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BILANCIO SOCIALE 2010 L’AZIENDA PER I CITTADINI

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Page 1: BILANCIO SOCIALE 2010Dopo il primo Bilancio sociale, che l’Azienda ha prodotto con riferimento al 2008, questa seconda edizione riporta attività e costi dell’anno 2010. Rispetto

BILANCIO SOCIALE

2010L’AZIENDA PER I CITTADINI

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Il Bilancio Sociale è uno strumento di comunicazione e trasparenza che l’Azienda Ulss 15 Alta Padovana rivolge principalmente ai propri stakeholder, a quanti cioè hanno interessi diretti a conoscere l’operato dell’Ulss 15 in un certo periodo di tempo.Tramite il Bilancio sociale l’Azienda Ulss 15 illustra strategie, attività, impegni, ammontare e modalità di impiego delle proprie risorse. Questo consente ai diversi interlocutori di verificare l’andamento della gestione dell’Azienda e, volendo, di esprimere un parere al riguardo.

Dopo il primo Bilancio sociale, che l’Azienda ha prodotto con riferimento al 2008, questa seconda edizione riporta attività e costi dell’anno 2010. Rispetto alla prima esperienza, ab-biamo deciso di realizzare un documento più snello, con descrizioni e dati che si riferiscono a eventi o attività che tendono a modificarsi con una certa rapidità. Abbiamo perciò trascu-rato di commentare quegli aspetti più stabili, spesso legati al contesto locale, che possono essere utilmente ricavati dal primo Bilancio sociale. Rendiamo fruibile questo nuovo Bilancio sociale dal nostro sito internet aziendale mentre realizziamo su carta un Bilancio sociale più sintetico nella lettura, che abbiamo chiamato Bilancio sociale in pillole, comunque con l’attenzione di rappresentare compiutamente le caratteristiche e l’operato di questa Azienda socio-sanitaria. È una sfida che deriva dall’esigenza di contenere i costi e che tiene anche conto dei nuovi strumenti con i quali sempre più i cittadini interloquiscono con questa Azienda socio-sanitaria.

Francesco Benazzi Direttore generale

© 2012 Azienda ULSS 15 Alta PadovanaRealizzazione Biblos Edizioni - Cittadella (PD)Pubblicato nel mese di gennaio 2012

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o utilizzata in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo grafico, elettronico o meccanico, inclusa la fotocopiatura e la registrazione su nastro delle immagini e dei testi, o con qualsiasi altro processo di archiviazione senza il permesso scritto dell’editore.L’editore si rende disponibile agli aventi diritti per quanto riguarda eventuali fonti iconografiche non individuate.

È possibile richiedere una copia cartacea del Bilancio Sociale in pillole a [email protected]

SOMMARIO

Indicatori 4

L’azienda 6

Organigramma 10

Popolazione e stato di salute 12

Le risorse 18

Il distretto Socio Sanitario 26

L’ospedale 35

Il dipartimento di prevenzione 40

Obiettivi della direzione e impegni futuri 45

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DATI GENERALI AZIENDA

N.ro comuni 28 Kmq 582 Posti letto ospedalieri per acuti 703 Posti letto ospedalieri per riabilitazione e lungodegenza 98 Posti letto in strutture residenziali per anziani 954 Posti letto in strutture residenziali per disabili 51 Dipendenti (personale equivalente a tempo pieno) 2.608- di cui Medici 381 - di cui Infermieri 1.046 Personale convenzionato 287- di cui Medici di medicina generale 180 - di cui Pediatri di Libera scelta 28 - di cui Medici specialisti ambulatoriali interni 43 - di cui Medici di Continuità assistenziale (Guardia Medica) 37

INDICATORI DEMOGRAFICI

Popolazione al 31.12.2010 254.750 N.ro famiglie 93.710 Nati 2.623 Morti 1.835 Indice di vecchiaia (residenti >=65 anni /residenti <=14 a.) 107,5Percentuale di abitanti >=65 anni 16,90%Percentuale di stranieri 10,1%N.ro medio componenti per famiglia 2,7

INDICATORI PERSONALE

Dipendenti per 1.000 abitanti 10,24medici per 1.000 abitanti 1,33 personale infermierieristico e di supporto ospedaliero per 1.000 abitanti 5,11

medici ospedalieri per 100 posti letto 42,42personale infermierieristico e di supporto ospedaliero per 100 posti letto 162,37

numero medio assistiti per medico medicina generale 1.227 numero medio assistiti per pediatra di libera scelta 1.170 personale convenzionato per 1.000 abitanti 1,13

INDICATORI SU BILANCIO

Valore della produzione - bilancio sanitario € 460.384.806 Costo della produzione - bilancio sanitario € 456.933.427 Costo assistenza ospedaliera per abitante € 665 Costo assistenza specialistica per abitante € 186 Costo assistenza farmaceutica per abitante € 159 Risultato di esercizio bilancio sanitario € -8.110.530

Valore della produzione - bilancio sociale € 15.241.240 Costo della produzione - bilancio sociale € 14.663.047 Risultato di esercizio - bilancio sociale € 0,00

Finanziamento regionale indistinto per abitante € 1.517

INDICATORI DI ATTIVITÀ

Tasso di ospedalizzazione standardizzato 150,2 Numero medio di prestazioni specialistiche per abitante (esclusi esami di laboratorio) 4,7

% di rispetto di tempi di attesa per prestazioni con priorità A 96%% di rispetto di tempi di attesa per prestazioni con priorità B 92%% di rispetto di tempi di attesa per prestazioni con priorità C 100%Tasso di adesione corretto allo screening citologico 54,3%Tasso di adesione corretto allo screening mammografico 82,9%Tasso di adesione corretto allo screening colorettale 56,1%Copertura vaccinale - polio 95,6%Copertura vaccinale - difterite, tetano 95,6%Copertura vaccinale - epatite B 95,6%

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Distretto n. 1 Sud-Est: com-prende i Comuni di Campo-darsego, Vigodarzere, Vigon-za, Villanova di Camposam-piero, Borgoricco, Campo-sampiero, Loreggia, Massan-zago, Piombino Dese, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Trebasele-ghe, Villa del Conte.

Distretto n. 2 Nord-Ovest: comprende i Comuni di Cam-podoro, Campo San Martino, Carmignano di Brenta, Curta-rolo, Gazzo, Grantorto, Piaz-zola sul Brenta, San Pietro in Gu, Villafranca Padovana, Cittadella, Fontaniva, Gallie-ra Veneta, San Giorgio in Bo-sco, San Martino di Lupari, Tombolo.

Distretto n. 1 Sud-Est1 - Borgoricco, 2 - Campodarsego,3 - Camposampiero, 4 - Loreggia, 5 - Massanzago, 6 - Piombino Dese, 7 - San Giorgio delle Pertiche,8 - Santa Giustina in Colle,9 - Trebaseleghe,10 - Vigodarzere,11 - Vigonza,12 - Villa del Conte,13 - Villanova di Camposampiero.

Distretto n. 2 Nord-Ovest14 - Campo San Martino,15 - Campodoro,16 - Carmignano di Brenta,17 - Cittadella,18 - Curtarolo,19 - Fontaniva,20 - Galliera Veneta,21 - Gazzo,22 - Grantorto,23 - Piazzola sul Brenta,24 - San Giorgio in Bosco,25 - San Martino di Lupari,26 - San Pietro in Gu,27 - Tombolo,28 - Villafranca Padovana.

Foto in alto, da sinistra: il Direttore Generale Francesco Benazzi, il Direttore Sanitario Sandro Artusi, il Direttore Amministrativo Urbano Brazzale e il Direttore dei Servizi Sociali Gianfranco Pozzobon.

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COME È ORGANIZZATA L’AZIENDA

L’organizzazione aziendale si basa su tre strutture:• il Distretto• l’Ospedale• il Dipartimento di Prevenzione.

Il Distretto socio-sanitario si compone di una rete di servizi territoriali integrati e costituisce il primo punto di riferimento per l’accesso a tutti i servizi sanitari, socio-sanitari e sociali dell’Azienda Ulss.Il distretto socio sanitario offre: • prestazioni di carattere amministrativo presso gli otto sportelli distrettuali • informazioni e consulenza sui servizi sociali e sanitari• prestazioni sociali e sanitarie che possono essere erogate sia nella sede del

distretto, a domicilio o in altre strutture presenti nel territorio.Per favorire la vicinanza e una maggior conoscenza dei servizi ai residenti, l’Azienda Ulss 15 è organizzata in due Distretti socio-sanitari:• Distretto n. 1 Sud-Est, con 13 Comuni. Ha sedi operative a Camposampiero,

Trebaseleghe, Vigodarzere e Vigonza• Distretto n. 2 Nord-Ovest, con 15 Comuni. Ha sedi operative a Carmignano, Cit-

tadella, Piazzola sul Brenta e San Martino di Lupari.

CHI È L’AZIENDA

L’Azienda U.L.S.S. 15 nasce con legge regionale a decorrere dal 1 gennaio 1995 con la denominazione di: Azienda U.L.SS. 15 Alta Padovana. Ha un ambito territoria-le di 582 Kmq. ed è costituita da 28 Comuni per un totale di 254.750 abitanti. Ha una sede legale a Cittadella, via Casa di Ricovero, 40 e numerose sedi operative tra cui i due ospedali e le 8 sedi distrettuali.L’Azienda ha personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale. Il Direttore Generale, nominato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto, è il rappre-sentante legale cui competono tutti i poteri di gestione. È coadiuvato dai 3 Direttori di Area: Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario e Direttore dei Servizi Sociali. Il Collegio sindacale ha invece compiti di vigilanza e controllo sull’azione dell’azienda.

L’Azienda eroga assistenza sanitaria, sociale e socio-sanitaria ai cittadini residenti nel proprio ambito territoriale, coerentemente con le indicazioni del Piano Sanitario Nazionale e le finalità del Servizio Socio-sanitario regionale.Per questo, l’Azienda si ispira a due importanti principi guida:• promuovere e tutelare la salute come bene individuale e collettivo• assicurare l’equità di accesso dei cittadini ai vari servizi socio-sanitari dell’azienda.

I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sono costituiti dall’insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio Sanitario Nazio-nale, uniformemente su tutto il territorio. Il sistema dei Livelli Essenziali di Assistenza prevede 3 tipo-logie di assistenza:1. assistenza sanitaria

collettiva in ambiente di vita e lavoro,

2. assistenza distrettuale,3. assistenza ospedaliera.

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Il Dipartimento di Prevenzione tutela la salute collettiva della popolazione attra-verso interventi di: promozione della salute e di stili di vita sani, prevenzione delle malattie, miglioramento della qualità della vita, benessere degli animali e sicurezza alimentare.Il Dipartimento di Prevenzione è articolato in tre aree che comprendono vari servizi: • Area Sanità Pubblica, comprende il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, il Servi-

zio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, il Servizio di Medicina Legale • Area tutela della salute negli ambienti di lavoro, comprende il Servizio di Preven-

zione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro• Area sanità pubblica e veterinaria, comprende il Servizio Igiene degli allevamenti

e delle produzioni zootecniche, il Servizio igiene della produzione, trasforma-zione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati e il Servizio sanità animale.

Sono invece trasversali al Dipartimento di Prevenzione il Servizio Promozione ed educazione alla salute, l’Unità Nuovi Insediamenti e l’Unità Sistema Informativo/ Epi-demiologia.

