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BILANCIO D’ESERCIZIO 2018 / 2019

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Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione Economica con i Paesi dell’Est Europeo

FINEST S.p.A. Via dei Molini, 4 - 33170 PORDENONE - [email protected]

Capitale sociale € 137.176.770,15 i.v. - Codice fiscale e P.iva 01234190930 Registro imprese di PordenoneSocietà soggetta all’attività di direzione e coordinamento di FRIULIA S.p.A.Finanziaria Regionale Friuli Venezia Giulia - Via Locchi, 19 - 34123 Trieste

Il presente testo costituisce una esposizione i cui contenuti, conformi nella sostanza al documento originale depositato a norma di legge presso l’Ufficio del Registro delle imprese della CCIAA di Pordenone,

sono stati elaborati in forma divulgativa, per garantirne la facilità di lettura e comprensione.

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INDICE

PAESI D'INTERVENTO Pag. 4

COMPAGINE AZIONARIA Pag. 7

ORGANI DI GESTIONE E CONTROLLO Pag. 8

LETTERA DEL PRESIDENTE AGLI AZIONISTI Pag. 10

RELAZIONE SULLA GESTIONE Pag. 13LA MISSIONE DI FINEST S.P.A. INVESTIMENTI 2018-2019ANALISI DEL PORTAFOGLIO STORICOLE ATTIVITÀ AD ALTA COMPONENTE SISTEMICAATTIVITÀ DI MARKETING, PROMOZIONE E SVILUPPO DEL MERCATO 2018-2019MODALITÀ DI GESTIONE DEI RISCHIRAPPORTI CON LA CONTROLLANTE FRIULIA S.P.A.DINAMICHE DEI PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICOSTRUTTURA ORGANIZZATIVA ED OPERATIVARISORSE UMANEEVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONEALLEGATO: INFORMATIVA NEI CONFRONTI DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

BILANCIO D’ESERCIZIO Pag. 61SCHEMI DI BILANCIO – STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICORENDICONTO FINANZIARIONOTA INTEGRATIVAALLEGATI

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE Pag. 117

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Pag. 123

ESTRATTO DEL VERBALE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA Pag. 131

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO Pag. 135

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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EUROPA CENTRALE E ORIENTALE, BALCANI, RUSSIA E PAESI CSI:

AlbaniaArmeniaAustriaAzerbaigian BielorussiaBosnia Erzegovina BulgariaCroaziaEstoniaFederazione Russa GeorgiaKazakistan KirghizistanKosovoLettoniaLituaniaMacedonia Moldavia Montenegro PoloniaRepubblica Ceca RomaniaSlovacchiaSerbiaSloveniaTagikistanTurkmenistanUcrainaUngheriaUzbekistan

PAESI DEL MEDITERRANEO:

AlgeriaCiproEgittoFranciaGreciaIsraele

LibanoLibiaMaltaMaroccoSiriaSpagnaTunisiaTurchia

PAESI D’INTERVENTO

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Al 30 giugno 2018

FINANZIARIA REGIONALE FRIULI - VENEZIA GIULIA- SOCIETÀ PER AZIONI - FRIULIA S.P.A.

REGIONE VENETO

SOCIETÀ REGIONALE VENETO SVILUPPO S.P.A.

SOCIETÀ ITALIANA PER LE IMPRESE ALL’ESTERO - SIMEST S.P.A.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

BANCO BPM SOCIETÀ PER AZIONI

CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO S.P.A.

CASSA CENTRALE BANCA - CREDITO COOOPERATIVO DEL NORD EST S.P.A.

INTESA SAN PAOLO S.P.A.

BANCA SELLA S.P.A.

COMPAGINE AZIONARIA

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Mauro DEL SAVIO PresidenteRaffaele SPERANZON Vice PresidenteFlavia ANGELI ConsigliereJuan Carlos MURKOVIC ConsigliereAlessandra RAMANI ConsigliereAlessandra SANGOI ConsigliereLuca SILLA Consigliere

COLLEGIO SINDACALE

Marco Tullio PETRANGELO PresidenteAlessio FREATO Sindaco EffettivoPaola VUCH Sindaco Effettivo

Fausto SALVADOR Sindaco SupplenteMichela CIGNOLINI Sindaco Supplente

DIRETTORE

Eros GOI(Nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 23.03.2012)

SOCIETÀ DI REVISIONE

PRICE WATERHOUSE COOPERS S.p.A.

ORGANI DI GESTIONEE CONTROLLO

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Mauro DEL SAVIO

Alessandra RAMANI Alessandra SANGOI

Juan Carlos MURKOVICH

Raffaele SPERANZON

Flavia ANGELI

Luca SILLA

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LETTERA DEL PRESIDENTE

Egregi Azionisti,

il mandato triennale conferitomi alla presi-denza di Finest si conclude con il presente esercizio, 2018-2019, e contemporaneamente essendo trascorsi sei anni dalla prima nomina mi permetto di portare alla vostra attenzione alcune riflessioni, che pur non essendo stret-tamente di natura finaziaria, spero possano ugualmente stimolare azioni di prospettiva per questa azienda.

Quando ricevetti conferma per il secondo man-dato non ebbi esitazioni nel pensare ed orien-tare il nostro agire con la stessa continuità e passione dimostrata negli anni precedenti: pri-maria importanza allo sviluppo delle imprese attraverso lo strumento dell’internazionalizza-zione smarcandoci con forza e determinazione dalle attività che potevano impoverire il nostro territorio (leggi delocalizzazione), concentran-doci sulle aziende che avevano nelle “gambe” i fondamentali per espandersi all’estero.A tal proposito un ruolo importantissimo è stato esercitato dal Consiglio di Amministra-zione, che orientato da visione e competenza ha espresso pareri tecnici sulle aziende che di volta in volta venivano presentate per l’appro-vazione ai finanziamenti.

Anche quest’anno abbiamo continuato ad ope-rare intensamente nelle aree geografiche pre-viste dal legislatore, riversando “investimenti importanti dove necessario”, operando sem-pre nel rispetto dei confini istitutivi di legge, interpretando i trend di sviluppo che l’Europa Centro-Orientale e balcanica fino alla Russia e i Paesi MED stanno ancora mostrando ed indiriz-zando opportunamente le imprese del triveneto ad espandere i loro fatturati, accompagnando-le nella loro fase di crescita operativa/finanzia-

ria/manageriale, con prodotti-servizi di valore.

Siamo stati al centro di un energico contributo per il territorio, con un approccio di "politica industriale" moderno e innovativo, fatto non di semplice "erogazione”, ma interpretando un ruolo di “drivers consapevoli di sviluppo” per le imprese orientate all’internazionalizzazione, facendo leva sulla loro forza, comprendendone nel contempo eventuali fragilità finanziarie (ti-pico di alcune PMI) e possiamo dire con tutta onestà che ci sentiamo uno strumento concreto al sostegno alla nostra economia.

Occorre dire con estrema trasparenza che Fi-nest nel proprio operato non gode di “rendite di posizione” che potrebbero in qualche modo influenzarne la reddititvità, ma si misura e com-pete quotidianamente nel libero mercato finan-ziario oggi più che mai aggressivo e talvolta “destrutturato”.

Prima di ricordare alcuni indicatori di perfor-mance vorrei commentare “l’ultima riga” del conto economico: la perdita registrata nel presente esercizio, pari a -1.359 ml €, sconta tutte quelle “criticità” ereditate dalle passate gestioni (tutte antecedenti al 2013 - anno di inizio del mio primo mandato - e che ammonta-no complessivamente a 27 ml €), che ci hanno costretto a fare le relative svalutazioni deterio-rando il senso economico di un buon bilancio da presentare agli azionisti e deprimendo, nel contempo, anche il lavoro fatto negli ultimi esercizi da questa struttura. Nonostante questo risultato vorrei ribadire che non ci sono stati rallentamenti operativi della Società: abbiamo mantenuto solido il nostro “mind set” continuando in modo responsabile

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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a condividere il rischio del business a fianco dell’imprenditore, erogando importanti risorse finanziarie in ben 13 nuovi investimenti esteri nell’esercizio (nel 2012 erano 8).

Per ulteriore comprensione del lavoro svolto ricordo che dal 2013 al 2019 abbiamo raddop-piato l’erogato portandolo da 8,3 ml € a 17,3 ml € di quest’anno, riducendo nel contempo i costi di gestione di oltre il 30%. Oggi i margini della gestione caratteristica sono in sostanzia-le pareggio, il margine netto della tesoreria e l’ E.B.I.T. sono positivi .

In merito alla operatività di Finest (ancora esclusiva nel suo genere in Italia, avente il maggior numero di partecipate nell’Europa Centro-Orientale e Balcanica) vorrei suggeri-re che o si cambia intelligentemente registro portando la massima attenzione di erogazione nei territori e nelle imprese ad alto potenziale oppure volendo riorientare gli investimenti si rischia di "guidare guardando nello specchietto retrovisore", sicuramente non utile per espri-mere tutto il valore di Finest e nemmeno rassi-curante per gli imprenditori che scommettono sulla profittabilità del business assieme a noi.

Continuare ad operare rispettando i confini del-la legge istitutiva è un po’ come lavorare con un computer anni ‘90, ossia “roba da fine se-colo scorso”, sapendo che le regole del gioco per fare internazionalizzazione sono diverse da quelle di 25 anni fa, perciò “attuare concreta-mente” un allargamento verso nuovi Paesi por-terebbe solo benefici per tutti.

Infine, un sentito e doveroso ringraziamento alla struttura che in questi anni ha sempre di-mostrato grande focalizzazione al territorio per

individuare le aziende, capacità, professionali-tà finanziaria e manageriale di primo livello; a tutti loro, indistintamente va la mia gratitudine.

2017-2019: una buona Finest.

Il PresidenteMauro Del Savio

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BRAZZALE S.P.A.

Società estera: Brazzale Moravia a.s. (REP. CECA)

Azienda italiana di Zanè (VI) Settore: agroindustria

“Il Gruppo BRAZZALE è presente in Rep. Ceca dal 2001 tramite la società BRAZZALE MORAVIA la cui attività è incentrata sulla produzione e vendita di formaggi a pasta dura sia per la casamadre che per una commercializzazione diretta nel mercato locale. FINEST ha accompagnato la nostra iniziativa durante tutte le sue fasi di sviluppo e quindi è stato naturale continuare la collaborazione anche nell’operazione di rilevamento delle quote di minoranza di un socio locale realizzata nel corso dell’esercizio corrente".

Roberto Brazzale, Presidente GRUPPO BRAZZALE

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RELAZIONESULLA

GESTIONE

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LA MISSIONE DI FINEST S.P.A. Pag. 162018/2019: il contesto economicoAttrattività dei Paesi di riferimento di Finest S.p.A.L’andamento degli scambi internazionali e degli investimenti diretti esteriInvestimenti diretti esteri in entrata/uscitaImprese italiane a partecipazione estera per aree e principali Paesi

INVESTIMENTI 2018-2019 Pag. 33Break down degli investimenti effettuati nell’esercizio 2017 - 2018:- Per tipologia di investimento - Per localizzazione- Per regione di origination

ANALISI DEL PORTAFOGLIO STORICO Pag. 36- Per localizzazione- Per tipologia di investimento - Per regione di originationRisorse disponibili per il territorio

LE ATTIVITÀ AD ELEVATA COMPONENTE SISTEMICA Pag. 38Lo sportello regionale per l’internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia – SPRINT FVGRete d'impresa Bridge to Russia

ATTIVITÀ DI MARKETING, PROMOZIONE E SVILUPPO DEL MERCATO 2018-2019 Pag. 41Sviluppo commercialeI rapporti con enti, istituzioni e professionisti

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

MODALITÀ DI GESTIONE DEI RISCHI Pag. 44Rischi finanziariRischi operativiIl sistema dei controlli interni

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE FRIULIA S.P.A. Pag. 46

DINAMICHE DEI PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO Pag. 48Stato PatrimonialeConto EconomicoSvalutazioni - Il contesto operativo interno

STRUTTURA ORGANIZZATIVA ED OPERATIVA Pag. 52L'assetto organizzativoLe misure di prevenzione della corruzioneIl sistema di protezione e prevenzione e normativa privacy

RISORSE UMANEL'organico Pag. 54La gestione e il reclutamento del personaleLe relazioni industriali

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Pag. 55

ALLEGATO: INFORMATIVA NEI CONFRONTI DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Pag. 56

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REGIONE VENETO13%

VENETO SVILUPPO S.P.A. 8%

SIMEST S.P.A. 4%

FRIULIA S.P.A. 73%

PROVINCIA DI TRENTO1%

ALTRI ENTI CREDITIZI1%

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LA MISSIONE DI FINEST S.P.A.

Finest S.p.A. è la Società per l’internazionalizzazione delle imprese del Nord Est italiano.

Interviene come equity partner e socio finanziatore, acquisendo quote di minoranza delle società estere promosse da imprese con sede nelle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Può completare il packaging finanziario con un finanziamento soci diretto alla partecipata estera. Inoltre favorisce l’accesso da parte delle imprese a tutti gli strumenti nazionali per l’internazionalizzazione. Nata nel 1991 con legge dello Stato (19/1991), Finest è una Società per azioni partecipata direttamente e indirettamente dalle tre Regioni di competenza, da Simest e da alcune banche del territorio.

Operativa da oltre 25 anni in 44 Paesi, la Società ha contribuito come socio finanziatore in oltre 580 operazioni di investimento, impegnando circa 350 milioni di € a favore di joint venture estere promosse da imprese trivenete.

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Nel 2018 l’economia mondiale ha registrato un rallentamento complessivo del tasso di crescita, attestandosi ad un +3,5% che ha deluso le attese. Tale rallentamento, andato deteriorandosi nel corso dell’anno, ha interessato dapprima i Paesi emergenti, espandendosi successivamente anche nelle principali economie avanzate. Per il 2019 le previsioni dei principali organismi internazionali restano pessimistiche, nonostante la crescita registrata nel primo trimestre del 2019, fermandosi al +3,2%.Le tensioni commerciali tra Cina e USA hanno avuto un ruolo determinante nel generare un clima di incertezza dei mercati, causa principale del rallentamento economico in corso. A queste si aggiungono le incertezze sulla Brexit, la contrazione dell’economia cinese, le forti variazioni di prezzo del petrolio, le crisi turca e argentina e le difficoltà del settore automotive tedesco. Il diffondersi di misure protezionistiche hanno causato un'inversione di tendenza del processo di liberalizzazione del commercio mondiale. Ne hanno risentito la spesa per investimenti e gli scambi internazionali, in netto rallentamento già a partire dalla seconda metà del 2018.

L’attività economica nelle economie avanzate ha decelerato lievemente nel 2018, fermandosi al 2,2% e un’ulteriore riduzione è prevista nel 2019 (1,8%). In Giappone la contrazione è stata più marcata, più lieve nel Regno Unito (+1,4%). Quest’ultimo ha visto un rallentamento nella seconda parte dell’anno, che ha riflesso da un lato la debolezza degli investimenti, dovuta alle incertezze sull’esito della Brexit, e dall’altro quella delle esportazioni, in connessione con la riduzione della crescita globale e l’esaurirsi degli effetti del deprezzamento della sterlina dei trimestri precedenti. Gli Stati Uniti hanno performato una robusta accelerazione nel 2018 ma si prevede un netto rallentamento nell’anno in corso (2,3%), mantenendo comunque una dinamica più propulsiva rispetto all’area euro, dove il PIL si è fermato al +1,9%, riflettendo il deterioramento del commercio mondiale e, nella fase finale dell’anno, anche un indebolimento della domanda interna. La crescita è tornata su livelli più sostenuti nel primo trimestre del 2019, ma restano deboli gli indicatori della fiducia delle imprese e delle famiglie.

2018-2019: IL CONTESTO ECONOMICO

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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FONTE:Bollettino Economico 3/2019, Banca d’Italia.

FONTE:Bollettino Economico 3/2019, Banca d’Italia.

All’interno dell’area vi sono andamenti eterogenei. I due Paesi maggiori Francia e Germania hanno segnato una crescita rispettivamente dell’1,7% e dell’1,4%, con previsioni sfavorevoli per il 2019 per entrambe le economie, soprattutto quella tedesca, colpita da una contrazione delle esportazioni, prevalentemente legata al settore automotive. La Spagna e soprattutto l’Irlanda hanno registrato nel

2018 una crescita nettamente superiore alla media dell’Area dell’euro (rispettivamente 2,5% e 6,8%), mentre l’Italia conferma il trend di crescita più basso dell’area, con un 0,9% e un modesto 0,1% per il 2019. La politica di bilancio dell’area nel 2018 è stata pressoché neutrale e si attende un andamento lievemente espansivo nel 2019. Gli orientamenti

Scenari macroeconomici(variazioni in punti percentuali)

Voci Previsioni Revisioni

2018 2019 2020 2019 2020

PIL Mondo 3,5 3,2 3,4 -0,1 0,0Paesi avanzati di cui:Area Euro 1,8 1,2 1,4 0,2 0,2Giappone 0,8 0,7 0,6 -0,1 -0,1Regno Unito 1,4 1,2 1,0 0,4 0,1Stati Uniti 2,9 2,8 2,3 0,2 0,1

Paesi emergenti di cui:Brasile 1,1 1,4 2,3 -0,5 -0,1Cina 6,6 6,2 6,0 0,0 0,0India 7,0 7,2 7,4 0,0 0,1Russia 2,3 1,4 2,1 0,0 0,6

Commercio mondiale 4,1 1,5 --- -1,4 ---

Crescita del PIL e inflazione(punti percentuali)

Voci Crescita del PIL Inflazione

2018 2018 - 4° trim. 2019 - 1° trim maggio 2019

Paesi avanzati di cui:Giappone 0,8 1,8 2,2 0,7Regno Unito 1,4 0,9 2,0 2,0Stati Uniti 2,9 2,2 3,1 1,8

Paesi emergenti di cui:Brasile 1,1 1,1 0,5 4,7Cina 6,6 6,4 6,4 2,7India 7,4 6,6 5,8 3,0Russia 2,3 2,8 0,6 5,1

Commercio mondiale 4,1 -0,6 -0,8

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dei singoli Paesi, tuttavia, sono stati fortemente eterogenei e le proiezioni dei conti pubblici a lungo termine, in relazione anche con le stime di crescita demografica, evidenziano rischi maggiori di sostenibilità delle finanze pubbliche per la maggior parte dei Paesi, ad esclusione della Germania.Le previsioni economiche d’estate 2019 della Commissione europea mostrano una situazione cautamente ottimista, con una moderata ripresa economica nella UE ed Eurozona, sui cui tuttavia pesano ancora tante incognite. La Commissione ha confermato le stime del Prodotto interno lordo (PIL) di Unione europea a 27 (senza Regno Unito) ed Eurozona, rispettivamente previste a 1,4% e 1,2%,

Le economie dei Paesi emergenti e in via di sviluppo hanno risentito in maniera diversa da Paese a Paese della contrazione globale dell’economia e del deterioramento della domanda estera. La Cina ha registrato la crescita meno significativa degli ultimi 25 anni (+6,6%), principalmente a causa della frenata degli investimenti in infrastrutture e un indebolimento del valore aggiunto nell’industria. È proseguito nel periodo il processo di riconversione dell’economia cinese, che si sta spostando verso una maggiore componente di servizi e un contributo più significativo della domanda interna, con particolare riferimento alla spesa delle famiglie e del governo. In coerenza con questo processo di ribilanciamento, le autorità

mentre per il 2020 una lieve crescita (+0,1%) è prevista sia per l’Europa nel suo complesso sia per gli Stati con la moneta unica.Per ciò che riguarda i Paesi dell’Europa Centro-Orientale, dove Finest è storicamente operativa, nel 2019 è prevista crescita maggiore in Polonia (4,4% invece del 4,2% previsto a maggio), Ungheria (4,4% invece di 3,7%), e Romania (4% invece di 3,3%), mentre il per il 2020 si prevede crescita in Repubblica ceca (+0,1% rispetto alle previsioni precedenti), in Croazia (+0,2%) e Romania (+0,6%). “La crescita robusta nell’Europa centrale e orientale contrasta con il rallentamento tedesco e il forte calo dell’Italia”, ha rilevato la Commissione europea.

cinesi hanno annunciato un obbiettivo di crescita per il 2019 tra il 6 e il 6,5%, mezzo punto percentuale in meno rispetto al 2018. Nel primo trimestre del 2019 i risultati sono stati in linea con l’obbiettivo. L’India è cresciuta del 7,4%, trainata prevalentemente dagli investimenti pubblici in infrastrutture, mentre la crescita del Brasile è rimasta contenuta (1,1%) risentendo del clima interno di incertezza politica e più in generale del trend al ribasso dei paesi emergenti. Buoni i risultati di crescita della Russia, dove l’attività economica ha ripreso a crescere nel 2018 con un +2,3%, un dato sensibilmente superiore alle attese. Hanno inciso i prezzi al rialzo dei beni petroliferi e gli investimenti in

FONTE:Bollettino

Economico 3/2019, Banca d’Italia.

Crescita del PIL e inflazione nell'area euro(variazioni percentuali)

Voci Crescita del PIL Inflazione

2018 2018 - 4° trim. 2019 - 1° trim giugno 2019

Francia 1,7 0,4 0,3 1,4Germania 1,4 0,0 0,4 1,3Italia 0,9 -0,1 0,1 0,8Spagna 2,6 0,6 0,7 0,6Area dell'euro 1,9 0,2 0,4 1,2

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infrastrutture, mentre le finanze pubbliche hanno beneficiato di maggiori introiti del comparto oil&gas. Rimane il commitment del governo per diversificare l’economia del Paese, ribadito anche con annunci di futuri nuovi investimenti in infrastrutture. Nonostante il perdurare delle sanzioni applicate dagli Stati Uniti, dal Canada, dall'Unione Europea e dal Giappone abbiano provocato alla Russia danni pari al 6% del PIL (PPA) ai dati del 2018, l'economia della Federazione Russa si è dimostrata sufficientemente resiliente da assorbire lo choc. Nel 2014, per esempio, l'economia russa è cresciuta solamente del +0,7% mentre nel 2015 e nel 2016 il PIL (PPA) ha addirittura subito una contrazione rispettivamente del -2,5% e del -0,2%. La crescita ha avuto segno nuovamente positivo nel 2017, con un +1,5% ed è proseguita nel 2018. Un leggero aumento si è registrato anche a livello dei salari reali mentre sono diminuite sia l'inflazione che la disoccupazione, attestatesi rispettivamente al 2,5% e al 4,5%.Tra i paesi africani del bacino del Mediterraneo, si segnalano Egitto e Algeria, che hanno sperimentato un aumento del PIL rispettivamente del 5,3 e del 2%.In questo contesto mondiale l’Italia nel 2018 ha deluso le aspettative dei principali analisti, con una crescita del PIL che ha perso slancio, arrestandosi ad un modesto +0,9%, in peggioramento nella seconda metà dell’anno. La moderata crescita del 2018 ha interessato tutte le aree territoriali, ma è stata trainata dal Nord, dove è risultata quasi doppia rispetto a quella nel Centro e nel Mezzogiorno. Su tale risultato hanno contribuito principalmente sia le minori vendite all’estero – dovute alla contrazione del commercio mondiale – sia l’indebolimento della domanda nazionale, soprattutto con riguardo agli investimenti e

alla spesa delle famiglie. Una lieve ripresa è stata registrata nel primo trimestre del 2019 (+0,2% rispetto al periodo precedente) mentre nel secondo trimestre l’andamento è stato stazionario, risentendo della scarsa vivacità del commercio internazionale e della debolezza del ciclo manifatturiero.L'attività produttiva si è indebolita in tutti i settori eccetto quelli dell'agricoltura e delle costruzioni. Il valore aggiunto ha rallentato nell'industria in senso stretto e nei servizi, come conseguenza della congiuntura internazionale meno favorevole e, nella seconda parte dell'anno, delle incertezze che hanno frenato la domanda nazionale.Il numero di aziende attive ha continuato ad aumentare, ma a un ritmo inferiore rispetto al 2017, per effetto della flessione del tasso di natalità, in atto dal 2010, e di un lieve incremento di quello di mortalità, diffuso a quasi tutti i settori. A frenare la creazione di nuove imprese ha contribuito in questi anni l'accresciuta emigrazione di forza lavoro giovane e istruita.La crescita degli investimenti è stata sostenuta, ma inferiore a quella dell'anno precedente, a causa dell'indebolimento del ciclo economico e della perdita di fiducia delle imprese. Gli investimenti nei prodotti della proprietà intellettuale hanno decelerato per il secondo anno consecutivo. Nel confronto internazionale, rimane evidente il ritardo dell'Italia nell'adozione e nell'utilizzo delle tecnologie digitali.Le esportazioni nazionali hanno registrato nel 2018 una crescita complessiva del 3%, sfiorando di 463 miliardi di € di vendite estere e offrendo un contributo significativo al PIL del Paese. La crescita dell’export è proseguita con moderazione anche nei primi mesi del 2019, anche se le incertezze sull'evoluzione del

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contesto globale hanno ridotto il sentiment delle imprese circa le prospettive future degli ordini esteri. Nel 2018 la crescita del PIL del Nordest italiano è stata ben superiore rispetto alla media nazionale, segnando un +1,4% complessivo; la crescita è stata molto più modesta nel Mezzogiorno (+0,4%) mentre Nordovest e Centro, con incrementi dello 0,8%, hanno segnato una dinamica vicina a quella nazionale.

A trainare la crescita del valore aggiunto nel Nordest sono state prevalentemente l’agricoltura (+3,6%) e l’industria (+3,2%). Buone performance anche per commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+2%), costruzioni (+1,6%) e servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,5%). Solo gli altri servizi registrano una lieve contrazione (-0,3%).Per il Friuli Venezia Giulia il 2018 è stato un anno di crescita più contenuta rispetto all’anno precedente, sia per la domanda interna che per quella estera, soprattutto a partire dalla seconda metà dell’anno. Il contributo è

stato positivo per tutti i comparti, incluse le costruzioni e la conferma del trend congiunturale ha determinato un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro, favorendo un lieve recupero del reddito disponibile delle famiglie. La produzione industriale delle imprese friulane e giuliane è dimezzata rispetto al 2017, passando dal +0,8% al +0,4%, con una marcata battuta d’arresto a partire dai mesi estivi del 2018. Il grado di utilizzo degli impianti ha raggiunto il suo massimo a metà 2018, per poi ricomprimersi ad un 80% a fine anno. Le vendite sono diminuite a partire dai mesi estivi, soprattutto nella componente interna e nel comparto siderurgico. Buone le performance nel settore dell’industria meccanica, nel settore alimentare e nel legno-arredo; quest’ultimo ha beneficiato, al contrario di altri comparti, di un aumento della domanda interna. Nel 2018 le esportazioni regionali hanno continuato a crescere (+5,9%), sebbene ad un tasso quasi dimezzato rispetto all’anno precedente, superando i 15 miliardi di € di vendite. Gli investimenti nel sistema produttivo regionale sono tornati a crescere, anche grazie ad una maggiore capacità del sistema bancario di sostenere l’iniziativa imprenditoriale, con prestiti in crescita, soprattutto verso le imprese manifatturiere. La redditività delle imprese regionali è rimasta stazionaria su livelli pressoché analoghi a quelli dell’anno precedente e la liquidità ha continuato ad aumentare. Le condizioni del mercato del lavoro hanno mostrato un ulteriore lieve miglioramento: l’occupazione è salita per il quarto anno consecutivo, portandosi sul livello più elevato dell’ultimo decennio e anche il settore edile, in sofferenza per molto tempo.

Nel 2018 la crescita del PIL del Nordest italiano è stata ben superiore rispetto alla media nazionale, segnando un +1,4% complessivo; la crescita è stata molto più modesta nel Mezzogiorno (+0,4%) mentre Nordovest e Centro, con incrementi dello 0,8%, hanno segnato una dinamica vicina a quella nazionale.

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Nel 2018 è proseguita la fase espansiva dell’economia del Veneto, sebbene anch’essa in rallentamento. La produzione industriale si è indebolita, soprattutto per il manifatturiero, ad esclusione della meccanica, del marmo e del vetro, che rimangono i settori trainanti dell’economia veneta. Il trend è rimasto poco vivace anche nei primi mesi del 2019. Col rallentamento congiunturale, anche in Veneto sono diminuiti gli investimenti industriali e si è interrotta la fase di crescita della redditività delle imprese iniziata nel 2013, pur mantenendosi su livelli piuttosto elevati. Le aziende venete si caratterizzano per una struttura finanziaria mediamente più equilibrata rispetto al passato, grazie al rafforzamento del patrimonio, all’ampio autofinanziamento e a condizioni di liquidità distese. Nonostante ciò l’accesso al credito è lievemente peggiorato, soprattutto per i prestiti al settore produttivo, mentre il ricorso a strumenti finanziari alternativi al sistema bancario resta ancora limitato.Le esportazioni venete di beni sono aumentate del 2,8%, seguendo un ritmo di crescita dimezzato rispetto all’anno precedente, e superando i 63 miliardi di vendite. Le esportazioni verso l’area dell’euro sono aumentate del 4% rispetto al 2017 e il rallentamento verso la Germania è stato in parte bilanciato dall’accelerazione delle vendite in Francia. La frenata dell’export è stata particolarmente intensa nei Paesi entrati nella UE nel decennio scorso, più lieve nel Regno Unito, dove però la dinamica era già debole nel 2017. Le esportazioni hanno inoltre rallentato nei paesi europei non appartenenti alla UE e in Cina; si sono ridotte nelle “Economie dinamiche dell’Asia”; hanno invece accelerato negli Stati Uniti.Sul fronte occupazionale, il numero degli occupati è cresciuto senza particolare vivacità. Il tasso di disoccupazione è rimasto

stabile ma sono aumentati i contratti a tempo indeterminato rispetto a quelli a termine. A conclusione, la ripresa ciclica iniziata nel 2014 è stata più marcata in Veneto che nella media nazionale, anche se nel 2018 il valore aggiunto regionale a prezzi costanti non aveva ancora recuperato pienamente il livello pre-crisi. Tra il 2013 e il 2018 il valore aggiunto regionale è cresciuto del 7%, un tasso superiore rispetto sia alla media del Nord Est sia a quella nazionale (6 e 5%, rispettivamente).Nelle province autonome di Trento e di Bolzano il PIL nel 2018 è cresciuto ad un ritmo leggermente superiore alla media nazionale e prossimo all’1%. Un risultato raggiunto grazie alla crescita dei consumi, degli investimenti e della spesa pubblica delle amministrazioni locali.La domanda estera ha continuato a crescere seppur con maggiore spinta rispetto al 2017. In provincia di Trento il fatturato dell’industria manifatturiera ha mantenuto una crescita costante (+5%), beneficiando dell’aumento della domanda sia interna sia estera; in provincia di Bolzano, il comparto industriale, particolarmente legato alle esportazioni soprattutto in Germania, ha risentito della forte frenata delle vendite all’estero connessa con le recenti difficoltà dell’economia tedesca. La redditività d’impresa è cresciuta in entrambe le provincie, anche grazie ad una riduzione degli oneri finanziari, mentre gli investimenti sono cresciuti sia in Trentino sia, in misura più intensa, in Alto Adige. Buono l’accesso al credito sia a Trento che a Bolzano, sebbene i prestiti siano cresciuti prevalentemente a favore delle imprese di maggiore dimensione. Le condizioni del mercato del lavoro sono ulteriormente migliorate, in prosecuzione con le dinamiche positive registrate nell’ultimo decennio.

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Le esportazioni hanno continuato a crescere (6,4% a prezzi correnti; 3,1% nella media italiana), in rallentamento rispetto all’anno precedente (8,7%). Per la Provincia di Bolzano, nel 2018 si è attenuata l’espansione dell’attività industriale che ha risentito di un minor sostegno della domanda estera. Nel 2018 le esportazioni altoatesine sono rimaste pressoché invariate (0,5%), dopo il forte incremento dell’anno precedente (8,3%).

ATTRATTIVITÀ DEI PAESI DI RIFERIMENTO DI FINEST S.P.A.

Si riporta qui di seguito la Classifica “Doing Business” della Banca Mondiale, che monitora annualmente la facilità di fare impresa in 190 Paesi. Rispetto all’anno scorso, il nostro Paese perde cinque posizioni nel ranking mondiale del Doing Business, scendendo dal 46esimo al 51esimo posto della classifica delle Nazioni in cui è più facile fare business, con un punteggio di 72.56 (-0,15) a fronte di una media Ocse pari a 77.80.L’estromissione dell’Italia dalla Top 50 si deve a una molteplicità di fattori, anche se la Banca Mondiale sottolinea in particolare che “l’Italia paga tasse più alte a causa della riduzione delle esenzioni sui contributi pagati dai datori di lavoro per i lavoratori assunti tra il 1°gennaio del 2016 e il 12 dicembre 2016”.L’Italia si posiziona in un ranking decisamente arretrato rispetto ai benchmark europei. Al primo posto della classifica mondiale si conferma la Nuova Zelanda con un punteggio complessivo di 86.59. Completano il podio Singapore (85.24) e Danimarca (84.64). Le prime tre posizioni sono dunque le stesse dell’anno scorso. Al quarto posto c’è Hong Kong, al quinto la Corea del Sud. Seguono Georgia, Norvegia e Stati Uniti. Chiudono la Top 10 Regno Unito e Macedonia.Si riporta qui di seguito la classifica che ricomprende i soli Paesi di pertinenza di Finest, che vede la Georgia al primo posto, seguita dalla Macedonia e dai Baltici: Lituania, Estonia, Lettonia. In fondo alla classifica alcuni Paesi MED travolti da scenari di grave instabilità interna, quali la Siria e la Libia, ma anche Algeria, Libano ed Egitto. Tra i Paesi Nord Africani la posizione più elevata è coperta dal Marocco.

