anubi's wars (parte ii)

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21/6/2016 http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB NON EDIZIONI CHIP65C02 ANUBI S WARS (PARTE II)

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omaggio Amazing Science Wonder Stories –luglio 1929- in particolare al racconto “The menace from below” di H.Vincent, assemblando un plot remix in multitrama

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Page 1: Anubi's Wars (parte II)

21/6/2016

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB

NON

EDIZIONI

CHIP65C02 ANUBI’S WARS (PARTE II)

Page 2: Anubi's Wars (parte II)

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✔✔✔✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Science Wonder Stories –luglio 1929- in particolare al racconto “The

menace from below” di H.Vincent, assemblando un plot remix in multitrama: con l’obiettivo del racconto d’intrattenere, divertire, incuriosire il lettore.

In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd)

A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari con diritto di citazione, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità.

Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!. ✔✔✔✔Testo ottimizzato per una fruizione digitale in PDF ✔✔✔✔Testo ottimizzato per la stampa in fronte retro ✔✔✔✔Testo ottimizzato anche per la stampa “non in fronte retro”

“Anubi’s Wars (parte II)” stampato 21/06/2016 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND) ➜ http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/

6502 & Terminetor Magnetico ➜ http://mia-fantascienza.blogspot.com

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Indice

Prefazione: omaggio a Science Wonder Stories luglio 1929 ..... pag. 4

Capitolo 1-Anubi’s Wars (parte II) ………………………….. pag. 6

Capitolo 2-La dimostrazione ………………………..………….. pag. 32

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Prefazione: omaggio a Science Wonder Stories, luglio 1929

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Science

Wonder Stories, luglio 1929 in particolare al racconto “the

menace from below” di H.Vincent

Il plot originario è così sintetizzabile: scompaiono misteriosamente

senza lasciare traccia, nell’arco di pochi giorni, due convogli con i

passeggeri della metropolitana del West Side in New York. Le

autorità indagano senza trovare indizi utili, il sindaco s’avvale della

consulenza di un noto prestigiatore Ward Platt, per scoprire

eventuali tracce sfuggite ad ingegneri ferroviari, polizia, militari.

Una sottotrama gialla s’innesta nel plot ad alto suspance, ma il

racconto svolterà quando saranno installate telecamere a circuito

chiuso nella tratta metropolitana crit ica (seguendo i suggerimenti di

Platt). Le autorità osserveranno la manifestazione di un misterioso

varco sotterraneo quadridimensionale, che s’approprierà di un terzo

convoglio!. Le truppe militari (assieme a Ward Platt) entreranno nel

varco quadridimensionale per una ricogniz ione in forze, troveranno

con grande sorpresa, un denso reticolo di caverne che si

dipaneranno sotto l’intero continente Nord Americano!. Questo

misterioso mondo sotterraneo (una sorta di Terra Cava), apparirà

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popolato da mostruose entità, le quali una volta scoperte,

ingaggeranno un combattimento con i militari. Queste orrende

entità sotterranee erano solite prendere le sembianze fisiche dei

prigionieri, spedendo lo spirito vitale delle proprie cavie, nella

quarta dimensione. Nello scontro armato, detoneranno una serie di

potenti esplosioni, le frane annienteranno quasi tutti i contendenti,

inclusi gli sfortunati passeggeri che erano imprigionati. Ward Platt

riuscirà a scampare al letale crollo, infilandosi in un cunicolo, che lo

farà emergere in Arizona!.

Come il lettore potrà scoprire leggendo questo testo, la suggestione

della misteriosa scomparsa di vari mezzi di trasporto, nonché lo

scontro armato tra due forze contendenti, sono elementi ancora

presenti nel racconto, nel quale è presente per il lettore una fabula

in mult i-trama breve a flusso, che tende ad imitare alcuni contenuti

di HALO generando un prequel rispetto ad “Anubi’s Wars”.

Questo ebook fa parte della collana JDAB-Joint Direct Attack Book,

una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama,

remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories

& IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna

rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!.

Saluti e buona lettura!

Chip65C02

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Capitolo 1-Anubi’s War (parte II)

Xeon il piccolo alieno Scrapth era seduto su una sedia dentro

l’Hangar 18 dell’Area 51 nella base segreta del Nevada, di fronte

aveva una commissione di generali che ascoltavano la sua

audizione circa alcune guerre spaziali, che la Federazione Stellare

era stata costretta a combattere!.

-I vecchi soldati non muoiono mai, semplicemente rinascono!. La

nostra struttura sociale non è “generalista” come la razza umana.