L’Ospedale assicura al proprio bacino d’utenza l’assistenza ospedaliera, secondo livelli di intervento stabiliti dalle norme nazionali e regionali. Svolge questo compito in modo unitario e integrato con gli altri servizi sanitari e socio-sanitari, in conformità alla pianificazione sanitaria regionale, comprendendo anche attività di formazione e di ricerca. Nell’Azienda Ulss 15 vi sono due presidi ospedalieri con sede a Camposampiero e a Cittadella per un totale di 801 posti letto. I presidi ospedalieri sono organizzati in Unità Operative Autonome, determinate dalla programmazione regionale e raggruppate in Dipartimenti.I due presidi erogano assistenza di:• pronto soccorso• ricovero ordinario• day surgery, day hospital, day service• riabilitazione e lungodegenza post-acuzie• attività trasfusionali• attività di prelievo di organi e tessuti.

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struttura tecnico-funzionale

dipartimento strutturale

dipartimento funzionale

struttura complessa

struttura semplice

qualità e accreditamento

ufficiodi piano

nucleo cure palliative

serviziodi prevenzionee protezione

direzione e coordinamento

CUP

servizioprofessioni

sanitarie

URP

direttore generale

direttoresanitario

direttore servizi sociali

direttore amministrativo

dipartimento di prevenzione

presidio ospedalieroCittadella

presidio ospedaliero

Camposampierodistretto 1

Sud-Est

cureprimarie

materno-infantileetà evolutiva

famiglie

materno-infantileetà evolutiva

famiglie

cure primarieanziani

odontoiatria

dipartimento per dipendenze

disabilità età adulta

integrazionescolasticalavorativa

(SISD e SIL)

dipartimento area medica

dipartimentorisorse umane e finanziarie

dipartimento risorse materiali tecniche

e informatichedipartimenti

interospedalieri

area tutela

della saluteambienti di lavoro

areasanità

pubblicaveterinaria

areasanità

pubblica

dipartimento cardiovascolare

dipartimento diagnostica per immagine

dipartimento patologia clinica

dipartimento area critica

dipartimento materno - infantile

dipartimento riabilitazione

dipartimento salute mentale

dipartimento farmaceutico

dipartimento area specialità chirurgiche

dipartimento area chirurgica

dipartimento area specialità mediche

servizio igiene ambienti

e produzionizootecniche

servizio prevenzione,

igiene e sicurezza degli

ambienti di lavoro

servizio igiene e

sanità pubblica

servizio igienedegli elimenti edella nutrizione

servizio di medicina legale e

necroscopicaservizio

promozione ed educazione

alla salute

serviziosanità animale

gestione e sviluppo

risorse umane bilancio

affarigenerali

e formazione

direzioneamministrativa

ospedaliera

programmazionee acquisizionedelle risorse

umane

sistemainformatico

unità perl’ingegneriaospedaliera

e clinica

gestionepatrimonio

logisticagenerale

approvvigionamenti

affarilegali

sistemainformativo

dipartimento interaziendale acquisizione di beni e servizi

(Aziende U.L.SS. n. 15, 16, 17 eAzienda Ospedaliera di PD)

controllo di gestione

convenzioni e gestione

del personale convenzionato

distretto 2Nord-Ovest

direzioneamministrativa

Distrettuale

dipartimento interaziendaleprovinciale di medicina

trasfusionale (DIMT)

servizio igiene della produzione,

trasformazione, commercia-lizzazione,

conservazione e trasporto

degli alimenti di origine animale e

loro derivati

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Page 7: BILANCIO SOCIALE 2010Dopo il primo Bilancio sociale, che l’Azienda ha prodotto con riferimento al 2008, questa seconda edizione riporta attività e costi dell’anno 2010. Rispetto

Immagine: Luca Barberini, Folla (mosaico)

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La saluteLa speranza di vita alla nascita della nostra popolazione negli ultimi 15 anni è pas-sata da 72,0 a 78,8 anni per gli uomini e da 78,6 a 82,6 anni per le donne. Si tratta di un incremento importante che colloca la nostra popolazione tra quelle con i più alti valori di sopravvivenza al mondo.

La mortalità generale si riduce: in 9 anni il tasso grezzo di mortalità passa da da 7,6 morti x 1000 residenti del 2000 a 7,3 morti su 1000 residenti del 2009. Tale riduzione riguarda entrambi i sessi, con maggior evidenza per gli uomini.Il tumore maligno del polmone è la prima causa di morte negli uomini, seguita dall’in-farto miocardico e cardiopatie ischemiche, dalle pneumopatie ostruttive croniche.Nelle donne la graduatoria generale delle cause di morte vede al primo posto il tumo-re maligno della mammella, seguito da infarto miocardico e cardiopatie ischemiche; il tumore maligno del polmone evidenzia una tendenza alla crescita.

Nelle fasce di età più giovani (inferiori ai 40 anni) emerge prepotentemente la mor-talità per incidenti stradali che rappresenta la prima causa in termini di anni di vita potenziale persi, da oltre 15 anni.

Negli uomini i tumori rappresentando circa il 40% dei decessi totali, mentre nelle donne determinano quasi il 30% dei decessi.Per i tumori la mortalità sta ancora aumentando nelle generazioni più anziane e sta lievemente iniziando a diminuire solo per quelle adulte. L’incidenza dei tumori (cioè i nuovi casi che insorgono ogni anno) sta aumentando per quasi tutte le sedi: questo aumento è dovuto probabilmente al miglioramento delle tecniche che consentono di diagnosticarli precocemente, ma anche all’esposizione a molti fattori di rischio am-bientali e comportamentali.

Oggi disponiamo di mezzi efficaci per combattere molte forme di tumore: il 90% dei cancri polmonari è causato dal fumo di sigaretta, uno stile di vita che è possibile abolire; per i tumori di mammella, cervice uterina e colon-retto sono attivi efficienti programmi di screening che consentono di intervenire precocemente risparmiando molte vite; in altri casi la ricerca sta sviluppando strategie terapeutiche sempre più efficaci.

Tra gli andamenti epidemiologici favorevoli, vi è una sensibile riduzione di mortalità per le malattie ischemiche del cuore, dovuta sia alla riduzione dell’incidenza sia al miglioramento delle terapie.Anche le malattie respiratorie e le malattie dell’apparato digerente hanno contribuito, con la loro riduzione, al favorevole andamento della sopravvivenza nelle età adulta e anziana.

POPOLAZIONE E STATO DI SALUTE

La popolazioneL’Azienda Ulss 15 Alta Padovana si estende su un territorio di 582 Kmq dove vi risie-dono al 31 dicembre 2010, 254.750 abitanti e un numero stimato di famiglie pari a 93.710. Famiglie che tendono a ridursi per numero medio di componenti: sono cioè in costante incremento le famiglie costituite da una sola persona o da due persone. Nel momento in cui queste persone sono anche anziane, si manifestano nuovi biso-gni con la necessità di nuove risposte da parte dei servizi.

Il nostro territorio, così come l’Italia e molti Paesi Europei, è interessato da un intenso fenomeno di “invecchiamento”. È un aspetto assai rilevante poiché impatta diretta-mente con la domanda di salute e di servizi sanitari e sociali.L’età media della popolazione è passata dai circa 36 anni del 1991 ai 40,9 anni del 2010. Nello stesso tempo l’indice di vecchiaia è passato da 78 a 107 ultrasessan-tacinquenni per ogni 100 giovani con meno di 15 anni: una situazione generata dal declino delle nascite, da un lato, e dalla maggior sopravvivenza alle età avanzate, dall’altro.

Non è semplice quantificare la presenza degli stranieri, in funzione del fenomeno della clandestinità: facendo riferimento ai dati ufficiali, nella nostra Azienda vi sono oltre 10.000 cittadini stranieri ogni 100.000 residenti. Sono rappresentate oltre 100 nazionalità, con una netta prevalenza per quei Paesi extracomunitari che sono all’o-rigine del grande flusso migratorio osservabile non solo nella nostra area (Paesi dell’est europeo, Africa).

Speranza di vita alla nasci-ta: indica il numero medio di anni che una persona può aspettarsi di vivere al momento della nascita.

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Problematiche emergenti Molti progressi sono già stati ottenuti nella nostra popolazione in tema di promozione e miglioramento della salute, ma altrettante questioni ancora ci sfidano. Fondamen-tale è conoscere e mettere a fuoco quegli andamenti epidemiologici sfavorevoli che rappresentano fattori di pressione nella vita di una comunità: bisogni di salute su cui interrogarsi e su cui costruire obiettivi di miglioramento.La popolazione continua a invecchiare e il livello di dipendenza tende a crescere. I costi complessivi dell’assistenza ai malati cronici potrebbe lievitare ulteriormente.I tumori rimangono uno dei capitoli più importanti per la salute, anche se consi-derevoli miglioramenti si stanno constatando nella prevenzione, nella cura e nella sopravvivenza.Gli stili di vita sono sicuramente all’origine di una grande proporzione delle sofferen-ze che documentiamo: fumo di sigaretta, eccessivo consumo di alcol, abitudini e stili alimentari scorretti, obesità e sedentarietà.L’ambiente pone numerosi problemi per il futuro della salute: l’inquinamento atmo-sferico e da rumore, la sicurezza degli alimenti e l’emergere di nuove fonti di esposi-zione fanno ritenere sempre più importante l’integrazione tra le politiche sanitarie e quelle ambientali per la scelta delle priorità.L’impatto severo delle disuguaglianze sulla salute e sull’accesso ai servizi richiede di mettere in campo una forte capacità di studio dei fenomeni e una nuova attenzione nell’includere questo tema nelle agende di programmazione.Gli stili di vita

In generale oltre il 60% dei nostri problemi di salute è determinato o condizionato dai nostri stili di vita: alcuni di questi meritano un’attenzione particolare per la nostra popolazione, sia per la loro diffusione sia per l’impatto sulla salute.I fumatori sono il 23% della popolazione: è in aumento la quota di donne e di ragazzi sempre più giovani che si avvicinano al fumo di sigaretta.Nella nostra Ulss si stima che un quarto della popolazione abbia abitudini di consu-mo di alcol considerabili a rischio. L’abuso di alcol porta più frequentemente a com-portamenti a rischio per se stessi e per gli altri.Aumenta la proporzione di giovani e giovanissimi che si avvicinano al consumo di alcol in modo inappropriato, anche per l’effetto di riti o mode che li porta a consumare in gruppo eccessive quantità di bevande alcoliche.Alimentazione e nutrizione hanno una grande rilevanza nella prevenzione delle ma-lattie e nella promozione della salute.Si stima che tra i nostri cittadini il 29% sia completamente sedentario. L’abitudine alla sedentarietà è maggiore tra i più giovani e tra le donne.Il 35% della popolazione presenta un eccesso ponderale: tale eccesso cresce in modo rilevante con l’età ed è maggiore negli uomini rispetto alle donne.

Consulta il profilo di salute su www.ulss15.pd.it

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Gli stili di vita e i fattori di rischio

Il Progetto PASSI è un sistema di sorveglianza sugli stili di vita degli adulti tra i 18 ed i 69 anni. Più precisamente PASSI indaga su aspetti relativi allo stato di salute, alle abitudini di vita, all’offerta e all’utilizzo di strumenti di prevenzione e alla sicu-rezza stradale e domestica.Nell’ULSS 15 sono state intervistate 636 persone nel triennio 2007-2009 che di-chiarano:

Il 64% degli intervistati giudica buona la propria salute.A riferire buone condizioni di salute sono in particolare i giovani (18-34 anni), gli uo-mini e le persone con alto livello di istruzione. L’analisi della media dei giorni in catti-va salute per motivi fisici o psicologici conferma che le donne hanno una percezione peggiore del proprio stato di salute.