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Economy RANK Starting a Business

Dealing with Construction

PermitsGetting

ElectricityRegistering

PropertyGetting Credit

Protecting Minority Investors

Paying Taxes

Trading across Borders

Enforcing Contracts

Resolving Insolvency

Georgia 6 2 27 39 4 12 2 16 43 8 60North Macedonia 10 47 13 57 46 12 7 31 29 37 30Lithuania 14 31 7 26 3 44 38 18 19 7 85Estonia 16 15 14 46 6 44 83 14 17 13 47Latvia 19 24 56 53 25 12 51 13 26 20 54Azerbaijan 25 9 61 74 17 22 2 28 84 40 45Austria 26 118 42 28 32 85 33 40 1 10 21Kazakhstan 28 36 35 76 18 60 1 56 102 4 37Spain 30 86 78 48 58 73 30 34 1 23 19Russian Federation 31 32 48 12 12 22 57 53 99 18 55France 32 30 19 14 96 99 38 55 1 12 28Poland 33 121 40 58 41 32 57 69 1 53 25Czech Republic 35 115 156 10 33 44 72 45 1 99 15Belarus 37 29 46 20 5 85 51 99 25 29 72Slovenia 40 38 120 23 56 112 30 41 1 110 9Armenia 41 8 98 17 14 44 51 82 46 24 95Slovak Republic 42 127 143 47 9 44 95 48 1 47 42Turkey 43 78 59 60 39 32 26 80 42 19 109Kosovo 44 13 100 113 37 12 95 44 51 50 50Moldova 47 14 172 81 22 44 33 35 35 69 68Serbia 48 40 11 104 55 60 83 79 23 65 49Israel 49 45 41 78 89 60 23 90 64 90 29Montenegro 50 90 75 134 76 12 57 68 47 44 43Italy 51 67 104 37 23 112 72 118 1 111 22Romania 52 111 146 154 44 22 64 49 1 17 52Hungary 53 82 110 122 30 32 110 86 1 22 65Cyprus 57 52 126 70 94 73 38 47 49 138 26Croatia 58 123 159 61 51 85 38 89 1 25 59Bulgaria 59 99 37 147 67 60 33 92 21 42 56Morocco 60 34 18 59 68 112 64 25 62 68 71Albania 63 50 151 140 98 44 26 122 24 98 39Kyrgyz Republic 70 35 29 164 8 32 38 150 70 131 82Ukraine 71 56 30 135 63 32 72 54 78 57 145Greece 72 44 39 79 153 99 51 65 31 132 62Uzbekistan 76 12 134 35 71 60 64 64 165 41 91Tunisia 80 63 77 51 87 99 83 133 101 80 67Malta 84 103 45 77 151 134 57 71 41 39 121Bosnia and Herzegovina 89 183 167 130 99 60 72 139 37 75 37

Egypt, Arab Rep. 120 109 68 96 125 60 72 159 171 160 101Tajikistan 126 60 135 173 91 124 38 136 148 61 146Algeria 157 150 129 106 165 178 168 156 173 112 76Libya 186 160 186 136 187 186 185 128 128 141 168

Sull’attrattività di un Paese rispetto agli investimenti esteri incide anche il livello di sviluppo della sua economia locale. Un indice utile a rilevare lo stato di benessere di un Paese è il GDP (PPP) per capita, ovvero il reddito pro-capite a parità di potere d’acquisto (Purchasing Power Parity - PPP).

Fonte: Rapporto Doing Business 2019, Banca Mondiale

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Nº GDP per capita, current prices (purchasing power parity; $) 2018 2019

1 Austria 52.137,43 53.715,56 2 Malta 45.605,88 48.246,38 3 France 45.775,15 46.978,40 4 Cyprus 39.973,22 41.836,33 5 Spain 40.138,82 41.538,07 6 Italy 39.636,99 40.206,33 7 Israel 37.972,00 39.160,23 8 Czech Republic 37.370,97 39.088,36 9 Slovenia 36.745,89 38.633,97

10 Slovak Republic 35.129,79 37.021,15 11 Lithuania 34.825,79 36.997,12 12 Estonia 34.095,76 35.717,83 13 Poland 31.938,66 33.747,36 14 Hungary 31.902,67 33.707,65 15 Latvia 29.901,29 31.490,82 16 Greece 29.122,96 30.505,84 17 Russian Federation 29.266,86 30.284,09 18 Kazakhstan 27.549,81 28.514,71 19 Romania 26.446,74 27.753,07 20 Croatia 26.221,43 27.579,98 21 Turkey 27.956,09 27.390,98 22 Bulgaria 23.155,64 24.484,65 23 Turkmenistan 19.527,24 20.409,11 24 Montenegro 19.043,32 19.907,85 25 Azerbaijan 18.075,90 18.793,77 26 Serbia 17.555,15 18.566,66 27 Algeria 15.439,92 15.765,50 28 Lebanon 14.684,07 15.208,31 29 Bosnia and Herzegovina 13.490,95 14.163,68 30 Albania 13.344,54 14.101,96 31 Egypt 13.366,47 14.028,03 32 Tunisia 12.371,69 12.800,79 33 Georgia 11.485,44 12.282,00 34 Kosovo 11.551,58 12.153,55 35 Libya 11.468,59 12.050,58 36 Armenia 10.176,09 10.828,05 37 Ukraine 9.283,43 9.743,46 38 Morocco 8.932,58 9.283,76 39 Uzbekistan 7.665,45 8.065,26 40 Moldova 7.304,50 7.700,11 41 Kyrgyz Republic 3.843,58 3.979,18 42 Tajikistan 3.415,78 3.577,74 43 Syria no data no data

Si riporta qui di seguito la classifica formulata dal World Economic Outlook (WEO) del Fondo Monetario Internazionale per i soli Paesi di competenza per Finest.

Fonte: Rapporto World Economic Outlook (WEO) del Fondo Monetario Internazionale, Aprile 2019

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L’ANDAMENTO DEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI E DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un rallentamento progressivo del commercio mondiale. Dopo il crollo del 2009 e il successivo rimbalzo, gli scambi mondiali hanno ripreso a crescere ma con un ritmo dimezzato rispetto al decennio precedente, con una forte riduzione dell’elasticità rispetto all’andamento dell’economia mondiale.

Se negli anni novanta il commercio cresceva fino a due volte e mezza la crescita del PIL, negli anni successivi alla crisi, tra il 2011 e il 2018, questo rapporto si è ridotto a 1,4.

Fattori di natura temporanea hanno interagito con un'elevata incertezza a livello globale, riconducibile soprattutto alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina; nel complesso le spinte protezionistiche hanno causato un'inversione di tendenza del processo di liberalizzazione del commercio mondiale. Ne hanno risentito la spesa per investimenti e gli scambi internazionali, in netto rallentamento nella seconda metà dell'anno.

Nel 2018 il commercio mondiale di beni e servizi è cresciuto per un modesto 2,8%. I settori più dinamici per gli scambi mondiali sono stati quelli delle materie prime e

della farmaceutica. L’industria estrattiva è aumentata dell’11,3%.

Tra gli altri settori con una crescita superiore alla media, si segnalano l’industria chimica e quella degli apparecchi elettrici (+9,4%). Sono invece cresciuti meno della media i settori che producono beni di consumo per la persona e per la casa, come gli articoli in pelle e i prodotti tessili e di abbigliamento.

Il perdurare delle incertezze sugli scenari economici e geopolitici mondiali ha inciso notevolmente anche sull’andamento degliIDE – INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI.

Il clima di incertezza che ha avvolto l’economia mondiale si è manifestato nel 2018 con una netta contrazione dei flussi globali degli investimenti diretti esteri in entrata (-13,4%), che già nel 2017 erano calati del 23% rispetto all’anno precedente.

Si conferma pertanto un trend di forte calo: come riportato sul Rapporto Annuale ICE 2019, i flussi di IDE verso le economie sviluppate hanno raggiunto il punto più basso dal 2004, con una diminuzione del 27% rispetto all’anno precedente (-18,5% quelli verso l’Unione Europea).

I flussi di IDE verso le economie in via di sviluppo sono invece aumentati del 2,3%, toccando nel 2018 oltre il 54% dei flussi totali. I flussi di IDE verso l’Asia sono aumentati del 6%, con una crescita concentrata verso la Cina, Hong Kong, Singapore, Indonesia e altri paesi dell’ASEAN, India e Turchia. I flussi verso l’Africa hanno raggiunto i 45 miliardi, con un aumento del 10% dopo la diminuzione del biennio precedente. L’Egitto

Se negli anni novanta il commercio cresceva fino a due volte e mezza la crescita del PIL, negli anni successivi alla crisi, tra il 2011 e il 2018, questo rapporto si è ridotto a 1,4.

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ne è rimasto il principale destinatario, nonostante una diminuzione dell’8%. Anche gli IDE verso il Medio Oriente hanno fatto registrare una ripresa, mentre sono diminuiti quelli verso l’America Latina e la CSI.

Nonostante il lieve calo nel 2018, gli USA si confermano come primo Paese per attrattività, col 23% degli stock totali. Seguono Cina, Hong Kong e Singapore. In Europa al primo posto come destinazione di IDE mondiali sono i Paesi Bassi mentre l’Italia ha migliorato la propria posizione rispetto al 2017, salendo dal diciannovesimo al quindicesimo posto, con l’1,9% degli IDE mondiali ricevuti.

Per quanto riguarda i flussi IDE in uscita, si conferma anche in questo caso una importante contrazione, con un 28% in meno rispetto al 2017, quando erano già calati del 3% rispetto al 2016. Su tale contrazione ha inciso fortemente il dato USA, che dalla prima posizione come investitore mondiale è uscito dalla graduatoria dei primi 20 Paesi.

Tale drastico cambiamento è dovuto principalmente alla politica di rimpatrio degli utili accumulati da multinazionali statunitensi, soprattutto nei primi sei mesi del 2018, a seguito della riforma fiscale di fine 2017: il mancato investimento degli utili

prodotti nel Paese estero e il conseguente rimpatrio in USA ha generato una netta contrazione degli IDE americani nel mondo.

Al secondo posto si è collocata la Cina. La Francia, che ha più che raddoppiato i flussi in uscita, è passata dall’ottavo al terzo posto. L’Italia si è collocata al quindicesimo posto di questa classifica, con una quota pari al 2,1% degli investimenti totali.

Nonostante il lieve calo nel 2018, gli USA si confermano come primo Paese per attrattività, col 23% degli stock totali. Seguono Cina, Hong Kong e Singapore.

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Graduatoria Paesi

Flussi ConsistenzeValori Composizione % Valori Composizione %

2013 2017 2018 2013 2017 2018 2000 2010 2018 2000 2010 2018

1 Stati Uniti 201 277 252 14,0 18,5 19,4 2.783 3.422 7.464 37,7 17,3 23,12 Cina 123 134 139 8,6 9,0 10,7 193 587 1.627 2,6 3,0 5,03 Hong Kong 74 111 116 5,2 7,4 8,9 435 1.067 1.997 5,9 5,4 6,24 Singapore 56 76 78 3,9 5,1 6,0 111 632 1.481 1,5 3,2 4,65 Paesi Bassi 51 58 70 3,6 3,9 5,4 244 588 1.673 3,3 3,0 5,26 Regno Unito 51 101 64 3,6 6,7 4,9 439 1.068 1.890 6,0 5,4 5,97 Brasile 59 68 61 4,1 4,5 4,7 - 640 684 - 3,2 2,18 Australia 56 42 60 3,9 2,8 4,6 121 527 682 1,6 2,7 2,19 Spagna 37 21 44 2,6 1,4 3,4 156 628 659 2,1 3,2 2,010 India 28 40 42 2,0 2,7 3,2 16 205 386 0,2 1,0 1,211 Canada 69 25 40 4,8 1,7 3,1 325 983 893 4,4 5,0 2,812 Francia 34 30 37 2,4 2,0 2,9 184 630 824 2,5 3,2 2,613 Messico 48 32 32 3,4 2,1 2,5 121 389 485 1,6 2,0 1,514 Germania 15 37 26 1,0 2,5 2,0 470 955 939 6,4 4,8 2,915 Italia 24 22 24 1,7 1,5 1,9 122 328 431 1,7 1,7 1,316 Indonesia 18 21 22 1,3 1,4 1,7 25 160 226 0,3 0,8 0,717 Israele 11 18 22 0,8 1,2 1,7 20 60 148 0,3 0,3 0,518 Vietnam 9 14 16 0,6 0,9 1,2 14 57 144 0,2 0,3 0,419 Corea del Sud 12 18 14 0,8 1,2 1,1 43 135 231 0,6 0,7 0,720 Russia 53 26 13 3,7 1,7 1,0 30 464 407 0,4 2,3 1,3

Mondo 1.431 1.497 1.297 100 100 100 7.377 19.751 32.272 100,0 100,0 100,0 Fonte: Rapporto ICE 2018-2019

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN ENTRATA: principali Paesi destinatari - Valori in miliardi di dollari a prezzi correnti

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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29

Graduatoria Paesi

Flussi ConsistenzeValori Composizione % Valori Composizione %

2013 2017 2018 2013 2017 2018 2000 2010 2018 2000 2010 2018

1 Giappone 135 160 143 9,8 11,2 14,1 278 831 1.665 3,8 4,1 5,42 Cina 107 158 130 7,8 11,1 12,8 27 317 1.938 0,4 1,6 6,33 Francia 20 41 102 1,5 2,9 10,1 365 1.172 1.507 4,9 5,8 4,94 Hong Kong 80 87 85 5,8 6,1 8,4 379 943 1.870 5,1 4,6 6,05 Germania 42 92 77 3,1 6,5 7,6 483 1.364 1.645 6,5 6,7 5,36 Paesi Bassi 69 28 59 5,0 2,0 5,8 305 968 2.427 4,1 4,8 7,87 Canada 57 80 50 4,1 5,6 4,9 442 998 1.325 6,0 4,9 4,38 Regno Unito 40 118 50 2,9 8,3 4,9 940 1.686 1.696 12,7 8,3 5,59 Corea del Sud 28 34 39 2,0 2,4 3,8 21 144 387 0,3 0,7 1,210 Singapore 45 44 37 3,3 3,1 3,6 56 466 1.021 0,8 2,3 3,311 Russia 70 34 36 5,1 2,4 3,6 19 336 344 0,3 1,7 1,112 Spagna 12 40 32 0,9 2,8 3,2 129 653 562 1,7 3,2 1,813 Svizzera 38 -35 27 2,8 -2,5 2,7 232 1.043 1.263 3,1 5,1 4,114 Arabia S. 5 7 21 0,4 0,5 2,1 5 26 105 0,1 0,1 0,315 Italia 25 26 21 1,8 1,8 2,1 169 491 548 2,3 2,4 1,816 Svezia 30 23 20 2,2 1,6 2,0 123 394 371 1,7 1,9 1,217 Taiwan 14 12 18 1,0 0,8 1,8 66 190 339 0,9 0,9 1,118 Thailandia 11 17 18 0,8 1,2 1,8 3 21 121 0,0 0,1 0,419 Emirati A. U. 8 14 15 0,6 1,0 1,5 2 55 139 0,0 0,3 0,420 Irlanda 29 -39 13 2,1 -2,7 1,3 27 340 912 0,4 1,7 2,9

Totale 1.376 1.425 1.014 100 100 100 7.408 20.310 30.974 100 100 100Fonte: Rapporto ICE 2018-2019

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA: principali Paesi di origine

Una larga parte degli scambi mondiali (circa il 75%) avviene nell’ambito di reti produttive internazionali (RPI) o catene globali del valore (CGV), con all’apice imprese leader di filiera, in genere multinazionali, che coordinano più soggetti geograficamente diffusi, in una rete complessa e articolata che concorre nel suo insieme alla realizzazione di beni finali, fornendo prodotti e servizi intermedi. Gli scambi di beni intermedi lavorati rappresentano circa il 50% del commercio mondiale, percentuale che è rimasta sostanzialmente stabile nel corso degli anni.Per ciò che riguarda l’Italia, nel 2018 i dati preliminari disponibili indicano che il numero delle imprese italiane a partecipazione estera, poco più 14.000 unità, è rimasto all’incirca invariato rispetto all’anno precedente, con un

fatturato di 639 miliardi di €, impiegando 1.798 mila addetti. L’Unione Europea si conferma come principale area di sbocco per le imprese italiane anche relativamente all’internazionalizzazione produttiva e non solo commerciale, benché con una concentrazione meno accentuata rispetto a quella che si osserva nei dati di commercio estero. Si confermano inoltre tra le principali aree di sbocco degli investimenti italiani all’estero i Paesi europei non UE (Svizzera, Russia e Turchia) e l’America settentrionale. La tipologia geografica delle partecipazioni estere evidenzia come le aziende italiane indirizzino i propri investimenti esteri prevalentemente non per ragioni delocative, quanto piuttosto per presidiare i mercati di sbocco e incrementare le proprie capacità competitive.

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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30

Aree e paesiImprese italiane

partecipate Dipendenti Fatturato

2012 2017 2018 2012 2017 2018 2012 2017 2018

Unione Europea 62,9 62,9 61,7 62,3 59,1 58,7 56,6 53,7 53,4Germania 19,2 19,2 17,4 13,4 13,9 13,7 12,0 14,0 14,0Francia 13,9 13,9 13,3 20,9 21,0 20,7 20,8 19,6 19,6Regno Unito 8,5 8,5 8,8 9,9 10,1 9,5 7,1 7,6 7,3Spagna 5,2 5,2 5,4 6,2 2,5 2,6 5,3 1,9 1,8Austria 3,1 3,1 3,6 1,5 1,7 1,6 1,6 1,4 1,4Paesi Bassi 3,6 3,6 3,3 2,7 2,6 2,6 3,8 2,4 2,5Belgio 2,1 2,1 2,2 1,0 1,2 1,2 0,9 1,3 1,3Svezia 2,0 2,0 2,0 3,6 3,3 3,3 2,2 2,2 2,3Danimarca 1,5 1,5 1,3 0,7 0,6 0,6 0,7 0,6 0,6Finlandia 0,7 0,7 0,6 0,9 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4Paesi europei non UE 8,6 8,6 8,3 7,1 6,0 5,7 9,9 8,0 7,7

Svizzera 6,6 6,6 6,5 5,3 0,6 0,6 6,8 5,7 5,6Russia 0,7 0,7 0,7 1,2 0,5 0,5 2,5 1,7 1,5

Africa settentrionale 0,2 0,2 0,2 0,1 0,3 0,2 1,1 0,8 0,8Altri paesi africani 0,1 0,1 0,1 0,3 0,3 0,4 0,4 0,3 0,4Sud Africa 0,1 0,1 0,1 0,3 0,3 0,4 0,4 0,3 0,4

America settentrionale 18,6 18,6 18,2 23,0 23,9 24,3 22,2 23,3 23,7Stati Uniti 17,9 17,9 17,5 22,3 23,3 23,7 21,8 22,8 23,2Canada 0,7 0,7 0,7 0,7 0,6 0,6 0,4 0,4 0,4

America centrale e merid. 0,4 0,4 0,7 0,7 0,8 0,9 0,8 0,6 0,6Argentina 0,2 0,2 0,3 0,6 0,6 0,6 0,6 0,3 0,3Brasile 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1

Medio Oriente 1,3 1,3 1,7 0,8 1,4 1,4 3,2 3,3 3,3Emirati Arabi Uniti 0,2 0,2 0,4 0,3 0,4 0,4 0,1 0,2 0,2Kuwait 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 2,7 2,4 2,4

Asia centrale 0,9 0,9 0,9 0,5 0,5 0,6 0,4 0,6 0,6India 0,9 0,9 0,9 0,5 0,5 0,6 0,4 0,5 0,6

Asia orientale 6,4 6,4 7,7 5,0 7,5 7,7 5,2 9,1 9,3Giappone 3,1 3,1 3,4 3,1 3,7 3,8 2,5 3,6 3,7Cina 1,7 1,7 2,3 0,7 2,0 2,1 0,6 2,5 2,6Hong Kong 0,6 0,6 0,7 0,4 0,9 0,9 0,5 1,2 1,2Corea del Sud 0,3 0,3 0,3 0,2 0,3 0,3 0,9 1,1 1,1

Oceania 0,5 0,5 0,5 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2Australia 0,4 0,4 0,4 0,1 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Valore (unità e milioni di €) 12.443 14.253 14.173 1.168.104 1.350.908 1.379.560 568.385 615.273 621.524Variaz. % sull'anno prec. 2,8 1,9 -0,6 0,5 5,2 2,1 -2,3 4,3 1,0 Fonte: Rapporto ICE

2018-2019

IMPRESE ITALIANE A PARTECIPAZIONE ESTERA PER AREE E PRINCIPALI PAESI

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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La maggioranza delle imprese italiane partecipate all’estero continua a concentrarsi nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (40%), settore per lo più costituito da filiali e joint ventures di imprese manifatturiere.

L’industria manifatturiera, seppur in calo rispetto all’anno precedente, ha coinvolto nel 2017, 7.390 attività e occupato un numero di addetti pari al 50% del totale.

Tra i settori più interessati da processi di internazionalizzazione e più dinamici prevalgono la metallurgia e i derivati del petrolio, preceduti dal comparto degli autoveicoli, rimorchi e semi-rimorchi, il principale in termini di addetti e di fatturato.

Di particolare rilevanza è stato lo sviluppo della partecipazione in imprese di servizi alle imprese.

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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“La nostra società è presente da oltre venticinque anni in Albania, Paese in cui realizziamo camicie uomo/donna di alta qualità destinate ai migliori clienti nazionali ed internazionali.Grazie alla partnership con FINEST stiamo realizzando un nuovo stabilimento a Tirana dotato delle più aggiornate tecnologie produttive e logistiche.Questo importante investimento ci consentirà di aumentare i livelli di qualità ed efficienza dell’intero ciclo produttivo e commerciale per poter meglio affrontare le sfide dei prossimi anni”.

Paolo Xoccato, A.D. XACUS S.r.l.

XACUS S.R.L.

Società estera: MEDITERRANEA Sh.p.k., Albania

Azienda italiana di S. Vito di Leguzzano (VI)

Settore: abbigliamento

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INVESTIMENTI 2018 – 2019

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€ 15,95€ 17,36

€ 15,62

€ 11,52

€ 15,39

20142015

20152016

20162017

20172018

20182019

10 %20 %30 %40 %50 %60 %70 %80 %90 %100%

0 %

FINANZIAMENTIESTERO

PARTECIPAZIONIESTERO

8,2/Mil. 9,2/Mil. 11,5/Mil. 15,4/Mil. 15,6/Mil. 15,9/Mil.15,9/Mil.

20122013

20132014

20142015

20152016

20162017

20182019

20172018

12%

88%78%

62%55%

67%55%

27%

1.019

7.2267.152

7.087

38%4.433

8.521

45%6.865

4.711

73%12.650

8.791

45%7.167

10.515

33%5.10522%

2.020

34

INVESTIMENTI 2018 – 2019

La Società nel corso dell’esercizio ha deliberato nuove operazioni attinenti 14 progetti di internazionalizzazione diretta (I.D.E.) di valore complessivo pari a 33,2 milioni di €, acquisendo nuovi investimenti per 17,4 milioni di € (+9%Y.O.Y).

BREAK DOWN INVESTIMENTI EFFETTUATI NELL’ESERCIZIO 2018 - 2019PER TIPOLOGIA D’INVESTIMENTO

L’analisi evidenzia l’aumento dell’incidenza della componente Finanziamenti Soci sul totale investimenti di ciascun esercizio, questo a discapito della componente Partecipazioni. Il cambiamento del PRODUCT – MIX è collegato all’incremento del valore medio di ciascun singolo progetto di Internazionalizzazione, laddove il limite massimo del 25% di sottoscrizione del c.s. della società partecipata (limite dettato dalla legge istitutiva) costituirebbe senza il corposo ricorso a Finanziamenti Soci una limitazione nel fornire alle Imprese un FUNDING di scopo adeguato ai progetti sottostanti.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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Polonia

Rep. Ceca

Moldavia

Austria

Serbia

Russia

Egitto

Albania

Romania

Croazia

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000

€ 0,3 mln

€ 0,5 mln

€ 0,5 mln

€ 0,8 mln

€ 0,9 mln

€ 1,2 mln

€ 1,5 mln

€ 3,3 mln

€ 3,3 mln

€ 5 mln

2018 - 2019

2018 - 2019

00

n

nn

€€€€€€€ 0,

000

nnnn

00

8 -

8 -

0000 00 000

35

La Polonia, in un esercizio definito dagli operatori di grande cautela in materia di nuovi I.D.E. si conferma il Paese a maggior attrazione grazie ad indicatori fondamentali interni positivi ed alla presenza di Multinazionali decise a rafforzare le proprie strutture industriali già operative.

PER LOCALIZZAZIONE

PER REGIONE DI ORIGINATIONIl 72,27% degli I.D.E. effettuati sono stati promossi da P.M.I. localizzate nella Regione Veneto, il 19,01% in Trentino Alto Adige e l’8,72% nella Regione F.V.G. La maggior popolosità di PMI nel territorio Veneto e la loro propensione verso gli I.D.E. sono gli elementi principali che non solamente nell’esercizio in consuntivazione hanno determinato una maggiore richiesta da parte di questa regione.

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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Polonia

Bulgaria

Romania

Croazia

Slovacchia

Rep. Ceca

Moldavia

Spagna

Bosnia

Altri paesi

Egitto

Slovenia

Turchia

Austria

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000

Russia

Serbia

2.760

1.761

1.702

1.626

1.600

3.300

3.384

3.875

4.157

6.016

5.916

7.227

7.805

8.969

11.156

11.571

36

ANALISI DEL PORTAFOGLIO STORICO

PER LOCALIZZAZIONEIl portafoglio acquisito è geograficamente ripartito nei seguenti Paesi.

PER TIPOLOGIA D’INVESTIMENTOIl Portafoglio netto in essere al 30/06/2019 ammonta a complessivi 86,683 mln di € suddivisi in:

• Partecipazioni: 52,75% pari a 45,727 mln di €• Finanziamenti Soci e crediti core: 47,25% pari a 40,956 mln di €

PER REGIONE DI ORIGINATION Il portafoglio acquisito registra un trend storico di prevalenza circa gli I.D.E. promossi da imprese venete (64%), seguite da quelle friulane (19%) e trentine (17%). Come già precedentemente evidenziato la maggior propensione delle imprese venete nel promuovere I.D.E. è dettato dal numero e dalle dimensioni delle medesime. Nel contempo va evidenziato che in una fase di ripensamento degli I.D.E. dovuta alle incognite afferenti gli scambi commerciali internazionali le Imprese del territorio hanno privilegiato il rafforzamento degli I.D.E. già in essere situati in location collaudate a discapito di quelli ipotizzati in nuove location. Questo fatto ha ulteriormente aumentato il gap attinente l’origination degli investimenti a favore del territorio Veneto.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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RISORSE DISPONIBILI PER IL TERRITORIOFinest nasce grazie ad una Legge di carattere nazionale che ne determina le finalità. Il capitale di rischio originariamente allocato per singola Regione viene destinato allo sviluppo economico delle imprese di quei territori.Le risorse di patrimonio netto rese originariamente disponibili dalle singole Regioni per effetto della Legge istitutiva, ed incrementate pro-quota a seguito della politica di capitalizzazione degli utili conseguiti, vengono di seguito riepilogate ponendole a raffronto con il valore degli impieghi lordi in essere alla data del 30/6/2019.

Ne consegue che al lordo delle risorse indistinte, le risorse finanziarie utilizzate per finanziare I.D.E. promossi da Imprese Venete sono stati in parte finanziati con risorse messe a disposizione dalla Regione F.V.G., questo per un importo pari a 21,07 milioni di €, comunque non distolti alle iniziative promosse nella Regione F.V.G., grazie ad una situazione di liquidità della Finanziaria con saldi di liquidità mediamente oscillanti tra i 40 ed i 50 milioni di €.

FINEST S.P.A. - RISORSE DISPONIBILI PER IL TERRITORIO - 30/06/2019

rif. art. 2 c. 6 Legge 19/91 modificato da art. 21 c. 4 D.Lgv. 143/98 - artt. 6-8 Statuto - delibere Assemblea 15/03/1999-18/10/07 e CdA 30/10/07

Risorse FINEST Risorse FVG Risorse Veneto Risorse TAA Risorse indistinte

Risorse capitale da fondi statali ex L. 19/91 114.416.377,88 90.659.360,52 18.592.448,37 5.164.568,99

Risorse capitale da fondi propri 18.183.259,57 12.777.660,14 2.174.283,55 3.231.315,88

Risorse capitale diverse (aumento gratuito/conversione €) - rif. fondi L. 19/91 3.902.968,49 2.982.812,58 711.988,60 208.167,31

Risorse capitale diverse (aumento gratuito/conversione €) - rif. fondi propri 674.164,21 474.602,34 85.765,50 113.796,37

Capitale sociale 137.176.770,15 93.642.173,10 32.556.699,45 2.260.049,05 8.717.848,55

Risorse Riserve Statutarie rif. fondi statali L. 19/91 9.791.565,21 7.749.395,79 1.597.546,46 0 444.622,96

Risorse Riserve Statutarie rif. fondi propri 1.560.553,71 0 1.096.696,32 2.174.283,55 276.826,11

Riserve statutarie 11.352.118,92 7.749.395,79 2.694.242,79 85.765,50 721.449,07

Risorse PN disponibili 148.528.889,07 101.391.568,89 35.250.942,24 2.260.049,05 9.439.297,62

100% 68,26% 23,73% 1,65% 6,36%

Erogato attuale (impieghi) 98.210.089,81 20.246.185,01 56.320.951,85 21.603.051,95 39.901,00

Utilizzo risorse PN disponibili per erogazioni (attuale) 50.318.799,26 81.145.383,88 -21.070.009,61 -19.155.971,63 9.399.396,62

Risorse PN disponibili per erogazioni (attuale) 50.318.799,26 0 0 0

Risorse "in prestito" da FVG a Veneto e TAA per erogazioni (attuale) -30.826.584,62 18.612.050,78 13.089.279,87 -874.746,03

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LE ATTIVITÀ AD ELEVATA COMPONENTE SISTEMICA

LO SPORTELLO REGIONALE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA – SPRINT FVG E I PROGETTI SPECIALINella sua azione quotidiana di assistenza alle imprese FINEST garantisce un solido supporto istituzionale grazie alla rete di relazioni costituite negli anni con partner pubblici e privati, nazionali ed esteri, attivi nel settore dell’internazionalizzazione e dell’attrazione degli investimenti.In questo contesto si segnalano in particolare le azioni ad elevata componente sistemica, quali quelle collegate allo Sportello regionale per l’internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia (SPRINT FVG) e ai “Progetti Speciali”.Lo SPRINT FVG è uno strumento che riunisce i diversi soggetti che operano a sostegno dei processi di internazionalizzazione quali il Ministero dello Sviluppo Economico, ICE-Agenzia, SIMEST, SACE, Informest, Friulia, il Polo tecnologico di Pordenone, l'intero sistema camerale regionale, la Regione Friuli Venezia Giulia e Finest, che ne ha in capo la gestione. Scopo principale dello Sportello è quello di costituire un punto di contatto unico per le imprese della Regione FVG volto alla diffusione degli strumenti finanziari, assicurativi, promozionali e di assistenza tecnica del sistema nazionale e regionale che permettono la realizzazione di progetti di internazionalizzazione, dalle attività di export alla realizzazione di investimenti diretti esteri (IDE). In continuità con le azioni promosse nel precedente esercizio e di concerto con quanto previsto dalle Direttive annuali, anche nell’anno sociale 2018-2019 Finest e Regione FVG hanno continuato ad adoperarsi per dare nuovo impulso allo SPRINT FVG e al relativo Fondo per l’Internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia, operando su due direttrici principali: da un lato “fare rete” con le altre realtà presenti sul territorio, operando in sinergia con eventuali progettualità internazionali già avviate dalla Regione, dall’altro mantenendo un

dialogo costante con il Servizio Vigilante per una corretta gestione giuridico-amministrativa del Fondo. Da tale costruttivo confronto è emersa la necessità di rivedere lo strumento, sia dal punto di vista programmatico-strategico, che da quello amministrativo, così da renderlo uno strumento attuale, efficace ed efficiente a beneficio delle imprese regionali.Nell’ambito del rilancio dello SPRINT FVG si segnala inoltre la prospettata collaborazione tra Regione FVG e Regione Veneto, in cui viene riconosciuto a Finest il ruolo di asset strategico del territorio per sviluppare ulteriormente il processo di internazionalizzazione delle imprese del Sistema Nord-Est. Per quanto riguarda i “Progetti Speciali”, pur non partecipando a nuovi partenariati operativi, nel presente anno sociale Finest ha comunque preso parte come partner di rete o come partner istituzionale ad alcune iniziative progettuali relative alla diffusione sul territorio della conoscenza degli strumenti per l’internazionalizzazione e dei mercati di sua competenza. Del pari ha mantenuto vivi i contatti con Istituzioni, Enti di riferimento e imprese segnalando all’occorrenza eventuali iniziative di potenziale interesse nel settore della progettazione europea e nazionale. Si sono inoltre concluse le attività amministrative interne residue dei progetti AGRONET e EASYCONNECTING finanziati dal programma IPA Adriatic Cross Border Cooperation Programme 2007-2013.

LA RETE D’IMPRESA BRIDGE TO RUSSIAFinest è partner fondatore della Rete d’Impresa con soggettività giuridica Bridge to Russia. Bridge to Russia è la prima rete d’impresa italiana operativa in Russia e specializzata nel

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promuovere il business delle imprese nazionali nel grande mercato BRIC e nei limitrofi Paesi dell’Unione doganale euroasiatica. Nata nel 2014 come strumento operativo a seguito di un accordo siglato a Trieste tra Vladimir Putin e l’allora Primo Ministro Enrico Letta, la rete Bridge to Russia fornisce un pacchetto i prodotti e servizi che facilitano l’ingresso delle aziende italiane in Russia, dalle prime fasi iniziali di ricerca di mercato e di eventuali partner locali fino all’eventuale investimento commerciale e/o produttivo.Oltre a Finest, che è socio fondatore e dal 2016 ne detiene la presidenza, la rete vede il supporto tecnico e operativo della Società di consulenza internazionale IC&Partners S.p.A., con sede a Udine e uffici nei principali Paesi di destinazione di Finest, ivi inclusa la Russia, anch’essa presente da oltre 25 anni nel Paese.Il punto di forza della rete d’impresa è la forte collaborazione instaurata tra i retisti e i partner coinvolti, grazie alla quale le imprese italiane – soprattutto le PMI - possono ottenere assistenza e supporto in ogni fase del processo di internazionalizzazione. Nel 2019 sono stati siglati due nuovi accordi di partnership tra Bridge to Russia e rispettivamente Unistudio Professionisti Associati di Verona e Brunel Russia - Technical and Engineering Recruitment Moscow, allo scopo di incrementare i servizi disponibili e aumentare il target di riferimento.Dal proprio ufficio di Mosca, con personale italiano e russo, Bridge to Russia offre supporto amministrativo, contabile, legale e commerciale per mezzo della associata IC&Partners. Inoltre sostiene finanziariamente l’investimento internazionale, grazie all’intervento in equity e financing della finanziaria per l’internazionalizzazione Finest S.p.A. Grazie alla partnership con Unistudio Professionisti

Associati di Verona, realtà operativa dal 1970 e con un team di oltre 50 collaboratori tra soci, professionisti e dipendenti, la rete di Bridge to Russia è in grado di prestare consulenza tributaria e societaria, nazionale ed internazionale con particolare riferimento ad operazioni straordinarie relative ad assetti societari e di gruppo, valutazioni d’azienda, pianificazione fiscale nazionale ed internazionale. Il partner veronese, inoltre, vanta un particolare know-how quale Strategic & Financial Advisor, con competenze specialistiche nella consulenza strategica, direzionale e nella finanza straordinaria, con operazioni di M&A, joint venture estere, raccolta di capitale e riorganizzazioni societarie. Il partner Brunel Russia - Technical and Engineering Recruitment Moscow è una società di diritto russo che fa parte del Gruppo olandese Brunel, specializzato nei servizi di recruitment di personale, sia temporaneo che permanente e presente in 100 Paesi del mondo. Brunel ha una expertise in settori chiave dell’economia russa come l’oil&gas, la logistica, l’automotive, il settore minerario e le infrastrutture ed è in grado di fornire il personale locale qualificato per le imprese italiane in loco.Con Bridge to Russia, le aziende italiane trovano pertanto un punto unico di riferimento per ogni aspetto del proprio processo di crescita in Russia.Tutte le attività di Bridge to Russia sono state sviluppate sia dall’Italia che dall’ufficio di Mosca, dove Finest ha una propria sede. Grazie a Bridge to Russia, Finest ha potuto promuovere con maggiore efficacia la propria operatività verso la Russia, ha migliorato la propria rete di relazioni in Italia e nel Paese e ha avuto modo di intercettare un numero maggiore e più qualificato di progetti di internazionalizzazione verso quell’area geografica.

