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POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO 20 Dicembre 2006 PROGETTO INTEGRATO “DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI” SETTORE: AREE URBANE E RETI DI COMUNI TERRITORIALE UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

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POR SARDEGNA 2000-2006

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

20 Dicembre 2006

PROGETTO INTEGRATO “DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA

URBANA DI CAGLIARI”

SETTORE: AREE URBANE E RETI DI COMUNI

TERRITORIALE

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI

PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/2

INDICE

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO................................................................................ 4

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ................................................................. 7

3. PARTENARIATO DI PROGETTO .................................................................................................... 10

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto........................... 10

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto........................................................ 16

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 18

4.1. Analisi di contesto................................................................................................... 18

4.2. Analisi SWOT ............................................................................................................. 60

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................... 65

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi ................................................................. 65

5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari 72

5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la

Predisposizione dei Progetti Integrati” ................................................................ 90

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 92

6.1. Definizione della strategia..................................................................................... 92

6.2. Definizione delle operazioni.................................................................................. 92

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ...................................... 115

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale................................................................. 119

6.5. Definizione degli indicatori.................................................................................. 122

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO ........................................................ 126

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/3

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni ........ 126

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per

l’attuazione dell’operazione. .............................................................................134

7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo................................................................................................................... 137

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO .............................................................. 144

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150/4

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato

DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

� Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)

Tipologia di Partenariato di Progetto

Barrare la Casella di Interesse

Industria, Artigianato e Servizi Regionale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �

Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �

Rete Ecologica Regionale. Regionale �

Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �

Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �

Inclusione, Sociale Regionale �

Sicurezza e Legalità. Regionale �

Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �

Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �

Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.

Territoriale �

Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �

Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari � Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �

Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �

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C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero

Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 10 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 19 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)

2

Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico 3 Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista 1 Associazione Culturale 12 Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico)

6

Altro: Istituzioni pubbliche

10

Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Organismo Posta Elettronica

MARROCU LUCIANO Provincia di Cagliari [email protected]

CONGIU MARIA SILVANA Università di Cagliari [email protected]

FRONGIA FABRIZIO Imago Mundi Associazione [email protected]

LAI ADA Comune di Cagliari [email protected]

LOI ANNA PAOLA Comune di Quartu Sant’Elena [email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data 18 dicembre 2006

Luogo Sala ex cappella della Provincia di Cagliari - Cagliari

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D. Approvazione del Progetto Integrato

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data 18 dicembre 2006

Luogo Sala ex cappella della Provincia di Cagliari - Cagliari

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato

Regionale/Provinciale

Data

Luogo

E. Presentazione del Progetto Integrato

Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Firma

MARROCU LUCIANO

CONGIU MARIA SILVANA

FRONGIA FABRIZIO

LAI ADA

LOI ANNA PAOLA

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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO

Il presente lavoro comprende e sviluppa il progetto denominato originariamente dal laboratorio provinciale

“Cultura aree urbane”. La ridenominazione non è un atto casuale e di poco conto, quanto un’operazione

tesa a sottolineare il forte bisogno, emerso nel corso dell’attività del tavolo di Partenariato, di creare le

condizioni per migliorare gli strumenti di gestione integrata delle attività culturali nell’area urbana di

Cagliari.

L’obiettivo generale del progetto si identifica nella creazione del Distretto culturale dell’Area urbana di

Cagliari, inteso quale strumento necessario per attuare l’integrazione sistemica e favorire la realizzazione

dei seguenti obiettivi specifici:

• attuazione di un sistema integrato di gestione delle attività culturali nell’Area urbana di Cagliari • definizione di un sistema di valorizzazione, informazione e promozione adeguato ed integrato • ottimizzazione della gestione e della produzione artistica • tutela del patrimonio culturale esistente anche al fine di migliorare la sostenibilità del contesto • effettiva fruibilità del patrimonio culturale • investimento in figure professionali specializzate nei luoghi della cultura e dello spettacolo

Appartengono all’Area in questione i Comuni di Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas,

Maracalagonis, Monastir, Monserrato, Quartu S. Elena, Quartucciu, Pula, San Sperate, Sarroch, Selargius,

Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Uta, che idealmente formano un triangolo omogeneo incuneato tra due

realtà territoriali profondamente diverse tra loro.

L’elemento territoriale determina il riferimento fisico, lo scenario entro il quale si riconoscono presenze e

processi che rinviano ad un concetto di cultura ampio, che comprende beni e produzioni materiali e

immateriali, strutture e servizi di diverso spessore, ampiezza e livello di conoscenza, ma che si ritiene

costituiscano il patrimonio di base per un’offerta culturale integrata. Prendendo in esame questa

espressione occorre dire che quando si parla di offerta culturale non si pensa ad un’operazione meramente

economica, ma anche ad un investimento sociale rivolto all’arricchimento della popolazione residente, a

una larghissima e articolata fascia di fruitori che, all’interno di un meccanismo virtuoso, possano essere

beneficiari ma anche investitori. Si pensa insomma alle attività culturali come fattore di sviluppo

sostenibile.

Per quanto attiene al concetto di integrazione, questo appare legato tanto ad azioni interne al settore

culturale (considerato in un’accezione ampia comprensiva sia dei servizi alla fruizione, per i quali rilevante

sarà l’investimento in nuove tecnologie e multimedialità, sia dell’industria culturale legata alle

riproduzioni, alla musica, all’editoria se non anche alla produzione di gadget promozionali) quanto esterne

ad esso, ad altri “mondi” con cui si possono stringere alleanze virtuose. Il riferimento più immediato è

naturalmente al settore turistico, rispetto al quale esistono facili convergenze; senza escludere altre

occasioni di connessione con settori quali, a mero titolo esemplificativo, l’artigianato tipico o

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l’enogastronomia, attraverso i quali risulta possibile non solo non perdere la qualità del risultato, ma anzi

incrementare l’impatto ed il valore aggiunto dell’azione proposta in termini di crescita del territorio.

L’intento è quello di esprimere una progettualità in riferimento ad un territorio complesso che pur nelle

inevitabili differenze presenta numerosi elementi di coesione.

Analizzando il contesto, emerge una situazione piuttosto variegata in cui la città di Cagliari rappresenta

sicuramente un apice positivo per il buon numero di beni e di servizi che ospita al suo interno, ma che

attualmente non si interfaccia al meglio col territorio che la circonda. Quest’ultimo, del resto – per cause

che qui non è possibile considerare – è solo all’inizio di un processo di conoscenza del proprio potenziale

attrattivo in termini culturali e della capacità di valorizzarlo.

Ciò che emerge, dunque, è che si è in presenza di un territorio nel quale è necessario creare corretti

equilibri, valorizzare al meglio tutte le potenzialità e costruire percorsi in cui le proposte non si fermino ai

confini amministrativi ma li travalichino, in cui le strategie non siano contraddittorie o sovrapposte, in cui

oltre all’eccellenza, si tenga conto delle opportunità offerte dal patrimonio diffuso.

Il territorio ha sicuramente un potenziale notevole. Qui si concentrano beni di notevole interesse, si

riconoscono aree di pregio ambientale e paesaggistico, persistono usanze e tradizioni che convivono con

elementi di modernità; spazi sovraffollati si alternano a luoghi isolati, grandi eventi coesistono con la

sperimentazione. Questa varietà e vivacità risulta però indebolita dalla visione localistica dell’intervento

culturale nei confronti della quale il progetto integrato si pone l’obiettivo di dare una netta inversione di

rotta.

Se fino ad oggi i proprietari o detentori del patrimonio culturale hanno ragionato in un’ottica di

salvaguardia o di manutenzione dei loro beni ma poco nella prospettiva della condivisione e

dell’integrazione, e se gli spettacoli o i grandi eventi non hanno avuto la capacità di avere ricadute oltre il

luogo in cui si sono svolti, il processo di concertazione attivato negli ultimi mesi, che ha portato alla

definizione del progetto integrato “Distretto Culturale dell’area urbana”, ha posto le basi affinché si creino

sinergie operative tra tutti i soggetti portatori di interessi, permettendo al territorio di attivarsi in maniera

cooperativa e collaborativa per rispondere alle esigenze di una domanda culturale (e turistica) evoluta e

selettiva.

Al fine di dare forza concreta, capacità operativa e solidità al “Distretto Culturale” si è ritenuto opportuno

individuare un sistema di gestione che tenda a stabilizzare nel tempo, al di là delle esigenze contingenti

legate all’attuazione del Progetto Integrato, la rete di rapporti, relazioni, impegni e risorse generatasi

attraverso questa prima occasione di lavoro congiunto. Tale impostazione è stata formalizzata nell’Accordo

di Cooperazione sottoscritto ed allegato al progetto.

Vi sono, quindi, i presupposti affinché l’integrazione e la condivisione diventino una pratica quotidiana,

piuttosto che essere vissute come espletamento episodico di un dovere formale richiesto da una procedura

amministrativa. Si tratta di una pratica, una buona pratica, fatta di conoscenza, di dialogo, di confronto, di

aperture che in questo momento sta maturando nel mondo della cultura dell’area urbana, sebbene ad oggi

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esista un solo esempio di gestione integrata in tutto il territorio (Consorzio Camù – Cagliari) ed il resto,

quando gestito, sia gestito in modo autoreferenziale.

Le precondizioni perché si possa considerare attuabile questo percorso sono già esistenti: nei riferimenti

legislativi del Codice Urbani (art. 112 e seguenti), nella legislazione regionale, in una serie di impegni, per

ora informali, che all’interno del partenariato sono stati assunti come risultato di un primo approccio non

strutturato alla questione. Si intende costruire, ed in parte si è già costituito, un partenariato coeso, in grado

di contribuire, per quanto di rispettiva competenza a ciascuno dei sottoscrittori, allo sviluppo dell’area

urbana mettendo al centro dell’azione le attività culturali nel senso ampio di cui si è parlato.

È bene sottolineare che il progetto beneficia di un partenariato qualificato e altamente rappresentativo che

secondo un approccio multiattore e multilivello comprende: la Provincia di Cagliari, il MIBAC, i maggiori

Comuni dell’Area, l’Università degli Studi di Cagliari, la Fondazione Teatro Lirico, il CNR, un buon

numero di operatori culturali privati portatori di esperienze innovative, una buona rappresentanza di

professionalità artistiche. Si tratta di una ottima sintesi del settore culturale, disponibile a nuovi contributi,

che potrebbe a sua volta essere il tramite verso ulteriori aperture, con un effetto-eco dai caratteri

autenticamente innovativi.

Il progetto è piuttosto ambizioso:

- mette in campo oltre i trenta soggetti, pubblici e privati, proponenti le iniziali manifestazioni

d’interesse, il numeroso ed articolato partenariato a cui ciascun proponente inizialmente si è

legato, per cui ogni proposta progettuale confluita nel progetto integrato ha –oltre il proponente-

diversi partner spesso titolari di operazioni specifiche;

- prevede più di cento operazioni;

- richiede € 125.955.939,12 di finanziamento e la prospettiva di un lavoro integrato nel campo

culturale, nell’ ambito territoriale più delicato, sotto molti punti di vista, della intera regione

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3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

Comune di Cagliari Forum dei Sindaci D113/5h

Comune di Cagliari Cabina di regia Sistema museale citta di Cagliari

D113/5i

Comune di Cagliari Carta Musei D113/15h Comune di Cagliari Call center/Numero verde D113/3a Comune di Cagliari Ufficio stampa D113/3b Comune di Cagliari Materiali informativi D113/3c Comune di Cagliari Sito web: portale cultura D113/3d Comune di Cagliari postazioni audiovisive D113/3g Comune di Cagliari GIS positioning D113/3h Comune di Cagliari Campagne pubblicitarie D113/3i Comune di Cagliari Mailing mirato D113/5b Comune di Cagliari Prodotti mediali/digitali D113/5c Comune di Cagliari Prodotti editoriali D113/5d Comune di Cagliari Attività promo/educative D113/4f Comune di Cagliari Organizzazione Fiere D113/4o Comune di Cagliari Monumenti Aperti D113/5a Comune di Cagliari Convegni, seminari D113/5f

Comune di Cagliari Campagna di sensibilizzazione sulle risorse storiche e architettoniche dell'area

D113/7

Comune di Cagliari Partecipazione a Fiere D113/5e Comune di Cagliari Workshop, educational D113/5g Comune di Cagliari Sistema Qualità D113/15l

Comune di Cagliari Help desk produzioni (Film commission)

D113/3f

Comune di Cagliari Attività espositive/mostre D113/4a Comune di Cagliari Attività di sport/spettacolo D113/4d Comune di Cagliari Itinerari del patrimonio religioso D113/23

Comune di Cagliari

Opere di completamento - Recupero della porzione meridionale fortificata - Bastione di Santa Caterina/Fontana Bona

D113/25

Comune di Cagliari Completamento funzionale della struttura polifunzionale "Villa Muscas"

D113/29

Comune di Cagliari Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura Castello di S. Michele

D113/31

Comune di Cagliari Interventi di ottimizzazione D113/32

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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riqualificazione del centro d'arte e cultura Lazzaretto

Comune di Cagliari Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura Exmà

D113/33

Comune di Cagliari Centro d'arte e cultura "il ghetto" D113/34

Comune di Cagliari

Realizzazione di un capannone necessario per il ricovero delle strutture espositive per mostre e spettacoli nella città di Cagliari

D113/38

Comune di Cagliari Mediateca del Mediterraneo D113/41

Comune di Cagliari Innovazione tecnologica e deposito scene Teatro Lirico

D113/4e

Comune di Cagliari PODcasting D113/4n

Comune di Cagliari Lavori di ristrutturazione del teatro massimo - completamento

D113/28

Comune di Cagliari

Adattamento museale delle grotte adiacenti ai giardini pubblici di pertinenza della galleria comunale d'arte

D113/36

Comune di Cagliari Ottimizzazione del servizio bibliotecario, le biblioteche itineranti

D113/30

Comune di Cagliari Servizi di pubblica lettura D113/4i Comune di Cagliari Bibliobus D113/4l Comune di Cagliari Formazione manageriale D113/15i Comune di Cagliari Formazione D113/4m Comune di Elmas Parco culturale di Santa Caterina E 202/3

Comune di Elmas Città dell’arte, della musica e dello spettacolo

M100/09

Comune di Elmas Comunità Espressione (completamento teatro)

M100/08

Comune di Elmas Completamento teatro e realizzazione laboratori teatrali

M96

Comune di Monserrato Centro polifunzionale E 626/3

Comune di Quartu Sant’Elena Percorso tematico sull’archeologia industriale

E 621/10

Comune di Quartu Sant’Elena Portale della città di Quartu Sant’Elena E 621/15

Comune di Quartu Sant’Elena Piano di comunicazione del sistema integrato

E 621/16

Comune di Quartu Sant’Elena Percorso tematico Ambiente e Paesaggio

E 621/6

Comune di Quartu Sant’Elena Percorso tematico relativo all’archeologia

E 621/7

Comune di Quartu Sant’Elena Itinerario tematico relativo all’architettura militare

E 621/8

Comune di Quartu Sant’Elena Itinerario incentrato sul tema dell’architettura civile

E 621/9

Comune di Quartu Sant’Elena Offerta museale della città E 621/11 Comune di Quartu Sant’Elena Studio di fattibilità E 621/17

Comune di Quartu Sant’Elena Restauro della Chiesa di San Pietro di Ponte

E 621/1

Comune di Quartu Sant’Elena Percorsi del sentimento religioso E 621/12

Comune di Quartu Sant’Elena Interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio denominato

E 621/2

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Sa dom’e farra Comune di Quartu Sant’Elena Recupero fortini militari località Is Lois E 621/3

Comune di Quartu Sant’Elena Interventi di valorizzazione della Villa Romana in località Quartu – Sant’Andrea

E 621/4

Comune di Quartu Sant’Elena Lavori di restauro di Villa Fadda E 621/5

Comune di Quartu Sant’Elena Potenziamento di supporto della promozione territoriale GIS

E 621/14

Comune di Quartu Sant’Elena Fornaci Picci G 83/24

Comune di Quartu Sant’Elena Adeguamento del sistema ricettivo e dei servizi (formazione)

E 621/13 A

Comune di Quartucciu Parco culturale "Sergio Atzeni" G83/26 Comune di Quartucciu Parco archeologico Pill’e Matta O221/3

Comune di San Sperate Riordino dell’Archivio Storico comunale, realizzazione di un database archivistico

B 295

Comune di San Sperate Completamento Teatro della Maschera E 418 Comune di Sestu Guida al patrimonio culturale sestese G 8/2 Comune di Sestu Manuale di stile G 8/3

Comune di Sestu Realizzazione di un filmato sulla cultura sestese

G 8/6

Comune di Sestu Progettazione e realizzazione materiali comunicativi cartacei

G 8/7

Comune di Sestu Cartellonistica e pannellistica G 8/8

Comune di Sestu Organizzazione di cicli, di conferenze e seminari

G 8/4

Comune di Sestu Analisi e ricerca sul patrimonio culturale

G 8/1

Comune di Sestu Allestimento di un centro culturale G 8/5

Comune di Settimo San Pietro

Itinerario archeologico e ambientale (Arca del tempo - Centro di sperimentazione didattica e divulgativa)

E 150

Comune di Sinnai Scavi Bruncu Mogamu D 260/2 Consiglio Nazionale delle Ricerche - ISEM Master e corsi per operatori culturali

Dipartimento di Fisica - Università di Cagliari - Museo della Fisica

Costruzione di un Centro della scienza per la divulgazione/diffusione della cultura scientifica

H57

Direzione didattica Santa Caterina Centro Polivalente di orientamento e attività culturali, sportive e laboratoriali

D113

Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggisti della Sardegna

Messa a disposizione delle banche dati e dei materiali informativi relativi ai beni di interesse del territorio dell’area urbana di Cagliari

D113

Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Festival Sant’Efisio D 37

Istituto Comprensivo Via Mameli Centro Polivalente di orientamento e attività culturali, sportive e laboratoriali

D113

Istituto Comprensivo Via Manno Centro Polivalente di orientamento e attività culturali, sportive e laboratoriali

D113

Istituto Comprensivo Via Stoccolma Centro Polivalente di orientamento e attività culturali, sportive e laboratoriali

D113

Istituto Comprensivo Viale Colombo Centro Polivalente di orientamento e attività culturali, sportive e laboratoriali

D113

Provincia di Cagliari Valorizzazione sistema museale O 126

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/13

Provincia di Cagliari Agenzia culturale per una rete di servizi rivolta ai bambini e ai ragazzi

O 131

Provincia di Cagliari Ufficio Europa per la Cultura B 149

Provincia di Cagliari Recupero archeologico nella laguna di Santa Gilla

E 202/1

Provincia di Cagliari Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari comunale dell’area vasta

B 153

Soprintendenza ai BAPPSAE per le provincie di Cagliari e Oristano

Riqualificazione Urbana tramite la rivitalizzazione delle attività culturali nel Parco Archeologico di San Saturnino

B 109

Soprintendenza ai BAPPSAE per le provincie di Cagliari e Oristano

Recupero ex Monastero di Santa Chiara B108

Università degli Studi di Cagliari Creazione del Museo integrato "Natura e cultura della Sardegna"

A 136/2

Università degli Studi di Cagliari Nuovo allestimento dell'Archivio Storico

A 136/1

Università degli Studi di Cagliari Costruzione di un Centro della scienza per la divulgazione/diffusione della cultura scientifica

A 136/3

Università di Cagliari – Centro interdipartimentale per preistoria e la protostoria nel Mediterraneo

Ristrutturazione di edificio da adibire a centro di ricerca, alta formazione e servizi nel settore dei beni culturali

D 711

Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

Ad Hoc Culture srl - Spettacolo Sardegna Salt City

Askos cooperativa a r.l. Sviluppo di siti culturali (colle S.Elia, Museo di Storia Militare, Sistema museale storico militare)

B 243

Azienda Cultura Miglioramento della fruibilità dell’archivio storico di San Sperate

F 452

Cada Die Teatro Società Cooperativa Riadeguamento di spazi per la realizzazione di una scuola per le arti sceniche e lo spettacolo

D 360

Centro studi danza animazione arte terapia società cooperativa sociale

Segni e Sogni D113

Consorzio Camu' Attività promo/educative D113 Consorzio Camu' Attività espositive/mostre D113 Di Sanciu Luigi Complesso Museale Multumediale F 64 F M Studio di Maciocco Mario Casa discografica itinerante e spettacolo C 186 ItinerArte srl organizzazione fiere D113 ItinerArte srl PODcasting D113

Spettacolo Sardegna Help desk produzioni (Film commission)

D113

Teatro Stabile della Sardegna Realizzazione di una Scuola per arti sceniche e spettacolo: formazione

D113

Space SpA- Via Torelli, 24/26- Prato

Valorizzazione sistema museale O 126

Società cooperativa l’Aleph- Cagliari- Agenzia culturale per una rete di servizi O 131

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Maria Luisa Del Rio

rivolta ai bambini e ai ragazzi

Tuttestorie Società Cooperativa a r.l. –Cagliari- Manuela Fiori

Agenzia culturale per una rete di servizi rivolta ai bambini e ai ragazzi

O 131

Cooperativa intermedia –Cagliari- Sara Bianto

Agenzia culturale per una rete di servizi rivolta ai bambini e ai ragazzi

O 131

Società Cooperativa Intermedia- Cagliari- Sara Bianto

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Cooperativa L’Aleph- Cagliari- Maria Luisa Del Rio

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Società XSystems s.r.l.- Cagliari-Giovanni Solinas

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Società Tesauro s.n.c.- Cagliari- Rita Atzori

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Società Umanitaria c.s.c –Cagliari_ Antonello Zanda

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Cooperativa La Memoria Storica- Cagliari- Maria Teresa Sulis

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Consorzio Sardinia Media Factory- Cagliari- Sergio Benoni

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

ANTAS Ass. Nazionale Teatro Autonomo Sardo

Manifestazione culturale Cuncambias C 33

Arciconfraternita dei Genovesi Museo Arciconfraternita dei Genovesi

Associazione Aquilegia Museo naturalistico a scuola - museo aperto

Associazione Imago Mundi Monumenti Aperti F 77 Associazione Imago Mundi organizzazione convegni, seminari

Associazione Orientare Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale

E 126

Associazione Paideia Centro Polivalente di orientamento e attività culturali, sportive e laboratoriali

Carovana S.M.I. Creazione di uno spazio per la danza contemporanea e div. Formazione durabile e alta formazione

B 248

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150/15

Carovana S.M.I. Programma di alta formazione per la danza

D113

Choreia - Centro Studi Danza e Arte Formazione discipline artistiche B 213 Chourmo ass.ne culturale Fiera del libro Consorzio Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline

Riconversione a museo di edifici industriali

G83/6

Isola Mediterranea Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale e turistico

E 125

Miradas Realizzazione festival musicale nel 2007 nel quartiere Castello di Cagliari

B 238

Scuola d'arte drammatica - Akroama Attività della Scuola d'Arte drammatica 2006 / 2008

Centro Interculturale Fairuz- Comunità Libanese in Sardegna- Cagliari- Imod Hamdar

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Associazione Ciechi Ipovedenti Retinopatici Sardi RP Sardegna- Cagliari- Alfio Desogus

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Associazione Rainbow P.A.- Cagliari- Gianni Atzeni

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

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150/16

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno

Specifico

Identificazione di tutte le forme

consentite dalla normativa per la

semplificazione e snellimento delle

pratiche amministrative di competenza.

Indispensabile DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA SARDEGNA

Piena disponibilità, fatte salve le

esigenze di tutela e conservazione, alle

iniziative di intervento volte al restauro,

ripristino e manutenzione dei beni

culturali presenti nell’area.

Indispensabile

COMUNE DI SELARGIUS

Disponibilità alla individuazione di

azioni di partecipazione al progetto

mediante la riqualificazione dell’area

denominata “ex polveriera” sita nel

territorio comunale per la sua

trasformazione in sito di interesse

scientifico e ambientale

Rilevante

COMUNE DI MONSERRATO

Disponibilità a verificare la possibilità di

identificare e destinare una struttura

dedicata al progetto o un’area per la

realizzazione della stessa (edificio da

adibire a Centro della Scienza)

Rilevante

I l partenariato territoriale che presenta la proposta progettuale integrata “Distretto culturale dell’area urbana” è composto da un numero vario ed eterogeneo di soggetti. In particolare si trovano diversi enti locali (Comuni, Provincia), imprese, associazioni culturali e istituzioni pubblico/privato. Il partenariato rispecchia perfettamente le professionalità e le competenze presenti nel territorio in ambito culturale, sia da un punto di vista giuridico che dal punto di vista dei “settori” culturali presenti (Museale, culturale, spettacolo..). Con apposito protocollo d’intesa e accordi di cooperazione, il partenariato ha definito gli ambiti operativi comuni che intende perseguire, e definito ruoli e compiti dei componenti. In particolare intende portare avanti una gestione unitaria ed integrata del progetto per rafforzare ulteriormente il raccordo tra i partner pubblici e privati operanti del distretto, identificare tavoli tecnici, di approfondimento tematico ed uffici specializzati di supporto.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/17

Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico

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150/18

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo

Il contesto di riferimento del progetto è rappresentato dall’area urbana di Cagliari, costituita dai comuni

di Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monastir, Monserrato, Quartu

S.Elena, Quartucciu, Pula, San Sperate, Sarroch, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Uta,

con una popolazione complessiva di oltre 416.000 abitanti, pari al 25% dell’intera popolazione

regionale e a oltre il 70% di quella provinciale (Tab. 1).

Intorno al capoluogo si sviluppa un continuum urbanistico che prosegue, senza soluzione di

continuità, in aree che appartengono ad altri Comuni determinando l'integrazione di tali aree e degli

abitanti ivi insediati all'interno di un unico sistema economico, sociale e culturale.

Sia pure tra contraddizioni e limiti, la città ha acquistato, nel corso di questi ultimi anni, un rilievo

internazionale, grazie soprattutto all'intensificarsi delle attività industriali e commerciali ed al

completamento del porto-canale.

Questa grande area urbana, protesa sul Mediterraneo, si pone oggi come tramite naturale per gli

scambi e le relazioni di cooperazione tra l'Europa, l'Africa ed i Paesi Arabi , (incentivata anche da un

tessuto sociale multietnico in crescita nell’area) e sollecita quindi la creazione di un ambito e di un

processo associativo (tra il "capoluogo" e le altre municipalità che vivono nell'area) con finalità di

pianificazione e di gestione. Oggi, infatti, non vi è problema economico, di infrastrutture, di servizi

essenziali, che non richieda ed imponga, per soluzioni adeguate, un contesto operativo più ampio ed

una nuova dimensione, anche territoriale.

Lo sviluppo di Cagliari, la tutela dei suoi valori storici e di civiltà, la salvaguardia dei beni ambientali ed

architettonici che ancor oggi conserva, la funzione stessa della città, sono pertanto indissolubilmente

legati all'idea ed alla concreta attuazione di un "piano integrato" di sviluppo, riequilibrio e salvaguardia

dell'intera area urbana, che potrebbe rappresentare un importante punto di riferimento, anche a livello

europeo, per la sperimentazione - in ambito mediterraneo - di processi di armonizzazione tra attività

produttive, ambiente naturale, patrimonio storico, beni culturali ed artistici.

La centralità del contesto per ciò che concerne l’offerta culturale consente peraltro di ragionare in

termini di servizio rispetto all’intero territorio regionale, con un’irradiazione, in particolare per ciò che

concerne i servizi di rete, che si diparte dal contesto di riferimento per raggiungere le aree più

periferiche del tessuto regionale. Il contesto di riferimento del progetto, pertanto, è rappresentato dal

tessuto urbano solo in termini di valorizzazione funzionale del patrimonio locale, mentre si sviluppa e

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150/19

si amplia fino a raggiungere i confini regionali per ciò che concerne l’offerta di servizi e beni

strumentali, assumendo la connotazione di un sistema vasto di natura settoriale.

Dinamiche e struttura demografica

Un dato significativo del sub-ambito è la perdita di popolazione del comune di Cagliari, dovuta alla

migrazione di residenti verso i comuni dell’area urbana e alla recente istituzione dei nuovi comuni di

Monserrato e di Elmas, in aumento invece la popolazione d’immigrati in tutta l’area vasta. Emerge una

certa omogeneità per ciò che riguarda le dinamiche della popolazione residente in riferimento alle

rilevazioni censuarie, ossia una tendenza alla crescita della popolazione residente con variazioni del

tasso geometrico oltre il 10‰, con Quartu Sant’Elena e Capoterra (oltre il 30‰). La tendenza

mostrata da Cagliari, in ragione del peso di popolazione residente, influenza fortemente il dato

aggregato per l’intero sub-ambito. I tassi geometrici relativi al sub-ambito costiero diminuiscono

progressivamente da +20,9‰ della variazione 1951-’61 a -7,2‰ di quella dal 1991 al 2001.

I dati relativi alla struttura della popolazione confermano il ruolo di forza giocato dalla presenza della

popolazione di Cagliari che condiziona i dati aggregati. Una tendenza analoga riscontrata, tanto a

livello di singolo comune come a livello di quelli relativi al sub-ambito, è quella di un progressivo

invecchiamento della popolazione residente. I valori dell’indice di vecchiaia raddoppiano passando dal

dato del 1991 a quello del 2002, ma se Cagliari raggiunge un valore dell’indice di vecchiaia vicino a

200, per tutti gli altri comuni si registrano valori dell’indice al di sotto di 100. E’ forse uno dei fattori del

lento ricambio generazionale in tutti i campi professionali, soprattutto in quelli altamente specializzati

ed istituzionali.

Economia delle attività: la struttura produttiva

L’ambito rappresenta senza dubbio il nucleo propulsivo dell’intero territorio provinciale e svolge il suo

ruolo guida con l’ausilio funzionale di numerosi altri comuni della prima corona. Quest’area è

caratterizzata da una forte specializzazione nel terziario: i servizi avanzati direttamente legati al

sistema produttivo (servizi bancari e finanziari, libere professioni, servizi alle imprese), i servizi

commerciali e distributivi, i servizi culturali e per il tempo libero, i servizi pubblici rari e superiori

(governo regionale, rappresentanze ministeriali, uffici giudiziari, università, ospedali, scuola, ecc.) ed i

margini produttivi (Elmas, Assemini, Monastir, Sestu). Il ruolo guida del sistema economico locale

continua ad essere mantenuto dal capoluogo anche se l’interazione funzionale con gli altri comuni è

sempre più stretta. I comuni di 1° corona assolvono principalmente alla funzione residenziale, ma

sono ormai numerosi i servizi superiori che tendono ad essere qui decentrati, a causa della

congestione dell’area urbana (si pensi al nuovo campus universitario, o alla cittadella finanziaria o a

numerosi centri commerciali) quest’area mostra i valori di reddito pro-capite e di produttività più elevati

della provincia e presenta anche un forte dinamismo occupazionale determinato da una rilevante

componente locale che risulta particolarmente intensa nel settore dei servizi privati.

L’analisi degli addetti indica che le dinamiche dei settori sopra evidenziati mantengono costante il loro

peso nell'intero comparto produttivo ma il tasso di variazione negli anni dal 1991 al 2001, fa risaltare

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alcuni processi di crisi specificamente nel settore estrattivo ed in quello dell’energia dove si registrano

valori in decremento rispettivamente del 5 e del 4% circa. il settore dei servizi, al contrario, si dimostra

in grado di assorbire le variazioni degli altri settori. Particolare è il dato relativo agli addetti nel settore

della pesca dove nell’ultimo decennio si è verificato un sostanziale incremento di unità dedicate. Altro

settore dinamico è quello relativo all’ospitalità (+3,38%) direttamente legato al turismo ed ai suoi

servizi integrati. Il tasso medio di crescita annuo degli addetti nei diversi settori (+0,87) è comunque

superiore a quello regionale (+0,50). Significativo ed in linea con quanto evidenziato sopra è il dato

relativo alla variazione percentuale media annua delle unità locali dove, nonostante il trend negativo

legato al commercio e la diminuzione del numero di addetti in tutti gli altri settori, misura sintomatici

incrementi. anche il settore più debole che è storicamente rappresentato dall’agricoltura, si verificano

segnali di crescita positiva specificamente in alcune categorie di attività legate al vitivinicolo, agli

allevamenti ed ai servizi alla zootecnia ed all’agricoltura in genere. Dal quadro di sintesi riportato si

rileva la dinamica e la composizione per settore di attività economica a livello d’ambito. Certamente è

significativo il fatto che si sia in presenza di un contesto territoriale con la più elevata capacità di

attrazione ed attivazione di nuove iniziative produttive.

Per un approfondimento di maggiore dettaglio del contesto di riferimento si rimanda comunque alla

disamina statistica nella tabella 2 in allegato..

Il settore di riferimento del Progetto Integrato: introduzione a un’analisi specifica del

patrimonio culturale

L’offerta culturale assume una duplice valenza: da una parte rappresenta un fattore che incide

positivamente sulla qualità della vita della popolazione residente, dall’altra rappresenta una

potenzialità in termini di sviluppo anche turistico del territorio. Il progetto denominato “Distretto

culturale dell’area urbana di Cagliari” interpreta l’offerta culturale in particolare in termini di potenzialità

rispetto alla crescita della popolazione, fondamentale in relazione ad ogni ipotesi di sviluppo

economico, senza dimenticare la valenza anche turistica rappresentata da alcuni ambiti di intervento,

ma riconoscendo il significato e la rilevanza del tema culturale soprattutto in funzione della crescita

sociale, senza tuttavia disconoscerne l’impatto economico diretto. È possibile, data questa premessa,

chiarire la rilevanza assunta dalla strutturazione del sistema dell’offerta, non disgiunto dalle

caratteristiche socioeconomiche dell’ambito territoriale di riferimento:il tema di intervento, così definito,

vive in funzione dello sviluppo di un capitale sociale, istituzionale e fisico che rappresenta la premessa

di ogni sviluppo futuro, e che verrà meglio descritto nel paragrafo dedicato alle risorse materiali e

immateriali del progetto.

L’offerta culturale nell’area urbana, importante e variegata, dimostra una notevole capacità di

richiamo, grazie alla presenza di grandi attrattori culturali, ambientali e paesaggistici, servizi culturali e

di una pluralità di operatori – attivi tanto nel settore dello spettacolo quanto in quello museale e dei

monumenti.

L’interpretazione del territorio come bene culturale integrato esplicita la consapevolezza che l’area

oggetto dell’intervento, sia un sistema diffuso di risorse di eccellenza dove le strategie di sviluppo

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150/21

possono aver successo solo se interpretate e filtrate sulla base di “vocazioni territoriali” in cui esse

trovano applicazione.

La decisione di puntare sui temi della cultura unitamente, all’ambiente e al turismo è suffragata da

numerose ricerche e dal dibattito che nell’ambito del mondo accademico e delle amministrazioni locali

si è sviluppato sin dagli anni Novanta, evidenziando che lo sviluppo del territorio è possibile grazie a

questa opzione strategica per gli effetti che induce sul sistema produttivo. I sistemi culturali territoriali

possono essere interpretati come ambiti relazionali nei quali più efficacemente possono essere

perseguiti progetti di valorizzazione integrata del patrimonio culturale, materiale e immateriale, allo

scopo di farlo operare come motore di sviluppo locale sostenibile.

B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo

Le risorse del progetto sono rappresentate dall’insieme dell’importante e diversificato patrimonio

culturale localizzato in area vasta, sia dal punto di vista materiale (musei, aree archeologiche, aree

monumentali, teatri, archivi, biblioteche e collezioni d’arte) che dal punto di vista immateriale (eventi di

spettacolo, sagre, feste tradizionali, ma anche risorse umane impegnate nel settore e presenti

nell’area).

Si presenta di seguito una disamina complessiva di tutte le risorse presenti, articolata (per

semplificare la lettura) in una serie di sottoparagrafi:

1. Servizi di rete

2. Musei, aree archeologiche e monumenti

3. Archivi e biblioteche

4. Spazi, eventi culturali e di spettacolo

Capitale relazionale e servizi di rete

A fronte dell’ampio ventaglio di offerta culturale si riscontra una forte segmentazione della stessa,

dovuta all’assenza di un approccio integrato che porti a considerare la cultura in un’ottica di sistema.

I servizi in grado di creare rete tra gli operatori culturali – nell’accezione più ampia del termine – sono

un presupposto necessario per la realizzazione di un distretto culturale nell’area urbana di Cagliari la

cui esigenza è avvertita a maggior ragione alla luce della varietà e della vivacità degli attori culturali

che, negli ultimi decenni e in particolare negli ultimi anni, hanno portato all’affermazione della cultura

come fattore di crescita civile, sociale ed economica.

Sotto questo profilo il territorio considerato riscontra una quasi totale assenza di servizi di rete,

eccezion fatta per alcune iniziative di coordinamento che, pur essendo di notevole importanza, hanno

riguardato uno spaccato parziale dell’offerta culturale, concentrata peraltro nella sola città di Cagliari.

Le esperienze che si presentano qui di seguito pertanto sono da considerarsi episodiche e affatto

organiche, visto che sono tra di loro scollegate.

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150/22

Tra i servizi di informazione attivati nel corso del 2006 è importante evidenziare il progetto

SardegnaCultura, il portale dei beni culturali della RAS. Concepito come un’opera in divenire è

destinato a contenere tutti i settori di conoscenza più importanti relativi al patrimonio culturale sardo.

Un’altra iniziativa è quella attivata dalla Provincia di Cagliari mediante la creazione del Sistema

Museale della Provincia di Cagliari, nato con lo scopo di intraprendere azioni di indagine conoscitiva,

valorizzazione e comunicazione delle singole realtà museali, che ha portato alla redazione di uno

Studio di Sistema e alla successiva elaborazione dei contenuti pubblicati nel portale Musei in Rete

nella Sardegna del Sud. Si tratta dell’espressione informatica del progetto "Valorizzazione del

patrimonio culturale, archeologico, architettonico e ambientale del territorio della provincia di Cagliari".

Il portale rappresenta un luogo virtuale comune ove i musei possono riconoscersi, divulgare e

valorizzare il proprio patrimonio, fruire di servizi e strumenti specifici.

Un progetto di rete attuato con successo negli ultimi anni ha visto l’intervento del Comune di Cagliari

attraverso la realizzazione e l’avvio di un primo sistema coordinato di offerta culturale attraverso la

gestione integrata e la promozione dei “Centri d’Arte e Cultura del Comune di Cagliari” – con due

progetti finanziati ai sensi dell’art. 38 L.R. 4/2000 - che prevedevano uno la gestione congiunta dei

centri d’arte e cultura comunali Exma’, Il Ghetto e il Lazzaretto di Sant’Elia e l’altro del Castello e

Parco di San Michele, i cui soggetti gestori sono tutti aderenti al Consorzio CAMU’, che accentra in sé

alcune funzioni rilevanti come la promozione, la didattica ed il fund raising.

Nell’ambito dell’offerta culturale, inoltre, va segnalata l’iniziativa Monumenti Aperti che, nell’ottica della

sensibilizzazione ed animazione del territorio rispetto alle azioni di tutela e valorizzazione dei beni

culturali e ambientali, rappresenta un sicuro elemento di propulsione e stimolo capace di coinvolgere

diversi Comuni dell’area (Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Dolianova, Monserrato,

Sarroch, Serdiana, Sestu, Quartu Sant’Elena).

L’iniziativa in questione ha avuto il merito di instaurare una prima rete di cooperazione tra diversi

soggetti (istituzioni, enti, scuole, organizzazioni private) che hanno condiviso una comune piattaforma

di lavoro, creando intorno ai beni culturali una sensibilità diffusa che rappresenta la condizione

primaria per realizzare una convergenza di obiettivi e strategie.

I musei civici di Cagliari sono inseriti nell’Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali (ANMLI),

a cui aderiscono tra i più importanti musei italiani, che costituisce un’opportunità di rete, di scambi e di

circolazione delle collezioni museali italiane oltre che di confronti professionali e di esperienze nel

settore.

Il Comune di Cagliari dal 2005, è inserito inoltre, nella rete del GAI, Associazione per il circuito dei

Giovani Artisti Italiani, un organismo che raccoglie attualmente 40 amministrazioni locali a livello

nazionale allo scopo di sostenere la creatività giovanile attraverso iniziative di formazione, promozione

e ricerca.

Oltre che al suo interno il settore cultura è debolmente integrato con le altre filiere, in modo particolare

con quella turistica. Le uniche iniziative messe in campo dal Consorzio Camù con specifiche azioni di

marketing, sono quelle che hanno coinvolto il C.T.M. (Consorzio Trasporti e Mobilità), la compagnia

aerea Meridiana e Trenitalia, inaugurando un nuovo modo di promuovere il patrimonio della città. Le

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campagne promozionali tuttavia hanno riguardato solamente una parte dell’offerta culturale, quella

incentrata sui centri d’arte e musei cittadini, senza giungere alla creazione di un circuito più complesso

che potrebbe avere il pregio di trasformare la stessa città e l’area vasta in un “prodotto” più attrattivo,

identificato dai suoi beni culturali.

Relativamente al settore spettacolo non si riscontra un’analoga rete di cooperazione; al momento

troviamo il Co.R.D.I.S per la Danza.

Inoltre è attivo, seppure a livello informale, un network di relazioni di collaborazione che trovano nel

Teatro Lirico – in virtù della struttura amministrativa e delle risorse logistiche e professionali di cui è

dotato – il fulcro operativo. Sotto questo profilo la Fondazione è il terminale di un insieme di

aspettative di servizio da parte del territorio, al quale peraltro il Teatro ha dato forti segni di apertura

proprio negli ultimi anni con interventi informativi di animazione territoriale e di prima assistenza

relativamente ai fondi strutturali che operano nell’ambito del QCS 2000-2006 e ai programmi d’azione

gestiti dalla Direzione Generale EAC della Commissione europea.

Tra le risorse immateriali offerte dal sistema istituzionale sarà di notevole importanza lo specifico volet

dedicato alla formazione in campo artistico e musicale del programma Master and Back della R.A.S.

(partito a dicembre 2005) che prevede un contributo individuale a fondo perduto per finanziare,

mediante appositi voucher, la frequenza di uno degli istituti del sistema dell'alta formazione in campo

artistico e musicale esteri o indicati dal MIUR (le Accademie di belle arti, l'Accademia nazionale di arte

drammatica, l'Accademia nazionale di danza, gli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche e i

Conservatori e gli Istituti musicali pareggiati).

L’accesso al programma, peraltro, è tarato sui canoni convenzionali del sistema universitario, il che

costituisce una barriera d’ingresso per quelle figure artistiche che, essendosi formate all’estero o

presso centri di formazione extra-accademici, non vedono riconosciuti i propri titoli, che costituiscono il

principale parametro di valutazione per l’assegnazione delle borse.

