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AUTORITÀ ATO 2
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INDICE
PARTE PRIMA - RELAZIONE GENERALE...............................................................................2 PREMESSE E CONCLUSIONI.................................................................................................................3 1. GENERALITÀ, DATI DI PARTENZA ...................................................................................................4
1.1 Generalità................................................................................................................................4 1.2 Stato di fatto analisi dei dati disponibili .................................................................................5
2. DESCRIZIONE DEL TERRITORIO DELL’ATO 2 .................................................................................6 3. QUADRO GIURIDICO E NORMATIVO .............................................................................................14 4. METODOLOGIA DI LAVORO ADOTTATA ........................................................................................19 5. DEFINIZIONE DELLA POPOLAZIONE EQUIVALENTE DEGLI AGGLOMERATI. ....................................20 6. CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI ED INDIVIDUAZIONE DELLE AREE INTERESSATE...........................32 7. VERIFICA DELLA SITUAZIONE FOGNARIA E DEPURATIVA..............................................................34 8. DEFINIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARE................................................................................35 9. QUANTIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI .........................................................................................42 10. MODALITÀ ATTUATIVE, PROGRAMMAZIONE TEMPORALE ED ECONOMICA.................................46
PARTE SECONDA - IMPIANTI DI DEPURAZIONE...............................................................48 II.A. GENERALITÀ............................................................................................................................49 II.B. POTENZIAMENTO DELLA CAPACITÀ DEPURATIVA.....................................................................49 II.C. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO ALLA L.152 SUGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE ESISTENTI ........51 II.D. IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE DEL COMUNE DI ROMA .............................................................63 II.E. GENERALITÀ SULL’INDIVIDUAZIONE DELLE VOCI DI COSTO .....................................................67
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PARTE PRIMA - RELAZIONE GENERALE
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Premesse e conclusioni
Il piano di interventi di cui alla presente relazione è stato redatto dalla STO dell’ATO 2 Lazio
Centrale – Roma per adempiere al dettato dell’art. 141 quarto Comma della Legge 388/2000 meglio
conosciuta come Legge Finanziaria 2001.
Detto articolo prevede infatti che gli ATO o le Provincie ove gli ATO non siano operanti redigano
entro 90 giorni un piano di interventi urgenti per adempiere a quanto prescritto dagli art. 27, 31, 32
del d.lgs.152/99.
A tal proposito si è dato avvio alle operazioni di pianificazione che, come meglio descritto nei
successivi paragrafi, sono state suddivise nelle seguenti fasi operative:
- definizione della popolazione equivalente dei comuni dell’ATO 2
- classificazione dei comuni ed individuazione delle aree interessate al piano
- verifica della situazione fognaria e depurativa
- definizione delle opere da realizzare
- quantificazione degli interventi
- definizione delle modalità attuative e della programmazione temporale ed economica.
Per maggior chiarezza di lettura il piano è stato suddiviso nei seguenti elaborati: la presente parte
generale, che illustra i principi ed i metodi adottati e le conclusioni alle quali si è pervenuti; e nr. 39
Schede monografiche, una per ogni comune interessato più una relativa all’agglomerato composto
dai Comuni di Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni relativa ad un
intervento di ricupero ambientale, con la realizzazione di una rete di collettamento e di un
depuratore comunale in virtù di un accordo programmatico del 1997, per la salvaguardia del bacino
idrogeologico del Sacco e delle sorgenti di Ninfa. In tutte le schede monografiche è stata illustrata
in dettaglio la situazione attuale dei sistemi fognario e depurativo e la previsione degli interventi.
Nella seconda parte della presente relazione generale è riportato lo studio di dettaglio effettuato sui
depuratori con potenzialità superiore a 15.000 abitanti equivalenti.
A conclusione dell’analisi si è riscontrata la necessità di procedere ad interventi più o meno
incisivi su tutte le aree ed i comuni interessati, secondo le tipologie e le specifiche di dettaglio
riportate nei successivi paragrafi e nelle schede di intervento di ciascun comune.
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La notevole dimensione economica della somma degli interventi individuati comporterà certamente
la necessità, oltre che di scaglionare detti interventi nel tempo, anche di reperire risorse finanziarie
aggiuntive a quelle che potranno essere ricavate dalla tariffe di gestione del SII, vista l’imponenza
del complesso degli interventi e la necessità di provvedere contemporaneamente anche ad altri
interventi nel settore dell’alimentazione potabile.
1. Generalità, dati di partenza
1.1 Generalità
Il piano di interventi urgenti oggetto della presente relazione deve provvedere, come già precisato
in premessa, alla individuazione delle opere necessarie per conseguire gli obiettivi fissati dagli art.
27,31 e 32del d.lgs.152/99 così come modificato dal d.lgs.258/00. In sintesi gli articoli di che
trattasi comportano la necessità di adempiere alle seguenti prescrizioni:
a) Tutti gli agglomerati con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, o superiore a10.000
per quelli i cui scarichi si immettano in acque recipienti considerate aree sensibili,
devono essere provvisti di rete fognaria entro il 31/12/2000. (art.27)
b) Tutti gli agglomerati con popolazione inferiore a quella di cui sopra devono essere dotati
di rete fognaria entro il 31/12/2005. (art.27)
c) Le acque reflue urbane provenienti da agglomerati di cui alla prec. lett. a) devono essere
sottoposte ad un trattamento secondario entro il 31/12/2000, quelle degli agglomerati di
cui alla prec. lett. b) entro il 31/12/2005.(artt.31-32)
d) Gli scarichi industriali devono rispettare i limiti di emissione fissati ai sensi dell’art. 28
commi 1 e 2 del d.lsg.152/99 e successive modifiche ed integrazioni. (artt. 31-32)
Ai sensi del disposto del quarto comma dell’art. 141 della citata Legge 388 /2000 gli adempimenti
di cui ai citati art. 27. 31 e 32 del d.lgs. 152/99 costituiscono interventi urgenti, a stralcio e con gli
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stessi effetti di quelli previsti nel piano d’Ambito. In altri termini detti interventi devono essere
attuati con priorità assoluta, all’interno degli stessi piani d’ambito previsti dall’art.112 comma 3
della legge 36/94 meglio conosciuta come “Legge Galli”.
1.2 Stato di fatto analisi dei dati disponibili
L’ATO 2 ha avviato questo specifico piano mentre era in fase avanzata la redazione del piano
d’Ambito e degli elaborati allegati alla concessione del SII alla società ACEA ATO2, società
individuata dalla conferenza dei Sindaci nella seduta del 29/11/1999.
Pertanto si era già in possesso di alcuni elaborati ed informazioni sul territorio, elaborati ed
informazioni riassunti in dettaglio nella ricognizione svolta ai sensi dell’art 14 della L.R. 6/96
nonché nel corso della integrazione della stessa, per come effettuata dall’ACEA sia a seguito di
incarico della Provincia di Roma nel 1998 e sia per tener conto dell’allargamento dell’ATO 2 ad
altri 17 comuni a seguito del disposto della L.R. nr 31/99.
Dall’esame del lavoro di ricognizione svolto nel corso dei precedenti anni è derivata una
conoscenza abbastanza approfondita del territorio dell’ATO 2, anche se con alcune zone d’ombra
relative ad un numero limitato di comuni, seppure importanti. Oltre infatti alla assenza di alcuni dati
parziali sui sistemi fognari e depurativi, mancavano completamente i dati dei comuni di Albano,
Ariccia, Genzano, Pomezia, Marino, Velletri.
I dati acquisiti nel corso di questa ricognizione e relative integrazioni, che di seguito per brevità
chiameremo “Ricognizione”, sono stati aggiornati attraverso visite ed incontri con le
amministrazioni interessate e con sopralluoghi presso gli impianti principali, al fine di completare
ed aggiornare quanto meglio possibile la conoscenza del territorio, pur nella complessità derivante
dalla grande quantità delle informazioni da assumere e successivamente da elaborare.
L’aggiornamento dati effettuato in questo periodo è stato denominato per brevità
“Aggiornamento”. Al fine di distinguere la provenienza del singolo dato all’interno delle tabelle,
quelli provenienti dall’aggiornamento sono stati contraddistinti con un asterisco. Tutti gli altri sono
da intendersi come dati provenienti dalla ricognizione. I dati relativi ai singoli comuni sono riportati
nelle specifiche schede monografiche.
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2. Descrizione del territorio dell’ATO 2
L’ambito territoriale ottimale n° 2 - Lazio centrale Roma, definito dalla Legge Regionale 6/96,
comprende 111 comuni, di cui 107 della Provincia di Roma, 2 della Provincia di Viterbo (Oriolo
Romano e Vejano) e 2 della Provincia di Frosinone (Filettino e Trevi nel Lazio), che sono, in ogni
caso, geograficamente relazionati al resto dell’ambito in oggetto.
La Legge Regionale n.25 del 5 ottobre 1999 prevede la costituzione del nuovo comune di Fonte
Nuova per distacco delle frazioni di Tor Lupara di Mentana e Santa Lucia dal comune di Mentana e
della frazione di Tor Lupara di Guidonia dal comune di Guidonia Montecelio. Tale distacco
dovrebbe avvenire nel primo semestre del 2001.
Da un punto di vista morfologico-idrogeologico l’ATO può essere suddiviso in cinque zone:
I Zona Tolfetana – Litorale Nord;
II Zona Vulcanica Sabatina – Valle Tiberina;
III Zona Vulcanica dei Colli Albani;
IV Zona Orientale;
V Zona Valle del Sacco.
Zona Tolfetana – Litorale Nord.
Tale regione comprende la parte più occidentale della Provincia di Roma ed i rilievi dei Monti della
Tolfa e dei Monti Ceriti. Confini idrologici fisici del territorio sono rappresentati dal Fiume
Mignone a Nord e Nord - Ovest, sino alla località “Bagni di Stigliano” e da qui dal Fosso Lenta,
quindi dal complesso idrologico del Fosso Caldara e Fosso della Mola ad Ovest. In direzione Sud -
Est corre la costa tirrenica, compresa tra la foce del Fiume Mignone e del Fosso la Mola.
Con tale delimitazione la Regione comprende interamente o parzialmente i comuni di:
1. Allumiere;
2. Cerveteri;
3. Civitavecchia;
4. Ladispoli;
5. Santa Marinella;
6. Tolfa.
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Zona Vulcanica Sabatina – Valle Tiberina.
Questa regione è compresa tra la Regione Tolfetana e la destra idrologica del Fiume Tevere,
coprendo i comuni della parte Nord della Provincia Romana e la striscia compresa tra il Fosso la
Mola ed il Tevere. Limiti fisici sono rappresentati (da Ovest ed in senso orario) dal mar Tirreno, dal
Fosso la Mola, dal fosso della Caldara, dal Fosso Lenta, fino alla confluenza con il fiume Mignone
e da questo fino alle relative sorgenti, quindi dal torrente Treia fino alla confluenza con il Fiume
Tevere e da qui fino al mare.
I comuni dell’ATO 2 completamente o parzialmente afferenti alla Regione Vulcanica Sabatina sono
quindi:
1. Anguillara Sabazia
2. Bracciano
3. Canale Monterano
4. Capena
5. Castelnuovo di Porto
6. Cerveteri
7. Civitella San Paolo
8. Fiano Romano
9. Filacciano
10. Fiumicino
11. Formello
12. Manziana
13. Morlupo
14. Nazzano
15. Oriolo Romano
16. Ponzano Romano
17. Riano
18. Rignano Flaminio
19. Roma
20. Sacrofano
21. Sant'Oreste
22. Torrita Tiberina
23. Trevignano Romano
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A questi comuni vanno ovviamente aggiunti altri comuni della Provincia di Viterbo non
appartenenti all’ATO 2.
Zona Vulcanica dei Colli Albani.
La Regione Vulcanica dei Colli Albani, di notevole estensione, comprende il territorio compreso tra
il fiume Tevere, il fiume Aniene, dal fiume Sacco, dal fiume Savo e dal fiume Astura ed il tratto di
costa tirrenica compreso tra le foci del fiume Tevere e del fiume Astura.
I comuni dell'ambito che vi afferiscono sono quindi riconducibili al comprensorio dei Castelli
Romani e del Litorale Sud e precisamente:
Affile
Agosta
Albano Laziale
Anticoli Corrado
Arcinazzo Romano
Ardea
Ariccia
Canterano
Casape
Castel Gandolfo
Castel Madama
Castel San Pietro Romano
Cerreto Laziale
Ciampino
Ciciliano
Colonna
Frascati
Gallicano nel Lazio
Genzano di Roma
Gerano
Grottaferrata
Lanuvio
Lariano
Marano Equo
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Marino
Monte Porzio Catone
Montecompatri
Nemi
Palestrina
Pisoniano
Poli
Pomezia
Rocca Canterano
Rocca di Papa
Rocca Priora
Rocca Santo Stefano
Sambuci
San Cesareo
San Gregorio da Sassola
Saracinesco
Tivoli
Velletri
Zagarolo
La regione comprende anche altri comuni che non rientrano nell'ATO 2, appartenenti alle provincie
di Roma, Latina e Frosinone.
Zona Orientale.
La Regione Orientale della provincia di Roma comprende la valle dell'Aniene tra il Fiume Tevere
ed il torrente Simbrivio, la regione ad Est della regione Vulcanica dei Colli Albani, delimitata dal
fiume Sacco e, infine, la parte della provincia a Occidente del Tevere, tra Forano e Roma.
I comuni che afferiscono all'ATO 2 e sono riconducibili parzialmente o completamente alla
Regione Orientale sono:
1. Affile
2. Agosta
3. Anticoli Corrado
4. Arcinazzo Romano
5. Arsoli
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6. Camerata Nuova
7. Canterano
8. Casape
9. Castel Madama
10. Castel San Pietro Romano
11. Cerreto Laziale
12. Cervara di Roma
13. Ciciliano
14. Cineto Romano
15. Colonna
16. Gallicano nel Lazio
17. Gerano
18. Guidonia Montecelio
19. Jenne
20. Lariano
21. Licenza
22. Mandela
23. Marano Equo
24. Marcellina
25. Mentana
26. Monte Porzio Catone
27. Montecompatri
28. Monterotondo
29. Palestrina
30. Percile
31. Pisoniano
32. Poli
33. Riofreddo
34. Rocca Canterano
35. Rocca Priora
36. Rocca Santo Stefano
37. Roccagiovine
38. Roviano
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39. Sant'Angelo Romano
40. San Cesareo
41. San Gregorio da Sassola
42. San Polo dei Cavalieri
43. Sambuci
44. Saracinesco
45. Subiaco
46. Tivoli
47. Vallepietra
48. Vicovaro
49. Zagarolo
A questi, ovviamente, si aggiungono altri comuni che fisicamente afferiscono alla regione, ma non
all'ATO 2.
Zona orientale ex ATO5
Tale regione comprende la parte più orientale della Provincia di Roma, i rilievi dei Monti Lepini e,
in parte, quelli dei Colli Albani e dei Colli Prenestini.
Gli aspetti idrologici fisici del territorio sono rappresentati dalla zona medio-alta del bacino del
Fime Sacco.
I comuni che afferiscono all’ATO 2 e sono riconducibili parzialmente o completamente a questa
zona sono:
1. Artena
2. Bellegra
3. Capranica Prenestina
4. Carpineto Romano
5. Cave
6. Colleferro
7. Gavignano
8. Genazzano
9. Gorga
10. Labico
11. Montelanico
12. Olevano Romano
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13. Rocca di Cave
14. Roiate
15. San Vito Romano
16. Segni
17. Valmontone
Per quanto riguarda le caratteristiche ambientali relative alla tutela delle acque si deve osservare che
nell’ATO 2 sono presenti alcune aree sensibili, definite dalla Regione Lazio e precisamente:
Lago di Bracciano
Bracciano, Anguillara, Trevignano, Roma Lago di Martignano Anguillara, Roma, Campagnano Lago di Albano Albano, Castel Gandolfo Lago di Nemi Nemi, Genzano Lago di Nazzano Nazzano
I Comuni dell’ATO2 considerati nel presente piano stralcio, sulla base delle indicazioni
contenute nel d.lgs. n. 152/99 e successive modificazioni, individuati secondo la
metodologia più avanti descritta, sono:
Albano Laziale
Anguillara Sabazia
Ardea
Ariccia
Artena
Bracciano
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Castel Gandolfo
Cerveteri
Ciampino
Civitavecchia
Colleferro
Fiumicino
Frascati
Genzano di Roma
Grottaferrata
Guidonia Montecelio
Ladispoli
Lanuvio
Manziana
Marino
Mentana
Monte Porzio Catone
Montecompatri
Monterotondo
Oriolo Romano
Palestrina
Pomezia
Rocca di Papa
Rocca Priora
Roma
Santa Marinella
Subiaco
Tivoli
Trevi nel Lazio
Trevignano Romano
Valmontone
Velletri
Zagarolo
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Nell’ambito dell’intervento a valenza intercomunale prima menzionato sono anche interessati i
Comuni di Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni.
