avvenire - 071115

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Istruzione Il Consiglio nazionale della Fism (materne) attacca il governo sulla destinazione delle risorse per la formazione Docenti, 500 euro solo a statali: «Grave discriminazione» Milano. La scelta del governo di assegnare i 500 eu- ro per l’aggiornamento e la formazione soltanto agli insegnanti di ruolo della scuola statale, è una «grave discriminazione» verso i docenti delle paritarie. Lo af- ferma un documento del Consiglio nazionale della Fism, la Federazione delle scuole materne di ispira- zione cristiana. Pur giudicando positivamente la no- vità introdotta dalla riforma della “Buona scuola”, la Fism esprime «rammarico» per questa «ennesima discriminazione» a danno di «insegnanti che pos- siedono gli stessi titoli professionali dei colleghi sta- tali e che svolgono la medesima funzione educativa». Secondo la Federazione delle materne paritarie, «que- sta immotivata discriminazione contraddice il con- tenuto e lo spirito della Legge Berlinguer del 2000, i- stitutiva del sistema nazionale di istruzione compo- sto da scuole statali e da scuole paritarie, che offro- no alle giovani generazioni un’offerta formativa di pari qualità e dignità». Inoltre, la Fism ricorda la propria quarantennale attività di formazione di coordinatrici ed educatri- ci, che «ha contribuito anche al potenziamento qualitativo della stessa scuola statale» «Molte del- le insegnanti di scuola paritaria passate nei ruoli dello Stato – ricorda – hanno beneficiato della for- mazione pedagogica e didattica continuativamente e gratuitamente erogata dalla Fism a livello nazio- nale e locale». Contro la destinazione dei 500 euro, si è espresso an- che il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi. Con i componenti della segreteria nazionale, ha scrit- to ai ministri dell’Istruzione e dell’Economia, comu- nicando l’intenzione di restituire la somma ricevu- ta. «Sia data al personale educativo e ai precari, in- giustamente esclusi», dice il sindacalista. (P. Fer.) © RIPRODUZIONE RISERVATA «Andiamo incontro alla vita umana ferita» Papa Francesco al Movimento per la vita: «Non stancatevi di tutelare gli indifesi» Mpv «Senza di noi più culle vuote» EMANUELA VINAI iornata intensa per gli oltre 500 ope- ratori dei Centri aiuto alla Vita riuni- ti per l’annuale congresso nazionale. Anzitutto la grande emozione dell’udienza dal Santo Padre. Guardando all’operato dei Cav, Francesco ha mostrato attenzione al di là dei discorsi di rito e ha benedetto le pan- ce di due operatrici prossime madri. «Grazie per la lettera sull’indulgenza del Giu- bileo con la quale ha dilatato la misericor- dia per le donne che hanno abortito e sti- molato la riflessione della Chiesa – ha ricor- dato Gian Luigi Gigli, presidente nazionale del Movimento per la Vita, nel discorso di saluto – grazie per il Sinodo che ha trattato in modo efficace e affascinante anche i temi della maternità e della vita». Il tema della cultura dello scarto e della battaglia quoti- diana sostenuta dai 15mila volontari italia- ni per combattere la piaga dell’aborto è sta- to al centro dell’intervento di Gigli: attraver- so la rete telefonica e informatica di Sos Vi- ta e una rete di 570 tra Centri di Aiuto alla Vi- ta, Case di Accoglienza e Culle per la Vita, so- lo negli ultimi 10 anni sono state aiutate al- meno 170mila gestanti e altre 250mila don- ne in difficoltà. «Soprattutto – ha evidenzia- to Gigli – sono nati in 10 anni 120mila bam- bini, l’equivalente di una città di medie pro- porzioni, senza la quale in Italia l’inverno demografico sarebbe ancora più gelido». E proprio il rapporto tra demografia ed eco- nomia è stato oggetto dell’intervento di Leo- nardo Becchetti, ordinario di Economia po- litica a Tor Vergata: «come economisti ab- biamo trascurato per troppi anni la demo- grafia e ora ci viene presentato il conto. E non pensiamo solo al macroscopico caso ci- nese, ma anche all’Italia». La denatalità in- cide sulla capacità di crescita, ha spiegato Becchetti, che ha indicato nei migranti una possibilità per «riempire lo spazio delle cul- le vuote» nell’Europa che invecchia. La cre- scita esponenziale delle donne migranti che si rivolgono ai Cav per le loro