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DietaDieta ed ed esercizio fisicoesercizio fisico -- un un ruolo chiave nella gestione ruolo chiave nella gestione terapeuticaterapeutica del del diabete mellito di tipodiabete mellito di tipo 22
1. Williams KV, 1. Williams KV, et alet al. . Diabetes Diabetes Obes MetabObes Metab 2000; 2: 1212000; 2: 121––129.129. 4. Kelley DE, 4. Kelley DE, et alet al. . J J Clin Endocrinol MetabClin Endocrinol Metab 1993; 77: 12871993; 77: 1287––1293.1293.2. Henry RR, 2. Henry RR, et alet al. . DiabetesDiabetes 1986; 35: 9901986; 35: 990––998.998. 5. 5. StorlienStorlien LH, LH, et alet al. . World Rev World Rev NutrNutr DietDiet 2001; 90: 262001; 90: 26––43.43.
3. 3. MaggioMaggio CA, CA, et alet al. . Diabetes CareDiabetes Care 1997; 20: 17441997; 20: 1744––1766.1766. 6. Duncan GE, 6. Duncan GE, et alet al. . Diabetes CareDiabetes Care 2003; 26: 5572003; 26: 557––562.562.
InsulinoInsulino--resistenzaresistenza DietaDieta ed ed
esercizio fisicoesercizio fisico
Grazie a Grazie a una restrizione una restrizione caloricacalorica, , ll’’insulinoinsulino--sensibilitsensibilitàà migliora migliora nellnell’’arco di pochiarco di pochi giornigiorni44LL’’attivitattivitàà fisica migliora fisica migliora ll’’insulinoinsulino--sensibilitsensibilitàà, , indipendentemente indipendentemente dalldall’’eventuale eventuale associazioneassociazione a a calocaloponderaleponderale5,65,6
–– Riduzione dellaRiduzione della glicemiaglicemia2,32,3
–– Riduzione dei valori di Riduzione dei valori di pressionepressione arteriosaarteriosa33
–– MiglioramentoMiglioramento del del profilo profilo lipidicolipidico33
Risultati ottenibili Risultati ottenibili concon misure igienicomisure igienico-- dietetichedietetiche
BeneficiBenefici deldel decremento decremento ponderaleponderale (2(2-- 9 kg)9 kg)Riduzione dei fattori di rischio:
– Riduzione p.a.: 5- 20 mm Hg/ 10 kg
– Riduzione colesteroloLDL 10- 15%
Riduzione della mortalitàtotale (16- 65%) (Chaturvedi1995, Eriksson 1998)
Benefici della cessazioneBenefici della cessazione del del fumofumoNel post infarto: O.R.mortalità 0.54 (0.46- 0.62) (Wilson 2000)
Benefici dellBenefici dell’’esercizio fisicoesercizio fisicomoderato (20moderato (20’’-- 3030’’ alal ddìì o ao a gg gg alternialterni))Riduzione dei fattori di rischio:
– Aumento HDL– Riduzione p.a.– Riduzione insulino-
resistenzaRiduzione della patologia coronarica del 35-55% (Manson 1992, Lakka 1994)Riduzione della mortalità cv(31%) e totale (29%) (Bijnen1998)
Benefici della dieta iposodicaBenefici della dieta iposodica:Riduzione p.a. 8.9/ 4.5 mm Hg(Sacks FM, NEJM 2001)
Le persone affette da diabete o da alterata tolleranza glucidicadevono ricevere da un dietista, preferibilmente inserito nel team diabetologico e con formazione in ambito diabetologico, una terapia medica nutrizionale individualizzata al fine di raggiungere gli obiettivi terapeutici
La consulenza nutrizionale deve tenere in considerazione le esigenze personali e la disponibilità al cambiamento delle persone con alterata tolleranza glicidica o diabete mellito
Standard di cura italiani per i pazienti con diabete mellito, 2007,
Il calo ponderale è raccomandato in tutti gli adulti in sovrappesocorporeo (BMI 25,0-29,9 kg/m2) od obesi (>30,0 kg/m2)
L’approccio principale per ottenere il calo ponderale è la modificazione dello stile di vita, che include una riduzione dell’apporto calorico e un aumento dell’attività fisica. Una moderata riduzione dell’apporto calorico (300-500 kcal/die) più un modesto incremento del dispendio energetico (200-300 kcal/die) permettono una lenta ma progressiva riduzione del peso (0,45-0,90 kg/settimana)
Standard di cura italiani per i pazienti con diabete mellito, 2007,
STUDIO I.D.E.S. (STUDIO I.D.E.S. (Italian Italian Diabetes Exercise StudyDiabetes Exercise Study))
Progetto nazionale di ricerca concluso nel 2007.
Attività fisica regolare da considerare come terapia, non solo utile alla prevenzione.
STUDIO IDES STUDIO IDES 600 pazienti diabetici di tipo 2 suddivisi :
- 300 gruppo CON (trattamento convenzionale dicounseling con diabetologo)
- 300 gruppo EXE (counseling ed attività fisica supervisionata 2 volte la settimana)
6,46,66,8
77,2
t0 t1 t0t0 t1 t1
CON EXE
%
HbA 1c
PROGETTO DI TESIPROGETTO DI TESI
Lo SCOPO del nostro studio è stato diverificare se l’esercizio fisico in aggiunta al trattamento di counseling con ildiabetologo migliora il controllo glicemico, attraverso una riduzione dell’emoglobina glicosilata.
MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI
Peso e altezzaCirconferenza vitaBMI e composizione corporea attraverso l’esame della bioimpedenza
Emoglobina glicosilata
MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI
Prima fase di ESERCIZIO AEROBICO : riscaldamento e lavoro cardiovascolare su bike o tappeto
Seconda fase di allenamento di resistenza eseguito su macchine isotoniche :
MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI
Ogni seduta di allenamento è preceduta e seguita dalla misurazione della GLICEMIA.
Ultima fase distretching.
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Insulina
Cosa succede alla concentrazione di insulina durante l’esercizio fisico?
Gli ormoni prodotti durante l’esercizio fisico (catecolamine) inibiscono la secrezione di insulina e la sua concentrazione si riduce
Esercizio fisico
Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo
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Effetti metabolici dellEffetti metabolici dell’’esercizio fisicoesercizio fisico
↑ Glucagone
↑ Catecolamine
↓↓ InsulinaInsulina
GLU
Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo
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Se la produzione di glucosio da Se la produzione di glucosio da parte del fegato equivale al suo parte del fegato equivale al suo consumo da parte dei muscoli la consumo da parte dei muscoli la
glicemia rimane costanteglicemia rimane costante
Alto consumo di glucosio
Alta produzione di glucosio
⇒ Glicemia costante
Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo
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Effetti metabolici dopo lEffetti metabolici dopo l’’esercizio esercizio fisicofisico
G
Glicogenosintesi
Insulinemianormale-
bassa
Glicogenosintesi
Alimentazione
Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo
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• L’aumentato consumo di glucosio durante l’esercizio fisico e l’aumentata captazione di glucosio da parte di muscolo e fegato nella fase post-esercizio contribuiscono ad abbassare e a tenere bassa la glicemia durante e dopo l’esercizio fisico
• L’esercizio fisico migliora la sensibilitàall’insulina e riduce la necessità di insulina per 12-48 ore, a seconda della durata e dell’intensità
L’esercizio fisico:
Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo
DATI DEMOGRAFICI DATI DEMOGRAFICI
77 kg.178 cm5311 B.M.J.B.
103 kg.160 cm5910 E.B.
80 kg.155 cm539 A.C.
87 kg.175 cm518 F.D.
82 kg.159 cm607 M.C.
86 kg.170 cm526 R.N.
95,5 kg.169 cm575 V.M.
84 kg170 cm584 C.M.
75 kg165 cm593 A.S.
90 kg179 cm602 O.C.
77 kg160 cm551 C.C.
PESOALTEZZAETA′SOGGETTO N°
DATI RACCOLTI PRE DATI RACCOLTI PRE STUDIOSTUDIO
7169--------N°11 B.J.
7,8281104 cm45,80%54,20%33N°10 A.C.
6,8125104 cm21,90%78,10%28N°9 F.D.
9,2177--55,90%44,10%40N°8 E.B.
7,7130107 cm46,10%53,90%32N°7 M.C.
12,9274106 cm24,10%75,90%29N°6 R.N.
9,3162116 cm26,80%73,20%33N°5 V.M.
10,2151--24%76%29N°4 C.M.
8,7151106 cm24,20%75,80%27N°3 A.S.
11165102 cm22,30%77,70%28N°2 O.C.
10,7205113 cm44,90%55,10%30N°1 C.C.
HbAlc GLICEMIAC. VITA% FM% FFMBMI
DATI RACCOLTI POST DATI RACCOLTI POST STUDIOSTUDIO
6,8123--------N°11 B.J.
6,9150100 cm44,90%55,10%32N°10 A.C.
6,4109102 cm20,90%79,10%28N°9 F.D.
9,2177--56,40%43,60%40N°8 E.B.
6,6102103 cm45,20%54,80%31N°7 M.C.
9,3228106 cm25,10%74,90%30N°6 R.N.
9,2202114 cm25,30%74,70%33N°5 V.M.
10,1187--22,80%77,20%28N°4 C.M.
6,5114104 cm21,80%78,20%26N°3 A.S.
9,2142102 cm21,40%78,60%27N°2 O.C.
9,5167106 cm44,40%55,60%29N°1 C.C.
HbAlc GLICEMIAC. VITA% FM% FFMBMI
RISULTATI EMOGLOBINA RISULTATI EMOGLOBINA GLICOSILATA (HbA1c)GLICOSILATA (HbA1c)
HbA1c Media
8,15
9,2
7,67,8
88,28,48,68,8
99,29,4
Tempo0
Tempo5
RISULTATI GLICEMIARISULTATI GLICEMIA
Glicemia Media
155,55
180,9
140145150155160165170175180185
Tempo 0 Tempo 5mg/dl
RISULTATI BMIRISULTATI BMI
BMI Medio30,9
30,4
30,130,230,330,430,530,630,730,830,9
31
Tempo 0 Tempo 5