Come indicato nell’allegata fig. n 1, la distribuzione territoriale di questi Comuni è divisa
abbastanza equamente tra la zona a Nord e quella a Sud-Est dell’ATO 2, con una leggera
prevalenza, infine, per la zona Centrale Orientale.
Si tratta comunque, in quasi tutti i casi, di Comuni abbastanza consistenti almeno sotto il profilo
della popolazione. Soltanto in pochi casi sono stati considerati Comuni di minore dimensione in
quanto rientranti in bacini di raccolta più grandi.
Complessivamente i 43 Comuni che fanno parte del presente piano coprono quindi una superficie
pari a 3.391 kmq, che rappresenta il 66% dell’intera superficie dell’ATO2.
Sono inoltre abitati da 3.522.481 residenti, corrispondenti ad oltre il 95% della popolazione
residente complessiva dell’ATO2.
Considerando anche la popolazione fluttuante e l’apporto delle attività produttive, il presente piano
interessa complessivamente circa 6 milioni di abitanti equivalenti.
3. Quadro giuridico e normativo
La redazione del presente piano stralcio è stata disposta dall’art.141 della Legge n. 388/00 (legge
finanziaria).
L’esigenza di tale strumento di programmazione nasce però dal dettato del d. lgs. n. 152/99 e dalla
successive modificazioni ad esso apportate con il d. lgs. n. 258/00.
Questi importanti decreti disciplinano la tutela delle acque dall’inquinamento recependo le direttive
91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e 91/676/CEE relativa alla
protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.
In particolare, l’art. 141 in premessa ha interessato essenzialmente gli aspetti del suddetto decreto
152/99 che riguardano le problematiche relative al trattamento delle acque reflue urbane.
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Prima di procedere con l’esame dei dispositivi in questione appare però utile un passo indietro nel
tempo per accennare le norme che si sono succedute in materia.
La gestione delle acque, da un punto di vista legislativo, va di pari passo con la legislazione relativa
agli impianti elettrici, ad evidenziare il ruolo idroelettrico considerato prioritario, nella normativa
meno recente. In tale ottica si sviluppa il Regio Decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, da considerare il
testo unico sulle acque e sugli impianti elettrici.
Questo testo unico seguiva un precedente Regio Decreto (2578/25) che disciplinava come testo
unico, l’assunzione diretta di servizi pubblici da parte delle amministrazioni locali (comuni e
province), permettendo, tra l’altro, la municipalizzazione di servizi di “costruzione di acquedotti e
fontane e distribuzione di acqua potabile” e di “costruzione di fognature ed utilizzazione delle
materie prime fertilizzanti”. Il RD 2578/25 è stato il principale strumento di organizzazione dei
servizi acquedottistici urbani. Tale testo unico è stato particolarmente longevo, essendo dapprima
integrato nel 1986 (DPR 902/86 relativamente alla gestione delle aziende municipalizzate), e solo in
parte abrogato dalla L. 142/90, dopo la quale è rimasto come normativa base in materia di servizi
comunali.
In questa fase risulta particolarmente evidente la funzione “utilitaristica” attribuita alle acque,
attribuendo la caratteristica di bene “pubblico” alle sole acque che hanno o possono acquistare
l’attitudine ad un uso pubblico, indipendentemente dalla origine fisica. Questo concetto è stato
superato solo con la Legge 36 del 1994 (Legge Galli), che estende la caratteristica di bene pubblico
a tutte le acque (Art. 1, comma 1: “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché‚ non estratte
dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata
secondo criteri di solidarietà.”)
Nel tempo, l’esigenza di base si viene comunque rappresentando come necessità di razionalizzare al
meglio l'uso della risorsa idrica, ma anche la necessità di introdurre una legislazione legata alla
tutela del suolo. Si pubblica così la L. 148/52, poi la L. 11/62, quindi la L. 632/67, finalizzate alla
pianificazione della regolazione delle acque, che avviano una notevole fase di intervento sul
territorio, praticamente non ancora conclusa tramite i successivi interventi legislativi. La vera
pianificazione della risorsa idrica ad uso potabile si materializza, però, con la 129/63, che introduce
concreti criteri di salvaguardia quantitativa delle risorse idropotabili, sfruttando un nuovo strumento
pianificatorio, il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti per tutto il territorio dello Stato. In
questa fase di pianificazione l’orizzonte temporale previsto è stato il 2015, permettendo di
realizzare la pianificazione per il successivo cinquantennio.
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La successiva fase legislativa si struttura tra gli anni ’70 ed ’80, in un quadro socio economico ben
diverso. Finalmente si prende coscienza delle acque non solo nella loro tutela quantitativa, ma
anche e soprattutto degli aspetti qualitativi. È comunque evidente che anche la semplice tutela
quantitativa, con la 129/63, rappresentava un fondamentale passo avanti rispetto al precedente
regime di vuoto legislativo.
Sulla spinta fornita poi dalla nascita del movimento ecologista, la prima legge di “polizia” delle
acque è pubblicata in Italia nel 1976. Si tratta della legge “Merli” (319/76), che ha mantenuto tutta
la sua validità fino alla recente pubblicazione del nuovo testo sulle acque (152/99). La legge Merli
tendeva a fronteggiare le situazioni di inquinamento da scarichi, regolamentando le immissioni nei
corpi idrici e introducendo sanzioni penali a tutela delle acque. La 319/76 doveva assumere la forza
di una legge operativa e in fase propositiva prevedeva anche finanziamenti al risanamento sanitario
degli scarichi civili, ma la componente finanziaria fu stralciata in fase di discussione parlamentare,
creando essenzialmente uno strumento di “polizia”, come è stata definita all’inizio di questo
capoverso.
Con la legge n.153/81 viene apportata una modifica che superava l’introduzione di complessi
canoni fiscali per i servizi di fognatura e depurazione, previsti dalla 319/76, adottando il più
semplice metodo tariffario, applicato dai gestori del servizio di distribuzione idrica.
Successivamente e sulla spinta della normativa comunitaria, che comincia ad essere particolarmente
abbondante e completa dagli anni ’70, viene emanata una nuova serie di norme di carattere
ambientale, basate su un concetto di inquinamento finalizzato all’uso della risorsa. La definizione
utilitaristica dell’impatto ambientale, propria di questa normativa, ha spesso creato difficoltà ad
interfacciare questa materia legislativa con l’applicazione di altre norme, quali quelle relative alla
tutela della biodiversità o degli ecosistemi.
In questa fase si attua la direttiva CEE 75/440, tramite il DPR 515/82, che definisce le
caratteristiche delle acque potabili, e successivamente il DPR 236/88, che attua la Direttiva CEE
80/778. Questo atto si sviluppa essenzialmente su due binari, da una parte la definizione delle
caratteristiche qualitativi delle acque potabili, dall’altra la tutela delle risorse idriche.
Altro importante atto europeo, nel quadro degli atti idro - sanitari è la Direttiva CEE 91/271,
recepita con la legge 135/91, che regola, in base ai criteri comunitari, la gestione ed il trattamento
delle acque reflue urbane. Sul tema in esame altra integrazione alla Merli si è avuta con la Legge
172/95, che recepisce la direttiva CEE 91/271, che tratta la disciplina degli scarichi delle fognature
pubbliche e degli insediamenti civili che non recapitano in pubbliche fognature, sotto il profilo
tecnico e penale.
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Il quadro si conclude con il recente Decreto Legislativo 152/99, che abroga completamente la
Legge Merli, introducendo grosse novità, anche da un punto di vista penale sulla gestione delle
scarichi. L’atto, da un punto di vista giudiziario, risulta molto più operativo. Si abbandona la
caratterizzazione del corpo idrico ricettore e si concentra l’attenzione sulle caratteristiche dello
scarico, andando ad analizzare solo i casi di scarichi diretti, demandando tutti i casi di scarichi
indiretti al decreto Ronchi, in qualità di rifiuti “liquidi”.
In questa evoluzione si inserisce anche un’altra legge importante per l’attuale sistema di gestione
delle acque che è la legge n.36/94 altrimenti detta “legge Galli”.
Tale norma ha introdotto il concetto che tutte le acque, indipendentemente dalla loro origine fisica,
sono un bene pubblico dotato anche di una propria valenza economica.
Ciò in base alla considerazione che la quantità di questa risorsa per uso umano non è illimitata e che
quindi è necessario sviluppare una forma di gestione razionale della stessa, in grado di
autosostenersi anche economicamente, al fine di rispettare l’assunto fondamentale che “qualsiasi
uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire
di un integro patrimonio ambientale” (art.1, c.2).
A tal fine la legge in questione ha previsto l’istituzione degli Ambiti Territoriali Ottimali quali
porzioni di territorio a scala ottimale in termini di area ed utenti serviti.
Al governo della risorsa è stata posta l’Autorità d’Ambito, attraverso un percorso di trasformazione
affidato al coordinamento delle Regioni.
In un siffatto contesto si ritrovano le disposizioni dell’art. 141 della l. 388/00 che assegna alle
Autorità d’ATO, ove costituite, il compito di predisporre, entro il termine di 90 gg. dall’emanazione
della stessa, il programma di interventi urgenti di che trattasi.
Tale piano viene redatto a “stralcio” e con gli stessi effetti del Piano d’Ambito previsto dall’art. 11,
c.3 della l.36/94.
Appare infine utile specificare che si deve intendere, secondo quanto stabilito dal d. lgs. n.152/99 e
dalla normativa vigente in materia:
- Abitanti equivalenti: il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica
di ossigeno (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno. Tale definizione tecnica è
stata poi tradotta operativamente secondo quella espressa nel capitolo successivo.
- Acque reflue domestiche: acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale
e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività
domestiche.
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- Acque reflue industriali: qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici o
installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle
acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento.
- Acque reflue urbane: acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue
domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in
reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato.
- Agglomerato: area in cui la popolazione ovvero le attività economiche sono
sufficientemente concentrate così da rendere possibile, e cioè tecnicamente ed
economicamente realizzabile anche in rapporto ai benefici ambientali conseguibili, la
raccolta ed il convogliamento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o
verso un punto di scarico finale.
- Scarico: qualsiasi immissione diretta tramite condotta di acque reflue liquide,
semiliquide e comunque convogliabili nelle acque superficiali e sul suolo, nel sottosuolo
e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a
preventivo trattamento di depurazione.
- Trattamento appropriato: il trattamento delle acque reflue urbane mediante un
processo ovvero un sistema di smaltimento che dopo lo scarico garantisca la conformità
dei corpi idrici recettori ai relativi obiettivi di qualità ovvero sia conforme alle
disposizioni del d.lgs. n. 152/99.
- Trattamento primario: il trattamento delle acque reflue urbane mediante un processo
fisico ovvero chimico che comporti la sedimentazione dei solidi sospesi, ovvero
mediante altri processi a seguito dei quali il BOD5 delle acque reflue in arrivo sia ridotto
almeno del 20% prima dello scarico e i solidi sospesi totali delle acque reflue in arrivo
siano ridotti almeno del 50%.
- Trattamento secondario: il trattamento delle acque reflue urbane mediante un processo
che in genere comporta il trattamento biologico con sedimentazioni secondarie, o un
altro processo in cui vengano rispettati i requisiti di cui alla tabella 1 dell’allegato 5 del
d.lgs. n 152/99.
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4. Metodologia di lavoro adottata
Come già sommariamente indicato in premessa si è suddiviso il lavoro nelle seguenti fasi:
a) definizione degli abitanti equivalenti. Per ogni comune dell’ATO2 si rende necessario
calcolare il numero degli abitanti equivalenti. Questi devono essere intesi come somma
dei residenti, dei fluttuanti e degli abitanti equivalenti derivanti da attività non
residenziali in relazione alla loro incidenza sugli scarichi civili. Il metodo di calcolo
della popolazione equivalente complessiva è riportato in dettaglio nel cap. 5
b) Classificazione dei comuni ai fini dell’individuazione delle aree interessate al piano.
Questa condizione viene verificata sulla base della popolazione equivalente complessiva
e dei singoli agglomerati, sulla presenza o meno di effluenti in aree sensibili e
sull’eventuale interconnessione dei sistemi fognari e depurativi. Il metodo seguito e le
relative risultanze sono illustrati nel cap. 6
c) Verifica della situazione fognaria e depurativa. In tutti i comuni interessati si è verificata
la situazione fognaria e depurativa, per poter procedere alla definizione delle eventuali
carenze, come meglio illustrato nel cap.7
d) Definizione delle opere da realizzare. Una volta eseguita la verifica della situazione
fognaria e depurativa è stato possibile procedere, per come meglio illustrato nel succ.
cap. 8 alla individuazione delle opere da inserire nel presente piano.
e) Quantificazione degli interventi. Si è provveduto ad effettuare una stima di massima del
costo degli interventi previsti, sia sulla base dei costi previsti dalle amministrazioni
locali, sia sulla base di stime parametriche, il tutto per come meglio specificato al succ.
cap. 9
f) Programmazione temporale ed economica. Si è affrontato, per come meglio illustrato
nel successivo cap. 10 il problema della programmazione degli interventi e delle relative
modalità attuative degli stessi.
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5. Definizione della popolazione equivalente degli agglomerati.
Analisi generale
Dall'analisi dei dati censuari dell'ISTAT dal 1961 al 1991 si nota che negli ultimi trenta anni vi sia
un aumento della popolazione residente di circa il 25% caratterizzato però da una progressiva
riduzione del tasso medio annuo di incremento.
Inoltre, mentre per la popolazione residente della città di Roma si registra un progressivo calo,
(dalle circa 2.857.000 unità del 1978 si è passati ai 2.702.000 unità del 1995) si è assistito ad un
aumento della popolazione nei Comuni dell'hinterland.
Tra il 1981 ed il 1996 si osserva il massimo decremento della popolazione (- 24%) nelle
circoscrizioni centrali, mentre in quelle intermedie il decremento è meno evidente ( -15%), mentre
nelle circoscrizioni periferiche esterne al contrario si registra un incremento insediativo del 9%.
Il carico demografico nelle tre grandi aree è così ripartito, il 14% nelle zone centrali, il 30% in
quelle intermedie ed il 56% in quelle esterne.
Conseguentemente, le densità territoriali nelle varie zone, negli ultimi anni, risultano variate: nella
zona centrale dai 127 residenti per ettaro del 1981 si è passati ai 96 abitanti per ettaro del 1996,
nelle aree intermedie la densità territoriale è passata da 40 a 34 abitanti, mentre nelle aree esterne,
nonostante l'incremento della popolazione, considerata la relativa rarefazione dei processi di
urbanizzazione, la densità territoriale ha avuto un minimo incremento dai 14 abitanti del 1981 è
passata a 16.
Per quanto riguarda l’hinterland tra i Comuni che hanno avuto incrementi maggiori di sviluppo
demografico nel periodo 1981-1997 spiccano Ardea (159%), Cerveteri (101%), Ladispoli (97%) e
Anguillara (94%).
Sino al 1981 era Roma che registrava un bilancio migratorio positivo con i Comuni dell' hinterland
(3 emigranti romani contro 100 immigrati dall' hinterland). Dal 1981 al 1993 la tendenza si
capovolge (139 emigranti romani contro 100 immigrati).
Tra i Comuni che hanno ricevuto un contributo netto positivo di sviluppo immigratorio da Roma ci
sono in ordine: Cerveteri, Ardea, Mentana, Ladispoli, Anguillara e Pomezia.
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Per quanto riguarda il bilancio degli spostamenti dei pendolari il saldo è sicuramente positivo per
Roma. Infatti circa 36.000 romani si dirigono giornalmente verso i Comuni dell' hinterland a fronte
dei circa 139.000 pendolari che dai Comuni si dirigono verso Roma.