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ATTIVITÀ DI MARKETING,

PROMOZIONE E SVILUPPO

DEL MERCATO 2018 - 2019

“Searching a new way”. L’idea come ricerca che anticipa il futuro: è da qui che nasce Montura®, dalla voglia di guardare oltre i confini dell’esperienza per ricercare sempre nuove soluzioni, proprio come l’alpinista che alimenta i suoi sogni esplorando gli orizzonti che appaiono al di là di ogni meta e di qualunque cima raggiunta. Il gruppo TASCI produce e commercializza abbigliamento tecnico e calzature per la montagna e l’outdoor. In FINEST abbiamo trovato il partner finanziario ideale per la prosecuzione del programma di investimenti presso la nostra controllata produttiva in Moldavia: solida base per il solido futuro del Gruppo e del marchio Montura®.

TASCI S.r.l.

TASCI S.R.L.

Società estera: CSM UNIFORM Srl, Moldavia

Azienda italiana di Rovereto (TN)Settore: abbigliamento

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ATTIVITÀ DI MARKETING,

PROMOZIONE E SVILUPPO

DEL MERCATO 2018 - 2019

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ATTIVITÀ DI MARKETING, PROMOZIONE E SVILUPPO DEL MERCATO 2018-2019

SVILUPPO COMMERCIALEIl contatto col territorio e le aziende produttive è fondamentale per l’attività di una Società come Finest che, per quanto sia di proprietà prevalentemente pubblica, opera comunque a condizioni di mercato e si confronta con numerosi competitor, su un target cliente limitato e di nicchia. Sebbene con strumenti e normative diversi, banche, fondi di investimento e altri enti finanziari pubblico/privati attingono allo stesso bacino d’utenza di Finest, molto spesso con maggiore elasticità per il fatto di non dover rispondere ai parametri di una legge nazionale costitutiva. Negli ultimi anni è intervenuto anche lo strumento dei mini-bond, ovvero titoli di debito emessi da piccole e medie imprese e sottoscritti da investitori professionali e qualificati. Il Politecnico di Milano nel suo “Osservatorio Mini-Bond” che si focalizza sulle emissioni inferiori a 500 milioni di € (e specialmente su quelle inferiori ai 50 milioni) riporta nell’ultimo “censimento” pubblicato nel 2019 che anche nel 2018 l’industria dei minibond ha confermato il

proprio costante sviluppo, con 498 imprese italiane – prevalentemente del Nord Italia - che hanno collocato minibond a fine anno, di cui 260 sono PMI. A fronte di questo contesto altamente competitivo, per Finest resta fondamentale il contatto altamente personalizzato con le imprese clienti, sulle quali intervenire non solo con i propri strumenti tipici, ma anche e soprattutto con le competenze e la rete professionale sviluppata in oltre 25 anni di attività sui mercati internazionali. È per questo motivo che la Società continua ad impegnarsi nel rapporto one-to-one con l’impresa, monitorando quotidianamente il mercato, sia direttamente - tramite i propri collaboratori - che indirettamente, grazie alle relazioni con istituzioni, associazioni di categoria, consulenti, commercialisti, avvocati e professionisti di vario titolo. Nell’esercizio in esame la Società ha incontrato direttamente circa 200 aziende, distribuite in maniera proporzionale alle dimensioni e

Coerentemente con la politica aziendale e il piano industriale approvato, le attività promozionali per l’anno in chiusura hanno avuto l’obbiettivo principale di diffondere la conoscenza presso le aziende e gli stake holders degli strumenti per l’internazionalizzazione di Finest e del Sistema Italia nel suo complesso. Inoltre la Società ha incrementato le iniziative mirate a creare occasioni di business match tra i propri clienti e contatti, per favorire la nascita di relazioni e iniziative comuni, soprattutto a favore delle PMI.

I punti focali su cui si è concentrata l’azione di marketing anche per questo esercizio sono i seguenti:• sostegno attivo allo sviluppo commerciale della Società, con monitoraggio e selezione

di aziende prospect e di progetti di internazionalizzazione di interesse strategico;• gestione e potenziamento dei canali indiretti;• presidio della brand awareness, per una maggiore conoscenza dello strumento Finest

e per sviluppare una percezione positiva della Società quale equity partner istituzionale e socio finanziatore.

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alla numerosità delle realtà produttive delle tre Regioni di competenza. I contatti diretti rappresentano, per la tipologia di prodotto di Finest e la connessa attività altamente consulenziale, lo strumento commerciale e promozionale maggiormente utilizzato e profittevole. Grazie a questa attività quotidiana la Società mantiene il monitoraggio dei progetti al vaglio delle imprese – che spesso richiedono tempi lunghi di analisi e incubazione – ed è in grado di apportare un contributo concreto all’imprenditore, guidandolo nelle scelte di mercato, nella definizione del business plan e nella pianificazione finanziaria dell’investimento. La sartorialità nella gestione delle posizioni dei clienti soci e l’unicità di ogni investimento estero pongono sempre al centro la relazione umana e professionale, nonché il know-how della rete commerciale della Società.

I RAPPORTI CON ENTI, ISTITUZIONI E PROFESSIONISTILa Società intrattiene da sempre rapporti di vicendevole interesse con le istituzioni locali, nazionale ed estere, e con gli enti professionali e di categoria. Tramite questi rapporti, Finest incrementa la capacità di monitorare il tessuto produttivo e contestualmente mette a disposizione il proprio know-how internazionale anche a soggetti terzi che si relazionano quotidianamente con le aziende.Attualmente la Società ha in essere oltre 60 convenzioni con Confindustrie e Camere di Commercio locali ed estere, associazioni imprenditoriali e studi legali, commercialisti e di consulenza internazionale, istituti bancari. Nell’esercizio in essere sono state stipulate altre 3 nuove convenzioni, 2 con professionisti del territorio ed una con Confindustria Romania. Grazie a questi accordi, la Società organizza

periodicamente attività info-formative ai soggetti interessati e ai loro associati/clienti, fornendo un servizio targettizzato e personalizzato. Sul piano istituzionale, permangono i rapporti di periodico scambio e interazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ICE, Sace-Simest, Informest e altri enti per la promozione dell’internazionalizzazione sul territorio. Anche durante questo esercizio Finest ha partecipato attivamente al “Roadshow per l’Internazionalizzazione”, un evento itinerante organizzato dall’ICE e che tra le tante tappe ha toccato anche alcune città del triveneto. Sul fronte della collaborazione con Sace-Simest, le due società hanno analizzato e condiviso diversi progetti di internazionalizzazione che prevedevano la possibilità di un duplice intervento dei due enti a favore delle imprese, per ottimizzare le risorse e sviluppare un pacchetto finanziario completo. Per ciò che riguarda le istituzioni locali, i rapporti con le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e con le Provincie Autonome di Trento e Bolzano sono proseguiti attivamente sia nell’ambito della vita societaria - in considerazione delle quote sociali detenute dagli stessi – sia nell’ambito dello sviluppo delle politiche economiche territoriali, di cui Finest è strumento operativo.

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MODALITÀ DI GESTIONE DEI RISCHI

L’individuazione e la gestione dei rischi inerenti il Core Business di Finest sono le attività cardine in quanto l’investimento (di natura pluriennale) ha, come importante presupposto, l’assunzione del rischio stesso. Il Consiglio di Amministrazione ha confermato la centralità del rapporto con le società partecipate, attraverso le aziende italiane che propongono il piano di sviluppo internazionale, consolidando la responsabilità primaria in capo al Responsabile di progetto, sia nella fase di istruttoria ed analisi, che nella successiva fase di monitoraggio.A partire dallo scorso esercizio la Direzione ha potenziato i supporti operativi del Responsabile di Progetto, tramite l’incremento delle risorse del back office e con l’introduzione del nuovo strumento denominato Analisi Integrata di Impresa, disponibile su sopporto web, finalizzato ad un approfondimento dell’indagine conoscitiva di controparte.La fase di istruttoria, momento dedicato alla selezione, analisi e realizzazione del progetto di investimento coinvolge il Risk Controller interno e il Risk Management di Capogruppo, l’Area Legale funzione Attuazioni, con lo scopo di identificare, sin dalle prime fasi di avvio dell’analisi di fattibilità, i presunti rischi e le conseguenti mitigazioni.Vengono indetti periodicamente dei Comitati Interni al fine di analizzare e individuare potenziali elementi critici, legati sia all’esame dell’evoluzione dell’investimento, sia al monitoraggio dei rischi (portafoglio partecipazioni).Di seguito viene rappresentata un’analisi dei principali rischi finanziari ed operativi che la Società si trova a fronteggiare nella propria attività core, e le relative politiche di mitigazione.

RISCHI FINANZIARIFinest ha la mission di accompagnare le imprese del Triveneto nello sviluppo di progetti di internazionalizzazione nel perimetro europeo e

dei paesi Meda previsti dalla legge istitutiva. Tale attività si concretizza, in sintesi, con l’acquisizione di partecipazioni di minoranza (di norma 25% e fino ad un massimo del 49% in determinate situazioni) di società’ di capitali estere (già costituite o da costituire) alle quali Finest può altresì concedere un finanziamento soci a copertura del fabbisogno finanziario complessivo del piano oggetto dell’investimento.In fase di istruttoria, Finest analizza tutti gli elementi necessari al fine di cogliere per tempo eventuali limitazioni normative, anche di tipo transitorio, che possano incrementare il rischio. La sottoscrizione di patti parasociali, normalmente a carico dell’azienda nazionale promotrice l’investimento, va a calmierare nella sostanza tale potenziale rischio. Il monitoraggio delle posizioni in portafoglio attraverso processi e strumenti operativi di analisi andamentale della rischiosità degli investimenti mitigano il rischio credito connesso al peggioramento inatteso della condizione economico-finanziaria delle controparti verso le quali vi è un’esposizione creditizia.Il Rischio di Mercato è calmierato dalla contrattualistica che disciplina gli accordi con la società italiana promotrice l’investimento estero, mitigando sia il rischio di credito, attraverso la sottoscrizione del contratto che regola la proposta irrevocabile di acquisto da parte della società proponente italiana e la proposta irrevocabile di vendita da parte di Finest, sia il rischio di prezzo, che, per quanto quantificabile puntualmente solo nella fase di disimpegno, fornisce un range di valore compreso tra un prezzo floor ed un prezzo cap.Il rischio inerente i tassi di interesse, trova copertura, nelle operazioni afferenti il core business, nella tipologia di contratto di finanziamento che ne disciplina il rimborso. Una policy interna definisce i tassi minimi applicabili ad ogni progetto di investimento, in ragione di un tasso minimo collegato alla valutazione del

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rischio dello stesso, che viene espresso tramite un rating di progetto. Nel corso dell’esercizio la piattaforma dedicata all’analisi del rating delle controparti è stata oggetto di importanti aggiornamenti relativi alla consuntivazione di dati statistici e al monitoraggio delle posizioni in portafoglio. L’attività di investimento della liquidità di Finest viene curata dalla Capogruppo, tramite un mandato esclusivo che disciplina i criteri e il profilo di rischio predeterminati e opportunamente regolamentati, un tanto per la mitigazione del rischio di tali assets.

RISCHI OPERATIVIFinest si è dotata di un Modello di Organizzazione per diffondere una maggiore sensibilizzazione verso comportamenti corretti, responsabili e consapevoli, atti ad evitare o a diminuire sensibilmente il rischio di incorrere in reati previsti dal Decreto 231/2001, nonché per la creazione e mantenimento di un sistema di governance aderente ad elevati standard etici e -nel contempo- per la costante diffusione della cultura del controllo quale base di un’efficace gestione dell’attività aziendale.Il servizio di Compliance è assegnato alla Capogruppo in forza di un contratto di outsourcing, con l’obiettivo di rafforzare le sinergie con la controllante e di ottimizzare le strategie conseguenti dall’introduzione di nuove normative.Relativamente alla normativa sulla Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, anche nell’esercizio in corso sono stati adempiuti i dispositivi previsti dalla legislazione vigente.Non sono intervenute variazioni relativamente al Responsabile della Sicurezza Prevenzione e Protezione (RSPP) ex D.Lgs. 81/08, che permane esterno alla struttura.

IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNIIl Responsabile di Progetto è il primario interlocutore e responsabile del rapporto con l’impresa partner italiana e/o estera. I controlli di primo livello vengono effettuati attraverso il monitoraggio effettuato dal back office.Una nuova proposta di intervento coinvolge il Risk Controller interno e il Risk Management di Capogruppo, (controlli di secondo livello) per la verifica dei rischi nel rispetto della vigente policy (interna e di Capogruppo). Tale policy è volta a disciplinare, fra l’altro, i limiti massimi di investimento, definendo i parametri dell’esposizione entro cui il portafoglio deve attestarsi in alcuni settori considerati a maggior rischio. Le procedure interne prevedono un’analisi periodica dei dati andamentali, finalizzati a comprendere:1. la situazione dei flussi finanziari prospettici

verosimilmente a disposizione delle Società proponenti deputate al riacquisto;

2. i valori attuali inerenti le partecipazioni destinate ad essere riacquistate da un soggetto diverso dalla proponente naturale;

3. le garanzie reali e di altra tipologia acquisite a presidio delle operazioni.

La filiera dei controlli interni prevede il coinvolgimento dei due Comitati intermedi composti da personale interno afferente alle varie funzioni interne.Il Consiglio di Amministrazione mantiene la competenza alla concessione di nuovi interventi ed alla modifica sostanziale di quelli già in essere.La verifica del rispetto delle procedure ed il coerente funzionamento del sistema delle deleghe è affidato alla Funzione Auditing di Capogruppo (controllo di terzo livello).Nel corso dell’esercizio sono stati mantenuti i previgenti criteri di valutazione della congruità e le modalità di gestione adottate per la quantificazione dei fondi rischi.

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Il socio Friulia Spa svolge attività di direzione e coordinamento. La sinergia tra le due Società è finalizzata al miglioramento di processi sia organizzativi sia economici, nel rispetto e nella salvaguardia delle rispettive competenze.

Le funzioni integrate, oggetto di specifici contratti di outsourcing, sono così suddivise:

a) Gestione accentrata di tesoreria:

È stato conferito alla Capogruppo Friulia, con decisione avvenuta in dicembre 2006 e formalizzata in gennaio 2007, il mandato esclusivo per la gestione della liquidità di Finest, secondo criteri e profili di rischio predeterminati e opportunamente regolamentati, con un indice di liquidità e tempi di smobilizzo comunque tali da mantenere un livello di disponibilità adeguata a garantire la normale attività di Finest. Il compenso previsto per le attività sopra citate è pari allo 0,07% annuo calcolato sul totale delle attività affidate in gestione, con il massimo di 30 mila €, oltre alle spese documentate.

b) Gestione del servizio di Information Technologies:

Il “Contratto Quadro” sottoscritto con la Capogruppo nel 2009 prevede la possibilità di ampliare progressivamente i servizi cui fare riferimento. Attualmente la Capogruppo esercita a favore della Società le seguenti attività informatiche:• servizi informatici di base necessari al

funzionamento e all’amministrazione del sistema di rete informatica e inter-

connessione aziendale, del software di base, di posta elettronica, controllo degli accessi, sistemi di backup e ri-pristino;

• sistema di gestione e archiviazione documentale;

• sistema di rilevazione e gestione delle presenze del personale tramite un’applicazione web per la gestione amministrativa del personale in service su server farm di Friulia che fornisce adeguata reportistica direzionale.

I corrispettivi complessivamente definiti con Capogruppo per i servizi in service ammontano per l’esercizio 2018/2019 a 12.535 €. L’importo è correlato alle effettive postazioni di lavoro e al numero effettivo dei dipendenti.

c) Gestione dei Servizi di Internal Auditing:

L’attività di Revisione Interna è finalizzata alla valutazione della completezza, della funzionalità e dell’adeguatezza dei sistemi, dei processi e delle procedure della Società, che vengono sintetizzati in un flusso informativo periodico verso la Direzione, il Consiglio di Amministrazione (organo amministrativo) e il Collegio Sindacale (organo con funzioni di controllo). Il contratto di outsourcing prevede un corrispettivo annuo di 15.000 €, durata annuale tacitamente rinnovabile. L’attività viene svolta sulla base di un Piano di Audit annuale concordato con il Vertice aziendale e con il Collegio Sindacale, con riferimento alle attuali dimensioni e caratteristiche aziendali di Finest.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE FRIULIA S.P.A

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d) Consolidato fiscale con la Capogruppo Friulia S.p.A.:

Con delibera del 14/11/2018 il Consiglio di Amministrazione di Finest ha esercitato l’opzione per la tassazione di gruppo, ai sensi dell’art. 117 del D.P.R. 917/86, anche per il triennio fiscale relativo agli esercizi 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, confermando termini e condizioni del triennio precedente ed eleggendo il domicilio, ai sensi dell’art 119 comma 1 lettera c) del citato D.P.R.

e) Gestione del servizio di Compliance: Il servizio svolto ha l’obiettivo di identificare

le norme applicabili a Finest definendo le adeguate politiche e procedure di conformità alla normativa vigente (comunitaria, nazionale e regionale). L’attività prevede un corrispettivo annuo pari ad € 10.000.

L’attività svolta dal servizio Compliance ha consentito la nomina del Responsabile per la prevenzione della Corruzione ex L. 190/12, del Referente interno per la prevenzione della Corruzione ex L 190/12, e del Responsabile della Trasparenza ex D.Lgs. 33/2013.

f) Gestione del Personale:

L’incarico ricopre principalmente l’attività di selezione e formazione del personale unitamente al supporto nelle relazioni sindacali. La Capogruppo si propone ulteriormente come supporto del Referente amministrativo interno del Personale. Il compenso annuo è pari a 20.000 €.

g) Servizi di amministrazione:

Il servizio prevede il coordinamento nelle attività volte all’adeguamento ai principi contabili, supporto nell’interlocuzione con la Società di revisione incaricata (nell’ambito della revisione legale dei conti annuali) nonché all’interlocuzione con lo Studio di Consulenza (in particolare alle principali poste di rilievo per la determinazione del reddito imponibile fiscale). Infine è di supporto nella predisposizione del Bilancio Civilistico. Il compenso annuo è pari ad € 20.000, tacitamente rinnovabile annualmente.

Dal 01 luglio 2019 i contratti inerenti i servizi di Funzione di Compliance, di Gestione del personale, di Internal Audit e di Information Technology hanno subito alcune variazioni. I servizi svolti per Finest rimangono sostanzialmente i medesimi sopra esplicitati.

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PRINCIPALI AGGREGATI:

Immobilizzazioni Non Core: costituito da beni materiali ed immateriali di proprietà, la voce registra un valore pari a 3,321/Mil. di €, in linea rispetto all’esercizio precedente (-1,98%Yoy).

Totale Attività Core: aggregato costituito dai valori registrati dalle Partecipazioni - dai Finanziamenti Soci e dai Crediti derivanti da attività core. Il dato registra un incremento del +4,21%.

Nel dettaglio:Partecipazioni: Il valore delle partecipazioni ha registrato nuovi investimenti per 4,711/Mil. di € e da disinvestimenti per 3,885/Mil. di €.

Finanziamenti Soci e crediti da Attività Core: i Finanziamenti Soci hanno interessato nuove concessioni per 12,650/Mil. di € e rimborsi per 5,318/Mil. di €. Gli altri crediti da attività Core Business derivano da partecipazioni e finanziamenti acquisiti.

Portafoglio e liquidità: costituito dalla liquidità non investita nell’ attività core l’aggregato è composto dai valori riconducibili alla gestione della tesoreria, pari a 59,707/Mil. di € e registra un sensibile decremento pari a 5,074/Mil. di € (-7,83%Yoy) grazie al saldo positivo registrato tra le attività Core acquisite e quelle dismesse.

Altre attività: costituito dalle partite attive non riconducibili all’attività di Core Business e dalle imposte anticipate, l’aggregato risulta pari a 3,898/Mil. di € registrando un fisiologico decremento pari a 0,267/Mil. di € (-6,42% Yoy).

DINAMICHE DEI PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO

STATO PATRIMONIALE SCOSTAMENTI YoY

ATTIVO 2018 2019 IMPORTO %

Totale Immobilizzazioni Non Core 3.388.220 3.321.214 -67.006 -1,98Totale Attività Core 83.184.900 86.683.521 3.498.621 4,21di cui Partecipazioni Nette 46.381.379 45.727.381 -653.998 -1,41di cui Finaniamenti Soci+altri crediti Vs. Partecipate 36.803.521 40.956.140 4.152.620 11,28

Totale Portfolio e Liquidità 64.781.448 59.707.023 -5.074.425 -7,83Totale Altre Attività 4.164.852 3.897.527 -267.325 -6,42Totale Attivo 155.519.420 153.609.285 -1.910.135 -1,23

STATO PATRIMONIALE ATTIVITÀ

Il TOTALE ATTIVO afferente all’esercizio in consuntivazione presenta un saldo pari a € 153.609.285 evidenziando un decremento di € 1.910.135 rispetto all’esercizio precedente (-1,23%Yoy).

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STATO PATRIMONIALE PASSIVITÀ

Il TOTALE PASSIVO afferente all’esercizio in consuntivazione presenta un saldo pari a € 153.609.285 evidenziando un decremento di € 1.910.135 rispetto all’esercizio precedente (-1,23%Yoy).

STATO PATRIMONIALE SCOSTAMENTI YoY

PASSIVO 2018 2019 IMPORTO %

Patrimonio Netto 151.789.198 149.978.177 -1.811.021 -1,19

Capitale 137.176.770 137.176.770 0 0

Totale Riserve 13.976.443 14.160.925 184.482 1,32

Utili - Perdite d’esercizio 635.985 -1.359.518 -1.995.503 -313,77

T.F.R. 463.481 498.590 35.109 7,57

Totale Fondi Rischi ed Oneri 57.732 6.091 -51.641 -89,45

Anticipi su riacquisti 2.200.000 2.214.284 14.285 0,65

Totale Altre Passività 1.009.009 912.143 -96.866 -9,60

Totale Passivo 155.519.420 153.609.285 -1.910.135 -1,23

PRINCIPALI AGGREGATI:

Patrimonio Netto: la voce si attesta a € 149.978.177, in calo rispetto all’esercizio precedente per effetto del risultato d’esercizio.

T.F.R.: l’aumento per € 35 mila è dovuto all’ef-fetto dell’accantonamento imputato nell’eser-cizio in analisi.

Fondi Rischi ed Oneri: la voce comprende i fondi per imposte e tasse e rischi oneri futuri e registra un decremento pari a € -52 mila rispetto l’anno precedente (-89,45%).

Anticipi su riacquisti: la posta accoglie anticipi a valere sulle cessioni di partecipazioni non contrattualizzate.

Altre passività: costituito dai debiti derivanti dalla gestione della struttura, l’aggregato registra un calo fisiologico (-9,60% Yoy).

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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CONTO ECONOMICO

CONTO ECONOMICO SCOSTAMENTI2018 2019 IMPORTO %

Ricavi da Partecipazioni e Finanziamenti Soci 2.925.394 2.215.978 -23.070 -1,03Plus - Minus da Caoital Gain 686.346 633.145 -53.201 -7,75Ricavi da Prestazioni di Servizi 20.572 119.069 98.497 478,79Altri Proventi (contributi e altri rimborsi) 32.861 51.587 18.726 56,99Totale Proventi Gestione Caratteristica 2.978.827 3.019.779 40.952 1,37Totale Svalutazione e riprese 251.739 -2.175.680 -2.427.419 -964,26Margine Lordo della Gestione Caratteristica 3.230.566 844.099 -2.386.467 -73,87Totale Costo del Lavoro -2.006.182 -1.937.955 68.227 -3,40Acquisti, Servizi, Costi diversi di Struttura -729.322 -741.233 -11.911 1,63Iva Indetraibile ed Imposte diverse -146.922 -196.956 -50.034 34,05Totale Costi di Gestione -2.882.426 -2.876.144 6.282 -0,22Ammortamenti -116.914 -156.988 -40.074 34,28Margine netto della Gestione Caratteristica 231.226 -2.189.033 -2.420.259 -1046,71Margine netto della Gestione di Tesoreria 511.437 934.056 422.619 82,63Risultato Ante Componenti Straordinarie 742.663 -1.254.977 -1.997.640 -268,98Gestione Straordinaria 3.014 -54.034 -57.048 -1892,77RISULTATO AL LORDO DELLE IMPOSTE 745.677 -1.309.011 -2.054.688 -275,55Totale Imposte -109.692 -50.507 59.185 -53,96RISULTATO NETTO DI BILANCIO 635.985 -1.359.518 -1.995.503 -313,77

Totale Proventi della Gestione Caratteristica: l’aggregato accoglie i ricavi generati dal’ attività tipica (acquisizioni e dismissioni di partecipazioni e concessione di finanziamenti soci) e da ricavi minori. Per l’esercizio in esame la voce si attesta a 3,020/Mil. di € evidenziando un incremento pari a 41 mila € (+ 1,37%Yoy). Svalutazioni e Riprese: l’aggregato è composto dalle svalutazioni e dalle riprese (per cassa) su operazione Core Business. La voce registra un dato complessivo pari ad € -2,176/Mil di € determinato dall’imputazione di svalutazioni per € 2,551/Mil di € e riprese da incasso pari a 0,375/Mil di €.Margine lordo della gestione caratteristica: l'aggregato si attesta a +0,844/Mil. di € (-73,87%), dato in calo per effetto delle svalutazioni precedentemente illustrate.Costo del Lavoro: in diminuzione rispetto all’ esercizio precedente (- 3,4%) .Acquisti, servizi, costi diversi di struttura:

sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (+ 1,63%). Iva indetraibile ed imposte diverse: valore in incremento del 34,05% per effetto del maggior impatto a conto economico della voce Iva indetraibile. Totale costi di gestione: l’aggregato, composto dai costi del personale – di struttura e dall’Iva, si attesta a 2,87/Mil. Di € sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (-0,22% Yoy).Margine netto della gestione caratteristica: la voce si attesta ad un valore pari a -2,189/Mil. di €, risultato negativo determinato principalmente dalle svalutazioni imputate all’esercizio concluso.Margine netto della gestione di Tesoreria: l'aggregato registra un valore pari a 0,934/Mil. di €, in sensibile aumento rispetto all’esercizio precedente (+82,63%Yoy).Risultato al lordo delle Imposte: perdita rilevata pari ad € -1,309/Mil di €.

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201326.71620.73077,60%

201425.36819.99778,83%

201529.92119.81766,23%

201628.95620.78571,78%

58,00%60,00%

64,00%62,00%

66,00%68,00%70,00%72,00%74,00%76,00%78,00%80,00%

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

totale impieghi gr 1 sval coverage ratio

201921.09815.40773,02%

201821.70614.49666,78 %

201728.46620.71872,78%

201620.835

1.2526,01%

201310.186

1.82717,94%

201439.409

1.8304,64%

201532.259

8792,73%

201718.920

5.63829,80%

0 5.000

10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000

0,00%5,00%

10,00%15,00%20,00%25,00%30,00%35,00%

201918.335

6.81437,16%

201817.591

5.58831,77%

totale impieghi fondo coverage ratio

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SVALUTAZIONI - IL CONTESTO OPERATIVO INTERNO La Finanziaria durante l’esercizio in corso ha apportato ulteriori svalutazioni pari a 2,524/Mil. di €, dato in sensibile incremento rispetto all’esercizio precedente dove la voce risultava pari a 0,083/Mil. Suddiviso il portafoglio di Finest in 3 raggruppamenti di rischio laddove:• Nel Gruppo 1 vengono allocate le posizioni di

conclamata insolvenza sulle quali vengono attivate azioni monitorie – legali al fine di recuperare le somme impiegate;

• Nel Gruppo 2 vengono allocate le posizioni che presentano dei segnali di criticità;

• Nel Gruppo 3 vengono allocate le posizioni in linea con i piani industriali e con le aspettative di rendimento.

Risulta opportuno analizzare i rispettivi COVERAGE RATIO (rapporto tra il valore nominale dell’ASSET e la svalutazione imputata) dei Gruppi 1 &2, pari rispettivamente al 73,02% per il Gruppo 1 ed al 37,16% per il Gruppo 2.

STORICO COVERAGE RATIO IMPIEGHI GRUPPO 1

STORICO COVERAGE RATIO IMPIEGHI GRUPPO 2

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L’ASSETTO ORGANIZZATIVOAl fine di perseguire la mission aziendale l’assetto organizzativo si basa su una struttura snella, costituita da quattro aree operative aventi ciascuna al suo interno il know how necessario per svolgere la propria attività nel rispetto di una imprescindibile 'separazione dei ruoli' garantita dall'individuazione di 'Funzioni' con competenze precise ed obiettivi propri.

L'Organigramma interno al 30.06.2019 risulta così articolato:• Direzione e Funzioni di staff a supporto;• Funzioni integrate con la Capogruppo (vedi

al paragrafo “Rapporti con la Controllante FRIULIA S.p.A.”);

• Aree: strutture alla diretta dipendenza della Direzione. Alle Aree è affidato il presidio del core business nel rispetto di quanto declinato dal Piano Industriale. Le Aree sono declinate in Funzioni con specifici compiti e responsabilità.

Al fine di consentire un adeguato contraddittorio per un migliore presidio dei rischi esistenti, sono previsti due comitati interni: il Comitato Valutazione Operazioni che svolge un adeguato approfondimento con riferimento ai nuovi progetti di investimento ed il Comitato Interno di Rischio che coordina le attività di monitoraggio sul portafoglio in essere. Entrambi i Comitati sono composti da membri della struttura e sono orientati alle attività strettamente afferenti il core business.

Si rimanda alla Relazione sul Governo Societario per quanto riguarda il “Modello di Organizzazione Gestione e Controllo” ex D.Lgs. 231/2001 (adottato nel 2007, integralmente rivisto nel 2014 e da ultimo aggiornato nel dicembre 2015) e l’attività svolta dall’Organismo di Vigilanza.

Come noto in data 23 settembre 2016 è entrato in vigore il D.L. 175/2016 “Testo Unico in materia di Società a partecipazione pubblica” (TUSP) recante norme in materia di razionalizzazione, governance, personale e controlli a valere sulle società a partecipazione pubblica. L’Assemblea dei soci già in data 13/2/17 ha apportato le variazioni statutarie di adeguamento alla legislazione vigente, provvedendo - tra l’altro - alla soppressione dei Comitati Consultivi delle Sezioni Autonome in ossequio a quanto disposto dall’art. 11 comma 13 del TUSP.

LE MISURE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONEIl PTPC ("Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione” di cui alla Legge 190/2012) è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione in data 23.09.2016 ed è stato quindi aggiornato il 23.02.2018 e successivamente il 24.01.2019, nella nuova denominazione "Misure di prevenzione della corruzione integrative di quelle adottate ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231".Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC) è stato nominato a fine 2015: per le attività svolte a presidio della funzione si rimanda alla Relazione sul Governo Societario alla voce “Compliance”.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA ED OPERATIVA

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IL SISTEMA DI PROTEZIONE E PREVENZIONE E NORMATIVA PRIVACYLa Società considera la salute e la sicurezza dei dipendenti e dei terzi che a qualsiasi titolo possono frequentare i locali dell’azienda un bene primario irrinunciabile e mantiene una costante attenzione ai principi posti dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 e sue modificazioni e integrazioni.Nel corso dell’esercizio il Responsabile esterno del sistema di protezione e prevenzione ha dato attuazione al programma delle misure tecniche ed organizzative ritenute opportune per garantire nel tempo dei livelli di salute e sicurezza in azienda, con periodici sopralluoghi sia presso la sede di Pordenone che presso la filiale di Padova, con l’eventuale coinvolgimento del medico competente.

Le scadenze relative agli adempimenti nor-mativi vengono costantemente monitorate e gestite. Le riunioni periodiche di preven-zione e Protezione dei Rischi sono state re-golarmente verbalizzate.

A seguito dell’entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679 la Società ha provveduto alla nomina del Responsabile

esterno per la protezione dei dati personali nella figura dell’avvocato Stefano Corsini.

Durante l’esercizio in esame sono stati perfezionati gli adempimenti di cui al Regolamento citato sopra e quindi sono stati adottati i documenti relativi al Regolamento privacy e sicurezza, il registro dei dati, il Policy Data Breach e Registro delle violazioni.

Nel corso dell’esercizio il Responsabile esterno del sistema di protezione e prevenzione ha dato attuazione al programma delle misure tecniche ed organizzativeritenute opportune per garantire nel tempo dei livelli di salute e sicurezza in azienda.

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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L’ORGANICO Al 30 giugno 2019 risultano in organico 23 di-pendenti, complessivamente 2 dipendenti in meno rispetto alla fine dell’esercizio prece-dente. Nel corso dell’esercizio sono interve-nute le seguenti variazioni:• Cessazione di un rapporto di lavoro per di-

missioni volontarie.• Cessazione di un rapporto di lavoro a ter-

mine.• Cessazione di un rapporto di lavoro a tem-

po indeterminato.• Assunzione di un rapporto di lavoro a tem-

po determinato per 12 mesi con la qualifi-ca di impiegato.

Nel corso dell’esercizio 5 dipendenti hanno prestato la propria attività lavorativa a tempo parziale.Al 30 giugno 2019 l’organico si configura come segue:

RISORSE UMANE

Categorie Professionali

Unità al 01/07/2018

Unità al 30/06/2019

Dirigenti 1 1

Quadri Direttivi 12 10

Impiegati 12 12

Totale 25 23

LA GESTIONE E IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALELa società ha ottemperato il D.Lgs. 175/2016 “Testo Unico in materia di Società a partecipazione Pubblica” il quale statuisce, all’art. 19 comma 2, che “Le società a controllo pubblico stabiliscono, con i propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale nel rispetto dei principi, anche di derivazione europea, di trasparenza, pubblicità e imparzialità e dei principi di cui all’articolo 35, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165.”Le regole generali assunte dalla Società in materia di reclutamento del personale risultano coerenti con i principi espressi dalla legislazione regionale del Friuli Venezia Giulia e si ispirano ai seguenti principi:• coerenza con quanto previsto in materia dal

“Regolamento di Gruppo” e Processo interno di gestione del personale dd 24.01.2019 per la ricerca, selezione ed assunzione delle risorse umane a tempo indeterminato e determinato;

• attenzione ai requisiti di trasparenza e pari opportunità dei candidati, imparzialità e coerenza fra le necessità aziendali, il profilo professionale ricercato e gli skill del candidato;

• la creazione di una documentazione a supporto della decisione che garantisca la tracciabilità della scelta effettuata.

