biocombustibili legnosi: specifiche tecniche e processi
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Valter Francescato - AIEL Corso Formazione 21.04.2016
Energia dal legno … dal bosco al camino!
CORSO DI FORMAZIONE
Biocombustibili legnosi: specifiche tecniche e processi produttivi
Valter Francescato - AIEL Corso Formazione 21.04.2016
SOMMARIO
1. Breve presentazione di AIEL
2. Contributo del legno alla produzione di PM10:
dati ufficiali vs nostre elaborazioni e confronto con altri paesi
3. Buone pratiche dei cittadini: piccoli gesti, grandi risultati!
4. Prestazioni tecnico-ambientali delle moderne caldaie
5. Proposte AIEL: 10 misure per dimezzare il PM10
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Sede operativa e staff – fondata nel 2001
9 persone a tempo pieno3 referenti territoriali
Campus AgripolisUniversità degli Studi di Padovawww.aiel.cia.it
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Associazione di filiera (oltre 400 imprese..)
…. dal bosco al camino
Produzione/distribuzione biocombustibili agroforestali
Tecnologie uso energeticocombustione - minicogenerazione
Associazione di filiera
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Consumo finale lordo di energia
Elettricità Calore Trasporti
Source: GSE –2014
Mte
p
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ITALIA: ENERGIA TERMICA A BASE DI CARBONIO
ca. 30 miliardi di Euro sono “persi” ogni annodall’Italia per l’acquisto di petrolio e metanodai paesi esteri
47% del consumo energetico finale (124Mtep) è energia termica (EE 22%)
40% (25 Mtep) dell’energia termica èdestinata al consumo domestico
60% dell’energia termica è prodotta con ilmetano (> 70% 3 paesi Russia, Algeria,Libia)
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Prospettive molto preoccupanti….ma se ne parla molto poco!
In mancanza di concrete politiche energetiche su risparmio energetico erinnovabili che taglino le emissione di gas climalteranti del 70% non sarà possibilecontenere il riscaldamento < 2°C entro 2050.Se l’attuale trend di emissione non cambia nei prossimi 86 anni la temperaturasalità fino 4,8 °C! (Fonte IPCC, 2013).
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2014. Anno importante per il futuro delle fonti energetiche rinnovabili in Europa
Gennaio. Iniziato il dibattito su politica climatica ed energetica post 2030
Ottobre. Stati membri hanno adottato la posizione europea: 40% di riduzione dei gas serra, 27% di energia rinnovabile, 27% di efficienza energetica
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Il metano ha effetti dannosi sul clima tanto quanto il carbone e il petrolio.
(Global Warming Potenzial, GWP)
CALORE EE
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• 9.1 Mha di foreste (2012) 33.6% public, 66.4% private
• Foreste alpino-montano-collinare(95%, bassa accessibilità)
• Incremento annuo (2012): 32,5 Mm3
• Prelievi (2011): 7,74 Mm3
24% dell’incr.• 65% legno da energia
• 35% legno da industria
(Fonte: N. Andrighetto, D. Pettenella, 2014; Eurostat, 2013, AIEL 2013)
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Superficie forestale in forte aumento: 5.5 M ha nel 1950 10.4 M ha nel 2000 (2-3 M in conversione naturale)
Copertura forestale in IT 2000-2010: +10% (EU av.
+2%, 178 Mha ca. 42% of EU land)
Prelievi in IT 2000-2012: -14%(2000) 9 Mm3
(2012) 7.74 Mm3
Prelievi/ha foresta: 2000-2011: -23%IT(2000) 0.93 m3/ha (2011) 0.71 m3/ha (EU average 2.4 m3/ha; AT and DE > 4 m3/ha)
Prelievi/incremento in IT: 200031% 201124%(EU mediae 56%, AT >70%, DE >50%)
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Benefici della gestione del bosco vs abbandono
La gestione forestale sostenibile genera unrisparmio di CO2 10 volte maggioredell’abbandono dei boschi
Un ettaro di bosco gestito genera in 300anni un risparmio di CO2 10 volte maggioredel risparmio conseguibile da una foresta“abbandonata”…grazie al suo uso come materiale dacostruzione e biocombustibile
Fonte: prof. Hubert Hasenauer, direttore del Dipartimento Forestale e Scienze del Suolo dell’Università di Risorse Naturali e Scienze
della Vita di Vienna (Universität für Bodenkultur www.boku.ac.at).
