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1 ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDIO TARGHE AUTOMOBILISTICHE ITALIAN LICENSE PLATE CLUB ANNO V n° 9 Marzo 2006 LA FOTOGRAFIA DEL MESE Carlo Bellini, Caporedattore Si sa che quando Alessandro Libanore ci mostra le sue targhe, suscita sempre ammirazione ed invidia. Questa strepitosa SMOM ne è un evidente esempio. Nel numero scorso avevo inserito SMOM 1, una mia fotografia, ma questa, invece, è un vero splendido pezzo da collezione. In questo numero del bollettino compaiono articoli ed immagini di elevato livello che attendevano da un po’ di tempo di essere pubblicati. Di ciò, da una parte me ne dispiaccio, ma dall’altra sono contento perché questo indica che l’impegno di tutti cresce di continuo. Lancio un’idea, che penso piacerà molto a Paolo Troncatti. Raccogliete fotografie di ovali che siano in qualche modo particolari; potremmo farne un bell’articolo, andando a zonzo per il mondo.

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ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDIO TARGHE AUTOMOBILISTICHE

ITALIAN LICENSE PLATE CLUB

ANNO V n° 9 Marzo 2006

LA FOTOGRAFIA DEL MESE

Carlo Bellini, Caporedattore

Si sa che quando Alessandro Libanore ci mostra le sue targhe, suscita sempre ammirazione ed invidia. Questa strepitosa SMOM ne è un evidente esempio. Nel numero scorso avevo inserito SMOM 1, una mia fotografia, ma questa, invece, è un vero splendido pezzo da collezione. In questo numero del bollettino compaiono articoli ed immagini di elevato livello che attendevano da un po’ di tempo di

essere pubblicati. Di ciò, da una parte me ne dispiaccio, ma dall’altra sono

contento perché questo indica che l’impegno di tutti cresce di continuo. Lancio un’idea, che penso piacerà molto a Paolo Troncatti. Raccogliete fotografie di ovali che siano in qualche modo

particolari; potremmo farne un bell’articolo, andando a zonzo per il mondo.

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CLUB AISTA

PRESIDENTE Marcello Gallina VICE-PRESIDENTE Marcello Taverna SEGRETARIO GENERALE Giancarlo Raposo TESORIERE Carla Tonoli Raposo CAPO REDATTORE Carlo Bellini VICE-CAPO REDATTORE Michele Berionne CONSIGLIO DIRETTIVO Michele Berionne; Giancarlo

Raposo, Roberto Solbiati, Alessandro De Zuani; Paolo Troncatti

PROBIVIRI Paolo Valchi (Presidente); Eugenio Bianchi; Carla Tonoli Raposo

COLLEGIO SINDACALE Adolfo Arena; Nino Ceraolo; Giuseppe Falato

QUOTE SOCIALI

La quota di iscrizione è così stabilita:Euro 20.00 per l’Europa e US $ 20.00 per il resto del Mondo L’anno sociale va dal 1° Gennaio al 31 Dicembre. I versamenti deveno essere effettuati al Tesoriere.

ROSTER AISTA N° SOCIO QUALIFICA INDIRIZZO TELEFONO e-mail

1 Marcello TAVERNA socio fondatore Via Rucellai 20/7 20126 Milano 0227003195 [email protected]

2 Marcello GALLINA socio fondatore Piazza Pignolo 3 13035 Lenta VC 0163818535 [email protected]

3 Carlo BELLINI socio fondatore Viale F. Gambaro 40A/5 16146 Genova 0103620876 [email protected]

4 Paolo TRONCATTI socio fondatore Via Parigi 155 11100 Aosta 0165 554233 [email protected]

5 Giancarlo RAPOSO socio fondatore Loc. Valmanera 91 14100 AstiI 0141476757 [email protected]

6 Alessandro LIBANORE socio fondatore via C. Amati 88 20052 Monza MI 039834063 [email protected]

7 Carla TONOLI RAPOSO socio fondatore Loc. Valmanera 91 14100 Asti 0141476757 [email protected]

9 Alessandro DE ZUANI socio fondatore Via Spiazze 29/3 28060 Volano TN 0464412660 [email protected] www.webalice.it/dezuani

10 Roberto SOLBIATI socio fondatore Via Amendola 6 20056 Trezzo sull’Adda MI

0290961989 [email protected]

11 Nino CERAOLO socio fondatore Via F. Corridoni 30 21053 Castellanza VA 0331503514 [email protected]

12 Giuseppe FALATO socio fondatore Via di Cestello 4 50124 Firenze 055217189 [email protected]

13 Eugenio BIANCHI socio fondatore Via della Moscova 32 20121 Milano 026572865 [email protected]

14 Paolo VALCHI socio fondatore Via San Valerio 44 62100 Macerata 0733236145 [email protected]

15 Michele BERIONNE socio fondatore Via Rubicone 42 00198 Roma 068414380 [email protected]

16 Renata MASOERO socio fondatore Via S. Eugenio 16 13035 Lenta VC 0163818535 [email protected]

17 Guglielmo EVANGELISTA socio ordinario Via Emilia 139 27043 Broni PV 0372490287 038554851

[email protected]

19 Martin VAN DER VALK socio ordinario Antaresstraat 41 7521 ZK Enschede NL [email protected]

21 Geoff KNOX socio ordinario PO Box 251 Roseville NSW 2069 Australia

23 Elio AZZOLINI Via Rimembranze 11 21030 Cremenaga VA

24 Mark R. BACARELLI socio ordinario Via di Bellariva 20 50136 Firenze [email protected]

26 Pierluca PECORARI socio ordinario Via Martiri della Bettola 102 42100 RE

28 Walter CHAMOIS socio ordinario Via Bezzi 5 38068 Rovereto TN 3286353907 [email protected]

29 Francesco TAVOLETTI socio ordinario Via Poliziano 16 20154 MI 33535594 [email protected]

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Intervista ad un socio Alessandro De Zuani

