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BANCA PASSADORE & C.
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BILANCIO 2013126° ESERCIZIO
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Copertina_Bilancio_Copertina_Bilancio 21/03/14 09.01 Pagina 1
BILANCIO 2013
BANCA PASSADORE & C.SOCIETÀ PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE € 50.000.000 - RISERVE € 101.008.938,33
FONDATA NEL 1888
GENOVA
ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 23 APRILE 2014
Organizzazione Territoriale pag. 5
Cariche Sociali pag. 7
Relazione degli Amministratori sulla Gestione pag. 9
Relazione del Collegio Sindacale pag. 35
Schemi di Bilancio pag. 41
Nota Integrativa pag. 49
Relazione della Società di Revisione pag. 195
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INDICE
5
GENOVA Sede: Via Ettore Vernazza, 27 Agenzia di Sampierdarena: Piazza Nicolò Montano, 25 r. Agenzia di Albaro: Via Felice Cavallotti, 87 r. Agenzia di Molassana: Via Molassana, 73 r. Agenzia di Nervi: Piazza Duca degli Abruzzi, 28 r. Agenzia di Quezzi: Largo Augusto Merlo, 72 r. Agenzia di Sestri Ponente: Via Sestri, 161 r. Agenzia di Bolzaneto: Piazza Savi, 3 r.
MILANO Corso Matteotti, 7
BRESCIA Piazza della Loggia, 8
TORINO Via Carlo Alberto, 45
AOSTA Piazza Chanoux, 15
ALESSANDRIA Corso Roma, 131
NOVI LIGURE Corso Marenco, 83
IMPERIA Via Bonfante, 18
BORDIGHERA Corso Italia, 37
ALBENGA Regione Bagnoli, 36
LA SPEZIA Via Domenico Chiodo, 91
CHIAVARI Via Martiri della Liberazione, 76
PARMA Via Dante, 1
FIRENZE Via de’ Tornabuoni, 15
ROMA Piazza di Monte Citorio, 115
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
7
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente Augusto Passadore
Vice Presidente Carlo Acutis
Amministratore Delegato Francesco Passadore
Consiglieri Alberto Brignone Gian Franco Carli Giovanni Delle Piane Edoardo Fantino Guido Ferrarini Alessandro Garrone Maurizio Sabbioneti Jean Luc Steinhauslin Marco Vitale
Segretario Lucio Siboldi
COLLEGIO SINDACALE
Presidente Alberto Zaio
Sindaci Effettivi Enrico Broli Paolo Fasce
Sindaci Supplenti Andrea Parolari Pietro Salvo
DIREZIONE
Direttore Generale Edoardo Fantino
Condirettore Generale Renzo Preziuso
Direttori Centrali Renzo Parodi Maurizio Vassallo
CARICHE SOCIALI
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RELAZIONEDEGLIAMMINISTRATORISULLA GESTIONE
IL QUADRO ECONOMICO GENERALE
Nel 2013 si è nuovamente evidenziata la complessità del quadro congiunturale internazionale ela disomogeneità degli andamenti al suo interno. Dopo un primo semestre ancora fortementedominato dalla crisi, la seconda parte dell’anno ha mostrato i primi segnali anticipatori di ripresadel ciclo economico, più chiari negli Stati Uniti e più timidi in Europa.In generale, nelle economie sviluppate, specialmente in quelle che si confrontano con le politicherestrittive sui bilanci pubblici, la debolezza dei consumi interni e l’elevata disoccupazione sonorimasti l’elemento critico, a cui si è contrapposta un’inflazione in ulteriore contrazione.Gli Stati Uniti, pur frenati dall’azione di rientro dal pesante deficit fiscale che ha ridotto la crescitaannuale del PIL (+1,9% contro il +2,8% del 2012), hanno mostrato nel secondo semestre unarinnovata vivacità economica (con il PIL del terzo trimestre in aumento del 4,1%) anche grazieal risveglio del settore immobiliare ed al miglioramento del mercato del lavoro. Nell’area Euro, invece, la recessione si è mantenuta in atto (PIL -0,4% nel 2013, contro -0,7%dell’anno precedente) aggravando la situazione occupazionale (i disoccupati sono saliti al 12,1%dall’11,4% dell’anno precedente) ed accentuando le note divergenze negli andamenti economiciall’interno dei singoli Paesi membri. La Germania, in particolare, sebbene in rallentamento (solo+0,4% la crescita del PIL, rispetto al +0,7% del 2012) ha protratto la propria espansione, conuna disoccupazione al 6,9%.L’Italia ha segnato nel 2013 un’ulteriore severa contrazione del PIL (-1,8%, dopo il -2,5% del2012) e della domanda interna, accompagnata da un peggioramento del tasso di disoccupazione,dal 10,7% al 12,2%. I Paesi emergenti, pur evidenziando in genere tassi di sviluppo ancora significativi, hannomostrato un rallentamento nelle dinamiche di crescita, a testimonianza, in particolare per la Cina(PIL +7,7%), di una fase di transizione caratterizzata dal sorgere di nuovi paradigmi di tipo socialee demografico, oltre che di un mutatomodello di crescita che prevede unribilanciamento fra esportazioni e consumiinterni.In tale quadro generale, le politiche monetariedelle Banche Centrali hanno mantenuto untono ultra espansivo. La Federal Reserve haproseguito nel programma di creazione dibase monetaria, seguita dalla Banca CentraleGiapponese che si è impegnata in un analogointervento di lunga durata. La BCE, alla lucedi preoccupanti segnali deflativi ed inpresenza di politiche fiscali ancora restrittive,ha per due volte ridotto il suo tasso di
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RELAZIONEDEGLI AMMINISTRATORISULLA GESTIONE
TASSI DI INTERESSE
Tasso riferimento B.C.E.
1,20
1,00
0,80
0,60
0,40
0,20
0,00
2012 2013
Tasso riferimento FED
rifinanziamento principale che ha raggiunto,in novembre, il livello minimo di 0,25%. Sulfinire dell’anno, poi, a fronte dei citaticrescenti segnali di miglioramentodell’economia americana, la Banca Centraleamericana ha ufficializzato la decisione dicontrarre molto gradualmente gli stimolimonetari (cosiddetto “tapering”) riducendo gliacquisti di titoli sul mercato. Riguardo ai mercati finanziari, il contesto ditassi di interesse ai minimi storici ed isuccessivi segnali anticipatori di ripresaeconomica hanno influito sulla propensioneal rischio degli investitori che hanno ricercatorendimenti più appetibili sui mercati azionaried obbligazionari di minore qualità. Leaspettative in merito all’inizio dellanormalizzazione della politica monetariaamericana finalizzata al graduale azzeramentodell’espansione monetaria (“quantitativeeasing”) hanno invece penalizzato gliandamenti delle obbligazioni a media-lungascadenza, sia americani che tedeschi, con unsignificativo irripidimento della curva deirendimenti.Il comparto obbligazionario - ad esclusionedell’area dei titoli “corporate”, soprattutto“high yield” e quella governativa europeriferica - ha subito pertanto pressioni ribassiste sui corsi, a fronte di rendimenti correntiparticolarmente contenuti. I Titoli di Stato italiani, grazie ad una diminuita percezione del rischiopaese, hanno beneficiato invece di una riduzione dello spread rispetto a quelli tedeschi (che èsceso fino a 200 punti base a fine anno) con rilevanti plusvalenze sulle quotazioni. Decisamentenegativo è stato l’andamento delle obbligazioni dei Paesi emergenti che hanno sofferto il rialzodei tassi ed ampliato le perdite a causa della considerevole svalutazione delle relative divise. In un contesto in via di miglioramento, grazie anche alle attraenti valutazioni, le borse hannomostrato performance in genere molto positive. In particolare gli Usa (+29,6%) e la Germania(+25,5%) hanno segnato nuovi massimi storici, mentre il Giappone (+56,7%) ha reagito conentusiasmo ai radicali cambiamenti di politica economica e monetaria. L’Italia, in un anno ancora
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ANDAMENTO DELLE PRINCIPALI BORSE VALORI
Milano
Borse Europee
200
180
160
140
120
100
80
2012 2013
New York (S&P)
CAMBI EURO/DOLLARO USA
1,60
1,50
1,40
1,30
1,20
1,10
1,00
2012 2013
molto volatile, ha chiuso comunque con un +16,6%. Deludente invece, in sintonia con ildeterioramento del quadro macro, larga parte del mondo emergente (indice generale -5%, Cina-7,7%).Sotto il profilo valutario, l’euro si è mostrato forte contro tutte le valute (+4,5% rispetto aldollaro). Deboli le materie prime, in particolare l’oro (-28%), colpito dal ridotto interesse per ibeni rifugio. Il sistema bancario italiano ha attraversato un anno ancora molto difficile, avviandosi versol’auspicata uscita dalla più dura recessione dal dopoguerra in condizioni quantomeno delicate. Ilprezzo pagato dalle banche alla crisi è infatti risultato assai elevato: le sofferenze bancarie, sonosalite a fine 2013 a oltre 150 miliardi di euro (pari, al netto delle svalutazioni, al 4,3% sul totaledegli impieghi). I crediti deteriorati hanno gravemente inficiato sia la capacità reddituale delsistema (che da due anni, nel suo complesso, è pressoché nulla), sia la possibilità di erogare nuovifinanziamenti; relativamente a tale ultimo aspetto, la normativa comunitaria di vigilanza suirequisiti patrimoniali minimi ha impattato sensibilmente sulle banche nazionali, tradizionalmentepiù impegnate nel sostegno dell’economia reale rispetto al resto d’Europa, rischiando di aggravareulteriormente la carenza di credito. In questo quadro sicuramente non confortante, a fronte di alcune agevolazioni di tipo contabileche hanno peraltro interessato solo una parte di intermediari, le banche sono state colpite daprovvedimenti fiscali particolarmente onerosi, tra cui merita citare il notevole aggravio (+8,5punti, benché solo per il 2013) della tassazione del reddito d’impresa, nonché l’ulteriore forteinasprimento degli obblighi di versamento degli acconti di imposta (fino al 130%). A fine 2013 la dinamica dei finanziamenti del sistema destinati al settore privato, alla luce diquanto rappresentato più sopra oltre che della forte contrazione degli investimenti delle imprese,ha mostrato una flessione del 4,2% rispettoall’anno precedente.La raccolta bancaria diretta ha segnato a fineanno un leggero decremento rispetto all’annoprima; tra le componenti del funding èperaltro da rilevare una netta divaricazionedegli andamenti delle fonti a breve, che sisono incrementate rispetto a quelle a medio elungo termine, le quali hanno invece subitouna sensibile contrazione (la consistenza delleobbligazioni bancarie si è ridotta del 9,8%rispetto al 2012).Con riferimento ai tassi di interesse, ildifferenziale medio del 2013 tra i tassi suiprestiti e quelli sulla raccolta è risultato in
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TASSI BANCARI
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
2012 2013
ImpieghiRaccolta
ulteriore flessione, portandosi ad un livello di 183 basis point; prima dell’inizio della crisifinanziaria, nel 2007, tale indicatore - determinante per la formazione del margine di interesse -superava abbondantemente i 300 punti. Per quanto riguarda la raccolta indiretta delle banche italiane, la consistenza del totale dei titolia custodia presso le banche italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela) hasegnato una contrazione del 3,3% rispetto all’anno precedente.
L’ATTIVITÀ DELLA BANCA
Nonostante la perdurante congiuntura sfavorevole, anche nel 2013 la Banca ha registrato unaulteriore significativa crescita degli aggregati patrimoniali (impieghi e raccolta) e del risultatoeconomico, confermando così un’efficace affermazione del peculiare modello operativo adottatodalla Banca anche sulle piazze di più recente insediamento.In particolare, l’ulteriore aumento dei prestiti alla clientela - in controtendenza rispetto al sistema- ha ancora una volta testimoniato il sostegno finanziario che la Banca ha saputo fornire adimprese e famiglie nell’attuale delicata fase congiunturale, sempre mantenendo le consueterigorose politiche di selezione del merito creditizio. Sul versante della raccolta, la crescita deivolumi, ottenuta come sempre senza l’adozione di politiche di pricing particolarmente aggressive,ha confermato la positiva considerazione di cui la Banca beneficia da parte della clientela.La dotazione patrimoniale della Banca si posiziona su livelli più che adeguati; l’indice “core tier1 ratio”, che indica il rapporto tra il patrimonio di base ed il totale delle attività di rischioponderate, si è attestato a fine 2013 al 10,6%.Nel febbraio 2013 si è conclusa la periodica visita ispettiva della Banca d’Italia, dalla quale nonè emerso alcun rilievo particolarmente significativo, a conferma di un positivo giudizio sullagestione della Banca.Lungo il corso dell’anno sono state realizzate varie iniziative per la celebrazione del 125°anniversario della fondazione della Banca, tra cui un libro fotografico che ripercorre la storiadella Banca ed un concerto del Teatro dell’Opera di Genova nella suggestiva cornice del Forte diBard in Valle d’Aosta. Inoltre, con l’obiettivo di promuovere la cultura e la formazione economico-finanziaria e consolidare nel contempo i rapporti con il mondo accademico, nel 2013 sono stateavviate diverse iniziative in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università diGenova, tra le quali una serie pluriennale di convegni in materia economico-finanziaria intitolatialla memoria del Dott. Agostino Passadore.
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2011 2012 2013Raccolta +3,0 +1,6 -1,9Impieghi +1,8 -1,1 -4,2Titoli a custodia -5,1 -3,8 -3,3
Dati del sistema: variazioni % annue
Qui di seguito è riportata una sintesi dei principali dati ed indicatori patrimoniali ed economicidi bilancio riferiti al 31 dicembre 2013, confrontati con l’esercizio precedente.
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2012 2013 Variazione %
DATI PATRIMONIALIRaccolta 1.640.590 1.758.876 +7,2Impieghi 1.242.624 1.336.228 +7,5Titoli in deposito 3.695.904 3.909.269 +5,8
DATI ECONOMICIMargine d'interesse 29.491 28.779 -2,4Ricavi netti da servizi 40.239 46.723 +16,1Spese amministrative 45.188 50.262 +11,2Margine operativo lordo 17.267 19.676 +14,0Utile netto 10.017 12.041 +20,2
DATI OPERATIVIMovimentazione conti correnti e depositi a risparmio 56.430.886 57.139.663 +1,3Titoli Movimentazione clientela 3.162.488 3.162.160 -0,0Portafoglio commerciale 2.030.730 2.119.880 +4,4Bonifici 24.598.343 25.181.226 +2,4Servizio di internet banking (numero transazioni) 1.368.996 1.527.937 +11,6
Prospetto di sintesi dei principali dati patrimoniali, economici e operativi (importi in migliaia di euro)
Prospetto di sintesi dei principali indicatori di bilancio
2012 2013
INDICATORI DI REDDITIVITÀ (%)Cost/Income (Costi operativi / Margine Intermediazione) 65,77 65,97ROE (Risultato netto/ Patrimonio netto) 7,44 8,31
INDICATORI DI RISCHIOSITÀ (%)Crediti verso la clientela in sofferenza netti/Crediti verso la clientela 0,49% 0,63%Rettifiche di valore su crediti in sofferenza/Crediti in sofferenza lordi 68,52% 64,62%Rettifiche di valore su esposiz. per cassa deteriorate /Esposiz. per cassa deteriorate 45,68% 43,16%
COEFFICIENTI PATRIMONIALI (%)Core Tier 1 (Patrimonio di base di Vigilanza netto/Attività di rischio ponderate) 11,02 10,58Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base di Vigilanza/Attività di rischio ponderate) 11,02 10,58Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza /Attività di rischio ponderate) 11,64 11,19Attività di rischio ponderate in migliaia di euro 1.203.727 1.321.505Utile base per azione (“basic EPS”) - euro 0,20 0,24Utile diluito per azione (“diluted EPS”) - euro 0,20 0,24
LA RETE TERRITORIALE
Nel quadro del programma di espansione territoriale “mirato” in atto da diversi anni, nel gennaio2013 è stata aperta al pubblico la nuova Filiale di Aosta, situata nel pieno centro della città, lacui formale inaugurazione è poi avvenuta nel mese di giugno in concomitanza con la celebrazionedel 125° anniversario della Banca. Già nel primo anno di attività, grazie allo sviluppo deisignificativi rapporti commerciali in essere con diversi primari operatori economici dell’area, ivolumi operativi della Filiale si sono mostrati notevolmente superiori alle attese.Nello scorso esercizio il piano di sviluppo territoriale ha poi segnato una nuova importante tappacon la delibera di avviare un nuovo punto operativo nella Capitale; la nuova Filiale di Roma,situata in un prestigioso palazzo di Piazza Montecitorio, è stata poi resa operativa nello scorsomese di gennaio 2014, temporaneamente in uffici provvisori allo stesso indirizzo. Anche perquesta Filiale verrà mantenuta la tradizionale impostazione che prevede l’ubicazione in localimolto strutturati e di pregio che richiamano lo storico format delle dipendenze della Banca,improntato alla qualità ed allo stile degli allestimenti.Il graduale consolidamento operativo delle nuove Filiali di più recente apertura, unito alrafforzamento commerciale delle altre dipendenze, ha fornito un contributo decisivo alla crescitadei risultati, confermando appieno le opportunità di sviluppo e di affermazione della Bancasoprattutto nelle piazze più importanti.A partire dal 1988 - anno in cui la Banca era attiva solo su Genova con 3 sportelli oltre alla Sede- il progetto di espansione territoriale, attuato esclusivamente per vie interne, ha progressivamenteconsentito di estendere la presenza della Banca in 7 Regioni e 15 città, con 22 punti operativiadeguatamente dimensionati per il presidio commerciale di un area geografica sufficientementeampia; a tal fine è risultato determinante anche lo sviluppo del canale di e-banking, rivelatosidecisivo nel supporto a distanza dellatradizionale relazione personalizzata con laclientela.
GLI IMPIEGHI
Nel corso del 2013, nel difficile contestoeconomico sopra delineato, l’intermediazionecon la clientela ha visto un significativoincremento degli impieghi del 7,5% che sisono attestati a fine esercizio a 1 miliardo e336 milioni di euro. L’analisi dell’andamento delle singole formetecniche dei crediti evidenzia, per quantoriguarda i finanziamenti a medio e lungotermine (di durata pari o superiore a 18 mesi),
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IMPIEGHI (milioni di euro)
1500
1300
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900
700
500
300
100
2010 2011 2012 2013
una ulteriore crescita rispetto al 2012 del7,5%, passando da 295 milioni di euro a 317milioni di euro, al netto di rimborsi edestinzioni anticipate di mutui per 38 milionidi euro ed in presenza di nuove erogazioninell’esercizio per 60 milioni di euro.L’incidenza di questi finanziamentisull’ammontare complessivo degli impieghi afine 2013 è del 24%.Alla crescita del comparto del medio e lungotermine hanno contribuito anche ifinanziamenti in conto corrente garantiti daipoteca che, al netto delle estinzioni, hannoraggiunto i 56 milioni di euro (+22%) aconferma del gradimento che continua ad incontrare tale strumento presso la clientela per la suaflessibilità. Complessivamente a fine 2013 il totale delle operazioni a medio e lungo terminegarantite da ipoteca ammonta a 244 milioni di euro, mentre i mutui garantiti da pegno su titolio denaro sono in essere per 28 milioni di euro. I restanti 45 milioni di euro si riferiscono a mutuichirografari e ad operazioni “stand-by”. I mutui erogati alle famiglie ammontano a 136 milioni di euro; tutti i finanziamenti a medio elungo termine sono denominati in euro, tranne che per un importo di 8 milioni in dollari USA,e sono regolati in massima parte a tasso variabile; per la quota residuale regolata a tasso fisso(5 milioni di euro) la Banca ha posto in essere adeguate coperture del rischio di tasso di interesse. Gli impieghi relativi al comparto estero a fine 2013 si sono attestati a 47 milioni di euro, con unincremento del 9,6%. Detti finanziamenti sono per il 60% denominati in euro e per la restanteparte in altre valute, con prevalenza del dollaro statunitense.I crediti di firma per garanzie rilasciate dalla Banca per conto della clientela ammontano a91 milioni di euro (+26%), di cui 81 milioni sull’Italia e 10 milioni sull’estero e si riferisconoquasi interamente ad operazioni di natura commerciale. A questo importo si debbono aggiungereimpegni ad emettere garanzie per un controvalore di 5 milioni di euro.Relativamente ai “grandi rischi”, come definiti dalle disposizioni di vigilanza della Banca d’Italia,le informazioni di dettaglio sono riportate al punto B.4 della Parte “E”-Sezione I (“Rischi dicredito”) della nota integrativa al bilancio.La composizione degli impieghi per settori di attività economica ha visto crescere il peso deifinanziamenti ai settori produttivi, i quali sono saliti al 61% del totale. La distribuzione territoriale degli impieghi conferma come per gli esercizi precedenti una quotaprevalente delle erogazioni al di fuori della Liguria, e tra queste è già apprezzabile la percentualeriferita alla nuova filiale di Aosta, operativa da poco meno di un anno.
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COMPOSIZIONE SETTORIALE DEGLI IMPIEGHI
Impresefinanziarie
24%
Famiglie15%
Edilizia5%Commercio
15%
Industria21%
Servizi19%
Agricoltura1%
Grazie ai presidi operativi e di controllo,implementati ulteriormente nel corsodell’esercizio, la consistenza netta dei creditiverso clientela in sofferenza, rapportata altotale degli impieghi, si attesta allo 0,63%;tale indice, in leggero incremento rispetto aldato del 2012 (0,49%), ed ottenuto senza avermai fatto ricorso ad operazioni di cessione ocartolarizzazione di crediti deteriorati, siconferma anche per questo esercizio assai piùcontenuto rispetto alla media di sistema, parial 4,3%.A fine anno, l’indice di copertura dei rapportia sofferenza è pari al 64,6%, mentre quellodelle esposizioni deteriorate complessive, formate da sofferenze, incagli ed esposizioni scadute èdel 43,2%.Per maggiori informazioni circa i criteri di valutazione dei crediti e il dettaglio di quelli deterioratinelle varie categorie, si rimanda alle apposite sezioni della “nota integrativa” al bilancio.
LA RACCOLTA
La raccolta diretta da clientela si attesta a fine 2013 a 1 miliardo e 759 milioni di euro, con unacrescita del 7,2% rispetto all’esercizio precedente; l’incremento, confermato anche su basi medieannue, è stato ottenuto senza porre in atto particolari politiche commerciali atte ad incentivarela provvista. L’analisi dell’andamento delle forme tecniche di raccolta evidenzia, in particolare, per il compartodei depositi a risparmio una significativa crescita a 110 milioni di euro (+13%), mentre la raccoltadal mercato interbancario garantito da collaterale (“MIC”) contribuisce, come nell’esercizioprecedente, per 50 milioni di euro. La provvista a tempo cresce a 491 milioni (+4% rispetto al 2012) e rappresenta il 28% della
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2011 2012 2013Liguria 39% 38% 39%Piemonte 19% 18% 15%Lombardia 21% 24% 23%Emilia 14% 13% 12%Toscana 7% 7% 8%Valle d’Aosta 3%
Distribuzione territoriale degli impieghi
RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / IMPIEGHI (valori percentuali)
5,00
4,50
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,002010 2011 2012 2013
Banca Sistema
raccolta diretta. Hanno contribuito allacrescita di questo comparto il “ContoDeposito Vincolato” con una crescita del63%, i depositi a tempo (c.d.“denarofreddo”), appannaggio principalmente delleaziende, con 179 milioni di euro nonché i“nuovi depositi” con 60 milioni di euro. Leobbligazioni emesse dalla Banca incircolazione a fine 2013 ammontano a 185milioni di euro, in leggero decremento(-5,1%) rispetto all’anno precedente,analogamente a quanto rilevato a livello disistema. Nel corso dell’anno, a fronte discadenze per 74 milioni di euro, sono staticollocati nuovi prestiti obbligazionari, al lordodei riacquisti, per 65 milioni di euro. La raccolta indiretta, costituita da titoli dellaclientela in depositi amministrati e gestiti,valorizzata a prezzi di mercato a fine 2013,ammonta a 3 miliardi e 909 milioni di euro,con un incremento pari al 5,8% rispettoall’esercizio precedente.Il totale della raccolta diretta e indiretta haraggiunto a fine 2013 l’importo di 5 miliardie 668 milioni di euro (+6,2%). Anche taleaggregato evidenzia l’apporto della nuovaFiliale di Aosta, a fronte di una riduzione dellaquota riferita alla Liguria.
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RACCOLTA DIRETTA E TITOLI IN DEPOSITO (milioni di euro)
4500
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
2010 2011 2012 2013
2011 2012 2013Liguria 55% 55% 52%Piemonte 20% 19% 22%Lombardia 19% 20% 18%Emilia 2% 3% 3%Toscana 4% 3% 3%Valle d’Aosta 2%
Distribuzione territoriale della raccolta diretta e indiretta
COMPOSIZIONE DELLA RACCOLTA DIRETTA (milioni di euro)
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
2010 2011 2012 2013
Raccolta a tempoRaccolta a vista
Titoli in depositoRaccolta
LA TESORERIA ED IL PORTAFOGLIO TITOLI
Nel corso del 2013 i mercati obbligazionari hanno mostrato, in tutte le aree geografiche,andamenti differenziati in un contesto di elevata volatilità. Nell’area europea è proseguito ilprocesso di convergenza degli spread relativi ai Titoli di Stato dei paesi “periferici”, Greciacompresa, nei confronti degli omologhi tedeschi. Tale processo, iniziato già nella seconda partedel 2012, ha confermato l’uscita dalla prolungata fase di emergenza finanziaria che avevacaratterizzato i mercati negli ultimi anni. Di sicuro impatto, sul finire d’anno, l’annuncio delritorno sul mercato dei capitali di Irlanda e Portogallo, a conferma del ritrovato clima di fiducia.Nel nostro Paese, in un anno particolarmente complesso, i Titoli di Stato sono stati negativamentecondizionati, nel corso del primo trimestre, dall’incertezza politica legata al risultato elettorale edal conseguente ulteriore declassamento subito dal nostro debito sovrano nel mese di marzo; talecontesto ha causato una momentanea dilatazione dello spread che ha raggiunto, nel mese dimarzo, il suo apice a 350 punti base dai 300 di inizio anno. A partire dal secondo trimestre, laformazione del governo di “larghe intese” unito ad un quadro generale di riferimento piùottimistico ha consentito un sostanziale recupero delle quotazioni. Peraltro, le decisioni all’iniziodi maggio della Federal Reserve volte, in presenza di un’economia in ripresa, ad una gradualeriduzione degli stimoli monetari in vigore da diverso tempo hanno bruscamente mutato loscenario positivo. L’immediata reazione registrata dai mercati si è concretizzata in un rialzogeneralizzato dei tassi in tutte le principali aree mondiali (inclusi Stati Uniti e Germania), conpesanti flessioni nei Paesi emergenti dei mercati valutari, obbligazionari ed azionari.Nel secondo semestre dell’anno, nonostante tale scenario, i Titoli di Stato italiani, a fronte del giàcitato processo di convergenza in atto, oltre che dell’elevato livello di liquidità presente sul mercato,hanno invece conseguito importanti ribassi dei tassi, raggiungendo rendimenti al minimo storicoper i BOT e per i BTP di varie scadenze; lo spread verso i titoli governativi tedeschi ha chiuso l’annoin netta flessione rispetto all’anno precedente ad un livello leggermente superiore ai 200 punti base. La gestione del portafoglio di investimento della Banca ha continuato a privilegiare, in modopiù che prevalente, l’esposizione verso i Titoli di Stato domestici. Le obbligazioni di emittentibancari e corporate hanno rappresentato, pur in misura residuale, un’efficace diversificazione cheha consentito altresì di massimizzare i rendimenti.In termini qualitativi, il portafoglio risulta composto da obbligazioni caratterizzate da un rilevantegrado di liquidità che le rende prontamente smobilizzabili oltre che rifinanziabili presso la BancaCentrale Europea secondo le indicazioni della normativa di vigilanza. Per fattori esogeni dovutial già citato declassamento del rating sul debito sovrano (e, di riflesso, su alcuni emittenti bancari),il portafoglio, pur conservando un’impostazione estremamente prudente, ha subito un leggeropeggioramento dell’indice di merito creditizio passando da un rating medio di A- ad un ratingmedio di BBB+. Peraltro gli andamenti del mercato, pur nella menzionata volatilità, non hannocausato, a differenza dell’esercizio precedente, l’attivazione di “contingency funding plan”, né sonostati rilevati nell’anno “early warning” relativi alle criticità di tipo sistemico.