Gestione dei dati sulla popolazione
Sono state rese omogenee le schede monografiche in cui sono state riportate le informazioni fornite
dalle amministrazioni dei Comuni dell’ATO2 interessati dalle opere di primo stralcio, secondo una
medesima logica, in modo da poter effettuare una previsione degli investimenti necessari per
completare le esigenze attuali ancora non del tutto soddisfatte e per garantire il fabbisogno futuro
che si verrà a generare con lo sviluppo demografico o comunque al mutare delle necessità della
popolazione.
Poiché spesso, a causa di una limitata conoscenza delle infrastrutture diffuse nel territorio, diversi
Comuni non sono stati in grado di fornire i dati richiesti nelle schede consegnate durante la
ricognizione, si sono dovute effettuare alcune assunzioni.
Ciò è tanto più vero per la stima della popolazione attualmente servita dalle infrastrutture presenti,
che rappresenta una premessa fondamentale per una stima dei fabbisogni da soddisfare.
Prima di entrare in merito alla metodologia adottata per la stima degli interventi occorre quindi
soffermarci su alcune riflessioni relative agli aspetti demografici.
Per non incorrere in grossolani errori di proiezione, si è preferito non effettuare previsioni
demografiche oltre il 2015, anche per studi che possano riguardare periodi superiori. Questo sulla
base di una controtendenza registrata negli ultimi anni in cui il tasso di crescita è stato pressoché
nullo. Inoltre per il 2015 si è fatta l’assunzione che tutte le opere previste dagli strumenti urbanistici
dei Piani Regolatori possano essere eseguiti o comunque rimangano tali per i vari Comuni anche
oltre questa data.
La popolazione equivalente complessiva è stata calcolata come somma dei residenti, dei fluttuanti
e degli equivalenti derivanti da attività industriali. Per i residenti si è fatto riferimento ai dati ISTAT
già analizzati ed elaborati nel corso della ricognizione.
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Ben più complessa risulta l’individuazione della popolazione fluttuante, per la cui determinazione
sono state prese in considerazione e confrontate le seguenti fonti di dati:
- popolazione fluttuante dichiarata dai comuni nel censimento del ’96, effettuato ai fini della
redazione del PRGA, comprendente la popolazione fluttuante giornaliera e stagionale;
- popolazione fluttuante dichiarata dai comuni nella ricognizione.
- numero di abitazioni non occupate nei vari comuni desunte dal censimento ISTAT ’91; da
questo, attribuendo una capacità di 3 abitanti per abitazione, si è stimato il numero massimo
di fluttuanti che potenzialmente possono essere accolti da ciascun comune.
Ai fini del presente lavoro è stata considerata la popolazione fluttuante totale, cioè la somma di
quella stagionale e di quella giornaliera, contrariamente a quanto fatto nella redazione del PRGA
dove sono stati considerati i fluttuanti medi, cioè ridotti con un coefficiente funzione del tipo di
fluttuanti (stagionali, giornalieri per motivi di lavoro, giornalieri per motivi di studio) e del comune
(es. comuni “marittimi”).
La scelta fatta nella redazione del PRGA è stata dettata dall’esigenza di conoscere il fabbisogno
medio annuo della risorsa idrica ai fini di un corretto dimensionamento degli acquedotti e delle fonti
di approvvigionamento.
La diversa esigenza di questo lavoro atto a garantire il servizio idrico-sanitario comunque anche nei
periodi di maggiore addensamento della popolazione, ha imposto la scelta di considerare per intero
la popolazione fluttuante totale. In questo caso la mancata distinzione in popolazione fluttuante
stagionale e lavorativa, dato peraltro non disponibile nella ricognizione effettuata ai fini del presente
piano, probabilmente è cautelativa anche se la possibilità di sovrapposizione dei fluttuanti stagionali
e lavorativi, se pur per brevi periodi, non può essere esclusa.
Poiché i dati sulla popolazione fluttuante forniti dai comuni nel censimento PRGA del ’96 e nelle
ultime ricognizioni sono spesso risultati discordanti o mancanti in una delle due fonti se non
addirittura in entrambe, la popolazione fluttuante è stata così determinata:
nel caso in cui erano presenti i dati in entrambe le fonti (censimento ’96 e ricognizioni) questi sono
stati confrontati, usando i seguenti criteri:
1. Se il rapporto tra i due dati era maggiore di 0,5 (dati considerati concordi) è stata
considerata la popolazione fluttuante dichiarata nella ricognizione, poiché dato più
recente (dati ‘97-’99);
2. Se il rapporto tra i due dati era minore di 0,5 (dati considerati discordanti) essi sono stati
confrontati con il dato stimato dalle abitazioni non occupate, ed è stata considerato il
dato disponibile il cui rapporto con il numero stimato è risultato minore.
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- nel caso in cui il dato sulla popolazione fluttuante era assente in una delle due fonti è stato
considerato l’unico dato presente;
- nel caso di assenza di entrambi i dati, nel censimento del PRGA e nelle ricognizioni, è stata
assunta come popolazione fluttuante il numero stimato attraverso le abitazioni non occupate
ISTAT ’91.
Nella Tab. 1 vengono confrontati i dati sulla popolazione fluttuante del PRGA e del Piano
d'Ambito.
Abitanti in centri e nuclei
Per quanto concerne la popolazione allacciata alla rete fognante ed agli impianti di depurazione
occorre distinguere i centri e nuclei delle zone più urbanizzate dalle zone denominate “case sparse”,
non essendo tali zone generalmente servite da una rete fognaria, ed essendo la depurazione dei
liquami di scarico demandata a fosse settiche o a sistemi quali, nei casi più fortunati,
fitodepurazione o subirrigazione.
Sono stati assimilati alle case sparse anche quei piccoli centri e nuclei, i quali presentino un numero
di abitanti inferiori a quelli delle case sparse e comunque non superiori a 350 abitanti.
La suddivisione degli abitanti in centri, nuclei e case sparse è disponibile per il censimento ISTAT
’91. I dati da esso desunti sono stati riportati proporzionalmente alla popolazione ISTAT ’97.
Anche per la popolazione fluttuante si è ipotizzato che parte di essa vada ad occupare le case ed i
nuclei sparsi, nello stesso rapporto degli abitanti residenti.
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Tab. 1 - Confornto fra i dati della popolazione fluttuante.
Dati del PRGA Dati forniti
dai ComuniDati ISTAT'91
Comune Fluttuanti
stagionali
Fluttuanti
giornalieri
Fluttua
nti totali
(PRGA)
Popolazion
e fluttuante
dichiarata
Abitazioni
non
occupate
Fluttuanti
presunti
(ISTAT’91)
Fluttuanti
considerati
Affile 1500 1500 1000 472 1.416 1000
Agosta 4050 4050 1500 448 1.344 1500
Albano Laziale 3000 3000 0 1130 3.390 3000
Allumiere 500 500 200 636 1.908 500
Anguillara Sabazia 1000 3000 4000 6000 891 2.673 6000
Anticoli Corrado 1300 200 1500 2500 469 1.407 2500
Arcinazzo Romano 533 533 9500 1359 4.077 9500
Ardea 8000 15385 46.155 8000
Ariccia 1200 1200 801 2.403 1200
Arsoli 1000 1000 2500 440 1.320 1000
Artena 3000 3000 530 1.590 3000
Bellegra 500 500 806 2.418 500
Bracciano 2200 800 3000 2000 1111 3.333 2000
Camerata Nuova 600 200 800 900 386 1.158 900
Canale Monterano 300 60 360 400 317 951 400
Canterano 500 500 800 231 693 800
Capena 200 200 500 326 978 500
Capranica Prenestina 1300 1300 562 1.686 1300
Carpineto Romano 2615 2615 957 2.871 2615
Casape 215 215 1000 77 231 215
Castel Gandolfo 100 100 500 295 885 500
Castel Madama 1696 1696 1200 632 1.896 1200
Castel San Pietro
Romano
250 250 350 123 369 350
Castelnuovo di Porto 100 400 500 242 726 500
Cave 1700 1700 1093 3.279 1700
Cerreto Laziale 1000 300 1300 327 981 1300
Cervara di Roma 2300 2300 2200 955 2.865 2200
Cerveteri 70000 10000 80000 60000 9214 27.642 60000
Ciampino 1000 1000 1116 1088 3.264 1116
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Dati del PRGA Dati forniti
dai ComuniDati ISTAT'91
Comune Fluttuanti
stagionali
Fluttuanti
giornalieri
Fluttua
nti totali
(PRGA)
Popolazion
e fluttuante
dichiarata
Abitazioni
non
occupate
Fluttuanti
presunti
(ISTAT’91)
Fluttuanti
considerati
Ciciliano 2000 280 2280 3000 402 1.206 3000
Cineto Romano 800 800 1000 142 426 1000
Civitavecchia 15000 15000 8000 1453 4.359 8000
Civitella San Paolo 120 120 100 232 696 100
Colleferro 3000 3000 862 2.586 3000
Colonna 700 100 800 74 222 800
Fiano Romano 300 300 1000 282 846 1000
Filacciano 200 200 150 119 357 150
Filettino 8000 2625 7.875 8000
Fiumicino 5000 - 24525
Formello 200 100 300 500 507 1.521 500
Frascati 1800 1800 0 424 1.272 1800
Gallicano nel Lazio 739 739 700 260 780 700
Gavignano 200 20 220 315 945 220
Genazzano 400 400 830 2.490 400
Genzano di Roma 3000 3000 1196 3.588 3000
Gerano 500 500 100 498 1.494 500
Gorga 350 500 850 152 456 850
Grottaferrata 4000 1000 5000 826 2.478 5000
Guidonia Montecelio 1200 3300 4500 2481 7.443 4500
Jenne 5000 200 5200 5000 452 1.356 5000
Labico 300 300 397 1.191 300
Ladispoli 60000 10000 70000 45000 10419 31.257 45000
Lanuvio 1846 1846 695 2.085 1846
Lariano 1500 1500 1000 553 1.659 1000
Licenza 1000 1000 1000 350 1.050 1000
Mandela 350 350 500 161 483 500
Manziana 10000 10000 2000 712 2.136 2000
Marano Equo 3200 3200 2000 319 957 2000
Marcellina 900 100 1000 258 774 1000
Marino 1120 3.360 3360
Mentana 3000 3000 1223 3.669 3000
Monte Porzio Catone 2000 2000 4000 8300 549 1.647 4000
Montecompatri 2500 2500 5000 8040 920 2.760 8040
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Dati del PRGA Dati forniti
dai ComuniDati ISTAT'91
Comune Fluttuanti
stagionali
Fluttuanti
giornalieri
Fluttua
nti totali
(PRGA)
Popolazion
e fluttuante
dichiarata
Abitazioni
non
occupate
Fluttuanti
presunti
(ISTAT’91)
Fluttuanti
considerati
Montelanico 600 200 800 597 1.791 800
Monterotondo 3000 3000 549 1.647 3000
Morlupo 2500 2500 2000 104 312 2000
Nazzano 250 150 400 30 81 243 400
Nemi 1000 1000 283 849 1000
Olevano Romano 1415 1415 532 1.596 1415
Oriolo Romano 1300 1300 300 365 1.095 1300
Palestrina 1360 4.080 4080
Percile 800 800 1000 128 384 1000
Pisoniano 700 700 1000 496 1.488 1000
Poli 410 410 600 317 951 600
Pomezia 10937 32.811 32811
Ponzano Romano 1000 1000 100 222 666 1000
Riano 400 251 753 400
Rignano Flaminio 1500 1500 100 505 1.515 1500
Riofreddo 2200 2200 2300 - 2300
Rocca Canterano 500 500 1000 263 789 1000
Rocca di Cave 2000 2000 366 1.098 2000
Rocca di Papa 5000 5000 1329 3.987 5000
Rocca Priora 3000 7000 10000 3225 522 1.566 10000
Rocca Santo Stefano 686 686 900 457 1.371 900
Roccagiovine 200 200 250 112 336 250
Roiate 400 400 60 238 714 400
Roma 250000 134035 402.105 250000
Roviano 1200 300 1500 1400 237 711 1400
Sacrofano 1000 1000 500 212 636 500
Sambuci 300 300 700 331 993 700
San Cesareo 2000 1000 3000 820 2.460 3000
San Gregorio da
Sassola
385 385 100 142 426 385
San Polo dei Cavalieri 3000 3000 5500 701 2.103 5500
San Vito Romano 1492 1492 529 1.587 1492
Santa Marinella 50000 15000 65000 40000 8393 25.179 40000
Sant'Angelo Romano 300 300 220 660 300
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Dati del PRGA Dati forniti
dai ComuniDati ISTAT'91
Comune Fluttuanti
stagionali
Fluttuanti
giornalieri
Fluttua
nti totali
(PRGA)
Popolazion
e fluttuante
dichiarata
Abitazioni
non
occupate
Fluttuanti
presunti
(ISTAT’91)
Fluttuanti
considerati
Sant'Oreste 1000 1000 400 430 1.290 1000
Saracinesco 900 100 1000 650 315 945 650
Segni 2000 2000 1509 4.527 2000
Subiaco 6910 10000 16910 1000 2880 8.640 16910
Tivoli 2000 2000 1372 4.116 2000
Tolfa 2000 2000 2000 828 2.484 2000
Torrita Tiberina 600 600 91 273 600
Trevi nel Lazio 12000 1860 5.580 12000
Trevignano Romano 2500 500 3000 1000 787 2.361 3000
Vallepietra 900 100 1000 1500 305 915 1500
Valmontone 2053 2053 783 2.349 2053
Vejano 2000 2000 0 338 1.014 2000
Velletri 2500 2500 0 2683 8.049 2500
Vicovaro 200 200 250 363 1.089 250
Zagarolo 2000 2000 0 1240 3.720 2000
La stima degli abitanti equivalenti industriali è stata effettuata sulla base dei dati ISTAT rilevati al
1991 (ultimo dato disponibile) con delle correzioni derivanti dall’analisi delle tipologie delle attività
per come classificate dall’ISTAT e del loro impatto sulla produzione di acque reflue. Inoltre si è
tenuto conto del fatto che, poiché i principali agglomerati industriali sono provvisti di autonomo
trattamento, gli abitanti equivalenti che hanno incidenza sono solamente quelli provenienti da
attività integrate con il tessuto urbano e non concentrate in specifiche aree industriali. I dati per
come elaborati complessivamente sono stati riportati nella Tab. 2 seguente.
Nota: per il calcolo della popolazione fluttuante presunta in funzione delle abitazioni non occupate si è considerato un
valore di 3 abitanti per abitazione non occupata. Per il Comune di Fiumicino la popolazione fluttuante è stata stimata, in
assenza di dati, sulla base della popolazione fluttuante rilevata nel Comune di Roma prima della separazione
amministrative.
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Tab. 2 - Riepilogo degli abitanti
COMUNE Residenti ISTAT 97
Fluttuanti Adottati
Totale (Res. + Flutt.
Adottati)
Abitanti Equivalenti da altre attività
Totale (Res. + Flutt. Adottati
+ Ab. Eq.)
Residenti Centri e Nuceli
Residenti Centro
Maggiore Affile 1.751 1.000 2.751 329 3.080 1.668 1.668Agosta 1.668 1.500 3.168 6 3.174 1.248 1.248Albano Laziale 34.144 3.000 37.144 18.785 55.929 31.085 24.808Allumiere 4.310 500 4.810 873 5.683 4.246 3.881Anguillara Sabazia 12.884 6.000 18.884 5.533 24.417 11.255 10.852Anticoli Corrado 931 2.500 3.431 315 3.746 779 779Arcinazzo Romano 1.423 9.500 10.923 547 11.470 1.315 1.315Ardea 26.391 8.000 34.391 25.385 59.776 21.080 10.544Ariccia 18.241 1.200 19.441 40.132 59.573 18.074 18.074Arsoli 1.595 1.000 2.595 325 2.920 1.579 1.547Artena 11.268 3.000 14.268 4.046 18.314 10.693 8.493Bellegra 3.114 500 3.614 873 4.487 2.323 2.323Bracciano 13.558 2.000 15.558 5.608 21.166 10.698 9.759Camerata Nuova 501 900 1.401 233 1.634 491 455Canale Monterano 3.188 400 3.588 212 3.800 2.630 1.985Canterano 400 800 1.200 1.161 2.361 347 347Capena 5.718 500 6.218 4.282 10.500 4.396 3.820Capranica Prenestina 323 1.300 1.623 77 1.700 323 229Carpineto Romano 5.073 2.615 7.688 748 8.436 4.909 4.909Casape 811 215 1.026 77 1.103 778 778Castel Gandolfo 7.854 500 8.354 3.024 11.378 7.403 4.149Castel Madama 6.666 1.200 7.866 1.924 9.790 6.066 6.066Castel San Pietro Romano 756 350 1.106 622 1.728 711 464Castelnuovo di Porto 6.995 500 7.495 2.646 10.141 5.477 2.701Cave 9.299 1.700 10.999 1.720 12.719 7.266 6.831Cerreto Laziale 1.076 1.300 2.376 1.336 3.712 1.016 1.016Cervara di Roma 486 2.200 2.686 0 2.686 358 303Cerveteri 24.448 60.000 84.448 8.194 92.642 19.464 12.138
28
AUTORITÀ ATO 2
Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
COMUNE Residenti ISTAT 97
Fluttuanti Adottati
Totale (Res. + Flutt.