Ciao Alessandro, iniziamo questa intervista nel rispetto della “tradizione”: Quante targhe possiedi? Al momento circa 1500, più qualche decina in arrivo per posta (spero presto!). Naturalmente, come ben immagini, non è tanto la quantità, piuttosto la qualità che conta …

Soddisfatta questa curiosità viscerale (non è una domanda facile per l’intervistatore che vede sempre rilasciati numeri che sono alti multipli della sua misera collezione), voglio farti una domanda affatto diversa. Sei socio fondatore di AISTA e sei molto conosciuto, però ti chiedo di darmi qualche tuo dato anagrafico e familiare, così per iniziare a conoscerci meglio tutti. Ho 35 anni, sposato da tre con Laura e con una bellissima bambina, Chiara, che ora ha quasi due anni e che fa letteralmente perdere la testa al suo papà. Sono laureato in Matematica (come mia moglie, ci siamo conosciuti all'Università di Trento). Entrambi lavoriamo a Trento presso quella che qualche anno fa era una piccola “software house” indipendente, e che ora è stata "assorbita" da Telecom

Italia. Detto in breve, mi occupo della progettazione e dello sviluppo dei sistemi informatici per la gestione e la progettazione delle reti dati e telefonia di Telecom Italia. Altre passioni, oltre alle targhe, sono l'astronomia (ho un piccolo telescopio e molti libri, ma poco tempo da dedicarci ...) e i viaggi.

Per ora, dalle interviste precedenti, ho dedotto che la passione per le targhe è una malattia che si prende da bambini e che se non adeguatamente curata rimane per tutta la vita. Anche nel tuo caso “ti sei ammalato” da bambino? Certo! Da bambino imparai a leggere proprio cercando di decifrare le sigle delle province sulle targhe. Ricordo che, all'età di 4 anni, vidi una 500 targata Agrigento (evento piuttosto raro per quegli anni …) e feci letteralmente impazzire tutti perchè nessuno sapeva dirmi a cosa corrispondesse la sigla “AG”. Poi papà tirò fuori un vecchio libretto con i codici di avviamento postale e così fu svelato l'arcano. Sempre da bambino, passavo delle ore a sfogliare gli atlanti geografici e, allo stesso tempo, vivendo allora in una località turistica come Riva del Garda, mi divertivo a guardare le tante targhe

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"strane" che vedevo, eccitandomi all’inverosimile quando mi capitava qualcosa di veramente "raro", come una coloratissima targa americana o una targa con indecifrabili caratteri arabi.

Dall’osservazione il collezionista passa alla febbre per il possesso “del ferro”, come dice il tuo omonimo nostro amico Alessandro Libanore. Tu ricordi la prima targa della tua collezione? E’ ancora in tuo possesso? Naturalmente: si tratta di una targa del Wyoming del 1978, della serie con il cowboy a cavallo e la staccionata disegnata in basso, con il nome dello stato che sembra scritto a mano su un cartello di legno. L’acquistai al mercatino delle pulci di Zurigo, dove ero in visita da parenti, nel 1985, per una decina di franchi. Ovviamente, è ancora nella mia collezione.

Quando sei venuto a Trezzo alla Convention di AISTA hai esposto delle targhe bellissime, tra cui una Argentina (che mi ha colpito molto) e, se ricordo

bene una libanese ( tra le mie preferite nel panorama internazionale). Ti dedichi solamente a targhe di nazioni estere? Praticamente sì. Possiedo qualche vecchio esemplare di targa italiana ma evito accuratamente (purtroppo) di collezionare targhe italiane attuali o recenti, viste le severissime disposizioni di legge che lo vietano. Sono sempre interessato però alla storia delle targhe italiane e mi appassiona apprendere notizie in merito attraverso i membri “ricercatori” del Club.

Ormai sei collezionista da tre lustri, per quanto giovane tu sia. Hai notato qualche cambiamento nel mondo dei collezionisti nel periodo di appartenenza a questo mondo? Sicuramente. Il collezionismo è cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni, con l’avvento e la diffusione di internet, della posta elettronica, della rete a banda larga, dei forum di discussione on-line, delle mailing-list eccetera. Ho iniziato ad affacciarmi al mondo vero dei collezionisti con la prima iscrizione ai Club Europlate ed ALPCA, nel 1995. Allora, e fino a non molti anni fa, l’unico modo per fare scambi oppure per acquistare targhe da altri collezionisti era leggere gli annunci sui bollettini dei suddetti Club, oppure prendere in considerazione le decine di lettere con liste di targhe in vendita che puntualmente

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arrivavano per posta, soprattutto dagli USA. Se ti interessava acquistare una targa, scrivevi (una lettera cartacea …) al venditore, spesso americano, chiedendo ulteriori informazioni circa la spedizione eccetera; questi riceveva la tua lettera dopo due settimane (e spesso nel frattempo la targa che ti interessava era già stata venduta …), rispondeva, e quando ricevevi la sua lettera andavi alla posta e facevi un vaglia internazionale per l’importo dovuto; il vaglia impiegava due mesi buoni ad arrivare a destinazione, dopodiché il venditore ti spediva la targa e, a conti fatti, la transazione durava spesso più di tre mesi! Adesso tutto è cambiato in modo radicale: tutti i collezionisti utilizzano internet e la posta elettronica e, soprattutto, l’avvento di eBay™ (il famoso sito di aste online) ha rivoluzionato completamente il mercato delle targhe. Tramite eBay™ ogni collezionista ha accesso a moltissime opportunità e, soprattutto, può avere un’idea sempre aggiornata dell’andamento del mercato delle targhe e, di conseguenza, del valore della sua collezione (visto che non esistono quotazioni ufficiali, a differenza di quanto avviene con i francobolli o le monete …). I tempi necessari alle transazioni (private o tramite eBay™) si sono estremamente ridotti: ci si accorda per posta elettronica, si effettua spesso il pagamento online tramite strumenti quali, ad esempio, PayPal™ o Western Union™, e la transazione si chiude solitamente nel giro di una settimana o due al massimo.