64,0% si giudica in buona salute22,0% è iperteso24,0% ha il colesterolo alto29,0% non svolge attività fisica35,0% presenta un eccesso ponderale25,0% è un bevitore a rischio23,0% fuma

Scarica il rapporto PASSI 2007-2009 dal sito internet:www.ulss15.pd.it

La demografia

Popolazione al 31/12/2010• 254.750 residenti

La popolazione cresceNel 2000 si contavano 221.321 residenti. In 10 anni la crescita demografica è stata del 15,1%.

Invecchiamento• 16,9% residenti oltre i 65 anni

di età;• 107,5% indice di vecchiaia

(rapporto tra la popolazione con oltre 65 anni e quella di età compresa tra 0 e 14 anni)

Aumenta la presenza di anzianiNel 2000 la percentuale di residenti con oltre 65 anni era di 15,3% mentre l’indice di vecchiaia era pari a 98,9%.Tra il 2001 e il 2002 l’indice di vecchiaia ha superato il valore 100 (cioè la parità tra numero di anziani e giovani) per crescere con un ritmo medio annuo di +0,7 punti percentuali.

Immigrazione• 25.854 residenti stranieri;• 10,1% di stranieri sul totale dei

residenti

La popolazione si diversificaNel 2000 gli stranieri residenti erano 5.432 (2.5%); in 10 anni la percentuale di stranieri è aumentata di +7,6 punti (con una variazione di oltre il 300%).

La mortalità

Numero decessi 1835 (anno 2009)Nel 2000 i decessi sono stati 1.672. L’aumento è attribuibile esclusivamente all’incremento della popolazione

Tasso grezzo di mortalità 7,3 ogni 1000 abitanti

7,6 ogni 1000 abitanti.La mortalità mostra una diminuzione e una netta tendenza allo spostamento dell’età di decesso verso età più avanzate.

I problemi di salute: le tre principali cause di morte al 31/12/2009Uomini• neoplasie: 39,5%• malattie del sistema circolatorio:

27,9%• malattie dell’apparato

respiratorio: 10,7%

Nel 2000 la graduatoria delle tre principali cause di morte era la medesima.Uomini le neoplasie al 36,8%, le malattie del sistema circolatorio al 32,6% e le malattie dell’apparato respiratorio al 9,5%.Donne le malattie del sistema circolatorio al 42,9%, le neoplasie al 23,4% e le malattie dell’apparato respiratorio al 9,7%.

In 9 anni sono cambiate le proporzioni di queste cause di morte con un aumento per le neoplasie (+2,7 punti per gli uomini e +5,7 punti per le donne) e una diminuzione per le malattie del sistema circolatorio (-4,6 punti per gli uomini e -6,4 punti per le donne). In lieve aumento negli uomini la proporzione di decessi per malattie dell’apparato respiratorio (+1,1 punti) e in diminuzione nelle donne (-2,0 punti).

Donne• malattie del sistema circolatorio:

36,4%• neoplasie: 29,1%• malattie dell’apparato

respiratorio: 7,7%

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Mobilità sanitaria: è il termi-ne usato per definire il flusso di fondi regionali o nazionali determinato dal fenomeno migratorio degli utenti che accedono ad Ulss diverse da quella dove sono residenti. Nel momento in cui questo accade, l’Ulss ove il cittadino è residente destinerà il fondo per la prestazione all’Ulss che l’ha effettuata.Si definisce:• Mobilità attiva: quando l’Ulss riceve fondi per le pre-stazioni effettuate a utenti di altre Aziende sanitarie• Mobilità passiva: quando l’Ulss dirotta ad altre Aziende sanitarie fondi per prestazioni effettuate in vece sua.

La Regione del Veneto suddivide il fondo Sanitario Regionale tra le Aziende Ulss e le Aziende Sanitarie in base all’ammontare e alle caratte-ristiche demografiche della popolazione residente. La Regione individua così quote di finanziamento pro-capite diverse e specifiche per ogni Azienda.Nel caso dell’Azienda Ulss 15 il finanziamento pro-capite è di 1.516,6 euro. Si tratta della quota più bassa attribuita tra le Ulss del Veneto.

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La situazione economico-finanziaria dell’Azienda è stata caratterizzata negli ultimi anni da un risultato economico di esercizio delle attività sanitarie costantemente ne-gativo, anche se in miglioramento negli ultimi due anni come evidenziato dal grafico sottostante.

L’andamento descritto è dovuto al fatto che da anni la Regione attribuisce a que-sta Ulss la quota di finanziamento pro-capite più bassa dell’intera Regione. Questa Azienda ha dimostrato nel tempo la sua efficienza, con una spesa pro-capite costan-temente collocata tra i valori più contenuti dell’intera Regione, ma nonostante ciò non riesce a conseguire l’equilibrio di bilancio. Va peraltro precisato che i disavanzi sono sempre stati autorizzati dalla Regione.

FINANZIAMENTO E COSTO PRO-CAPITE ANNI 2006 - 2010

ANNO ABITANTI FINANZIAMENTO

INDISTINTO PRO-CAPITE

COSTO PRO-CAPITE (*)

DIFFERENZA tra costo e finanziamento

pro-capite

2006 237.695 1.265,4 1.418,1 152,7

2007 241.225 1.317,9 1.496,4 178,5

2008 246.438 1.358,0 1.538,2 180,2

2009 250.326 1.503,6 1.611,9 108,3

2010 252.797 1.516,6 1.639,9 123,3

(*) Esclusa mobilità attiva

Negli stessi anni, il bilancio delle attività sociali, ammonta a circa 15.000.000 di Euro l’anno e riguarda le attività proprie dell’Azienda e le attività delegate da parte di tutti i 28 Comuni del territorio.

LE RISORSE

Il bilancio dell’azienda Gli aspetti più significativi della gestione sono:• il valore della produzione, costituito in larga misura dai finanziamenti regionali,

dalla mobilità sanitaria attiva, dai finanziamenti da parte dei Comuni per le attività sociali e in misura minore dalle entrate proprie, rappresentate soprattutto dalla compartecipazione dei cittadini (ticket) e dagli introiti per attività erogate in libera professione

• il costo di produzione sostenuto per erogare le prestazioni di assistenza socio-sanitaria.

CONTO ECONOMICO SOCIALE SANITARIO TOTALEValore della produzione 15.241.239,88 445.143.566,41 460.384.806,29Costo della produzione 14.663.046,80 442.270.380,19 456.933.426,99Differenza 578.193,08 2.873.186,22 3.451.379,30

Proventi e oneri finanziari - 225,30 - 588.587,41 - 588.812,71Proventi e oneri straordinari - 221.556,41 - 1.158.939,47 -1.380.495,88

Risultato prima delle imposte 356.411,37 1.125.659,34 1.482.070,71

Imposte e tasse 356.411,37 9.236.189,35 9.592.600,72

Perdita dell’esercizio 0,00 - 8.110.530,01 - 8.110.530,01

2006 2007 2008 2009 2010

-17.608.468 -20.278.772 -17.498.510 -7.712.133 -8.110.530

RISULTATO DI ESERCIZIO€ 0

€ -3.000.000

€ -6.000.000

€ -9.000.000

€ -12.000.000

€ -15.000.000

€ -18.000.000

€ -21.000.000

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Va sottolineato come il disavanzo registrato nel corso degli ultimi anni non consente di recuperare la situazione critica relativa al lungo tempo di pagamento dei fornitori che si mantiene sui 240 giorni, contro i 90 previsti dalla normativa vigente.

COSTI (in migliaia di euro) PER LIVELLI DI ASSISTENZA - anno 2010

SANITARIO SOCIALE TOTALE

euro % euro % euro %

Attività di prevenzione 13.685 3,0% - 13.685 2,9%

Assistenza di base 33.658 7,5% - - 33.658 7,2%

Assistenza farmaceutica 59.346 13,2% - - 59.346 12,8%

Assistenza integrativa 3.248 0,7% - - 3.248 0,7%

Assistenza specialistica 72.982 16,2% - - 72.982 15,7%

Assistenza Protesica 4.488 1,0% - - 4.488 1,0%

Assistenza domiciliare 15.578 3,5% 4.049 26,6% 19.627 4,2%

Assistenza a donne, famiglia, coppie (consultori)

1.539 0,3% 2.359 15,5% 3.898 0,8%

Assistenza psichiatrica 8.310 1,8% - - 8.310 1,8%

Assistenza a disabili 13.249 2,9% 8.118 53,3% 21.367 4,6%

Assistenza a tossicodipendenti

2.846 0,6% - - 2.846 0,6%

Assistenza ad anziani (residenziale e semiresidenziale)

18.975 4,2% 719 4,7% 19.694 4,2%

Assistenza a malati terminali (residenziale e semiresidenziale)

2.115 0,5% - - 2.115 0,5%

Assistenza idrotermale 624 0,1% - - 624 0,1%

Assistenza ospedaliera 199.098 44,3% - - 199.098 42,8%

TOTALE 449.741 100,0% 15.245 100,0% 464.986 100,0%

Ospedaliera

Specialistica

Farmaceutica

Assistenza dibase

Disabili

AnzianiDomiciliarePrevenzione Altre tipologie

Il personaleIl personale che lavora presso l’Azienda Ulss 15 è chiamato a rispettare i seguenti principi, ribaditi dal vigente Atto Aziendale:

• avere la massima comprensione e rispetto verso le persone assistite e le loro famiglie

• assicurare elevati standard assistenziali tramite l’aggiornamento sistematico del-la propria pratica professionale e clinica alle più recenti tecniche e procedure

• valutare con attenzione tutti i bisogni fisici, psicologici, sociali, intellettuali e spi-rituali dei pazienti, assicurando loro un ambiente accogliente e una buona orga-nizzazione.

Al 31/12/2010 il personale dipendente a tempo indeterminato in servizio presso l’A-zienda era complessivamente di 2.608 unità equivalenti a tempo pieno, comprese 144 unità addette ai servizi sociali. Tra i dipendenti, 381 sono dirigenti medici, mentre gli altri dirigenti sono 85. Ai dipendenti si aggiungono 37 medici di guardia medica; 208 pediatri e medici di famiglia; 43 medici specialisti ambulatoriali.

Il personale dipendente è in prevalenza “donna”; infatti il 72% è di sesso femminile, con un aumento del 10% in 10 anni. Tale presenza è concentrata soprattutto nell’a-rea dell’assistenza: è di sesso femminile l’81% degli infermieri e il 90% degli opera-tori socio-sanitari.

L’età media dei dipendenti è in costante aumento; nel 2010 era di 44,3 anni, mentre 10 anni prima era di 39,2 anni.

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Ampliamento poliambulatorio ospedale di Cittadella

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PERSONALE DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO AL 31/12/2010 BILANCIO PER LE ATTIVITÀ SANITARIE

unità equivalenti a tempo pieno

Medici 381

Veterinari 26

Altri dirigenti (psicologi, farmacisti, amm.vi, ecc.) 59

Personale infermieristico 1.046

Personale tecnico-sanitario e della riabilitazione 184

Personale della prevenzione 50

Personale amministrativo, tecnico e informatico 264

Operatori socio-sanitari 299

Altro personale del ruolo tecnico 155

TOTALE 2.464

che corrispondono a n. persone 2.643

PERSONALE DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO BILANCIO PER LE ATTIVITÀ SOCIALI

unità equivalenti a tempo pieno

Dirigenti 3

Educatori, logopedisti, ecc. 28

Assistenti sociali 48

Personale amministrativo 13

Operatori socio-sanitari 52

TOTALE 144

che corrispondono a n. persone 158

Tra le principali linee strategiche della politica aziendale in tema di personale si se-gnalano:

• il contenimento dei rapporti di lavoro ‘precari’, al fine di stabilizzare al massimo le risorse umane utilizzate. A fine 2010 erano 74 i dipendenti a tempo determinato, a fronte di un centinaio di operatori assenti per gravidanza e aspettative varie, mentre i contratti di collaborazione coordinata e continuativa erano in totale 4

• continuare ad offrire la possibilità al personale dipendente di conciliare il tempo di lavoro ed il tempo personale e familiare tramite la fruizione di rapporti di lavoro a part time: 613 unità a fine 2010 erano a tempo parziale, mentre – 5 anni prima – erano 550

• il rispetto assoluto dei vincoli regionali assegnati dalla Regione all’Azienda. Dal 2007 l’Ulss 15 è vincolata a non superare ogni anno la spesa del personale so-stenuta nel 2006, che è stata pari ad Euro 115.362.136, ed il numero dei dipen-denti in servizio al 31/12/2006. L’Azienda ha rispettato pienamente questi obiet-tivi anche nel 2010, continuando a garantire gli alti livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate alla cittadinanza.