difficoltà è u- na delle nuove sfide per i centri. «Il cuore del volontariato 2.0 – ha detto Giu- seppe Grande, vicepresidente del MpV – de- ve essere declinato seguendo tre parole chia- ve: formazione, credibilità, eccellenza. E que- ste parole vanno sviluppate tutti insieme, come rete». Una missione impegnativa, in- tesa nel rinnovarsi per rispondere in ma- niera adeguata alle nuove esigenze, «consa- pevoli di offrire un servizio che risponde a e- sigenze reali, concrete, e non ideologiche». Il programma di oggi vede la partecipazio- ne di Carlo Casini, storico ex presidente del Movimento per la Vita e del vescovo di Rie- ti Domenico Pompili, già direttore dell’Uffi- cio nazionale delle comunicazioni sociali della Cei, che interverrà sul tema «La comu- nicazione per una cultura dell’accoglienza della vita». © RIPRODUZIONE RISERVATA G Il Papa e i rappresentanti del Movimento per la vita Pubblichiamo il discorso rivolto dal Papa ieri mattina ai partecipanti al Convegno dei Centri di aiuto alla vita. ari fratelli e sorelle del Movimento per la vita! Siete venuti a Roma da o- gni parte dell’Italia per partecipare al vostro convegno nazionale e rinnovare ancora una volta l’impegno di difendere e promuovere la vita umana. Vi saluto tutti cordialmente, ad iniziare dal vostro presi- dente, che ringrazio per le parole con le quali ha introdotto questo incontro. Vi in- coraggio a proseguire la vostra importan- te opera in favore della vita dal concepi- mento al suo naturale tramonto, tenendo conto anche delle sofferte condizioni che tanti fratelli e sorelle devono affrontare e a volte subire. Nelle dinamiche esistenziali tutto è in re- lazione, e occorre nutrire sensibilità per- sonale e sociale sia verso l’accoglienza di u- na nuova vita sia verso quelle situazioni di povertà e di sfruttamento che colpiscono le persone più deboli e svantaggiate. Se da u- na parte «non appare praticabile un cam- mino educativo per l’accoglienza degli es- seri deboli che ci circondano […] quando non si dà protezione a un embrione uma- no» (Lett. enc. Laudato si’,120), dall’altra parte «la vita umana stessa è un dono che deve essere protetto da diverse forme di degrado» (ibid., 5). Infatti, dobbiamo con- statare con dolore che sono tante le perso- ne provate da condizioni di vita disagiate, che richiedono la nostra attenzione e il no- stro impegno solidale. l vostro non è solo un servizio sociale, pur doveroso e nobile. Per i discepoli di Cristo, aiutare la vita umana ferita si- gnifica andare incontro alle persone che sono nel bisogno, mettersi al loro fianco, farsi carico della loro fragilità e del loro do- lore, perché possano risollevarsi. Quante famiglie sono vulnerabili a motivo della po- vertà, della malattia, della mancanza di la- voro e di una casa! Quanti anziani patisco- no il peso della sofferenza e della solitudi- ne! Quanti giovani sono smarriti, minac- ciati dalle dipendenze e da altre schiavitù, e attendono di ritrovare fiducia nella vita! Queste persone, ferite nel corpo e nello spi- rito, sono icone di quell’uomo del Vangelo che, percorrendo la strada da Gerusalem- me a Gerico, incappò nei briganti che lo derubarono e lo percossero. Egli speri- I C mentò prima l’indifferenza di alcuni e poi la prossimità del buon samaritano (cfr Lc 10,30-37). Su quella strada, che attraversa il deserto della vita, anche nel nostro tempo ci sono ancora tanti feriti, a causa dei briganti di oggi, che li spogliano non solo degli averi, ma anche della loro dignità. E di fronte al dolore e alle necessità di questi nostri fra- telli indifesi, alcuni si voltano dall’altra par- te o vanno oltre, mentre altri si fermano e rispondono con dedizione generosa al lo- ro grido di aiuto. Voi, aderenti al Movimento per la vita, in quarant’anni di attività ave- te cercato di imitare il buon samaritano. Dinanzi a varie forme di minacce alla vita umana, vi siete accostati alle fragilità del prossimo, vi siete dati da fare affinché nel- la società non siano esclusi e scartati quan- ti vivono in condizioni di precarietà. Me- diante l’opera capillare dei “Centri di aiu- to alla vita”, diffusi in tutta Italia, siete sta- ti occasione di speranza e di rinascita per tante persone. i ringrazio per il bene che avete fatto