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ASPETTI LEGALIDEL

PRIMO SOCCORSOCorso per Aspiranti Volontari del Soccorso

della Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Rimini

Medico Principale della Polizia di Stato

Dott. Gennaro D’Aniello

LA FIGURA GIURIDICA DEL VdS

“ Il volontario è colui che presta la propria opera gratuitamente e spontaneamente, senza vincoli contrattuali, tramite l’organizzazione cui il volontario fa parte, senza fini di lucro, solo per fini di solidarietà”

Corso per Aspiranti VV.d.S. - CRI Rimini 2007


“durante il servizio il volontario può essere assimilato ad un incaricato di pubblico servizio, ma privo dei poteri tipici di questa figura giuridica”



DIRITTI

Aggravante della pena per coloro che commettono un reato nei confronti di un soggetto incaricato di pubblico servizio



DOVERI

•Obbligo di denuncia

•Obbligo del segreto professionale / d’ufficio

•Obbligo di intervento

•Obbligo della privacy



OBBLIGO DI DENUNCIA (art. 362 c.p.)

“l’incaricato di un pubblico servizio, che omette o ritarda di denunciare all’autorità giudiziaria un reato del quale abbia avuto notizia nell’esercizio o a causa del servizio, è punito con la multa fino a 103 euro, qualora si tratti di un reato perseguibile d’ufficio”



OBBLIGO DEL SEGRETO PROFESSIONALE

Solo l’esistenza del segreto professionale permette l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra il soccorritore e la persona soccorsa.



OBBLIGO DEL SEGRETO PROFESSIONALE (art. 622 c.p.)

“… chiunque avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino a un anno ...”



OBBLIGO DEL SEGRETO D’UFFICIO (art. 326 c.p.)

“... la persona incaricata di pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando delle sue qualità, rivela notizie d’ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni ...”



TRASMISSIONE DEL SEGRETO PROFESSIONALE

• per ragioni professionali

• durante le lezioni

• testimonianza difronte all’autorità giudiziaria



OBBLIGO DI INTERVENTO

A differenza del “semplice cittadino”, sul quale incombe solo l’obbligo di avvisare l’autoritàpreposta, il volontario deve invece eseguire “unsoccorso attivo”, “specifico” ed “appropriato”.

Senza invadere le attribuzioni professionali dei medici ed infermieri.



Il Pronto Soccorso è un insieme di attivitàsanitarie complesse che hanno come obiettivo il trattamento di emergenza di uno stato patologico insorto improvvisamente. Generalmente tali manovre sono dì pertinenza sanitaria.




Con il termine Primo Soccorso si intendono le manovre di assistenza di base (es. chiamata al 118, massaggio cardiaco, respirazione bocca a bocca ...) finalizzate al miglioramento delle condizioni cliniche della persona colta da malore e alla prevenzione delle complicanze; non vengono utilizzati farmaci o dispositivi medici.




Anche quando una persona appaia palesemente deceduta, in caso di un arresto cardiocircolatorio, è obbligatorio mettere in atto tutti gli accertamenti e le manovre del caso fino all’arrivo in pronto soccorso e alla consegna del paziente ad un medico o sino all’arrivo di un medico che certifichi il decesso.




OMISSIONE DI SOCCORSO (art. 593 c.p.)

… chiunque …, trovando abbandonato … una persona incapace di provvedere a se stessa …, ometta di darne avviso all’Autorità … . Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità.



L'omissione di soccorso non è assolutamente giustificata dalla mancanza di specializzazione inerente la patologia della persona da soccorrere o dall'essere sprovvisto dell'attrezzatura adatta





Qualora un operatore sanitario, che abbia dato inizio all’assistenza, non provveda alla continuitàdi questa (effettuata da qualcuno che possieda almeno il medesimo grado di preparazione), lasciando il paziente privo di aiuto incorre nel reato di omissione di soccorso.



