenzati a loro volta dai fatti di cronaca nera nazionale e internazionale degli ultimi tempi: la lotta al terrorismo, la guerra in Iraq, l’attacco alle Twins Towers di New York, i disastri ecologici e ambientali, il crollo dell’economia e della finanza mon-diali; eccetera, eccetera che hanno finito per coinvolgere ogni aspetto della nostra esistenza anche il divertimento e intratte-nimento sociale. Non a caso, accanto alla comparsa degli eroi citati sopra si raddop-pia di contro il numero dei cattivi da combat-tere e annientare. E che cattivi! Lo spietato e micidiale Bane che in Il cavaliere Oscuro di Nolan demolirà lo storico campo da baseball dei Giants pur di attirare su di se l’attenzio-ne di Batman e di Gotham City, il luciferino Loki, fratello di Thor che vuol conquistare la Terra e schiavizzare i suoi abitanti in The Avengers. Allora via, tutine attillate, pistoloni, scudi al Vibranio, martelli magici, armature volanti e indistruttibili…“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”

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Sportland Sportland

6° campionato Top Tel1° trofeo Terranova Abbigliamento trionfano Del Grande e i Bulgari

Bocce: successo per il 1° trofeo Blanco Arredamento

Va in archivio il 6° campionato di beach ten-nis indoor Top Tel - 1° trofeo Abbliglamen-to Terranova, manifestazione a squadre organizzata dall’asd Sportland al Lucrezia Beach con il patrocinio del Comune di Fano, la collaborazione di Csi e asd Valmetauro Libertas e la partnership delle ditte Self Energy, Enoteca Il Torchio, Pronta Assisten-za Caldaie, Stazione di Servizio Esso di To-mas Gabbianelli, La Perla, Consult Imprese, Bar Centrale&Tabaccheria Lazzari Cuccu-rano, Eta Beta Serigrafia, La Fontana, Più

Il 6° torneo Sportland-Bocce, quest’anno

abbinato al 1° trofeo Blanco Arredamento,

gara a coppie organizzata con la collabora-

zione dell’asd Bocciofila San Cristoforo, fini-

sce a Lucrezia grazie ad Andrea Muratori e

Simone Rosati che in finale hanno superato

per 10-6 Giannino Barberini e Paolo Giova-

nelli sempre di Lucrezia. Sul podio anche

Giuseppe Ricci-Mirko Bevilacqua e Mauri-

zio Carburi e Marco Anatrelli di Pesaro. La

manifestazione ha avuto il patrocinio del

Comune di Fano e la collaborazione delle

ditte Conad City di Vagnini Ketty, Enoteca Il

Torchio, Happy Hour Cafè, Piccolo Forno Lu-

crezia e piadineria Arte e Sapori.

Sconfitta in finale Tecnoimpianti Btc che si consola con la Coppa Sportland

Tre mesi di sfide intense culminate il 25 marzo scorso con una grande giornata

di sport e passione.

E’ ormai un classico della primavera Sportland e anche quest’anno va in ar-

chivio con un bilancio più che positivo.di Matteo Delvecchio

di Matteo Delvecchio

Intimo&Casa, Fabrizio Roscini Sales Execu-tiv Neoss, Agenzia Viaggi Lisippo, BCC Fano, Caffè VIII, Bar Polvere di Caffè e Tappezzeria Sorci. Sponsor Tecnico Caraffa Sport. A trionfare, rispettando i favori del pronosti-co, è la formazione Del Grande e i Bulgari, in testa alla classifica dall’inizio alla fine del torneo. In finale vittoria per 4-2 su Tecnoimpianti Btc che comunque fino alla fine ha dato del filo da torcere agli avversari e si è consola-ta con la vittoria nella COPPA SPORTLAND-TROFEO SELF ENERGY, battendo in finale proprio Del Grande e i Bulgari. Sul podio finiscono anche VL Isolamenti Vitulano e La Perla, rispettivamente terze e quarte in campionato, e Vigilar e di nuovo La Perla, terze e quarte in coppa.

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