Adottati)
Abitanti Equivalenti da altre attività
Totale (Res. + Flutt. Adottati
+ Ab. Eq.)
Residenti Centri e Nuceli
Residenti Centro
Maggiore Ciampino 36.464 1.116 37.580 8.037 45.617 35.242 35.242Cineto Romano 571 1.000 1.571 2 1.573 570 570Ciciliano 1.147 3.000 4.147 79 4.226 911 911Civitavecchia 51.596 8.000 59.596 21.154 80.750 51.201 48.532Civitella San Paolo 1.529 100 1.629 300 1.929 1.275 1.275Colleferro 21.586 3.000 24.586 16.029 40.615 21.353 20.428Colonna 3.249 800 4.049 1.535 5.584 3.096 3.096Fiano Romano 7.499 1.000 8.499 3.092 11.591 6.731 6.731Filacciano 475 150 625 79 704 321 321Filettino 603 8.000 8.603 563 9.166 600 572Fiumicino 50.178 24.525 74.703 74.703 47.569Formello 8.986 500 9.486 2.997 12.483 5.183 3.323Frascati 20.914 1.800 22.714 10.892 33.606 20.122 20.122Gallicano nel Lazio 4.157 700 4.857 718 5.575 2.029 2.029Gavignano 1.715 220 1.935 1.541 3.476 916 917Genazzano 5.383 400 5.783 1.604 7.387 4.592 4.592Genzano di Roma 22.211 3.000 25.211 14.042 39.253 20.570 20.112Gerano 1.215 500 1.715 241 1.956 854 854Gorga 750 850 1.600 160 1.760 726 636Grottaferrata 17.641 5.000 22.641 1.058 23.699 15.753 15.753Guidonia Montecelio 65.775 4.500 70.275 34.865 105.140 63.174 16.787Jenne 524 5.000 5.524 0 5.524 485 485Labico 3.147 300 3.447 81 3.528 2.272 2.272Ladispoli 24.235 45.000 69.235 3.465 72.700 22.851 20.868Lanuvio 9.151 1.846 10.997 6.654 17.651 6.819 5.064Lariano 9.500 1.000 10.500 1.060 11.560 9.498 9.498Licenza 930 1.000 1.930 775 2.705 770 770Mandela 709 500 1.209 397 1.606 696 696Manziana 5.949 2.000 7.949 1.104 9.053 5.370 5.370Marano Equo 774 2.000 2.774 77 2.851 774 774
29
AUTORITÀ ATO 2
Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
COMUNE Residenti ISTAT 97
Fluttuanti Adottati
Totale (Res. + Flutt.
Adottati)
Abitanti Equivalenti da altre attività
Totale (Res. + Flutt. Adottati
+ Ab. Eq.)
Residenti Centri e Nuceli
Residenti Centro
Maggiore Marcellina 5.393 1.000 6.393 1.708 8.101 5.051 5.051Marino 35.614 3.360 38.974 19.867 58.841 34.528 34.528Mentana 36.696 3.000 39.696 5.692 45.388 33.627 13.606Monte Porzio Catone 8.141 4.000 12.141 8.329 20.470 7.199 6.000Montecompatri 7.940 8.040 15.980 8.540 24.520 6.678 5.089Montelanico 1.904 800 2.704 308 3.012 1.516 1.516Monterotondo 32.831 3.000 35.831 11.923 47.754 31.739 31.246Morlupo 6.628 2.000 8.628 3.685 12.313 4.968 4.968Nazzano 1.267 400 1.667 404 2.071 730 730Nemi 1.763 1.000 2.763 787 3.550 1.387 1.387Olevano Romano 6.295 1.415 7.710 3.959 11.669 5.893 5.893Oriolo Romano 2.785 1.300 4.085 701 4.786 2.332 2.332Palestrina 17.220 4.080 21.300 3.595 24.895 13.459 11.763Percile 249 1.000 1.249 0 1.249 239 239Pisoniano 838 1.000 1.838 238 2.076 837 837Poli 2.179 600 2.779 250 3.029 1.934 1.934Pomezia 43.642 32.811 76.453 581.175 657.628 41.023 27.041Ponzano Romano 1.038 1.000 2.038 165 2.203 919 919Riano 6.330 400 6.730 5.182 11.912 5.316 4.396Rignano Flaminio 6.532 1.500 8.032 532 8.564 5.595 4.723Riofreddo 772 2.300 3.072 1.456 4.528 744 744Rocca Canterano 268 1.000 1.268 0 1.268 266 194Rocca di Cave 361 2.000 2.361 0 2.361 267 267Rocca di Papa 12.521 5.000 17.521 1.416 18.937 11.480 11.480Rocca Priora 9.694 10000 19.694 850 20.544 9.337 1.380Rocca Santo Stefano 1.021 900 1.921 160 2.081 917 917Roccagiovine 286 250 536 0 536 263 263Roiate 817 400 1.217 0 1.217 804 804Roma 2.653.245 250.000 2.903.245 1.364.287 4.267.532 2.631.199 2.631.199Roviano 1.441 1.400 2.841 470 3.311 1.402 1.402
30
31
COMUNE Residenti ISTAT 97
Fluttuanti Adottati
Totale (Res. + Flutt.
Adottati)
Abitanti Equivalenti da altre attività
Totale (Res. + Flutt. Adottati
+ Ab. Eq.)
Residenti Centri e Nuceli
Residenti Centro
Maggiore Sacrofano 5.434 500 5.934 799 6.733 3.562 2.458Sambuci 895 700 1.595 393 1.988 886 886San Cesareo 9.067 3.000 12.067 2.150 14.217 7.686 7.686San Gregorio da Sassola 1.529 385 1.914 522 2.436 1.460 1.460San Polo dei Cavalieri 2.271 5.500 7.771 83 7.854 2.080 1.861San Vito Romano 3.367 1.492 4.859 1.841 6.700 3.333 3.333Santa Marinella 15.510 40.000 55.510 1.328 56.838 14.599 13.799Sant'Angelo Romano 2.817 300 3.117 1.227 4.344 1.900 1.900Sant'Oreste 3.455 1.000 4.455 444 4.899 2.631 2.631Saracinesco 151 650 801 0 801 130 130Segni 8.816 2.000 10.816 3.652 14.468 7.086 7.086Subiaco 9.103 16.910 26.013 9.230 35.243 6.585 6.444Tivoli 52.735 2.000 54.735 39.750 94.485 50.222 26.202Tolfa 4.983 2.000 6.983 1.183 8.166 4.876 4.351Torrita Tiberina 911 600 1.511 281 1.792 626 626Trevi nel Lazio 1.979 12.000 13.979 443 14.422 1.934 1.687Trevignano Romano 4.296 3.000 7.296 200 7.496 3.157 3.157
AUTORITÀ ATO 2Lazio Centrale – RomaSegreteria Tecnico Operativa
Vallepietra 408 1.500 1.908 2 1.910 399 399Valmontone 12.640 2.053 14.693 1.706 16.399 11.849 11.849Vejano 2.125 2.000 4.125 86 4.211 1.914 1.914Velletri 20.58048.457 2.500 50.957 71.537 45.339 45.339Vicovaro 4.009 250 4.259 939 5.198 3.866 3.794Zagarolo 11.993 2.000 13.993 1.658 15.651 11.057 8.675
TOTALI 3.696.097 688.283 4.384.380 2.375.792 6.760.172 3.578.827 3.360.597
AUTORITÀ ATO 2
Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
6. Classificazione dei comuni ed individuazione delle aree interessate.
Le aree interessate al presente piano sono state classificate ed individuate sulla base dei seguenti
criteri:
- Popolazione equivalente totale
- Presenza di scarichi in aree sensibili
- Eventuale concorrenza degli scarichi tra due o più comuni.
In tal modo sono stati individuati, come interessate al presente piano, oltre evidentemente ai comuni o
agglomerati con popolazione superiore ai 15.000 ab equivalenti, anche quelli con popolazione
superiore ai 10.000 ma i cui scarichi ricadono in aree sensibili e quelli con popolazione inferiore a
10.000 ab. equivalenti ma i cui scarichi recapitano in sistemi di collettamento o depurazione che
complessivamente servano più di 15.000 abitanti ( o più di 10.000 ab. ma con scarico in aree sensibili.)
Per la determinazione dei comuni ricadenti in aree sensibili si è fatto riferimento alla individuazione
effettuata dalla Regione Lazio e consegnata a questa STO nel corso della riunione del 31/01/01
tenutasi presso l’Assessorato Regionale competente già illustrato nel prec. Capitolo 2
Dalla elaborazione dei dati e soprattutto dall’incrocio tra quelli relativi alla popolazione da una parte,
alla presenza di effluenti in aree sensibili dall’altra, nonché alla interconnessione tra sistemi fognari e
depurativi di più comuni si è definito l’elenco dei comuni interessati al presente piano specificato in
dettaglio nella Tab. 3 seguente:
Tab. 3 - Elenco dei comuni inclusi nel programma di interventi urgenti
Albano Laziale
Anguillara Sabazia
Ardea
Ariccia
Artena
Bracciano
Carpineto
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Segreteria Tecnico Operativa
Castel Gandolfo
Cerveteri
Ciampino
Civitavecchia
Colleferro
Fiumicino
Frascati
Gavignano
Genzano di Roma
Gorga
Grottaferrata
Guidonia Montecelio
Ladispoli
Lanuvio
Manziana
Marino
Mentana
Monte Porzio Catone
Montecompatri
Montelanico
Monterotondo
Oriolo Romano
Palestrina
Pomezia
Rocca di Papa
Rocca Priora
Roma
Santa Marinella
Segni
Subiaco
Tivoli
Trevi nel Lazio
Trevignano Romano
33
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Segreteria Tecnico Operativa
Valmontone
Velletri
Zagarolo
Per quanto concerne la classificazione delle aree interessate in funzione dei singoli interventi si deve
osservare che esiste una differenza sostanziale fra le reti fognarie ed i depuratori. Infatti mentre l’art.
27 riferisce alla popolazione complessiva il limite sulla base del quale calcolare la necessità o meno di
provvedere alla realizzazione o completamento della rete fognaria, l’art. 31 riferisce lo stesso limite
alla popolazione che insiste sui singoli scarichi. In altri termini, ciò significa che, mentre il piano di
interventi sulle fognature deve riguardare tutti i comuni di cui alla tab. 3 della presente relazione,
quello sui depuratori deve riguardare solo quegli impianti che abbiano, nell’ambito dei comuni di cui
alla tab. 3, una potenzialità maggiore o uguale di quanto previsto all’art.31 terzo comma del d.lgs. 152
e succ. modifiche ed integrazioni.
7. Verifica della situazione fognaria e depurativa
In tutti i comuni interessati al presente piano è stata effettuata una accurata verifica dello stato del
sistema fognario e degli impianti di depurazione. Sono state effettuate visite presso tutti i comuni, sia
al fine di aggiornare i dati raccolti con la ricognizione sia al fine di acquisire gli eventuali dati
mancanti. Nel corso dell’aggiornamento si è potuto realizzare, anche grazie alla generale disponibilità
degli amministratori e dei tecnici comunali, una fotografia sufficientemente esatta dello stato attuale
del sistema fognario e depurativo attuale e della programmazione comunale in merito. La massima
attenzione è stata ovviamente accentrata sulla individuazione delle aree urbane non servite da
fognature e sulla presenza di scarichi di fognatura liberi.
Per tutti i depuratori con potenzialità superiore a 15.000 abitanti equivalenti (10.000 per quelli il cui
effluente scarica in aree sensibili) sono stati effettuati degli specifici sopralluoghi al fine di verificare
sia la potenzialità del depuratore in relazione agli abitanti serviti, sia la presenza dei trattamenti
secondari previsti dalla normativa, sia infine la capacità del processo a soddisfare il rispetto dei valori
limite di emissione prescritti dalla tab. 1 dell’all. 5 al d.lgs. n.152/99. Lo svolgimento e l’esito dei
suddetti sopralluoghi sono riportati in dettaglio nella seconda parte della presente relazione.
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Segreteria Tecnico Operativa
I dati dettagliati relativi alla situazione rilevata sono riportati nelle schede monografiche dei singoli
comuni. Si può peraltro in sintesi riassumere la situazione rilevata, in termini di necessità di aree da
servire, secondo i seguenti parametri indicativi generali:
- abitanti (residenti) non allacciati alla fognatura: 206.114, pari al 5,7% del totale residenti in
centri e nuclei
- aree non servite da fognatura: n. 119
- collettori da realizzare: n. 63
- depuratori da adeguare: n. 21
- deficit depurativo: circa 204.000 abitanti complessivi.
8. Definizione delle opere da realizzare
Una volta terminato il lavoro di analisi dello stato di fatto si è proceduto alla pianificazione delle opere
e degli interventi necessari per conseguire gli obiettivi indicati nel precedente paragrafo 1.1
L’individuazione degli interventi è stata effettuata innanzi tutto sulla base delle programmazioni o
progettazioni presenti presso le amministrazioni comunali interessate, spesso dotate di piani e progetti
in merito. Quando non si era in presenza di nessun progetto dell’opera si è provveduto a cercare di
identificarne i parametri maggiormente significativi ai fini del costo da prevedere nella fase di
programmazione economica. In questi casi per quanto riguarda le caratteristiche delle singole opere si
sono effettuate le seguenti ipotesi.
Per Roma:
- reti fognarie speco "tipo VII" o equivalente circolare DN 1.000 mm.
- collettori in cls. di varie sezioni (policentrica, ecc.)
Per i restanti Comuni:
- reti fognarie di diametro medio DN 600 mm, indipendentemente dal materiale in cui sono
costituite le condotte.
- collettori di diametro medio DN 800 mm, indipendentemente dal materiale in cui sono
costituite le condotte.
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Segreteria Tecnico Operativa
Per i depuratori è stata effettuata una valutazione diversa per i potenziamenti necessari per servire la
popolazione attualmente non allacciata gli impianti e l’adeguamento degli stessi ai sensi del d.lgs.
n.152/99.
Nel primo caso sulla base del confronto tra la popolazione residente e fluttuante in centri e nuclei
allacciata agli impianti e la potenzialità degli stessi, è stato calcolato il fabbisogno necessario e a sua
volta confrontato per verificare che il valore dichiarato dal Comune coprisse l’intero fabbisogno. In
caso contrario è stato previsto un ulteriore potenziamento degli impianti di depurazione. Naturalmente
i potenziamenti sono previsti adeguati alla normativa vigente.
Riguardo il secondo caso non è stata effettuata una valutazione media trattandosi di interventi puntuali
generalmente diversi tra loro.
La descrizione dettagliata degli interventi da realizzare è riportata nelle schede monografiche di
ciascun Comune.
Una menzione particolare merita l’intervento previsto dalle Amministrazioni Comunali di Carpineto
Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni, nell’ambito di un accordo programmatico volto alla
tutela ambientale del Sacco e delle sorgenti di Ninfa: trattasi di un collettore intercomunale che si
sviluppa per ca. 25 chilometri con recapito finale ad un costruendo depuratore di potenzialità di 26.000
abitanti.
In sintesi si può quindi osservare che le opere nel loro complesso possono essere così riepilogate:
- reti fognarie a servizio di 119 aree per circa 206.000 abitanti complessivi.
- n. 63 collettori
- adeguamento di n. 21 impianti
- aumento della potenzialità per circa 204.000 abitanti complessivi.
L’elenco completo delle opere da realizzare è comunque riportato nella tab. 4 seguente.
Tab.4 Riepilogo degli interventi
1. Albano Laziale 1. Costruzione collettori località Pavona; 2. Costruzione rete fognaria località Roncigliano Cancelliera; 3. Potenziamento depuratore località Pavona.