I principali investimenti Gli interventi strutturali più qualificanti dell’anno 2010 hanno riguardato:• Ospedale di Camposampiero: prosecuzione del progetto per la realizzazione

delle nuove sale operatorie nella Piastra servizi e proseguimento dei lavori per il trasferimento nella piastra servizi dell’Unità operativa Anatomia patologica e dell’Unità operativa Trasfusionale e Immunologia. Si è conclusa la ristrutturazione di alcuni reparti, anche al fine di rispondere ai requisiti previsti per l’accredita-mento istituzionale, come l’Ostetricia, con il Nido, l’avvio del parto in acqua e il rooming in, la riorganizzazione dei posti-letto dell’area medica con l’attivazione di nuovi posti-letto di onco-ematologia e l’entrata in funzione della nuova fluoro TAC.

• Ospedale di Cittadella: affidamento del progetto per la realizzazione della nuo-va Piastra Emergenze e l’avvio dei lavori per l’ampliamento del “Centro Ponta-rollo”, sede dei servizi ambulatoriali e distrettuali. È stato inoltre consegnato il nuovo reparto di Chirurgia.

• Nel territorio è entrato in funzione il nuovo centro servizi socio-sanitari “Guido de Rossignoli” che ha consentito di riunire in un unico stabile di ampie dimensio-ni tanti servizi distrettuali prima dispersi, oltre a tutti i Servizi del Dipartimento di Prevenzione.

• Strutture residenziali: sono proseguiti i lavori di ristrutturazione per l’attivazione di una comunità alloggio a Galliera Veneta, per la realizzazione di un Centro Disabili motori a Camposampiero e della RSA per anziani non autosufficienti a Piazzola sul Brenta, mentre sono stati affidati i lavori per la ristrutturazione della

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RSA di Villa Bressanin a Borgoricco. Dal punto di vista dell’acquisizione di attrezzature e tecnologie, gli investimenti più rilevanti dell’anno hanno riguardato:• il nuovo sistema informatico per l’Anatomia Patologica, che consentirà l’in-

troduzione della firma digitale e l’integrazione con il sistema informatico regiona-le per la gestione dello screening

• l’attivazione del sistema informatico specifico di Medicina Trasfusionale e il suo collegamento con il DIMT (Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfu-sionale)

• l’acquisto di un ecocardiografo normale e di uno portatile per la Cardiologia di Cittadella

• l’acquisto di un sistema radiologico mobile e un ecografo vascolare per la Chirurgia vascolare

• la messa a regime delle nuove due TAC a 64 slices, una a Cittadella e una a Camposampiero.

Altre attrezzature/tecnologie importanti, acquisite con la modalità del noleggio, sono già in uso, come il sistema RIS/PACS delle due radiologie, il sistema robotico “Da Vinci” in uso nei reparti di Chirurgia generale, Urologia e Ginecologia di Camposampiero e l’angiografo cardiovascolare utizzato in Emodinamica di Cittadella.La dotazione tecnologica dei due Ospedali, sempre ritenuta strategica, si mantiene su livelli considerati elevati.

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Foto: in alto da sinistra sedi distrettuali di Cittadella, San Martino di Lupari, Trebaseleghe, Vigodarzere;in basso da sinistra sedi distrettuali di Carmignano di Brenta, Vigonza, Piazzola, Camposampiero.

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IL DISTRETTO: ATTIVITÀ, SERVIZI, BILANCIO

Le attività che eroga il Distretto sono molteplici, di natura sanitaria, socio-sanitaria e sociale. Di conseguenza tali attività vengono finanziate rispettivamente dal bilancio sanitario, in quota parte dal bilancio sanitario e dal bilancio sociale o esclusivamente dal bilancio sociale.Va inoltre sottolineato che ai servizi sociali che l’Azienda Ulss garantisce, conforme-mente a quanto previsto dalla normativa regionale, si aggiungono attività sociali che i 28 Comuni del territorio hanno delegato all’Ulss. Tali attività delegate sono:

• Servizio di assistenza domiciliare e di assistenza domiciliare integrata per anziani, minori e disabili• Servizio sociale professionale• Gestione amministrativa degli assegni di cura e buoni servizio• Telesoccorso/Telecontrollo• Tutela minori: inserimento minori in comunità• Affido familiare• Servizi per i giovani: Informagiovani e Animazione sociale• Interventi per la disabilità: residenzialità e semiresidenzialità, integrazione scolasti-ca e lavorativa, progetti di vita indipendente.

Consulta i dati di attività dei servizi sociali su: www.ulss15.pd.it nell’area dedicata ai Servizi sociali

Assistenza di base. È garantita da 180 Medici di Medicina Generale, da 28 Pediatri di Libera Scelta e dai Medici di Continuità assistenziale ai quali si rivolgono i cittadini che presentano una patologia acuta. In questi ultimi anni hanno preso avvio forme associative di Medici di Medicina Ge-nerale raggruppati in una sede comune, le cosiddette UTAP (Unità Territoriale di Assistenza Primaria), che garantiscono l’apertura dell’ambulatorio dalle 8.00 alle 20.00 dal lunedì al venerdì e dalle 8.00 alle 10.00 il sabato mattina. In questo modo i cittadini possono fruire di un’ampia fascia oraria che consente loro di accedere all’ambulatorio evitando il ricorso improprio al Pronto Soccorso o all’Ospedale. L’U-TAP esegue programmi di prevenzione e di promozione della salute con interventi ai singoli assistiti o a gruppi. Nella nostra Azienda le UTAP attivate sono due: a Villanova, che raggruppa 10 medici e una popolazione complessiva di circa 12.000 residenti e a Carmignano di Brenta, con 14 medici e una popolazione complessiva di circa 17.000 residenti.

Assistenza farmaceutica. È garantita dalle 56 farmacie presenti sul territorio e at-traverso la distribuzione diretta dei farmaci da parte delle 2 farmacie ospedaliere. In questo ambito l’impegno degli ultimi anni si è concentrato nel migliorare l’appro-priatezza prescrittiva dei medici e nel ridurre i costi attraverso l’utilizzo di farmaci generici e l’estensione della distribuzione diretta da parte delle farmacie ospedaliere.

Il costo dell’assistenza di base nel 2010 è stato pari a 33.658.000 Euro, corrispon-denti al 7,2% del bilancio aziendale.

Il costo dell’assistenza farma-ceutica nel 2010 è stato pari a 59.346.000 euro, corrispon-dente al 12,8% del bilancio aziendale.

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Assistenza specialistica ambulatoriale. I cittadini accedono alle prestazioni spe-cialistiche ambulatoriali tramite prescrizione dei medici o pediatri di famiglia o degli specialisti ospedalieri, a scopo diagnostico o terapeutico. Tale attività è erogata in diverse sedi ambulatoriali: Camposampiero, Cittadella, Carmignano di Brenta, Piaz-zola sul Brenta,Vigonza, Vigodarzere, Trebaseleghe e nelle sedi dei privati pre-ac-creditati situati nel territorio dell’Ulss.L’attività specialistica erogata dall’Azienda ha raggiunto negli ultimi anni volumi mol-to elevati, con più di 4.000.000 di prestazioni/anno, e riguarda molte specialità. Le prestazioni più numerose sono rappresentate dalle branche di laboratorio analisi, di radiologia, di Medicina fisica e riabilitazione. In questo ambito l’Azienda è impegnata a riorganizzare l’attività, per ridurre le liste di attesa delle prestazioni cosiddette “traccianti”, come previsto dal Decreto di Giunta Regionale 600/07. I risultati che l’Azienda sta ottenendo sono buoni, tanto che ormai le prestazioni con tempi di attesa al di fuori degli standard sono pochissime.

ATTIVITA’ AMBULATORIALE - PRESTAZIONI E VALORI in euro ANNI 2008 - 2010

2008 2009 2010

PrestazioniValore delle

prestazioni in Euro

PrestazioniValore delle

prestazioni in Euro

PrestazioniVar.

2010-2009

Valore delle prestazioni in

Euro

Var. 2010-2009

Ospedali

Laboratorio analisi 2.504.398 13.848.761 2.478.595 13.691.590 2.404.259 -3% 12.313.378 -10%

Centro trasfusionale 422.595 13.836.422 436.233 13.899.802 436.500 0% 13.900.000 0%

Radiologia 145.646 10.700.446 145.908 10.741.073 149.184 2% 11.246.080 5%

Pronto soccorso 129.864 3.262.808 125.884 2.979.721 123.486 -2% 2.914.318 -2%

Medicina fisica e Riabilitazione

158.200 1.534.283 170.240 1.599.983 161.145 -5% 1.627.897 2%

Altri ambulatori 559.078 19.893.764 551.832 20.294.816 529.952 -4% 20.809.043 3%

TOTALE 3.919.781 63.076.484 3.908.692 63.206.985 3.804.526 -3% 62.810.716 -1%

Distretti

- attività ambulatoriale 63.108 942.161 64.922 984.385 70.883 9% 1.140.119 16%

- prelievi 123.609 352.380 127.196 362.526 131.453 3% 374.644 3%

TOTALE 186.717 1.294.541 192.118 1.346.911 202.336 5% 1.514.763 12%

Privati accreditati 307.097 2.220.327 349.168 2.722.133 427.736 23% 3.251.727 19%

TOTALE GENERALE 4.413.595 66.591.352 4.449.978 67.276.029 4.434.598 0% 67.577.206 0%

Il costo dell’assistenza spe-cialistica ambulatoriale nel 2010 è stato di 72.982.000 euro, pari al 15,7% del bilan-cio aziendale.

Assistenza protesica. Erogata ai cittadini residenti nel territorio dell’Ulss 15, consi-ste nella fornitura di protesi e ausili per migliorare la qualità di vita e l’autosufficienza di persone con un danno fisico temporaneo o permanente. Nel 2010 sono stati con-segnati circa 22.000 ausili o protesi a 4.700 cittadini che ne hanno fatto richiesta.

Assistenza psichiatrica comprende una rete di servizi molto articolata, di tipo ospe-daliero, ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale per trattare la patologia psi-chiatrica nelle sue diverse fasi e manifestazioni. I bisogni emergenti su cui sta lavorando l’Azienda sono soprattutto riconducibili all’e-sigenza di trovare soluzioni abitative con protezione assistenziale adeguata, per poter garantire a tutti i pazienti la possibilità di essere curati all’interno del proprio territorio di appartenenza e all’esigenza di aumentare la possibilità di reinserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici nelle diverse fasi del trattamento riabilitativo.Complessivamente i pazienti seguiti nelle diverse strutture sono più di 3.500.