Nella tua scelta di collezionista, quali mete ti sei prefisso, ne hai già raggiunta qualcuna? Di mete me ne sono prefissate molte! La meta principale è quella, comune a molti collezionisti europei, di arrivare a possedere almeno una targa per ciascun Paese del mondo. Meta molto ambiziosa: infatti nella mia collezione mancano ancora una quarantina di Paesi! Poi, come è naturale, in una collezione si creano delle collezioni più piccole con finalità diverse. Attualmente sto cercando di completare: Tutti i cantoni svizzeri. Tutte le regioni austriache. Tutti gli stati del Brasile. Tutti i dipartimenti dell’Uruguay. Tutte le serie grafiche degli stati messicani emesse negli ultimi anni. Tutti gli stati degli USA e le province del Canada per quanto riguarda le targhe di moto. Oltre a questi obiettivi, nutro un interesse particolare per le targhe del centro-sud America, soprattutto quelle di vecchia data. Come puoi immaginare, nessuna di queste mete è stata ancora raggiunta ma, ovviamente, ci sto lavorando a 360 gradi!

Mi capita di leggere tuoi interventi su newsletter che mi arrivano, e ho notato che hai una preparazione teorica notevole (so di non essere buon giudice in questo settore, io sono sempre

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meravigliato quando sento parlare altri appassionati, per metà per ciò che sanno loro per metà per quanto non so io). Sei un collezionista anche di dati (serie, formati, misure) oppure la conoscenza è funzionale alla collezione? La mia conoscenza, che cerco costantemente di migliorare, è strettamente funzionale alla collezione. Questo significa che non annoto dati e non tengo tabelle o documenti, sebbene mi interessi la storia delle targhe e mi diletti a leggere libri e newsletter, come pure a scambiare opinioni e informazioni con altri collezionisti. Purtroppo, come per tutti noi, il tempo da dedicare alle targhe è sempre molto limitato, per cui preferisco dedicarlo all’ampliamento e alla gestione della mia collezione (cosa non da poco).

Uno dei motivi per cui amo le targhe è perché, soprattutto quelle straniere, di paesi e continenti lontani, profumano d’esotico. Mi fanno sognare strade lontane in giro per il mondo. Anche per te passione per i viaggi, per la geografia si accomuna alla passione per le targhe? Sicuramente la passione per le targhe è nata da una grande passione per la geografia e, più tardi, per i viaggi. Da bambino passavo delle ore a sfogliare atlanti e mappe e a fantasticare su Paesi lontani e un’altra collezione alla quale mi dedicavo in passato era quella di monete e banconote del mondo. Da adulto ho viaggiato quanto più potevo. Con mia

moglie Laura abbiamo fatto viaggi bellissimi che abbiamo organizzato in proprio, documentandoci in modo quasi maniacale sui Paesi da visitare e sempre cercando di arrangiarci, naturalmente anche per risparmiare un pochino.

Come agisci ora sul mercato delle targhe per arricchire la tua collezione? Pinza e cacciavite oppure ci sono altre strade? Scherzo, vorrei però che ci illustrassi, per sommi capi, i tuoi sentieri di caccia. I sentieri di caccia non si svelano mai, lo sai! A parte gli scherzi, credo, a questo punto, di avere oramai un approccio piuttosto professionale alla mia collezione. Ho sviluppato un software che mi permette di tenere traccia di tutti i dettagli e delle fotografie delle targhe che possiedo (e anche di quelle che non possiedo più) e mi permette di sapere con un clic tutto quello che sto cercando, quali targhe ho da scambiare e quanti soldi ho (ahimè!) speso in un determinato periodo. Cerco di estendere sempre più la mia rete di contatti, con i quali scambio regolarmente targhe, oppure compro o ancora vendo. La rete di contatti è qualcosa che si riesce a costruire solo dopo molti anni di frequentazione del mondo dei collezionisti ed è un po’ come giocare ad un gioco di strategia, dove le

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mosse vanno studiate a lungo (qui le mosse sono naturalmente gli acquisti, le vendite e gli scambi). Negli anni scorsi, ho avuto qualche successo scrivendo a varie autorità in giro per il mondo. In particolare, ricevetti alcune targhe direttamente dagli ambasciatori italiani in Uruguay, Nicaragua, Paraguay, India e Bolivia. Quest’ultimo mi inviò addirittura delle targhe consolari del 1967 che erano state dimenticate da qualche funzionario in un armadio dell’ambasciata, inutilizzate! Oggigiorno queste strade risultano sempre più difficili da percorrere con successo, date le restrizioni sempre maggiori applicate alle targhe e dato il grande numero di collezionisti che hanno già fatto i loro tentativi.

Cosa ti ha dato, dal punto di vista umano, questa passione? Molto, devo dire. Non c’è come l’avere una passione in comune per creare amicizie anche durevoli nel tempo. Se poi la passione è poco diffusa, ancora meglio! Quanto spesso ci capita di avere la possibilità di confrontarci di persona con qualcuno che ha la nostra stessa “mania”? Molto di rado, per cui quando succede è facile che nasca un’amicizia, indipendentemente dall’età, dal ceto sociale, dall’occupazione o dalla nazionalità dei singoli. Sono iscritto, ad esempio, da tempo ad una mailing list americana dalla quale ricevo parecchi messaggi al giorno e, devo dire, oramai ci si conosce tutti e siamo quasi una

famiglia. Si scrive non solo per cercare di scambiare o vendere targhe, ma anche per festeggiare il compleanno di qualcuno o addirittura per fare una gara di solidarietà per aiutare qualche collezionista meno fortunato. Questo spirito l'ho sentito anche alla prima convention AISTA dell'anno scorso e devo dire che è stata una giornata fantastica da questo punto di vista.