2. Anguillara Sabazia 1. Costruzione rete fognaria località Albucceto; 2. Costruzione collettore località Barattoli;
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3. Costruzione collettore località i Grassi; 4. Costruzione rete fognaria località Acqua Claudia; 5. Rifacimento rete fognaria località Cerreto.
3. Ardea 1. Costruzione depuratore località Montagnano; 2. Costruzione collettori località Colle Romito; 3. Ripristino collettori località Colle Romito; 4. Costruzione collettori località comprensorio Castagnola; 5. Costruzione collettore via Laurentina; 6. Sostituzione collettore via Tassi; 7. Prolungamento collettore via Strampelli; 8. Costruzione rete fognaria località la Fossa; 9. Costruzione rete fognaria lungomare Ardeatini; 10. Costruzione rete fognaria località Castagnetta; 11. Completamento rete fognaria località Nuova Florida; 12. Sostituzione condotta spinta a mare; 13. Costruzione collettori località Montagnello; 14. Costruzione rete fognaria località Pescarella e Pian di Frasso; 15. Costruzione rete fognaria località Tor di Bruna.
4. Ariccia 1. Potenziamento depuratore; 2. Rifacimento rete fognaria località centro storico; 3. Costruzione collettore.
5. Artena 1. Costruzione rete fognaria località Macere Colubro; 2. Costruzione rete fognaria località Colle Castellino; 3. Costruzione rete fognaria località Santa Maria Maiotini; 4. Costruzione rete fognaria località Zambuco Valle del Fico; 5. Costruzione rete fognaria località Selvatico; 6. Costruzione rete fognaria località Valle Mola; 7. Costruzione collettore località Valle Mola; 8. Potenziamento depuratore località Valle Schiara.
6. Bracciano 1. Costruzione rete fognaria località Pisciarelli; 2. Costruzione rete fognaria strada per Trevignano Romano; 3. Costruzione rete fognaria Poggio Molara; 4. Costruzione rete fognaria località Castel Giuliano; 5. Separazione acque meteoriche località centro storico.
7. Castel Gandolfo 1. Costruzione collettore; 2. Completamento rete fognaria via della Torretta; 3. Completamento rete fognaria lago Albano; 4. Completamento rete fognaria via Boni; 5. Completamento rete fognaria vicole degli Stazzi; 6. Completamento rete fognaria via di Vigna di Corte; 7. Completamento rete fognaria via Garibaldi; 8. Potenziamento depuratore.
8. Cerveteri 1. Ristrutturazione depuratori Cerenova e Valcanneto;
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2. Costruzione rete fognaria località Sasso; 3. Costruzione rete fognaria località Ceri. a. Adeguamento depuratore località Cerenova.
9. Ciampino 1. Potenziamento depuratore via Morosina; 2. Completamento rete fognaria. a. Adeguamento depuratore località Lucrezia Romana; b. Adeguamento depuratore località Morosina.
10. Civitavecchia 1. Costruzione rete fognaria via Braccianese; 2. Costruzione rete fognaria località la Frasca; 3. Costruzione rete fognaria località Cerreta; 4. Ristrutturazione impianti di sollevamento rete fognaria; 5. Potenziamento depuratore Fiumaretta. .
11. Colleferro 1. Ricostruzione collettore via dei Larici; 2. Ricostruzione e prolungamento collettore via di Vittorio; 3. Ricostruzione rete fognaria località Colleferro Scalo; 4. Eliminazione depuratore. a. Adeguamento depuratore località Valle Sette Due;
12. Fiumicino 1. Costruzione rete fognaria; 2. Costruzione rete fognaria. a. Adeguamento depuratore località Fregene.
13. Frascati 1. Completamento collettori via VIII settembre; 2. Completamento collettori località Macchia di Sotto; 3. Completamento collettori località XXII Rubbia; 4. Completamento collettori località Cisternolo Selvotta; 5. Completamento collettori località Macchia di sopra; 6. Completamento collettori località Selvotta Santissimi Apostoli; 7. Completamento collettori località XXII Rubbia; 8. Completamento collettori località XXII Rubbia; 9. Completamento collettori località XXII Rubbia; 10. Completamento collettori località XXII Rubbia; 11. Completamento collettori località XXII Rubbia.
14. Genzano a. Adeguamento depuratore località Monte Giove.
15. Grottaferrata 1. Costruzione collettore località Bivio; 2. Costruzione collettore via Anagnina; 3. Costruzione collettore via Kennedy. a. Adeguamento depuratore Generale Vicinale.
16. Guidonia Montecelio 1. Costruzione collettore località Anello Montecelio; 2. Costruzione depuratore località La Botte; 3. Costruzione collettore località Lotti Mannaresi;
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4. Completamento rete fognaria località Marco Simone Nuovo; 5. Completamento rete fognaria località Colle Laghetto; 6. Completamento rete fognaria località Marco Simone Vecchio; 7. Completamento rete fognaria località Marco Simone Nuovo.
17. Ladispoli 1. Completamento depuratore; 2. Condotta spinta a mare.
18. Lanuvio 1. Costruzione collettore località Campoleone Pascolare; 2. Costruzione collettori località Campoleone; 3. Costruzione collettore via Gramsci; 4. Costruzione collettore località Verde Privato Nord; 5. Costruzione collettori località Verde Privato Nord; 6. Potenziamento rete fognaria località Centro; 7. Potenziamento depuratore località Pietrara.
19. Manziana 1. Costruzione collettore via Braccianese Claudia; 2. Potenziamento rete fognaria.
20. Marino 1. Completamento rete fognaria località Santa Maria delle Mole Frattocchie; 2. Costruzione rete fognaria confine Castel Gandolfo; 3. Completamento rete fognaria località Centro; 4. Costruzione collettore località Monte Crescenzo Pascolaro; 5. Costruzione collettori località Colonnelle; 6. Costruzione collettore località Capo d’Acqua. a. Adeguamento depuratore località Santa Maria delle Mole.
21. Mentana 1. Costruzione collettore località Vigne Nuove; 2. Costruzione collettore località Vigne Piccole; 3. Costruzione collettore località Casali; 4. Costruzione collettore località Tor Lupara; 5. Costruzione collettore località Tor Lupara 6. Completamento rete fognaria località Santa Lucia; 7. Costruzione depuratore località Vigne Nuove; 8. Costruzione depuratore località Tor Lupara.
22. Monte Porzio Catone 1. Costruzione rete fognaria località Romoli valle Formale; 2. Costruzione rete fognaria località Ponte Grande; 3. Rifacimento collettore.
23. Montecompatri 1. Completamento collettori; 2. Completamento collettori; 3. Completamento collettori; 4. Costruzione rete fognaria località Molara; 5. Costruzione rete fognaria via Casilina – fosso della Marmorelle; 6. Costruzione collettore località Pantano; 7. Manutenzione rete fognaria località Centro.
24. Monterotondo 1. Potenziamento depuratore località Scoppio.
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a. Adeguamento depuratore località Semblera. 25. Oriolo Romano
1. Potenziamento sollevamenti rete fognaria; 2. Separazione acque bianche.
26. Palestrina 1. Costruzione rete fognaria località Cavadasso Fonte Ceciliana; 2. Costruzione rete fognaria località Colle Girello; 3. Costruzione rete fognaria località Quadrelle; 4. Costruzione rete fognaria località Carchitti; 5. Costruzione depuratore località Cavadasso; 6. Costruzione depuratore località Quadrelle; 7. Costruzione depuratore località Carchitti; 8. Potenziamento depuratore località Boccapiana.
27. Pomezia 1. Costruzione rete fognaria località Campobello; 2. Costruzione rete fognaria località via Poma; 3. Costruzione rete fognaria località Tito Speri; 4. Costruzione rete fognaria località Campo Jemini; 5. Costruzione rete fognaria località Castagnetta.
6. Adeguamento depuratore località Fosso delle Crocetta; 7. Adeguamento depuratore località Fosso Pratica. 8. Adeguamento località Capoluogo.
28. Rocca di Papa 1. Completamento rete fognaria località Casalaccio; 2. Completamento collettore località Valle Scura; 3. Completamento rete fognaria località Valle San Lorenzo; 4. Completamento collettore località Colle delle Fate; 5. Completamento rete fognaria località Centro.
29. Rocca Priora 1. Costruzione depuratore località Fosso del Portone; 2. Costruzione rete fognaria e depuratore località Colle di Fuori; 3. Ristrutturazione rete fognaria.
30. Roma 1. Costruzione rete fognaria Capannacce-Case Rosse (parte USOS) 2. Costruzione rete fognaria Casal Boccone - G.R.A. Km 27 3. Costruzione rete fognaria Casal Monastero - via Dante da Maiano 4. Costruzione rete fognaria Castiglione - via Polense km 19 (parte USOS) 5. Costruzione rete fognaria Finocchio - via di Vermicino (parte USOS) 6. Costruzione rete fognaria Fosso di s. Palomba 7. Costruzione rete fognaria Ministero Marina (via della Storta) 8. Costruzione rete fognaria Monte Migliore (parte USOS) 9. Costruzione rete fognaria Palmarola - via Lezzeno 10. Costruzione rete fognaria Palmarola - via Ponderano 11. Costruzione rete fognaria Palmaroletta 12. Costruzione rete fognaria Podere Zara - via Fraconalto (parte USOS) 13. Costruzione rete fognaria Ponte Galeria - via Portuense km 14 14. Costruzione rete fognaria Tenuta di Fioranello 15. Costruzione rete fognaria Tiberina km 2-3 (parte USOS) 16. Costruzione rete fognaria Trigoria - via Trandafilo (parte USOS)
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17. Costruzione rete fognaria Via Appignano (Corcolle est) (parte USOS) 18. Costruzione rete fognaria Via Castel Malnome 19. Costruzione rete fognaria Via colle Pizzuto (Vermicino) 20. Costruzione rete fognaria Via della Falcognana (parte USOS) 21. Costruzione rete fognaria Via della Giustiniana 22. Costruzione rete fognaria Via di Baccanello (Cesano) 23. Costruzione rete fognaria Via di Boccea km 12 24. Costruzione rete fognaria Via Nomentana km 14 25. Costruzione rete fognaria Via Portuense km 13.500 26. Costruzione rete fognaria Monte delle Capre 27. Costruzione collettore add. Nord - est 28. Costruzione collettore Pratolungo 29. Costruzione collettore Crescenza (III, IV, e V lotto) 30. Completamento collettore Marranella 2 31. Costruzione collettore ponte Ladrone (II lotto) 32. Completamento collettore valle Aurelia 33. Costruzione collettore Maglianella V tronco 34. Costruzione collettore Campanelle (Quartaccio) 35. Costruzione collettore Maglianella ( VI tronco) 36. Costruzione collettore Piana del Sole 37. Costruzione depuratore località Isola Farnese. 38. Adeguamento n.6 impianti di depurazione
31. Santa Marinella 1. Costruzione rete fognaria località Perazzeta; 2. Costruzione rete fognaria via Aurelia; 3. Costruzione rete fognaria Santa Severa; 4. Adeguamento impianti sollevamento rete fognaria; 5. Costruzione rete fognaria località Castello di Santa Severa; 6. Rifacimento collettore via Aurelia. a. Adeguamento depuratore Nord; b. Adeguamento depuratore Centro.
32. Subiaco 1. Costruzione rete fognaria località Valle Chiappante; 2. Costruzione collettore e sollevamenti località Valle Chiappante.
33. Tivoli 1. Rifacimento rete fognaria via della Sibilla; 2. Rifacimento rete fognaria via del Duomo; 3. Rifacimento rete fognaria via Rivarola; 4. Rifacimento rete fognaria località Ponte Lucano; 5. Rifacimento rete fognaria via Galli; 6. Rifacimento rete fognaria via Abruzzo; 7. Rifacimento rete fognaria via Paterno; 8. Rifacimento rete fognaria via lago Colonnelle; 9. Rifacimento rete fognaria via Cesare Augusto; 10. Costruzione rete fognaria e depuratore località Capannelle; 11. Potenziamento depuratore località Crocetta Polveriera; 12. Potenziamento depuratore Arce 13. Completamento rete fognaria via Tiburtina.
34. Trevi nel Lazio
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1. Costruzione rete fognaria località Murani; 2. Completamento rete fognaria località Piaggio; 3. Costruzione rete fognaria Altipiani di Arcinazzo.
35. Trevignano Romano 1. Costruzione rete fognaria località Campo l’Olivo.
36. Valmontone 1. Completamento rete fognaria località Colle San Giudico e Colle San Donto; 2. Costruzione rete fognaria località Colle Ciciliano; 3. Costruzione rete fognaria località Colle Valleranno; 4. Costruzione rete fognaria località Colle Fontana VecchiaM 5. Completamento rete fognaria località Cruci; 6. Costruzione rete fognaria località Colle Aschioleto; 7. Costruzione rete fognaria località Colle Canale; 8. Costruzione rete fognaria località Colle Ventrano; 9. Costruzione rete fognaria località Colle Sant’Angelo; 10. Completamento rete fognaria località Colle S. Giovanni; 11. Spostamento sollevamento rete fognaria via Kennedy.
37. Velletri 1. Costruzione collettore; 2. Costruzione rete fognaria; 3. Potenziamento depuratore. a. Adeguamento depuratore comunale.
38. Zagarolo 1. Costruzione rete fognaria località Colle Gentile; 2. Costruzione rete fognaria località Palazzola; 3. Costruzione rete fognaria località Santa Apolloria; 4. Costruzione rete fognaria località Colle del Pero; 5. Costruzione rete fognaria località Colle Lungo; 6. Costruzione rete fognaria località Valle Martella; 7. Costruzione rete fognaria località Cancellata Acqua Traversa; 8. Potenziamento depuratore località Valle Giordano; 9. Costruzione depuratore località Cancellata Acqua nera.
39. Bacino tra i Comuni di Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni 1. Costruzione collettore intercomunale; 2. Costruzione depuratore intercomunale.
9. Quantificazione degli interventi
La quantificazione degli interventi programmati è stata effettuata secondo i seguenti principi:
- nel caso di interventi per i quali erano disponibili progetti o programmi redatti dalle
amministrazioni comunali ci si è attenuti ai valori stimati dalle amministrazioni stesse.
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- nel caso in cui le opere non risultino ancora oggetto di piani o progetti si sono utilizzati i
seguenti :
modelli di costo a) Comuni della Provincia
Rete fognaria locale Per la rete fognaria è stata assunta l’ipotesi di considerare le fognature da realizzare completamente
miste, considerando tubazioni di DN 600. Tale dimensionamento, che potrebbe apparire cautelativo,
tiene in realtà conto dei maggiori importi necessari per gli sporadici casi nei quali si renderà necessario
realizzare fognature separate.
Per le tubazioni con DN 600 il corrispondente costo medio, indipendente dal materiale della tubazione,
è stato assunto pari a 953.000 £/ml, come suggerito dalla pubblicazione di PROAQUA “L’impatto sul
servizio idrico della direttiva CEE 91/271 concernente il trattamento delle acque reflue urbane”. In
questa pubblicazione, infatti, facendosi riferimento alle stime contenute nel Piano Regionale di
Risanamento delle Acque della regione Lombardia (1991), sono indicati i costi aggiornati al ’94 legati
al diametro (in mm) della tubazione secondo la seguente relazione: C=324.000+960xD.
Il valore utilizzato è stato pertanto ricavato dalla suddetta relazione attualizzando i valori al 2000
mediante l’incremento complessivo dei costi unitari dato dall’indice ISTAT, pari a 1.1642.
Collettori/Adduttrici fognarie Con la stessa procedura delle stime impiegate per la rete fognaria locale, per i collettori fognari sono
state considerate tubazioni di DN 800, con un costo unitario assunto pari a 1.156.000 £/ml.
Depuratori Per la valutazione dei costi di realizzazione degli impianti di depurazione è stata operata una
suddivisione in due classi dimensionali: la prima, per impianti con potenzialità superiore a 15.000
ab.eq. (potenzialità media pari a 35.000 ab.eq.); la seconda per potenzialità inferiori a tale limite
(potenzialità media pari a 5.000 ab.eq.). Il corrispondente costo è stato assunto pari a 318.000 £/ab.
per gli impianti ricadenti nella prima classe e pari a 563.000 £/ab per quelli di dimensione inferiore. I
predetti valori sono stati ottenuti dalla pubblicazione già precedentemente descritta di PROAQUA,
nell’ipotesi di realizzare impianti con nitrificazione e denitrificazione con una unità di filtrazione
finale, unità necessaria per adeguare le concentrazioni di COD, BOD e SS in uscita ai limiti più
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restrittivi imposti dal d.lgs.n.152 del 11/05/99. Naturalmente i valori originari, basati su dati risalenti
al ’95, sono stati aggiornati al 2000 mediante l’aggiornamento dall’indice ISTAT, pari a 1.105.