La nostra cultura è più simile alle società degli insetti sociali

terrestri. Abbiamo sempre avuto una specializzazione funzionale e

genetica nella nostra società, con il tempo questa è stata

potenziata, anche tramite la manipolazione genetica. Questo al fine

d’ottenere più vantaggi, maggiore capacità d’adattamento nello

spazio. I nostri addetti alla sicurezza, sono generati con l’ingegneria

genetica, i vincenti sono clonati: i loro geni sono copiati negli altri

addetti alla sicurezza, potenziandone le caratteristiche fisiche e

morali. Farete la conoscenza del master chief Anubis 18942, il capo

della sicurezza dell’Area52- disse Xeon.

S’aprirono dopo pochi attimi le porte dell’Hangar 18 dell’Area 51.

L’enorme hangar era vuoto, ospitava ad un’estremità solo un lungo

tavolo e varie sedie che accoglievano la commissione di militari.

Riecheggiarono nella struttura vuota, i pesanti e cupi passi, di un

gigante di oltre due metri e mezzo d’altezza, con una possente

armatura in metallo ed un casco corazzato di dimensioni enormi.

L’elmo conteneva una sorta di visiera a specchio, l’entità

s’approssimò con passo sicuro e marziale, presso la commissione.

-Salve, terrestri!, io sono Master Chief Anubis SPARTAN 18942-

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disse in un perfetto inglese con accento del midwest, con un timbro

di voce molto basso e leggermente metallico.

Il presidente della commissione ruppe timidamente il silenzioso e

reverenziale senso di meraviglia degli astanti, chiedendo -Master

Chief Anubi SPARTAN 18942, potrebbe raccontarci qualche guerra

spaziale, in cui ha partecipato?!-

Anubis si voltò a guardare Xeon, i due si fissarono restando in

silenzio, forse comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942

annuì restando in silenzio. Il master chief quindi, si voltò per

rivolgersi alla commissione terrestre e rispose – Affermativo

signore, la prima cosa da dire è che le battaglie spaziali sono

diverse dalla vostra idea di guerra!. Ci sono soltanto due forze

militari: la flotta Stellare che è un mix tra Aviazione e Marina.

Questa forza s’occupa del dominio dello Spazio e di quello che voi

intendete per Cyberspazio.

Poi c’è la Fanteria Mobile a cui io appartengo. Quando la

Fanteria Mobile scende in campo, é perché i droni non sono

sufficienti, oppure perché c’è da spaccare le teste degli Afophis

Covenant. In questo mattatoio, di solito la flotta Stellare assume

una funzione simile all’art iglieria, mentre la Fanteria Mobile è

l’equivalente della vostra Aviazione, Marina, Esercito. Prima di

rinascere come Anubis 18942, io fui Anubis 1894, vi posso

raccontare qualcosa della sanguinosa battaglia su Aldebaramin,

avvenuta molti dei vostri secoli fà, dove io partecipai!.

Aldebaramin è un sistema stellare che ha pochi pianeti, quasi

tutti sono gassosi, c’era un solo pianeta roccioso su cui piazzare

una base. Era una ghiacciaia buia e solitaria, inoltre era molto

distante dalla sua stella!. La federazione c’aveva messo una base

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operativa, da cui partivano sonde automatiche per l’esplorazione

siderale. I segnali automatici delle trasmissioni quantistiche

avrebbero dovuto essere ricevute ed elaborate proprio dalla base di

Aldebaramin. Sul planetoide la notte era buia e gelida, con

temperature di vicine allo zero assoluto. Il giorno era buio, non

c’era luce, le temperature erano quasi identiche alla notte: tra

giorno e notte, non c’era poi molta differenza!.

Una brigata di 50 Anubis SPARTAN della V° legione Oberon, furono

spediti in rinforzo all’avamposto. All’epoca tutte le sonde che furono

lanciate dalla base di Aldebaramin, nessuna ebbe a trasmettere un

cavolo di niente!. Non serviva uno scienziato, per capire che non

era possibile che tutte le sonde si fossero guastate, o fossero finite

incidentate!. Era evidente che c’era qualcosa di malvagio che stava

covando sotto quel silenzio!. Fu quella, la prima volta che

incontrammo gli Afophis Covenant!.

La base era al polo sud, la nostra astronave era una Banshee,

l’equivalente di un incrociatore + nave da sbarco. Questa dopo aver

scaricato truppe e materiali, si pose in orbita polare. Dopo qualche

ciclo, perdemmo improvvisamente le comunicazioni con la nostra

nave. Il comandante della Banshee riuscì però a comunicarci che

era sotto attacco di 15 navi aliene!. Poi la nostra base sul

planetoide, fu attaccata da TRE navi aliene!.