So che ti capita di andare in Europa agli incontri di collezionisti. Io ho partecipato solo a tre convention di Europlate. A quali altri esperienze hai partecipato? Che ambiente hai trovato? Non ho partecipato a molti incontri internazionali, finora, un po’ per la cronica mancanza di tempo, un po’ naturalmente anche per i costi dei viaggi, che a volte superano i benefici. Ho avuto occasione di prendere parte, nel 2003, al Meeting del Club tedesco AKS che si è svolge annualmente a Großolbersdorf, nell’ex DDR. In questo paesino, tra l’altro, ha sede l’unico (credo) Museo delle Targhe esistente al mondo. Un posto interessantissimo (naturalmente!), gestito dall’amico Sven Rost, con una fantastica collezione di targhe mondiali in esposizione permanente. Il Meeting è stato prevalentemente improntato sugli scambi/acquisti, con un’offerta davvero impressionante in rapporto al tutto sommato esiguo numero di partecipanti (se comparato ai numeri delle Convention ALPCA o Europlate). L’atmosfera, però, sia alla cena la sera prima che durante l’incontro, è stata estremamente amichevole e ho avuto occasione di instaurare parecchie amicizie. Alcuni collezionisti sono anche venuti a trovarci in Italia ed abbiamo avuto occasione di trascorrere delle piacevoli serate in compagnia. Devo dire che mi rammarica che il nostro hobby sia così poco diffuso in Italia, mentre in altri Paesi europei i collezionisti sono parecchi e, soprattutto, molto attivi. Qui da noi, forse per una

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mentalità poco aperta nei confronti delle targhe, questo hobby è ancora poco conosciuto, ma io confido molto nel nostro Club e spero che la sua esistenza

serva anche e soprattutto a diffondere la conoscenza di questa interessantissima passione al di fuori della solita cerchia di amici.

Didascalie delle fotografie inserite nell’articolo

1. 054: Targa consolare della Bolivia, ricevuta direttamente dall’Ambasciatore Italiano a La Paz: la targa era rimasta inutilizzata e fu ritrovata per caso negli archivi dell’Ambasciata.

2. 1-67-67-56: Targa brasiliana dello stato di Minas Gerais, serie 1957-’69 con targhetta di validazione assicurata alla base con fil di ferro e sigilli di piombo.

3. CV2128: Prima emissione dell’Orso Polare per i Territori del Nordovest del Canada: il 1970 è il mio anno di nascita, per cui questo esemplare mi è molto caro …

4. UM-10132: Cuba, serie 1989 della provincia di Santiago. 5. 402-CD1399Z: Targa diplomatica dell’organizzazione internazionale O.E.C.D. (Organizzazione per

la Cooperazione Economica e lo Sviluppo): il suffisso “Z” indica che i diritti non sono stati pagati. 6. 46G4392: Il futuro delle targhe: piatte ed ultraleggere con la tecnologia Azon-Utsch©. Questo

esemplare fa parte della serie emessa nell’Indiana nel 2003; il 46 indica la contea di La Porte. 7. TJB-12-65: Targa messicana dello stato di Oaxaca, serie 2001. Sullo sfondo, piramide Maya nella

zona archeologica di Monte Albán. Il numero che precede il nome dello stato è il codice “fiscale” dello stesso.

8. TF-13-057: Targa messicana di San Luis Potosì, con slogan “Cruce de Caminos” (crocevia) e silhouette dello stato.

9. B9-46-74: Targa del Servizio Pubblico Federale messicano, un perfetto esemplare di più di quarant’anni fa.

10. FZ98: Uno dei Paesi Europei più difficili: il Principato di Monaco, targa di motocicletta. 11. 79108: Oman, serie anni ’80, con tipica suddivisione e scritte in due alfabeti. 12. AB 22.86: Nuova emissione per il Ruanda, con tanto di stemma al centro. Una targa a dir poco

enorme: 52x15 cm. 13. Alcune coloratissime targhe di motocicletta USA: delle vere e proprie miniature delle targhe

d’automobile. 14. C-1015: Rara emissione del 1963 delle Isole Vergini Americane con adesivo ufficiale con il logo

dell’Ufficio del Turismo. 15. 3898: Vanuatu, targa per autovetture private. Ne esiste anche una versione con la legenda in

francese. 16. HZ1643C: Zaire, distretto dell’Alto Zaire (HZ). Condizioni usate ma eccellenti per una targa

africana. 17. AWQ-153: Targa di moto di Taiwan, città di Taipei. 18. 140: Un bell’esemplare delle Isole Cook, con lo slogan “Kia Orana” (=“benvenuti”). 19. 4344 A/E: La prima targa della mia collezione: un pezzo del Wyoming serie 1978 acquistata nel

1985 al mercato delle pulci di Zurigo. 20. BA 1442: Nuova emissione per lo stato africano del Burundi. Sempre in stile belga, il prefisso 01

indica un’autovettura privata. 21. 59-97/DP: Esemplare degli anni ’70 del Suriname, uno dei Paesi sudamericani più difficili da

ottenere. 22. GR-3193: Una targa temporanea del Cantone svizzero dei Grigioni, del mio anno di nascita, il 1970.

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Photo Gallery Inserisco con grande piacere in questo numero del nostro Bollettino una bella serie di fotograf ie che sono state inviate da Nino Ceravolo.

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LE TARGHE GRECHE Walter Chamois

In questo articolo, desidero parlarvi delle targhe della Grecia, nazione che amo particolarmente e nella quale ho trascorso le mie vacanze estive negli ultimi 8 anni. Le targhe greche sono emesse dal Ministero dei Trasporti ellenico, non hanno scadenza e, come le targhe italiane, sono legate al veicolo anche quando quest’ultimo passa di proprietà. Quando il veicolo viene rottamato, per non dover più pagare l’annuale tassa di possesso, il proprietario deve riconsegnare le targhe al Ministero, che le taglia in due e ne rivende il metallo per riciclarlo. Pertanto è molto difficile entrare in possesso di una targa. Dal 1972, data di inizio del periodo oggetto di studio in questa analisi, le targhe “passenger”, nonostante in Grecia si usi l’alfabeto cirillico, utilizzano solo le 14 lettere che tale alfabeto ha in comune con quello latino (A, B, E, Z, H, I, K, M, N, O, P, T, Y, X). Tutte le targhe sono emesse dal Ministero senza fori di fissaggio, pertanto il proprietario del veicolo deve forare ed applicare la targa in prima persona. Quindi si vedono fori, viti e bulloni di tutti i tipi ed in tutti i punti delle targhe. Tutte le targhe che corredano il mio articolo, sono state da me fotografate nell’estate 2005, si tratta pertanto di targhe ancora valide e circolanti sulle strade greche. Dividerò la mia analisi in 11 grandi categorie: targhe per autovetture private ed autobus; commerciali; rimorchi; automezzi pubblici; taxi; speciali; motociclette; motorini; polizia; guardia costiera; vigili del fuoco.