e che fate con tanto amore, e vi in- coraggio a proseguire con fiducia su questa strada, continuando ad essere buo- ni samaritani! Non stancatevi di operare per la tutela delle persone più indifese, che hanno diritto di nascere alla vita, come an- che di quante chiedono un’esistenza più sana e dignitosa. In particolare, c’è biso- gno di lavorare, a diversi livelli e con per- severanza, nella promozione e nella difesa della famiglia, prima risorsa della società, soprattutto in riferimento al dono dei figli V e all’affermazione della dignità della don- na. A questo proposito, mi piace sottoli- neare che nella vostra attività, voi avete sempre accolto tutti a prescindere dalla re- ligione e dalla nazionalità. Il numero rile- vante di donne, specialmente immigrate, che si rivolgono ai vostri centri dimostra che quando viene offerto un sostegno con- creto, la donna, nonostante problemi e condizionamenti, è in grado di far trionfa- re dentro di sé il senso dell’amore, della vi- ta e della maternità. Cari fratelli e sorelle, sono certo che la vo- stra attività, ma prima ancora la vostra spi- ritualità, riceveranno uno speciale benefi- cio dall’imminente Anno Santo della mi- sericordia. Esso sia per voi forte stimolo al rinnovamento interiore, per diventare «mi- sericordiosi come è misericordioso il Pa- dre nostro» (cfr Lc 6,36). Affido ciascuno di voi e ogni vostro progetto di bene a Maria, Madre dei viventi. Vi accompagno con la mia benedizione, e vi chiedo per favore di pregare per me. Francesco © LIBRERIA EDITRICE VATICANA «In quarant’anni di attività avete cercato di imitare il buon samaritano. Dinanzi a varie forme di minacce alla vita umana, vi siete dati da fare affinché non siano esclusi e scartati quanti vivono in condizioni di precarietà» Scuola. «Vaccini, nessuno escluso» PAOLO FERRARIO MILANO essun bambino non vaccinato sarà e- scluso dalla scuola. Il giorno dopo il grande clamore suscitato dal nuovo Piano nazionale vaccini, che prevede l’obbli- go di vaccinazione per l’iscrizione a scuola, interviene direttamente il ministro della Sa- lute, Beatrice Lorenzin. «Non c’è nessun pia- no in atto – ha detto al termine del Consiglio dei ministri di ieri – per bloccare l’accesso ai bambini non vaccinati a scuola e una misura di questo genere dovrebbe passare per il Par- lamento». Il ministro ha comunque messo in guardia ri- spetto all’«effetto gregge», che potrebbe esse- re prodotto dalla mancanza di vaccinazioni, ricordando che bisogna avere ben presente «che cosa significa avere dei buchi vaccinali». «Faremo una serie di campagne presso geni- tori, pediatri e medici», ha aggiunto Lorenzin, avvertendo che, comunque, da parte delle Re- gioni è stato sollevato «un problema che c’è». Il «decremento di vaccinazioni obbligatorie», che, in alcuni territori, è «molto sensibile», se- condo il ministro «rischia di minare e mette- re a rischio la comunità». Per questo motivo, ha concluso il ministro, «le Regioni chiedo- no un monitoraggio con at- tenzione agli effetti di questo decremento nel Paese», dopo di che «dovranno essere for- mulate delle proposte» Sulla questione è intervenu- to anche il deputato del Pd, Filippo Crimì, primo firma- tario delle proposta di legge, sottoscritta da oltre cin- quanta parlamentari, che punta a rientrodurre il controllo delle quattro vaccinazioni obbli- gatorie per l’ingresso a scuola e ne aggiunge due, il morbillo e la pertosse, infezione che re- centemente ha provocato la morte di una neo- nata in Emilia Romagna. «Stiamo lavorando – si legge in una nota del deputato democratico – per tutelare i diritti e la salute dei bambini e degli studenti perché il diritto all’istruzione deve essere accompa- gnato da un altro fondamen- tale diritto, quello alla salute ed alla sicurezza. Con la pro- posta di legge si tuteleranno maggiormente la salute col- lettiva e quella dei singoli». Favorevole alla vaccinazione obbligatoria è anche la re- sponsabile scuola di Forza I- talia, Elena Centemero: «Ba- sti pensare al caso del vacci- no obbligatorio antipolio – ri- corda –: prima che venisse in- trodotto si ammalavano nel mondo 500mila bambini all’anno. Negli ultimi vent’anni il nu- mero è sceso a 146mila. Sarebbe un bel pas- so avanti e credo che