Sotto il profilo normativo il legislatore regionale di recente è intervenuto con la L.R. n. 9 del 12 giugno

2006 in materia di conferimento di poteri e compiti agli Enti Locali, che ha sanato un divario che

esisteva con le altre Regioni, attribuendo alle Province competenze amministrative nel campo dei beni

culturali (capo V) e degli eventi di spettacolo (VI), riservando alla Regione quelle legate alle attività di

monitoraggio e di programmazione.

Un elemento di rischio riguarda la presenza di conflitti di competenza – e talvolta di interesse – tra

amministrazioni ed enti, propensi a operare all’interno del proprio ambito (territoriale e funzionale)

senza cogliere la complessità e la necessità di un’offerta culturale integrata.

Per quanto riguarda il settore dei beni culturali il quadro normativo è stato completamento rivisto ed

aggiornato (L.R. 14 del 20 settembre 2006).

Il contesto culturale e di spettacolo dell’area urbana è vario e frammentato: molteplici sono gli agenti

attivi sul territorio sia istituzionali che privati che operano, tranne che in alcuni casi, in maniera

individuale nelle attività di promozione, senza alcuna sinergia.

Nell’ambito delle attività di promozione, i canali maggiormente utilizzati, in ordine di importanza, sono:

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� Carta stampata (pieghevoli, flyer, locandine, manifesti, brochure, inserzioni in giornali e riviste

ecc.);

� Internet (realizzazione di siti internet dedicati, email marketing);

� Cartellonistica (spazi dedicati, pubblicità contestuale);

� Pubblicità in movimento (autobus CTM, autobus Arst, taxi, posterbus);

� Radiotelevisione (spot teleradiofonici, approfondimenti speciali);

� Desk informativi/Stand espositivi (presso i terminal dei mezzi di trasporto - porto, aeroporto,

stazioni bus o presso fiere o manifestazioni, centri commerciali).

A questi possono essere aggiunti altri, ugualmente disponibili nel territorio:

� Direct Marketing (postatarget);

� Televideo;

� Gonfiabili pubblicitari;

� Sponsorizzazione di manifestazioni (sportive, gastronomiche, turistiche, ecc.).

Tra questi Internet è sicuramente quello che è suscettibile di produrre un impatto nazionale e

internazionale, posto che la carta stampata ha maggiore incisività in ambito locale.

Tra gli enti pubblici che hanno attivato un portale internet per la promozione delle attività culturali

possiamo citare la Regione Sardegna (http://www.sardegnacultura.it) e la Provincia di Cagliari

(http://musei.provincia.cagliari.it), (http://provincia.cagliari.it) .per il Centro Servizi Bibliotecari e il

Centro Regionale di Documentazione Bibliografica per Ragazzi. I singoli Comuni e gli enti gestori

hanno attivato altri spazi specifici nel loro sito. A questi si affiancano molteplici iniziative private (da

parte di associazioni, imprese, singoli operatori, ecc.) che attraverso siti e/o portali veicolano

informazioni del comparto culturale abbinate spesso ad offerte di tipo turistico.

Le attività di promozione degli attrattori culturali sono attualmente demandate alla cura dei singoli

attori (tranne in alcuni casi) che si occupano di individuare, tramite professionisti locali, i canali di

comunicazione migliori per la propria iniziativa e conseguentemente realizzare materiali di

promozione. Molteplici sono le realtà locali che offrono servizi di supporto in questo campo (oltre 250

aziende), alcune delle quali lavorano in ambito regionale e nazionale. A queste si aggiungono aziende

che operano a livello nazionale e internazionale.

La frammentazione dell’offerta e la mancanza di coordinamento tra le iniziative e le singole politiche

promozionali rappresentano non solo un dispendio di risorse economiche e intellettuali, ma anche un

serio ostacolo all’efficacia dello strumento della promozione, inteso come veicolo di sviluppo del

territorio.

La realizzazione di un ente che sovrintenda alle attività promozionali accentrando le decisioni e le

strategie di marketing se da una parte consente di uniformare le attività di promozione e

comunicazione, dall’altra, priva il territorio di quelle importanti risorse di professionalità e creatività

rappresentate dagli operatori locali che già operano nel settore o che vogliono avviare una iniziativa di

impresa in tale direzione. D’altra parte, il territorio si è già impoverito di fucine intellettuali che, dopo la

chiusura della sede di Cagliari dell’Istituto Europeo di Design, dispone al momento solo del corso di

Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliari, dei Licei Artistici (situati a Cagliari,

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Quartu S.E., Iglesias e, al di fuori della provincia, a Olbia e a Tempio), degli Istituti d’Arte (tutti al di

fuori dell’area urbana, essendo a Oristano, Sassari, Alghero, Lanusei, Nuoro e Samugheo) e

dell’Accademia di Belle Arti di Sassari. Per quanto riguarda la formazione in campo musicale, a

Cagliari ha sede il Conservatorio Statale di Musica Pier Luigi Da Palestrina, le scuole civiche di

musica sono invece presenti a Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius. Per quanto riguarda la danza la

formazione è completamente delegata a una miriade di scuole private e l’insegnamento sporadico

della danza nelle scuole pubbliche primarie e secondarie non è regolamentato da normative

ministeriali.

L’ampia varietà di iniziative culturali presenti nel territorio si traduce in una corrispondente

segmentazione dell’offerta culturale. Questo dato, di per sé costitutivo di un punto di forza, rischia di

trasformarsi in fattore di rischio a causa della scarsa capacità di comunicazione e cooperazione dei

diversi soggetti – pubblici e privati – che operano nello stretto ambito di propria competenza.

A livello regionale manca una legge d’ambito per il settore spettacolo posto che il quadro normativo

attualmente in vigore è frammentato e articolato in diverse leggi regionali, alcune delle quali sono leggi

finanziarie.

Il rischio avvertito dagli operatori riguarda l’intervento delle amministrazioni pubbliche che,

“limitandosi” al mero sostegno finanziario, si esaurisce nella gestione amministrativa – spesso

eccessivamente lenta e burocratizzata – delle istanze di finanziamento. Questo fenomeno da una

parte si traduce in un notevole ricorso all’intervento pubblico sotto forma di trasferimenti monetari

piuttosto che in termini di servizi, creando una sorta di dipendenza che limita l’autoimprenditorialità.

Dall’altro produce una carente programmazione temporale e territoriale delle attività, a fronte di

un’opposta esigenza di continuità che favorirebbe una crescita più armonica di tutti i generi di

spettacolo e produzioni culturali nonché una maggiore estensione anche alle zone “periferiche”

rispetto ai tradizionali poli dell’offerta culturale, concentrati prevalentemente nell’agglomerato urbano

di Cagliari.

All’interno di questo scenario devono essere presi in seria considerazione i dati relativi al Fondo Unico

per lo Spettacolo che, a livello nazionale, finanzia il nucleo di produzione dello spettacolo più

consolidato e organizzato.

Il settore infatti è caratterizzato da una dipendenza quasi esclusiva dai finanziamenti pubblici, i quali

peraltro sono in continua diminuzione. I dati che presentiamo nella tabella 3 sono tratti dalla Relazione

sul Fondo Unico per lo Spettacolo del 2005 presentato al Parlamento dal Ministero per i Beni e le

Attività Culturali, a evidenziare come il settore soffra in termini reali di una costante riduzione dei fondi

istituzionali.

Per completezza di informazione va detto che durante le ultime due annualità la diminuzione del FUS

è stata anche nominale, facendo precipitare ulteriormente la quota di risorse statali dedicate al settore

Cultura e spettacolo, tanto in termini reali che in percentuale sul PIL. A fronte del trend dei

finanziamenti pubblici descritto poco sopra si riscontra un progressivo aumento dei soggetti che

richiedono un sostegno finanziario a valere sull’art. 56 della L.R. 1/1990, a riprova della necessità di

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un intervento strutturale che possa contribuire a dare una soluzione al problema dei finanziamenti

(tab. 4).

Va sottolineato che dei 75 gruppi impegnati in attività di spettacolo finanziati ai sensi della legge citata,

ben 34 (pari al 45,3%) operano nella provincia di Cagliari (considerata secondo la nuova ripartizione

amministrativa del territorio regionale).

Le attività di spettacolo sono quindi, in assenza di un assetto normativo organico, il risultato della

spontanea iniziativa delle singole associazioni artistiche. Di fatto l’applicazione dell’attuale normativa

ha sostenuto molte attività degli organismi privati, ma non ne ha contemporaneamente prodotto uno

sviluppo armonico, né è riuscita a valorizzare pienamente la qualità artistica delle produzioni o a

consentire un’equilibrata circuitazione – anche a livello internazionale.

Lo scenario nel settore dei beni culturali non è dissimile. Limitando l’analisi ai fondi erogati dagli enti

locali si evidenzia una costante diminuzione dei fondi disponibili.

In controtendenza è invece l’assegnazione di risorse alla valorizzazione dei beni ed alla realizzazione

di nuove strutture culturali: cresce il numero delle strutture operanti e fruibili nel territorio regionale a

fronte di una diminuzione delle risorse disponibili per i contenuti da proporre all’interno dei nuovi

“contenitori” esistenti.

Alla luce di quanto detto possiamo affermare che la realizzazione di nuovi interventi strutturali deve

prevedere contestualmente un piano di interventi immateriali con cui realizzare una adeguata

programmazione d’ambito che coordini l’offerta e ne aumenti la capacità di integrazione territoriale, gli

standard quali-quantitativi delle produzioni e, non da ultimo, la fruibilità.

È particolarmente avvertita l’esigenza di una promozione, anche d’intesa con gli Enti Locali,

dell’organizzazione, della gestione e della calendarizzazione delle manifestazioni e dell’uso delle

strutture pubbliche, nella prospettiva di una maggiore integrazione dell’offerta di spettacolo con quella

culturale, oltre che con le realtà imprenditoriali attive nel territorio nell’ambito turistico, artigianale ed

enogastronomico.

Il coordinamento organico di mostre, percorsi monumentali ed eventi di spettacolo costituisce, a sua

volta, il presupposto necessario per attuare un’azione di promozione capace di dare risalto alla

variegata offerta che l’area urbana propone. L’attuazione di queste funzioni risulterebbe

maggiormente efficace se affidata ad un unico soggetto, che potrebbe svolgerle in modo più indicato

rispetto ai singoli gestori, contribuendo allo sviluppo dell’area.

Analogamente si riscontra la mancanza di luoghi fisici di accesso comune all’informazione relativa alle

iniziative presenti nel territorio, non esistendo alcuna struttura, a parte l’Arca del Tempo di Settimo

San Pietro, capace di fornire un supporto per l’individuazione dell’offerta e per la scelta di cosa visitare

e come, così come, per alcuni siti mancano informazioni dettagliate e scientificamente corrette

adeguatamente presentate in una segnaletica turistica e didascalica plurilingue.

La stessa carenza di servizi aggiuntivi (infopoint, rivendite di libri, esercizi legati alla ristorazione) in

corrispondenza dei principali siti culturali non permette di cogliere pienamente i benefici indiretti

derivanti dal patrimonio culturale e, di conseguenza, la messa a reddito dello stesso.

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Il problema di fondo avvertito dagli operatori culturali e dello spettacolo riguarda la mancanza di un

piano organico di interventi immateriali in grado di valorizzare l’esistente, tra cui un servizio di

informazione, progettazione e fund raising che permettano di migliorare e diversificare i canali di

finanziamento al settore ed un migliore sfruttamento dei Programmi d’Azione Comunitaria e degli altri

strumenti finanziari a gestione diretta della Commissione Europea e finanziare, tra le altre,

coproduzioni (regionali, transnazionali e intersettoriali) e attività di alta formazione e di formazione di

base durevole per figure organizzative e artistiche che, nel contesto provinciale e regionale, sono

prive di un centri e programmi di specializzazione.

La Regione Sardegna non ha ancora individuato una normativa precisa che permetta di cofinanziare i

soggetti privati impegnati in progetti di cooperazione internazionale sostenuti con fondi CE.

Questo insieme di esigenze è avvertita anche in virtù della necessità di proiettarsi oltre l’ambito

regionale e nazionale attraverso coproduzioni transfrontaliere, sinergie tra territori diversi e

contaminazioni tra linguaggi e forme di cultura e spettacolo.

Musei, beni archeologici e monumenti

La Provincia di Cagliari presenta un’offerta di risorse culturali disseminata su tutto il territorio ma

particolarmente concentrata nella città di Cagliari dove sono localizzati i musei che contano il maggior

numero di visitatori, e i principali luoghi di spettacolo. L’offerta comprende siti statali (di Ministeri e

Università), di enti pubblici (Province e Comuni), di privati e di ecclesiastici.

Oltre alla città di Cagliari, l’area oggetto dell’indagine presenta una ricca e variegata presenza di siti di

interesse culturale, di vario peso, capacità attrattiva e diversamente dotati di servizi di fruizione.

All’estremo ovest del triangolo ideale che racchiude il territorio preso in esame si trova Pula, dove si

trova l’area archeologica di Nora, sito di enorme importanza dal punto di vista scientifico, collocato in

un contesto di grande suggestione naturalistica.

Con i suoi oltre 60.000 visitatori Nora rappresenta il più importante centro attrattore della Provincia.

Nel nord della provincia sono localizzate altre importanti aree archeologiche e museali, anche se la

loro capacità attrattiva non è ancora pienamente valorizzata.

Nel territorio oggetto dell’analisi si ritrova spesso il connubio ambiente-beni culturali, dove le

ampiezze, i paesaggi, i punti di osservazione fanno da contesto a diversi luoghi della cultura. E’ il caso

di Cagliari con la Galleria Comunale d’Arte e il Giardino Pubblico, il Parco e il Castello di San Michele,

di Quartu con le sue chiese campestri, situate all’esterno del centro abitato, meta di pellegrinaggi o

custodi di interessanti tradizioni (obrerie) che si possono trovare anche in altri paesi dell’area, ad

esempio Sestu con la chiesa di San Gemiliano. Oppure la presenza dei resti del sistema difensivo

(torri litoranee e fortini della seconda guerra mondiale) che costituirebbero, se opportunamente

valorizzate, anche meta di un turismo riservato a cultori della materia.

Il patrimonio esterno a Cagliari è ancora poco conosciuto e non sufficientemente valorizzato.

Un’opportunità in tal senso verrà data a diversi Enti Locali dell’Area dal finanziamento che si attende

sul Bando L. 7/2005 dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sardegna finalizzata alla

gestione di siti, musei, etc. Attraverso questo finanziamento i Comuni sono stati portati per la prima

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volta a progettare un servizio integrato di fruizione delle emergenze culturali presenti in ambito

cittadino e in ambito extraurbano. Potranno essere utili in questo senso anche iniziative di

sensibilizzazione come l’adesione a Monumenti aperti che propone una nuova modalità di lettura del

patrimonio monumentale anche in chiave più naturalistica. E’ l’esempio di Monumenti all’Aperto,

iniziativa ideata nel mese di ottobre dal Comune di Quartu.

L’analisi dell’offerta in termini di siti culturali assume una rilevanza particolare se si considerano

attentamente i dati relativi alla domanda corrispondente.

Dal rapporto di monitoraggio del progetto Innovacultura (realizzato nel 2004 da Federculture per

l’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport –

relativamente ai beni culturali inseriti nei progetti di gestione finanziati dalla R.A.S. ai sensi della L.R.

11/1998 e L.R. 4/2000 - piano triennale 2001-2003).), emerge che la provincia di Cagliari rappresenta

circa il 17% del totale dei visitatori dei siti culturali nella regione. Il dato esclude una serie di siti a

gestione statale o comunale, finanziati attraverso piani triennali successivi (v. tab. 5)

La capacità dei siti localizzati in ambito provinciale di attrarre visitatori risulta inoltre avere un

andamento non uniforme, essendo condizionata dall’andamento della stagione turistica balneare,

come dimostra uno studio del CRENOS1. Considerare una sola annualità può limitare la

comprensione del fenomeno: è quindi bene analizzare i dati su più annualità, e quindi verificare

l’andamento dei flussi di domanda culturale. Per quel che concerne l’offerta su Cagliari, si riportano le

informazioni tratte da un’ indagine della Corte dei Conti relativa al 2004 (deliberazione n. 7) e dai

recenti monitoraggi condotti dal Comune di Cagliari sui Musei Civici e i Centri Comunali d’Arte e

Cultura

L’analisi dei flussi di visitatori nelle Strutture Statali2 mostra, per ciò che concerne le tre annualità

considerate (v. tab. 6) una lenta, ma costante, diminuzione nel numero di visitatori, in apparente

contraddizione con quanto rilevato nei trend nazionali e internazionali sull’incremento del turismo

culturale. La contraddizione è solo apparente perché, come detto, gli anni più recenti hanno mostrato

un forte incremento dei Musei Locali e nei nuovi Centri d’Arte Cultura aperti al pubblico, con

l’organizzazione di eventi di grande richiamo (basti pensare alle mostre organizzate nella struttura

espositiva del Castello di San Michele): il decremento del numero di fruitori di beni culturali che

accedono ai Musei Statali, pertanto, deriva, piuttosto che da una effettiva diminuzione del numero

complessivo dei fruitori dell’offerta culturale, da una loro ridistribuzione anche nei siti di nuova

apertura.

Musei

Per quanto riguarda il patrimonio museale, un primo censimento del patrimonio fruibile porta l’offerta

complessiva a circa 50 tra musei e aree espositive (statali, universitari, degli enti locali e dei privati)3

1 M. Iorio, “Musei, siti archeologici e turismo in Sardegna: alla ricerca di una integrazione” in CRENOS, Quaderni di lavoro 2004, ed. CUEC. 2 Per strutture museali statali non si intendono le strutture di proprietà statale in generale, ma solo quelle che lo Stato gestisce direttamente. 3 Come osservato dalla recente indagine della Corte dei Conti, “le richiamate carenze di tipizzazione normativa (…) per il riconoscimento dello status di museo (…) determina ad oggi l’impossibilità di un elenco definitivo e

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fruibili al pubblico, dei quali un gran numero sono localizzati nell’area urbana (circa un terzo del

totale): gli ultimi decenni, in particolare, hanno visto un consistente incremento nel numero dei “musei

locali”, fenomeno che – pur avendo una valenza positiva in quanto sinonimo di orgoglio di

appartenenza alla comunità locale – non è stato collegato alla costruzione di reti delle realtà culturali

locali ed ha portato, spesso, alla duplicazione di strutture simili, alla ripetitività e pertanto ad una

scarsa capacità delle strutture di competere e di attrarre visitatori.

Il capoluogo si caratterizza in particolare per un’offerta museale composita, con la presenza dei più

importanti Musei Statali (museo archeologico e pinacoteca), dell’Università (Museo delle Cere

anatomiche “ClementeSusini”, Collezione archeologica “Evan Gorga”, Collezione di oggetti litici e

preistorici, Museo di Fisica della Sardegna, Museo sardo di Geologia e Paleontologia, Museo di

Mineralogia, Museo di Zoologia, Museo Herbarium, Museo sardo di Antropologia ed Etnografia,

Collezione sarda “Luigi Piloni”), i Musei Civici : la Galleria Comunale d’Arte, considerata con la

collezione Ingrao un polo di attrazione nazionale per quanto riguarda l’arte italiana del novecento e un

punto di riferimento fondamentale per l’arte sarda e il Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu

riconosciuto come il museo più importante in Europa per l’arte siamese; i Centri espositivi di pregio

anche dal punto di vista monumentale (come il Castello di S. Michele, il Lazzaretto, il Ghetto, l’Exma’

e la Vetreria) e le collezioni private (Museo dell’Arciconfraternita dei Genovesi, Museo di Storia

Naturale “Aquilegia”. L’offerta culturale della città potrà utilizzare la vetrina offerta dalla “Mediateca del

Mediterraneo” localizzata nell’ex mercato di via Pola, che diventerà polo informativo e luogo ideale per

la promozione culturale a favore dei flussi turistici in ingresso a Cagliari.

L’area vasta offre inoltre una serie di siti dismessi sia nel Comune di Cagliari (Manifattura tabacchi,

complesso Padri Scolopi, magazzini del sale – Padiglione Nervi, immobili militari dimessi) sia nel

comune di Quartu S. Elena (fornaci Picci, fornaci Maxia, distilleria Capra, ex tonnare a Is Mortorius,

Cartiera Perra) utilizzabili quali ampi spazi di rango sovralocale per destinazioni culturali.

Quanto all’offerta museale statale, essa si localizza quasi esclusivamente nel comune di Cagliari e

rappresenta una quota, se non maggioritaria nel numero dei musei, certamente molto significativa per

ciò che concerne la capacità attrattiva.

Se l’offerta museale statale si localizza esclusivamente nel capoluogo, la presenza di musei locali e

privati è disseminata su quasi tutto il territorio e sono pochi i comuni che non hanno almeno un

museo, come si evince dalle tabelle 7, 8a e 8b.

Nell’ambito dei progetti triennali di gestione (2001/2003 – 2004/2006) della Regione Sardegna sono

stati finanziate diverse aree archeologiche tra quelle con maggiori capacità attrattive nella provincia;

inoltre se consideriamo soltanto i musei che raggiungono un numero critico di visitatori (oltre i 15.000),

l’unico progetto museale che ad oggi ha superato tale soglia critica è il Progetto di gestione triennale

del Castello, del Parco di San Michele (anche se gli ingressi al parco sono liberi e quindi il

monitoraggio riguarda soltanto gli accessi al Castello) che nel 2001 (anno della sua inaugurazione) ha

puntuale di quanti e quali musei insistano sul territorio regionale di pertinenza degli Enti Locali. (…) Può pertanto concludersi che a livello regionale allo stato non si disponga di un definitivo quadro conoscitivo” (Corte dei Conti – Sezione del controllo per la Regione Autonoma della Sardegna, Deliberazione n. 7/2005).

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totalizzato 37.428 visitatori e nel 2003 ne ha ospitato 23.582, grazie soprattutto alla organizzazione di

alcune mostre di grande richiamo e alle attività di promozione.

Oltre ai siti culturali tradizionali è da ricordare il grande patrimonio culturale rappresentato dalle chiese

cittadine e campestri. Questo patrimonio è soprattutto presente esternamente ai centri urbani, e

l’offerta di fruizione del bene si aggiunge al godimento del bene paesaggistico ambientale. In questo

caso si potrebbero ipotizzare circuiti di fruizione e promozione legati ad altre attività ricreative.

A causa della progressiva riduzione delle risorse destinate alle attività culturali ed a quelle espositive,

nonostante la localizzazione privilegiata in ambito cittadino delle più importanti strutture dedicate alle

mostre temporanee ed alla promozione delle collezioni d’arte, non è stato possibile mantenere un

trend positivo di visitatori (residenti e turisti).

Anche per quanto concerne l’Ateneo di Cagliari, la situazione attuale è di grande difficoltà di gestione

a causa delle scarsità di risorse e della parcellizzazione delle collezioni.

In particolare i Musei dell’Università di Cagliari presentano una notevole ricchezza di collezioni di

valore scientifico e storico per le quali si riscontra una difficoltà di fruizione e divulgazione a causa

della inadeguatezza degli spazi espositivi e della loro dislocazione frammentata sui Comuni di Cagliari

e Monserrato.

Dal 1998 il CIMAS (Centro Interdipartimentale dei Musei e dell’Archivio Storico dell’Università di

Cagliari) rappresenta la struttura di coordinamento dei Musei e delle Collezioni dell’Ateneo, fatta

eccezione per la Collezione Sarda Luigi Piloni.

Fra gli obiettivi dell’Ateneo si pone la realizzazione del Sistema museale da connettere in rete

cittadina e della più vasta area urbana anche grazie ala prossima creazione del Sistema Regionale

dei Musei che permetterà il collegamento con le realtà museali e storico artistiche del territorio, che

facilitino la fruizione e ottimizzino la gestione.

Archeologia e beni architettonici e monumentali

Se per quanto riguarda l’offerta museale, Cagliari rappresenta indubbiamente il primo grande centro

attrattore, i siti archeologici si trovano invece localizzati in modo più diffuso, privilegiando anzi i centri

minori. Tra le più significative sono da ricordare, l’area archeologica di Nora, la necropoli di Pill’e Matta

a Quartucciu, il Pozzo sacro di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro, il Nuraghe Diana a Quartu

S.Elena.

La Città di Cagliari non è ricca di grandi opere monumentali. Singolarmente considerati, infatti, gli

edifici storici non hanno una particolare importanza artistica ed Architettonica ed è solo in virtù della

loro composizione di insieme che creano un patrimonio edilizio ed urbanistico di notevole rilevanza. Le

opere più interessanti sono situate, come è naturale, all'interno del perimetro che racchiude i quartieri

storici: il Castello, La Marina, Stampace e Villanova.

Esempi del patrimonio archeologico cittadino sono indubbiamente l’Anfiteatro romano, la Grotta della

vipera (l’unico sito a gestione statale per cui si dispone del numero dei visitatori, che tuttavia non è

molto elevato), la Villa di Tigellio, ma anche le cisterne romane, siti per cui non esiste una vera e

propria gestione.

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Alcuni siti (come la Fullonica) sono visitabili solo in occasione di eventi particolari (durante Monumenti

Aperti) e non per tutto il resto dell’anno, mentre altri non lo sono mai (come l’area archeologica sul

colle di Tuvixeddu).

Per ciò che concerne il patrimonio monumentale, alcuni siti sono attualmente utilizzati come sale

espositive, e pertanto li abbiamo già citati tra i musei (in particolare il Castello di San Michele, il

Lazzaretto, il Ghetto e l’Exma’); altri sono sedi di rappresentanza di organi istituzionali (il Palazzo

Regio, il Palazzo delle Seziate, Porta Cristina, Villa Pollini, Villa Binaghi, Palazzo Barrago) o edifici di

culto a Cagliari (basilica di S.Saturnino, chiostro di S.Domenico), a Selargius (chiesa di S.Giuliano,

chiesa di S.Lussorio), a Quartu S.Elena (parrocchiale S.Elena, chiesa di S.Agata) o in altri comuni.

Un discorso a parte meritano le importanti strutture pertinenti al sistema difensivo della città di

Cagliari, ancora oggi non adeguatamente valorizzate. Tali manufatti sono dislocati in varie parti del

territorio cittadino e si riferiscono a diverse epoche storiche. Essi possono così riassumersi:

Castello di Cagliari. Tracciato delle mura pisane con le torri di San Pancrazio, dell’Elefante e dello

Sperone, bastioni di età spagnola e piemontese, complesso della Cittadella dei Musei (che insiste sul

seicentesco bastione a tenaglia), Bastione di San Remy;

Castello di San Michele.

Opere di difesa di Capo Sant’Elia: Forte sabaudo di Sant’Ignazio, Torre spagnola dei Segnali, Torre

spagnola di Su Perdusemini, Torre del Pouet, Batteria antiaerea C.135, Batteria antinave “Roberto

Prunas”, Centrale operativa della DICAT.

A queste devono essere aggiunte le strutture difensive della città medioevale (le torri di San Pancrazio

e dell’Elefante, cinta muraria di Castello, etc.) e i vari monumenti di epoca piemontese, come il

Bastione di San Remy.

Rispondendo ad una precisa istanza del mercato del turismo culturale e sulla scorta di quanto

efficacemente realizzato in Europa, tali strutture storico-militari, se adeguatamente valorizzate,

potrebbero essere collegate in un più ampio ed innovativo Sistema Museale Storico Militare della

Sardegna, che potrebbe collegare e porre a sistema gli altri importanti siti storico militari che pure già

annovera la nostra Isola.

Dai dati del progetto di monitoraggio Innovacultura, a livello regionale sono le aree archeologiche ad

esercitare il maggiore “potere attrattivo”, coprendo il 45% circa della domanda; seguono i musei, con il

40% e i siti monumentali, che attraggono circa il 10% del pubblico4.

Il principale centro attrattore della provincia è l’area archeologica di Nora, a Pula, che insieme al

museo archeologico conta ogni anno 65.375 visitatori (rapporto Innovacultura 2004).

Nell’area di Nora sono stati previsti due interventi (uno nel bando 2001 e uno in fase di

ottimizzazione), nell’ambito del P.I.T. Cagliari 4 Sud Ovest, oltre a un intervento finanziato nell’ambito

4 Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con Federculture, Progetto di monitoraggio e valutazione

delle iniziative progettuali avviate in attuazione della normativa di cui all’art. 92 della L.R. 11/1988 e dell’art. 38 della

L.R. 4/2000. RAPPORTO FINALE, p. 63, in www.regione.sardegna.it

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dei P.I.A., in cui si prevedono una serie di interventi volti al rafforzamento del polo attrattivo, con

l’ampliamento dell’area del parco e l’incremento dei servizi per i visitatori. (v. tab. 5)

Nel territorio dell’Area Urbana la ricchezza e la varietà del patrimonio culturale quasi mai viaggiano

parallelamente ad un Piano di Conoscenza, Conservazione e Tutela delle stesso: uno strumento

aperto all’aggiornamento, per seguire nel tempo i beni, e che può essere continuamente corretto ed

arricchito. In particolare si rileva una carenza di catalogazione, studi e ricerche e pubblicazioni sul

territorio, e di interventi di manutenzione, messa a norma e in sicurezza, di restauri e riallestimenti dei

beni, E’ importante sottolineare la mancanza di risorse finanziarie per gli interventi sopra elencati.

Valga a titolo esemplificativo la non condivisione della base conoscitiva. Ad oggi si sta lavorando

contemporaneamente all’implementazione di banche dati da parte della RAS, della Provincia, dello

Stato, dei Comuni, a parte una miriade di iniziative private di cui molto spesso non è valutabile il livello

di competenza scientifica, con una ripetitiva e complicata reiterazione di azioni e di impegno di risorse

umane, finanziarie e tecnologiche.

Tutto ciò non ha come conseguenza una ricchezza di informazioni, ma anzi un negativo

disorientamento dell’utenza. A proposito di quest’ultima mancano valutazioni sul gradimento dei

servizi resi che dovrebbe costituire la base per il loro miglioramento. Questa mancanza è sicuramente

emblematica di una caratteristica dell’offerta culturale, carente sotto l’aspetto delle azioni sinergiche e

di servizio, molto legata ancora all’estemporaneità e alla straordinarietà.

Si sente inoltre la mancanza di un approccio sistemico al fine di attuare un modello di “tutela attiva” in

cui la protezione, la conservazione, la valorizzazione, la gestione, la fruizione, la promozione e la

comunicazione dei beni culturali siano componenti indivisibili di un unico programma di azione per

sviluppare sul territorio:

� la differenziazione dell’offerta culturale;

� la qualità, quantità e fruizione e promozione dei servizi;

� la condivisione e razionalizzazione delle risorse;

� l’interscambio di dati, informazioni e materiali;

� la partecipazione a sistemi museali provinciali e regionali.

Archivi e biblioteche

Archivi

La conoscenza del territorio e delle dinamiche sociali che al suo interno si sono sviluppate nel corso

del tempo non può prescindere dall’apporto degli archivi. Il patrimonio archivistico presente nell’area

urbana è infatti la fonte primaria per la ricostruzione storica di vicende istituzionali, politiche e sociali

che in questo contesto si sono svolte. A fronte dell’importanza di questa tipologia di beni culturali, la

condizione della loro disponibilità e accessibilità non è uniforme, a causa sia di limiti strutturali dei

contenitori che li accolgono, sia di un diverso livello di strumenti che ne permettono la consultazione

La recente Legge Regionale n. 14/2006 attribuisce alle Province, tra gli altri, il compito di erogare

“annualmente contributi (…) In particolare erogano ai comuni singoli o associati del proprio territorio

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contributi per (…) la costituzione, il funzionamento e l’incremento delle biblioteche e degli archivi

storici di ente locale”.

Il nuovo compito attribuito alle Provincie dovrà pertanto prevedere l’attivazione di un circuito di dialogo

e di confronto con gli Enti locali, anch’essi portatori di interessi della comunità che rappresentano e

con altri soggetti che tradizionalmente svolgono le loro competenze nel settore. Finora, infatti, si è

assistito ad un mero intervento di “erogazione” da parte della RAS, spesso non sottoposto a verifica

dei risultati per una atavica incapacità di programmare e analizzare i risultati congiuntamente con lo

Stato e con altri soggetti portatori di interessi generali.

Il panorama dell’offerta è piuttosto vario.

A Cagliari, per il suo ruolo di città capoluogo e quindi sede di importanti istituzioni, sono presenti

l’Archivio di Stato, l’Archivio storico della Provincia e del Comune, l’Archivio della Camera di

Commercio, l’Archivio storico dell’Università, per citarne solo alcuni. E’ in fase di apertura l’Archivio

storico della Regione (per il quale l’APQ per i beni ed attività culturali Stato-Regione ha finanziato uno

studio di fattibilità) che offrirà interessanti e inedite chiavi di lettura della storia contemporanea della

regione, insieme alle carte degli enti strumentali regionali: ERSAT (già ETFAS), CRAS, ISOLA, ecc.

La istituzione di questo servizio, che può configurarsi come indispensabile strumento nella

ricostruzione della storia dell’Autonomia, sarà anche un importante punto di riferimento per la ricerca

contemporanea e per la formazione degli archivisti che trattano quella tipologia di fonti, integrandosi

con l’offerta formativa della Scuola di Archivistica, Paoleografia e Diplomatica annessa all’Archivio di

Stato di Cagliari e ai corsi di formazione specifici dell’Università . Un’offerta formativa ricca e sedi

diversificate di confronto non potranno che essere di stimolo alla migliore qualificazione del mestiere

dell’archivista, anche in vista dell’adeguamento a nuove tecniche e a strumenti proposti

dall’evoluzione tecnologica.

Agli archivi degli enti pubblici si affiancano quelli ecclesiastici (Archivio della Curia, del Capitolo, di

numerose parrocchie) e quelli appartenenti a privati, tra i quali merita di essere ricordato quello della

famiglia Amat per la sua consistenza. Nel territorio si riscontra la presenza in ogni Comune

dell’Archivio storico comunale, formato da documentazione più o meno antica, che rappresenta

sicuramente la più autentica fonte per lo studio delle singole comunità; a questi si affiancano gli archivi

parrocchiali che arricchiscono e molto spesso completano le memorie locali .

Alla stessa stregua delle biblioteche, gli archivi costituiscono una vera e propria rete della conoscenza

e un nodo fondamentale di un sistema integrato della cultura. Rispetto alla biblioteche, gli archivi non

hanno però servizi condivisi e ancora molto si deve fare per l’adozione di standard descrittivi comuni.

Da diverso tempo però, è stata verificata la capacità delle fonti documentarie di attrarre un pubblico

variegato e di rispondere tanto alle richieste di un’utenza raffinata, quanto a quelle di semplici

appassionati di storie familiari o di genealogie.

Inoltre hanno avuto successo gli esperimenti di avvicinamento di studenti al mondo degli archivi

sperimentato da alcuni istituti scolastici ed universitari. Ad esempio, le presenze di utenti singoli

dell'Archivio Storico comunale di Cagliari nel 2005 sono state 516, ma a queste si uniscono le

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presenze,pe rvisite guidate e/o laboratori, di 25-30 gruppi costituiti da classi di scuole elementari,

medie,medie superiori, università.

Ulteriore conferma di quanto gli archivi possano essere anche strumenti didattici di grandissima utilità

per le scuole è offerta dal caso dell’Archivio Storico comunale di Quartu Sant’Elena, che per 10 anni è

stato sede di un Laboratorio della didattica della storia nel quale si sono formati ben più di 15000

studenti e sono stati offerti agli insegnanti reali strumenti di elaborazione didattica, partendo da fonti di

storia locale. Purtroppo questo servizio, che ha avuto grandi riconoscimenti anche in campo

nazionale, è stato interrotto a causa delle condizioni della sede dell’archivio, ormai inadatta ad

ospitare gli utenti, soprattutto se in gran numero. I problemi logistici accomunano diversi archivi e

sarebbe necessario prevedere un piano di investimenti mirato a risolvere questo limite che ne

condiziona pesantemente la fruizione e talvolta la buona conservazione.

Il problema della conservazione del patrimonio documentale è comune a molti archivi, essendo

necessari al fine della tutela dei beni sia locali sia ambienti idonei (molti archivi sono andati distrutti a

causa di incendi o di condizioni ambientali di conservazione non favorevoli, quali quelle caratterizzate

dalla presenza di troppa umidità).

In quest’ottica di conservazione e tutela, di recente, è stato pubblicato il bando per la partecipazione al

progetto SADEL che prevede l’erogazione di finanziamenti agli Enti locali per la digitalizzazione del

materiale librario ed archivistico, di particolare rilevanza ai fini della documentazione e della memoria

storica e identitaria regionale, ma inevitabilmente soggetto al deterioramento e all’usura del tempo.

Con la stessa finalità di conservazione ma anche di facilitazione nella fruizione, l’APQ per i beni ed

attività culturali Stato - Regione ha finanziato in parte il progetto di “Digitalizzazione della cartografia

storica” dell’Archivio di Stato di Cagliari per l’inserimento dei dati nel S.I.T.R. della Regione.

Gli archivi costituiscono una risorsa preziosa che può essere valorizzata e fatta conoscere al grande

pubblico anche attraverso l’allestimento di grandi eventi come mostre e pubblicazioni di rilievo

regionale, nazionale ed internazionale, quali sono state, ad esempio fra le tante realizzate, “Imago

Sardiniae”, “La Corona d'Aragona: un patrimonio comune per Italia e Spagna (secc. XIV-XV)”,

“Adalberto Libera nel dopoguerra”.

Biblioteche

Per Statuto la Regione ha competenza primaria in materia di biblioteche. Con il DPR 490/79 è anche

titolare delle funzioni di Soprintendenza regionale. Nel tempo la Regione ha inteso espletare la sua

funzione incoraggiando lo sviluppo dei servizi bibliotecari in tutto il territorio regionale. Tale politica si è

concretizzata attraverso finanziamenti che consentono alle biblioteche di investire nello sviluppo del

loro patrimonio librario e nella gestione dei servizi. Questi sono per lo più conferiti all’esterno e in tal

modo si supplisce o si integra la mancanza di personale di ruolo degli EE LL.

Il perseguimento e il progressivo sviluppo della mission della Biblioteca Pubblica, qual’è per

antonomasia la Biblioteca dell’Ente Locale, assumono oggi caratteri di tale complessità e vastità – sia

rispetto alla complessità dell’articolazione sociale e dei flussi di movimento della popolazione, sia

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rispetto all’ampiezza dell’universo dell’informazione e della conoscenza -, da escludere qualunque

idea di autosufficienza se non al prezzo di interventi intrinsecamente inefficaci.

Si calcola che le nuove pubblicazioni che possono interessare le biblioteche di Ente Locale

ammontino a 12-15.000 titoli e l’efficacia di un servizio bibliotecario implica che ai cittadini di ogni

comune, dal più piccolo al più grande, deve essere garantita l’opportunità di poter accedere all’intero

universo documentario disponibile sul mercato editoriale.

L’organizzazione di qualunque servizio al cittadino non può prescindere da questa condizione, da cui

consegue che la domanda su quali siano i cittadini di un territorio non ha un’unica risposta: sono,

infatti, cittadini coloro che vi risiedono, ma anche coloro che vi lavorano, coloro che vi studiano, coloro

che fruiscono delle sue risorse, coloro che a diverso titolo entrano in contatto con le Istituzioni,

comunali e ultracomunali che vi risiedono, coloro che vi transitano per le ragioni più diverse, comprese

quelle turistiche.

Ciò comporta che ciascun Comune deve mettere in campo un’organizzazione dei servizi in una

prospettiva ultracomunale, articolata e differenziata in rapporto ai bisogni e alle esigenze da

soddisfare. Il che implica l’attuazione di forme di cooperazione formalizzate con cui siano definiti ruoli,

funzioni e compiti per ognuno dei soggetti erogatori del servizio

D’altra parte il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, art. 13 c. 1 e 2 recita:

“Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano i servizi alla persona e alla

comunità /…/

Il comune, per l’esercizio delle sue funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme sia di

decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con la provincia.”

Si può dire che attualmente solo pochissimi Comuni siano privi di una biblioteca civica (nell’area che ci

interessa solo quello di Uta), mentre l’istituzione delle singole strutture comunali ha fatto poi seguito la

costituzione di una rete che attualmente consente alle biblioteche di dialogare tra loro e di condividere

alcuni dei servizi essenziali. Alcune biblioteche già aderiscono ad SBN e altre hanno di recente fatto

domanda alla Regione per potervi aderire. D’altra parte il sistema bibliotecario regionale è una realtà

operativa e di facile fruizione da parte del pubblico attraverso il Portale delle Biblioteche inserito nel

sito web della Regione stessa.

Attraverso l’indirizzo normativo ed il supporto economico la politica regionale ha provveduto in materia

a sollecitare i Comuni affinché istituissero dei sistemi territoriali di gestione delle biblioteche. Nel

territorio in esame esistono diversi sistemi su base territoriale - sistema territoriale provinciale, tre

sistemi intercomunali (Sistema "Joyce Lussu", Sistema "Associazione Comuni Monserrato,

Quartucciu, Quartu Sant'Elena, Selargius", Sistema "Bibliomedia") e due sistemi urbani (Cagliari e

Quartu Sant’Elena) .

Il sistema provinciale comprende vari servizi bibliotecari:

� Servizi Bibliotecari dell’Assessorato Cultura della Provincia di Cagliari

� Centro Servizi Bibliotecari

� Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi

� Biblioteca Provinciale

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� Biblioteca dell’Assessorato Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

� Biblioteche dei Comuni dell’Area Urbana di CagliariServizio Bibliotecario della città di Cagliari

Il Centro Servizi Bibliotecari della Provincia di Cagliari ha funzioni di assistenza, coordinamento e

monitoraggio dei servizi bibliotecari sul territorio provinciale, promuove rapporti di collaborazione tra

biblioteche e opera per lo sviluppo di servizi integrati, gestisce il Centro Regionale di Documentazione

Biblioteche per Ragazzi. Tra i principali servizi offerti alle biblioteche comunali e scolastiche del

territorio provinciale vi sono l’aggiornamento del personale, la Catalogazione su SBN del materiale di

altre biblioteche (attualmente cura la catalogazione delle biblioteche comunali di Capoterra, Sarroch e

Villa San Pietro e della Biblioteca dell’Assessorato Politiche Sociali della Provincia di Cagliari e della

Biblioteca e Archivio Storico del Convitto Nazionale di Cagliari), la consulenza e assistenza

biblioteconomica e multimediale, la promozione della lettura, la Mediateca (digitalizzazione video, sito

web, ecc.).

La Provincia di Cagliari, in seguito al protocollo d’intesa con la Regione Autonoma della Sardegna, ha

dato vita al Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi nel gennaio 1999,

ispirandosi al Manifesto Unesco sulle Biblioteche pubbliche e all'importanza che in esso è attribuita ai

compiti rivolti all'utenza giovanile.