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BIOMASSE DA POTATURE AGRICOLE
Italia ≈ 2M t/a ≈ 10.000 GWhp
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Biomasse legnose: cosa sono? LEGNO vergine, naturale
LEGNA DA ARDERE PELLETCIPPATO
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Biomasse legnose per la produzione di energia rinnovabile
Nel 2013 sono state consumate 27,3 Mt:
19,3 Mt di legna da ardere
4,7 Mt di cippato
3,3 Mt di pellet
stime nazionali basate sull’installato:
apparecchi
per il
riscaldamento
domestico
caldaie ad uso
domestico, civile e
industriale
teleriscaldamento,
cogenerazione,
centrali EE
68%
18%14%
LEGNA71%
CIPPATO17%
PELLET12%
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Centrali EE e CHP
8%
Teleriscaldamenti >1MW 1% Teleriscaldamenti <1MW 0%
Caldaie civili-industriali 35 kW-1MW 4%
Caldaie industriali >1MW0%
Apparecchi domestici a pellet 11%
Apparecchi domestici a
legna61%
Caldaie domestiche pellet
<35 kW 4%
Caldaie domestiche legna <35 kW
11%
Caldaie domestiche cippato <35 kW 0%
Riepilogo consumi 2013
Tot. Consumi 2013:
27,3 Mt/a
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Riepilogo consumi 2013
211.545; 1%
2.980.456; 16%
16.096.275; 83%
LEGNA
Caldaie civili-industriali Caldaie domesticheApparecchi domestici
14.362; 1%105.977;
3%
796.520; 24%
2.369.623; 72%
PELLET
Caldaie industriali Caldaie civili-industriali
Caldaie domestiche Apparecchi domestici
830.515;
17%
176.075; 4%
411.350; 9%
12.408; 0%
3.317.594; 70%
CIPPATO
Caldaie civili-industriali 35 kW-1MW Caldaie industriali >1MW
Teleriscaldamenti >1MW Teleriscaldamenti <1MW
Centrali EE e CHP
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Oltre 5 milioni di famiglie usano con
frequenza legna da ardere per scaldarsi,
consumando circa 18 milioni di tonnellate
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Più di una famiglia su cinque fa uso di
legna (consumo medio di 3,2
tonnellate l’anno)
Consumi di legna legati alle
caratteristiche geomorfologiche del
territorio e alla penetrazione del
metano
Il 4,1% delle famiglie utilizza pellet
(1,4 t. in media): più diffuso al Nord e
meno al Centro e Mezzogiorno (con
l’eccezione di Sardegna e Umbria)
Numero di famiglie che utilizzano legna e pellet a fini energetici, per 100 famiglie
Consumo di biomasse in Italia
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Consumi di «Legna residenziale» in Italia secondo i dati ufficiali BEN (MiSE)
1. Secondo i dati ufficiali - Bilancio Energetico Nazionale(BEN) - il consumo domestico di legna e pellet èaumentato di 5 volte in 8 anni
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Evoluzione del consumo di legna e pellet in Italia e Germania (1997-2014)
Secondo la nostra serie storica 1999-2014, e quella del GSE 2010-2014, l’aumento
del consumo è 16-22% (33-56 PJ ≈ 2-3,4 Mt)
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Evoluzione del consumo molto più contenuta e stabile
rispetto a quanto indicato dai dati ufficiali, 2 motivi
1. Sostituzione legna con pellet:++ contenuto energetico rispetto alla legna (+24%)
++ efficienza dei generatori domestici automatici (>85%)
2. Riduzione Gradi Giorno: calo dei consumi inverni miti
Evoluzione del consumo di legna e pellet in Italia (1997-2014)
EEA Report No 12/2012
Italia: 2014 -15% GG
EU: -13% in 30 anni
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Peso acquistato o peso consumato? Esempio con Faggio
Incertezze nelle rilevazioni del consumo di legna delle indagini campionarie
Dopo ca. 9 mesi
M50% (8 MJ/kg)
694 kg/ms1,4 t (2P)3,0 (4P)
M20% (14,3 MJ/kg)
453 kg/ms0,9 t1,9
0,5 tH2O
- 36% peso
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GPPB wood mobilisation
Sviluppo del mercato
Professionalizzazione (formazione e marketing)
Qualità biocombustibili LabABC
Piattaforme Biomasse e contracting (progetti fattibilità)
Monitoraggio del mercato e dei prezzi (Rubrica M&P)
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GPPB cippato conforme a A1, A2 e B1
• 100 imprese da 17 regioni
• 80% imprese forestale
• 20% agricole + ind. legno
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Stima volumi di cippato prodotti dal GPPB
Tipologia t/anno MWh/anno tep/annoCippato A1 plus 1.700 7.745 666
Cippato A1 79.046 291.181 25.037
Cippato A2 174.084 540.042 46.435
Cippato B1 406.097 905.568 77.865
TOTALE 660.927 1.744.535 150.003Frazione rispetto al consumo nazionale 14%
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20 piattaforme operative del GPPB legna e cippato A1-A2-B1
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Piattaforme e qualità
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Piattaforme e qualità: sistemi di trattamento (P, M)
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Piattaforme e potature agricole
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Concetti base sul legno
Partendo dalla stessa quantità di materia prima (legno vergine non trattato), il
fattore che varia maggiormente nella produzione delle diverse tipologie di
biocombustibili è il volume.