Per quanto riguarda gli interventi necessari per l’adeguamento degli impianti esistenti alle disposizioni
di legge imposte dal d.lgs. n.152 del 11/05/99, si rimanda alla Parte II (par. II.c).
b) Comune di Roma
Rete fognaria locale La stima è stata effettuata nell’eventualità di una fognatura di tipo misto, ipotizzando la posa di
tubazioni ovoidale di tipo VII o l’equivalente circolare DN 1000 per un costo di £1.360.000, rilevato
sempre mediante la curva suggerita da PROAQUA.
Collettori/Adduttrici fognarie Per i collettori/adduttrici fognarie sono stati considerati gli importi di progetto qualora disponibili
presso gli uffici tecnici comunali, mentre per i rimanenti è stato considerato un importo di 6.000.000
£/ml.
Depuratori Ad eccezione dei piccoli impianti di depurazione che saranno realizzati dai consorzi U.S.O.S. e degli
ampliamenti degli impianti principali in corso di ultimazione, è previsto solo la realizzazione
dell’impianto di depurazione a servizio della zona Isola Farnese a Nord-Ovest di Roma. Il costo
previsto per tale impianto, della potenzialità di 10.000 abitanti, è stato stimato con riferimento alla
pubblicazione della PROAQUA già menzionata, considerando una tipologia d’impianto adeguata ai
limiti imposti dal d.lgs. 152/99, dotata di unità di nitro-denitrificazione e di filtrazione finale. Il costo
stimato corrispondente è di circa 4,5 mld.
Il costo dettagliato dei singoli interventi è riportato nelle schede monografiche ed è riassunto, per
comune, nella tab. 5 seguente.
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Tab. 5 - Riepilogo investimenti PIANO STRALCIO Rete Collettori Depuratori progr.
Denominazione Potenziamento Adeguamento
> 15.000 ab. TOTALI senza adeguamento
TOTALI con adeguamento
£ (milioni) £ (milioni) £ (milioni) £ (milioni) £ (milioni) £ (milioni) 1 Albano Laziale 10.000 3.200 5.000 0 18.200 18.2002 Anguillara Sabazia 920 1.265 0 0 2.185 2.1853 Ardea 11.080 5.894 1.390 0 18.364 18.3644 Ariccia 391 236 3.643 0 4.270 4.2705 Artena 8.100 1.100 1.500 0 10.700 10.7006 Bracciano 5.720 0 0 0 5.720 5.7207 Castel Gandolfo 2.500 6.000 700 0 9.200 9.2008 Cerveteri 0 0 1.700 6.134 1.700 7.8349 Ciampino 3.500 0 1.260 3.810 4.760 8.570
10 Civitavecchia 7.034 0 4.500 0 11.534 11.53411 Colleferro 440 946 0 2.208 1.386 3.59412 Fiumicino 7.400 0 0 2.208 7.400 9.60813 Frascati 0 24.400 0 0 24.400 24.40014 Genzano di Roma 0 0 0 3.390 0 3.39015 Grottaferrata 0 454 0 2.390 454 2.84416 Guidonia Montecelio 4.251 1.388 165 0 5.804 5.80417 Ladispoli 0 0 6.200 0 6.200 6.20018 Lanuvio 1.000 2.335 1.000 0 4.335 4.33519 Manziana 1.530 1.387 0 0 2.917 2.91720 Marino 3.465 3.075 0 2.326 6.540 8.86621 Mentana 950 5.570 3.650 0 10.170 10.17022 Monte P. Catone 1.920 642 0 0 2.562 2.56223 Montecompatri 3.311 400 1.985 0 5.696 5.69624 Monterotondo 0 0 400 3.148 400 3.54825 Oriolo Romano 600 0 0 0 600 60026 Palestrina 17.600 0 8.750 0 26.350 26.35027 Pomezia 11.865 0 0 10.074 11.865 21.93928 Rocca di Papa 5.030 1.210 0 1.195 6.240 7.43529 Rocca Priora 2.490 0 2.800 0 5.290 5.29030 Roma 48.484 427.700 4.500 20.280 480.684 500.96431 Santa Marinella 3.041 786 0 4.730 3.827 8.55732 Subiaco 2.000 2.500 0 0 4.500 4.50033 Tivoli 10.235 0 5.000 0 15.235 15.23534 Trevi nel Lazio 6.165 0 0 0 6.165 6.16535 Trevignano Romano 300 0 0 0 300 30036 Valmontone 7.752 0 0 0 7.752 7.75237 Velletri 20.570 5.000 1.400 5.004 26.970 31.97438 Zagarolo 16.505 0 3.460 0 19.965 19.96539 Carpineto Romano,
Gavignano, Gorga, Montelanico, Segni 0 13.000 10.000 0 23.000 23.000
TOT. GENERALE 226.149 508.488 69.003 66.897 803.640 870.537 TOT. SENZA ROMA 177.665 80.788 64.503 46.617 322.956 369.573
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Come emerge dalle schede e dalla tab. 5 l’investimento complessivo previsto è pari a L. 870.537
milioni così suddivisi:
- L. 226.149 milioni per reti fognarie
- L. 508.488 milioni per collettori
- L. 69.003 milioni per aumento potenzialità depurativa
- L. 66.897 milioni per adeguamento depuratori al d.lgs. 152/99
10. Modalità attuative, programmazione temporale ed economica
Gli interventi compresi nel presente piano, anche ai sensi di quanto prescritto dal citato 4° comma
dell’art.141 della L.388/2000 costituiscono uno stralcio del più generale Piano d’Ambito dell’ATO 2.
Lo stato di attuazione dell’affidamento del SII nel nostro ATO è abbastanza definito ed avanzato.
Infatti con delibera 1/99 la conferenza dei Sindaci dell’ATO ha deciso di confermare l’affidamento del
servizio alla ACEA SpA anche per il tramite della soc. mista a ciò dedicata: ACEA ATO2 SpA. Detto
affidamento potrà essere reso operativo e perfezionato dopo l’approvazione, da parte della conferenza
dei sindaci, del piano d’ambito e degli allegati alla convenzione. In considerazione dello stato di
avanzamento della documentazione suddetta, che dovrebbe essere presentata alla conferenza dei
Sindaci entro il giugno di quest’anno, risulta evidente l’assoluta opportunità di non separare le due fasi
e quindi di eseguire anche queste opere urgenti, unitamente a quelle che verranno eventualmente
definite con pari urgenza nel settore dell’alimentazione potabile, nell’ambito dell’affidamento della
concessione del SII ad ACEA SpA.
Peraltro la dimensione economica dell’intervento previsto è tale da non rendere certamente lo stesso
compatibile con il solo strumento tariffario, specie se si considera che a questi interventi si dovranno
aggiungere, a livello di piano d’ambito, quegli interventi necessari per eliminare le situazioni di crisi
idrica riconosciute a livello comprensoriale. Non è infatti pensabile di scaricare sulla tariffa un onere di
investimento tale da portare la tariffa stessa a dei valori insostenibili per i cittadini ed incompatibili con
una ragionevole gestione del SII.
Si ritiene pertanto necessario definire questo argomento, anche alla luce delle peculiari caratteristiche
dimensionali dell’ATO 2 Lazio centrale – Roma oltre che in sede di redazione del piano d’ambito, la
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cui emanazione è ormai prevista per i prossimi mesi, ad una fase di necessaria concertazione con le
istituzioni regionali, ministeriali e comunali, al fine di individuare con ragionevole precisione le fonti
finanziarie pubbliche integrative del sistema tariffario e quindi di consentire la realizzazione di un così
imponente programma di opere in tempi ragionevolmente brevi.
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Parte seconda - IMPIANTI DI DEPURAZIONE
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II.a. Generalità
La presente relazione riguarda l’analisi degli impianti di depurazione esistenti o in costruzione relativi
ai 38 comuni inseriti nel piano. L’analisi degli impianti è stata effettuata al fine di valutare sia la
necessità di potenziamento, sia quella di adeguamento ai requisiti richiesti dal d.lgs. 152/99.
II.b. Potenziamento della capacità depurativa
Per quanto riguarda il potenziamento della capacità depurativa si è fatto riferimento al raffronto, per
ogni singolo Comune, fra il numero complessivo di abitanti da servire e la potenzialità rilevata,
attraverso quanto dichiarato dagli stessi Comuni.
Il deficit depurativo è stato rilevato complessivamente per ogni singolo Comune sulla base dei dati e
delle indicazioni fornite, così come riportato nelle schede monografiche.
Il raffronto tra abitanti da servire e potenzialità degli impianti di depurazione è riportato nella tab II.1.
In questa tabella sono indicati per ciascun Comune, gli abitanti complessivamente da servire (residenti
e fluttuanti in centri e nuclei) e le rispettive potenzialità depurative. Nel caso di impianti che servono
più Comuni la potenzialità dell’impianto è stata ripartita, in assenza di ulteriori informazioni,
proporzionalmente alla popolazione dei singoli Comuni serviti.
In alcuni casi, sebbene la potenzialità complessiva degli impianti comunali esistenti sia superiore al
valore dei residenti e fluttuanti in centri e nuclei, è stato necessario prevedere comunque ulteriori
potenziamenti. Ciò in quanto si sono riscontrate necessità diverse a seguito delle dichiarazioni dei
Comuni, essenzialmente riconducibili a una dislocazione della popolazione da servire sul territorio
frammentata e difficilmente collegabile economicamente agli impianti esistenti, ovvero ad una
particolare orografia locale che determina il naturale collettamento dei reflui urbani in depuratori
ubicati in Comuni limitrofi.
Il costo degli interventi di potenziamento è stato ricavato sulla base dei progetti esibiti dai Comuni o,
in assenza, sulla base di valori parametrici per come specificato nel prec. Cap 9 della presente
relazione generale.
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Tab. II.1 – Potenzialità impianti di depurazione
Comune
N. progr.
Denominazione
Residenti +fluttuanti in
centri e nuclei
Potenzialità
ab. eq. Fabbisogno Note
1 Albano Laziale 33.816 55.000 0 2 Anguillara Sabazia 16.496 19.876 0 3 Ardea 27.470 64.000 3.000 4 Ariccia 19.263 24.000 16.000 5 Artena 13.540 16.200 1.800 6 Bracciano 12.276 18.467 - 7 Castel Gandolfo 7.875 6.700 1.175 8 Cerveteri 67.232 58.000 9.232 Con gli interventi segnalati il Comune
dichiara di soddisfare il fabbisogno. 9 Ciampino 36.321 52.000 5.000
10 Civitavecchia 56.996 48.850 21.000 11 Colleferro 24.321 33.000 - 12 Fiumicino 70.818 82.300 - 13 Frascati 21.854 4.400 17.454 ai depuratori di Roma 14 Genzano di Roma 23.348 32.789 - 15 Grottaferrata 20.218 21.000 - 16 Guidonia Montecelio 67.496 75.000 - 17 Ladispoli 65.281 50.000 25.000 18 Lanuvio 8.195 7.000 1.195 19 Manziana 7.175 8.767 - 20 Marino 37.786 50.600 - 21 Mentana 36.376 38.500 7.000 22 Monte P. Catone 10.736 10.500 236 al depuratore di Grottaferrata 23 Montecompatri 13.440 9.000 4.440 al depuratore di Roma 24 Monterotondo 34.639 35.000 5.000 25 Oriolo Romano 3.421 3.807 - 26 Palestrina 16.648 21.500 19.000 27 Pomezia 71.865 150.000 - 28 Rocca di Papa 16.064 19.400 - 29 Rocca Priora 12.443 3.000 9.443 30 Roma 2.879.122 3.258.683 10.000 31 Santa Marinella 52.250 57.500 - 32 Subiaco 18.817 20.000 - 33 Tivoli 52.127 42.000 10.127 34 Trevi nel Lazio 13.661 14.000 - 35 Trevignano R. 5.362 5.350 - al depuratore COBIS 36 Valmontone 13.774 14.000 - 37 Velletri 47.678 51.500 4.000 38 Zagarolo 12.901 7.500 7.500
TOTALE 3.949.100 4.489.189 177.602
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II.c. Interventi di adeguamento alla L.152 sugli impianti di depurazione esistenti
Analisi dei dati
Per la determinazione degli investimenti urgenti sugli impianti di depurazione dei 37 Comuni
dell’Ambito Territoriale Ottimale n°2 non ricadenti nel territorio del Comune di Roma (per comodità
saranno chiamati “depuratori dei Comuni ATO2”), si è innanzi tutto proceduto ad un vaglio critico
delle informazioni raccolte nel corso della ricognizione preliminare alla redazione del Piano d’Ambito,
correlandole alle informazioni estrapolate dal censimento della Provincia di Roma del 1998 sullo stato
di funzionamento dei depuratori.
Sulla base di queste informazioni sono stati estrapolati i seguenti dati:
• depuratori presenti nel territorio
• potenzialità dell’impianto
• abitanti residenti in centri e nuclei attualmente serviti
• abitanti dell’agglomerato gravante sul depuratore
• corpi ricettori del refluo
• giudizio di funzionalità dell’impianto
• fasi di trattamento della linea liquami
• fasi di trattamento della linea fanghi
Nella tabella II.2 sono riportati i vari impianti suddivisi per potenzialità, con accanto lo stato di
esercizio. In questa tabella compare una sola volta un depuratore che sia al servizio di più Comuni
compresi nell’elenco dei 37 individuati per il presente piano stralcio: valgano come esempi il
depuratore COBIS (a servizio dei Comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano, Manziana, Oriolo e
Trevignano), quello CORECALT (che serve i territori di Arcinazzo Romano, Trevi e Piglio) o il
depuratore “Generale Vicinale” (su cui gravano i liquami provenienti da Rocca di Papa e
Grottaferrata), mentre per lo stesso motivo in questa tabella non compare tra i depuratori a servizio del
Comune di Montecompatri, l’impianto di “Finocchio”, inserito nell’elenco dei depuratori del Comune
di Roma.
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In questa tabella il dato della popolazione servita va inteso come somma dei contributi di tutti i
Comuni serviti dal depuratore in esame.
Per potenzialità di impianto si intende invece quella progettuale totale, che può anche essere al servizio
di Comuni eventualmente non inclusi nel presente stralcio.
Si prenda ad esempio i depuratori CORECALT, a servizio anche dei territori di Piglio e Arcinazzo
Romano, e COBIS, a servizio anche di Cesano di Roma. Proprio per quest’ultimo impianto è previsto
l’ampliamento, per elevarne la potenzialità a 90.000 abitanti.