L’ACCERTAMENTO DI MORTELegge. n. 578/93

Art. 1: “La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo”



L’ACCERTAMENTO DELLA CAUSA DI MORTERegolamento di Polizia Mortuaria n. 285/90

Art. 4: “L’accertamento della causa di morte spetta al medico necroscopo, nominato dall’Azienda Sanitaria”



CASI IN CUI IL VdS PUO’ CONFERMARE IL DECESSO

MummificazioneRigor mortisDecomposizione tissutale

Completa devastazione del corpo come nel caso di gravissimi investimenti ferroviari o precipitazioni da grandi altezze

Completa carbonizzazione del corpo tale da rendere neppure riconoscibile la vittima

Eviscerazione del cuoreDecapitazione


LA FIGURA GIURIDICA DEL VdSCOMPETENZE DEL VOLONTARIO DEL SOCCORSO

Sottrarre un ferito o un ammalato da imminenti situazioni di pericolo

Trasportare un paziente posizionandolo a seconda della patologia presuntaAssistere ad un parto in emergenzaProteggere e medicare temporaneamente le feritePraticare un emostasiAttuare le tecniche di immobilizzazione

Somministrare O2 secondo i protocolli

Eseguire RCPEseguire la defibrillazione (se in possesso di autorizzazione)

Riconoscere e valutare i parametri vitali e le principali alterazioni



ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE MEDICA(art. 348 c.p.)

Il volontario che mette in atto manovre sanitarie che non gli competono, può essere perseguito per “esercizio abusivo della professione medica”



INTERVENTO INSUFFICIENTE OD ERRATO

Quando il soccorso prestato sia insufficiente od errato e conseguentemente derivi al paziente un aggravamento delle condizioni o la morte, il volontario potrà essere incolpato, sempre che venga accertato il nesso di causalità di:

• lesioni personali colpose

• omicidio colposo



Nel caso dell'Arresto Cardiaco, la proporzionalità tra fatto e pericolo èrappresentata dalle possibili complicazioni della RCP (es. fratture costali) rispetto al reale pericolo della progressione da morte clinica a biologica. In questo caso, quindi lo stato di necessità trasforma il fatto "aver fratturato le coste" da reato a non reato (art 54 C.P.).


CONSEGUENZE TRAUMATICHE DEL SOCCORSO


STATO DI NECESSITA’ (art. 54 c.p.)

“ non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, néaltrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”




Lo stato di necessità legittima l’atto di prestare soccorso, compiendo attività che diversamente costituirebbero reato nei confronti di soggetti che versino in condizioni di grave ed imminente pericolo non altrimenti evitabile.



STATO DI NECESSITA’ (art. 54 c.p.)REQUISITI

1. Immediatezza dell’evento;

2. Pericolo di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile;

3. Consenso presunto per il pz. in stato di incoscienza, da richiedere SEMPRE per il pz. cosciente;

4. Proporzionalità tra i provvedimenti attuati e la gravitàdella situazione.




Per alterazioni psichiche o mentali NON si agisce in STATO DI NECESSITA’, in mancanza dell’imminente pericolo di morte, ma in regime di TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO (T.S.O.).



Il soccorritore volontario non medico, espletato l'obbligo di denuncia all'autorità (CO 118), se èin grado, inizia le elementari manovre di primo soccorso e le continua fino all'esaurimento fisicoo all'arrivo dei soccorsi sanitari, non avendo le capacità per constatare il decesso.


QUANDO INTERROMPERE LA RCP


CONSENSO ALLE CURE(art. 32 Costituzione Repubblica Italiana)

“la Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge…”




• consenso espresso chiaramente e validamente;

• possesso della capacità di intendere e volere;

• informazione sulle modalità d’intervento e rischi;




Capacità di intendere:

capacità di conoscere, comprendere e discernere i motivi della propria condotta.

Capacità di volere:

facoltà di scegliere in modo autonomo




1.Il pz. acconsente all’intervento;

2.Il pz. non acconsente all’intervento;

3.Il pz. non è cosciente ed è in grave pericolo.




CASO 2( il pz. non acconsente all’intervento )

• Non è possibile agire contro la volontà del pz.;

• Cercare di raccogliere il dissenso per iscritto.

• Comunicazione costante con la C.O.




CASO 2( il pz. non acconsente all’intervento )

In presenza di DISSENSO valido e consapevole, néil medico, né l’infermiere può intervenire, neanche in STATO DI NECESSITA’




CASO 3( il pz. non è cosciente ed è in grave pericolo )

La decisione di intervenire, solo in questo caso, non è differibile o delegabile, pertanto si agisce con un CONSENSO PRESUNTO, considerando che il pz.avrebbe acconsentito se avesse potuto esprimere liberamente il consenso.


LA FIGURA GIURIDICA DEL VdST. S. O.