Il Centro possiede circa 12.000 libri per bambini e ragazzi, materiale multimediale, riviste specializzate

e pubblicazioni prodotte da enti vari sulla lettura dei ragazzi.

Organizza inoltre seminari di aggiornamento rivolti a bibliotecari per bambini e ragazzi, promuove e

coordina attività di promozione della lettura sul territorio, realizza mostre itineranti e guide

bibliografiche.

Il Centro ha svolto un intenso lavoro di formazione e valorizzazione del Settore ragazzi, presente in

tutte le biblioteche comunali, coinvolgendo e collaborando con i numerosi soggetti privati che a

diverso titolo portano avanti progetti e proposte legate al mondo del libro per l’infanzia.

Questa pluralità di iniziative ha avuto importanti riconoscimenti nazionali, tra cui il Premio Andersen

attribuito nel 2003 alla Libreria Tuttestorie e nel 2005 al Centro Regionale di Documentazione

Biblioteche per Ragazzi.

L’utenza della Biblioteca Provinciale, composta all’80% di studenti universitari, denota una particolare

e specifica vocazione nell’ambito metropolitano. Gli iscritti al primo anno delle facoltà universitarie di

Cagliari superano di poco le 5.000 unità; la biblioteca provinciale ne attrae annualmente, offrendo loro

i servizi, oltre il 50%.

E’ in attesa di finanziamento il progetto – a valere sulla Misura 2.3 del P.O.R. Sardegna – che prevede

la ristrutturazione dell’edificio storico di Villa Clara, all’interno del parco provinciale di Monte Claro, con

la realizzazione di un’unica sede per il Centro Servizi, il Centro Regionale di Documentazione

Biblioteche per Ragazzi e per la Biblioteca Provinciale.

La Provincia di Cagliari inoltre è assegnataria di uno dei Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali

Avanzati (CAPSDA) da parte della R.A.S. (Determinazione del Direttore del Servizio Beni Librari n.

3066 del 25 ottobre 2006).

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L’area urbana di Cagliari è dotata di una capillare rete di biblioteche comunali (v. tab. 9) che

forniscono un servizio culturale fondamentale per il senso di appartenenza dei cittadini alla comunità.

Oltre ai Comuni dell’area urbana, fanno parte del Sistema Provinciale le biblioteche comunali dei

restanti 53 Comuni facenti capo alla Provincia di Cagliari e le biblioteche scolastiche (solo in minima

parte funzionanti). Come si rileva dai dati riportati è evidente la carenza di strutture funzionali (sedi

inadeguate, spazi ristretti, ecc.).

Per quanto riguarda l’incremento delle raccolte documentarie (libri e supporti non cartacei), gli arredi e

le attrezzature, le biblioteche sono totalmente dipendenti dai finanziamenti regionali, mentre il

finanziamento erogato dalla RAS per la gestione dei servizi ai sensi della L.R. 4/2000 ammonta,

attualmente, a circa un terzo del costo complessivo.

Oltre il 60% non dispone di personale di ruolo con qualifica professionale e la gestione di servizi è

affidata a personale esterno (per lo più Cooperative) la cui attività è subordinata ai finanziamenti

regionali (L.R. 4/2000 e 7/2005).

In ambito provinciale, infine, esistono due sistemi bibliotecari urbani: quello di Cagliari e quello di

Quartu Sant’Elena.

Sistema urbano di Cagliari

Con il trasferimento nel 2001 dai Giardini Pubblici alla sede provvisoria nell’edificio di Via Newton il

Servizio Bibliotecario cittadino ha avuto dopo decenni di stasi un nuovo impulso, ed è iniziato un

processo di crescita e riqualificazione che continua tutt’ora.

Nella nuova sede a partire dal 2002, all’Archivio Storico e alla preesistente Biblioteca di Studi Sardi,

specializzata in storia e cultura della Sardegna, è stata affiancatala Biblioteca generale – Mediateca

(anch’essa inserita nel progetto CAPSDA); questa negli anni 2003-2006 è stata notevolmente

potenziata anche nelle infrastrutture informatiche, con l’installazione di 18 postazioni multimediali

destinate al pubblico, grazie ad un finanziamento a valere sulla Misura 6.3 del POR Sardegna e ad un

precedente intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (“Mediateca 2000”).

La stessa Misura 6.3 ha coinvolto anche la Biblioteca di Pirri, la Biblioteca d’Arte della Galleria e le

cinque Biblioteche scolastiche di quartiere, annesse dal 2003 al servizio bibliotecario comunale.

Queste ultime funzionano la mattina per la scuola e il pomeriggio per il pubblico esterno. Esse sono,

tuttavia, troppo piccole per svolgere un servizio adeguato al quartiere: ognuna di esse possiede,

infatti, un patrimonio di 2500/3500 libri in uno spazio compreso tra i 60 e i 90 m 2.

Inoltre è in itinere il progetto per la realizzazione della nuova Biblioteca centrale, “La Mediateca del

Mediterraneo”, nei locali dell’ex mercato civico di Via Pola, finanziato anch’esso nell’ambito del POR

Sardegna 2000-2006 (Misura 5.1).

Infine è in fase di conclusione a Pirri la ristrutturazione di un edificio scolastico per la realizzazione

della nuova Biblioteca di ca. 900mq., più adeguata negli spazi alle esigenze di questa Municipalità.

Tuttavia manca un servizio diffuso sul territorio cittadino costituito da edifici adeguati alle varie fasce di

utenza e al patrimonio da contenere: si dovrebbero prevedere almeno quattro sedi decentrate con un

patrimonio non inferiore alle 20.000 unità.

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Sistema urbano di Quartu S. Elena

Il Sistema Urbano di Quartu Sant’Elena è costituito dalla Biblioteca Centrale, Biblioteca per Ragazzi,

Biblioteca Multietnica, sezione di Flumini.

La Biblioteca Centrale, pur penalizzata dalla sede non idonea, ha un ricco patrimonio librario e una

mediateca fornita che soddisfano una variegata e nutrita utenza.

La biblioteca per ragazzi avrà a breve una sede specifica nei locali dell’Ex Mattatoio Comunale

recentemente ristrutturato con fondi POR.

La biblioteca multietnica sarà gestita dallo sportello linguistico, che diverrà operativa non appena verrà

ultimata la catalogazione del materiale librario.

La sezione della biblioteca dislocata a Flumini è stata predisposta per venire incontro alle esigenze

della popolazione distribuita sul territorio ed in particolare sul litorale quartese. Questa sezione risente

di alcune difficoltà logistiche legate alla condivisione dei locali con l’attività di un istituto scolastico che

purtroppo ne condiziona gli orari di utenza.

Il sostegno economico principale del settore è costituito dai finanziamenti erogati dalla RAS, che

costituiscono anche il fondamentale strumento di attivazione di servizi innovativi. In tal senso di

recente è stata finanziata la realizzazione di Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati –

CAPSDA presso alcune biblioteche dislocate sull’intero territorio regionale (v. tab. 10), nell’ambito del

quale – relativamente all’area urbana di Cagliari – hanno usufruito del finanziamento la Biblioteca

Regionale, la Biblioteca Provinciale, le Biblioteche comunali di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Assemini,

Monserrato, Sestu, Selargius, Elmas, Decimomannu, Sinnai e Quartucciu.

Alle biblioteche degli Enti Locali si aggiunge un’ulteriore ampia offerta di biblioteche: le biblioteche

dell’Università (Facoltà, Dipartimenti e Centri) organizzate in sistema, oltre varie, biblioteche

specialistiche.

Il Sistema Bibliotecario dell’Università di Cagliari è un insieme coordinato di strutture di servizio, la cui

missione principale è offrire un adeguato supporto alla didattica ed alla ricerca scientifica, sia ai propri

studenti ed alla comunità accademica, sia ai soggetti del territorio. Il sistema comprende 33 punti di

servizio, 2.223 posti di lettura, circa un 1.000.000 di volumi, 2.981 abbonamenti a periodici, 5.653

periodici elettronici.

Le Biblioteche dell’Università fanno parte del Servizio Bibliotecario Nazionale attraverso il Polo

Regionale SBN.

Ciò che costituisce la grande ricchezza di questo patrimonio è l’esistenza tra tutte le strutture di una

rete consolidata, anche se migliorabile, di specialisti e di trattamento dell’informazione, facilmente

accessibile (anche perché finora gratuita) che ambisce a sfruttare al meglio le opportunità del web

facendo dialogare aree del sapere e della conoscenza finora molto distanti. Questa strategia si può

attuare anche attraverso iniziative di avvicinamento alla lettura e al libro come strumento, veicolo di

trasmissione di numerosi messaggi, ma anche prodotto di un’industria, quella editoriale, rispetto alla

quale sarebbe opportuno proporre alcuni ragionamenti vista la stretta connessione esistente tra il

servizio di fruizione e il settore che si occupa di produzione e diffusione.

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Deve essere preso in considerazione il dato piuttosto sconfortante sulla lettura. Alla luce dei dati

dell’AIE (Associazione Italiana Editori) solo il 43% della popolazione sarda legge almeno 1 libro ogni

12 mesi. Questo avviene in presenza di una editoria vivace, costituita da 53 editori nell’Isola, di cui 29

nell’are di Cagliari, con 167 nuovi titoli nel 2002 (fonte Terra Sarda, 2003); di un sistema pubblico di

lettura, che come abbiamo visto è in fase di sviluppo, di una legge sull’editoria avanzata e di una attiva

Associazione degli Editori sardi.

L’analisi risulta più critica se riferita alla fascia dei bambini e dei ragazzi. In Sardegna, infatti, si

registra la presenza di un forte tasso di dispersione scolastica, in quanto solo quote modeste di

giovani pervengono a livelli di istruzione medio-superiore e universitaria a causa di un’alta percentuale

di interruzione di percorsi scolastici (l’abbandono scolastico solo per la scuola secondaria di primo

grado si attesta intorno al 12%, risultando notevolmente superiore alla media nazionale).

Sintomo di tale disagio - che spesso sfocia in devianza per la mancanza di alternative di crescita

sociale, professionale e culturale - è l’assenza di biblioteche nella maggior parte delle realtà

scolastiche a fronte di un corpo docente che avverte la necessità di una formazione mirata all’utilizzo

del libro come strumento di integrazione e di crescita.

A tale grave situazione, si può ovviare solo proponendo una serie di strumenti e di strategie di

promozione e produzione del libro e della lettura, di formazione e consulenza che, coinvolgendo i

servizi culturali e artistici - teatro, musica, cinema e fumetto - favoriscano il raccordo tra gli stessi e la

progettazione scolastica.

Anche per quanto riguarda l’editoria specializzata per bambini e ragazzi, nel panorama sardo la

produzione risulta pressoché assente o con proposte non rispondenti ad un progetto editoriale che

soddisfi le esigenze del settore.

Debolissima invece la rete delle librerie (v. tab. 11). Sarebbero forse interessanti forme di promozione,

anche in rete con altri ambiti della cultura. Un esempio positivo di sensibilizzazione e invito alla lettura

sono certamente le iniziative di privati, quali i “Caffè letterari”, ma anche manifestazioni e fiere relative

all’editoria, quale quella di Macomer, o i premi letterari.

L’organizzazione e lo sviluppo dei servizi bibliotecari deve indirizzarsi verso una dimensione di

complessità e ampiezza tali da non prescindere dalla costituzione di una rete di relazioni e di azioni

cooperative, che oggi non esistono, con Associazioni, Enti, Istituzioni pubbliche e private, tese a dare

un accesso sistemico unitario e complessivo alla conoscenza e all’informazione, pur con le distinzioni

di ruoli e funzioni proprie di ogni soggetto partecipante.

Ciò implica la cooperazione tra tutti i Comuni dell’area vasta per offrire livelli di servizio omogenei in

ogni punto del sistema a prescindere dalle dimensioni territoriali e demografiche (v. tab.12).

Spazi e eventi culturali e di spettacolo

La Sardegna in generale soffre la mancanza di un sistema di coordinamento organico e coerente che

valorizzi il patrimonio culturale e di spettacolo esistente e promuova lo sviluppo di quanto ancora

inespresso.

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Si registra la mancanza di adeguati spazi teatrali e spesso ci si deve accontentare di palcoscenici che

non valorizzano il lavoro degli artisti.

Tra i teatri della provincia, infatti, sono pochi quelli agibili e pochissimi quelli in grado di offrire un

palcoscenico adatto alle esigenze di una normale produzione, nonostante sugli spazi teatrali si sia

intervenuto con il “Circuito artistico regionale attività culturali spettacolo” – CARAS, finanziato nel

quadro della Misura 2.3 del POR Sardegna 2000-2006 – il cui obiettivo era rivolto alla ristrutturazione,

recupero e completamento di spazi sparsi per tutta l'Isola per moltiplicare i luoghi dello spettacolo e

organizzare i circuiti, unitamente alla realizzazione di piani di gestione. L’intervento ha disatteso le

aspettative degli operatori per un duplice ordine di motivi: in primis perché gran parte dei teatri

ristrutturati sono tutt’oggi inagibili per cause tecniche, in secondo luogo perché tarda a partire la

realizzazione dei piani di gestione, per cui si corre il rischio di disporre di un’alta quantità di contenitori

solo parzialmente utilizzabili.

La stessa Misura 2.3 ha anche finanziato l’acquisto di strutture mobili per attività di spettacolo dal vivo

e ha interessato gli enti locali sotto elencati nella tabella 13.

In diversi Comuni, tuttavia, queste attrezzature sono utilizzabili – e di fatto utilizzate – da un unico

soggetto gestore senza essere a disposizione di altri operatori, risultando pertanto scarsamente

valorizzate rispetto all’utilizzo potenziale e alle necessità del territorio.

Solitamente i teatri in Sardegna sono impiegati da una stessa compagnia per la durata della stagione

di spettacoli, sono rare le co-gestioni o le utilizzazioni temporanee dello stesso teatro da parte di

diverse compagnie durante la stessa stagione artistica. Particolarmente difficile appare la situazione

delle piccole compagnie teatrali sia per l’indisponibilità o l’incertezza della disponibilità di spazi sia per

la difficoltà di sostenere i relativi costi di conduzione. Un’azione programmatoria congiunta da parte di

più Enti locali è sicuramente auspicabile perché consentirebbe una adeguata disponibilità di

palcoscenici e la riduzione degli oneri di gestione.

A causa di questa carenza, la Fiera Campionaria è diventata quasi l’unica struttura disponibile per gli

eventi legati alla musica leggera e al jazz, mentre la danza è il settore maggiormente penalizzato in

quanto i luoghi destinati allo spettacolo sono spesso troppo piccoli, i palchi all’italiana inclinati e troppo

alti per una giusta visibilità delle opere coreografiche.

Nonostante questa problematica la produzione artistica sarda nello spettacolo, sia nel settore della

musica sia in quello del teatro e della danza, si va caratterizzando come una realtà vivace ed

articolata, tra le più dinamiche nel panorama italiano. Prendendo a riferimento i dati regionali forniti

dall’ISTAT e dalla SIAE (non essendo disponibili quelli disaggregati per provincia), in questi ultimi anni

viene confermato che in Sardegna le attività dello spettacolo sono in espansione e che il numero

complessivo delle rappresentazioni è aumentato in tutti i settori.

Nell’arco di un quinquennio, dal 1998 al 2003, ultimo anno per il quale sono disponibili i dati, si registra

un raddoppio nel numero delle rappresentazioni in Sardegna: dai 3.179 spettacoli del 1998 si sale nel

2003 a 6.394. L’entità dell’offerta di spettacoli in Sardegna è ancora più evidente se la si raffronta con

quella di altre regioni italiane. Nel 2003, ad esempio, sono stati rappresentati in Sardegna 389

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spettacoli ogni 100.000 abitanti, un dato superiore alla media nazionale che è di 319 e più che doppio

rispetto a quello medio delle regioni del Mezzogiorno, che è di 181 rappresentazioni.

Rispetto all’impatto sul pubblico dai dati SIAE (2001 ultimo disponibile) risulta che l’attività di

spettacolo più diffusa in Sardegna è il teatro di prosa (40,2%), seguito dalla musica leggera (24.5%) e

dalla concertistica (19,5% contro una media nazionale di 13,4%). Inoltre, rispetto alle medie del

pubblico nazionale classificate per genere di spettacolo, occupano un ruolo non secondario anche il

balletto e la danza (3,3%), il teatro di marionette e burattini (2,5%) e l’operetta (1,3%). Rilevante,

inoltre, la lirica che raccoglie i favori del 5,7% del pubblico pagante contro una media nazionale del

5,4%.

La comparazione con i dati nazionali conferma la vitalità e l’espansione delle attività di spettacolo.

Rispetto alla popolazione sembra emergere un incremento dell’interesse verso le manifestazioni

culturali e di spettacolo sollecitato soprattutto da un’ampia offerta concentrata, però, come rilevabile

dai dati sulla distribuzione territoriale, quasi esclusivamente in alcune zone dell’Isola.

Un altro punto di forza della domanda di eventi di spettacolo riguarda la competitività dei prezzi,

rispetto alla media nazionale, per assistere alla produzioni artistiche (v. tab.14).

Nel capoluogo è localizzato il più importante teatro regionale, il Teatro Lirico di Cagliari. Inaugurato nel

1993 dopo trent'anni di lavori, ospita le stagioni liriche, sinfoniche e di balletto, con alcune aperture al

jazz. Il Teatro Lirico, malgrado qualche problema di ordine economico legato sia ai costi elevati delle

manifestazioni che alla costante riduzione dei finanziamenti da parte dello stato, vive un costante

trend positivo per ciò che concerne il pubblico, rappresentando uno dei teatri italiani con il più elevato

numero di abbonati, oltre tutto in costante incremento. L’anno scorso ha visto infatti un ulteriore

incremento del 10% degli abbonamenti, divenuti circa 12.000 (9.000 abbonati per la sola stagione

lirica, di cui il 30% ha provenienza esterna all’area vasta), coinvolgendo oltre 134.000 spettatori nelle

varie produzioni offerte dal Teatro a Cagliari e nelle manifestazioni decentrate.

Il costante incremento nel numero degli spettatori, in generale, è legato alla buona qualità dell’offerta

che il Teatro è stato in grado di offrire, proponendo eventi innovativi che sono stati capaci di attrarre

l’attenzione della stampa nazionale ed internazionale. Oltre alla buona offerta in termini qualitativi, che

ha consentito al Teatro di attrarre anche un turismo specializzato, pur se in termini quantitativi poco

rilevante, determinante nel suo successo è l’indubbia passione dei sardi per la musica operistica e

sinfonica, che fa sì che il Lirico sia in grado di attrarre pubblico da tutta l’Isola.

Altro spazio importante, in città, è quello del cinema teatro Alfieri, teatro storico di Cagliari, che ospita

la rassegna principale realizzata dal Ce.D.A.C., interamente dedicata alla prosa. Il Circuito Teatrale

Regionale Sardo (gestito dal Ce.D.A.C.) è ufficialmente riconosciuto, ormai da ventidue anni, dal

Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quale referente regionale

per la distribuzione degli spettacoli di prosa in Sardegna, ed opera nell’ambito di una rete nazionale di

Circuiti Regionali composta da diciotto organismi, la maggioranza dei quali promossi da Enti Pubblici.

Il Circuito costituisce un importante e consolidato appuntamento culturale in tutte le località in cui vi è

la disponibilità di un teatro. La partecipazione del pubblico è andata aumentando fino a stabilizzarsi

sull’attuale ragguardevole dato di circa 80.000 presenze annue.

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Il Teatro Alfieri è anche la sede della Cooperativa Teatro Sardegna la storica compagnia cagliaritana

di teatro di prosa che nel 2003 ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero dei Beni Culturali di “Teatro

stabile privato a interesse pubblico” (uno dei sedici riconosciuti in tutta Italia)- in attesa di disporre di

una sede stabile più idonea per l’allestimento delle sue produzioni, ha preso in gestione diretta ed

esclusiva il Teatro Alfieri.

Attualmente il Teatro Massimo, il più importante teatro di prosa cittadino, è oggetto di interventi di

ristrutturazione.

Ancora tra gli spazi cagliaritani di dimensioni più modeste troviamo il Piccolo Auditorium, del Comune

di Cagliari, che ha una gestione affidata ad una società di servizi e non ad una direzione artistica.

La compagnia Akroama, che nel 1987 viene riconosciuta dal Ministero per lo Spettacolo come “Centro

di Ricerca Teatrale”, uno dei 12 riconosciuti in tutt’Italia, gestisce due teatri: il Teatro delle Saline,

spazio semipubblico, in stile liberty dei primi del Novecento, e un altro teatro privato a Monserrato.

Sempre a Cagliari si trova il teatro universitario Nanni Loy, gestito dall'ERSU, che soffre il difetto di

una colonna a tre quarti di palcoscenico.

Recentemente si è concluso, con la messa a norma e la dotazione degli arredi scenici definitivi, il

percorso del Teatro La Vetreria a Pirri, gestito dalla cooperativa Cada Die (oltre 200 posti con platea a

tribuna e palcoscenico di concezione contemporanea), esempio intelligente di conversione di

manufatto industriale in spazio per lo spettacolo commisurato sui bisogni e le esigenze degli stessi

operatori della cooperativa che lo hanno inventato e ne curano la gestione. La compagnia che nasce a

Cagliari nel 1982, allestisce nel Teatro La Vetreria le sue produzioni e stagioni di teatro

contemporaneo, di teatro per ragazzi e svolge una notevole attività formativa puntando a realizzare

una vera e propria scuola – teatro per varie utenze: dai bambini, agli adolescenti, aspiranti attori,

anziani e nell’area del disagio. In particolare quest’area di attività (progetto Migranti) ha ottenuto nel

2004 il patrocinio del Ministero della salute. Il Cada Die Teatro è riconosciuta dal Ministero per i Beni e

le Attività Culturali come compagnia di teatro di ricerca da circa venti anni e nel 2001 ha ottenuto,

proprio per il suo radicamento nel territorio, il Premio nazionale dell’Associazione Nazionale Critici

Teatrali.

L'Auditorium del Conservatorio, sempre a Cagliari, ospita eventi musicali ed è stato restaurato di

recente.

Il Teatro Civico è stato di recente oggetto di intervento di restauro e recupero che ha permesso,

compatibilmente con le nuove normative di sicurezza, la riapertura della struttura storica più

importante del capoluogo. Pur non avendo gli stessi spazi dell’impianto originario il teatro dispone di

una capienza di 400 posti all’aperto, in pieno centro storico. Per questa struttura è in fase di

individuazione il soggetto gestore.

A Cagliari e nell’area vasta si contano ancora una ventina di piccoli teatri al di sotto dei cento

spettatori, tra cui il centralissimo Teatro dell'Arco, attualmente negato all’attività teatrale de Il Crogiuolo

spostatasi al nuovo teatro Sant’Eulalia, che durante l’anno organizza diverse rassegne. Il Crogiuolo e

il Teatro dell’Arco nascono a Cagliari nel 1982 e in questi 25 anni la compagnia ha agito in modo

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continuo e ininterrotto configurandosi come compagnia stanziale cittadina e di giro regionale e

nazionale. All’attività di produzione teatrale, si sono aggiunte quella musicale, di promozione della

lettura e cinematografica.

La Cooperativa Teatro Alkestis che opera a Cagliari dal 1972, dal 1990 ha acquisito uno stabile con

una sala di 90 posti trasformato in Teatro Alkestis, sede della quasi totalità dell’attività produttiva. Nel

corso degli anni ha organizzato diverse e importanti rassegne, alcune diventate un appuntamento

fisso come la rassegna su Artaud.

A Quartu Sant’Elena attendono completamenti e ristrutturazioni il Teatro Fornaci Maxia e il Teatro

Centrale, mentre il Teatro Nuovo sarà ricostruito attraverso i finanziamenti sopraccitati della misura

2.3 del POR Sardegna. Altre strutture per lo spettacolo sono rappresentate dai teatri pertinenti agli

edifici scolastici di via Fadda e via Turati, con capienza rispettivamente di 100 e 200 posti e, in

particolare il primo, ottima acustica. Di recente è stato realizzato il Teatro s’Arena lungo il litorale

quartese che attende una più precisa destinazione. Le compagnie che operano stabilmente a Quartu

sono:

- gli Actores Alidos, svolgono la loro attività dal 1995 e nel corso dell’anno effettuano importanti

rassegne di carattere internazionale tra cui “Il Festival Internazionale Oltre i Confini”. La compagnia,

fondata a Cagliari nel 1982, dal 2002 è stata riconosciuta ufficialmente dal Ministero come una delle

trenta Compagnie Nazionali di Ricerca e Sperimentazione. Nel 1991 ha inaugurato il Centro

Documentazione dello Spettacolo e dal 1993 è entrato a far parte dell’Istituto Internazionale del Teatro

Mediterraneo;

- il Teatro Tages realizza rassegne di teatro di figura;

- la Compagnia Caika (gabbiano in russo) opera dal 1997. Nell’estate del 2001 nasce il progetto di

navigazione teatrale e vela Teatri al mare: a bordo di una barca a vela di 13 metri gli attori della

compagnia percorrono più di 250 miglia, recitando in dieci porti della Sardegna. Uno degli aspetti

fondamentali dell’impegno della compagnia è quello didattico sia per la formazione professionale, sia

per l’intervento nella scuola pubblica.

- Is Mascareddas, compagnia nata nel 1980, allestisce spettacoli di burattini ispirati alla tradizione

popolare italiana. La compagnia, che ha una sua sede a Quartucciu nel proprio laboratorio ospita un

"Centro di documentazione Teatrale" specifico per il Teatro d'Animazione. A Cagliari organizza al

Piccolo Auditorium, la rassegna “Il grande teatro dei piccoli”.

A Quartucciu anche nella Casa Angioni si organizzano attività culturali e di spettacolo.

Ulteriori luoghi destinati a manifestazioni culturali e di spettacolo sono le Ex Carceri Aragonesi, La

Casa Collu, Il teatro dei Salesiani, la sala Consiliare del Comune. E’ in atto un progetto di

valorizzazione dell’area antistante la chiesa San Lussorio.

A Selargius, dove è incorso di ristrutturazione il teatro Si ‘e boi, è presente anche la Casa del

Canonico Putzu, sottoutilizzata per problemi di natura burocratica sulla gestione degli spazi.

Gli eventi organizzati nel Comune di Selargius sono:

- La settimana della Cultura, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in tutto il

territorio nazionale, si organizza nel mese di maggio in collaborazione con le associazioni e le scuole

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del comune. I monumenti e i siti più significativi di Selargius vengono aperti al pubblico e alle

scolaresche, dove oltre alle visite guidate è possibile fruire di mostre, installazioni, concerti, spettacoli

e conferenze, coordinate e presentate come itinerario tematico.

- Eventi per la tutela dell’ambiente (festa dell’albero) e la giornata della memoria sul tema della pace e

i diritti civili (27 gennaio), manifestazioni organizzate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa

in collaborazione con le scuole.

- Il Festival delle Culture Migranti in collaborazione con l’associazione culturale Pensamentus.

Altre manifestazioni sono organizzate dalla Cooperativa Sirio, che risiede e opera a Selarigus da

lungo tempo, incentrando la sua attività sulla produzione teatrale e formazione. La cooperativa ha

recentemente creato la Fondazione Gai-Gagliardo; la Corale Lorenzo Perosi, il Coro Polifonico, la

Banda cittadina, La Cooperativa “Madrugada”, , L’Aquilone di Viviana, La Scuola Civica di Musica, la

Libera Università del Campidano (LUC) e l’associazione Carovana S.M.I., che propone annualmente

itinerari di spettacoli, incontri, installazioni con artisti che provengono dall’area EuroMediterranea.

Con la stessa Misura 2.3 è stato finanziato il completamento del Teatro Comunale di Sinnai, per cui

l’amministrazione ha creato una Associazione con una gestione mista pubblico-privato in

collaborazione con la compagnia teatrale “L’Effimero Meraviglioso”, compagnia particolarmente attiva

nata a Sinnai nel 1991, che produce una interessante stagione teatrale. La sua caratteristica è la

concezione di un teatro aperto, non rigido, tanto meno ingabbiato in classificazioni ed etichette.

Oltre agli spazi più strutturati, durante la stagione estiva nella Provincia assumono una particolare

rilevanza quelli all’aperto e tra questi, in particolare per la suggestione e la storia dei luoghi, che

contribuisce grandemente alla magia degli eventi che vi si organizzano, l’antico Anfiteatro Romano di

Cagliari e in particolare l’ancor più suggestivo teatro di Nora, dove da molti anni si organizza il

“Festival la notte dei poeti”, realizzato dal Ce.D.A.C.

Relativamente all’Anfiteatro Romano, l’annosa querelle tra fruibilità del sito archeologico e luogo per

eccellenza per lo spettacolo estivo denota ancor più, ove ce ne fosse bisogno, la necessità di trovare

spazi più appropriati – a Cagliari e in generale nell’area vasta – per la musica e i concerti pop, rock,

ecc.

Per ciò che concerne gli eventi di spettacolo, rivestono indubbiamente una grande importanza, in

ragione del grande pubblico che riescono a richiamare, il festival “Jazzinsardegna” e il “Festival

Sardegna musical”.

Inoltre, tra le realtà di spettacolo dell’area troviamo:

- La compagnia teatrale Lapola, nata a Cagliari nel 1998. Sin dall’inizio si caratterizza con una

connotazione comico cabarettistica, improntata sulla ricerca e l’approfondimento del dialetto tipico

cagliaritano. Dal 2001 la compagnia acquisisce uno spazio, che diviene loro sede stabile dove

organizzano laboratori sulla comicità, seminari e spettacoli per le scuole.

- Riverrun Teatro, non ha delle stagioni stabili e negli ultimi anni ha dato vita a due edizioni di una

rassegna chiamata "Emergenze", che propone accanto alle produzioni esordienti;

- Figli d'arte Medas, organizzano la rassegna "Famiglie d'Arte" che ospita appunto storiche famiglie di

teatranti;

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- Teatro Olata, rassegna di teatro "Teatantis in cuncordia", ospita loro produzioni e produzioni

regionali;

- La Maschera, organizza due rassegne l'anno: in primavera e autunno, ospita proprie produzioni e

produzioni locali;

- Pinocchio Dance, organizza in estate un festival di teatro di figura che si chiama Festivlabour;

- Le Compagnie del Cocomero, organizzano un festival di burattini;

- L’Associazione Studium Canticum, attività artistica imperniata sulla musica corale (a cappella e con

orchestra) e sulla didattica della musica corale, dai bambini agli adulti;

- L’Associazione Musicale Accademia: impegnata principalmente nella promozione e diffusione della

musica e della cultura nel territorio della Sardegna e del Mediterraneo.

Le manifestazioni di danza, mancando spazi specifici gestiti da organismi del settore, si realizzano in

alcuni dei teatri dell’area cagliaritana sopra menzionati e anche in spazi non convenzionali quali

l’ExMa’, il Lazzaretto, Il Ghetto degli Ebrei o altri siti archeologici e di interesse paesaggistico ed

urbano. Gli eventi si presentano sostanzialmente nell’ambito di Festival o come appuntamenti singoli.

Le strutture sostenute dalla Regione Sardegna attraverso l’articolo 56 della L.R. 1/1990 sono:

- Il Festival Internazionale Nuova Danza a cura dell’ASMED, associazione che opera da vent' anni

nello spettacolo in Sardegna, particolarmente a Cagliari e recentemente a Sinnai. Tra le numerose

iniziative sono importanti soprattutto quelle nel settore produttivo e formativo; L’ASMED è sostenuta

dal Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la produzione e il

festival.

- Autunno Danza - Festival di Danza contemporanea a cura di Spazio Danza, che svolge la sua

attività articolata in diversi livelli produttivi: centro di formazione e promozione dell’attività di danza,

compagnia di produzione di spettacoli, organizzazione di rassegne e festival. Il festival è stato

sostenuto fino al 2004 dal Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

- Movimenti In Tempo - Festival Biennale di Danza Contemporanea a cura di Caranas 108.

L’associazione pone le basi della propria ricerca artistica sui principi della sperimentazione e

dell’interazione con altre discipline artistiche, ritenendo la danza contemporanea un linguaggio in

continua evoluzione, influenzato dalla crescente complessità dei codici comunicativi attuali.

- La Danza come dialogo interculturale nel Mediterraneo, Festival itinerante d'arte e antropologia

culturale a cura di Carovana S.M.I. L’associazione realizza progetti interdisciplinari di formazione,

divulgazione, ricerca e produzione artistica nell’ambito di programmi di cooperazione internazionale

(sostenuti da fondi comunitari erogati nell’ambito dei programmi Cultura 2000 e Meda, e dalla

Fondazione Anna Lindh), con l’intento di sviluppare un dibattito sul dialogo interculturale e contribuire

alla diffusione della danza e dell’arte contemporanea nel Mediterraneo. Operando in Sardegna,

promuove l’Isola come un luogo di congiunzione tra la cultura mediterranea e le dinamiche culturali

europee. I programmi di Carovana S.M.I (che offrono un percorso intorno all’identità: l’identità del

corpo e i suoi contesti culturali ed estetici) sono stati sostenuti fino al 2005 dal Dipartimento dello

Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la promozione.

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- Il Circuito Regionale della Danza, sostenuto dal Ministero, a cura dell'Associazione Enti Locali per lo

Spettacolo comprende anche l’area urbana di Cagliari;

- L’associazione Vox 2000, sostenuta fino al 2005 dal Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i

Beni e le Attività Culturali per la produzione, realizza eventi di danza regolarmente nell’area urbana di

Cagliari, nonostante la sua base sia nel Sulcis-Iglesiente.

- L’associazione Lucido Sottile, sostenuta dal 2006 dal Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per

i Beni e le Attività Culturali per la produzione,

- Tersicorea, che ha recentemente aperto un nuovo spazio privato di spettacolo al centro di Cagliari.

Altre associazioni di danza che ricevono sostegno Regionale con l’art. 60 e 17 sono: Tascusì,

Ooffouro, Ars et Inventivo e ImprovvisaMente.

Le manifestazioni di danza sono sostanzialmente di genere “contemporaneo”. Questo elemento è

stato determinato da precedenti corsi di formazione professionale organizzati nell’Isola, sostenuti dalla

Regione Sardegna e da successive borse regionali di specializzazione in Italia e all’estero, che hanno

permesso a diversi danzatori sardi di formarsi scegliendo questo genere. Il settore da una parte si

caratterizza con programmi di alta qualità artistica, favorendo la visibilità in Sardegna di compagnie ed

artisti di riconosciuta fama internazionale, dall’altra si rivolge ad un pubblico numericamente limitato e

selezionato, in quanto in Sardegna l’arte contemporanea in genere e la danza in particolare hanno

grande difficoltà di radicamento nonostante da tempo venga promossa nell’Isola. La difficoltà di

divulgare una forma espressiva non narrativa ma simbolica come la danza, in una regione con una

forte identità tradizionale, limita il decentramento delle produzioni e delle manifestazioni dal contesto

urbano a quello rurale.

Nonostante soffra dell’instabilità del sostegno finanziario da parte del Ministero, il settore danza in

Sardegna ha comunque dimostrato di essere capace d’imporsi a livello internazionale, partecipando

più volte a progetti di cooperazione o attraverso la realizzazione di coproduzioni e diffusioni in ambito

internazionale. Un’altra azione di rilevanza internazionale che ha caratterizzato il settore è stata la

manifestazione "Concorso Corografico Città di Cagliari", sostenuta dal Comune di Cagliari dal 1986 al

1993 e poi interrotta per mancanza di fondi. Il Concorso è stato in quegli anni un attrattore artistico di

livello internazionale.

La situazione del settore musica con i suoi eventi - musica leggera, pop, rock e jazz - insieme a quello

della danza, è sicuramente quello più penalizzato per la carenza di spazi idonei alla realizzazione di

spettacoli che di norma raccolgono un gran numero di spettatori. Rivestono indubbiamente una

grande importanza, in ragione del grande pubblico che riescono a richiamare, il festival

“Jazzinsardegna” organizzato da “Sardinia Jazz” e il “Festival Sardegna musical” organizzato da Soul

& mare. Ancora altri concerti che richiamano soprattutto il pubblico dei giovani sono organizzati da

Vox Day, Shannara.

L’Associazione Spaziomusica, che nasce nel 1982, fa della sperimentazione nel campo della musica

contemporanea la sua peculiarità e per l'originalità delle tematiche affrontate ha richiamato

l'attenzione del pubblico e della critica. Da 24 anni organizza un importante FestivaI, seminari sui temi

monografici del Festival, attività editoriale, attività di ricerca.

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La Cooperativa Cogitur, dal 2001 gemmata in “Associazione Culturale Echi Lontani” e “Associazione

Musicale e Culturale Orchestra Karalis Antiqua Musica” nata nel 1985 con lo scopo di promuovere la

diffusione della musica e danza antica, organizza dal 1995 a Cagliari e comuni limitrofi il “Festival

Internazionale Echi Lontani”.

Cinema e film nell’area cagliaritana

Nell’area urbana sono presenti due multisala, uno a Cagliari – dotato di nove schermi – e l’altro a

Quartucciu (tredici schermi) capaci di ospitare complessivamente 3.500 spettatori, che a partire dai

primi anni di questo decennio hanno portato alla chiusura delle sale “storiche”, localizzate

principalmente a Cagliari, e alla simultanea – e, per certi versi, conseguente – affermazione di diverse

iniziative di piccola imprenditoria cinematografica specializzata in film d’essai.

La programmazione complessive delle 26 sale cinematografiche dell’Area Metropolitana riesce, in

larga parte, ad assorbire la maggior parte delle pellicole in uscita, con una offerta di spettacoli

cinematografici di gran lunga superiore, in quantità e qualità, a quella degli anni precedenti il 2001.

Nel 1999 il mercato sardo del cinema in sale rappresentava in percentuale l’1,5% di quello nazionale,

concentrato soprattutto a Cagliari (1,2) e Sassari (0,3). Oggi la Sardegna vale il 2,2% di quello

nazionale.

Detto aumento di 0,7 punti percentuali (che equivale a circa settecentomila spettatori annuali) è in

buona parte concentrato nell’area cagliaritana (+ 0,6).

L’offerta può essere analizzata in base ad un duplice criterio, geografico e culturale.

Per la loro ubicazione le multisala – localizzate, come nel resto d’Italia e d’Europa, in periferia –

assorbono spettatori provenienti dai centri urbani limitrofi, situati sia a est del capoluogo (Quartucciu,

Monserrato, Quartu S.E., Selargius, Sinnai, Settimo, Dolianova), che conta circa 150.000 abitanti, sia

a ovest (Assemini, Elmas, Sestu, Decimomannu, Monastir).

Relativamente alla loro programmazione, entrambe proiettano prevalentemente i film commerciali in

uscita in ambito nazionale, lasciandoli in visione per diverse settimane.

Le nuove sale del Centro storico, al contrario, proiettano film d’essai presentati nei Festival nazionali e

internazionali di cinema, peraltro con una maggiore alternanza – rispetto alle multisala –delle

proiezioni in sala.

Dal punto di vista occupazionale il settore è in fase di crescita. Le sale cinematografiche hanno visto

la nascita di nuove figure lavorative: il giovane imprenditore dello spettacolo o la cooperativa giovanile

che ristruttura e gestisce le sale.

Cagliari non ha una tradizione di produzione cinematografica, posto che i pochi film che hanno diffuso

la sua immagine sono stati soprattutto documentari, in particolare dedicati alla Sagra di S.Efisio o alle

realizzazioni del fascismo.

È solo negli ultimi anni che il capoluogo diventa location di alcuni film di rilevanza nazionale, quali Il

figlio di Bakunin (1997) di Gianfranco Cabiddu, e Il fuggiasco (2003) di Andrea Manni, tratto

dall’omonima opera di Massimo Carlotto.

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Nel corso degli anni Cagliari è fortemente cambiata anche nella sua immagine culturale: in campo

cinematografico sono cresciuti alcuni registi (da Enrico Pau a Giovanni Columbu) che si sono

confrontati con la loro città, raccontandone le storie quotidiane. E i loro film, soprattutto Pesi Leggeri

(2000), dedicato ad un mitologia cittadina, il pugilato, sono stati visti e apprezzati in campo nazionale.

Dietro queste affermazioni c’è un movimento in crescita continua: decine e decine di “filmaker”

presentano le loro opere in tutt’Europa. Esistono inoltre circuiti stabili per lo scambio continuo di

esperienze attraverso le sale d’essai, la Cineteca Sarda, una rivista tematica (Teorema), tre cattedre

universitarie per circa 350 studenti, una vasta attività di animazione nelle scuole di ogni ordine e

grado.

Il problema della crescita ulteriore è legato non solo alla creatività individuale, ma anche alla solidità

delle strutture culturali: la nuova Legge regionale 20 settembre 2006, n. 15, contenente norme per lo

sviluppo del cinema in Sardegna, sembra orientata nella giusta esigenza di rafforzare Cineteche e

associazionismo, nonché di aiutare i giovani regista non solo nella produzione di opere a diffusione

nazionale, ma anche nella prima fase di sperimentazione e di formazione.

Criticità del settore Spettacolo

A fronte della vitalità del settore, non possono non essere registrate alcune caratteristiche e criticità:

l’intero comparto si regge con finanziamenti pubblici, siano essi nazionali (Fondo Unico per lo

Spettacolo di cui usufruiscono un ridotto numero di operatori) o locali (regionali, provinciali, comunali).

La normativa esistente risulta non organica e lacunosa. Riserva alla Regione e agli Enti locali il ruolo

di sostegno generico alle attività e non prevede alcuna reale funzione di programmazione,

coordinamento e indirizzo.

Le attività di spettacolo sono quindi, a causa di questa lacuna normativa, il prodotto della libera

iniziativa dei singoli operatori. Di fatto l’attuale legislazione ha sostenuto molte attività degli organismi

privati ma non ha parallelamente prodotto uno sviluppo equilibrato, né è riuscita a valorizzare

pienamente gli standard qualitativi delle produzioni artistiche, né a consentire un’adeguata

distribuzione territoriale e temporale dell'offerta di spettacolo (v. tab. 15).

Non è stata incentivata l'internazionalizzazione, né sostenuta adeguatamente l'innovazione delle

produzioni artistiche locali, così come le potenzialità di crescita culturale delle comunità e la capacità

di attrarre o intercettare flussi turistici.

