bilancio sociale iscos 2014

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ISTITUTO SINDACALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO promosso dalla BILANCIO SOCIALE 2014 ____________________________________

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ISCOS racconta 1 anno di Cooperazione Sindacale allo Sviluppo: 35 progetti in Africa, America Latina e Caraibica, Asia, Est Europa e Mediterraneo ed Italia.

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  • ISTITUTO SINDACALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

    promosso dalla

    BILANCIO SOCIALE 2014 ____________________________________

  • 2 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014

    www.iscos.eu Bilancio Sociale certificato dalla Societ ITALREVI S.p.A. approvato dal Consiglio Direttivo riunitosi in Roma il 09/04/2015. XI edizione

    Il bilancio dellIstituto non sottoposto a vincoli di pubblicit se non quello volontario con la pubblicazione allinterno del sito istituzionale, allindirizzo www.iscos.eu/bilanciosociale. ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo promosso dalla CISL Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori Associazione non a scopo di lucro costituita il 23.11.1983 ONG riconosciuta idonea dal Ministero per gli Affari Esteri Italiano DM n. 128/4173 del 21.12 .1985 e successive modificazioni, ex art. 28 legge 49/1987 con Decreto Ministeriale n. 1988/128/4159/2D del 14/09/1988 e DM n. 1989/128/002963/4 del 19.10.1989 Aderente a:

    Sede Nazionale

    Largo A. Vessella, 31 - 00199, Roma, Italia www.iscos.eu - [email protected] PEC: [email protected] tel +39 06 44341280 - fax +39 06 49388729 C.F. 97028820583 Sede Legale: Via Po 21, 00198 Roma Organi societari e di controllo

    Presidente: Legale rappresentante, compenso non previsto da statuto Consiglio Direttivo: Membri: 3 N di assemblee annuali: 2 Compensi: non previsto da statuto

    Collegio Sindacale:

    Membri: 3 N incontri collegio: 8 Compensi: rinuncia per lintero mandato Societ di revisione: Italrevi S.p.A, compenso euro 16.700

    Donazioni

    C/c Postale 68901008: ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo Banca Popolare Etica IBAN: IT48 J050 1803 2000 0000 0101 547 ISCOS Solidariet

  • ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 3

    SOMMARIO

    1. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE 4

    2. INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE 10

    3. FINALIT ISTITUZIONALI DELLISCOS 12

    4. ASSETTO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVO 13

    MODELLO DI GOVERNANCE 16 MODELLO ORGANIZZATIVO 17

    5. ATTIVIT ISTITUZIONALI 19

    SINTESI STORICA COMPLESSIVA DEGLI INTERVENTI PER AREA GEOGRAFICA DEI PROGETTI IN ESSERE AL 31/12/2014 32

    6. VALUTAZIONE DEI PROGETTI E VERIFICA DEI RISULTATI 35

    SINTESI DELLA RACCOLTA FONDI (DATI STORICI) 38 Distribuzione delle scelte e degli importi per onlus ed enti del volontariato ammessi al beneficio del 5 per 1000. 38

    7. DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE 39

    STATO PATRIMONIALE 39 RENDICONTO DELLA GESTIONE 42 NOTA INTEGRATIVA 44 Contenuto e forma del bilancio desercizio al 31 dicembre 2014 45 Principi contabili adottati 46 Analisi delle voci di stato patrimoniale 48 ATTIVIT 48 Passivo 52 Analisi delle voci del rendiconto della gestione 57 AREA DELLE ATTIVITA ISTITUZIONALI 57 AREA DELLE ATTIVIT PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 58 AREA DI GESTIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE 59 AREA DELLE ATTIVIT DI NATURA STRAORDINARIA 59 AREA DELLE ATTIVIT DI SUPPORTO GENERALE 60 ALLEGATI 63 Rendiconto Finanziario 64 Verbale del collegio dei sindaci 65 Relazione della societ di revisione 69

  • 4 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    1. Relazione sulla gestione del Presidente

    Cari Consiglieri e Soci, in continuit con gli anni passati, anche il Bilancio sociale del 2014 stato corredato dalla descrizione precisa e dettagliata dei progetti sviluppati e in corso, al fine di garantire la massima trasparenza. Detta descrizione si riferisce, per il 2014, allapertura di 11 nuovi progetti, di cui 3 con contratti di co-finanziamento con la Commissione Europea, 2 con il Ministero Affari Esteri, ed altri 6 con fondi privati. Nello stesso periodo sono stati conclusi 10 progetti, per cui lattivit in corso impegna ISCOS, complessivamente, in 35 progetti con crediti per finanziamenti esigibili che passano da 3.030.637 euro ad euro 3.342.329. Lanno di esercizio trascorso in una situazione di stallo socio-economico che si protrae oramai da troppi anni per essere definita semplicemente crisi. Sempre pi si indotti a pensare che la crisi partita nel lontano 2008 negli Stati Uniti, e che si manifestata in tutta la sua virulenza in Europa allavvio del secondo decennio del 2000, sia stata in realt la porta di accesso ad una condizione strutturale frutto malato degli errori commessi nella seconda met del secolo precedente. Una lettura pi attenta della realt fa emergere che sono in essere entrambi le condizioni: crisi e cambiamento strutturale e che entrambi presuppongono comportamenti e decisioni conseguenti. La prima, la crisi, sostanzialmente produttiva e occupazionale, dovrebbe vedere poste in essere azioni anticicliche, espansive, ovviamente accompagnate da virt nella tenuta dei conti pubblici (ma anche privati). Purtroppo, nonostante le evidenze, continua a prevalere in Europa un indirizzo che sembra dettato pi dai fantasmi e dalle storiche fobie tedesche (linflazione della repubblica di Weimar che fece precipitare la Germania nelle fauci del nazismo) piuttosto che da una concreta e laica volont Europea di sviluppo organico e coerente di tutte le sue componenti nazionali. La seconda, il cambiamento strutturale, altro non che la materializzazione di previsioni datate decenni: le risorse del pianeta non sono infinite ma, fino ad oggi, abbiamo (noi: quella parte del pianeta detta sviluppata) fatto finta di nulla, attingendo a piene mani e in modo scriteriato senza badare al fatto che tagliavamo lerba sotto i nostri piedi. Niente potr essere pi come prima e, come singoli individui, ma anche come collettivit, dobbiamo ritrovare una sobriet e un rapporto con il mondo che avevamo dimenticato, o forse mai avuto. La Cooperazione internazionale italiana, dunque, continua a dover operare entro un quadro di difficolt e complessit che di ostacolo alla vocazione ontologica del settore, anche alla luce di grandi cambiamenti che non hanno ancora trovato una definizione del tutto chiara, tanto a livello nazionale quanto a livello internazionale. Su entrambi i fronti le partite da giocare sono cruciali. Sul piano internazionale, siamo al giro di boa per lAgenda del Millennio e per i Millennium Development Goals, che arriveranno a conclusione nel prossimo dicembre. Il dibattito della comunit

    Presidente: MARIO ARCA

    Consiglio Direttivo

    MARIO ARCA

    RENZO BELLINI

    MOHAMED SAADY

    Collegio dei Sindaci

    GIULIANO CANTONI

    FULVIO SCIARMA

    ANTONINO SCALFARO

    Societ di Revisione contabile

    ITALREVI S.P.A.

  • INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 5

    internazionale, e delle varie realt che a questa afferiscono, quindi concentrato sullAgenda Post 2015, che andr in applicazione nel 2016 2030. La tendenza di ampliare gli obiettivi, riconoscendo la natura multidimensionale di uno sviluppo inclusivo, capace di incorporare la dimensione sociale, ambientale ed economica. Si prospetta, quindi, una sempre maggiore interazione tra soggetti differenti, istituzionali e della societ civile, che riconoscendo il carattere trasformativo dellAgenda, sappiano riflettere quella necessit di crescita inclusiva, ponendo al vertice delle priorit lotta alla povert, condizioni di lavoro dignitoso, piena e produttiva occupazione, empowerment femminile e delle fasce marginalizzate. La sfida sar quella, inoltre, di unificare questo processo con quello di Rio+20, a oggi rimasto tendenzialmente distinto. Il dibattito internazionale riflette, ovviamente, le varie posizioni nazionali. LItalia, durante il semestre di presidenza ha timidamente provato a spendersi per la costruzione di una posizione comune europea, che tenesse conto del ruolo di primo donatore al mondo della stessa. Questa, gi con il documento European Consensus on Development, aveva individuato le principali aree prioritarie: basic living standards; focus sui vettori di crescita inclusiva e sostenibile; gestione sostenibile delle risorse naturali; eguaglianza, equit e giustizia; pace e sicurezza; trasparenza, accountability e coerenza, nonch decent work, protezione dei giovani e empowerment dei gruppi vulnerabili.

    Temi che sostanzialmente si ritrovano in sede di negoziato che lItalia sta conducendo per qualificare il proprio contributo: sviluppo dellagricoltura sostenibile, la questione di genere e l empowerment femminile (con le grandi sfide ad essi connesse: istruzione, salute, lavoro dignitoso, protezione sociale e good governance), il tema delle capacit statistiche, ed il tema dellapproccio territoriale o place-based.

    Al dibattito, come prima menzionato, sono chiamate a partecipare anche le organizzazioni della Societ civile attraverso le diverse rappresentanze. A livello nazionale, Concord Italia a cui lISCOS aderisce ad aver definito i 7 principi di cui tenere conto nella stesura dellAgenda: realizzazione progressiva dei diritti umani e applicazione dei relativi principi; benessere come misure del progresso individuale e nazionale (superando il PIL); focus sui cambiamenti strutturali; sostenibilit ambientale; coerenza delle politiche per lo sviluppo; un quadro di riferimento universale per obiettivi universali; responsabilit comuni, ma differenziate. Questi sono poi stati suddivisi in 21 obiettivi specifici, sviluppati dalla European Task Forse Beyond 2015.

    Appare utile sottolineare che il risultato del processo messo in moto, dipender non solo dalla volont degli attori coinvolti, ma anche dallevoluzione stessa dei contesti socio-politico ed economico che permetteranno leffettiva messa in essere di misure adatte allo scopo che la Comunit internazionale ed i singoli paesi vorranno darsi. A livello domestico, sul piano finanziario, il perdurare della crisi economica e produttiva gi menzionata continua ad esser lostacolo e lalibi per non far fronte agli impegni a suo tempo assunti circa le risorse pubbliche da rendere disponibili per la cooperazione allo sviluppo (0,16 % del PIL), infatti:

    complessivamente, le risorse destinate continuano ad attestarsi intorno allo 0,13%;

    continua a perdurare lincertezza sui finanziamenti per le annualit successive dei progetti approvati ed avviati.