1. Targhe autovetture private ed autobus

1a) Dal 1972 al 1983 Le targhe di questo periodo sono nere su fondo bianco riflettente (vedi foto 1) ed utilizzano per le cifre un carattere “squadrato” in stile New Jersey. Quella anteriore, più piccola di quella posteriore, è nel formato AA-1234, dove le lettere sottolineate stanno ad indicare il nomos (distretto) di immatricolazione. In certi casi alcuni nomoi avevano le lettere in comune, pertanto era necessario considerare anche la prima cifra del numero di serie per identificare i diversi nomoi. I numeri sono comunque nella maggior parte dei casi un semplice progressivo da 1000 a 9999. Nei casi in cui la prima cifra serviva ad identificare un nomos, il numero progressivo era ovviamente costituito solo dalle ultime 3 cifre.

Mi presento brevemente ai pochi che non ho avuto il piacere di incontrare. Ho quasi trent’anni e colleziono targhe da diversi anni. Sono da alcuni mesi membro dell’Alpca (# 10105), di Europlate (# 916) e, come detto, dal 25 settembre anche dell’Aista (# 28). Colleziono principalmente targhe “Passenger” degli USA e del Canada. Il mio principale target è quello di mantenere sempre aggiornato il mio “USA & Canada Passenger-run” (possiedo anche 3 Nunavut, di cui uno da moto!). Naturalmente mi piacciono molto anche le serie opzionali emesse dai vari Stati, e cerco di avere quelle che più mi attirano dal punto di vista grafico. Attualmente la mia collezione sfiora i 400 pezzi, fra cui due “San Marino” e tre “Monaco”. Infine, vorrei ringraziare tutti i soci Aista per la gentilissima e calorosa accoglienza riservatami a Castellanza in occasione della Convention 2005, durante la quale mi sono iscritto all’Associazione.

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Sulla targa posteriore è presente un grande riquadro centrale che riporta lo stesso numero seriale di quella anteriore, con alla sinistra un piccolo riquadro che comprende in alto lo stemma della Repubblica in rilievo, circondato dalla scritta EHNIKH ∆HMOKPATIA YΠ... Successivamente la parte bassa di tale riquadro è stata utilizzata per apporvi un’etichetta rotonda di ispezione in stile tedesco. Sul lato destro è presente un ulteriore riquadro, della stessa grandezza del sinistro, che riporta il numero identificativo del nomos di immatricolazione (che nel caso di due cifre era scritto in verticale).

Foto 1: Ioannina - lettere IB – numero distretto 38

1b) Dal 1983 al 2004 Le targhe di questo periodo sono nere su fondo bianco riflettente (vedi foto 2) ed utilizzano gli stessi caratteri delle targhe della serie precedente. La targa anteriore continua ad essere più piccola di quella posteriore. Nel formato AAA-1234 (le lettere sottolineate identificano il nomos di immatricolazione (con combinazioni completamente diverse da quelle precedenti), mentre la 3ª lettera ed il numero sono un semplice seriale da A-1000 a X-9999. Sopra il trattino separatore è presente lo stemma della Repubblica circondato dalla medesima scritta della serie precedente. Come si può notare sono completamente spariti i numeri che identificavano il nomos. Anche in questa serie, in alcuni casi, viene apposta un’etichetta rotonda di ispezione al di sotto del trattino separatore.

Foto 2: Cicladi - lettere EM

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1c) Dal 2004 (Euroband) L’emissione di queste targhe è cominciata nel settembre 2004 e riguarda solamente le targhe per autovetture private ed autobus (tutte le altre che esaminerò in seguito sono ancora emesse nella serie 1983-2004). Le targhe continuano ad essere nere su fondo bianco riflettente (vedi foto 3, 4 e 5) con l’aggiunta sul lato sinistro dell’Euroband, ormai di moda in quasi tutte le nazioni dell’Unione Europea. Il formato della targa è lo stesso della precedente serie AAA-1234, compresa la posizione dello stemma della Repubblica, e la numerazione progressiva è proseguita da dove è stata interrotta la serie precedente. Non è più utilizzato il carattere delle serie precedenti, bensì lettere e cifre molto più arrotondate. Si noti la particolarità dell’8, composto da due piccoli ovali orizzontali sovrapposti. La targa anteriore è diventata della stessa dimensione di quella posteriore. Da notare inoltre lo spazio bianco presente fra l’Euroband e la prima lettera della targa. Tale spazio non è presente, come ci si aspetterebbe, in modo speculare dopo l’ultima cifra per rendere il numero centrato nello spazio della targa, e non si comprende il motivo della presenza di tale spazio a sinistra.

Foto 3,: Cicladi - lettere EM

Foto 4: Cicladi - lettere EM

Foto 5: Cicladi - lettere EM

Foto 6: Giannina - lettere IN

Vedendo le targhe delle foto 2 e 5 si potrebbe essere indotti a pensare che alcune targhe, che in base al numero sarebbero dovuto essere emesse nella serie 1983-2004, siano state invece emesse nell’ultima versione. Questo è un errore in cui incorre la stragrande maggioranza dei turisti stranieri. È sì vero che le targhe greche usano le lettere dell’alfabeto latino, ma nell’ordine in cui compaiono in quello greco, pertanto la Z viene prima della H (si veda elenco lettere precedente).

