bonifica amianto in matrice compatta
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analisi tecnico legislativa correlata alle operazioni di bonifica di materiali contenenti amianto in matrice compatta; presentazione utilizzabile per l'aggiornamento di addetti e responsabili tecnici addetti alle operazioni di bonificaTRANSCRIPT
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Formazione ed aggiornamentoFormazione ed aggiornamento
OPERARE CORRETTAMENTE NEI OPERARE CORRETTAMENTE NEI CANTIERI DI BONIFICA AMIANTO IN CANTIERI DI BONIFICA AMIANTO IN MATRICE COMPATTAMATRICE COMPATTADr. Corrado [email protected]
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Quando un luogo è “cantiere edile”?
...quando si effettuanolavori di:
– costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, trasformazione, rinnovamento smantellamento
di opere fisse, permanenti, temporanee:– in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in
altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.
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D.M. 06/09/94
Attività di bonifica di MCA costituiscono un cantiere edile, e posso interessare:
MCA in matrice friabile:– rimozione in area confinata o tecnica di glove bags;– Incapsulamento– Confinamento.
MCA in matrice compatta:– Incapsulamento;– confinamento– rimozione;
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Bonifica MCA in matrice compatta
Rimozione – elimina il pericoli– rischio elevato per i lavoratori addetti/ambiente– Produzione di notevoli quantitativi di rifiuti – costi più elevati
Incapsulamento– trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti – Costi più contenuti– non produce rifiuti tossici– Necessità un programma di controllo e manutenzione.
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Bonifica MCA in matrice compatta
Confinamento (sovracopertura)– installazione di una barriera a tenuta– associato ad un trattamento incapsulante– costo è contenuto– occorre sempre un programma di controllo e
manutenzione– Occorre calcolare i sovraccarichi previsti
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Chi può rimuovere l'amianto?
Imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali D.lgs. 152/06 www.albogestoririfiuti.it
– Categoria 10 A amianto friabile– Categoria 10 B amianto compatto
lavoratori in possesso di adeguata formazione– Formazione abilitante art 10 Legge 257/92– Patentino previsto in regione Lombardia
presenza responsabile tecnico-coordinatore in possesso di adeguata formazione
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Incaspulamento e sovracopertura
L'impresa che esegue incapsulamento - sovracopertura deve essere iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali ?
Si ritiene che ai sensi dell'art 256 non debba essere iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;
iscrizione prevista solo per aziende che demoliscono o rimuovono i MCA
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Idoneità tecnico professionale
ditta tecnicamente e professionalmente idonea a svolgere il lavoro
Idoneità tecnico-professionale: possesso di capacità organizzative,disponibilità di forza lavoro, di attrezzature, in riferimento ai lavori da realizzare
Impresa esecutrice fornisce al committente– iscrizione alla camera di commercio– documento di valutazione dei rischi – DURC– dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di
sospensione o interditivi di cui all’art. 14
Idoneità tecnico professionale
lavoratori autonomi fornisco al committente– iscrizione alla camera di commercio, – conformità di macchine, attrezzature ...– elenco dei DPI– attestati formazione e idoneità sanitaria (quando
previsti)– DURC
Considerato che la formazione è “facoltativa” un lavoratore autonomo deve essere in possesso del titolo abilitativo ?
Stante il D.Lgs 81/08; no ! Però per iscriversi all'Albo gestori Rifiuti è richiesta l'abilitazione
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Lavori di rimozione
Preparativi:• Sopralluogo preventivo• valutazione dei rischi (P.O.S.)• piano di lavoro scritto
– Definire le modalità lavorative tenendo conto del rischio di caduta dall'alto
– formazione dei lavoratori– Formazione dei preposti– Individuazione delle attrezzatura – Individuazione dei DPI
Piano di lavoro e notifica
Sono soggetti a notifica, fatte salve le esposizioni sporadiche e di debole intensità
– Lavori di sovracoperura– Lavori di incapsulamento– Lavori di manutenzione– Lavori di smaltimento rifiuti
Sono soggetti a piano di lavoro (PDL):– Tutti i lavori di rimozione-demolizione
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Piano di lavoro
Predisposto dal datore di lavoro prima dell’inizio di lavori di rimozione
Un lavoratore autonomo deve presentare il piano di lavoro?
No. solo i datori di lavoro! Ma devono essere iscrittiall’Albo Nazionale Gestori Ambientali
In caso di subappalto, ogni datore di lavoro dovrà sottoscrivere il piano (D.g.r. 12 marzo 2008 - n. 8/6777 reg. Lombardia – linee guida amianto).....???