Dai dati generali di contesto emergono con evidenza diverse criticità:

� dipendenza quasi esclusiva del settore spettacolo dai finanziamenti pubblici, peraltro in

continua riduzione;

� intervento pubblico caratterizzato esclusivamente come mero sostegno finanziario;

� carenza di idonei modelli gestionali (convenzioni, concessioni, ecc.) di affidamento di spazi e

strutture pubbliche;

� carente attività di monitoraggio e di verifica sulla qualità della spesa;

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� carenza di figure professionali con particolare riferimento alle aree comunicazione,

promozione, progettazione eventi, fattibilità economico – finanziaria, ricerca fondi, animazione

territoriale e creazione del pubblico;

� crescita casuale, ma rilevante delle iniziative e della produzione artistica;

� carenza di istituzioni qualificate e specialistiche di formazione per le Arti Sceniche e la Danza;

� forte concentrazione delle produzioni nelle realtà urbane della provincia di Cagliari;

� carente programmazione temporale e territoriale delle attività;

� modesta aggregazione e cooperazione delle strutture;

� limitata circuitazione delle proposte di spettacolo in rapporto agli investimenti.

� mancanza di adeguati luoghi di spettacolo per grandi eventi, in particolare musicali.

Dagli elementi tratteggiati emerge che il settore delle attività di spettacolo, pur con le debolezze

individuate, rappresenta tuttavia un importante fattore di sviluppo culturale e sociale. Sono ancora da

definire gli effetti che produrrà sul riordino complessivo delle attività di spettacolo la recente L.R. del

29.11.2006. Emerge, inoltre, l’esigenza di una programmazione di più ampio respiro di quella annuale

che dia garanzia di continuità agli operatori professionisti e favorisca una crescita più armonica di tutti

i generi, nonché una maggiore diffusione delle attività in grado di proporre offerte culturali di

spettacolo anche nelle zone “marginali” rispetto ai centri urbani, in cui si concentra l’offerta culturale.

Né va trascurata la necessità di un coordinamento tra gli attori pubblici (Regione, Province, Comuni)

nella programmazione degli interventi e nell’erogazione di finanziamenti insieme ad una efficace

capacità di promozione e di comunicazione delle attività di spettacolo, da veicolarsi anche attraverso

apposite pagine web nei siti istituzionali.

Eventi culturali

Tra gli eventi culturali dell’area urbana, le mostre d‘arte e quelle su tematiche specifiche sono un

fenomeno interessante, in termini di capacità di attrazione e di pubblico. Esse richiamano

regolarmente un vasto pubblico e svolgono una funzione di stimolo e di attrazione lungo l’intero arco

dell’anno, aiutando in questo modo la destagionalizzazione dei flussi turistici.

Da segnalare gli appuntamenti annuali organizzati dal MIBAC che si caratterizzano per la valenza

nazionale del circuito in cui si inseriscono: la Settimana della cultura, (in primavera) le Giornate

Europee del Patrimonio (a settembre) e la recente festa della Musica (a giugno). Da qualche anno

queste manifestazioni sono condivise dalla RAS che ne promuove presso i soggetti gestori delle

strutture museali regionali la partecipazione.

Le mostre sono organizzate principalmente in immobili di particolare interesse artistico o storico, di

proprietà di enti pubblici o di privati. In particolare le mostre organizzate al Palazzo Regio nel centro

storico di Cagliari, svolgono un ruolo complementare per il turista, che abitualmente visita il quartiere

Castello e la Cattedrale."

Di particolare interesse si rivelano le mostre che, con cadenza quasi annuale, sono realizzate dal Club

Modellismo Storico Cagliari, un’Associazione Culturale formata da un team di storici e archeologi,

operante in Sardegna dal 1979. Gli allestimenti si collocano ormai tradizionalmente nelle prestigiose

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sale espositive della Cittadella dei Musei e propongono con crescente successo un programma di

studio e rilettura della Storia della Sardegna in un ottica non localistica bensì in una dimensione

mediterranea ed europea.

I Centri Comunali d’Arte e Cultura (Il Ghetto, Exma’, Lazzaretto, Castello San Michele, La Vetreria)

con le numerose mostre nei diversi periodi dell’anno e la proficua collaborazione tra il Comune di

Cagliari ed i soggetti gestori ha prodotto la politica del “grande evento espositivo” quale straordinario

attrattore sia per i residenti che i turisti. In questa visione i grandi eventi, considerati come elementi

creatori di una dinamica forte verso tipologie di intervento da mandare a regime, nonché come forti

attrattori per il turismo, assicurano una funzione rilevante. In tal senso sono nate negli anni mostre

quali “da Renoir a Picasso”, “da Tiziano a De Chirico”, ma anche “Robert Capa”, “Il lavoro dell’Uomo –

Sebastiao Salgado”, “Salvador Dalì e i surrealisti”, “Marilyn and Friends”, “la Sardegna negli archivi

Alinari” solo per citarne alcune.

Dal 2005 l’associazione Artegiovane organizza Sardegna Arte Fiera: negli spazi dello stabilimento del

Lido a Cagliari un centinaio di artisti interagiscono realizzando arti plastiche e figurative, installazioni,

performance, videoproiezioni, musica, teatro, testi poetici nell’ottica di un superamento dei confini tra

le varie arti.

A Cagliari ad ottobre 2006 ha avuto luogo con un forte riscontro di pubblico e di critica sia a livello

regionale che a livello nazionale, il Festival Tuttestorie di Letteratura per ragazzi organizzato dalla

Cooperativa Tuttestorie in collaborazione con il Centro Servizi Bibliotecari della Provincia di Cagliari.

A queste manifestazioni si aggiungono gli eventi legati alle celebrazioni del Capodanno in città, con

concerti e spettacoli di teatro di strada e pirotecnici.

Infine, un evento culturale di particolare rilevo nel territorio della provincia è “Monumenti Aperti”. La

manifestazione, che ha celebrato quest’anno la sua decima edizione nella città di Cagliari, è ormai

divenuta appuntamento culturale fisso della primavera cittadina e non solo.

La formula prescelta, che vede l’Associazione culturale, insieme agli istituti scolastici, adottare dei

monumenti illustrandoli gratuitamente durante un fine settimana a cittadini e turisti, ha riscontrato un

enorme successo di pubblico e di critica, come evidenziano sia il numero dei visitatori (oltre 120.000

presenze nel 2006 nella sola Cagliari) che quello delle amministrazioni comunali coinvolte (dopo

l’esperienza cagliaritana numerose realtà locali della provincia hanno realizzato i propri eventi, tra cui

Capoterra, Sarroch, Monserrato, Serdiana, Dolianova, Quartu sant’Elena, Pula e Villa San Pietro;

diverse altre hanno iniziato durante la deima edizione: Quartu, Decimomannu, Sestu,).

Si può affermare che la manifestazione ha contribuito, con altri concomitanti fattori, a modificare il

clima intorno al patrimonio storico, archeologico, artistico e ambientale che – insieme alle

testimonianze dell’architettura militare medievale – costituiscono un lascito culturale consistente e

prezioso.

Il Comune di Quartu Sant’Elena ha recentemente proposto una nuova iniziativa in continuità con

Monumenti Aperti, rivolta a quei monumenti che si trovano sul territorio comunale, che costituiscono

preziosi elementi del paesaggio, con la finalità di strutturare percorsi volti alla riscoperta dei Beni

Culturali inseriti in contesti paesaggistici di pregio.

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Sagre, feste tradizionali, cultura popolare

Al di là degli eventi culturali e di spettacolo non vanno dimenticate le innumerevoli feste religiose e

tradizionali, e le sagre: elencare tutti gli eventi di questo tipo che si svolgono in Provincia è

un’operazione ardua perché ogni centro, anche il più piccolo, ha una propria festa.

Tra questi eventi alcuni assumono una particolare rilevanza, in quanto particolarmente sentiti dalla

popolazione e capaci di attirare un gran numero di visitatori sia dal territorio regionale che dall’esterno:

queste caratteristiche, nell’ambito della provincia di Cagliari, sono proprie in particolare della Sagra di

Sant’Efisio che si svolge il 1º maggio a Cagliari. È una grande processione alla quale partecipano

migliaia di persone vestite con i costumi tradizionali e provenienti da tutto il territorio regionale, le

traccas (caratteristici carri addobbati a festa e trainati da buoi), i cavalieri campidanesi, i miliziani, la

guardiania in frac e cilindro, il rappresentante della municipalità (detto Alternos) e il simulacro del

santo. Si svolge nel centro del capoluogo, a partire dalla chiesa di S. Efisio nel quartiere di Stampace

per arrivare il giorno successivo, dopo una sosta a Sarroch la notte del 1º maggio, fino a Nora. Il 4

maggio la statua del santo viene riportata a Cagliari con una nuova processione, anche se meno

partecipata di quella del 1º maggio.

La Sagra di Sant’Efisio rappresenta fin dal 1657 lo scioglimento di un voto al santo che liberò la città

dalla pestilenza e riveste una grande importanza perché porta per le strade, unita alla dimostrazione

della grande devozione per il santo, il folklore, la musica tradizionale (con i suonatori di launeddas) e i

colori della tradizione. Quella di Sant’Efisio rappresenta una delle feste più importanti e più partecipate

dell’intera tradizione mediterranea, conosciuta a livello internazionale anche grazie all’interesse di

numerosi studiosi (tedeschi, statunitensi, giapponesi) e alla pubblicazione di articoli su periodici

prestigiosi come Time e Newsweek.

Altro evento di particolare richiamo, e sempre nel capoluogo, è rappresentato da Sa Die de Sa

Sardigna, festa civile di recente introduzione (si tiene dal 1993) .

Molte delle feste che si svolgono nei vari paesi hanno origini antiche, sono legate ai cicli stagionali e a

riti propiziatori tipici del mondo agro-pastorale, e proprio per questo assumono un particolare fascino.

E’ il caso dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, la notte dei falò (i cosiddetti fuochi di

Sant’Antonio) che si festeggia la sera del 16 gennaio e interessa molti paesi, soprattutto dell’interno

della Provincia (Decimomannu, Decimoputzu, Monastir, Seulo, Nurallao, Nuraminis, Seulo, Siurgus

Donigala, Soleminis, Suelli, Villaputzu, Villasalto, Villasor). I festeggiamenti in onore di S. Antonio

Abate sanciscono l’inizio del Carnevale, per cui si svolgono manifestazioni in maschera ed esibizioni

di carri allegorici con grande partecipazione popolare.

Sempre legate al mondo contadino sono le numerose feste che si susseguono nel mese di settembre,

mese in cui inizia l’anno agrario e si ringraziano i santi per il buon raccolto e per favorirne uno buono

per l’anno successivo.

Il territorio di Quartu Sant’Elena esprime tradizioni religiose particolarmente radicate e sentite nella

popolazione quali la processione della Madonna di Bonaria ed le celebrazioni in onore di sant’Elena

Imperatrice, santa Maria di Cepola, san Giovanni Battista e sant’Andrea.

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Tra le varie feste, assume una particolare rilevanza, per l’originalità che lo contraddistingue, il

Matrimonio selargino, cerimonia dove due sposi vengono realmente uniti in matrimonio dopo un

cerimoniale molto complesso, quello tradizionale. Si tratta di un evento capace di richiamare un

grande pubblico.

Bisogna sottolineare che in pressoché tutti i Comuni è viva una produzione canora informale che

permette di conservare e far vivere le proprie tradizioni musicali e di danza. Questi gruppi hanno

anche il merito di aver restituito alle forme musicali tradizionali la funzione per cui sono nate, sia che si

tratti di accompagnamento del canto o della danza, sia che si tratta di dare forma alle proprie tradizioni

religiose. Quindi la musica per accompagnare la festa, per la preghiera, e per accompagnare i cicli

della vita, delle stagioni e dell’anno. Gruppi storici sono documentati e attivi a Sinnai, a Maracalagonis,

Assemini, Elmas, Quartu S.E., Sestu, Cagliari (quartiere di Villanova), Quartucciu, Sestu, e altri.

E’ diffusa la presenza di forme di canto monodico con accompagnamento come Sa Canzone a curba,

le gare poetiche, tra improvvisatori padroni di una complesso gioco di rime, del canto dei goccius, di

ispirazioni prevalentemente religiosa, del ballo accompagnato con gli strumenti come launeddas, il più

diffuso e affascinante, della chitarre, dell’organetto.

Si riscontrano fenomeni di utilizzo di moduli e strutture del canto e della musica strumentale di

tradizione, all’interno di aree di ricerca musicale legate all’attualità della musica jazz, del rock, e della

musica classica, secondo un approccio libero e la ricerca di territori di possibile scambio di stilemi e

procedimenti strutturali. Esiste inoltre un filone di contaminazioni che, partendo dalla musica

tradizionale sarda, l’ha “arricchita” con contributi di vario genere (a titolo di esempio è possibile citare

Cordas e Cannas, Sonos con Elena Ledda e Mauro Palmas, o le performance di Lai con le

Launeddas e con gruppi jazz) (v. tab 16).

C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo

Le tabelle in allegato mostrano una composizione della popolazione residente nell’ambito di

riferimento del progetto che privilegia la componente femminile, pari a circa il 52% del totale dei

residenti, contro un valore analogo del 51% rilevabile in ambito provinciale e regionale. La lieve

prevalenza riscontrabile è presumibilmente collegata alla maggiore possibilità di trovare lavoro in

questo ambito rispetto al resto del territorio regionale.

Per ciò che concerne l’occupazione femminile, si evidenzia un maggiore tasso di attività e

occupazione delle donne residenti in ambito urbano, probabilmente collegato alle maggiori possibilità

offerte, anche in relazione ai più elevati tassi di istruzione riscontrabili (anche in questo caso, il

riferimento per le informazioni di dettaglio richiama alle tabelle in allegato).

La struttura produttiva dell’ambito urbano, prevalentemente orientata sul settore del servizi, consente

infatti di assorbire una maggiore quota di forza lavoro femminile rispetto alle attività manifatturiere e

agricole prevalenti in altre aree territoriali, consentendo una maggiore presenza sul mercato del

lavoro.

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In particolare, alcuni segmenti economici favoriscono la presenza delle donne nel mercato del lavoro:

per ciò che concerne il settore culturale, le possibilità occupazionali offerte assumono una particolare

rilevanza, specie nell’ambito pubblico, nonostante le cariche direttive anche in questo settore siano di

prevalenza maschili.

Si rimanda all’analisi di impatto del presente progetto per un maggiore approfondimento della tematica

di genere in relazione al progetto presentato.

D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

Il sistema urbano dell’area vasta di Cagliari si inserisce in un contesto territoriale-ambientale di grande

complessità, stante i diversi sistemi che lo costituiscono: spiagge, zone umide, agricole, collinari e

montane, facilmente raggiungibili dai vicini centri urbani.

Gli elementi di eccellenza ambientale sono rappresentati dalle zone umide di importanza

internazionale di Molentargius e Santa Gilla che conferiscono al territorio una peculiarità pressoché

assoluta in ambito mediterraneo.

La presenza di habitat comuni alle due aree, alcuni endemici, e di specie che utilizzano

alternativamente le due aree per sostare, nutrirsi e riprodursi, identificano un unico sistema

ambientale la cui fragilità è legata univocamente ad un mutuo equilibrio dei due ambienti.

Tali due aree hanno una superficie complessiva di 62,71 kmq pari a circa il 5,7 % della dell’intera

superficie dell’area vasta.

Le grandi dominanti costitutive di Santa Gilla, di Molentargius-Poetto e dei colli di Cagliari,

rappresentano la matrice funzionale e strutturale dell’ambito sulla quale ogni stratificazione storica e

paesaggistica si è sviluppata nello spazio e nel tempo.

Nel territorio si trovano importanti sistemi montani, foltissime distese di macchia mediterranea ed aree

costiere con straordinarie spiagge. Tra i luoghi più importanti dal punto di vista ambientale, l’area

naturale di Monte Arcosu ed il sistema Monte dei Sette Fratelli.

L'area vasta può essere distinta in cinque ambiti territoriali specifici caratterizzati dalla presenza di

specie ed habitat di particolare interesse naturalistico, di luoghi che l’uomo ha modificato per il proprio

lavoro e da evidenze storico culturali:

� il compendio del Molentargius;

� il compendio di S. Gilla;

� il sistema montano del Gutturu-Mannu e del monte Arcosu;

� gli ambiti planiziali del Campidano meridionale e della fascia pedemontana del Sarrabus;

� il sistema montano dei Sette Fratelli.

Tale sistema ambientale, nonostante l’elevata qualità dell’ambiente marino e costiero, delle importanti

e diverse punti di eccellenza ambientale sopraelencati, della rilevante offerta culturale e turistica,

risulta essere oggi tra i meno valorizzati e integrati della Provincia, in particolare, e della Sardegna, in

generale. Pertanto, costituisce una rilevante opportunità di sviluppo dell’intera area vasta e un

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elemento di forte attrazione per una crescente richiesta turistico-ricreativa incentrata sulla fruizione

compatibile delle risorse naturali. Coerentemente con le finalità della pianificazione strategica,

l’obiettivo di sviluppo sostenibile del territorio si basa su un’analisi finalizzata ad individuare gli

elementi di eccellenza (punti di forza) sotto il profilo della conservazione della biodiversità,

evidenziando al contempo le criticità (punti di debolezza) e indicando le opportunità offerte da un

utilizzo attento della risorsa ambientale.

Cod. Nome Sup (Ha) Comuni territorialmente interessati

1 ITB040051 Bruncu de su Monte Moru – Geremeas (Mari Pintau)

135,918 Quartu Sant’Elena

2 ITB040022 Stagno di Molentargius e Territori Limitrofi

1278,565 Quartu S.E., Cagliari, Quartucciu, Selargius

3 ITB040023 Stagno di Cagliari, Saline di Macchiareddu, Laguna di Santa Gilla

5982,264 Cagliari, Assemini, Capoterra, Elmas

4 ITB041105 Foresta di Monte Arcosu 30354,139 Decimomannu, Villaspeciosa, Siliqua, Nuxis, Santadi, Teulada, Domus De Maria, Pula, Villa San Pietro, Sarroch, Capoterra, Uta ed Assemini

5 ITB042242 Torre del Poetto 9,34 Cagliari 6 ITB042241 Riu S. Barzolu 283,678 +

9290,228 Sinnai, Maracalagonis,

7 ITB042243 Monte Sant'Elia, Cala Mosca e Cala Fighera

26,172 Cagliari

8 ITB040021 Costa di Cagliari 2611,967 Cagliari, Quartu S.E. 9 ITB042216 Sa Tanca e sa Mura 15,572 Pula

10 ITB041106 Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus

9290,228 Burchi, San Vito, Castiadas, Maracalagonis e Sinnai

TOTALE 49.704 Ha

Per un Totale di 40.413 Ha pari ad un consistente 31,2% della superficie totale dell’area vasta

(equivalente a 129.457 Ha).

Le criticità del sistema

Nel territorio cagliaritano, l’estensione della conurbazione ha alterato e modificato irrimediabilmente

gran parte delle forme originarie del paesaggio e dei processi naturali, anche se è ancora possibile

riconoscere i tratti salienti iniziali che hanno guidato l’espansione urbana dalle origini fino ad oggi.

Le infrastrutture presenti nell’ambito e la localizzazione degli impianti produttivi costituiscono una

maglia infrastrutturale che interseca i sistema idrografici di alimentazione delle zone umide costiere

sovrapponendosi, con modalità non coerenti, ai processi ambientali. La tendenza alla saldatura dei

centri urbani contribuisce a chiudere i residui corridoi ecologici di comunicazione tra le zone umide e i

propri bacini di alimentazione, definendo condizioni di "assedio urbano" per gli ecosistemi e gli habitat

interclusi.

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Questi fenomeni stabiliscono condizioni di criticità legate alla perdita dei margini tra la città e le sue

matrici ambientali: i riflessi nel paesaggio urbano sono quelli del progressivo degrado delle aree via

via marginalizzate dall'occupazione urbana dello spazio.

Peraltro si rileva che le stesse aree poste a margine dello sviluppo urbano, utilizzate a scopo agricolo

o pascolo, mostrano situazioni di degrado, accanto alle sporadiche coltivazioni arboree vengono

perpetuati usi impropri legati all’abbandono di rifiuti e all’accantonamento di varie tipologie di materiali.

La stessa criticità si evince anche per gli spazi verdi delle periferie urbane, colonizzate da specie

erbacee spontanee, che divengono zone di degrado. Si nota inoltre che l’eccessivo frazionamento

delle aree verdi cittadine non sufficientemente manutenzionate ed oggetto costante di abbandono di

rifiuti rendono critico il limitato patrimonio verde.

La grande ricchezza naturalistica dell’area non corrisponde, pertanto, ad una adeguata attrattività del

contesto naturalistico, dovuta in primo luogo a problemi organizzativi e di coordinamento delle aree

naturalistiche di pregio. Le aree sopra descritte non vengono inserite, se non raramente in un circuito

turistico integrato. Il territorio deve far fronte ad una forte pressione antropica che si riflette sul sistema

dei trasporti che appare molto lontano dal raggiungimento di uno stato di efficienza. Una criticità

rilevante è rappresentata dal rischio tecnologico a causa della presenza di un discreto numero di

attività a rischio e soprattutto la loro concentrazione in alcune zone, talvolta adiacenti ad aree

densamente popolate o di interesse naturalistico. E’ il caso dell’area industriale di Cagliari situata a

ridosso dello Stagno di Santa Gilla.

Durante i mesi estivi si nota una forte pressione antropica sui litorali e sulle spiagge che determina

l’aumento delle criticità del sistema ambientale.

Infine un elemento di debolezza è costituito dalla scarsa conoscenza delle aree naturalistiche di

pregio da parte della stessa popolazione residente.

Il decollo dello sviluppo socio-economico dell’area costiera metropolitana può prendere il via

attraverso la realizzazione di una molteplicità di azioni fondate sulla sostenibilità e l’integrazione tra le

diverse offerte turistiche presenti sul territorio: naturalistica-culturale e quella balneare.

Si rende pertanto necessaria l’attuazione di una gestione integrata in grado di governare in modo

compatibile le pressioni esercitate dalla forte antropizzazione del territorio.

Inoltre, sono richiesti interventi tempestivi a difesa della qualità del patrimonio naturalistico e culturale,

mediante la riduzione del loro stato di degrado/abbandono, così da accrescerne l’integrazione con le

comunità locali in un’ottica di tutela, sviluppo compatibile, migliore fruizione e sviluppo di attività

connesse come fattore di mobilitazione e stimolo allo sviluppo locale. Infine, si ritiene utile procedere

alla regolamentazione degli usi e della pressione sulle risorse (anche attraverso sistemi di

certificazione dell’equilibrio nell’uso delle risorse stesse), accrescendo l’offerta di beni e servizi

finalizzati alla qualità ambientale ed alla corretta fruizione ambientale delle risorse, in un’ottica di

promozione dello sviluppo.

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E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo

Considerando i vari strumenti di programmazione negoziata (P.I.A., Patti territoriali, P.I.T., etc.) e gli

investimenti effettuati tramite le risorse del P.O.R. Sardegna, gli investimenti complessivi sulle risorse

culturali - sino al 2004 - ammontavano a circa 123 milioni di €, la cui quasi totalità destinata alla

realizzazione di opere pubbliche (circa il 94%). Sono invece solo 7 milioni di euro ad essere stati

destinati alla organizzazione di eventi o manifestazioni, il 6% della spesa complessiva.

Va comunque precisato che gli interventi analizzati sono quelli per cui esiste un atto di impegno

formale da parte dell’Amministrazione regionale, ma ci sono state numerose rimodulazioni (2003),

oltre al fatto che per alcuni interventi non è stata ancora presentata nemmeno una progettazione.

Le tipologie più frequenti e che impegnano la maggiore quota di risorse, tra gli interventi finanziati,

risultano quelli relativi alle strutture o spazi riservati alle attività di spettacolo, che come abbiamo visto

risultavano molto carenti nella Provincia, a seguire gli interventi sulle aree archeologiche, il restauro

architettonico, gli spazi destinati ad attività socioculturali e il restauro/ristrutturazione/allestimento

museale. Incidono invece in modo secondario sugli investimenti complessivi i pochi interventi volti alla

creazione di centri di accoglienza e ad altri servizi per i visitatori e risultano quasi inconsistenti le

attività promozionali finanziate (un solo intervento).

Nonostante la quantità di risorse impegnate, nello specifico, sul settore dello spettacolo, i risultati

ottenuti non sono del tutto soddisfacenti: alcuni teatri sono già entrati in funzione e si sono trasformati

in centri importanti per le attività (il teatro di Sinnai, ad esempio), altre strutture invece risultano tuttora

non ultimate o non utilizzabili per problemi funzionali e strutturali (errori nella progettazione,

funzionalità carente collegata presumibilmente al mancato coinvolgimento degli operatori del settore in

fase di progettazione).

Gli investimenti regionali in materia di risorse culturali risultano piuttosto coerenti con l’individuazione

dell’area urbana come luogo di maggiore concentrazione dell’offerta culturale: gli investimenti più

importanti riguardano Cagliari, che assorbe da sola più del 50% degli investimenti complessivi. Il

secondo centro della Provincia più finanziato in questo campo è Pula, con un investimento

complessivo di quasi 10 milioni di euro.

In particolare gli interventi nel capoluogo riguardano l’ampliamento e la realizzazione di strutture di

servizio per il teatro lirico (interventi per la realizzazione del Parco della Musica, meglio dettagliati più

avanti), interventi di restauro del teatro Massimo, il restauro dell’archivio storico di Cagliari e del

palazzo municipale. Sono inoltre stati finanziati alcuni interventi di restauro sulla cattedrale e sulle

chiese di S. Eulalia e Sant’Agostino, interventi sul parco archeologico di Tuvixeddu, sul palazzo civico,

sul Ghetto, etc.

Per ciò che concerne Pula sono stati finanziati una serie di interventi per il miglioramento della

fruibilità dell’area archeologica, ma anche interventi rivolti al miglioramento della fruibilità del teatro

romano per la realizzazione di eventi di spettacolo.

Gli interventi nell’hinterland cagliaritano fanno riferimento soprattutto alla realizzazione di spazi di

spettacolo, ma ci sono anche interventi volti a garantire la fruibilità di aree poco valorizzate e

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conosciute, come l’area di Cuccuru Nuraxi a Settimo San Pietro. A Selargius è in via di ristrutturazione

il teatro di Si ‘e Boi con gli annessi e adiacenti spazi del Centro delle Arti e Centro di Aggregazione

sociale e biblioteca multimediale per ragazzi.

Oltre agli interventi finanziati con la progettazione integrata o con il P.O.R., l’amministrazione

regionale finanzia il restauro, la gestione dei siti culturali5 o l’organizzazione di eventi di spettacolo

anche con la normativa ordinaria.

Inoltre il 30 settembre 2005 è stato firmato l’Accordo di Programma Quadro tra la Regione Sardegna e

il Ministero dei Beni e le Attività Culturali che prevede la realizzazione di una serie di grandi progetti da

finanziare con i fondi del C.I.P.E., finalizzati alla realizzazione di grandi attrattori culturali nella

Regione, che prevede la realizzazione del nuovo Museo Archeologico e di Arte Contemporanea Bètile

nel lungomare di S.Elia, con un importante investimento dal punto di vista finanziario.

Un’importante opportunità è rappresentata dal Parco della Musica, un progetto di riqualificazione

urbana volto a valorizzare un importante quartiere cittadino (“Fonsarda”), attraverso la modifica della

viabilità e un insieme di interventi finalizzati a un sostanziale miglioramento dell’arredo urbano. Il

progetto crea un polo di servizi integrati attraverso una nuova piazza che costituirà una cornice di

elevato valore urbanistico in cui ospitare manifestazioni culturali e artistiche. In questo modo la città di

Cagliari potrà accogliere eventi di forte interesse culturale e richiamo turistico che coinvolgeranno una

pluralità di operatori culturali e attori istituzionali nella realizzazione di manifestazioni destinate ad

avere un impatto socioeconomico – oltre che di immagine – nell’intera area cittadina, provinciale e

regionale.

Il Comune di Cagliari, inoltre, partecipa con altre realtà comunali e del bacino del Mediterraneo ai

progetti denominati Rete monumentale delle città regie, Porte dell’Isola e Rete delle città murate del

Mediterraneo. Si tratta di progetti in cui attraverso il concetto di Porta di accesso (Gateway) si intende

offrire al turista/visitatore – in corrispondenza dei punti d’ingresso – i servizi necessari alla

comprensione, all’interpretazione ed alla fruizione delle risorse naturali e culturali presenti sul

territorio. In particolare il progetto “Le porte dell’isola” presenta aspetti innovativi, sia a livello di offerta

che di promozione turistica. A livello di offerta, si propone infatti di sviluppare un nuovo tipo di itinerari

turistico-culturali marini e/o costieri alla riscoperta delle antiche rotte mediterranee. A livello

promozionale, viene finalmente sfruttata l'idea del giornalista (Sergio Frau) che, spostando in maniera

scientificamente documentata le Colonne d'Ercole da Gibilterra al Canale di Sicilia, ha ipotizzato

l'identificazione della Sardegna con la mitica Isola di Atlante. Per quanto riguarda il progetto della

“Rete delle città murate” sono già in corso le attività di progettazione effettiva della rete in forma

stabile e la programmazione delle attività che dovranno accompagnarne la nascita ed i primi passi,

oltrechè la realizzazione di un'azione/intervento a scala urbana e a carattere prototipale o

dimostrativo, interessante il rapporto Castello/Porto sia sotto il profilo funzionale che tecnico.

5 I progetti di gestione del patrimonio culturale sono attualmente finanziati ai sensi della L.R. 4/2000 e relative direttive di

attuazione. La legge finanziaria 2005 è intervenuta modificando la legge 4 e attualmente si è in attesa delle nuove direttive

istruttorie. La competenza in materia di gestione dei beni culturali dovrebbe comunque essere presto delegata alle Province.

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Di recente il Consorzio Circuiti Spettacoli Sardegna (CO.CI.S.) ha iniziato la realizzazione di una

campagna di marketing e comunicazione nell’ambito del progetto “Oltre il sipario” volto a potenziare i

sistemi turistici locali mediante l’attività dei circuiti teatrali regionali e le risorse culturali rappresentate

da monumenti, musei e siti archeologici.

A questo si aggiunge anche il programma PARNASO, anch’esso finanziato dalla Regione a valere sul

Fondo Sociale Europeo (Asse II – Misura 2.4 del POR Sardegna 2000-2006). Mentre gli interventi

formativi previsti per il settore “Beni culturali” sono stati recentemente avviati dal soggetto

aggiudicatario, quelli per formare le figure professionali (prevalentemente tecniche e organizzative)

per il settore spettacolo è in fase di prossima pubblicazione, posto che gli interventi previsti non sono

stati assegnati.

Rimanendo nell’ambito del sistema istituzionale un’ulteriore opportunità riguarda il ruolo che la

Regione svolgerà quale Autorità unica di Gestione per il programma ENPI (European Neighbourhood

and Partnership Instrument) nel prossimo periodo di programmazione comunitaria 2007-2013,

destinato a finanziare azioni di cooperazione culturale transfrontaliera con i Paesi del bacino

mediterraneo.

Per trovare una soluzione ai problemi legati alla carenza di servizi aggiuntivi, sta per nascere la

Mediateca del Mediterraneo e le aree di accoglienza al pubblico della rinnovata struttura della

Passeggiata coperta (Bastione di Saint Remì). Un ulteriore riferimento in questa direzione è

certamente il progetto denominato Centro di Coordinamento dei Beni Culturali recentemente concluso

realizzato a valere sulle risorse (PIT CA azione 9) con il quale si è ideato, progettato e realizzato uno

studio e analisi dell’offerta culturale del Sistema Museale cittadino, definita una linea grafica

coordinata per la realizzazione di una cartina sul centro storico della città di Cagliari, un opuscolo con

la specificazione di 6 differenti itinerari tematici, un sito web, una articolata rete di totem e di punti

informativi.

Inoltre, al fine di elencare tutti gli ulteriori progetti che attualmente sono in corso di valutazione, su

linee di finanziamento differenti, riportiamo le seguenti iniziative: la proposta di avvio del Sistema

Museale della Città di Cagliari e del Sistema di Quartu Sant’Elena, la valorizzazione di un sito a

Quartucciu, gli itinerari proposti da Villa San Pietro, la realizzazione a Cagliari del Museo delle Città

Regie di Sardegna Passeggiata Coperta, l’allestimento della Collezione d’Arte Contemporanea presso

i Grottoni dei Giardini Pubblici, l’allestimento del Museo della Città Antica – ex Albergo Scala di Ferro.

Infine, è opportuno menzionare anche il progetto di valorizzazione ambientale e culturale dei colli di

Sant’Avendrace, Tuvixeddu e Tuvumannu (parco ambientale ed archeologico).

Infine, nel settore, estremamente debole, della formazione di professionalità rivolte alla progettazione

della comunicazione visiva e della promozione territoriale emerge, tra i primi e significativi passi della

nuova Facoltà di Architettura di Cagliari, l’avvio di un Master di II livello in Graphic design.

F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

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La presentazione delle manifestazioni di interesse ha fatto emergere con evidenza la presenza di

partenariati precostituiti, strutturati attorno alle proposte progettuali della Provincia di Cagliari e del

Comune di Cagliari. Questi partenariati, che vedono la partecipazione dei privati come partner dei

proponenti pubblici, sono il frutto della condivisione di obiettivi e strategie comuni maturate nel corso

degli anni di collaborazione e emerse con evidenza nella strutturazione delle proposte.

Il partenariato di progetto, pertanto, risulta costituito dai principali soggetti operanti in campo culturale

e, in particolare, da: MIBAC , Università degli Studi di Cagliari, Provincia di Cagliari, Comune di

Cagliari, Comune di Elmas, Comune di Assemini, Comune di Quartucciu, Comune di Quartu S. Elena,

Comune di Monserrato, Comune di S. Sperate, Comune di Sinnai, Comune di Sestu, Comune di

Settimo San Pietro, Fondazione Teatro Lirico di Cagliari.

La volontà di questi soggetti di operare in comune, non solo in riferimento alla realizzazione del

progetto integrato, ma soprattutto per quel che concerne il tentativo di creare un vero e proprio

distretto culturale che animi e sostenga il sistema culturale locale e regionale, anche grazie all’apporto

di soggetti operanti all’esterno di esso, sottintende uno sforzo di sintesi e collaborazione tra i soggetti

coinvolti che è già stato avviato nella fase di analisi. Proprio questo sforzo e impegno comune dei

soggetti aderenti al partenariato ha consentito di cogliere, analizzare ed evidenziare in questo

documento i limiti, le potenzialità e le risorse del sistema culturale, al fine di definirne un univoco e

condiviso percorso di crescita.

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4.2. Analisi SWOT

Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT

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Punti di Forza Punti di Debolezza Ambito A − Punto di Forza A.1 Centralità del tessuto urbano in termini di offerta culturale nell’ambito del territorio regionale − Punto di Forza A.2 Integrazione del tessuto urbano, che rappresenta un unico sistema economico, sociale e culturale Ambito B − Punto di Forza B.1 Importante offerta, a Cagliari, di musei (tra cui tutti quelli statali), beni archeologici, architettonici, con grande capacità attrattiva − Punto di Forza B.2 Presenza nell’area urbana di musei locali con differenti caratterizzazioni tematiche − Punto di Forza B.3 Presenza di una grande risorsa storico culturale rappresentata da centri storici, chiese campestri, servizi documentali ed informativi − Punto di Forza B.4 Forte presenza, “beni immateriali” quali tradizioni popolari (sagre, feste, riti religiosi), patrimonio linguistico, enogastronomico ed artigianato tipico − Punto di Forza B.5 Buona offerta di eventi culturali sotto il profilo qualitativo − Punto di Forza B.6 Presenza della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, una delle tredici fondazioni lirico-sinfoniche nazionali − Punto di Forza B.7 Positiva esperienza di gestione in rete di alcuni centri comunali d’arte e cultura a Cagliari − Punto di Forza B.8 Significativa presenza quantitativo – qualitativa di professionisti nel settore culturale ed artistico − Punto di Forza B.9 Pluralità di soggetti pubblici e privati che svolgono iniziative e servizi culturali rivolti all’infanzia e all’adolescenza − Punto di Forza B.10 Lunga tradizione letteraria affermata nel contesto regionale, nazionale ed internazionale − Punto di Forza B.11 Ricca produzione letteraria contemporanea con riconoscimenti e premi ad autori locali − Punto di Forza B.12 Patrimonio librario e documentale di interesse e valenza conoscitiva con particolare riferimento alla storia della regione e dell’area mediterranea − Punto di Forza B.13 Diffusione capillare nel territorio delle biblioteche comunali e archivi e loro funzione di luogo di animazione culturale e aggregazione sociale − Punto di Forza B.14 Crescita della domanda interna ed esterna di servizi e prodotti culturali

Ambito A − Punto di Debolezza A.1 Mancanza di promozione turistica e culturale della città di Cagliari e dell’intera area urbana − Punto di Debolezza A.2 Mancanza di raccordo tra i vari soggetti operanti nell’ambito culturale e tra coloro che operano in altri settori economici importanti quali ambiente, turismo e sport Ambito B − Punto di Debolezza B.1 Mancanza di un sistema integrato di gestione e promozione che incrementi la fruibilità dell’offerta culturale − Punto di Debolezza B.2 Mancanza di integrazione tra i musei pubblici e privati della città di Cagliari e tra questi ultimi e gli altri musei dell’area urbana − Punto di Debolezza B.3 Assenza di un’analisi approfondita dei benefici e dei redditi indiretti derivanti dal patrimonio culturale e, di conseguenza, limitata messa a reddito dello stesso − Punto di Debolezza B.4 Carenza di informazioni dettagliate e scientificamente corrette e /o adeguatamente presentate in una segnaletica turistica e didascalica plurilingue − Punto di Debolezza B.5 Carenza nello standard dei servizi offerti da musei ed aree archeologiche per l’accesso e la fruizione dei luoghi della cultura − Punto di Debolezza B.6 Carenza di servizi aggiuntivi (ristoranti, bar, infopoint, rivendite libri e gadget) in corrispondenza dei principali siti culturali − Punto di Debolezza B.7 Insufficienza degli spazi per lo spettacolo e inadeguatezza delle strutture esistenti (anche per carenze progettuali) − Punto di Debolezza B.8 Insufficienza e inadeguatezza degli spazi per i luoghi e per i servizi culturali (musei, biblioteche, archivi, spazi per i giovani − Punto di Debolezza B.9 Mancanza di “dinamicità e rinnovamento” delle collezioni e/o esposizioni “consolidate − Punto di Debolezza B.10 Scarsa valorizzazione di alcuni musei e collezioni importanti quali i “Musei dell’Università di Cagliari”, del Museo dell’Arciconfraternita dei Genovesi, del Museo di Storia Naturale “Aquilegia” e diversi altri musei distribuiti nell’area urbana − Punto di Debolezza B.11 Carenza di figure professionali di direzione dei luoghi di cultura con sufficiente autonomia gestionale

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− Punto di Forza B.15 Disponibilità di conoscenze e competenze specialistiche di alta qualità presso le istituzioni presenti nel territorio dell’ambito considerato quali: Università, Centri di Ricerca ed Istituti di Cultura, Conservatorio di Musica , che possono costituire un solido riferimento per le esigenze di formazione ed aggiornamento degli operatori della rete così come per gli interventi di carattere strutturale, infrastrutturale e tecnologico − Punto di Forza B.16 Nascita di iniziative spontanee e diffuse di promozione della lettura da parte anche di privati (quali ad es. i caffè letterari, i presidi dei libri) − Punto di Forza B.17 Circuitazione nell’ambito dei programmi organizzati in Sardegna di artisti di fama internazionale − Punto di Forza B.18 Presenza del Teatro Stabile della Sardegna, uno dei sedici “Teatri stabili privato a interesse pubblico” riconosciuto in Italia Ambito C − Punto di Forza C.1 Ambito D − Punto di Forza D.1 Importante offerta di beni ambientali (stagni,saline, litorali, colli, paesaggi) che integrati a quelli culturali consentono di rafforzare le capacità attrattive dell’area Ambito E − Punto di Forza E.1 Ambito F − Punto di Forza F.1 Partenariato di progetto forte e strutturato che riunisce la maggior parte degli operatori del settore culturale in ambito urbano, uniti da un forte desiderio di collaborazione

− Punto di Debolezza B.13 Carenza di risorse finanziarie per la realizzazione delle manifestazioni culturali − Punto di Debolezza B.14 Mancanza di una calendarizzazione efficace e coordinata degli eventi − Punto di Debolezza B.15 Insufficienza di formazione professionale e aggiornamento adeguata per gli operatori culturali (marketing, progettazione e gestione di eventi) e di figure con competenze specialistiche quali “direttori di istituzioni culturali”, “manager culturali” con particolare riferimento alle aree “progettazione”, “fattibilità economico – finanziaria”e “ricerca fondi”, operatori didattici − Punto di Debolezza B.16 Carenza di istituzioni qualificate e specialistiche di formazione per le Arti Sceniche e la Danza − Punto di Debolezza B.17 Inadeguatezza dei criteri del M/B sull’alta formazione artistica − Punto di Debolezza B.19 Scarsa propensione all’integrazione dell’offerta di spettacolo e Beni Culturali − Punto di Debolezza B.20 Incertezza sugli esiti della nuova legge regionale di settore per il comparto spettacolo − Punto di Debolezza B.21 Carenza di un’operazione di verifica del grado di soddisfacimento dell’utenza dei beni/servizi culturali − Punto di Debolezza B.22 Frammentazione, scarsa visibilità e mancanza di coordinamento degli interventi culturali per bambini e ragazzi, con notevole dispendio di risorse umane, materiali e finanziarie − Punto di Debolezza B.23 Scarsa interazione tra il settore culturale – artistico e le strutture scolastiche e universitarie − Punto di Debolezza B.24 Mancanza di un sistema conoscitivo in rete degli archivi − Punto di Debolezza B.25 Mancanza di interattività nel settore degli archivi − Punto di Debolezza B.26 Mancanza di dialogo tra i titolari di “competenze archivistiche” Ambito C − Punto di Debolezza C.1 Ambito D − Punto di Debolezza D.1 Ambito E − Punto di Debolezza E.1