LE RELAZIONI INDUSTRIALILe relazioni industriali, pur nel rispetto dei ruoli, continuano ad essere orientate al costruttivo confronto con le Organizzazioni Sindacali rappresentative del personale dipendente.

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Si rende noto che nel prossimo esercizio sociale Finest cambierà la decorrenza tem-porale di chiusura, redigendo il prossimo bilancio con inizio 01 luglio 2019 e termine 31 dicembre 2019.

Tale modifica si è resa necessaria in quanto la Regione, in attuazione del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n.118 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli Schemi di bilancio delle Regioni e della redazione del bilancio consolidato, richiede alle sue società controllate, tra cui Friulia spa, la decorrenza annuale del bilancio con intervallo temporale primo gennaio - 31 dicembre di ciascun anno. Per tale motivo anche Finest deve seguire il medesimo iter tecnico/operativo.

Il Consiglio di Amministrazione, informato della modifica statutaria (rif.art.28 dello Statuto Sociale di Finest), ha proposto di convocare l’Assemblea Straordinaria dei Soci contestualmente all’approvazione del bilancio al 30.06.2019 al fine di addivenire a tale modifica.

Il Direttore - Eros Goi

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E

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Il D.Lgs 175/2016 “Testo Unico in materia di Società a partecipazione pubblica” (in seguito “TUSP”) ha previsto all’art. 19 alcuni obblighi per le amministrazioni pubbliche socie, disponendo che le stesse debbano fissare, con propri provvedimenti , obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate, le quali – a loro volta – devono garantire il concreto perseguimento di tali obiettivi tramite propri provvedimenti (Art. 19 TUSP co. 5, 6 e 7).

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (in seguito “RAFVG”) detiene in via indiretta – attraverso FRIULIA S.p.A. – il 56,46% del capitale sociale di Finest. Come previsto dalle norme sull’armonizzazione dei bilanci (D. Lgs 118/2011, All. 4/1, 5.3), in una apposita sezione della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (in seguito “DEFR”) allegato alla DGR FVG 2099/2018 sono stati quindi riportati nello specifico gli indirizzi agli enti e organismi strumentali e alle società controllate e partecipate, nell’ottica di una visione complessiva e integrata e di un consolidamento delle risorse destinate al ciclo di programmazione economico finanziaria, anche ai fini del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica.

Il quadro delineato dalla RAFVG per le società controllate è il seguente:

Indirizzi di carattere generale

• adempiere, secondo le modalità e le tempistiche indicate dall’Amministrazione regionale, ai monitoraggi periodici, con

particolare riferimento al monitoraggio della spesa di personale e dei dati di gestione e indicatori chiave economico-finanziari, previsti dalla Circolare n. 11 del 30.06.2016 della Direzione centrale finanze e patrimonio;

• fornire, secondo le modalità e le tempistiche indicate dall’Amministrazione regionale, i dati richiesti ai fini dell’attestazione dei rapporti creditori e debitori con la Regione e quelli richiesti ai fini della redazione del bilancio consolidato ai sensi del D.lgs. 118/2011 e s.m.i.;

• adempiere, nel modo più tempestivo e completo possibile, alla pubblicazione sul proprio sito internet dei dati e delle informazioni previste dalla normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza;

• l’organo amministrativo di ciascuna società inserisce nella Relazione sulla gestione l’attestazione circa l’assolvimento degli adempimenti di cui sopra.

Obiettivi, annuali e pluriennali, ai sensi dell’art. 19, c. 5 del D. Lgs 175/2016:

• continuano a trovare applicazione gli indirizzi stabiliti con deliberazione 28 ottobre 2016, n. 2020, come modificata con deliberazione 30 giugno 2017, n. 1212, salve diverse statuizioni di legge o della Giunta regionale. In particolare, per il triennio 2019-2021, alle società viene assegnato quale obiettivo di carattere generale il mantenimento della media delle spese di funzionamento, ivi comprese le spese di personale, allo stesso livello dell’esercizio 2018, salvi gli obblighi

ALLEGATO:INFORMATIVA NEI CONFRONTI DELLA REGIONEAUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (AMMINISTRAZIONE PUBBLICA CONTROLLANTE IN VIA INDIRETTA)

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derivanti dalla contrattazione nazionale, le spese a carico di risorse comunitarie/statali/private e fatte salve specifiche direttive impartite dall’Amministrazione regionale, anche tenendo conto del settore in cui ciascuna società opera. Nel medesimo triennio 2019-2021, vengono assegnati quali obiettivi specifici:a) l’adozione dei provvedimenti necessari

per il concreto perseguimento dell’o-biettivo di contenimento del comples-so delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle di personale, anche attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni, e indivi-duando quali azioni specifiche:

• il contenimento delle spese di rappresen-tanza;

• il divieto di procedere ad assunzioni di personale in caso di squilibro gestionale e/o di risultato di esercizio negativo l’anno precedente quello di assunzione;

• il ricorso al personale a tempo determinato e/o altre forme flessibili di lavoro solo per comprovate esigenze di carattere temporaneo o straordinario, previa verifica della sostenibilità economica e garantendo il rispetto del complessivo equilibrio aziendale;

• il contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione aziendale e di secondo livello, fatti salvi gli obblighi derivanti dalla contrattazione nazionale;

b) la trasmissione dei provvedimenti di cui al punto che precede alla Direzione centra-le competente per materia e al Servizio competente in materia di partecipazioni;

c) l’organo amministrativo di ciascuna società rende, nella relazione sulla ge-stione, dettagliata informativa dei ri-sultati di contenimento raggiunti.

Le società controllate dalla Regione sono tenute ad impartire alle proprie società controllate obiettivi conformi e analoghi a quelli sopra indicati.In assenza di diverse indicazioni, Finest ha fatto propri gli indirizzi forniti alla controllante Friulia S.p.A.: nella presente sezione si darà quindi atto dei relativi adempimenti posti in essere e dei risultati raggiunti.

A L L E G A T O

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ATTESTAZIONE CIRCA GLI ADEMPIMENTI POSTI IN ESSERENel periodo in esame, la società ha puntualmente provveduto a fornire ogni dato richiesto dall’Amministrazione regionale sia direttamente che tramite la società controllante Friulia S.p.A. In particolare, con riferimento ai dati richiesti ai fini dell’attestazione dei rapporti creditori e debitori con la Regione la società ha fornito il richiesto riscontro in data 15.04.2019 (Prot. 3P190000054) ed in data 12.06.2019.Con riferimento alla pubblicazione sul sito www.finest.it dei dati e delle informazioni previste dalla normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, la società ha adempiuto nei termini previsti secondo le indicazioni di cui alla delibera ANAC 1134/2017. In data 17.04.2019 l’Organismo di Vigilanza, in virtù delle funzioni proprie degli Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV) di cui all’art. 14 co. 4 lett. g) del D.Lgs 150/2009 e s.m.i. assegnategli dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 23.03.2018, ha attestato che la società ha individuato misure organizzative che assicurano il regolare funzionamento dei flussi informativi per la pubblicazione dei dati nella sezione “Società trasparente”, e che la società ha individuato nella sezione Trasparenza del PTPC i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 33/2013.

INFORMATIVA SUI RISULTATI RAGGIUNTICon riferimento agli obiettivi individuati dall’Amministrazione pubblica ai sensi dell’Art. 19 co. 5 TUSP, in osservanza degli indirizzi espressi dalla RAFVG con DGR 2020/2016, FINEST ha adottato la "Procedura per la ricerca, selezione ed assunzione delle risorse umane a tempo indeterminato o determinato a tempo pieno o

parziale” approvata con DEC190000010 in data 28.01.2019. La procedura è stata tempestivamente pubblicata nell’apposita sezione del sito.Con riferimento agli obiettivi generali di contenimento della spesa, il dato relativo ai “costi di gestione” (comprensivi di “totale costo del lavoro” e “acquisti, servizi, costi diversi di struttura” come indicati a pag. 30) per l’esercizio in consuntivazione è pari a € 2.679.188, in diminuzione rispetto al dato riferito all’esercizio precedente (€ 2.735.504).Con riferimento agli obiettivi specifici, rispetto all’esercizio precedente:• le spese di rappresentanza si attestano ad € 3.317;• a fronte della fuoriuscita di due dipendenti con

contratto a tempo indeterminato per un costo pari a € 220K, si è proceduto all’assunzione a tempo determinato di 2 (due) risorse da destinare all’Area Mercato, per un costo pari a € 80K (di cui una a ben vedere con decorrenza dal 01.07.2019). Il costo complessivo del personale ha quindi registrato nel periodo in esame una contrazione. Le assunzioni, necessarie per assicurare il corretto presidio delle attività di core business, hanno dovuto tenere conto del contingente rallentamento del mercato degli IDE e dell’esito ancora incerto delle auspicate modifiche legislative che permetterebbero - se attuate - di individuare chiare aree di business per la Società, consentendo quindi una migliore programmazione del fabbisogno di personale.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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“Il Gruppo Veronesi, che oggi esporta all’estero circa il 16% della produzione dei 23 siti produttivi presenti nel nostro Paese, ha pianificato, insieme ad un socio di minoranza russo, di implementare in Russia l’intero ciclo della filiera della carne di tacchino: dall’allevamento alla trasformazione, distribuzione e commercializzazione delle carni. Alla base di questo progetto c’è l’interesse ad esplorare nuovi mercati come la Russia, dove il consumo di carne bianca sta crescendo e crediamo possa svilupparsi in maniera significativa nei prossimi anni. Siamo orgogliosi di questa start up che attraverso la costituzione di una joint venture di diritto locale con FINEST ci farà entrare in uno dei mercati ad alta crescita e più promettenti. Questa è per noi la prima filiera integrata che realizziamo oltreconfine e che ci consentirà di offrire anche ai consumatori russi un prodotto freschissimo, uno dei tratti distintivi della nostra azienda”.

Luigi Fasoli, Amministratore Delegato Gruppo Veronesi

VERONESI HOLDING S.P.A.

Società estera: OOO VERONESI RUS, Fed. Russa

Azienda italiana di Valpantena (VR)Settore: zootecnico

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BILANCIO D’ESERCIZIO

ESERCIZIO 2018 - 2019

SCHEMI DI BILANCIO Pag. 62STATO PATRIMONIALE - ATTIVOSTATO PATRIMONIALE - PASSIVOCONTO ECONOMICO

RENDICONTO FINANZIARIO Pag. 65

NOTA INTEGRATIVA Pag. 66PREMESSAPARTE A – CRITERI DI VALUTAZIONEPARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALEPARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICOPARTE D – ALTRE INFORMAZIONI

ALLEGATI Pag. 111ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 30 GIUGNO 2019PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DEL PATRIMONIO NETTO

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STATO PATRIMONIALE

A CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

B IMMOBILIZZAZIONI

I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

(2) Costi di sviluppo - -

(6) Immobilizzizoni in corso ed acconti - 81.387

(7) Altre 88.282 20.425Totale Immobilizzazioni immateriali 88.282 101.812

II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

(1) Terreni e fabbricati 3.150.845 3.232.144

(2) Impianti e macchinario 58.908 24.380

(4) Altri beni 23.179 29.885Totale Immobilizzazioni materiali 3.232.932 3.286.409

III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

(1) partecipazioni in:

(a) Imprese controllate 572.641 572.641

(b) Imprese collegate 35.769.724 36.474.723

(d-bis) Altre imprese 9.655.917 9.632.138Totale partecipazioni 45.998.282 46.679.502

(2) Crediti

(a) Crediti verso imprese controllate- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo

130.000130.000

130.000130.000

(b) Crediti verso imprese collegate- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo- di cui importi esigibili oltre l'esercizio successivo

25.959.4633.962.832

21.996.631

21.137.9633.734.718

17.403.245

(d-bis) Crediti verso altri- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo- di cui importi esigibili oltre l'esercizio successivo

14.866.9772.879.957

11.987.020

15.538.1093.270.813

12.267.296Totale crediti 40.956.440 36.806.072Totale immobilizzazioni finanziarie 86.954.722 83.485.574TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) 90.275.936 86.873.795

C ATTIVO CIRCOLANTE

I RIMANENZE

II CREDITI

(1) Crediti verso clienti- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo

113.621113.621

61.05761.057

(4) Crediti verso controllanti- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo

--

156.510156.510

(5-bis) Crediti tributari- di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo

- -

(5-ter) Imposte anticipate - di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo- di cui importi esigibili oltre l'esercizio successivo

2.296.651

2.296.651

2.301.305

2.301.305

(5-quater) Crediti verso altri - di cui importi esigibili entro l'esercizio successivo

16.36916.369

102.117102.117

Totale Crediti 2.426.641 2.620.989

III ATTIVITÀ FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI

(6) Altri titoli 28.457.270 47.829.134Totale Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 28.457.270 47.829.134

IV DISPONIBILITÀ LIQUIDE(1) Depositi bancari e postali 31.299.661 16.972.363(3) Denaro e valori in cassa 413 721

Totale Disponibilità liquide 31.300.074 16.973.084TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) 62.183.985 67.423.207

D RATEI E RISCONTI 1.084.719 1.192.710TOTALE ATTIVO 153.544.640 155.489.712

ATTIVO (espresso in Euro) Esercizio EsercizioFINEST S.p.A. BILANCIO AL 30 GIUGNO 2019 30/06/2019 30/06/2018

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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A PATRIMONIO NETTO

I CAPITALE 137.176.770 137.176.770

IV RISERVA LEGALE 2.591.894 2.560.095

V RISERVE STATUTARIE 11.352.119 11.199.435

VI TOTALE ALTRE RISERVE 216.912 216.913Altre Riserve 216.912 216.913

IX UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (1.359.518) 635.985TOTALE PATRIMONIO NETTO 149.978.177 151.789.198

B FONDI PER RISCHI E ONERI

(4) Altri 502 25.995FONDI PER RISCHI E ONERI 502 25.995

C TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 498.590 463.481

D DEBITI

(7) Debiti verso fornitori- di cui importi esigibili entro l'es. successivo

284.470284.470

339.212339.212

(11) Debiti verso controllanti- di cui importi esigibili entro l'es. successivo

87.19287.192

67.54367.543

(12) Debiti tributari- di cui importi esigibili entro l'es. successivo

65.71365.713

84.20284.202

(13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale- di cui importi esigibili entro l'es. successivo

96.46496.464

108.083108.083

(14) Altri debiti - di cui importi esigibili entro l'es. successivo

2.532.9872.532.987

2.611.3232.611.323

Totale debiti 3.066.826 3.210.363

E RATEI E RISCONTI 545 675TOTALE PASSIVO 153.544.640 155.489.712

PASSIVO (espresso in Euro) Esercizio EsercizioFINEST S.p.A. BILANCIO AL 30 GIUGNO 2019 30/06/2019 30/06/2018

S C H E M I D I B I L A N C I O

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(espresso in Euro) Esercizio EsercizioFINEST S.p.A. BILANCIO AL 30 GIUGNO 2019 30/06/2019 30/06/2018

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CONTO ECONOMICO

A VALORE DELLA PRODUZIONE(1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni: 118.154 12.700

(5)Altri ricavi e proventi con separata indicazione dei contributi in conto esercizio- di cui contributi in conto esercizio- di cui Altri ricavi e proventi

67.613-

67.613

49.859-

49.859 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) 185.767 62.559

B COSTI DELLA PRODUZIONE(6) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 15.245 14.349(7) Costi per servizi 734.410 671.271 (8) Costi per godimento di beni di terzi 119.836 116.879(9) Costi per il personale

a) Salari e stipendi 1.401.937 1.447.793 b) Oneri sociali 374.453 385.634 c) Trattamento di fine rapporto 93.506 100.686Totale costi per il personale 1.869.896 1.934.113

(10) Ammortamenti e svalutazioni:a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 54.600 16.960b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 102.388 99.954 Totale ammortamenti e svalutazioni 156.988 116.914

(12) Accantonamenti per rischi - -(14) Oneri diversi di gestione 220.491 156.163

TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) 3.116.866 3.009.689 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) (2.931.099) (2.947.130)

C PROVENTI ED (ONERI) FINANZIARI(15) Proventi da partecipazioni

- relativi ad imprese collegate- relativi ad altre imprese

633.1451.456.774

679.3931.660.568

Totale proventi da partecipazioni 2.089.919 2.339.961(16) Altri proventi finanziari:

a) Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni- da imprese collegate- da altri

575.009200.561

504.082 225.875

Totale proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni (a) 775.570 729.957

(c) Proventi finanziari da titoli iscritti nell'attivo circolanteche non costituiscono partecipazioni 915.67 1.840.046

Totale proventi finanziari da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni (c) 915.678 1.840.046

(d) Proventi diversi dai precedenti 34.645 24.251 Totale proventi diversi dai precedenti (d) 34.645 24.251Totale altri proventi finanziari 1.725.893 2.594.254 TOTALE PROVENTI FINANZIARI 3.815.812 4.934.215

(17) Interessi passivi ed oneri finanziari - 139.725verso imprese collegateverso altri

82.327 130.270

Totale interessi ed altri oneri finanziari 82.327 269.995(17 bis) Utili o perdite su cambi 227 1.073

TOTALE ONERI FINANZIARI 82.554 271.068 TOTALE PROVENTI ED (ONERI) FINANZIARI (C) 3.733.258 4.663.147

(D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE(18) Rivalutazioni

a) di partecipazioni - -b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 375.537 337.188c) di titoli iscritti all'attivo circolante che non costutuiscono partecipazioni 275.310 9.384Totale rivalutazioni di attività finanziarie 650.847 346.572

(19) Svalutazionia) di partecipazioni 1.507.074 20.441 b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 1.044.144 65.008c) di titoli iscritti all'attivo circolante che non costutuiscono partecipazioni 210.799 1.230.974Totale svalutazioni di attività finanziarie 2.762.017 1.316.423TOTALE RETTIFICHE (D) (2.111.170) (969.851)RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+-C+-D) (1.309.011) 746.166

(20) Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipateImposte correnti 50.507 (98.123) Imposte differite / anticipate - 208.304

(20) Imposte sul reddito d'esercizio 50.507 110.181 (21) UTILE (PERDITE) D'ESERCIZIO (1.359.518) 635.985

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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RENDICONTO FINANZIARIO(espresso in Euro) Esercizio EsercizioFINEST S.p.A. BILANCIO AL 30 GIUGNO 2019 30/06/2019 30/06/2018

Rendiconto finanziario, metodo indirettoA) Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa (metodo indiretto)

Utile (perdita) dell'esercizio -1.359.518 635.985Imposte sul reddito 50.507 110.181Interessi passivi/(attivi) -1.547.847 -1.976.268(Dividendi) -76.417 -49.268(Plusvalenze)/Minusvalenze derivanti dalla cessione di attività -633.145 -686.346

1) Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione -3.566.420 -1.965.715

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante nettoAccantonamenti ai fondi 39.697 43.646Ammortamenti delle immobilizzazioni 156.988 116.914Svalutazioni per perdite durevoli di valore 2.175.680 -251.739Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie di strumenti finanziari derivati che non comportano movimentazione monetarieAltre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetariTotale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto 2.372.365 -91.179

2) Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto -1.194.055 -2.056.894Variazioni del capitale circolante nettoDecremento/(Incremento) delle rimanenzeDecremento/(Incremento) dei crediti verso clienti -52.564 174.905Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori -54.741 48.645Decremento/(Incremento) dei ratei e risconti attivi 107.991 300.006Incremento/(Decremento) dei ratei e risconti passivi -130 132Altri decrementi/(Altri Incrementi) del capitale circolante netto 68.410 1.545.512Totale variazioni del capitale circolante netto 68.966 2.069.200

3) Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto -1.125.089 12.306Altre rettificheInteressi incassati/(pagati) 1.535.245 1.953.453(Imposte sul reddito pagate) -25.310 -29.709Dividendi incassati 90.142 35.542(Utilizzo dei fondi) -30.082 -56.613Altri incassi/(pagamenti)Totale altre rettifiche 1.569.995 1.902.673Flusso finanziario dell'attività operativa (A) 444.906 1.914.979

B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimentoImmobilizzazioni materiali(Investimenti) -49.652 -21.990Disinvestimenti 3.315 8Immobilizzazioni immateriali(Investimenti) -41.070 -101.304DisinvestimentiImmobilizzazioni finanziarie(Investimenti) -17.360.566 -15.947.740Disinvestimenti 12.332.584 21.055.745Attività finanziarie non immobilizzate(Investimenti) 0 -26.779.845Disinvestimenti 19.448.975 25.904.197(Acquisizione di rami d'azienda al netto delle disponibilità liquide)Cessione di rami d'azienda al netto delle disponibilità liquideFlusso finanziario dell'attività di investimento (B) 14.333.586 4.109.071

C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamentoMezzi di terziIncremento/(Decremento) debiti a breve verso bancheAccensione finanziamenti(Rimborso finanziamenti)Mezzi propriAumento di capitale a pagamento(Rimborso di capitale)Cessione/(Acquisto) di azioni proprie(Dividendi e acconti su dividendi pagati) -451.501Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) -451.501Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C) 14.326.991 6.024.049Effetto cambi sulle disponibilità liquideDisponibilità liquide a inizio esercizio 16.973.084 10.949.035Depositi bancari e postali 16.972.363 10.948.176Assegni 0 0Danaro e valori in cassa 721 859Totale disponibilità liquide a inizio esercizioDi cui non liberamente utilizzabiliDisponibilità liquide a fine esercizio 31.300.074 16.973.084Depositi bancari e postali 31.299.661 16.972.363AssegniDanaro e valori in cassa 413 721Totale disponibilità liquide a fine esercizioDi cui non liberamente utilizzabili

S C H E M I D I B I L A N C I O

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PREMESSANel 2015 è stata recepita nell’ordinamento italiano la “Riforma Contabile” in attuazione della direttiva europea 2013/34 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.Lgs n.139/15. Il suddetto decreto integra e modifica il codice civile che contiene le norme generali per la redazione del bilancio d’esercizio relativamente agli schemi, ai criteri di valutazione, al contenuto della nota integrativa e della relazione sulla gestione.Fino al 30 giugno 2016 la Società ha redatto il bilancio di esercizio sulla base degli schemi e dei criteri indicati dal D. Lgs. n. 87 del 27.01.1992, come integrato dal Provvedimento della Banca d’Italia n. 103 del 31.07.1992 “Istruzioni per la redazione degli schemi e delle regole di compilazione dei bilanci degli enti finanziari” (di seguito “Provvedimento Bankitalia”).Il Dl.Lgs. 136/2015 efficace dal 16 settembre 2015 ha abrogato il decreto legislativo 87/1992, per espressa previsione dell’art. 47 il D.Lgs. 136/2015 si applica al bilancio relativo al primo esercizio successivo a quello chiuso o in corso al 31 dicembre 2015 (per Finest quindi dal 1 luglio 2016).Le modifiche introdotte dal D.Lgs. 136/2015 seguono la riforma del T.U.B. che ha riordinato gli intermediari finanziari, stabilendo che confluiscono nell’albo unico, ex art. 106, gli intermediari finanziari autorizzati ad esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico ed ha introdotto la categoria di intermediari c.d. minori quali i Confidi e gli operatori del microcredito.Il D.Lgs. 136/2015 è volto a dare ordine e sistematicità dal punto di vista contabile alle varie modifiche che hanno interessato il settore bancario e finanziario (che redigevano il proprio bilancio nel rispetto dei disposti dell’art. 87/1992, abrogato).

In sostanza il D.Lgs. 136/2015 prevede due tipologie di intermediari finanziari vigilati da Banca d’Italia ed una categoria di altri operatori finanziari che pur svolgendo attività di tipo finanziario, non assumendo rilevanza pubblica, non necessitano di alcuna forma di vigilanza da parte di Banca d’Italia. Tra questi rientrano i soggetti come Finest S.p.A., che sulla base di autorevoli approfondimenti sono tenuti a redigere il proprio bilancio sulla base delle regole previste dal Codice Civile e dal D.Lgs. 127/1991, come riformulato dal D.Lgs. 139/2015. Preme tuttavia precisare quanto evidenziato da Assoholding nella circolare n.14 di maggio 2017 in merito agli effetti che l’inevitabile adozione degli schemi di bilancio previsti dal codice civile determinano nella rappresentazione della specifica operatività anche di Finest S.p.A. Assoholding infatti lamenta che “è pur vero che la redazione di un bilancio secondo le regole ordinarie del codice civile come riformulato dal D.Lgs. 139/2015 per queste realtà (n.d.r. anche le Finanziarie Regionali) rischia di dare una rappresentazione economico patrimoniale poco aderente all’attività caratteristica svolta da questi soggetti. La scarsa rappresentatività si manifesta prevalentemente nella redazione del conto economico, dove nessuna indicazione, o quasi si avrebbe nella voce A) Ricavi delle vendite e delle prestazioni, dovendo necessariamente riclassificare alla voce C) Proventi ed oneri finanziari qualsiasi provento derivante quanto dall’attività di vendita di partecipazioni, tanto dall’attività di erogazione di finanziamenti infragruppo”.Gli effetti dei cambiamenti sono stati pertanto rilevati da Finest S.p.A., in accordo con l’OIC 29, sul saldo di apertura del patrimonio netto al 1 luglio 2016.

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI ESERCIZIO

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DEROGHE DI CUI ALL’ART. 2423 COMMI 4 E 5 E ALL’ART. 2423-BIS COMMA 2 CODICE CIVILEAi sensi dell’art. 2423 comma 4 del codice civile è stata verificata l'irrilevanza dell'applicazione del metodo del costo ammortizzato e/o dell'attualizzazione, ai fini dell'esigenza di dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale ed economica societaria, è stata mantenuta l'iscrizione secondo il presumibile valore di realizzo. Tale evenienza si è verificata ad esempio in presenza di crediti con scadenza inferiore ai dodici mesi o, in riferimento al criterio del costo ammortizzato, nel caso in cui i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo o, ancora, nel caso di attualizzazione, in presenza di un tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali non significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato.

FORMA E CONTENUTO DEL BILANCIO Il bilancio risulta costituito dai seguenti documenti:• stato patrimoniale• conto economico• rendiconto finanziario• nota integrativaed è corredato dalla relazione sulla gestione precedentemente esposta.Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo quanto predisposto dall’OIC 12, utilizzando il metodo indiretto. Ai fini della corretta comparazione è stato riesposto con lo stesso metodo anche quello dell’esercizio precedente. La presente nota integrativa ha la funzione di fornire l'illustrazione, l'analisi e - in taluni casi - un'integrazione dei dati di bilancio e contiene le

informazioni richieste dall'art. 2427 codice civile che sono in linea con le modifiche normative introdotte dal D.Lgs. 139/15 e con i principi contabili raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.La nota integrativa è composta da:PARTE A Criteri di valutazionePARTE B Informazioni sullo stato patrimonialePARTE C Informazioni sul conto economicoPARTE D Altre informazioni

Come previsto dall’art. 8 dello Statuto sociale, nella presente nota integrativa vengono evidenziate quelle voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico che comprendono poste relative ad operazioni ed attività territorialmente di competenza delle Sezioni autonome Veneto e Trentino-Alto Adige, mentre un’informativa generale sull'attività svolta nel corso dell’esercizio dalle Sezioni citate, viene riportata nella Parte D - "Altre informazioni". Alla presente nota integrativa sono allegati, oltre ai documenti richiesti da specifiche disposizioni di legge, altri prospetti al fine di offrire una migliore rappresentazione e comprensione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Società:Elenco delle partecipazioni detenute;Movimento delle partecipazioni;Prospetto delle variazioni nei conti del patrimonio netto;Rendiconto ex art. 7 dello statuto sociale.

Il bilancio è stato sottoposto a revisione legale ai sensi dell’articolo 13 del D.Lgs. 39/2010 e dell’articolo 2409 bis del codice civile, affidata alla PricewaterhouseCoopers S.p.A.

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PARTE ACRITERI DI VALUTAZIONEIl presente bilancio corrisponde alle risultanze delle scritture contabili, regolarmente tenute e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell’esercizio.La valutazione delle voci è stata effettuata nella prospettiva della continuazione dell’attività della società nel rispetto del principio della prudenza e competenza, nonché tenendo conto della sostanza dell’operazione e del contratto.Ai fini di omogeneità, ai sensi dell’articolo 2423-ter del codice civile, è stato indicato, per ciascuna voce dello stato patrimoniale e del conto economico, l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente.

Tutti i valori in bilancio sono esposti in Euro, se non diversamente specificato.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALISono iscritte in bilancio, accertata la loro utilità pluriennale, al costo d’acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e ammortizzate a quote costanti per il periodo della loro prevista utilità residua. In particolare, la durata dell’ammortamento per le principali categorie è la seguente:• costi di sviluppo durata anni 3;• licenze software durata anni 3.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALISono iscritte al costo d’acquisto, aumentato degli oneri accessori, delle spese incrementative, ed eventualmente rivalutato a seguito di specifiche leggi di rivalutazione.L’ammontare iscritto in bilancio è ottenuto rettificando il valore contabile, come sopra definito, con gli ammortamenti effettuati. Gli ammortamenti sono calcolati in base alle aliquote ordinarie fiscali, che sono giudicate adeguate a rappresentare la residua vita utile dei beni, ridotte al 50% per i cespiti entrati in attività nel corso dell’esercizio.Per i beni classificati come “Attrezzatura varia”, il cui costo non supera il valore unitario di € 516,46, e per i telefoni cellulari di costo inferiore al suindicato limite, si è provveduto all’ammortamento integrale nell’esercizio.Le spese di manutenzione e riparazione che non comportano incremento del valore patrimoniale dei beni sono imputate al conto economico dell’esercizio.Le aliquote di ammortamento utilizzate sono riportate nella tabella.

Immobili strumentali 3,0%

Mobili e Arredi 12,0%

Macchine elettroniche d'ufficio 20,0%

Impianti telefonici 20,0%

Impianti di allarme 30,0%

Impianti generici 15,0%

Attrezzatura varia 100,0%

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PARTECIPAZIONILe partecipazioni sono considerate immobilizzazioni finanziarie e consistono in partecipazioni in società controllate, collegate e altre imprese. Esse sono contabilizzate al costo d’acquisto, eventualmente rettificato per riflettere perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipate abbiano sostenuto perdite non assorbibili nel breve periodo, tenuto conto degli impegni al riacquisto che riassicurino il rientro del costo dell’investimento e delle eventuali garanzie accessorie ricevute a fronte dei predetti impegni. In coerenza con le modalità d’intervento della Finanziaria, per la determinazione del valore di bilancio delle partecipazioni in società verso le quali si indirizza l’attività istituzionale, si tiene conto:• dell’andamento economico delle società

partecipate, valutando i bilanci anche sotto l’aspetto economico - patrimoniale e finanziario, nonché dei risultati attesi

• dell’andamento delle società proponenti italiane, valutando i bilanci anche sotto l’aspetto dei risultati tendenziali

• degli eventi succedutisi nelle società italiane proponenti e nelle partecipate dopo la chiusura dell’esercizio.

Ove, dall’esame degli elementi sopra indicati, risulti un accrescimento del valore della quota posseduta dalla Finanziaria, viene mantenuto inalterato il valore di carico.Ove, invece, ne risulti un decremento considerato durevole della quota posseduta, già in atto o di probabile manifestazione nel breve periodo, si procede ad una conseguente ed opportuna rettifica di valore. Il valore originario delle partecipazioni viene ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni operate.

Al 30 giugno 2019 la Società detiene la governance della Fidest Imobiliare srl, Società di diritto rumeno costituita a seguito del procedimento di scissione non proporzionale della Società Valen Est srl. L’adesione all’operazione di scissione di cui sopra è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Finest, per tutelare sia le proprie ragioni creditorie, sia quelle del Fondo Balcani ex lege 84/01, che vi ha aderito formalmente. Non vi è alcuna altra collegata strategica alla data di chiusura dell’esercizio.Le azioni in portafoglio si riferiscono a valori mobiliari già considerati “immobilizzati”, come da specifica delibera del precedente Consiglio di Amministrazione e sono iscritti al valore di patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato.Il valore originario dei titoli viene ripristinato negli esercizi successivi, qualora vengano meno i motivi delle rettifiche di valore effettuate.

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RICLASSIFICA PARTECIPAZIONI, FINANZIAMENTI E CREDITI ISCRITTI NELL’ATTIVO CIRCOLANTE L’art. 2423-bis al punto 1-bis) del codice civile prevede che la rilevazione e la presentazione delle voci sia effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto. Finest all’atto dell’intervento sottoscrive con i soci industriali un patto parasociale volto a disciplinare, tra l’altro, la governance ed il programma aziendale. Pertanto, anche agli esiti degli approfondimenti condotti da autorevoli professionisti, è stato possibile riscontrare che, sebbene Finest S.p.A. non sempre acquisisca una partecipazione qualificata (di percentuale superiore al 20), l’esercizio di un’influenza notevole tipica di un’azionista collegato, viene correlata alla presenza di specifici covenants contrattuali, di norma finalizzati al rispetto di ratios economico/patrimoniali o finanziari, e/o alla presenza di un membro nell’organo amministrativo della società estera, e nel sostanziale rispetto dei termini di investimento previsto. La classificazione nel bilancio delle partecipate oggetto di investimento è stata conseguentemente adeguata. Ne è conseguita una riesposizione dei finanziamenti eventualmente concessi alle partecipate; pari trattamento è stato utilizzato per le altre poste di credito e per i saldi economici correlati.

CREDITI (INCLUSI QUELLI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE)L’articolo 12 comma 2 del D.lgs. 139/2015 prevede che le modifiche previste all’articolo 2426, comma 1, numero 8, codice civile (criterio del costo ammortizzato) “possono non essere applicate alle componenti delle voci riferite ad operazioni che non hanno ancora esaurito i loro effetti in bilancio”. Il criterio del costo ammortizzato è stato, quindi, applicato esclusivamente per crediti

sorti successivamente all’esercizio avente inizio a partire dal 1° gennaio 2016. Ai sensi dell’art. 2423 comma 4 del codice civile è stata verificata l'irrilevanza dell'applicazione del metodo del costo ammortizzato e/o dell'attualizzazione ed è stata, pertanto, mantenuta l'iscrizione dei crediti secondo il presumibile valore di realizzo determinato tenendo conto della situazione di solvibilità della controparte e delle condizioni generali di mercato. Tale evenienza si è verificata ad esempio in presenza di crediti con scadenza inferiore ai dodici mesi o, in riferimento al criterio del costo ammortizzato, nel caso in cui i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo o, ancora, nel caso di attualizzazione, in presenza di un tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali non significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato. Conseguentemente, è costituito un apposito fondo svalutazione a fronte di possibili rischi di insolvenza, la cui congruità rispetto alle posizioni di dubbia esigibilità è verificata periodicamente e, in ogni caso, al termine di ogni esercizio, tenendo in considerazione sia le situazioni di inesigibilità già manifestatesi o ritenute probabili, sia le condizioni economiche generali, di settore e di rischio paese.Il cambio della modalità di contabilizzazione è stato applicato in maniera prospettica.I crediti per interessi di mora maturati sono iscritti a conto economico per gli importi ritenuti recuperabili (competenza) e sono valutati al presunto valore di realizzo. I crediti derivanti da contratti di finanziamento sono contabilizzati per l’importo erogato, al netto delle quote di capitale già rimborsate alla data di chiusura dell’esercizio.