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A fronte dell’elevato livello di liquidità costantemente disponibile e della significativa riduzionedei tassi di mercato, si è deciso, sul finire del mese di febbraio 2013, di rimborsare anticipatamentealla Banca Centrale Europea una quota, pari a 30 milioni di euro, dell’operazione dirifinanziamento straordinaria del sistema a tre anni (“LTRO”) ottenuta per complessivi 80 milioninell’anno precedente.I fattori tecnici riconducibili al citato livello di liquidità della Banca, uniti al favorevole contestodi mercato, hanno altresì determinato un graduale aumento dell’esposizione del portafoglio cheha raggiunto la sua consistenza massima di 400 milioni di euro in valore nominale. Anche i nuoviinvestimenti hanno principalmente riguardato Titoli di Stato domestici a tasso fisso e variabile,privilegiando, come di consueto, quest’ultimi. La graduale discesa dei tassi ha agevolato gliinvestimenti in obbligazioni a tasso fisso che, per ragioni di convenienza e prudenza, sono statein buona parte rivendute con profitto sul finire d’anno. Nel complesso, nel 2013 l’attenta gestionedel portafoglio titoli della Banca ha contribuito in misura non secondaria alla formazione delconto economico dell’esercizio.Il portafoglio di trading ha mantenuto le proprie caratteristiche funzionali rivolte principalmenteall’ottimizzazione dell’operatività della clientela nonché all’impiego, sul breve termine, deglieccessi di liquidità della Banca. Il portafoglio delle “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza”non registra nessuna posizione in essere.La gestione dei flussi di cassa ha risentito dell’eccesso di liquidità presente sul mercato e del conseguentescenario con rendimenti ai minimi storici per l’Eonia e per i tassi Euribor. La tradizionale prudenzadella Banca orientata come sempre al mantenimento di cospicue risorse liquide si è rivelata nel 2013particolarmente onerosa in termini economici data l’inadeguata remunerazione degli impieghi a vista.Il mercato interbancario “a tempo” ha registrato, come per gli anni precedenti, una attività deltutto trascurabile e pertanto l’attività della Banca in tale comparto è risultata pressoché nulla.Per quanto riguarda le azioni proprie, le operazioni effettuate nel 2013 nei limiti di prezzo stabilitidalle delibere assembleari, sono state le seguenti:
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Numero % Valore Valore azioni capitale nominale Corrispettivo di bilancio
RIMANENZA AL 01.01.2013 1.071 0,0021 1.071 5.869,0818.01.2013 acquisto 1.200 0,0024 1.200 6.684,00 28.02.2013 acquisto 39.800 0,0796 39.800 221.686,00 25.03.2013 acquisto 40.000 0,0800 40.000 224.000,00 02.04.2013 acquisto 437.103 0,8742 437.103 2.447.776,80 23.04.2013 acquisto 44.642 0,0893 44.642 249.995,20 18.07.2013 acquisto 124.131 0,2483 124.131 702.581,46 26.08.2013 acquisto 170.463 0,3409 170.463 964.820,58 12.12.2013 vendita 857.680 1,7154 857.680 4.983.120,80 RIMANENZA AL 31.12.2013 730 0,0015 730 4.131,80
I SERVIZI DI INVESTIMENTO
L’attività relativa ai Servizi di Investimento si è sviluppata, nel corso dell’anno, secondo itradizionali e collaudati indirizzi strategici perseguiti con coerenza dalla Banca. La costanteattenzione posta alle reali esigenze finanziarie della clientela nell’ambito di un modello operativobasato, con sempre maggiore convinzione, su logiche “di servizio” anziché “di prodotto” hanuovamente confermato la validità di tale impostazione.L’operatività della clientela ha risentito della persistente complessità dei mercati in un contestodi tassi calanti ed estremamente bassi. In tale scenario una particolare attenzione è stata dedicata,a livello qualitativo, all’assistenza ai clienti nel processo di diversificazione dei portafogli che haprivilegiato in misura crescente l’utilizzo di servizi e strumenti del risparmio gestito.L’impegno e la professionalità mostrata da tutto il personale specialistico della Banca e dai “privatebanker” si sono rivelati, come di consueto, elementi determinanti nella gestione dei rapporti conla clientela, sia in termini di personalizzazione che di fidelizzazione; la sempre più apprezzataindipendenza gestionale della Banca ha poi permesso di mantenere l’usuale e qualitativo livellodi assistenza finanziaria, in totale assenza di conflitti di interesse.Nel comparto del risparmio amministrato, il favorevole andamento dei mercati azionari hacomportato, nella seconda parte dell’anno, una maggiore operatività che si è potuta giovare diaccreditati presidi consulenziali costituiti nel 2013 dalla Banca anche in virtù di specifici accordicon primarie istituzioni estere.L’operatività connessa ai servizi del comparto amministrato è stata caratterizzata dalla consuetacura della relazione con il cliente finalizzata al tempestivo soddisfacimento delle specifiche esigenzea costi competitivi. I volumi intermediati sono risultati in linea con l’esercizio precedente mentreil numero delle operazioni è aumentato del 5% L’attività di collocamento, ad eccezione di quellasvolta per i fondi comuni e per il “BTP Italia”, è risultata assai modesta per la sostanziale assenzasul mercato di Offerte Pubbliche di Sottoscrizione. Nel settore del risparmio gestito, l’ampiezza della gamma degli strumenti di gestione collettivadi terzi (OICR) proposti, nonché il conseguente crescente impegno necessario al mantenimentodell’elevato livello di assistenza al cliente nella selezione degli investimenti hanno comportato unrafforzamento della struttura centralizzata di supporto. È altresì proseguita l’attività di accurataselezione delle controparti con l’inserimento, grazie a specifici accordi, di nuove importanti casedi investimento estere. Nei confronti della clientela l’operatività relativa alle Gestioni diPortafoglio ha confermato l’affidabilità del servizio, in termini sia di salvaguardia che di prudenterivalutazione del patrimonio affidato, ottenendo performance di rendimento assai competitive,in assoluto e in relazione ai diversi benchmark. Nel complesso il risparmio gestito ha raggiunto, a fine anno, l’importo globale di 1 miliardoe 237 milioni di euro con una crescita del 15% rispetto all’esercizio precedente, arrivandoa rappresentare il 31,5% della raccolta indiretta globale. In particolare le masse relative aiFondi Comuni d’Investimento e le Sicav, hanno segnato un’ulteriore marcata crescita
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raggiungendo, a fine esercizio, 802 milioni di euro (+20% rispetto alla fine dell’anno precedente).Significativo, benché più contenuto, l’incremento delle Gestioni di Portafoglio (+8%),nonostante i maggiori oneri per la clientela dovuti all’introduzione dell’IVA sulle commissionidi gestione.Riguardo all’attività di “private banking” si è proceduto ad un ulteriore potenziamento dellastruttura con inserimenti mirati nelle Filiali di nuova o recente apertura e nella Sede di Genova.In considerazione dell’importanza strategica del settore ed allo scopo di mantenere la qualità delservizio prestato, durante l’anno sono stati effettuati ripetuti incontri di aggiornamentoprofessionale, anche con docenti esterni specializzati, sulle tematiche più attuali e di maggioreinteresse.
I SERVIZI PER LA CLIENTELA E I SISTEMI DI PAGAMENTO
Nello scorso esercizio sono proseguiti, con il consueto notevole impegno, lo sviluppo di prodottie servizi bancari innovativi e la costante cura volta alla crescita qualitativa dei servizi finanziari ecreditizi tradizionali.Nell’ambito dei servizi di e-banking, allo scopo di incrementare ulteriormente gli standard disicurezza del “Servizio IB-Internet Banking” e del “Servizio MB-Mobile Banking”, è stato attivatoun innovativo sistema “multipiattaforma” di “autenticazione sicura” (c.d. “strong authentication”)denominato “PassadoreKEY” utilizzabile alternativamente tramite dispositivi fisici (smart card otoken) e/o via software tramite telefono cellulare.Il sito web della Banca è stato parzialmente rinnovato nella sua veste grafica e, nell’attesa di unprogetto di revisione più completa poi concretamente avviatosi nei primi mesi di quest’anno, èstato integrato di alcune nuove funzionalità che hanno ulteriormente migliorato l’immagine e lafruibilità del servizio di Internet Banking. La funzione “Documenti on-line”, che consente allaclientela abilitata di ricevere la versione digitale dei rendiconti periodici e delle lettere contabiliè stata arricchita di pressoché tutti i documenti relativi all’operatività in titoli.In generale, nel corso dell’anno si è riscontrato un ulteriore significativo aumento dell’utilizzodei canali virtuali da parte della clientela, anche a testimonianza dell’apprezzamento da partedella clientela degli strumenti di e-banking proposti dalla Banca.Nell’area dei servizi di pagamento e di incasso si sono registrati anche nel 2013 consistenti volumitrattati di operazioni di bonifico (in aumento del 2,4% sull’anno precedente) e di portafogliocommerciale appoggiato dalla clientela (+4,4% rispetto al 2012); grazie alla tempestività ed allaefficienza delle procedure, nonché alle possibilità di personalizzazione offerte dal sistemainformatico gestito in proprio, tali servizi sono stati utilizzati in misura significativa anche daparte di primaria clientela corporate operante su scala nazionale, e quindi particolarmente esigente.Nell’anno la Banca è stata inoltre particolarmente attiva nella fornitura di assistenza alla clientelain previsione della definitiva adozione dei nuovi standard europei SEPA per i pagamenti e gliincassi.
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Intensa è stata anche l’attività sulle carte di debito e di credito; in particolare è stata rinnovata la“Carta Bancomat Internazionale Banca Passadore” sulla quale è stato impiegato un microchip diultima generazione e che è stata resa fruibile anche da parte della clientela titolare di conto esteroin euro o in divisa. In tale settore è stato altresì avviato nel 2013 un importante progetto,attualmente in fase di ultimazione, per il lancio di una carta ricaricabile con codice IBAN aventecaratteristiche tecnologiche del tutto innovative e destinata principalmente alla clientela piùgiovane.Nell’ambito delle iniziative di sistema a sostegno delle famiglie, la Banca ha aderito alla propostadi proroga dei termini previsti dal progetto “Piano Famiglie” che si prefigge l’obiettivo di sostenerei nuclei familiari che abbiano perso il reddito a causa dell’attuale crisi economica, attraverso lasospensione del pagamento delle rate del mutuo per l’acquisto, costruzione e ristrutturazionedell’abitazione principaleLa Banca ha inoltre aderito all’Accordo “Nuove misure per il credito alle Piccole e Medie Imprese”per assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie a tale categoria di aziende allo scopodi creare le condizioni per un rapido superamento dell’attuale congiuntura negativa.
GLI INTERVENTI ORGANIZZATIVI E L'INFORMATICA
Nello scorso esercizio l’attività delle aree organizzativa ed informatica della Banca si è concentrata,come di consueto, sulla razionalizzazione delle procedure interne, sulla realizzazione di progettirelativi allo sviluppo e all’ottimizzazione del sistema informativo, nonché - soprattutto -sull’adeguamento del software e dei processi organizzativi in relazione alla rilevante mole diinnovazioni normative entrate in vigore nell’anno. In particolare, è risultata molto impegnativa l’attività di ristrutturazione delle procedureorganizzative ed informatiche necessaria per l’adeguamento al Regolamento UE 260/2012 cheha stabilito l’obbligo, a partire dal 1° febbraio 2014, di utilizzo dei nuovi strumenti di pagamentoe di incasso secondo gli standard europei “SEPA” (SCT - “Sepa Credit Transfer” e SDD “SepaDirect Debit” ) in sostituzione degli attuali strumenti di pagamento e incasso nazionali (Bonificie RID). Sono state altresì avviate le attività per la gestione del nuovo servizio “SEDA”, realizzatodal sistema bancario italiano allo scopo di traslare negli standard SEPA le funzionalità oggi offertedalla procedura di Allineamento Elettronico Archivi RID, al fine di utilizzare gli addebiti direttipaneuropei (SDD) secondo modalità e livelli di servizio analoghi a quelli oggi assicurati dalservizio domestico di addebito RID.È proseguito proficuamente il progetto pluriennale che prevede la progressiva revisione di tuttoil software applicativo sviluppato internamente utilizzando l’architettura web-based e le piùavanzate tecnologie di programmazione, con il duplice obiettivo di contenere i costi e di innalzareulteriormente il livello qualitativo del settore ICT della Banca. Tra i vari progetti realizzati nel2013 con l’adozione delle nuove tecnologie merita citare la procedura di gestione degli “OrdiniPermanenti” e la procedura di gestione ed emissione degli “Assegni Circolari”.
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Particolare impegno è stato profuso nell’aggiornamento delle procedure informatiche e deiprocessi organizzativi relativi all’attività di intermediazione mobiliare derivanti dall’emanazionedi normativa fiscale sui servizi di investimento. In particolare è stata realizzata una nuovaprocedura per la gestione e il calcolo dell’imposta sulle transazioni finanziarie. Nel settore deiservizi di investimento è proseguito il progetto di rinnovamento del software per dotare l’areafinanza di strumenti sempre più competitivi sul mercato migliorando al contempo l’operativitàinterna e il sistema di controlli. In tale contesto sono stati introdotti sofisticati processi informaticidedicati all’analisi specialistica dei portafogli (es. profilatura e controllo del rischio, performanceattribution, ecc.) e, in generale, ad un ulteriore innalzamento dell’efficienza amministrativadell’area.È continuato il processo di affinamento delle procedure di gestione del rischio di riciclaggio;specifica attenzione è stata in particolare rivolta alla gestione automatizzata degli adempimentinormativamente previsti per l’identificazione e la c.d. “adeguata verifica” della clientela.Nel corso dell’anno sono stati effettuati con esito positivo i test di simulazione per la verifica deitempi di ripristino degli ambienti elaborativi e delle telecomunicazioni; sono stati inoltreaggiornati i piani di business continuity e di disaster recovery, tenuto anche conto di un importanteprogetto, avviato nella seconda parte dell’anno anche alla luce delle nuove prescrizioni di vigilanzain materia, che prevede una articolata serie di interventi impiantistici e di razionalizzazione deiprocessi, anche di tipo formale, con l’obiettivo di un ulteriore affinamento delle procedure disicurezza informatica e di controllo logico dei dati.
LA GESTIONE DEI RISCHI
La Banca orienta tradizionalmente la propria attività a criteri di prudenza e ridotta esposizioneal rischio, anche in relazione all’esigenza di stabilità connessa all’esercizio dell’attività bancaria.La Banca dispone di una struttura organizzativa, di processi aziendali, di risorse umane e dicompetenze idonee ad assicurare l’identificazione, il monitoraggio, il controllo e la gestione deidiversi rischi che ne caratterizzano l’attività, con l’obiettivo di proteggere la solidità finanziaria ela reputazione della Banca rispetto ad eventi indesiderati; esclude inoltre l’assunzione di rischiestranei alle attività caratteristiche e procede in ogni caso ad un’accurata valutazione delle eventualiiniziative che comportano nuove tipologie di rischio.Il processo della gestione del rischio si sviluppa a diversi livelli della struttura organizzativa, inattuazione a quanto disposto in materia dal Consiglio di Amministrazione, che definisce gliorientamenti e gli indirizzi relativamente all’assunzione dei rischi, approvando i limiti strategicioperativi e le linee guida.Nel seguito sono evidenziate le tipologie di rischio cui la Banca è esposta nel normale svolgimentodella propria attività. Il rischio di credito deriva dalla possibilità che un debitore della Banca non adempia alle proprieobbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento. Strettamente connesso al rischio
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di credito è il rischio di concentrazione che deriva da esposizioni verso controparti, gruppi dicontroparti connesse o del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività oappartengono alla medesima area geografica. La valutazione dell’ammontare delle possibili perditein cui si potrebbe incorrere relativamente alla singola esposizione creditizia e al complessivoportafoglio degli impieghi dipende da molteplici fattori, tra cui l’andamento delle condizionieconomiche generali o relative a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singolecontroparti, i cambiamenti strutturali e tecnologici all’interno delle imprese debitrici, ilpeggioramento della posizione competitiva delle controparti, l’eventuale cattiva gestione delleimprese o delle controparti affidate, il crescente indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterniquali i requisiti legali e regolatori.La politica creditizia adottata dalla Banca si fonda sulla rigorosa selezione del credito, concessosulla base di un’approfondita conoscenza delle diverse realtà economiche e imprenditoriali localiin cui la Banca opera; è basata quindi su criteri di prudenza e di ridotta esposizione al rischioattraverso l’attenta analisi del credito in fase di erogazione, sulla diversificazione geografica esettoriale degli impieghi, sull’acquisizione di garanzie, ove necessario, a fronte del credito concesso,nonché sul controllo accurato dell’evoluzione del rapporto creditizio. In tal senso, risultafondamentale la tradizionale cura posta dalla Banca nella gestione delle relazioni, improntata daun lato all’instaurazione con le controparti affidate di un rapporto fondato sulla reciproca fiduciae trasparenza e, dall’altro, alla valutazione di una serie di indicatori andamentali e di bilancio chedeterminano l’assegnazione a ciascun cliente di un rating interno, costantemente aggiornato; laBanca attua infatti un costante monitoraggio del proprio portafoglio crediti, analizzando nelcontinuo l’andamento del profilo di rischio, dei fidi e degli utilizzi; la Banca dedica a tale attivitàrisorse in possesso di elevata professionalità e adotta procedure continuamente aggiornate; unaspecifica attenzione viene dedicata alla gestione dei cosiddetti “Grandi Rischi”. Particolareattenzione è posta dalla Banca alla valutazione, anche tendenziale, del merito di credito dellebanche e delle controparti istituzionali, con specifico riferimento all’operatività di naturafinanziaria (depositi interbancari, investimento in emissioni obbligazionarie); la gestione delrischio originato da queste controparti prevede in particolare l’utilizzo di sistemi di misurazionee controllo giornaliero dell’esposizione creditizia e del rispetto dei massimali.Estrema cura viene posta affinché la normativa interna definisca con chiarezza le funzioni e gliorganismi aziendali preposti alla gestione delle determinanti del rischio e le modalità da adottareper il monitoraggio ed il contenimento del rischio.Con riguardo alle garanzie, viene gestito il rischio residuo relativo alla possibilità che le tecnichericonosciute per l’attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca non risultinopienamente efficaci. Per fronteggiare questo rischio è operativa una normativa interna chedisciplina i processi di acquisizione, perfezionamento e gestione delle garanzie.Il rischio di mercato consiste nell’eventualità che la Banca subisca minori ricavi rispetto a quelliprevisti, perdite di valore delle poste patrimoniali o minusvalenze riferite alle posizioni finanziarie
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detenute, a causa di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato ovvero per ilverificarsi di fattori che compromettano la capacità di rimborso dell’emittente. Il rischio dimercato si manifesta relativamente sia al portafoglio di negoziazione sia al portafoglio bancario,comprendente le attività e le passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. Lelinee guida per la gestione dei portafogli della Banca sono improntate a criteri di rigorosa prudenzanella scelta delle controparti e sono stabiliti stringenti limiti quantitativi e qualitativiall’operatività; la Banca non svolge attività in derivati finanziari con finalità speculativa e ilportafoglio di investimento è costituito pressoché esclusivamente da titoli di Stato e daobbligazioni di primari emittenti bancari e corporate.Il rischio di tasso di interesse nasce dallo sbilancio tra poste dell’attivo e del passivo in termini diimporto, scadenza, durata finanziaria e misura del saggio di interesse; l’esposizione della Banca atale rischio è molto contenuta e viene comunque gestita e mitigata anche attraverso il ricorso aspecifici strumenti di copertura. Assai contenuta risulta altresì l’esposizione al rischio di prezzo edi cambio. Il rischio di liquidità consiste in una possibile condizione di instabilità derivante dall’eventualesbilancio negativo tra flussi di cassa in entrata e in uscita che si può verificare nel breve termine;questo rischio può manifestarsi per lo più in presenza di situazioni eccezionali quali la riduzionedi liquidità dei mercati. La Banca, nel rispetto dei “Principi di sana gestione e gestione del rischiodi liquidità” emanati dal Comitato di Basilea gestisce tale rischio monitorando nel continuol’andamento dei flussi di cassa e mantenendo elevati livelli di liquidità allocata presso primariecontroparti bancarie, singolarmente affidate con particolare attenzione alla valutazione del loromerito creditizio come dianzi evidenziato, ovvero presso le Autorità monetarie centrali emantenendo un significativo ammontare di attività prontamente liquidabili ovvero utilizzabiliper il rifinanziamento presso le banche centrali. La Banca ha adottato un sistema di limiti siaspecifici, con la definizione delle autonomie operative nella gestione della liquidità, che generali,utilizzati per rispettare la bassa soglia di tolleranza al rischio di liquidità cui è improntato ilmodello operativo della Banca; è inoltre operativa la Policy di Gestione della Liquidità, corredatada un apposito Contingency Funding Plan, con l’obiettivo di assicurare un tempestivo ed efficientegoverno nel caso di “stress” o crisi della liquidità; il Piano prevede, in particolare, indicatori dicrisi sia sistemica che specifica (“early warning”) oggetto di monitoraggio e controllo giornaliero.L’attuazione di tale politica e del Piano di contingency ha consentito alla Banca di far fronte senzaparticolari tensioni alla gestione dei propri flussi di tesoreria in una effettiva fase di “stress”sistemico.Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dal non correttofunzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemiinterni, oppure da eventi esogeni. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale mentre nonsono inclusi quelli strategici e di reputazione. Tra le fonti principali del rischio operativo vipossono essere: la stabilità e la continuità dei processi operativi, il funzionamento delle procedure
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conseguenti al crescente ricorso all’automazione, l’affidabilità degli “outsourcer” ai quali sono statedemandate talune funzioni aziendali, le perdite derivanti da atti criminosi, gli errori umani, leinadempienze contrattuali, le catastrofi naturali. Non è possibile identificare una fonte di rischiooperativo stabilmente prevalente, essendo inevitabilmente insito in tutti i processi e le attivitàaziendali. Questa caratteristica induce la Banca ad implementare azioni diffuse di mitigazione egoverno dei rischi, in particolare tramite il loro trasferimento mediante strumenti assicurativinonché mediante il continuo miglioramento dell’efficienza dei processi (re-engineering e interventimigliorativi sui controlli) e le verifiche di conformità normativa dei medesimi.Il rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo è il rischio di essere, ancheinconsapevolmente, strumentalizzati per il compimento di attività illecite. La Banca interpreta ilproprio ruolo di presidio a carattere preventivo attenendosi, nello svolgimento delle proprieattività, alle disposizioni normative nazionali e comunitarie ed agli standard etici. A tal fine si èdotata di apposite disposizioni interne, procedure, programmi di formazione, attività dimonitoraggio e controlli volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte di tutto ilpersonale.Il rischio di una leva finanziaria eccessiva è il rischio che un livello di indebitamentoparticolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la banca vulnerabile,rendendo necessaria l’adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa lavendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valoreanche sulle restanti attività. L’approccio prudente della Banca si sostanzia in un indice di levafinanziaria strutturalmente contenuto; il relativo rischio è oggetto di monitoraggio tramiteapposito limite operativo. La Banca provvede inoltre ad un attento e costante presidio del rischio strategico e di quelloreputazionale, definiti l’uno come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o delcapitale derivanti dal cambiamento del contesto competitivo o da decisioni aziendali strategicheerrate, dall’attuazione inadeguata di decisioni strategiche, dalla scarsa o mancata reattività avariazioni del contesto competitivo, e l’altro come il rischio attuale o prospettico di flessione degliutili o del capitale derivante da percezione negativa dell’immagine della Banca da parte dei clienti,controparti, investitori e altri portatori di interessi a causa di eventi critici afferenti ad esempiodeterminate aree di operatività, prodotti, processi ecc.. Tale presidio avviene principalmentemediante un costante monitoraggio dell’andamento del mercato di riferimento e della gestioneaziendale, nonché della coerenza con il processo di pianificazione strategica, oltre che conl’adozione di regole interne volte a rendere razionale ed efficiente il processo decisionale, ilcontrollo ed il mantenimento degli elevati standard qualitativi dei servizi erogati alla clientela,nonché l’attenzione alla formazione comportamentale del proprio personale. Sotto il profilo organizzativo, il processo di gestione, controllo e copertura dei rischi è oggetto diuna attenta revisione nell’ambito dell’adeguamento, entro fine giugno, del sistema dei controlliinterni (e, entro febbraio 2015, del sistema informativo) della Banca alle disposizioni dettate in
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materia dalla Banca d’Italia con il 15° aggiornamento della Circolare 263/2006. Tali disposizionirichiedono una forte integrazione della valutazione del rischio in tutta l’operatività; in quest’ottica,attribuiscono un ruolo centrale al RAF (“Risk Appetite Framework”), come quadro di riferimentoche definisce - in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico- la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo deirischi e i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli. In sintesi, il RAF individual’esposizione ai principali rischi che la Banca è disposta ad accettare per raggiungere gli obiettividel piano strategico, con il quale deve essere integrato ed è volto a facilitare la comprensione e lagestione dei rischi attraverso la traduzione delle metriche di rischio e delle connesse metodologiedi misurazione e monitoraggio in effettivi strumenti di supporto nell’assunzione delle decisioniaziendali.Nel modello a tendere, che comunque non si discosta significativamente dall’attuale impostazionedella Banca, il Consiglio di Amministrazione approva gli obiettivi di rischio e le politiche digoverno dei rischi assicurandosi che le metodologie adottate e gli obiettivi perseguiti siano coerenticon il profilo di rischio della Banca e con il piano strategico, l’ICAAP, i budget e il sistema deicontrolli. L’Amministratore Delegato cura l’attuazione del RAF, definisce e cura l’attuazione del processodi gestione dei rischi e, in tale ambito, stabilisce i limiti operativi all’assunzione delle varietipologie di rischio, assicurando la coerenza dei processi aziendali con la propensione al rischio. La Direzione della Banca, anche per mezzo di appositi Comitati di supporto, attua gli indirizzideliberati, garantendo che le decisioni operative siano comunicate a tutte le unità coinvolte.Il Collegio Sindacale vigila sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistemadei controlli interni e del RAF. Il Servizio Ispettorato ha la responsabilità della periodica valutazione della completezza,adeguatezza, funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e affidabilità del sistema deicontrolli interni e del sistema informativo (ICT audit). Il ruolo centrale del governo dei rischinel sistema dei controlli interni delineato dalle disposizioni ha ovviamente riflessi anche sullafunzione di revisione interna che dovrà valutare la coerenza e l’efficacia del processo di definizionedel RAF, la conformità dell’operatività aziendale al RAF e la completezza, l’adeguatezza, lafunzionalità e l’affidabilità del processo di gestione dei rischi. Il Servizio Risk management & Compliance è coinvolto nella definizione del RAF, delle politichedi governo dei rischi e delle varie fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi e nellafissazione dei limiti operativi all’assunzione delle varie tipologie di rischio; verifica l’adeguatezzadel RAF e, nel continuo, l’adeguatezza del processo di gestione dei rischi e dei limiti operativi emonitora costantemente il rischio effettivo assunto dalla Banca. Il rafforzamento del ruolo dellafunzione trova ulteriore riscontro nell’assegnazione dei compiti di verifica del corretto svolgimentodel monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni creditizie e di analisi dei rischi dei nuoviprodotti e servizi e di quelli derivanti dall’ingresso in nuovi segmenti operativi e di mercato.
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Il Servizio Sicurezza e Antiriciclaggio svolge un significativo ruolo nell’attività di prevenzione emonitoraggio dei rischi operativi e del rischio di riciclaggio.La Banca ha condotto, così come richiesto dalle Istruzioni di Vigilanza, il processo dideterminazione della propria adeguatezza patrimoniale, provvedendo ad individuare, valutare emisurare tutti i rischi aziendali, nonché a determinare il patrimonio adeguato al loro presidio,anche in chiave prospettica in relazione alle strategie aziendali. Tale processo, che è ripetutoannualmente, ha confermato l’adeguatezza del patrimonio della Banca, con positivi margini dieccedenza rispetto ai requisiti minimi richiesti dalla normativa dell’Organo di Vigilanza.La Banca pubblica annualmente sul proprio sito internet un apposito documento di informazioneal pubblico, ai sensi del “Terzo Pilastro” di Basilea 2, contenente informazioni qualitative equantitative relative all’adeguatezza patrimoniale della Banca, alla sua esposizione ai rischi, nonchéalle caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, misurazione, gestione econtrollo dei rischi.Per ulteriori informazioni circa il sistema di gestione e controllo dei rischi si rinvia alla parte Edella Nota Integrativa.
L’ORGANICO
L’organico della Banca al 31 dicembre 2013 risultava costituito da 362 unità, con un incrementorispetto all’anno precedente di 10 unità determinato dal verificarsi di 3 cessazioni e di 13assunzioni. Il potenziamento dello staff ha riguardato sia la rete commerciale, con l’inserimentodi 6 nuove unità, sia diversi comparti amministrativi e informatici nei quali sono stati inseriti lerimanenti 7 risorse assunte.Tra i neo assunti sono ricompresi 4 giovani che avevano effettuato tirocini formativi presso laBanca con esito particolarmente positivo e 5 profili già altamente professionalizzati. Lo strumentodei tirocini continua ad essere utilizzato con notevole soddisfazione, oltre che per offrire a giovanimeritevoli una significativa esperienza formativa, anche al fine di entrare in contatto con soggettineolaureati dall’indiscusso elevato potenziale.In generale, la delicata fase di selezione ed assunzione di nuovo personale è stata caratterizzata,come di consueto, da rigorosi principi di trasparenza e meritocrazia, così come anche richiamatodalla relativa policy aziendale. Le attività connesse alla gestione del personale sono state improntate alla tradizionale politica divalorizzazione delle risorse umane basata sulla corretta ed equilibrata dinamica degli avanzamentidi carriera e delle retribuzioni, sulla qualità, quantità e diffusione della formazione e sulla costanteattenzione anche ad importanti aspetti di “clima” aziendale tesi a consolidare positivi e tradizionalifattori ambientali quali lo spirito di gruppo e senso di appartenenza che da sempre caratterizzanola Banca. In occasione del 125° anniversario della fondazione della Banca, come avvenuto anchein passato in occasione di analoghe ricorrenze, a tutto il personale è stata corrisposta un gratificastraordinaria, a testimonianza delle attenzioni che la Banca tradizionalmente rivolge al proprio
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personale, apprezzandone l’impegno e la fidelizzazione.Come di consueto, una particolare attenzione è stata rivolta dalla Banca all’attività formativa cheha interessato una consistente parte dell’organico.Al personale neo-assunto è stata dedicata una specifica attività di formazione programmandospecifici interventi finalizzati, oltre che a fornire le necessarie conoscenze tecnico-operative,anche a trasmettere i peculiari aspetti di identità etico-culturale che tradizionalmentecontraddistinguono la Banca. Relativamente all’attività di front-office sono altresì state effettuate mirate sessioni di affiancamentodi addetti di recente inserimento a esperti operatori di sportello con il fine di conservare iltradizionale alto livello qualitativo di funzione.Nell’ambito dell’area finanza, oltre a diversi incontri dedicati all’approfondimento di specificistrumenti finanziari, è stato predisposto un percorso di aggiornamento e di approfondimentorivolto ai private banker.Numerosi sono stati inoltre gli incontri formativi circa le rilevanti novità operative e normativeintrodotte dal processo di armonizzazione dei sistemi di pagamento all’interno dell’area Euro(SEPA).Nell’area dei controlli, una particolare attenzione è stata rivolta alla materia dell’antiriciclaggiocon l’approntamento di uno specifico approfondito intervento formativo a tutti i Responsabilidi Filiale e Agenzia ed ai più rilevanti ruoli commerciali. Di particolare interesse ed attualità èrisultato altresì un mirato intervento formativo rivolto alle figure professionali maggiormentecoinvolte nei processi di gestione del rischio di credito. Anche il settore dell’information technology è stato oggetto di interventi mirati a fornire opportuniaggiornamenti relativi ai linguaggi di programmazione che hanno interessato 13 addetti.Particolarmente intensa e qualificata è risultata la partecipazione dei responsabili dei serviziinterni e comunque delle figure professionali maggiormente investite dalle continueinnovazioni tecnologiche e normative a corsi, seminari e workshop promossi dall’AssociazioneBancaria Italiana e da alcuni dei più autorevoli operatori professionali nell’ambito dellaformazione.Anche nel 2013 sono stati messi a disposizione di tutti i dipendenti, attraverso la rete intranetaziendale, diversi corsi di autoformazione che hanno dato risultati più che soddisfacenti in terminidi partecipazione ed efficacia. Oltre a quelli precedentemente citati sono stati effettuati tutti gli interventi di formazione previstidalle normative vigenti.Nel quadro delle iniziative in favore del Personale della Banca, e con l’obiettivo di facilitarel’inserimento nel mondo del lavoro (ultimamente resosi spesso problematico a causa della crisi)dei figli di dipendenti che si sono particolarmente distinti negli studi universitari riguardantimaterie attinenti l’attività della Banca, è stata predisposta la possibilità per questi ultimi diusufruire di un periodo di stage presso gli uffici della Banca.