    Sul piano politico, la legge di riforma sulla cooperazione, la 125, varata nel 2014 stenta a decollare nelle parti pi qualificanti, innovative e da tempo attese. Inoltre, la Riforma del III settore, che vede il disegno di legge recentemente approvato dalla Camera e pronto per lultimo passaggio al Senato, presenta aspetti ancora da chiarire e che potrebbero inficiarne lefficacia. Questo clima dincertezza mina una visione di lungo periodo, laddove gli obiettivi dati (come nel caso di una sinergia/armonia tra esigenze di politiche estere nazionali e quelle di cooperazione allo sviluppo) sono tali. Inoltre, meccanismi innovativi quali le partnership privato-pubbliche e strumenti nuovi quali la finanza sociale, che trovano ampio spazio tanto nelle linee guida internazionali quanto

  • 6 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    nazionali, stentano a decollare proprio per lassenza di una guida istituzionale coerente con le attese e gli intenti stessi della riforma. Sul piano culturale la tendenza a ripiegarsi sui tanti (e rilevanti) problemi nazionali rimane, purtroppo, una caratteristica italiana, nonostante lesito delle elezioni europee nel nostro Paese, contro-tendenziali rispetto al resto del continente che ha visto avanzare rigurgiti neonazionalisti che vorrebbero archiviare come fallimento lidea di una Europa unita e, quindi, con essa, lidea d i una Europa sociale e politica ancora da realizzare. Daltronde, innegabile che la scarsit delle risorse a disposizione, coniugata alla condizione occupazionale, continuano a condizionare lopinione pubblica nel giudicare (in modo decisamente miope) superfluo o come un lusso un protagonismo dellItalia nello sviluppo mondiale. In questo quadro, ma con uno spirito rinnovato lIstituto, nel 2014, ha intrapreso la strada del cambiamento, al fine di dare continuit alla propria missione nel nuovo contesto, ma anche per cogliere le opportunit e per far fronte alle difficolt. Il lavoro di rivisitazione interna, gi annunciato lanno scorso, finalizzato al miglioramento dellIstituto in termini di efficacia dellazione, efficienza organizzativa, razionalizzazione della struttura dei costi e della spesa, adeguamento e modernizzazione delle norme e procedure, maggiore trasparenza, razionalizzazione del modello Istituzionale e dei processi decisionali, stato concretamente avviato. Molto rimane ancora da fare ma la strada del miglioramento oramai intrapresa con decisione. Occorrono per altre chiavi di lettura della realt, oltre quelle gi accennate.

    Le trasformazioni socio-economico-energetiche di questi ultimi anni hanno minato linstabile sviluppo (non inclusivo) realizzato dal mondo occidentale nei decenni precedenti. Ma la redistribuzione della ricchezza su scala globale e locale rimane iniqua continua ad accendere focolai conflittuali civili, politici, etnici, religiosi, economici. In un momento storico nel quale massimo potrebbe essere lapporto della societ civile e dei valori che questa rappresenta, ci troviamo di fronte ad un puzzle le cui chiavi di lettura risiedono in ultima istanza in quegli organismi sovranazionali che tanto faticano nelleffettuare unoperazione di sintesi. Allo stesso tempo, sembra essere venuta completamente meno quella funzione di leadership a lungo esercitata dai Donor tradizionali su paradigmi di sviluppo non pi unilateralmente accettati.

    Come gli scenari politici, anche quelli della cooperazione stanno cambiando. I soggetti prepotentemente apparsi sulla scena negli ultimi anni, quali i Paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), sono oramai una realt economica e finanziaria determinante per il futuro del Pianeta e gli equilibri che dovranno trovarsi. La crescita economica che ha contraddistinto questi Paesi negli ultimi anni stata accompagnata da un incremento del potere esercitato sullo scenario politico mondiale, a cui non seguita una redistribuzione dei benefici di tale crescita, tanto da consentire la nascita, sul piano interno, di un capitalismo selvaggio che in alcuni casi altro non ha fatto che esacerbare le differenze sociali. E questi paesi che sino ad oggi sono stato oggetto di politiche di sviluppo, stanno entrando lentamente nella schiera dei donor, tanto che lOCSE stima gli aiuti forniti dai BRICS cresciuti ad un tasso di dieci volte superiore rispetto ai paesi del G7. Eppure ancora una volta sono le contraddizioni a farla da padrona. Alcune di queste grandi potenze economiche sono gli stessi soggetti che al proprio interno concentrano la maggioranza della popolazione mondiale che vive al di sotto della soglia di povert. evidente, allora, quanto tale situazione imponga alla cooperazione, e nel caso specifico ad ISCOS, che pu vantare una presenza decennale in alcuni di questi, un ripensamento del proprio ruolo, in primis valutando quanto la propria presenza in loco sia ancora funzionale alla propria mission. Alla luce del patrimonio

    esperienziale di cui lIstituto portatore, riteniamo che una risposta positiva possa essere

  • INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 7

    possibile. Le contraddizioni di cui sopra lasciano ancora margini a un Istituto che vuole essere un vero agente di sviluppo, capace di sfruttare il proprio expertise, in collaborazione

    con le sempre pi ampie richieste di partecipazione dal basso. In ogni caso abbiamo il dovere di stabilire priorit, fare scelte, canalizzando gli sforzi e le risorse, piuttosto che disperderle in mille rivoli.

    La scarsit di risorse pubbliche per la cooperazione allo sviluppo, si sta accompagnando con un trend di allocazione di queste in macro-progetti. La necessit di ritagliare nuovi spazi per consentire un maturo protagonismo della cooperazione allo sviluppo di matrice sindacale, continua ad essere urgente e la riflessione circa la dimensione organizzativa e finanziaria di ISCOS, stata accompagnata da iniziative dellIstituto stesso per la ricerca di nuovi partenariati, tanto a livello interno quanto esterno.

    Questa modalit multipla di lettura della realt di orientamento per le nostre scelte, anche di medio e lungo termine. Sul piano interno stata rafforzata la collaborazione con le ISCOS regionali, in una logica di sistema sempre pi integrata e sinergica. Molte le iniziative e le attivit che vedono ISCOS Nazionale e ISCOS Regionali impegnate congiuntamente: presentazione di progetti, cooperazione decentrata, EXPO, conferenze e convegni, rapporti con strutture CISL e di Categoria, campagne di raccolta fondi, ecc. Sempre di pi, considerati i tempi e le difficolt, ISCOS deve muoversi come un corpo unico, nel rispetto delle peculiarit e delle autonomie delle ISCOS Regionali, realizzando economie di scala nellutilizzo delle risorse, ottimizzando le competenze e le potenzialit operative e relazionali. Con queste finalit, in corso danno si sono tenute diverse riunioni del Coordinamento Nazionale operativo, sede di discussione e decisione non prevista statutariamente, ma che vede linsieme della rete riflettere sullattuazione degli indirizzi definiti dagli Organi statutari e dal nostro Ente promotore: La CISL.

    Sul piano esterno, molteplici sono i piani sui quali lIstituto si mosso. Alla luce delle pi recenti linee guida internazionali e nazionali (non ultima la Legge 125) ci si indirizzati anche alla ricerca di partenariati con soggetti privati per la stesura di progetti di cooperazione allo sviluppo (che si possa definire davvero sostenibile ed inclusivo, laddove ognuno dei singoli soggetti interessati potesse parteciparvi sulla base delle proprie competenze, mutui interessi, e con una vision condivisa). Purtroppo lincertezza dello sviluppo del quadro legislativo nazionale attuale ha imposto dei rallentamenti a tale processo, a fronte delle giustificabili diffidenze. ISCOS ha, inoltre, aderito come socio osservatore alla FOCSIV, Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, con cui ha condotto in partenariato la campagna per lEmergenza Kurdistan, e ha avviato una collaborazione per il Master in Nuovi Orizzonti di cooperazione e diritto internazionale.

    Sempre sul piano scientifico si segnala la pubblicazione di un numero della Rivista Sindacalismo. Rivista di studi sulla rappresentanza del lavoro nella societ globale, dedicato alla cooperazione allo sviluppo, al quale ISCOS ha contribuito proattivamente. Sono in fase di studio e programmazione, inoltre, degli incontri di formazione rivolti non solo allIstituto, ma anche ai propri soci sui principali temi internazionali.

    I cambiamenti socio-economici cui si accennava antecedentemente continuano a vedere la CISL impegnata allo spasimo nel tentativo di far fronte ad una crisi economica che ha creato drammatiche emergenze occupazionali, produttive ed economiche che sfidano, quasi alle fondamenta, il paradigma della rappresentanza sociale e politica e su cui si riflettono quelle tendenze al ripiegamento e chiusura entro i confini domestici, volti a delegittimare la dimensione nazionale e europea della politica. A fronte di queste tendenze, ancora pi di prima, lISCOS pu rappresentare uno strumento efficace affinch il Sindacalismo, e nel caso specifico la CISL, nostro riferimento ideale e valoriale, possa

  • 8 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    esprimersi attraverso una dimensione internazionale di cooperazione che si faccia esempio e portatrice del bagaglio culturale di cui disponiamo, senza rappresentare un inutile fardello. Il piano graduale di alleggerimento dei contributi confederali allISCOS (e quindi la sfida alla nostra sostenibilit) continua, e non possiamo esimerci dal portare a compimento tale processo, a patto che a minore contribuzione faccia da contrappeso un maggiore protagonismo sul piano fattuale.

    Il rapporto con la Confederazione si sviluppa su livelli verticali ed orizzontali, in particolar modo con quelli che sono soci ISCOS: le Federazioni di categoria. sempre pi evidente la necessit di una maggiore sinergia e coinvolgimento delle Federazioni alla vita dellIstituto, che possa rappresentare da un lato un valido e potente veicolo di proselitismo da spendere sui posti di lavoro anche per orientare verso il mondo sindacale sensibilit e vocazioni volontarie, dallaltro un canale di avvicinamento di quelle fasce della popolazione che negli ultimi anni si sono dimostrate pi restie al mondo sindacale, in primis i giovani. A tal riguardo, anche la collaborazione con scuole ed universit pu rappresentare un importante strumento di promozione dellIstituto e delle proprie attivit, soprattutto per concedere al mondo esterno uno sguardo nuovo sul mondo sindacale e le opportunit che questo rappresenta. Su questo versante doveroso segnalare la collaborazione sviluppata con importanti Federazioni di categoria che, peraltro, sostenendoci nella campana 5x1000 del 2014, hanno evitato una perdita superiore a quella purtroppo registrata. Rilevante inoltre il contributo fattivo della FIT che ha sottoscritto con ISCOS un protocollo di collaborazione finalizzato al sostegno dei progetti in Pakistan.