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A parità di peso e di contenuto idrico, le diverse specie legnose hanno potere
calorifico (quantità massima di calore producibile da un combustibile) quasi
identico.
Il parametro che maggiormente incide nella combustione e proprio il contenuto
idrico (M), espresso in % di acqua rispetto al peso fresco del legno
Concetti base sul legno
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Concetti base sul legno
Qual è la perdita di peso del legno dal momento
del taglio (M50) alla sua stagionatura (M20)?
Qual è l’incremento del valore energetico del legno
con la sua stagionatura (fino a M20)?
+ 11% (da M50 a M20).
- 38% con stagionatura completa (da M50 a M20)
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2,6
cippato
Fresco
VARIAZIONE DEL pc (con pc0 = 5,14 kWh/kg)
In funzione del CONTENUTO IDRICO (M)
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Conversioni energetiche
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Conformità e/o certificazione dei biocombustibili
UNI EN 14961:2010 UNI EN ISO 17225:2014• LEGNA conforme alle classi A1, A2, B (Attestazione Conformità)
• CIPPATO conforme alle classi A1, A2, B1 (Attestazione Conformità)
• PELLET conforme alle classi A1, A2; B; I1; I2 (Certificazione)
Qualità dei biocombustibili: legna, cippato, pellet
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Raccomandazioni per il corretto uso della legna
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Raccomandazioni per il corretto uso della legna
Stagionarla correttamente 1-2
stagioni M < 20%
circonferenza 20 cm ≈ 9 cm Ø
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Qualità
Materia prima
Ramaglie di latifoglie o
conifere
Scarti di legno
vergine di segheriaStanghe o trochi
Contenuto
ceneriSulla sostanza secca Sulla sostanza secca
Ciclo
produttivo
Cippatura sul fresco Cippatura sul secco Cippatura sul secco
e conservazione
sotto copertura
Essiccazione forzata
Contenuto idrico (%)
Pezzatura prevalente (mm)
Potere calorifico (MWh/ton)
Valore economico (€/ton)
Litri di gasolio/ton
36-50%
45-63
<3,1
45-55
220-300
25-35%
16-31-45
3,1-3,6
75-90
300-370
< 25%
16-31-45
> 3,6
100-120
370-450
< 10%
16-31-45
> 4,5
130-160
> 450
Ciclo produttivo del cippato e qualità
Classi di qualità secondo la
norma ISO 17225-4
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A1 BA2
refili
Rami latifoglie
stanghe
tronchi
piattaforma
ORIGINE DEL MATERIALE E QUALITÀ
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Specifiche per il cippato
(UNI EN 17225-4:2011)
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Quadro normativo: requisiti generali
1.1 FORESTE,
PIANTAGIONI E
ALTRO LEGNO
VERGINE
1.1.1 Pianta intera
senza radici1.1.1.1 Latifoglie
1.1.1.2 Conifere
1.1.1.3 Ceduo a turno breve
1.1.1.4 Cespugli
1.1.1.5 Miscugli intenzionali o meno
1.1.2 Pianta intera con
radici1.1.2.1 Latifoglie
1.1.2.2 Conifere
1.1.2.3 Ceduo a turno breve
1.1.2.4 Cespugli
1.1.2.5 Miscugli intenzionali o meno
1.1.3 Fusto 1.1.3.1 Latifoglie
1.1.3.2 Conifere
1.1.3.3 Miscugli intenzionali o meno
1.1.4 Residui di
utilizzazione1.1.4.1 Latifoglie fresche (con foglie)
1.1.4.2 Conifere fresche (con aghi)
1.1.4.3 Latifoglie pre-essiccate
1.1.4.4 Conifere pre-essiccate
1.1.4.5 Miscugli intenzionali o meno
1.1.5 Ceppaie/Radici 1.1.5.1 Latifoglie
1.1.5.2 Conifere
1.1.5.3 Ceduo a turno breve
1.1.5.4 Cespugli
1.1.5.5 Miscugli intenzionali o meno
1.1.6 Corteccia (da utilizzazioni forestali)
1.1.7 Legno da giardini, parchi, alberature, vigneti e frutteti
1.1.8 Miscugli intenzionali o meno