Si ritiene che ogni datore di lavoro debba presentare un proprio Piano di Lavoro
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Contenuti del piano di lavoro
– luogo ove i lavori verranno effettuati– natura dei lavori, data di inizio (e ora se urgente) e
durata presumibile– D.P.I. Forniti ai lavoratori– Modalità di verifica dell'assenza di rischi dopo
l'intervento di rimozione– Misure di prevenzione e decontaminazione e
caratteristiche delle attrezzature -dispositivi utilizzati– Misure per la prevenzione di terzi – Misure per la raccolta e smaltimento materiali– Misure da attuare nel caso di prevedibile superamento
del valore limite– tecniche lavorative adottate per la rimozione
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Piano di lavoro
Data inizio lavori è elemento obbligatorio all'ottemperanza dei contenuti mini del piano di lavoro
e se la data inizio lavori non è rispettata?Non è prevista una sanzione specifica.....ma l'art 18 c. 1
lett. f) impone al DL di richiedere l’osservanza delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro . Il PDL è disposizione aziendale???
(D.g.r. 12 marzo 2008 - n. 8/6777 reg. Lombardia – linee guida amianto) - È auspicabile che il datore di lavoro comunichi la data effettiva di inizio lavoro con un anticipo di almeno 3 giorni lavorativi
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Piano di lavoro “urgente”
D.Lgs 81/08 non definisce l'urgenzaCirc. Reg. Lomb 28/10/2009 indica come urgenti:
– situazioni di rischio a carattere igienico/sanitario tali (eventi meteorici, pericoli di crolli, ordini dell’autorità);
– situazioni in cui l’intervento sia soggetto a rilevanti vincoli organizzativi, ragionevolmente documentati dall’impresa esecutrice e dal committente,
– presenza di strutture o materiali danneggiati e per i quali non sia procrastinabile l’intervento di messa in sicurezza al fine di evitare la dispersione di fibre;
– interventi per ritrovamento occasionale di materiali contenenti amianto misconosciuti nel corso di attività di cantiere
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Preparazione del cantiere
predisporre l’accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili in relazione
– alle attività che si svolgono nell'edificio, – al tipo di utenza
Opportuno sgomberare gli arrediIndividuare la zona di stoccaggio provvisorio
per lavori > 3 giorni i lavoratori devono disporre di (reg. Lombardia – linee guida amianto):
– Locali ad uso doccia– Servizi igienici
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Accesso al cantiere
In cantiere possono eventualmente accedere (debitamente protetti:
– I lavoratori addetti– Il coordinatore “amianto”– Il coordinatore in fase di esecuzione– L'organo di vigilanza
Evitare di lavorare nei giorni ventosi
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Bagnatura delle lastre
Prima di qualunque manipolazione– Su entrambe le superfici– Con prodotti specifici
lastre visibili dall’interno dell’edificio è opportuno spruzzare le due superfici prima di rimuovere
Prodotto incapsulante: materiale che ingloba e/o ricopre le fibre di amianto per prevenirne il rilascio:
– penetranti penetrano nel materiale legando le fibre di amianto
– ricoprenti formano una spessa membrana sulla superificie del manufatto.
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Bagnatura delle lastre
D.M. 20/08/1994il datore di lavoro considera:
– le condizioni del supporto eventualmente preparandolo (pulizia ad umido o con aspiratore)
– le indicazioni fornite dal produttore – Il tipo di incapsulante adatto allo scopo
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Rivestimenti incapsulanti
TIPO A – a vista all'esterno (incapsulamento)– Incapsulamento di manufatti esposti ad agenti
atmosferici– Spessore film secco > 300 micron– Soggetto a prove di laboratorio
TIPO B – a vista all'interno (incapsulamento)– Incapsulamento di manufatti posti all'interno
suscettibili di danneggiamento– Spessore film secco > 250 micron– Soggetto a prove di laboratorio
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Rivestimenti incapsulanti
TIPO C – non a vista (confinamento)– A supporto degli interventi di sovracopertura – Spessore film secco > 200 micron– Soggetto a prove di laboratorio
TIPO D – ausiliario (rimozione)– A supporto degli interventi di rimozione– Colore contrastante– Il fornitore deve indicare le condizioni d'uso:
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Rivestimenti incapsulanti
produttore fornisce:– scheda di sicurezza – valutazione rischio chimico– scheda tecnica – modalità corretta applicazione:
• Spessore del film secco• Quantità da applicare per m2• Tempo di essicazione
datore di lavoro dell'impresa di bonifica:– Si attiene alle indicazioni del produttore– Attesta la corretta posa in opera degli incapsulanti:
Spessore, colore, durata minima del trattamento
Committente:– Conserva l'attestazione, effettua controllo periodico
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Canali di gronda
Valutare-identificare eventuale accumulo di fibre
Attività di bonificati:– inumidire con acqua la crosta sino ad ottenere una
fanghiglia densa – Raccogliere la fanghiglia mediante palette contenitori a
perdere– Porre i contenitori all'interno di sacchi di plastica– Sigillare i sacchi con nastro adesivo– Smaltire i sacchi come rifiuti di amianto.