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ATTIVITÀ FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONII titoli a reddito fisso in portafoglio che costituiscono un temporaneo investimento della liquidità e non attengono all’attività istituzionale sono considerati “non immobilizzati”. Tali titoli sono iscritti in bilancio al minor valore tra il costo di acquisto, determinato con il metodo FIFO continuo, e il valore di mercato. Poiché i titoli sono detenuti di norma in portafoglio per un periodo inferiore ai dodici mesi il costo d’acquisto è costituito del prezzo pagato comprensivo dei costi accessori, valutata anche l’irrilevanza degli effetti che si genererebbero dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato alla luce delle politiche di gestione degli investimenti che ne comportano la presunta realizzazione in un orizzonte di breve periodo ai sensi dell’art. 2423 comma 4 del codice civile.Il valore di mercato è determinato in base ai prezzi rilevati nell’ultimo giorno dell’esercizio.Il valore originario dei titoli viene ripristinato negli esercizi successivi, qualora vengano meno i motivi delle rettifiche di valore effettuate.

DISPONIBILITÀ LIQUIDELe disponibilità liquide sono rappresentate dalle giacenze dei conti correnti bancari. I Depositi Bancari e Postali sono valutati al presumibile valore di realizzo che risulta coincidere con il loro valore nominale, aumentato degli interessi maturati alla data del bilancio.

RATEI E RISCONTII criteri utilizzati per la determinazione dei ratei e dei risconti fanno riferimento al concetto di attribuzione all’esercizio di competenza temporale dei costi e dei ricavi comuni a più esercizi.

DEBITII debiti sono rilevati secondo il criterio del costo ammortizzato. Ai sensi del comma 4 dell’art. 2423 del codice civile il criterio del costo ammortizzato non è applicato sia per i debiti aventi scadenza inferiore ai 12 mesi sia per quelli aventi scadenza superiore sempreché caratterizzati da costi di transazione di modesto importo e da un tasso di interesse desumibile del contratto non significativamente divergente da quello di mercato in vigore alla data di iscrizione del debito. Il cambio della modalità di contabilizzazione è stato applicato in maniera prospettica.

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTOIl trattamento di fine rapporto è stanziato a fronte della passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente e ai contratti collettivi di lavoro e integrativi aziendali.

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FONDO IMPOSTE, ANCHE DIFFERITE E CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATEIl “fondo imposte anche differite” include l’accantonamento per imposte sul reddito d’esercizio stimato in base ad una prudenziale previsione per contenziosi in essere con l’amministrazione finanziaria e lo stanziamento per imposte differite. Quest’ultimo è stimato in base ad una previsione del probabile onere fiscale futuro in relazione alle vigenti norme tributarie e tenendo conto di eventuali esenzioni applicabili.Le passività per imposte differite sono annotate a fronte delle differenze temporanee tassabili negli esercizi successivi, tranne il caso in cui esistano scarse possibilità che il debito insorga.Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio se esiste la ragionevole certezza del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società e del Gruppo di generare con continuità redditi imponibili positivi e solo per le differenze temporanee aventi un profilo di inversione definito.La fiscalità differita, quando rilevata, è stata determinata applicando alle differenze temporanee tassabili e deducibili le aliquote teoriche di imposte attualmente in vigore (IRES/IRAP). Le imposte anticipate e quelle differite, quando iscritte, sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti, senza compensazione di partite, includendo le prime nella voce “imposte anticipate” e le seconde nella voce “Fondi per rischi e oneri - Fondi imposte, anche differite”.In occasione di ogni bilancio, le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate alla luce sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme che delle mutate capacità di recupero delle poste iscritte da parte della società e del Gruppo.

CONSOLIDATO FISCALESi segnala che la Società ha esercitato, in qualità di consolidata, l’opzione per il regime fiscale del consolidato nazionale.

ALTRI FONDIGli “Altri fondi” sono stanziati a fronte delle passività, di esistenza certa o probabile per i quali tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione alla data di redazione del bilancio.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATILa Società non fa uso di strumenti finanziari derivati diversi da quelli previsti negli accordi stipulati in occasione dell’acquisizione delle partecipazioni e finalizzati all’eventuale smobilizzo delle stesse. Tutti gli strumenti finanziari derivati della Società sono iscritti al fair value determinato con riferimento al valore che risulta da modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati. Tale fair value non è determinato se dall'applicazione di tali modelli non emerge un risultato attendibile, valutato parimenti il rischio di controparte.

DIVIDENDII dividendi ricevuti vengono contabilizzati nel momento in cui, in conseguenza della delibera assunta dall’Assemblea dei soci della società partecipata di distribuire l’utile o eventualmente le riserve, sorge il diritto alla riscossione da parte della società partecipante.

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INTERESSI ATTIVI E PASSIVIGli interessi attivi e passivi sono iscritti nel rispetto del principio della competenza temporale secondo il metodo “pro rata temporis”.Gli interessi includono gli oneri e i proventi aventi natura assimilabile.

PLUSVALENZE E MINUSVALENZE DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

Tali proventi ed oneri sono iscritti a bilancio, nella sezione accesa alle componenti finanziarie, nel momento in cui diventano certi, cioè alla data in cui viene realizzata la cessione della partecipazione.

IMPEGNI, RISCHI E GARANZIE IMPEGNI

Gli impegni per la partecipazione al capita-le sociale di Società miste nei Paesi dell’Est Europeo e per finanziamenti alle medesime Società, che rappresentano entrambe l’at-tività istituzionale, sono rappresentati per l’ammontare che la Società si è impegnata ad erogare, come risultante dalle delibere degli Organi sociali sino alla data di chiusura dell'e-sercizio.

FONDI DI TERZI IN AMMINISTRAZIONE

Si tratta di fondi gestiti dalla Società su mandato previsto dalle Leggi nazionali e regionali istitutive e dalle Convenzioni con gli Enti Pubblici eroganti e vengono rappresentati nei conti d’ordine fra gli impegni, sulla base della loro effettiva consistenza a fine esercizio.

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PARTE BINFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

STATO PATRIMONIALE ATTIVO

A. IMMOBILIZZAZIONILe immobilizzazioni ammontano complessivamente a € 90.275.936 (86.873.795 al 30.06.2018) e sono prevalentemente rappresentate da partecipazioni e crediti.

I. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALILe immobilizzazioni immateriali sono costituite dalle seguenti voci:

Si forniscono di seguito le variazioni registrate nel corso dell’esercizio per categoria:

COSTI DI SVILUPPO

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI IN CORSO ED ACCONTI

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Costi di sviluppo 0 0Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 0 81.387Software 88.282 20.425

Totale Immobilizzazioni immateriali 88.282 101.812

Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 74.703 -- 74.703 -- 0Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- -- --Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 0 -- 0

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --Dismissioni/rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale 74.703 -- 74.703 -- 0

Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 0 -- 0 -- 0 Acquisizioni dell'esercizio 81.387 -- -- -- 81.387 Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 0 -- 0

Trasferimenti da/ad altra voce -81.387 -- -- -- -81.387Dismissioni/rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- 0

Totale 0 0 0 -- 0

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II. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALILe immobilizzazioni materiali sono costituite dalle seguenti voci:

Si forniscono di seguito le variazioni registrate nel corso dell’esercizio per categoria:

TERRENI E FABBRICATI

I terreni e fabbricati si riferiscono agli immobili strumentali adibiti ad uffici delle sedi di Pordenone e di Padova. Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2009, ai fini di una più corretta e coerente rappresentazione del patrimonio della Società, si è proceduto alla rivalutazione degli immobili strumentali adibiti ad uffici delle sedi di Pordenone e di Padova, così come previsto dal D.L. 185 del 29 novembre 2008, convertito nella L. 2 del 28 gennaio 2009 e successive modifiche, nella misura massima civilisticamente e fiscalmente consentita. Tra gli immobili/terreni non strumentali sono ricompresi 2 terreni in Romania, oggetto di assegnazione a seguito di escussione di altrettante garanzie ipotecarie, relativamente ad un finanziamento in sofferenza ed all’impegno al riacquisto di una partecipazione in sofferenza, conseguentemente alla messa in liquidazione della Società proponente.

30.6.2019 30.6.2018

Terreni e fabbricati 3.150.845 3.232.144Impianti e macchinari 58.908 24.380Altri beni 23.179 29.885

Totale Immobilizzazioni materiali 3.232.932 3.286.409

Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 2.598.218 1.609.435 975.509 -- 3.232.144 Acquisizioni dell'esercizio -- -- -- 0 Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 80.759 -- -80.759

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --Dismissioni/rettifiche avvenute nell'esercizio -885 -- -345 -- -540

Totale 2.597.333 1.609.435 1.055.923 -- 3.150.845

ALTRI BENI

Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 209.960 -- 189.535 -- 20.425Acquisizioni dell'esercizio 41.070 -- -- -- 41.070Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 54.600 -- -54.600

Trasferimenti da/ad altra voce 81.387 -- -- -- 81.387Dismissioni /rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- 0

Totale 332.417 0 54.600 -- 88.282

N O T A I N T E G R A T I V A

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ALTRI BENI

Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 623.883 -- 602.387 -- 29.885 Acquisizioni dell'esercizio 4.798 -- -- -- 4.798 Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 11.301 -- -11.301

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --Dismissioni/rettifiche avvenute nell'esercizio -2.429 -- -2.227 -- -202

Totale 634.640 -- 611.461 0 23.179

Costo storico Rivalutazioni Ammortamenti Svalutazioni Saldo

Valori all'inizio dell'esercizio 114.384 -- 90.004 -- 24.380 Acquisizioni dell'esercizio 44.855 -- -- -- 44.855 Rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni dell'esercizio -- -- 10.328 -- -10.328

Trasferimenti da/ad altra voce -- -- -- -- --Dismissioni/rettifiche avvenute nell'esercizio -- -- -- -- --

Totale 159.239 -- 100.332 -- 58.908

IMPIANTI E MACCHINARI

I beni attualmente nel patrimonio aziendale non sono stati oggetto di rivalutazioni.

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III. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE

Dal mese di novembre 2012 la Società detiene la governance della Fidest Imobiliare srl, Società di diritto rumeno costituita a seguito del procedimento di scissione non proporzionale della Società Valen Est srl. L’adesione all’operazione di scissione di cui sopra è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Finest, per tutelare sia le proprie ragioni creditorie, sia quelle del Fondo Balcani ex lege 84/01, che vi aveva formalmente e che nel corso dell’esercizio precedente ha ceduto la propria quota a Finest S.p.A.Non vi è alcuna altra collegata strategica alla data di chiusura dell’esercizio.

La movimentazione della voce risulta essere la seguente:

A. Esistenze iniziali 572.641B. Aumenti: -- B.1 Acquisti, sottoscrizioni B.2 Conferimenti -- B.3 Riprese di valore -- B.4 Rivalutazioni -- B.5 Altre variazioni --C. Diminuzioni: C.1 Vendite, cessioni 0 C.2 Rettifiche di valore C.3 altre variazioni --D. Rimanenze finali 572.641E. Rivalutazioni totali --F. Rettifiche totali 358.700

PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE

L’art. 2423-bis al punto 1-bis) prevede che la rilevazione e la presentazione delle voci sia effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto. La partecipazione di Finest S.p.A. ad imprese e società estere è regolata da specifici accordi stipulati con i soci della joint venture estera, volti a disciplinare, tra l’altro, la governance, il programma aziendale e le modalità di smobilizzo delle azioni della società target. Pertanto, anche agli esiti degli approfondimenti condotti da autorevoli professionisti, è stato possibile riscontrare che Finest S.p.A. è in grado di esercitare un’influenza notevole tipica di un’azionista collegato anche quando la frazione del capitale acquisito nella partecipata è inferiore al 20%. La classificazione in bilancio delle partecipate oggetto di investimento è stata effettuata coerentemente con tale impostazione e nel rispetto delle previsioni di cui al terzo comma dell’art. 2359 del codice civile.

N O T A I N T E G R A T I V A

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Voci 30.6.2019 30.6.2018

Partecipazioni in imprese collegate strategiche

Partecipazioni assunte nell'ambito dell'attività di investimento 35.769.724 36.474.723

Partecipazioni diverse

Totale partecipazioni in imprese collegate 35.769.724 36.474.723

A. Esistenze iniziali 36.474.723B. Aumenti: -- B.1 Acquisti, sottoscrizioni 3.210.565 B.2 Conferimenti -- B.3 Riprese di valore B.4 Rivalutazioni -- B.5 Altre variazioni C. Diminuzioni: C.1 Vendite 2.435.711 C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni 1.479.853D. Rimanenze finali 35.769.724E. Rivalutazioni totali --F. Rettifiche totali 6.229.098

Alla data di chiusura dell’esercizio Finest S.p.A. non detiene partecipazioni in imprese collegate strategiche. Le partecipazioni detenute nell’ambito dell’attività di investimento sono rappresentate da interessenze in società assunte nell’esercizio dell’attività tradizionale di investimento in joint venture con sede nei Paesi di intervento indicati all’art. 4 dello Statuto.Come stabilito dagli accordi contrattuali, gli imprenditori italiani proponenti e soci delle joint venture garantiscono il riacquisto ed il relativo pagamento della quota attualmente detenuta da Finest S.p.A. entro la durata massima di intervento indicato dalla Legge n. 19/91 e successive modifiche.Si ritiene che quanto sopra riportato sia adeguato alla propria operatività in quanto consente di rispettare le previsioni statutarie e di legge che regolamentano gli interventi della Finest S.p.A., chiamata a garantire una rotatività delle risorse assegnatele a servizio delle PMI del territorio.

Nella tabella sottostante, si riepilogano le movimentazioni intercorse nell’esercizio 2018/2019 con riferimento alla voce in esame:

Pertanto, la voce partecipazioni in imprese collegate può essere dettagliata come segue:

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Di seguito si fornisce il movimento delle partecipazioni in altre imprese:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Partecipazioni assunte nell'ambito dell'attività di investimento 9.655.917 9.632.138

Totale partecipazioni in imprese collegate 9.655.917 9.632.138

PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

Per partecipazioni in altre imprese si intendono i diritti, rappresentati o meno da titoli, esercitabili in misura non sufficiente da incidere ai sensi del terzo comma dell’art. 2359 del Codice Civile nelle votazioni dell’assemblea degli azionisti. Si ricorda che le interessenze detenute dalla Società realizzano un legame durevole destinato a sviluppare l’attività della partecipata estera, secondo quanto previsto nell’oggetto sociale di Finest S.p.A.

La voce può essere dettagliata come segue:

A. Esistenze iniziali 9.632.138B. Aumenti: -- B.1 Acquisti, sottoscrizioni 1.500.000 B.2 Conferimenti -- B.3 Riprese di valore B.4 Rivalutazioni -- B.5 Altre variazioni C. Diminuzioni: C.1 Vendite 1.449.000 C.2 Rettifiche di valore 27.221 C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali 9.655.917E. Rivalutazioni totali --F. Rettifiche totali 2.710.134

Per il dettaglio della ripartizione geografica delle “Partecipazioni” controllate, collegate ed altre imprese si rinvia al dettaglio in allegato relativo ai dati sulle società partecipate.

ALTRE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE SULLE PARTECIPAZIONI

Come prescritto dai vigenti principi contabili Finest S.p.A. è tenuta all’iscrizione a bilancio del fair value degli strumenti derivati da essa detenuti. In particolare, il principio contabile OIC 32 “ha lo scopo di disciplinare i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione degli strumenti finanziari derivati, nonché le tecniche di valutazione del fair value degli strumenti finanziari derivati e le informazioni da presentare nella nota integrativa”.

N O T A I N T E G R A T I V A

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Voci 30.6.2019 30.6.2018

a) Immobilizzazioni finanziarie

1. crediti verso imprese controllate 130.000 130.0002. crediti verso imprese collegate 25.959.463 21.137.9633. crediti verso altri 14.866.978 15.538.109

b) Attivo circolante

1. crediti verso imprese controllate 0 02. crediti verso imprese collegate 0 03. crediti verso altri 33.486 0

c) Passività

1. debiti verso controllate 0 02. debiti verso collegate 0 03. debiti verso altri 2.214.284 2.200.000

d) Garanzie e impegni

Garanzie rilasciate

Finest S.p.A. ha analizzato gli impegni negoziati all’atto del perfezionamento degli interventi e finalizzati allo smobilizzo degli stessi che, in conformità alle previsioni del richiamato principio contabile, costituiscono degli strumenti finanziari derivati (opzioni). Tenuto conto della tipologia e delle caratteristiche di tali strumenti e dei relativi sottostanti, nonché delle controparti obbligate, le considerazioni e le ulteriori valutazioni effettuate non hanno determinato effetti sullo stato patrimoniale e/o sul conto economico della Società, anche ai sensi del comma 5 dell’art. 2426 del codice civile.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà anche valutative dello strumento derivato in esame, Finest S.p.A. ritiene lo stesso adeguato alla propria operatività in quanto consente di rispettare le previsioni statutarie e di legge che regolamentano gli interventi della Società.

Si forniscono infine alcune tabelle riguardanti i principali rapporti patrimoniali in essere alla data di bilancio con le società partecipate.

Nell’intenzione di evitare qualsivoglia pregiudizio alle partecipate riconducibili all’attività di investimento, gli Amministratori hanno ritenuto opportuno omettere alcune informazioni richieste ai sensi del punto 5) del comma 1 dell’art. 2427 del codice civile ed in particolare si è stabilito di evitare di dare informativa in merito al valore netto contabile attribuito in bilancio alle partecipazioni in imprese collegate. Tale scelta è funzionale alle specificità dell’attività svolta da Finest S.p.A. nel settore dello sviluppo e della crescita delle imprese del territorio.

Attività e passività verso le imprese partecipate:

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CREDITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE

I crediti verso imprese controllate, pari a € 130.000 (€ 130.000 al 30.06.2018), si riferiscono ad un finanziamento concesso a Fidest Imobiliare S.r.l. per dotare la Controllata delle risorse finanziarie necessarie alla gestione dell’attività ordinaria .Valutati l’irrilevanza dei costi di transazione non è stato applicato il criterio del costo ammortizzato come meglio descritto nella Parte A – Criteri di valutazione.

CREDITI VERSO IMPRESE COLLEGATE

La voce, pari a € 25.959.463, ricomprende i finanziamenti prevalentemente erogati alle società assunte nell’ambito dell’attività di investimento. La voce è così dettagliata:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Finanziamenti a società assunte nell'ambito dell'attività di investimento 25.944.499 21.077.868

Altri crediti verso società collegate 14.964 60.095

Totale crediti verso collegate 25.959.463 21.137.963

I crediti verso società collegate rappresentano i finanziamenti, assunti nell’ambito dell’attività di investimento e di intervento adottate da Finest S.p.A. per concorrere al sostegno e allo sviluppo, in qualità di azionista, delle società partecipate.Al fine di una maggiore chiarezza della situazione patrimoniale della Società ed in relazione agli elevati importi, la presente voce viene dettagliata dei crediti verso la clientela “da finanziamenti”, comprensivi della quota capitale dei finanziamenti erogati e non ancora rimborsati alla data di chiusura dell’esercizio.

La ripartizione temporale dei crediti in essere per vita residua concessi alle imprese collegate partecipate da Finest S.p.A. risulta la seguente:

Valutati l’irrilevanza dei costi di transazione e l’applicazione di tassi non significativamente divergenti da quelli di mercato in essere alla data di erogazione dei finanziamenti, non è stato applicato il criterio del costo ammortizzato, come meglio descritto nella Parte A – Criteri di valutazione.

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Crediti verso imprese collegate

Scadenze

Entro l'esercizio successivo 3.962.832 3.734.718

Oltre l'esercizio successivo ed entro 5 anni 15.482.191 9.035.642

Oltre 5 anni 6.514.440 8.367.603

Totale crediti verso imprese collegate 25.959.463 21.137.963

N O T A I N T E G R A T I V A

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Si evidenzia che l’area geografica di competenza della voce “Finanziamenti” è riferita ai finanziamenti soci concessi alle controparti estere.

CREDITI VERSO ALTRI

La voce ricomprende i finanziamenti erogati alle società partecipate acquisite nell’ambito dell’attività di investimento e le dilazioni concesse per lo smobilizzo degli interventi in partecipazione effettuati da Finest S.p.A.. La voce è così dettagliata:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Finanziamenti 9.098.214 6.632.738

Dilazioni 0 72.798

Crediti da partecipazione cedute 385.813 1.266.185

Crediti in sofferenza 5.329.619 7.241.745

Altri crediti 53.331 324.643

Totale crediti verso altri 14.866.977 15.538.109

La movimentazione della voce “Finanziamenti a società assunte nell’ambito dell’attività di investimento” è di seguito esplicitata:

A. Esistenze iniziali 21.077.868B. Incrementi B.1 Nuove erogazioni 8.350.000 B.2 Riprese di valore -- B.3 Altre variazioni -- Diminuzioni: C.1 Rimborsi in linea capitale 3.483.369C. C.2 Rettifiche di valore -- C.3 altre variazioni D. Rimanenze finali 25.944.499E. Rivalutazioni totali --F. Rettifiche totali

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La ripartizione temporale dei crediti in essere per vita residua concessi ad altri creditori (prevalentemente in imprese partecipate dalla Finanziaria) risulta essere la seguente:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Crediti verso altri Scadenze Entro l'esercizio successivo 2.879.957 3.270.813

Oltre l'esercizio successivo ed entro 5 anni 7.062.560 5.023.001

Oltre 5 anni 4.924.461 7.244.295

Totale crediti verso altri 14.866.977 15.538.109

La voce “Finanziamenti” ha subito le seguenti movimentazioni:

A. Esistenze iniziali 6.632.738B. Incrementi B.1 Nuove erogazioni 4.300.000 B.2 Riprese di valore -- B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni: C.1 Rimborsi in linea capitale 1.834.524

C.2 Rettifiche di valore C.3 altre variazioni 0D. Rimanenze finali 9.098.214E. Rivalutazioni totali --F. Rettifiche totali

Si evidenzia che l’area geografica di competenza della voce “Finanziamenti” è riferita ai finanziamenti soci concessi alle controparti estere.Il Fondo svalutazione, pari a € 12.922.530, è stanziato in modo da coprire le presumibili inesigibilità evidenziate sui crediti in essere, tenuto conto anche delle garanzie che li assistono.Valutati l’irrilevanza dei costi di transazione e l’applicazione di tassi non significativamente divergenti da quelli di mercato in essere alla data di erogazione dei finanziamenti non è stato applicato il criterio del costo ammortizzato come meglio descritto nella Parte A – Criteri di valutazione.

C. ATTIVO CIRCOLANTE

L’attivo circolante ammonta complessivamente a € 62.183.985 (€ 67.423.207 al 30 giugno 2018) ed è rappresentato prevalentemente dagli investimenti temporanei della liquidità in attesa di utilizzo istituzionale, oltre ai saldi attivi per posizioni creditorie nei confronti dell’erario e/o degli enti di previdenza e sicurezza sociale e a saldi minori.

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II CREDITI CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti ammontano complessivamente a € 113.621 (€ 61.057 al 30 giugno 2018).Tutti i crediti sono a breve termine e pertanto risultano esclusi dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato come meglio descritto nella Parte A – Criteri di valutazione.I crediti verso clienti sono originati essenzialmente dai rimborsi spese e commissioni riconosciute a Finest a seguito della Convenzione sottoscritta con la Regione Friulia-Venezia Giulia per la gestione “Fondo Speciale per l’Internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia” ex L.R. 03/2002.

CREDITI VERSO IMPRESE CONTROLLANTI

I crediti verso imprese controllanti, che ammontano ad € 39.335 (€ 156.510 al 30 giugno 2018), sono però portati in detrazione del debito nei confronti della controllante per IRES, risultante dall’adozione del consolidato fiscale. Si rimanda a quanto illustrato nella relazione sulla gestione per una disamina dei rapporti intercorsi con la controllante.Tutti i crediti sono a breve termine e pertanto risultano esclusi dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato come meglio descritto nella Parte A – Criteri di valutazione.

CREDITI TRIBUTARI

I crediti tributari sono evidenziati a rettifica dei debiti tributari del passivo.

CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE

I “crediti per imposte anticipate” ammontano complessivamente a € 2.296.651 (€ 2.301.305 al 30 giugno 2018) ed accolgono per € 2.265.305 (€ 2.265.305 al 30 giugno 2018) le imposte anticipate relative alle svalutazioni e perdite su crediti effettuate fino alla chiusura dell’esercizio 2015/2016 ai sensi dell’art. 106, comma 3 del TUIR. Il requisito della ragionevole certezza del loro recupero risulta soddisfatto in quanto, in presenza di perdita d’esercizio e/o fiscale, detto credito è convertibile in credito d’imposta, così come previsto dall’art. 2, commi da 55 a 58, Decreto Legge n. 225/2010 (convertito dalla Legge 26 febbraio 2011, n. 10), e successive modifiche introdotte dal Decreto Legge n. 201/2011 (convertito dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214) e, da ultimo, dall’art. 11 del Decreto Legge n. 59/2016 (convertito dalla Legge 30 giugno 2016, n. 119).La deduzione della quota del 10% per l’esercizio in corso al 31 dicembre 2018 prevista a norma dell’art. 16, commi 4 e 9, Decreto Legge n. 83/2015, riconducibile al riversamento, sia ai fini della determinazione del reddito imponibile IRES che del valore della produzione ai fini IRAP, della quota delle precedenti svalutazioni e perdite su crediti operate dalla società ai sensi del richiamato art. 106, comma 3, TUIR, la cui deduzione è stata rinviata agli esercizi successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014, è differita al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2026, ai sensi della Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 (Legge di bilancio 2019).

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La deduzione della quota del 10% per l'esercizio in corso al 31 dicembre 2018 prevista dai commi 4 e 9, art. 16, DL 83/2015 è differita al periodo d'imposta in corso al 31.12.2026.

Tenuto conto delle difficoltà da parte degli Amministratori, date le caratteristiche dell’attività della Società e dell’orizzonte temporale delle operazioni tipiche effettuate, di prevedere con ragionevole certezza la sussistenza di imponibili fiscali positivi negli anni nei quali presumibilmente le suddette imposte anticipate si dovrebbero riversare, si è ritenuto prudenzialmente, sentita anche la controllante, di non rilevare le imposte anticipate connesse a differenze temporanee deducibili in futuri esercizi. Di seguito viene fornito l’ammontare delle differenze temporanee deducibili in esercizi futuri e il relativo effetto fiscale differito (crediti per imposte anticipate) non ancora contabilizzato.

Saldo finale 30 giugno 2018Movimentazione

dell'esercizio01/07/2017-30/06/2018

Saldo finale 30 giugno 2019

DescrizioneAmmontare

delle differenze temporanee

Aliquota 24% (IRES)

Aliquota 4,65% (IRAP)

Totale Credito Imposte Anticipate

Accantonato/ (Utilizzato)

Incremento / (Decremento)

Credito Imposte Anticipate

Ammontare delle differenze

temporanee

Aliquota 24% (IRES)

Aliquota 4,65% (IRAP)

Totale Credito Imposte

Anticipate

Imposte anticipate:- svalutazioni e perdite su crediti

ai fini IRES (24%) 9.342.936 2.242.305 0 2.242.305 9.342.936 2.242.305 2.242.305

ai fini IRES (27,5%)

ai fini IRAP 494.616 0 23.000 23.000 494.616 23.000 23.000

Totale 2.242.305 23.000 2.265.305 2.242.305 23.000 2.265.305

Descrizione Importo Ires anticipata 24% Importo Irap anticipata

4,65%Compensi amministratori non corrisposti 9.521 2.285 Fondo rischi su crediti tassato 986.315 236.716 Fondo rischi su oneri futuri 502 120 Fondo svalutazione crediti finanziari int.mora 44.276 10.626 Ammortamento rivalutazione immobili 243.500 58.440 243.500 11.323

1.284.114 308.187 243.500 11.323

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Imposte anticipate 2.265.305 2.265.305 Detrazione d'imposta risparmio energetico 31.346 36.000 Totale crediti imposte anticipate 2.296.651 2.301.305

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Crediti verso Enti pubblici per contributi da ricevere 0 86.028 Altri crediti 16.369 16.089 Totale crediti verso altri 16.369 102.117

CREDITI VERSO ALTRI

I crediti verso altri ammontano complessivamente a € 16.369 (€ 102.117 al 30 giugno 2018).Concorrono al totale le seguenti partite:

Tutti i crediti verso altri sono esigibili entro l’esercizio successivo.

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III. ATTIVITÀ FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI

ALTRI TITOLI

La voce ricomprende temporanei investimenti di liquidità in attesa di utilizzo istituzionale. Le attività finanziarie acquistate dalla Società sono rappresentate da obbligazioni quotate (in parte emesse da primari istituti creditizi e finanziari) il cui profilo di rischio è contenuto e risulta coerente con le prudenti politiche di gestione della liquidità approvate dal Consiglio.L’attività di gestione della tesoreria è affidata alla controllante Friulia S.p.A., sulla base di specifico mandato regolato dalla Convenzione del 25.01.2007.

Ulteriori informazioni e movimenti vengono elencati nella seguente tabella:

Il valore nominale dei titoli negoziati in mercati regolamentati in portafoglio alla data di chiusura dell’esercizio è complessivamente pari a € 27.450.000,00, con scadenza oltre la data del 30.06.2020. Si precisa che tutti i titoli sono prontamente liquidabili, tenuto conto tra l’altro che si riferiscono ad emissioni benchmark di debitori di primario standing.

I titoli in portafoglio sono depositati presso terzi.

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso 28.457.270 47.829.134

Totale 28.457.270 47.829.134

Movimento degli Altri titoli esercizio 2018/2019

Rimanenze iniziali 47.829.134Acquisti 0Vendite 19.550.095Perdite da negoziazione 79.976Profitti da negoziazione 193.697Rettifiche di valore dell'esercizio 64.510Rimanenze finali 28.457.270

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IV. DISPONIBILITÀ LIQUIDE

DEPOSITI BANCARI E POSTALI

Trattasi di soli depositi nei c/c a vista. La liquidità è depositata presso primari istituti nazionali.

DENARO E VALORI IN CASSA

D. RATEI E RISCONTI ATTIVILa voce ammonta complessivamente a € 1.084.719 (€ 1.192.710 al 30 giugno 2018) di cui € 1.008.361 (€ 1.121.477 nel 2018) riguardano i ratei attivi ed € 76.358 (€ 71.233 nel 2018) si riferiscono ai risconti attivi, costituiti da oneri di competenza differita.

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Conti correnti (a vista) 31.299.661 16.972.363

Totale depositi bancari e postali 31.299.661 16.972.363

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Cassa 413 721

Totale 413 721

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Interessi maturati su finanziamenti attivi 148.379 109.747

Cedole di obbligazioni e altri titoli a reddito fisso 236.279 373.434

Interessi impieghi liquidità 16.122 12.483

Fee, rimborsi spese, corrispettivi gestione partecipazioni 607.581 625.813

Spese per servizi 35.140 25.760

Imposte e tasse e varie 7.546 7.879

Premi di assicurazione 33.672 37.594

Totale ratei e risconti attivi 1.084.719 1.192.710

N O T A I N T E G R A T I V A

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88

STATO PATRIMONIALE PASSIVO

A. PATRIMONIO NETTO

I. CAPITALE

La voce è composta dal capitale sociale di € 137.176.770, interamente sottoscritto e versato, rappresentato da n. 2.655.891 azioni del valore nominale di € 51,65 ciascuna.

IV. RISERVA LEGALE

La riserva legale viene alimentata nei limiti e secondo le prescrizioni dell’art. 2430 del codice civile.

V. RISERVE STATUTARIE

La riserva statutaria viene alimentata nei limiti e secondo le prescrizioni dell’art. 29 dello statuto della Società.

VI. ALTRE RISERVE

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Capitale 137.176.770 137.176.770

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Riserva legale 2.591.894 2.560.095

Totale riserva legale 2.591.894 2.560.095

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Riserva statutaria ex art. 29 dello Statuto 11.352.119 11.199.435

Totale riserve statutarie 11.352.119 11.199.435

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Riserva Fondo Interreg II 216.912 216.912

Altre Riserve 0 1

Totale Altre Riserve 216.912 216.913

La Riserva Fondo Interreg II comprende essenzialmente i fondi già iscritti in precedenti esercizi e concessi dalla Regione Friuli Venezia Giulia relativi al Programma operativo comunitario Interreg II Italia-Slovenia asse 3 Misura 3.1 “Aiuti agli investimenti alle PMI”.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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Legenda: A per aumento di capitale; B per copertura perdite; C per distribuzione ai soci; D apporto a titolo di riserva di capitale Regione FVG a fronte di operatività Interreg I (Italia Slovenia).

B. FONDI PER RISCHI ED ONERILa composizione è la seguente:

FONDI PER IMPOSTE, ANCHE DIFFERITE

Al 30 giugno 2019, così come per l’esercizio precedente, i “fondi per imposte, anche differite” risultano nulli, di talché non si sono avuti movimenti delle passività per imposte differite nel corso dell’esercizio appena concluso.Non sono state infatti iscritte imposte differite in quanto alla data di chiusura dell’esercizio non si rilevano significative differenze temporanee imponibili in esercizi futuri tali da richiedere l’accantonamento in questione.

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Fondi di quiescenza e per obblighi simili -- --

Fondi per imposte, anche differite -- --

Altri fondi 502 25.995

Totale fondi per rischi e oneri 502 25.995

Nel rispetto dei principi contabili di riferimento si riporta di seguito un prospetto di sintesi della possibilità di utilizzo del capitale e delle riserve.

Natura/descrizione Importo PossibilitàQuota

disponibiledi utilizzazione

Capitale

Capitale sociale 137.176.770 --

Conferimento soci 132.599.637 --

G/c da riserve statutarie (formate con utili d'esercizio) 4.577.133

Riserve di capitale

Riserva da sovrapprezzo delle azioni - A,B,C -

Riserve di utili

Riserva legale 2.591.894 A,B --

Riserve statutarie 11.352.119 A,B,C 11.352.119

Altre riserve

Riserva Fondo Interreg I Italia-Slovenia 216.912 D

Riserva per fondo rischi finanziari generali 0 B, C 0

Totale 11.352.119

Quota non distribuibile 139.985.576

Residua quota distribuibile 11.352.119

N O T A I N T E G R A T I V A

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90

ALTRI FONDI

Gli altri fondi sono così composti:

La voce “Oneri per rischi futuri” comprende una stima dei costi da sostenere relativi a contenziosi in essere e ai connessi oneri legali e consulenziali.

I movimenti del Fondo oneri per rischi futuri sono riportati nella tabella sottostante:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Oneri per rischi ed oneri futuri 502 25.995

Totale altri fondi 502 25.995

Voci 30.6.2018

Saldo iniziale 25.995

Utilizzo fondo oneri futuri 25.493

Altre riclassifiche --

Accantonamento dell'esercizio per oneri futuri 0

Totale altri fondi 502

Voci 30.6.2018

Saldo iniziale 463.481

Accantonamento dell'esercizio 39.697

Utilizzi per liquidazione di indennità di fine rapporto -4.588

Totale altri fondi 498.590

C. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTOIl trattamento di fine rapporto riflette il debito della Società verso tutti i dipendenti alla data di bilancio, calcolato a norma dell’art. 2120 del Codice Civile.