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I RISULTATI ECONOMICI
Il conto economico registra per l’esercizio 2013 un utile netto di 12 milioni di euro, con unaumento di oltre il 20% rispetto all’esercizio precedente. Tale risultato, il più elevato conseguitonel tempo dalla Banca è principalmente frutto, oltre che del tradizionale e rigoroso controllo deicosti, dell’ordinaria attività di intermediazione, sia creditizia che mobiliare, nonché dell’apportodei ricavi derivanti dall’attenta gestione del portafoglio dei titoli di proprietà.In dettaglio, il margine di interesse rimarca un calo del 2,4% sull’analogo dato del 2012; talevoce risente della scelta prudenziale della Banca di mantenere elevate riserve di liquidità in formadi depositi presso la Banca Centrale Europea remunerati a tassi prossimi allo zero. I ricavi daservizi operativi hanno registrato un aumento del 10,3% rispetto all’anno precedente legatoprevalentemente all’accresciuta operatività, a cui hanno contribuito in misura significativa ledipendenze di recente apertura; altrettanto positivo (+13%) è l’incremento dei ricavi dell’areafinanza determinato soprattutto da una proficua gestione del portafoglio titoli della Banca, oltreche, in particolare, dalle commissioni generate dal comparto del risparmio gestito. A seguito degli andamenti sopra menzionati, il margine di intermediazione risulta di oltre 68milioni di euro con un incremento del 4,4% rispetto al 2012.Le rettifiche di valore sui crediti ammontano a 3,4 milioni di euro (4,4 milioni nel 2012). Lesvalutazioni dei crediti verso la clientela al loro presumibile valore di realizzo, attualizzato tenendoconto dei tempi di probabile definizione, sono state determinate con il consueto particolarerigore. La svalutazione collettiva dei crediti “in bonis” è stata come sempre effettuata con criteriampiamente cautelativi. I costi operativi evidenziano un aumento del 5%; in particolare, le spese per il personaleaumentano del 8,2% a motivo dell’aumento degli organici e degli interventi straordinari effettuatiin occasione delle celebrazioni del 125° annodalla fondazione della Banca di cui si è fattocenno più sopra; le altre spese amministrative,al netto dei recuperi di spesa dalla clientela,aumentano del 4,6% e derivanoprincipalmente dall’aumento dell’operativitàdella Banca legata anche all’espansioneterritoriale in atto oltre che da alcuniimportanti interventi di manutenzionestraordinaria sugli immobili di proprietà.Nell’ottica del tradizionale rigoroso controllodei costi, nel corso dell’anno è stata effettuatala ricontrattualizzazione di numerosi contrattisia di locazione che di fornitura di servizi;sono stati inoltre effettuati interventi
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DATI ECONOMICI (milioni di euro)
75
60
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15
0
2011 2012 2013
Costi operativiUtile dell’operatività corrente
Margine d’intermediazione
organizzativi atti a contenere le spese senza peraltro contemporaneamente inficiare gli usualilivelli di efficienza operativa.Nei costi operativi sono inoltre compresi gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneriche fronteggiano adeguatamente le passività potenziali derivanti da rischi diversi, tra cui quellistimati in base a un particolare prudente apprezzamento del contenzioso in corso o potenziale. Gli ammortamenti ammontano complessivamente a 2 milioni di euro, importo in leggeroaumento rispetto a quello del 2012; l’incremento per i nuovi investimenti relativi all’acquisto disoftware e altri beni è stato compensato dall’esaurimento delle quote relative a vecchi cespiti.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
A tutt’oggi non sembrano essersi ancora manifestati con certezza per il 2014 segnali di unadefinitiva uscita dalla fase recessiva che ha contraddistinto gli ultimi anni; nel breve termine,pertanto, la Banca si troverà verosimilmente ad operare ancora una volta in uno scenariomacroeconomico alquanto complesso, anche se in tendenziale miglioramento. In generale per il sistema bancario è auspicabile che l’attesa ripresa della congiuntura possa ridurrel’incidenza delle perdite su crediti a beneficio di un indispensabile recupero di redditività.Relativamente a tale ultimo aspetto positivi riscontri potrebbero derivare dalla rivalutazione deicospicui investimenti delle banche italiane in Titoli di Stato laddove la positiva intonazione delmercato rilevata nei primissimi mesi del 2014 fosse mantenuta anche nella restante partedell’anno.La gestione della Banca, considerati anche i positivi risultati ottenuti negli ultimi anni, sarà sempreorientata alla valorizzazione del proprio modello operativo e delle sue peculiarità, così come anchestabilito nel piano strategico pluriennale.Il margine di interesse dell’esercizio potrà beneficiare dei maggiori volumi intermediati marisulterà necessariamente condizionato dalla dinamica dei tassi di interesse, che ad oggi peraltronon appare ancora sufficientemente delineata; tale dinamica, unitamente all’evoluzione deimercati finanziari ed alle decisioni di politica monetaria delle banche centrali, dovrà orientare almeglio anche le scelte di gestione del portafoglio di proprietà.Nell’esercizio rimarrà inalterato il forte impegno a fornire servizi bancari e finanziari di elevataqualità, nonostante una pressione regolamentare e normativa esterna - prevedibilmente inulteriore aumento - che metterà ancora volta a dura prova la struttura ed inciderà in misura nonmarginale sui costi.Sempre determinante risulterà l’apporto dato dall’operatività delle nuove dipendenze e deiconseguenti ritorni attesi sui cospicui investimenti effettuati negli scorsi anni nell’espansioneterritoriale. Una particolare cura sarà dedicata all’avvio della Filiale di Roma, per la quale sonostati fissati, pur con la tradizionale gradualità e cautela, ambiziosi progetti di crescita anche conriferimento alla già numerosa clientela esistente, sia nel settore del private banking che in quellodei servizi alle imprese.
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PROPOSTE ALL’ASSEMBLEA
Il conto economico, dopo gli ammortamenti per € 2.053.704,52 e l’accantonamento ai FondiImposte e Tasse per € 7.635.723,00 presenta un saldo di € 12.040.580,91 contro€ 10.016.719,69 dell’esercizio precedente.Il riparto dell’utile che viene proposto prevede la distribuzione di un dividendo di € 0,11 perazione, in aumento di 1 centesimo rispetto allo scorso esercizio.Relativamente al compenso agli Amministratori previsto dall’art. 24 dello Statuto, analogamenteall’anno scorso, il Consiglio propone che, nonostante l’ulteriore incremento del risultatoeconomico, il medesimo, anziché stabilito nell’usuale misura del 5% dell’utile netto, siaeccezionalmente limitato per l’esercizio 2013 alla misura di € 450.000, corrispondente ad unapercentuale del 3,74% dell’utile netto. Tale riparto prevede altresì l’assegnazione alle riserve Ordinarie e Statutarie per complessivi€ 3.612.174,27 oltre che alla Riserva Straordinaria per € 2.499.308,51, con un accantonamentototale alle Riserve pertanto pari a € 6.111.482,78.Pertanto, il riparto dell’utile netto risulterebbe il seguente:
Saldo conto economico € 12.040.580,91- 10% alla Riserva Ordinaria “ 1.204.058,09 - 20% alla Riserva Statutaria ” 2.408.116,18- al Consiglio di Amministrazione ” 450.000,00- dividendo € 0,11 per le 49.809.983 azioni in circolazione ” 5.479.098,13 - a Riserva Straordinaria ” 2.499.308,51
In tale riparto non è stato assegnato dividendo alle n. 190.017 azioni sociali possedute dallaBanca. Il patrimonio della Banca, se verranno approvate le suddette proposte, ammonteràpertanto a € 151.008.938,33.La distribuzione di utili di cui sopra, in linea con le indicazioni espresse dall’Organo di Vigilanza,consente di mantenere il buon livello di patrimonializzazione della Banca e garantisce unaadeguata copertura dei requisiti patrimoniali obbligatori e dei livelli di capitale interno richiestidalla normativa di vigilanza.Si rivolge un vivo e sentito ringraziamento alla locale Direzione della Banca d’Italia ed agli Organidi Vigilanza per il prezioso spirito di collaborazione con il quale hanno seguito anche nello scorsoesercizio l’attività della Banca.Si esprime un particolare elogio ed apprezzamento a tutto il Personale della Banca per l’operaprestata con l’usuale impegno e professionalità.
Il Consiglio di AmministrazioneGenova, 26 marzo 2014
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RELAZIONEDEL COLLEGIOSINDACALE
Signori Azionisti,nel corso dell’esercizio 2013 il Collegio Sindacale ha adempiuto ai propri compiti di vigilanza econtrollo circa l’osservanza della Legge e delle disposizioni statutarie, il rispetto dei principi dicorretta amministrazione, l’adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllointerno e del sistema amministrativo-contabile, nonché l’affidabilità di quest’ultimo nelrappresentare correttamente i fatti di gestione.
* * *
Nell’ambito dell’attività svolta il Collegio Sindacale ha verificato l’osservanza delle norme di leggeinerenti la formazione e l’impostazione del bilancio anche tramite informazioni assunte dallaSocietà di Revisione; i principi applicati e i controlli svolti hanno consentito di riscontrare che ilbilancio è stato redatto con chiarezza e che fornisce un’adeguata rappresentazione della situazionepatrimoniale e finanziaria della Società e del risultato economico conseguito.Nella nota integrativa il Consiglio di Amministrazione espone le informazioni richieste dallalegge e dalle disposizioni della Banca d’Italia.L’impostazione seguita dal Consiglio di Amministrazione evidenzia adeguatamente gli eventi daiquali originano i movimenti finanziari che hanno interessato l’esercizio. Nella relazione al bilancio il Consiglio di Amministrazione illustra la gestione della Società e laprevedibile evoluzione nel futuro, alla luce degli elementi di conoscenza e di quelli razionalmenteipotizzabili, inoltre fornisce le altre informazioni richieste dalla legge e dalle disposizioni dellaBanca d’Italia.
* * *
In particolare:- abbiamo tenuto le periodiche riunioni previste dalla Legge nel corso delle quali abbiamo
adempiuto ai compiti e alle funzioni di nostra competenza;- abbiamo partecipato alle 12 riunioni del Consiglio di Amministrazione tenutesi nel 2013,
ottenendo dagli Amministratori tempestive ed idonee informazioni sull’andamento dellagestione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni o caratteristiche effettuatedalla Società. Al riguardo possiamo ragionevolmente rilevare che le azioni poste in essere cisono apparse conformi alla legge e allo statuto sociale e, per quanto a nostra conoscenza, nonin potenziale conflitto di interessi;
- informiamo che nel corso dell’esercizio non sono state presentate denuncie ex art. 2408 C.C.;
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RELAZIONEDEL COLLEGIO SINDACALEALL’ASSEMBLEA DEI SOCI (art. 2429, secondo comma, c.c.)
- non risulta che vi siano stati esposti o denuncie presentate da parte di terzi nel corsodell’esercizio al di fuori degli ordinari reclami (peraltro poco significativi) riguardanti l’attivitàsociale, la cui risoluzione è affidata agli Organi competenti;
- abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sul rispetto deiprincipi di sana e prudente gestione della Società e del più generale aspetto di diligenza, siacon la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, sia dalla documentazionee dalle informazioni direttamente ricevute dalle diversi funzioni aziendali nonché dagliAmministratori indipendenti, dall’Amministratore Delegato e dal Direttore Generale;
- abbiamo constatato la sostanziale adeguatezza dell’attività di formazione svolta in materia diantiriciclaggio e controllo finanziario del terrorismo e delle procedure poste in essere per ilrispetto degli adempimenti richiesti dal D.Lgs. 231/2007 e successive modifiche ed integrazioni;
- in tema di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, ai sensi del D.Lgs. 231/2001è continuata l’attività dell’Organismo di Vigilanza con il compito di vigilare sull’efficacia eadeguatezza dei modelli di organizzazione, di gestione e di controllo atti a prevenire i reati dicui al decreto stesso, nonché le altre fattispecie di rischio/reato previste da leggi e regolamentisuccessivi. Con l’Organismo di Vigilanza abbiamo avuto ripetuti incontri e preso atto dellerelazioni forniteci.
- abbiamo vigilato sui sistemi dei controlli interni e riteniamo che la funzione di controllo internoe di compliance rispondano ai requisiti di competenza, autonomia ed indipendenza, e che,unitamente agli altri Organi e Funzioni ai quali è attribuita una funzione di controllo,collaborino tra di loro scambiandosi ogni informazione utile per l’espletamento dei rispettivicompiti;
- abbiamo valutato, per quanto di nostra competenza, l’affidabilità del sistema amministrativo-contabile a recepire ed a rappresentare correttamente i fatti di gestione;
- abbiamo richiesto alla Società di revisione se nel corso dei lavori per il rilascio del giudizio sulbilancio fossero emersi rilievi o situazioni di incertezza. La Società di revisione ci ha riferito inmerito all’andamento del lavoro di revisione legale dei conti, precisando che dalla loro attivitàsvolta non sono emersi rilievi e conseguentemente la loro relazione è stata rilasciata in dataodierna senza alcun rilievo.
Relativamente al bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 riferiamo quanto segue:- non essendo a noi demandato il controllo legale dei conti, abbiamo vigilato sull’impostazione
generale del bilancio, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la suaformazione e struttura e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;
- diamo atto che il contenuto dello stato patrimoniale, del c/economico, della nota integrativa,del rendiconto finanziario, del prospetto delle variazioni di patrimonio e del prospetto dellaredditività complessiva sono a nostro avviso rispondenti ai principi contabili internazionali ealle disposizioni dettate da Banca d’Italia.
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Dall’attività svolta non sono emersi fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organidi Vigilanza e di Controllo o menzione nella presente relazione.
* * *
A conclusione della nostra relazione, tenuto conto di quanto sopra esposto, esprimiamo parerefavorevole all’approvazione del bilancio al 31/12/2013.Tenuto conto della patrimonializzazione della Società, condividiamo altresì la proposta didestinazione dell’utile dell’esercizio secondo le indicazioni formulate dagli amministratori dellaSocietà.
Genova, 4 aprile 2014I Sindaci
(dott. Alberto Zaio)(dott. Enrico Broli)(dott. Paolo Fasce)
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SCHEMI DI BILANCIO
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STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2013
10 Cassa e disponibilità liquide 44.384.468 163.495.666
20 Attività finanziariedetenute per la negoziazione 52.871.635 37.927.678
40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 408.593.073 348.971.935
60 Crediti verso banche 84.163.759 45.050.635
70 Crediti verso clientela 1.336.227.941 1.242.623.512
110 Attività materiali 50.827.193 50.847.917
120 Attività immateriali 226.474 336.088
130 Attività fiscali 4.380.251 2.728.882 a) correnti 2.490.328 245.112b) anticipate 1.889.923 2.483.770
150 Altre attività 32.265.832 23.658.624
TOTALE DELL’ATTIVO 2.013.940.626 1.915.640.937
VOCI DELL’ATTIVO 31 DICEMBRE 2013 31 DICEMBRE 2012
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10 Debiti verso banche 56.527.742 82.825.677
20 Debiti verso clientela 1.557.845.709 1.432.396.744
30 Titoli in circolazione 201.030.568 208.193.365
40 Passività finanziarie di negoziazione 251.287 246.373
60 Derivati di copertura 136.503 263.850
80 Passività fiscali 2.534.339 2.013.831 a) correnti 910.959 1.216.741 b) differite 1.623.380 797.090
100 Altre passività 32.291.279 38.005.748
110 Trattamento di fine rapporto del personale 4.735.366 4.893.333
120 Fondi per rischi e oneri 1.649.797 2.089.310 b) altri fondi 1.649.797 2.089.310
130 Riserve da valutazione 10.927.919 5.528.547
160 Riserve 83.031.662 78.395.141
170 Sovrapprezzi di emissione 942.006 778.167
180 Capitale 50.000.000 50.000.000
190 Azioni proprie (-) (4.132) (5.869)
200 Utile d’esercizio 12.040.581 10.016.720
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 2.013.940.626 1.915.640.937
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31 DICEMBRE 2013 31 DICEMBRE 2012
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10 Interessi attivi e proventi assimilati 43.924.936 48.714.142 20 Interessi passivi e oneri assimilati (15.145.641) (19.222.788)30 MARGINE D’INTERESSE 28.779.295 29.491.354 40 Commissioni attive 31.537.710 31.218.506 50 Commissioni passive (1.168.653) (1.318.523)60 COMMISSIONI NETTE 30.369.057 29.899.983 70 Dividendi e proventi simili 58.064 66.306 80 Risultato netto dell’attività di negoziazione 2.091.728 2.123.415 90 Risultato netto dell’attività di copertura 14.094 23.391 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di 6.822.819 3.635.167
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 6.820.986 3.617.717 d) passività finanziarie 1.833 17.450
120 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 68.135.057 65.239.616 130 Rettifiche/riprese di valore nette
per deterioramento di (3.514.780) (5.089.410)a) crediti 3.414.959 4.405.503 b) attività finanziarie disponibili per la vendita - 683.907 d) altre operazioni finanziarie 99.821
140 RISULTATO NETTO DELLAGESTIONE FINANZIARIA 64.620.277 60.150.206
150 Spese amministrative (50.262.026) (45.188.076)a) spese per il personale 30.349.553 28.058.967 b) altre spese amministrative 19.912.473 17.129.109
160 Accantonamenti nettiai fondi per rischi e oneri (70.351) (384.736)
170 Rettifiche/riprese di valore nettesu attività materiali (1.782.944) (1.595.978)
180 Rettifiche/riprese di valore nettesu attività immateriali (270.760) (319.455)
190 Altri oneri/proventi di gestione 7.439.611 4.580.365 200 COSTI OPERATIVI (44.946.470) (42.907.880)240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 2.497 24.394 250 UTILE (PERDITA) DELL’OPERATIVITÀ
CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 19.676.304 17.266.720 260 Imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente (7.635.723) (7.250.000)270 UTILE (PERDITA) DELL’OPERATIVITÀ
CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 12.040.581 10.016.720 290 UTILE D’ESERCIZIO 12.040.581 10.016.720
31 DICEMBRE 2013 31 DICEMBRE 2012
CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2013
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Esistenze al 31.12.2012
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Esistenze al 1.1.2013
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Patrimonio netto al 31.12.2013
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Redditività complessiva dell’esercizio 2013
Riserve
Dividendi e altre destinazioni
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazioni strumenti di capitale
Derivati su proprie azioni
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Redditività complessiva dell’esercizio 2012
Riserve
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Emissione nuove azioni
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47
A. ATTIVITÀ OPERATIVA Importo31-12-13 31-12-12
1. Gestione- risultato d’esercizio 12.040.581 10.016.720- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione
e su attività/passività finanziarie valutate al fair value -38.714 -129.833- plus/minusvalenze su attività di copertura -26.775 -16.384- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento 3.652.124 5.099.562- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali 2.053.705 1.915.434- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi e ricavi 142.417 446.340- imposte e tasse e crediti d’ imposta non liquidati -1.587.396 1.362.146- altri aggiustamenti -4.771.047 -2.350.948
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie- attività finanziarie detenute per la negoziazione -14.330.799 -29.928.469- attività finanziarie disponibili per la vendita -48.605.261 -58.135.275- crediti verso banche: a vista -14.250.202 14.387.648- crediti verso banche: altri crediti -24.858.457 -4.323.299- crediti verso clientela -94.984.797 -89.566.338- altre attività -8.820.185 8.513.487
2. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie- debiti verso banche: a vista 1.368.209 -9.895- debiti verso banche: altri debiti -27.666.144 80.034.681- debiti verso la clientela 124.624.300 77.039.411- titoli in circolazione -7.731.255 -18.440.417- passività finanziarie di negoziazione -173.839 -807.906- altre passività -8.009.674 4.792.752
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa -111.973.209 -100.583B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO2. Liquidità assorbita da
- acquisti di attività materiali -1.762.220 -3.590.471- acquisti di attività immateriali -161.146 -356.960
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di investimento -1.923.366 -3.947.431C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 165.576 328.139- distribuzione di dividendi e altre finalità -5.380.199 -5.373.732
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista -5.214.623 -5.045.593LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL’ESERCIZIO -119.111.198 -9.093.607
RICONCILIAZIONEVOCI DI BILANCIO Importo
31-12-13 31-12-12Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 163.495.666 172.589.273Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio -119.111.198 -9.093.607Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 44.384.468 163.495.666
RENDICONTO FINANZIARIOMetodo Indiretto
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VOCI 31 DICEMBRE 2013 31 DICEMBRE 2012
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVAAL 31 DICEMBRE 2013
10 Utile (Perdita) d’esercizio 12.040.581 10.016.720 Altre componenti reddituali al netto delle impostesenza rigiro a conto economico
40 Piani a benefici definiti 69.673 52.140 Altre componenti reddituali al netto delle impostecon rigiro a conto economico
100 Attività disponibili per la vendita 5.329.699 12.484.527 130 Totale altri componenti reddituali al netto delle imposte 5.399.372 12.536.667 140 Redditività complessiva (voce 10+130) 17.439.953 22.553.387
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NOTAINTEGRATIVA
Parte A - Politiche contabili pag. 52
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 69
Parte C - Informazioni sul conto economico pag. 106
Parte D - Redditività complessiva pag. 124
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 125
Parte F - Informazioni sul patrimonio pag. 184
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda pag. 190
Parte H - Operazioni con parti correlate pag. 191
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali pag. 193
Parte L - Informativa di settore pag. 194
La nota integrativa è redatta in migliaia di euro
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NOTA INTEGRATIVA
PARTE A - POLITICHE CONTABILI
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A.1 - PARTE GENERALE
SEZIONE 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il presente bilancio è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanatidall’International Accounting Standards Board e le relative interpretazioni dell’InternationalFinancial Reporting Interpretations Commitee omologati dall’Unione Europea e recepiti nelnostro ordinamento con il Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 e successiviprovvedimenti, nonché con la Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 21 gennaio 2014.Nella predisposizione del Bilancio sono stati applicati i principi contabili sopra richiamati invigore al 31 dicembre 2013. La Banca non si è avvalsa della facoltà di riclassificare le attività finanziarie prevista dalregolamento CE n° 1004/2008 che ha modificato il principio contabile internazionale n° 39 el’IFRS n° 7.
SEZIONE 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto dellaredditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendicontofinanziario e dalla presente nota integrativa ed è corredato della relazione degli Amministratorisull’andamento della gestione e sulla situazione della banca.Il bilancio è redatto in unità di euro ad eccezione della nota integrativa nella quale gli importisono indicati in migliaia di euro.Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazionepatrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:Continuità aziendale: il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità dell’attività dellaBanca;Competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della competenza economicaindipendentemente dalla data del regolamento monetario dei costi e dei ricavi;Coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci di bilancio sonomantenute costanti da un esercizio all’altro. Qualora intervengano modifiche della normativa diriferimento ovvero la presentazione precedentemente adottata non si ritenga più idonea a fornireun’adeguata rappresentazione delle informazioni, vengono modificati anche i dati comparativirelativi all’esercizio precedente. In nota integrativa è fornita l’informazione sulla natura e suimotivi delle riclassifiche eventualmente apportate;Rilevanza e aggregazione: gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico, del prospettodella redditività complessiva e delle variazioni del patrimonio netto, del rendiconto finanziario edella nota integrativa sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 262del 21 gennaio 2014.Nel presente bilancio, non ricorrendone le circostanze, non sono state aggiunte o aggregate voci.
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Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono state indicate le voci o sottovoci chenon presentano importi né per l’esercizio né per quello precedente;Compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno checiò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una suainterpretazione o da quanto disposto dalla Circolare della Banca d’Italia precedentemente citata;Informazioni comparative: le informazioni comparative relative al periodo precedente sono forniteper ogni ammontare esposto in bilancio ad eccezione di quando i principi contabili o la Circolaredella Banca d’Italia precedentemente citata preveda o consenta diversamente.
SEZIONE 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Non si sono verificati eventi successivi alla chiusura dell’esercizio di natura e/o rilevanza tale darichiedere informazioni integrative.
SEZIONE 4 - ALTRI ASPETTI
La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possonodeterminare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico,nonché sull’informativa di bilancio. L’impiego di tali stime implica l’utilizzo delle informazionidisponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, ai finidella formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro naturale stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è daescludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in manierasignificativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.Le principali fattispecie per le quali è richiesto l’impiego di valutazioni soggettive sono:- la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività
finanziarie;- la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa
di bilancio; - l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non
quotati in mercati attivi; - la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi rischi e oneri;- le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
Il presente bilancio viene sottoposto a revisione legale a cura della società di revisionePricewaterhouseCoopers S.p.A.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Sono classificati in questa categoria quasi esclusivamente i titoli di debito ed il valore positivodei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione.L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento, per i titoli di debitoe di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie di negoziazione sono iscritte nello statopatrimoniale al loro fair value, che corrisponde generalmente al corrispettivo pagato.Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sonovalorizzate al fair value e le differenze contabilizzate nel conto economico.Per la descrizione delle modalità di determinazione del fair value degli strumenti finanziari sirimanda al paragrafo 17 della presente parte.I titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibilesecondo le linee guida sopra indicate sono mantenuti al costo.Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziariderivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendosostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi.
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie, esclusi i derivati, non classificate comeCrediti, Attività detenute per la negoziazione o Attività detenute sino a scadenza. In particolare, vengono incluse in questa voce i titoli di debito e le quote di OICR detenute perinvestimento della liquidità della Banca, le partecipazioni di minoranza e gli investimenti in fondidi private equity. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento.All’atto della rilevazione iniziale le attività sono iscritte al fair value, di norma corrispondentecon il corrispettivo di acquisto dello strumento, comprensivo di eventuali costi o proventi ditransazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività finanziarie disponibili per la venditacontinuano ad essere valutate al fair value, in contropartita ad una specifica Riserva di patrimonionetto le cui variazioni dell’anno vengono riportate nel prospetto della redditività complessiva.In relazione ai titoli di debito classificati disponibili per la vendita, la rilevazione dei relativirendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato è iscritta in bilancio in contropartita delconto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei cambi. Al momento delladismissione, ovvero, nell’ipotesi in cui venga accertata una perdita per riduzione di valore, l’utileo la perdita cumulati vengono riversati a conto economico.Per la descrizione delle modalità di determinazione del fair value degli strumenti finanziari sirimanda all’apposito paragrafo della presente parte.
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I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sonomantenuti al costo e svalutati nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite durevoli di valore.La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione durevole di valore per tutte le attivitàfinanziarie classificate nel portafoglio disponibile per la vendita “Impairment test” viene effettuataad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Tra gli elementi che possono evidenziareuna durevole riduzione di valore di strumenti finanziari rappresentativi di capitale, i principicontabili di riferimento prevedono anche la riduzione significativa o prolungata del fair value. Atal fine la Banca ritiene che una riduzione del fair value rispetto al valore di acquisizione dellostrumento superiore al 50%, sia oggettivamente da considerare significativa; inoltre, una riduzionedi fair value che permanga costantemente per oltre 24 mesi è oggettivamente considerataprolungata.Qualora i motivi della perdita durevole di valore vengano meno a seguito di un evento verificatosisuccessivamente alla rilevazione, per i titoli di capitale la ripresa non è contabilizzata incontropartita al conto economico, ma della specifica riserva di valutazione in patrimonio netto.La ripresa di valore per i titoli di debito è invece iscritta nel conto economico.Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziariderivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendosostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Sono classificati nella presente categoria i titoli di debito che presentano pagamenti contrattualifissi o determinabili a scadenza fissa, per i quali vi sia l’effettiva intenzione e la capacità di detenerlifino alla scadenza. L’iscrizione dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento.All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sonorilevate al fair value, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili.Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sonovalutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.Gli utili o le perdite riferiti ad attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economiconel momento in cui le attività sono cancellate o hanno subito una riduzione di valore; ilrendimento di tali attività finanziarie viene, invece, riconosciuto a conto economico tramite ilprocesso di ammortamento della differenza tra il valore di iscrizione e il valore rimborsabile allascadenza, considerando i flussi di interessi maturati.Ad ogni data di bilancio si procede a valutare l’esistenza di eventuali perdite di valore che abbianoun impatto misurabile sui flussi di cassa futuri stimati. Nel caso sussistano, le perdite di valoresono imputate al conto economico.Le attività detenute sino a scadenza sono cancellate dal bilancio quando intervengono transazionidi vendita o all’estinzione dell’attività.