    Un migliore rapporto sinergico con le Federazioni di categoria consente di avvicinare quel mondo imprenditoriale con cui si condivide quellimpostazione di fondo che la CISL da sempre difende: un sindacalismo moderno, autonomo e partecipativo che riconosca linscindibilit tra Impresa e Lavoratori, i cui destini sono s comuni, ma con esiti, troppo spesso, divergenti. In questi ultimi anni si sta sempre pi affermando un nuovo modello di Impresa: socialmente responsabile, aperta alla partecipazione, orientata al business sostenibile e inclusivo anche nella sua dimensione internazionale. Questo tipo di Impresa , per ISCOS, cosi come per CISL un interlocutore importante con il quale tentare di sviluppare un rapporto produttivo e reciprocamente vantaggioso. Perseguire lutile non di per se negativo, soprattutto se praticato entro precisi ambiti etici e valori condivisi. in questa ottica che lISCOS sta tentando di realizzare, pi di altre ONG, quelle forme di partenariato Profit - Non Profit nel mondo della cooperazione internazionale, battendo nuove strade di incontro e di partecipazione. Ci sono settori che rappresentano importanti opportunit (le energie rinnovabili, il commercio equo e solidale, il business inclusive nelle forme che favoriscono lassociazionismo produttivo), sui quali grazie alla nostra esperienza, e soprattutto con il fattivo contributo da protagonisti delle Federazioni di categoria della CISL per incontrare le eccellenze (dal punto di vista sociale) del mondo dellImpresa italiana, possiamo aspirare a giocare un ruolo di primo piano.

    Appare ancora una volta evidente quanto il nostro mondo non sia solo cooperazione internazionale e sindacato, ma la societ civile tutta. Le possibilit di interazione con soggetti disparati sono moltissime. Eppure dobbiamo porci il problema del giusto conoscimento e riconoscimento delle attivit dellIstituto allesterno. Al di l della ristretta cerchia di operatori con i quali lIstituto si interfaccia, dobbiamo cercare di essere conosciuti, valutati e, conseguentemente, apprezzati per poter continuare a proporci e poter chiedere sostegno, anche economico, con una possibilit di riuscita. necessaria quindi una attivit di divulgazione del nostro impegno e delle nostre attivit, che consenta di allargare, nel tempo, la base associativa, e guadagnare la simpatia e limpegno di coloro che, ancora oggi, ci guardano con diffidenza.

    Queste riflessioni, unitamente a quelle del passato, dimostrano quanto sia ancor pi necessario oggi un nuovo e maggiore protagonismo del mondo del lavoro nei processi di cambiamento e, per quanto ci riguarda, quanto sia utile, se non altrettanto necessaria, la presenza di una cooperazione dispirazione sindacale che intendiamo svolgere affermando e dimostrando le peculiarit del nostro Istituto, cercando continuamente di svolgere al meglio il nostro lavoro, nel continuo sforzo di

  • INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 9

    migliorarci, e poter, cos, interpretare il nostro ruolo in modo ancor pi efficace verso le attese della CISL e delle lavoratrici e dei lavoratori sar il modo migliore per contribuire, nel nostro piccolo, allaffermazione anche fuori dai confini nazionali di quellidea di sindacato nuovo e di mondo del lavoro nata, in Italia, pi di 65 anni fa. Di seguito i dati economici del bilancio 2014 sono illustrati con il consueto rigore e con la chiarezza relazionale ormai affermata, grazie all'apporto del Settore Amministrativo. Per la redazione del Bilancio sociale, comunque, ci si avvalsi della collaborazione e del supporto di tutte le Unit e di tutti i collaboratori della Sede nazionale. Nell'allegato dei progetti sono esposte le attivit sia dell'ISCOS nazionale che degli ISCOS regionali. Un primo ringraziamento va quindi a tutti coloro che hanno collaborato per rendere pi chiare ed esaustive tutte le informazioni e i dati riportati nel presente Bilancio. Il valore economico delle attivit dell'ISCOS stato di 2.869.997, riferiti a 35 progetti. La quota di risorse economiche che stata impiegata direttamente corrisponde ad 2.141.257, che comprendono lapporto diretto di ISCOS ai progetti che, esclusi quelli in totale autofinanziamento, pari a 171.571. Nel corso dell'anno l'Istituto, come gi detto, ha aperto 11 nuovi progetti che, aggiunti a quelli degli ISCOS regionali, evidenziano come l'ISCOS sia una realt viva, dinamica e di rilevanza nellambito della cooperazione internazionale italiana ed Europea.

    Il bilancio d'esercizio 2014 si chiude con un avanzo di gestione di 4.495 euro. Risultato ottenuto, come lo scorso esercizio, grazie, ai contributi stanziati da CISL (300 mila euro) e dallassegnazione da parte dellAgenzia delle Entrate del 5xmille. Per quanto riguarda il debito contratto con il fondo quiescenza CISL nel 2007 e il relativo onere, nel corso del 2014 sono state restituite le 12 rate relative al 2014, con un debito residuo pari ad 96.667 al netto delle spese amministrative. I dati puntuali dello stato patrimoniale e del rendiconto di gestione sono stati inseriti nelle pagine successive. Da ultimo oltre a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo Bilancio, voglio ringraziare i Sindaci Revisori per l'impegno e la competenza con cui hanno svolto e svolgono il controllo della gestione e la Societ ITALREVI, che certifica il bilancio ISCOS con indipendenza, competenza e professionalit.

    Area Istituzionale 2014 2013 Differenza

    Oneri su progetti a valere di contributi incassati 1.775.758 2.015.023 (239.264)

    Anticipi anni precedenti su progetti a valere di contributi incassati

    nell'esercizio (4.463) (155.119) 150.656

    Apporti Iscos nell'esercizio 171.571 230.504 (58.933)

    Totale spese rilevate su Rendiconto della Gestione 1.942.866 2.090.408 (147.541)

    Anticipi su progetti esercizio in corso a valere di contributi da incassare 193.928 198.391 (4.463)

    Subtotale 2.136.794 2.288.799 (152.004)

    Anticipi sostenuti esercizi precedenti 4.463 155.119 (150.656)

    Totale oneri sostenuti nell'esercizio per attivit su progetti 2.141.257 2.443.918 (302.661)

    -

    Area Supporto generale, finanziaria e straordinaria -

    Oneri diversi sostenuti nell'esercizio 728.740 777.677 (48.936)

    Totale generale 2.869.997 3.221.595 (351.598)

  • 10 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    2. Introduzione, obiettivi e principi di redazione del Bilancio Sociale

    LISCOS lo strumento promosso dalla CISL per operare nella cooperazione internazionale in coerenza con i propri principi fondamentali: solidariet, giustizia sociale, dignit delluomo, pace. La missione dellISCOS ha potuto contare, quindi, sulle risorse umane e materiali di un grande sindacato come la CISL, costituita da Federazioni di categoria e da articolazioni organizzative territoriali. Protagonisti del modello ISCOS sono quindi:

    gli iscritti della CISL, i dirigenti sindacali a tutti i livelli che, con i loro contributi e con la loro disponibilit forniscono idee, risorse umane e materiali alla cooperazione internazionale;

    i partner nei paesi dove ISCOS opera con programmi di cooperazione. Essi rappresentano un patrimonio di esperienze e di interscambio essenziale per la cooperazione cos come ISCOS la intende: tra liberi e uguali;

    i beneficiari dei programmi che, insieme ai partner, sono direttamente coinvolti nelle iniziative e nelle attivit dellISCOS. Ad essi fanno riferimento tutte le analisi e gli studi di fattibilit sviluppati da ISCOS per rendono sostenibili nel tempo gli effetti positivi dei programmi e dei progetti realizzati o da realizzare;

    i cooperanti e i volontari che, nelle sedi estere e nelle gestioni dei programmi, sono professionalmente impegnati a mantenere alto il rapporto risorse impegnate efficacia dellazione soprattutto in termini di sostenibilit economica e politica;

    il personale locale ISCOS che rappresenta una risorsa umana e professionale sulla quale investire sempre di pi in termini formativi e di responsabilit;

    il personale della sede centrale dellISCOS a Roma e Bruxelles impegnato nei compiti di progettazione, di interfaccia con i cooperanti, di amministrazione e monitoraggio dellandamento finanziario dei progetti, del controllo amministrativo, della comunicazione e dei servizi;

    gli ISCOS regionali che rappresentano una rete nelle principali regioni italiane con il compito di promuovere il modello ISCOS di cooperazione internazionale e di essere protagonisti della cooperazione decentrata;

    i finanziatori sia privati che istituzionali ai quali presentare i programmi per il sostegno economico e il coinvolgimento nellinterscambio;

    i donatori del 5x1000 che contribuiscono al finanziamento di programmi di cooperazione internazionale dellISCOS che ha beneficiato, tra sede nazionale e ISCOS regionali, di oltre 40.000 donazioni. Anche a questi donatori possiamo dare la qualifica di protagonisti dei nostri programmi oltre che il ringraziamento per la condivisione delle nostre proposte.

    Il bilancio Sociale uno strumento di rappresentazione delle attivit svolte dallISCOS in grado di mettere in evidenza anche aspetti qualitativi che non emergerebbero dal bilancio contabile. In particolare con questo bilancio si voluto:

    comunicare la missione perseguita dallIstituto; rendicontare i risultati conseguiti e le azioni poste in essere per raggiungerli (sia

    quantitativamente che qualitativamente);

    dimostrare la coerenza tra i valori etici, i fatti e i dati ma anche informare i portatori di interesse interni ed esterni sui risultati raggiunti.

    I principi di redazione del bilancio sociale fanno riferimento alla sfera delletica, alla dottrina giuridica e alla prassi della professione contabile. In particolare ai principi e valori condivisi di etica pubblica ed economica e, per quanto attiene al campo del diritto, alla Costituzione e alla legislazione vigente, nazionale e comunitaria, e ai principi fondamentali dei diritti delluomo. Infine per quanto riguarda gli

  • INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 11

    aspetti pi professionali o procedurali, ai principi contabili nazionali e internazionali (Agenzia delle ONLUS, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, IASC/IFAC). Il bilancio quindi rappresenta uno degli strumenti di comunicazione sociale. Necessariamente si estende allinformazione sulla qualit dellattivit istituzionale sia sotto il profilo etico che sociale, sullidentit e sul sistema di valori di riferimento assunti dallIstituto nelle scelte e nei comportamenti gestionali nonch sui risultati raggiunti. Inoltre, la rappresentazione delle informazioni anzidette impegna inevitabilmente ISCOS ad evidenziare gli obiettivi di miglioramento e tutte le azioni che dovranno essere poste in essere a tal fine dal governo dellEnte, dal personale, dai volontari e dai partner. Lo scopo di tale rappresentazione, che vuole essere un bilancio di missione, e del bilancio contabile dellesercizio di dare trasparenza alle iniziative e alle attivit svolte nellesercizio.