Nel corso dell’esercizio sono avvenuti i seguenti movimenti:

Sono stati altresì accantonati € 52.073 nel Fondo di Previdenza complementare, al quale aderisce la maggioranza dei dipendenti.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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D. DEBITIDEBITI VERSO FORNITORI

I debiti verso fornitori ammontano a € 284.470 (€ 339.212 al 30 giugno 2018) e sono tutti esigibili entro dodici mesi. La voce comprende sia i debiti relativi alle fatture già ricevute, che quelli maturati la cui fattura non è ancora pervenuta alla chiusura dell’esercizio.Tutti i debiti sono esigibili nel breve termine e pertanto risultano esclusi dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato come meglio descritto nella Parte A – Criteri di valutazione.

DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLANTI

I debiti verso la controllante Friulia S.p.A. ammontano a € 87.192 (€ 67.543 al 30 giugno 2018) e sono tutti esigibili entro dodici mesi. La voce comprende sia i debiti relativi alle fatture già ricevute, che quelli maturati la cui fattura non è ancora pervenuta alla chiusura dell’esercizio, per prestazioni rese dalla stessa in conformità ai contratti di outsourcing in essere ed ai compensi e rimborsi per il dipendente nominato nel Consiglio di Amministrazione di Finest S.p.A., nonché il saldo netto a debito derivante dall’applicazione dell’istituto del consolidato fiscale.Si rimanda a quanto illustrato nella relazione sulla gestione per una disamina dei rapporti intercorsi con la controllante.Tutti i debiti sono esigibili nel breve termine e pertanto risultano esclusi dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato come meglio descritto nella Parte A – Criteri di valutazione.

DEBITI TRIBUTARI

I debiti tributari ammontano a € 65.713 (€ 84.202 al 30 giugno 2018) e scadono tutti entro dodici mesi. In dettaglio la voce è così composta:

Tutti i debiti sono esigibili nel breve termine e pertanto risultano esclusi dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato.

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Debito per saldo IRAP 5.589 31.737

Credito per acconto IRAP -25.310 -29.709

Debiti ritenute IRPEF 52.127 56.211

Altri debiti tributari 33.307 25.963

Totale debiti tributari 65.713 84.202

N O T A I N T E G R A T I V A

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Voci 30.6.2019 30.6.2018

Debiti verso personale dipendente 274.708 315.928

Debiti per anticipi smobilizzi partecipazioni 2.214.284 2.200.000

Debiti diversi 43.995 95.395

Totale altri debiti 2.532.987 2.611.323

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Altre minori 545 675

Commissioni su corrispettivi ed interessi - 0

Totale ratei e risconti passivi 545 675

DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E DI SICUREZZA SOCIALE

I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale ammontano a € 96.464 (€ 108.083 al 30 giugno 2018) e sono tutti esigibili entro dodici mesi. Tali passività sono principalmente rappresentate da debiti verso gli istituti in oggetto maturati nel mese di giugno e saldati secondo procedura a luglio.Tutti i debiti sono esigibili nel breve termine e pertanto risultano esclusi dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato.

ALTRI DEBITI

Gli altri debiti ammontano a € 2.532.987 (€ 2.611.323 al 30 giugno 2018) e sono esigibili tutti entro dodici mesi.

In dettaglio la voce è così composta:

Gli anticipi per smobilizzi di partecipazioni evidenziano debiti per somme ricevute da Finest per anticipi su corrispettivi per future cessioni di partecipazioni i cui atti non sono stati ancora perfezionati alla data di redazione del bilancio.I debiti verso il personale ricomprendono gli stipendi ed i rimborsi spese del mese di giugno 2019 e le ferie maturate e non ancora godute.Tutti i debiti sono esigibili nel breve termine e pertanto risultano esclusi dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato.

E. RATEI E RISCONTI PASSIVII ratei e risconti passivi, sono iscritti in ottemperanza al generale principio di competenza dei costi e dei ricavi inerenti all’esercizio.

I ratei passivi comprendono:

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Voci 30.6.2019 30.6.2018

Consulenze e prestazioni di servizi attive 106.154 700

Corrispettivi da Regione Friuli Venezia Giulia 12.000 12.000

Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 118.154 12.700

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Rimborsi spese progetti speciali 51.571 27.621

Altri ricavi e proventi 16.042 22.238

Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 67.613 49.859

La voce comprende i compensi corrisposti a Finest S.p.A. a fronte dell’intervento nella JV; sono ricompresi anche i compensi per le attività sul “Fondo Speciale per l’Internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia”.

ALTRI RICAVI E PROVENTI

L’importo di € 67.613 (€ 49.859 al 30 giugno 2018) risulta così suddiviso:

La voce, pari a € 67.613 (€ 49.859 al 30 giugno 2018), ricomprende principalmente i rimborsi relativi al “Fondo Speciale per l’Internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia” La Convenzione per la gestione del Fondo Speciale per l’Internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia” prevede tra l’altro il rimborso integrale dei costi per personale e spese generali sostenuti dalla Società per le attività da essa svolte ed il modesto incremento dei rimborsi è essenzialmente dovuto al permanere della fase di sostanziale stasi delle attività operative, proseguita anche nel corso dell’esercizio 2018/2019, direttamente correlata al riassetto organizzativo in atto presso le competenti Direzioni della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

A. VALORE DELLA PRODUZIONE

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

L’importo di € 118.154 (€ 12.700 al 30 giugno 2018) risulta così suddiviso:

N O T A I N T E G R A T I V A

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B. COSTI DELLA PRODUZIONE

MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO

L’importo di € 15.245 (€ 14.349 al 30 giugno 2018) risulta così suddiviso:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Stampati - --

Cancelleria 2.452 1.876

Altri materiali di consumo 12.793 12.473

Totale materie prime, sussidiarie e di consumo 15.245 14.349

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Competenze/spese organi sociali 122.755 144.349

Servizi professionali 386.822 325.839

Utenze 34.701 31.109

Pubblicità e rappresentanza 28.823 15.556

Servizi non professionali 20.342 19.752

Altre spese amministrative 9.967 21.826

Manutenzioni 46.753 36.840

Corsi di formazione ed altri oneri accessori del personale 80.301 72.068

Assicurazioni 3.946 3.932

Totale 734.410 671.271

La voce rappresenta i costi per materiale di consumo acquistati dalla Società nel corso dell’esercizio.

COSTI PER SERVIZI

I costi per servizi ammontano a € 734.410 (€ 671.271 al 30 giugno 2018) e sono così dettagliati:

La voce relativa alle competenze /spese organi sociali comprensiva di oneri ed accessori comprendono il compenso e i rimborsi spese spettante al Consiglio di Amministrazione pari a € 33.057, quello relativo al Collegio Sindacale ammontante a € 42.612 e costi relativi alle Assemblee Cda, degli Azionisti e l’assicurazione per la responsabilità civile degli organi sociali per € 46.715.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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La forza lavoro in essere al 30 giugno 2019 è pari a 23 unità e risulta così articolata:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Dirigenti 1 1

Quadri 10 12

Impiegati 12 12

Totale personale dipendente 23 25

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Fitti e spese accessorie ufficio Padova e foresteria 33.372 34.527

Fitti di autoveicoli 55.779 52.851

Fitti di attrezzature d'ufficio 30.685 29.501

Totale materie prime, sussidiarie e di consumo 119.836 116.879

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Salari e stipendi 1.401.937 1.447.793

Oneri sociali 374.453 385.634

Trattamento di fine rapporto 93.506 100.686

Varie minori 0 0

Totale costi per il personale 1.869.896 1.934.113

La voce fitti di autoveicoli si riferisce prevalentemente ai costi per noleggio a lungo termine di autoveicoli assegnati al personale dipendente o a disposizione per le trasferte, che ha consentito, tra l’altro, di razionalizzare i costi di trasferta.

PERSONALE

Il costo ammonta ad € 1.869.896 (€ 1.934.113 al 30 giugno 2018) ed è così ripartito:

Il compenso onnicomprensivo annuale spettante alla Società di Revisione incaricata per la revisione legale del bilancio d’esercizio di Finest e del Rendiconto del Fondo Venture Capital Balcani ex Legge n. 84/01, nonché dei saldi a credito e debito con il Fondo Speciale per l’internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia è pari a € 30.738 .I costi per servizi professionali ricomprendono principalmente onorari per consulenze prestate da professionisti esterni incaricati dello svolgimento di specifici studi ed analisi, onorari per legali a cui è demandata l’attività di recupero crediti, compensi per servizi di tesoreria accentrata, outsourcing amministrativo, compliance e di risk management prestati dalla controllante Friulia S.p.A. e canoni per servizi di connessioni a banche dati necessari per lo svolgimento delle verifiche propedeutiche alla realizzazione ed al monitoraggio degli interventi.

SERVIZI PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI

L’importo di € 119.836 (€ 116.879 al 30 giugno 2018) risulta così suddiviso:

N O T A I N T E G R A T I V A

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Voci 30.6.2019 30.6.2018

Ammortamento fabbricati 80.759 80.858

Ammortamento impianti e macchinari 10.328 6.104

Ammortamento altri beni 11.301 12.992

Totale ammortamento immobilizzazioni materiali 102.388 99.954

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Accantonamento fondo rischi spese/oneri futuri 0 0

Totale accantonamento per rischi 0 0

AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

La voce ammonta a € 156.988 (€ 116.914 al 30 giugno 2018) ed è così suddivisa:- ammortamento delle immobilizzazioni immateriali per € 54.600;- ammortamento delle immobilizzazioni materiali per € 102.388.Gli ammortamenti effettuati sulle immobilizzazioni materiali risultano dettagliati come segue:

I criteri utilizzati per gli ammortamenti e per le svalutazioni sono descritti nella Parte A - Criteri di Valutazione della presente nota integrativa.

ACCANTONAMENTI PER RISCHI

Non sono stati effettuati accantonamenti nell’esercizio 2018/2019

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Imposte, tasse e tributi vari 196.956 146.787

Contributi associativi 2.463 2.447

Abbonamenti 2.995 4.668

Varie minori 18.077 2.261

Totale oneri diversi di gestione 220.491 156.163

ONERI DIVERSI DI GESTIONE

Gli oneri diversi di gestione ammontano a € 220.491 (€ 156.163 al 30 giugno 2018). La suddivisione per natura risulta essere la seguente:

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI

PROVENTI DA PARTECIPAZIONI

I proventi da partecipazioni ammontano complessivamente a € 2.089.919 (€ 2.339.961 al 30 giugno 2018) e risultano così dettagliati:

La voce comprende i dividendi deliberati nel corso dell’esercizio, le plusvalenze realizzate dalla cessione di alcune partecipazioni ed i corrispettivi e le commissioni contrattualmente previste sulle partecipazioni erogate.

PROVENTI DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

I proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie ammontano complessivamente a € 775.570 (€ 729.957 al 30 giugno 2018) e risultano così dettagliati:

La voce comprende gli interessi e commissioni di varia natura contrattualmente previste per i finanziamenti concessi alle imprese socie dalla società e gli interessi sui termini di riacquisto di alcune partecipazioni, concessi in forma dilazionata alle controparti.

Da impresecontrollate

Da impresecollegate

Da altre imprese Totale

Dividendi 0 0 76.416 76.416Plusvalenze da alienazione 0 633.145 0 633.145Corrispettivi e commissioni attive su partecipazioni e varie 0 0 1.380.358 1.380.358

Totale 0 633.145 1.456.774 2.089.919

Da impresecontrollate

Da impresecollegate

Da altre imprese Totale

Interessi attivi e commissioni su finanziamenti 0 575.009 199.847 774.856

Interessi su crediti da partecipazioni cedute 0 0 714 714

Totale 0 575.009 200.561 775.570

N O T A I N T E G R A T I V A

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ALTRI PROVENTI FINANZIARI

Gli altri proventi finanziari ammontano complessivamente a € 1.725.893 (€ 2.594.254 al 30 giugno 2018) e risultano così dettagliati:

INTERESSI PASSIVI ED ONERI FINANZIARI

Gli interessi ed oneri finanziari ammontano complessivamente a € 82.554 (€ 271.068 al 30 giugno 2018) e risultano così dettagliati:

Da impresecontrollate

Da impresecollegate Da terzi Totale

Totale proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni (A) -- 575.009 200.561 775.570

Totale proventi finanziari da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni (B) -- -- -- --

Totale proventi finanziari da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni (C) -- -- 915.678 915.678

Interessi passivi su titoli non immobilizzati -- -- 0 0

Interessi attivi su titoli non immobilizzati -- -- 737.632 737.632

Profitti/perdite da realizzo di titoli -- -- 178.046 178.046

Plusvalenze su titoli a reddito fisso, azioni, quote e titoli iscritti nell'attivo circolante -- -- -- --

Proventi maturati su titoli -- -- -- --

Totale proventi finanziari diversi dai precedenti (D) -- -- 34.645 34.645

Totale altri proventi finanziari (A+B+C+D) -- 575.009 1.150.884 1.725.893

Da impresecontrollate

Da impresecollegate

Da altre imprese Totale

Perdite su titoli non partecipazioni -- -- 76.926 76.926Minusvalenze da cessione partecipazioni -- 0 0Altri interessi passivi ed oneri assimilati -- -- 5.401 5.401Utili o perdite su cambi -- -- 227 227

Totale -- 0 82.554 82.554

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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D. RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

RIVALUTAZIONI

Le rivalutazioni ammontano complessivamente ad € 650.847 (€ 346.572 al 30 giugno 2018) e risultano così composte:

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Totale rivalutazioni di partecipazioni 0 0 Rivalutazioni di titoli isctitti nelle immobilizzazioni finanziarie -- --Rivalutazione di crediti iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie 375.537 337.188

Totale rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 375.537 337.188

Totale rivalutazioni di titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 275.310 9.384

Totale rivalutazioni 650.847 346.572

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Totale svalutazioni di partecipazioni 1.507.074 20.441 Svalutazione di titoli iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie -- --Svalutazione di crediti iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie 1.044.144 65.008

Totale svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 1.044.144 65.008

Totale svalutazioni di titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 210.799 1.230.974

Totale svalutazioni 2.762.017 1.316.423

La Voce comprende le riprese di crediti immobilizzati, svalutati in precedenti esercizi, per la parte incassata nell’esercizio e dei titoli iscritti nell’attivo circolante, che non costituiscono partecipazioni, per il riallineamento ai valori di mercato a fine esercizio .

SVALUTAZIONI

Le svalutazioni ammontano complessivamente ad € 2.762.017 (€ 1.316.423 al 30 giugno 2018) e risultano così composte:

Le Svalutazioni effettuate fanno principalmente riferimento a due investimenti.Il primo a valere nel settore delle energie rinnovabili, situato in Bulgaria ed acquisito con più operazioni a valere sul capitale sociale della società target effettuate tra l’anno 2006 e l’anno 2010.La partecipazione in questione, iscritta ad un costo nominale storico pari ad € 7.528.199 e già precedentemente svalutata per € 4.749.245, è stata ulteriormente svalutata nell’esercizio in consuntivazione per € 1.379.853. Tale rettifica si è resa necessaria al fine di adeguare il valore residuo della partecipazione al tenore economico delle offerte pervenute ai soci venditori (tra cui Finest), a seguito dell’avvio di un processo di vendita a valere sulla comune partecipata.Per effetto di quanto sopra il valore netto della partecipazione espresso a bilancio e pari ad € 1.399.101 rispecchia la valutazione effettiva espressa dal mercato. Ad oggi il processo di vendita è tutt’ora in corso,

N O T A I N T E G R A T I V A

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100

Voci 30.6.2019 30.6.2018

Accantonamento IRAP 5.589 31.737 Accantonamento IRES 45.795 0 Provento da consolidato fiscale 0 -130.349 Altre -877 489 Totale imposte su reddito 50.507 -98.123

Voci 30.6.2019 30.6.2018

IRES anticipata 0 206.189 IRAP anticipata 0 2.115 Totale imposte su reddito 0 208.304

IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO

Le voce “imposte correnti” comprende per € 5.589 (€ 31.737 al 30 giugno 2018) lo stanziamento dell’IRAP di competenza dell’esercizio e per € 45.795 lo stanziamento per l’IRES di competenza dell’esercizio.

laddove la vendita della partecipazione verrà accompagnata dall’estinzione integrale del finanziamento soci concesso alla partecipata, pari a circa € 7,7 milioni.Il secondo a valere nel settore della logistica, situato in Russia ed acquisito sia con più operazioni a valere sia sul capitale sociale della società target sia con finanziamento soci, il tutto effettuato tra l’anno 2005 e l’anno 2010. L’investimento ora classificato tra i Crediti (da partecipazione ceduta e da finanziamento) di valore originario pari ad € 2.677.906 e precedentemente già svalutato per € 1.133.762 è stato ulteriormente svalutato nell’esercizio in consuntivazione per € 1.044.144.Tale rettifica si è resa necessaria al fine di adeguare il valore residuo del credito ora pari ad € 500.000 al valore di una offerta transattiva pervenuta da un primario player del settore assicurativo rientrante tra i destinatari delle azioni di recupero intraprese da Finest a difesa del proprio credito. L’offerta transattiva, seppur non sufficiente a garantire una chiusura della posizione senza ulteriori perdite a conto economico, è stata ritenuta idonea da Finest in considerazione della complessità della vicenda giuridica sottostante e dalle effettive possibilità di recupero in caso di continuazione del contenzioso instaurato con la controparte.Le svalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni si riferiscono al riallineamento ai valori di mercato alla data di chiusura dell’esercizio dei titoli in portafoglio, il cui valore nominale ammonta ad € 27.450.000 come meglio dettagliato alla sezione “Altri titoli” (Pag. 86).

La voce “imposte differite e anticipate” dovrebbe ricomprendere l’effetto economico negativo derivante dal parziale rientro delle svalutazioni e perdite su crediti operate dalla Società nei precedenti esercizi ai sensi e per gli effetti dell’art. 106, comma 3, TUIR. Ai sensi della Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 (Legge di bilancio 2019), la deduzione della quota per l’esercizio in corso al 31 dicembre 2018 è differita al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2026.Si rinvia alla tabella contente la movimentazione della voce “Credito per Imposte Anticipate”.

Maggiori e più puntuali dettagli sono riportati nella tabella che segue, nella quale viene data evidenza della riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo da bilancio.

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101

Voci 30.6.2019Imponibile 24,00%

Risultato prima delle imposte -1.309.011

IRES - onere fiscale teorico (aliquota 24%) -314.163

Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi

- interessi attivi di mora 0

- dividendi non incassati (5%) 0

Totale 0

Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi

- compensi amministratori esercizio corrente 9.521

- svalutazione azioni attivo circolante 27.221

- svalutazione crediti finanziamenti 616.068

Totale 652.810

Rigiro delle differenze temporanee deducibili da esercizi precedenti

- corresponsione compensi amministratori -9.521

- utilizzo fondo rischi e oneri -25.493

- quote associative pagate nell'esercizio -1.000

Totale -36.014

Differenze temporanee tassabili da esercizi precedenti

- Interessi di mora incassati nell'esercizio 2.581

- dividendi incassati nell'esercizio 701

Totale 3.282

Differenze che non si riverseranno negli esercizi successivi

- variazioni in diminuzione (altri) -8.263

- variazioni in aumento (altri) 66.665

- plusvalenze da cessione partecipazioni -601.488

- dividendi incassati (95%) -72.596

- ripresa crediti partecipazioni svalutate nei precedenti esercizi -164.980

- svalutazione partecipazioni immobilizzate 1.479.853

- svalutazione crediti cessione partecipazioni 233.998

- deduzione ACE -47.210

Totale 885.979

Utile fiscale 197.046

IRES corrente 47.291

Carico fiscale corrente effettivo -3,61%

N O T A I N T E G R A T I V A

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102

PARTE DALTRE INFORMAZIONI

IMPEGNI, GARANZIE RICEVUTE E PASSIVITÀ POTENZIALI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALEAi sensi e per gli effetti dell’articolo 2427, comma 9 del codice civile, si evidenziano i seguenti impegni, garanzie prestate e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale:

GARANZIE RICEVUTE SU OPERAZIONI TIPICHE

Gli accordi di partecipazioni in essere alla data del 30.06.2019 sono assistiti da impegni rilasciati dalle società proponenti italiane o altri soggetti terzi con lettera di patronage impegnativa, patto di riacquisto o eventuale co-obbligo a favore di Finest S.p.A., per circa il 93% del loro valore, mentre il restante 7% circa è assistito da garanzie costituite da fideiussioni bancarie, societarie e personali. Le garanzie ricevute da terzi a fronte dei Crediti in bonis iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie dell’attivo dello Stato Patrimoniale coprono normalmente il 100% dell’esposizione complessiva e sono costituite da:

FIDEIUSSIONI BANCARIE (1,86%)

FIDEIUSSIONI SOCIETARIE (53,72%)

FIDEIUSSIONI PERSONALI (1,30%)

IPOTECA SU IMMOBILI ESTERO (18,30%)

PEGNO SU TITOLI (1,19%)

LETTERA DI PATRONAGE IMPEGNATIVA (23,27%)

IMPEGNI

La voce evidenzia le operazioni tipiche deliberate dagli Organi sociali delegati sino alla data di chiusura dell’esercizio, al netto delle operazioni erogate e dichiarate “decadute” dagli stessi Organi sociali nel corso dell’esercizio.Al 30 giugno 2019, gli impegni per partecipazioni da acquisire sono pari ad € 8.702.627 (€ 3.964.437 al 30 giugno 2018) e gli impegni per finanziamenti da erogare sono pari ad € 7.950.000 (€ 3.013.000 al 30 giugno 2018).La società, in accordo con il Collegio Sindacale, ha deciso di evidenziare sinteticamente tra gli impegni la consistenza a fine esercizio dei fondi di terzi affidati in gestione alla Società; la contabilità pubblica dei fondi speciali è separata rispetto alla contabilità della Società, come previsto dalle leggi istitutive e dalle convenzioni con gli Enti pubblici mandanti.Al 30 giugno 2019 ammonta ad € 155.193 il saldo risultante dalla contabilità separata relativo al “Fondo speciale per l’internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia” ex L.R. n. 3 del 25.01.2002, affidato a Finest S.p.A. con Convenzione del 01.08.2002 (diciassettesimo rendiconto della gestione per mandato).

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103

Al 30 giugno 2019 ammonta ad € 5.484.124 il saldo risultante dalla contabilità separata relativo al “Fondo per acquisizione di quote di capitale di rischio in Società e imprese nei Paesi oggetto di intervento della Legge n. 84 del 21.03.2001”, affidato a Finest S.p.A. con Convenzione 28.04.2004 (sedicesimo rendiconto della gestione per mandato). La Convenzione è scaduta in data 09.06.2015 ed è stata prorogata per 6 mesi, fino al 09.12.2015. In attesa della stipula di una nuova convenzione Finest S.p.A. deve comunque garantire la continuità amministrativa della gestione del fondo, provvedendo all’ordinaria amministrazione dello stesso.

PASSIVITÀ POTENZIALI

La Società non ha assunto passività potenziali che non siano state precedentemente descritte.

ELEMENTI DI RICAVO O DI COSTO DI ENTITÀ O INCIDENZA ECCEZIONALE

Ai sensi dell'art. 2427, punto 13 Codice Civile, si segnala che non sono stati registrati elementi di ricavo e di costo di entità o incidenza eccezionale.

IMPRESA CAPOGRUPPO E INFORMATIVA SULL’ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Dall’esercizio 2006/2007, la Società è controllata da Friulia S.p.A. con sede legale in Trieste – via Locchi n. 19, codice fiscale - partita IVA - iscrizione Registro Imprese di Trieste n. 00051580322, la quale redige il bilancio consolidato in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 127/91.La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento ex art. 2497 C.C. di Friulia S.p.A., i cui dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato vengono di seguito riepilogati in forma riclassificata.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

In migliaia di Euro Esercizio30.06.2018

Esercizio30.06.2017

Variazione%

Proventi netti da partecipazioni in società del Gruppo 641 4.224 -84,8%

Totale proventi netti da attività di investimento 6.265 6.940 -9,7%

…di cui proventi netti da partecipazioni e da finanziamenti attività tradizionale 5.129 5.424 -5,4%

…di cui proventi da transazioni e procedure concorsuali 1.136 1.516 n/a

Ricavi delle prestazioni di servizi 1.566 1.287 21,7%

Totale ricavi gestione caratteristica 8.472 12.451 -32,0%

Totale costi della gestione -5.578 -5.755 -3,10%

Margine della gestione caratteristica 2.894 6.696 -56,8%

Rettifiche di valore su partecipazioni e finanziamenti -2.786 -4.442 -37,30%

Margine netto gestione caratteristica 108 2.254 -95,2%

Risultato della gestione finanziaria 27 1.073 n/a

Risultato ante imposte 135 3.327 -95,90%

Imposte 910 234 288,90%

Risultato della gestione 1.045 3.561 -70,7%

N O T A I N T E G R A T I V A

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104

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

In migliaia di Euro Esercizio30.06.2018

Esercizio30.06.2017

Variazione%

ATTIVO

Partecipazioni in Controllate e Collegate Strategiche 427.618 422.334 1,3 Crediti verso Controllate e Collegate Strategiche 709 400 77,1 Partecipazioni assunte nell'ambito dell'attività di investimento 78.431 80.333 -2,4 Finanziamenti, titoli, dilazioni e altri crediti relativi all'attività di investimento 31.066 38.610 -19,5 Liquidità e strumenti finanziari assimilati 95.712 88.257 8,4 Altre attività 8.240 10.261 -19,7 Totale ricavi gestione caratteristica 641.776 640.194 0,2

PASSIVO

Capitale sociale 361.565 361.565 0,0 Riserve e sovraprezzo azioni 273.394 267.096 2,40 Utile (perdita) dell'esercizio 1.045 3.561 -70,70 Totale patrimonio netto 636.004 632.222 0,6 TFR 1.299 1.183 9,8 Fondi per rischi ed oneri 2.901 2.671 8,6 Debiti verso Controllate 180 2.483 -92,8 Altre passività 1.392 1.635 -14,8 Totale Debiti e Passività 5.772 7.972 -27,6 Totale passivo 641.776 640.194 0,2

Contratto Anno stipula Importo

GESTIONE ACCENTRATA TESORERIA 2007 30.000

GESTIONE SERVIZIO INFORMATION TECHNOLOGIES* 2009 13.000

SERVIZIO GESTIONE INTERNAL AUDITING 2015 15.000

GESTIONE SERVIZIO COMPLIANCE 2015 10.000

GESTIONE DEL PERSONALE 20.000

SERVIZI DI AMMINISTRAZIONE DA 01/07/2018 20.000

*corrispettivo correlato alle effettive postazioni di lavoro

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

I rapporti intercorrenti con le società del Gruppo Friulia sono riferiti all’outsourcing di servizi normati da specifici contratti, come meglio specificato nella Relazione sulla Gestione:

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INFORMATIVA SULL’ATTIVITÀ DELLA SEZIONE AUTONOMA VENETO

Come previsto dallo Statuto, nel presente paragrafo viene riportata un’informativa sulle operazioni e attività della Sezione Veneto ad essa afferenti per competenza territoriale.Nel presente esercizio il Consiglio di Amministrazione ha deliberato con parere positivo i seguenti interventi:n. 7 partecipazioni per complessivi € 5.262.000, impegnando risorse per il medesimo importo; n. 8 finanziamenti per complessivi € 14.400.000, impegnando risorse per il medesimo importo.Nel corso dell'esercizio sono state erogate n. 8 partecipazioni per complessivi € 4.087.016 e n.7 finanziamenti per complessivi € 8.450.000.I prospetti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico che vengono di seguito riportati, comprendono i dati estratti dal presente Bilancio relativi alla Sezione Veneto.

Voci dello stato patrimoniale 30.6.2019 30.6.2018

ATTIVO

Partecipazioni 32.117.296 30.955.441

Crediti per finanziamenti a jv societarie 19.477.896 14.623.406

Crediti per partecip. cedute da incass. e per accollo del riacquisto 385.812 563.338

Crediti per dividendi deliberati da incassare 0 13.726

Crediti in sofferenza 3.743.112 4.839.743

Totale attivo 55.724.116 50.995.653

PASSIVO NETTO

Anticipi clientela per riacquisto partecipazioni ed accessori 937.501 419.886

Capitale della Sezione 32.556.699 32.556.699

TOTALE PASSIVO NETTO 33.494.200 32.976.585

Residuo da erogare -22.229.916 -18.019.068

Totale impegni deliberati 10.032.627 3.892.437

Residuo da impegnare -32.262.543 -21.911.505

N O T A I N T E G R A T I V A

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106

I Costi di struttura (Costi del personale, degli Organi sociali e dei collaboratori) sono ripartiti sulla base della media annuale delle risorse erogate e non ancora incassate, criterio già utilizzato anche negli esercizi precedenti.

Voci del conto economico 30.6.2019 30.6.2018

RICAVI

Ricavi da partecipazione 1.055.686 1.072.635Ricavi da finanziamenti JV 450.299 401.372Rimborsi spese diversi e consulenze attive 93.569 2.488Ripresa crediti da partecipazioni svalutate in precedenza 10.218 64.132Ripresa crediti JV societari svalutati in precedenza 52.291 23.000Dividendi e crediti d'imposta su dividendi 42.916 15.065Plusvalenze da cessione ordinaria di partecipazioni 633.145 311.146Totale 2.338.124 1.889.838

COSTI

Spese ufficio Sezione e varie 18.681 15.739Fitti passivi 17.013 16.874Canoni periodici per beni di terzi 9.510 9.510Spese e commissioni contratti partecipazione 2.370 1.254Spese e contratti finanziamenti JV 2.100 1.452Compensi e rimborsi agli Amministratori 18.544 30.880Compensi e rimborsi al Collegio Sindacale 23.856 22.793Altre spese per attività degli Organi Sociali 26.384 23.488Stipendi, onerisociali, TFR, altre spese dipendenti, INAIL e rimborsi spese (compreso formazione) 1.124.029 1.102.444

Consulenze 35.543 35.104Spese di pubblicità e promozionali 689 643Ammortamenti su beni materiali 8.223 8.267Svalutazioni crediti v/clientela per partecipazioni 100.000 51.006Svalutazioni crediti v/clientela per finanziamenti 1.044.143 0Varie minori 5.704 4.657

Totale 2.436.789 1.324.111

INFORMATIVA SULL’ATTIVITÀ DELLA SEZIONE AUTONOMA TRENTINO - ALTO ADIGE

Come previsto dallo Statuto, nel presente paragrafo viene riportata un’informativa sulle operazioni e sulle attività della Sezione Trentino - Alto Adige ad essa afferenti per competenza territoriale.Nel corso del presente esercizio il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito dei rispettivi poteri, ha deliberato con parere positivo i seguenti interventi:n. 1 partecipazione per € 600.000, impegnando risorse per il medesimo importo; n. 1 finanziamento per € 2.700.000, impegnando risorse per il medesimo importo.Nel corso dell'esercizio sono state erogate n. 1 partecipazioni per complessivi € 600.000 e n.1 finanziamento per € 2.700.000.

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Voci del conto economico 30.6.2019 30.6.2018

RICAVIRicavi da partecipazione 28.228 51.419Ricavi da finanziamenti JV 188.900 134.309Ripresa crediti da partecipazioni svalutate in precedenza 154.010 0Ripresa crediti JV societari svalutati in precedenza 22.508 0Totale 393.646 185.727COSTIConsulenze varie 45.279 11.068Compensi e rimborsi agli Amministratori 6.498 10.579Compensi e rimborsi al Collegio Sindacale e Comitato consultivo 8.360 7.809Altre spese per attività degli Organi Sociali 9.246 8.047

Stipendi, oneri sociali, TFR, altre spese dipendenti, INAIL e rimborsi spese (compreso formazione) 393.886 377.688

Svalutazioni crediti v/clientela per partecipazioni 0 14.002Svalutazione di partecipazione immobilizzate 1.379.853 0Varie minori 720 378

Totale 1.843.842 429.571

I Costi di struttura (Costi del personale e degli Organi sociali) sono ripartiti sulla base della media annuale delle risorse erogate e non ancora incassate, criterio già utilizzato anche negli esercizi precedenti.

I prospetti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico che vengono di seguito riportati, comprendono i dati estratti dal presente Bilancio relativi alla Sezione Trentino - Alto Adige.

Voci dello stato patrimoniale 30.6.2019 30.6.2018

ATTIVOPartecipazioni 4.125.996 4.905.849Crediti per finanziamenti a JV societarie 10.421.770 8.033.313Crediti in sofferenza 0 602.492Totale attivo 14.547.766 13.541.653PASSIVO NETTO

Anticipi clientela per riacquisto partecipazioni ed accessori 500.000 500.000

Capitale della Sezione 2.260.049 2.260.049

TOTALE PASSIVO NETTO 2.760.049 2.760.049

Residuo da erogare -11.787.717 -10.781.604

Totale impegni deliberati 0 0

Residuo da impegnare -11.787.717 -10.781.604

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ACCORDI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Non vi sono accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale, che possano influenzare in modo significativo la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società, ai sensi dell'art. 2427, punto 22-ter Codice civile.

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

Non si rilevano fatti di rilievo.

INFORMATIVA EX ART. 1 COMMA 125 DELLA LEGGE 4 AGOSTO 2017 N. 124

Finest S.p.A, gestisce, tramite contabilità separata, il Fondo Speciale per l’Internazionalizzazione della Regione Friuli Venezia Giulia, ex art. 9, commi 7, 8 e 9 della Legge Regionale 25 gennaio 2002, n. 3 e della Convenzione stipulata con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in data 01 agosto 2002.Nell’anno solare 2018 Finest ha incassato, quale compenso per la gestione del fondo e rimborso delle spese per il personale allo stesso dedicato, la somma di € 44.704.

PROPOSTE DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI O DI COPERTURA DELLE PERDITE

Con riferimento alle informazioni richieste dall'articolo 2427, punto22-septies Codice Civile, si propone all’Assemblea di procedere alla copertura della perdita d’esercizio pari ad € 1.359.518, nel seguente modo:

- mediante utilizzo della Riserva Statutaria ex art. 29 dello Statuto € 1.359.518

Pordenone, 26 settembre 2019

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

F.to Mauro del Savio

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“Il Gruppo PITTINI è il più importante produttore di acciaio nel settore dei lunghi in Italia ed una delle più significative realtà private dell’industria siderurgica europea. Dal 2013 è presente in Austria con due impianti produttivi, a Linz e a Graz, dove si producono reti elettrosaldate destinate al settore dell’edilizia. L’impianto di Graz necessitava di potenziare la propria capacità produttiva e d’incrementare l’efficienza attraverso l’acquisizione di due nuove linee ad alta tecnologia. Questa operazione, per la quale ci siamo avvalsi del sostegno di Finest ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati, consolidando la nostra posizione nel mercato austriaco”.