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4 - Crediti
I Crediti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquistatida terzi, che prevedono pagamenti fissi o determinabili, che non sono quotati in un mercatoattivo e che non sono stati classificati sin dall’origine tra le attività finanziarie detenute per lanegoziazione o disponibili per la vendita. Nella voce Crediti rientrano inoltre i crediti commercialie le operazioni pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine.La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione sulla base del fair value dellostrumento finanziario, corrispondente al corrispettivo erogato comprensivo dei costi/proventiaccessori direttamente imputati al singolo credito. Sono esclusi i costi che, pur avendo lecaratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte. Per le eventuali operazioni poste in essere a condizioni diverse da quelle di mercato il fair valueè determinato attualizzando i flussi futuri correlati al credito a tassi di mercato applicati ad attivitàfinanziarie con caratteristiche similari; la differenza tra il fair value così determinato e l’importoerogato è iscritta a conto economico. Ad oggi la banca non ha concluso operazioni che rientrinoin tale fattispecie. Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sonoiscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di venditaa pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito apronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate comecrediti per l’importo corrisposto a pronti.Dopo la rilevazione iniziale, i Crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di primaiscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore edell’ammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tral’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, considerando il flusso di interessi maturati,riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso diinteresse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuridel credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondottial credito. La stima dei flussi finanziari tiene conto di tutte le clausole contrattuali che possonoinfluire sugli importi e sulle scadenze, laddove l’effetto sia oggettivamente stimabile. Tale modalitàdi contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economicodei costi/proventi accessori lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa riteneretrascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengonovalorizzati al costo storico ed i costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a conto economicoin modo lineare lungo la durata contrattuale del credito.Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuarequelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettiveevidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato
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attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato o scaduto/sconfinato da oltre 90 giorni,secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS.In particolare, i crediti in sofferenza, i crediti incagliati e ristrutturati, se di importo unitariamentesignificativo o per i quali sussistono elementi oggettivi di perdita, vengono valutati analiticamente,mentre per le altre posizioni deteriorate vengono determinate delle previsioni di perdita percategorie omogenee sulla base di una serie storica delle perdite pregresse rilevate per ciascunacategoria. Tali previsioni di perdita vengono allocate analiticamente ad ogni posizione. L’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilanciodello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previstiflussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassaprevisti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventualigaranzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengonoattualizzati. La rettifica di valore è iscritta a conto economico in diminuzione del valore iscritto nell’attivodello stato patrimoniale sulla base dei criteri sopra esposti. Il valore originario dei crediti vieneripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hannodeterminato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un eventoverificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costoammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.I crediti non deteriorati (crediti in bonis) sono sottoposti a valutazione collettiva. Tale valutazioneavviene determinando il rischio di default per categorie di crediti omogenei e applicando ai defaultlatenti una percentuale stimata di perdita. Il modello adottato prevede i seguenti passaggi: il portafoglio crediti è dapprima segmentato incategorie ritenute omogenee per rischio di deterioramento della qualità del credito; le categoriesono determinate sulla base della qualità e ammontare del fido concesso, della tipologia di formatecnica di utilizzo e del settore di attività del debitore. La probabilità di default è calcolata, perogni categoria omogenea, sulla base dell’osservazione storica degli effettivi default registratinell’anno in esame e nei nove anni precedenti. Analogamente, la percentuale di perdita attesa suidefault è stimata sulla base delle osservazioni storiche delle perdite definitive registrate sulleposizioni deteriorate generatesi nell’anno oggetto di esame e nei nove anni precedenti.I crediti sono cancellati dal bilancio per effetto dell’estinzione, della cessione o del passaggio aperdita in quanto sono stati estinti o trasferiti tutti i rischi e i benefici connessi con tale attività.
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
La Banca non ha previsto l’adozione della cosiddetta “fair value option”, cioè non si è avvalsa dellapossibilità di valutare al fair value, con imputazione del risultato della valutazione nel conto
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economico, attività finanziarie diverse da quelle per le quali il principio contabile IAS 39 richiedel’applicazione del criterio del fair value in virtù della specifica destinazione funzionale. Vengonopertanto valutati al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel conto economicoesclusivamente le attività finanziarie classificate nel portafoglio di negoziazione e, ove presenti,quelle oggetto di copertura di fair value, nonché i contratti derivati di copertura.
6 - Operazioni di copertura
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su unadeterminata attività o passività o su gruppi di attività e passività, derivanti dal manifestarsi di unben determinato rischio.Le tipologie di coperture utilizzate dalla banca sono esclusivamente coperture di fair value chehanno l’obbiettivo di coprire le variazioni di fair value di portafogli di finanziamenti a medio-lungo termine a tasso fisso derivanti da variazioni del tasso di interesse.I derivati di copertura sono rilevati al fair value mentre le attività finanziarie coperte, per loronatura misurati al costo ammortizzato, sono adeguate per la variazione di fair value riconducibileal rischio coperto; in particolare, così facendo, si raggiunge l’obiettivo di compensare parzialmenteo integralmente la variazione di fair value dell’elemento coperto con la variazione di fair valuedello strumento di copertura. Tale compensazione è ottenuta mediante la rilevazione a contoeconomico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” delle variazioni di valoreriferite sia all’elemento coperto sia allo strumento di copertura. L’eventuale effetto economiconetto rappresenta la parziale inefficacia delle coperture medesime.Lo strumento derivato viene designato di copertura se esiste una documentazione formalizzatadella relazione di copertura e se la medesima è efficace nel momento in cui la copertura ha inizioe prospetticamente durante tutta la vita della stessa. Una copertura è definita efficace quando levariazioni di fair value dello strumento finanziario di copertura neutralizzano le variazioni delfair value dell’elemento coperto nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125% o comunque perimporti individualmente non significativi. La valutazione dell’efficacia delle coperture è effettuata ad ogni chiusura di bilancio e infrannualeutilizzando sia test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura,in quanto dimostrano la sua efficacia attesa, sia test retrospettivi, che evidenziano il grado diefficacia della copertura raggiunto nel periodo a cui si riferiscono dato che misurano quanto irisultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazionedelle operazioni di copertura viene interrotta, il contratto derivato viene classificato tra glistrumenti di negoziazione e l’elemento coperto riacquisisce il criterio di valutazionecorrispondente alla sua classificazione in bilancio.Le variazioni di fair value relative allo strumento coperto vengono ammortizzate lungo la vitaresidua dello strumento stesso.
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7 - Partecipazioni
Non sono detenute partecipazioni così come definite dai principi contabili di riferimento.
8 - Attività materiali
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli impianti tecnici, imobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essereutilizzate nella produzione o nella fornitura di servizi o per scopi amministrativi e che si ritienedi utilizzare per più di un periodo.Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto,tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzionedel bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei beneficieconomici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi dimanutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.Le stesse sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criteriodi ammortamento il metodo a quote costanti in relazione alle loro residue possibilità diutilizzazione. I terreni non vengono assoggettati ad ammortamento in quanto ritenuti a vita utileindefinita. La suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene generalmentesulla base di perizie di esperti indipendenti.Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissioneo quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesibenefici economici futuri.
9 - Attività immateriali
La voce include le altre attività immateriali disciplinate dal principio contabile IAS 38, ossiaattività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzateper un periodo pluriennale. Esse comprendono il software utilizzato ai fini operativi ed acquistatoda terzi.Le attività immateriali sono iscritte al costo comprensivo degli eventuali oneri accessori solo se èprobabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attivitàstessa può essere determinato attendibilmente.In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio incui è stato sostenuto.Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base dellarelativa vita utile. Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, siprocede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a contoeconomico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento delladismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.
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10 - Attività e passività non correnti in via di dismissione
Non presenti.
11 - Fiscalità corrente e differita
Le voci includono rispettivamente le attività fiscali correnti ed anticipate e le passività fiscalicorrenti e differite.Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a vociaddebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsionedell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali,tra i valori contabili ed i valori fiscali delle singole attività o passività.Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio se esiste la ragionevole certezza del lororecupero. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni delleposte patrimoniali in sospensione d’imposta, per le quali è ragionevole ritenere che non sarannoeffettuate d’iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamentevalutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.
12 - Fondi per rischi ed oneri
Gli altri Fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attualioriginate da un evento passato per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche perl’adempimento dell’obbligazione stessa, sempre che possa essere effettuata una stima attendibiledel relativo ammontare.Nella sottovoce “altri fondi” figurano: fondi per rischi e oneri costituiti in ossequio a quantoprevisto dal Principio contabile IAS 37, fondi relativi a prestazioni a lungo termine in favore deidipendenti.Viene iscritto un accantonamento tra i Fondi per rischi ed oneri esclusivamente quando:• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per
adempiere l’obbligazione;• può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzatiutilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico.Gli stanziamenti relativi alle prestazioni a lungo termine si riferiscono ai premi di anzianità dacorrispondere ai dipendenti al venticinquesimo anno di servizio. La determinazionedell’ammontare dello stanziamento viene effettuata sulla base di una metodologia attuarialeprevista dello IAS 19 e suffragata dalla perizia di un attuario indipendente.
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13 - Debiti e titoli in circolazione
Le voci “Debiti verso banche”, “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” comprendonole varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificatidi deposito e titoli obbligazionari in circolazione. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolteo dell’emissione dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value dellepassività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, rettificato per glieventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvistao di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice.Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato colmetodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattoretemporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costieventualmente imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la duratacontrattuale della passività.Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.
14 - Passività finanziarie di negoziazione
La voce include il valore negativo dei contratti derivati di negoziazione e di quelli stipulati confinalità di copertura, che ai soli fini IAS, non hanno superato il test d’efficacia; entrambi sonovalutati al fair value. Per la descrizione delle modalità di determinazione del fair value deglistrumenti finanziari si rimanda al paragrafo 17 della presente parte.Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del fair value e/o dalla cessione degli strumenti dinegoziazione sono contabilizzati nel conto economico.Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
Non presenti.
16 - Operazioni in valuta
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa diconto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.Ad ogni chiusura di bilancio, le poste di bilancio di natura monetaria in valuta estera vengonovalutate al tasso di cambio alla data di chiusura e le differenze di cambio che derivano sono rilevatenel conto economico del periodo in cui sorgono.
17 - Altre informazioni
Azioni proprie
Le eventuali azioni proprie detenute sono portate in riduzione del patrimonio netto.
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Analogamente, il costo originario delle stesse e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successivavendita sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.Spese per migliorie su beni di terzi
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazionedel fatto che per la durata del contratto di locazione si ha il controllo dei beni e si traggono daessi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previsto dallaistruzioni della Banca d’Italia, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla duratadel contratto di affitto.Benefici per i Dipendenti
Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo valore attuarialedeterminato annualmente sulla base delle stime effettuate da un attuario esterno indipendente.Ai fini dell’attualizzazione, si utilizza il metodo della proiezione unitaria del credito che prevedela proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demograficaoltreché l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. La componente attribuibile agli utili e perdite attuariali è stata iscritta direttamente incontropartita al patrimonio come richiesto dai principi di riferimento.Riconoscimento dei ricavi e dei costi
I ricavi per la vendita di beni o per la prestazione di servizi sono rilevati in bilancio al fair valuedel corrispettivo ricevuto quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali beneficipossono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare:• gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di
quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;• le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali,
nel periodo in cui i servizi sono stati prestati;• gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto
economico solo al momento del loro effettivo incasso;• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la
distribuzione.I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.I costi che non possono essere associati a proventi sono rilevati immediatamente a contoeconomico.Ratei e risconti
I ratei e risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività epassività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività cui si riferiscono.Modalità di determinazione del fair value
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbeper il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla datadi valutazione.
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La determinazione del fair value è effettuata nell’ipotesi di continuità aziendale. Strumenti finanziari iscritti al fair value
Per gli strumenti finanziari quotati, il fair value coincide con il prezzo ufficiale desunto sui mercatiattivi. Per l’individuazione del mercato attivo di cui si assume la quotazione, la banca effettuadelle valutazioni sulla tempestività e periodicità delle quotazioni pubblicate nonché sulla loroattendibilità. I mercati regolamentati, i sistemi multilaterali di negoziazione riconosciuti dalla Consob ed icontributori di Bloomberg sono considerati di default mercati attivi ai fini IAS.Ove non siano disponibili quotazioni direttamente osservabili su mercati considerati attivi siricorre ad appropriate tecniche di valutazione che privilegiano l’utilizzo di informazionidisponibili sui mercati.Per gli strumenti finanziari non quotati, il fair value è stato desunto dai prezzi osservati sutransazioni recenti avvenute in mercati regolamentati su strumenti similari o su prezzi forniti daprimari operatori esterni alla banca. In mancanza di prezzi di transazioni osservabili per lostrumento oggetto di valutazione si sono utilizzati appositi modelli valutativi.In particolare:- i titoli di debito sono stati valutati in base alla metodologia dell’attualizzazione dei flussi di
cassa attesi;- i contratti derivati, rappresentati essenzialmente da interest rate swap e da cambi a termine sono
valutati su modelli basati sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi o sull’andamento dei cambie dei differenziali di tassi d’interesse;
- le quote di OICR relative ad investimenti di private equity sono valutate sulla base dei “NAV”pubblicati dall’Emittente;
- i titoli di capitale relativi ad investimenti di minoranza sono valutati sulla base dell’ultimobilancio disponibile.
Le metodologie di valutazione adottate per gli strumenti finanziari non quotati vengono adottaticon continuità nel tempo.Strumenti finanziari iscritti al costo ammortizzato
Nel determinare il fair value degli strumenti finanziari iscritti al costo ammortizzato presentatinelle tabelle della Nota Integrativa sono stati adottati i seguenti criteri:- per le poste finanziarie attive e passive aventi durate residue uguali o inferiori a 12 mesi il fair
value si assume ragionevolmente approssimato al loro valore di carico;- per gli impieghi a clientela a medio e lungo termine, il fair value è ottenuto attraverso tecniche
di attualizzazione dei residui flussi contrattuali ai tassi di interesse correnti;- per le attività deteriorate il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del fair value;- per i debiti a medio e lungo termine rappresentati da titoli, in considerazione che le emissioni
sono tutte a tasso variabile e che la prossima data di indicizzazione coincide con l’iniziodell’esercizio, si è ritenuto che il valore contabile approssimi il fair value.
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A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Non è stata compilata la parte A.3 in quanto nel corso del 2013 non vi sono stati trasferimentidi portafoglio di attività finanziarie.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Strumenti finanziari valutati a fair value su base ricorrente
Le attività e passività finanziarie inserite in portafogli valutati al fair value su base ricorrente sonoessenzialmente limitati a titoli obbligazionari a reddito fisso, titoli azionari e quote di OICRallocati nel portafoglio disponibile alla vendita e a contratti derivati su valute (cambi a termine)e su tassi di interesse (IRS). L’obiettivo della determinazione del fair value di tali strumenti finanziari è quello di individuareun prezzo a cui avrebbe avuto luogo una compravendita ordinaria sul mercato tra contropartiindipendenti.Qualora lo strumento finanziario sia quotato su un mercato attivo e liquido alla data diriferimento il fair value corrisponde alla valutazione di mercato (Mark to Market). La Banca si èdotata di regole interne per determinare quali mercati possono considerarsi attivi.Al 31 dicembre 2013 i titoli obbligazionari a reddito fisso presenti nei portafogli “disponibileper la vendita” e “detenuto per la negoziazione” erano strumenti liquidi quotati su mercati attiviche sono stati valutati al prezzo di mercato (Mark to Market) ed assegnati al livello 1 della gerarchiadi fair value. Qualora non esistano prezzi quotati in mercati attivi per determinare il fair value degli strumentifinanziari si ricorre a tecniche di valutazione (Mark to Model) che fanno riferimento il più possibilea dati osservabili sul mercato. I contratti derivati in essere al 31 dicembre 2013 erano limitati sia nella tipologia chenell’ammontare. I contratti derivati su valute sono relativi a cambi a termine negoziati con laclientela e coperti gestionalmente mediante la stipula con controparti bancarie di contrattispeculari. I contratti derivati su tassi di interesse sono esclusivamente IRS stipulati con contropartibancarie con la finalità gestionale di coprire il rischio di tasso insito nel portafoglio mutui a tassofisso. La classificazione nel portafogli di negoziazione o tra i derivati di copertura è dipesoesclusivamente dall’esito dei test di efficacia.Per determinare il fair value tali strumenti sono stati usati dei semplici modelli di valutazioneche utilizzano curve di tassi e di rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati. Talistrumenti sono stati assegnati al livello 2 della gerarchia di fair value.I titoli azionari si riferiscono ad interessenze di minoranza (inferiori al 10%) in società nonquotate tramite le quali la Banca sviluppa parte della propria attività. Il fair value di tali titoli è
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determinato utilizzando i dati desumibili dall’ultimo bilancio approvato della partecipata ovveroqualora la quota di spettanza del patrimonio netto rettificato non sia rappresentativo del valoredel titolo nell’ambito dell’attività della Banca assumendo il fair value uguale al costo di acquisto.Poiché tali valutazione sono effettuate mediante l’utilizzo di dati non osservabili sul mercato, taliattività finanziarie sono stati assegnati al livello 3 della gerarchia di fair value.Gli OICR in essere alla data di bilancio sono relativi a quote di fondi chiusi di private equity e illoro fair value è determinato sulla base dei NAV messi a disposizione dalla società di gestione.
Strumenti finanziari valutati a fair value su base non ricorrente
Le attività e le passività iscritte in bilancio al costo ammortizzato e per le quali il fair value èindicato tra le informazioni di nota integrativa sono i crediti verso banche e clientela e i debitiverso banche, clientela e i titoli in circolazione. Per le attività e le passività finanziarie con scadenza inferiore ad un anno e per le attività deteriorateil fair value è assunto pari al valore di iscrizione in bilancio. Per le attività e le passività a medioe lungo termine il fair value è determinato mediante l’attualizzazione dei flussi di cassa futuriutilizzando curve di tassi prive di rischio. I modelli di calcolo utilizzano dati non osservabili sulmercato e pertanto tali voci sono assegnate al livello 3 della gerarchia di fair value.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Le attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente ed assegnate al livello 3della gerarchia di fair value sono limitate ai titoli di capitale relativi ad interessenze di minoranzaed hanno una rilevanza non significativa. I modelli di calcolo del fair value prevedono l’utilizzodi dati oggettivi specifici dell’attività che è oggetto di valutazione (dati desumibili dal bilancioapprovato della società) ed è pertanto non ipotizzabile l’utilizzo di dati di input differenti ocambiamenti in tali dati.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Le tecniche di valutazione e gli elementi che possono essere utilizzati per la misurazione del fairvalue di uno strumento finanziario sono molteplici. Al fine di determinare un ordine gerarchiconell’utilizzo delle tecniche-elementi di valutazione si è definito:Livello 1 di fair value - la valutazione è il prezzo di mercato dello strumento finanziario oggettodi valutazione ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo (effective marketquotes);Livello 2 di fair value - la valutazione è ottenuta utilizzando modelli di calcolo basati su dati,prezzi, curve di tassi osservabili sui mercati o ottenibili da providers di dati affidabili (comparableapproach);Livello 3 di fair value - la valutazione è ottenuta utilizzando input diversi non tutti osservabilisui mercati, oltre a stime e assunzioni da parte del valutatore (mark to model approach).
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A.4.4 Altre informazioni
Al 31 dicembre 2013 non vi sono altre informazioni da segnalare ai sensi dell’IFRS 13 paragrafi51, 93(i) e 96. La Banca non si è avvalsa della possibilità di misurare il fair value a livellocomplessivo di portafoglio al fine di tener conto di possibili compensazioni ma ha valutatosingolarmente ogni attività e passività finanziaria. Non vi sono inoltre attività il cui massimo omiglior utilizzo differisce dall’utilizzo corrente.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A.4.5 Gerarchia di fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair
value
Le quote di OICR classificate nel portafoglio “attività finanziarie disponibili alla vendita” edassegnate, al 31 dicembre 2012, al livello 1 di gerarchia di fair value sono state trasferite tra leattività assegnate al livello 2 di gerarchia di fair value.
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31-dic-13 31-dic-12Attività/Passività finanziariemisurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenuteper la negoziazione 52.696 176 - 37.774 147 7
2. Attività finanziarie valutate la fair value - - - - - - 3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita 400.129 4.216 4.248 345.474 - 3.498 4. Derivati di copertura - - - - - - 5. Attività materiali - - - - - - 6. Attività immateriali - - - - - - Totale 452.825 4.392 4.248 383.248 147 3.505 1. Passività finanziarie detenute
per la negoziazione - 251 - - 246 - 2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - - 3. Derivati di copertura - 137 - - 264 - Totale - 388 - - 510 - Legenda: L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Non vi sono passività valutate al fair value su base ricorrente classificate nella classe 3 di gerarchiadi fair value.
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Attività Attività Attività Derivati Attività Attivitàfinanziarie finanziarie finanziarie di materiali immateriali
detenute per valutate al disponibili per coperturadetenute fair value la vendita
la negoziazione1. Esistenze iniziali 7 - 3.498 - - - 2. Aumenti - - 750 - - -
2.1. Acquisti - - 98 - - - 2.2. Profitti imputati a: - - 652 - - - 2.2.1. Conto Economico - - - - - -
- di cui plusvalenze - - - - - - 2.2.2. Patrimonio netto X X 652 - - - 2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - 2.4. Altre variazioni in aumento - - - - - -
3. Diminuzioni 7 - - - - - 3.1. Vendite - - - - - - 3.2. Rimborsi - - - - - - 3.3. Perdite imputate a: 7 - - - - - 3.3.1. Conto Economico
- di cui minusvalenze 7 - - - - - 3.3.2. Patrimonio netto X X - - - - 3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - 3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - - - -
4. Rimanenze finali - - 4.248 - - -
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. DAY ONE PROFIT/LOSS
Le attività e le passività finanziarie valutate al fair value mediante modelli di valutazione cheutilizzano dati non osservabili sul mercato, non hanno generato “day one profit/loss” in quanto ilfair value iniziale corrispondeva al prezzo di transazione.
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31-dic-13 31-dic-12Attività/Passività finanziarie nonmisurate al fair value o misurateal fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute sinoalla scadenza - - - - - - - -
2. Crediti verso banche 84.164 - - 84.164 45.051 - - 45.051 3. Crediti verso la clientela 1.336.228 - - 1.336.228 1.242.624 - - 1.258.172 4. Attività materiali detenute
allo scopo di investimento - - - - - - - - 5. Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione - - - - - - - - Totale 1.420.392 - - 1.420.392 1.287.675 - - 1.303.223 1. Debiti verso banche 56.528 - - 56.528 82.826 - - 82.826 2. Debiti verso clientela 1.557.846 - - 1.557.846 1.432.397 - - 1.432.397 3. Titoli in circolazione 201.031 - 185.129 15.902 208.193 - 194.644 13.549 4. Passività associate ad attività
in via di dismissione - - - - - - - - Totale 1.815.405 - 185.129 1.630.276 1.723.416 - 194.644 1.528.772
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non
ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Legenda: VB = Valore di bilancio - L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3
ATTIVO
SEZIONE 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10
I depositi liberi verso Banche Centrali si riferiscono a depositi di tipo overnight effettuati con laBanca Centrale Europea per l’investimento dei temporanei eccessi di liquidità.
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
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PARTE B - INFORMAZIONISULLO STATO PATRIMONIALE
31-dic-13 31-dic-12a) Cassa 10.384 13.496 b) Depositi liberi verso Banche Centrali 34.000 150.000 Totale 44.384 163.496
SEZIONE 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
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Voci/valori 31-dic-13 31-dic-12Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa1. Titoli di debito 52.696 - - 37.774 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 52.696 - - 37.774 - -
2. Titoli di capitale - - - - - 7 3. Quote di O.I.C.R. - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - - 4.2 Altri - - - - - -
Totale A 52.696 - - 37.774 - 7 B. Strumenti derivati1. Derivati finanziari: - 176 - - 147 -
1.1 di negoziazione - 176 - - 147 - 1.2 connessi con la fair value option - - - - - - 1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi: - - - - - - 2.1 di negoziazione - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - -
Totale B - 176 - - 147 - Totale (A+B) 52.696 176 - 37.774 147 7
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
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Voci/valori 31-dic-13 31-dic-12A. ATTIVITÀ PER CASSA1. Titoli di debito 52.696 37.774
a) Governi e Banche Centrali 51.019 34.988 b) Altri enti pubblici 49 51 c) Banche 1.628 2.730 d) Altri emittenti - 5
2. Titoli di capitale - 7 a) Banche - - b) Altri emittenti: - 7
- imprese di assicurazione - - - società finanziarie - 7 - imprese non finanziarie - - - altri - -
3. Quote di O.I.C.R. - - 4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -
Totale A 52.696 37.781 B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche 32 56 b) Clientela 144 91
Totale B 176 147 Totale (A + B) 52.872 37.928
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2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
Titoli Titoli Quote Finanziamenti Totaledi debito di capitale di O.I.C.R.A. Esistenze iniziali 37.774 7 - - 37.781 B. Aumenti 1.067.992 - 71 - 1.068.063
B1. Acquisti 1.066.663 - 71 - 1.066.734 B2. Variazione positive di fair value 32 - - - 32 B3. Altre variazioni 1.297 - - - 1.297
C. Diminuzioni 1.053.070 7 71 - 1.053.148 C1. Vendite 1.042.917 - 71 - 1.042.988 C2. Rimborsi 10.050 - - - 10.050 C3. Variazione negative di fair value 18 7 - - 25 C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - C5. Altre variazioni 85 - - - 85
D.Rimanenze finali 52.696 - - - 52.696
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SEZIONE 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
I titoli di capitale valutati al costo si riferiscono a partecipazioni di minoranza (inferiori al 10%)in società non quotate tramite le quali la Banca in genere sviluppa parte della la propria attivitàe per le quali non è prevista la vendita in tempi brevi. Il fair value di tali titoli non è attendibilmente e oggettivamente determinabile perchél’ammontare della quota di spettanza del patrimonio netto non è affatto rappresentativo delvalore nell’ambito dell’attività della Banca. Nel prospetto che segue sono elencati i titoliappartenenti a tale categoria.
Voci/valori 31-dic-13 31-dic-12Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 400.129 - - 342.076 - - 1.1 Titoli strutturati - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 400.129 - - 342.076 - -
2. Titoli di capitale - - 4.248 - - 3.498 2.1 Valutati al fair value - - 1.694 - - 1.042 2.2 Valutati al costo - - 2.554 - - 2.456
3. Quote di O.I.C.R. - 4.216 - 3.398 - - 4. Finanziamenti - - - - - - Totale 400.129 4.216 4.248 345.474 - 3.498
% possesso valore contabileSocietà finanziarie- YARPA S.p.A. 9,756 2.544 Altre- SWIFT s.c. 0,003 3 - S.S.B. SpA 0,005 7 - RINALDO PIAGGIO SpA 0,606 - Totale 2.554
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4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Alla data del 31 dicembre 2013 non vi sono attività finanziarie disponibili per la vendita oggettodi copertura specifica.
Voci/valori 31-dic-13 31-dic-121. Titoli di debito 400.129 342.076
a) Governi e Banche Centrali 327.818 211.960 b) Altri enti pubblici - - c) Banche 65.689 99.800 d) Altri emittenti 6.622 30.316
2. Titoli di capitale 4.248 3.498 a) Banche - - b) Altri emittenti: 4.248 3.498
- imprese di assicurazione - - - società finanziarie 4.238 3.488 - imprese non finanziarie 10 10 - altri - -
3. Quote di O.I.C.R. 4.216 3.398 4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -
Totale 408.593 348.972
75
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli Titoli Quote Finanziamenti Totaledi debito di capitale di O.I.C.R.A. Esistenze iniziali 342.076 3.498 3.398 - 348.972 B. Aumenti 990.272 750 1.036 - 992.058
B1. Acquisti 970.495 98 731 - 971.324 B2. Variazioni positive di FV 10.752 652 305 - 11.709 B3. Riprese di valore - - - - -
- imputate al conto economico - X - - - - imputate al patrimonio netto - - - - -
B4. Trasferimenti da altri portafogli - - - - - B5. Altre variazioni 9.025 - - - 9.025
C. Diminuzioni 932.219 - 218 - 932.437 C1. Vendite 914.179 - - - 914.179 C2. Rimborsi 13.550 - 218 - 13.768 C3. Variazioni negative di FV 4.435 - - - 4.435 C4. Svalutazioni da deterioramento - - - - -
- imputate al conto economico - - - - - - imputate al patrimonio netto - - - - -
C5. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - C6. Altre variazioni 55 - - - 55
D.Rimanenze finali 400.129 4.248 4.216 - 408.593
76
SEZIONE 6 - CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
Alla data del 31 dicembre 2013 non sono presenti crediti verso banche oggetto di coperturaspecifica.
6.3 Leasing finanziario
Alla data del 31 dicembre 2013 non sono presenti crediti verso banche in locazione finanziaria.
Tipologiaoperazioni/Valori
31-dic-13 31-dic-12
VBFV
VBFV
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Totale 84.164 84.164 45.051 45.051
A. Crediti versoBanche Centrali 14.415 12.404 1. Depositi vincolati - X X X - X X X 2. Riserva obbligatoria 14.415 X X X 12.404 X X X 3. Pronti contro termine - X X X - X X X 4. Altri - X X X - X X X
B. Crediti verso banche 69.749 32.647 1. Finanziamenti 69.749 X X X 32.647 X X X 1.1 Conti correnti e
depositi liberi 43.867 X X X 29.612 X X X 1.2 Depositi vincolati 10.879 X X X 3.035 X X X 1.3 Altri finanziamenti: 15.003 X X X - X X X
- Pronti controtermine attivi - X X X - X X X
- Leasing finanziario - X X X - X X X - Altri 15.003 X X X - X X X
2. Titoli di debito - - 2.1 Titoli strutturati - X X X - X X X 2.2 Altri titoli di debito - X X X - X X X
77
SEZIONE 7 - CREDITI VERSO LA CLIENTELA - VOCE 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Si evidenzia che la voce Altre operazioni comprende i finanziamenti a clientela per anticipi, lealtre sovvenzioni non regolate in conto corrente ed il portafoglio sconto.
Tipologiaoperazioni/Valori
31-dic-13 31-dic-12
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
BonisDeteriorati
L1 L2 L3 BonisDeteriorati
L1 L2 L3Acquistati Altri Acquistati Altri
Totale 1.313.764 - 22.464 - - 1.339.644 1.225.236 - 17.388 - - 1.258.172
Finanziamenti1. Conti correnti 433.613 - 14.605 X X X 416.816 - 11.612 X X X 2. Pronti contro
termine attivi - - - X X X - - - X X X 3. Mutui 245.041 - 5.520 X X X 234.859 - 4.091 X X X 4. Carte di credito,
prestiti personali ecessioni del quinto 804 - 14 X X X 911 - 12 X X X
5. Leasing finanziario - - - X X X - - - X X X 6. Factoring - - - X X X - - - X X X 7. Altri finanziamenti 634.306 - 2.325 X X X 572.650 - 1.673 X X X Titoli di debito8. Titoli strutturati - - - X X X - - - X X X 9. Altri titoli di debito - - - X X X - - - X X X
78
7.2 Crediti verso la clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
31-dic-13 31-dic-12
BonisDeteriorati
BonisDeteriorati
Acquistati Altri Acquistati Altri
Totale 1.313.764 - 22.464 1.225.236 - 17.388
1. Titoli di debito - - - - - - a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici - - - - - - c) Altri emittenti - - - - - -
- imprese non finanziarie - - - - - - - imprese finanziarie - - - - - - - assicurazioni - - - - - - - altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 1.313.764 - 22.464 1.225.236 - 17.388 a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici - - - - c) Altri soggetti 1.313.764 - 22.464 1.225.236 - 17.388
- imprese non finanziarie 814.107 - 14.388 738.688 - 10.814 - imprese finanziarie 302.349 - 79 298.837 - 77 - assicurazioni - - - - - - - altri 197.308 - 7.997 187.711 - 6.497
79
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
7.4 Leasing finanziario
Alla data del 31 dicembre 2013 non sono presenti crediti verso clientela derivanti da attività dilocazione finanziaria.