Assistenza ai tossicodipendenti viene erogata dal Servizio per le Dipendenze (SER.D.), che si occupa della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle di-pendenze da sostanze legali e illegali (stupefacenti, alcool, tabacco, ecc.) e delle dipendenze senza sostanze (gioco d’azzardo, sessuali, relazionali, etc). Il Ser.D. for-nisce consulenza, assistenza e trattamenti alle persone e alle famiglie con problemi di dipendenza dalle sostanze psicoattive per migliorare la loro qualità di vita e ridurre l’incidenza delle patologie correlate, prevenire nei gruppi a rischio, l’insorgenza di dipendenze patologiche e promuovere, nella popolazione in generale, stili di vita sani e solidi.Nel 2010 gli utenti in carico al servizio sono notevolmente aumentati (590); tra questi sono incrementati in modo consistente (+91%) i nuovi accessi (71 nel 2009; 136 nel 2010). Purtroppo la maggior parte dei nuovi accessi ri-guarda ragazzi e ragazze con meno di 24 anni. Probabilmente ciò è dovuto a una maggiore diffusione delle nuove droghe in ambienti fre-quentati dai giovani; nonostante ciò, si riscontra una maggiore vigilanza e attenzione della rete familiare e sociale che invia al servizio.Anche gli alcoldipendenti intercettati aumenta-no: si passa da 343 del 2007 a 379 del 2010. Alcuni pazienti hanno bisogno di trattamenti prolungati e intensi e devono essere ricoverati in strutture residenziali: nel corso del 2010 sono stati 56 i tossicodipendenti e 36 gli alcoolisti che hanno usufruito di questo tipo di assistenza.

Il costo dell’assistenza pro-tesica nel 2010 è stato pari a 4.488.000 Euro, corrispon-dente all’1,0% del bilancio aziendale.

Il costo dell’assistenza psichiatrica (per la quota non ospedaliera) nel 2010 è stato pari a 8.310.000 Euro, corrispondente all’1,8% del bilancio aziendale.

Il costo dell’assistenza ai tossicodipendenti nel 2010 è stato pari a 2.846.000 Euro, corrispondente allo 0,6% del bilancio aziendale.

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Assistenza ai malati terminali viene erogata nella nostra Azienda attraverso l’as-sistenza domiciliare e attraverso l’Hospice presso l’Istituto “Bonora” di Camposam-piero con 6 posti letto. Il coordinamento di queste attività è affidato al Nucleo di cure palliative. L’obiettivo è di seguire il paziente dal punto di vista medico e infermieristico il più a lungo possibile nel proprio ambiente domestico e, nel momento in cui questo non sia più possibile, di ricoverarlo in una struttura accogliente, che dia la possibilità anche ai familiari di assisterlo e di stargli accanto (Hospice). Nel corso del 2010 i pazienti seguiti con le modalità sopra descritte sono stati circa 300, di questi, 165 hanno fruito dell’hospice.

Assistenza domiciliare: consente di trattare i pazienti con patologie croniche al pro-prio domicilio, senza ricorrere all’ospedalizzazione o all’inserimento in strutture resi-denziali. Sono infatti gli infermieri, i medici o gli assistenti sociali a recarsi a casa del cittadino. È un’attività delegata dai Comuni, ad alta integrazione sociale e sanitaria, per questo è in parte finanziata dal bilancio sanitario e in parte dal bilancio sociale. Tale attività ha raggiunto nel tempo livelli elevati: sono infatti più di 8.000 i pazienti trattati nel corso del 2010, di cui circa 1.000 seguiti per problematiche sociali. È un’utenza che si caratterizza sempre più per le condizioni di disabilità e di non auto-sufficienza, con elevata dipendenza assistenziale.Nell’ambito dell’attività domiciliare ha assunto particolare rilevanza il Nucleo di cure palliative, che si occupa dei pazienti in fase terminale di vita, per garantire loro la permanenza il più a lungo possibile nel proprio domicilio con un’adeguata assistenza per controllare il dolore.

Il costo dell’assistenza ai malati terminali (per la parte residenziale) nel 2010 è stato pari a 2.115.000 Euro, corrispondente allo 0,5% del bilancio aziendale.

Il costo dell’assistenza do-miciliare nel 2010 è stato pari a 19.627.000 Euro comples-sivi, pari al 4,2% del bilancio aziendale, di cui 15.780.000 a carico del bilancio sanitario e la quota rimanente a carico del bilancio sociale.

L’assistenza alle donne, alle coppie, alla famiglia viene erogata attraverso:• Consultori familiari: sono servizi deputati a trattare problematiche relative alla

vita di coppia o familiare. Il numero di utenti che di anno in anno si rivolgono a questo servizio è molto elevato e costante. Nel 2010 sono stati presi in carico 5.348 utenti con un incremento rispetto al 2009 del 13% di utenti stranieri.

• Servizio Affidi che evidenzia un sensibile aumento di casi trattati, passando da 173 casi del 2007 a 216 del 2010 (+25%). Questo rivela, da un lato, l’aumento di problemi familiari gravi che potrebbero portare all’allontanamento del minore dal nucleo familiare di origine ma, dall’altro, il lavoro realizzato per creare e in-crementare una rete sociale di famiglie affidatarie pronte ad accogliere i bambini in situazione di bisogno.

• Equipe Adozioni, nel 2010, ha avuto 44 incarichi dal Tribunale dei Minori.• Servizio di Promozione al Benessere (attività delegata dai Comuni) promuove

e sensibilizza una cultura dei diritti e dei bisogni di bambini e ragazzi, collabo-rando per attivare nella comunità locale iniziative socio-ricreative in loro favore e formando giovani adulti che svolgono fuzioni educativo-didattiche o educativo-ricreative. Il servizio gestisce, inoltre, 7 punti di ascolto e orientamento per ado-lescenti e genitori dislocati nel territorio dell’Alta Padovana.

Il costo dell’assistenza alle donne, alle famiglie e alle coppie nel 2010 è stato di 3.898.000 Euro, pari allo 0,8% del bilancio aziendale, di cui 1.539.000 Euro a carico del bilancio sanitario e la quota rimanente a carico del bilan-cio sociale.

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L’Assistenza alle persone disabili si realizza attraverso servizi ambulatoriali, semi-residenziali e residenziali.• Servizio di Neuropsichiatria, Psicologia e Riabilitazione per l’Età Evoluti-

va (NPREE) si rivolge a bambini e ragazzi da zero a 20 anni, con il compito di identificare e distinguere con precocità e completezza le condizioni di patologia franca dalle criticità dello sviluppo che riguardano i minori e il loro ambiente. Nel 2010 questo servizio ha preso in carico 2.493 utenti con 46.125 prestazioni. Tra questi 371 sono cittadini stranieri i quali, rispetto al 2007 sono cresciuti di ben 118 unità (+47%).

• Servizio di Integrazione Sociale e Scolastica Disabili (SISSD) concorre a garantire alla persona con handicap il diritto all’istruzione e all’educazione, nelle scuole di ogni ordine e grado, mediante interventi assistenziali educativi finaliz-zati ad acquisire autonomie personali e sociali. Il Servizio garantisce ai minori disabili la permanenza nel proprio nucleo familiare e in normali ambienti di vita, nonché l’integrazione in attività ricreativo sociali. Gli utenti che il SISSD segue sono in sensibile aumento passando da 204 nell’anno scolastico 2007/08 a 282 nel 2009/10 (+40%).

• Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL), attivo in tutti comuni dell’Alta Pado-vana, promuove l’integrazione lavorativa e sociale delle persone con disabilità o in situazione di svantaggio. Il servizio, purtroppo, ha risentito particolarmente della crisi economica in corso, con una riduzione di utenti nel corso del 2008 e 2009. Già dal 2010, però, si segnala una discreta ripresa (540 utenti) tornando ai valori registrati nel 2007. Accanto a questo occorre però evidenziare una drastica diminuzione di assunzioni delle persone svantaggiate presso le imprese del terri-torio che sono passate da 118 del 2007 a sole 35 del 2010 (-70%).

Il costo dell’assistenza alle persone disabili nel 2010 è stato pari complessivamente a 21.367.000 Euro, pari al 4,6% del bilancio aziendale, di cui 13.249.000 Euro a carico del bilancio sanitario e i rimanenti 8.118.000 a carico del bilancio sociale.

• Servizio Disabilità Adulta segue i progetti assistenziali di persone con handi-cap grave inserite in strutture protette residenziali o diurne. Il servizio avviato nel 2008-2009, segue, assieme agli attori del territorio, 395 utenti inseriti nei Centri diurni e 115 utenti inseriti nelle strutture residenziali sia del territorio che fuori ter-ritorio, con presa in carico nel tempo del progetto assistenziale personalizzato.

Assistenza agli anziani viene erogata attraverso:• Sportello Integrato (attività delegata dai Comuni) rappresenta la porta di ac-

cesso ai servizi sociali e socio-sanitari dell’Azienda Ulss 15 e per le funzioni delegate dai Comuni. I cittadini possono richiedere informazioni e consulenza sulle prestazioni e l’organizzazione del welfare locale e nazionale. La maggior parte delle richieste riguardano la condizione di non autosufficienza e handicap (6.798), seguite da quelle per la precarietà economica e assenza di mezzi di sus-sistenza (2.368), da quelle lavorative (1.514) e abitative (612). Minori, numerica-mente ma non per l’impatto sul servizio, le prestazioni relative alle problematiche di isolamento sociale, relazionali e di conflittualità all’interno delle rete sociale.

• Servizio Sociale professionale prende in carico la persona e la sua famiglia per accompagnarla e aiutarla nel processo di promozione ed emancipazione. Nel 2010 le assistenti sociali hanno preso in carico 3.708 persone/nuclei familiari per complessivamente 40.876 prestazioni, sensibilmente incrementate rispetto agli anni precedenti.

• Le persone anziane o i disabili costituiscono l’utenza più frequente per la quale si attivano i servizi per la domiciliarità (assistenza domiciliare, assegno di cura, contributi sollievo, telesoccorso, centri diurni, centri di aggregazione sociale, ri-

Il costo dell’assistenza agli anziani nel 2010 è stato pari complessivamente a 19.694.000 Euro, pari al 4,2% del bilancio aziendale, di cui 18.975.000 Euro a carico del bilancio sanitario e i rimanenti a carico del bilancio sociale.

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coveri temporanei) o della residenzialità. Ogni persona è seguita con progetti in-dividuali di intervento in accordo con la rete familiare di riferimento. Le assistenti sociali prendono inoltre in carico persone o famiglie a rischio di marginalità ac-compagnandole, con progetti personalizzati, verso l’autonomia e la promozione sociale.

• Strutture Residenziali: nel territorio dell’Alta Padovana sono presenti 10 Strut-ture Residenziali per anziani non autosufficienti con 677 posti letto accreditati di primo livello e 216 di secondo livello, per un totale di 893 posti. A questi sono stati aggiunti 20 posti per utenti affetti da demenza e 16 destinati a stati vegetativi permanenti. I posti autorizzati per quanto concerne i centri diurni sono 46.

• Nel 2010 l’Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale ha effettuato 747 valu-tazioni di domanda d’inserimento in centri servizio per anziani.

• Assegni di cura (attività delegata dai Comuni) sono finalizzati a integrare le risorse economiche necessarie per assicurare continuità nell’assistenza alle per-sone non autosufficienti che vivono in casa propria. Nel corso del 2010 sono stati erogati contributi pari a € 4.200.977.