raggiungere questo o- biettivo sia un dovere morale». © RIPRODUZIONE RISERVATA N PARITARIE VENETO Dopo l’allarme dei vescovi lettera dei parlamentari Pd Una lettera ai vescovi del Veneto per «assicurare» il lo- ro «impegno a garantire che scuole paritarie e di for- mazione al lavoro possano continuare a prestare il lo- ro prezioso servizio alla comunità». Dopo l’allarme lan- ciato dai presuli al governatore Luca Zaia, ieri un un gruppo di parlamentari del Partito democratico rilan- cia la necessità di garantire la sopravvivenza delle scuo- le non statali. «Nella legge di stabilità 2016 – ricorda la deputata Simonetta Rubinato – non si trova più la di- sposizione per l’integrazione dei fondi in quanto le som- me sono già stata allocate per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 nel Bilancio dello Stato con uno stan- ziamento annuo pari a 472.530.089 euro, con una va- riazione positiva rispetto al 2015 di 594.027 euro». Nella lettera i parlamentari Pd si dicono consapevoli che la situazione rimane difficile considerato altresì che dalle notizie che filtrano dalla Regione Veneto per il 2016 potrebbe esserci una rilevante riduzione dei con- tributi regionali. già stata ribattezzata "l’app della speranza". Perché una ba- nale aspirina, per chi non può permettersela, può davvero cambiare la vita. E quel gesto pensato di fare tante volte – donare un farmaco – o- ra diventerà facile come premere un pul- sante, comodamente dal divano, senza nemmeno uscire di casa. Da oggi infatti sarà possibile in un semplice clic con Do- Line, la prima applicazione per pc, tablet e smartphone che permetterà, tramite carta di credito, di acquistarli a distanza. E, attraverso la piattaforma online del Banco farmaceutico che unisce più di 1.600 enti e oltre 3.300 farmacie, quel me- dicinale sarà consegnato a chi non può curarsi, in Italia come nelle emergenze sanitarie internazionali. DoLine, che verrà presentata stamani a Milano anche con il lancio di uno spot, nasce dalla collaborazione tra la fonda- zione Banco farmaceutico e la fonda- zione Telecom Italia. «Una scommessa vinta», la definisce il presidente del Ban- co Paolo Grandik, per poter essere an- cora più vicini a quanti nel nostro Pae- se «cercano di donare una speranza a tante famiglie, anziani soli e giovani che spesso hanno perso la dignità di citta- dini». Con questa innovativa app «frut- to del lavoro di squadra», perciò, si po- trà rispondere anche «alla crescente ri- chiesta di farmaci da parte degli enti ca- ritativi convenzionati», ricorda Gran- dik, dimostrando che «la rete è l’unico metodo vincente per dare risposte con- crete contro la povertà». Come funzionerà? Una volta scaricata l’applicazione dall’app store dei telefo- nini, così, una interfaccia intuitiva per- metterà in pochi passaggi di individua- re la medicina da donare e l’ente benefi- ciario (potrà essere una struttura carita- tiva specifica o il Banco farmaceutico stesso che poi provvederà ad indirizzar- la a chi ne farà richiesta). Poi il Banco coinvolgerà la farmacia più vicina ade- rente al progetto per raccogliere l’ordine e mettere il farmaco a disposizione del- l’associazione prescelta, incaricata di far arrivare questo "dono di salute" alla fa- miglie in povertà. Quella sanitaria interessa circa 4,8 mi- lioni di persone solo nel nostro Paese, che hanno bisogno ogni anno di 3 mi- lioni e 300mila confezioni di farmaci. Il progetto DoLine«permetterà di raggiun- gere fino a 33mila donatori – è la stima del direttore generale della fondazione Telecom Italia, Marcella Logli – che po- tranno donare 50mila medicinali». Per- ché l’uso di strumenti digitali è la nuova strada, continua, per «sensibilizzare su questo tema la popolazione e invitare a dare un contributo». La prima campa- gna sostenuta dalla nuova app sarà lan- ciata proprio stamattina nella città lom- barda e servirà a raccogliere farmaci de- stinati ai profughi accolti negli ultimi me- si dal nostro Paese. © RIPRODUZIONE RISERVATA È Banco farmaceutico e Telecom Italia Nasce l’app per donare un medicinale con un clic ALESSIA GUERRIERI Il ministro della Salute Lorenzin assicura che «non c’è nessun piano», per negare l’iscrizione ai bambini non vaccinati 12 Sabato 7 Novembre 2015 ATTUALITÀ