Tipologia operazioni/Valori 31-dic-13 31-dic-121 Cred. ogg.di cop. specifica del fair value 1.741 2.893
a) rischio di tasso di interesse 1.741 2.893 b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) piu rischi - -
2 Cred. ogg.di cop. specifica dei flussi finanziari - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - -
Totale 1.741 2.893
Di seguito viene riportata la tabella di sintesi delle vite utili delle varie categorie di attivitàmateriali:
vita utile (in anni)Terreni indefinitaFabbricati 50Mobilio e arredi 7/9Impianti 4/10
80
SEZIONE 11 - ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori 31-dic-13 31-dic-121. Attività di proprietà 50.827 50.848
a) terreni 13.533 13.532 b) fabbricati 33.424 33.655 c) mobili 1.286 1.104 d) impianti elettronici 904 781 e) altre 1.680 1.776
2. Attività acquisite in leasing finanziario - - a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - -
Totale 50.827 50.848
81
La presente tabella si riferisce alle rivalutazioni di legge effettuate prima dell’entrata in vigore deiprincipi contabili internazionali. In sede di prima applicazione degli IAS i valori rivalutati sonostati compresi nella ricostruzione del costo storico secondo i nuovi principi contabili.
11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al
costo
Non sono presenti attività detenute a scopo di investimento.
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Non sono presenti attività materiali ad uso funzionale rivalutate.
11.4 Attività materiali detenute a scopo d’investimento: composizione delle attività valutate al
fair value
Non si segnalano attività materiali detenute a scopo d’investimento.
Rivalutazioni effettuate su beni presenti in patrimonioMobili e Impianti e Immobiliarredi macchinario
Rivalutazione a’ sensi legge 19.12.73 n. 823 50 32Rivalutazione a’ sensi legge 02.12.75 n. 576 466Rivalutazione a’ sensi legge 19.03.83 n. 72 184 196 5.400Rivalutazione a’ sensi legge 29.12.90 n. 408 4.902Rivalutazione a’ sensi legge 30.12.91 n. 413 6.719Rivalutazione a’ sensi legge 21.11.00 n. 342 7.230Rivalutazione a’ sensi legge 23.12.05 n. 266 28.730
234 228 53.447TOTALE 53.909
82
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Gli ammortamenti sono calcolati sulla vita utile stimata del bene a partire dalla data di entratain funzione.
Terreni Fabbricati Mobili Impianti Altre TotaleelettroniciA. Esistenze iniziali lorde 13.532 39.316 7.374 5.120 9.532 74.874
A.1 Riduzioni di valore totali nette - 5.661 6.269 4.340 7.756 24.026 A.2 Esistenze iniziali nette 13.532 33.655 1.105 780 1.776 50.848
B. Aumenti: 1 551 437 462 825 2.276 B.1 Acquisti 1 551 437 462 825 2.276 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a: - - - - - - a patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - - B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento - - - - - - B.7 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni: - 782 256 338 921 2.297 C.1 Vendite - - - - - - C.2 Ammortamenti - 782 256 338 407 1.783 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair valueimputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - - C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute ascopo di investimento - - - - - -
b) attività in via di dismissione - - - - - - C.7 Altre variazioni - - - - 514 514
D.Rimanenze finali nette 13.533 33.424 1.286 904 1.680 50.827 D.1 Riduzioni di valore totali nette - 6.443 6.525 4.556 8.136 25.660 D.2 Rimanenze finali lorde 13.533 39.867 7.811 5.460 9.816 76.487
E. Valutazione al costo 13.533 33.424 1.286 904 1.680 50.827
Nella voce non sono ricompresi, in conformità a quanto previsto dai principi contabili IAS/IFRS,gli oneri pluriennali costituiti da costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà adibiti adipendenze della Banca: tali oneri sono ricompresi nella voce “150 Altre attività”.
83
11.6 Attività materiali detenute a scopo d’investimento: variazioni annue
Non si segnalano attività materiali detenute a scopo d’investimento.
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74 c.)
Alla data del 31 dicembre 2013 la Banca non ha impegni per l’acquisto di attività materiali.
SEZIONE 12 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Attività/valori 31-dic-13 31-dic-12Durata Durata Durata Duratadefinita indefinita definita indefinita
A.1 Avviamento X - X - A.2 Altre attività immaterialiA.2.1 Attività valutate al costo: 226 - 336 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - - b) Altre attività 226 - 336 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - - a) Attività immateriali generate internamente - - - - b) Altre attività - - - -
Totale 226 - 336 -
84
12.2 Attività immateriali: Variazioni annue
12.3 Altre informazioni
Non vi sono altre informazione per la voce “Attività immateriali”.
Avviamento
Altre attività Altre attivitàimmateriali: generate immateriali: Totaleinternamente altre
DEF INDEF DEF INDEFA. Esistenze iniziali - - - 958 - 958
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - 622 - 622 A.2 Esistenze iniziali nette - - - 336 - 336
B. Aumenti - - - 161 - 161 B.1 Acquisti - - - 161 161 B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - - B.3 Riprese di valore X - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - - - a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - - B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - 271 - 271 C.1 Vendite - - - - - - C.2 Rettifiche di valore - - - 271 - 271
- Ammortamenti X - - 271 - 271 - Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - - + conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - - a patrimonio netto X - - - - - - a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correntiin via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - - C.6 Altre variazioni - - - - - -
D.Rimanenze finali nette - - - 226 - 226 D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 893 - 893
E. Rimanenze finali lorde - - - 1.119 - 1.119 F. Valutazione al costo - - - 226 - 226 Legenda: DEF = a durata definita - INDEF = a durata indefinita
85
SEZIONE 13 - LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 DELL’ATTIVO E
VOCE 80 DEL PASSIVO
Al 31 dicembre 2013 le attività fiscali, per le quali esiste la ragionevole certezza del recuperofuturo, ammontano a 4.380 migliaia di euro, di cui 2.490 migliaia di euro sono riferite ad attivitàcorrenti e la parte rimanente, pari a 1.890 migliaia di euro, ad attività anticipate. Le attività fiscali correnti sono così costituite:• Crediti verso l’Erario per ritenute a titolo d’acconto subite per 854 mila euro,• Crediti verso l’Erario a seguito presentazione istanza di rimborso Irap esercizi precedenti per
1.636 mila euro.La banca non si è avvalsa della legge n° 214/2011 per la trasformazione di talune imposteanticipate in crediti di imposta.Per quanto riguarda le passività fiscali, l’ammontare complessivo è pari a 2.534 mila euro, deiquali 911 mila euro sono relative a passività correnti e 1.623 mila euro a passività differite.Le passività fiscali correnti sono costituite da 243 mila euro per debito IVA residuo e per 668mila euro rappresentato dal debito per le imposte IRES/IRAP tenuto conto degli acconti versatinel 2013.
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
IMPOSTE ANTICIPATE IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO 31-dic-13- Accantonamento fondi rischi 288 - Svalutazione crediti 943 - Oneri relativi al personale 284 - Compenso agli Amministratori 37 - Immobilizzazioni materiali 84 - Fondo TFR 62 - Altre 3 Totale 1.701
IMPOSTE ANTICIPATE IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO NETTO 31-dic-13- Accantonamento al TFR 22 - Valutazione attività finanziarie disponibili per la vendita 167 Totale 189
13.2 Passività per imposte differite: composizione
13.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto
economico)
Alla data del 31 dicembre 2013 non sono presenti imposte anticipate di cui alla Legge214/2011.
86
IMPOSTE DIFFERITE IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO 31-dic-13- Plusvalenze da rateizzare 4 Totale 4
IMPOSTE DIFFERITE IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO NETTO 31-dic-13- Valutazione Titoli di Capitale disponibili per la vendita 39 - Valutazione Titoli di Debito disponibili per la vendita 1.413 - Valutazione quote OICR disponibili per la vendita 167 Totale 1.619
2013 20121. Importo iniziale 744 760 2. Aumenti 1.056 166
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 1.056 166 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre 1.056 166
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 99 182 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 99 176
a) rigiri 99 176 b) svalutazione per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) mutamento di criteri contabili - - d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni: - 6
a) trasformazioni in crediti d’imposta di cui alla legge 214/2011 - - b) altre - 6
4. Importo finale 1.701 744
87
13.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
2013 20121. Importo iniziale 6 4 2. Aumenti - 3
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio - 3 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - 3
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 2 1 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 2 1
a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 2 1
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 4 6
88
13.5 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
2013 20121. Importo iniziale 1.740 7.206 2. Aumenti 36 72
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 36 72 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 36 72
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 1.587 5.538 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.587 5.538
a) rigiri 1.587 5.538 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) dovute al mutamento di criteri contabili - - d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 189 1.740
89
13.6 Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
13.7 Altre informazioni
Al 31 dicembre 2013 si è conclusa la verifica, condotta dal Nucleo della Guardia di Finanza diGenova, sull’annualità 2008 a seguito di definizione agevolata.Nel corso del 2013 è stato notificato alla Banca un avviso di liquidazione relativo all’impostasostitutiva su alcuni finanziamenti a medio/lungo erogati nell’esercizio 2011.È stato presentato ricorso alla Commissione Tributaria con pagamento anticipato dell’imposta edegli interessi per complessivi 51 mila euro.L’eventuale onere che rimarrà a carico della Banca a fine contenzioso verrà rimborsato dallaclientela.
2013 20121. Importo iniziale 791 18 2. Aumenti 1.549 791
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 1.549 791 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 1.549 791
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 721 18 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 721 18
a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 721 18
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.619 791
90
SEZIONE 15 - ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150
15.1 Altre attività: composizione
31-dic-13 31-dic-12- Assegni di c/c tratti su banche 17.237 7.344 - Partite diverse da addebitare 4.188 7.981 - Rettifiche per operazioni di incasso crediti per conto di terzi 164 256 - Crediti verso l’Erario 4.034 1.000 - Risconti attivi 417 439 - Migliorie su beni di terzi 2.148 2.061 - Titoli e cedole da regolare - 2 - Altre partite 4.078 4.576 Totale 32.266 23.659
91
PASSIVO
SEZIONE 1 - DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati.
Alla data di bilancio non sono presenti debiti verso banche subordinati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati.
Alla data di bilancio non sono presenti debiti verso banche strutturati.
1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica
Alla data di bilancio non sono presenti debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per leasing finanziario
Alla data di bilancio non vi sono debiti verso banche per locazione finanziaria.
Tipologia operazioni/Valori 31-dic-13 31-dic-121. Debiti verso banche centrali 50.644 80.581 2. Debiti verso banche 5.884 2.245
2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.962 1.012 2.2 Depositi vincolati 2.767 1.233 2.3 Finanziamenti - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi - - 2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - - 2.5 Altri debiti 155 -
Totale 56.528 82.826 Fair value - livello 1Fair value - livello 2Fair value - livello 3 56.528 82.826 Totale fair value 56.528 82.826
92
SEZIONE 2 - DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Nella voce “finanziamenti altri” sono compresi euro 50 milioni di operazioni di raccolta a brevetermine sul mercato interbancario garantito “MIC” che in accordo con le istruzioni dell’Organodi Vigilanza sono classificate tra le operazioni con clientela.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Alla data di bilancio non sono presenti debiti verso clientela subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
Alla data di bilancio non sono presenti debiti verso clientela strutturati.
2.4 Debiti verso clientela oggetto di copertura specifica
Alla data di bilancio non sono presenti debiti verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
Alla data di bilancio non sono presenti debiti verso clientela per locazione finanziaria.
Tipologia operazioni/Valori 31-dic-13 31-dic-121. Conti correnti e depositi liberi 1.258.627 1.140.590 2. Depositi vincolati 247.037 238.773 3. Finanziamenti 50.025 50.041
3.1 Pronti contro termine passivi - - 3.2 Altri 50.025 50.041
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - - 5. Altri debiti 2.157 2.993 Totale 1.557.846 1.432.397 Fair value - livello 1Fair value - livello 2Fair value - livello 3 1.557.846 1.432.397 Totale fair value 1.557.846 1.432.397
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Alla data di bilancio non sono presenti titoli subordinati.
3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
Alla data di bilancio non sono presenti titoli in circolazione oggetto di copertura specifica.
93
SEZIONE 3 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologiatitoli/Valori
31-dic-13 31-dic-12
Valorebilancio
Fair value Valorebilancio
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Totale 201.031 - 185.129 15.902 208.193 - 194.644 13.549
A. Titoli1. obbligazioni 185.129 - 185.129 - 194.532 - 194.532 -
1.1 strutturate - - - - - - - - 1.2 altre 185.129 - 185.129 - 194.532 - 194.532 -
2. altri titoli 15.902 - - 15.902 13.661 - 112 13.549 2.1 strutturati - - - - - - - - 2.2 altri 15.902 - - 15.902 13.661 - 112 13.549
94
SEZIONE 4 - PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologiaoperazioni/Valori
31-dic-13 31-dic-12
VNFV
FV* VNFV
FV*L1 L2 L3 L1 L2 L3
Totale A - - - - - - - - - -
Totale B X - 251 - X X - 246 - X
Totale (A+B) X - 251 - X X - 246 - X
A. Passività per cassa1. Debiti verso banche - - - - - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - - 3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - 3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - - 3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
B. Strumenti derivati1. Derivati finanziari 251 246
1.1 Di negoziazione X - 251 - X X - 246 - X1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X2.3 Altri X - - - X X - - - X
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
Alla data di bilancio non sono presenti passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
Alla data di bilancio non sono presenti passività finanziarie di negoziazione strutturate.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
Alla data di bilancio non sono presenti passività finanziarie per cassa di negoziazione.
Legenda: FV = fair value - FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alladata di emissione - VN = valore nominale o nozionale - L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3
95
SEZIONE 6 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
Legenda: VN = valore nominale o nozionale - L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3
Fair value 31-dic-13 VN31-dic-13
Fair value 31-dic-12 VN31-dic-12L1 L2 L3 L1 L2 L3
Totale - 137 - 1.886 - 264 - 3.176
A. Derivati finanziari - 137 - 1.886 - 264 - 3.176 1) Fair value - 137 - 1.886 - 264 - 3.176 2) Flussi finanziari - - - - - - - - 3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - - 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - -
96
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair Value Flussifinanziari
Inve
stim
enti
este
riSpecificaGenericaRischio
di tassoRischio
di cambioRischio
di credito Rischio
di prezzo Più
rischi Specifica Generica
Totale attività 137 - - - - - - - -
Totale passività - - - - - - - - -
1. Transazione attese X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività epassività finanziarie X X X X X X - -
1. Attività finanziariedisponibili per la vendita - - - - - X - X X
2. Crediti 137 - - X - X - X X3. Attività finanziarie
detenute sinoalla scadenza X - - X - X - X X
4. Portafoglio X X X X X - X - X5. Altre operazioni - - - - - X - X -
1. Passività finanziarie - - - X - X - X X2. Portafoglio X X X X X - X - X
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SEZIONE 8 - PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80
Per la composizione e movimentazione delle “passività fiscali” si rinvia alla sezione 13 dell’attivo.
SEZIONE 10 - ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100
10.1 Altre passività: composizione
31-dic-13 31-dic-12- Debiti verso fornitori 1.940 2.016- Partite da accreditare alla clientela e a banche per operazioni diverse 14.227 14.486- Titoli e cedole da regolare 130 217- Contributi da versare agli enti previdenziali 1.054 1.005- Competenze riguardanti il personale 1.882 1.565- Ritenute e imposte da versare all’Erario 1.453 1.656- Imposte da versare all’Erario per conto terzi 866 1.128- Risconti Passivi 272 250- Altre partite 10.467 15.683Totale 32.291 38.006
11.2 Altre informazioni
Le valutazioni sono effettuate mediante l’applicazione di un modello previsionale attuariale checonsente, per ciascun lavoratore dell’azienda, di individuare con presumibilità tecnicamentefondata i flussi temporali e dimensionali delle future erogazioni del TFR, in modo tale daquantificare le relative passività di bilancio ed il costo di competenza dell’esercizio, con particolareriguardo agli utili o perdite attuariali generati dal verificarsi degli eventi, o da variazioni delleipotesi e dei parametri generali. Tali valutazioni vengono effettuate con l’ausilio di una procedura informatica che applica unospecifico modello attuariale in grado di evidenziare tutte le poste di passivo e perdita necessarieper la corretta iscrizione a bilancio delle voci di Stato Patrimoniale e di Conto Economico secondoi Principi Contabili Internazionali.Il modello di valutazione attuariale contenuto nella procedura informatica è conforme allaposizione dell’azienda in relazione alle disposizioni legislative vigenti dal 1/1/2007 in materia ditfr. Dalla modifica della normativa intervenuta nel 2007 risulta conseguentemente non applicabilela metodologia del Credito Unitario Proiettato (adottato invece per le valutazioniprecedentemente effettuate, come prescritto dallo IAS 19) e la non insorgenza per il futuro diCurrent Service Cost poiché il piano di benefici risulta a contribuzione definita. Le basi tecniche, ovvero le ipotesi attuariali utilizzate da un attuario indipendente per ladeterminazione delle poste di passivo patrimoniale e di costo per il conto economico per lacorretta iscrizione a bilancio delle voci secondo i Principi Contabili Internazionali tengono indebita considerazione, in particolare per la parte relativa all’età di conseguimento della pensionedi vecchiaia e probabilità di accesso alla pensione di anzianità, dell’entrata in vigore della riformaprevidenziale contenuta nella legge n. 214 del 22/12/2011.Basi demografiche:Probabilità di morte: Sono state aggiornate, assumendo quelle della tavola ISTAT “Mortalità dellapopolazione italiana per provincia/regione di residenza - anno 2009”, nella misura del 100% perentrambi i sessi.
98
SEZIONE 11 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
2013 2012A. Esistenze iniziali 4.893 5.016B. Aumenti 195 200
B.1 Accantonamenti dell’esercizio 195 200 B.2 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni 353 323 C.1 Liquidazioni effettuate 244 251 C.2 Altre variazioni 109 72
D.Rimanenze finali 4.735 4.893
99
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Voci/Valori 31-dic-13 31-dic-121. Fondi di quiescenza aziendali - - 2. Altri fondi per rischi ed oneri 1.650 2.089
2.1 controversie legali 1.047 1.530 2.2 oneri per il personale 603 559 2.3 altri - -
Totale 1.650 2.089
Probabilità di invalidità: Sono desunte da quelle risultanti dallo studio INPS del 2000sull’inabilità dei lavoratori dipendenti, nella misura del 100% per entrambi i sessi. Probabilità di dimissioni anticipate (turnover): Sono mantenute le seguenti probabilità, costantiper ogni età e differenziate per sesso: - 1,50% per i maschi; - 1,25% per le femmine. Probabilità di anticipazioni di TFR: Sono definite costanti per ogni età, differenziate per genereed in funzione del fatto che sia stata o meno già percepita un’anticipazione.Basi Finanziarie: le valutazioni sono state effettuate considerando un tasso di interesse del 4%.Basi economiche: è stato considerato un tasso di inflazione del 2%.Il saggio d’interesse per l’attualizzazione del 4% scaturisce dall’individuazione di un tassorealisticamente rappresentativo e coerente, sul lungo periodo, sia con il mantenimento dellanecessaria continuità metodologica nel susseguirsi degli esercizi, sia con la variabilità della strutturaa termine dei tassi, sia con l’ipotesi sul livello dell’inflazione cui è strettamente connessal’evoluzione quantitativa della passività TFR.
Fondi di quiescenza Altri fondi TotaleA. Esistenze iniziali - 2.089 2.089B. Aumenti - 191 191
B.1 Accantonamento dell’esercizio - 166 166B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 25 25B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - 630 630C.1 Utilizzo nell’esercizio - 582 582C.2 Variazioni dovute a modifiche de tasso di sconto - - - C.3 Altre variazioni - 48 48
D.Rimanenze finali - 1.650 1.650
SEZIONE 12 - FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
100
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
Non sono presenti fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti.
12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi
La consistenza al 31 dicembre 2013 degli altri fondi ammonta a 1.650 migliaia di euro edevidenzia una riduzione di 439 migliaia di euro rispetto ai 2.089 migliaia di euro già accantonatialla fine del precedente esercizio. I movimenti del fondo rilevano nuovi accantonamenti percomplessivi 191 migliaia di euro, utilizzi per 582 mila euro e rilasci di accantonamenti effettuatinegli esercizi precedenti per 48 migliaia di euro derivanti sia da sistemazioni di controversie senzao con minori esborsi rispetto a quanto preventivato, sia dall’aggiornamento delle valutazioni dirischio sulla base dell’evolversi del contenzioso.La componente principale di tali fondi è rappresentata dalla voce 2.1 “controversie legali” con laclientela in materia di revocatorie fallimentari, di contenziosi relativi alle clausole contrattualiconcernenti la produzione di interessi su interessi maturati e, per la maggior parte, da contenziosiavviati dalla clientela e connessi a titoli di emittenti in default (Argentina, Cirio, etc.).La Banca, pur nella convinzione di aver sempre operato nell’osservanza delle norme vigenti e nelpieno rispetto degli interessi della propria clientela, a fronte delle passività che potrebbero derivaredalla definizione dei contenziosi sopraindicati, ritiene comunque di aver stanziato adeguatiaccantonamenti nell’ambito del saldo al 31 dicembre 2013 dei fondi in oggetto.La voce 2.2 “oneri per il personale” include la passività relativa ai premi di anzianità che in baseal contratto integrativo vanno erogati ai dipendenti che raggiungono i 25 anni di servizio. Inconformità al principio contabile IAS 19, le valutazioni sono state effettuate sulla base delprescritto Metodo del Credito Unitario Proiettato. La stima di tale passività al 31 dicembre 2013è stata effettuata, da un attuario indipendente impiegando la medesima metodologia e le stesseipotesi attuariali, demografiche e socio economiche utilizzate per la valutazione del fondotrattamento di fine rapporto.
SEZIONE 14 - PATRIMONIO DELL’IMPRESA - VOCI 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Voci/Valori 31-dic-13 31-dic-121. Capitale 50.000 50.000 2. (Azioni proprie) (4) (6)Totale 49.996 49.994
Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 50.000.000 azioni delvalore nominale di euro 1 cadauna. La Banca al 31 dicembre 2013 detiene n° 730 azioni proprie.La movimentazione delle azioni proprie è descritta nell’apposito prospetto della Relazione sullagestione.
101
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
14.3 Capitale: altre informazioni
Non vi sono altre informazioni.
Voci/Tipologie Ordinarie AltreA. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio
- interamente liberate 50.000.000 - - non interamente liberate - - A.1 Azioni proprie (-) (1.071) - A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 49.998.929 -
B. Aumenti 857.680 - B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento: - - - operazioni di aggregazioni di imprese - - - conversione di obbligazioni - - - esercizio di warrant - - - altre - - - a titolo gratuito: - - - a favore dei dipendenti - - - a favore degli amministratori - - - altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie 857.680 - B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni 857.339 - C.1 Annullamento - - C.2 Acquisto di azioni proprie 857.339 - C.3 Operazioni di cessione di imprese - - C.4 Altre variazioni - -
D.Azioni in circolazione: rimanenze finali 49.999.270 - D.1 Azioni proprie (+) 730 - D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio 50.000.000 -
- interamente liberate 50.000.000 - - non interamente liberate - -
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
La Voce 160 dello stato patrimoniale risulta così composta:
- Riserva Legale 18.822L’incremento di 1.001 migliaia di euro è relativo al riparto dell’utiledell’esercizio precedente.
- Riserva Statutaria 33.359L’incremento di 2.004 migliaia di euro è relativo al riparto dell’utiledell’esercizio precedente.
- Riserva Straordinaria 24.559L’aumento di 1.634 migliaia di euro è relativo al riparto dell’utiledell’esercizio precedente e a un aumento di 2 mila europer il giro dalla riserva acquisto azioni proprie indisponibile.
- Riserva Azioni Proprie indisponibile 4 La riduzione di 2 mila euro è stata imputata alla riserva straordinaria.
- Riserva ex Legge 124/93 11
- Riserva per rettifiche IAS di utili di esercizi precedenti 111all’esercizio 2008
- Riserva da prima applicazione IAS (“First Time Adoption”) 6.166
Totale 83.032
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Alla data di bilancio non sono presenti strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie.
102
103
14.6 Altre informazioni
Analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità ed alladistribuibilità delle riserve
Voci/tipologie 31-dic-13 31-dic-12 Quota disponibileRiserve di capitale- riserva da sovrapprezzo emissione 942 778 A -B - CRiserve di utili- riserva legale 18.822 17.821 B- riserva statutaria 33.359 31.355 A -B - C- riserva straordinaria 24.559 22.925 A -B - C- riserva acquisto azioni proprie 4 6 indisponibile- riserva ex legge 124/93 11 11 A-B- riserva per rettifiche IAS di utili esercizi precedenti 111 111 A -B - C- riserva da prima applicazione IAS 6.166 6.166 A -B - CRiserve da valutazione- riserve ex Dlgs 38/2005: leggi speciali di rivalutazione 7.429 7.429 A-B- riserve ex Dlgs 38/2005: attività finanziarie
disponibili per la vendita 3.387 (1.943) indisponibile- riserva per variazioni attuariali trattamento fine rapporto 112 43 indisponibileTotale 94.902 84.702Legenda: A = per aumento di capitale sociale - B = per copertura di perdite - C = per distribuzione ai soci
104
ALTRE INFORMAZIONI
1. Garanzie rilasciate e impegni
2. Attività costituite a garanzia delle proprie passività e impegni
3. Informazioni sul leasing operativo
Non sono presenti attività o passività in leasing operativo al 31 dicembre 2013.
Operazioni 31-dic-13 31-dic-121) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 1.934 1.783
a) Banche 1.934 1.783 b) Clientela - -
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 90.845 71.147 a) Banche 160 160 b) Clientela 90.685 70.987
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 37.301 34.660 a) Banche 9.073 5.538
i) a utilizzo certo 9.073 5.538 ii) a utilizzo incerto - -
b) Clientela 28.228 29.122 i) a utilizzo certo 5.150 7.686 ii) a utilizzo incerto 23.078 21.436
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - - 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 5.679 6.909 6) Altri impegni 9.028 9.497 Totale 144.787 123.996
Portafogli 31-dic-13 31-dic-121. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 2. Attività finanziarie valutate al fair value - - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 134.374 182.151 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - 5. Crediti verso banche - - 6. Crediti verso clientela - - 7. Attività materiali - - Totale 134.374 182.151
105
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro
di compensazione o ad accordi similari.
6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro
di compensazione o ad accordi similari.
Non sono presenti né attività né passività finanziarie oggetto di compensazione o soggette adaccordi di compensazione al 31 dicembre 2013.
Tipologia servizi Importo1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti 13.116 1. regolati 13.116 2. non regolati -
b) Vendite 13.116 1. regolate 13.116 2. non regolate -
2. Gestioni di portafoglia) individuali 448.544 b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titolia) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafogli) - 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 2.789.790 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 224.585 2. altri titoli 2.565.205
c) titoli di terzi depositati presso terzi 3.065.513 d) titoli di proprietà depositati presso terzi 511.915
4. Altre operazioni -
Gli interessi attivi maturati nell’esercizio a fronte delle posizioni classificate come deteriorateammontano a 822 mila euro.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
La tavola in esame non è stata compilata in quanto il saldo dei differenziali maturati sui derivatidi copertura è negativo.
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Gli interessi attivi maturati nel 2013 su attività finanziarie denominate in valuta esteraammontano a 349 mila euro.
1.3.2. Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
La Banca non effettua operazioni di locazione finanziaria attiva.
106
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
SEZIONE 1 - GLI INTERESSI - VOCI 10 E 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Titoli Finanziamenti Altre 2013 2012Voci/Forme tecniche di debito operazioni1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 208 - - 208 4322. Attività finanziarie disponibili per la vendita 7.326 - - 7.326 9.1603. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - 4. Crediti verso banche - 197 - 197 4695. Crediti verso clientela - 36.194 - 36.194 38.5826. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X - - - 8. Altre attività X X - - 71Totale 7.534 36.391 - 43.925 48.714
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 - Interessi passivi su passività in valuta
Gli interessi passivi maturati su passività denominate in valuta ammontano a 131 mila euro.
1.6.2 - Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
La Banca non effettua operazioni di locazione finanziaria passiva.