Federico Pittini, Presidente Gruppo Pittini

EMME - FER S.R.L. Gruppo Pittini

Società estera: International Stahl Unternehmungen GmbH, Austria

Azienda italiana di Osoppo (UD) Settore: siderurgico

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ALLEGATI

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 30 GIUGNO 2019

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE

RELATIVE ALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO AL 30 GIUGNO 2019

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE

RELATIVE ALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO AL 30 GIUGNO 2019

ALLEGATI

Joint Venture Patrimonio netto JV

Risultatod'esercizio Paese Regione Settore

Specifico % Finest

FIDEST Imobiliare srl 541.416 -199.232 Romania strumentale semilavorati legno 100,00%

Joint Venture Patrimonio netto JV

Risultatod'esercizio Paese Regione Settore Specifico % Finest

AKU SRB doo 2.288.420 -5.536 Serbia Veneto abbigliamento/calzature 25,00%Alpe Adria sro NEWCO Rep. Ceca Veneto agroalimentare 25,00%Alpetrans Bulgaria ood 883.419 -73.116 Bulgaria Veneto trasporti 25,00%AquafilCRO doo 13.359.046 1.643.479 Croazia TAA fibre sintetiche 24,68%Arteferro Dohomont doo 5.323.020 8.360 Croazia Veneto Ferro battuto 9,74%Balcani Factories doo 905.775 -228.787 Serbia Veneto abbigliamento/calzature 20,00%Bissolo Gabriele Farm IOOO 2.770.724 122.928 Bielorussia Veneto agroalimentare 22,99%Bridge to Russia 28.589 -400 Italia strumentale servizi elab dati 25,00%Carr Service doo 325.175 -35.156 Croazia FVG metallurgia 20,11%CSM Uniform srl 5.494.008 -332.754 Moldavia TAA abbigliamento/calzature 16,64%Donalam srl 34.254.527 4.194.346 Romania Veneto siderurgia 19,64%Ecovita ood 6.043.051 36.813 Bulgaria Veneto agroalimentare 17,11%Ekolat doo 5.934.000 126.000 Slovenia Veneto agroalimentare 25,00%Ferretto Group Central Europe doo 4.369.200 -1.630.800 Bosnia Veneto mobili 20,00%Internationale Stahl Unternehmungen GmbH 3.892.930 381.570 Austria FVG siderurgia 22,11%Kornat Ittica doo 1.584.920 101.488 Croazia Veneto agroalimentare 24,80%Labor SRB doo 4.164.274 283.735 Serbia Veneto legno 24,68%Lipovljani Lignum doo 11.271.876 362.429 Croazia Veneto legno 22,80%Maia Polska Sp zoo 3.879.997 70.392 Polonia Veneto agroalimentare 22,24%Marco Polo Comercio SL 13.091.641 331.759 Spagna Veneto agroalimentare 24,99%Mediterranea Sh.p.K. 2.464.285 476.717 Albania Veneto abbigliamento/calzature 23,66%Metal Industry doo 181.304 -93.261 Bosnia FVG metallurgia 30,00%More doo 5.268.881 430.115 Croazia FVG legno 24,00%North Group Mining shpk 973.397 -193.699 Albania FVG metallurgia 24,08%Olip Bosnia doo 6.657.786 13.303 Bosnia Veneto abbigliamento/calzature 25,00%OOO 3INT Russia ND ND Russia FVG servizi elab dati 46,56%Osma Plast Romania srl 3.341.059 925.941 Romania Veneto metallurgia 24,65%Pentas doo 388.217 -354.508 Bosnia FVG legno 34,67%PVB Power Bulgaria ad 31.860.620 466.305 Bulgaria TAA energia 11,67%Sacellum sp. Zoo 9.120.496 -688.539 Polonia FVG materie plastiche 24,98%San Marco Russia OOO 1.238.608 -182.282 Russia Veneto vernici 25,00%Tegola Roofing Products OOO 14.012.640 -180.500 Russia Veneto costruzioni 8,05%Tema Med Yapy Malz Paz San Ve Tic LTD Sirketi 4.573.888 608.110 Turchia Veneto materie plastiche 25,00%TLINK KAYNAK SISTEMLERI AS 704.786 -147.952 Turchia Veneto prodotti elettrici 25,00%Veronesi Rus OOO 6.183.284 -596.643 Russia Veneto agroalimentare 24,99%Vopachell doo Sabac 2.463.323 -197.784 Serbia FVG materie plastiche 24,79%Zoppas Industries Serb doo 525.000 454.000 Serbia Veneto prodotti elettrici 14,29%

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

RELATIVE ALL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO AL 30 GIUGNO 2019

Joint Venture Patrimonio netto JV

Risultatod'esercizio Paese Regione Settore Specifico % Finest

Abies Prelucrarea Lemnului srl ns ns Romania FVG Semilavorati legno 13,65%

BDF Servics doo 3.778.272 61.774 Croazia Veneto metallurgia 19,77%

Bellini Constructii srl ns ns Romania Veneto costruzioni 19,52%

Blu K doo ns ns Croazia Veneto costruzioni 24,44%

Brazzale Moravia a.s. 27.456.890 1.868.990 Rep. Ceca Veneto agroalimentare 0,57%

Brovedani Slovakia sro 21.260.013 1.607.533 Slovacchia FVG metallurgia 19,84%

CNI Hungary kft 2.039.080 61.512 Ungheria FVG servizi elab dati 19,58%

Cometex Threads sae 3.937.307 237.930 Egitto Veneto fibre tessili 18,60%

Consorzio MIB 187.703 19.432 Italia strumentale servizi 1,64%

Datacol Hispania SLU 3.533.392 142.902 Spagna Veneto accessori autoveicoli 22,72%

Dopla Pap as 20.689.280 -726.640 Rep. Ceca Veneto materie plastiche 3,09%

ETC Services LTD ND ND Malta Veneto servizi elab dati 16,67%

GDS Manufacturing Services sa 7.431.050 120.030 Romania Veneto prodotti elettrici 5,16%

H.F.G.Rom. Srl ns ns Romania Veneto costruzioni 19,97%

Italikacink doo 4.857.426 -29.729 Croazia FVG metallurgia 8,13%

KB 1909 Spa ns ns Italia strumentale servizi 0,04%

Kelena Yu doo ns ns Serbia FVG pneumatici 24,00%

Lucente CP ooo ns ns Russia Veneto Produzione oro 22,50%

Molven Grup I.M. srl ns ns Moldavia Veneto Arredamento 16,02%

Real Estate doo ns ns Slovenia FVG costruzioni 15,00%

Rossl I Duso Istra doo ns ns Croazia Veneto metalmeccanica 24,95%

Sirmax Polska sp.zo.o. 26.110.000 9.645.370 Polonia Veneto prodotti chimici 2,71%

Tassullo R srl ns ns Romania TAA edilizia 24,98%

Vemko doo ns ns Macedonia FVG tubi vetroresina 17,81%

Zoppas Industries Russia Srl 2.871.945 -1.848.403 Russia Veneto prodotti elettrici 11,73%

A L L E G A T I

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DEL PATRIMONIO NETTO

ESERCIZIO 2018/2019 Saldo al 01.07.2018

"Destinaz.Risultato

es. 2017/2018Decrem. Altre

VariazioniUtile

es. 2018/19Saldo al

30.06.2019

Capitale sociale 137.176.770 137.176.770

Conferimento Soci 132.599.637

Riserve di utili 4.577.133

Riserve di rivalutazione - - -

Riserva legale 2.560.095 31.799 2.591.894

Riserva statutarie 11.199.435 152.684 11.352.119

Altre riserve 216.913 (1) 216.912

Utile dell’esercizio 635.985 (635.985) (1.359.518) (1.359.518)

Dividendi - 451.502 (451.502) -

Totale 151.789.198 - (451.502) (1) (1.359.518) 149.978.177

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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ESERCIZIO 2017/2018 Saldo al 01.07.2017

"Destinaz.Risultato

es. 2016/2017Decrem. Altre

VariazioniUtile

es. 2017/18Saldo al

30.06.2018

Capitale sociale 137.176.770 137.176.770

Conferimento Soci 132.599.637

Riserve di utili 4.577.133

Riserve di rivalutazione - - -

Riserva legale 2.560.095 2.560.095

Riserva statutarie 13.646.254 (2.446.819) 11.199.435

Altre riserve 1.446.211 (1.229.300) 2 216.913

Utile dell’esercizio (3.676.119) 3.676.119 635.985 635.985

Dividendi - - - -

Totale 151.153.211 - - 2 635.985 151.789.198

A L L E G A T I

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“La nostra controllata si è insediata a Turda in Romania nel 2013 per servire direttamente alcune importanti multinazionali presenti in quel Paese. Sin dall’inizio ci siamo avvalsi del supporto finanziario di Finest per affrontare l’investimento all’estero il che ci ha permesso di investire contestualmente anche negli impianti in Italia. Nel corso del 2018 si è deciso per il potenziamento della società estera tramite l’inserimento di nuovi impianti tecnologici e strumenti informativi, per riuscire a soddisfare l’accresciuta richiesta di un nostro importante cliente il quale a sua volta sta investendo in una nuova realtà produttiva in Romania. L’apporto di capitale e il finanziamento di FINEST ci consente di realizzare il nuovo investimento con serenità e nei tempi previsti”.

Giovanni Bisognin - Presidente OSMA STAMPI Spa.

OSMA STAMPI S.P.A.

Società estera: Osma Plast Srl, Romania

Azienda italiana di Sovizzo (VI) Settore: materie plastiche

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RELAZIONEDELLA SOCIETÀ

DI REVISIONEESERCIZIO 2018 - 2019

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“Il Gruppo SIRMAX dispone di stabilimenti produttivi in Italia (tre), in Brasile, USA, India e in Polonia. Già nel 2016 e nel 2017 FINEST aveva sostenuto il nostro Gruppo in Polonia con un importante apporto di capitale per la realizzazione del sito di Kutno, nel voivodato di Lodz, destinato alla produzione di compounds a base di polipropilene per il mercato dell’’Europa dell’Est. Il sito oggi è diventato la nostra più importante unità produttiva estera e sarà ulteriormente ampliato: il piano di investimenti complessivo 2018-2023 che realizzeremo insieme a FINEST ammonta a 32 milioni di €. È in corso l’acquisizione di due nuove linee di estruzione per l’impianto esistente nonché la costruzione di un secondo stabilimento all’interno della ZES di Lodz. L’investimento ci permette di ampliare la gamma dei prodotti già forniti e di soddisfare la richiesta dei nostri clienti più importanti”.

Roberto Pavin – CFO Sirmax S.p.a.

SIRMAX S.P.A.

Società estera: Sirmax Polska sp zoo, Polonia

Azienda italiana di Cittadella (PD)Settore: plastica

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RELAZIONEDEL COLLEGIO

SINDACALEESERCIZIO 2018 - 2019

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SOCIETA' FINANZIARIA DI PROMOZIONE DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA

CON I PAESI DELL'EST EUROPEO FINEST s.p.a.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI SUL BILANCIO DELL'ESERCIZIO CHIUSO

AL 30 GIUGNO 2019

AI SENSI DELL’ART. 2429, COMMA 2, Codice civile

Sede legale: Pordenone, Via dei Molini, 4 Capitale Sociale: euro 137.176.770,15 interamente versato

Numero Registro Imprese di Pordenone: 11.876 Codice Fiscale: 01234190930

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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Signori Azionisti,

il Collegio sindacale, organismo cui è affidata la funzione di controllo sull’amministrazione ai sensi degli articoli

2403 e 2403-bis del Codice civile, con la presente relazione riferisce all’Assemblea dei Soci, ai sensi dell’art.

2429 secondo comma del Codice civile, in merito alle attività svolte nel corso dell’esercizio chiuso al 30 giugno

2019 e, per quanto di competenza, sul bilancio dell’esercizio chiuso a tale data, che il Consiglio di

amministrazione sottopone alla Vostra approvazione nei termini di legge.

Il bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota

integrativa.

Lo stesso è corredato dalla Relazione sulla gestione predisposta dagli amministratori.

Il controllo legale dei conti anche per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2019 è stato esercitato dalla società di

revisione PricewaterhouseCoopers s.p.a., che ha espresso il proprio giudizio sul bilancio d’esercizio e sulla

coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio stesso mediante apposita e separata relazione.

Inoltre, nel rispetto dell’adempimento previsto dal comma 4 dell’art. 6 del Dlgs 175/2916 (cosiddetto “decreto

Madia” sulle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche), la Società ha predisposto la “Relazione sul

governo societario” che deve essere “pubblicata contestualmente al bilancio d’esercizio” e ha ritenuto di

presentarla all’attenzione dell’Assemblea di Soci quale utile documento riepilogativo dell’organizzazione della

governance e del monitoraggio del rischio aziendale. Tale documento non è soggetto alla revisione da parte

della Società di revisione legale e non è oggetto della relazione del Collegio sindacale prevista dall’art. 2429

secondo comma del Codice civile.

I documenti componenti il bilancio, la Relazione sulla gestione e, per quanto di eventuale interesse, la Relazione

sul governo societario sono stati messi a disposizione del Collegio sindacale nel rispetto dei termini di legge.

VIGILANZA SVOLTA E INFORMAZIONI RICEVUTE

Durante il corso dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2019 l’attività del Collegio è stata condotta secondo i principi

di comportamento suggeriti e raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti

Contabili. In conformità ai predetti principi, in particolare, l’attività del Collegio è stata pianificata e condotta

in modo da permettere la verifica del rispetto della legge e dello statuto e dei principi di corretta

amministrazione da parte degli Organi amministrativi della Società.

Il Collegio ha ottenuto le dovute informazioni sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi

di corretta amministrazione e in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e

contabile adottato dalla Società, nonché sul suo concreto funzionamento.

In particolare, il Collegio nei 12 mesi di durata dell’esercizio sociale:

o ha partecipato alle Assemblee dei Soci e a tutte le riunioni tenute dal Consiglio di amministrazione al

fine, oltre che ad adempiere ad un preciso obbligo di legge, di acquisire dati e notizie sulle attività della

Società. Ogni riunione si è sempre svolta nel rispetto delle norme statutarie e di legge, con una

frequenza che giudichiamo adeguata, considerata la dimensione, struttura e oggetto della Società,

nonché la configurazione della sua compagine sociale, dando atto della tempestività nella

convocazione formale dell’Organo amministrativo con puntuale somministrazione di adeguata

informativa sia precedente alle riunioni che nel corso delle stesse per permettere ai Consiglieri di

R E L A Z I O N E D E L C O L L E G I O S I N D A C A L E

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partecipare al processo decisionale con le dovute conoscenze sulle materie trattate e tenuta per

consentire un adeguato livello di dibattito e valutazione collegiale delle deliberazioni assunte;

o si è periodicamente riunito per l’effettuazione dei controlli periodici di cui all’articolo 2404 del Codice

civile. Nel corso dei contatti avuti con l’Organo amministrativo e con la Direzione aziendale si sono

ottenute adeguate informazioni sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile

evoluzione, nonché sull’organizzazione aziendale e del comparto amministrativo. L’assetto

organizzativo, amministrativo e contabile assunto è parso sostanzialmente adeguato alla dimensione,

alla tipologia di attività e al livello di rischio operativo della Società. Tutte le verifiche effettuate sia

direttamente che mediante la consultazione con gli altri Organismi del sistema dei controlli e della

compliance aziendale ne hanno dimostrato l’effettivo funzionamento e la continua manutenzione

migliorativa, anche in sinergia con la Società controllante che esercita la direzione e il coordinamento;

o ha richiesto e ottenuto dall’Organo amministrativo, dalla Direzione nonché dai responsabili di

funzione, esaurienti informazioni in merito alle operazioni più significative svolte dalla Società. Dal

punto di vista finanziario, economico e patrimoniale, a parere del Collegio, le operazioni in parola non

hanno rappresentato carattere di azzardo o imprudenza, non hanno contrastato con le norme di legge,

dello Statuto o con il deliberato assembleare, ovvero non sono state tali da compromettere l'integrità

del patrimonio aziendale;

o ha incontrato la Società di revisione legale per scambiare le rispettive valutazioni e risultanze del

lavoro svolto e in particolare per esaminare il piano di lavoro della revisione e la valutazione dei rischi

inerenti, valutandone positivamente l’adeguatezza in relazione all’operatività e alla struttura

finanziaria ed economica della Società;

o ha incontrato l’Organismo di vigilanza e i Responsabili della prevenzione della corruzione e della

trasparenza per informarsi in merito all’esito delle loro rispettive attività di analisi e verifiche di

competenza, riscontrandone il corretto funzionamento e l’efficace copertura delle attività aziendali;

o ha verificato l'osservanza delle norme di legge e dello Statuto in ordine all'impostazione e formazione

del bilancio di esercizio.

Infine Vi attestiamo che durante l'esercizio non sono pervenute al Collegio denunzie di fatti censurabili ai sensi

dell'art 2408 del Codice civile, né ci risultano essere stati presentati esposti di qualsiasi titolo o ragione in altre

sedi.

OSSERVAZIONI IN ORDINE AL BILANCIO

Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2019 che il Consiglio di amministrazione propone alla Vostra

approvazione espone una perdita di esercizio di euro 1.359.518 (utile d’esercizio di euro 635.985 nel

precedente esercizio).

Come riferito con dovizia di particolari nella Premessa alla Nota Integrativa e nel corpo della stessa in relazione

alle singole voci interessate, la Società ha dovuto adottare, a partire dall’esercizio 2016-17, gli schemi di bilancio

e i principi contabili previsti dalle disposizioni del D.lgs. 127/1991 in luogo di quelli utilizzati precedentemente

in applicazione del D.lgs. 87/1992.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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La nuova forma di bilancio adottata, pur essendo richiesta dalle disposizioni di legge citate, non permette

un’effettiva e agevole comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e della formazione

del risultato dell’esercizio, per cui la riesposizione dei valori finanziari ed economici effettuata nell’apposita

sezione della Relazione sulla gestione rappresenta, a nostro avviso, un fattore informativo che riteniamo

imprescindibile nella fattispecie.

Sulla base degli accertamenti condotti, riteniamo di poter affermare che il progetto di bilancio d’esercizio di

FINEST s.p.a. al 30 giugno 2019 da noi esaminato è conforme alle disposizioni di legge che ne disciplinano i

criteri di redazione.

La Relazione sulla gestione

È stata altresì verificata la completezza e la chiarezza informativa della Relazione sulla gestione. Questa, redatta

dagli Amministratori in conformità a quanto previsto dalle norme di legge, rappresenta la situazione della

Società sia nell’andamento della gestione che nell’evoluzione prevedibile della stessa. In particolare è stato

approfondito l’esame dell’evoluzione del quadro economico e finanziario generale in cui la Società è chiamata

ad operare.

A nostro giudizio, nella Relazione sulla gestione sussistono i contenuti obbligatori richiesti dalla legge e questa

risulta coerente con il bilancio d’esercizio della Società.

La Revisione legale del bilancio

La rispondenza del bilancio d’esercizio ai dati e ai corretti principi contabili applicabili nella fattispecie rientra

nelle competenze della società incaricata della Revisione legale dei conti, affidata a PricewaterhouseCoopers

s.p.a..

Diamo atto che la Società di revisione ha rilasciato in data 11 ottobre 2019 la propria relazione, dalla quale

risulta che il bilancio d’esercizio, così come sottoposto dal Consiglio di amministrazione alla Vostra

approvazione, fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria

della Società al 30 giugno 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in

conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione e che la Relazione sulla gestione è

coerente con il bilancio stesso ed è redatta in conformità alle norme di legge.

§ § § § § § §

Condizioni per il mantenimento dell’equilibrio economico: dimensione dell’attività istituzionale e di quella

relativa all’utilizzo delle risorse patrimoniali non ancora impiegate nelle attività istituzionali (eccesso di

dotazione patrimoniale)

L’attività della Società prevede l’investimento in quote di partecipazione di minoranza nel capitale di società

appartenenti a gruppi con sede in Friuli Venezia Giulia, Veneto e provincia di Trento e stabile e prevalente

organizzazione in nazioni dell’Est europeo e del bacino del Mediterraneo e nel concedere loro finanziamenti.

Storicamente la dotazione di capitale a disposizione della Società è risultata notevolmente superiore a quanto

utilizzato per le attività istituzionali, mentre la redditività generata dai soli volumi in esse impiegati non è

sufficiente a garantirne l’equilibrio economico.

La redditività della componente investita in attività finanziarie e liquidità nel suo complesso risulta, pertanto,

necessaria per il raggiungimento di tale equilibrio, come risulta anche dal budget per l’esercizio 2019-20.

R E L A Z I O N E D E L C O L L E G I O S I N D A C A L E

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In relazione a ciò, nell’ambito dei profili di rischio e di redditività praticabili secondo le procedure, anche di

Gruppo, e della capacità commerciale della Società, la stessa è impegnata a massimizzare, non senza difficoltà,

l’entità degli investimenti in attività “core” verso le imprese dei territori di riferimento, quale condizione per

assolvere alla missione di legge e statutaria, e al fine di migliorare la redditività dell’attivo investito.

Esistono, tuttavia, ancora ampi spazi finanziari per il supporto alle iniziative della macro regione di riferimento,

eventualmente anche sviluppando prodotti e servizi per target aziendali di dimensione inferiore e meno

attrezzati ad affrontare iniziative di internazionalizzazione.

In questo senso si ritiene utile una specifica da parte degli Azionisti di linee guida per la costruzione di

portafoglio aziendale diversamente articolato e di eventuali nuovi criteri di allocazione delle risorse, specie

dovessero diventare limitate (cosa, invero, al momento non ipotizzabile), tra imprese appartenenti alle diverse

aree regionali di riferimento.

Come pure pare necessario finalizzare l’ampiamento per legge della platea dei beneficiari degli interventi, che

possano essere non solo le entità costituite per operare nei paesi esteri, ma anche le loro case madri nazionali.

La composizione del risultato di esercizio

In merito alla struttura del conto economico è da rilevarsi che:

o nel corso dell’esercizio appena concluso è stato sostanzialmente mantenuto a livelli invariati il costo

della struttura operativa interna, anche se bisogna rilevare che il supporto ad un diverso e più rilevante

livello di attività potrebbe richiedere la disponibilità di risorse e competenze diverse e di costo

superiore;

o quanto ai ricavi e proventi finanziari si rileva che i Proventi della gestione caratteristica sono risultati

in leggero incremento;

o il Margine netto della gestione di tesoreria, realizzato con l’investimento delle quote di patrimonio

non utilizzate nella gestione dell’attività caratteristica, è stato messo in sicurezza segnando un

incremento significativo sul livello dello scorso esercizio, riavvicinandosi al livello di due esercizi

precedenti;

o malgrado questi concomitanti fattori a saldo complessivamente positivo, il risultato economico risulta

nuovamente negativo, a causa dell’entità delle svalutazioni contabilizzate nell’esercizio riguardanti

operazioni finalizzate in esercizi remoti e relative principalmente a due di esse;

o la contribuzione garantita dalla gestione della liquidità non investita in attività “core” continua a

ricoprire un ruolo fondamentale nel conto economico, ma:

in presenza di rilevanti accantonamenti per svalutazioni non è nemmeno sufficiente a

garantire l’equilibrio economico,

in ogni caso l’entità assoluta di tali margini è storicamente soggetta a volatilità significativa e,

inoltre, le recenti politiche che hanno “privilegiato profili di rischio particolarmente

conservativi” e l’elevata e crescente componente di liquidità mantenuta su conti bancari

(52% a fine esercizio, rispetto al 48% investito in titoli) determinano un trascinamento anche

nell’esercizio successivo.

§ § § § § § §

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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Tutto ciò detto e premesso, per quanto attiene all’approvazione del progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al

30 giugno 2019, così come predisposto dal Consiglio di amministrazione, il Collegio sindacale, presa visione

anche della relazione della Società di revisione incaricata del controllo legale dei conti e per quanto di propria

competenza, non rileva motivi ostativi all’approvazione dello stesso e alla copertura della perdita di esercizio

come proposto dal Consiglio di amministrazione.

§ § § § § § §

Signori Azionisti,

con l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2018/19 è venuto e scadere il mandato triennale del Consiglio di

amministrazione e del Collegio sindacale, e per tale occorrenza siete stati chiamati alle nomine statutarie del

nuovo Consiglio e del nuovo Collegio, mentre ricordiamo che per la società di Revisione legale avete provveduto

a rivedere i termini per l’affidamento con delibere dell’Assemblea del 20.12.2018 per allinearli alle scadenze di

tutte le altre società del Gruppo Friulia e, pertanto, l’affidamento è validamente in essere e non è soggetto a

rinnovo in questa sede.

Desideriamo ringraziarVi per la fiducia assegnataci al momento della nomina, e della collaborazione durante lo

svolgimento del nostro mandato, unitamente al Consiglio di amministrazione, al suo Presidente e al Direttore

generale, con cui abbiamo sempre collaborato con schiettezza e costruttività, nel rispetto dell’autonomia

assolta dei ruoli.

Un particolare ringraziamento alla struttura degli Affari societari che ha con cura, efficienza e competenza

gestito le relazioni del Collegio con Organi e staff della Società, e a tutto il personale con cui ci siamo relazionati,

di cui abbiamo potuto riscontrare ottima professionalità e grande dedizione.

Pordenone, 11 ottobre 2019

Il Collegio Sindacale

Il Presidente

dott. Marco Tullio Petrangelo

Il Sindaco effettivo

dott. Alessio Freato

Il Sindaco effettivo

dott.ssa Paola Vuch

R E L A Z I O N E D E L C O L L E G I O S I N D A C A L E

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“A conferma della forte vocazione internazionale di I.R.C.A. si è deciso di potenziare, con il contributo di FINEST, il nostro stabilimento produttivo in Serbia. La società serba è diventata operativa nel 2016, con produzione in loco di sistemi riscaldanti e refrigeranti per applicazioni domestiche ed industriali. Il nuovo investimento è finalizzato al cambiamento del business model della società estera: da conto lavoro per la casa madre e altre società del gruppo, a produzione a mercato, con vendite anche dirette a clienti terzi operanti nel settore del bianco per mercati non UE, in particolare Turchia. Dall’investimento ci attendiamo l’acquisizione di nuovi clienti e una maggiore fidelizzazione di quelli attuali, con un ritorno in termini di crescita di fatturato e occupazione per l’intero Gruppo”.

Gianfranco Zoppas, Presidente gruppo ZOPPAS INDUSTRIES

I.R.C.A. S.P.A.

Società estera: Zoppas Industries Serb doo, Serbia

Azienda italiana di San Vendemiano (TV)

Settore: elettromeccanico

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ESTRATTO DELVERBALE

DELL'ASSEMBLEAORDINARIA

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ESTRATTO del VERBALE dell’ASSEMBLEA ORDINARIA della

“Società Finanziaria di promozione della cooperazione economica con i paesi dell’Est Europeo – FINEST S.p.A.”

società soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte di “Friulia S.p.A. – Finanziaria Regionale Friuli Venezia Giulia” con sede in Trieste

L’anno 2019 il giorno 31 del mese di ottobre alle ore 11:15 (undici e minuti quindici), presso la sede legale della Società in Pordenone, Via dei Molini n. 4, si sono riuniti i Soci per discutere e deliberare sugli argomenti di cui in appresso. La Presidenza dell’Assemblea viene assunta, ai sensi dell’art. 15 dello Statuto sociale, dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Mauro Del Savio, il quale propone che funga da Segretario verbalizzante Chiara Monasso, della Funzione Affari Societari. L’Assemblea approva all’unanimità. Il Presidente quindi constata: - che l’Assemblea è stata regolarmente convocata, a norma di legge e di Statuto, in seconda

convocazione – essendo la prima andata deserta - in questo luogo per il giorno 31 ottobre 2019 alle ore 11:00 in sede straordinaria ed a seguire in sede ordinaria, con avviso inviato via e-mail PEC e con lettera Raccomandata A/R prot. 3P190000121 di data 11 ottobre 2019, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO …OMISSIS…

Parte Ordinaria 1. Approvazione del bilancio chiuso al 30.06.2019 – delibere inerenti e conseguenti; 2. Copertura delle perdite;

…OMISSIS… - che sono intervenuti gli azionisti:

- “FINANZIARIA REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIA - SOCIETÀ PER AZIONI - FRIULIA S.p.A.”, con sede in Trieste, rappresentata per delega da Marco SIGNORI, titolare di numero 1.944.938 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 100.456.047,70=;

- “REGIONE del VENETO” con sede in Venezia, rappresentata per delega da Corrado CASAGRANDE, titolare di numero 394.885 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 20.395.810,25=;

- “VENETO SVILUPPO S.p.A.” con sede in Venezia, rappresentata per delega da Fulvio CESARIN, titolare di numero 147.943 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 7.641.255,95=;

- “SOCIETÀ ITALIANA PER LE IMPRESE ALL’ESTERO - SIMEST S.p.A.” con sede in Roma, rappresentata per procura da Andrea Levi CODOVINI, titolare di numero 104.022 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 5.372.736,30=

- “PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO” con sede in Trento, rappresentata per delega da Luciano ROCCHETTI, titolare di numero 31.207 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 1.611.841,55=;

- “BANCO BPM SOCIETÀ PER AZIONI” con sede legale in Milano e sede Amministrativa in Verona, rappresentato per delega da Alberto MARIN, titolare di numero 11.442 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 590.979,30=;

- “INTESA SANPAOLO S.p.A.”, con sede in Torino, rappresentata per delega da Diego ZAMPROGNO, titolare di numero 17.033 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 879.754,45=;

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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- che tutte le deleghe sopra citate, conservate agli atti della Società, sono regolari; - che sono assenti gli azionisti:

- “CASSA CENTRALE BANCA – CREDITO COOPERATIVO DEL NORD EST S.p.A.” con sede in Trento, titolare di numero 3.121 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 161.199,65=;

- “BANCA SELLA S.p.A.” con sede in Biella, titolare di numero 1.300 azioni di nominali euro 51,65= cadauna per complessivi euro 67.145,00=;

- che tutti gli azionisti sono regolarmente iscritti nel Libro Soci; - che tutti gli azionisti presenti sono in possesso della scheda di ammissione rilasciata dalla società,

in conformità a quanto disposto dall’Art. 14 dello statuto sociale; - che sono quindi presenti e rappresentati n. 7 (sette) azionisti sui n. 9 (nove) azionisti costituenti

l'attuale compagine sociale, portatori complessivamente di n. 2.651.470 azioni ordinarie su un totale di n. 2.655.891 azioni ordinarie, per una quota pari al 99,83% del capitale sociale;

- che del Consiglio di Amministrazione sono presenti i signori: Mauro del Savio - Presidente, Flavia Angeli, Juan Carlos Murkovic, Alessandra Ramani e Alessandra Sangoi;

- che per il Collegio Sindacale sono presenti i signori Marco Tullio Petrangelo, Presidente, Alessio Freato e Paola Vuch, Sindaci Effettivi;

- che è altresì presente il signor Eros Goi, Direttore Generale; - che pertanto la presente Assemblea è regolarmente costituita in seconda convocazione ai sensi

degli articoli 13 e 16 dello Statuto ed atta a deliberare validamente sugli argomenti posti all’ordine del giorno.

Verificata la regolarità della costituzione ed accertata l’identità e la legittimazione dei presenti ai sensi dell’articolo 2371 del Codice civile, il Presidente dichiara quindi aperti i lavori assembleari e procede alla trattazione dei punti posti all’ordine del giorno.

* * * Punto 1 O.d.G. Approvazione del bilancio chiuso al 30.06.2019 – delibere inerenti e conseguenti Il Presidente comunica che, ai sensi dell’art. 2429 comma 3 del codice civile, il Bilancio dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2019, insieme con le Relazioni degli Amministratori, dei Sindaci e del soggetto incaricato del controllo contabile, è rimasto depositato in copia nella sede della società durante i quindici giorni che hanno preceduto l’odierna Assemblea, e sottopone ai soci la Relazione sulla gestione predisposta in merito dal Consiglio di Amministrazione. Espressamente esonerato dalla lettura integrale della Relazione stessa, il Presidente riassume i dati salienti del bilancio dell'esercizio 2018/2019, costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Rendiconto Finanziario, dalla Nota Integrativa e dagli allegati.

…OMISSIS… il Presidente informa che il bilancio 2018/2019 è stato revisionato dalla Società "Pricewaterhouse Coopers S.p.A.", la quale ha espresso in merito parere favorevole nella propria Relazione, senza esplicitare riserve, confermando che il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 30 giugno 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione. Ha inoltre confermato che la Relazione sulla Gestione è coerente con il bilancio d'esercizio al 30 giugno 2019 ed è redatta in conformità alle norme di legge. A margine, il Presidente ricorda inoltre che il D.Lgs. 175/2016, recante «Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica», come modificato ed integrato dal D.Lgs. 100/2017, (di seguito «TUSP»), introduce alcuni obblighi in materia di “principi fondamentali sull’organizzazione e sulla gestione delle società a controllo pubblico”.

E S T R A T T O D E L V E R B A L E D E L L ' A S S E M B L E A O R D I N A R I A

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Più precisamente, il comma 2 dell'art. 6 del TUSP dispone che "le società a controllo pubblico predispongono specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale e ne informano l'assemblea nell'ambito della relazione di cui al comma 4". Quest'ultimo comma precisa che tale "relazione" è quella “sul governo societario che le società controllate predispongono annualmente, a chiusura dell'esercizio sociale e pubblicano contestualmente al bilancio d'esercizio". In uno con i documenti accompagnatori al bilancio di esercizio, ai soci è stato quindi fornito per tempo il documento denominato “Relazione sul governo societario – Art. 6 comma 4 DLgs 175/2016 (TUSP)” – già conservato agli atti della società.

…OMISSIS… il Presidente dichiara quindi aperta la discussione sul Bilancio al 30 giugno 2019 e sulle Relazioni accompagnatorie.

…OMISSIS… il Presidente invita i soci a pronunciarsi in ordine all’approvazione del Bilancio d’esercizio chiuso al 30 giugno 2019. L’Assemblea, preso atto della Relazione sulla gestione degli Amministratori, preso altresì atto della Relazione della Società di Revisione Pricewaterhouse Coopers S.p.A. e della Relazione del Collegio Sindacale, preso atto della Relazione sul Governo societario ex Art. 6 comma 4 DLgs 175/2016 (TUSP), presa visione del Bilancio dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2019, con voto palese, a maggioranza

…OMISSIS… delibera

di approvare il Bilancio d’esercizio 1 luglio 2018 – 30 giugno 2019 di Finest S.p.A. presentato dal Consiglio di Amministrazione, costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario e Nota Integrativa, comprensiva degli allegati.

* * * Punto 2 O.d.G. Copertura delle perdite Preso atto dell’intervenuta approvazione del Bilancio dell’esercizio chiuso al 30.6.2019, il Presidente informa che in data 26.09.2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre ai soci la copertura della perdita di esercizio di euro -1.359.518, formulando la seguente

proposta di copertura delle perdite - mediante utilizzo della riserva statutaria ex art. 29 per euro 1.359.518 Totale euro 1.359.518 Il Presidente, verificato che non vi sono interventi da parte degli azionisti, mette quindi ai voti dell’Assemblea la copertura delle perdite così come proposta dal Consiglio di Amministrazione e condivisa dal Collegio Sindacale. L’Assemblea, con voto palese, a maggioranza

…OMISSIS… delibera

di accogliere la proposta di copertura della perdita di esercizio risultante dal Bilancio 2018/2019 così come formulata dal Consiglio di Amministrazione.