− Ambito F − Punto di Debolezza F.1

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Opportunità Rischi Ambito A − Opportunità A.1 Evoluzione degli stili di vita e dei modelli di consumo e di spesa verso una maggiore domanda di servizi ad elevato contenuto culturale − Opportunità A.2 Attrattività turistica dell’area urbana anche per la favorevole situazione climatica che ben si presta alla destagionalizzazione Ambito B − Opportunità B.1 Incremento potenziale dell’offerta culturale dell’area urbana per la presenza del grande patrimonio storico, naturalistico e scientifico dell’Università di Cagliari, sino ad ora poco conosciuto e degli altri luoghi della cultura disseminati nel territorio − Opportunità B.2 Approvazione della nuova Legge Regionale sui Beni Culturali che, ispirandosi tra l’altro, ai principi di “cooperazione, coordinamento e sviluppo della progettualità comuni tra soggetti pubblici e privati” e “valorizzazione del rapporto tra beni, istituti e luoghi della cultura e relativi contesti territoriali”, promuove l’organizzazione sistemica (Sistemi Museali della Sardegna e Sistema Bibliotecario − Opportunità B.3 Approvazione della L.R. 12 giugno 2006 n. 9, “Conferimento di poteri e compiti agli E.E. L.L. , tra i quali sono attribuiti alle Province compiti di programmazione e promozione della cooperazione, fruizione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali − Opportunità B.4 Sviluppo della cooperazione culturale nell’area mediterranea grazie al ruolo assunto dalla R.A.S. come autorità di gestione del programma ENPI, 2007-2013 − Opportunità B.5 Significativa disponibilità, in tutta l’area urbana, di spazi ed edifici connessi ad attività produttive dismesse da riconvertire in spazi culturali − Opportunità B.6 Integrazione reale del patrimonio culturale con i trend già consolidati dell’offerta turistica − Opportunità B.7 Prossima apertura dell’Archivio storico regionale Ambito C − Opportunità C.1 Crescita dell’occupazione femminile Ambito D − Opportunità D.1

Ambito A − Rischio A.1 Difficoltà a sostenere la concorrenza esercitata da altri poli di attrazione turistica sia in ambito regionale sia mediterraneo − Rischio A.2 Conflitti di competenza e di interesse tra amministrazioni ed enti − Rischio A.3 Eccessiva burocrazia e lentezza della “macchina” organizzativo-amministrativa pubblica per quanto riguarda l’area finanziamenti − Rischio A.4 Dipendenza quasi esclusiva del settore cultura e spettacolo dai finanziamenti pubblici in continua riduzione Ambito B − Rischio B.1 Mancata integrazione tra l’offerta culturale e quella turistica tradizionale − Rischio B.2 Incapacità di comprendere e gestire la complessità connaturata ad un’offerta culturale integrata: da un lato per scarsa assimilazione della cultura gestionale, dall’altro per la presenza di una realtà estremamente frammentata, spesso con ridotta capacità di investimento − Rischio B.3 Difficoltà a rendere le azioni programmate stabili nel tempo e replicabili con requisiti di qualità − Rischio B.4 Mancato coordinamento dell’offerta e degli investimenti culturali, che equilibrino i contributi dei diversi luoghi della cultura − Rischio B.5 Mancata capacità di progettazione dell’uso e della gestione degli spazi relativi alle attività industriali dimesse, in maniera coordinata ed “alternativa” − Rischio B.6 Mancata realizzazione delle infrastrutture che consentono l’innovazione tecnologica − Rischio B.7 Sottovalutazione e mancato riconoscimento del contributo della componente sociale alla valorizzazione degli elementi del patrimonio culturale − Rischio B.8 Rischio di perdita dei beni archivistici e librari di proprietà privata per dispersione delle collezioni − Rischio B.9 Rischio di deterioramento e perdita dei beni per inadeguatezza di luoghi e modo di conservazione

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Ambito E − Opportunità E.1 Realizzazione della “Fabbrica della Creatività” come centro d’incontro, lavoro e formazione delle arti contemporanee (Legge finanziaria R.A.S. del 2006) − Opportunità E.2 Realizzazione del Parco della Musica a Cagliari − Opportunità E.3 Programma Master and Back per l’Alta Formazione, anche in campo artistico e culturale − Opportunità E.4 Bando PARNASO di prossima pubblicazione per la formazione di figure artistiche e tecniche per lo spettacolo − Opportunità E.5 Prossima realizzazione della Rete Civica cittadina, come infrastruttura tecnologica − Opportunità E.6 Opportunità offerte dai bandi nazionali e comunitari a supporto dell’attività culturale − Opportunità E.7 Legge 285/97 promozione dei diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza − Opportunità E.8 Bandi regionali per gestione spazi e promozione eventi di spettacolo − Opportunità E.9 Prossima apertura del Museo Betile, attrattore di livello internazionale Ambito F − Opportunità F.1

− Rischio B.10 Rischio di non accessibilità per condizioni logistiche sfavorevoli − Rischio B.11 Chiusura/non valorizzazione di importanti servizi per mancanza di fondi o per carenze logistiche − Rischio B.12 Debolezza rete librerie − Rischio B.13 Diffuso debole interesse alla lettura − Rischio B.14 Limitata ricaduta delle opportunità dai progetti finanziati sulla promozione e gestione spazi di spettacolo − Rischio B.15 Difficoltà di internazionalizzazione delle produzione artistica in sardegna Ambito C − Rischio C.1 Ambito D − Rischio D.1 Ambito E − Rischio E.1 Centralizzazione della maggior parte delle risorse finanziarie sulla città di Cagliari Ambito F − Rischio F.1

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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 Descrizione dell’albero dei problemi

Problema Generale

Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2

1. Scarsa comunicazione e coordinamento tra gli attori istituzionali, tra soggetti privati e tra pubblico e privato

1.1 Programmazione slegata da problemi reali, offerta culturale frammentata, spreco di risorse umane e finanziarie

2.1 Scarsa valorizzazione del patrimonio fuori dal capoluogo cittadino

2.2 Prodotti culturali, artistici, letterari, non inseriti nei circuiti locali, nazionali ed internazionali 2.3 Calendarizzazione dell’offerta culturale e di spettacolo frammentata e/o sovrapposta 2.4 Luoghi di cultura e di spettacolo sprovvisti di servizi aggiuntivi quali punti di ristoro, infopoint, punti di vendita etc. 2.5 I musei sono noiosi 2.6 Analisi dei redditi diretti e indiretti derivanti dal patrimonio culturale poco approfondito 2.7 I luoghi della cultura sono carenti di figure direzionali specifiche con sufficiente autonomia gestionale 2.8 Alto costo della promozione dell’offerta culturale 2.9 Difficoltà di formare e sensibilizzare il pubblico nei confronti dell’offerta culturale 2.10 Difficoltà di attirare i flussi turistici 2.11 Programmazione eventi e servizi rivolta ai giovani e alle fasce deboli non sufficiente

2. Sistema di valorizzazione informazione e promozione non adeguato né integrato

2.12 Non esiste una puntuale conoscenza del livello di soddisfazione dell’utenza 3.1 Eccessiva dipendenza dai finanziamenti pubblici 3.2 Incapacità di accedere a finanziamenti 3.3 Poche risorse per i contenuti culturali, artistici e di spettacolo 3.4 Difficoltà di costruzione di partenariati di progetto locali ed extralocali 3.5 Difficoltà di programmazione legata all’incertezza dei fondi

Il patrimonio culturale artistico ed ambientale, materiale ed immateriale, non costituisce un fattore di sviluppo socio-economico

3. Difficoltà nella gestione e nella produzione

3.6 Gli spazi per lo spettacolo e per gli eventi culturali sotto utilizzati e con costi elevati

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3.7 Attrezzature tecniche acquisite dagli enti locali per eventi di spettacolo sono sottoutilizzate 4.1 Non esiste una puntuale conoscenza dello stato dei beni 4.2 Scorretto intervento dell’uomo sia per progettazione ed interventi di conservazione e restauro effettuati in modo non appropriato, sia per atti vandalici (danneggiamento, sfregio e sottrazione dei beni) e incuria (non viene fatta la manutenzione, la pulizia, beni chiusi nei depositi in condizioni di abbandono) 4.3 Il patrimonio è poco controllato

4. Depauperamento e degrado dei siti, edifici e beni culturali

4.4 Sono insufficienti i depositi ed i magazzini per la conservazione delle collezioni e delle strutture espositive 5.1 Il patrimonio dell’Università è disperso in un vasto ambito territoriale 5.2 Spazi e servizi ridotti archivi, musei, biblioteche 5.3 Parte delle collezioni (dell’Università,delle Soprintendenze, Musei pubblici e privati) chiuse nei magazzini 5.4 Segnaletica turistica e didascalica insufficiente spesso scorretta, non esaustiva e solo in lingua italiana 5.5 Progettazione e messa in opera scorretta e inadeguata per la funzionalità degli spazi teatrali e di spettacolo 5.6 Non adeguamento alle norme sicurezza 5.7 Scarsa presenza di spazi adatti ad arti performative contemporanee e grandi eventi 5.8 Assenza di spazi per la produzione e le prove 5.9 Presenza di barriere architettoniche 5.10 Sistema di mobilità urbana ed extraurbana carente per quanto riguarda il raggiungimento dei siti culturali

5. Patrimonio culturale non fruibile

5.11 Le biblioteche di base sono insufficienti a svolgere un servizio adeguato alla popolazione, in particolare nelle città di Cagliari e Quartu 6.1 Offerta formativa non allineata alle esigenze del settore cultura e dello spettacolo 6.2 Non esistono percorsi formativi riconosciuti per le Arti sceniche, Danza; e Belle Arti

6. Nei luoghi della cultura e dello spettacolo spesso non sono presenti figure professionali specializzate 6.3 Domanda e offerta non si incontrano nel mercato

del lavoro

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A. Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema). PROBLEMA GENERALE: IL PATRIMONIO CULTURALE ARTISTICO ED AMBIENTALE (MATERIALE ED

IMMATERIALE) DEL TERRITORIO NON COSTITUISCE FATTORE DI SVILUPPO SOCIOECONOMICO

Le dinamiche economiche dell’area vasta usufruiscono solo marginalmente delle potenzialità dell’ampio

patrimonio culturale, artistico, ambientale che il territorio possiede, non riuscendo a utilizzare queste risorse

come un fattore di sviluppo socioeconomico.

PROBLEMA 1 - SCARSA COMUNICAZIONE E COORDINAMENTO TRA GLI ATTORI ISTITUZIONALI, TRA SOGGETTI

PRIVATI E TRA PUBBLICO E PRIVATO

Non esiste da parte degli enti pubblici, nella programmazione degli interventi e nell’erogazione dei finanziamenti, l’abitudine al dialogo ed alla concertazione con i soggetti privati. Questo conduce ad una programmazione slegata dai problemi reali malgrado questi esigano, anche per la ricchezza di offerta che il territorio possiede, un intervento sistemico. Risulta inoltre inefficace la capacità di promozione e di comunicazione delle attività culturali e di spettacolo, per l’incapacità degli operatori di creare sinergie. Problema 1.1 – Programmazione slegata da problemi reali, offerta culturale frammentata, spreco di risorse umane e finanziarie

A fronte dell’ampio ventaglio di offerta culturale si riscontra una forte segmentazione della stessa, dovuta all’assenza di un approccio integrato che porti a considerare la cultura in un’ottica di sistema. Nel territorio considerato si riscontra una quasi totale assenza di servizi di rete quali la valorizzazione, l’informazione e la promozione.

PROBLEMA 2 - SISTEMA DI VALORIZZAZIONE INFORMAZIONE E PROMOZIONE NON ADEGUATO NÉ INTEGRATO

A fronte dell’ampio ventaglio di offerta culturale si riscontra una forte segmentazione della stessa, dovuta all’assenza di un approccio integrato che porti a considerare la cultura in un’ottica di sistema. Nel territorio considerato si riscontra una quasi totale assenza di servizi di rete: la valorizzazione, l’informazione e la promozione hanno - ad oggi - riguardato uno spaccato parziale dell’offerta culturale, concentrata nella sola città di Cagliari.

Problema 2.1 - Scarsa valorizzazione del patrimonio fuori dal capoluogo cittadino Il patrimonio culturale del territorio intorno a Cagliari non è altrettanto conosciuto ed adeguatamente valorizzato, ciò non favorisce la mobilità dei fruitori in tutta l’area.

Problema 2.2 - Prodotti culturali, artistici, letterari, non inseriti nei circuiti locali, nazionali ed internazionali La produzione culturale artistica e letteraria ha difficoltà a varcare i confini regionali e ad imporsi in circuiti nazionali ed internazionali per ragioni economiche legate alla costosa mobilità dall’Isola, la scarsa promozione che riduce il mercato a discapito di un ampio confronto che andrebbe a migliorare l’offerta. L’esigua mobilità dell’offerta culturale anche in ambito locale determina un grave spreco di risorse economiche e intellettuali.

Problema 2.3 - Calendarizzazione dell’offerta culturale e di spettacolo frammentata e/o sovrapposta Gli eventi culturali e di spettacolo sono spesso concentrati in alcuni periodi dell’anno, gli organizzatori agiscono individualmente generando frammentazione e/o duplicazione.

Problema 2.4 - Luoghi di cultura e di spettacolo sprovvisti di servizi aggiuntivi quali punti di ristoro, infopoint, punti di vendita etc La carenza di servizi aggiuntivi (infopoint, rivendite di libri, esercizi legati alla ristorazione) in corrispondenza dei principali siti culturali non permette di cogliere pienamente i benefici indiretti derivanti dal patrimonio culturale e, di conseguenza, la messa a reddito dello stesso.

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Problema 2.5 - I musei sono noiosi I musei oltre l’attività espositiva raramente propongono attività collaterali di interazione con il pubblico, inoltre mantengono a lungo inalterate le loro esposizioni, trasmettendo un messaggio di staticità e di ripetitività che limita il potenziale informativo e scoraggia i fruitori a farvi ritorno.

Problema 2.6 - Analisi dei redditi diretti e indiretti derivanti dal patrimonio culturale poco approfondito Non esiste uno studio ed un monitoraggio sistematico dei costi e benefici diretti ed indiretti che il “prodotto cultura” nel territorio può portare.

Problema 2.7 - I luoghi della cultura sono carenti di figure direzionali specifiche con sufficiente autonomia gestionale I luoghi della cultura sono carenti di figure direzionali. Si contano pochissime strutture dirette da figure specialistiche scientifiche, artistiche e manageriali, che ne assicurerebbero uno sviluppo costante ed equilibrato. La direzione dei luoghi pubblici non è sufficientemente regolata da specifiche normative.

Problema 2.8 - Alto costo della promozione dell’offerta culturale L’offerta culturale si presenta frammentata e non coordinata. I singoli operatori non hanno un potere contrattuale paragonabile a quello che potrebbero avere all’interno di un sistema coordinato e integrato di promozione. L’agire in maniera frammentata non consente alcuna economia di scala.

Problema 2.9 - Difficoltà di formare e sensibilizzare il pubblico nei confronti dell’offerta culturale L’offerta culturale non ha sempre una significativa ricaduta di pubblico, per una inadeguata promozione divulgativa capillare delle arti e delle scienze nelle loro specifiche espressioni. Gli organi di stampa, la radio e la televisione diminuiscono gli spazi dedicati alla cultura, è insufficiente una critica culturale e artistica specializzata.

Problema 2.10 - Difficoltà di attirare i flussi turistici L’assenza di un sistema culturale integrato con le altre vocazioni territoriali (ambiente, enogastronomia, artigianato, tradizioni) unitamente alla scarsa capacità di promuovere il “prodotto cultura” dell’area, non ha consentito ad oggi di attrarre e rilevare importanti flussi turistici.

Problema 2.11 - Programmazione eventi e servizi rivolta ai giovani e alle fasce deboli non sufficiente La programmazione delle attività culturali nel territorio è carente di attenzione verso il pubblico giovane e le fasce deboli determinando una loro esclusione dalla conoscenza del vasto patrimonio culturale e artistico e dalla partecipazione al suo sviluppo, di cui l’abbandono scolastico è una delle più macroscopiche conseguenze.

Problema 2.12 - Non esiste una puntuale conoscenza del livello di soddisfazione dell’utenza Non esiste un sistema integrato e sistematico di monitoraggio e valutazione della soddisfazione dell’utenza culturale. È inoltre assente qualsiasi attività di verifica e valutazione della qualità dell’offerta culturale.

PROBLEMA 3 - DIFFICOLTÀ NELLA GESTIONE E NELLA PRODUZIONE

Il settore culturale non gode di una politica di sostegno in grado di convogliare finanziamenti pubblici in un disegno organico e sistemico. Le difficoltà nella gestione e nella produzione riscontrate nel settore si possono ricondurre a tre grandi problematiche: l’esiguità delle risorse pubbliche (in progressiva diminuzione) ed il ritardo nella loro erogazione; l’esiguità e spesso l’inadeguatezza di figure manageriali; i costi di gestione elevati. Problema 3.1 - Eccessiva dipendenza dai finanziamenti pubblici

La peculiarità del mercato culturale rende il settore necessariamente legato ad una fonte di finanziamento pubblica, la quale però finora si è caratterizzata come mero sostegno finanziario,

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senza strutturarsi come supporto in termini di servizi al fine di incentivare l’imprenditoria e la parziale autonomia degli operatori.

Problema 3.2 - Incapacità di accedere a finanziamenti L’accesso ai finanziamenti extra-istituzionali è reso problematico dall’inadeguatezza delle professionalità specifiche capaci di: a) reperire informazioni strategiche sui finanziamenti a favore delle imprese culturali; b) costruire progetti in grado di superare la selezione degli enti erogatori.

Problema 3.3 - Poche risorse per i contenuti culturali, artistici e di spettacolo Il settore soffre di una progressiva diminuzione di risorse finanziarie sia quelle statali sia quelle locali. Ciò incide sulla realizzazione delle produzioni artistico-culturali e sulle gestioni delle stesse.

Problema 3.4 - Difficoltà di costruzione di partenariati di progetto locali ed extralocali La cooperazione non è ancora abbastanza sperimentata e solo recentemente alcune istituzioni regionali la incentivano e non sempre coerentemente. La cooperazione internazionale oltre ad essere più complessa per le dinamiche ad essa correlate, non è favorita da specifiche normative regionali, che rendono difficile il cofinanziamento.

Problema 3.5 - Difficoltà di programmazione legata all’incertezza dei fondi La programmazione artistico – culturale risente dell’incertezza dell’attribuzione delle risorse e del ritardo della loro erogazione. E’ prassi che il finanziamento venga attribuito solo a programmazione inoltrata e che l’erogazione avvenga quando questa è in fase finale, oppure successiva alla sua conclusione.

Problema 3.6 - Gli spazi per lo spettacolo e per gli eventi culturali sotto utilizzati e con costi elevati Solitamente gli spazi per lo spettacolo sono gestiti da una sola compagnia per tutta la durata di una stagione; sono rare le co-gestioni o le utilizzazioni temporanee dello stesso teatro da parte di diverse compagnie; quando accade i costi per l’affitto degli spazi vanno ad incidere sul budget della produzione artistica. Anche i centri comunali d’arte risentono di un non pieno utilizzo degli spazi disponibili per mostre, spettacoli, attività didattica e convegnistica.

Problema 3.7 - Attrezzature tecniche acquisite dagli enti locali per eventi di spettacolo sono sottoutilizzate Le attrezzature tecniche, acquisite con i fondi POR, di proprietà degli enti locali non possono essere pienamente utilizzate da tutti gli operatori che ne avrebbero la necessità.

PROBLEMA 4 - DEPAUPERAMENTO E DEGRADO DEI SITI, EDIFICI E BENI CULTURALI

La scarsa attenzione alla salvaguardia del patrimonio culturale e alla tutela delle produzioni artistiche porta ad un depauperamento dell’offerta qualitativa e quantitativa del territorio Problema 4.1 - Non esiste una puntuale conoscenza dello stato dei beni

La conoscenza del patrimonio culturale è frammentata ed incompleta. Diversi soggetti, pubblici e privati, sono detentori di informazioni parziali che non condividono

Problema 4.2 - Scorretto intervento dell’uomo, sia per progettazione ed interventi di conservazione e restauro effettuati in modo non appropriato, sia per atti vandalici (danneggiamento, sfregio e sottrazione dei beni) e incuria (non viene fatta la manutenzione, la pulizia, beni chiusi nei depositi in condizioni di abbandono) La manutenzione delle strutture e la cura delle collezioni è trascurata e si rischia (al fine di non perdere del tutto il bene) di attuare interventi invasivi che possono modificare la condizione originaria dei beni. Tali interventi sono inoltre più costosi di una manutenzione ordinaria. La progettazione di interventi di conservazione e di restauro è spesso carente e inappropriata. I Beni sono inoltre esposti a danneggiamento, sfregio e sottrazione.

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Problema 4.3 - Il patrimonio è poco controllato Non è predisposto un sistema corretto e mirato di protezione e di controllo.

Problema 4.4 - Sono insufficienti i depositi ed i magazzini per la conservazione delle collezioni e delle strutture espositive Le collezioni e le strutture espositive pubbliche rischiano il rapido degrado per l’insufficienza di adeguati depositi e magazzini che attualmente non assicurano la loro corretta conservazione.

PROBLEMA 5 - PATRIMONIO CULTURALE NON FRUIBILE

Il pubblico non riesce a fruire adeguatamente di una significativa parte dei siti e dei beni culturali, sia per ragioni di natura strutturale, sia per carenze di servizi a valore aggiunto. Problema 5.1 - Il patrimonio dell’Università è disperso in un vasto ambito territoriale

I musei e le collezioni dell’Università di Cagliari sono collocati in diverse strutture, distanti fra loro, all’interno del territorio urbano ed extraurbano, con pregiudizio per la ricomposizione strutturata di una preziosa testimonianza culturale e per la sua fruizione.

Problema 5.2 – Spazi e servizi ridotti per archivi, musei, biblioteche Gli spazi che ospitano musei, archivi, biblioteche sono spesso di risulta mal collocati sul territorio. Sono inoltre privi di ambienti destinati a servizi quali laboratori, sale studio, guardaroba: ciò impedisce l’attivazione di servizi essenziali e di servizi aggiuntivi.

Problema 5.3: Parte delle collezioni (dell’Università, delle Soprintendenze, Musei pubblici e privati) chiuse nei magazzini Molte collezioni di proprietà pubblica e privata non sono catalogate ed esposte al pubblico ma sono conservate in depositi e magazzini.

Problema 5.4 - Segnaletica turistica e didascalica insufficiente spesso scorretta, non esaustiva e solo in lingua italiana Quando non è del tutto assente, la mediazione tra utenti e beni culturali attraverso la segnaletica, depliant, brochure è spesso affidata a messaggi poco chiari, non aggiornati, e non debitamente contestualizzati rispetto ai destinatari; quasi mai sono scritti in lingue diverse dall’italiano e pertanto è esclusa l’utenza straniera.

Problema 5.5 - Progettazione e messa in opera scorretta e inadeguata per la funzionalità degli spazi teatrali e di spettacolo La progettazione degli spazi culturali non è sempre effettuata in relazione alla loro destinazione d’uso e funzionalità specifica. Molti spazi di spettacolo non sono stati adeguatamente ristrutturati per carente progettazione interdisciplinare. Le strutture spesso sono inadeguate per il montaggio/smontaggio delle scenografie, l’allestimento audio-luci e non sempre garantiscono una buona visibilità ed acustica. Il medesimo problema si riscontra nel caso degli allestimenti delle mostre d’arte.

Problema 5.6 - Non adeguamento alle norme sicurezza Molti spazi culturali e di spettacolo non sono a norma perchè costruiti o restaurati senza la rispondenza alle norme di sicurezza (normativa di prevenzione incendi, normative elettriche, messa in sicurezza degli impianti, uscite di sicurezza etc.). Salvo poche eccezioni il personale degli spazi culturali non è dotato di adeguata formazione e titoli per garantire la sicurezza.

Problema 5.7 - Scarsa presenza di spazi adatti ad arti performative contemporanee e grandi eventi Gli spazi dello spettacolo sono sostanzialmente concepiti per il teatro classico e non adatti alle arti performative contemporanee che necessitano di strutture modulari per contestualizzare le opere e modificare il rapporto tra performance ed il pubblico. I palchi sono spesso troppo piccoli, alti e inclinati. Non esistono spazi al chiuso per i grandi eventi, per eventi multidisciplinari che combinano più spettacoli in contemporanea.

Problema 5.8 - Assenza di spazi per la produzione e le prove

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Non esistono spazi per le prove e per la produzione degli spettacoli, accessibili alle strutture che non gestiscono stabilmente luoghi di spettacolo, elemento che non favorisce la qualità della produzione in tutti i suoi aspetti (creativi e tecnici) e l’organizzazione di residenze di produzione di richiamo extraterritoriale e internazionale.

Problema 5.9 - Presenza di barriere architettoniche Molti luoghi di cultura e di spettacolo non sono progettati tenendo conto di una giusta e corretta fruizione degli spazi da parte di persone disabili.

Problema 5.10 - Sistema di mobilità urbana ed extraurbana carente per quanto riguarda il raggiungimento dei siti culturali I siti non sono facilmente raggiungibili perché non adeguatamente collegati da infrastrutture, strade, ferrovie, autobus e servizi navetta.

Problema 5.11 - Le biblioteche di base sono insufficienti a svolgere un servizio adeguato alla popolazione, in particolare nelle città di Cagliari e Quartu I servizi bibliotecari, in particolare nelle città di Cagliari e Quartu, non sono proporzionati al territorio ed alla popolazione. All’ insufficienza delle strutture si aggiunge l’assenza di integrazione e cooperazione tra quelle esistenti.

PROBLEMA 6 - NEI LUOGHI DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO SPESSO NON SONO PRESENTI FIGURE

PROFESSIONALI SPECIALIZZATE

In rapporto alla complessità e varietà dell’offerta culturale potenziale dell’area urbana di Cagliari, non sono impiegate, nei luoghi di cultura e di spettacolo, in numero sufficiente figure professionali qualificate e/o specializzate rispetto a un significativo ventaglio di competenze. Problema 6.1 - Offerta formativa non allineata alle esigenze del settore cultura e dello

spettacolo I percorsi formativi nel settore culturale non sono perfettamente centrati sulle competenze richieste dal mercato del lavoro (project manager, esperto in comunicazione e marketing…), sia nazionale che internazionale.

Problema 6.2 - Non esistono percorsi formativi riconosciuti per le Arti sceniche, Danza, e Belle Arti L’insegnamento delle Arti sceniche e danza è fortemente carente o assente a tutti i livelli scolastici, universitari e post universitari; mancano scuole e/o percorsi di specializzazione a caratura internazionale; manca l’Accademia di Belle Arti.

Problema 6.3 - Domanda e offerta nel mercato del lavoro non si incontrano Non esiste una conoscenza adeguata da parte degli operatori pubblici e privati della presenza nel territorio di figure professionali che dispongono delle competenze richieste per l’inserimento lavorativo, né tali figure dispongono di conoscenze adeguate sulle opportunità di impiego.

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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni codice Accordo di cooperazione

1. Attuazione di un sistema di gestione del progetto integrato

1.1 estensione e rafforzamento del partenariato per la gestione del progetto integrato di sviluppo

Forum dei Sindaci

D113/5h

Cabina di regia Sistema museale citta di Cagliari

D113/5i

Valorizzazione sistema museale

O 126

Sviluppo di siti culturali (colle S.Elia, Museo di Storia Militare, Sistema museale storico militare)

B 243

Carta Musei D113/15h

Call center/Numero verde

D113/3a

Ufficio stampa D113/3b Materiali informativi

D113/3c

Sito web: portale cultura

D113/3d

postazioni audiovisive

D113/3g

GIS positioning

D113/3h

Campagne pubblicitarie

D113/3i

Mailing mirato D113/5b Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale e turistico

E 125

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

2. Sistema di valorizzazione informazione e promozione adeguato ed integrato

2.1 Maggiore valorizzazione e promozione del patrimonio culturale con particolare attenzione all’area esterna al capoluogo cittadino

Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale

E 126

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/73

Pagina volutamente bianca per esigenze di formattazione

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/74

Percorso tematico sull’archeologia industriale

E 621/10

Portale della città di Quartu Sant’Elena

E 621/15

Piano di comunicazione del sistema integrato

E 621/16

Percorso tematico Ambiente e Paesaggio

E 621/6

Percorso tematico relativo all’archeologia

E 621/7

Itinerario tematico relativo all’architettura militare

E 621/8

Itinerario incentrato sul tema dell’architettura civile

E 621/9

Monumenti Aperti

F 77

Guida al patrimonio culturale sestese

G 8/2

Manuale di stile

G 8/3

Realizzazione di un filmato sulla cultura sestese

G 8/6

2.1 Maggiore valorizzazione e promozione del patrimonio culturale con particolare attenzione all’area esterna al capoluogo cittadino

Progettazione e realizzazione materiali comunicativi cartacei

G 8/7

Prodotti mediali/digitali

D113/5c

Prodotti editoriali

D113/5d

Parco culturale "Sergio Atzeni"

G83/26

2.2 Prodotti culturali, artistici, letterari inseriti nei circuiti locali, nazionali ed internazionali

Partecipazione a Fiere

D113/5e

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

2. Sistema di valorizzazione informazione e promozione adeguato ed integrato

2.3 Calendarizzazione dell’offerta culturale e di spettacolo armonizzata

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/75

Offerta museale della città

E 621/11 2.4 Luoghi di cultura e di spettacolo provvisti di servizi aggiuntivi quali punti di ristoro, infopoint, punti di vendita etc.

Museo Arciconfraternita dei Genovesi

2.5 Musei dinamici e attraenti

2.6 Migliore conoscenza della redditività del settore culturale

2.7 Presenza di figure direzionali specifiche con sufficiente autonomia gestionale nei luoghi della cultura

2.8 Costo adeguato della promozione dell’offerta culturale grazie alle economie di scala tra operatori

Attività promo/educative

D113/4f

Organizzazione Fiere

D113/4o

Monumenti Aperti

D113/5a

Convegni, seminari

D113/5f

Campagna di sensibilizzazione sulle risorse storiche e architettoniche dell'area

D113/7

Organizzazione di cicli, di conferenze e seminari

G 8/4

Salt City Segni e Sogni Fiera del libro

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

2. Sistema di valorizzazione informazione e promozione adeguato ed integrato

2.9 Formazione e sensibilizzazione del pubblico nei confronti dell’offerta culturale

Centro Polivalente di orientamento e attività culturali, sportive e laboratoriali

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/76

Realizzazione festival musicale nel 2007 nel quartiere Castello di Cagliari

B 238

Manifestazione culturale Cuncambias

C 33

Festival Sant’Efisio

D 37

Help desk produzioni (Film commission)

D113/3f

2.10 Maggiore capacità di attrazione dei flussi turistici e di individuazione e vendita dei prodotti culturali ai turisti

Workshop, educational

D113/5g

Casa discografica itinerante e spettacolo

C 186 2.11 Programmazione eventi e servizi rivolta ai giovani e alle fasce deboli coordinata ed adeguata

Agenzia culturale per una rete di servizi rivolta ai bambini e ai ragazzi

O 131

2. Sistema di valorizzazione informazione e promozione adeguato ed integrat

2.12 Monitoraggio costante e sistematico della soddisfazione dell’utenza

Sistema Qualità

D113/15l

3.1 Diversificazione delle fonti di finanziamento

3.2 Sviluppare capacità di accedere a finanziamenti

Ufficio Europa per la Cultura

B 149

3.3 Maggiori risorse per i contenuti culturali, artistici e di spettacolo

3.4 Realizzazione di partenariati di progetto locali ed extra-locali

3.5 Facilitazione nella programmazione legata alla certezza dei fondi

Attività espositive/mostre

D113/4a

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

3. Ottimizzazione della gestione e della produzione

3.6 Efficiente ed efficace utilizzo degli spazi per la cultura e lo spettacolo

Attività di sport/spettacolo

D113/4d

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/77

Innovazione tecnologica e deposito scene Teatro Lirico

D113/4e

3.7 Ottimale utilizzazione delle attrezzature tecniche acquisite dagli enti locali per eventi di spettacolo

Potenziamento di supporto della promozione territoriale GIS

E 621/14

Analisi e ricerca sul patrimonio culturale

G 8/1

Studio di fattibilità

E 621/17 4.1 Conoscenza puntuale dei beni culturali e del loro stato

Messa a disposizione delle banche dati e dei materiali informativi relativi ai beni di interesse del territorio dell’area urbana di Cagliari

Riqualificazione Urbana tramite la rivitalizzazione delle attività culturali nel Parco Archeologico di San Saturnino

B 109

Recupero ex Monastero di Santa Chiara

B108

Scavi Bruncu Mogamu

D 260/2

Itinerari del patrimonio religioso

D113/23

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

4. Tutela del patrimonio culturale esistente anche al fine di migliorare la sostenibilità ambientale del contesto

4.2 Manutenzione costante dei siti e dei beni culturali e corretti interventi di restauro, ripristino, conservazione e riqualificazione

Opere di completamento - Recupero della porzione meridionale fortificata - Bastione di Santa Caterina/Fontana Bona

D113/25

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/78

Completamento funzionale della struttura polifunzionale "Villa Muscas"

D113/29

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/79

Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura Castello di S. Michele

D113/31

Interventi di ottimizzazione riqualificazione del centro d'arte e cultura Lazzaretto

D113/32

Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura Exmà

D113/33

Centro d'arte e cultura "il ghetto"

D113/34

Recupero archeologico nella laguna di Santa Gilla

E 202/1

Parco culturale di Santa Caterina

E 202/3

Restauro della Chiesa di San Pietro di Ponte

E 621/1

Percorsi del sentimento religioso

E 621/12

Interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio denominato Sa dom’e farra

E 621/2

Recupero fortini militari località Is Lois

E 621/3

Interventi di valorizzazione della Villa Romana in località Quartu – Sant’Andrea

E 621/4

Lavori di restauro di Villa Fadda

E 621/5

Riconversione a museo di edifici industriali

G83/6

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

4. Tutela del patrimonio culturale esistente anche al fine di migliorare la sostenibilità ambientale del contesto

4.2 Manutenzione costante dei siti e dei beni culturali e corretti interventi di restauro, ripristino, conservazione e riqualificazione

Parco archeologico Pill’e Matta

O221/3

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/80

4.3 Controllo costante dei siti e dei beni culturali

4.4 Individuazione e riadattamento di spazi da adibire a depositi e magazzini

Realizzazione di un capannone necessario per il ricovero delle strutture espositive per mostre e spettacoli nella città di Cagliari

D113/38

5.1 Ricomporre organicamente il patrimonio cittadino dell’Università

Creazione del Museo integrato "Natura e cultura della Sardegna"

A 136/2

Nuovo allestimento dell'Archivio Storico

A 136/1

Costruzione di un Centro della scienza per la divulgazione/diffusione della cultura scientifica

A 136/3 H 57

Riordino dell’Archivio Storico comunale, realizzazione di un database archivistico

B 295

Miglioramento della fruibilità dell’archivio storico di San Sperate

F 452

Riadeguamento di spazi per la realizzazione di una scuola per le arti sceniche e lo spettacolo

D 360

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

5. Patrimonio culturale fruibile

5.2 Spazi e servizi adeguati per fruitori e collezioni in archivi, musei, centri e biblioteche aperti al pubblico

Ristrutturazione di edificio da adibire a centro di ricerca, alta formazione e servizi nel settore dei beni culturali

D 711

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/81

Mediateca del Mediterraneo

D113/41

PODcasting D113/4n Itinerario archeologico e ambientale (Arca del tempo - Centro di sperimentazione didattica e divulgativa)

E 150

Centro polifunzionale

E 626/3

Complesso Museale Multumediale

F 64

Allestimento di un centro culturale

G 8/5

Città dell’arte, della musica e dello spettacolo

M100/09

5.2 Spazi e servizi adeguati per fruitori e collezioni in archivi, musei, centri e biblioteche aperti al pubblico

Museo naturalistico a scuola - museo aperto

5.3 Maggiori spazi per la fruizione delle collezioni attualmente non esposte

Adattamento museale delle grotte adiacenti ai giardini pubblici di pertinenza della galleria comunale d'arte

D113/36

5.4 Segnaletica turistica e didascalica esaustiva, corretta e plurilingue

Cartellonistica e pannellistica

G 8/8

5.5 Progettazione e messa in opera corretta e adeguata per la funzionalità degli spazi

5.6 Adeguare gli spazi alle norme di sicurezza

Fornaci Picci G 83/24

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

5. Patrimonio culturale fruibile

5.7 Realizzazione di spazi adatti ad arti performative contemporanee e grandi eventi

Creazione di uno spazio per la danza contemporanea e div. Formazione durabile e alta formazione

B 248

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/82

Lavori di ristrutturazione del teatro massimo - completamento

D113/28

Completamento Teatro della Maschera

E 418

Comunità Espressione (completamento teatro)

M100/08

5.8 Realizzazione di spazi per lo svolgimento delle produzioni e loro attività preparatorie Completament

o teatro e realizzazione laboratori teatrali

M96

5.9 Eliminazione delle barriere architettoniche

5.10 Adeguamento del sistema di mobilità urbana ed extraurbana per raggiungere i siti culturali

Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153

Ottimizzazione del servizio bibliotecario, le biblioteche itineranti

D113/30

Servizi di pubblica lettura

D113/4i

5. Patrimonio culturale fruibile

5.11 Adeguare i servizi bibliotecari al bacino di utenza e implementare le attività di cooperazione

Bibliobus D113/4l Formazione manageriale

D113/15i

Formazione D113/4m

Adeguamento del sistema ricettivo e dei servizi (formazione)

E 621/13 A

6.1 Offerta formativa allineata alle esigenze dei settori della cultura e dello spettacolo Master e corsi

per operatori culturali

Il Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

6. Figure professionali specializzate nei luoghi della cultura e dello spettacolo anche nell’ottica delle pari opportunità

6.2 Figure professionali qualificate per le Arti sceniche, Danza e Belle Arti

Formazione discipline artistiche

B 213

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150/83

Programma di alta formazione per la danza

Attività della Scuola d'Arte drammatica 2006 / 2008

6.2 Figure professionali qualificate per le Arti sceniche, Danza e Belle Arti

Realizzazione di una Scuola per arti sceniche e spettacolo: formazione

ll Patrimonio culturale e artistico, ambientale, materiale ed immateriale come strumento di sviluppo sostenibile per la realizzazione del Distretto Culturale dell’aera urbana di Cagliari

6. Figure professionali specializzate nei luoghi della cultura e dello spettacolo anche nell’ottica delle pari opportunità

6.3 Incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/84

A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per obiettivo).

OBIETTIVO GENERALE: IL PATRIMONIO CULTURALE, ARTISTICO ED AMBIENTALE, MATERIALE E

IMMATERIALE, COME STRUMENTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE PER LA REALIZZAZIONE DEL

DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI

Il distretto culturale che si intende realizzare è un sistema di relazioni esistenti e in nuce che integri il

processo di valorizzazione delle dotazioni culturali, sia materiali che immateriali, con le infrastrutture e con

gli altri settori produttivi che a quel processo sono connessi. L’idea è quella di un modello in cui la Cultura

funzioni da motore per lo sviluppo delle potenzialità del territorio, generando attraverso le attività di tutela,

fruizione, valorizzazione e promozione, un impatto economico nell’ottica della sostenibilità del sistema.

OBIETTIVO SPECIFICO 1 – ATTUAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

Organizzazione della gestione del progetto Distretto Culturale dell’area urbana di Cagliari che consenta lo sviluppo della qualità, quantità e fruizione dei servizi, materiali e immateriali, artistico-culturali e ambientali, per una costruzione dinamica dell’identità culturale del territorio interessato. Obiettivo Operativo 1.1 – Estensione e rafforzamento del partenariato per la gestione del

progetto integrato di sviluppo Perseguire gli obiettivi del progetto integrato di sviluppo Distretto Culturale dell’area urbana di Cagliari promuovendo il raccordo tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nel partenariato per la facilitare la creazione di un sistema di “offerta culturale” coordinato ed integrato nel territorio mediante il rafforzamento della rete.

OBIETTIVO SPECIFICO 2 - SISTEMA DI VALORIZZAZIONE INFORMAZIONE E PROMOZIONE ADEGUATO ED

INTEGRATO

L’obiettivo principale è quello di considerare i servizi e le attività culturali in un’ottica di sistema, mettendo in relazione l’offerta esistente e rendendo visibile il potenziale inespresso, attraverso azioni di valorizzazione, informazione e promozione che pongano in rete tutta la variegata offerta culturale dell’area urbana al fine di favorire la circolarità dell’intera produzione culturale, quale strumento di soddisfazione dei bisogni degli utenti. Obiettivo Operativo 2.1 - Maggiore valorizzazione e promozione del patrimonio culturale,

con particolare attenzione all’aera esterna al capoluogo cittadino Interventi immateriali di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale localizzato a Cagliari e nell’area urbana.

Obiettivo Operativo 2.2 - Prodotti culturali, artistici, letterari inseriti nei circuiti locali, nazionali ed internazionali Attivazione di un sistema di incentivi che favorisca la partecipazione delle produzioni culturali a rassegne e manifestazioni in ambito locale, nazionale e internazionale.

Obiettivo Operativo 2.3 - Calendarizzazione dell’offerta culturale e di spettacolo armonizzata L’obiettivo è quello di favorire, attraverso il modello di governance, il dialogo e la concertazione tra i vari soggetti che a vario titolo partecipano alla realizzazione dei contenuti culturali al fine di armonizzare la calendarizzazione degli eventi e degli spettacoli, limitare duplicazioni e inutili sovrapposizioni, favorire una promozione organica ed integrata.

Obiettivo Operativo 2.4 - Luoghi di cultura e di spettacolo provvisti di servizi aggiuntivi quali punti di ristoro, infopoint, punti di vendita etc

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150/85

Attivazione di servizi aggiuntivi (infopoint, rivendite di libri, esercizi legati alla ristorazione) al fine di sfruttare le possibilità di messa a reddito dei luoghi dedicati alla cultura e incrementare, in questo modo, fonti di finanziamento parallele e alternative a quelle pubbliche. In questo modo si persegue anche l’obiettivo di ampliare la gamma di servizi a favore dei fruitori finali.

Obiettivo Operativo 2.5 - Musei dinamici e attraenti Attivare sistemi di incentivazione allo scambio di buone prassi tra i soggetti aderenti al Distretto Culturale dell’area urbana e tra questi musei nazionali ed internazionali, al fine di aggiornare le esposizioni, aumentarne l’attrattività, migliorare l’offerta culturale.

Obiettivo Operativo 2.6 - Migliore conoscenza della redditività del settore culturale Istituzione, all’interno del modello di governance, di strumenti per il monitoraggio costante dei costi e benefici diretti ed indiretti del “prodotto cultura”.

Obiettivo Operativo 2.7 - Presenza di figure direzionali specifiche con sufficiente autonomia gestionale nei luoghi della cultura Incentivazione, attraverso il sistema di governance, della dotazione, da parte delle numerose strutture che ne sono sprovviste, di figure direzionali scientifiche, artistiche e manageriali in grado di incrementare e garantire uno sviluppo delle relative attività. Ciò anche per raggiungere gli standard qualitativi previsti dalla vigente normativa regionale.