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Sono stato informato che recentemente il Ministero dei Trasporti greco si è trovato sprovvisto del metallo necessario all’emissione delle targhe, e solo chi ha “amicizie” all’interno di tale Ministero riesce ad ottenere le targhe all’atto dell’immatricolazione. La stragrande maggioranza delle autovetture immatricolate di recente circola completamente senza targa o, nel migliore dei casi, con dei fogli stampati artigianalmente (vedi foto 6).

1d) Nomoi e relative sigle valide dal 1983 ad oggi Di seguito l’elenco delle 2 lettere identificative con i relativi nomoi di immatricolazione e capoluoghi (per facilità di consultazione è stato ordinato in base all’alfabeto latino).

AH = Xanthi (Xanthi) MO = Samo (Samo) AI = Etolia e Acarnania (Agrinio) MY = Lesbo (Mitilene - isola di Lesbo) AK = Laconia (Sparta) NA = Salonicco (Salonicco) AM = Focide (Amfissa) NH = Salonicco (Salonicco) AN = Lasiti (Agion Nikolaos) NB = Salonicco (Salonicco) AP = Argolide (Nauplia) NE = Salonicco (Salonicco) AT = Arta (Arta) NZ = Salonicco (Salonicco) AX = Acaia (Patrasso) OP = Euros (Orestias) BI = Beozia (Livadia) PA = Florina (Florina) BO = Magnesia (Volo) PE = Retimo (Retimo) EB = Euros (Alexandroupolis) PI = Larisa (Larissa) EE = Pella (Edessa) PM = Drama (Drama) EM = Cicladi (Hermoupolis) PN = Grevena (Grevena) EP = Serrai (Serrai) PO = Dodecaneso (Rodi) EY = Leucade (Leucade) PZ = Prevesa (Prevesa) HA = Elide (Pirgo) TK = Trikala (Trikala) HK = Heraklion (Heraklion) TP = Arcadia (Tripoli) HM = Emathia (Veroia) XA = Eubea (Calcide) HN = Tesprozia (Hegoumenitsa) XI = Chios (Chio) HP = Heraklion (Heraklion) XK = Calcidica (Polygyros) IB = Grande Attica XN = Chania (Chania) IE = Grande Attica YA = Atene città IH = Grande Attica YB = Atene città II = Grande Attica YE = Atene città IK = Grande Attica YH = Atene città IM = Grande Attica YI = Pireo città IN = Giannina (Giannina) YK = Pireo città IO = Grande Attica YM = Pireo città IP = Grande Attica YN = Pireo città IT = Grande Attica YO = Attica Ovest (Atene) IX = Grande Attica YP = Attica Ovest (Atene) IY = Grande Attica YT = Attica Ovest (Atene) IZ = Grande Attica YX = Attica Est (Atene) KA = Karditsa (Karditsa) YY = Attica Est (Atene) KB = Kavala (Kavala) YZ = Atene città KE = Cefalonia (Argostoli) ZA = Zante (Zante) KH = Euritania (Karpenesion) ZB = Grande Attica (ancora da usare) KI = Kilkis (Kilkis) ZE = Grande Attica (ancora da usare) KM = Messenia (Calamata) ZH = Grande Attica KN = Pieria (Katerine) ZI = Grande Attica (ancora da usare) KO = Rodope (Komotene) ZK = Grande Attica KP = Corinzia (Corinto) ZM = Grande Attica KT = Kastoria (Kastoria) ZN = Grande Attica (ancora da usare) KX = Dodecaneso (isola di Cos) ZO = Grande Attica (ancora da usare) KY = Corfù (Corfù) ZP = Grande Attica (ancora da usare) KZ = Kozane (Kozane) ZT = Grande Attica (ancora da usare)

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ME = Etolia e Acarnania (Missolungi) ZX = Grande Attica (ancora da usare) MH = Lesbo (Mirimna - isola di Limno) ZY = Grande Attica MI = Ftiotide (Lamia) ZZ = Grande Attica

Tutti i nomoi, ad eccezione dell’Attica, Salonicco e Heraklion, tendono inizialmente ad evitare l’uso delle lettere I, O e Y nella terza posizione, in quanto, come vedremo in seguito spesso tali lettere sono riservate per le targhe ad utilizzo speciale, anche se tali targhe speciali non sono molto diffuse e pertanto non occupano tutte le combinazioni loro riservate. In seguito all’esaurimento di tutte le altre possibili combinazioni i nomoi di immatricolazione utilizzano quindi le altre combinazioni saltate in un primo tempo. Quando il nomos dell’Acaia ha esaurito tutte le combinazioni AXA-AXX (saltando AXI, AXO e AXY) è tornato indietro emettendo AXI e AXO, e la prossima sarà AXY. Attualmente Larisa ha raggiunto PIX e se, invece di usare un altro gruppo di lettere, emetterà PII, PIO e PIY, questa regola sarà confermata. Alcuni nomoi emettono targhe in due città differenti e pertanto hanno due gruppi di lettere identificative:

• Dodecaneso (Rodi PO – Cos KX): poiché non è molto facile viaggiare fra le isole è stato deciso di creare un altro ufficio nella seconda isola per estensione dell’arcipelago (Rodi è attualmente a POM, Cos è a KXB);

• Euros (Alexandroupolis EB – Orestias OP): Orestias è all’estremo nord del nomos di Euros, mente il capoluogo Alexandroupolis è all’estremo sud, e questa dovrebbe essere la ragione della doppia emissione (Alexandroupolis è attualmente a EBH, Orestias è a OPE);

• Etolia e Acarnania (Agrinio AI – Missolungi ME): Missolungi è una grande città e il nomos di Etolia e Acarnania è molto vasto, pertanto si è deciso di creare un secondo ufficio (Agrinio è attualmente a AIK, mentre Missolungi è a MEE);

• Lesbo (Mitilene MY – Mirimna MH): la motivazione è la stessa del Dodecaneso, in quanto si tratta in entrambi i casi di arcipelaghi (Mitilene è attualmente a MYZ, mentre Mirimna è a MHA).