OFFERTA DI POSTI SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

CENTRO SERVIZIOINTENSITÀ SANITARIA NUCLEO ALTA

PROTEZIONEALZHEIMER

STATIVEGETATIVI

PERMANENTI

CENTRI DIURNI1° LIVELLO 2° LIVELLO

Casa Don Orione - TREBASELEGHE 118 24 6

C.S.A. Bonora - CAMPOSAMPIERO (1) 144 72 10 8 20Villa Bressanin - BORGORICCO 48

TOTALE Distretto n. 1 Sud Est310 96 10 8 26

450

Villa Breda - CAMPO S. MARTINO 24 24 C.R.A. CITTADELLA -Viale Stazione (2)

71 24 8

Borgo Bassano 45 24 10 20Villa Imperiale - GALLIERA VENETA 66 24 Casa Riposo - PIAZZOLA sul BRENTA 25 O.I.C. - CARMIGNANO di BRENTA 96 24 Casa Don L. Maran -VILLAFRANCA PADOVANA (3)

40

TOTALE Distretto n. 2 Nord Ovest367 120 10 8 20

525

TOTALE ULSS 15677 216 20 16 46

975 1 - ai posti accreditati vanno aggiunti 6 posti in Hospice

2 - sono in fase di ultimazione 6 posti letto in Hospice3 - ai posti accreditati vanno aggiunti 30 posti letto per religiosi non autosufficienti

L’OSPEDALE: ATTIVITÀ, SERVIZI, BILANCIO

L’assistenza ospedaliera viene erogata nei due Ospedali, di Camposampiero e Cittadella, per un totale di 801 posti letto.Complessivamente i ricoveri ordinari e diurni sono stati circa 34.000, con un tasso di occupazione dei posti-letto dell’80%. Si tratta di Ospedali che esprimono una alta efficienza e alcune aree di eccellenza riconosciute anche a livello regionale con:• la presenza del Registro regionale dialisi e trapianti• il “Centro regionale specializzato per la chirurgia videolaparoscopica robotica”• il “Centro regionale specializzato per la prevenzione, lo studio e il trattamento

dell’artrosi deformante dell’anca”• il “Centro regionale specializzato per la prevenzione e la terapia delle malattie

orodentali”• il “Centro regionale specializzato per la retinite pigmentosa”• il servizio di Emodinamica dell’Ospedale di Cittadella è centro “hub” nella rete inte-

grata interospedaliera per il trattamento in emergenza dell’infarto miocardio acuto• il servizio di “stroke unit” dell’ospedale di Cittadella è centro “Hub” nella rete integrata

interospedaliera per il trattamento in emergenza della trombosi cerebrale.

Sono proseguite anche nel corso del 2010 le attività legate all’appropriatezza dell’u-so dell’ospedale, che hanno consentito di ridurre ulteriormente il tasso di ospedaliz-zazione standardizzato della popolazione, arrivato a 150 ricoveri ogni mille residenti, senza peraltro ridurre il servizio all’utenza. L’attività di ricovero è infatti spostata in forme assistenziali più gradite, come quella ambulatoriale, che a parità di efficacia del trattamento consentono di evitare la degenza in Ospedale.

Alcuni servizi sono orga-nizzati in rete tenendo conto del bacino di utenza. I componenti principali del-la rete sono definiti centri “Hub”.

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Gli aspetti più significativi che hanno caratterizzato l’anno 2010 sono:• la nomina di alcuni nuovi direttori di reparto. I nuovi primari sono, in alcuni

casi, professionisti già presenti in Azienda, come è avvenuto in Medicina gene-rale e in Ortopedia a Cittadella; in altri casi invece sono professionisti provenienti da esperienze esterne, come il primario di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Cittadella

• il proseguimento nel processo di centralizzazione del laboratorio analisi nella sede di Cittadella, con il mantenimento a Camposampiero delle attività di prelievo, di quelle in urgenza e della microbiologia; l’operazione sarà definitiva-mente completata con lo spostamento dell’attività di microbiologia nella sede di Cittadella prevista nel 2011

• la riorganizzazione dell’area medica dell’Ospedale di Camposampiero con la redistribuzione dei posti-letto tra Medicina e Geriatria a l’attivazione di 4 posti-letto di degenza ordinaria in Oncologia, per il trattamento della patologia onco-ematolgica.

POSTI-LETTO DI DEGENZA ORDINARIA, DAY HOSPITAL (dh) E DAY SURGERY (ds) AL 31/12/2010

CAMPOSAMPIERO CITTADELLA TOTALE

funzione Ordinari dh/ds Totale Ordinari dh/ds Totale Ordinari dh/ds Totale

AREA MEDICA

- Cardiologia 17 2 19 31 4 35 48 6 54

- Geriatria 50 2 52 35 1 36 85 3 88

- Medicina generale 25 1 26 32 1 33 57 2 59

- Nefrologia e dialisi 8 8 8 0 8

- Neurologia 18 18 20 2 22 38 2 40

- Oncologia 4 9 13 8 8 4 17 21

- Pneumologia 18 2 20 18 2 20

- Psichiatria 11 1 12 10 2 12 21 3 24

TOTALE AREA MEDICA 133 15 148 146 20 166 279 35 314

AREA RIABILITATIVA

- Lungodegenza 35 35 33 33 68 0 68

- Recupero e riabilitazione funzionale 16 4 20 10 10 26 4 30

TOTALE AREA RIABILITATIVA 51 4 55 43 43 94 4 98

AREA CHIRURGICA

- Anestesia e rianimazione 8 8 8 8 16 0 16

- Chirurgia generale 35 5 40 36 4 40 71 9 80

- Chirurgia vascolare 13 1 14 13 1 14

- Oculistica 4 6 10 4 6 10

- Ortopedia e traumatologia 39 3 42 59 3 62 98 6 104

- Otorinolaringoiatria 13 3 16 13 3 16

- Urologia 36 3 39 36 3 39

TOTALE AREA CHIRURGICA 122 17 139 129 11 140 251 28 279

AREA MATERNO-INFANTILE

- Ostetricia/ginecologia 44 2 46 36 2 38 80 4 84

- Pediatria 7 1 8 5 1 6 12 2 14

- Patologia neonatale 8 8 4 4 12 12

TOTALE AREA MATERNO-INFANTILE 59 3 62 45 3 48 104 6 110

TOTALE STRUTTURE DI RICOVERO 365 39 404 363 34 397 728 73 801

LEGENDADegenza media: durata media di un ricovero, in giorni.Presenza media: numero medio di persone mediamente degenti in ospedale al giorno.Tasso di occupazione: percentuale di posti letto mediamente occupati al giorno.Intervallo di turn-over: giorni medi trascorsi tra la dimissione di un paziente e il ricovero di un nuovo paziente sullo stesso posto letto.Indice di rotazione: numero medio di persone che all’anno transitano su un posto letto.

ATTIVITÀ OSPEDALIERA PRESIDIO OSPEDALIERO DI CAMPOSAMPIERO 2008 2009 2010

RICOVERI (escluso “Nido”) 14.599 13.959 13.468

GIORNATE DI DEGENZA 118.527 113.761 109.684

DEGENZA MEDIA 8,1 8,1 8,1

PRESENZA MEDIA 324 312 301

TASSO DI OCCUPAZIONE 89% 85% 82%

INTERVALLO DI TURN-OVER 1,0 1,4 1,7

INDICE DI ROTAZIONE 40 38 37

PARTI 1.680 1.701 1.574

DAY-HOSPITAL (cicli) 444 336 336

DAY-SURGERY (cicli) 3.155 4.028 4.331

DIMESSI CON INTERVENTO CHIRURGICO 8.112 8.524 8.803

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CITTADELLA 2008 2009 2010

RICOVERI (escluso “Nido”) 12.617 12.553 12.296

GIORNATE DI DEGENZA 106.629 106.053 102.821

DEGENZA MEDIA 8,5 8,4 8,4

PRESENZA MEDIA 291 291 282

TASSO DI OCCUPAZIONE 80% 80% 77%

INTERVALLO DI TURN-OVER 2,1 2,1 2,4

INDICE DI ROTAZIONE 35 34 34

PARTI 1.256 1.234 1.155

DAY-HOSPITAL (cicli) 461 373 328

DAY-SURGERY (cicli) 3.781 3.618 3.462

DIMESSI CON INTERVENTO CHIRURGICO 7.800 7.952 7.614

TOTALE OSPEDALE 2008 2009 2010

RICOVERI (escluso “Nido”) 27.216 26.512 25.764

GIORNATE DI DEGENZA 225.156 219.814 212.505

DEGENZA MEDIA 8,3 8,3 8,2

PRESENZA MEDIA 615 601 581

TASSO DI OCCUPAZIONE 85% 82% 80%

INTERVALLO DI TURN-OVER 1,7 1,7 2,1

INDICE DI ROTAZIONE 37 36 35

PARTI 2.936 2.935 2.729

DAY-HOSPITAL (cicli) 905 709 664

DAY-SURGERY (cicli) 6.936 7.646 7.793

DIMESSI CON INTERVENTO CHIRURGICO 15.912 16.476 16.417

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Il Pronto soccorso garantisce la risposta all’urgenza e all’emergenza 24 ore su 24. Nelle due sedi di Camposampiero e Cittadella si sono registrati poco meno di 70.000 accessi.In Pronto soccorso il cittadino viene valutato in prima istanza dall’infermiere che attribuisce un codice legato alla gravità della patologia in atto: bianco, verde, giallo e rosso in ordine crescente di gravità. Questo codice determina l’ordine di accesso. Questo fatto spesso induce a lamentele i cittadini per i lunghi tempi di attesa in Pron-to Soccorso, ma garantisce anche che i casi più gravi siano trattati con priorità.

Gli Ospedali, oltre a garantire l’emergenza, l’urgenza e l’attività di ricovero ordinario e diurno, partecipano in larga misura a erogare l’attività specialistica ambulatoriale.

PRONTO SOCCORSO - ACCESSI PER TIPO DI URGENZA

Presidio ospedaliero di Camposampiero

TRIAGE2008 2009 2010

N.ro % N.ro % N.ro %

BIANCO 6.839 18,6% 7.384 21,3% 6.620 19,4%

VERDE 28.242 76,9% 25.540 73,6% 25.489 74,6%

GIALLO 1.435 3,9% 1.547 4,5% 1.772 5,2%

ROSSO 144 0,4% 141 0,4% 170 0,5%

ALTRO 87 0,2% 102 0,3% 106 0,3%

TOTALE 36.747 100,0% 34.714 100,0% 34.157 100,0%

Presidio ospedaliero di CITTADELLA

TRIAGE2008 2009 2010

N.ro % N.ro % N.ro %

BIANCO 5.127 13,7% 4.965 14,7% 4.334 13,1%

VERDE 30.102 80,7% 26.391 78,1% 26.186 79,1%

GIALLO 1.620 4,3% 1.982 5,9% 2.208 6,7%

ROSSO 218 0,6% 311 0,9% 269 0,8%

ALTRO 232 0,6% 127 0,4% 109 0,3%

TOTALE 37.299 100,0% 33.776 100,0% 33.106 100,0%

TOTALE AZIENDA ULSS 15 Alta Padovana

TRIAGE2008 2009 2010

N.ro % N.ro % N.ro %

BIANCO 11.966 16,2% 12.349 18,0% 10.954 16,3%

VERDE 58.344 78,8% 51.931 75,8% 51.675 76,8%

GIALLO 3.055 4,1% 3.529 5,2% 3.980 5,9%

ROSSO 362 0,5% 452 0,7% 439 0,7%

ALTRO 319 0,4% 229 0,3% 215 0,3%

TOTALE 74.046 100,0% 68.490 100,0% 67.263 100,0%

Miglioramento continuo della qualità. L’Azienda ha proseguito l’attività di adegua-mento strutturale e organizzativo e ha presentato nei primi mesi del 2010 la docu-mentazione per ottenere l’accreditamento istituzionale, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge Regionale 22/02 e dalle direttive regionali in materia.Alcune Unità Operative hanno proseguito il percorso di certificazione di qualità: si tratta di Oncologia, Pneumologia, Urologia e del Day Surgery centralizzato dell’O-spedale di Cittadella, mentre il Centro Immunotrasfusionale e il Laboratorio Analisi hanno mantenuto la certificazione acquisita in precedenza.