107
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Debiti Titoli Altre 2013 2012Voci/Forme tecniche operazioni1. Debiti verso banche centrali 317 X - 317 581 2. Debiti verso banche 16 X - 16 17 3. Debiti verso clientela 12.902 X - 12.902 15.643 4. Titoli in circolazione X 1.835 - 1.835 2.890 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Altre passività e fondi X X - - - 8. Derivati di copertura X X 76 76 92 Totale 13.235 1.835 76 15.146 19.223
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci 2013 2012A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura: - - B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura: 76 92 C. Saldo (A-B) (76) (92)
108
SEZIONE 2 - LE COMMISSIONI - VOCI 40 E 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori 2013 2012a) garanzie rilasciate 615 557 b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari - 1 2. negoziazione di valute 581 644 3. gestioni di portafogli - -
3.1. individuali 3.199 4.058 3.2. collettive - -
4. custodia e amministrazione di titoli 1.211 809 5. banca depositaria - - 6. collocamento di titoli 6.518 6.355 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 2.761 2.919 8. attività di consulenza - -
8.1 in materia di investimenti 73 88 8.2 in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi - - 9.1. gestioni di portafogli - -
9.1.1. individuali - - 9.1.2. collettive - -
9.2. prodotti assicurativi 14 18 9.3. altri prodotti - -
d) servizi di incasso e pagamento 4.014 4.106 e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - - f ) servizi per operazioni di factoring - - g) esercizio di esattorie e ricevitorie - - h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - - i) tenuta e gestione dei conti correnti 9.291 8.195 j) altri servizi 3.261 3.469 Totale 31.538 31.219
109
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori 2013 2012a) presso propri sportelli:
1. gestioni di portafogli 3.199 4.058 2. collocamento di titoli 6.518 6.355 3. servizi e prodotti di terzi 14 18
b) offerta fuori sede:1. gestioni di portafogli - - 2. collocamento di titoli - - 3. servizi e prodotti di terzi - -
c) altri canali distributivi:1. gestioni di portafogli - - 2. collocamento di titoli - - 3. servizi e prodotti di terzi - -
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori 2013 2012a) garanzie ricevute - - b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari - - 2. negoziazione di valute - - 3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie - - 3.2 delegate da terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli 260 338 5. collocamento di strumenti finanziari 29 - 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
d) servizi di incasso e pagamento 539 647 e) altri servizi 341 334 Totale 1.169 1.319
110
SEZIONE 3 - DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
2013 2012Proventi ProventiVoci/Proventi
Dividendi da quote Dividendi da quote di O.I.C.R. di O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 58 - 66 - C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - D.Partecipazioni - X - X Totale 58 - 66 -
111
SEZIONE 4 - IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Plusvalenze Utili da Minusvalenze Perdite da Risultato nettoOperazioni / Componenti reddituali (A) negoziazione (C) negoziazione [(A+B) -
(B) (D) (C+D)]1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito 32 1.128 25 85 1.050 1.2 Titoli di capitale - - - - - 1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - 1.4 Finanziamenti - - - - - 1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione2.1 Titoli di debito - - - - - 2.2 Debiti - - - - - 2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie:differenze di cambio X X X X 1.041
4. Strumenti derivati4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassidi interesse - 1 - - 1
- Su titoli di capitale e indiciazionari - - - - -
- Su valute e oro X X X X - - Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - - Totale 32 1.129 25 85 2.092
112
SEZIONE 5 - IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90
5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori 2013 2012A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 80 8 A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - 15 A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - - A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell’attività di copertura (A) 80 23 B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value - - B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 66 - B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - - B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell’attività di copertura (B) 66 - C. Risultato netto dell’attività di copertura (A - B) 14 23
113
SEZIONE 6 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - VOCE 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
2013 2012Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato Utili Perdite Risultato
netto nettoAttività finanziarie1. Crediti verso banche - - - - - - 2. Crediti verso clientela - - - - - - 3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita3.1 Titoli di debito 6.876 55 6.821 3.404 - 3.404 3.2 Titoli di capitale - - - 218 4 214 3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - - 3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza - - - - - -
Totale attività 6.876 55 6.821 3.622 4 3.618 Passività finanziarie1. Debiti verso banche - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - 3. Titoli in circolazione 2 - 2 17 - 17 Totale passività 2 - 2 17 - 17
114
SEZIONE 8 - LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO
- VOCE 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/ Componentireddituali
Rettifiche di valore Riprese di valore
2013 2012Specifiche
Diportafoglio
Specifiche Diportafoglio
Cancellazioni AltreA B A B
C. Totale 61 2.668 1.479 323 470 - - 3.415 4.406
A. Crediti verso banche - - - - - - - - - - Finanziamenti - - - - - - - - - - Titoli di debito - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela 61 2.668 1.479 323 470 - - 3.415 4.406 Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - - - Finanziamenti - - X - - X X - - - Titoli di debito - - X - - X X - - Altri crediti 61 2.668 1.479 323 470 - - 3.415 4.406 - Finanziamenti 61 2.668 1.479 323 470 - - 3.415 4.406 - Titoli di debito
Legenda: A = da interessi - B = altre riprese
115
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione
Non si rilevano voci avvalorate per la tabella 8.3
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Operazioni/ Componentireddituali
Rettifiche di valore Riprese di valore
2013 2012Specifiche Specifiche
Cancellazioni Altre A B
F. Totale - - - - - 684
A. Titoli di debito - - - - - - B. Titoli di capitale - - X X - 684 C. Quote di O.I.C.R. - - X - - - D. Finanziamenti a banche - - - - - - E. Finanziamenti a clientela - - - - - -
Legenda: A = da interessi - B = altre riprese
Operazioni/ Componentireddituali
Rettifiche di valore Riprese di valore
2013 2012Specifiche
Diportafoglio
Specifiche Diportafoglio
Cancellazioni AltreA B A B
E. Totale - 100 - - - - - 100 -
A. Garanzie rilasciate - - - - - - - - - B. Derivati su crediti - - - - - - - - - C. Impegni ad erogare fondi - - - - - - - - - D. Altre operazioni - 100 - - - - - 100 -
Legenda: A = da interessi - B = altre riprese
Le rettifiche di valore di altre operazioni finanziarie si riferiscono alle perdite stimate derivantidall’intervento di sostegno del Fondo Interbancario Tutela Depositi a favore della Banca Tercasin AS.
116
SEZIONE 9 - LE SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori 2013 20121) Personale dipendente 27.860 25.797
a) salari e stipendi 20.153 18.585 b) oneri sociali 5.087 4.729 c) indennità di fine rapporto 1.181 1.145 d) spese previdenziali - - e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 195 200 f ) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza
e obblighi simili: - - - a contribuzione definita - - - a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 445 435 - a contribuzione definita 445 435 - a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propristrumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti 799 703 2) Altro personale in attività 659 738 3) Amministratori e sindaci 1.831 1.524 4) Personale collocato a riposo5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende6) Recuperi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la societàTotale 30.350 28.059
La voce 3) Amministratori e sindaci non comprende il compenso al Consiglio d’Amministrazioneai sensi dell’articolo 24 dello Statuto, in quanto l’ammontare di tale compenso per l’esercizio2013 viene deliberato dall’Assemblea in sede di approvazione del bilancio.
117
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi
Non sono presenti fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti al 31 dicembre 2013.
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
Nella voce relativa agli altri benefici a favore dei dipendenti, i cui costi sono riportati nella tabella9.1 al punto “i”, sono inclusi i costi di polizze assicurative, incentivi all’esodo, buoni pasto eformazione.
Personale dipendente: 357 a) dirigenti 17 b) totale quadri direttivi 159
- di cui: di 3° e 4° livello 76 c) restante personale dipendente 181 Altro personale 6 Totale 363
118
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Tipologia di spese/Valori 2013 2012Imposte indirette e tasse 6.364 3.904 Compensi a professionisti e consulenze diverse 674 654 Canoni locazione e manutenzione software 1.723 1.795 Gestione e noleggio automezzi 850 833 Postali 492 471 Telefoniche, internet e trasmissione dati 450 381 Stampati e cancelleria 336 264 Vigilanza e trattamento valori 623 611 Spese di trasporto 288 280 Servizi inerenti l’attività bancaria 809 715 Fitti passivi 2.689 2.793 Pulizia locali 681 714 Illuminazione e F.M. 439 413 Manutenzione mobili, impianti, macchinari 717 854 Contributi associativi 275 205 Pubblicità e rappresentanza 723 515 Canoni e costi per centri applicativi ed enti gestori 996 926 Altre 783 801 Totale 19.912 17.129
SEZIONE 10 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Accantonamenti Riattribuzioni 2013 2012di eccedenzeControversie legali (119) 49 (70) (385)
119
SEZIONE 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI -
VOCE 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Rettifiche di valore Riprese RisultatoAttività/Componente reddituale Ammortamento per deterioramento di valore netto
(a) (b) (c) (a + b - c)A. Attività materiali
A.1 Di proprietà- Ad uso funzionale 1.783 - - 1.783 - Per investimento - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario- Ad uso funzionale - - - - - Per investimento - - - -
Totale 1.783 - - 1.783
SEZIONE 12 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI
- VOCE 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Rettifiche di valore Riprese RisultatoAttività/Componente reddituale Ammortamento per deterioramento di valore netto
(a) (b) (c) (a + b - c)A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà- Generate internamente dall’azienda - - - - - Altre 271 - - 271
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - - Totale 271 - - 271
120
SEZIONE 13 - GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
2013 2012A. Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi 203 147 B. Altri 347 506
550 653
SEZIONE 17 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI - VOCE 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori 2013 2012A. Immobili
- Utili da cessione - - - Perdite da cessione - -
B. Altre attività- Utili da cessione 2 24- Perdite da cessione - -
Risultato netto 2 24
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
2013 2012A. Recupero di imposte e tasse 5.492 3.346 B. Fitti e canoni attivi 463 489 C. Recuperi di spese su depositi e c/c 1.048 502 D.Altri recuperi di spese 527 510 E. Altri Proventi 460 386
7.990 5.233
121
SEZIONE 18 - LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ
CORRENTE - VOCE 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componenti reddituali/Valori 2013 20121. Imposte correnti (-) (9.989) (7.238)2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - 6 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) 1.394 - 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti di imposta
di cui alla legge 214/2011 (+) - - 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 957 (16)5. Variazione delle imposte differite (+/-) 2 (2)6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) (7.636) (7.250)
Le imposte correnti di cui al punto 1 sono così formate:accantonamento per IRES 7.434 migliaia di euroaccantonamento per IRAP 2.555 migliaia di euro.
L’importo indicato in corrispondenza del punto 3 fa riferimento all’istanza di rimborso IRES(presentata a febbraio del 2013), relativa agli esercizi dal 2007 al 2011, derivante dalla mancatadeduzione dell’IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato (art 2. c.1-quaterD.L. 201/2011).Per le Variazioni di cui al punto 4 e 5 si rinvia alle imposte anticipate e differite illustrate inprecedenza nella Sezione 13 dell’Attivo - Tabella 13.3 e 13.4.
122
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
IRES IRAPRisultato prima delle imposte 19.676 -Base imponibile Irap - 50.516Importi a deduzione della Base imponibile Irap - (8.365)Ricavi non tassabili ai fini Ires Irap (640) - Costi non deducibili ai fini Ires Irap (382) 724 SubTotale 18.654 42.875
Onere fiscale teorico36% - 27,50% Ires - 5,57% Irap * 6.471 2.388Differenze temporanee tassabiliin esercizi successivi (1) -Differenze temporanee deducibiliin esercizi successivi 3.265 2.732Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti (547) -Differenze che non si riverserannonegli esercizi successivi - -Imponibile fiscale 21.371 45.607 Imposte correnti dell’esercizio36% - 27,50% Ires - 5,57% Irap * 7.449 2.540* L’aliquota Irap è stata conteggiata al 5,57% per tutte le Regioni
123
SEZIONE 21 - UTILE PER AZIONE
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Per la determinazione dell’utile per azione ordinario si è utilizzata la media ponderata del numerodelle azioni in circolazione pari a 49.504.757. Non vi sono in circolazione strumenti che possanocomportare una diluizione del capitale.
21.2 Altre informazioni
Il principio contabile IAS n. 33 richiede l’indicazione dell’ “utile per azione” (definito conl’acronimo EPS “earning per share”), che viene qui calcolato dividendo l’utile netto attribuibileagli azionisti portatori di azioni ordinarie per il numero medio ponderato delle azioni ordinariein circolazione.
2013 2012Utile per azione 0,2432 0,2044
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PARTE D - REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
Voci Importo Imposta Importo lordo sul reddito netto
10. Utile (Perdita) d’esercizio X X 12.041 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali - - - 30. Attività immateriali - - - 40. Piani a benefici definiti 109 (39) 70 50. Attività non correnti in via di dismissione60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio nettoAltre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri: - - -a) variazioni di fair value - - - b) rigiri a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
80. Differenze di cambio - - -a) variazioni di valore - - - b) rigiri a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
90. Copertura di flussi finanziari: - - -a) variazioni di fair value - - - b) rigiri a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 7.708 (2.379) 5.329a) variazioni di fair value 8.343 (2.589) 5.754 b) rigiri a conto economico (635) 210 (425)
- rettifiche da deterioramento - - - - utili / perdite da realizzo (635) 210 (425)
c) altre variazioni110. Attività non correnti in via di dismissione: - - -
a) variazioni di fair value - - - b) rigiri a conto economico - - - c) altre variazioni - - -
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazionivalutate a patrimonio netto: - - - a) variazioni di fair value - - - b) rigiri a conto economico - - -
- rettifiche da deterioramento - - - - utili / perdite da realizzo - - -
c) altre variazioni - - - 130. Totale altre componenti reddituali 7.817 (2.418) 5.399140. Redditività complessiva (Voce 10 + 110) 17.440
Le informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristichegenerali dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione ed alla gestione di tali rischi, cosìcome richiesto dalle vigenti disposizioni di vigilanza, sono pubblicate sul sito internet della banca,www.bancapassadore.it.
SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Per rischio di credito si intende la possibilità che una variazione inattesa del merito creditizio diuna controparte, nei confronti della quale esiste un’esposizione, generi una corrispondentevariazione inattesa del valore di mercato della posizione creditoria. Il rischio di credito vienemisurato considerando tutte le attività di rischio nei confronti della clientela, quindi tutti ifinanziamenti di cassa e di firma, in qualunque valuta denominati, e le obbligazioni della clienteladetenute dalla Banca. Si considera rischio di credito anche il mancato adempimento delleobbligazioni da parte di eventuali garanti.L’erogazione e la gestione del credito costituisce una delle attività principali della Banca, nonchél’area di maggiore assorbimento di capitale, e si sviluppa perseguendo obiettivi di crescita,unitamente al mantenimento di un’elevata qualità del portafoglio crediti e di un ottimale rapportorischio - rendimento. Nonostante il perdurare della fase congiunturale dell’economia, la Banca ha continuato l’attivitàdi erogazione del credito senza modificare le linee guida di concessione dello stesso.In ottemperanza all’accordo sul capitale delle banche (C.d. “Basilea 2”), che prevede tre metodidiversi per il calcolo dei requisiti minimi di capitale che gli istituti di credito devono detenere afronte del rischio di credito, la Banca ha optato per il metodo “standardizzato”, che suddivide leesposizioni al rischio di credito in diverse classi, per ognuna delle quali sono previsti deicoefficienti di ponderazione diversificati in funzione della controparte o del garante.L’attività creditizia è caratterizzata da un estremo rigore nella selezione delle controparti da affidareed è orientata principalmente al sostegno della piccola e media impresa, privilegiando l’erogazionedi finanziamenti a breve termine e di tipo commerciale. La Banca non opera in derivati su creditio in prodotti finanziari innovativi. Il forte radicamento sul territorio e la buona conoscenza delle realtà locali da parte dei responsabilidelle filiali e dei Capi Area, unitamente alla costante cura della relazione con gli imprenditori, leassociazioni di categoria e i professionisti, permette l’instaurazione di rapporti privilegiati, checonsentono alla Banca di soddisfare le esigenze delle imprese con tempi di risposta moltocontenuti.Le fasce di finanziamento più elevate (grandi rischi) sono riservate a operatori che si caratterizzanoper profili di rischio contenuti oppure alle aziende a prevalente matrice bancaria.I finanziamenti quali il leasing ed il factoring vengono erogati attraverso l’intervento di società
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PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVEPOLITICHE DI COPERTURA
specializzate di emanazione bancaria, con le quali la Banca ha stipulato specifici accordi checonsentono di fornire alla clientela prodotti diversificati e innovativi, in sintonia con l’evoluzionedei mercati.Nelle attività rivolte alla clientela privata confluiscono le carte di debito e di credito e ifinanziamenti sotto varie forme, la principale è quella dei mutui garantiti da ipoteca su immobiliresidenziali.La Banca, con l’intento di venire incontro alle imprese in difficoltà ha aderito all’“Accordo per ilcredito 2013” sottoscritto dall’Abi, dal Ministero dell’Economia e Finanze e dalle Associazionidegli Imprenditori, che prevede misure di sospensione e prolungamento dei finanziamenti.
2. Politiche di gestione del rischio del credito
2.1 Aspetti organizzativi
L’assunzione del rischio creditizio nella Banca è disciplinato da apposite policy e normativeinterne: policy erogazione del credito, policy grandi rischi, regolamenti, comunicazioni di servizio,istruzioni operative, policy di gestione dei conflitti di interesse e delle operazioni con soggetticorrelati, che, unitamente al regolamento operazioni con soggetti collegati, definisce e disciplinale politiche volte alla prevenzione e gestione dei conflitti di interesse in generale, ed in particolareil rischio che la vicinanza di alcuni soggetti ai centri decisionali della banca possa comprometterel’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre operazioni neiconfronti dei soggetti medesimi.Le policy vengono approvate dal Consiglio di Amministrazione e aggiornate ogni anno.La politica creditizia della Banca è improntata ad evitare una concentrazione dei crediti in singolisettori economici, nonché verso singole controparti o controparti collegate.La gestione del rischio di concentrazione mira a limitare l’impatto economico dell’insolvenza disingole controparti o gruppi di clienti connessi, originata, oltre che da fattori specifici, anche dalsfavorevole andamento congiunturale di alcuni settori dell’economia o di aree geografiche(concentrazione geo-settoriale). Il contenimento del rischio di concentrazione viene perseguitomediante il frazionamento e la diversificazione del portafoglio.Oltre al rischio di concentrazione, i principali fattori di rischio che la Banca monitora sono: icambiamenti strutturali e tecnologici all’interno delle imprese debitrici, il venir meno dellacontinuità gestionale, il peggioramento della posizione competitiva delle controparti, ilpeggioramento della gestione delle imprese affidate che, visto anche in prospettiva, non garantiscapiù un’adeguata redditività, fattori macroeconomici strutturali e altri fattori esterni, quali lemodifiche al regime legale e regolamentare vigente.Al fine di minimizzare la possibile manifestazione dei suddetti rischi, in sede di istruttoria vieneeseguita un’approfondita analisi del cliente, così da misurarne al meglio il merito creditizio edecidere le forme tecniche di affidamento più aderenti alle necessità del cliente. Viene inoltreanalizzata la solidità delle garanzie eventualmente prestate.
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Per quanto riguarda le strutture organizzative preposte al presidio e alla gestione del rischio dicredito sono previsti ruoli e competenze specifiche:- al Consiglio di Amministrazione compete di definire le linee di gestione e di controllo dei rischi
in materia di erogazione del credito, nonché le autonomie delegate per la concessione degliaffidamenti. Tutte le delibere degli affidamenti richiedono sempre la delibera collegiale ocongiunta;
- la Direzione, oltre a deliberare gli affidamenti nell’ambito delle proprie autonomie, provvedea dare esecuzione alle delibere del Consiglio di Amministrazione;
- i Comitati Fidi, a cui partecipano l’Amministratore Delegato, il Direttore Generale, ilResponsabile Area Intermediazione Creditizia e il Risk Manager, approfondiscono e valutanopreliminarmente le richieste e le revisioni di affidamenti da sottoporre al Consiglio diAmministrazione. Esaminano i nuovi affidamenti di competenza della Direzione Generale,nonché le posizioni che presentano anomalie, e ne valutano la loro eventuale classificazionetra le partite anomale. Stabiliscono la politica di “pricing”, con l’obiettivo di applicare un prezzoequo correlato al rischio;
- il Servizio Crediti, che è una struttura centrale indipendente rispetto alla struttura commerciale,presidia l’erogazione del credito dall’istruttoria della pratica al suo monitoraggio finoall’eventuale estinzione, con una finalità prevalente di controllo di primo livello del meritocreditizio attraverso una periodica revisione degli affidamenti. Ad un’apposita strutturadell’Ufficio Fidi, nell’ambito del Servizio Crediti, è devoluta l’attività di monitoraggio delcredito ad integrazione delle revisioni periodiche, attuato con controlli di linea a supporto delledipendenze. La funzione principale di questa struttura è quella di individuare situazioni dirischio ancora non pienamente acclarate ma potenzialmente rilevanti;
- la Segreteria Fidi presidia agli adempimenti formali e sostanziali relativi ai rischi e alle garanzieconnessi alla concessione del credito, svolge gli adempimenti relativi alla segnalazione e allerichieste della Centrale dei Rischi, controlla e custodisce le garanzie, gestisce le procedurerelative alle parte correlate e collegate e svolge una funzione di supporto amministrativo allaDirezione Intermediazione Creditizia per quanto riguarda la gestione degli affidamenti;
- la rete commerciale (Filiali e Agenzie) gestisce la relazione con il cliente affidato o affidando,acquisendo la documentazione necessaria per la valutazione del merito creditizio ed opera unapreventiva selezione delle richieste di fido. Costituisce il primo presidio al monitoraggio delleposizioni affidate, al fine di individuare, tramite un dialogo costante con la clientela, quelleche presentano segnali di degrado; in caso di anomalia, di concerto con gli uffici centrali, mettein atto, nei confronti della controparte, gli interventi deliberati. Nella loro attività le dipendenzesono coadiuvate da un Capo Area, che garantisce il coordinamento e il raccordo delle stessecon la Direzione Centrale;
- il Servizio Risk Management & Compliance ha l’obiettivo di coordinare i controlli di secondolivello, suddivisi in capo a diverse strutture separate, e con il coinvolgimento della Direzione.
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Il servizio ha anche il compito di verificare che l’attività dell’area crediti sia coerente con lelinee guida e i limiti indicati dagli Organi Amministrativi della Banca nel perseguimento degliobiettivi prefissati e nel rispetto delle disposizioni vigenti. In particolare svolge, ad integrazionedei controlli di linea attuati dalle strutture produttive, un’attività di misurazione e controllodei rischi connessi all’erogazione del credito; nell’ambito della funzione “compliance” valuta,dal punto di vista legale, la correttezza della contrattualistica in uso e la trasparenza dellecondizioni;
- il Servizio Ispettorato accerta, anche con il supporto del Servizio Risk Management &Compliance, che l’erogazione del credito si svolga correttamente, sia sotto il profilo del rispettodelle norme di legge, degli organi di Vigilanza e interne, sia cogliendo l’aspetto del rischioconnesso alle eventuali anomalie riscontrate; in particolare controlla gli anomali utilizzi deifidi ed il mancato rispetto delle scadenze, la corretta classificazione dei crediti, la tempestivitàdelle revisioni e la regolarità delle garanzie rilasciate a favore della Banca;
- il Servizio Legale svolge tutte le attività connesse al contenzioso giudiziale e stragiudiziale relativoai crediti erogati dalla Banca, gestisce le pratiche a sofferenza, propone le rettifiche di valoresui crediti non in bonis. Aggiorna, di concerto con la funzione “compliance”, la contrattualisticautilizzata.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
Il citato Servizio Risk Management & Compliance è la struttura che, in via principale, è dedicataall’attività di predisposizione e gestione di sistemi di misurazione e monitoraggio del credito.La gestione ed il controllo del rischio di credito avvengono mediante l’utilizzo di sistemi checonsentono di valutare la posizione complessiva di un singolo cliente o di un gruppo di clienticonnessi. La normativa definisce “gruppo di clienti connessi” due o più soggetti che costituisconoun insieme unitario sotto il profilo del rischio. La presenza di “connessione”, la cui individuazionecompete al Servizio Crediti, coadiuvato dalla Segreteria Fidi, comporta che si debba procedereall’aggregazione delle esposizioni ascrivibili ad ogni gruppo, considerandole un rischio unico. Il rispetto dei limiti di affidamento e gli sconfinamenti vengono rilevati e segnalati alla Direzionecon frequenza giornaliera.Tutte le delibere dei nuovi affidamenti sono sottoposte all’organo deliberante superiore esuccessivamente portate a conoscenza del Consiglio di Amministrazione; sono quindi assoggettatead un riesame periodico, almeno una volta all’anno, volto ad accertare la persistenza dellecondizioni di solvibilità del debitore, la validità delle eventuali garanzie, la movimentazionecollegata, l’elasticità degli utilizzi, nonché la remuneratività delle condizioni applicate, in relazionealla rischiosità del rapporto.Oltre alla revisione periodica, le posizioni affidate sono sottoposte a sorveglianza e monitoraggiocostante, al fine di rilevare tempestivamente l’eventuale insorgere di anomalie; a tal fine, comegià precisato, un ruolo di rilievo è svolto, oltre che dalle dipendenze, le quali, grazie ai rapporti
128
diretti ed alle strette relazioni intrattenute con la clientela affidata, sono in grado di percepirecon tempestività eventuali segnali di deterioramento, anche dall’Ufficio Fidi, che attua un costantemonitoraggio delle anomalie sui crediti, utilizzando le segnalazioni provenienti dal Servizio RiskManagement & Compliance e dalle procedure informatiche, tra cui un sistema di rating interno,basato sia su dati oggettivi che su dati mandamentali di tipo quantitativo assegnato ad ognicliente.Nel processo di produzione dei rating, aggiornato mensilmente, vengono presi in esame edelaborati oltre ad alcuni indici di tipo patrimoniale/economico rilevabili dai bilanci della società,altri dodici indici andamentali interni (movimentazione, sconfinamenti, insoluti, mutui morosi,etc.,) e di sistema (centrale dei rischi, iscrizioni pregiudizievoli, procedure concorsuali, protesti).Per ogni cliente, mediante un calcolo combinato di tali indici, gli algoritmi della proceduraforniscono un punteggio (“score”), che a sua volta esprime quattro classi di rischio.Il rating, aggiornato mensilmente, è disponibile su base attuale e storica e viene utilizzato nellarevisione e nel monitoraggio del credito.Le posizioni cui il rating attribuisce un punteggio di rischiosità significativo vengono sottopostead analisi approfondita e, nei casi in cui vengano confermati i segnali di deterioramento, vengonointraprese le azioni del caso volte a contenere il rischio.La Banca ha scelto di avvalersi, là dove esistenti, delle valutazioni del merito creditizio (rating)fornite dalla società Fitch Ratings per quanto riguarda le esposizioni verso amministrazionipubbliche, banche centrali, organizzazioni internazionali, enti territoriali pubblici, impreseemittenti, strumenti finanziari detenuti in portafoglio di proprietà o posti a garanzia dei creditiverso la clientela. Per gli intermediari vigilati (banche) viene considerato il rating assegnato daFitch Ratings allo Stato di appartenenza dell’Intermediario. In mancanza, vengono esaminati iconsueti indicatori qualitativi e quantitativi necessari per la valutazione dell’affidamento.La Banca esegue periodicamente, almeno una volta all’anno, degli “stress-test”, come previsto dalladisciplina del secondo pilastro di Basilea 2, sul rischio di credito e sul rischio di concentrazionedel portafoglio crediti, per valutare gli impatti patrimoniali, attraverso analisi di tipo what-if,ipotizzando scenari di riferimento eccezionali ma plausibili.L’attività di “stress testing” viene svolta in collaborazione con l’outsourcer Oasi e ha lo scopo dimisurare il capitale necessario per fronteggiare situazioni “estreme”. Per il rischio di credito lo stress prevede uno scenario che è quello del maggior incremento disofferenze rettificate verificatosi nell’ultimo decennio a livello di Banca.Per il rischio di concentrazione del portafoglio crediti, lo stress consiste nell’ipotizzare uno “shock”della concentrazione del portafoglio e quindi un incremento dell’indice di Herfindahl.L’indice di Herfindahl si usa in economia per misurare la presenza di beni o imprese in un mercatoo in un territorio.La Banca non utilizza modelli di portafoglio per la misurazione del rischio di credito.Nel corso del 2013 la Banca non ha acquistato crediti deteriorati.
129
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La concessione del credito, in prima istanza, si basa esclusivamente sulla capacità del debitore digenerare flussi finanziari adeguati a far fronte agli impegni assunti.Tuttavia allo scopo di ridurre i rischi insiti nella concessione degli affidamenti alla clientela, leesposizioni possono essere assistite da forme di protezione del rischio di credito.In questo caso la Banca acquisisce le tipiche garanzie relative all’attività bancaria: le garanzie realisu immobili o su strumenti finanziari, nonché quelle di natura personale. Non vengono inveceutilizzati derivati sui crediti.Alla stima di valore delle garanzie reali offerte dalle controparti vengono applicati “scartiprudenziali”, che variano in base alla tipologia di garanzie prestate ed alla valuta in cui sonodenominate; per quanto attiene alle garanzie ipotecarie, il valore delle garanzie viene verificatocon una perizia iniziale aggiornata periodicamente utilizzando le rilevazioni fornitedall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (Agenzia del Territorio). Il rapporto fra il finanziamentoe il valore dei cespiti immobiliari ipotecati non può essere, di norma, superiore all’80%. Il valore delle garanzie reali su strumenti finanziari quotati viene aggiornato sulla base dei prezzidi mercato, ove esistenti, ovvero sulla base di stime che tengono conto dei dati di mercato, concadenza giornaliera, in modo da verificare costantemente il permanere della situazione dicopertura dell’affidamento accordato. Il rischio di concentrazione verso emittenti di strumentifinanziari in garanzia della banca viene periodicamente monitorato. L’emittente delle garanziaverso il quale il portafoglio creditizio è esposto maggiormente è lo Stato Italiano.Le garanzie personali sono per la maggior parte costituite da fideiussioni, lettere di “presa d’atto”,o mandato di credito, rilasciate da privati o da società, per le quali viene effettuata una specificavalutazione del merito creditizio.In ogni caso, in sede di acquisizione delle garanzie e di revisione degli affidamenti garantiti, conl’ausilio del Servizio Legale, viene posta particolare attenzione alla validità giuridica delle garanziestesse, affinché esse siano efficaci e vincolanti per il garante e opponibili ai terzi in tutte le sedigiurisdizionali, anche in caso di insolvenza dell’affidato. I contratti di garanzia sono redatti suschemi contrattuali in linea con gli standard di categoria e con gli orientamenti giurisprudenziali.La Banca non ha in essere accordi di compensazione relativi ad operazioni in bilancio e “fuoribilancio”.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
I crediti per i quali ricorrono segnali di deterioramento, in funzione della gravità dell’anomalia,vengono classificati, in base alle istruzioni emanate dall’Autorità di Vigilanza, nelle seguenticategorie:- sofferenze: sono le esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza, anche non accertata
giudizialmente, indipendentemente dall’esistenza di garanzie anche reali e dalla previsione diperdite; tali partite sono gestite direttamente dal Servizio Legale;
130
- incagli: sono le esposizioni nei confronti di debitori che si trovano in temporanea situazionedi difficoltà, che si prevede possano essere rimosse in un congruo periodo di tempo. Tali partitesono gestite dalle Dipendenze;
- crediti ristrutturati: rappresentano le esposizioni per le quali, a causa del deterioramento dellecondizioni economiche del debitore, si acconsente alla modifica delle condizioni contrattualiin essere (es. riduzione degli interessi, riscadenziamento dei termini), determinando una perditaper la Banca;
- crediti scaduti: riguardano le posizioni debitorie scadute e gli sconfini continuativi, per periodisuperiori a 90 giorni; le posizioni scadute da oltre 270 giorni vengono inserite negli “incaglioggettivi”.
Gli organi preposti al controllo delle posizioni scadute hanno a disposizione rilevazioniinformatiche, che consentono di accertare, per ogni singola posizione, l’ammontare dello scadutoe la sua durata.I crediti non riconducibili alle categorie suesposte vengono considerati “in bonis”. La gestione dei crediti “anomali” comporta, da parte delle strutture preposte al controllo dellaqualità del credito, l’assunzione di interventi modulati, in relazione alla gravità della situazione,al fine di ricondurle alla normalità, oppure di mettere in atto le procedure di recupero.Al venir meno dei motivi che hanno determinato la classificazione di un credito in una categoria“anomala”, e previa una valutazione anche prospettica della posizione, la stessa può ritornare “inbonis”, pur rimanendo in osservazione per un adeguato periodo.Le rettifiche di valore sono valutate analiticamente per ogni singola posizione a “sofferenza” e perquelle a “incaglio e ristrutturate” di importo significativo, nonché per le altre posizioni a frontedelle quali esistono elementi oggettivi di perdita. Per le restanti posizioni deteriorate le previsionidi perdita sono determinate, per categorie omogenee, sulla base di serie storiche. Tali rettificheriflettono criteri di prudenza in relazione alle possibilità di effettivo recupero, anche connessealla presenza di eventuali garanzie collaterali, e sono oggetto di periodica verifica.Per le posizioni “in bonis”, le svalutazioni sono calcolate con il metodo collettivo, basato suun’analisi storica della rischiosità per portafogli omogenei. Al 31 dicembre 2013 non vi sono in portafoglio crediti deteriorati acquistati da terzi.
