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Biologia.blu B - Le basi molecolari della vita e dell’evoluzione David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis 1

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Biologia.bluB - Le basi molecolari della vita e dell’evoluzione

David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis

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Il linguaggiodella vita

Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012

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Il materiale genetico

Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012

• Varia di quantità da specie a specie.

• Regola lo sviluppo della cellula.

• Ha la capacità di duplicarsi.

Nome comune Numero di coppiedi cromosomi

zanzara 3

mosca 6

rospo 11

riso 12

rana 13

alligatore 16

frumento 21

uomo 23

patata 24

asino 31

cavallo 32

cane 39

carpa 52

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Il «fattore di trasformazione» è il materiale ereditario.

L’esperimento di Griffith

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Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012

Nel 1944 si capisce che il «fattore di trasformazione» dell’esperimento di Griffith (1928) è il DNA.

L’esperimento di Avery

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Sadava et al. Biologia.blu © Zanichelli editore, 2012

Nel 1952 si dimostra che il materiale genetico è costituito dal DNA e non dalle proteine.

L’esperimento di Hershey-Chase

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Gli esperimenti di Rosalind Franklin con la cristallografia ai raggi X fornirono la prova decisiva per comprendere la forma elicoidale della molecola di DNA.

La struttura elicoidale del DNA

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La composizione chimica del DNA

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Il DNA è un polimero composto di nucleotidi.

Ogni nucleotide è formato da: • una molecola di zucchero (desossiribosio);• un gruppo fosfato;• una base azotata.

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La regola di Chargaff

Nel DNA la quantità totale delle purine (adenina e guanina) è sempre uguale a quella delle pirimidine (timina e citosina).

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Nel 1953 Watson e Crick proposero il modello tridimensionale del DNA.

Il modello a doppia elica

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Ogni molecola di DNA è formata da due catene antiparallele, in cui l’appaiamento delle basi è complementare.

L’elica ha avvolgimentocostante e destrogiro.

La struttura del DNA - 1

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I nucleotidi all’interno di ciascuna catena sono uniti da legami covalenti, mentre quelli che uniscono i due filamenti appaiati sono legami a idrogeno.

La struttura del DNA - 2

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La duplicazione del DNA è semiconservativa.

Il DNA è in grado di replicarsi

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Alcuni enzimi del complesso di duplicazione aprono la doppia elicae formano due forcelle di duplicazione.

L’inizio della duplicazione del DNA

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Su ciascuno dei due filamenti l’enzima primasi sintetizza un breve primer complementare al filamento stampo.

La primasi dà il via alla duplicazione

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L’enzima DNA polimerasi aggiunge nucleotidi all’estremità 3' del primer.

La polimerasi continua la sintesi

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La duplicazione procede diversamente sui due filamenti

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La DNA polimerasi può aggiungere nucleotidi solo all’estremità 3' di un filamento.

Dunque la duplicazione è continua sul filamento veloce,ma discontinua e procede a ritroso sul filamento lento.

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La duplicazione del filamento lento

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Sul filamento lento sono sintetizzati molti primer seguiti da frammenti di Okazaki che poi sono uniti dall’enzima DNA ligasi.

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I telomeri

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In molti eucarioti le estremità dei cromosomi presentano delle sequenze ripetitive: i telomeri.

A ogni duplicazione la cellula perde una porzione del DNA telomerico, fino a quando non si può più duplicare e muore.

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L’enzima telomerasi

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Correzione di bozze: le proteine del complesso di duplicazione correggono gli errori a mano a mano che la DNA polimerasi li compie.

I meccanismi di riparazione del DNA - 1

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I meccanismi di riparazione del DNA - 2Riparazione dei disappaiamenti: delle proteine controllano il nuovo filamento di DNA e correggono gli errori di appaiamento.

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I meccanismi di riparazione del DNA - 3Riparazione per escissione: appositi enzimi intervengono per eliminare e sostituire i pezzi difettosi del nuovo filamento.