  • 12 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ASSETTO ISTITUZIONALE

    3. Finalit Istituzionali dellISCOS

    Povert, esclusione sociale, lassenza di diritti umani e sindacali sono frutto di un portato storico nel quale interessi parziali hanno prevalso su quelli generali, su elementari principi di democrazia e partecipazione, sulla necessit vitale di una equa distribuzione delle ricchezze del pianeta. Interessi parziali vecchi e nuovi ancor pi potenti, spesso fuori da ogni controllo politico e democratico che continuano ad appropriarsi dei principali strumenti economici, finanziari e produttivi, cos da condizionare lazione di Governi e delle Agenzie pubbliche multilaterali. Continuiamo ad assistere allasservimento del potere regolativo nelleconomia e nella societ a questi interessi parziali e minoritari che, spesso, assumono il ruolo di primo motore ne i tanti conflitti che affliggono il mondo. Oggi, forse anche pi di ieri, lo sviluppo armonico dei popoli, la convivenza pacifica, la possibilit di avere e perseguire un progetto di vita dignitosa incontrano ostacoli e difficolt quasi insormontabili. La globalizzazione, che dovrebbe essere una grande opportunit, sta invece esasperando questa dimensione negativa, cos come stato dimostrato dal rapporto dellOIL sulla dimensione sociale della globalizzazione. Una delle condizioni causata da questa situazione lesclusione di miliardi di persone dalla partecipazione sociale, economica, sindacale e politica. Per questo le iniziative dellISCOS, nei vari settori di intervento, privilegiano la crescita dei singoli verso obiettivi di emancipazione, di partecipazione, di responsabilit personale e collettiva. ISCOS, in quanto ONG di emanazione sindacale, sostiene nei propri programmi la crescita delle organizzazioni della societ civile ed in essa di forti e rappresentativi movimenti sindacali organizzati. Obiettivi di questa impostazione la crescita della partecipazione sociale e politica oltre che il miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo e di quelli in transizione. Crescita della societ civile e dei sindacati come strumenti di una democrazia funzionante e obiettivi di sviluppo economico, politico e umano condivisi sono la proposta ISCOS e CISL per un mondo pi giusto e in pace. Analogamente i programmi socio-economici sono rivolti alla creazione di occasioni di partecipazione allattivit economica sia personale che collettiva come fattore di crescita umana e civile. A partire da questi presupposti lISCOS impegnato anche con programmi di lotta alla povert e alle malattie endemiche (AIDS, tubercolosi, malaria): contro lesclusione sociale e a favore dei soggetti pi svantaggiati della societ. La crescente mobilit dei capitali e delle produzioni che ha prodotto una sempre pi alta interdipendenza delle economie nel mondo pone nuovi problemi per la difesa dei lavoratori e per il rafforzamento del sindacato. Per questo lISCOS, in coerenza con le politiche della CISL, pone sempre pi attenzione a fenomeni quali la delocalizzazione delle imprese italiane e la lotta al trafficking come componente dei processi migratori. Per questo sono stati attuati programmi di cooperazione coi sindacati dei paesi dove vengono localizzati gli investimenti conseguenti ai programmi di delocalizzazione delle industrie e dei settori dei servizi italiani. Allo stesso modo sono attuati programmi di lotta al trafficking di mano dopera con i sindacati dei paesi dorigine e di transito di queste attivit criminali. Analogamente sono in atto programmi per influenzare positivamente la legislazione europea su questi temi e far avanzare ed estendere le buone pratiche. Tutto questo in collaborazione con lAssociazione della CISL per i lavoratori immigrati ANOLF.

  • ASSETTO ISTITUZIONALE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 13

    4. Assetto Istituzionale e Organizzativo

    4.1. Il Network ISCOS Come stato gi descritto precedentemente lISCOS un network composto dallIstituto nazionale, dagli ISCOS regionali e dalle sedi estere.

    Questa struttura a rete responsabilizzante per ogni soggetto rispetto alla gestione economica e inserisce pienamente lISCOS nelle politiche delle strutture sindacali di riferimento: CISL nazionale e CISL regionali.

    In corso danno sono state riattivate le ISCOS di Puglia e Sardegna, la prima gi operativa e la seconda in attivit dal mese di marzo 2015.

    La rete ISCOS risulta pertanto potenziata sul fronte mediterraneo per cogliere ulteriori opportunit offerte dalla cooperazione decentrata e, soprattutto, dal programma ENI CBC Med1 2014-2015, che vede la Regione autonoma della Sardegna confermata dalla Comunit Europea come lAutorit di Gestione del Programma europeo di vicinato mediterraneo.

    Al fine di migliorare la collaborazione tra tutte le componenti del network ISCOS, in forma non statutaria stato istituito un Coordinamento operativo tra ISCOS Nazionale e ISCOS Regionali ai quali affidato la programmazione delle attivit congiunte e attivare le opportune sinergie organizzative e operative.

    1 Cross Boarder Cooperation in the Mediterranean

    Iscos

    Lombardia Iscos Friuli

    Venezia Giulia

    Iscos

    Emilia

    Romagna

    Iscos

    Marche

    Iscos

    AbruzzoIscos

    Puglia

    Iscos

    Sicilia

    Iscos Lazio

    Iscos Sardegna

    Iscos

    Toscana

    Iscos

    Piemonte

    Iscos Bruxelles Iscos Sedi Estere

  • 14 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ASSETTO ISTITUZIONALE

    LISCOS nazionale si assume il compito del coordinamento della programmazione strategica e, quando necessario, del supporto tecnico/amministrativo. Il coordinamento non quindi gerarchico ma cooperativo, ferme rimanendo poteri, competenze e responsabilit, con particolare riferimento a quelle verso il Promotore (la CISL), i terzi e le Istituzioni. LISCOS nazionale svolge inoltre un ruolo di supporto dal punto di vista analitico-tecnico-progettuale e dei rapporti istituzionali. Il network ISCOS pertanto concepito per sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi componenti secondo principi di sussidiariet e competenza. In questa ottica i programmi da presentare per il cofinanziamento al Ministero degli Affari Esteri Italiano, allUnione Europea ed alle Agenzie multilaterali sono di pertinenza dellISCOS nazionale mentre i programmi da presentare agli Enti Locali ricadono entro le competenze degli ISCOS regionali.

    4.2. Risorse Umane

  • ASSETTO ISTITUZIONALE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 15

    4.3. Modello di governance istituzionale e struttura organizzativa ISCOS Nazionale

    Nel 2014 sono stati implementati il nuovo modello di governance, completamente attuato, e il nuovo modello organizzativo che sar pienamente attuato nel 2015. Ambedue le riforme sono state concepite e finalizzate ai seguenti obiettivi:

    Razionalit: per ricondurre la struttura a linearit operative coincidenti con i principali processi e attivit;

    Flessibilit: al fine di ottimizzare le risorse e le competenze. Allinterno del singolo processo le attivit andranno espletate secondo criteri di flessibilit operativa che presuppongono il superamento di vincolo mansionari, mantenendo invariate le prerogative e le dignit professionali dei singoli Addetti;

    Chiarezza: per garantire a Shareholder e Stakeholder certezza di interlocuzione e per identificare con la massima certezza le responsabilit allinterno dei processi.

    Il nuovo modello organizzativo, di tipo matriciale, concepito secondo standard nazionali e internazionali ampiamente consolidati, si pone lobiettivo di far fare allISCOS un ulteriore avanzamento in termini di qualit, efficienza ed efficacia, connotandosi ancor pi in termini di competenza, professionalit e, soprattutto, trasparenza. Sempre in corso danno si avviato il complesso processo di revisione, attualizzazione e razionalizzazione delle procedure interne (amministrazione, audit e controlling, procurement, ecc.), la redazione del codice etico, nonch un modello di controllo di gestione integrato per tutte le attivit, al fine di migliorare al meglio landamento dei costi, le attivit e gli obiettivi, ma anche la richiesta di certificazione di qualit ISO 9001. Il nuovo modello organizzativo nulla cambia nelle struttura di governance istituzionale.

  • 16 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ASSETTO ISTITUZIONALE

    MODELLO DI GOVERNANCE

    Assemblea dei Soci

    Societ di Revisione Consiglio

    Presidente

    Coordinamento Operativo ISCOS

    Nazionale - ISCOS Regionali

    Collegio dei Sindaci

  • ASSETTO ISTITUZIONALE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 17

    MODELLO ORGANIZZATIVO (in fase di implementazione evolutiva)

    A supporto della rete ISCOS opera lufficio di Bruxelles al quale sono affidati compiti di: rappresentanza e di presidio nelle reti europee alle quali ISCOS partecipa: SOLIDAR, EuropeAid, URBAL; curare i rapporti con gli uffici della Commissione Europea - EUROPAID, RELEX - oltre che con le altre istituzioni comunitarie. Lufficio di Bruxelles inoltre mette in rete le informazioni con gli uffici dellISCOS nazionale e degli ISCOS regionali, con le sedi estere dellISCOS, con lUfficio Internazionale della CISL, in stretto rapporto con la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e con lInternational Trade Union Confederation (ITUC). Si occupa inoltre di elaborare e proporre ai finanziatori programmi di cooperazione per i paesi dellEst Europa e dellArea del Mediterraneo. ISCOS presente con proprie sedi e personale, espatriato e locale, in Mozambico, Mali, Brasile, R. Dominicana, Pakistan, Cina. attualmente in corso la pratica di riconoscimento di ISCOS in Senegal anche al fine di una possibile apertura di sede che veda coinvolte le altre entit CISL presenti in quel Paese: Anolf e Inas. Le sedi estere hanno il compito di attuare le attivit di progetto e di rappresentare lISCOS presso le autorit del paese ospitante: lAmbasciata dItalia, la delegazione dellUnione Europea e le sedi locali delle agenzie internazionali, come la Banca Mondiale e le istituzioni finanziarie di sviluppo. Le sedi estere sono luoghi privilegiati per il dialogo e linterscambio con i partner; il personale interagisce con le ONG locali e internazionali presenti nel Paese per lavvio di collaborazioni e partenariati.

  • 18 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ASSETTO ISTITUZIONALE

    4.4. Stakeholder Nellallegato Informazioni e dati analitici su Progetti sono contenuti i pi rilevanti indicatori numerici relativi ai principali stakeholder (destinatari o beneficiari) ed alle risorse umane impiegate,

    internazionali e locali. Questa sezione presenta, Paese per Paese, una sintetica descrizione delle iniziative sviluppate con particolare riferimento ai destinatari ed alle relazioni con i partner locali. In altre sezioni del bilancio sociale, quali la relazione sulla gestione ed ancora pi dettagliatamente nel paragrafo 5.4, sono riportati indicatori ed informazioni relative agli stakeholder dei quali, di

    seguito, viene rappresentata una mappatura:

    Collaboratori e Fondatori

    ISCOS Regionali

    Comunit Locali

    Donatori Individuali

    Partner

    Locali

    Societ civile in

    Italia

    ONG

    Internazionali

    Agenzie governative

    Paesi sviluppati

    Agenzie Nazioni

    Unite

    Agenzie

    Intergovernative

    Enti locali

    Italiani

    Istituzioni italiane

    Istituzioni Locali

    Ministero Affari Esteri

    Unione Europea

    CISL

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 19

    5. Attivit Istituzionali

    5.1. Diagramma delle attivit

    LISCOS persegue il proprio fine istituzionale seguendo due principali direttrici di attivit: le Attivit Istituzionali

    le Attivit di supporto che concorrono alla vita dellEnte quali, ad esempio le attivit di relazione con strutture CISL, Federazioni di categoria e altre entit esterne, delle attivit di lobby, di gestione amministrativa dei progetti, di comunicazione e attivit di reperimento delle risorse necessarie al finanziamento dei progetti.