1.2 LEGNO
PROVENIENTE DA
PRODOTTI E RESIDUI
DELLE LAVORAZIONI
INDUSTRIALI
1.2.1 Residui di legno
non trattato
chimicamente
1.2.1.1 Latifoglie senza corteccia
1.2.1.2 Conifere senza corteccia
1.2.1.3 Latifoglie con corteccia
1.2.1.4 Conifere con corteccia
1.2.1.5 Corteccia da processi industriali
1.2.2 Residui legnosi
trattati chimicamente,
fibre e costituenti del
legno
1.2.2.1 Senza corteccia
1.2.2.2 Con corteccia
1.2.2.3 Corteccia da processi industriali
1.2.2.4 Fibre e costituenti del legno
1.2.3 Miscugli intenzionali o meno
1.3 LEGNO USATO 1.3.1 Legno non trattato
chimicamente1.3.1.1 Senza corteccia
1.3.1.2 Con corteccia
1.3.1.3 Corteccia
1.3.2 Legno trattato
chimicamente1.3.2.1 Senza corteccia
1.3.2.2 Con corteccia
1.3.2.3 Corteccia
1.3.3 Miscugli intenzionali o meno
1.4 Miscugli intenzionali o meno
Qualità dei biocombustibili e l’attestazione di conformità secondo la UNI EN 14961
Dipartimento TESAF - Università degli Studi di Padova
Faggio a pianta intera senza radici
Abete da residui di utilizzazione
Sciaveri e refili di larice da segheria
UNI EN 17225-1 (origine e materie prime)
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Specifiche per il cippato
(UNI EN 17225-4:2011)
++Logistica
+Origine
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L’analisi di qualità del cippato: proprietà
Contenuto idrico %
variabile da M10 a M55+
24h in stufa a 105±2°C
Influenza pc, combustione,
conservabilità, …
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Specifiche per il cippato
(UNI EN 17225-4:2011)
++Origine
+Logistica
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L’analisi di qualità del cippato: proprietà
Contenuto in ceneri %
variabile da A0.5 a A10.0+
4h in muffola a 550±10°C
Influenza qualità combustione e i
residui da smaltire/recuperare
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Specifiche per il cippato
(UNI EN 17225-4:2011)
++Origine
++Macchina
+Logistica
P16 – P31,5 – P45
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Ø mm
100.0
63.0
45.0
16.0
8.0
3.15
0
L’analisi di qualità del cippato: distribuzione granulometrica
VTT, 2009 http://p29596.typo3server.info/modificato
P45B
grossolana
≤6%
principale
>75%
fine
≤8%
P16B
grossolana
≤3%
principale
>75%
fine
≤12%
Inceppamento
alimentazione
Combustione
Sicurezza
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Norma in vigoreUNI EN 15149-1:2011
ClasseMinimo 60% in peso
della frazione principale
% in peso della frazione fine (< 3.15 mm)
% in peso della frazione
grossolana
Lunghezza di tutte le
particelle
Sezione massima delle particelle
sovramisura
P16S 3.15 ≤ P ≤ 16 mm ≤ 12% ≤ 6% > 31,5 mm ≤ 45 mm Non specificata
P31.5S 3,15 ≤ P ≤ 31.5 mm ≤ 8% ≤ 6% > 45 mm ≤ 150 mm < 2 cm2
P45S 3,15 ≤ P ≤ 45 mm ≤ 8% ≤ 6% > 63 mm ≤ 200 mm < 5 cm2
EN ISO 17225-4:2013
EN ISO 17827-1:2013
(metodo)
Possibili problematiche
di classificazione
DISTRIBUZIONE
GRANULOMETRICA (P)
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Specifiche per il cippato
(UNI EN 17225-4:2011)
++M
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L’analisi di qualità del cippato: proprietà
Potere calorifico (MJ/kg – kWh/kg)
da specificare il valore determinato
tramite calorimetro
0 25 67 150 400
0
5
10
15
20
0
5
10
15
20
0 10 20 30 40 50 60 70 80
Umidità U (%)
Po
tere
calo
rifi
co
Q (
MJ/k
g)
Contenuto idrico M (%)
VALORI ≈ COSTANTI
1 kg legno ≈ 18.8 MJ/kg ≈ 5.22 kWh/kgConifere ≈ 2% > Latifoglie
Densità energetica (MJ/mst – kWh/mst)
DEsM = pcM x BDM
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Specifiche per il cippato
(UNI EN 17225-4:2011)
++Specie