Poiché il clima del planetoide era sempre stato ostile, non c’era mai

stata attività vulcanica su quella roccia gelata da cui poter estrarre

energia. Inoltre, non c’era neanche luce solare sufficiente per

creare energia, c’era anche molto vento siderale, la Federazione

pensò bene d’installare nella base d’Aldebaramin sia un reattore

Page 9: Anubi's Wars (parte II)

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materia-antimateria, quanto un paio di reattori a fusione per

l’inizializzazione ed il backup dei sistemi energetici!. Noi Anubis

quindi c’eravamo potuti portare una paio di cannoni stellari: ossia

due laser da qualche TeraWatt.

Inoltre avevano anche un paio di “tira sassi”. Pensi a due

cannoni elettromagnetici con quattro bocche da fuoco ciascuno.

Ogni bocca da fuoco, è come una fionda che scaglia palle da

bowling in policeramica supermassiva da 1 tonnellata di massa,

sino a Mach 30, ad un rateo di una mitragliatrice!. Beh! per farla

breve, appena le due navi aliene comparvero sull’orizzonte, fecero

un bel botto sotto i nostri potenti cannoni stellari!.

Alla base chiamammo il comando di flotta per avere soccorso, ma

prima di 15 dei vostri giorni, i quattro incrociatori da battaglia

classe Phenom che erano salpati per assisterci, non avrebbero

potuto raggiungerci!. La situazione era in stallo, ma sarebbe restata

così ancora per poco!.

Noi eravamo al polo sud del planetoide, trincerati e corazzati, non

avevamo satelliti o droni, perché gli alieni ce li distruggevano se noi

provavamo a riprenderci il dominio dello spazio!. Gli alieni però non

potevano avvicinarsi con orbite polari, perché noi avevamo i

cannoni stellari e la nostra base non era espugnabile con un solo

attacco dallo spazio!. Gli alieni allora si misero in orbita equatoriale

e geostazionaria, le 12 navi sbarcarono tutta la loro fanteria

mobile: 500 fanti pesanti Afophis Covenant con droni al seguito. Il

loro obiettivo era distruggere e/o indebolire le nostre difese anti-

nave_spaziale, per annientarci in un attacco combinato a tenaglia,

sia da terra, quanto dallo spazio!. ►impersonerai Anubis 1894 oppure Xeon, nelle prossime pagine dell’ebook,

sarai chiamato a prendere decisioni sul campo: Cosa fai adesso?!

→ Cedi la parola a Xeon che racconterà come si sviluppò la battaglia

stellare, quando i QUATTRO incrociatori classe Phenom si scontrarono con le

DODICI navi aliene degli Afophis Covenant; vai a pag.11

→ Racconti alla commissione terrestre, quale fu l’evoluzione della

battaglia delle Fanterie Mobili sul planetoide ghiacciato di Aldebaramin, prima

dell’arrivo della Flotta Stellare; vai a pag.20

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Lo scontro della flotta stellare.

I quattro incrociatori da battaglia di classe Phenom ebbero a

raggiungere il sistema di Aldebaramin, solo dopo 15 dei giorni

terrestri. Sia durante l’avvicinamento al sistema stellare, quanto in

fase di decelerazione delle astronavi, non provenne dalla base

d’Aldebaramin alcuna comunicazione radio, o messaggio di soccorso

od aggiornamento tattico sulla lotta contro le misteriose forze

aliene nemiche.

Questo poteva voler dire solo tre contesti tattici:

• i difensori della base di Aldebaramin erano tutti morti, delle

forze aliene ostili controllavano le strutture di quello che rimaneva

della base di Aldebaramin, forse c’erano in orbita geostazionaria

dietro la faccia del planetoide, le ostili navi aliene, pronte ad

attaccare il contingente della flotta stellare che era giunto in

soccorso. De facto poteva esserci il rischio di una trappola nemica,

pronta a scattare!.

• I difensori della base d’Aldebaramin avevano subito seri

danni ai loro apparati di comunicazione e non potevano

comunicare. Probabilmente in questo caso, avrebbero avuto

urgente bisogno d’assistenza militare e tecnica, dato che

resistevano da soli, da lungo tempo, contro soverchianti forze

nemiche ostili.

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• I difensori della base di Aldebaramin erano tutti morti ed i

nemici ostili erano già fuggit i, senza lasciare indizi o tracce. In

questo caso, i nemici probabilmente già stavano preparando un

nuovo attacco a qualche altro avamposto stellare, oppure i nemici

si stavano organizzando per sferrare un massiccio attacco alla

Federazione dei Pianeti, sfruttando le informazioni che potevano

aver estratto dalla base d’Aldebaramin!.

►impersonerai il comandante di flotta Sempron, nelle prossime pagine

dell’ebook, sarai chiamato a prendere decisioni sul campo: Cosa fai adesso?!