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La fase di rimozione
Evitare rottureRimuovere i fissaggi (viti, chiodi etc..)Evitare l'uso di strumenti demolitori (trapani, seghetti,
flessibili)Quando necessario utilizzare attrezzature dotate di
sistemi di filtrazione assoluta ( o un collega che aspira)Utilizzare un idoneo ed adeguato mezzo per il calo a
terra– Idoneo ,conforme alla normativa di legge– Adeguato , tale da evitare la caduta delle lastre
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Idoneità – verifiche periodiche
D.M.11 aprile 2011 modalità di effettuazione verifiche periodiche D.Lgs. 81/08 allegato VII
Il datore di lavoro:– almeno 30 giorni prima della scadenza del relativo
termine datore di lavoro richiede ad ASL verifica– Indica il nominativo del soggetto abilitato, pubblico
o privato, del quale ASL può avvalersi nel caso non sia in grado di effettuare direttamente la verifica entro 30 giorni.
– individuerà tale nominativo tra quelli iscritti in un apposito elenco regionale
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Formazione “abilitativa” attrezzature
Accordo 53/2012 in vigore dal 13 marzo 2013per usare:
– Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLME)– Gru a torre– Gru mobile– Gru per autocarro– Carrelli elevatori con conducente a bordo– Macchine movimento terra– Pompe calcestruzzo– Trattori agricoli o forestali
serve un corso abilitativo e/o aggiornamento
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Percorso formativo - per ogni attrezzatura
MODULOGIURIDICOMODULO
GIURIDICOMODULOTECNICO
MODULOTECNICO
MODULOPRATICO
MODULOPRATICO
VERIFICA APPRENDIMENTOVERIFICA APPRENDIMENTO
ATTESTATO ABILITATIVOATTESTATO ABILITATIVO
AGGIORNAMENTOAGGIORNAMENTOCOMUNICAZIONE
ASLCOMUNICAZIONE
ASL
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Modulo da rispedire ad ASL
Tracciato da scaricare compilare e rispedire a:[email protected] per costituzione registro regionale
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Pallettizzazione
Le lastre smontate, bagnate su entrambe le superfici, devono essere accatastate e pallettizzate in modo da consentire un'agevole movimentazione con i mezzi di sollevamento disponibili in cantiere.
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imballaggio
Utilizzo di – imballaggi non deteriorabili – teli di plastica sigillati.
I pezzi acuminati o taglienti sistemati in modo da evitare lo sfondamento degli imballaggi.
frammenti devono essere raccolti al momento della loro formazione
etichettati a norma di legge.
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accatastamento
I materiali rimossi devono essere allontanati dal cantiere il prima possibile.
L'accatastamento temporaneo deve avvenire separatamente dagli altri detriti, preferibilmente nel container destinato al trasporto, oppure in una zona appositamente destinata,
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Operazioni di pulizia
Giornalmente pulizia ad umido e/o con aspiratori a filtri assoluti della zona di lavoro e delle aree del cantiere contaminate
Filtri assoluti – filtri HEPA - ULPAparticolare sistema di filtrazione ad elevata efficienza
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Interferenza con altre attività
Per quanto possibile la bonifica NON deve essere effettuata con presenza di altro personale
In caso contrario è necessario adottare adeguate misure di prevenzione e protezione per regolare le interferenze attraverso:
– DUVRI documento unico di valutazione rischi interferenziali
– PSC Piano di Sicurezza e Coordinamento
D.U.V.R.I.
Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza.