legnosa
++M
+P
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L’analisi di qualità del cippato: proprietà
Massa volumica sterica (kg/mst)
variabile da BD150 a BD450+
Influenza DEs, la trasportabilità e
stoccaggio
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Come campionare il cippato da inviare al laboratorio?
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Come campionare il cippato da inviare al laboratorio?
Qualità dei biocombustibili e l’attestazione di conformità secondo la UNI EN 14961
Dipartimento TESAF - Università degli Studi di Padova
Durante la cippatura Presso stoccaggio in piattaforma
Presso stoccaggio in campo Presso l’impianto termico
cumuli
- evitare prelievi in superficie
- prelievi in profondità
- Prelevare in più punti del cumulo
omogeneamente
il cumulo va immaginato suddiviso in tre strati sovrapposti; da ciascuno di
essi va raccolto un numero crescente di sub-campioni man mano che ci si
muove della cima alla base del cumulo ed equamente distanziati.
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Raccogliere una quantità minima di: • circa 55-60 litri di cippato (indicativamente il contenuto di una scatola postale
50x50x25cm) • 25-30 kg di briquette o ciocchi di legna.
La raccolta deve essere effettuata con strumenti idonei, capaci di raccogliere indicativamente un sub-campione alla volta con volume pari a un litro circa.
È sempre da evitare la raccolta di sub-campioni alla base di mucchi o
alla loro sommità. È pure da evitare la raccolta di sub-campioni solo sulla
superficie esterna dei cumuli nel momento in cui sia sospetta una
distribuzione granulometrica disomogenea all’interno del cumulo stesso.
I campioni raccolti devono essere rapidamente chiusi in contenitori o sacchi
impermeabili e opachi.
Come campionare il cippato da inviare al laboratorio?
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Laboratorio Analisi BioCombustibili
c/o Front Office del Dip. TESAF
(edificio 1^ stecca, 2^ piano)
Viale dell’Università 16
35020 Legnaro PD
049 827 2767 o
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Protocollo per l’analisi speditiva del contenuto idrico
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IGROMETRI
misuratore di contenuto idrico a infissione
STRUMENTI:1. Secchio 13 litri2. Bilancia di precisione3. igrometro
misuratore di contenuto idrico
STRUMENTI:1. Asta
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IGROMETRI
misuratore di contenuto idrico a infrarossi
STRUMENTI:1. Bilancino a infrarossi (poco rappresentativo e necessita di 20-30 minuti, ma molto preciso sul dato puntuale)
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Campionamento
Qualità dei biocombustibili e l’attestazione di conformità secondo la UNI EN 14961
Dipartimento TESAF - Università degli Studi di Padova
cumuli
- evitare prelievi in superficie
- prelievi in profondità
- Prelevare in più punti del cumulo
omogeneamente
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IGROMETRI
misuratore di contenuto idrico a volume
PROCEDURA1. Pesare la bilancia al netto della tara del secchio da 13 litri2. Prelevare omogeneamente un volume di 13 litri di cippato dal
cumulo3. Pesare il contenuto del secchio (13 litri di cippato)4. Impostare la curva dell’igrometro sul valore più vicino a quello
misurato dalla bilancia5. Versare il cippato nell’igrometro con la giusta curva impostata6. Leggere il dato
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Nella vendita a peso il contenuto idrico e il fattore che maggiormente
determina la qualità e il valore della legna.