…OMISSIS… Null’altro essendovi da deliberare e nessuno dei presenti chiedendo la parola, quando sono le ore 12:25 (dodici e minuti venticinque) il Presidente dichiara chiusa l’Assemblea, ricevendo mandato dalla stessa per la verifica del presente verbale.

Il Segretario verbalizzante Il Presidente Chiara Monasso Mauro del Savio

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO

ESERCIZIO 2018 - 2019

Chiuso al 30.06.2019

Ai sensi dell'art. 6 comma 4 del D. Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 viene redatta questa relazione sul governo societario che si accompagna al bilancio

chiuso al 30/06/2019 ed alle relative relazioni accompagnatorie, ed a cui si rinvia per ulteriori informazioni.

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PREMESSAFINEST è partner finanziario degli imprenditori del Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige che intendano costituire od ampliare un’impresa e/o avviare rapporti di collaborazione industriale o commerciale in Austria, Paesi dell'Europa centro orientale e balcanica, in Russia o negli altri Paesi della CSI (Comunità di Stati Indipendenti), in Paesi baltici e caucasici e nei Paesi del Mediterraneo.Nello specifico, l’attività svolta da FINEST viene sviluppata nelle seguenti direzioni:

a) attività di investimento e finanziamento alle imprese effettuata tramite l’assunzione di partecipazioni nel capitale sociale di società di diritto estero e l’erogazione di finanziamenti ai progetti nei quali interviene in qualità di socio;

b) attività di supporto alle aziende in tutte le fasi dell’internazionalizzazione, ivi incluse le attività di consulenza e assistenza in materia amministrativa, economica, finanziaria, organizzativa e tecnica, finalizzate a processi di internazionalizzazione a favore di società ed imprese in Italia ed all’estero;

c) (in via non principale e solo ove specificamente previsto) attività di supporto all’accesso agli strumenti previsti dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’incentivazione degli investimenti all’estero;

d) attività di assistenza, consulenza e collaborazione con le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige e con le istituzioni nazionali ed internazionali per l’attuazione e lo sviluppo di programmi di attività e di studio volti allo sviluppo della cooperazione e della concorrenza industriale e commerciale a livello internazionale.

Le attività di investimento e finanziamento di cui alla lettera a) (i c.d. “prodotti istituzionali” previsti dalla Legge istitutiva 19/1991 e dallo Statuto sociale) sono svolte attraverso le seguenti azioni:– assunzione di partecipazioni nel capitale sociale di società di diritto estero costituite e/o

acquisite da imprenditori aventi stabile e prevalente organizzazione operativa nel Friuli Venezia Giulia, Veneto o Trentino Alto Adige ovvero da imprese o società aventi stabile organizzazione in uno Stato dell’Unione Europea controllate da imprese residenti nelle regioni menzionate;

– erogazione di finanziamenti alle società partecipate acquisite comunque finalizzati allo sviluppo di progetti di internalizzazione.

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ASSETTO PROPRIETARIOAl 30.06.2019 il Capitale sociale sottoscritto e versato ammonta ad € 137.176.770,15, risulta composto di n. 2.655.891 azioni ordinarie del valore di € 51,65 ciascuna ed è così suddiviso:

Le azioni sono nominative. Ogni azione ha diritto ad un voto. Le azioni sono indivisibili e conferiscono ai loro possessori uguali diritti.

La società appartiene al Gruppo FRIULIA ed è soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di FRIULIA S.p.A. – Finanziaria Regionale Friuli Venezia Giulia – con sede in Via Locchi, 19 – 34123 Trieste.

GOVERNO SOCIETARIOIl modello di Governo Societario adottato dalla Società per l'amministrazione ed il controllo è il c.d. "sistema tradizionale" composto dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale di cui agli artt. 2380-bis e seguenti del Codice civile. Ad essi di affianca la figura del Direttore Generale, previsto dall’Art. 26 dello statuto sociale.La composizione, le funzioni e le modalità di funzionamento dei suddetti organi, sono disciplinati dalla legge, dallo Statuto sociale e dalle deliberazioni assunte tempo per tempo dagli organi competenti.

NOMINATIVO SOCIO Numero Azioni

Valore Nominale Quota %

Finanziaria Regionale Friuli – Venezia GiuliaSocietà per Azioni – Friulia S.p.A. 1.944.938 100.456.047,70 73,232

Regione Veneto 394.885 20.395.810,25 14,868Veneto Sviluppo S.p.A. 147.943 7.641.255,95 5,570Società Italiana per le Imprese all’Estero – Simest S.p.A. 104.022 5.372.736,30 3,916Provincia Autonoma di Trento 31.207 1.611.841,55 1,175Banco BPM Società per azioni 11.442 590.979,30 0,431Intesa Sanpaolo S.p.A. 17.033 879.754,45 0,641Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A. 3.121 161.199,65 0,118

Banca Sella S.p.A. 1.300 67.145,00 0,049TOTALI 2.655.891 137.176.770,15 100,000

R E L A Z I O N E S U L G O V E R N O S O C I E T A R I O

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

NOMINA, DURATA E SOSTITUZIONEA

L’art. 17 dello statuto prevede che Finest sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un minimo di cinque ad un massimo di sette membri, secondo quanto deliberato dall’Assemblea. La Giunta Regionale del Veneto, la Provincia Autonoma di Trento e la Simest S.p.A., fintanto che detengono una partecipazione al capitale di Finest, nominano un componente ciascuna ai sensi dell’art. 2449 cod.civ.; i restanti membri sono nominati dall’assemblea a maggioranza. Tra questi l’Assemblea a maggioranza nomina il Presidente.La carica di Vice Presidente è attribuita al consigliere nominato, ai sensi dell’art. 2449 del c.c., dalla Giunta Regionale del Veneto. Al Vice Presidente spetta il compito esclusivo di sostituire il Presidente in caso di sua assenza o impedimento, senza riconoscimento di compensi aggiuntivi.Gli Amministratori sono nominati nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamenti vigenti in materia di equilibrio tra i generi; non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi e sono rieleggibili.Trovano applicazione le disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi di cui al decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 e s.m.i.Oltre che nei casi di cui all'art. 2382 c.c. non può essere nominato amministratore e se nominato decade:1) colui che si trova in una delle condizioni di cui alle lettere a), b), c), d), e) ed f) del comma 1

dell'art. 15 della legge 19 marzo 1990, n. 55;2) il dipendente dell’Amministrazione pubblica che detiene il controllo od esercita la vigilanza sulla

società.Costituisce causa ostativa alla nomina ed altresì causa di decadenza anche l'emanazione della sentenza di patteggiamento prevista dall'art. 444, comma 2, del codice di procedura penale.Ai sensi dell’art. 11 comma 11 del decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 175, non può essere nominato amministratore colui che riveste il ruolo di amministratore della società controllante, a meno che non siano attribuite al medesimo deleghe gestionali a carattere continuativo ovvero la nomina risponda all’esigenza di rendere disponibili particolari e comprovate competenze tecniche degli amministratori della società controllante o di favorirne l’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento.Gli Amministratori possono restare in carica per un periodo massimo di tre esercizi. Il termine di scadenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione coincide con quello previsto per l'approvazione del bilancio dell'ultimo esercizio cui si riferisce la nomina. Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, gli altri provvederanno immediatamente a sostituirli nel rispetto delle disposizioni statutarie e di legge e regolamenti vigenti in materia di equilibrio tra i generi con deliberazione adottata con il voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri rimasti in carica ed approvata dal Collegio Sindacale, salvo quanto previsto per le nomine riservate ai soci Regione Veneto, Simest S.p.A. e Provincia Autonoma di Trento. Gli amministratori così nominati restano in carica fino alla prossima Assemblea. Se viene meno la maggioranza degli amministratori, quelli rimasti in carica devono convocare l'Assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti. Gli amministratori così nominati scadono insieme con quelli in carica all'atto della loro nomina.

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COMPOSIZIONE

L’assemblea del 13 febbraio 2017 ha stabilito in 7 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione.Ai sensi di quanto previsto dall’art. 17 dello statuto sociale, la Regione del Veneto, la Provincia Autonoma di Trento e la Simest S.p.A. hanno provveduto a nominare i Consiglieri loro riservati nelle persone rispettivamente di Raffaele SPERANZON, Flavia ANGELI e Luca SILLA. L’Assemblea ha quindi nominato a maggioranza i restanti 4 Consiglieri e tra questi ha nominato il Presidente. La composizione attuale del Consiglio di Amministrazione è quindi la seguente.

Carica Componente Anno di nascita In carica da In carico

fino a

Riunioni svolte durante

l'esercizio di riferimento

Presidente DEL SAVIO Mauro 1954 Assemblea soci

del 13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 18

Vice Presidente SPERANZON Raffaele 1971 Assemblea soci

del 13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 15

Consigliere ANGELI Flavia 1965 Assemblea soci

del 13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 18

Consigliere MURKOVIC Juan Carlos 1954 Assemblea soci

del 13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 18

Consigliere RAMANI Alessandra 1966 Assemblea soci

del 13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 17

Consigliere SANGOI Alessandra 1967 Assemblea soci

del 13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 17

Consigliere SILLALuca 1962 Assemblea soci

del 13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 9

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FUNZIONAMENTO

Nel corso dell’esercizio (dal 01.07.2018 ad oggi) si sono tenute n. 18 (diciotto) riunioni del Consiglio di Amministrazione.L'avviso di convocazione, con l'indicazione delle materie da trattare, è sempre stato spedito, a ciascun Consigliere ed a ciascun componente effettivo del Collegio Sindacale, nei termini previsti dallo Statuto sociale.Ai Consiglieri è sempre stata resa disponibile con congruo anticipo la documentazione operativa riferibile agli argomenti posti all’ordine del giorno, tramite apposita data room con accesso mediante credenziali.I Consiglieri hanno potuto partecipare alle riunioni anche mediante audioconferenza, essendo loro sempre assicurata la possibilità di seguire la discussione ed intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti da esaminare, avendo a disposizione i relativi documenti.Il Presidente ha curato che agli argomenti posti all’ordine del giorno potesse essere dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito, incoraggiando sempre, nel corso delle riunioni, contributi da parte dei consiglieri, regolarmente verbalizzati.A norma dell’art. 26 dello statuto sociale, alle sedute del Consiglio di Amministrazione ha sempre partecipato il Direttore Generale, relazionando nelle materie di sua competenza.

ORGANI DELEGATI

L’art. 23 dello statuto sociale dispone che il Consiglio di Amministrazione possa delegare le proprie attribuzioni ai sensi dell'art. 2381 c.c. ad un solo amministratore, salva l’attribuzione di deleghe al Presidente ove preventivamente autorizzata dall’Assemblea. L’Assemblea dei soci di data 13.02.2017 ha autorizzando l’attribuzione di deleghe al Presidente ai sensi dell’art. 11, comma 9, lett. a), del D.lgs. 175/2016.Un tanto premesso, l’assetto dei poteri così come attribuiti dal Consiglio di Amministrazione in data 03.03.2017 è rimasto immutato per l’esercizio in parola rispetto a quanto indicato nella precedente relazione.

COLLEGIO SINDACALE

L’art. 25 dello statuto sociale prevede che il Collegio Sindacale sia composto da tre membri effettivi e da due supplenti.I Sindaci sono nominati nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamenti vigenti in materia di equilibrio tra i generi.Un Sindaco effettivo e' nominato dalla Giunta Regionale del Veneto, ai sensi dell'articolo 2449 del c.c..I restanti due Sindaci effettivi e due supplenti sono eletti a maggioranza dall'Assemblea, che provvede, altresì', alla nomina del Presidente del Collegio Sindacale.Ai membri del Collegio Sindacale si applicano le cause ostative alla nomina, di decadenza e di sospensione previste per gli amministratori con riferimento all'applicazione della legge 19 marzo 1999, n. 55.La Regione del Veneto ha quindi provveduto a nominare il Sindaco a lei riservato nella persona di Alessio FREATO.L’Assemblea ha quindi nominato a maggioranza i restanti 2 Sindaci Effettivi ed i 2 Sindaci Supplenti; ha quindi nominato il Presidente. La composizione attuale del Collegio sindacale è quindi la seguente.

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Carica Componente Anno di nascita In carica da In carico

fino a

Riunioni svolte durante

l'esercizio di riferimento

Presidente PETRANGELO Marco Tullio 1954 Assemblea soci del

13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 6

Sindaco Effettivo VUCH Paola 1967 Assemblea soci del

13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 5

Sindaco Effettivo FREATO Alessio 1979 Assemblea soci del

13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 5

Sindaco Supplente SALVADOR Fausto 1969 Assemblea soci del

13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 0

Sindaco Supplente CIGNOLINI Michela 1967 Assemblea soci del

13.02.2017Assemblea approvazione

bilancio al 30.06.2019 0

DIRETTORE GENERALE

L’attuale modello di governance della società, come già indicato nel passato dall’Assemblea degli azionisti in data 19 ottobre 2010, prevede oltre al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale ed alla Società di revisione (c.c. modello “tradizionale”) la figura di un Direttore Generale, secondo quanto già previsto dallo statuto sociale all’art. 26, al quale è affidata la gestione operativa della Società.Attualmente tale ruolo è ricoperto dal Sig. Eros GOI, al quale, contestualmente alla nomina, sono stati attribuiti con procura speciale una serie di poteri funzionali a garantire la normale operatività sociale, tenendo presente che allo stesso lo statuto sociale riconosce:

a) i poteri di sovrintendere a tutti gli uffici e al personale della Società; b) i poteri di partecipare, con voto consultivo, alle sedute del Consiglio di Amministrazione, esercitando le

funzioni di relatore nelle materie di sua competenza provvedendo all’esecuzione delle relative delibere.

Tali poteri sono stati quindi da ultimo riconfermati dal Consiglio di Amministrazione in data 03.03.2017 e sono stati riportati nella procura speciale di data 07.04.2017 Rep. 294858/29353 del Notaio Giorgio Pertegato di Pordenone.

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SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT

Nel più vasto contesto degli indirizzi forniti dalla Regione FVG alle proprie società direttamente partecipate, che prevedono in particolare che “per quanto concerne il Gruppo Friulia, la società è già da tempo impegnata a individuare prospettive di riorganizzazione del gruppo, finalizzate a valorizzare le specifiche competenze delle partecipate inserite nella holding, in una prospettiva di migliore integrazione e relazione in logica di rete”, sono stati sottoscritti con la Capogruppo una serie di contratti di Outsourcing, attraverso i quali a Finest vengono forniti una serie di servizi, tra cui anche quello relativo al servizio di Internal Audit.Il relativo contratto è stato sottoscritto in data 01.10.2014 (durata annuale con rinnovo tacito in mancanza di recesso) ed è stato quindi rivisto in data 27.06.2019 con decorrenza 01.07.2019.L'attività di Internal Audit (Revisione Interna) è volta a valutare la completezza, la funzionalità e l'adeguatezza dei sistemi, dei processi e delle procedure della Società.In tale contesto, la Funzione garantisce con regolare frequenza periodica un flusso informativo verso la Direzione, il Consiglio di Amministrazione (Organo amministrativo) e il Collegio Sindacale (Organo con funzioni di controllo) che tenga conto dei risultati dei controlli effettuati.Alla Funzione di Revisione Interna, sulla base degli elementi sopra richiamati, compete prioritariamente quanto previsto dalla normativa, dai regolamenti e dagli standard nazionali ed internazionali.Nell'ambito dell'operatività così delineata, alla funzione di Revisione Interna sono assegnate le seguenti mansioni primarie:- proporre alla Direzione ed al Cda di Finest, entro il 31 gennaio di ciascun anno, anche con il

contributo della Direzione aziendale e delle altre funzioni di controllo, il Piano di Audit annuale;- verificare l'assetto organizzativo aziendale;- verificare l'adeguatezza dei sistemi aziendali;- verificare l'organizzazione e l'efficacia dei processi aziendali;- verificare l'efficacia delle procedure che disciplinano i flussi informativi tra i settori aziendali;- produrre l'informativa al Vertice aziendale ed al Collegio Sindacale sui risultati delle attività di

verifica e controllo;- monitorare la dotazione di procedure idonee a garantire la corretta prestazione dei servizi;- verificare il rispetto delle disposizioni in materia di separazione amministrativa e contabile;- verificare la corretta tenuta delle evidenze contabili;- verificare l'adeguatezza e l'affidabilità dei sistemi informativi rispetto ai servizi prestati;- partecipare alle riunioni dell'Alta Direzione e ove richiesto del Consiglio di Amministrazione;- attivare periodici scambi di informazioni con il Collegio Sindacale e la Società di Revisione;- proporre raccomandazioni per rimuovere eventuali aspetti di criticità riscontrati;- relazionare agli organi aziendali (Consiglio di Amministrazione) sugli esiti delle attività svolte;- valutare la funzionalità, l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno attraverso il

continuo monitoraggio;- sviluppare costanti attività di follow-up.La quantità dei controlli viene definita secondo un principio di proporzionalità legato alle dimensioni aziendali ed al rischio a cui sono esposte le diverse attività aziendali, e comunque in base al piano di I.A. trasmesso al CdA.

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L'attività è indirizzata a sottoporre a verifica i processi aziendali sopra richiamati e funzioni, sulla base delle priorità organizzative e del profilo dei rischi, eventualmente condivise o suggerite dalla Direzione di Finest al fine di evidenziare le carenze e/ o minacce che possono compromettere la sana e corretta gestione e per la valutazione dei conseguenti opportuni correttivi.

PIANO DI AUDIT 2018/2019a) Approvvigionamento di beni e servizi (01/2018 di data 18 dicembre 2018).b) Processo ciclo investimenti (02/2018 di data 28 gennaio 2019).c) Dismissioni partecipazioni (03/2018 di data 14 febbraio 2019).d) Attività di monitoraggio e revisione (04/2018 di data 16 febbraio 2019).

Alla data del 22.02.2019, alla luce delle attività effettuate e della complessiva conoscenza della Società, non sono emerse particolari situazioni di criticità; è stata quindi espressa una valutazione di sostanziale adeguatezza del Sistema dei Controlli Interni.

MODELLO ORGANIZZATIVO EX D.LGS 231/2001

In base alle previsioni del D.Lgs. 231/2001, la Società può essere esonerata dalla responsabilità conseguente alla commissione di reati se il suo Consiglio di Amministrazione ha, tra l’altro, affidato i compiti di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello di Organizzazione, Gestione e controllo (MOG) e di curarne l’aggiornamento, ad un organismo – l’Organismo di Vigilanza (ODV) - dotato di autonomi poteri di controllo. Ai sensi del MOG approvato nel suo complesso il 27.02.2014 e da ultimo aggiornato in data 11.12.2015, l’ODV, costituito ai sensi e per gli effetti del Decreto 231/2001, è dotato di pieni ed autonomi poteri di iniziativa e controllo sulle attività aziendali per1. emettere ed adottare un proprio regolamento interno, che preveda: la pianificazione delle attività

e dei controlli, la definizione delle procedure e delle metodologie applicabili, la verbalizzazione delle riunioni, la disciplina dei flussi informativi provenienti dalle strutture aziendali;

2. promuovere le iniziative per la diffusione della conoscenza del Modello, all’interno ed all’esterno della Società, eventualmente differenziando il programma informativo e prestando particolare attenzione al personale che opera nelle aree di maggior rischio;

3. prevedere corsi di formazione per il personale, per assicurare la corretta comprensione dei rischi cui è sottoposta la Società e delle misure di mitigazione degli stessi, promuovendo la cultura del controllo;

4. vigilare sul funzionamento del Modello sia rispetto alla adeguatezza dello stesso a svolgere in concreto la funzione di prevenzione della commissione dei reati sia con riferimento alla sua capacità di far emergere in concreto eventuali comportamenti illeciti;

5. vigilare sulla persistenza nel tempo dei requisiti di efficienza ed efficacia;6. vigilare sull’effettiva e concreta applicazione del Modello, verificando la congruità dei

comportamenti all’interno della Società rispetto allo stesso;7. approvare un programma annuale di verifiche, strutturato in modo da assicurare un adeguato

monitoraggio delle aree sensibili e dell’efficacia dei controlli posti in essere; le verifiche potranno essere supportate da funzioni di controllo della Società o da consulenti esterni, sotto la diretta supervisione e responsabilità dell’Organismo di Vigilanza;

R E L A Z I O N E S U L G O V E R N O S O C I E T A R I O

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8. nei casi in cui l’Organismo ritenga opportuno, anche attraverso l’attività di verifica, promuovere interventi migliorativi dei sistemi di controllo e delle procedure aziendali, all’Organismo di Vigilanza compete il potere e la responsabilità di richiedere alle funzioni aziendali competenti l’esecuzione degli interventi in questione;

9. verificare che gli elementi previsti dalla Parte Speciale per le diverse tipologie di reati (adozione di clausole standard, espletamento di procedure, ecc.) siano comunque adeguati e rispondenti alle esigenze di osservanza di quanto prescritto dal d.Lgs. 231/2001, provvedendo, in caso contrario, ad un aggiornamento degli elementi stessi;

10. promuovere l’aggiornamento del Modello in conseguenza di: i) significative violazioni delle prescrizioni del Modello; ii) significative modificazioni dell’assetto organizzativo della Società; iii) modifiche normative; iv) riscontro di significative e gravi carenze e/o lacune nelle previsioni del Modello a seguito di verifiche sull’efficacia del medesimo.

Il MOG in vigore prevede che:• Finest può identificare il proprio ODV in un Organismo Collegiale il cui numero di componenti

massimo è di tre membri, o in un Organismo Monocratico;• quali requisiti principali dell’ODV devono essere verificate l’autonomia ed indipendenza, la

professionalità e la continuità di azione;• i membri dell’ODV sono nominati dal Consiglio di Amministrazione e durano in carica tre esercizi

sociali, sono rieleggibili;• l’ODV cessa per scadenza del termine alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del

bilancio relativo all’ultimo esercizio della sua carica, pur continuando a svolgere, ad interim, le proprie funzioni (in regime di c.d. prorogatio) fino a nuova nomina dei componenti.

Attualmente l’ODV – nominato in data 05.06.2017 - è composto da due membri esterni all’organizzazione, di cui uno Presidente. Ad oggi l’ODV nello svolgimento della propria attività di verifica, non ha segnalato criticità.

COMPLIANCE

A far data dall’esercizio 2015/2016 Finest ha in essere con la Capogruppo Friulia un contratto per la fornitura dei servizi della Funzione di Compliance. La relativa attività è volta a definire adeguate politiche e procedure di conformità alla normativa vigente (comunitaria, nazionale e regionale), assicurandone l’osservanza all’interno dell’organizzazione.Più in dettaglio, la funzione si occupa dell’identificazione delle normative applicabili a Finest, avendo cura di seguirne l’evolversi, nonché l’individuazione dei previsti adempimenti, che in linea generale potranno afferire:- Al settore creditizio finanziario;- Alle società a controllo diretto o indiretto pubblico;- Alle società a controllo diretto o indiretto di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;- Alle società in generale (D.Lgs 231/01, D.Lgs 81/2008, D.Lgs 196/2003, MIFID, L. 190/2012 e

relativa disciplina di attuazione etc...)e supporta Finest nell’adeguamento delle procedure già esistenti fornendo i supporti più opportuni, ed i suggerimenti per le eventuali implementazioni organizzative ai fini del rispetto della normativa.

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Nell’ambito dell’operatività così delineata, alla funzione di Compliance sono assegnate le seguenti mansioni primarie:- Definizione di adeguate politiche e procedure di conformità;- Predisposizione di specifici presidi organizzativi;- Stabilire i canali di comunicazione efficaci per assicurare che il personale, a tutti i livelli

dell’organizzazione, sia a conoscenza dei presidi di conformità relativi ai propri compiti e responsabilità;

- Assicurare l’osservanza delle politiche e delle procedure all’interno dell’organizzazione nel caso emergano violazioni;

- Predisporre dei rimedi necessari nel caso emergano violazioni delle politiche e procedure interne adottate.

Nel corrente esercizio la Funzione di Compliance ha proseguito l’attività di monitoraggio relativa agli adempimenti previsti in materia di trasparenza e anticorruzione e all’evoluzione della relativa normativa.In particolare si sono svolti quattro incontri con la Funzione Affari Societari nel corso dei quali sono stati trattati diversi argomenti tra i quali l’aggiornamento delle circolari aziendali, della struttura organizzativa e i conseguenti riflessi sulle Misure di prevenzione della corruzione, oltre all’aggiornamento del MOG 231/2001.Si è svolto inoltre un incontro con l‘Organismo di Vigilanza ed il Collegio Sindacale allo scopo di condividere le rispettive problematiche relative alla prevenzione della corruzione, al D.Lgs, 231/2001 ed alle società pubbliche.In data 24 gennaio 2019 è stato illustrato al Consiglio di Amministrazione l’aggiornamento per il triennio 2019-2021 delle Misure di prevenzione della Corruzione integrative di quelle adottate ai sensi del D.Lgs 231/2001.lnfine, tra le altre attività svolte, si segnala una serie di confronti con i relativi responsabili per l’applicazione della normativa "privacy" conseguentemente all’entrata in vigore del GDPR 679/2016 (Regolamento Europeo).

SOCIETÀ DI REVISIONEIn data 28.10.2016 l’Assemblea ha conferito alla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. - iscritta nel Registro dei Revisori legali presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze al numero 119644 - l'incarico per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società e del FONDO BALCANI per gli esercizi 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019.Successivamente, nell'ottica di un più efficace coordinamento a livello di Gruppo Friulia nello svolgimento dell'incarico di revisione legale, è emerso che sarebbe stato auspicabile allineare la scadenza dell'incarico in oggetto, relativo alla revisione legale di Finest SpA, alla scadenza degli incarichi relativi alle altre società del Gruppo Friulia che riguardano il triennio 2018/2019 - 2019/2020 - 2020/2021.In data 20.12.2018 l'Assemblea, preso atto della relazione illustrativa degli amministratori, acquisite le osservazioni formulate dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. e sentito l'organo di controllo anche sulle predette osservazioni, ha quindi deliberato la risoluzione consensuale anticipata del contratto di revisione legale in essere con la società PricewaterhouseCoopers S.p.A. - ipotesi di cessazione anticipata dell'incarico disciplinata dall'art. 13 del D.Lgs 39/2010 e dall'art. 7 del DM 261/2012.In pari data l’Assemblea ha altresì conferito alla medesima Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. l'incarico per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società per gli esercizi 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021.

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ULTERIORI STRUMENTI DI GOVERNO SOCIETARIO

La Società ha adottato – coerentemente con il Gruppo Friulia - un proprio Codice Etico in cui sono individuati i valori essenziali, gli standard di riferimento, le norme di condotta ed i principi vincolanti, senza alcuna eccezione, per tutti gli esponenti aziendali, per il personale dipendente e per qualsiasi altro soggetto che agisca, direttamente o indirettamente, in nome e per conto della Società, cui è fatto obbligo di conformarsi alle previsioni dello stesso; il Codice viene portato a conoscenza di tutti i soggetti proponenti / JV i quali rilasciano apposita dichiarazione di presa conoscenza ed il rispetto dei relativi principi è condizione per il mantenimento dell’intervento Finest.

PROGRAMMA SPECIFICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO AZIENDALEL'art. 6, comma 2, del TUSP (Testo Unico in materia di Società a Partecipazione pubblica – D.Lgs 175/2016), dispone l'adozione di «programmi specifici di valutazione del rischio di crisi aziendale» da presentare all'Assemblea degli Azionisti in occasione della «Relazione sul governo societario» pubblicata contestualmente al bilancio d'esercizio.L'obiettivo primario di tale adempimento consiste nell'individuazione e nel monitoraggio di un set di indicatori idonei a segnalare in via anticipata la possibile crisi aziendale.Il «Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale» è stato predisposto mediante l'analisi di alcuni indici, opportunamente individuati in considerazione del modello di business e delle caratteristiche specifiche di FINEST.Attraverso l'analisi di tali indici è possibile ottenere informazioni utili alla valutazione delle dinamiche gestionali della Società, così come previsto dall'art. 14 del TUSP, ai sensi del quale, ove emergano, nell'ambito del Programma di valutazione, uno o molteplici indicatori di una potenziale crisi aziendale, l'organo di vertice della società a controllo pubblico è chiamato, senza indugio, ad adottare i provvedimenti che si rendono necessari per arrestare l'aggravamento della crisi, per circoscrivere gli effetti ed eliminarne le cause, attraverso un idoneo piano di risanamento.Per «soglia di allarme» si intende una situazione di superamento anomalo dei parametri fisiologici di normale andamento, tale da ingenerare un rischio di potenziale compromissione dell'equilibrio economico, finanziario e patrimoniale della Società.Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 13 ottobre 2017, ha deliberato di individuare quale «soglia di allarme» il caso in cui si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:1. La gestione della società sia negativa per tre esercizi consecutivi: A - B + C - D ex art. 2425 Cod.

Civ. (i.e. valore della produzione - costi della produzione+ proventi finanziari - rettifiche di valore di attività finanziarie);

2. La somma dei risultati degli ultimi tre esercizi abbia eroso il patrimonio netto in misura superiore al 10%;

3. Le relazioni al bilancio redatte dalla Società di revisione e dal Collegio Sindacale rappresentino dubbi di continuità aziendale;

4. L'indice di struttura finanziaria, dato dal rapporto tra patrimonio netto + debiti onerosi a medio e lungo termine e attivo immobilizzato, sia inferiore a 1.

Tale Programma di valutazione del rischio rimarrà in vigore fino a diversa successiva deliberazione dell’organo amministrativo, che potrà aggiornarlo ed implementarlo secondo opportunità.

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CRISI AZIENDALE AL 30 GIUGNO 2019L’esito dell’analisi conferma l’integrale rispetto degli indicatori del «Programma di valutazione del rischio di crisi aziendale»: i risultati dell’attività di verifica condotta in funzione degli adempimenti prescritti ex art. 6 co. 2 e 14 co. 2, 3, 4, 5 del TUSP inducono l’organo amministrativo a ritenere che il rischio di crisi aziendale relativo alla Società sia da escludere, a condizione del mantenimento del supporto da parte degli azionisti in termini di capitale.

STRUMENTI INTEGRATIVI DI GOVERNO SOCIETARIO

Con riferimento circa la necessità (od opportunità) di integrare o meno gli attuali strumenti di governo societario, si richiamano integralmente le considerazioni già svolte per l’esercizio precedente e che qui si riportano per un pronto riscontro:a) Adozione di regolamenti interni volti a garantire la conformità dell'attività della società

alle norme di tutela della concorrenza, comprese quelle in materia di concorrenza sleale, nonché alle norme di tutela della proprietà industriale o intellettuale; si ritiene che il Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/01 ed i suoi protocolli specifici di prevenzione, siano sufficienti a garantire, stante l'operatività della Società, la tutela della concorrenza e della proprietà industriale ed intellettuale, su cui vigila l’Organismo di Vigilanza. Quest’ultimo svolge infatti una costante attività di input, monitoraggio e vigilanza attraverso lo svolgimento di periodiche riunioni, l’adozione di procedure interne di controllo e la interazione con i soggetti apicali interessati. La vigilanza è stata a tal fine implementata attraverso la creazione di un sistema di flussi informativi interni, appositamente strutturati.

La società ha peraltro da tempo provveduto ad adottare proprie norme dispositive in materia di approvvigionamento di lavori, beni e servizi (c.d. “Procedura acquisti”), di conferimento di incarichi professionali a terzi, di ricerca e selezione del personale.b) Presenza di un ufficio di controllo interno strutturato secondo criteri di adeguatezza

rispetto alla dimensione e alla complessità dell'impresa sociale, che collabora con l'organo di controllo statutario, riscontrando tempestivamente le richieste da questo provenienti, e trasmette periodicamente all'organo di controllo statutario relazioni sulla regolarità e l'efficienza della gestione; come già evidenziato nella relazione sulla gestione, la società è dotata di un adeguato Sistema di Controlli Interni, rappresentato da:• controlli di primo livello svolti dalle Funzioni responsabili delle principali Aree operative in

linea con le procedure interne (Responsabili di Area; Risk Controller; Funzione RM su limiti di concentrazione di gruppo; Funzione Compliance);

• controlli di secondo livello: le analisi svolte dalle Funzioni previste dalle procedure interne sono sottoposte al Comitato Valutazione Operazioni ed al Comitato Interno di Rischio per l’identificazione delle strategie gestionali conseguenti;

• controlli di terzo livello: di competenza dell’Internal Audit, sono finalizzati alla valutazione e verifica periodica della completezza, della funzionalità e dell'adeguatezza del sistema dei controlli interni a presidio dei differenti rischi aziendali. L'attività è condotta dalla Funzione Internal Audit di Capogruppo sulla base di una pianificazione annuale che tiene conto della rischiosità correlata ai vari processi aziendali.

R E L A Z I O N E S U L G O V E R N O S O C I E T A R I O

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c) Adozione di codici di condotta propri, o adesione a codici di condotta collettivi aventi a oggetto la disciplina dei comportamenti imprenditoriali nei confronti di consumatori, utenti, dipendenti e collaboratori, nonché altri portatori di legittimi interessi coinvolti nell'attività della società; la Società ha adottato – coerentemente con il Gruppo Friulia - un proprio Codice Etico in cui sono individuati i valori essenziali, gli standard di riferimento, le norme di condotta ed i principi vincolanti, senza alcuna eccezione, per tutti gli esponenti aziendali, per il personale dipendente e per qualsiasi altro soggetto che agisca, direttamente o indirettamente, in nome e per conto della Società, cui è fatto obbligo di conformarsi alle previsioni dello stesso; il Codice viene portato a conoscenza di tutti i soggetti proponenti / JV i quali rilasciano apposita dichiarazione di presa conoscenza ed il rispetto dei relativi principi è condizione per il mantenimento dell’intervento Finest.

d) Adozione di programmi di responsabilità sociale d'impresa, in conformità alle racco-mandazioni della Commissione dell'Unione europea; si ritiene l’assetto come sopra esposto sufficiente non reputando necessario, al momento, procedere con la redazione di ulteriori programmi di responsabilità sociale di impresa.

Un tanto considerato, non si ritiene necessario integrare gli strumenti di governo societario attualmente in uso, e si può quindi affermare che la società è dotata di un sistema di organizzazione amministrativa, contabile e di un sistema di controllo interno - come già illustrato nella relazione sulla gestione - atti ad assicurare una sana e prudente gestione e mitigazione dei rischi aziendali. Pertanto, si ritiene che gli «strumenti di governo societario» adottati dalla società siano adeguati e non necessitino, attualmente, di integrazioni, anche per quanto riguarda i programmi di responsabilità sociale d'impresa.

B I L A N C I O D ’ E S E R C I Z I O 2 018 / 2 019

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