Obiettivo Operativo 2.8 - Costo adeguato della promozione dell’offerta culturale grazie alle economie di scala tra operatori Istituzione di un sistema coordinato e integrato di promozione tra gli operatori dell’area urbana che permetta, anche attraverso la calendarizzazione armonica dell’offerta culturale e di spettacoli, di attuare economie di scala che abbattano i costi di promozione dell’offerta.

Obiettivo Operativo 2.9 - Formazione e sensibilizzazione del pubblico nei confronti dell’offerta culturale Istituzione di programmi divulgativi sulle arti e le scienze, nelle loro specificità, in tutte le scuole di ogni ordine e grado; nonché programmi di sensibilizzazione nei luoghi della cultura, rivolti ai dirigenti del settore, ai genitori, ai bambini e ai ragazzi, anche come potenziale pubblico preparato ad apprezzare un’offerta culturale di qualità.

Obiettivo Operativo 2.10 - Maggiore capacità di attrazione dei flussi turistici e di individuazione e vendita dei prodotti culturali ai turisti Attuazione di servizi, di strumenti di supporto, di manifestazioni che favoriscano l’aggregazione del sistema cultura con le altre vocazioni territoriali (ambiente, enogastronomia, artigianato e tradizioni) per attrarre e intercettare la sempre maggiore domanda di “turismo culturale”.

Obiettivo Operativo 2.11- Programmazione eventi e servizi rivolta ai giovani e alle fasce deboli coordinata ed adeguata Programmazione coordinata e adeguata delle attività culturali specifiche verso i giovani e le fasce deboli della popolazione, al fine di un loro maggiore coinvolgimento.

Obiettivo Operativo 2.12 - Monitoraggio costante e sistematico della soddisfazione dell’utenza Istituzione di un sistema integrato di monitoraggio e valutazione costante della soddisfazione dell’utenza culturale e di verifica e valutazione della qualità dell’offerta culturale.

OBIETTIVO SPECIFICO 3 – OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE E DELLA PRODUZIONE

Dotare il settore culturale di un modello organizzativo organico e sistemico in grado di ottimizzare le scarse risorse pubbliche e incentivare quelle extra-istituzionali, portando a un migliore utilizzo degli spazi e a una migliore qualità della produzione artistica.

Obiettivo Operativo 3.1 - Diversificazione delle fonti di finanziamento Attivazione di un centro servizi di supporto alla rete degli operatori del settore culturale e dello spettacolo che faciliti la diversificazione delle fonti di finanziamento.

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Obiettivo Operativo 3.2 – Sviluppare capacità di accedere a finanziamenti Attivazione di uno sportello di help desk capace di agevolare il reperimento di informazioni strategiche sui finanziamenti a favore delle imprese culturali e di costruire progetti in grado di superare la selezione degli enti erogatori.

Obiettivo Operativo 3.3 - Maggiori risorse finanziarie private per le produzioni culturali, artistiche e di spettacolo Sensibilizzazione, tramite lo strumento di governance, del tessuto produttivo locale sull’importanza delle produzioni culturali, quale momento di crescita civile e sociale, ai fini di azioni di mecenatismo e di comarketing.

Obiettivo Operativo 3.4 - Realizzazione di partenariati di progetto locali ed extra-locali Attivazione di un sistema di incentivazione a favore di partenariati per la realizzazione di progetti locali e transnazionali, anche al fine di favorire un migliore accesso ai fondi strutturali e a quelli a gestione diretta della Commissione Europea.

Obiettivo Operativo 3.5 - Facilitazione nella programmazione legata alla certezza dei fondi Costituzione di un tavolo di concertazione, attraverso il sistema di governance, con le istituzioni locali e regionali affinché sia superata l’incertezza nell’attribuzione delle risorse e il ritardo nella loro erogazione, consentendo una programmazione meglio distribuita e calendarizzata durante l’intero arco dell’anno.

Obiettivo Operativo 3.6 – Efficiente ed efficace utilizzo degli spazi per la cultura e lo spettacolo Sviluppo da un lato di modelli di gestione per la concessione degli spazi dello spettacolo che individuino forme di coproduzione e cogestione in grado di realizzare economie di scala per un’ottimizzazione dell’utilizzo degli stessi; dall’altro di modelli di gestione che portino ad un pieno utilizzo degli spazi disponibili per mostre, spettacoli, attività didattica e convegnistica nei Centri Comunali d’Arte.

Obiettivo Operativo 3.7 - Ottimale utilizzo delle attrezzature tecniche acquisite dagli enti locali per eventi di spettacolo Sviluppo di modelli di convenzione per la concessione del patrimonio di strutture tecniche di proprietà degli enti locali, acquisite con i fondi POR, che facilitino l‘utilizzo da parte degli operatori di spettacolo del territorio, senza vincoli di esclusività.

OBIETTIVO SPECIFICO 4 - TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE ESISTENTE ANCHE AL FINE DI MIGLIORARE

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEL CONTESTO

La tutela e conservazione dei siti, dei beni culturali e delle collezioni museali è la premessa imprescindibile per un’adeguata fruibilità e una corrispondente valorizzazione del patrimonio culturale materiale, tale da realizzare un impatto economico, diretto e indiretto, sul territorio, in coerenza con le linee strategiche della sostenibilità ambientale.

Obiettivo Operativo 4.1 - Conoscenza puntuale dei beni culturali e del loro stato Mappatura e studio puntuale dei beni del patrimonio culturale e del loro stato al fine di consentirne una migliore conservazione, tutela e valorizzazione.

Obiettivo Operativo 4.2 - Manutenzione costante dei siti e dei beni culturali e corretti interventi di restauro, ripristino, conservazione e riqualificazione Redazione di un piano di conservazione e tutela del patrimonio culturale condiviso dai diversi attori del distretto culturale locale; realizzazione di interventi di recupero, restauro, ripristino e riqualificazione dei beni culturali in condizioni di degrado a causa di effetti naturali e atti di vandalismo e danneggiamento, e di azioni di manutenzione a favore di quelli maggiormente a rischio di depauperamento, in coerenza con le linee strategiche della sostenibilità ambientale.

Obiettivo Operativo 4.3 - Controllo costante dei siti e dei beni culturali Attivazione di un servizio di vigilanza del patrimonio culturale che permetta di prevenire fenomeni di vandalismo che possano comprometterne la conservazione.

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Obiettivo Operativo 4.4 - Individuazione e riadattamento di spazi da adibire a depositi e magazzini Individuazione e riadattamento di siti già esistenti e in fase di dismissione al fine di assicurare la corretta conservazione delle collezioni e delle strutture espositive, nell’ottica di una corretta sostenibilità ambientale.

OBIETTIVO SPECIFICO 5 - PATRIMONIO CULTURALE FRUIBILE

La fruibilità del patrimonio rappresenta la modalità attraverso la quale la popolazione si appropria dell’identità, rafforzando il legame con il territorio e con la sua storia. Obiettivo del progetto è quello di accrescere la fruibilità dei siti, dei beni e degli eventi culturali, attraverso interventi che incidano sia negli aspetti strutturali sia nei servizi aggiuntivi.

Obiettivo Operativo 5.1 – Ricomporre organicamente il patrimonio cittadino dell’Università Individuazione nel territorio di sedi in cui l’importante patrimonio dell’Università possa essere riunito ed esposto in modo da garantire una fruibilità all’utenza.

Obiettivo Operativo 5.2 - Spazi e servizi adeguati per fruitori e servizi in archivi, musei, centri, e biblioteche aperti al pubblico Individuazione di spazi adeguati per consentire l’attivazione di servizi, essenziali e aggiuntivi (quali laboratori, sale studio, aule didattiche, guardaroba, depositi), che migliorino la fruibilità da parte del pubblico delle collezioni conservate in archivi, musei e biblioteche. Potenziamento dei servizi offerti con l’ausilio di metodologie e strumenti innovativi.

Obiettivo Operativo 5.3 - Maggiori spazi per la fruizione delle collezioni attualmente non esposte Allestimento di spazi adeguati necessari per la catalogazione e l’esposizione al pubblico delle collezioni di proprietà pubblica e privata attualmente conservate in depositi e magazzini.

Obiettivo Operativo 5.4 - Segnaletica turistica e didascalica esaustiva, corretta e plurilingue Realizzazione di una segnaletica turistica e didascalica esaustiva, corretta e plurilingue al fine di agevolare e migliorare anche in termini qualitativi la fruizione del patrimonio culturale.

Obiettivo Operativo 5.5 - Progettazione e messa in opera corretta e adeguata per la funzionalità degli spazi. Azioni di coinvolgimento, attraverso un modello di governance, degli operatori culturali - in quanto portatori di conoscenze specifiche circa le necessità operative - nelle fasi di ideazione, progettazione e messa in opera corretta e adeguata per la funzionalità degli spazi.

Obiettivo Operativo 5.6 - Adeguare gli spazi culturali e di spettacolo alle norme di sicurezza Interventi di messa a norma degli spazi culturali e di spettacolo per garantirne la fruibilità

Obiettivo Operativo 5.7 - Realizzazione di spazi adatti ad arti performative contemporanee e grandi eventi Realizzazione e/o adeguamento degli spazi di spettacolo che consentano l’utilizzo di strutture modulari per contestualizzare le opere delle arti performative contemporanee e modificare il rapporto tra performance ed il pubblico. Adeguamento dei palchi, spesso troppo piccoli, alti e inclinati; allestimento di spazi al chiuso per grandi eventi ed eventi multidisciplinari che combinano più spettacoli in contemporanea.

Obiettivo Operativo 5.8 - Realizzazione di spazi per lo svolgimento delle produzioni e loro attività preparatorie. Individuazione di spazi da utilizzare per le prove e per la produzione degli spettacoli, anche accessibili alle strutture che non gestiscono stabilmente luoghi di spettacolo, per favorire la qualità della produzione in tutti i suoi aspetti (creativi e tecnici) e l’organizzazione di residenze di produzione di richiamo extraterritoriale e internazionale.

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Obiettivo Operativo 5.9 - Eliminazione delle barriere architettoniche Realizzazione di percorsi per non udenti e non vedenti ed eliminazione delle barriere alla fruizione per i diversamente abili.

Obiettivo Operativo 5.10 - Adeguamento del sistema di mobilità urbana ed extraurbana per raggiungere i siti culturali Attivazione di un sistema di trasporto urbano ed extraurbano che sia integrato con l’offerta di beni culturali ed eventi di spettacolo.

Obiettivo Operativo 5.11 - 5.11 Adeguamento dei servizi bibliotecari al bacino di utenza e implementare le attività di cooperazione

L’obiettivo è quello di rendere i servizi bibliotecari adeguati alle dimensioni del territorio e della popolazione, migliorando e rafforzando la rete di cooperazione con particolare riferimento a Cagliari e Quartu.

OBIETTIVO SPECIFICO 6 - FIGURE PROFESSIONALI SPECIALIZZATE NEI LUOGHI DELLA CULTURA E DELLO

SPETTACOLO E PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITÀ

L’obiettivo del progetto è formare e aggiornare figure professionali dotate di specifiche competenze, rapportate ad ogni settore culturale, artistico e di spettacolo, che siano funzionali alla valorizzazione dell’offerta culturale, particolarmente vasta e complessa, dell’area urbana di Cagliari, facilitando l’occupazione femminile, specie nelle cariche direttive, nella prospettiva delle pari opportunità.

Obiettivo Operativo 6.1 - Offerta formativa allineata alle esigenze dei settori della cultura e dello spettacolo Realizzazione di interventi formativi mirati a soddisfare il fabbisogno di figure professionali richieste dal mercato del lavoro, nazionale e internazionale, nei settori della cultura e dello spettacolo (ad esempio project manager, esperto in comunicazione. Marketing, etc).

Obiettivo Operativo 6.2 - Figure professionali qualificate per le Arti sceniche, Danza e Belle Arti Realizzazione di percorsi formativi di specializzazione qualificata per le arti sceniche, la danza e Belle Arti in grado di elevare lo standard di qualità dell’offerta formativa.

Obiettivo Operativo 6.3 - Incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro Attivazione di un servizio di orientamento e di promozione dell’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro che permetta di incrementare l’occupabilità di figure specifiche specializzate nel campo della comunicazione, fund raising, progettazione e gestione eventi culturali, a favore degli operatori, pubblici e privati, che operano nel campo della cultura, favorendo l’occupazione femminile e giovanile.

Il progetto integrato che si presenta si pone in linea di coerenza con lo scenario descritto dall’analisi SWOT (cfr. 4.2).

In considerazione delle ampie potenzialità presenti nell’area urbana, che tuttavia soffrono di una sostanziale disarticolazione, la strategia di fondo è basata sulla mobilitazione delle risorse in campo attraverso un approccio di sistema che vede nella messa in rete delle risorse culturali – intese in senso lato – l’elemento maggiormente qualificante.

La pietra angolare dell’intero progetto è individuabile nella creazione volontaria e consapevole di un capitale sociale costituito da una rete di relazioni cooperative orizzontali tra i soggetti del partenariato e, in chiave prospettica, di relazioni verticali basate su schemi concertativi con i soggetti istituzionali, in modo da facilitare il coordinamento delle azioni che finora sono esistite solamente in ambito meramente individuale.

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Il modus operandi di questa strategia è rappresentata dall’attuazione del sistema di governance (cfr. obiettivo operativo 1.1) con cui radicare la cooperazione tra gli operatori culturali, istituzionali e non, nel tessuto locale.

Questa strategia mira a consentire il conseguimento di un obiettivo di lungo raggio – quello indicato come obiettivo generale del progetto – che ben difficilmente è raggiungibile su base strettamente individualistica, necessitando piuttosto di norme di reciprocità, reti di impegno cooperativo e rapporti fiduciari capaci di stabilizzare le relazioni attualmente in essere e aumentarne al contempo l’interdipendenza.

Sotto questo profilo la governance che si intende realizzare rappresenta un’importante condizione precontrattuale che rende possibile l’espressione di una progettualità condivisa e attuata “dal basso”, nella prospettiva dello sviluppo del settore cultura come momento di crescita civile da parte della comunità, oltre che in riferimento alla propria performance economica.

Partendo da questo orientamento la proposta progettuale si poggia su cinque distinti assi di intervento volti a riconoscere le potenzialità insite nel territorio e valorizzare quanto è già esistente allo stato attuale.

Nell’ambito dei cinque obiettivi specifici individuati risulta frequente il ricorso a risorse intangibili, individuabili non solo nella capacità di coordinamento e di cooperazione fra gli attori locali, ma anche nel capitale umano, dato dal notevole bagaglio di capacità professionali, esperienza e conoscenze “tacite” acquisite sul lavoro da chi opera professionalmente in questo settore. In particolare, il rafforzamento del capitale umano previsto per realizzare il quinto obiettivo specifico è orientato nella direzione delle pari opportunità, posto che quello culturale è un settore che gode di importanti tassi di crescita occupazionale e di ampie potenzialità a favore dell’occupazione femminile e giovanile.

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5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la

Predisposizione dei Progetti Integrati”

Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la

Predisposizione dei Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici

(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)

Obiettivi Specifici

(Albero degli Obiettivi) Note

4 Rafforzare e strutturare il polo culturale dell’area urbana, tramite la creazione di rapporti di collaborazione e sinergie tra i diversi attori culturali che insistono su quest’area

1 Sviluppare l’interazione e la collaborazione tra istituzioni e tra settore pubblico e settore privato quali motori principali della crescita economica, sociale e culturale dell’area

1. Attuazione di un sistema di gestione del progetto integrato

Motivazioni

1. Attuazione di un sistema di gestione del progetto integrato 2 pg 17 Realizzazione di una struttura capace di fornire

supporto sia per l’individuazione dell’offerta sia per scelta dei siti da visitare e degli eventi da vedere 2. Sistema di valorizzazione

informazione e promozione adeguato ed integrato

Motivazioni

1 pg 17 Riorganizzazione del sistema dell’offerta culturale attraverso il raccordo di tutte le strutture pubbliche e private museali, le aree archeologiche e di spettacolo con la costituzione di tavoli di lavoro comuni per la creazione di un sistema di gestione/valorizzazione/promozione del patrimonio culturale

Organizzare l’offerta culturale in modo che possa essere integrata con il settore turismo

Promozione degli eventi culturali con attenzione alla predisposizione del calendario

Promozione integrata e coordinata pubblico/privata partendo dal primo nucleo integrato di offerta culturale del capoluogo

5 Incrementare l’offerta culturale nell’area urbana, migliorando il sistema di accessibilità e accoglienza, realizzando un sistema di offerta integrato per il patrimonio culturale cittadino, incrementando le attività di promozione e potenziando i servizi culturali offerti

2. Sistema di valorizzazione informazione e promozione adeguato ed integrato

Motivazioni

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Creazione di una rete di assistenza e di offerta per le attività di spettacolo che garantisca una maggiore efficacia ed efficienza nell’erogazione dei servizi

3. Ottimizzazione della gestione e della produzione

Motivazioni

5 Incrementare l’offerta culturale nell’area urbana, migliorando il sistema di accessibilità e accoglienza, realizzando un sistema di offerta integrato per il patrimonio culturale cittadino, incrementando le attività di promozione e potenziando i servizi culturali offerti

4. tutela del patrimonio culturale esistente anche al fine di migliorare la sostenibilità ambientale del contesto

Motivazioni

Valorizzazione dei siti per lo spettacolo già esistenti e realizzazione di nuovi

5. Patrimonio culturale fruibile

Motivazioni

Interventi formativi specifici per esperti di marketing, fund raising, esperti in progettazione e gestione di eventi

6. Figure professionali specializzate nei luoghi della cultura e dello spettacolo anche nell’ottica delle Pari Opportunità

Motivazioni

Nota alla tabella 9:

La numerazione attribuita agli obiettivi specifici dei progetti di sviluppo contenuto negli “Elementi per la predisposizione dei progetti integrati” trova coerente rispondenza nelle priorità ed obiettivi specifici enunciati in quella sede. Il Progetto Integrato “DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI” ha obiettivi perfettamente corrispondenti a quelli del progetto ipotizzato in sede di sollecitazione di candidature di manifestazioni di interesse. Rispetto agli obiettivi specifici indicati in quella sede, infine, alcuni risultano accorpati in un unico obiettivo specifico del progetto (Sistema di valorizzazione, informazione e promozione adeguato ed integrato), per l’ampia portata che questo riveste, ma la coerenza rispetto alle indicazioni fornite negli Elementi risulta massima.

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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Definizione della strategia

Obiettivo Specifico 1

Attuazione di un sistema di gestione del Progetto Integrato

Punto di forza A.1 - Centralità del tessuto urbano in termini di offerta culturale nell’ambito del territorio regionale

Punto di forza A.2 - Integrazione del tessuto urbano, che rappresenta un unico sistema economico, sociale e culturale

Punto di Forza F.1 - Partenariato di progetto forte e strutturato che riunisce la maggior parte degli

operatori del settore culturale in ambito urbano, uniti da un forte desiderio di collaborazione

Opportunità B.3 - Approvazione della L.R. 12

giugno 2006 n. 9, “Conferimento di poteri e compiti agli E.E.L.L., tra i quali sono attribuiti alle Province compiti di programmazione e promozione della cooperazione, fruizione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

Descrizione (max 5 righe)

Nell’Area urbana la pluralità di investimenti, a valere sulle testimonianze di interesse storico e culturale, ha posto

la medesima in una posizione di centralità rispetto all’intero territorio regionale. Cagliari è sede di luoghi della

cultura statali, provinciali e comunali di notevole interesse, di teatri, di spazi variamente dedicati ad attività

culturali. L’innovazione della normativa attribuisce alle Province compiti di coordinamento e promozione, questo in

potenza potrà mettere in relazione settori e territori differenti all’interno di un sistema culturale integrato.

Strategia di valorizzazione

Lo sviluppo del progetto integrato denominato Distretto Culturale dell’area urbana di Cagliari sarà accompagnato

dal supporto del gruppo di coordinamento e del tavolo tecnico del progetto, al fine di sollecitare tavoli di confronto

in cui siano rappresentate le diverse istanze pubbliche e private del partenariato.

Con la firma dell’Accordo di Cooperazione il partenariato, esteso e rafforzato, darà seguito agli obiettivi del

progetto, primo tra tutti il mantenimento delle relazioni attivate in fase di progettazione e attivando una fitta rete di

strumenti ed elementi aggreganti funzionali alla costituzione del Distretto Culturale. Un esempio già attivato nel

territorio che indica la volontà di fare sistema nell’area è rappresentato dalla sottoscrizione di un accordo

preliminare alla stesura del Piano Strategico intercomunale che prevede quale momento assembleare il Forum

dei Sindaci dei Comuni di: Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato,

Pula, Quartu S.E., Quartucciu, Sarroch, Selargius, Sestu, Settimo S. Pietro, Sinnai, Villa S. Pietro.

Operazioni

(senza protocollo) – Partenariato di progetto - Accordo di Cooperazione

D113/5h –Comune di Cagliari - Forum dei sindaci

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Obiettivo Specifico 2

Sistema di valorizzazione informazione e promozione adeguato ed integrato

Punto di Forza B.6 - Presenza della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, una delle tredici fondazioni lirico-sinfoniche nazionali

Opportunità A.1 - Evoluzione degli stili di vita e dei modelli di consumo e di spesa verso una maggiore domanda di servizi ad elevato contenuto culturale

Opportunità A.2 - Attrattività turistica dell’area urbana anche per la favorevole situazione climatica che ben si presta alla destagionalizzazione

Descrizione (max 5 righe)

Grazie alle sue caratteristiche climatiche e paesaggistiche l’area urbana rappresenta un’importante attrattiva

turistica per tutto l’arco dell’anno e gode, in controtendenza rispetto alle aree costiere, di flussi turistici che non

risentono della stagionalità della domanda, grazie al turismo d’affari e congressuale. Tra i fattori di valorizzazione

si può sottolineare la presenza del Teatro Lirico – una delle tredici fondazioni lirico-sinfoniche nazionali – che

rappresenta un polo di attrazione culturale le cui produzioni sono conosciute a livello regionale, nazionale e

internazionale.

Strategia di valorizzazione

Una opportuna programmazione degli eventi culturali e di spettacolo, combinata ed integrata con attività volte alla

scoperta e alla conoscenza del territorio, incrementerà la presenza di visitatori e turisti durante tutto l’arco

dell’anno, contribuendo alla destagionalizzazione dei flussi turistici. D’altra parte si renderà necessario strutturare

l’offerta culturale in modo più completo possibile (varietà di eventi e spettacoli, integrazione con altri settori

culturali e produttivi) per ottenere un buon grado di soddisfacimento dell’utenza. La strategia di intervento poggia

sulle potenzialità del Teatro Lirico per dar vita a una programmazione nel periodo che ruota intorno alla Sagra di

Sant’Efisio, che possa avere ricadute significative sul territorio e sull’ indotto, e valorizzare al contempo le

eccellenze artistiche e di spettacolo del territorio, innalzando la qualità artistica In tale ottica risulta fondamentale

l’integrazione della presente proposta progettuale, con l’inserimento del Lirico nella Manifestazione Monumenti

Aperti, e con il progetto integrato dello SLOT “Città dei fenicotteri”, al fine di realizzare pacchetti turistici integrati.

Operazioni

D37 – Fondazione Teatro Lirico di Cagliari - Festival Sant’Efisio

F77 – Imago Mundi - Monumenti Aperti

B 238 – Miradas - Realizzazione festival musicale nel 2007 nel quartiere Castello di Cagliari

C 33 - ANTAS Ass. Nazionale Teatro Autonomo Sardo - Manifestazione culturale Cuncambias -

Punto di Forza B.7 - Positiva esperienza di gestione in rete di alcuni centri comunali d’arte e cultura a Cagliari

Descrizione

La partecipazione al processo di progettazione integrata, avvenuta su basi volontarie, ha evidenziato una forte

propensione, da parte dei soggetti pubblici e privati che partecipano al tavolo di partenariato, al confronto e alla

condivisione di uno strumento operativo che faccia superare i particolarismi, valorizzando da una parte le

esperienze di gestione e coordinata che – seppure limitatamente ai Centri comunali d’arte e cultura – hanno

indicato una strategia di integrazione, e dall’altra la domanda crescente di prodotti a elevato culturale.

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Strategia di valorizzazione

Il partenariato avverte l’esigenza di superare l’occasionalità dell’incontro, formalizzando una serie di accordi tra

pubblico e privato al fine di elaborare una strategia di sistema che permetta di realizzare interventi e servizi che

rendano più attraente l’offerta culturale dell’area. Le azioni previste e concertate produrranno un valore aggiunto

all’intero territorio e una maggiore soddisfazione dell’utenza locale ed extralocale. A tal fine intende utilizzare

modelli di gestione, coordinare l’offerta e predisporre strumenti di tutela, conoscenza, valorizzazione e fruizione.

Solo così si ovvia all’attuale frammentazione dell’offerta culturale e si genera un vantaggio di cui può avvalersi

l’area vasta.

Operazioni

E621/16 – Comune di Quartu S.E. - Piano di comunicazione del sistema integrato

D113/3a – Comune di Cagliari - Call Center – numero verde

D113/3b – Comune di Cagliari - Ufficio Stampa

G8/3 – Comune di Sestu - Manuale di stile

D113/4f – Comune di Cagliari - Attività promo/educative

D113/5a – Comune di Cagliari - Monumenti Aperti

D113/5f – Comune di Cagliari - Convegni, seminari

D113/7 – Comune di Cagliari - Campagna di sensibilizzazione sulle risorse storiche e architettoniche dall’area

G8/4 – Comune di Sestu - Organizzazione di cicli conferenze e seminari

D113/151 – Comune di Cagliari - Sistema di qualità

Opportunità E.5 - Prossima realizzazione della Rete civica come infrastruttura tecnologica

Descrizione (max 5 righe

Il comune di Cagliari, grazie a due finanziamenti a valere sul POR Sardegna 2000-2006, ha realizzato una rete

proprietaria in fibra ottica. La rete è diffusa su tutto il territorio comunale ed è in grado di fornire un servizio fonia e

dati in banda larga alle proprie sedi istituzionali ed agli edifici di competenza comunale, nonché servizi di Internet

point pubblici e aree Wi-Fi.

Strategia di valorizzazione

Per consentire un pieno sfruttamento della rete civica sono stati siglati protocolli d'intesa per l'utilizzo

dell'infrastruttura di rete da parte di altre pubbliche amministrazioni. Sono in corso attività di sperimentazione per

la trasmissione in remoto ed in diretta di eventi di grande richiamo, che possono permettere la piena

valorizzazione di manifestazioni di spettacolo rivolti al grande pubblico, a tutto vantaggio della fruibilità e visibilità

degli eventi artistici, che possono essere visti in luoghi all’aperto. Questa opportunità risulta funzionale alla

realizzazione di un Festival interdisciplinare di richiamo internazionale, in cui il Teatro Lirico – questo è l’elemento

maggiormente qualificante dell’operazione – diventa un luogo aperto alla cittadinanza anche grazie alla

proiezione degli spettacoli in diversi punti della città.

Operazioni

D37 – Fondazione Teatro Lirico di Cagliari - Festival Sant’Efisio

Senza protocollo - Comune di Cagliari Rete civica e telematica

D113/3h - Comune di Cagliari - GIS positioning

Punto di debolezza A.1 – Mancanza di promozione turistica e culturale della città di Cagliari e dell’intera area urbana

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Punto di debolezza A.2 – Mancanza di raccordo tra i vari soggetti operanti nell’ambito culturale e tra coloro che operano in altri settori economici importanti quali ambiente, turismo e sport

Descrizione (max 5 righe)

Il contesto culturale e di spettacolo dell’area urbana e vario e frammentato:ivi sul territorio molteplici sono gli

agenti pubblici e privati attivi sul territorio che operano quasi sempre in maniera individuale nelle attività di

promozione, senza alcuna sinergia. La mancanza di coordinamento non solo un dispendio di risorse economiche

ed intellettuali, ma anche un serio ostacolo all’efficacia dello strumento della promozione inteso come veicolo di

sviluppo del territorio.

Strategia di valorizzazione

La valorizzazione del territorio in tale ottica passa per la creazione in primo luogo del sistema di governance e

rete sopraccitato, che risolve l’integrazione tra i soggetti attivi nella cultura e nello spettacolo, ed in secondo luogo

con la creazione di strumenti che uniscano e raccordino il tessuto culturale anche da un punto di vista “operativo”.

È inoltre fondamentale l’integrazione della proposta progettuale con il progetto integrato dello SLOT “Città dei

Fenicotteri”, per l’incontro tra l’offerta culturale e quella turistica e promozionale lì descritta.

Operazioni

D113/15h - Comune di Cagliari - Carta Musei del Distretto

D113/3g - Comune di Cagliari - Postazioni audiovisive

E 125 - Isola Mediterranea - Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale e turistico

E 126 - Associazione Orientare - Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale

E 621/11– Comune di Quartu Sant’Elena - Offerta Museale della città

Opportunità B.6 – Integrazione reale del patrimonio culturale con i trend già consolidati dell’offerta

turistica

Descrizione (max 5 righe)

Il territorio presenta un patrimonio storico, archeologico, artistico e ambientale che costituisce un lascito culturale

consistente e prezioso, attraverso cui è possibile leggere in controluce il processo storico realizzatosi nell’area. In

particolare l’area offre testimonianze di architettura militare medievale e archeologia industriale che ne

definiscono la specificità. Nonostante le indubbie potenzialità di queste risorse non esiste ancora un piano di

valorizzazione che riesca a soddisfare le aspettative di un turismo culturale, peraltro caratterizzato da una

capacità di spesa importante.

Strategia di valorizzazione

La realizzazione di itinerari e percorsi tematici costituisce un valido strumento per legare indissolubilmente le

risorse del territorio – comprendendo in questa definizione anche le potenzialità inespresse – con la possibilità di

renderle fruibile, rendendole un elemento di attrazione capace di valorizzare l’area di riferimento per la sua storia

politica, civile ed economica e per la cultura materiale che da essa deriva. In questo modo il Progetto ha la

possibilità di andare incontro agli sviluppi della domanda e dell’offerta turistica, che tende ad acquisire un valore

aggiunto arricchendo il servizio offerto con contenuti storico-culturali che non possono che provenire dal territorio.

Operazioni

E 621/7 - Comune di Quartu Sant’Elena - Percorso tematico relativo all’archeologia

E 621/8 - Comune di Quartu Sant’Elena - Itinerario tematico relativo all’architettura militare

E 621/9 -- Comune di Quartu Sant’Elena - Itinerario incentrato sul tema dell’architettura civile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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E 621/10 - Comune di Quartu Sant’Elena - Percorso tematico sull’archeologia industriale -

B 243 – Askos - Sviluppo di siti culturali (colle S.Elia, Museo di Storia Militare, Sistema museale storico militare)

G83/26 - Comune di Quartucciu - Parco culturale "Sergio Atzeni"

E 621/6 – Comune di Quartu Sant’Elena - Percorso tematico ambiente e paesaggio

Punto di Forza B.1 – Importante offerta, a Cagliari, di musei (tra cui tutti quelli statali), beni archeologici, architettonici, con grande capacità attrattiva

Punto di Forza B.2 – Presenza nell’area urbana di musei locali con differenti caratterizzazioni tematiche

Punto di Debolezza B.1 Mancanza di un sistema integrato di gestione e promozione che incrementi la fruibilità dell’offerta culturale Punto di Debolezza B.2 Mancanza di integrazione tra i musei pubblici e privati della città di Cagliari e tra questi ultimi e gli altri musei dell’area urbana Punto di Debolezza B.5 Carenza nello standard dei servizi offerti da musei ed aree archeologiche per l’accesso e la fruizione dei luoghi della cultura Rischio A.2 Conflitti di competenza e di interesse tra amministrazioni ed enti Rischio B.4 Mancato coordinamento dell’offerta e degli investimenti culturali, che equilibrino i contributi dei diversi luoghi della cultura Descrizione (max 5 righe) Il territorio considerato è caratterizzato da una significativa offerta di beni archeologici e architettonici dotati di una

notevole capacità attrattiva, ai quali devono aggiungersi i numerosi musei tematici dislocati in maniera

sostanzialmente equilibrata nell’area vasta. A fronte di questo elemento di ricchezza manca un piano di interventi

mirati a fare emergere le risorse in questione all’attenzione del pubblico, anche attraverso un opportuno ricorso a

strumenti tecnologicamente avanzati.

Strategia di valorizzazione La strategia di valorizzazione del patrimonio dell’area vasta richiede una produzione di beni editoriali e

multimediali idonei a divulgare al grande pubblico la ricchezza dell’offerta culturale, riconoscendole una rilevante

visibilità. Di pari importanza è la promozione di queste risorse mediante l’organizzazione e la partecipazione a

momenti pubblici quali fiere, convegni, workshop, etc.Le azioni in questione possono configurarsi come interventi

di valorizzazione di siti di rilevante valenza turistica e di creazione di itinerari turistico-culturali.

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Operazioni

O126 – Provincia di Cagliari – Valorizzazione sistema museale

G 8/6 - Comune di Sestu - Realizzazione di un filmato sulla cultura sestese

D113/5c- Comune di Cagliari - Prodotti mediali/digitali

D113/5d - Comune di Cagliari - Prodotti editoriali

G 8/2 - Comune di Sestu - Guida al patrimonio culturale sestese

E 621/15 - Comune di Quartu Sant’Elena - Portale della città di Quartu Sant’Elena

D113/5b- Comune di Cagliari - Mailing mirato

D113/4o - Comune di Cagliari - Organizzazione Fiere

D113/3c – Comune di Cagliari – Materiali informativi

D113/3d – Comune di Cagliari – Sito web: portale cultura

D113/3i – Comune di Cagliari – Campagne pubblicitarie

D113/5e – Comune di Cagliari – Partecipazione a fiere

D113/5g – Comune di Cagliari – Workshop, Educational

G8/7 – Comune di Sestu – Progettazione e realizzazione materiali comunicativi cartacei

Punto di forza B.9 – Pluralità di soggetti pubblici e privati che svolgono iniziative e servizi culturali rivolti all’infanzia e all’adolescenza.

Opportunità E.7 - Legge 285/97 - Promozione dei diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza

Rischio B.13 – Diffuso debole interesse alla lettura

Rischio B.12 – Debolezza rete librerie

Descrizione

Nel territorio esistono numerose iniziative e attività culturali rivolte ai giovani (in particolare alla fascia della prima

infanzia ed agli adolescenti). Per quanto riguarda le biblioteche comunali, il Centro Sistema Bibliotecario della

Provincia ed il Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi, con la collaborazione informale di

operatori privati, hanno svolto un importante ruolo di coordinamento, costituendo un valido tentativo di messa in

rete.

La Legge 285/97, recante disposizioni per la promozione dei diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza,

è uno strumento in grado di incidere significativamente sul miglioramento delle condizioni sociali dei minori. La

normativa in esame costituisce una valida premessa di applicazione di una logica sistemica nella gestione dei

servizi e delle attività rivolte ai giovani e alle famiglie.

Strategie di valorizzazione

Partendo dall’esistente, un servizio di rete integrato fra più operatori pubblici e privati, che a diverso titolo

svolgono iniziative e attività culturali rivolte ai giovani, può supportare e qualificare meglio l’ intera offerta, in

termini di servizi, attività e prodotti culturali, offrendo anche migliori occasioni di crescita sociale e professionale.

L’intercettazione e la condivisione delle risorse culturali, l’integrazione dei saperi, lo scambio di informazioni fra

operatori, una formazione mirata, sono naturali appendici di questo processo sinergico. Il Comune di Cagliari e il

Centro di Documentazione Biblioteche Ragazzi della Provincia di Cagliari, con interventi diversificati, hanno già

realizzato attività con Istituzioni Scolastiche, Biblioteche, Associazioni, Cooperative o singoli operatori coinvolti nel

sociale. Si tratta di ampliare l’ambito di intervento all’intera area urbana, coordinando le attività degli operatori

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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pubblici e privati che svolgono iniziative culturali, letterarie e artistiche rivolte ai giovani e alle famiglie, in modo da

realizzare una “progettazione partecipata”, come previsto nella legge 285/97. Infatti la crescita sociale di una

comunità, tanto più se si parla di giovani, si misura e cresce solo se si amplia e si coordina l’intera offerta

culturale.

Operazioni

O 131 - Provincia di Cagliari - Agenzia culturale per una rete di servizi rivolta ai bambini e ai ragazzi

Obiettivo Specifico 3

Ottimizzazione della gestione e della produzione

Opportunità E.2 - Realizzazione del Parco della Musica a Cagliari

Descrizione (max 5 righe)

Il Teatro Lirico è al centro di un ampio e articolato progetto di complessiva riqualificazione urbana e architettonica

di tutto il quartiere circostante denominato “Parco della Musica” volto a realizzare il futuro polo culturale della

regione. L’area sarà attrezzata con un anfiteatro all’aperto, uno spazio dedicato all’arte contemporanea e un

laboratorio di scenografia teatrale, che porrà la principale industria culturale dell’Isola - e la sua ricca

programmazione - in una posizione di centralità nello scenario culturale regionale.

Strategia di valorizzazione

La prossima realizzazione del Parco della Musica, e le relative strutture collaterali al Teatro Lirico, permetteranno

di rafforzare la vocazione culturale dell’area urbana e di potenziare il ruolo di attrattore culturale della Fondazione.

Il completamento del progetto farà risaltare ulteriormente, inoltre, la programmazione rivolta alle sinergie con altri

attori culturali e altri linguaggi dello spettacolo, nell’ottica della crescente valorizzazione delle risorse espresse dal

territorio.

Operazioni

D113/4e- Comune di Cagliari - Innovazione tecnologica Teatro Lirico

Opportunità B.4 - Sviluppo della cooperazione culturale nell’area mediterranea grazie al ruolo assunto dalla R.A.S. come autorità di gestione del programma ENPI, 2007-2013

Opportunità E.6 - Opportunità offerte dai bandi nazionali e comunitari a supporto dell’attività culturale

Descrizione (max 5 righe)

La RAS è stata nominata Autorità di Gestione del Programma multilaterale del bacino Mediterraneo nell'ambito

dello Strumento di Vicinato e Partenariato (ENPI) che coinvolge 116 regioni di 19 Paesi e persegue i seguenti

obiettivi: a) sviluppo economico e sociale; b) sfide comuni; c) confini sicuri ed efficienti; d) cooperazione tra i

popoli. Nell’ ambito comunitario esiste una vasta tipologia di linee di intervento espressamente dedicate alla

cultura o comunque a settori integrabili con essa, accessibili a non meno di 32 Paesi, che riguardano la mobilità,

la realizzazione di progetti pilota, lo scambio di idee e di pratiche, la cooperazione transnazionale, l’incentivo alla

qualità e all'innovazione, le pari opportunità, l'esercizio della cittadinanza attiva, la formazione su tutto l'arco della

vita attiva.

Strategia di valorizzazione

L’ENPI sostiene la valorizzazione del sistema dei beni culturali del Mediterraneo, la comunicazione anche

attraverso realizzazione di forme di diffusione legate alle ICT (siti Internet, radio e programmi televisivi),

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rappresentando un’opportunità di sviluppo per orientare la progettualità culturale nella direzione della

cooperazione euromediterranea, in modo da valorizzare la centralità dell’Isola nel Mediterraneo e stabilizzare le

reti che, attualmente, operano prevalentemente grazie a iniziative spontanee e isolate. Il potenziamento della

cultura nell’area urbana poggia, tra le altre azioni, su quella orientata a valorizzare al meglio le opportunità di

sviluppo e di apertura all’innovazione e alla cooperazione transnazionale che viene offerta dal sistema

istituzionale comunitario, attraverso una politica ragionata di aggressione ai finanziamenti erogati dalla

Commissione europea che può essere efficacemente posta in essere mediante un servizio di informazione

qualificata e di assistenza progettuale. Lo strumento di valorizzazione è individuabile in un servizio di

informazione qualificata e di assistenza progettuale che realizzi azioni di accompagnamento a favore degli

operatori culturali.

Operazioni

B149 – Provincia di Cagliari - Ufficio Europa per la Cultura

Punto di Forza B.5 – Buona offerta di eventi culturali sotto il profilo qualitativo

Punto di Forza B.8 – Significativa presenza quantitativo – qualitativa di professionisti nel settore culturale ed artistico

Punto di Forza B.14 – Crescita della domanda interna ed esterna di servizi e prodotti culturali

Descrizione (max 5 righe)

Nel corso degli ultimi anni l’area vasta si è sempre più caratterizzata per una crescita significativa dell’offerta di

eventi culturali e di spettacolo, che ha trovato espressione tanto dal punto di vista quantitativo quanto su quello

qualitativo, intercettando la crescente domanda di prodotti culturali da parte dei residenti e dei turisti. Questo

fenomeno ha prodotto una attenzione crescente alla cura del prodotto e al risultato finale.

Strategia di valorizzazione

La presenza nel territorio di una produzione culturale composita capace di valorizzare le maestranze e le

professionalità che operano nel settore cultura e spettacolo rappresenta un valido punto di partenza per favorire

una serie di interventi capaci di mobilitare le risorse presenti nel territorio dell’area vasta, permettendo alla cultura

di porsi come un elemento di identità territoriale su cui elaborare strategie di sviluppo condivise.

Operazioni

D 113/a– Comune di Cagliari - Attività espositive/mostre

D 113/4d– Comune di Cagliari - Attività di sport/spettacolo

Obiettivo Specifico 4

Tutela del patrimonio culturale esistente anche al fine di migliorare la sostenibilità

ambientale del contesto

Punto di Forza B.3 - Presenza di una grande risorsa storico culturale rappresentata da centri storici, chiese campestri, servizi documentali ed informativi

Rischio B.9 – Rischio di deterioramento e perdita dei beni per inadeguatezza di luoghi e modo di conservazione

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Rischio B.10 – Rischio di non accessibilità per condizioni logistiche sfavorevoli

Descrizione (max 5 righe)

Il patrimonio di beni presenti nell’area urbana si arricchisce e si completa con l’offerta rappresentata dai centri

storici di economia agricola, dalle chiese campestri, da residui di fortificazioni (per esempio le torri litoranee o i

resti del sistema difensivo approntato nella II Guerra Mondiale).

Strategia di valorizzazione

Attualmente la disaggregazione e l’abitudine ad operare in modo individuale ha notevolmente limitato la

possibilità di creare circuiti tematici sul territorio che guidino alla sua conoscenza attraverso tappe ben

individuate. Nell’area è possibile tracciarne diversi – da quello religioso a quello militare, fino a quello sulle

tecniche e i saperi – con cui attuare azioni di salvaguardia del patrimonio. Questo insieme di risorse, proprio per

la sua lontananza dal centro abitato o per la sua maggiore esposizione a rischi di deterioramento, corre seri

pericoli di depauperamento. La strategia verte su un piano di manutenzione, protezione e custodia.