Il costo dell’assistenza ospe-daliera nel 2010 è stato pari a 199.098.000 Euro, corrispon-dente al 42,8% del bilancio aziendale.

Gli ospedali di Camposampiero e Cittadella hanno inoltre ricevuto il riconoscimento di 2 bollini rosa dall’Associazione Nazionale sulla salute della Donna. L’Associazione valuta, tramite un preciso elenco di requisiti, il grado di attenzione che la struttura ospedaliera pone alle donne e alle sue esigenze.

È proseguita anche nel 2010, mantenendosi su livelli ritenuti buoni, l’attività di dona-zione organi e tessuti, con 4 consensi al prelievo di organi e 64 consensi alla do-nazione di cornee. Per quanto riguarda la donazione di tessuti da vivente sono stati valutati 485 pazienti tra coxartrosi e varici e sono stati procurati ed inviati alla Banca del Tessuto di Treviso 61 teste femorali e 71 segmenti venosi.

Gli interventi strutturali più qualificanti realizzati nel 2010 hanno riguardato:• Camposampiero: prosecuzione del progetto per la realizzazione delle nuove

sale operatorie nella Piastra servizi e proseguimento dei lavori per il trasferimen-to nella piastra servizi dell’Anatomia patologica e del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale

• Cittadella: affidamento del progetto per la realizzazione della nuova Piastra Emergenze dell’Ospedale e avvio dei lavori per l’ampliamento del “Centro Pon-tarollo”, sede dei servizi ambulatoriali e distrettuali

• ristrutturazione di alcuni reparti, anche al fine di rispondere ai requisiti previsti per l’accreditamento istituzionale. A Camposampiero: l’Ostetricia, con il Nido, l’avvio del parto in acqua e il rooming in nonchè i lavori di predisposizione per l’entrata in funzione della nuova fluoro-TAC. A Cittadella il nuovo reparto di Chirurgia.

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IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE: ATTIVITÀ, SERVIZI, BILANCIO

L’Azienda Ulss 15 si occupa di promuovere e tutelare la salute collettiva attraverso strategie di:• promozione della salute• prevenzione delle malattie• miglioramento della qualità della vita• benessere degli animali e sicurezza alimentare

che vengono realizzate attraverso la struttura principale rappresentata dal Diparti-mento di Prevenzione.

Un’attività molto rilevante svolta dal Dipartimento è quella di osservazione epide-miologica, che si concretizza nella costruzione del profilo epidemiologico della po-polazione del territorio.

Il Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) si occupa soprattutto di prevenire gli infortuni nelle 19.000 aziende presenti nel terri-torio. Gli infortuni, circa 4.000 nel 2010, sono concentrati soprattutto nei settori delle costruzioni e della metalmeccanica; nei casi più gravi, circa un centinaio l’anno, il servizio effettua approfondite indagini, come pure nel caso di denuncia di malattie professionali, circa 150 l’anno. L’informazione e la formazione sono le strategie uti-lizzate per ridurre questi fenomeni: nel 2010 circa 1.800 figure sono state coinvolte, tra datori di lavoro, dirigenti, progettisti.

Consulta il profilo di salute: www.ulss15.pd.it

Anche nel 2010 la profilassi delle malattie infettive si è realizzata con una elevata copertura vaccinale nelle tradizionali vaccinazioni in età pediatrica, pur in presenza di alcuni movimenti diffusi nel territorio contrari alle vaccinazioni e che richiedono azioni di contrasto sempre più impegnative.È proseguito a pieno regime lo screening del tumore della mammella, che riguar-da le donne residenti in età 50-69 anni, con un tasso di adesione corretto superiore all’80%. Non è ancora a completo regime, anche se ormai arrivato ad un buon livello di co-pertura lo screening del tumore della cervice uterina, a cui vengono invitate le donne residenti di età compresa tra 25 e 64 anni, che ha registrato un tasso di ade-sione ancora inferiore agli standard previsti. Va sottolineato che nel corso del 2010 è stato introdotto come test di primo livello il test per la ricerca del virus HPV, che viene esaminato dall’Istituto Oncologico del Veneto, come previsto da un’apposita convenzione. Lo screening del tumore del colon retto, che interessa tutta la popolazione tra i 50 e i 69 anni, è partito in via sperimentale nei Comuni di Camposampiero e Cittadella e cresciuto negli anni, fa registrare un tasso di copertura di circa il 68% e un tasso di adesione corretto pari al 56%, non ancora completamente a regime.La gestione delle protesi e degli ausili, affidata dal 2009 al Servizio di Medicina le-gale, è migliorata sotto il profilo dell’appropriatezza della prescrizione protesica. Questo ha generato una consistente riduzione dei costi rispetto all’anno precedente.Le richieste di accertamento dell’invalidità civile, handicap e disabilità, sono in costante crescita; ciononostante i tempi di risposta rientrano nei termini fissati dalla Regione per la conclusione dell’iter.Il Dipartimento funzionale di Sanità animale e sicurezza alimentare è stato avviato nel 2010 con compiti di coordinamento tecnico-funzionale tra chi è deputato al con-trollo del rispetto delle normative in ambito alimentare. Comprende il Servizio igiene alimenti e Nutrizione (Sian) e i Servizi Veterinari.

Tasso di adesione grezzo: è il rapporto tra persone invitate al test di screening e persone che si sono presen-tate ad effettuarlo.Tasso di adesione corret-to: tiene conto delle persone che hanno eseguito un test di screening autonomamente e ne danno comunicazione. Queste persone vengono considerate aderenti allo screening.

Test HPV:un esame semplice

La prevenzionedel tumore del collo dell'utero

diventa ancora più efficace

Se la tua età è compresa tra i 25 e i 64 anniquesto invito è rivolto proprio a te

Il papilloma virus umano (HPV)

Come posso avere altreinformazioni sul virus HPV?

Le potrà avere dall’operatrice chele farà il test e dal Ginecologo chele farà la colposcopia, nel caso larichiamassimo per questo con-trollo.Può inoltre chiederle al suoMedico difiducia.Può anche guardare

sul sito:Le 100

Domande sull'HPV

www.osservatorionazionalescreening.it

L'HPV è un'infezione molto frequente, che la mag-gior parte delle donne prende almeno una voltanella vita.

In genere non causa alcuna alterazione e si risolveda sola.In una minoranza di casi provoca delle lesioni alivello del collo dell'utero. La maggioranza guari-scono spontaneamente ma alcune, se non cura-te, progrediscono lentamente verso forme tumo-rali.Ci vogliono però molti anni perché le lesioni si tra-sformino, e solo pochissime delle donne con infe-zione da papilloma virus sviluppano un tumoredel collo dell'utero.

La grande maggioranza delle infezioni scomparespontaneamente, circa il 50% nel corso di unanno e circa l'80% in due anni.Quando l'infezione scompare anche il rischioscompare.

Si prende per via sessuale, anche se non necessa-riamente in seguito a un rapporto sessuale com-pleto.In alcuni casi l'infezione può essere trasmessa dauna persona all'altra molti anni dopo che unadelle due persone l'ha presa.Il fatto di avere l'infezione può, quindi, non averenulla a che fare con l'attuale compagno.

Non ci sono ancora medicine per curare questainfezione. In particolare, si è visto che non servo-no gli antibiotici, gli ovuli o le lavande vaginali.La cosa più importante però è identificare intempo le alterazioni provocate dal virus, che sonoquelle che cerchiamo con il Pap test.Quindi partecipare allo screening è la cosa piùeffi-cace che lei possa fare per proteggersi.

È molto difficile prevenirla: infatti è un'infezionemolto comune, soprattutto fra le persone giova-ni, e il preservativo non garantisce una protezio-ne del 100%.Però dal 2008 è partita la vaccinazione gratuitaper le adolescenti nel 12° anno di vita.

1. Che cosa è l'HPV?

2. Che cosa fa questa infezione?

3. Quanto tempo dura l'infezione?

4. Come si prende?

5. Come si cura?

6. Si può prevenire?

Mammografia: un esame semplice.

Se la tua età è tra i 50 e i 69 anni questo invito è rivolto proprio a te.

Campagnaper la

prevenzionedei tumorifemminili

Un semplice esame contro il tumore del colon retto.

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Importanti i progetti seguiti da Dipartimento. Tra questi si è concluso “Alimenti in salute” che aveva l’obiettivo di classificare le aziende che producono latte crudo in base al rischio e di definire adeguate strategie di controllo. In collaborazione con la Regione e l’Istituto Zooprofilattico, ha preso avvio il progetto “Risk assessment della presenza di sostanze inibenti nella filiera bovini da latte” per analizzare il rischio nelle aziende, al fine di garantire un prodotto sicuro al cittadino, nel rispetto dei termini della normativa vigente.

Nel 2010 è stata affidata all’Azienda Ulss 15 la gestione contabile e amministrativa del Coordinamento Regionale per la prevenzione e il controllo delle Malattie (CCMR), (DGRV n. 542/10). L’Azienda deve assicurare l’acquisizione di personale e attrezzature, la gestione dei fondi secondo le scadenze previste dal Ministero della Salute.

Servizio Igiene e Sanità Pubblica 2008 2009 2010

Vaccinazione dell’infanzia (n. chiamate) 29.000 29.100 32.721

Notifica di malattie infettive (validazione, inserimento) 685 776 449

Sorveglianza e controllo TBC (interventi) 1.446 1.480 1.631

Interventi counseling profilassi per viaggiatori internazionali 1.148 1.071 1.016

Interventi preventivi e assistenza sanitaria per immigrati/emarginati 264 247 137

Vaccinazioni per persone a rischio 11.622 12.403 12.832

Inchieste epidemiologiche 185 157 158

Sopralluoghi per idoneità/inidoneità alloggi * 431 319 12

Commissioni provinciali/comunali di pubblico spettacolo 45 45 60

Sorveglianza igienico sanitaria piscine e impianti sportivi (sopralluoghi e campionamenti) 18 10 164

Prelievo Servizio Emodialisi 74

Idoneità ambulatori, strutture sanitarie, farmacie, ecc. 53 137 116

Pareri/certificazioni per autorizzazioni sanitarie 48 30 27

Pareri per autorizzazione uso/deposito gas tossici 11 12

Sorveglianza sull’uso radiazioni ionizzanti e non 43 60 70

Sopralluoghi, interventi per disinfestazione 70 84 75

* Con legge 94/09 la competenza sulle richieste di certificazione per idoneità alloggio per ricongiungimenti familiari è stata trasferita ai Comuni dal mese di ottobre 2009

Servizio Medicina Legale 2008 2009 2010

Commissioni medico-legali collegiali (n° casi) 7.418 8.121 7.950

Pareri medico-legali 3.669 4.859 4.100

Attività ambulatoriale distrettuale ** 5.596

Ufficio protesi e ausili (n. richieste evase) *** 8.986

Attività di polizia mortuaria 508 976 1.059

Attività informativa su richiesta 9.000 9.300 12.500

Visite medico legali 5.069 5.489 /

** L’attività ambulatoriale distrettuale prima compresa nella voce “visite medico-legali” ora è distinta. *** È stata inserita per la prima volta la voce relativa all’attività protesica.