    Studio e progettazione

    Valutazione dei rischi

    Realizzazione del progetto

    Funzionamento amministrativo della struttura

    Comunicazione

    e Fund raising

    Relazioni esterne

    Lobby

    Attivit Istituzionali

    Attivit di supporto

  • 20 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ATTIVIT ISTITUZIONALI

    5.2. Premessa sullattivit dei progetti Le attivit di cooperazione internazionale dellISCOS si sono da tempo focalizzate su tre aree progettuali ed operative:

    attivit di diffusione dei diritti umani: in questo ambito sono configurabili i progetti orientati alla promozione dellassociazionismo sindacale, dello sviluppo della societ civile, della tutela dei gruppi vulnerabili, con particolare riferimento al genere ed ai migranti, della lotta al trafficking:

    attivit per la promozione dello sviluppo socio economico sostenibile: si configurano in questa macroarea i progetti finalizzati alla promozione dellautoimpiego, del lavoro associato e della costituzione di cooperative di produzione-lavoro nel quadro della lotta alla povert e per garantire la sicurezza alimentare;

    attivit di educazione allo sviluppo ed alla mondializzazione nei sindacati, nelle scuole e verso altri attori della societ civile in Italia ed in Europa.

    Al di l della classificazione di cui sopra, i progetti ISCOS tentano, per quanto possibile, di contenere tutte le componenti.

    Le attivit di progetto sono, da tempo, localizzate in America latina ed Africa e in Asia, nellEst europeo. Le scelte effettuate corrispondono a criteri anchessi consolidati elencati in ordine prioritario: i Paesi prossimi allItalia per cointeressenza, per flussi di immigrazione per vicinanza geografica e per i processi di delocalizzazione/localizzazione delle industrie italiane; i Paesi investiti da calamit naturali o da conflitti militari e civili per i quali lISCOS ha a disposizione risorse proprie ricevute da donatori privati o da raccolta fondi tra i lavoratori italiani; i Paesi nei quali ISCOS vanta una esperienza storica e consolidata. I progetti in essere nel corso del 2014 sono stati 35, rispetto ai 34 dellanno 2013. A queste attivit vanno aggiunte quelle sviluppate dagli ISCOS regionali. In una pubblicazione separata si possono analizzare i progetti in corso nel 2014 e il loro stato di avanzamento. In breve sintesi:

    In America Centrale, Caraibica e del Sud

    In Brasile proseguito il progetto, di continuit con il precedente, cofinanziato dal MAE e dai Frati

    Minori Cappuccini dellUmbria per lo sviluppo produttivo e il miglioramento delle condizione igienico-sanitarie delle popolazioni native dello stato di Amazonas terminato nel 2013, sempre incentrato sul tema del lavoro dignitoso e dello sviluppo sociale in partenariato con AGROSOL, lONG promossa dalla Diocesi dellAlto Solimoes. Lazione, finanziata dalla Commissione Europea (CE) - EuropeAid, durer sino al 2016. Nel programma, coinvolta anche la CUT (storico partner sindacale dellISCOS e della CISL) dello stato di Manaus che opera nellazione per garantire migliori condizioni di lavoro alle beneficiarie e ai beneficiari. La CUT agisce in questa direzione anche attraverso il sostegno al sindacato rurale di Benjamin Constant, area di azione del progetto, che nel 2013 ha affiliato alla propria Centrale. Nellazione interviene anche lISCOS Emilia Romagna come partner diretto del progetto. E stato inoltre approvato un progetto di complementariet, finanziato integralmente dalla CEI, che contribuir a comporre il cofinanziamento del progetto UE e che ha i medesimi obiettivi e beneficiari. In Repubblica Dominicana proseguito il progetto finanziato dalla Commissione Europea (CE) EuropeAid e che durer sino al 2016. Lazione declina concretamente il sindacato come attore di sviluppo, mettendolo al centro della vita cittadina come catalizzatore dell`azione della societ civile, favorendo la creazione di impiego nella prospettiva di decent work e consolidando la concertazione

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 21

    come meccanismo di inclusione sociale ed economico della fasce pi vulnerabili della popolazione: giovani, donne e migranti. Lambizione quella di sostenere un modello di dialogo sociale capace di includere le realt accademiche, le istituzioni della formazione professionale e le associazioni di rappresentanza attraverso la dinamizzazione delle politiche municipali che, secondo lordinamento dominicano, il principale attore della lotta alla povert. La presenza dei tre sindacati dominicani: CASC (partner storico dellISCOS nellarea), CNUS e CNTD, tutti affiliati alla CSA-ITUC, di ISCOD-UGT come socio, insieme alla collaborazione con lILO e INFOTEP rappresentano il valore aggiunto dellazione. Nel 2015 stato finanziato allISCOS Toscana un progetto complementare che in parte andr a contribuire al necessario cofinanziamento dellazione UE ed in parte estende le attivit, comprendendo anche le zone di frontiera dominico-haitiane in collaborazione con lONG locale IDEAC. Nella vicina Haiti, esattamente il 31 marzo 2014 ha avuto termine il progetto finanziato a Prosolidar, dal Comitato Haiti, e dove IsI subentrato nel 2013 come implementing partner. Lazione incentrata sulla formazione ed il sostegno dei lavoratori delledilizia e, di fatto, complemento di quanto gi si fatto in Tra-dwa-fom-oga2, Ri-Costruire Haiti, Decent Work per una ricostruzione dignitosa, azione terminata alla fine del 2013 e condotta direttamente da IsI, nellattivit svolta insieme ai Padri Salesiani Fondazione Rinaldi nel centro di formazione ENAM. Ad El Salvador proseguito e si avvia a conclusione, dopo una proroga concessa dalla DGCS MAE che porta il termine dellazione al 28 marzo 2015, il progetto che ha dato continuit a linee di lavoro cominciate negli anni passati, di supporto alle cooperative e associazioni di pescatori nel bacino del Cerron Grande a Chalatenango. Il progetto ha lobiettivo di migliorare il livello dellassociativismo delle comunit del Cerron Grande, riunite in ACOPES (associazioni peschiere comunitarie) e a loro volta federate in ASPESGRA, organizzazione di secondo livello; elevare la redditivit a livello di nuclei familiari attraverso il miglioramento delle reti di produzione, distribuzione e commercializzazione della principale fonte di sostentamento dellarea: la pesca; migliorare il livello di conoscenze e capacit di pescatori e donne delle comunit attraverso la formazione professionale e lalfabetizzazione, favorire linclusione attraverso politiche di genere tese ad aumentare il ruolo decisionale delle donne nelle comunit e nelle organizzazioni di rappresentanza. Le attivit, nel 2013, sono proseguite con alcune difficolt date dallaumento della criminalit, nelle medesime comunit, legato alla diffusione del narcotraffico in area. Proprio per questo, progetti che valorizzano laggregazione democratica e lo spirito comunitario, oltre al lato di aumento della produttivit e del reddito, sono necessari per contrastare il dilagare della criminalit dovuta, molte volte, a condizioni di necessit e carenza di alternative. da registrare come positiva la partecipazione importante delle donne e degli uomini delle comunit beneficiarie al processo di ulteriore estensione e democratizzazione dellassociazione di rappresentanza che ha portato alla fine del 2014 allapprovazione del nuovo statuto e regolamento di ASPESGRA, cosa che rafforzer la capacit inclusiva e democratica dellorganizzazione. Per dare continuit allazione svolta stato presentato alla DGCS-MAE, in consorzio con lONG Soleterre un progetto che in parte rappresenta la continuit con il lavoro svolto negli ultimi dieci anni ma che, soprattutto, estende la linea di azione, coinvolgendo le comunit e rappresentanze dellHumedal del Cerron Grande. Partner locale il Ministero dellambiente Salvadoregno, MARN ed coinvolta anche la Commissione Esecutiva Idroelettrica del Cerron Grande, CEL. Listruttoria terminer nel 2015. Per quanto riguarda i Paesi dellArea andina, in Per sono proseguite le attivit svolte in collaborazione con la Fondazione Solidariet del sindacato di San Marino dirette alla tutela della salute e dellistruzione di bambini ed adolescenti di Huaycan e Huancayo. cominciato un progetto finanziato dalla UE dove ISCOS coinvolto come partner (capofila GVC di Bologna). Lazione, nata

    2 Si tratta dellabbreviazione delle 4 parole Travay Dwa Fmasyon ganizasyon, che in Creolo Haitiano significano Lavoro, Diritti, Formazione Organizzazione.

  • 22 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ATTIVIT ISTITUZIONALI

    per quanto riguarda ISCOS da un progetto condotto da ISCOS Emilia Romagna, con cui stato siglato un accordo di collaborazione per la gestione dellattivit, in collaborazione con ISCOS Piemonte e ISCOS Toscana, si svolge in Bolivia, Ecuador, Per ed Argentina ed incentrato sulla filiera di produzione della lana di Alpaca nellottica di creare maggiori opportunit di lavoro dignitoso.

    Nel continente Africano

    In Eritrea, ISCOS nazionale partner del progetto Colmare il divario: i percorsi di inclusione per i bambini disabili. Approvato una prima volta a fine 2011 dalla UE, con capofila Nexus in partenariato con il sindacato eritreo NCEW e ISCOS Emilia Romagna, nel 2012 vennero sospese le attivit. Il progetto stato rielaborato nellultimo trimestre del 2013 con ruoli capovolti. Oggi il capofila il sindacato eritreo NCEW con partner Nexus, ISCOS Nazionale e ISCOS ER. Il progetto ha preso lavvio nel mese di aprile e sono state fatte due sessioni di formazione per gli insegnanti. In Mali a Sikasso, area storica delle attivit ISCOS nel Sud del Mali, abbiamo concluso il 30 aprile 2013 le attivit del Programma di miglioramento del reddito e della sicurezza alimentare delle famiglie contadine attraverso la valorizzazione della produzione della Patata nella regione di Sikasso dalla durata triennale, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano. Il programma ha permesso di raggiungere pienamente lobiettivo, nonostante i venti di guerra abbiano lambito la regione di Sikasso. In particolare si sono rafforzate le capacit cooperative dei produttori e ottimizzata la produzione, lo stoccaggio e la conservazione del prodotto agricolo che ha generato un miglioramento della redditivit delle comunit rurali coinvolte. I beneficiari sono 10.770 aziende agricole familiari, residenti in 97 villaggi e frazioni della provincia. Inoltre sono previste attivit di sensibilizzazione e animazione nei villaggi per aumentare la consapevolezza, nellambito della famiglia contadina, della problematica nutrizionale cronica nellarea dintervento e nella regione che, paradossalmente, ha il tasso di malnutrizione pi alto del paese nonostante sia quella pi produttiva. Il partner locale lUnione Nazionale dei Lavoratori Maliani (UNTM) attraverso le sue due cooperative di servizi allagricoltura, Cikela Jigi e Mali Yiriden, nate alla fine degli anni ottanta, lAssociazione dei produttori di Patate (APPS) e lAssociazione Maliana di Assistenza Tecnica nei Villaggi (A.MA.TE.VI). A febbraio 2013 stata lanciata la campagna di raccolta fondi Emergenza Mali: la guerra continua per portare solidariet alla popolazione civile colpita dalla guerra scatenatasi nel nord del Mali. Nel 2013 infatti, la crisi che aveva avuto inizio nel gennaio 2012 con la ribellione del movimento separatista Tuareg Mouvement National de Libration de l'Azawad (MNLA), si era acutizzata e