Il nomos dell’Attica Est si è sviluppato molto più di quanto originariamente previsto, ed ad un certo punto si stava avvicinando ad esaurire tutte le sue possibili combinazioni alfabetiche. Pertanto le combinazioni di lettere hanno cominciato a deviare dallo schema originale e non è più possibile identificare con certezza quale dei 4 nomoi della “Grande Attica “ (Atene città, Pireo città, Attica Est ed Attica Ovest) abbia emesso una certa combinazione di lettere. E’ per questo motivo che alcune combinazioni sono state identificate nella tabella come “Grande Attica”. Nell’anno 2000 i nomoi dell’Attica hanno cominciato ad emettere targhe la cui combinazione incomincia con Z, nonostante la serie Y non fosse e non sia tuttora esaurita e continui ad essere emessa. Di conseguenza, con l’eccezione della combinazione ZA (Zante), tutte le altre combinazioni comincianti per Z sono o saranno utilizzate dalla Grande Attica. Per complicare ulteriormente la situazione, all’inizio del 2004 i nomoi dell’Attica hanno cominciato ad emettere combinazioni comincianti con I. Escludendo IN (Giannina) e le targhe commerciali gialle IA, tutte le altre combinazioni saranno usate per la “Grande Attica”. Verso la fine del 2003 ed inizio del 2004 la Grecia è praticamente rimasta senza targhe per un ritardo di produzione delle nuove targhe Euroband, che sono state emesse a partire dal settembre del 2004. Pertanto alcuni nomoi hanno usato targhe che avanzavano da altri nomoi (per esempio Atene ha usato quelle di Lesbo-Mirimna, Kavala ha usato quelle di Xanthi e Drama, Serrai quelle di Kozane, le Cicladi quelle di Samo, etc.). Alla luce di questo le auto immatricolate in questo periodo possono provenire da un nomos diverso da quello a cui sembrano appartenere.

2. Targhe commerciali (E / I / N)

Le targhe commerciali sono nere su fondo giallo riflettente, nel formato AAA-1234, dove la lettera sottolineata identifica il tipo di camion:

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• E = grandi camion per trasporti nazionali ed internazionali e rifiuti liquidi, nelle serie EKA, EKB e EKE, valide per tutta la Grecia;

• I = camion per trasporto liquidi infiammabili, nella serie IAE, valida per tutte la Grecia; • N = piccoli camion locali e camion di soccorso stradale, nelle serie NXA e NXY, valide per

tutta la Grecia. Le 4 cifre sono un normale progressivo numerico.

3. Targhe rimorchi (P)

Le targhe dei rimorchi sono nere su fondo bianco riflettente, nel formato “P”-1234 e “P”-12345. La lettera P è l’iniziale della parola greca PYMOYΛKO (rimorchio). In Grecia non sono utilizzate le targhe laterali in uso, per esempio, in Italia e il rimorchio non deve riportare la targa del trattore, ma solamente la propria.

4. Targhe automezzi pubblici (KH)

Queste targhe sono rilasciate a veicoli appartenenti alle autorità nazionali, comunali o ad aziende statali. Nella serie precedente (1972-1983) il formato era KY-1234, ove KY era l’acronimo di ΚΡΑΤΙΚΙ YΠΙΡΣΙΑ (Ente Pubblico). Queste targhe sono state ora riemesse nella serie nera su fondo arancione riflettente e sono ancora valide. Le targhe attuali degli automezzi pubblici sono nere su fondo arancione riflettente (vedi foto 7), nel formato “KH”A-1234. (serie finora emesse KHI, KHO e KHY). Ad eccezione dei colori, tali targhe potrebbero generare doppioni con la serie normale delle targhe del nomos di Euritania. Però Euritania è talmente piccolo che è stato l’ultimo ad esaurire le combinazioni della serie precedente (1972-1983) e attualmente ha emesso solo 4000 targhe della serie KHA. Pertanto non finirà praticamente “mai” tutte le sue possibili combinazioni. Nella foto è riportata la targa di un’ambulanza, e ho visto camion della raccolta rifiuti con le stesse targhe.

Foto 7: ambulanza

5. Targhe taxi (TA)

Le targhe dei taxi sono nere su fondo giallo riflettente (vedi foto 8), nel formato “TA”A-1234. La lettera sottolineata, credo sia la regione di immatricolazione, poiché in prima persona ho verificato che tutti i taxi di Atene (Attica) hanno la A, tutti quelli delle Cicladi la Z e tutti quelli di Giannina (Epiro) la E.

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Foto 8: Attica - lettera A

6. Targhe speciali

6a) Targhe per categorie esentasse (AM / KX / MO / PA)

Le targhe speciali più diffuse in Grecia sono quelle rosse su fondo bianco riflettente nel formato AAA-1234. Le due lettere sottolineate possono essere AM, KX, MO o PA. Tali targhe sono emesse a veicoli esentasse importati da cittadini Greci che ritornano in patria dopo una lunga residenza all’estero, famiglie con più di 3 figli, ufficiali delle forze armate o della marina mercantile di ritorno da un lungo servizio all’estero. Le combinazioni usate sono:

• AMO, AMP, AMT, AMY e AMX, che equivalgono alle ultime 5 combinazioni possibili del nomos della Focide;

• KXO e KXY, che equivalgono a combinazioni possibili dell’isola di Cos; • MOO e MOY, che equivalgono a combinazioni possibili del nomos di Samo; • PAI, PAO e PAY, che equivalgono a combinazioni possibili del nomos di Florina.

Tali targhe potrebbero creare numeri seriali doppi con le rispettive targhe standard dei quattro nomoi nominati sopra, ma come già detto per gli automezzi pubblici, tali nomoi sono talmente piccoli da non creare tale problema, ed inoltre il colore le differenzia.