→ Rilasci tutti i siluri spaziali (droni-bombe ad antimateria, dotati di

intelligenza artificiale) per andare in avanscoperta e/o attaccare eventuali

nemici; vai a pag.17

→ Avanzi con la tua flotta, cambiando orbita e verificando cosa c’è

intorno al planetoide, preparandoti alla battaglia con i soli raggi laser; vai a

pag.14

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La battaglia d’Aldebaramin, un disastro per la flotta Stellare.

Nonostante le vistose proteste dei comandanti degli altri tre

incrociatori di classe Phenom, che ripudiarono energicamente la mia

tattica di battaglia, poi i comandanti per senso del dovere, si

conformarono ai miei ordini, che risultarono sbagliati!.

Dietro il lato scuro del planetoide c’era ancora tutta la flotta nemica

che era pronta ad attaccarci!. C’erano DODICI navi aliene, con

potenzialità e minacce sconosciute, contro QUATTRO delle nostre.

Appena i vascelli raggiunsero i punti per fare fuoco, si scatenò un

possente conflitto con armi laser!.

Silenziosi, invisibili, i raggi laser scaricavano enormi quantità

d’energia che colpivano il plasma che ricopriva come protezione, gli

scafi delle navi. Nonostante il mio ordine di far fuoco impegnando

tutte le batterie di bordo, la superiorità numerica nemica era

schiacciante!. Dopo pochi attimi dall’ ingaggio nemico, esplosero due

navi aliene, ma detonò anche un vascello della mia formazione ed

una mia astronave fu gravemente danneggiata, tanto che

s’allontanò dalla battaglia, per non esplodere!.

Per pochi attimi, la parte oscura del planetoide fu illuminata a

giorno dalle silenziose detonazioni delle tre navi, che si spensero

nel tempo di un gigantesco flash!.

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Purtroppo il fuoco delle armi laser delle residue DIECI navi aliene si

concentrò rapidamente sulle mie restanti DUE unità della flotta

stellare. In pochi secondi, esplosero nel mortale silenzio altre TRE

navi aliene a cui seguirono entrambe le mie DUE navi (inclusa la

mia nave comando) della flotta stellare.

Le restanti OTTO navi aliene, si mossero rapidamente per dare la

caccia all’ incrociatore classe Phenom che tentava disperatamente di

sottrarsi lentamente dall’ ingaggio nemico. Anche il quarto

incrociatore fu facilmente raggiunto dalla flotta aliena nemica, fu

annientato senza pietà, in un silenzioso letale lampo!.

Ammesso che ci fossero stati ancora superstiti alla base sud-polare

di Aldebaramin, le mie errate scelte tattiche non poterono portare

alcun aiuto agli eventuali res istenti, in lotta sul planetoide!.

Continua a pag.32

Page 16: Anubi's Wars (parte II)

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Page 17: Anubi's Wars (parte II)

17

La battaglia d’Aldebaramin, un successo per la flotta Stellare.

Avevo dato l’ordine di rilasciare tutti i siluri spaziali, ce n’erano 5

per ogni nave, quindi dispiegai un totale di 20 siluri spaziali.

Questi piccoli gioielli tecnologici erano dei mini reattori ad anti-

materia dotati d’intelligenza artificiale che oltre ad essere

comandabili in remoto come droni, erano programmabili per

obiettivi oppure erano autonomi ed una volta lanciati, potevano

svolgere in modalità cerca & distruggi, ogni eventuale minaccia, per

ammorbidire i nemici prima d’ingaggiarli in uno scontro diretto. I

mezzi potevano zig-zagare rapidamente, emettere fasci di raggi

laser e microonde, impulsi EMP e soprattutto trasformarsi in mortali

bombe ad anti-materia da migliaia di Megatoni!.

I VENTI droni-siluro spaziali detectarono rapidamente le DODICI

navi spaziali aliene, le quali aprirono il fuoco, ma i droni-siluro

erano piccoli, difficili da inquadrare e soprattutto agilissimi e

rapidissimi, in pochi attimi esplosero tutti e venti i droni-siluro,

facendo detonare SETTE navi spaziali nemiche e danneggiandole

altre DUE.

Un silenzioso ed intenso brillamento di luce, come un’enorme flash,

detonò dietro il planetoide, illuminando a giorno per qualche

Page 18: Anubi's Wars (parte II)

18

secondo, tutta la superficie del planetoide, che poi tornò ad essere

ricoperta dal buio quasi perenne.

I miei QUATTRO incrociatori da battaglia classe Phenom erano a

tiro e fecero fuoco al massimo della loro potenza, ingaggiarono

senza pietà le restanti TRE+DUE astronavi nemiche!. Esplosero

quasi istantaneamente altri DUE natanti nemici, proprio quei due

vascelli che erano stati precedentemente danneggiati dai droni-

siluro. Accadde quindi, in un solo istante, che nella prima silenziosa

salva, il nemico perse altre due navi, andando così in inferiorità

numerica, restando con un rapporto di forza di TRE contro

QUATTRO.