Piano di coordinamento delle attività indicante le misure adottate per eliminare - ridurre al minimo i rischi da interferenze dovute alle attività dell'Impresa ovvero delle Imprese coinvolte nell'esecuzione dei lavori
interferenzaCircostanza in cui si verifica un contatto (rischioso) tra il
personale del committente e quello dell'appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti
P.S.C e D.U.V.R.I
P.S.C. Piano di sicurezza e Coordinamento di cantiere edile in caso di presenza anche non contemporanea di almeno 2 imprese
P.S.C rende non necessaria l'elaborazione del DUVRI da parte del datore di lavoro committente
Quando redigere il DUVRI?se nel cantiere allestito all'interno della fabbrica opera
una sola ditta e/o uno o più lavoratori autonomi)?
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Coordinamento e cooperazione
Indipendentemente da tutto, ogni datore di lavoro deve:
Coordinare gli interventi di prevenzione-protezione attraverso
l'informazione reciproca per eliminare i rischi interferenziali
Cooperareall'attuazione delle misure di prevenzione
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Coordinamento e Cooperazione
Quando le lastre di copertura sono visibili dall’interno dell’edificio, devono essere prese tutte le precauzioni necessarie ad evitare l’esposizione ad amianto da parte degli occupanti durante le operazioni di bonifica
Nel caso in cui gli occupanti siano gli operai di una ditta intervengono gli obblighi di cui all'art 26 D.Lgs 81/08 (DUVRI)
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Verifica assenza rischi amianto
In caso di rimozione di lastre di copertura in eternit:– visionare accuratamente l’area di cantiere – Accertare l’assenza di residui di materiale di
fibrocemento e/o materiale passibile di contaminazione
procedura di “restituzione” da parte di ASL in caso di: – Rimozione MCA matrice compatta in ambienti confinati;– Rimozione amianto in matrice friabile;– tecnica del glove bag se effettuata in ambienti confinati
In un'area confinata è sempre opportuno campionare l'aria per escludere rischi
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Decontaminazione
Del personale e degli strumenti :Da effettuarsi all'interno del cantiere di lavoro:
– Pulizia a secco o umido della tuta di lavoro-attrezzature
– Pulizia a secco o umido dei calzari– Aspirazione dei vestiti– Smaltire le maschere usa e getta– Lavare la semimaschera– Lavare, mani, collo viso prestando attenzione alle
unghie
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Rischio caduta dall'alto
Si accertano sempre più frequentemente carenze nella scelta e nell’utilizzo di alcune tipologie di misure di prevenzione applicate al rischio di caduta dall'alto
Utilizzo delle linee vita da installarsi obbligatoriamente al rifacimento sostanziale del tetto (Decreto Regione Lombardia nr 119 del 14/01/2009) quale misura di sicurezza in sostituzione di dispositivi di protezione collettiva (DPC)
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D.P.C e D.P.I.
Il D.Lgs 81/08 impone al datore di lavoro l'adozione DPC (dispositivi di protezione collettiva) come prioritaria ai DPI (dispositivi di protezione individuale9)
Art 111 - Il datore di lavoro, nei lavori temporanei in quota sceglie le attrezzature di lavoro più idonee .....in conformità ai seguenti criteri:– priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle
misure di protezione individuale;
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DPC e DPI
D.lgs 81/08 definisce i DPI ma non i DPC
Dispositivo di protezione individuale(DPI)prodotto che ha la funzione di salvaguardare la persona
che lo indossi o che lo porti con sè da rischi per la salute e la sicurezza
Dispositivo di protezione collettiva (DPC)prodotto che ha la funzione di salvaguardare più persone
da rischi per la salute e la sicurezza
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D.P.C.
DPC permanente– Parapetto fissati sulla copertura:
• Altezza utile ≥ 1 m e resistente• almeno un corrente superiore ed uno intermedio
orizzontali e fermapiede (15 cm)– qualsiasi protezione, (muro, ringhiera....) h ≥ 1 m
DPC rimovibile– Parapetti provvisori– PLME– Ponteggio metallico fisso– Ponteggio mobile (trabattello)– Reti di sicurezza
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Uso delle PLME - attenzione!!