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Avvenire - «Andiamo incontro alla vita umana ferita». Papa Francesco al Movimento per la vita: «Non stancatevi di tutelare gli indifesi».

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Istruzione

Il Consiglio nazionaledella Fism (materne)

attacca il governo sulladestinazione delle

risorse per la formazione

Docenti, 500 euro solo a statali: «Grave discriminazione»Milano. La scelta del governo di assegnare i 500 eu-ro per l’aggiornamento e la formazione soltanto agliinsegnanti di ruolo della scuola statale, è una «gravediscriminazione» verso i docenti delle paritarie. Lo af-ferma un documento del Consiglio nazionale dellaFism, la Federazione delle scuole materne di ispira-zione cristiana. Pur giudicando positivamente la no-vità introdotta dalla riforma della “Buona scuola”, laFism esprime «rammarico» per questa «ennesimadiscriminazione» a danno di «insegnanti che pos-siedono gli stessi titoli professionali dei colleghi sta-tali e che svolgono la medesima funzione educativa».

Secondo la Federazione delle materne paritarie, «que-sta immotivata discriminazione contraddice il con-tenuto e lo spirito della Legge Berlinguer del 2000, i-stitutiva del sistema nazionale di istruzione compo-sto da scuole statali e da scuole paritarie, che offro-no alle giovani generazioni un’offerta formativa dipari qualità e dignità».Inoltre, la Fism ricorda la propria quarantennaleattività di formazione di coordinatrici ed educatri-ci, che «ha contribuito anche al potenziamentoqualitativo della stessa scuola statale» «Molte del-le insegnanti di scuola paritaria passate nei ruoli

dello Stato – ricorda – hanno beneficiato della for-mazione pedagogica e didattica continuativamentee gratuitamente erogata dalla Fism a livello nazio-nale e locale».Contro la destinazione dei 500 euro, si è espresso an-che il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi.Con i componenti della segreteria nazionale, ha scrit-to ai ministri dell’Istruzione e dell’Economia, comu-nicando l’intenzione di restituire la somma ricevu-ta. «Sia data al personale educativo e ai precari, in-giustamente esclusi», dice il sindacalista. (P. Fer.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Andiamo incontroalla vita umana ferita»Papa Francesco al Movimento per la vita:«Non stancatevi di tutelare gli indifesi»

Mpv

«Senza di noipiù culle vuote»EMANUELA VINAI

iornata intensa per gli oltre 500 ope-ratori dei Centri aiuto alla Vita riuni-ti per l’annuale congresso nazionale.

Anzitutto la grande emozione dell’udienzadal Santo Padre. Guardando all’operato deiCav, Francesco ha mostrato attenzione al dilà dei discorsi di rito e ha benedetto le pan-ce di due operatrici prossime madri. «Grazie per la lettera sull’indulgenza del Giu-bileo con la quale ha dilatato la misericor-dia per le donne che hanno abortito e sti-molato la riflessione della Chiesa – ha ricor-dato Gian Luigi Gigli, presidente nazionaledel Movimento per la Vita, nel discorso disaluto – grazie per il Sinodo che ha trattatoin modo efficace e affascinante anche i temidella maternità e della vita». Il tema dellacultura dello scarto e della battaglia quoti-diana sostenuta dai 15mila volontari italia-ni per combattere la piaga dell’aborto è sta-to al centro dell’intervento di Gigli: attraver-so la rete telefonica e informatica di Sos Vi-ta e una rete di 570 tra Centri di Aiuto alla Vi-ta, Case di Accoglienza e Culle per la Vita, so-lo negli ultimi 10 anni sono state aiutate al-meno 170mila gestanti e altre 250mila don-ne in difficoltà. «Soprattutto – ha evidenzia-to Gigli – sono nati in 10 anni 120mila bam-bini, l’equivalente di una città di medie pro-porzioni, senza la quale in Italia l’invernodemografico sarebbe ancora più gelido». Eproprio il rapporto tra demografia ed eco-nomia è stato oggetto dell’intervento di Leo-nardo Becchetti, ordinario di Economia po-litica a Tor Vergata: «come economisti ab-biamo trascurato per troppi anni la demo-grafia e ora ci viene presentato il conto. Enon pensiamo solo al macroscopico caso ci-nese, ma anche all’Italia». La denatalità in-cide sulla capacità di crescita, ha spiegatoBecchetti, che ha indicato nei migranti unapossibilità per «riempire lo spazio delle cul-le vuote» nell’Europa che invecchia. La cre-scita esponenziale delle donne migranti chesi rivolgono ai Cav per le loro difficoltà è u-na delle nuove sfide per i centri. «Il cuore del volontariato 2.0 – ha detto Giu-seppe Grande, vicepresidente del MpV – de-ve essere declinato seguendo tre parole chia-ve: formazione, credibilità, eccellenza. E que-ste parole vanno sviluppate tutti insieme,come rete». Una missione impegnativa, in-tesa nel rinnovarsi per rispondere in ma-niera adeguata alle nuove esigenze, «consa-pevoli di offrire un servizio che risponde a e-sigenze reali, concrete, e non ideologiche».Il programma di oggi vede la partecipazio-ne di Carlo Casini, storico ex presidente delMovimento per la Vita e del vescovo di Rie-ti Domenico Pompili, già direttore dell’Uffi-cio nazionale delle comunicazioni socialidella Cei, che interverrà sul tema «La comu-nicazione per una cultura dell’accoglienzadella vita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GIl Papa e i rappresentanti del Movimento per la vita