La battaglia continuò silenziosa, istantanea e mortale, quando

all’ improvviso esplosero altre due navi: una era aliena, l’altra era

della mia flotta!. Fu una grave perdita, dentro in un’intensa

esplosione di luce come di un gigantesco Flash, l’ incrociatore da

battaglia Phenom 4c fu annientato, assieme al suo ristretto

equipaggio!. Il rapporto di forza era sceso: DUE navi aliene ostili

contro TRE della mia flotta stellare.

- Annientate quei bastardi senza pietà!, questo è un ordine!.

Raccoglieremo informazioni su di loro, dai rottami delle battaglie

avvenute sulla superficie del planetoide!- urlai furioso alla radio.

–Dobbiamo vendicare la morte della Phenom 4c- poi aggiunsi

rimarcando con ira, gli ordini –Voglio veder bruciare quei bastardi!,

fuoco!, malediz ione!, fuoco!, fuoco!-

Esplose silenziosamente dopo pochi attimi una seconda nave aliena

in un intenso flash, mentre una delle mie astronavi, comunicò

laconicamente che era costretta ad allontanarsi dalla battaglia,

avendo subito danni ingenti.

L’ultima astronave nemica non accennò a tentare la fuga, incassò

qualche altro colpo, mentre i suoi raggi laser persero rapidamente

d’efficacia, poi all’ improvviso esplose silenziosa in un gigantesco

brillamento di luce!.

Continua a pag.32

Page 19: Anubi's Wars (parte II)

19

Page 20: Anubi's Wars (parte II)

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Le valutazioni tattiche del Master Commander.

La piccola sonda che era stata lanciata dalla base sud-polare

d’Aldebaramin aveva rivelato (pochi secondi prima d’esplodere) che

i nemici erano 500 elementi, alt i 6 metri circa, armati sino ai denti,

con parecchi droni al seguito. Le truppe nemiche erano in

movimento sul planetoide, verso la base della Federazione!.

Le valutazioni tattiche dell’I.A. erano le seguenti:

► C’era il 50% di probabilità che l’attacco di terra alle istallazioni

della base d’Aldebaramin avvenisse con una manovra a tenaglia. Si

stimava 300 fanti da una direttrice, 150 da un’altra direzione con

fuoco d’infilata, con una riserva mobile nemica di 50 fanti. In

questo caso, i nemici avrebbero mirato anche a costruire una

trappola per ingaggiare la flotta Stellare, una volta conquistata la

nostra base. I loro obiettivi principali probabilmente sarebbero stati

i nostri cannoni stellari, mentre le fonti d’energia sarebbero state

risparmiate, per poterle riutilizzare con i loro equipaggiamenti

alieni, contro le nostre navi stellari!.

► C’era anche il 50% di probabilità che l’attacco di terra alle

istallazioni della base d’Aldebaramin avvenisse con una manovra

d’accerchiamento. Si stimavano 4 o 5 potenziali direzioni d’attacco

con 125-100 fanti nemici e nessuna riserva nemica. In questo caso,

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gli obiettivi principali delle forze aliene ostili, sarebbero stati sia i

cannoni stellari, quanto le nostre fonti d’energia. La distruzione

delle difese avrebbe comportato in ogni caso l’opportunità di fare

dei prigionieri, studiare le nostre istallazioni militari e poi fuggire via

con la flotta nemica, senza lasciare traccia. Da quest’azione di

ricognizione in forze, probabilmente le forze aliene nemiche

avrebbero potuto continuare a progettare 1)altri attacchi simili,

oppure 2)un invasione massiva contro la Federazione dei Pianeti.

La buona notizia era che gli alieni ostili pensavano di saper già

parecchio della nostra tecnologia, ma avevano sbagliato i loro

conti!. Evidentemente avevano distrutto e studiato le sonde

automatiche lanciate dalla base di Aldebaramin, ma la loro

valutazione sulle nostre capacità di difesa erano state errate!.

Nell’attacco avevano incautamente perso TRE vascelli, inoltre gli

alieni non sapevano dell’esistenza di una brigata di 50 Anubis

SPARTAN e delle tattiche ed equipaggiamenti!.

La cattiva notizia era che c’era da spaccare tante teste, circa

10 aggressor per 1 difensore. Inoltre prima di 30 cicli (15 giorni

terrestri), non avremmo potuto avere soccorsi dalla flotta stellare!.

►impersonerai Master Commander Anubis SPARTAN 872 in questa pagina

dell’ebook, devi adesso prendere una decisione sul campo: Cosa fai adesso?!

