attualità in occasione della festa tutta al femminile ... · quattro stelle della pallavolo...

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Attualità In occasione della Festa tutta "al femminile" abbiamo incontrato un super iuella dell'8 marzo è una giornata speciale per ogni donna. Per ri- cordare tutti i traguar- di raggiunti, per affermare i propri diritti all'interno della società, ma soprattut- to per portare all'attenzione dell'opinione pubblica tutte le diseguaglianze e le discri- minazioni di cui sono tuttora vittime. In occasione di questa ricorrenza emerge la capacità di fare squadra, che un luogo comune ancora piuttosto dif- fuso crede sia una caratteri- stica prettamente maschile, e di battersi tutte insieme per centrare gli obiettivi. Quattro stelle per un progetto Per sfatare definitivamente l'errata convinzione sull'in- dividualismo femminile, alla presentazione del Dhl Volley Team, progetto di promozione e di valorizzazione del volley "in rosa", abbiamo incontrato quattro stelle della pallavolo italiana: uno sport di squadra in cui formare un gruppo è importante tanto quanto esse- re dotate di talento. «Come in quelle maschili, anche nelle squadre femmini- li si creano gruppi che lavo- rano insieme per raggiungere un traguardo comune», spie- ga a Vero Valentina Tirozzi, capitano del Bisonte Firenze, «e in questo clima tra alcune giocataci possono nascere vere amicizie. Tutte ci impe- gniamo per minimizzare i di- fetti e portare alla luce i pregi delle compagne». «Se le don- ne sono un po' più diffidenti IIIIH DEH TIITTEI Giocano P er S1 iuadre diverse, ma • U n i i I E l i I U 1 1 E! queste quattro campionesse del- la pallavolo italiana si sono ritrovate unite sotto le insegne del Dhl Volley Team, un progetto di promozione e valorizzazione dello sport al femminile. Sono, da sinistra, Beatrice Parrocchiale (22 anni), Francesca Marcon (34), Miriam Sylla (23) e Valentina Tirozzi (31). degli uomini al primo impatto, quando si conoscono meglio, come accade tra compagne che si allenano insieme, si va oltre e il legame si rafforza, trasformandosi talvolta in una splendida amicizia. Ma anche quando ciò non accade, c'è comunque molto rispetto tra noi», le fa eco Miriam Sylla della Foppapedretti Bergamo. «È nei momenti di difficoltà che il gruppo si cimenta e ci si lega con le compagne», ap- profondisce a sua volta Fran- cesca Marcon, anche lei in forza al team bergamasco. Un esempio pratico di come le donne non vogliano per forza mettersi in mostra, ma siano pronte a cedere ad altre le luci della ribalta in nome degli obiettivi del col- lettivo è Beatrice Parrocchia- le, compagna della Tirozzi a Firenze: ricopre, infatti, un ruolo, quello del libero, a cui per regolamento è vietato at- taccare, murare e battere. «Amo! testi di Beyoncéi) «Nonostante questo, so che per far punto è fondamentale anche il mio contributo, per- ché tutto parte da una buona ricezione», conferma Bea- trice. «Sono consapevole di non avere molta visibilità, ma

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Page 1: Attualità In occasione della Festa tutta al femminile ... · quattro stelle della pallavolo italiana: uno sport di squadra in cui formare un gruppo è importante tanto quanto esse-re

Attualità In occasione della Festa tutta "al femminile" abbiamo incontrato un super

iuella dell'8 marzo èuna giornata specialeper ogni donna. Per ri-cordare tutti i traguar-

di raggiunti, per affermarei propri diritti all'internodella società, ma soprattut-to per portare all'attenzionedell'opinione pubblica tuttele diseguaglianze e le discri-minazioni di cui sono tuttoravittime. In occasione di questaricorrenza emerge la capacitàdi fare squadra, che un luogocomune ancora piuttosto dif-fuso crede sia una caratteri-stica prettamente maschile, edi battersi tutte insieme percentrare gli obiettivi.

Quattro stelleper un progetto

Per sfatare definitivamentel'errata convinzione sull'in-dividualismo femminile, allapresentazione del Dhl VolleyTeam, progetto di promozionee di valorizzazione del volley"in rosa", abbiamo incontratoquattro stelle della pallavoloitaliana: uno sport di squadrain cui formare un gruppo èimportante tanto quanto esse-re dotate di talento.

«Come in quelle maschili,anche nelle squadre femmini-li si creano gruppi che lavo-rano insieme per raggiungereun traguardo comune», spie-ga a Vero Valentina Tirozzi,capitano del Bisonte Firenze,«e in questo clima tra alcunegiocataci possono nascerevere amicizie. Tutte ci impe-gniamo per minimizzare i di-fetti e portare alla luce i pregidelle compagne». «Se le don-ne sono un po' più diffidenti

I I I I H D E H T I I T T E I Giocano Per S1iuadre diverse, ma• U n i i I E l i I U 1 1 E ! queste quattro campionesse del-

la pallavolo italiana si sono ritrovate unite sotto le insegne del DhlVolley Team, un progetto di promozione e valorizzazione dello sportal femminile. Sono, da sinistra, Beatrice Parrocchiale (22 anni),Francesca Marcon (34), Miriam Sylla (23) e Valentina Tirozzi (31).

degli uomini al primo impatto,quando si conoscono meglio,come accade tra compagneche si allenano insieme, si vaoltre e il legame si rafforza,trasformandosi talvolta in unasplendida amicizia. Ma anchequando ciò non accade, c'ècomunque molto rispetto tranoi», le fa eco Miriam Sylladella Foppapedretti Bergamo.