Pubblichiamo il discorso rivolto dal Papaieri mattina ai partecipanti al Convegnodei Centri di aiuto alla vita.

ari fratelli e sorelle del Movimentoper la vita! Siete venuti a Roma da o-gni parte dell’Italia per partecipare

al vostro convegno nazionale e rinnovareancora una volta l’impegno di difendere epromuovere la vita umana. Vi saluto tutticordialmente, ad iniziare dal vostro presi-dente, che ringrazio per le parole con lequali ha introdotto questo incontro. Vi in-coraggio a proseguire la vostra importan-te opera in favore della vita dal concepi-mento al suo naturale tramonto, tenendoconto anche delle sofferte condizioni chetanti fratelli e sorelle devono affrontare e avolte subire. Nelle dinamiche esistenziali tutto è in re-lazione, e occorre nutrire sensibilità per-sonale e sociale sia verso l’accoglienza di u-na nuova vita sia verso quelle situazioni dipovertà e di sfruttamento che colpiscono lepersone più deboli e svantaggiate. Se da u-na parte «non appare praticabile un cam-mino educativo per l’accoglienza degli es-seri deboli che ci circondano […] quandonon si dà pro tezione a un embrione uma-no» (Lett. enc. Laudato si’,120), dall’altraparte «la vita umana stessa è un dono chedeve essere protetto da diverse forme didegrado» (ibid., 5). Infatti, dobbiamo con-statare con dolore che sono tante le perso-ne provate da condizioni di vita disagiate,che richiedono la nostra attenzione e il no-stro impegno solidale.

l vostro non è solo un servizio sociale,pur doveroso e nobile. Per i discepoli diCristo, aiutare la vita umana ferita si-

gnifica andare incontro alle persone chesono nel bisogno, mettersi al loro fianco,farsi carico della loro fragilità e del loro do-lore, perché possano risollevarsi. Quantefamiglie sono vulnerabili a motivo della po-vertà, della malattia, della mancanza di la-voro e di una casa! Quanti anziani patisco-no il peso della sofferenza e della solitudi-ne! Quanti giovani sono smarriti, minac-ciati dalle dipendenze e da altre schiavitù,e attendono di ritrovare fiducia nella vita!Queste persone, ferite nel corpo e nello spi-rito, sono icone di quell’uomo del Vangeloche, percorrendo la strada da Gerusalem-me a Gerico, incappò nei briganti che loderubarono e lo percossero. Egli speri-

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mentò prima l’indifferenza di alcuni e poila prossimità del buon samaritano (cfr Lc10,30-37).Su quella strada, che attraversa il desertodella vita, anche nel nostro tempo ci sonoancora tanti feriti, a causa dei briganti dioggi, che li spogliano non solo degli averi,ma anche della loro dignità. E di fronte aldolore e alle necessità di questi nostri fra-telli indifesi, alcuni si voltano dall’altra par-te o vanno oltre, mentre altri si fermano erispondono con dedizione generosa al lo-

ro grido di aiuto. Voi, aderenti al Movimentoper la vita, in quarant’anni di attività ave-te cercato di imitare il buon samaritano.Dinanzi a varie forme di minacce alla vitaumana, vi siete accostati alle fragilità delprossimo, vi siete dati da fare affinché nel-la società non siano esclusi e scartati quan-ti vivono in condizioni di precarietà. Me-diante l’opera capillare dei “Centri di aiu-to alla vita”, diffusi in tutta Italia, siete sta-ti occasione di speranza e di rinascita pertante persone.