131
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. QUALITÀ DEL CREDITO
A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE,
RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E
TERRITORIALE
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
132
Portafogli/qualità
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Totale 31-dic-13 8.420 12.803 - 1.241 55.293 1.795.636 1.873.393
Totale 31-dic-12 6.144 10.570 - 674 31.134 1.650.284 1.667.672
1. Attività finanziarie detenuteper la negoziazione - - - - 52.872 52.872
2. Attività finanziariedisponibili per la vendita - - - - 400.129 400.129
3. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza - - - - - -
4. Crediti verso banche - - - - 84.164 84.164 5. Crediti verso clientela 8.420 12.803 - 1.241 55.293 1.258.471 1.336.228 6. Attività finanziarie valutate
al fair value - - - - - - 7. Attività finanziarie in corso
di dismissione - - - - - - 8. Derivati di copertura - - - - - -
L’incremento delle esposizioni scadute e non deteriorate è determinato da due operazioni, dicomplessivi 24 milioni di euro, sconfinati per i soli interessi, regolarizzate nei primi giorni diquest’anno.
133
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
Portafogli/qualità
Attività Deteriorate In bonis
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Totale 31-dic-13 39.523 17.059 22.464 1.801.023 2.966 1.850.929 1.873.393
Totale 31-dic-12 32.017 14.629 17.388 1.614.782 2.418 1.650.285 1.667.673
1. Attività finanziarie detenuteper la negoziazione - - - X X 52.872 52.872
2. Attività finanziariedisponibili per la vendita - - - 400.129 - 400.129 400.129
3. Attività finanziarie detenutefino alla scadenza - - - - - - -
4. Crediti verso le banche - - - 84.164 - 84.164 84.164 5. Crediti verso la clientela 39.523 17.059 22.464 1.316.730 2.966 1.313.764 1.336.228 6. Attività finanziarie valutate
al fair value - - - X X - - 7. Attività finanziarie in corso
di dismissione - - - - - - - 8. Derivati di copertura - - - X X - -
Le esposizioni in bonis comprendono 506 mila euro di esposizione oggetto di rinegoziazionenell’ambito di Accordi collettivi. In particolare, 384 mila euro fanno riferimento alle NuoveMisure per il Credito alle piccole e medie imprese del 28 febbraio 2012. I restanti 122 mila euro si riferiscono all’Accordo per il Credito stipulato il 1° luglio 2013.
Nella Tabella che segue viene analizzata l’anzianità dei crediti scaduti non deteriorati.
134
Portafogli / Qualità
esposizioni oggetto di rinegoziazione altre operazioni
attivitàscadutefino a 3
mesi
attivitàscaduteda oltre3 mesi efino a 6
mesi
attivitàscaduteda oltre6 mesi efino adun anno
attivitàscaduteda oltreun anno
attivitàscadutefino a 3
mesi
attivitàscaduteda oltre3 mesi efino a 6
mesi
attivitàscaduteda oltre6 mesi efino adun anno
attivitàscaduteda oltreun anno
Totale 31-dic-13 - - - - 53.362 1.677 145 109
1. Attività finanziariedetenute per la negoziazione - - - - - - - -
2. Attività finanziarie disponibiliper la vendita - - - - - - - -
3. Attività finanziarie detenutefino alla scadenza - - - - - - - -
4. Crediti verso banche - - - - - - - - 5. Crediti verso clientela - - - - 53.362 1.677 145 109 6. Attività finanziarie valutate
al fair value - - - - - - - - 7. Attività finanziarie in corso
di dismissione - - - - - - - -8. Derivati di copertura - - - - - - - -
135
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Esposizione Rettifiche di Rettifiche di EsposizioneTipologie esposizioni/valori lorda valore valore di Nettaspecifiche portafoglioA. ESPOSIZIONE PER CASSA
a) Sofferenze - - X - b) Incagli - - X - c) Esposizioni ristrutturate - - X - d) Esposizioni scadute deteriorate - - X - e) Altre attività 151.481 X - 151.481
TOTALE A 151.481 - - 151.481 B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate - - X - b) Altre 2.547 X - 2.547
TOTALE B 2.547 - - 2.547 TOTALE A + B 154.028 - - 154.028
Esposizione Rettifiche di Rettifiche di EsposizioneTipologie esposizioni/valori lorda valore valore di Nettaspecifiche portafoglioA. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze 23.797 15.377 X 8.420 b) Incagli 14.414 1.611 X 12.803 c) Esposizioni ristrutturate - - X - d) Esposizioni scadute deteriorate 1.312 71 X 1.241 f ) Altre attività 1.702.236 X 2.966 1.699.270
TOTALE A 1.741.759 17.059 2.966 1.721.734 B. ESPOSIZIONE FUORI BILANCIO
a) Deteriorate 8 - X 8 b) Altre 121.802 X - 121.802
TOTALE B 121.810 - - 121.810
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Non vi sono esposizioni per cassa verso banche deteriorate.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore
complessive
Non vi sono rettifiche di valore su esposizioni per cassa verso banche.
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
136
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate
lorde
Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni Esposizioniristrutturate scadute
A. Esposizione lorda iniziale 19.519 11.787 - 711 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
B. Variazioni in aumentoB.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 2.215 5.008 - 1.282 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate 2.900 257 - - B.3 altre variazioni in aumento 274 507 - 7
C. Variazioni in diminuzioneC.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - - - 297 C.2 cancellazioni 403 3 - 3 C.3 incassi 708 316 - 58 C.4 realizzi per cessioni - - - - C.4. bis perdite da cessioniC.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate - 2.826 - 330 C.6 altre variazioni in diminuzione - - - -
D.Esposizione lorda finale 23.797 14.414 - 1.312 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
137
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore
complessive
Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni Esposizioniristrutturate scadute
A. Rettifiche complessive iniziali 13.375 1.217 - 37 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
B. Variazioni in aumentoB.1. rettifiche di valore 1.569 1.097 - 61 B.1.bis perdite da cessione - - - - B.2. trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate 566 15 - - B.3. altre variazioni in aumento 895 - - -
C. Variazioni in diminuzioneC.1.riprese di valore da valutazione 459 136 - - C.2.riprese di valore da incasso 238 18 - - C.2.bis utili da cessione - - - - C.3.cancellazioni 331 2 - 8 C.4.trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate - 562 - 19 C.5.altre variazioni in diminuzione - - - -
D.Rettifiche complessive finali 15.377 1.611 - 71 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -
A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E
INTERNI
Per quanto riguarda i rating esterni, essi vengono utilizzati, laddove disponibili, nella ponderazionedelle esposizioni con controparti bancarie.Per quanto riguarda i rating interni, la Banca adotta un sistema informativo che attribuisce unoscore interno a tutto il proprio portafoglio crediti.Il sistema di valutazione è basato su un modello di analisi che viene costantemente aggiornato edaffinato; il sistema elabora 13 parametri ed indicatori oggettivi, acquisiti sia da fonti interne cheesterne alla Banca ed è orientato a rilevare il solo rischio andamentale dei rapporti. Il sistema di rating interno è pertanto utilizzato nella fase di analisi del rischio e non costituisce,allo stato, supporto informativo nell’iter di istruttorie e concessione degli affidamenti.
138
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225
3.190
-
- 51
-
- 30
2.852
85
3 57
-
- -
862.8
08
11.96
4 2.0
30 2
00.81
8 1.8
11
332
A.Esp
osizio
ne per
cassa
A.1So
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ze-
- X
- -
X 74
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5 X
- -
X 6.5
81
12.94
9 X
1.765
1.5
73
X A.2
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- X
- -
X 3
1 X
- -
X 6.9
73
1.378
X
5.827
23
2 X
A.3Esp
osizio
ni rist
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ate-
- X
- -
X -
- X
- -
X -
- X
- -
X A.4
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zione
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- X
- -
X 2
- X
- -
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4 48
X
405
23
X A.5
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378.8
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X -
49
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53
- X
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0.729
X
2.499
197.3
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1
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- X
- -
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- X
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X -
- X
- -
X -
- X
- -
X B.3
Altre
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terior
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- X
- -
X -
- X
- -
X 6
- X
2 -
X B.4
Altre
espo
sizion
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42
X -
2.496
X
- 4.1
44
X -
- X
- 10
2.289
X
- 7.8
31
X -
140
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
clientela (valori di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
Italia Altri PaesiEuropei America Asia Resto del
Mondo
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
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Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
TOTALE 1.714.175 20.000 7.165 25 288 - - - 106 -
TOTALE 121.765 - 44 - - - - - - -
TOTALE 31-dic-13 1.835.940 20.000 7.209 25 288 - - - 106 -
TOTALE 31-dic-12 1.617.508 17.042 1.842 5 316 - - - 53 -
A. Esposizioni per cassaA.1 Sofferenze 8.420 15.377 - - - - - - - - A.2 Incagli 12.803 1.611 - - - - - - - - A.3 Esposizioni
ristrutturate - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute 1.241 71 - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 1.691.711 2.941 7.165 25 288 - - - 106 -
B. Esposizioni“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività
deteriorate 8 - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 121.757 - 44 - - - - - - -
141
Esposizioni/Aree geografiche
Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e IsoleEs
posiz
ione
net
ta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
TOTALE 1.120.527 15.768 105.584 2.685 486.806 818 1.258 729
TOTALE 89.561 - 3.266 - 28.885 - 53 -
TOTALE 31-dic-13 1.210.088 15.768 108.850 2.685 515.691 818 1.311 729
TOTALE 31-dic-12 1.095.525 13.385 129.144 2.164 391.985 767 852 725
A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 4.682 11.837 1.683 2.177 1.701 640 354 723 A.2 Incagli 11.747 1.330 808 279 243 - 5 2 A.3 Esposizioni
ristrutturate - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute 1.241 71 - - - - - - A.5 Altre esposizioni 1.102.857 2.530 103.093 229 484.862 178 899 4
B. Esposizioni“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - B.3 Altre attività
deteriorate 8 - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 89.553 - 3.266 - 28.885 - 53 -
142
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
banche (valori di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
Italia Altri PaesiEuropei America Asia Resto del
Mondo
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
Espo
sizio
ne n
etta
Retti
fiche
val
ore
com
ples
sive
TOTALE 144.022 - 3.763 - 3.580 - 52 - 64 -
TOTALE 2.521 - - - - - - - 25 -
TOTALE 31-dic-13 146.543 - 3.763 - 3.580 - 52 - 89 -
TOTALE 31-dic-12 144.059 - 1.951 - 5.394 - 152 - 90 -
A. Esposizioni per cassaA.1 Sofferenze - - - - - - - - - -A.2 Incagli - - - - - - - - - - A.3 Esposizioni
ristrutturate - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 144.022 - 3.763 - 3.580 - 52 - 64 -
B. Esposizioni“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -B.2 Incagli - - - - - - - - - -B.3 Altre attività
deteriorate - - - - - - - - - -B.4 Altre esposizioni 2.521 - - - - - - - 25 -
B.4 Grandi rischi
a) Valore di bilancio 865.207 migliaia di euro; numero delle posizioni di rischio 33;b) Valore ponderato 641.994 migliaia di euro; numero delle posizioni di rischio 33.
143
C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
La Banca non ha posto in essere operazioni di cartolarizzazione.
C.2 Operazione di cessione
Al 31 dicembre 2013 la Banca non ha in essere operazioni di cessione di attività non cancellate(pronti contro termine).
C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero
Al 31 dicembre 2013 la Banca non ha in essere operazioni di cessione di attività non cancellate(pronti contro termine). C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
Al 31 dicembre 2013 la Banca non ha in essere operazioni di cessione di attività non cancellate(pronti contro termine). C.2.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute:
fair value
La Banca non ha posto in essere operazioni di tale natura.
C.3 OPERAZIONI DI COVERED BOND
La Banca non ha posto in essere operazioni di covered bond.
D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
Ad oggi la Banca non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione del rischio dicredito che consentano di indicare il confronto tra le perdite risultanti dal modello e le perditeeffettive.
SEZIONE 2 - RISCHI DI MERCATO
Le linee guida per la gestione dei portafogli titoli della Banca sono improntate a criteri di rigorosaprudenza e, pur in contesto decisamente complesso, non si segnalano modifiche sostanzialidurante l’ultimo esercizio riferite alle diverse tipologie dei rischi di mercato.Le sopra citate politiche inerenti la gestione dei rischi nell’area Finanza/Titoli sono disciplinatenell’ambito della “Policy della Gestione della Liquidità” deliberata dal Consiglio diAmministrazione che prevede gli indirizzi strategici riguardo l’assunzione dei rischi di mercatoin funzione del rischio/rendimento atteso.Tale policy, deliberata dal Consiglio di Amministrazione definisce inoltre gli organi della Bancaincaricati del controllo e del relativo monitoraggio dei rischi.Alla Direzione sono assegnate le responsabilità relative ai criteri ed alle metodologie da adottareper la puntuale definizione del rischio nell’ambito delle linee guida stabilite, con funzioni di
coordinamento ed indirizzo per la gestione finanziaria della Banca e, di conseguenza, per ilcontrollo dei rischi correlati, analizzando i risultati delle politiche finanziarie adottate e glieventuali scostamenti rispetto alle previsioni.Nell’ambito delle politiche relative ai rischi dell’area Finanza/Titoli, sono stabilite le norme ed ilimiti inerenti i rischi di mercato, tenuto anche conto dei conseguenti assorbimenti delpatrimonio di vigilanza, i limiti di asset allocation del portafoglio, i limiti operativi con contropartiistituzionali, nonché i limiti di posizione su operazioni “fuori bilancio” con contropartiistituzionali e clientela ordinaria.
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI
NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali
Il portafoglio di negoziazione è composto da investimenti in Titoli di Stato o obbligazionari adelevata liquidità emessi da istituti bancari e primari emittenti; tali posizioni contribuiscono alladeterminazione del rischio di tasso di interesse e del rischio prezzo.Le posizioni detenute nel portafoglio di negoziazione sono sostanzialmente funzionaliall’operatività richiesta dalla clientela, ed in parte finalizzate all’ottimizzazione sia dei trend dimercato in un’ottica di breve periodo che di una maggiore remunerazione degli investimenti.I livelli di rischio di interesse e di prezzo sono caratterizzati da un’esposizione orientatasostanzialmente al segmento a breve della curva dei tassi di interesse, con una particolare econsolidata predilezione verso investimenti a tasso variabile.La Banca svolge una limitata attività in derivati finanziari.Non si segnalano, durante l’anno, cambiamenti rilevanti all’attività di negoziazione.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio tasso di interesse e del rischio di
prezzo
I limiti agli investimenti sono stabiliti nell’ambito delle “Linee Guida e Autonomie Operativeper la liquidità ed il portafoglio titoli” in allegato alla “Policy di Gestione della liquidità” dellaBanca deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Banca, che attribuisce alla Direzione lerelative deleghe operative in materia di tasso di interesse nell’ambito del rischio di posizionegenerico previsto dalla Vigilanza Prudenziale.Oltre ai riferiti limiti operativi di tasso di interesse, sono applicati limiti quantitativi di portafogliononché qualitativi come la duration, la volatilità, il rating minimo degli emittenti e lo standingcreditizio di questi ultimi.Per quanto riguarda il rischio prezzo del portafoglio di negoziazione, si segnala che lo stesso, innormali situazioni di mercato risulta molto contenuto in considerazione delle caratteristiche degliinvestimenti, rappresentati prevalentemente da Titoli di Stato ed obbligazioni a tasso variabile.
144
Non si segnalano posizioni in strumenti finanziari diversi dai titoli di debito.Il rischio prezzo si caratterizza per un’esposizione orientata esclusivamente sul segmento a brevedella curva dei tassi di interesse, con una particolare e consolidata predilezione verso investimentia tasso variabile di emittenti affidabili.Il controllo dei vari limiti, volto alla valutazione ed alla misurazione delle diverse tipologie dirischio, è in capo al Servizio Risk Management & Compliance, che in tale ambito provvede ancheall’informativa relativa all’eventuale evoluzione del rischio di tasso di interesse e di prezzo; ilmonitoraggio dei rischi è effettuato con frequenza giornaliera e si avvale di indicatorideterministici quali la volatilità del portafoglio sia per singola esposizione che nel suo complesso. Quotidianamente vengono prodotti specifici reports che forniscono tutte le informazioni (tracui duration, volatilità, prezzi, rendimenti, ecc.) necessarie alla gestione del portafoglio ed alrelativo controllo dei rischi; tali elaborati sono forniti alla Direzione della Banca, alla DirezioneFinanza ed agli organismi di controllo interno.
145
146
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di
riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 52.138 20 1 - 481 38 - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 8.473 4.781 103 205 265 78 - + Posizioni corte 10 8.490 4.753 103 205 265 78 -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 7.425 4.414 3.030 - - - - + Posizioni corte - 5.940 4.858 3.181 811 - - -
Valuta di denominazione: Euro
147
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 3 - - 8 - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 2.633 2.485 13 - 18 - - + Posizioni corte - 2.650 2.467 13 - 18 - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 5.566 3.981 2.998 - - - - + Posizioni corte - 5.732 3.981 2.998 - - - -
Valuta di denominazione: Dollaro USA
148
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 39 - - - - - - + Posizioni corte - 39 - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 16 - - - - - - + Posizioni corte - 3 - - - - - -
Valuta di denominazione: Sterlina Gran Bretagna
149
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 16 66 - - - - - + Posizioni corte - - 66 - - - - -
Valuta di denominazione: Yen Giapponese
150
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 1 - - - - - - + Posizioni corte - 1 - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 81 652 - - - - - + Posizioni corte - 676 - - - - - -
Valuta di denominazione: Franco Svizzero
151
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 191 - - 122 32 - - + Posizioni corte - 191 - - 122 32 - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe - 123 36 - - - - - + Posizioni corte - 114 36 - - - - -
Valuta di denominazione: Altre valute
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e
indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione
Al 31 dicembre 2013 non sono presenti titoli di capitale nel portafoglio di negoziazione divigilanza.
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - modelli interni e altre metodologie di analisi della
sensitività
La Banca, considerando la limitata esposizione al rischio di tasso d’interesse sul portafoglio dinegoziazione di vigilanza precedentemente illustrata, non ha sviluppato modelli interni di analisidella sensitività per tale portafoglio.Ai soli fini informativi, si fornisce l’analisi dell’effetto sul margine d’interesse, sul risultatod’esercizio nonché sul patrimonio netto di una variazione di tassi pari a +/- 100 punti base. Taleeffetto è determinato per la quasi totalità dalla variazione di fair value del portafoglio di “interestrate swap”, gestionalmente utilizzati a copertura dei mutui a tasso fisso, e può essere riepilogatonella seguente tabella:
152
+ 100 b.p. - 100 b.p.Margine d’intermediazione -9 8Risultato d’esercizio -6 5Patrimonio netto - -
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse
e del rischio di prezzo
Nell’ambito del portafoglio bancario il rischio tasso è concentrato all’interno delle “attivitàfinanziarie disponibili per la vendita” costituite da Titoli di Stato nonché da obbligazioni diprimari emittenti bancari e societari. Non si segnalano posizioni nel portafoglio delle “attività finanziarie detenute fino alla scadenza”.Il rischio di tasso di interesse che la Banca sostiene relativamente al proprio portafoglio bancarioderiva principalmente dall’attività caratteristica esercitata in qualità di intermediario impegnatonel processo di trasformazione delle scadenze e nasce, in particolare, dallo sbilancio tra poste dell’attivo e del passivo in termini di importo, scadenza, durata finanziaria e tasso. Costituisconofonti di rischio di tasso di interesse da fair value l’emissione di prestiti obbligazionari a tasso fisso,l’erogazione di mutui e impieghi commerciali a tasso fisso e la raccolta mediante conti correntia vista; costituiscono inoltre fonte di rischio di tasso di interesse da flussi di cassa l’emissione diprestiti obbligazionari a tasso variabile.Le posizioni del portafoglio bancario sono, di norma, a tasso variabile e rappresentate da titoli diemittenti aventi un rating creditizio minimo BBB- o equivalente (investment grade). Risultanopertanto molto limitati, in normali condizioni di mercato, i rischi relativi al tasso di interesse edi prezzo.In misura molto marginale, per la parte relativa al rischio prezzo, si segnalano posizioni in quotedi partecipazione in società non quotate il cui acquisto è, per specifica disposizione regolamentare,singolarmente e specificatamente deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Tali posizionisono detenute con finalità di investimento durevole.I titoli del portafoglio delle “attività finanziarie disponibili per la vendita” possono essereimpegnati a cauzione e/o a garanzia a favore di terzi ed utilizzati per operazioni di Pronti controtermine di finanziamento con la clientela.I limiti agli investimenti sono stabiliti nell’ambito delle “Linee Guida e Autonomie Operativeper la liquidità ed il portafoglio titoli” in allegato alla “Policy di Gestione dalla Liquidità” dellaBanca, deliberata dal Consiglio di Amministrazione, che attribuisce alla Direzione le relativedeleghe operative in materia di tasso di interesse nell’ambito del rischio di posizione genericoprevisto dalla Vigilanza Prudenziale.Oltre ai riferiti limiti operativi di tasso di interesse sono inoltre applicati limiti quantitativi diportafoglio nonché limiti qualitativi come la duration, la volatilità, il rating minimo degli emittentie lo standing creditizio di questi ultimi.Il controllo dei vari limiti, volto alla valutazione ed alla misurazione delle diverse tipologie dirischio, è in capo al Servizio Risk Management & Compliance, che in tale ambito provvedeanche all’informativa relativa all’eventuale evoluzione del rischio di tasso di interesse; il
153
monitoraggio dei rischi è effettuato con frequenza giornaliera e si avvale di indicatorideterministici quali la volatilità del portafoglio sia per singola esposizione che nel suo complesso. Quotidianamente vengono prodotti specifici reports che forniscono tutte le informazioni (tracui duration, volatilità, prezzi, rendimenti, ecc.) necessarie alla gestione del portafoglio ed alrelativo controllo dei rischi; tali elaborati sono forniti alla Direzione della Banca, alla DirezioneFinanza, ed agli organismi di controllo interno.
B. Attività di copertura del fair value
Nell’ambito del portafoglio bancario, anche in considerazione della contenuta duration delleprincipali attività e passività che lo compongono, è stata posta in essere solo la copertura del fairvalue dei mutui a tasso fisso esclusivamente per le variazioni di fair value derivanti da variazionidel tasso d’interesse. Le variazioni di fair value dei mutui a tasso fisso, raccolti in “plafond”omogenei, sono state coperte con appositi strumenti derivati “IRS”; a tal fine si sono consideratisolo i legami di copertura per i quali sia i test prospettici che quelli retrospettivi ne hannodimostrato l’efficacia.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari secondo quanto dettato dalleregole IAS.
154
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività
e delle passività finanziarie
155
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 134.779 227.512 - 16.309 21.529 - - 1.2 Finanziamenti a banche 47.022 19.418 - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c 430.682 - - - - - - - - altri finanziamenti 421.216 432.477 3.049 1.620 3.337 230 25 -
- con opzione dirimborso anticipato 262 16.725 181 196 356 - - -
- altri 420.954 415.752 2.868 1.424 2.981 230 25 - 2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela- c/c 1.112.701 168.107 11.160 - - - - - - altri debiti 111.763 79.875 36.887 - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 111.763 79.875 36.887 - - - - - 2.2 Debiti verso banche
- c/c 2.962 - - - - - - - - altri debiti 155 50.644 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 91.555 64.521 29.120 - - - - -
2.4 Altre passività- con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - 1.011 875 - - - - - + posizioni corte - 228 148 353 1.035 99 23 -
4. Altre operazioni fuori bilancio+ posizioni lunghe 25 820 10.360 1.882 4.148 3.496 2.347 - + posizioni corte 23.078 - - - - - - -
Valuta di denominazione: Euro
156
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche 5.120 10.879 - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c 160 - - - - - - - - altri finanziamenti 6.154 10.958 124 - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - 10.549 80 - - - - -
- altri 6.154 409 44 - - - - - 2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela- c/c 33.160 - - - - - - - - altri debiti 24 - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 24 - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività- con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Dollaro USA
157
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche 147 - - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c 2.771 - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela- c/c 1.167 - - - - - - - - altri debiti 18 - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 18 - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - - - altri debiti - 1.800 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività- con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Sterlina Gran Bretagna
158
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche 66 - - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c - - - - - - - - - altri finanziamenti - 914 - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - 456 - - - - - -
- altri - 458 - - - - - - 2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela- c/c - - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - - - altri debiti - 968 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività- con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Yen Giapponese
159
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche 144 - - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c - - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela- c/c 124 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività- con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Dollaro Canadese
160
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche 782 - - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c - - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela- c/c 934 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività- con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Franco Svizzero
161
Tipologia/Durata residua A vista Fino a
3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Da oltre5 annifino a
10 anni
Oltre10 anni
Durataindeter-minata
1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - 1.2 Finanziamenti a banche 586 - - - - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c - - - - - - - - - altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela- c/c 358 - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
- con opzione dirimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - - - altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività- con opzione di
rimborso anticipato - - - - - - - - - altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio+ posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Altre valute
162
2. Portafoglio bancario - modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
La Banca non ha sviluppato modelli interni di analisi della sensitività per il portafoglio bancarioed utilizza i modelli standard di valutazione dell’esposizione al rischio di tasso previste dall’attualenormativa di vigilanza.Ai soli fini informativi si fornisce, nella seguente tabella, l’analisi dell’effetto sul margined’interesse, sul risultato d’esercizio nonché sul patrimonio netto di una variazione di tassi pari a+/- 100 punti base.
Per la determinazione dell’effetto sul margine d’interesse si è utilizzata una “gap analysis”considerando un modello che prevede 14 fasce temporali di riprezzamento/scadenza delle attivitàe passività comprese nel portafoglio bancario; le poste a vista sono state trattate utilizzando ilsistema semplificato previsto dalla normativa di vigilanza per la determinazione dell’esposizioneal rischio di tasso d’interesse.Per la determinazione dell’effetto sul patrimonio netto delle variazioni dei tassi relativamente alportafoglio disponibile per la vendita si è utilizzata una “sensitivity analysis”.
+ 100 b.p. - 100 b.p.Margine d’interesse 5.727 -5.727Risultato d’esercizio 3.876 -3.876Patrimonio netto -746 756
163
2.3 RISCHIO DI CAMBIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
La Banca, nell’operatività in valuta estera, si pone l’obiettivo di assecondare le esigenze dellaclientela, gestendo di conseguenza l’attività di tesoreria in divisa; la Banca, pertanto, è esposta alrischio di cambio in misura marginale.Il Servizio Estero è preposto all’operatività in cambi, operando nel mercato nazionale edinternazionale delle divise estere e dei depositi interbancari in valuta. Il Servizio effettuacontrattazione di valute a pronti e a termine nonché operazioni di deposito in divisa concontroparti sia residenti che non residenti.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
La Banca di norma non effettua operazioni specifiche di copertura del rischio di cambio in quantoil Servizio Estero opera sul mercato interbancario solamente al fine di pareggiare gli sbilanci chedovessero crearsi a causa delle operazioni richieste dalla clientela.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
164
VociValute
Dollaro Sterlina Franco Yen CoronaUSA Inglese Svizzero Danese
A. Attività Finanziarie 33.434 2.918 782 980 731 A.1 Titoli di debito 12 - - - - A.2 Titoli di capitale - - - - - A.3 Finanziamenti a banche 15.999 147 782 66 731 A.4 Finanziamenti a clientela 17.423 2.771 - 914 - A.5 Altre attività finanziarie - - - - -
B. Altre attività 86 116 79 4 47 C. Passività finanziarie 33.184 2.985 934 968 482
C.1 Debiti verso banche - 1.800 - 968 - C.2 Debiti verso clientela 33.184 1.185 934 - 482 C.3 Titoli di debito - - - - - C.4 Altre passività finanziarie - - - - -
D.Altre passività - - - - - E. Derivati finanziari
- Opzioni+ Posizioni lunghe - - - - - + Posizioni corte - - - - -
- Altri derivati+ Posizioni lunghe 12.545 16 734 83 158 + Posizioni corte 12.710 3 676 66 150
Totale attività 46.065 3.050 1.595 1.067 936 Totale passività 45.894 2.988 1.610 1.034 632 Sbilancio (+/ - ) 171 62 (15) 33 304
165
2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Attività sottostanti/Tipologie derivatiTotale 31-dic-13 Totale 31-dic-12
Over the Controparti Over the Controparticounter Centrali counter Centrali
1. Titolo di debito e tassi d’interesse 1.116 - 1.563 - a) Opzioni - - - - b) Swap 1.116 - 1.563 - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - -
2. Titolo di capitale e indici azionari - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - -
3. Valute e oro 27.123 - 25.768 - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward 27.123 - 25.768 - d) Futures - - - - e) Altri - - - -
4. Merci - - - - 5. Altri sottostanti - - - - Totale 28.239 - 27.331 - Valori medi 110.474 - 113.903
166
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Attività sottostanti/Tipologie derivatiTotale 31-dic-13 Totale 31-dic-12
Over the Controparti Over the Controparticounter Centrali counter Centrali
1. Titolo di debito e tassi d’interesse 1.886 - 3.176 - a) Opzioni - - - - b) Swap 1.886 - 3.176 - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - -
2. Titolo di capitale e indici azionari - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - -
3. Valute e oro - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - -
4. Merci - - - - 5. Altri sottostanti - - - - Totale 1.886 - 3.176 -Valori medi 3.462 - 3.647 -
A.2.2 Altri derivati
Non vi sono altri derivati nel portafoglio bancario.
167
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
Fair value positivo
Portafogli/Tipologie derivatiTotale 31-dic-13 Totale 31-dic-12
Over the Controparti Over the Controparticounter Centrali counter Centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 176 - 147 - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward 176 - 147 - f ) Futures - - - - g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario - di copertura - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f ) Futures - - - - g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f ) Futures - - - - g) Altri - - - -
Totale 176 - 147 -
168
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
Fair value negativo
Portafogli/Tipologie derivatiTotale 31-dic-13 Totale 31-dic-12
Over the Controparti Over the Controparticounter Centrali counter Centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 252 - 247 - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 84 - 107 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward 168 - 140 - f ) Futures - - - - g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario - di copertura 137 - 264 - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 137 - 264 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f ) Futures - - - - g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f ) Futures - - - - g) Altri - - - -
Totale 389 - 511 -
169
A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair
value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Contratti non rientrantiin accordi di compensazione
Gov
erni
e B
anch
e C
entr
ali
Altr
i ent
i pub
blic
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Banc
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Soci
età
finan
ziar
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Soci
età
di a
ssic
uraz
ione
Impr
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non
finan
ziar
ie
Altr
i sog
getti
A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair
value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
Non vi sono derivati finanziari rientranti in accordi di compensazione.
