bollettino radar maggio 2019 (26.04.2019 29.05.2019) · 1 / 9 dipartimento federale...
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Dipartimento federale dell'interno DFI
Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV
Bollettino Radar maggio 2019 (26.04.2019 – 29.05.2019)
Scopo del Bollettino Radar:
Il Bollettino Radar valuta e raccoglie le informazioni rilevanti per la Svizzera sulla situazione internazionale e sulla
diffusione delle più importanti epizoozie e malattie animali. Ciò permette di riconoscere precocemente e comunicare
i possibili rischi per il Paese. Il Bollettino Radar è pubblicato con cadenza mensile. Nota: in presenza di un caso di
epizoozia o di minaccia incombente per la Svizzera si ricorre ai canali di comunicazione consolidati per la gestione
degli eventi all’interno del Servizio veterinario svizzero.
Fonti consultate: ADNS, AHO, USAV, Defra, PAFF Committee, FLI, Healthmap, MediSYS, OIE, ProMED, DI-
SCONTOOLS, EFSA e altre.
Definizione dei simboli semaforici:
Rischio elevato che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera, oppure manifestazione già in corso. Vengono adottate misure concrete per proteggere gli effettivi svizzeri.
Rischio medio che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. È opportuno prestare mag-giore attenzione. A seconda della situazione vengono adottate misure per proteggere gli effettivi svizzeri.
Rischio ridotto che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. La situazione è tuttavia ano-mala e va tenuta sotto controllo. Non sono ancora necessarie misure per proteggere gli effettivi svizzeri.
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Att
. Nuove notifiche
PSA Peste suina africana (PSA): ulteriori casi in Polonia, Ungheria, Belgio,
Romania, Lituania, Lettonia, Ucraina e Asia.
Notifiche sintetiche ee aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019
BT
Malattia della lingua blu (BT): un caso di BTV-16 in Grecia; nessun caso di BTV-4 o BTV-1 in Europa, situazione in Francia.
AE Afta epizootica (AE): nuovi casi in Algeria, Libia, Marocco e Israele.
TBC Tubercolosi (TBC): ulteriori casi in Francia, due casi in Germania.
AI Influenza aviaria (AI): un caso di HPAI H5N8 fra i tacchini in Israele; LPAI H3N1 nel pollame domestico in Belgio.
Piccolo co-leottero dell’alveare
Piccolo coleottero dell’alveare: situazione in Italia.
-- CWD Malattia del dimagrimento cronico (Chronic wasting disease, CWD): ulteriore caso in Svezia.
Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera
Programma di riconoscimento precoce della peste suina africana nei cinghiali in Svizzera
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Malattia Peste suina africana (PSA) – Polonia, Ungheria, Belgio, Romania, Lituania, Lettonia, Ucraina
e Asia
Situazione
Rispetto ai mesi scorsi, il numero dei casi di PSA nei cinghiali notificati è calato da 519 (marzo) e 554 (aprile) a
289 (maggio). Si sono registrati nuovi casi relativamente a questa specie soprattutto in Polonia. Dalla Romania,
dalla Polonia e dall’Ucraina sono pervenute nuovamente segnalazioni di focolai nella popolazione di suini do-
mestici.
In Asia la PSA continua a diffondersi tra i suini domestici. Recentemente ne è stata colpita Hong Kong.
Immagine PSA: Casi e focolai di PSA nei suini domestici e nei cinghiali notificati all’ADNS dal 1° al 3 giugno
2019. Le zone attualmente interessate dalla decisione di esecuzione 2014/709/UE sono mostrate qui.
Cinghiali
Dal 1° maggio 2019 sono stati notificati all’ADNS 289 casi di PSA (con uno o più animali coinvolti) in tutta Europa:
142 in Polonia, 48 in Ungheria, 36 in Belgio, 29 in Lituania, 21 in Romania e 13 in Lettonia (stato: 27.05.2019).
In Polonia i casi sono stati registrati prevalentemente nella regione intorno a Varsavia. In Belgio i casi di PSA
rimangono tuttora circoscritti alla provincia del Lussemburgo.