    trasformata in una vera e propria guerra, causando oltre 500.000 sfollati. Con i fondi raccolti grazie alle donazioni ricevute stato avviato il progetto Sostegno allazione pacificazione col fine di creare le condizioni per un ritorno alla pace e stabilit sociale nelle regioni del nord del Mali, attraverso messaggi in lingue tribali. Per raggiungere questo obiettivo, in collaborazione con il partner dellazione, lassociazione Trait dUnion, stato tradotto e diffuso sulla televisione nazionale lo spot a sostegno dellintegrazione e la coabitazione nelle lingue delle differenti comunit maliane che compongono il Paese: Bobo, Peul, Arabo e Sononke. A fine dicembre 2013 stato approvato e finanziato da Cooperazione Italiana il progetto Rafforzamento della resilienza delle famiglie residenti e sfollate e risposta allemergenza climatica tramite azioni mirate in ambito agricolo, alimentare, sanitario e nutrizionale nei comuni di Pimperna, Sikasso e Zangaradougou provincia di Sikasso, le cui attivit hanno avuto inizio ad aprile2014 e sono terminate ad ottobre 2014. Nel settore agricoltura e sicurezza alimentare il progetto ha contribuito alla resilienza delle imprese agricole familiari, garantendo un adeguato livello di sicurezza alimentare ed un miglioramento delle condizioni di vita generali nellarea dei comuni di Pimperna, Sikasso e Zangaradougou provincia di Sikasso attraverso azioni rivolte a cooperative affiliate ad unassociazione contadina locale; la riabilitazione e lampliamento di magazzini danneggiati dalle alluvioni, cosi come era

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 23

    previsto dal progetto, hanno migliorato le capacit di stoccaggio dei prodotti e minimizzato le perdite post raccolta permettendo limmissione del prodotto sul mercato quando il prezzo diventato pi favorevole; il progetto ha assicurato altres unadeguata assistenza tecnica e un aggiornamento professionale delle cooperative in tecniche di stoccaggio e commercializzazione, accompagnando i piccoli produttori e la loro organizzazione contadina nellaccrescimento delle capacit produttive, di negoziazione e di vendita, migliorandone laccesso al mercato; Per il settore salute, si operato in collaborazione con la facolt di medicina delluniversit del Mali e con le strutture sanitarie locali di riferimento, mediante attivit di informazione, animazione e dimostrazione in ambito nutrizionale per promuovere unadeguata alimentazione e nutrizione, soprattutto per le donne (in gravidanza) e i bambini (da 0 a 5 anni), proteggendo e promuovendo lallattamento esclusivo al seno fino a sei mesi e misto fino a due anni con adeguata alimentazione complementare. Un secondo progetto sullemergenza, Assistenza e supporto durgenza alle popolazioni rimpatriate da Bandiagara Regione Mopti presentato ed accolto dallOIM (Organizzazione Mondiale per la Migrazione) ha preso il via il 1 marzo 2014 e si concluso il 10 aprile 2014. ISCOS insieme a MOLIBEMO (associazione contadina) ha lavorato di concerto con le autorit amministrative, le autorit locali e le autorit del villaggio per lidentificazione delle 200 famiglie a cui portare sostegno. I criteri adottati per la selezione dei beneficiari hanno tenuto conto di parametri quali:

    Capofamiglia solo femmina con pochi beni e a basso reddito;

    Le famiglie di allevatori o di agricoltori su piccola scala (max. 4 teste di animali).

    Le famiglie che hanno perso / venduto loro mezzi di sussistenza (bestiame, attrezzi, ecc.), che non hanno beneficiato di altri programmi di assistenza nel e non hanno alcun reddito regolare o altre fonti di reddito, che potrebbero consentire loro l'accesso ai fattori di produzione per la prossima stagione di semina;

    Famiglie che non hanno accesso ad altra assistenza;

    Le famiglie sfollate, e ritornate ai loro luoghi di origine (nord del Mali).

    I kit di reinserimento comprendevano:

    3 capre (2 femmine e 1 maschio), in modo che ogni famiglia potesse avere una base riproduttiva e produttiva fonte di reddito e di alimentazione diversificata ricca di proteine animali (latte, carne);

    4 sacchi di 50 kg per l'alimentazione degli animali domestici per assicurare una corretta alimentazione, in attesa della nuova produzione di foraggio;

    3 vaccini per pasteurellosi, 3 vaccino per la peste dei piccoli ruminanti e 3 kit per il controllo dei parassiti;

    1 sacchetto di fertilizzante per le colture. Ulteriori due proposte di progetto che hanno visto come capofila il CISV sono stati presentati ed hanno ricevuto un finanziamento dallOIM (Organizzazione Mondiale per la Migrazione) nel corso del 2014. I due progetti che sono in corso di realizzazione, sono partiti il 1 settembre 2014 e si concluderanno a marzo del 2015. Questi hanno obiettivi analoghi al precedente, favorire la reintegrazione socio-economica delle famiglie sfollate e rientrate nelle loro comunit di origine. Un progetto attivo nella regione di Mopti e laltro nelle regioni di Gao e Tombouctou. In Mozambico, iniziato il 1 giugno 2013 il progetto Impariamo a partecipare: Forum consultazione tripartita e dialogo sociale nelle province per un autentico dialogo sociale Lobiettivo la promozione del Dialogo Sociale come strumento di prevenzione e mediazione dei conflitti per il miglioramento del sistema delle relazioni industriali nel Paese e favorendo anche il loro funzionamento a livello decentrato. Nei primi tre mesi di lavoro la cooperante in loco ha costituito con i sindacati locali, le organizzazioni dei datori di lavoro e i rappresentanti del ministero del lavoro il comitato di direzione del progetto e ha fatto partire le attivit previste nella prima annualit: tre

  • 24 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ATTIVIT ISTITUZIONALI

    seminari Centro, Nord e Sud con la partecipazione dei rappresentanti regionali e provinciali riconducibili ai partner locali del progetto. Quanto emerso dai seminari ha consentito al CdD di confermare le necessit formative e di accompagnamento ai Forum previste dal progetto stesso. Inoltre i seminari sono stati propedeutici al workshop del 27 e 28 novembre 2013 durante il quale, stato annunciato lavvio del percorso formativo per un buon funzionamento dei Forum. Tra il 2013 ed il 2014 sono state organizzate diverse formazioni sul tema della Comunicazione e dialogo sociale e sulla Sicurezza ed Igiene sul lavoro per un totale di 253 partecipanti (rappresentanti del governo, imprenditori, lavoratori, sindacati). I beneficiari, tramite i questionari di valutazione compilati alla fine di ogni giornata formativa, oltre ad aver espresso soddisfazione per i corsi frequentati hanno sottolineato lesigenza di dover accrescere la loro preparazione in materia. Si tenuto inoltre a dicembre 2014 un seminario sul ruolo delle donne nel sindacato e sui diritti delle madri lavoratrici. Durante tale incontro stata programmata lagenda del 2015, definendo obiettivi e strategie da seguire. Il progetto prevede infatti corsi di formazione per 60 partecipanti con lobiettivo di capacitare le donne circa i loro diritti e sullimportanza del loro ruolo a livello politico e sociale. Nel mese di maggio 2014 Stefano Frasca diventato il nuovo capo progetto. Per ci che concerne la situazione politica in Mozambico, il 15 ottobre 2014 si sono tenute le elezioni che hanno riconfermato la FRELIMO alla guida del governo. Il nuovo Presidente si ufficialmente insediato nel gennaio del 2015. La gi precaria stabilit politico-militare che, sembrava essere stata raggiunta nel periodo pre-elettorale, riiniziata a vacillare quando lo storico partito dellopposizione (RENAMO) ha contestato i risultati elettorali. In sinergia con il livello Nazionale, ISCOS Emilia Romagna ha proseguito con le attivit in due

    Province del Paese: sostegno alle associazioni di contadini della Provincia Zambesia con un partenariato di Ong regionali; a Tete, su iniziativa di ISCOS Nazionale, attivit di formazione e

    rafforzamento dei sindacati locali dei lavoratori delle miniere di carbone affiliati alla Consilmo e all'OTM. In Senegal stato completato laffiancamento ai corsi di formazione dei quadri del sindacato della CNTS. A luglio di questanno il MAE ci ha comunicato formalmente di aver accettato il nostro progetto per il Senegal Sviluppo sostenibile e lavoro dignitoso nella filiera del settore peschiero a Ziguinchor Senegal Acronimo SO.DI.PE. Non appena il Ministero ci erogher il contributo, daremo inizio al progetto.

    In Asia

    In Pakistan sono terminati due progetti di post emergenza Alluvioni finanziati da Cooperazione Italiana. Un progetto la continuazione del precedente progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana (AID 9553) per sostenere la popolazione colpita dalle inondazioni nella provincia del Khyber Pakhtunkhwa, stimolando attivit generatrici di reddito ed in particolare quelle tradizionalmente di competenza delle donne. Il progetto ha assicurato lincremento delle risorse economiche attraverso due attivit generatrici di reddito (allevamento avicolo e produzione di miele) affiancate da relativi corsi di formazione. Inoltre, per far fronte alla mancanza di acqua potabile, si favorito lapprovvigionamento a fonti di acqua sicure attraverso la distribuzione di sistemi di filtraggio e depurazione, mentre per prevenire infezioni, epatiti e malattie cutanee legati allutilizzo di acqua contaminata si sono organizzati corsi di formazione in materia di igiene e nutrizione. Un secondo progetto ha portato a termine il ripristino delle attivit dei due centri di ricerca agricoli ed ortofrutticoli, ARI (Agricultural Research Institute) di Mingora, nello Swat, e CCRI (Cereal Crops Research Institute) di Pirsabak, nel Distretto di Nowshera, afflitti dalle alluvioni del 2010, riabilitando gli uffici e gli impianti di pompaggio e irrigazione.