i ringrazio per il bene che avete fattoe che fate con tanto amore, e vi in-coraggio a proseguire con fiducia su

questa strada, continuando ad essere buo-ni samaritani! Non stancatevi di operareper la tutela delle persone più indifese, chehanno diritto di nascere alla vita, come an-che di quante chiedono un’esistenza piùsana e dignitosa. In particolare, c’è biso-gno di lavorare, a diversi livelli e con per-severanza, nella promozione e nella difesadella famiglia, prima risorsa della società,soprattutto in riferimento al dono dei figli

V

e all’affermazione della dignità della don-na. A questo proposito, mi piace sottoli-neare che nella vostra attività, voi avetesempre accolto tutti a prescindere dalla re-ligione e dalla nazionalità. Il numero rile-vante di donne, specialmente immigrate,che si rivolgono ai vostri centri dimostrache quando viene offerto un sostegno con-creto, la donna, nonostante problemi econdizionamenti, è in grado di far trionfa-re dentro di sé il senso dell’amore, della vi-ta e della maternità.Cari fratelli e sorelle, sono certo che la vo-stra attività, ma prima ancora la vostra spi-ritualità, riceveranno uno speciale benefi-cio dall’imminente Anno Santo della mi-sericordia. Esso sia per voi forte stimolo alrinnovamento interiore, per diventare «mi-sericordiosi come è misericordioso il Pa-dre nostro» (cfr Lc 6,36). Affido ciascuno divoi e ogni vostro progetto di bene a Maria,Madre dei viventi. Vi accompagno con lamia benedizione, e vi chiedo per favore dipregare per me.

Francesco© LIBRERIA EDITRICE VATICANA

«In quarant’annidi attività avete cercato di imitare il

buon samaritano. Dinanzi a varieforme di minacce alla vita umana, visiete dati da fare affinché non sianoesclusi e scartati quanti vivono in

condizioni di precarietà»

Scuola. «Vaccini, nessuno escluso»PAOLO FERRARIOMILANO

essun bambino non vaccinato sarà e-scluso dalla scuola. Il giorno dopo ilgrande clamore suscitato dal nuovo

Piano nazionale vaccini, che prevede l’obbli-go di vaccinazione per l’iscrizione a scuola,interviene direttamente il ministro della Sa-lute, Beatrice Lorenzin. «Non c’è nessun pia-no in atto – ha detto al termine del Consigliodei ministri di ieri – per bloccare l’accesso aibambini non vaccinati a scuola e una misuradi questo genere dovrebbe passare per il Par-lamento».Il ministro ha comunque messo in guardia ri-spetto all’«effetto gregge», che potrebbe esse-re prodotto dalla mancanza di vaccinazioni,ricordando che bisogna avere ben presente«che cosa significa avere dei buchi vaccinali».«Faremo una serie di campagne presso geni-tori, pediatri e medici», ha aggiunto Lorenzin,avvertendo che, comunque, da parte delle Re-

gioni è stato sollevato «un problema che c’è».Il «decremento di vaccinazioni obbligatorie»,che, in alcuni territori, è «molto sensibile», se-condo il ministro «rischia di minare e mette-re a rischio la comunità». Perquesto motivo, ha concluso ilministro, «le Regioni chiedo-no un monitoraggio con at-tenzione agli effetti di questodecremento nel Paese», dopodi che «dovranno essere for-mulate delle proposte»Sulla questione è intervenu-to anche il deputato del Pd,Filippo Crimì, primo firma-tario delle proposta di legge,sottoscritta da oltre cin-quanta parlamentari, che punta a rientrodurreil controllo delle quattro vaccinazioni obbli-gatorie per l’ingresso a scuola e ne aggiungedue, il morbillo e la pertosse, infezione che re-centemente ha provocato la morte di una neo-nata in Emilia Romagna.

«Stiamo lavorando – si legge in una nota deldeputato democratico – per tutelare i diritti ela salute dei bambini e degli studenti perchéil diritto all’istruzione deve essere accompa-

gnato da un altro fondamen-tale diritto, quello alla saluteed alla sicurezza. Con la pro-posta di legge si tutelerannomaggiormente la salute col-lettiva e quella dei singoli».Favorevole alla vaccinazioneobbligatoria è anche la re-sponsabile scuola di Forza I-talia, Elena Centemero: «Ba-sti pensare al caso del vacci-no obbligatorio antipolio – ri-corda –: prima che venisse in-

trodotto si ammalavano nel mondo 500milabambini all’anno. Negli ultimi vent’anni il nu-mero è sceso a 146mila. Sarebbe un bel pas-so avanti e credo che raggiungere questo o-biettivo sia un dovere morale».