→ Imposti una difesa attiva, mobile, a lungo raggio, organizzata per sostenere

un attacco nemico da due direzioni; vai a pag.23

→ Imposti una difesa statica, a breve raggio, organizzando due cinture di difesa

per sostenere un attacco contemporaneo da 4 o 5 direzioni; vai a pag.26

→ Invii in ricognizione due Anubis SPARTAN per raccogliere più informazioni

(sulle direzioni di movimento nemiche, armi, equipaggiamenti, tattiche),

ingaggiando con piccole schermaglie e/o prendendo qualche prigioniero, per

scegliere con più acume quale difesa impostare alla base di Aldebaramin; vai a

pag.29

Page 22: Anubi's Wars (parte II)

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L’annientamento degli Anubis SPARTAN.

La miglior difesa è l’attacco! ma in questo caso allontanarsi dal

sicuro ombrello anti-nave_spaziale che i miei cannoni stellari

garantivano, per avviluppare una difesa attiva a lungo raggio, di

movimento, ingaggiando le forze nemiche in rapide e violente

scorribande distruggi e scappa, fu una scelta errata e suicida!. Il

territorio non aveva concealment: non c’erano monti, valli, passi,

non c’erano foreste, non c’erano città!. C’era solo un’imperturbabile

distesa di ghiaccio piatta, monotona, con pochissime montagne

assai basse.

Ebbi a sguarnire la base che invece doveva essere difesa in

forze!. Fu un errore allontanare le mie truppe perché i miei Anubis

SPARTAN finirono per essere esposti sulla piana gelata priva di

nascondigli, al pesante e letale bombardamento delle forze aliene

che erano in orbita geostazionaria equatoriale!.

La maggioranza dei miei Anubis SPARTAN furono annientati dal

bombardamento delle navi aliene nemiche!. Molti SPARTAN feriti ed

appiedati, lottarono sino alla fine facendosi esplodere. Alcuni loro

malgrado, furono fatti prigionieri e sotto tremende torture che

terminarono con una morte orribile, rivelarono le caratteristiche

delle armature SPARTAN, nonché tutti i dettagli operativi degli

equipaggiamenti ancora disponibili alle mie res idue forze di terra.

Le truppe nemiche avendo estratto nuove informazioni sulle mie

concrete capacità, si riorganizzarono tatticamente in tanti

distaccamenti che confluirono in modo inarrestabile verso la mia

base. I nemici avevano formazioni meno dense numericamente,

Page 24: Anubi's Wars (parte II)

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rispetto alle prime colonne nemiche, ma in ogni caso il nuovo e

diverso dispiegamento tattico di ogni distaccamento alieno, era

sempre composto da forze soverchianti per i miei pochi Anubis

SPARTAN. Le linee di difesa tardive che avevo organizzato, finirono

tutte per essere infrante, costringendomi ad arretrare, per non

essere annientato dall’avanzata nemica!.

Nonostante le mie forze residue si fossero sempre raggruppate in

modo efficiente ed efficace, restando sotto l’ombrello dei miei

cannoni siderali, accadde l’inevitabile prima o poi!. Tutte le mie

forze finirono per essere ingaggiate in un grosso attacco frontale!.

Questo se fosse andato a segno, avrebbe annientato i miei cannoni

siderali e non c’era più spazio per arretrare: dovetti ingaggiare il

nemico, consapevole di non avere alcuna riserva da gettare in

battaglia!.

Contemporaneamente l’attacco principale era anche un diversivo,

perché tardivamente scoprii che vari manipoli di nemici, composti

da mezzi più rapidi e leggeri, violarono l’esile difesa di 2 soli Anubis

SPARTAN che ero stato costretto a dispiegare nella mia base!. Fu

così che le forze aliene nemiche, riuscirono a danneggiare

definitivamente i miei cannoni siderali!. Una volta disabilitati questi

fondamentali sistemi di difesa, le navi spaziali aliene cambiarono

orbita, in pochi minuti, con accurati e letali colpi d’art iglieria al

plasma, distrussero tutte le mie forze di terra!. Fu poi facile per gli

Afophis Covenant rastrellare, impossessandosi della base!.

Tutto era perso sul planetoide di Aldebaramin per la Federazione!

Continua a pag.32

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La dura resistenza degli Anubis SPARTAN.

Avevo dispiegato le mie truppe di Anubis SPARTAN in due perimetri

di forma quadrata, in cui la seconda linea era ovviamente inscritta

all’ interno. Davanti alla prima linea di difesa c’erano dispiegate

mine laser, alimentate dalla base ed altre ostruzioni temibili che

esplodevano al contatto. Questa acuta disposizione mi aveva

permesso di creare anche una riserva di Anubis SPARTAN, una

forza di movimento, che oltre a tamponare le falle e gli attacchi,

potesse dispiegare all’occorrenza una terza linea mobile di difesa.