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Tab. II.2 - Elenco dei depuratori a servizio dei Comuni inclusi nel primo stralcio
Denominazione impianto Comune servito dall'impanto ricettore stato di esercizio popolazione servita (ab)
potenzialità impianto
Depuratori con potenzialità superiore a 15.000 ab (termine di adeguamento: 31/12/2000, art. 31 comma 3 p.to a)
Fregene Fiumicino e Fregene fiume Arrone Si 75.000 76.000 Fiumaretta Civitavecchia fosso Fiumaretta previsto ampliamento 70.000 70.000 Capoluogo Pomezia fosso del Sughereto Si 60.000 60.000 via Bergamo Ardea fosso Grande finanz.ampliam. 40.000 60.000 Fosso della Crocetta Pomezia Fosso della Crocetta Si 60.000 60.000 Cobis Anguillara Sabazia, Bracciano,
Manziana, Trevignano, Oriolo Romano
Arrone Si 55.000 55.000
Cerenova Cerveteri fosso Zambra Si 50.000 50.000 Ponte Lucano Villanova Guidonia Montecelio Aniene in costruzione 0 50.000 Comunale Velletri in costruzione, da adeguare 0 50.000
Torre Flavia Ladispoli mar Tirreno previsto ampliamento 68.000 40.000 Monte Giove Genzano di Roma, Nemi fosso S. Spirito Si 33.000 35.000 Pavona Albano Laziale fosso Santa Maria Fornarola in costruzione 0 35.000 Generale Vicinale Grottaferrata, Rocca di Papa fosso dell'Acqua Marciana Si 30.000 30.000 Fosso di Pratica Pomezia Mar Tirreno Si 30.000 30.000 Santa Maria delle Mole Marino fosso delle Giostre No 0 30.000 Semblera Monterotondo fiume Tevere Si 25.000 25.000 Corecalt Trevi nel Lazio, Arcinazzo, Piglio Aniene in avviamento 0 22.500 Lucrezia Romana Ciampino fosso Patatona Si 20.000 20.000 Nord Santa Marinella fosso delle Guardiole Si 20.000 20.000 Tenutella Albano Laziale fosso Secco manca dato 0 20.000 Comunale Subiaco Aniene in costruzione 0 20.000 Valle Sette Due Colleferro fiume Sacco Si 18.000 18.000 Fontana di Papa Ariccia emissario del lago di Nemi previsto ampliamento 17.000 17.000 Morosina Ciampino fosso Patatona Si 16.000 16.000 Ponte Lucano Tivoli Aniene finanz.ampliam. 15.500 15.500 Marco Simone Guidonia Montecelio appaltato 0 15.000 Centro Santa Marinella fosso di Castelsecco Si 15.000 15.000 Valle Macerina Colleferro,imp.Comune Segni in costruzione 0 15.000
tot. 717.500 970.000 Depuratori con potenzialità compresa tra 10.000 e 15.000 ab (termine di adeguamento: 31/12/2005, art. 31 comma 3 p.to b)
via Kennedy Valmontone fosso di Centogocce Sì 13.000 13.000 Sud Santa Marinella fosso di Pontenuovo Sì 12.500 12.500
Fontana del Povero (setteville) Guidonia Montecelio Aniene in costruzione 0 10.000 Valle d. Morti Marino fosso Patatone Si 10.000 10.000 Santa Lucia Mentana fosso di S. Lucia Si 10.000 10.000 Scoppio Monterotondo Fosso dei condotti da collaudare 0 10.000 Rio Pepe Palestrina fosso Rio Pepe Si 10.000 10.000 Bocca Piana Palestrina fosso dell'Infernuccio previsto ampliamento 10.000 10.000 Borgonuovo Tivoli Aniene Si 10.000 10.000 tot. 75.500 95.500 Depuratori con potenzialità compresa tra 2.000 e 10.000 ab (termine di adeguamento: 31/12/2005, art. 31 comma 3 p.to c)
S.Giovanni Tivoli Aniene da dismetere 9.200 9.200 Valle Pisciana Artena fosso Valle Materna Si 8.000 8.000 Tor Lupara1 - Santa Margherita
Mentana fosso di S. Margherita Si 6.500 8.000
via Botticelli Mentana fosso di Formelluccio Si 8.000 8.000 Parco Trentani Mentana fosso dei Trentani Si 8.000 8.000 Valle Giordano Zagarolo fosso Prato della Corte previsto ampliamento 7.500 7.500 Val Canneto Cerveteri fosso Valcanneto Si 7.000 7.000 v.d.Pietrara Lanuvio fosso della Pietrara previsto ampliamento 7.000 7.000 Sonnino Monte Porzio Catone fosso Sonnino Sì 7.000 7.000 Cave Peperino Marino fosso di Montelungo Si 6.000 6.000
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Valle Vergine Rocca di Papa Valle Vergine Si 6.000 6.000 Colle Pisano Monte Porzio Catone fosso Colle Pisano Si 5.000 5.000 Campo limpido Tivoli Aniene Si 5.000 5.000 Cava dei Selci Marino fosso di Fiorano Si 4.200 4.200 Via dei Castori Ardea Mar Tirreno dismesso 0 4.000 Macere-Colubro Artena fosso Colubro in costruzione 0 4.000 Valle Chiesa Frascati Fosso colle reti Si 4.000 4.000 Tor Lupara2 Mentana fosso della Conca Si 4.000 4.000 Impianto "A" Montecompatri fosso d. Fontanella Si 4.000 4.000 Impianto "B" Montecompatri fosso Valle dodici Si 4.000 4.000 Fontanelle Gavignano da dismettere 0 4.000 Pratolungo Montelanico da dismettere 3.500 4.000 Ponte San Teodoro Trevi nel Lazio Aniene da dismettere 3.500 3.500 Beccaccia Rocca Priora fosso della Beccaccia Si 2.000 3.500 Le Mole Castel Gandolfo fosso della Torre Si 3.000 3.000 Valle Focicchia Rocca di Papa Valle Focicchia Si 3.000 3.000 Lago Castel Gandolfo fosso della Torre Si 2.700 2.700 Carchitti Palestrina previsto nuovo impianto Si 1.500 2.500 tot. 129.600 146.100 Depuratori con potenzialità minore o uguale a2.000 ab
Quadroni Manziana No 0 2.000 Castel Chiodato Mentana fosso del Pisciarello Si 2.000 2.000 Forma Montelanico Fosso Rio Si 2.000 2.000 San Antonio Velletri fosso dei lauri Si 4.000 1.500 Ponton dell'Elce Anguillara Sabazia fosso La Riccia Si 1.200 1.200 Castel Giuliano Bracciano fosso della Mola Si 1.000 1.000 Castel Chiodato 2 Mentana fosso di Colle Giochetto No 0 1.000 Colle di Fuori Rocca Priora fosso della clementina previsto ampliamento 1.000 1.000 Arci Tivoli Aniene previsto ampliamento 1.000 1.000 Crocetta Tivoli Aniene previsto ampliamento 0 800 Aranova Fiumicino fiume Arrone in costruzione 0 800 Villaggio Adriano Tivoli Aniene Si 500 500 Bastianello Gavignano No, da dismettere 0 500 Università Marino foddo Montelungo Si 400 400 Vivaro Rocca di Papa fosso Pantano della
Doganella Si 400 400
Colle Sabazio Anguillara Sabazia fosso del Bagno Si 300 300 Grotte Portella(asilo nido) Frascati Fosso della Bella Monaca Si 300 300 Cisternone(scuola elem.) Frascati Fosso colle reti Si 100 100 tot. 14.200 16.800
Scelte progettuali
Il riferimento progettuale per la determinazione degli investimenti relativi agli impianti di depurazione
al fine di ottemperare a quanto disposto nell’art. 141 comma 4 della Legge n.388/2000 è il
raggiungimento dei limiti di emissione imposti dal d.lgs. 258/2000 all’art.28 comma 1 e 2 entro i
termini fissati dall’art. 31 comma 2 e 3.
In particolare, relativamente ai limiti di emissione per gli impianti di acque reflue urbane, il
riferimento adottato è quello dei valori di concentrazione per le sostanze previste nella tab. 1
dell’allegato 5 al Decreto Legge (BOD5 ≤ 25 mg/l; COD ≤ 125 mg/l; Solidi Sospesi ≤ 35 mg/l) . La
determinazione dei parametri dovrà avvenire con la metodologia di campionamento ed analisi prevista
dalla stessa legge.
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Benché nessun impianto ricada in aree sensibili, così come definite dall’art.18 del d.lgs. 152/99,
ovvero in zone vulnerabili ai sensi degli artt. 19 e 20 dello stesso, nella individuazione degli interventi
si è comunque perseguito l’obiettivo dell’abbattimento dell’ammoniaca, anche per evitare quei
fenomeni di trascinamento di fanghi al sedimentatore secondario cui si accennerà più avanti.
Inoltre, laddove i dati in possesso lo consentivano, si è proceduto ad una verifica del giudizio di
funzionalità dell’impianto espresso dalle Amministrazioni mediante verifiche parametriche tra i dati di
portata, le dimensioni delle vasche e le informazioni sui volumi di fango prodotti o sui consumi di
energia elettrica.
Il criterio cardine per la scelta degli investimenti da effettuare è la constatazione che rispetto ai
parametri consentiti dalla vecchia legislazione, le concentrazioni ammesse all’effluente di BOD5,
COD e solidi sospesi totali previsti dal d.lgs. 152/99, così come modificata dal d.lgs. 258/2000,
risultano estremamente più cautelative, per cui impianti che rispondevano ai requisiti della tab. ”A”
della legge Merli, possono risultare inadeguati ai sensi della normativa oggi in vigore.
Una ulteriore considerazione è che uno dei punti deboli del ciclo gestionale dei depuratori è la fase di
pretrattamento fisico del liquame, che in molti casi si limita ad una grigliatura media o grossolana: i
solidi galleggianti che non vengono trattenuti (cotton fiocks, assorbenti, etc.) vanno ad ostacolare sia il
processo di formazione del fiocco di fango biologico, sia il meccanismo di chiarificazione.
Molti impianti, pur non dovendo rispettare i limiti della tab. 2) dell’allegato 5) per effluenti ricadenti in
aree sensibili, necessitano comunque di una unità di denitrificazione, in quanto l’aerazione spinta del
liquame, necessaria per ottenere un elevato rendimento nell’epurazione della sostanza organica,
comporta l’abbattimento dell’ammoniaca presente nel liquame influente e la conseguente formazione
di nitrati, che se non preventivamente eliminati, una volta pervenuti in vasca di chiarificazione e
trovandosi in ambiente pressoché anossico, danno ivi luogo a processi di denitrificazione incontrollata,
con liberazione di azoto gassoso e conseguente trascinamento in superficie di frazioni anche cospicue
di fango.
Inoltre il processo di denitrificazione comporta un ulteriore abbattimento della sostanza organica da
parte di microrganismi eterotrofi facoltativi.
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Un sistema ben calibrato di ossidazione - nitrificazione e successiva denitrificazione, se accompagnato
da chiarificatori finali ben calibrati, dovrebbe consentire da sé l’eliminazione pressoché totale dei
solidi sospesi nell’effluente.
Esistono però particolari condizioni di esercizio in cui si può rendere comunque necessario un
affinamento terziario del liquame: è il caso ad esempio dei depuratori che servono località balneare,
che ricevono per 2-3 mesi all’anno, se non addirittura solamente nei fine settimana, punte di carico
idraulico di cinque - sei volte superiori alla media annua.
Per tale motivo in alcuni depuratori è stato previsto, per la rimozione dei solidi sospesi eventualmente
sfuggiti alla sedimentazione secondaria, un trattamento terziario consistente in una filtrazione a sabbia.
E’ questo un sistema che garantisce elevatissimi rendimenti, a fronte però di un notevole costo
impiantistico e di un certo onere gestionale in termini non tanto di costo energetico per la messa in
pressione dell'effluente ed il controlavaggio, quanto soprattutto di attenzione e di controllo del
processo da parte del personale.
Altro punto dolente nella gestione degli impianti di depurazione è la linea fanghi, spesse volte
insufficiente rispetto alla produzione dell’impianto, se non addirittura inesistente: basti pensare che in
ben 18 impianti di depurazione dei Comuni dell’ATO2 censiti per il presente stralcio su un totale di 48
con potenzialità superiore a 5000 ab.,la linea fanghi è costituita solamente da letti di essiccamento,
che oltre ad essere anti igienici soprattutto nel periodo estivo, determinano un costo gestionale
elevatissimo, in quanto non si riesce a portare a discarica fango palabile ad alta concentrazione, ma si è
costretti a ricorrere ad autospurgo e allo smaltimento in appositi impianti autorizzati, con costi a parità
di peso di fango smaltito anche 20 volte superiori.
Inoltre, la cronica insufficienza di superficie dei letti di essiccamento, accompagnata dalle avverse
condizioni meteorologiche che impediscono l’essiccazione, fanno sì che spesso nei mesi invernali si
debba rallentare eccessivamente il ritmo di spurgo del fango, con conseguente sovraccarico
dell'impianto e fuoriuscita di solidi sospesi nell’effluente.
Per tale motivo sono state previste delle unità di centrifugazione, sistema questo che coniuga buoni
rendimenti di disidratazione ad una relativa rapidità di intervento.
Tali unità sono state previste di potenzialità pari alla necessità totale dell’impianto in caso di assenza di
un qualsiasi altro sistema di disidratazione, e, per gli impianti al di sopra di 2000 abitanti serviti, di
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potenzialità variabile dal 30% al 50% del fabbisogno nel caso di preesistenza di un altro sistema di
disidratazione meccanica del fango.
Inoltre è stato previsto, per i Comuni appartenenti all’ATO2, la realizzazione di una sola stazione di
centrifugazione a Comune in corrispondenza del depuratore a maggiore potenzialità, prevedendo cioè
in fase gestionale il trasporto di fango dagli impianti limitrofi a quello principale.
Nel caso di realizzazione di una stazione di centrifugazione in un impianto attualmente sprovvisto di
disidratazione meccanica è stata prevista la realizzazione del viale di accesso e di un piazzale in
calcestruzzo di ampiezza opportuna per le manovre di un bilico di lunghezza di ca. 9 mt che debba
effettuare la manovra di carico e scarico di un cassone per i fanghi lungo ca. 6 mt.
Individuazione del costo degli interventi
Con le premesse sopra esposte viene proposta la tabella II.3, nella quale per ogni impianto di
depurazione dei Comuni dell’ATO2 vengono individuati gli interventi da realizzare e stimati i relativi
costi.
Gli interventi sono stati suddivisi in:
- interventi sui pretrattamenti;
- interventi sulla linea liquame;
- trattamento terziario;
- linea fanghi (specificando se ex-novo o se da intendersi come integrazione di un trattamento pre-
esistente);
- opere murarie e accessorie.
In quest’ultima voce si intendono compresi la realizzazione del piazzale per la movimentazione dei
cassoni scarrabili di raccolta del fango disidratato e le opere murarie complementari, ovvero quegli
interventi funzionali a quelli previsti, non compresi nelle opere murarie necessarie per l’installazione
delle apparecchiature (realizzazione di ripartitori, pozzetti di alloggio pompe, modifica canali, etc.),
ovvero opere di tipologia rispetto a quelle prese in esame (ampliamenti vasche di ossidazione, etc.).
Non sono stati previsti interventi per gli impianti attualmente in costruzione (Guidonia “Ponte Lucano
Villanova”, Subiaco, etc.), per quelli nuovi che devono entrare in esercizio (es.: CORECALT), per
quelli che hanno già presentato un progetto esecutivo di ampliamento ed adeguamento (come quello di
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Ardea “via Bergamo”) e per quelli che dovranno essere a breve dismessi (Trevi nel Lazio “Ponte san
Teodoro” e Tivoli “San Giovanni”).
Unica eccezione, dietro esplicita richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale, è l’impianto di
Velletri “Comunale”, per il quale, pur essendo attualmente in costruzione, è stato richiesto un
adeguamento alla legge rispetto a quanto previsto dal progetto esecutivo.
Gli interventi sull’impianto COBIS sono inclusi in quelli per gli impianti di Roma: per tale motivo, pur
menzionando l’impianto tra quelli dei Comuni ATO2, in tale tabella non figurano importi per
l’adeguamento.