Suini domestici
Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019 sono stati notificati all’ADNS 18 focolai verificatisi in allevamenti di suini,
di cui 13 in Romania, 3 in Ucraina e 2 in Polonia. Uno dei casi polacchi ha interessato un’azienda di ingrasso di
suini con poco meno di 1800 esemplari nel nord-est del Paese, mentre l’altro era localizzato in una grande azienda
con 8000 suini al confine con la Bielorussia. Entrambe le strutture sorgono in una zona in cui si sono riscontrati
vari casi tra i cinghiali (area della parte II). Si tratta del secondo e del terzo focolaio di PSA nei suini domestici
registrato in Polonia quest’anno.
Il 12 maggio 2019 è stato notificato il primo focolaio di PSA a Hong Kong. L’infezione è stata diagnosticata in un
animale importato, presso un macello situato nei pressi del confine con la Cina. In Cina si sono registrati ulteriori
casi, mentre il Vietnam, fino a fine maggio 2019, ha segnalato quasi 3000 focolai di PSA.
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Commento
In Belgio, finora, sono stati trovati morti 787 cinghiali colpiti dalla PSA; altri otto sono stati abbattuti e due sono
stati catturati (stato: 13.05.2019). Ad aprile e maggio 2019 il numero dei casi è decisamente calato rispetto ai
mesi precedenti. Poiché continuano comunque a presentarsi nuovi episodi, il rischio di una diffusione della ma-
lattia oltre i confini nazionali permane.
Il pericolo principale di una possibile introduzione in zone finora indenni è legato all’importazione di prodotti a
base di carne di suino o cinghiale contenenti il virus.
La situazione della PSA in Asia sta ulteriormente peggiorando. Come possibili cause della diffusione sovraregio-
nale del virus si identificano i contatti con persone e veicoli contaminati, il consumo di resti alimentari e i trasporti
di animali.
Conseguenze
per la
Svizzera
Il rischio di introduzione della malattia in Svizzera rimane elevato. Il virus della PSA resta attivo (e quindi trasmis-
sibile) molto a lungo nel sangue, nei prodotti a base di carne e nelle carcasse di suini domestici e cinghiali
infettati. L’importazione, lo smaltimento e il consumo di prodotti a base di carne di suino o cinghiale rappresen-
tano dunque le maggiori fonti di pericolo. Si sconsiglia quindi vivamente di portare in Svizzera carne di suino o
cinghiale o prodotti derivati (prosciutto, salame ecc.) da regioni in cui è presente la malattia. Prima del rientro da
viaggi venatori nelle zone interessate occorre pulire e disinfettare accuratamente scarpe, indumenti, utensili e
veicoli (cfr. anche il materiale informativo plurilingue).
Gli allevatori di suini sono chiamati a rispettare con rigorosità le misure di biosicurezza (divieto di alimentare gli
animali con resti alimentari, controllo degli accessi, stazione igienizzante, recinzioni sicure). In presenza di sin-
tomi poco chiari, dovrebbero rivolgersi immediatamente al veterinario dell’effettivo, che può condurre accerta-
menti richiedendo analisi di esclusione della PSA. Da aprile 2019 tali analisi sono state effettuate presso 22
aziende.
Nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali, in tutta la Svizzera
vanno condotte analisi sui cinghiali trovati morti nonché sugli animali malati e sulla selvaggina infortunata che
sono stati abbattuti. Da aprile 2019 sono stati sottoposti ad analisi nell’ambito del programma di riconoscimento
precoce 5 cinghiali.
Nell’Unione europea la decisione di esecuzione 2014/709/UE, di recente modificata dalla decisione (UE)
2019/875, definisce le zone a elevato rischio di diffusione dell’epizoozia (parti I-IV).
In Svizzera si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti contro la propagazione della peste suina
africana nel traffico con Stati membri dell’Unione Europea, Islanda e Norvegia.
Fonti / link
OIE, Empres-i, ADNS Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’USAV e del FLI,
nella mappa aggiornata della Commissione europea con le zone in-
fette nonché nella mappa con funzione di ricerca.