(malati psichiatrici art. 34 L. n.833)

Si può procedere al ricovero in ospedale del pz. qualora si verifichino 3 condizioni:

1. Esistenza di alterazioni psichiche che minacciano l’incolumitàpersonale e di terzi;

2. Mancanza del consenso del pz. al trattamento;

3. Mancanza di condizioni e cicostanze per adottare una terapia extraospedaliera.


LA FIGURA GIURIDICA DEL VdST. S. O.

(malati psichiatrici art. 34 L. n.833)

PROCEDURA

1. Parere del medico che richiede il T.S.O.;

2. Convalida di un secondo medico dell’AUSL;

3. Convalida del sindaco entro 48h;

4. Convalida del giudice tutelare.



La defibrillazione manuale è un atto medico non delegabile in quanto necessita di peculiari conoscenze di pertinenza esclusivamente medica


LA DEFIBRILLAZIONE ELETTRICA CARDIACA


Al contrario la defibrillazione cardiacasemiautomatica, in cui la macchina si sostituisceall'operatore nella diagnosi del ritmo cardiaco, èattuabile anche dagli infermieri e dal personalelaico, adeguatamente addestrato




Legge 120 del 2 aprile 2001: Uso del DefibrillatoreCardiaco Semiautomatico in ambiente extraospedaliero:

Art. 1 E' consentito l'uso del Defibrillatoresemiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personalenon sanitario che abbia ricevuto una formazionespecifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare.




Art. 2 Le regioni e le province autonome disciplinano ilrilascio da parte delle ASL e delle AO dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero deidefibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell'ambito del sistema 118 competente per territorio o laddove non ancora attivato, sotto la responsabilità dellaASL o AO sulla base dei criteri indicati dalle lineeguida adottate dal Ministro della Sanità, con propriodecreto, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigoredella legge.




Gazzetta Uff. n. 71 del 26/3/2003, riporta l'accordo fralo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, inerenti le linee guida per il rilasciodell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero deidefibrillatori semiautomatici. Il testo riporta:"... l'operatore che somministra lo shock elettrico con ildefibrillatore semiautomatico è responsabile non dellacorretta indicazione alla defibrillazione, che è decisadall'apparecchio, ma della esecuzione di questa manovrain condizioni di sicurezza ..."




L'autorizzazione all'uso del DAE, richiesto per gliinfermieri e i laici, deve essere rilasciata dalle ASL, Aziende Ospedaliere, IRCCS, sedi di U.0. diCardiologia, Rianimazione o Medicina d'urgenza e dalleCentrali SES 118, che possono demandare la formazione ad Enti o Associazioni pubbliche o private. L'autorizzazione deve essere rinnovata ogni 12 mesi.




NORME DI COMPORTAMENTO SUL LUOGO DEL DELITTO

Limitare il proprio intervento alle necessità terapeutiche, senza alterare in alcun modo la scena del delitto per permettere il regolare svolgimento delle indagini di Polizia.

Ricordare la posizione della vittima e lo stato dei luoghi.

Segnalare la presenza di eventuali tracce biologiche.



REATI

Art.331 cp. Interruzione di pubblico servizio.

Art.334cp. Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro.

Art.374 cp. Frode processuale.

Art.378 cp. Favoreggiamento.


NORME DI COMPORTAMENTO SUL LUOGO DEL DELITTO


DOVERI E SANZIONI DISCIPLINARI

Il volontario al momento dell’iscrizione accetta il regolamento Nazionale dei Volontari del Soccorso della C.R.I.



DOVERI E SANZIONI DISCIPLINARIArt.30

I VV.d.S. nell’espletamento del servizio devono mantenere un comportamento corretto e degno della Organizzazione cui appartengono.




1. Improntare il comportamento alla massima serietà ed impegno;

2. Attenersi alle direttive ed alle disposizioni impartite dai superiori;

3. Osservare lealmente e diligentemente i regolamenti e le norme della C.R.I.;

4. Usare nei rapporti con i terzi cortesia, comprensione, fermezza ed onestà;

5. Osservare rigorosa riservatezza su quanto udito, visto o fatto in servizio;

6. Sia all’interno che nei rapporti esterni attenersi sempre alla via gerarchica.




I VV.d.S. che tengano una condotta non conforme al Regolamento incorrono nelle seguenti sanzioni disciplinari:

Richiamo verbale;

Ammonizione scritta;

Sospensione temporanea per un periodo massimo di 6 mesi;

Espulsione.


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