Operazioni

o B109– Soprintendenza ai BAPPSAE per le province di Cagliari e Oristano – Riqualificazione urbana tramite

la rivitalizzazione delle attività culturali nel Parco Archeologico di San Saturnino

o B108– Soprintendenza ai BAPPSAE per le province di Cagliari e Oristano – Recupero ex Monastero di Santa

Chiara

o D260/2 –– Comune di Sinnai Scavi Bruncu Mogamu

o D113/25 – Comune di Cagliari – Opere di completamento – Recupero della porzione meridionale fortificata –

Bastione di Santa Caterina/Fontana Bona

o D113/29 - Comune di Cagliari - Completamento funzionale della struttura polifunzionale "Villa Muscas"

o D113/31 - Comune di Cagliari - Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura

Castello di S. Michele

o D113/32- Comune di Cagliari - Interventi di ottimizzazione riqualificazione del centro d'arte e cultura

Lazzaretto

o D113/33 - Comune di Cagliari - Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura Exmà

o D113/34 -- Comune di Cagliari Centro d'arte e cultura "il ghetto"

o E 202/3 - Comune di Elmas - Parco culturale di Santa Caterina

o E 621/1 - Comune di Quartu Sant’Elena - Restauro della Chiesa di San Pietro di Ponte

o E 621/2 - Comune di Quartu Sant’Elena - Interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio denominato Sa

dom’e farra

o E 621/3 - Comune di Quartu Sant’Elena - Recupero fortini militari località Is Lois

o E 621/5 - Comune di Quartu Sant’Elena - Lavori di restauro di Villa Fadda

o O221/3 - Comune di Quartucciu - Parco archeologico Pill’e Matta

o D113/38 - Comune di Cagliari - Realizzazione di un capannone necessario per il ricovero delle strutture

espositive per mostre e spettacoli nella città di Cagliari

o E 621/12 - Comune di Quartu Sant’Elena - Percorsi del sentimento religioso

o D113/23 –– Comune di Cagliari - Itinerari del patrimonio religioso

G 8/1- Comune di Sestu - Analisi e ricerca sul patrimonio culturale

E 621/14- Comune di Quartu Sant’Elena - Potenziamento di supporto della promozione territoriale GIS

E621/17– Comune di Quartu S.E.lena – Studio di fattibilità

Punto di Forza D.1 - Importante offerta di beni ambientali (stagni,saline, litorali, colli, paesaggi) che, integrati a quelli culturali, consentono di rafforzare le capacità attrattive dell’area

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Descrizione (max 5 righe)

Il patrimonio culturale e l’offerta di spettacolo, spesso, sono inseriti in un particolare ed affascinante contesto

ambientale (costa, aree umide, siti ad elevata valenza paesaggistica) che può costituire un’attrazione secondaria

o in certi casi l’offerta primaria. Il binomio cultura-ambiente può essere utilizzato per l’accrescimento della

capacità attrattiva dell’area e l’incremento di attività legate al settore produttivo e turistico.

Strategia di valorizzazione

Le peculiarità ambientali dell’area in oggetto dovranno essere messe in stretta relazione con il patrimonio

culturale. L’attuazione di uno sviluppo sinergico tra ambiente e beni culturali rappresenta, d’altra parte, un valido

strumento di tutela e salvaguardia degli stessi beni ambientali e naturalistici. Allo stesso tempo il connubio fra

beni culturali e beni ambientali (eventi, manifestazioni, ecc…) si configura come una strategia di valorizzazione

del patrimonio culturale.

Partendo da queste considerazioni è possibile ipotizzare un approccio integrato alla tutela e alla fruizione di

questi beni, anche con proposte diverse da quelle tradizionali. Possono per esempio essere organizzati i percorsi

a piedi o in bicicletta attraverso sentieri antichi e in disuso. Il sistema di governance permette di attivare relazioni

con soggetti posizionati fuori dall’ambito tradizionalmente culturale, permettendo contaminazioni volte a favorire e

promuovere attività per il miglioramento della fruizione dei beni nell’ottica del binomio strategico “cultura-

ambiente”.

Operazioni

o E 202/1 - Provincia di Cagliari - Recupero archeologico nella laguna di Santa Gilla

o E 621/4 - Comune di Quartu Sant’Elena - Interventi di valorizzazione della Villa Romana in località Quartu –

Sant’Andrea -

o G83/6 - Consorzio Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline - Riconversione a museo di edifici

industriali -

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Obiettivo specifico 5

Patrimonio culturale fruibile

Opportunità B.5 - Significativa disponibilità, in tutta l’area urbana, di spazi ed edifici connessi ad attività produttive dismesse da riconvertire in spazi culturali

Opportunità E.1 - Realizzazione della Fabbrica della creatività come centro di incontro, lavoro e formazione

Punto di Debolezza B.7 – Insufficienza degli spazi per lo spettacolo e inadeguatezza delle strutture esistenti

Punto di Debolezza B.8 – Insufficienza e inadeguatezza degli spazi per i luoghi e per i servizi culturali (musei, biblioteche, archivi, spazi per i giovani)

Descrizione (max 5 righe)

Il territorio soffre della mancanza di adeguati spazi da destinare ad attività di spettacolo e spesso gli operatori si

accontentato di palcoscenici che non valorizzano il lavoro degli artisti. Al contempo nell’area sono presenti

immobili in fase di dismissione che possono essere destinati ad attività culturali. In quest’ottica la Regione

Sardegna nella Legge Regionale del 2006 prevede la realizzazione di un progetto sperimentale interdisciplinare e

interculturale denominato “Fabbrica della creatività”, volto alla creazione di un centro di lavoro e di formazione

delle arti contemporanee.

Strategia di valorizzazione

Questa opportunità necessita di essere governata con particolare attenzione mediante un piano di interventi che

destini gli spazi e le aree esistenti a colmare bisogni avvertiti dagli operatori, e a proporre interventi innovativi che

siano reali occasioni di sviluppo culturale dell’intera area. Il fine è quello di evitare progettazioni prive di studi di

fattibilità o piani di gestione, poiché gli spazi esistenti all’interno di queste strutture dimesse sono particolarmente

ampi e devono essere messi a disposizione di un insieme equilibrato di attività in una logica di complementarietà

e differenziazione.

La possibilità di far convogliare in questo progetto pratiche ed esperienze artistiche presenti nel territorio, che fino

ad ora non hanno trovato sede stabile e continuità nella programmazione, aiuterebbe ad innalzare la qualità

artistica grazie al confronto generato dalla condivisione dello spazio e dalla sua gestione., favorendo l’accoglienza

in Sardegna di artisti e compagnie di provenienza internazionale che troverebbero nell’isola un luogo ideale per

residenze di produzione e ricerca, presenze che contribuirebbero a dinamicizzare la scena locale.

Operazioni

o D 711- Università di Cagliari – Centro interdipartimentale per preistoria e la protostoria nel Mediterraneo -

Ristrutturazione di edificio da adibire a laboratorio

o D113/41 - Comune di Cagliari - Mediateca del Mediterraneo

o G 83/24 - Comune di Quartu Sant’Elena - Fornaci Picci

o D113/28 - Comune di Cagliari - Lavori di ristrutturazione del teatro massimo – completamento -

o E 418 - - Comune di San Sperate - Completamento Teatro della Maschera

o M100/08- Comune di Elmas - Comunità Espressione (completamento teatro)

o M96 - Comune di Elmas - Completamento teatro e realizzazione laboratori teatrali

o D113/36 – Comune di Cagliari - Adattamento museale delle grotte adiacenti ai giardini pubblici di pertinenza

della galleria comunale d'arte

o B 248 - Carovana SMI - Creazione di uno spazio per la danza contemporanea e div. formazione durabile e

alta formazione

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o M100/09- Comune di Elmas - Città dell’arte, della musica e dello spettacolo

o G 8/5- Comune di Sestu - Allestimento di un centro culturale

o D 360 - Cada Die Teatro Società Cooperativa - Riadeguamento di spazi per la realizzazione di una scuola

per le arti sceniche e lo spettacolo

o F 64 - Di Sanciu Luigi - Complesso Museale Multimediale

o H57 - Dipartimento di Fisica - Università di Cagliari - Museo della Fisica - Costruzione di un Centro della

scienza per la divulgazione/diffusione della cultura scientifica -

o E 626/3 - Comune di Monserrato - Centro polifunzionale

o E 150 – Comune di Settimo San Pietro - Itinerario archeologico e ambientale (Arca del Tempo – Centro di

sperimentazione didattica e divulgativa)

Punto di Forza B.16 - Nascita di iniziative spontanee e diffuse di promozione della lettura da parte

anche di privati (quali ad es. i caffè letterari, i presidi dei libri)

Punto di Forza B.13 – Diffusione capillare nel territorio delle biblioteche comunali e archivi e loro

funzione di luogo di animazione culturale e aggregazione sociale.

Punto di Forza B.12 - Patrimonio librario e documentale di interesse e valenza conoscitiva con

particolare riferimento alla storia della regione e dell’area mediterranea

Punto di Forza N°11 - Ricca produzione letteraria contemporanea con riconoscimenti e premi ad

autori locali

Descrizione (max 5 righe)

Il momento di grande fermento e vivacità nel settore della letteratura, con il riconoscimento di numerosi premi e

attestati, anche a livello nazionale, a scrittori, illustratori e operatori singoli, ha favorito la nascita, nell’intera area

urbana, di numerose iniziative spontanee di promozione del libro e della lettura, grazie anche alla capillare

presenza di biblioteche e archivi storici che costituiscono i riferimenti informativi di base per conoscere il territorio.

Il patrimonio documentale e librario conservato presso diverse biblioteche e archivi è di notevole interesse, anche

per la rarità delle testimonianze che si prestano a soddisfare ricerche di rilievo internazionale.

Strategia di valorizzazione

La valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliotecario richiede da sia un’adeguata opera di studio,

manutenzione e restauro che la realizzazione di uno strumento di lavoro in rete mediante un piano di

adeguamento delle strutture che li ospitano. Questa tipologia di patrimonio documentario e informativo costituisce

una risorsa, se non proprio inesplorata, quanto meno non debitamente valorizzata. Le biblioteche, che spesso

costituiscono il servizio culturale e informativo di base nelle piccole comunità, richiedono la verifica delle

funzionalità logistiche in modo da accrescere la loro capacità di fungere da servizi di riferimento per diverse fasce

di utenza. La biblioteca, per esempio può esserlo per i ragazzi in età scolare in quanto può costituire un valido

supporto didattico, stimolo alla creatività e sviluppo di un pensiero autonomo; per i giovani perché può esercitare

una forte attrazione attraverso il materiale che fornisce, per gli stranieri residenti perché attraverso mirate politiche

di acquisti è possibile suscitare occasioni di integrazione.

B 295 - Riordino dell’Archivio Storico comunale, realizzazione di un database archivistico - Comune di San

Sperate

F 452 – Azienda Cultura - Miglioramento della fruibilità dell’archivio storico di San Sperate

D113/30 - Comune di Cagliari - Ottimizzazione del servizio bibliotecario, le biblioteche itineranti

D113/4i - Comune di Cagliari - Servizi di pubblica lettura

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D113/4l - Comune di Cagliari – Bibliobus

B 153 - Provincia di Cagliari - Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari comunale

dell’area vasta

Punto di Forza B.7 – Positiva esperienza di gestione in rete di alcuni Centri Comunali d’Arte e Cultura a Cagliari

Punto di Debolezza B.5 – Carenza nello standard dei servizi offerti dai musei ed aree archeologiche per l’accesso e la fruizione dei luoghi della cultura

Punto di Debolezza B.1 - Mancanza di un sistema integrato di gestione e promozione che incrementi la fruibilità dell’offerta culturale

Descrizione (max 5 righe)

l'area urbana di Cagliari ha visto negli ultimi anni, l'evolversi di una esperienza di gestione innovativa dei Centri d'Arte e

Cultura del Comune di Cagliari. Ciò attraverso la creazione di un Consorzio privato di gestione che ha unito le

professionalità, prima separate, esistenti. Tale iniziativa ha portato ad un miglioramento dei servizi offerti nei centri, che

Strategia di valorizzazione

Molte delle difficoltà degli spazi espositivi sono legate alla loro visita e alla loro vivibilità. la valorizzazione in tal senso

deve passare per l'uso di strumenti di visita innovativi e di facile utilizzo che consentano al visitatore di addentrarsi nel

percorso museale assistito in maniera dedicata.

Operazioni

D113/4n- Comune di Cagliari – PODcasting

Opportunità B.1 - Incremento potenziale dell’offerta culturale dell’area urbana per la presenza del grande

patrimonio storico, naturalistico e scientifico dell’Università di Cagliari, sino ad ora poco conosciuto, e degli

altri luoghi della cultura disseminati nel territorio

Opportunità B.2 - Approvazione della nuova Legge Regionale sui Beni Culturali che, ispirandosi tra l’altro ai

principi di “cooperazione, coordinamento e sviluppo delle progettualità comuni tra soggetti pubblici e privati”

e “valorizzazione del rapporto tra beni, istituti e luoghi della cultura e relativi contesti territoriali”, promuove

l’organizzazione sistemica (Sistemi Museali della Sardegna e Sistema Bibliotecario)

Descrizione (max 5 righe)

Le potenzialità dell’offerta culturale non si fermano a quelle attualmente conosciute. Molte collezioni sono ancora

ignorate perché non hanno una sede che le possa ospitare, non sono state catalogate e non è stato studiato un loro

adeguato allestimento espositivo. Sotto questo profilo la recente legge regionale sui Beni culturali disegna un quadro di

relazioni che “favorisce l’integrazione delle funzioni e dei compiti concernenti la tutela, la valorizzazione, la fruizione dei

beni culturali”.

Strategia di valorizzazione

Le possibilità di incrementare e rinnovare i percorsi di conoscenza di un territorio accrescono le sue potenzialità

attrattive. Il “patrimonio sconosciuto” può aggiungersi progressivamente a quello attualmente fruibile. Sarà quindi

indispensabile non solo prevedere la manutenzione e la buona tenuta del patrimonio finora noto, ma procedere

sistematicamente alla conoscenza di quello non fruibile, reperendo spazi adeguati, attivando studi, attività di

catalogazione e quanto necessario per tutelarlo.

La nuova legge rappresenta per il settore un’opportunità che però ancora ha bisogno di trovare concretezza attuativa. I

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principi che essa esprime dovranno costituire un riferimento costante, principalmente laddove è sottolineata la

necessità di ragionare costantemente in termini di area urbana e non di singolo territorio, di sistemi di fruizione e di

rete, piuttosto che di singole operazioni.

Operazioni

A136/1 – Università di Cagliari - Museo integrato “Natura e cultura della Sardegna”

A136/2 – Università di Cagliari – Nuovo allestimento “Archivio storico dell’Università degli Studi di Cagliari”

A136/3– Università di Cagliari – Creazione Centro della Scienza

Punto di debolezza B.4 – Carenza di informazioni dettagliate e scientificamente corrette e/o adeguatamente presentate in una segnaletica turistica e didascalica plurilingue

Descrizione (max 5 righe)

Quando non è del tutto assente, la mediazione tra utenti e beni culturali attraverso la segnaletica, depliant,

brochure è spesso affidata a messaggi poco chiari, non aggiornati, e non debitamente contestualizzati rispetto ai

destinatari; quasi mai sono scritti in lingue diverse dall’italiano e pertanto è esclusa l’utenza straniera.

Strategia di valorizzazione

Realizzazione di una segnaletica turistica e didascalica esaustiva, corretta e plurilingue al fine di agevolare e

migliorare anche in termini qualitativi la fruizione del patrimonio culturale.

Operazioni

G 8/8 - Comune di Sestu -Cartellonistica e pannellistica -

Obiettivo specifico 6

Figure professionali specializzate nei luoghi della cultura e dello spettacolo

anche nell’ottica delle pari opportunità

Punto di Forza B.15 - Disponibilità di conoscenze e competenze specialistiche di alta qualità presso le istituzioni presenti nel territorio dell’ambito considerato quali: Università, Centri di Ricerca ed Istituti di Cultura, Conservatorio di Musica, che possono costituire un solido riferimento per le esigenze di formazione ed aggiornamento degli operatori della rete così come per gli interventi di carattere strutturale, infrastrutturale e tecnologico

Punto di Forza B.14 - Crescita della domanda interna ed esterna di servizi e prodotti culturali

Opportunità E.3 - Programma Master and Back per l’Alta Formazione, anche in campo artistico e culturale

Opportunità C.1 - Crescita dell’occupazione femminile

Descrizione (max 5 righe)

L’Università, i Centri di Ricerca, gli Istituti di Cultura e il Conservatorio di Musica rappresentano delle eccellenze

del territorio, essendo detentori di competenze e professionalità specifiche di alto livello, e costituiscono un

elemento di ricchezza a vantaggio della formazione e dell’aggiornamento di professionisti del settore. In questo

contesto il programma Master and Back promuove il raggiungimento di alti livelli di formazione e specializzazione

al fine di avvicinare le competenze professionali al sistema produttivo locale. L’opzione “back” favorisce infatti

l’impiego di nuove competenze, senza dover supportare inizialmente la spesa economica che ne deriva.

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Strategia di valorizzazione

La valorizzazione di questi fattori costituisce una effettiva opportunità per la crescita e lo sviluppo di tutto il settore

culturale ed artistico, che può giovarsi delle competenze specialistiche acquisite in Italia e all’Estero per elevare il

livello di professionalità e la qualità dell’offerta culturale.

Questa opportunità rientra nell’ambito d’azione del sistema di governance, che in questo quadro può favorire la

promozione e l’attuazione di convenzioni da parte di Università, aziende, associazioni e soggetti istituzionali. In

questo senso la governance può facilitare il superamento di alcune incongruenze tra i criteri stabiliti per

l’ammissione, dovute al fatto che l’accesso al programma è tarato sui canoni convenzionali del sistema

universitario, costituendo una barriera d’ingresso per quelle figure artistiche formate all’estero o presso centri di

formazione extra-accademici che, per questa ragione, non vedono riconosciuti i propri titoli. Questo processo

favorisce la già importante presenza delle donne nel mercato del lavoro del settore culturale, incentivando una

mobilità professionale verso l’alto.

Operazioni

D113/15i Comune di Cagliari - Formazione manageriale -

D113/4m- Comune di Cagliari – Formazione

B 213- Centro Studi Danza e Arte - Formazione discipline artistiche - Choreia

E 621/13– Comune di Quartu Sant’Elena - Adeguamento sistema ricettivo e dei servizi

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6.2. Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.

Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione

Numero Titolo Soggetto Proponente Titolo Codice

Operazione Proposta

Puntuale / Sistema

Tipologia Rilevanza

Operazione

Partenariato di Progetto Accordo di Cooperazione Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Indispensabile 1.01

Estensione e rafforzamento del partenariato per la gestione del progetto integrato di sviluppo

Comune di Cagliari Forum dei Sindaci D113/5h Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Indispensabile

Comune di Cagliari Cabina di regia Sistema museale citta di Cagliari

D113/5i Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Indispensabile

Provincia di Cagliari Valorizzazione sistema museale O 126 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Indispensabile

Askos Sviluppo di siti culturali (colle S.Elia, Museo di Storia Militare, Sistema museale storico militare)

B 243 Operazione di Sistema

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Importante

Comune di Cagliari Carta Musei D113/15h Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Cagliari Call center/Numero verde D113/3a Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Cagliari Ufficio stampa D113/3b Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Cagliari Materiali informativi D113/3c Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Cagliari Sito web: portale cultura D113/3d Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Cagliari postazioni audiovisive D113/3g Operazione di Sistema

Acquisizione di Beni e Servizi

Importante

2.01

Maggiore valorizzazione e promozione del patrimonio culturale con particolare attenzione all’area esterna al capoluogo cittadino

Comune di Cagliari GIS positioning D113/3h Operazione di Sistema

Acquisizione di Beni e Servizi

Importante

Comune di Cagliari Campagne pubblicitarie D113/3i Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

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Comune di Cagliari Mailing mirato D113/5b Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Importante

Isola Mediterranea Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale e turistico

E 125 Operazione di Sistema

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Importante

Associazione Orientare Adeguamento Impresa per la fruizione e promozione patrimonio culturale

E 126 Operazione di Sistema

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Importante

Comune di Quartu Sant’Elena

Percorso tematico sull’archeologia industriale

E 621/10 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Portale della città di Quartu Sant’Elena

E 621/15 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Piano di comunicazione del sistema integrato

E 621/16 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Percorso tematico Ambiente e Paesaggio

E 621/6 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Percorso tematico relativo all’archeologia

E 621/7 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Itinerario tematico relativo all’architettura militare

E 621/8 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Itinerario incentrato sul tema dell’architettura civile

E 621/9 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Associazione Imago Mundi

Monumenti Aperti F 77 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Indispensabile

Comune di Sestu Guida al patrimonio culturale sestese

G 8/2 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato

Importante

Comune di Sestu Manuale di stile G 8/3 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Importante

2.01

Maggiore valorizzazione e promozione del patrimonio culturale con particolare attenzione all’area esterna al capoluogo cittadino

Comune di Sestu Realizzazione di un filmato sulla cultura sestese

G 8/6 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato

Importante

Comune di Sestu Progettazione e realizzazione materiali comunicativi cartacei

G 8/7 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Importante

Comune di Cagliari Prodotti mediali/digitali D113/5c Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Importante 2.02

Prodotti culturali, artistici, letterari inseriti nei circuiti Comune di Cagliari Prodotti editoriali D113/5d Operazione

di Sistema Azioni Isituzionali e di parternariato Importante

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Comune di Quartucciu Parco culturale "Sergio Atzeni" G83/26 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

2.02

locali, nazionali ed internazionali

Comune di Cagliari Partecipazione a Fiere D113/5e Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

2.04

Luoghi di cultura e di spettacolo provvisti di servizi aggiuntivi quali punti di ristoro, infopoint, punti di vendita etc

Comune di Quartu Sant’Elena

Offerta museale della città E 621/11 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Cagliari Attività promo/educative D113/4f Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Cagliari Organizzazione Fiere D113/4o Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Cagliari Monumenti Aperti D113/5a Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Cagliari Convegni, seminari D113/5f Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Cagliari Campagna di sensibilizzazione sulle risorse storiche e architettoniche dell'area

D113/7 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Importante

2.09

Formazione e sensibilizzazione del pubblico nei confronti dell’offerta culturale

Comune di Sestu Organizzazione di cicli, di conferenze e seminari

G 8/4 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Importante

Miradas Realizzazione festival musicale nel 2007 nel quartiere Castello di Cagliari

B 238 Operazione Puntuale

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Importante

ANTAS Ass. Nazionale Teatro Autonomo Sardo

Manifestazione culturale Cuncambias

C 33 Operazione Puntuale

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Importante

Fondazione Teatro Lirico di Cagliari

Festival Sant’Efisio D 37 Operazione Puntuale

Altro: Eventi Indispensabile

Comune di Cagliari Help desk produzioni (Film commission)

D113/3f Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Spettacolo Sardegna Help desk produzioni (Film commission) Operazione

Puntuale Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

2.10

Maggiore capacità di attrazione dei flussi turistici e di individuazione e vendita dei prodotti culturali ai turisti

Comune di Cagliari Workshop, educational D113/5g Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/110

F M Studio di Maciocco Mario

Casa discografica itinerante e spettacolo

C 186 Operazione Puntuale

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Importante

2.11

Programmazione eventi e servizi rivolta ai giovani e alle fasce deboli coordinata ed adeguata Provincia di Cagliari

Agenzia culturale per una rete di servizi rivolta ai bambini e ai ragazzi

O 131 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Indispensabile

2.12

Monitoraggio costante e sistematico della soddisfazione dell’utenza

Comune di Cagliari Sistema Qualità D113/15l Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

3.02 Sviluppare capacità di accedere a finanziamenti

Provincia di Cagliari Ufficio Europa per la Cultura B 149 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Indispensabile

Comune di Cagliari Innovazione tecnologica e deposito scene Teatro Lirico

D113/4e Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di Cagliari Attività espositive/mostre D113/4a Operazione di Sistema

Altro: Eventi Indispensabile 3.06

Efficiente ed efficace utilizzo degli spazi per la cultura e lo spettacolo Comune di Cagliari Attività di sport/spettacolo D113/4d Operazione

di Sistema Altro: Eventi Indispensabile

Comune di Quartu Sant’Elena

Potenziamento di supporto della promozione territoriale GIS

E 621/14 Operazione di Sistema

Acquisizione di Beni e Servizi Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Studio di fattibilità E 621/17 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante 4.01 Conoscenza puntuale dei beni culturali e del loro stato

Comune di Sestu Analisi e ricerca sul patrimonio culturale

G 8/1 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Soprintendenza ai BAPPSAE per le provincie di Cagliari e Oristano

Riqualificazione Urbana tramite la rivitalizzazione delle attività culturali nel Parco Archeologico di San Saturnino

B 109 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Soprintendenza ai BAPPSAE per le provincie di Cagliari e Oristano

Recupero ex Monastero di Santa Chiara

B108 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di Sinnai Scavi Bruncu Mogamu D 260/2 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

4.02

Manutenzione costante dei siti e dei

beni culturali e corretti interventi di restauro,

ripristino, conservazione e riqualificazione

Comune di Cagliari Itinerari del patrimonio religioso D113/23 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/111

Comune di Cagliari

Opere di completamento - Recupero della porzione meridionale fortificata - Bastione di Santa Caterina/Fontana Bona

D113/25 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Comune di Cagliari Completamento funzionale della struttura polifunzionale "Villa Muscas"

D113/29 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di Cagliari Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura Castello di S. Michele

D113/31 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Comune di Cagliari Interventi di ottimizzazione riqualificazione del centro d'arte e cultura Lazzaretto

D113/32 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Comune di Cagliari Interventi di ottimizzazione e riqualificazione del centro d'arte e cultura Exmà

D113/33 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Comune di Cagliari Centro d'arte e cultura "il ghetto" D113/34 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Provincia di Cagliari Recupero archeologico nella laguna di Santa Gilla

E 202/1 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Comune di Elmas Parco culturale di Santa Caterina E 202/3 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Restauro della Chiesa di San Pietro di Ponte

E 621/1 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Percorsi del sentimento religioso E 621/12 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio denominato Sa dom’e farra

E 621/2 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Recupero fortini militari località Is Lois

E 621/3 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Interventi di valorizzazione della Villa Romana in località Quartu – Sant’Andrea

E 621/4 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

4.02

Manutenzione costante dei siti e dei beni culturali e corretti interventi di restauro, ripristino, conservazione e riqualificazione

Comune di Quartu Sant’Elena

Lavori di restauro di Villa Fadda E 621/5 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/112

Consorzio Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline

Riconversione a museo di edifici industriali

G83/6 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante 4.02

Comune di Quartucciu Parco archeologico Pill’e Matta O221/3 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

4.04

Individuazione e riadattamento di spazi da adibire a depositi e magazzini

Comune di Cagliari

Realizzazione di un capannone necessario per il ricovero delle strutture espositive per mostre e spettacoli nella città di Cagliari

D113/38 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

5.01

Ricomporre organicamente il patrimonio cittadino dell’Università

Università degli Studi di Cagliari

Creazione del Museo integrato "Natura e cultura della Sardegna"

A 136/2 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Università degli Studi di Cagliari

Nuovo allestimento dell'Archivio Storico

A 136/1 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Università degli Studi di Cagliari

Costruzione di un Centro della scienza per la divulgazione/diffusione della cultura scientifica

A 136/3 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Dipartimento di Fisica - Università di Cagliari - Museo di Fisica di Sardegna

Costruzione di un Centro della scienza per la divulgazione/diffusione della cultura scientifica

H57 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di San Sperate Riordino dell’Archivio Storico comunale, realizzazione di un database archivistico

B 295 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato

Importante

Azienda Cultura Miglioramento della fruibilità dell’archivio storico di San Sperate

F 452 Operazione Puntuale

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Rilevante

5.02 Spazi e servizi adeguati per fruitori e collezioni in archivi, musei, centri e biblioteche aperti al pubblico

Cada Die Teatro Società Cooperativa

Riadeguamento di spazi per la realizzazione di una scuola per le arti sceniche e lo spettacolo

D 360 Operazione Puntuale

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Rilevante

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/113

Università di Cagliari – Centro interdipartimentale per preistoria e la protostoria nel Mediterraneo

Ristrutturazione di edificio da adibire a Centro di ricerca, alta formazione e servizi nel settore dei beni culturali

D 711 Operazione Puntuale

Realizzazione di opera pubblica

Rilevante

Comune di Cagliari Mediateca del Mediterraneo D113/41 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di Cagliari PODcasting D113/4n Operazione di Sistema

Acquisizione di Beni e Servizi Importante

Comune di Settimo San Pietro

Itinerario archeologico e ambientale (Arca del tempo - Centro di sperimentazione didattica e divulgativa)

E 150 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Monserrato Centro polifunzionale E 626/3 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

Di Sanciu Luigi Complesso Museale Multumediale F 64 Operazione Puntuale

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Importante

Comune di Sestu Allestimento di un centro culturale G 8/5 Operazione Puntuale

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

5.02

Spazi e servizi adeguati per fruitori e collezioni in archivi, musei, centri e biblioteche aperti al pubblico

Comune di Elmas Città dell’arte, della musica e dello spettacolo

M100/09 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

5.03

Maggiori spazi per la fruizione delle collezioni attualmente non esposte

Comune di Cagliari

Adattamento museale delle grotte adiacenti ai giardini pubblici di pertinenza della galleria comunale d'arte

D113/36 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

5.04 Segnaletica turistica e didascalica esaustiva, corretta e plurilingue

Comune di Sestu Cartellonistica e pannellistica G 8/8 Operazione di Sistema

Realizzazione di opere pubbliche

Importante

Comune di Quartu Sant’Elena

Fornaci Picci G 83/24 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

5.07

Realizzazione di spazi adatti ad arti performative contemporanee e grandi eventi

Carovana S.M.I.

Creazione di uno spazio per la danza contemporanea e div. Formazione durabile e alta formazione

B 248 Operazione Puntuale

Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/114

Comune di Cagliari Lavori di ristrutturazione del teatro massimo - completamento

D113/28 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Comune di San Sperate Completamento Teatro della Maschera

E 418 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante 5.08

Realizzazione di spazi per lo svolgimento delle produzioni e loro attività preparatorie

Comune di Elmas Comunità Espressione (completamento teatro)

M100/08 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche

Rilevante

5.08 Comune di Elmas Completamento teatro e realizzazione laboratori teatrali

M96 Operazione Puntuale

Realizzazione di opere pubbliche Rilevante

Provincia di Cagliari Realizzazione di una rete culturale integrata dei Sistemi Bibliotecari dell’area vasta

B 153 Operazione di Sistema

Altro: Servizi di rete Indispensabile

Comune di Cagliari Ottimizzazione del servizio bibliotecario, le biblioteche itineranti

D113/30 Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Cagliari Servizi di pubblica lettura D113/4i Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

5.11

Adeguare i servizi bibliotecari al bacino di utenza e implementare attività di cooperazione

Comune di Cagliari Bibliobus D113/4l Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato Rilevante

Comune di Cagliari Formazione manageriale D113/15i Operazione di Sistema

Azioni Isituzionali e di parternariato

Rilevante

Comune di Cagliari Formazione D113/4m Operazione di Sistema

Formazione Rilevante

Comune di Quartu Sant’Elena

Adeguamento del sistema ricettivo e dei servizi (formazione)

E 621/13 A Operazione di Sistema

Formazione Rilevante 6.02

Figure professionali specializzate nei luoghi della cultura e dello spettacolo anche nell’ottica delle pari opportunità Choreia - Centro Studi

Danza e Arte Formazione discipline artistiche B 213 Operazione

di Sistema Formazione Rilevante

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6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

A 136/1 c Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

A 136/2 c Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

A 136/3 c Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

B 149 Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

B 153 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

B 248 Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

D 37 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/03° Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/03b Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto poco significativo

D113/03c Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/03d Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/03f Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/03g Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/03h Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

D113/03i Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/04° Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/04d Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/04e Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

D113/04f Impatto diretto Impatto diretto Impatto diretto Impatto diretto

Codice Operazione Contesto di Vita Accesso al Mercato

del Lavoro

Situazione Occupazionale

Partecipazione alla Creazione di

Attività Socio-Economiche

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/116

significativo nel medio periodo

significativo nel breve periodo

significativo nel breve periodo

significativo nel medio periodo

D113/04i Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/4l Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/04m Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/04n Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/04° Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/05° Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/05b Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

D113/5c Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

D113/05d Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/05e Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/05f Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/05g Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/05h Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/05i Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/07 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/15h Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

D113/15i Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/15l Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/23 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D113/25 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/28 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/29 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/30 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/117

D113/31 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/32 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/33 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/34 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/36 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/38 Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

D113/41 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

D 360 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/1 Impatto non significativo

Impatto non significativo

Impatto non significativo

Impatto non significativo

E 621/2 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/3 Impatto non significativo

Impatto non significativo

Impatto non significativo

Impatto non significativo

E 621/4 Impatto non significativo

Impatto non significativo

Impatto non significativo

Impatto non significativo

E 621/5 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/6 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/7 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/8 Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

E 621/9 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/10 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/11 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/12 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/13A Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/14 Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

Impatto poco significativo

E 621/15 Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/16 Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

E 621/17 Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/118

F 64 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto poco significativo

F 77 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

G 83/24 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

G 83/6 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

H 57 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

O 126 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel breve periodo

Impatto poco significativo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

O 131 Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Impatto diretto significativo nel medio periodo

Note (max 2 pagine)

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/119

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale

Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di

sviluppo economico o sociale

Obiettivi ambientali

Codice Operazione

A B C D E F

A136/1 P N N N P P A136/2 N N N N P P A136/3 N N N N P P B 149 N N N N N P B 153 N N N N N P B238 N N N N N N B248 N N N N N P D 37 N N N N N N D113/03a N N N N N P D113/03b N N N N N P D113/03c N N N N N P D113/03d N N N N N P D113/03f N N N N N P D113/03g N N N N N P D113/03h N N N N N P D113/03i N N N N N P D113/04a N N N N N P D113/04d N N N N N P D113/04e N N N N N P D113/04f N N N N N P D113/04i N N N N N P D113/4l N N N N N P D113/04m N N N N N P D113/04n N N N N N P D113/04o N N N N N P

Non sono previste operazioni a diretta finalità ambientale

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/120

D113/05a N N N N N P D113/05b N N N N N P D113/5c N N N N N P D113/05d N N N N N P D113/05e N N N N N P D113/05f N N N N N P D113/05g N N N N N P D113/05h N N N N N N D113/05i N N N N N N D113/07 N N N N N P D113/15h N N N N N P D113/15i N N N N N P D113/15l N N N N N P D113/23 N P N N N P D113/25 N P N N N P D113/28 N N N N N N D113/29 N P N N N P D113/30 N P N N N P D113/31 N P N N N P D113/32 N P N N N P D113/33 N P N N N P D113/34 N P N N N P D113/36 N P N N N P D113/38 N N N N N N D113/41 N N N N N P D 360 N N N N P P E 621/1 P N N N P P E 621/2 P N N P P P E 621/3 P P N N P P E621/4 N N N N N P E621/5 P N N N P P E621/6 P P N N P P E 621/7 P p n n P P E621/8 N P N N N P E 621/9 P N N N P P E 621/10 P p p n P P E621/11 P N N P P P E621/12 P N N P P P E 621/13a P N N P P P E 621/14 N N N N N P E 621/15 N N N N N P E 621/16 N N N N N P E 621/17 N N N N N P F 64 P P N N P P F 77 N P P P P P

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/121

G 83/24 P P P P P P H 57 N N N N N P O 126 N N N N P P O 131 N N N N P P

Con la lettera P vengono indicati gli impatti ambientali positivi delle operazioni inserite nel progetto Con la lettera N vengono indicati gli impatti ambientali neutri delle operazioni inserite nel progetto

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/122

6.5. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili

Obiettivo

Generale

Obiettivi

Specifici Obiettivi Operativi

Indicatori di

Realizzazione Target Note

1. Attuazione di

un sistema di

gestione del

progetto

integrato

1.1 estensione e rafforzamento

del partenariato per la gestione

del progetto integrato di

sviluppo

Attori coinvolti

(Numero)

Coinvolgimento del 70% degli Enti/PMI/attori aderenti al progetto nella rete dei firmatari accordo coop.ne

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2. Sistema di

valorizzazione

informazione e

promozione

adeguato ed

integrato

2.1 Maggiore valorizzazione e

promozione del patrimonio

culturale con particolare

attenzione all’area esterna al

capoluogo cittadino

Musei e centri culturali coinvolti

(Numero)

Campagne di comunicazione

(Numero)

Itinerari turistici (numero)

Monumenti Aperti

(Numero)

Coinvolgimento del 50% dei Musei e centri cultuali alla Carta Musei Incremento percentuale del 10-15% delle campagne Incremento percentuale del 10-15% dei Monumenti Aperti

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.2 Prodotti culturali, artistici,

letterari inseriti nei circuiti locali,

nazionali ed internazionali

Prodotti editoriali (Numero)

Partecipazione Fiere

(Numero)

Incremento percentuale del

10-15% dei prodotti editoriali

e della partecipazione a

Fiere

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.3 Calendarizzazione dell’offerta

culturale e di spettacolo

armonizzata

Attori coinvolti (Numero)

Incremento percentuale del 30-40% delle

iniziative coordinate

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.4 Luoghi di cultura e di

spettacolo provvisti di servizi

aggiuntivi quali punti di ristoro,

infopoint, punti di vendita etc.