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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019
Malattia della
lingua blu (BT)
Il Bollettino Radar analizza la situazione epizootica internazionale e il conseguente rischio di intro-
duzione delle malattie in Svizzera. Dalla fine del 2017 il BTV-8 è presente nel nostro Paese, pertanto
è stata istituita una zona soggetta a restrizioni che comprende l’intero territorio nazionale. Di conse-
guenza, il Bollettino si limita ad approfondire la situazione internazionale riguardo alla BT.
Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, è stato notificato all’ADNS un solo caso di BTV-16 in
Grecia, mentre non sono pervenute segnalazioni di nuovi focolai di BTV-4 e BTV-1. In Francia il
BTV-4 (e il BTV-8) è diffuso a livello endemico.
Il FLI ha aggiornato una valutazione dei rischi dettagliata riguardo alla trasmissione stagionale della
BT e alla sua propagazione dalle zone colpite. Con l’innalzarsi delle temperature aumenta anche
l’attività dei vettori (ceratopogonidi), pertanto va messo in conto un maggior rischio di diffusione della
malattia.
All’interno dell’UE e in Svizzera, il commercio di animali provenienti dalle regioni colpite è ammesso
nel rispetto del regolamento (CE) n. 1266/2007 della Commissione. I requisiti specifici per l’estiva-
zione all’estero sono contenuti nelle prescrizioni cantonali sull’estivazione per il pascolo frontaliero.
Per l’esportazione di animali si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti per evitare
la diffusione della febbre catarrale ovina.
Una mappa con le zone soggette a restrizioni nell’UE e in Svizzera è disponibile qui. Le indicazioni
circa le possibilità di trasporto di animali ricettivi da zone soggette a restrizioni sono fornite qui.
In Svizzera sono registrati tre vaccini contro il BTV-8 e due contro il BTV-4, ma essi possono essere
forniti solo in misura limitata.
Afta epizootica
(AE)
Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, l’Algeria ha notificato a posteriori 171 casi di AE verificatisi
nel corso di quest’anno. L’intero territorio nazionale è costellato di focolai. Il Marocco ha segnalato
6 ulteriori focolai nel nord del Paese; in totale, da gennaio 2019, si sono registrati 40 focolai. In tutti i
casi si è trattato del sierotipo O.
La Libia, il mese scorso, ha notificato in tutto tre focolai nel nord-ovest del Paese; il sierotipo non è
stato ancora identificato.
Israele ha segnalato un focolaio nel nord-ovest del Paese, legato a precedenti episodi verificatisi
nella regione. Anche in questo caso si è trattato del sierotipo O.
Nell’osservare l’andamento epidemiologico dell’AE a livello globale suscita particolare interesse la
diffusione estremamente dinamica del ceppo India-200 del pool 2. Oltre che in India, ora esso è
diffuso anche nel resto dell’Asia, nella Penisola arabica e in Nordafrica.
Ai veicoli e alle navi per bestiame provenienti da Algeria, Tunisia, Marocco e Libia si applicano le
misure di pulizia disposte dalla decisione di esecuzione (UE) 2017/675.
La situazione di pericolo per la Svizzera è immutata. Il rischio che l’epizoozia possa essere introdotta
nel Paese dal Nordafrica e dalla Turchia, ma anche dalle estese regioni endemiche nel resto
dell’Africa e in Asia, è significativo. È opportuno, dunque, tenere presente quanto specificato nei
consigli di viaggio e nelle Informazioni tecniche dell’USAV. Da aprile 2019 due state effettuate analisi
di esclusione relativamente all’AE.
Tubercolosi (TBC)
Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, la Francia ha notificato casi di infezione da M. bovis in
altre 8 aziende di bovini. I casi sono stati individuati nel quadro di un programma nazionale di sorve-
glianza sulla tubercolosi che viene condotto con intervalli differenti da dipartimento a dipartimento.
Sulla base del numero di casi di TBC verificatisi nell’anno precedente, il programma prevede un’ana-
lisi con una cadenza che può variare tra uno e quattro anni. Benché dal 2001 il Paese transalpino
sia indenne dalla tubercolosi bovina, l’agente patogeno circola a basso livello tra i bovini e nella
popolazione di animali selvatici (tassi, cinghiali, caprioli, cervi e volpi).