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 25

    A giugno 2014 si avviato il progetto Supporto alla Societ Civile, alle donne e ai lavoratori vulnerabili in Pakistan finanziato dal MAECI, che focalizzato soprattutto sulle condizioni di lavoro forzato nelle fornaci per mattoni, in partenariato con il sindacato PWF. Il consistente co-finanziamento di questo progetto stato assicurato dalla FIT Cisl con cui ISCOS ha stipulato un protocollo di accordo. La Cisl e lISCOS del Piemonte sono partner operativi e partecipano anche essi al co-finanziamento, oltre a fornire assistenza tecnica per la formazione dei sindacalisti pakistani. Sempre in Pakistan, in corso di rinegoziazione la fase 2 del progetto, promosso dallIsIAO, finanziato dal programma Debt SWAP (annullamento del debito) del Ministero degli Affari Esteri per preservare i siti archeologici della valle dello Swat, formare nuove figure professionali nel settore e rilanciare occupazione e turismo. In Cina si sta realizzando il progetto finanziato dalla Commissione Europea Sostenere i diritti economici e sociali dei lavoratori migranti interni gestito da ISCOS in collaborazione con il Dipartimento Formazione della Cisl, il Segretariato LO-TCO Svezia, FTGB (sindacato Belga), il Bejing Mingde Research Institute (una think tank di accademici dellUniversit Industriale di Pechino) e il Centro di Informazione e Consulenza su Salute e Lavoro (organizzazione di base impegnata sui diritti dei migranti, con sede a Shenzhen nelle zone economiche speciali). Il progetto parte conducendo una analisi sulle condizioni di lavoro in imprese a capitale italiano, belga o svedese, o che producano per marchi di queste nazionalit. Sulla base del rapporto che si otterr per ciascuna azienda si valuter, insieme ai sindacati in Europa, un piano di azione specifico che potrebbe anche prevedere la presentazione del rapporto al management della azienda in Europa per cercare di risolvere le principali problematicit. Il Bejing Mingde Research Institute sta editando una pubblicazione trimestrale sui diritti collettivi del lavoro nel contesto della legislazione cinese sulle relazioni industriali, indirizzato ad accademici, sindacalisti e funzionari governativi, ISCOS produce una newsletter quindicinale, in italiano e in inglese, per il pubblico europeo (sindacalisti, ricercatori, accademici, attivisti) in modo da alzare lattenzione sul tema dei diritti dei lavoratori in Cina e fare quindi pressione sulle aziende Europee che producono in Cina. Il progetto include altre due componenti:

    la formazione sulla legislazione cinese sul lavoro nelle scuole superiori delle maggiori aree di provenienza dei lavoratori migranti in modo che i ragazzi partano a cercare lavoro gi con un bagaglio di conoscenza dei propri diritti;

    la gestione di vertenze, affidata allo Studio Associato di Legali del Lavoro, particolarmente neglette dagli avvocati cinesi come i procedimenti penali contro i lavoratori coinvolti in scioperi e manifestazioni, procedimenti civili che prevedano la rieducazione attraverso il lavoro dei leader dei lavoratori, i licenziamenti collettivi in seguito a proteste, il mobbing con motivazioni politiche.

    Nel 2014 si sono anche firmati i contratti con la Delegazione UE a Pechino per la realizzazione di due progetti: Migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori esposti al rischio di malattie professionali nel delta del fiume Pearl (capofila ISCOS) e Migliorare le condizioni dei migranti in provincia di Zhejiang (capofila la ONG cinese Small Fish). Purtroppo queste iniziative si stanno avviando in un contesto preoccupante di difficile agibilit politica per le organizzazioni indipendenti in Cina. Se il 2013 e 2014 sono stati anni di transizione in cui la nuova leadership uscita dallultimo congresso del Partito Comunista ha cercato di consolidare la propria presa del potere con segnali di politiche riformiste (per esempio la riforma del sistema di registrazione familiare che aveva reso decine di milioni di migranti senza diritti), nel corso dellultimo anno si sta evidenziando limpegno del governo cinese a rafforzare la propria presa sulla societ civile in una nuova svolta autoritaria, dopo anni di relativo rilassamento. Oggi la nuova leadership sta agendo in maniera pi decisa e sistematica nellottica di una generale riorganizzazione dei rapporti tra stato e societ civile. Che si sta trasformando in una campagna intimidatoria verso le organizzazioni indipendenti, soprattutto quelle che si occupano di diritti.

  • 26 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 ATTIVIT ISTITUZIONALI

    Queste difficili condizioni politiche richiedono un ripensamento sulle modalit operative di ISCOS in Cina, data limpossibilit di ottenere la registrazione delle Ong in Cina e i visti necessari per una permanenza continua di personale espatriato. Per il Myanmar la Campagna Adotta un sindacalista birmano si conclusa, anche per le mutate

    condizioni del paese, avviato ad una decisa transizione democratica e con il rientro in patria di molti sindacalisti esuli. In chiusura della campagna ISCOS ha effettuato una missione di valutazione e conclusione delle attivit, con lo scopo anche di prevedere nuove forme di appoggio alle organizzazioni dei lavoratori in Myanmar. Nel 2015 si realizzer un video da diffondere tra tutte le strutture Cisl che hanno negli anni passati aderito alla campagna sostenendo adozioni allo scopo di informare sui risultati ottenuti grazie al loro sostegno. Si prevede quindi un cambiamento nella strategia di appoggio di ISCOS al sindacato FTUM che si cercher di strutturare attraverso la realizzazione di progetti, anche in considerazione del fatto che Myanmar uno dei 21 paesi prioritari per la cooperazione governativa italiana.

    Nei paesi Europei

    Limpegno dellISCOS nel supporto ai migranti stato confermato dalla messa in atto di due progetti, uno essenzialmente indirizzato ai lavoratori distaccati e laltro ai lavoratori migranti dai Paesi Terzi verso lEuropa. Due progetti che confermano limportanza della tutela di uno dei soggetti che maggiormente ha bisogno di servizi e informazioni specifiche. Lazione Iniziative di implementazione di un network europeo di assistenza per lintegrazione dei lavoratori migranti e delle loro famiglie, anche chiamata con lacronimo A4I, assistance for integration, assistenza per lintegrazione; stata finanziato da Fondo Europeo per lintegrazione ed volto essenzialmente ai cittadini di Paesi Terzi. Ha come obiettivo quello di creare una rete europea di tutte le organizzazioni sindacali che aiutino e supportino i migranti in Europa attraverso uno scambio costante di informazione tra organizzazioni sindacali, cos da arricchire le conoscenze di ogni operatore per lo scambio di buone pratiche, oltre che per una formazione a tuttotondo sulle attivit amministrative sulla migrazione nei diversi Stati Membri ; potenzialit della rete sono molteplici, dal coordinamento a livello europeo delle organizzazioni che danno assistenza al migrante, allo scambio in tempo reale di informazioni pratiche necessarie al migrante, fino alla possibilit di raggiungere il migrante gi nel paese di origine per offrire un servizio di informazione preventiva. Il progetto, che si divide in tre fasi principali, ha visto la realizzazione di una conferenza di tre giorni presso lITC dellILO, in cui creare le basi tecniche e politiche della rete, decidendo valori comuni, ma anche le attivit specifiche e il coordinamento delle organizzazioni sindacali impegnate al sostegno al migrante con la partecipazione di tutti i membri CES interessati alle politiche migratorie, con circa 20 Paesi partecipanti e altrettante organizzazioni. Successivamente, gli operatori degli uffici pilota presenti nei 7 paesi presenti, quali Italia, Francia, Spagna, Irlanda, Regno Unito, Slovenia e Germania, hanno partecipato a tre training di formazione a Dublino, Barcellona e presso il Centro Studi di Fiesole. Il programma dei tre seminari ha preparato a pi livelli gli operatori a lavorare assieme, a scambiare informazione e a costruire in concreto i valori della rete. Inoltre, hanno appreso lutilizzo della piattaforma on line creata per favorire la comunicazione tra uffici e per permettere una comunicazione in tempo reale tra loro, adattandosi, cos al reale andamento migratorio in cui tutti gli Stati Membri sono relazionati luno allaltro. Altro pilone della formazione stato lapprendimento delle tecniche di comunicazione e il delineamento di una comune campagna a livello europeo da disseminare nei 7 stati pilota. Tutti i partner sono stati coinvolti nello scorso anno a lavorare assieme, ma nello specifico solo i partner con uffici operativi al migrante hanno iniziato le azioni pilota che si concluderanno a fine progetto e saranno presentate alla conferenza finale del progetto. Partner del progetto sono: CES (Confederazione Europea dei Sindacati), CISL, ANOLF e UIL (Italia), ITC ILO (come organizzazione internazionale), CCOO e CITE Catalunya (Spagna), CGT (Francia), ZSSS (Slovenia), Arbeit und Leben e.V. LAG Berlin (Germania), ICTU

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 27

    (Irlanda e Gran Bretagna) con il supporto della CSI-ITUC (Confederazione internazionale dei

    sindacati). Il secondo progetto, sempre indirizzato a migranti, si rivolge a uno degli aspetti pi delicati per i lavoratori, la mobilit da un Paese allaltro dellUnione Europea e la delocalizzazione. Dal titolo del progetto ENFOSTER: cooperazione tra attori sociali nellimplementazione della direttiva sui lavoratori distaccati 2014/67/EU, facile comprendere qual lobiettivo principale dellazione. Infatti, il progetto, della durata di un anno circa, volto allo scambio di informazioni tra diversi soggetti di Italia, Germania, Belgio e Romania per discutere delle azioni da porre ai propri governi nel momento in cui la direttiva approvata proprio nel corso del 2014 dovr essere implementata nelle rispettive legislazioni nazionali. Vista la vastit del programma e le peculiarit di ciascun settore si deciso di scegliere quelli che sono i pi sensibili in materia quali il settore trasporti e quello delle costruzioni. Il progetto ha visto come capo fila lIstituto Tagliacarne e lISCOS ha portato la propria conoscenza sul campo insieme ad altri partner quali CISL e Ministero del lavoro e le politiche sociali in Italia, EFBWW (la federazione europea per i lavoratori delle costruzioni e del legno) e CSC Transcom (sindacato belga del settore trasporti) in Belgio, Arbeit und Leben in Germania e Lispettorato del lavoro in Romania. Le attivit del 2014 si dividono in due parti: una in cui i partner del progetto hanno analizzato le peculiarit della direttiva per i due settori in due incontri a Roma, e in secondo momento hanno approfondito le problematiche presentando buone pratiche direttamente dal campo e chiedendo unulteriore contributo da altri attori quali ispettorati del lavoro belga e ministero del lavoro, sindacati tedeschi e rumeni e agenzie del lavoro rumene. Alla fine di questi incontri sono stati redatti delle brevi proposte che tutti gli attori in questioni presenteranno ai propri governi al momento della consultazione prima che la legge venga promulgata a livello nazionale lanno prossimo. LISCOS in particolare, oltre a portare la propria esperienza sul campo in materia di migrazione e lavoro e cooperazione con la Romania, ha raccolto tutti i dati specifici sui due settori nei Paesi coinvolti per la presentazione di un data-base che ha non solo la funzione di rendere pi fruibili le informazioni raccolte durante il progetto, ma anche rendere un servizio allesterno a tutti gli attori interessati, tra cui i lavoratori che sono in distacco o che stanno pensando di iniziare unesperienza di questo tipo.