L’area dei perimetri difensivi disponevano della protezione

dell’ombrello dei miei cannoni siderali, così le mie truppe non

furono mai esposte al tiro d’artiglieria pesante delle astronavi

nemiche, le quali non potevano avventurarsi nell’area presidiata dai

miei cannoni siderali!.

Ondata, dopo ondata, dopo ondata, gli Anubis SPARTAN

respingevano gli assalti degli Afophis Covenant i quali perdevano

gradualmente forze e slancio, logorandosi sulle mie difese. Mine

laser alimentate dal reattore anti-materia che ammorbidivano i

primi assalti, poi i due “tirasassi” a quattro canne, erano stati

smontati per operare con due canne, per cui dimezzando il rateo di

fuoco, raddoppiai le mie postazioni di difesa come torri ai vertici del

perimetro. Anche io perdevo truppe, ma i morti erano usati come

nuove mine, per non cedere know how e tecnologia al nemico sugli

equipaggiamenti SPARTAN, per cui il kill rate dei miei Anubis era

molto alto persino da morti!. Inoltre, avevo spazio e tempo da

cedere al nemico, per cui quando il perimetro di difesa diventava

troppo ampio per le mie forze, mi limitavo a far ripiegare la prima

linea di difesa in un nuovo quadrato inscritto dentro alla seconda

linea di difesa, la quale diventava automaticamente prima linea!.

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Indubbiamente gli Afophis Covenant gradualmente s’avvicinavano

alla base, ma entro 15gg io avrei avuto dei soccorsi dalla Flotta

Stellare e questo gli Afophis non lo sapevano!. Inoltre costrinsi gli

alieni a subire perdite pesanti, le loro forze si stavano logorando,

anche emotivamente!.

Era chiaro come il sole, nel buio gelido di quel planetoide, in quelle

battaglie cruente e letali, gli Afophis Covenant avevano il terrore dei

miei Anubis SPARTAN. Lo si capiva da come il nemico combatteva:

da come andavano all’attacco i Covenants, da come prontamente

fuggivano senza curarsi troppo di coprire la ritirata. Lo si capiva

anche dalla poca lucidità che dimostravano in battaglia, dalla

violenza del loro fuoco di soppressione che consumava loro molta

energia ed era nervoso, maldestro, poco accurato, rispetto al nostro

contro-fuoco di soppressione che era fermo, chirurgico ed

implacabile!.

Quando piovvero pesanti colpi di cannoni laser sulle truppe degli

Afophis Covenant e poi fui contattato dal comandante di flotta

Sempron, capii che la vittoria ormai era nostra!. Rastrellammo

armi, corazze, cadaveri degli Afophis Covenant e gli portammo a

bordo degli incrociatori da battaglia per avere Intel. La base fu

minata ed abbandonata. Se e quando gli Afophis Covenant fossero

tornati, l’ intero planetoide sarebbe stato sbriciolato. Tornarono

dopo pochi anni, lo capimmo dall’anomala emissione di Raggi X che

provenne da Aldebaramin!. C’era stato un bel botto su quel sistema

stellare!

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Le memorie di Anubis SPARTAN 1894.

Il timbro di voce di Master Chief Anubis 18942 dentro l’hangar 18

nell’Area51 fu più cupo, le frasi improvvisamente divennero

semplici, corte, intervallate da lunghe pause. Gli aggettivi, i verbi

erano quasi sempre gli stessi, con frequenti ripetizioni, la tonalità

della voce era più metallica. La sua esposizione parve che

provenisse da un’entità con una cultura inferiore, rispetto a quella

che aveva già espresso Anubis 18942 nelle conversazioni

precedenti.

Tutti i membri della commissione ebbero la percezione che

Master Chief Anubis 18942 si fosse trasfigurato silenziosamente in

un’altra entità: questo seminò perplessità e timore, dato che non

era noto agli astanti, chi si celasse in realtà dietro a quell’elmo

metallico!.

Quel gigante di 2.5metri, con un vigoroso aspetto marziale,

dentro ad una corazza iper-tecnologica, quasi invulnerabile, mentre

ricordava gli accadimenti di Anubis 1894 ebbe una persistente

crepa emotiva nella sua voce. Anubis narrava dall’hangar 18 del

Nevada, ma era come se non fosse lì: la mente e gli occhi di Anubis

erano ancora sul campo di battaglia di Aldebaramin!. La storia delle

dinamiche di guerra erano descritte con asciutti termini militari, ma

trasudavano di coraggio e paura, pena e forza, tristezza mescolata

ad un’ira mai sopita, un dolore mai vendicato!.

Non era una bella storia da raccontare. E non c’era molto da dire.