PLME Piattaforme di Lavoro Mobili Elevabili:– Non possono essere utilizzate per sbarcare in quota– Non possono essere usate come parapetti– Non possono essere usate come punti di ancoraggio
( se non sono certificate UNI EN 795/12 tipo B)– Obbligo d'uso di imbracature e cordini di sicurezza– Serve il corso di abilitazione per usarle– Molto spesso non possono essere
utilizzate per trasportare merci
UNI EN 13374 – parapetti provvisori
Classe A– Coperture con inclinazione < 10°
Classe B– Coperture con inclinazione < 30° senza limitazioni
dell'altezza di caduta– Coperutre con inclinazione < 60° se altezza di caduta <
m2
Classe C– Coperture con inclinazione comprese tra 30° e
45°senza limitazione altezza di caduta– Coperture con inclinazione comprese tra 45° e 60° se
altezza di caduta < 5 m
UNI EN 13374 – parapetti provvisori
Reti di sicurezza - UNI EN 1263
sono classificate in: – tipo S, utilizzo orizzontale; – tipo T, sempre orizzontale su telaio di supporto; – tipo U, attaccata al intelaiatura con uso verticale;– tipo V attaccata ad un sostegno a forca.
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Rischi sfondamento
Art 148 D.Lgs 81/08Il datore di lavoro, prima di procedere alla esecuzione di
lavori su tetti– Accerta se vi è sufficiente resistenza per sostenere il
peso degli operai e dei materiali .– in caso di dubbio circa le resistenza, adotta
apprestamenti di sicurezza – priorità alla protezione collettiva
Le lastre in fibrocemento NON sono resistenti alla rottura per questo è indispensabile l'uso di tavole da ponte -camminamenti
Norma UNI EN 8088
Copertura praticabile– è possibile l’accesso ed il transito di persone, anche con
attrezzature portatili
Copertura non praticabile:
– non è possibile l’accesso ed il transito di persone senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza contro il pericolo di caduta di persone e/o cose
la presenza di lucernari non praticabili accessibili rende non praticabile l’intera copertura.
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Copertura portante – non portante
Copertura portante – può sostenere sia il peso delle persone che degli
eventuali materiali depositati– valore della portata riferita ai carichi verticali concentrati
> 2,00 kN/m2 (D.M. 14/09/2005).
Copertura non portante– costituita da materiali fragili (es. vetroresina,legno in
cattivo stato di conservazione) o friabili (es. cemento-amianto), che non può sostenere né il peso delle persone né quello degli eventuali materiali depositati,
– valore della portata riferita ai carichi verticali concentrati < 2,00 kN/ m2.
ORIZZONTALIORIZZONTALI
INCLINATEINCLINATE
portantiportanti
non portantinon portanti
parapetti o impalcature con parapetto lungo tutti i lati della copertura verso il vuoto
camminamenti, parapetti o impalcature con parapetto lungo tutto il perimetro dell’area di lavoro, sottoponte o reti di sicurezza sotto la copertura; eventuali d.p.i. anticaduta
camminamenti, parapetti o impalcature con parapetto lungo tutti i lati della copertura verso il vuoto; eventuale utilizzo di d.p.i. anticaduta
camminamenti, parapetti o impalcature con parapetto lungo tutto il perimetro dell’area di lavoro, sottoponte o reti di sicurezza sotto la copertura; eventuale utilizzo di d.p.i. anticaduta
Coperture non praticabili
portantiportanti
non portantinon portanti
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Requisiti dei DPI
Possono essere immessi sul mercato DPI solo se muniti di:
– Attestato di certificazione CE (dove previsto)– Opportuna etichettatura CE– Nota informativa– Dichiarazione di conformità
Marcatura “CE” apposta:– sul DPI in modo visibile, leggibile, indelebile – sull'imballaggio se risulta impossibile sul DPI
Categorie – D.Lgs 475/92
prima categoria– DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare
la persona da rischi di danni fisici di lieve entità
seconda categoria– DPI che non rientrano nelle altre due categorie
terza categoria – DPI di progettazione complessa destinati a
salvaguardare da rischi di morte- lesioni gravi – è evidenziato il numero di riconoscimento
dell’organismo notificato (es C E 0086)– È obbligatorio l'addestramento del personale
Nota informativa
preparata e rilasciata (in italiano) obbligatoriamente dal fabbricante - Contiene informazioni su:
– istruzioni di deposito,impiego, pulizia, manutenzione, revisione disinfezione.
– Prestazioni ottenute agli esami tecnici– accessori utilizzabili con i DPI – tipo di imballaggio appropriato per il trasporto – classi di protezione adeguate a diversi livelli a rischio e i
corrispondenti limiti di utilizzazione;– la data o il termine di scadenza
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..ma i DPI hanno una scadenza!!??