«È nei momenti di difficoltàche il gruppo si cimenta e cisi lega con le compagne», ap-profondisce a sua volta Fran-cesca Marcon, anche lei inforza al team bergamasco.

Un esempio pratico dicome le donne non voglianoper forza mettersi in mostra,ma siano pronte a cedere adaltre le luci della ribalta in

nome degli obiettivi del col-lettivo è Beatrice Parrocchia-le, compagna della Tirozzi aFirenze: ricopre, infatti, unruolo, quello del libero, a cuiper regolamento è vietato at-taccare, murare e battere.

«Amo! testidi Beyoncéi)

«Nonostante questo, so cheper far punto è fondamentaleanche il mio contributo, per-ché tutto parte da una buonaricezione», conferma Bea-trice. «Sono consapevole dinon avere molta visibilità, ma

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team di pallavoliste per parlare di diritti ma anche per smentire dei logori luoghi comuni

Marcon, Sylla e Tirozzi, «e tra di noi spesso nascono grandi amicizie»

non mi pesa e cerco di essereutile alla squadra non soltan-to ricevendo bene, ma anchemotivando le compagne».

Parrocchiale ha le idee chia-re quanto a punti di riferimen-to: «Stimo molto Beyoncé»,dice a proposito della cantan-

te americana, «perché credenelle donne e nei testi dellecanzoni trasmette messaggipositivi per tutte noi. Nellasua carriera ha sempre lotta-to per difendere i principi incui crede. Per me è una fonted'ispirazione, perché metteimpegno in tutto quello che fae anche perché è mamma».

«Un fondo perla maternità))

Pur essendo sportive pro-fessioniste, le ragazze nonchiudono le porte alla ma-ternità durante la carriera.«È una scelta personale»,osserva Tirozzi, «e ognunacapisce quando arriva il mo-mento giusto per diventaremamma. Nostre colleghehanno avuto figli e poi, dopouna stagione di riposo, sonotornate in campo più forti diprima. La maternità da sicu-rezza e consapevolezza, chefanno rendere ancora meglioin campo». Da pochi mesi perle pallavoliste è stato istituitoun fondo per la maternità chesostiene economicamente leatlete in dolce attesa: «È unprimo passo per non far av-vertire come un peso la cosapiù bella per una donna, cioèil diventare madre», aggiungeBeatrice Parrocchiale.

Se per diventare mamme etornare a giocare ci vogliono

Un gesto concreto di solidarietà tra donne è stato quellodella Foppapedretti Bergamo, le cui giocatrici hannoposato per il calendario solidale "Ferma la violenza controle donne". «Con questa iniziativa non vogliamo solo aiutarechi subisce violenze, ma anche spingerle a denunciare.Chiedendo aiuto non si manifesta debolezza, anzi, ci sidimostra coraggiose», sottolinea Miriam Sylla. «Per noiessere coinvolte in questa iniziativa è stato un onore»,aggiunge Francesca Marcon: «Vogliamo diventare fonted'ispirazione per le donne che non denunciano. È importanteriuscire a tirare fuori la grinta e il coraggio».

passione e forza di volontà,gli stessi "ingredienti'" sononecessari per studiare duran-te la carriera. Che non fannodifetto alla Tirozzi che, no-nostante gli impegni con ilclub e la Nazionale, ha tro-vato il tempo per laurearsi inManagement delle impreseinternazionali. «Lo sport èbellissimo, ma è comunqueuna parentesi», osserva, «èimportante coltivare altri in-teressi e altre passioni e nonsoltanto per avere uno sboccoprofessionale in più quandola carriera finirà», fa notare.

Se per una donna non è fa-cile rivendicare i propri dirittie affermarsi nella società, an-cor più difficile lo è per unaragazza di colore. Anche gra-zie alla pallavolo e non senzadifficoltà, ma soprattutto peruna determinazione fuori dalcomune, Miriam Sylla ci è

La pallavolo è uno sport che favorisce una crescita sana e che ha effetti positivisu fisico e mente a qualsiasi età, assicurano allenatori e medici. È apprezzato

soprattutto dal gentil sesso, come si nota dai dati presenti nel Report 2016 del Coni,il Comitato olìmpico nazionale italiano. In Italia, infatti, il volley è la disciplina più

praticata dalle donne: dei quasi 360mila atleti tesserati Fipav (Federazione italianapallavolo), circa 270mila sono in "rosa".

riuscita. «Quando mi pongo-no domande sulla mia inte-grazione in Italia mi viene dasorridere: perché me le fannose sono nata a Palermo? Inrealtà, sotto questo aspetto sipuò e si deve migliorare an-cora molto. I miei genitorihanno sofferto tanto», raccon-ta l'atleta. Che è un modelloper i suoi numerosi fan, per lamaggior parte giovanissimi, ilche fa ben sperare sul futurodell'integrazione.

{(Ho cambiatocasacca ma...»

E quando si parla di so-stenitori, non si può trova-re interlocutrice migliore diFrancesca Marcon, primapallavolista italiana ad avereun fan club personale. «Sonoi Marcon Boys», ci dice, «ungruppo di tifosi e amici messoinsieme da un fan che venivaa vedere le partite quandogiocavo a Busto Arsizio. Miha fatto piacere essere ap-prezzata per le mie qualità digiocatrice», conclude la cam-pionessa, «ma anche il fattoche abbiano continuato a so-stenermi quando ho cambiatola squadra». L7