Anubis SPARTAN 1894 era un combattente. Non c’erano poeti o

scienziati tra gli Anubis SPARTAN. Nessun Anubis SPARTAN avrebbe

mai composto un romanzo, scoperto una stella od inventato un

nuovo apparato. Ma nonostante questo, gli Anubis SPARTAN

conoscevano il valore della vita e rispettavano il valore della pace.

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Gli Anubis SPARTAN erano forgiati con Onore, Amicizia, Lealtà,

Onestà, Sacrificio, Coraggio, Altruismo, Tenacia, Rispetto per

l’Ordine e forte senso di Giustizia. Qualità morali indispensabili per

Proteggere, Servire, Obbedire la comunità a cui ogni Anubis

apparteneva.

Anubis SPARTAN 1894 s’era battuto sul campo di Aldebaramin

sino all’ultimo respiro. All’inizio aveva pianificato, poi s’era adattato,

poi aveva improvvisato. In guerra, specie contro un nemico

sconosciuto, tecnologicamente avanzato, i piani non vanno mai

come piacerebbero. Il marziale gigante, ultimò la sua narrazione

quasi fosse fisicamente provato dal ricordo. Concluse dicendo che

c’erano solo due entità che comprendevano gli Anubis SPARTAN. Gli

Anubis SPARTAN e gli Afophis Covenant.

Così tanto diversi per quanto simili: nessuno dei due mollava mai in

battaglia!. Nessuna grazia sarebbe mai stata concessa, nessuna

grazia sarebbe mai stata chiesta!.

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La dimostrazione.

Il presidente della commissione dell’Area51 chiese ad Anubis

SPARTAN 18942 se questi poteva fornire alla commissione, una

descrizione dettagliata degli Afophis Covenant e delle loro armi.

Anubis si voltò a guardare Xeon, i due si fissarono restando in

silenzio, forse comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942

annuì restando in silenzio.

Il master chief, quindi si voltò per rivolgersi alla commissione

terrestre e rispose – Negativo! signore, vi spaventereste

inutilmente. Quello che posso dirvi è che sono nati su un pianeta di

grande massa, sono alti 6mt. Sulla Terra sembrerebbero giganti

agili, invulnerabili, invincibili. Ma sono tutt’altro!. In battaglia

temono noi Anubis SPARTAN. Gli Afophis Covenant non sono

particolarmente svegli e furbi, ma compensano la loro minore

reattività sul campo di battaglia, con implacabilità e tenacia, che voi

sulla Terra, non avete mai visto!.-

Il presidente della commissione dell’Area51 chiese ad Anubis

SPARTAN 18942 se poteva fornire una dimostrazione del suo

equipaggiamento tecnologico. Anubis si voltò ancora una volta

verso Xeon, i due si fissarono restando in silenzio, forse

comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942 annuì restando in

silenzio.

Il master chief si voltò di nuovo per rivolgersi alla commissione

terrestre e rispose – Affermativo signore!, posso dirvi che noi

Anubis quando siamo in battaglia, come tutti gli esseri viventi

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siamo sotto intenso stress. Tuttavia, in battaglia la nostra mente

diventa più tersa e logica. Le nostre reazioni, i nostri riflessi, sono

accelerati, diventiamo iper-reattivi. Siamo poi stati potenziati e

migliorati geneticamente proprio per assolvere a questa funzione

nella società Scrapth: Proteggere, Servire, Obbedire. Posso solo

mostrarvi l’ impiego tattico del mio gladio!-

Nell’Hangar 18 entrò un carro armato M1 Abrams, scese rapido il

guidatore che se la diede a gambe levate, abbandonando il mezzo

in mezzo al desolato hangar. Anubis estrasse il suo gladio e con la

mano sinistra afferrò la bocca da fuoco del tank, scagliò con

estrema rapidità tre fendenti sul cannone, il quale fu tagliato di

netto in tre parti, come fosse stato un fuscello secco, spezzato da

un bambino!.

Poi Anubis si mise di fronte al tank e con la mano sinistra sollevò a

45° gradi il carro armato senza alcuna difficoltà, poi la lama del

gladio scomparve per trasformarsi in una intensa luce di color

bianco. Il gigante infilzò il tank nella parte ventrale, cominciò a

tagliare la struttura con il gladio fiammeggiante, applicando una

pressione decisa, rapida e priva di difficoltà!.

Poi con un balzo felino d’inaspettata agilità, Anubis saltò sulla

torretta continuando a stendere il suo taglio longitudinale. Nel giro

di un minuto il carro armato M1 Abrams era stato tagliato a metà

dal frontale al posteriore. Anubis SPARTAN 18942 gli diede un calcio

e le due esatte metà del tank, caddero pesantemente ai lati.

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