A maggio 2019 la Germania ha segnalato al TSIS - TierSeuchenInformationsSystem (il sistema
tedesco di notifica delle epizoozie) due casi di tubercolosi bovina, rispettivamente in un’azienda di
bovini da latte della Renania Settentrionale-Vestfalia e in un’azienda di bovini da ingrasso della
Bassa Sassonia. Tra le aziende entrate in contatto con quest’ultima vi è anche quella dell’Algovia in
cui era stato già individuato un caso di tubercolosi (cfr. Bollettino Radar di aprile 2019).
La Svizzera è esposta a un concreto pericolo di introduzione della TBC legato alle estivazioni in
Austria, alle importazioni di specie animali ricettive dalle regioni in cui è diffusa la malattia e agli
spostamenti della popolazione di cervi che dal Vorarlberg può raggiungere il nostro Paese. Dal 2013
in tutta la Svizzera sono state intensificate le misure di sorveglianza della tubercolosi sia nei bovini
che nella popolazione di animali selvatici (cfr. sorveglianza della tubercolosi nella fauna selvatica e
programma di monitoraggio dei linfonodi LyMON). Finora nessuno dei campioni analizzati è risultato
positivo alla TBC.
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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019
Influenza aviaria
(AI)
Il 24 aprile 2019, in Israele, è stata rilevata la presenza dell’HPAI H5N8 in un allevamento di tac-
chini. Israele pertanto non figura più tra i Paesi da cui è autorizzata l’importazione di carne fresca di
pollame, specifici preparati a base di carne di pollame e SPA non trasformati che contengono parti
di pollame.
Nella regione belga delle Fiandre, negli scorsi mesi, si sono avuti casi di infezione da LPAI H3N1
nel pollame domestico. Il focolaio era comparso già nel mese di gennaio 2019, ma solo di recente
ha evidenziato una dinamica in accelerazione. Finora sono interessate nel complesso 36 aziende,
detentrici di galline ovaiole, polli e tacchini da ingrasso. Colpisce il fatto che in alcune di esse gli
animali si siano ammalati e il tasso di mortalità sia aumentato malgrado si tratti di un ceppo a
bassa patogenicità. In altre aziende, invece, non si sono registrati sintomi a carico degli animali.
Tra i sintomi riscontrati si annoveravano difetti del guscio nonché calo della produzione di uova e
dell’assunzione di cibo fino alla loro totale cessazione. In sede autoptica sono state osservate pe-
tecchie a livello del cuore, della trachea e della milza, peritonite e, nelle uova, tuorlo non compatto.
Finora non sono stati individuati collegamenti tra le detenzioni colpite. Il ceppo mostra una certa
affinità con un isolato risalente al 2017 e proveniente da uccelli selvatici dei Paesi Bassi. Attual-
mente le autorità belghe stanno elaborando prescrizioni nazionali per contrastare i focolai. Il settore
avicolo non fa mancare la propria collaborazione e garantisce che non vengano disposti trasferi-
menti di animali dalle due province interessate fintantoché non sarà fatta chiarezza sulla situa-
zione.
Gli uccelli migratori che trascorrono l’inverno in Europa hanno lasciato la regione per raggiungere
le zone di riproduzione al nord; la presenza di queste specie, quindi, si riduce. Non è tuttavia possi-
bile escludere una circolazione del virus nelle popolazioni di uccelli selvatici. La notifica e l’esecu-
zione di accertamenti su uccelli acquatici selvatici rinvenuti morti o malati sono di importanza fon-
damentale per il riconoscimento precoce dei contagi. Un resoconto circa gli uccelli selvatici sotto-
posti ad analisi in Svizzera è disponibile sul sito Internet dell’USAV.
Il rispetto di misure di biosicurezza negli allevamenti di pollame assume grande rilevanza (si veda
anche la decisione di esecuzione (UE) 2018/1136). A tale riguardo, l’USAV mette a disposizione
materiale informativo di diverso genere sulle proprie pagine Internet dedicate all’influenza aviaria e
alla detenzione del pollame.