Musei e centri culturali coinvolti

(Numero)

Incremento percentuale

10%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

Il Patrimonio

culturale e

artistico,

ambientale,

materiale ed

immateriale

come

strumento di

sviluppo

sostenibile per

la realizzazione

del Distretto

Culturale

dell’aera

urbana di

Cagliari

2.5 Musei dinamici e attraenti Musei e centri

culturali coinvolti (Numero)

Incremento percentuale

30%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.6 Migliore conoscenza della

redditività del settore culturale

Studi e ricerche (Numero)

Incremento percentuale

20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.7 Presenza di figure direzionali

specifiche con sufficiente

autonomia gestionale nei luoghi

della cultura

Musei e centri culturali coinvolti

(Numero)

Incremento percentuale

20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.8 Costo adeguato della

promozione dell’offerta culturale

grazie alle economie di scala tra

operatori

Visitatori (Numero)

Incremento percentuale

10%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/123

2.9 Formazione e

sensibilizzazione del pubblico

nei confronti dell’offerta

culturale

Corsi attivati e beneficiari coinvolti

(Numero)

Attività promo/educative

attivate

Incremento percentuale

10% dei corsi e laboratori specifici

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.10 Maggiore capacità di

attrazione dei flussi turistici e di

individuazione e vendita dei

prodotti culturali ai turisti

Visitatori (Numero)

Incremento percentuale

10%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.11 Programmazione eventi e

servizi rivolta ai giovani e alle

fasce deboli coordinata ed

adeguata

Giovani coinvolti (Numero)

Incremento percentuale

15%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

2.12 Monitoraggio costante e

sistematico della soddisfazione

dell’utenza

Questionari somministrati

(Numero)

Incremento percentuale

50%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

3. Ottimizzazione

della gestione e

della produzione

3.1 Diversificazione delle fonti di

finanziamento

Incontri di lavoro / Contatti attivati

(Numero)

Incremento percentuale

50%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

3.2 Sviluppare capacità di

accedere a finanziamenti

Progetti presentati (Numero)

Incremento percentuale

progetti approvati su presentati 20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

3.3 Maggiori risorse per i

contenuti culturali, artistici e di

spettacolo

Progetti realizzati (Numero)

Incremento percentuale progetti 20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

3.4 Realizzazione di partenariati

di progetto locali ed extra-locali

Attori coinvolti

(Numero)

Incremento percentuale del 30% degli Enti/PMI/attori firmatari progetti

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

3.5 Facilitazione nella

programmazione legata alla

certezza dei fondi

Progetti programmati

(Numero)

Incremento percentuale del

20% dei progetti a medio termine

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

3.6 Efficiente ed efficace utilizzo

degli spazi per la cultura e lo

spettacolo

Attività espositive e mostre

(Numero)

Attività sportive e spettacoli (Numero)

Incremento percentuale

15-20% delle attività realizzate

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

3.7 Ottimale utilizzazione delle

attrezzature tecniche acquisite

dagli enti locali per eventi di

spettacolo

Eventi realizzati (Numero)

Incremento percentuale

15-20% delle attività realizzate

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

4. Tutela del

patrimonio

culturale

esistente anche

al fine di

migliorare la

sostenibilità

ambientale del

contesto

4.1 Conoscenza puntuale dei

beni culturali e del loro stato

Studi e ricerche (Numero)

Banche dati

condivise (Numero)

Incremento percentuale

20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/124

4.2 Manutenzione costante dei

siti e dei beni culturali e corretti

interventi di restauro, ripristino,

conservazione e riqualificazione

Interventi (Numero)

Durata (GG)

Incremento percentuale

20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

4.3 Controllo costante dei siti e

dei beni culturali

Controlli e sopralluoghi

(Numero)

Incremento percentuale

20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

4.4 Individuazione e

riadattamento di spazi da adibire

a depositi e magazzini

Interventi (Numero)

Incremento percentuale

20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5. Patrimonio

culturale fruibile

5.1 Ricomporre organicamente il

patrimonio cittadino

dell’Università

Interventi (Numero)

Immobili ristrutturati

(Numero e MQ)

Incremento percentuale

20-40%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.2 Spazi e servizi adeguati per

fruitori e collezioni in archivi,

musei, centri e biblioteche apeti

al pubblico

Interventi (Numero)

Immobili ristrutturati

(Numero e MQ)

Incremento percentuale

30-50%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.3 Maggiori spazi per la

fruizione delle collezioni

attualmente non esposte

Interventi (Numero)

Immobili ristrutturati

(Numero e MQ)

Incremento percentuale

15-20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.4 Segnaletica turistica e

didascalica esaustiva, corretta e

plurilingue

Interventi e allestimenti (Numero)

Incremento percentuale

20-40%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.5 Progettazione e messa in

opera corretta e adeguata per la

funzionalità degli spazi

Progetti (Numero)

Incremento percentuale del

20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.6 Adeguare gli spazi alle norme

di sicurezza

Interventi (Numero)

Immobili ristrutturati

(Numero e MQ)

Incremento percentuale

15-20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.7 Realizzazione di spazi adatti

ad arti performative

contemporanee e grandi eventi

Immobili realizzati / ristrutturati

(Numero e MQ)

Incremento percentuale

15-20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.8 Realizzazione di spazi per lo

svolgimento delle produzioni e

loro attività preparatorie

Immobili realizzati / ristrutturati

(Numero e MQ)

Incremento percentuale

30-40%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.9 Eliminazione delle barriere

architettoniche

Interventi (Numero)

Immobili ristrutturati

(Numero e MQ)

Incremento percentuale

15-20%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.10 Adeguamento del sistema di

mobilità urbana ed extraurbana

per raggiungere i siti culturali

Interventi (Numero)

Incremento percentuale

dal 5 al 10% nel numero

di interventi nel settore

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

5.11 Adeguare i servizi

bibliotecari al bacino di utenza in

particolare a Cagliari e Quartu

S.Elena

Attori coinvolti (Numero)

Utenti

(Numero)

Incremento percentuale 40%

degli attori firmatari specifico accordo coop.ne

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/125

Incremento percentuale

10%

6. Figure

professionali

specializzate nei

luoghi della

cultura e dello

spettacolo anche

nell’ottica delle

pari opportunità

6.1 Offerta formativa allineata

alle esigenze dei settori della

cultura e dello spettacolo

Corsi attivati e beneficiari coinvolti

(Numero)

Incremento percentuale

10-15% dei corsi specifici

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

6.2 Figure professionali

qualificate per le Arti sceniche,

Danza e Belle Arti

Corsi attivati e beneficiari coinvolti

(Numero)

Incremento percentuale

10-15% dei corsi specifici

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

6.3 Incontro tra domanda e

offerta nel mercato del lavoro

Tirocini attivati (Numero)

Incremento percentuale

rapporti collaborazione su

tirocini attivati 10%

Tempi di riferimento per la misurazione: 2 anni

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/126

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

Codice Operazione Tipologia di Operazione Stato della Progettazione Note

A136/1 Realizzazione di opere pubbliche

Idea progettuale

A136/2 Realizzazione di opere pubbliche

Idea progettuale

A136/3 Realizzazione di opere pubbliche

Idea progettuale

B149 Azioni Isituzionali e di parternariato

Progetto preliminare

B153 Altro: Servizi di rete Progetto preliminare

B248 Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Idea progettuale

D 37 Altro: Eventi Progetto definitivo

D113/03° Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/03b Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/03c Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/03d Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/03f Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/03g Acquisizione di Beni e Servizi Idea progettuale

D113/03h Acquisizione di Beni e Servizi Idea progettuale

D113/03i Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/04° Altro: Eventi Progettazione preliminare

D113/04d Altro: Eventi Progettazione preliminare

D113/04e Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/04f Azioni Isituzionali e di parternariato

Progettazione preliminare

D113/04i Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/4l Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/04m Formazione Idea progettuale

D113/04n Acquisizione di Beni e Servizi Idea progettuale

D113/04° Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

D113/05° Azioni Isituzionali e di parternariato

Progettazione preliminare

D113/05b Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

D113/5c Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/05d Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/05e Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/05f Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/05g Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

D113/05h Operazione di Sistema Idea progettuale

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/127

D113/05i Operazione di Sistema Idea progettuale

D113/07 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

D113/15h Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

D113/15i Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

D113/15l Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

D113/23 Realizzazione di opere pubbliche

Studio di fattibilità

D113/25 Realizzazione di opere pubbliche

Studio di fattibilità

D113/28 Realizzazione di opere pubbliche

Studio di fattibilità

D113/29 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/30 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/31 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/32 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/33 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/34 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/36 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione preliminare

D113/38 Realizzazione di opere pubbliche

Progettazione esecutiva

D113/41 Operazione di Sistema Progettazione esecutiva

D 360 Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Progettazione preliminare

E621/2 Studio di fattibilità

E621/3 Azioni pubbliche e infrastrutture

Studio di fattibilità

E621/4 Azioni pubbliche e infrastrutture

Studio di fattibilità

E621/5 Azioni Isituzionali e di parternariato

Studio di fattibilità

E621/6 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

E621/7 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

E621/8 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

E 621/9 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

E 621/10 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

E621/11 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

E621/12 Azioni Isituzionali e di parternariato

Idea progettuale

E 621/13° Formazione Idea progettuale

E 621/14 Acquisizione di Beni e Servizi Idea progettuale

E 621/15 Acquisizione di Beni e Servizi Idea progettuale

E 621/17 Azioni istituzionali e di partenariato

Studio di fattibilità

F 64 Erogazione di Finanziamenti e Servizi a Singoli Destinatari

Progetto Preliminare

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/128

F 77 Azioni Isituzionali e di parternariato

Progettazione preliminare

G 83/24 Realizzazione di opere pubbliche

Idea progettuale

H 57 Realizzazione di opere pubbliche

Idea progettuale

O126 Altro: Servizi di rete Progetto definitivo

O131 Altro: Azioni di sistema Progetto preliminare

Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la

realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione Adempimento Soggetto

Responsabile Stato Adempimento Data di

Conclusione Prevista

A136/1 NESSUNO

A136/2 NESSUNO

A136/3 NESSUNO B149 NESSUNO B153 NESSUNO B238 NESSUNO B248 NESSUNO D37 NESSUNO D113/03a NESSUNO

D113/03b NESSUNO

D113/03c NESSUNO

D113/03d NESSUNO

D113/03f NESSUNO

D113/03g NESSUNO

D113/03h NESSUNO

D113/03i NESSUNO

D113/04a NESSUNO

D113/04d NESSUNO

D113/04e NESSUNO

D113/04f NESSUNO

D113/04i NESSUNO

D113/4l NESSUNO

D113/04m NESSUNO

D113/04n NESSUNO

D113/04o NESSUNO

D113/05a NESSUNO

D113/05b NESSUNO

D113/5c NESSUNO

D113/05d NESSUNO

D113/05e NESSUNO

D113/05f NESSUNO

D113/05g NESSUNO

D113/05h NESSUNO

D113/05i NESSUNO

D113/07 NESSUNO

D113/15h NESSUNO

D113/15i NESSUNO

D113/15l NESSUNO

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/129

D113/23

Nulla Osta S. Archeologica Nulla Osta S. BAAPS Parere Servizio Parere ASL competenza presidi L13/89 Curia Arcivescovile / Consulta Beni Culturali

Soprintendenza archeologica Soprintendenza BAAPS Comunale ASL competente Diocesi di Cagliari

Da richiedere

Settembre 2007 Settembre 2007 Marzo 2007 Giugno 2007 Marzo 2007

D113/25

Nulla Osta Nulla Osta Nulla Osta Nulla Osta Nulla Osta Nulla Osta

Soprintendenza archeologica Soprintendenza BAAPS Vigili del fuoco Tutela del paesaggio ASL Commissione edilizia

Da richiedere Giugno 2007

D113/28 Nulla Osta Vigili del fuoco Da richiedere Giugno 2007

D113/29 Parere della Soprintendenza Beni Culturali

B.A.A.S.S. Da richiedere Marzo 2007

D113/30 Verifica interesse culturale

Direzione Regionale BBCC Da richiedere Aprile 2007

Verifica interesse culturale

Direzione Regionale BBCC

Da richiedere Febbraio 2007 D113/31

Parere per immobili di particolare pregio B.A.A.S.S. Da richiedere Marzo 2007

Verifica interesse culturale

Direzione Regionale BBCC Da richiedere Febbraio 2007

D113/32 Parere per immobili di

particolare pregio B.A.A.S.S. Da richiedere Marzo 2007

Verifica interesse culturale

Direzione Regionale BBCC Da richiedere Febbraio 2007

D113/33 Parere per immobili di

particolare pregio B.A.A.S.S. Da richiedere Marzo 2007

Verifica interesse culturale

Direzione Regionale BBCC Da richiedere Febbraio 2007

D113/34 Parere per immobili di

particolare pregio B.A.A.S.S. Da richiedere Marzo 2007

D113/36 Certificato di prevenzione incendi

VVFF richiesto Settembre 2007

D113/38 Certificato di prevenzione incendi

VVFF Da richiedere Settembre 2007

D113/41 CPI Approvazione definitivo

Vigili del fuoco CTAR

Ottenuto Ottenuto

Luglio 2006 Dicembre 2006

D360

Stipula convenzione pluriennale diretta tra Comune di Cagliari e Cada Die Teatro

Sindaco di Cagliari

Disponibilità Feb 07

E621/1

Parere preventivo

ASL Soprintendenza R.A.S. Ufficio della Curia

Da avviare 31/10/2007

E621/2 Parere preventivo

ASL Da avviare 15/10/2007

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/130

Parere preventivo Soprintendenza

E621/3 Parere preventivo Parere preventivo

ASL Soprintendenza

Da avviare 15/10/2007

E621/4

Parere preventivo Parere preventivo Parere preventivo

Uff. tutela del paesaggio RAS RAS Soprintendenza

Da richiedere 21/08/2007

E621/5 Parere preventivo Parere preventivo

ASL Soprintendenza

Da avviare 05/09/2007

E621/6

Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva

ESAF Demanio RAS Ente Parco

Da avviare 30/04/2007

E 621/7

Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva

Proprietari privati Demanio RAS soprintendenza

Da avviare 30/04/2007

E621/8

Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva

Proprietari privati Demanio RAS Soprintendenza Ministero della difesa

Da avviare 30/04/2007

E 621/9

Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva

Proprietari privati Curia RAS

Da avviare 30/04/2007

E 621/10

Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva

Proprietari privati RAS

Da avviare 30/04/2007

E621/11

Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva

Proprietari privati Curia RAS

Da avviare 30/04/2007

E621/12

Autorizzazione preventiva Autorizzazione preventiva

Proprietari privati Curia

Da avviare 30/04/2007

E 621/13a Nessuno

E 621/14 Nessuno

E 621/15 Nessuno

E 621/16 Nessuno

E 621/17 Nessuno

F 64 Convenzione con Consorzio Parco Accordo associativo Agosto 2007

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/131

Ente Parco Molentargius

F 77 Nessuno

G 83/24 Studio di fattibilità Comune di Quartu Da eseguire Novembre 2007

H 57 Locali da adattare o costruire

Consorzio tra comuni e università

Idea progettuale 2008

O126 Convenzioni tra soggetti partecipanti al sistema museale

Coordinatore Amm.ne Provinciale più tutti i partecipanti

In fase conclusiva Primo trimestre 2007

O131 NESSUNO

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/132

Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione

delle operazioni.

Codice Operazione Progettazione Selezione Soggetto

Attuatore Realizzazione Collaudo

A136/1 28/02/2007 30/04/09 30/04/2009 30/06/2009

A136/2 30/11/07 30/04/2009 30/06/2009

A136/3 30/10/08 30/04/2009 30/06/2009

B149 31/03/2007 31/12/2009

B153 30/06/2007 30/09/2007 30/06/2010

B238 20/12/2008

B248 20/12/2008

D113/03a 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D 37 Marzo 2007 Giugno 2009 D113/03b 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/03c 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/03d 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/03f 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/03g 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/03h 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/03i 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/04a 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/04d 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/04e conclusa 30/11/2008 30/09/2009 31/10/2009 D113/04f 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/04i 30/09/2007 D113/4l 01/04/2007 30/07/2008 30/11/2008 D113/04m 30/09/2007 D113/04n 30/09/2007 D113/04o 30/09/2007 D113/05a 30/04/2008 D113/05b 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/5c 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/05d 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/05e 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/05f 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/05g 30/12/2007 31/03/2008 31/03/2008 D113/05h 30/06/2007 D113/05i 30/11/2007 D113/07 30/12/2007 31/03/2008 D113/15h 30/12/2007 31/03/2008 D113/15i 30/12/2007 31/03/2008 D113/15l 30/12/2007 31/03/2008 D113/23 30/06/2007 31/07/2007 30/11/2007 30/11/2007

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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D113/25 30/04/2007 28/02/2008 31/03/2008 31/03/2008 D113/28 31/03/2007 30/06/2007 31/07/2007 31/07/2007 D113/29 30/06/2007 31/05/2008 30/06/2008 30/06/2008 D113/30 30/04/2007 28/02/2008 31/03/2008 31/03/2008 D113/31 30/04/2007 28/02/2008 31/03/2008 31/03/2008 D113/32 30/04/2007 28/02/2008 31/03/2008 31/03/2008 D113/33 30/04/2007 28/02/2008 31/03/2008 31/03/2008 D113/34 30/04/2007 28/02/2008 31/03/2008 31/03/2008 D113/36 31/03/2007 30/06/2007 30/09/2007 30/06/2007 D113/38 31/03/2007 31/12/2007 31/12/2007 31/01/2008 D113/41 31/03/2007 31/12/2007 31/12/2007 31/01/2008 D360 30/07/2007 30/09/2007 31/10/2007 E 621/1 31/03/2007 31/01/2008 31/10/2008 31/12/2008 E 621/2 15/02/2007 31/12/2008 31/01/2009 E621/3 27/07/2007 25/10/2007 07/05/2008 06/06/2008 E621/4 01/12/2007 30/06/2008 31/08/2008 E621/5 31/03/2007 30/04/2007 30/06/2007 E621/6 31/03/2007 30/04/2007 30/06/2007 E 621/7 30/06/2007 31/10/2007 28/02/2007 31/03/2008 E621/8 30/04/2007 30/06/2007 E 621/9 30/06/2007 31/10/2007 28/02/2007 31/03/2008 E 621/10 30/06/2007 31/10/2007 28/02/2007 31/03/2008 E 621/11 31/12/2006 31/12/2007 30/06/2008 31/08/2008 E 621/12 31/03/2007 30/04/2007 30/06/2007 E 621/13a 30/06/2007 30/09/2007 31/12/2007 E621/14 31/03/2007 30/06/2007 30/09/2007 E621/15 31/03/2007 30/06/2007 30/09/2007 E621/16 31/03/2007 30/06/2007 30/09/2007 E621/17 30/06/2007 F 64 31/01/2008 31/12/2009 31/12/2010 F 77 30/04/2007 30/06/2007 31/12/2008 G 83/24 31/12/2007 31/10/2008 31/12/2009 H 57 30/06/2007 30/09/2007 30/06/2008 31/12/2008 O126 31/03/2007 30/06/2007 31/12/2007 O131 30/06/2007 30/09/2007 30/06/2010

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7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione

dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

Le funzioni svolte alla scala intercomunale sono storicamente state attuate nei principali servizi a rete:

è ormai consolidata infatti l’esperienza della gestione consortile, mediante il CTM SpA, del trasporto

pubblico locale; i comuni della prima cintura sono inoltre consorziati da diversi anni per la gestione

integrata del depuratore, localizzato nel territorio del comune di Cagliari in località Is Arenas.

Queste esperienze sono state la base per le più recenti iniziative intraprese a livello intercomunale,

soprattutto in occasione di bandi comunitari:

• è attivo dal 1996 l’ufficio intercomunale che gestisce l’area umida nella laguna di S.Gilla,

grazie al PIC Life Natura.

• è stato ottenuto il finanziamento POR per la gestione integrata della mobilità dell’area urbana,

che prevede il controllo e la regolazione dei flussi di traffico pubblico e privato nell’area di

riferimento del CTM SpA.

• il consorzio del parco naturale regionale “Molentargius – Saline”, composto da Provincia di

Cagliari e dai Comuni di Cagliari, Quartu Sant'Elena, Quartucciu e Selargius, gestisce

dall’aprile 2005 l’area protetta Molentargius-Bellarosa minore.

L’integrazione delle funzioni, la mobilità sovracomunale dei cittadini e l’utilizzo dei servizi senza

soluzione di continuità rende ormai non rinviabile una collaborazione strutturata e continuativa tra i

comuni; la pianificazione strategica ha dato l’occasione per l’avvio di una riflessione finalizzata ad

individuare direttrici comuni di sviluppo e nuovi modelli per la gestione ed erogazione dei servizi. Il

comune di Cagliari si è fatto parte attiva di questo processo, gestendo il tavolo intercomunale della

pianificazione strategica ed il forum dei sindaci dell’area metropolitana.

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Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.

Le esperienze descritte nel punto precedente permettono di rilevare che si riscontra il vincolo

maggiore quando a compiti di rango sovracomunale non seguono poteri decisionali, finanziari ed

autorizzatori conseguenti, ma rinviati agli organi comunali (consigli, giunte, dirigenti, etc.); molte delle

potenzialità dell’operare in modo integrato vengono così vanificate dagli adempimenti amministrativi

che ne conseguono.

Sono di difficile adattamento anche le normative di riferimento della pianificazione territoriale, delle

risorse economiche (urbanistica, bilancio, fiscalità locale), elettorali, che costringono ad impostare la

governance nell’ambito di confini amministrativi e temporali.

A ciò si aggiunge la difficoltà per i comuni più piccoli di svolgere contemporaneamente sia le attività

istituzionali, riferite al territorio comunale, che le attività di sperimentazione di nuovi modelli di gestione

dei servizi, attraverso la gestione integrata tra diversi soggetti.

Obiettivi così complessi hanno tempi di attuazione che valicano spesso l’orizzonte temporale di

riferimento del mandato elettorale e, se non hanno un consolidato convincimento da parte di tutti gli

attori coinvolti, decadono con il termine del mandato.

Rispetto al tradizionale approccio da parte dell’ente locale nello svolgere la propria attività istituzionale

occorre uno sforzo per modificare il punto di vista. Non più il territorio comunale come ambito di

competenza, ma il cittadino (residente e non), per cercare di superare i vincoli derivanti da una

impostazione tradizionale dell’attività amministrativa.

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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).

La Provincia di Cagliari ha maturato negli anni significative esperienze di programmazione territoriale innovative, nei diversi settori di competenza, che hanno coinvolto tutti i Comuni del territorio e si sono potute attuare grazie alla fattiva partecipazione dei soggetti pubblici e privati che a vario titolo operano nei diversi campi. Si elencano qui di seguito, per ragioni di sintesi, solo alcune attività rilevanti e innovative per quanto concerne la programmazione. La Provincia di Cagliari ha aderito nel febbraio 2001 alla “Carta di Aalborg”, la carta europea con cui ogni ente si impegna per lo sviluppo sostenibile del proprio territorio; ha dato attuazione a progetti per l’analisi energetica del sistema di gestione dei rifiuti ed al progetto tecnologico di controllo del territorio gps: “global position system”, ha adottato un piano provinciale per un sistema di gestione integrata dei rifiuti, ha un osservatorio provinciale rifiuti, esercita funzioni di gestione della rappresentanza provinciale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, momento di coordinamento strategico ed operativo delle quasi 100 associazioni di volontariato, e, sempre per il coordinamento e la pianificazione dell’area vasta e dei comuni, il consiglio provinciale ha deliberato nel 2004 il Piano Urbanistico Provinciale/Piano Territoriale di Coordinamento (pup/ptc), che riserva un particolare dettaglio alla analisi e interpretazione delle dinamiche dell’ambito costiero. Successivamente si è giunti all’approvazione: Registrazione E.M.A.S.: La Provincia di Cagliari con delibera G.P. 360 del 13/12/2005 ha avviato il processo per l’acquisizione della certificazione ambientale E.M.A.S. . Rete IN.F.E.A. Nel 2004 l’Ente ha iniziato la propria attività come nodo provinciale del sistema IN.F.E.A. (Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale), destinato a svolgere un'azione di coordinamento, pianificazione e programmazione delle attività di sviluppo sostenibile ed educazione ambientale operanti sul territorio. Piano di Assetto Organizzativo dei Litorali della Provincia di Cagliari (PAOL). La Provincia di Cagliari ha approvato con deliberazione C.P. n.38 del 26/06/2006) il Piano di Assetto Organizzativo dei Litorali. Nell’ambito della sua predisposizione sono state attivate due azioni progettuali:

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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di

Sviluppo

Accordo di Cooperazione N° 1 – per l’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO

DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI

Oggetto dell’accordo sottoscritto. CONDIVISIONE DI UN MODELLO DI GESTIONE

PER L’ATTUAZIONE DEL DISTRETTO CULTURALE

DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI

Il perseguimento degli Obiettivi prefissati nel Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale predisposto dai

Soggetti partecipanti assicurerà in particolare:

1. Attuazione di un sistema di gestione del progetto integrato;

2. Realizzazione di un sistema di valorizzazione informazione e promozione del patrimonio culturale, artistico e ambientale, adeguato e integrato;

3. Ottimizzazione della gestione e della produzione dei beni e servizi culturali;

4. Tutela del patrimonio culturale anche al fine di migliorare la sostenibilità ambientale del contesto;

5. Migliore fruibilità del patrimonio culturale;

6. Sviluppo ed impiego di figure professionali specializzate nei luoghi della cultura e dello spettacolo anche nell’ottica delle pari opportunità

Soggetti sottoscrittori dell’accordo. Enti locali 10

Imprese 19 Imprese in forma associata 02 Università e centri ricerca 03 Associazione ambientalista 01 Associazione culturale 12 Altre Istituzioni pubbliche 10 Partenariati costituendi 6 (si veda elenco sottoscrittori Accordo di cooperazione)

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo. NESSUNO. Sono stati invitati a sottoscrivere l’Accordo anche i partner che avevano firmato i progetti presentati dai rispettivi soggetti giuridici proponenti e altri attori locali interessati al progetto - nel rispetto delle prescrizioni delle linee guida alla compilazione del formulario (partenariato di progetto proponente paragrafo 2.1, lettera c pag.5) - inclusi quelli che non hanno presentato autonoma domanda di partecipazione e manifestazione di interesse.

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accordo.

Data di sottoscrizione dell’accordo. 18 dicembre 2006

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Accordo di Cooperazione N° 2 – per l’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO

DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI – REALIZZAZIONE DI UNA RETE

INTEGRATA DELLE BIBLIOTECHE E DEI SISTEMI BIBLIOTECARI DELL’AREA VASTA

Oggetto dell’accordo sottoscritto. REALIZZAZIONE DI UNA RETE INTEGRATA DELLE

BIBLIOTECHE E DEI SISTEMI BIBLIOTECARI

DELL’AREA VASTA SIA NELL’AMBITO DEL

PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO DEL

DISTRETTO CULTURALE SIA IN UNA

PROSPETTIVA PROVINCIALE

Il perseguimento degli Obiettivi prefissati nel Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale predisposto dai

Soggetti partecipanti assicurerà in particolare:

1. rafforzamento della cooperazione per la valorizzazione dei beni culturali in ambito provinciale;

2. continuità alle relazioni partenariali intraprese per l’elaborazione ed attuazione dei progetti integrati;

3. sviluppo delle medesime anche in relazione alla nuova fase di programmazione 2007 - 2013;

Soggetti sottoscrittori dell’accordo. PROVINCIA DI CAGLIARI Servizi Bibliotecari COOPERATIVA L’ALEPH

INTERMEDIA SOCIETÀ COOPERATIVA CENTRO SERVIZI INTERCULTURALI FAIRUZ SOCIETÀ TESAURO SNC ASSOCIAZIONE R.P. SARDEGNA ONLUS

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo. l’Accordo è stato sottoscritto dai partner che hanno già maturato il convincimento della necessità di condividere una maggiore integrazione e rafforzare il legame tra gli aderenti al partenariato. Il passo successivo sarà quello di estendere la rete agli altri attuali aderenti al tavolo di partenariato “esteso” che per meri adempimenti formali non hanno potuto sottoscrivere l’atto in questa fase, nonché a tutti gli altri attori presenti nell’area che manifesteranno interesse all’iniziativa.

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accordo.

Data di sottoscrizione dell’accordo. 19 dicembre 2006

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Accordo di Cooperazione N° 3 – per l’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO

DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI – AGENZIA CULTURALE PER UNA RETE DI

SERVIZI RIVOLTA AI BAMBINI E AI RAGAZZI

Oggetto dell’accordo sottoscritto. AGENZIA CULTURALE PER UNA RETE DI SERVIZI

RIVOLTA AI BAMBINI E AI RAGAZZI SIA

NELL’AMBITO DEL PROGETTO INTEGRATO DI

SVILUPPO DEL DISTRETTO CULTURALE SIA IN

UNA PROSPETTIVA PROVINCIALE

Il perseguimento degli Obiettivi prefissati nel Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale predisposto dai

Soggetti partecipanti assicurerà in particolare:

1. rafforzamento della cooperazione per la valorizzazione dei beni culturali in ambito provinciale;

2. continuità alle relazioni partenariali intraprese per l’elaborazione ed attuazione dei progetti integrati;

3. sviluppo delle medesime anche in relazione alla nuova fase di programmazione 2007 - 2013;

Soggetti sottoscrittori dell’accordo. PROVINCIA DI CAGLIARI Servizi Bibliotecari COOPERATIVA L’ALEPH

INTERMEDIA SOCIETÀ COOPERATIVA COOPERATIVA TUTTESTORIE

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo. l’Accordo è stato sottoscritto dai partner che hanno già maturato il convincimento della necessità di condividere una maggiore integrazione e rafforzare il legame tra gli aderenti al partenariato. Il passo successivo sarà quello di estendere la rete agli altri attuali aderenti al tavolo di partenariato “esteso” che per meri adempimenti formali non hanno potuto sottoscrivere l’atto in questa fase, nonché a tutti gli altri attori presenti nell’area che manifesteranno interesse all’iniziativa.

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accordo.

Data di sottoscrizione dell’accordo. 19 dicembre 2006

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Accordo di Cooperazione N° 4 – per la CREAZIONE DI UN CENTRO PER LA DANZA

CONTEMPORANEA E DIVERSE, FORMAZIONE PERMANENTE E ALTA FORMAZIONE (SOS DANZA)

NELL’AMBITO DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA

DI CAGLIARI

Oggetto dell’accordo sottoscritto. CREAZIONE DI UN CENTRO PER LA DANZA

CONTEMPORANEA AI FINI DI REALIZZARE E

PROMUOVERE ATTIVITÀ FORMATIVE

Soggetti sottoscrittori dell’accordo. PROVINCIA DI CAGLIARI

COMUNE DI CAGLIARI

SELARGIUS

QUARTU SANT’ELENA

CONSERVATORIO DI MUSICA PIER LUIGI DA

PALESTRINA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

ASSOCIAZIONE CARANAS 108

CARONVANA S.M.I.

SPAZIO DANZA

VOX 2000

STAND UP

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo.

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accordo.

Data di sottoscrizione dell’accordo. 19 DICEMBRE 2006

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Accordo di Cooperazione N° 5 – per l’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO

DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI – MONUMENTI APERTI

Oggetto dell’accordo sottoscritto. RAFFORZAMENTO DELLA MANIFESTAZIONE

MONUMENTI APERTI SIA NELL’AMBITO DEL

PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO DEL

DISTRETTO CULTURALE SIA IN UNA

PROSPETTIVA INTER-PROVINCIALE

Il perseguimento degli Obiettivi prefissati nel Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale predisposto dai

Soggetti partecipanti assicurerà in particolare:

1. di ristabilire il collegamento tra gli enti locali aderenti alla rete di Monumenti Aperti ed appartenenti a territori

provinciali eterogenei (Province di Cagliari, Medio Campidano, Carbonia Iglesias, Nuoro, Sassari, Gallura);

2. rafforzamento della cooperazione per la valorizzazione dei beni culturali in ambito provinciale;

3. continuità alle relazioni partenariali intraprese per l’elaborazione ed attuazione dei progetti integrati;

4. sviluppo delle medesime anche in relazione alla nuova fase di programmazione 2007 - 2013;

Soggetti sottoscrittori dell’accordo. ASSOCIAZIONE IMAGO MUNDI PROVINCIA DI CAGLIARI COMUNE DI CAGLIARI (CA) COMUNE DI ALGHERO (SS) COMUNE DI ARBUS (CI) COMUNE DI CAPOTERRA (CA) COMUNE DI CARBONIA (CI) COMUNE DI GAVOI (NU) COMUNE DI IGLESIAS (CI) COMUNE DI QUARTU SANT’ELENA (CA) COMUNE DI PULA (CA) COMUNE DI SESTU (CA) COMUNE DI VILLANOVAFRANCA (MC) COMUNE DI VILLA SAN PIETRO (CA) COMUNITÀ MONTANA 3 ALTA GALLURA (GL) DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA SARDEGNA UNIVERSITÀ DI CAGLIARI BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI CAGLIARI CONFESERCENTI REGIONALE DELLA SARDEGNA CONSORZIO CAMU’ – CENTRI ARTE E MUSEI ITINERARTE SRL SARDEGNE – ENGEDRAS TOUR OPERATOR SOCIETÀ COOPERATIVA IL GHETTO CENTRO STUDI IPOGEI SPECUS

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo. l’Accordo è stato sottoscritto dai partner che già da tempo partecipano all’attività del Comitato Scientifico regionale

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ed ai Gruppi locali di coordinamento della manifestazione, nonché alcuni operatori economici che condividono il convincimento della necessità di realizzare una maggiore integrazione e rafforzare il legame tra gli aderenti al partenariato. Alcuni soggetti giuridici per mancanza di tempo e meri adempimenti formali non hanno potuto sottoscrivere l’atto in questa fase. È intenzione del soggetto proponente di estendere l’adesione al presente atto anche a tutti gli altri attori presenti nell’intero territorio regionale che manifesteranno interesse all’iniziativa e che attualmente annoverano 26 comuni localizzati in sei delle otto province sarde.

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accordo.

Data di sottoscrizione dell’accordo. 19 dicembre 2006

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Accordo di Cooperazione N° 6 – tra il PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO REGIONALE

“PRODUZIONE CONTENUTI MULTIMEDIALI” ED IL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO

TERRITORIALE DEL “DISTRETTO CULTURALE DELL’AREA URBANA DI CAGLIARI”

Oggetto dell’accordo sottoscritto. INDIVIDUAZIONE DI STRUMENTI TECNICI ED

OPERATIVI IDONEI AL COORDINAMENTO

DELLE PROPOSTE PROGETTUALI IN UNA

PROSPETTIVA PARTENARIALE “VERTICALE”

Il perseguimento degli Obiettivi prefissati nei due progetti Progetti Integrati di Sviluppo Regionale e Territoriale

predisposto dai Soggetti partecipanti assicurerà in particolare:

1. di Individuare gli strumenti tecnici ed operativi più idonei al fine di coordinare le proposte progettuali e

determinare un evidente vantaggio in termini di confronto, cooperazione ed arricchimento culturale e tecnico

nella fase attuativa dei due progetti;

2. ad attivare una fattiva collaborazione ed un tavolo di confronto permanente sulle tematiche dell’area

urbana e sull’utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione, dei nuovi media e format digitali per la

valorizzazione della cultura;

3. formalizzazione tecnica e giuridica - identificata tra le Parti - per una maggiore integrazione tra i progetti

nell’ottica della migliore Progettazione Integrata di Sviluppo Regionale.

Soggetti sottoscrittori dell’accordo. PARTENARIATO REGIONALE PRODUZIONE CONTENUTI MULTIMEDIALI PARTENARIATO TERRITORIALE DISTRETTO CULTURALE AREA URBANA DI CAGLIARI

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo. NESSUNO. Non era possibile, in tale contesto, annoverare altri ulteriori sottoscrittori.

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accordo.

Data di sottoscrizione dell’accordo. 19 dicembre 2006

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150/144

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Codice Operazione

Tipologia Titolo Operazione Costo Totale Contributo richiesto

A 136/1 Realizzazione di

opere pubbliche

Creazione del Museo

integrato "Natura e cultura

della Sardegna"

3.155.000 3.155.000

A 136/2 Realizzazione di

opere pubbliche

Nuovo allestimento

dell'Archivio Storico 3.449.000 3.449.000

A 136/3 Realizzazione di

opere pubbliche

Costruzione di un Centro

della scienza per la

divulgazione/diffusione

della cultura scientifica

1.100.000 1.100.000

B 109 Realizzazione di

opere pubbliche

Riqualificazione Urbana

tramite la rivitalizzazione

delle attività culturali nel

Parco Archeologico di San

Saturnino

1.450.000 1.180.000

B 149 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Ufficio Europa per la

Cultura 680.000 515.000

B 153 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Realizzazione di una rete

culturale integrata dei

Sistemi Bibliotecari

comunale dell’area vasta

3.037.000 3.037.000

B 213 Formazione Formazione discipline

artistiche 130.000 130000

B 238

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Realizzazione festival

musicale nel 2007 nel

quartiere Castello di

Cagliari

66.000 50.000

B 243

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Sviluppo di siti culturali

(colle S.Elia, Museo di

Storia Militare, Sistema

museale storico militare)

575.000 575.000

B 248

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Creazione di uno spazio

per la danza

contemporanea e div.

Formazione durabile e alta

formazione

240.000 240.000

B 295 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Riordino dell’Archivio

Storico comunale,

realizzazione di un

250.000 250.000

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/145

database archivistico

B108 Realizzazione di

opere pubbliche

Recupero ex Monastero di

Santa Chiara 1.960.000 1.440.000

C 186

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Casa discografica

itinerante e spettacolo 150.000 150.000

C 33

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Manifestazione culturale

Cuncambias 230.000 230.000

D 260/2 Realizzazione di

opere pubbliche Scavi Bruncu Mogamu 1.910.000 1.910.000

D 360

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Riadeguamento di spazi

per la realizzazione di una

scuola per le arti sceniche

e lo spettacolo

200.000 200.000

D 37 Altro: Eventi Festival Sant’Efisio 2.710.000 1.130.000

D 711

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Ristrutturazione di edificio

da adibire a laboratorio 964.000 964.000

D113/15h Azioni Isituzionali e

di parternariato Carta Musei 600.000 600.000

D113/15i Azioni Isituzionali e

di parternariato Formazione manageriale 210.000 210.000

D113/15l Azioni Isituzionali e

di parternariato Sistema Qualità 60.000 60.000

D113/23 Realizzazione di

opere pubbliche

Itinerari del patrimonio

religioso 2.500.000 2.500.000

D113/25 Realizzazione di

opere pubbliche

Opere di completamento -

Recupero della porzione

meridionale fortificata -

Bastione di Santa

Caterina/Fontana Bona

2.500.000 2.500.000

D113/28 Realizzazione di

opere pubbliche

Lavori di ristrutturazione

del teatro massimo -

completamento

8.500.000 1.000.000

D113/29 Realizzazione di

opere pubbliche

Completamento funzionale

della struttura

polifunzionale "Villa

Muscas"

1.346.000 1.346.000

D113/30 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Ottimizzazione del servizio

bibliotecario, le biblioteche

itineranti

1.392.000 1.392.000

D113/31 Realizzazione di

opere pubbliche

Interventi di ottimizzazione

e riqualificazione del 240.000 240.000

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150/146

centro d'arte e cultura

Castello di S. Michele

D113/32 Realizzazione di

opere pubbliche

Interventi di ottimizzazione

riqualificazione del centro

d'arte e cultura Lazzaretto

480.000 480.000

D113/33 Realizzazione di

opere pubbliche

Interventi di ottimizzazione

e riqualificazione del

centro d'arte e cultura

Exmà

300.000 300.000

D113/34 Realizzazione di

opere pubbliche

Centro d'arte e cultura "il

ghetto" 686.000 386.000

D113/36 Realizzazione di

opere pubbliche

Adattamento museale

delle grotte adiacenti ai

giardini pubblici di

pertinenza della galleria

comunale d'arte

936.000 436.000

D113/38 Realizzazione di

opere pubbliche

Realizzazione di un

capannone necessario per

il ricovero delle strutture

espositive per mostre e

spettacoli nella città di

Cagliari

785.000 785.000

D113/3a Azioni Isituzionali e

di parternariato Call center/Numero verde 120.000 120.000

D113/3b Azioni Isituzionali e

di parternariato Ufficio stampa 120.000 120.000

D113/3c Azioni Isituzionali e

di parternariato Materiali informativi 300.000 300.000

D113/3d Azioni Isituzionali e

di parternariato Sito web: portale cultura 260.000 260.000

D113/3f Azioni Isituzionali e

di parternariato

Help desk produzioni (Film

commission) 1.000.000 1.000.000

D113/3g Acquisizione di

Beni e Servizi postazioni audiovisive 503.400 503.400

D113/3h Acquisizione di

Beni e Servizi GIS positioning 250.000 250.000

D113/3i Azioni Isituzionali e

di parternariato Campagne pubblicitarie 1.500.000 1.500.000

D113/41 Realizzazione di

opere pubbliche

Mediateca del

Mediterraneo 16.000.000 3.000.000

D113/4a Altro: Eventi Attività espositive/mostre 2.466.000 2.466.000

D113/4d Altro: Eventi Attività di sport/spettacolo 3.350.000 3.500.000

D113/4e Realizzazione di

opere pubbliche

Innovazione tecnologica e

deposito scene Teatro

Lirico

3.080.200 3.080.200

D113/4f Azioni Isituzionali e

di parternariato Attività promo/educative 3.100.000 3.100.000

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/147

D113/4i Azioni Isituzionali e

di parternariato Servizi di pubblica lettura 2.142.000 2.142.000

D113/4l Azioni Isituzionali e

di parternariato Bibliobus 200.000 200.000

D113/4m Formazione Formazione 1.098.000 1.098.000

D113/4n Acquisizione di

Beni e Servizi PODcasting 350.000 350.000

D113/4o Azioni Isituzionali e

di parternariato Organizzazione Fiere 500.000 500.000

D113/5a Azioni Isituzionali e

di parternariato Monumenti Aperti 200.000 200.000

D113/5b Azioni Isituzionali e

di parternariato Mailing mirato 100.000 100.000

D113/5c Azioni Isituzionali e

di parternariato Prodotti mediali/digitali 250.000 250.000

D113/5d Azioni Isituzionali e

di parternariato Prodotti editoriali 200.000 200.000

D113/5e Azioni Isituzionali e

di parternariato Partecipazione a Fiere 500.000 500.000

D113/5f Azioni Isituzionali e

di parternariato Convegni, seminari 500.000 500.000

D113/5g Azioni Isituzionali e

di parternariato Workshop, educational 500.000 500.000

D113/5h Azioni Isituzionali e

di parternariato Forum dei Sindaci 240.000 240.000

D113/5i Azioni Isituzionali e

di parternariato

Cabina di regia Sistema

museale citta di Cagliari 240.000 240.000

D113/7 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Campagna di

sensibilizzazione sulle

risorse storiche e

architettoniche dell'area

150.000 150.000

E 125

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Adeguamento Impresa per

la fruizione e promozione

patrimonio culturale e

turistico

249.000 124.500

E 126

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Adeguamento Impresa per

la fruizione e promozione

patrimonio culturale

249.000 124.500

E 150 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Itinerario archeologico e

ambientale (Arca del

tempo - Centro di

sperimentazione didattica

e divulgativa)

1.909.920 1.909.920

E 202/1 Realizzazione di

opere pubbliche

Recupero archeologico

nella laguna di Santa Gilla 2.345.000 2.345.000

E 202/3 Realizzazione di Parco culturale di Santa 3.838.000 3.838.000

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/148

opere pubbliche Caterina

E 418 Realizzazione di

opere pubbliche

Completamento Teatro

della Maschera 380.122 380.122

E 621/1 Realizzazione di

opere pubbliche

Restauro della Chiesa di

San Pietro di Ponte 570.000 570.000

E 621/10 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Percorso tematico

sull’archeologia industriale 50.000 50.000

E 621/11 Azioni Isituzionali e

di parternariato Offerta museale della città 550.000 550.000

E 621/12 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Percorsi del sentimento

religioso 50.000 50.000

E 621/13 A Formazione

Adeguamento del sistema

ricettivo e dei servizi

(formazione)

100.000 100.000

E 621/14 Acquisizione di

Beni e Servizi

Potenziamento di supporto

della promozione

territoriale GIS

200.000 200.000

E 621/15 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Portale della città di

Quartu Sant’Elena 50.000 50.000

E 621/16 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Piano di comunicazione

del sistema integrato 100.000 100.000

E 621/17 Azioni Isituzionali e

di parternariato Studio di fattibilità 100.000 100.000

E 621/2 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Interventi di manutenzione

straordinaria dell’edificio

denominato Sa dom’e

farra

800.000 800.000

E 621/3 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Recupero fortini militari

località Is Lois 180.000 180.000

E 621/4 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Interventi di valorizzazione

della Villa Romana in

località Quartu –

Sant’Andrea

140.000 140.000

E 621/5 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Lavori di restauro di Villa

Fadda 2.220.000 2.220.000

E 621/6 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Percorso tematico

Ambiente e Paesaggio 50.000 50.000

E 621/7 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Percorso tematico relativo

all’archeologia 50.000 50.000

E 621/8 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Itinerario tematico relativo

all’architettura militare 50.000 50.000

E 621/9 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Itinerario incentrato sul

tema dell’architettura civile 50.000 50.000

E 626/3 Realizzazione di

opere pubbliche Centro polifunzionale

F 452 Erogazione di

Finanziamenti e

Investimenti finalizzatati a

migliorare l’assetto 1.071.020 1.022.260

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/149

Servizi a Singoli

Destinatari

tecnologico dell’azienda

F 64

Erogazione di

Finanziamenti e

Servizi a Singoli

Destinatari

Complesso Museale

Multumediale 581.000 379.000

F 77 Azioni Isituzionali e

di parternariato Monumenti Aperti 2.050.000 2.050.000

G 8/1 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Analisi e ricerca sul

patrimonio culturale 25.000 25.000

G 8/2 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Guida al patrimonio

culturale sestese 20.000 20.000

G 8/3 Azioni Isituzionali e

di parternariato Manuale di stile 10.000 10.000

G 8/4 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Organizzazione di cicli, di

conferenze e seminari 20.000 20.000

G 8/5 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Allestimento di un centro

culturale 79.000 79.000

G 8/6 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Realizzazione di un filmato

sulla cultura sestese 20.000 20.000

G 8/7 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Progettazione e

realizzazione materiali

comunicativi cartacei

20.000 20.000

G 8/8 Realizzazione di

opere pubbliche

Cartellonistica e

pannellistica 60.000 60.000

G 83/24 Realizzazione di

opere pubbliche Fornaci Picci 18.763.476 18.763.476

G83/26 Realizzazione di

opere pubbliche

Parco culturale "Sergio

Atzeni" 4.865.561,12 4.865.561,12

G83/6 Realizzazione di

opere pubbliche

Riconversione a museo di

edifici industriali 7.430.000 7.430.000

H57 Realizzazione di

opere pubbliche

Costruzione di un Centro

della scienza per la

divulgazione/diffusione

della cultura scientifica

5.100.000 5.100.000

M100/08 Realizzazione di

opere pubbliche

Comunità Espressione

(completamento teatro) 208.000 208.000

M100/09 Realizzazione di

opere pubbliche

Città dell’arte, della musica

e dello spettacolo 9.555.000 9.555.000

M96 Realizzazione di

opere pubbliche

Completamento teatro e

realizzazione laboratori

teatrali

295.000 295.000

O 126 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Valorizzazione sistema

museale 810.000 810.000

O 131 Azioni Isituzionali e

di parternariato

Agenzia culturale per una

rete di servizi rivolta ai

bambini e ai ragazzi

1.412.000 1.412.000

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

150/150

O221/3 Realizzazione di

opere pubbliche

Parco archeologico Pill’e

Matta 1.600.000 1.520.000

Totali 150.286.699,12 126.005.939,12