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PARITARIE VENETO

Dopo l’allarme dei vescovilettera dei parlamentari PdUna lettera ai vescovi del Veneto per «assicurare» il lo-ro «impegno a garantire che scuole paritarie e di for-mazione al lavoro possano continuare a prestare il lo-ro prezioso servizio alla comunità». Dopo l’allarme lan-ciato dai presuli al governatore Luca Zaia, ieri un ungruppo di parlamentari del Partito democratico rilan-cia la necessità di garantire la sopravvivenza delle scuo-le non statali. «Nella legge di stabilità 2016 – ricorda ladeputata Simonetta Rubinato – non si trova più la di-sposizione per l’integrazione dei fondi in quanto le som-me sono già stata allocate per ciascuno degli anni2016, 2017 e 2018 nel Bilancio dello Stato con uno stan-ziamento annuo pari a 472.530.089 euro, con una va-riazione positiva rispetto al 2015 di 594.027 euro».Nella lettera i parlamentari Pd si dicono consapevoliche la situazione rimane difficile considerato altresì chedalle notizie che filtrano dalla Regione Veneto per il2016 potrebbe esserci una rilevante riduzione dei con-tributi regionali.

già stata ribattezzata "l’appdella speranza". Perché una ba-nale aspirina, per chi non puòpermettersela, può davvero

cambiare la vita. E quel gesto pensato difare tante volte – donare un farmaco – o-ra diventerà facile come premere un pul-sante, comodamente dal divano, senzanemmeno uscire di casa. Da oggi infattisarà possibile in un semplice clic con Do-Line, la prima applicazione per pc, tablete smartphone che permetterà, tramitecarta di credito, di acquistarli a distanza.E, attraverso la piattaforma online delBanco farmaceutico che unisce più di1.600 enti e oltre 3.300 farmacie, quel me-dicinale sarà consegnato a chi non puòcurarsi, in Italia come nelle emergenzesanitarie internazionali.DoLine, che verrà presentata stamani aMilano anche con il lancio di uno spot,nasce dalla collaborazione tra la fonda-

zione Banco farmaceutico e la fonda-zione Telecom Italia. «Una scommessavinta», la definisce il presidente del Ban-co Paolo Grandik, per poter essere an-cora più vicini a quanti nel nostro Pae-se «cercano di donare una speranza atante famiglie, anziani soli e giovani chespesso hanno perso la dignità di citta-dini». Con questa innovativa app «frut-to del lavoro di squadra», perciò, si po-trà rispondere anche «alla crescente ri-chiesta di farmaci da parte degli enti ca-ritativi convenzionati», ricorda Gran-dik, dimostrando che «la rete è l’unico

metodo vincente per dare risposte con-crete contro la povertà».Come funzionerà? Una volta scaricatal’applicazione dall’app store dei telefo-nini, così, una interfaccia intuitiva per-metterà in pochi passaggi di individua-re la medicina da donare e l’ente benefi-ciario (potrà essere una struttura carita-tiva specifica o il Banco farmaceuticostesso che poi provvederà ad indirizzar-la a chi ne farà richiesta). Poi il Bancocoinvolgerà la farmacia più vicina ade-rente al progetto per raccogliere l’ordinee mettere il farmaco a disposizione del-

l’associazione prescelta, incaricata di fararrivare questo "dono di salute" alla fa-miglie in povertà.Quella sanitaria interessa circa 4,8 mi-lioni di persone solo nel nostro Paese,che hanno bisogno ogni anno di 3 mi-lioni e 300mila confezioni di farmaci. Ilprogetto DoLine«permetterà di raggiun-gere fino a 33mila donatori – è la stimadel direttore generale della fondazioneTelecom Italia, Marcella Logli – che po-tranno donare 50mila medicinali». Per-ché l’uso di strumenti digitali è la nuovastrada, continua, per «sensibilizzare suquesto tema la popolazione e invitare adare un contributo». La prima campa-gna sostenuta dalla nuova app sarà lan-ciata proprio stamattina nella città lom-barda e servirà a raccogliere farmaci de-stinati ai profughi accolti negli ultimi me-si dal nostro Paese.

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ÈBanco farmaceutico e Telecom Italia

Nasce l’app per donareun medicinale con un clic

ALESSIA GUERRIERI

Il ministro della SaluteLorenzin assicura che

«non c’è nessun piano»,per negare l’iscrizione

ai bambini non vaccinati

12 Sabato7 Novembre 2015A T T U A L I T À