6b) Targhe temporanee

Queste targhe sono emesse a cittadini stranieri residenti in Grecia per un breve periodo di tempo e ad impiegati del Ministero degli Affari Esteri, che normalmente risiedono all’estero, quando tornano per lavoro in patria. Sono solitamente emesse per un anno e possono essere rinnovate (le nuove targhe vengono emesse con lo stesso numero e nuova data di scadenza). Su queste targhe non c’è lo stemma della Repubblica. Queste targhe, emesse a partire dal 1999, nel formato A-1234 56

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Foto 9: targhe temporanee

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(vedi foto 9), sono verdi su fondo bianco riflettente. La coppia superiore di numeri sovrapposti indica l’anno di scadenza, mentre la coppia inferiore il mese. La lettera indica la regione di immatricolazione (A o B= Attica, P = Pireo, T = Salonicco). L’Attica ha esaurito velocemente tutte le sue combinazioni con A ed è stata costretta ad usare la B per due motivi principali:

• praticamente tutti gli stranieri ed i diplomatici greci importano le loro auto ad Atene; • tutti i veicoli di servizio dei Giochi Olimpici 2004 usavano queste targhe.

Mi è capitato di vedere, purtroppo senza avere possibilità di documentarlo fotograficamente, una Sedan con targa di New York “Liberty base” coperta da una targa temporanea greca. Nella foto 9:targa temporanea dell’Attica con scadenza Ottobre 2005

7. Targhe motociclette

Le targhe delle motociclette sono di forma quadrata, con caratteri neri su fondo bianco riflettente (vedi foto 10), nei formati AAA-1, AAA-12 e AAA-123, ove le prime due lettere identificano il nomos in base alla tabella valida per le autovetture. Sul lato destro è presente un riquadro con, in alto il classico stemma della Repubblica, mentre la parte bassa è usata dai motociclisti per attaccare l’adesivo che certifica il pagamento delle tasse per l’anno in corso.

Foto 10:Giannina - lettere IN

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8. Targhe motorini

Le targhe dei motorini sono su due righe nel formato AAA in alto e 1234 in basso (vedi foto 11), dove la lettera sottolineata, in base al mio ragionamento precedente, identifica la regione di immatricolazione. I numeri di tali targhe sono assegnati dal locale ufficio di Polizia ed in seguito i proprietari del motorino devono acquistare la targa in un negozio che la confeziona su richiesta. L’unica cosa indispensabile è che rispettino il numero di serie assegnato. Pertanto si vedono targhe delle forme e colori più svariati. A me è capitato di vedere una targa di plastica con numero nero su fondo verde scuro, sagomata in modo tale da avere la forma delle targhe da motorino italiane (trapezioidale), al fine di poter essere applicata sul portatarga di uno scooter di produzione italiana.

Foto 11: Epiro – lettera E

9. Targhe polizia

Le targhe della polizia sono “flat”, con caratteri blu su fondo bianco (vedi foto 12), nel formato E.A. 12345. La sigla E.A. è l’acronimo di EHNIKH AΣTYNOMIA (polizia greca). Fra le lettere ed i numeri è applicato un adesivo quadrato con lo stemma della Repubblica di colore blu.

Foto 12: targa della polizia

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10. Targhe guardia costiera

Le targhe della guardia costiera sono “flat” e dipinte artigianalmente a mano, blu su fondo bianco (vedi foto 13), nel formato ΛΣ 1234. La sigla ΛΣ (senza punti) è l’acronimo di IMENIKO ΣΩMA (guardia costiera).

Foto 13: targa della guardia costiera

11. Targhe vigili del fuoco Le targhe dei vigili del fuoco sono flat e dipinte artigianalmente a mano, nere su fondo bianco, nel formato ΠΣ 1234. La sigla ΠΣ (senza punti) è l’acronimo di ΠYPOBETIKOY MATO (vigili del fuoco). Per qualsiasi richiesta o curiosità sulle targhe greche potete contattare anche il mio amico Christos Theocharopoulos ([email protected]), il quale si è detto disponibile ed ansioso di conoscere altri collezionisti di targhe. Ringrazio per la collaborazione ed il prezioso aiuto:

Alessandro De ZuaniVolano (ITA)(Aista # 9 - Alpca # 7273) Christos TheocharopoulosEkali – Atene (GRE)(Alpca # 9519) Alexis GeorgiouFilothei – Atene (GRE)

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Alcune belle foto inviate da Guglielmo Evangelista.

Nelle prime tre sono visibili targhe del Governo di Harar (A.O.I. 1937-41). La seguente mostra la targa I-A 17018 (serie A=autocarri), istituita dalla RSI nel 1944, che a norma di legge avrebbe dovuto coprire la targa del Regno (nel caso della foto MI 68109). L’ultima, SM 044, è una targa di vettura civile requisita dall’Esercito durante la I Guerra Mondiale.

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Novità per le targhe dei ciclomotori Giancarlo Raposo

Con l’approvazione del decreto attuativo da parte del Consiglio dei Ministri è stata sbloccata la procedura per la nuova targatura dei ciclomotori: targa personale abbinata ad un solo veicolo e nuovi documenti che consentiranno il trasporto di un passeggero ai conducenti maggiorenni, come già accade negli altri Paesi europei. I veicoli nuovi avranno le nuove targhe, mentre per quanto riguarda i ciclomotori già immessi sul mercato tutti i proprietari dovranno procedere all’aggiornamento di targhe e documentazione nei prossimi mesi. (fonte: ) D’ora in poi per vendere un ciclomotore sarà necessario comunicare a quale nuova targa dell’acquirente viene abbinato un determinato veicolo, indicando il relativo numero di telaio. Così si potrà riconoscere in tempo reale il proprietario del veicolo circolante. “Questo provvedimento – ha dichiarato Guidalberto Guidi, Presidente dell’ANCMA - costituisce un elemento favorevole di rilancio per la categoria ciclomotori. Esprimiamo soddisfazione e gratitudine per i Ministri dei Trasporti, della Funzione Pubblica e dell’Ambiente". Infine ha aggiunto: "Auspichiamo che i costi per la nuova targa e gli oneri burocratici siano estremamente contenuti”.

Bollettino AISTA, ANNO V, n° 9, 2006