In caso di problemi di salute di origine incerta presso aziende avicole è consigliabile procedere ad
analisi di esclusione. Da aprile 2019 due state effettuate analisi di esclusione riguardo all’influenza
aviaria.
Piccolo coleottero
dell’alveare
(Aethina tumida)
In Italia la presenza del piccolo coleottero dell’alveare è costantemente segnalata dal 2014 nelle
zone di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Grazie alle misure di protezione prescritte, come i divieti di
trasferimento e la sorveglianza con apiari sentinella, è stato possibile finora impedirne l’ulteriore pro-
pagazione.
Ogni anno, da aprile in avanti, hanno luogo importazioni di api in Svizzera, con il rischio che il paras-
sita venga introdotto nel Paese. Tali pratiche, quindi, andrebbero evitate (cfr. l’edizione di aprile della
rivista di apicoltura Bienenzeitung). Per poter individuare rapidamente l’eventuale presenza del pa-
rassita, con il 1° maggio 2019 è ripartito nella Confederazione il programma di riconoscimento pre-
coce Apinella. Finora non è stata riscontrata alcuna infestazione da piccolo coleottero dell’alveare.
Vige il divieto di introdurre in Svizzera dalla Calabria api, bombi, sottoprodotti apicoli non trasformati,
materiale apistico usato e miele in favo destinato al consumo umano (cfr. l’ordinanza dell’USAV che
istituisce provvedimenti per evitare l’introduzione del piccolo scarabeo dell’alveare dall’Italia). Inoltre
nell’ambito di tutte le importazioni di api in Svizzera si effettuano controlli per verificare un’eventuale
infestazione da piccolo coleottero dell’alveare.
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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di aprile 2019
Malattia del dima-grimento cronico
(Chronic wasting disease, CWD)
Dall’ultimo Bollettino Radar di aprile 2019, la Svezia ha notificato un ulteriore caso di CWD. A essere
colpita dalla malattia è stata nuovamente una femmina di alce (Alces alces) di 16 anni, che si trovava
nella provincia di Norrbotten, nel nord del Paese. L’animale presentava sintomi clinici dell’epizoozia,
quali disturbi comportamentali e dimagrimento.
La CWD è una encefalopatia spongiforme trasmissibile causata da prioni che colpisce i cervidi; la
malattia ha sempre esito letale. La trasmissione avviene sia per contatto diretto tra animali che indi-
rettamente, per via ambientale. Secondo le attuali conoscenze scientifiche, i prioni della CWD non
sono trasmissibili all’uomo. La comparsa della malattia in animali molto anziani porta a supporre che
potrebbe trattarsi di un’infezione dovuta a una variante del prione. L’ipotesi verrà verificata mediante
ulteriori analisi.
La CWD è stata rilevata per la prima volta al di fuori del territorio nordamericano e della Corea del
Sud nell’aprile 2016, quando in Norvegia si sono individuate delle renne colpite dalla malattia. A
gennaio 2018, in Finlandia, la patologia è stata riscontrata in un alce.
A inizio 2018 in Europa sono state ampliate e intensificate le misure di sorveglianza attiva. Per le
importazioni in Svizzera si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti per prevenire
l’introduzione della malattia del dimagrimento cronico (Chronic wasting disease) da Norvegia, Svezia
e Finlandia.
Comunicazioni di tipo redazionale
Il Bollettino Radar viene redatto dall’USAV in collaborazione con il Friedrich-Loeffler Institut (FLI). È disponibile in
due pubblicazioni distinte per la Svizzera e la Germania. Le valutazioni dei rischi legati ai casi di epizoozia e le
conseguenze vengono rappresentate in maniera specifica per i relativi Paesi. L’USAV e il FLI sono responsabili in
toto, dal punto di vista redazionale, dell’edizione del Bollettino Radar relativa al proprio Paese.
La presente versione è quella svizzera.