AUTORITÀ ATO 2Lazio Centrale – RomaSegreteria Tecnico Operativa
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costi di adeguamento denominazione impianto Comune servito
dall'impanto stato di esercizio potenzialità impianto pretrattame
nti linea liquame terziario linea fanghi opere murarie e
accessorie totale costi di adeguamento
Depuratori con potenzialità superiore a 15.000 ab (termine di adeguamento: 31/12/2000, art. 31 comma 3 p.to a)
Fregene Fiumicino e Fregene Si 76.000 1.472.000.000 736.000.000 2.208.000.000 Fiumaretta Civitavecchia previsto ampliamento 70.000 Capoluogo Pomezia Si 60.000 3.681.000.000 1.162.000.000 581.000.000 5.424.000.000 via Bergamo Ardea finanz.ampliam. 60.000 Fosso della Crocetta Pomezia Si 60.000 1.162.000.000 581.000.000 1.743.000.000 Cobis Anguillara Sabazia,
Bracciano, Trevignano, Oriolo Romano
Si 55.000
Cerenova Cerveteri Si 50.000 484.000.000 1.130.000.000 3.067.000.000 969.000.000 484.000.000 6.134.000.000 Ponte Lucano Villanova Guidonia Montecelio in costruzione 50.000 Comunale Velletri in costruzione, da
adeguare 50.000 484.000.000 3.067.000.000 969.000.000 484.000.000 5.004.000.000
Torre Flavia Ladispoli previsto ampliamento 40.000 Monte Giove Genzano di Roma, Nemi Si 35.000 339.000.000 2.034.000.000 678.000.000 339.000.000 3.390.000.000 Pavona Albano Laziale in costruzione 35.000 Generale Vicinale Grottaferrata, Rocca di Papa Si 30.000 291.000.000 678.000.000 1.744.000.000 581.000.000 291.000.000 3.585.000.000 Fosso di Pratica Pomezia Si 30.000 291.000.000 1.744.000.000 581.000.000 291.000.000 2.907.000.000 Santa Maria delle Mole Marino No 30.000 291.000.000 1.744.000.000 291.000.000 2.326.000.000 Semblera Monterotondo Si 25.000 242.000.000 1.453.000.000 969.000.000 484.000.000 3.148.000.000 Corecalt Trevi nel Lazio, Arcinazzo,
Piglio in avviamento 22.500
Lucrezia Romana Ciampino Si 20.000 517.000.000 1.162.000.000 387.000.000 194.000.000 2.260.000.000 Nord Santa Marinella Si 20.000 194.000.000 517.000.000 1.162.000.000 775.000.000 387.000.000 3.035.000.000 Tenutella Albano Laziale manca dato 20.000 Comunale Subiaco in costruzione 20.000 Valle Sette Due Colleferro Si 18.000 174.000.000 465.000.000 1.046.000.000 349.000.000 174.000.000 2.208.000.000 Fontana di Papa Ariccia previsto ampliamento 17.000 Morosina Ciampino Si 16.000 155.000.000 930.000.000 310.000.000 155.000.000 1.550.000.000 Ponte Lucano Tivoli finanz.ampliam. 15.500 Marco Simone Guidonia Montecelio appaltato 15.000 Centro Santa Marinella Si 15.000 145.000.000 387.000.000 872.000.000 291.000.000 1.695.000.000 Valle Macerina Colleferro,imp.Comune
Segni in costruzione 15.000
tot. 970.000 TOTALE GENERALE 46.617.000.000
Tab. II.3 - Interventi di adeguamento alla L.152
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Nella seguente tabella II.4 vengono riepilogati i costi di adeguamento dei depuratori al d.lgs. 152/99
classificandoli in base ai Comuni di pertinenza. Nei casi in cui lo stesso depuratore fosse pertinente a
più comuni, il relativo costo di adeguamento è stato suddiviso in base al numero di abitanti. Tab. II.4 - Riepilogo importi adeguamento impianti al d.lgs.152/99
Comune denominazione impianto importo intervento di adeguamento
Albano Laziale Pavona 0
Tenutella 0
0
Anguillara Sabazia Cobis 0 Ponton dell'Elce 0 Colle Sabazio 0
0
Ardea via Bergamo 0 Via dei Castori 0
0
Ariccia Fontana di Papa 0
0
Artena Valle Pisciana 0 Macere-Colubro 0
0
Bracciano Cobis 0 Castel Giuliano 0
0
Castel Gandolfo Le Mole 0 Castel Gandolfo Lago 0
0
Cerveteri Cerenova 6.134.000.000 Cerveteri Val Canneto 0
6.134.000.000
Ciampino Lucrezia Romana 2.260.000.000 Ciampino Morosina 1.550.000.000
3.810.000.000
Civitavecchia Fiumaretta 0
0
Colleferro Valle Sette Due 2.208.000.000 Colleferro Valle Macerina 0
2.208.000.000
60
AUTORITÀ ATO 2
Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
Fiumicino dep. Fregene 2.208.000.000 Fiumicino Aranova 0
2.208.000.000
Frascati Valle chiesa 0 Frascati Grotte Portella(asilo nido) 0 Frascati Cisternone(scuola elem.) 0
0
Genzano di Roma Monte Giove 3.390.000.000
3.390.000.000
Grottaferrata Generale Vicinale 2.390.000.000
2.390.000.000
Guidonia Montecelio Ponte Lucano Villanova 0 Guidonia Montecelio Marco Simone 0 Guidonia Montecelio Fontana del Povero (setteville) 0
0
Ladispoli Torre Flavia 0
0
Lanuvio v.d.Pietrara 0
0
Marino Santa Maria delle Mole 2.326.000.000 Marino Valle d. Morti 0 Marino Cave Peperino 0 Marino cava dei Selci 0 Marino Università 0
2.326.000.000
Mentana Santa Lucia 0 Mentana via Botticelli 0 Mentana Parco Trentani 0 Mentana Tor Lupara1 0 Mentana Tor Lupara2 0 Mentana Castel Chiodato 0 Mentana Castel Chiodato 2 0
0
Monte Porzio Catone Sonnino 0 Monte Porzio Catone Colle Pisano 0
0
Montecompatri Impianto "A" 0 Montecompatri Impianto "B" 0
0
Monterotondo Semblera 3.148.000.000 Monterotondo Scoppio 0
3.148.000.000
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AUTORITÀ ATO 2
Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
Oriolo Romano Cobis 0
0
Palestrina Rio Pepe 0 Palestrina Bocca Piana 0 Palestrina Carchitti 0
0
Pomezia Fosso della Crocetta 1.743.000.000 Pomezia Capoluogo 5.424.000.000 Pomezia Fosso di Pratica 2.907.000.000
10.074.000.000
Rocca di Papa Generale Vicinale 1.195.000.000 Rocca di Papa Valle Vergine 0 Rocca di Papa Valle Focicchia 0 Rocca di Papa Vivaro 0
1.195.000.000
Rocca Priora Beccaccia 0 Rocca Priora Colle di Fuori 0
0
Santa Marinella Nord 3.035.000.000 Santa Marinella Centro 1.695.000.000 Santa Marinella Sud 0
4.730.000.000
Subiaco Comunale 0
0
Tivoli Ponte Lucano 0 Tivoli Borgonuovo 0 Tivoli San Giovanni 0 Tivoli Campo limpido 0 Tivoli Arci 0 Tivoli Polveriera (Crocetta) 0 Tivoli Villaggio Adriano 0
0
Trevi nel Lazio Corecalt Trevi nel Lazio Ponte San Teodoro 0
0
Trevignano Cobis 0
0
Valmontone via Kennedy 0
0
Velletri Comunale 5.004.000.000 San Antonio 0
62
AUTORITÀ ATO 2
Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
5.004.000.000
Zagarolo Valle Giordano 0
0
TOTALE GENERALE 46.617.000.000
II.d. Il servizio di depurazione del Comune di Roma
Il sistema depurativo del Comune di Roma è costituito da impianti realizzati principalmente nel
periodo 1970-1985.
Nel 1985 il Comune di Roma ha conferito il servizio di depurazione all’ACEA e successivamente il
sistema è stato, e lo è tuttora, soggetto ad ammodernamenti e potenziamenti tanto che oggi risulta
sufficiente al fabbisogno dell’intera popolazione.
Il servizio è attualmente organizzato in 5 bacini, 4 dei quali ubicati nei territori dei Comuni di Roma e
Fiumicino ed uno prevalentemente extra-comunale:
• Roma Sud, comprendente il bacino alla destra ed alla sinistra del Tevere, a valle della confluenza
con l’Aniene;
• Roma Est, deputato al trattamento delle acque provenienti dal bacino a ridosso del fiume Aniene, a
monte del depuratore Roma Nord;
• Roma Nord, raccoglie le acque tributarie del Tevere a nord della confluenza con l’Aniene e nel
tratto finale di quest’ultimo;
• Roma Ostia, raccoglie i reflui di quelle parti dei comuni di Roma e Fiumicino che insistono sul
tratto terminale del Tevere;
• Arrone, vengono trattati su due impianti gli scarichi fognari rispettivamente dei comuni rivieraschi
al lago di Bracciano e quelli del sottobacino di Fregene nel territorio del Comune di Fiumicino.
All’interno dei bacini, oltre ai depuratori principali, sono ubicati numerosi impianti minori, molti dei
quali realizzati in via provvisoria a servizio di situazioni locali.
63
AUTORITÀ ATO 2Lazio Centrale – RomaSegreteria Tecnico Operativa
64
Nella tabella II.5 sono riportati i vari impianti classificati per potenzialità, mentre per quanto riguarda
l’individuazione dei costi di adeguamento dei depuratori con potenzialità superiore ai 15.000 ab.eq. ai
limiti previsti nella tab. 1 dell’allegato 5 al d.lgs. 152/99 (BOD5 ≤ 25 mg/l; COD ≤ 125 mg/l; Solidi
Sospesi ≤ 35 mg/l), si evidenzia come, seppur applicando in linea di principio gli stessi criteri
progettuali previsti per gli altri Comuni, per i grandi impianti di Roma siano stati adottati interventi
proporzionalmente limitati, necessari per il mantenimento dei risultati già conseguiti.
Nella tabella riepilogativa degli interventi individuati II.6 viene riportata anche la stima dei costi
previsti.
AUTORITÀ ATO 2
Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
Tab. II.5 - COMUNE DI ROMA - Consistenza impianti di depurazione Stadi di trattamento
denominazione impianto ricettore stato di esercizio
popolazione residente
servita
potenzialità
impianto
Grigliatura grossolana/medi
a
Grigliatura fine
Dissabbiatura
disoleatur
a
Sedimentazion
e prima
ria
Ossidazion
e
Ossidazion
e prolungata
Denitrificazione
Sedimentazion
e secondaria
Trattamenti
terziari
Disinfezione
Ispessimento
Digestione aerobica
/ana
Centrifughe
Nastropresse
Filtropresse
Roma Sud Fiume Tevere Si 1.030.000 1.200.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Roma Est Fiume Aniene/F.di Tor Sapienza Si 450.000 800.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Roma Nord Fiume Tevere Si 550.000 780.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Ostia Fiume Tevere Si 120.000 350.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si CoBIS Fiume Arrone in corso
ampliamento 33.644 40.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si
Palmarola Fosso della Maglianella Si 11.000 30.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si
tot. 2.194.644 3.200.000
Finocchio Fosso dell'Osa Si 5.400 12.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Trigoria Fiume Tevere Si 9.500 9.500 Si Si Si Si Si Si Si Si Casal Monastero Fosso di Pratolungo Si 9.700 9.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Dragoncello Fiume Tevere Si (da dismettere) 8.500 8.500 Si Si Si Si Si Si Settecamini Fosso di Pratolungo Si 10.200 8.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Case Rosse Capannacce Fosso della Tenuta del Cavaliere Si Si Si Si 6.000 6.000 Si Si Si Malafede Fiume Tevere Si 4.000 4.050 Si Si Si Si Si Si Pisana Spallette Fosso della Breccia Si 4.000 4.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Casal Brunori Fognatura comunale Si 3.600 3.600 Si Si Si Si Prima Porta Via Dorno Fosso di Prima Porta Si (da dismettere) 3.500 3.000 Si Si Si Si Si Prima Porta Via Frassineto
Fosso di Prima Porta Si (da dismettere) 3.100 3.000 Si Si Si Si Si
Falcognana Fosso di Capozucchi Si 1.250 3.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Ponte di Nona II Fosso del Benzone Si (da dismettere) 3.000 3.000 Si Si Si Si Si Si Osteria Nuova Fosso del Fossetto Si 2.000 3.000 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Quartaccio Fosso dei Mimmoli Si 2.500 2.550 Si Si Si Si Si Selva Nera Fognatura comunale (fosso) Si 1.500 2.100 Si Si Si Si Si Si Si Cerquetta Fognatura comunale Si 1.500 1.500 Si Si Si Si Torrevecchia Fognatura comunale Si 1.500 1.500 Si Si Si Si Casal Fattoria Fosso Si 1.500 1.500 Si Si Si Si Si S.Vittorino Fosso delle Cartiere Si 1.500 1.500 Si Si Si Si Si Si Castel di Guido Fosso di Pantano del Grano Si 1.500 1.500 Si Si Si Si Si Si Ponte di Nona I Fosso del Benzone Si 1.000 1.000 Si Si Si Si Si Casal Bianco Fosso del Fornaccio Si 900 900 Si Si Si Si
65
66
Stadi di trattamento Nastropre
sse Filtropr
esse
mento
0.000 0.000 0.000
0.000 0.000
0.000 000.000
AUTORITÀ ATO 2Lazio Centrale – RomaSegreteria Tecnico Operativa
To Valleranello To
TO
Tab. II.6 - COMUNE DI ROMA - Interventi
Ro Ro Ro Ostia CoBI
Palm
denominazione impianto ricettore stato di esercizio
popolazione residente
servita
potenzialità
impianto
Grigliaturagrossolana/medi
a
Grigliatura fine
Dissabbiatura
disoleatur
a
Sedimentazion
e prima
ria
Ossidazion
e
Ossidazion
e prolungata
Denitrificazione
Sedimentazion
e secondaria
Trattamenti
terziari
Disinfezione
Ispessimento
Digestione aerobica
/ana
Centrifughe
r de' Cenci II Fognatura comunale Si (da dismettere) 700 700 Si Si Si Si Fosso di Rio Petroso Si 600 600 Si Si Si Si Si
r de' Cenci I Fognatura comunale Si 200 200 Si Si Si Si
tot. 88.650 95.200 TALE GENERALE 2.283.294 3.295.200
di adeguamento impianti al d.lgs.152/99 Costi di adeguamento
Denominazione impianto
Ricettore Stato di esercizio Popolazione residente servita (ab)
Potenzialità
impianto
Pretrattamenti
Linea liquame Terziario Linea fanghi Copertura Opere accessorie Totale costi di adegua
ma Sud Tevere Si 1.030.000 1.200.000 1.125.000.000 1.875.000.000 0 2.500.000.000 1.500.000.000 1.250.000.000 8.250.00ma Est Aniene Si 450.000 800.000 1.250.000.000 750.000.000 0 750.000.000 0 0 2.750.00ma Nord Tevere Si 550.000 780.000 1.000.000.000 0 0 3.125.000.000 0 856.000.000 4.981.00
Tevere Si 120.000 350.000 0 0 0 625.000.000 0 0 625.00S Arrone in corso
ampliamento 33.644 40.000 198.000.000 692.000.000 0 0 0 143.000.000 1.033.00
arola Fosso della Maglianella Si 11.000 30.000 149.000.000 1.060.000.000 0 1.325.000.000 0 107.000.000 2.641.00
Tot. 2.194.644 3.200.000 TOTALE 20.280.
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II.e. Generalità sull’individuazione delle voci di costo
La stima dei costi di adeguamento, una volta individuati gli interventi necessari, è stata condotta
analogamente a quanto già effettuato in sede di relazione del piano d’ambito.
Individuati gli impianti oggetto di intervento di adeguamento e la loro potenzialità, è stato stimato,
facendo riferimento ai dati della pubblicazione PROAQUA “L’impatto sul servizio idrico della
direttiva CEE 91/271, concernente il trattamento delle acque reflue urbane”, un costo di realizzazione
ad abitante servito.
Gli impianti sono quindi stati suddivisi in due categorie, a seconda se la potenzialità risultava superiore
od inferiore a 15.000 abitanti, determinando in entrambi i casi il costo di realizzazione ad abitante
servito.
Con riferimento alla già citata pubblicazione PROAQUA, sono state stimate le percentuali di incidenza
delle unità di denitrificazione e filtrazione sui costi specifici di realizzazione ad abitante servito,
moltiplicandoli per la potenzialità dei vari impianti.
Per le altre tipologie di intervento, quale la realizzazione dei pretrattamenti, della linea fanghi e delle
opere murarie e di accesso, sono state individuate, sulla base dell’esperienza acquisita e di analisi
prezzi, delle percentuali di incidenza in funzione della potenzialità dell’impianto. Si è proceduto quindi
in stretta analogia a quanto prima visto.
Le percentuali di incidenza dei vari interventi sono riportati nella seguente tab.II.7.
Laddove l’intervento sulla linea fanghi previsto fosse solamente un ampliamento di una linea esistente,
la percentuale sopra indicata è stata decurtata del 50%.
Analogamente, laddove tra le opere murarie ed accessorie non sia stata prevista la realizzazione del
piazzale di manovra in calcestruzzo per la movimentazione dei cassoni scarrabili (in quanto già
esistente), è stata considerata una percentuale di incidenza pari al 50% di quella indicata.
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Tab. II.7
dati PROAQUA Dati stimati
Abitanti
Equivalenti Denitrificazione Filtrazione Pretrattamenti
Linea
fanghi
Opere murarie e
accessorie
Costo/abitante
senza IVA
1.000 8% 15% 3% 12% 6% 813.682
3.000 8% 15% 3% 12% 6% 657.726
5.000 8% 15% 3% 12% 6% 562.797
10.000 8% 18% 3% 12% 6% 464.401
20.000 8% 18% 3% 12% 8% 350.938
30.000 7% 18% 3% 12% 8% 321.053
50.000 7% 19% 3% 12% 8% 307.391
100.000 7% 19% 3% 12% 8% 278.008
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