Se le prestazioni possono diminuire a seguito di invecchiamento, sul DPI deve figurare la data di fabbricazione e/o quella di scadenza (D.Lgs 475/92) e/o nella nota informativa la data di scadenza
DPI vanno comunque sostituiti quando non sono più in condizione di garantire la loro funzione protettiva
Le tute
– Monouso con cappuccio– Tipo 5B (protez. chimica particelle)– Tipo 6B (protez. chimica spruzzi)– Meglio indossare una taglia
maggiore– Potrebbe essere necessario
nastrare i polsini– Smaltite come rifiuto amianto dopo
ogni intervento– DPI di 3° categoria– Mantengono le caratteristiche per 10
anni
Guanti e scarpe
Guanti– Del tipo usa e getta– Attenzione all'uso dei guanti in lattice (allergie)– Smaltire come rifiuto amianto
Scarpe– Antiscivolo, contro il perforamento– Adatte al pedonamento dei tetti– Usare calzari in quanto le scarpe stringate sono
difficili da pulire
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Classificazione
DISPOSITIVI FILTRANTIPurificano l'aria ambiente da respirare mediante filtri in grado di rimuovere le sostanze contaminanti
RESPIRATORIForniscono a chi li indossa aria respirabile ( aria compressa) o gas respirabile ( ossigeno) da una sorgente incontaminata
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Semimaschere
Progettate per filtraggio particelle
Coprono: bocca, naso mento
L'aria entra ed esce dalla semimaschera attraverso il materiale filtrante o attraverso una valvola di inspirazione ed espirazione
Possibilità di inserire filtri in funzione della sostanza pericolosa
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Maschere intere
dispositivi riutilizzabili, Coprono l'intero voltodotate di valvola di espirazione tenuta maggiore rispetto alle semimaschere.Possono essere montati dei filtricostituite da:
– facciale in gomma– schermo panoramico in policarbonato– semimaschera interna munita di valvole di non ritorno,– raccordo di inspirazione,– valvole di espirazione,
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Facciali filtranti
realizzati prevalentemente o interamente in materiale filtranteCoprono bocca, naso e mento.
L'aria entra ed esce attraverso il materiale filtrante o attraverso una valvola di inspirazione ed espirazione.
possono essere classificati in:– antipolvere,– antigas,– combinati (antipolvere e antigas)
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Semimaschere a filtro antipolvere
Classificazionein base all'efficienza filtrante e alla perdita totale
massima di tenuta verso l'interno in:– FFP1– FFP2– FFP3
La protezione offerta da FFP2 o FFP3 include la protezione offerta dal dispositivo di classe minore
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Quale APVR usare?
APVR (Apparecchio Protezione Vie Respiratorie) che permette di ridurre l'esposizione di chi lo indossa a livelli accettabili!
Ogni APVR ha:– FP fattore di protezione - rapporto fra la
concentrazione dell'inquinante nell'aria ambiente e quella presente all'interno del facciale - protezione che offre il respiratore
– FPN fattore di protezione nominale - valore del fattore di protezione quando la penetrazione attraverso i filtri e le perdite verso l'interno assumono i massimi valori consentiti dalle norme , valore di laboratorio - certificazione
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Quale APVR usare?
È definito anche il:FPO – fattore di protezione operativo fattore di
protezione utilizzato per la scelta di un respiratore
Alcuni esempi FPN FPO
Semimaschera con filtro P1 (o facciale filtrante FFP1) 4 4
Semimaschera con filtro P2 (o facciale filtrante FFP2) 12 10
Semimaschera con filtro P3 (o facciale filtrante FFP3) 50 30Maschera intera con filtro P1 5 4
Maschera intera con filtro P2 20 15
Maschera intera con filtro P3 1000 400
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Quale APVR usare?
Sapendo che:Limite massimo di esposizione = FPO x valore limiteè possibile stabilire quale AVPR è necessario Esempio:
– Si vuole usare una semimaschera FFP3 ; FPO 30Valore limite fibre di amianto 0,1 f/cm3
Limite massimo di esposizione = 30 x 0,1f/cm 3 = 3 f/cm3
Quindi una semimaschera FFP3 garantirà una protezione dell'operatore fino a:
– concentrazioni di 3 f / cm3
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Per rimuovere correttamente:
• Programmare e progettare l'intervento• determinare l’ubicazione dei MCA• delimitare l’accesso alla zona di lavoro • installare cartelli di avvertimento chiari e adeguati • minimizzare il numero di lavoratori;• utilizzare adeguati DPI • Adottare correttamente le tecniche di bonifica• minimizzare il danneggiamento dei MCA• pulire correttamente il luogo di lavoro• Smaltire correttamente i DPI• Assicurare uno stoccaggio ed un trasporto corretto