Le denominazioni dei Paesi utilizzate nel Bollettino Radar corrispondono alle denominazioni degli Stati in forma
breve secondo la lista del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Le edizioni precedenti del Bollettino Radar possono essere consultate sul sito web dell’USAV al seguente link:
USAV - Bollettino Radar.
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elettronica «Animali da reddito» dell’USAV.
Per ulteriori domande e informazioni non esitate a scriverci all’indirizzo [email protected].
Panoramica
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Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera
Qui di seguito una sintesi dei risultati relativi alle analisi di esclusione delle epizoozie altamente contagiose peste
suina africana e peste suina classica (PSA e PSC), afta epizootica (AE) e influenza aviaria (AI). Ulteriori
informazioni sulle analisi di esclusione sono disponibili sul sito web dell’USAV: PSA, PSC, AE, AI e ND.
Immagine AUS_1: Distribuzione geografica delle aziende che hanno inviato campioni per le analisi di esclusione
nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 29 maggio 2019.
Tabella AUS_1: Risultati delle analisi di esclusione effettuate. dalla pubblicazione del Bollettino Radar di aprile
2019. Le analisi di esclusione condotte nell’ambito del programma PathoPig sono opportunamente specificate
nella colonna Mittente.
Cantone Epizoozia Data del prelievo Mittente Specie animale Numero di animali Risultato
SH PSA/PSC 15.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo
ZG PSA/PSC 17.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo
FR PSA/PSC 18.04.2019 Laboratorio Suino 2 negativo
OW PSA/PSC 18.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo
OW PSA/PSC 18.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo
FR PSA/PSC 24.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo
ZH IA/ND 24.04.2019 Veterinario Pollame 1 negativo
LU PSA/PSC 26.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo
SO PSA/PSC 29.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo
TG PSA/PSC 30.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo
AI PSA/PSC 02.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
Panoramica
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LU PSA/PSC 03.05.2019 PathoPig Suino 3 negativo
BE PSA/PSC 08.05.2019 PathoPig Suino 3 negativo
SG PSA/PSC 08.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
SG PSA/PSC 08.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
AG PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
BE PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 2 negativo
LU PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 2 negativo
LU PSA/PSC 14.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
BE IA/ND 15.05.2019 Veterinario Pollame 1 negativo
SH AE 15.05.2019 Veterinario Bovino 1 negativo
SG PSA/PSC 17.05.2019 Laboratorio Suino 2 negativo
BE PSA/PSC 20.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
BE PSA/PSC 21.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
BE PSA/PSC 22.05.2019 PathoPig Suino 1 negativo
TI AE 23.05.2019 Laboratorio Ovino 2 negativo
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Analisi nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali
Panoramica delle analisi condotte nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA su
cinghiali trovati morti, abbattuti per malattia o infortunati, finora tutte con esito negativo. Ulteriori informazioni sul
programma sono disponibili sul sito web dell’USAV: Programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA
nei cinghiali.
Immagine PSA_1: Distribuzione geografica dei luoghi di ritrovamento di cinghiali i cui campioni sono stati inviati
per le analisi della PSA nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 29 maggio 2019.
Immagine PSA_2: Numero di ritrovamenti di cinghiali indagati dal 1° gennaio 2019 al 29 maggio 2019 per Can-
tone.
Tabella PSA_1: Risultati delle analisi effettuate dal Bollettino Radar di aprile 2019 nell’ambito del programma di
riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali.
Cantone Data prelievo campione Motivo dell’analisi Categoria di età Numero di animali Risultato
ZH 18.04.2019 Ritrovato morto Piccolo (cinghialetto) 1 negativo
ZH 29.04.2019 Selvaggina infortunata Porcastrone 1 negativo
ZH 14.05.2019 Ritrovato morto Porcastrone 1 negativo
ZH 14.05.2019 Ritrovato morto Piccolo (cinghialetto) 1 negativo
VD 16.05.2019 Selvaggina infortunata Adulto 1 negativo
2 3 3 2 1 2 3
20
12
0
5
10
15
20
25
AG AI AR BE BL BS FL FR GE GL GR JU LU NE NW OW SG SH SO SZ TG TI UR VD VS ZG ZH