1) Titoli di debito e tassi d’interesse- valore nozionale - - 1.116 - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - 84 - - - - - esposizione futura - - 10 - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
3) Valute e oro - valore nozionale - - 13.727 - - 7.721 5.676 - fair value positivo - - 32 - - 102 43 - fair value negativo - - 136 - - - 31 - esposizione futura - - 133 - - 77 56
4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
170
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientrantiin accordi di compensazione
Gov
erni
e B
anch
e C
entr
ali
Altr
i ent
i pub
blic
i
Banc
he
Soci
età
finan
ziar
ie
Soci
età
di a
ssic
uraz
ione
Impr
ese
non
finan
ziar
ie
Altr
i sog
getti
A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
Non vi sono derivati finanziari rientranti in accordi di compensazione.
1) Titoli di debito e tassi d’interesse- valore nozionale - - 1.886 - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - 137 - - - - - esposizione futura - - 15 - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
3) Valute e oro - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -
171
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti / Vita residua Fino a Oltre 1 anno e Oltre Totale1 anno fino a 5 anni 5 anniA. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 304 812 - 1.116 A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - - A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 27.123 - - 27.123 A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
B. Portafoglio bancarioB.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 730 1.035 121 1.886 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - - B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - - B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
Totale (31-dic-13) 28.157 1.847 121 30.125 Totale (31-dic-12) 27.506 2.724 277 30.507
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interni
La Banca non ha posto in essere modelli interni di valutazione del rischio dicontroparte/finanziario di tipo EPE.
B. DERIVATI CREDITIZI
La Banca non ha in essere derivati creditizi.
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
La Banca non ha posto in essere derivati rientranti in accordi di compensazione.
SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITÀ
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità della Banca è regolamentato, all’interno delle varie policy aziendali, dalla“Policy Gestione della Liquidità”.La Banca Passadore segue da sempre la politica di reperire i fondi per la propria attività diintermediazione creditizia facendo ricorso esclusivamente alla raccolta da imprese e privati; illivello degli impieghi alla clientela è di norma mantenuto ad un livello adeguatamente inferiorea quello della raccolta da clientela; la raccolta da controparti bancarie (ivi compresa la BancaCentrale Europea) non viene abitualmente effettuata, ed è consentita come risorsa di ultimaistanza cui ricorrere solamente in casi eccezionali, a fronte di specifiche e motivatenecessità/opportunità temporanee. La Banca si trova pertanto nella posizione di costante liquidity provider sul mercato interbancariodei depositi.Obiettivo della politica di gestione della liquidità è il mantenimento di adeguate riserve diliquidità tali da assicurare la solvibilità nel breve termine e, al tempo stesso, il rispetto di unsufficiente equilibrio fra le scadenze medie di impieghi e raccolta, quali condizioni per garantireun’affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato, la soliditàfinanziaria e la reputazione della Banca.La Banca presta massima attenzione alle fonti di finanziamento, assicurando un’adeguatadiversificazione e stabilità delle stesse in modo coerente con la complessità dell’attivo.Il livello di equilibrio fra le diverse forme di raccolta e quelle di impiego viene annualmenteprefissato dalla Direzione, in sede di redazione del budget annuale.Eventuali scostamenti rilevati in corso d’anno danno luogo a interventi di riallineamento, cosìcome eventuali opportunità d’investimento impreviste vengono subordinate ad adeguata ecompleta copertura di liquidità.Il rischio di liquidità inteso come sfasamento temporale tra i flussi di cassa in entrata e in uscitaè gestito, nell’ambito delle sue funzioni, dalla Direzione. La Banca adotta una struttura di limiti operativi specifici e generali intesa come uno deglistrumenti principali di attenuazione del rischio di liquidità sia a breve termine (fino a un mese)sia strutturale (oltre il mese). Essi sono fissati dal CdA in coerenza con la soglia di tolleranza alrischio di liquidità, commisurati alla natura, agli obiettivi e alla complessità operativa della Banca. I limiti operativi riflettono l’approccio ad una crescita che non può prescindere dalla stabilitàpatrimoniale e volge tendenzialmente all’autosufficienza; il raccordo ai risultati delle prove distress/analisi di sensitività recentemente introdotti dalla normativa di vigilanza ha confermatol’affidabilità della politica della liquidità della Banca.Il monitoraggio e la misurazione del rischio di liquidità è effettuato mediante l’acquisizionepuntuale e sistematica di tutte le informazioni relative alle operazioni di incasso e pagamento,
172
all’attività di investimento in strumenti finanziari effettuata nell’ambito del portafoglio diproprietà e a tutti gli ulteriori flussi di tesoreria.Gli elementi su cui si basa la misurazione del rischio di liquidità sono di seguito elencati:- la gestione del rischio di liquidità a breve termine (operativa) ha lo scopo di gestire gli eventi
che impattano sulla posizione di liquidità nell’orizzonte temporale da 1 giorno a 1 mese, conl’obiettivo primario del mantenimento della capacità di far fronte agli impegni di pagamentoordinari e straordinari, minimizzandone i costi.
La liquidità a breve è monitorata attraverso una maturity ladder che evidenzia i cash flows conscadenza su singole fasce temporali, in particolare per la valuta di regolamento degliinvestimenti/disinvestimenti in titoli della clientela e della proprietà. Rilevanza ha anche il sistemadei preavvisi per movimentazioni di rilievo da parte della clientela e per scadenze dei riversamentidelle imposte.- la gestione del rischio di liquidità di medio/lungo termine (strutturale), ossia degli eventi che
impattano sulla posizione di liquidità nell’orizzonte temporale oltre un mese, ha l’obiettivoprimario del mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività ed attività amedio/lungo termine, incluse le posizioni fuori bilancio (potenziale “tiraggio” delle linee dicredito concesse, garanzie, margin calls, ecc), evitando pressioni sulle fonti di liquidità a brevetermine e prospettiche ed ottimizzando contestualmente il costo della provvista.
La liquidità strutturale è monitorata incorporando, in un’ottica dinamica, la previsione di budgetdelle masse di impieghi e di raccolta con i relativi scostamenti rilevati a consuntivo, tenuto ancheconto dell’orizzonte temporale di vita residua contrattuale o presunta. La misurazione del rischioè fatta con riferimento alle scadenze utilizzate per la misurazione del rischio di interesse. In questocontesto, particolare rilevanza assume l’indicatore dei “giorni di sopravvivenza”, il quale vieneperiodicamente calcolato e valutato.La fase di monitoraggio facilita la Banca nella pronta individuazione e correzione di eventualitensioni di liquidità.
173
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
174
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre1 giorno
a 7giorni
Da oltre7 giorni
a 15giorni
Da oltre15 giornia 1 mese
Da oltre1 mesefino a3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Oltre5 anni
Durataindeter-minata
Attività per cassaA.1 Titoli di Stato - - 49.998 - 1.723 1.656 2.401 313.021 15.000 - A.2 Altri Titoli di debito - 19 - 598 131 21.129 7.915 38.600 6.289 - A.3 Quote OICR 4.216 - - - - - - - - - A.4 Finanziamenti 609.782 19.323 115.024 102.326 157.008 20.387 33.270 167.317 128.485 14.415
- Banche 47.205 - - 5.010 - - - - - 14.415 - Clientela 562.577 19.323 115.024 97.316 157.008 20.387 33.270 167.317 128.485 -
Passività per cassaB.1 Depositi e conti correnti 1.230.565 39.899 69.818 47.675 37.061 39.586 12.793 50.000 - -
- Banche 2.917 - - - - - - 50.000 - - - Clientela 1.227.648 39.899 69.818 47.675 37.061 39.586 12.793 - - -
B.2 Titoli di debito 19.312 - - 60 30.362 172 2.866 149.209 - - B.3 Altre passività 2.265 - 25.000 25.000 - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio”C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale - 16.685 136 5.596 6.141 11.109 6.283 8.212 1.038 - - Posizioni lunghe - 8.384 68 2.799 3.395 5.233 3.142 4.101 519 - - Posizioni corte - 8.301 68 2.797 2.746 5.876 3.141 4.111 519 -
C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale 84 - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte 84 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili aerogare fondi 12.292 820 - 800 4.168 13.856 4.229 4.148 5.843 - - Posizioni lunghe 25 - - 800 20 10.360 1.882 4.148 5.843 - - Posizioni corte 12.267 820 - - 4.148 3.496 2.347 - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi
con scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizisenza scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Euro
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Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre1 giorno
a 7giorni
Da oltre7 giorni
a 15giorni
Da oltre15 giornia 1 mese
Da oltre1 mesefino a3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Oltre5 anni
Durataindeter-minata
Attività per cassaA.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri Titoli di debito - - - - - - 1 9 9 - A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - A.4 Finanziamenti 5.310 2.284 4.389 7.377 7.830 125 29 3.271 2.892 -
- Banche 5.120 2.176 - 6.529 2.178 - - - - - - Clientela 190 108 4.389 848 5.652 125 29 3.271 2.892 -
Passività per cassaB.1 Depositi e conti correnti 33.160 - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - - - Clientela 33.160 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività 24 - - - - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio”C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale - 5.419 134 5.544 5.358 12.910 6.046 72 60 - - Posizioni lunghe - 2.618 67 2.772 2.679 6.464 3.023 36 30 - - Posizioni corte - 2.801 67 2.772 2.679 6.446 3.023 36 30 -
C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili aerogare fondi - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - -- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi
con scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizisenza scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Dollaro USA
176
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre1 giorno
a 7giorni
Da oltre7 giorni
a 15giorni
Da oltre15 giornia 1 mese
Da oltre1 mesefino a3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Oltre5 anni
Durataindeter-minata
Attività per cassaA.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri Titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - A.4 Finanziamenti 2.924 - - - - - - - - -
- Banche 147 - - - - - - - - - - Clientela 2.777 - - - - - - - - -
Passività per cassaB.1 Depositi e conti correnti 1.167 - - 1.801 - - - - - -
- Banche - - - 1.801 - - - - - - - Clientela 1.167 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività 18 - - - - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio”C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale - 95 - - - - - - - - - Posizioni lunghe - 54 - - - - - - - - - Posizioni corte - 41 - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili aerogare fondi - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - -- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi
con scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizisenza scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Sterlina Gran Bretagna
177
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre1 giorno
a 7giorni
Da oltre7 giorni
a 15giorni
Da oltre15 giornia 1 mese
Da oltre1 mesefino a3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Oltre5 anni
Durataindeter-minata
Attività per cassaA.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri Titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - A.4 Finanziamenti 66 33 459 45 382 - - - - -
- Banche 66 - - - - - - - - - - Clientela - 33 459 45 382 - - - - -
Passività per cassaB.1 Depositi e conti correnti - - 830 138 - - - - - -
- Banche - - 830 138 - - - - - - - Clientela - - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio”C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale - 16 - - - 132 - - - - - Posizioni lunghe - 16 - - - 66 - - - - - Posizioni corte - - - - - 66 - - - -
C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili aerogare fondi - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - -- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi
con scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizisenza scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Yen Giapponese
178
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre1 giorno
a 7giorni
Da oltre7 giorni
a 15giorni
Da oltre15 giornia 1 mese
Da oltre1 mesefino a3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Oltre5 anni
Durataindeter-minata
Attività per cassaA.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri Titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - A.4 Finanziamenti 782 - - - - - - - - -
- Banche 782 - - - - - - - - - - Clientela - - - - - - - - - -
Passività per cassaB.1 Depositi e conti correnti 934 - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - - - Clientela 934 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio”C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale - 107 - - 652 652 - - - - - Posizioni lunghe - 82 - - - 652 - - - - - Posizioni corte - 25 - - 652 - - - - -
C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili aerogare fondi - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - -- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi
con scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizisenza scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Franco Svizzero
179
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre1 giorno
a 7giorni
Da oltre7 giorni
a 15giorni
Da oltre15 giornia 1 mese
Da oltre1 mesefino a3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Oltre5 anni
Durataindeter-minata
Attività per cassaA.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri Titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - A.4 Finanziamenti 144 - - - - - - - - -
- Banche 144 - - - - - - - - - - Clientela - - - - - - - - - -
Passività per cassaB.1 Depositi e conti correnti 124 - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - - - Clientela 124 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio”C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili aerogare fondi - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - -- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi
con scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizisenza scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Dollaro Canadese
180
Voci/Scaglioni temporali A vista
Da oltre1 giorno
a 7giorni
Da oltre7 giorni
a 15giorni
Da oltre15 giornia 1 mese
Da oltre1 mesefino a3 mesi
Da oltre3 mesifino a6 mesi
Da oltre6 mesifino a1 anno
Da oltre1 annofino a5 anni
Oltre5 anni
Durataindeter-minata
Attività per cassaA.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -A.2 Altri Titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR - - - - - - - - - - A.4 Finanziamenti 583 - - - - - - - - -
- Banche 583 - - - - - - - - - - Clientela - - - - - - - - - -
Passività per cassaB.1 Depositi e conti correnti 358 - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - - - Clientela 358 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio”C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale - 618 - - - 72 - 246 58 - - Posizioni lunghe - 313 - - - 36 - 123 29 - - Posizioni corte - 305 - - - 36 - 123 29 -
C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamentida ricevere - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili aerogare fondi - - - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - -- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - - C.7 Derivati creditizi
con scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizisenza scambio di capitale- Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - -
Valuta di denominazione: Altre valute
181
2. Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio
Forme tecnicheImpegnate Non impegnate Totale
31/12/13VB FV VB FV
Totale 31/12/13 134.374 134.374 1.800.619 320.145 1.934.993
1. Cassa e disponibilità liquide - - 44.384 - 44.384 2. Titoli di debito 134.374 134.374 318.451 318.451 452.825 3. Titoli di capitale - - 4.248 1.694 4.248 4. Finanziamenti - - 1.420.390 - 1.420.390 5. Altre attività finanziarie - - 4.392 - 4.392 6. Attività non finanziarie - - 8.754 - 8.754
Forme tecniche Impegnate Non impegnate Totale31/12/13
Totale 31/12/13 - 53.562 53.562
1. Attività finanziarie- Titoli - 53.562 53.562 - Altre - - -
2. Attività non finanziarie - - -
Le attività impegnate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2012 ammontavano a € 182.151 migliaiae si riferivano a titoli di debito.
3. Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio
Legenda: VB = valore di bilancio - FV = fair value
Tra le attività impegnate iscritte in bilancio sono presenti garanzie fornite a fronte delle operazionidi rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea per un ammontare di € 50.000 migliaia.
SEZIONE 4 - RISCHI OPERATIVI
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o daeventuali disfunzioni delle procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni;include il rischio legale - connesso principalmente alle cause passive per azioni revocatoriefallimentari, per operatività in strumenti finanziari e per vertenze diverse - ma non comprende irischi strategici e reputazionali.L’insieme dei rischi operativi è presidiato, nel suo complesso, dal “sistema dei controlli interni”;il Servizio Ispettorato ne valuta i livelli di efficacia ed efficienza attraverso un costantemonitoraggio effettuato a distanza ed in loco sull’attività svolta dalle singole unità operative.Il Servizio Sicurezza e antiriciclaggio svolge tra l’altro un’attività di controllo, generale e specifico,ad integrazione degli usuali controlli di linea svolti dalle strutture produttive, con riferimento airischi operativi connessi all’attività posta in essere dalla Banca; per quanto attiene ai risvoltinormativi e regolamentari la funzione opera in collaborazione con l’attività di revisione internaeffettuata dal Servizio Ispettorato.Il Servizio, in particolare, monitora lo stato di efficienza dei processi organizzativi e contabili,verificando l’adeguatezza dei controlli di linea, la possibilità di errori umani e tecnici e/o eventiimprevisti nelle varie fasi di lavoro.Il Servizio provvede altresì al monitoraggio dell’adeguatezza dei presidi finalizzati alla mitigazionedel rischio derivante da eventi criminosi, vandalici, eventi naturali, controllando lo stato delledifese attive e passive in essere nonché l’adeguatezza delle polizze assicurative finalizzate altrasferimento del rischio.Con riferimento alle procedure informatiche/telematiche, attua una costante e attenta vigilanzasul rispetto della normativa interna soprattutto in materia di sicurezza logica e fisica, conparticolare riferimento alle disposizioni contenute nel “Documento Programmatico sullaSicurezza”. I rischi informatici sono limitati tramite l’adozione di procedure e prodotti atti atutelare i dati aziendali e ad impedire accessi non autorizzati al Sistema Informativo della Banca.La protezione da attacchi ed intrusione nei sistemi informatici è presidiata attraverso opportuniapparati e procedure che controllano e verificano le credenziali di accesso; l’adeguatezza e lafunzionalità di tali apparati viene verificata periodicamente anche mediante simulazioni diintrusione.Relativamente al mantenimento dell’operatività a fronte di eventuali emergenze, in linea conquanto disposto dalla vigente normativa in materia, è stato effettuato lo studio dei processiaziendali che ha portato alla stesura del Piano di Continuità Operativa. Tale documento contienele indicazioni circa le modalità di intervento differenziate per tipologia di emergenza.Per il mantenimento del servizio, qualora l’eventuale emergenza dovesse coinvolgere il SistemaInformatico, nell’ambito del predetto Piano, è stato approntato un Piano di Disaster Recovery
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mediante un accordo con un primario fornitore esterno specializzato. Nel corso del 2013 haavuto luogo con esito positivo il consueto test annuale sulla funzionalità del sistema e delle relativeprocedure.Viene prestata particolare attenzione alla formazione e all’informazione del personale della Bancasia per quanto riguarda gli aspetti inerenti la sicurezza sia per quelli inerenti l’operatività bancaria. In merito a quanto disposto dalla vigente normativa in materia di salute e protezione dai rischinegli ambienti di lavoro, vengono periodicamente verificati i vari livelli di rischio presenti inBanca e la rispondenza degli apprestamenti atti all’eliminazione e/o alla mitigazione degli stessi.La specifica attività che si pone come obiettivo la definizione e l’individuazione di strutture,strumenti e metodologie preposti alla misurazione ed al controllo dei rischi di cui sopra, insintonia con quanto previsto nell’ambito del Nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea2”), vieneeffettuata anche in un’ottica prospettica per una gestione attiva dei rischi operativi. In proposito,la Banca ha scelto di adottare il “Basic Indicator Approach”.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
La stima di assorbimento patrimoniale della Banca sulla base dei dati al 31 dicembre 2013secondo quanto previsto dal sopra citato metodo adottato, ammonta a circa 9,5 milioni di euro.
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SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
A. Informazioni di natura qualitativa
L’adeguatezza dei mezzi patrimoniali, in rapporto alle prospettive di sviluppo ed all’evoluzionedella rischiosità, è da sempre oggetto di primaria attenzione e verifica da parte degli organiamministrativi della Banca. Il Consiglio di Amministrazione, nella determinazione delle linee strategiche della Banca,attribuisce una rilevante priorità alla consistenza e alla progressiva crescita del capitale proprioanche al fine di impiegarlo al meglio nell’espansione dell’attività della Banca, mantenendo unprudente profilo di rischio e con l’obiettivo di ottimizzare il ritorno per gli azionisti nel tempo.
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PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
B. Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
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Voci/Valori 31-dic-13 31-dic-121. Capitale 50.000 50.000 2. Sovrapprezzi di emissione 942 778 3. Riserve 83.032 78.395
- di utili 83.032 78.395 a) legale 18.822 17.820 b) statutaria 33.359 31.355 c) azioni proprie 4 6 d) altre 30.847 29.214
- altre - - 4. Strumenti di capitale - - 5. (Azioni proprie) (4) (6)6. Riserve da valutazione: 10.928 5.529
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.387 (1.943)- Attività materiali - - - Attività immateriali - - - Copertura di investimenti esteri - - - Copertura dei flussi finanziari - - - Differenze di cambio - - - Attività non correnti in via di dismissione - - - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali
a benefici definiti 112 43 - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate
valutate al patrimonio netto - - - Leggi speciali di rivalutazione 7.429 7.429
7. Utile (Perdita) d’esercizio 12.041 10.017 Totale 156.939 144.713
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
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31-dic-13 31-dic-12Attività/valori Riserva Riserva Riserva Riserva
positiva negativa positiva negativa1. Titoli di debito 2.861 338 1.468 3.464 2. Titoli di capitale 526 - - 81 3. Quote di O.I.C.R. 338 - 134 - 4. Finanziamenti - - - - Totale 3.725 338 1.602 3.545
Titoli Titoli Quote Finanziamentidi debito di capitale di O.I.C.R.1. Esistenze iniziali (1.996) (81) 134 - 2. Variazioni positive 6.031 607 204 -
2.1 Incrementi di fair value 5.000 607 204 - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 1.031 - - -
da deterioramento - - - - da realizzo 1.031 - - -
2.3 Altre variazioni - - - - 3. Variazioni negative 1.512 - - -
3.1 Riduzioni di fair value 56 - - - 3.2 Rettifiche da deterioramento - - - - 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive:
da realizzo 1.456 - - - 3.4 Altre variazioni - - - -
4. Rimanenze finali 2.523 526 338 -
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
2.1 Patrimonio di Vigilanza
A. Informazioni di natura qualitativa
Il Patrimonio di Vigilanza costituisce il principale punto di riferimento nelle valutazionidell’Organo di Vigilanza ai fini della stabilità delle singole banche e del sistema. La normativaspecifica che su di esso sono fondati i più importanti strumenti di controllo, quali il coefficientedi solvibilità, i requisiti a fronte dei rischi di mercato, le regole sulla concentrazione dei rischi esulla trasformazione delle scadenze. Il Consiglio di Amministrazione esamina ed approvasemestralmente gli aggregati che compongono il Patrimonio di Vigilanza in modo da verificaresia la loro congruenza con il profilo di rischio assunto, sia la loro adeguatezza ai piani di sviluppodella Banca.Si evidenzia che a seguito della Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013 - parte seconda - capitolo14 - sezione II - par. 2, ultimo capoverso - relativa al trattamento delle riserve da rivalutazionedei titoli di debito detenuti nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, laBanca ha optato per l’approccio simmetrico e quindi, ai fini del calcolo del patrimonio divigilanza, le plusvalenze e le minusvalenze dei titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesiappartenenti all’Unione Europea e presenti nel portafoglio AFS vengono neutralizzate.
1. Patrimonio di base
Il Patrimonio di base è rappresentato dal capitale sociale, dai sovrapprezzi di emissione, dalleriserve e dalla quota di utile 2013 che, nel presupposto di approvazione di riparto da partedell’assemblea dei soci, verrà destinata a riserve; gli elementi negativi sono costituitiesclusivamente dalle immobilizzazioni immateriali.
2. Patrimonio supplementare
Il Patrimonio supplementare della Banca è costituito essenzialmente dalle riserve di rivalutazionenon affluite al capitale.
3. Patrimonio di terzo livello
Alla data del 31 dicembre 2013 nel Patrimonio della Banca non figurano elementi di terzo livello.
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B. Informazioni di natura quantitativa
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Voci/Valori 2013 2012A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 139.854 133.468 B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: - (859)
B.1 - Filtri prudenziali IAS /IFRS positivi (+) - - B.2 - Filtri prudenziali IAS /IFRS negativi (-) - (859)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 139.854 132.609 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base - - E. Totale patrimonio di base (TIER1) (C-D) 139.854 132.609 F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione
dei filtri prudenziali 8.475 7.524 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: (467) (26)
G.1 - Filtri prudenziali IAS /IFRS positivi (+) - - G.2 - Filtri prudenziali IAS /IFRS negativi (-) (467) (26)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 8.008 7.498 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare - - L. Totale patrimonio supplementare (TIER2) (H-I) 8.008 7.498 M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare - - N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 147.862 140.107 O. Patrimonio di terzo livello (TIER3)P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER3 (N+O) 147.862 140.107
Sezione 2.2. Adeguatezza patrimoniale
A. Informazioni di natura qualitativa
Come risulta dalla tabella sulla composizione del patrimonio di vigilanza e sui coefficienti, laBanca, al 31 dicembre 2013, presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischioponderate pari al 10,58% ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischioponderate pari al 11,19%. L’entità del patrimonio “libero” rispetto al coefficiente richiesto dell’8%è tale da assicurare, oltre all’ampio rispetto dei requisiti in termini di coefficienti, adeguati marginidi crescita.
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B. Informazioni di natura quantitativa
Importi ImportiCategorie/Valori non ponderati ponderati/requisiti
2013 2012 2013 2012A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 2.731.602 2.699.315 1.201.832 1.090.822 1. Metodologia standardizzata 2.731.602 2.699.315 1.201.832 1.090.822 2. Metodologia basata sui rating interni - - - -
2.1 Base - - - - 2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - - B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 96.147 87.266 B.2 Rischi di mercato 75 245
1. Metodologia standard 49 170 2. Modelli interni - - 3. Rischio di concentrazione 26 75
B.3 Rischio operativo 9.498 8.787 1. Metodo base 9.498 8.787 2. Metodo standardizzato - - 3. Metodo avanzato - -
B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Altri elementi del calcolo - - B.6 Totale requisiti prudenziali 105.720 96.298
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTIDI VIGILANZAC.1 Attività di rischio ponderate 1.321.505 1.203.727 C.2 Patrimonio di base / Attività di rischio
ponderate (Tier 1 capital ratio) 10,58% 11,02%C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 /
Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 11,19% 11,64%
Non sono state effettuate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda, nénel corso dell’esercizio né dopo la chiusura del medesimo.
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PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTIIMPRESE O RAMI D’AZIENDA
La Banca ha identificato le parti correlate e la relativa operatività sulla base di quanto previstodal principio contabile IAS n. 24 par. 9.In particolare sono considerate parti correlate:- Amministratori, Sindaci, Direttore Generale, Condirettore Generale e Direttori Centrali;- Altre parti correlate: a) stretti familiari degli Amministratori, Sindaci, Direttore Generale,
Condirettore Generale Direttori Centrali nonché le società controllate o collegate sia daipredetti Amministratori, Sindaci, Direttore Generale, Condirettore Generale e DirettoriCentrali, sia dai relativi stretti familiari.
L’iter istruttorio relativo alle richieste di affidamento avanzate dalle parti correlate ha seguito ilmedesimo processo di concessione del credito adottato per altre parti non correlate di analogomerito creditizio. Dal 2013 trova inoltre applicazione la normativa prevista dalla circolare dellaBanca d’Italia n.263 del 27 dicembre 2006 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per lebanche”: Titolo V, Capitolo che disciplina le attività di rischio e i conflitti di interesse neiconfronti di soggetti collegati. Per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitanofunzioni di amministrazione, direzione e controllo della Banca, trova anche applicazione l’art.136 del D.Lgs. 385/93 (Testo Unico Bancario); nei confronti di tali soggetti, indipendentementedalla natura di parti correlate e dall’importo, le operazioni formano oggetto di deliberazione delConsiglio di Amministrazione da assumersi all’unanimità e con il voto favorevole di tutti iSindaci, fermi restando gli obblighi previsti dal Codice Civile in materia di interessi degliamministratori.I rapporti tra la Banca e i propri esponenti ed i soggetti connessi sono riconducibili alla normaleattività della Banca e sono posti in essere a condizioni di mercato ovvero applicando leconvenzioni riservate ai dipendenti, laddove ne ricorrano i presupposti, ai sensi della normativainterna.
1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategica.
I compensi riconosciuti ai predetti esponenti sono riportati sinteticamente nella seguente tabella.
Esponenti Aziendali
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PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Emolumenti Indennità di Oneri fine rapporto previdenziali
Amministratori 2.040 - 73 Dirigenti 1.431 105 463Sindaci 149 - 5
Le forme di retribuzione indicate nella tabella rientrano fra quelle previste dallo IAS,comprendono tutti i benefici e sono rappresentate da qualsiasi forma di corrispettivo pagato.
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
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Debiti verso Crediti verso Garanzie Garanzie Transazioni Interessi attivi Interessiparti correlate parti correlate rilasciate ricevute e commissioni passivi
Amministratori 3.013 1.047 - 9.400 23.009 78 17 Dirigenti 688 222 - 1.588 1.581 4 3 Sindaci 265 89 - 280 1.639 16 10 Altre parti correlate 38.461 26.971 333 2.412 528.898 1.458 422
Durante l’esercizio 2013 non sono state poste in essere dalla Banca operazioni di natura atipicaod inusuale né con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate; le condizioniapplicate alle parti correlate sono condizioni di mercato. Le transazioni con controparti correlatesi riferiscono principalmente a negoziazione di strumenti finanziari.Non vi sono crediti verso parti correlate classificati nella categoria dei crediti dubbi e non sonostate rilevate, nell’esercizio, perdite a fronte di crediti verso parti correlate.
3. Informazioni sulle operazioni con la Società di Revisione
Si riepilogano nella tabella seguente, i corrispettivi per i servizi resi per la revisione legale e pergli altri servizi resi dalle società appartenenti al network PricewaterhouseCoopers al netto di ivae spese vive.
Società Attività svolta OnorariPricewaterhouseCoopers SpA Revisione legale del bilancio d’esercizio 43PricewaterhouseCoopers SpA Attività necessarie per la verifica della
regolare tenuta della contabilità 9PricewaterhouseCoopers SpA Revisione contabile limitata della
relazione semestrale 10TLS - Associazione Professionale Assistenza tributaria 31di Avvocati e CommercialistiTLS - Associazione Professionale Attività assistenza Qualified Intermediary 3di Avvocati e Commercialisti
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La Banca non ha accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRISTRUMENTI PATRIMONIALI
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Ottemperando alle istruzioni di compilazione di cui alla Circolare 262 emanata dalla Bancad’Italia e a quanto richiesto dall’IFRS 8, la Banca, non essendo società quotata, non riportainformazioni economiche e patrimoniali distribuite per settore e per area geografica.
PARTE L - INFORMATIVA DI SETTORE
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RELAZIONEDELLA SOCIETÀDI REVISIONE
BANCA PASSADORE & C.
BA
NC
A P
AS
SA
DO
RE
& C
.
BILANCIO 2013126° ESERCIZIO
BIL
AN
CIO
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