    Educazione allo Sviluppo

    ISCOS ha aderito a Expo dei Popoli, il forum internazionale della societ civile e dei movimenti contadini che si svolger a Milano, in Fabbrica del Vapore, dal 3 al 5 di giugno 2015 per rispondere alla sfida di Nutrire il Pianeta applicando i principi della Sovranit Alimentare e della Giustizia Ambientale. Il Comitato organizzatore composto da oltre 40 organizzazioni no-profit italiane che hanno sottoscritto un Manifesto che offre chiare indicazioni sulle soluzioni da mettere in campo per vedere finalmente riconosciuti e garantiti il diritto ad unalimentazione adeguata e un uso equo e sostenibile delle risorse naturali. Decine sono le reti internazionali invitate per un totale di 200 delegati attesi dai cinque continenti. Obiettivi principali del forum sono quelli di affiancare le voci dei popoli a quelle dei governi e delle imprese transnazionali e di qualificare Milano e lItalia come una delle tappe della societ civile e dei movimenti mondiali verso i due grandi appuntamenti ONU dellanno: lAgenda di Sviluppo Post-2015 e lAccordo globale contro il Cambiamento Climatico. Liniziativa Expo dei Popoli (con capofila Manitese) ha ricevuto un finanziamento dal MAECI e ISCOS parte del consorzio che realizza il progetto finanziato da MAECI e Fondazione Cariplo. Il compito di ISCOS, che sar realizzato nella primavera 2015, di coinvolgere alcuni territori (con le loro scuole, organizzazioni di societ civile, istituzioni locali) nel percorso di informazione e

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    sensibilizzazione sul tema della sovranit alimentare che deve giungere al Forum. Attraverso limpegno di ISCOS Marche ed ISCOS Puglia, il progetto sar realizzato a Senigallia e a Bari.

    5.3. Attivit di sviluppo formazione Le attivit di sviluppo e formazione, e cio quel quadro di iniziative di relazioni, partenariati, sensibilizzazione, comunicazione e visibilit, hanno lo scopo di rendere ISCOS un attore propositivo e riconosciuto negli ambiti della cooperazione internazionale e nella base associativa dellIstituto. Nel 2014 ISCOS ha partecipato allelaborazione di documenti strategici e di position papers nei contesti nazionali e internazionali dove hanno luogo il dibattito e le decisioni sulle politiche di cooperazione allo sviluppo, come ad esempio il Tavolo Interistituzionale per la Cooperazione allo Sviluppo ed ai gruppi di lavoro ad esso collegati. NellAssociazione delle ONG Italiane la rappresentante di ISCOS stata eletta nel Consiglio Nazionale, ed anche coordinatrice delle tre reti italiane di ONG nel Gruppo Efficacia istituito dal MAE-DG Cooperazione Sviluppo. A livello europeo ISCOS membro di Solidar, rete di 59 organizzazioni, di 25 paesi, impegnate per la giustizia sociale. Per la rete Trade Union Development Cooperation Network (TUDCN) della Confederazione Sindacale Internazionale, la rappresentante dellISCOS partecipa alle Assemblee Generali e ai gruppi di lavoro sulle politiche di cooperazione della UE, sul dibattito Post 2015, sulla partecipazione del settore privato nello sviluppo.

    5.4. Attivit di comunicazione Nel 2014, in continuazione con lanno precedente, sono proseguite le attivit di informazione rivolte al mondo CISL per aumentare il numero di simpatizzanti dellistituto e attivit specifiche rivolte ai sostenitori dellISCOS.

    proseguito il percorso di conoscenza della Cina, la fabbrica del mondo dove ISCOS opera stabilmente dal 2008. In collaborazione con Cineresie, ISCOS ha pubblicato durante lanno la newsletter mensile China News e a dicembre lo speciale Made in China 2014 (disponibile online http://bit.ly/madeinchina2014) che in 48 pagine riassume e sviluppa le informazioni comparse nella newsletter. A marzo 2014 ISCOS Sicilia ha organizzato il convegno Made in China. Il nuovo sogno cinese? in cui sono state approfondite le tematiche affrontate dalla newsletter.

    Nel 2014, grazie ai fondi raccolti con la campagna Raccolta fondi Emergenza Mali: la guerra continua, avviata nel 2013, stato portato a compimento il progetto Sostegno alla pacificazione. L'impegno a favore della popolazione Maliana, e in particolare delle fasce maggiormente vulnerabili, si rinnovato con un'azione svolta in collaborazione con il Dipartimento CISL delle Politiche Migratorie, Donne Giovani e il Coordinamento Nazionale Donne CISL in occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne. In tale occasione stata lanciata la campagna Emergenza

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2014 29

    Mali. Educazione Alimentare per Donne e Bambini che ha permesso di raccogliere i fondi necessario per avviare, ad ottobre 2014, il progetto Sostegno alimentare a donne e bambini che ha portato un sostegno concreto a donne in stato di gravidanza e bambini (0 5 anni) di 9 villaggi della provincia di Sikasso.

    La consueta, e fondamentale, campagna per la raccolta del 5 per 1000, stata sviluppata nei mesi

    preposti, in collaborazione con il CAF nazionale e le sue sedi sul territorio. Il supporto dellente CISL di assistenza e consulenza fiscale stato fondamentale insieme a quello di molte strutture CISL nazionali, regionali e territoriali. Gli ISCOS regionali hanno svolto il ruolo di maggiore rilievo nella promozione del sostegno allISCOS nei rispettivi territori. Le proiezioni delle scelte per ISCOS quale destinatario del 5 per 1000 hanno mostrato una leggera diminuzione rispetto al 2013 che, mancando i dati dellAgenzia delle Entrate (non ancora disponibili al momento della redazione del

    presente bilancio), non pu essere verificata. Sotto il profilo della comunicazione la Campagna 5 per Mille ISCOS 2014 Una scelta di dignit ha rappresentato la continuazione della campagna 2013 Noi ti conosciamo. E tu?. Realizzata in collaborazione con Bitbazar srl, nell'ambito della campagna sono stati ideati e prodotti i materiali poi distribuiti presso le sedi CAF card, dpliant e locandine, redatte e pubblicate notizie brevi sull'attivit di ISCOS per la pubblicazione sul web e sui social network facebook e twitter, aggiornato il sito web dedicato 5per1000.iscos-cisl.org.

    La campagna 5 per Mille 2014 ha visto il coinvolgimento, oltre che del CAF CISL, anche di alcune federazioni nazionali di categoria CISL, che hanno collaborato con ISCOS al fine di pubblicizzare le sue attivit e la possibilit di devolvere il 5 per 1000 presso operatori sindacali, delegati e lavoratori. Si ringraziano per la sensibilit e il sostegno mostrato la Confederazione, la Segreteria confederale, le Federazioni Nazionali di Categoria (FISTEL, FLAEI, FELSA, FIT, FP, FIM, FEMCA, CISL SCUOLA, FISASCAT, FILCA) USR, UST, enti e associazioni. Ad ottobre 2014 ISCOS ha partecipato alla promozione della campagna lanciata da FOCSIV in collaborazione con Avvenire Emergenza Kurdistan. Non lasciamoli soli. Le informazioni sulla situazione dei quasi 200.000 profughi di Erbil, formati da diverse comunit in fuga - cristiani, yazidi, turcomanni, sunniti non fondamentalisti, sciiti sono state veicolate insieme agli appelli di adesione alla campagna tramite il sito web ISCOS e in particolare i suoi social network. L'obiettivo prefissato della raccolta fondi, 260.000 euro, stato raggiunto in tempi brevi e ci ha consentito un rapido avvio dell'azione sul campo. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dedicato: http://emergenzakurdistan.focsiv.it/. In collaborazione con Stefano Frasca e Marica Maramieri, rispettivamente Capo Progetto e Stagista del progetto in Mozambico Saber para participar, stata realizzata una serie di 3 articoli sulle attivit del progetto e in particolare sulle azioni svolte per il miglioramento delle condizioni delle donne lavoratrici mozambicane. Riguardo le attivit di diffusione verso i media, anche nel 2014, le tematiche riguardanti le attivit svolte dallistituto hanno trovato spazio nei media CISL. Conquiste del lavoro e la pagina dei servizi CISL su Avvenire, solo per citarne alcuni, sono stati fondamentali per veicolare il nostro messaggio.

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    quindi doveroso per noi esprimere il ringraziamento, oltre che alla segreteria confederale e alle redazioni delle gi citate testate, a tutti gli addetti stampa, i giornalisti, i responsabili della comunicazione, gli operatori dei dipartimenti confederali, di UST, USR, Federazioni di categoria, enti, associazioni che hanno collaborato con noi nel corso dellanno.

    La sinergia e la collaborazione con gli ISCOS regionali ha costituito un punto di forza nel raggiungere gli iscritti con un messaggio condiviso sulla mission dellistituto e della sua visione della cooperazione internazionale, cos come la disponibilit di tutti i colleghi dellISCOS Nazionale e delle sedi estere, senza i quali molte informazioni non sarebbero mai divenute notizie. Il presente bilancio quindi loccasione per rinnovare i ringraziamenti a quanti hanno condiviso con lISCOS lintenzione di costruire un mondo migliore per tutti, anche per noi, tramite la cooperazione allo sviluppo, contribuendo con il proprio lavoro e la propria professionalit. Si ringraziano (in un elenco non esaustivo): Raffaella Vitulano, Andrea Benvenuti, Manlio Masucci e tutti gli altri redattori di Conquiste del Lavoro; Salvo Guglielmino; Marilena Sias; Maura Crudeli, Luciana Amapani, Elisa Natini e la cooperativa ESC; Rita Giacalone e Bitbazar Srl; Tommaso Facchin e Cineresie; la tipografia IGB; i capi-progetto ISCOS allestero: Enrico Garbellini (Amazzonia), Laura Battistin (Cina), Christian Olivieri e Simona Onidi (El Salvador), Alessio Adanti (Repubblica Dominicana e Haiti), Stefano Capotorti (Mali), Stefano Frasca (Mozambico), Mario Barberini e Maddalena Collo (Pakistan). Si ringraziano per averci concesso lutilizzo delle loro opere i fotografi Daniele Gussago, Maila Iacovelli, Mauro Martini, Manlio Masucci, Bruno Salvinelli (FONSIPEC), Ricardo Wezler.

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    5.5. Informazioni e dati sui progetti Nelle pagine successive sono rappresentati alcuni indicatori quantitativi e qualitativi riferiti ai singoli progetti realizzati ed in corso di realizzazione, suddivisi per Area geografica dintervento. LISCOS ha concentrato la propria attivit istituzionale attraverso la realizzazione di n. 35 progetti di cooperazione interessando partner e beneficiari in America Latina, Centrale e Caraibi, Africa, Asia ed Est Europa come meglio evidenziato nella seguente tabella:

    Le iniziative in corso di real