Il costo delle attività di pre-venzione in questa Azienda hanno assorbito nel 2010 ri-sorse pari a 13.685.000 Euro, il 2,9% del totale dei costi aziendali.

Servizio igiene Alimenti e Nutrizione 2008 2009 2010

Campioni su acqua destinata al consumo umano 525 528 530

Altri campionamenti su alimenti 422 333 402

Pareri su progetti e altri pareri 376 397 380

Ispezioni per rilascio autorizzazioni 1.018 696 709

Ispezioni su iniziativa 560 504 505

Richieste di controlli micologici (n° richieste/n° Kg) 30/700 60/1400 60/1400

Attestati e certificazioni sanitarie 408 319 320

Interventi educativi (n° interventi) 22 48 46

Indagini epidemiologiche 1 2 4

Provvedimenti amministrativi 193 197 200

Indagini di polizia giudiziaria su iniziativa 2 1 1

Esecuzione atti processuali 3 3 3

Assistenza nutrizionale (n° interventi)) 105 97 93

Pareri su menu 86 67 83

Assistenza ai Comuni per gare appalti mensa 10 4 8

Incontri nutrizionali con popolazione 9 9 25

Incontri nutrizionali con personale scolastico 16 21 40

Formazione/informazione comitati mensa 3 11 28

Portale “Nutrizione e…”: n° scuole inserite / / 80

Consulenza/Assistenza diete speciali 20

Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro 2008 2009 2010

Visite mediche specialistiche 760 648 376

Parerei per tutela delle lavoratrici madri 469 484 210

Coordinamento e controllo accertamenti sanitari (n° lavoratori controllati) 5.355 420

Inchieste Infortuni 85 110 113

Inchieste malattie professionali 100 107 151

Interventi di prevenzione 502 514 667

Valutazioni del rischio ergonomico (n° postazioni esaminate) 124 166 250

Pareri per interventi di bonifica da amianto 324 372 372

Sopralluoghi 915 1.025 713

Pareri su progetti di N.I.P. 492 225 311

Corsi di formazione organizzati direttamente 13 18 22

Figure formate (n.) 623 665 1.772

Unità Nuovi Insediamenti 2008 2009 2010

Pareri su progetto 1.296 1.054 1.017

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SERVIZI VETERINARI 2008 2009 2010

Area Sanità Animale Profilassi di Stato (TBC – BR – LBE) convenzione + IBR 69.106 29.965 14.732

Accertamenti ai fini di attività di compravendita 2.943 3.046 3.400

Marcatura animali 220.537 434.770 445.628

Interventi su segnalazione di animali di proprietà morti 371 3705 3421

Profilassi antirabbica e igiene urbana veterinaria 1.333 1.331 781

Interventi di vigilanza su animali soggetti ad importazione o esportazione 269 1.306 2.501

Certificazioni sanitarie per spostamento animali 3.657 3.616 4.833

Accertamenti per mantenimento qualifica tipologica azienda 993 473 554

Autorizzazioni per idoneità mezzi di trasporto animale 118 113 211

Identificazione e registrazione di allevamenti 368 4.007 3.898

Identificazione e registrazione cani (legge 281) 35.037 36.800 36.664

Altri interventi 1.162 1.216 1.328

Area Igiene della Produzione e Commercializzazione degli Alimenti di Origine Animale

Sopralluoghi vigilanza in rivendite di carne e prodotti ittici 250 210 120

Visita ispettiva in macelli avicoli 3 3 3

Visita ispettiva in macelli cunicoli 2 2 2

Visita ispettiva in macelli bovini e suini 12 12 12

Visita ispettiva in laboratori 7.250 7.950 4.512

Macellazione suina a domicilio 767 873 877

Campionamenti 25.499 17.660 11.585

Autorizzazioni per mezzi di trasporto carni e pesce 543 116 100

Altre istruttorie o certificazioni 435 949 103

Area Igiene dell’allevamento e delle Produzioni

Sopralluoghi per tutela igienico sanitaria del latte 1.056 980 929

Sopralluoghi di vigilanza sugli animali – Benessere animale 935 1.464 15.077

Altri sopralluoghi di vigilanza Regolam. 1774 – Sottoprodotti di origine animale 4.326 4.014 3.802

Campionamenti 1.617 1.034 307

Altri interventi 180 580 381

Sopralluoghi presso impianti trasformazione latte (riconoscimento CEE) e vendita diretta 52 40 45

Sopralluoghi continuativi su impianti trasformazione latte 580 75 82

OBIETTIVO GRADO DI RAGGIUNGIMENTO

Area dei servizi sanitari

Rispettare i tempi massimi di attesa nell’erogazione di prestazioni ambulatoriali e di ricovero, in confor-mità alle percentuali fissate dalla Giunta regionale per il contenimento dei tempi di attesa

100%Rispetto dei tempi massimi nelle percentuali indi-cate dalla Regione per le prestazioni “traccianti” garantite

Attivare puntuali controlli interni ed esterni sull’attivi-tà delle strutture sanitarie pubbliche e private

100%Attivato il sistema dei controlli interni ed esterni come previsto dalla normativa vigente

Rispettare il tasso di ospedalizzazione programma-to (160 per mille)

100%Tasso di ospedalizzazione grezzo pari al 140 per mille e standardizzato 150 per mille

Programmazione integrata dell’attività ambulatoriale 100%Realizzate tutte le azioni previste

Attuare le Aree vaste 100%Realizzate tutte le azioni previste

GLI OBIETTIVI DELLA REGIONE DEL VENETO AL DIRETTORE GENERALE E GLI IMPEGNI FUTURI

La Regione del Veneto indica ai Direttori generali gli obiettivi di salute e di funziona-mento dei servizi che debbono essere raggiunti in ogni Azienda Ulss.Nella precedente edizione del bilancio sociale si era dato conto di quali erano gli obiettivi, suddivisi per area, attribuiti all’Azienda Ulss n. 15.Rielencando quegli stessi obiettivi, se ne illustra il grado di raggiungimento.

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OBIETTIVO GRADO DI RAGGIUNGIMENTO

Area delle risorse socio sanitarie

Rispettare le scadenze e i requisiti di qualità pre-visti dalla normativa nazionale e/o regionale nella produzione dei flussi informativi costituenti il nuovo sistema informativo sanitario

100%Garantito il rispetto delle scadenze e il livello di qua-lità richiesto

Riorganizzazione dei sistemi informativi aziendali in un’ottica di Area vasta

100%Effettuate le azioni previste

Raggiungere l’equilibrio di bilancio Obiettivo di equilibrio di bilancio non raggiunto, ma in miglioramento, con disavanzo in calo

Area della prevenzione

Consolidare e sviluppare i programmi di prevenzio-ne, vigilanza e promozione della salute nei luoghi di lavoro

100%Realizzate tutte le azioni previste

Consolidare e sviluppare le politiche finalizzate alla prevenzione delle malattie infettive, con particolare riferimento alla copertura della popolazione attra-verso la profilassi vaccinale

100%Garantita la copertura vaccinale nelle percentuali previste dalla Regione

Consolidare e sviluppare i programmi di screening oncologico con specifico riferimento agli screening citologico, mammografico e colon rettale

A regime lo screening mammografico. Non comple-tamente a regime gli altri due, anche se in migliora-mento sia l’estensione che il tasso di adesione

Area dei piani e programmi socio sanitari

Sviluppare il sistema organizzativo-gestionale delle Cure Primarie

100%Realizzate tutte le azioni previste

Tutelare la salute mentale con % di bilancio asse-gnata pari al 5%

Obiettivo non completamente raggiunto. La % di bilancio dedicata alla tutela della salute mentale è pari al 3%

Migliorare la spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera

Obiettivo non completamente raggiunto. Da miglio-rare il costo pro-capite pesato più elevato rispetto all’obiettivo

Area della sanità animale e igiene alimentare

Attuare le Unità di coordinamento per la sicurezza alimentare

100%Attivate le unità di coordinamento

Area delle risorse umane

Rispettare i vincoli economici in materia di perso-nale

100%Vincoli rispettati sia in termini numerici che econo-mici

Area dei Servizi Sociali

Attuare i Piani di Zona e attivare le Unità Valutative Multi Dimensionali

100%Definito il Piano di Zona 2011-2015 e attivate tutte le Unità Valutative multidimensionali

Gli impegni futuriNell’attuale periodo storico, caratterizzato dalle crescenti difficoltà economiche, la sfida che si impone è quella di mantenere i servizi garantendone la qualità e conte-nendo i costi. Questo risultato può essere ottenuto, in accordo con le istituzioni che governano il territorio, evitando le ridondanze, accorpando i servizi e perseguendo con decisione l’appropriatezza prescrittiva.In questo senso il nuovo Piano socio-sanitario recentemente approvato dalla 5° Commissione regionale e la definizione delle schede di dotazione ospedaliere pre-vista nei prossimi mesi, forniranno la cornice entro cui disegnare l’assetto strutturale aziendale dei prossimi anni.

Anche gli obiettivi fissati dalla Regione per le Aziende sanitarie ed Ospedaliere con Decreto di Giunta Regionale n. 3140/10 per il biennio 2011 – 2012 riguardano es-senzialmente la razionalizzazione dei costi, da attuarsi attraverso il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva e quindi attraverso un ruolo più incisivo dei medici e pediatri di famiglia, che potrà essere esercitato anche attraverso l’attivazione di forme associative più evolute e una forte spinta all’informatizzazione, con l’introdu-zione della firma digitale su referti e documenti clinici e la realizzazione del fascicolo sanitario informatizzato.

Dal punto di vista strutturale gli impegni principali per il prossimo futuro sono:• a Cittadella la prosecuzione dei lavori della nuova piastra servizi, con il comple-

tamento della portineria, l’ampliamento del Centro Pontarollo dedicato alle attivi-tà ambulatoriali e l’acquisizione di una nuova sede distrettuale, che permetta di dare finalmente una sistemazione decorosa ai molteplici servizi distrettuali, ora costretti in spazi angusti e inadeguati

• a Camposampiero l’attivazione delle nuove sale operatorie in corso di realiz-zazione, l’unificazione di tutta l’area ospedaliera con lo smantellamento del ca-valcavia, il completamento della piastra servizi con il trasferimento dell’anatomia patologica e del Dipartimento Immunotrasfusionale

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Progetto nuova casa di Riposo a Piazzola sul Brenta

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• in entrambi gli Ospedali, oltre alla realizzazione delle nuove centrali tecnolo-giche, proseguiranno gli interventi di adeguamento strutturale ed organizzativo dei reparti al fine di rispondere ai requisiti richiesti dalla Legge Regionale 22/02 sull’accreditamento. In particolare a Camposampiero si prevede la realizzazio-ne del day service, dell’asilo aziendale e il rifacimento delle palestre e ambulatori FKT, delle degenze dell’area medica e dell’area chirurgica. A Cittadella è pre-vista la sistemazione della scala e del montalettighe che portano in Lungode-genza, la sistemazione dell’area degenze di Medicina e Chirurgia, il rifacimento di Ortopedia e Orl, l’adeguamento dell’area che contiene il Laboratorio analisi e l’Anatomia patologica.

Nel territorio gli interventi più significativi riguarderanno:• la realizzazione di una comunità alloggio a Galliera Veneta • la realizzazione di un centro per disabili motori a Camposampiero• l’adeguamento delle sedi territoriali di Vigonza e di Carmignano di Brenta• l’ampliamento della RSA di Borgoricco e la realizzazione della Casa di Riposo

a Piazzola sul Brenta.

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Azienda Unità Locale Socio Sanitaria 15 Alta Padovana Via Casa di Ricovero, 40 - 35013 Cittadella

www.ulss15.pd.it