Come acquistare?
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100
44,2)100(0 xMMxpcpcM
18,5 MJ/kgContenuto
idrico
MJ/kg
1 MJ = 0,278 kWh
Valore in kWh = Valore in MJ x 0,278
DETERMINAZIONE PCM AL VARIARE DEL CONTENUTO IDRICO M
(PC0 = 18,5 MJ/KG)
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1 litro gasolio = 3 kg cippato/legna (M30)
1litro GPL = 2 kg cippato (M30)
1 litro gasolio = 2 kg pellet
1 litro GPL = 1,5 kg pellet
1 l gasolio = 10 kWh = 1 m3 metano
1 l GPL = 6,82 kWh
EQUIVALENZE ENERGETICHE
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Laboratorio Analisi BioCombustibiliDipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali
www.tesaf.unipd.it/biofuel
Qualità del biocombustibile: legna, cippato, pellet
- Contenuto Idrico
- Pezzatura
- Contenuto di ceneri
- Potere calorifico
- Densità sterica
- Durabilità meccanica (pellet)
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Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Qualità del cippato e requisiti strutturali
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Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Qualità del cippato e requisiti strutturali
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Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Piattaforma biomasse =
Strutture centralizzata - Qualità dei combustibili - Rispondenza esigenze del mercato
- Garanzia continuità forniture – Marketing - Controllo tracciabilità
Qualità del cippato e requisiti strutturali
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Piattaforme biomasse del GPPB
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Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Caratteristiche B1 A2 A1 A1 Plus
Adeguatezza dei mezzi per la trasformazione e movimentazione 100%
Stoccaggio della materia prima in un fondo migliorato: favorire
stagionatura naturale; dimensioni adeguate al volume
commercializzato; pulizia del piazzale e delle macchine
Pavimentazione del fondo dove viene stoccato e movimentato il
cippato; garanzia di non contaminazione
Infrastruttura coperta; adeguatezza della struttura e della
logistica, in funzione del volume commercializzato
Sistema di essiccazione forzata
Requisiti strutturali
87%62%
18%
Qualità del cippato e requisiti strutturali
ed eventuale vagliatura
Cippato per
gassificatore
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Sistemi di essiccazioneEssiccatoio su container
• Cippato e legna
• H max 2,5 m
• Container scarrabile o fisso
• Possibilità di installare estrattori a rastrelli per essiccazione in continuo
• Range di potenza: >50 kW/container
• Range di costo: da 15-40.000 €/container
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Sistemi di essiccazioneEssiccatoio a piano inclinato
• Cippato di varie pezzature
• Essiccazione in continuo con scarico dall’alto (coclea di alimentazione)
• Range di potenza: 100-300 kW
• Range di costo: da 20-40.000 €
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Sistemi di essiccazioneEssiccatoio a tamburo rotante
• Cippato o segatura
• Essiccazione in continuo
• Range di potenza: >200kW
• Range di costo: da 70-80.000 €
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Associazione proprietaria e
licenziataria del marchio
Organismo di certificazione
Prospettive: Marchio di certificazione BiomassPlus
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Caldaie automatiche: importanza della qualità certificata
CippatoISO 17225-4
BricchetteISO 17225-3
Pellet ISO 17225-2Classi A1, A2, B
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Esempi di contratto di approvvigionamento del cippato
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Ceneri ≤ 1,5% Ceneri >1,5 e ≤ 3% Ceneri >3 e ≤ 5%
Coeff. Riduzione
Contenuto idrico (M)
≤10 164 131 115
≤15 154 123 107
≤20 127 102 89
≤25 118 94 83
≤30 92 73 64
≤35 84 67 59
≤40 70 56 49
≤45 63 50 44
≤50 51 41 36
≤55 45 36 31
≤60 38 30 27
1
27
25
23
32
36
€/t IVA esc. Franco arrivo
€/MWh 0,70,8
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Dichiarata sulla base dei risultati
dell’attestazione di conformità
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Misurato al momento della
consegna
Dichiarato sulla base dei risultati
dell’attestazione di conformità
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Monitoraggio mercato e prezzi
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Monitoraggio mercato e prezzi
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Massimo Negrin
AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali
www.aiel.cia.it
Grazie per l’attenzione!