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ANNUARIO DELLA SCUOLA ARCHEOLOGICA DI ATENE E DELLE MISSIONI ITALIANE IN ORIENTE VOLUME XCII SERIE III, 14 2014 SAIA 2016

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ANNUARIODELLA

SCUOLA ARCHEOLOGICA DI ATENE

E DELLE

MISSIONI ITALIANE IN ORIENTE

VOLUME XCIISERIE III 14

2014

SAIA2016

DirettoreEmanuele Greco

Comitato scientificoVladimiro Achilli (Universitagrave degli studi di Padova)Giorgio Bejor (Universitagrave degli studi di Milano)Renata Cantilena (Universitagrave degli studi di Salerno)Filippo Carinci (Universitagrave ldquoCarsquo Foscarirdquo Venezia)dagger Gianfranco Fiaccadori (Universitagrave degli studi di Milano)Mario Lombardo (Universitagrave degli studi di Lecce)Emanuele Papi (Universitagrave degli studi di Siena)Edoardo Tortorici (Universitagrave degli studi di Catania)Claudio Varagnoli (Universitagrave degli studi di Pescara)Alessandro Viscogliosi (Universitagrave degli studi di Roma ldquoLa Sapienzardquo)

Tutti gli articoli della Rivista sono sottoposti a revisione da parte del comitato di redazione e di refereesanonimi di cui si pubblica qui di seguito lrsquoelenco completo

N Allegro C Ampolo S Andreou S Angiolillo R Auriemma I Baldini M Benzi J BonettoK Bouraselis F Camia J Camp A Cannavograve F Carinci A Cazzella A Chaniotis F CordanoTh Corsten F Croissant N Cucuzza F DrsquoAndria M Del Freo S De Maria M Di Branco R Di CesareD Elia C Gasparri EF Ghedini M Giangiulio M Gras A Hermary T Houmllscher K KotsakisN Kourou SD Lambert E Lanzillotta E La Rocca daggerV La Rosa E Lippolis F Lissarrague F LongoL Marangou G Marginesu M Menichetti D Mertens ME Micheli PM Militello MC MonacoC Morgan L Moscati Castelnuovo A Moustaka A Muller M Osanna WD Niemeier O PalagiaDS Palermo A Pontrandolfo L Porciani M Petropoulos Y Pikoulas S Privitera F Prost A RizakisJB Rutter A Sacconi S Santoro A Schnapp F Slavazzi G Steinhauer R Stroud T TanoulasM Tiberios I Touratsoglou P Valavanis A Viscogliosi E Voutiragraves P Warren E Zanini P Zanker

Segretaria di redazioneElena Gagliano

Progetto graficoAngela Dibenedetto

ImpaginazioneEdizioni Lucy Braggiotti

copy Copyright 2016 Per lrsquoacquisto rivolgersi a - orders may be placed toSCUOLA ARCHEOLOGICA ITALIANA DI ATENE Giorgio Bretschneider EditoreISSN 0067-0081 Via Crescenzio 43 00193 Romawwwscuoladiateneit wwwbretschneiderit

SOMMARIO

AAVV 1914-2014 Per i cento anni dellrsquoAnnuario della Scuola Archeolo-gica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente

E Greco Sullo σχῆmicroα di Thurii venti anni di ricerche con Silvana Luppino

STUDI ATENIESI

V E Dimitriou LrsquoAcropoli di Atene durante il Neolitico Finale e il Bronzo AnticoLo studio ex novo dei ritrovamenti dello scavo Levi sul pendioSud rapporto preliminare

E Gagliano Hermes Propylaios (e le Charites) sullrsquoAcropoli di Atene

C Di Nicuolo Kallias il Balaneus Una stele funeraria attica del Martin von Wa-gner Museum di Wuumlrzburg (IG II-III2 11804) con scheda epigraficadi F Camia

A Ottati Dal Pentelico a Tivoli Alcune osservazioni su programma deco-rativo marmi e officine nellrsquoarredo statuario dellrsquoOdeion di VillaAdriana

STUDI SPARTANI

M Lupi I cinque lochoi dellrsquoesercito spartano (e quelli argivi)

STUDI CRETESI

C Devoto Cnosso considerazioni sulla cronologia delle prime emissioni monetali

P Militello Un nuovo frammento di tavoletta in lineare A da Festograves (PH 54)

MISCELLANEA

A Correale Un cratere a calice a figure rosse da Efestia (Lemno)

R Perna Ricerche ad Hadrianopolis e nella valle del Drino (Albania) alcune considerazioni sulle trasformazioni dellrsquoinsediamento e delterritorio dallrsquoetagrave ellenistica a quella bizantina sulla base delleindagini condotte dal 2011 al 2015

RASSEGNE

A Bertelli Considerazioni sui luoghi di culto eroico in Grecia A propositodel recente contributo di B von Mangoldt

A Salzano I porti militari nel mondo greco Tra territorio e pensiero politico

I

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15

33

69

99

131

139

155

169

195

263

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RECENSIONI

C De Gregorio MB COSMOPOULOS The Sanctuary of Demeter at Eleusis TheBronze Age I-II (THE ARCHAEOLOGICAL SOCIETY AT ATHENS LI-BRARY 295-296) Athens 2014 vol I (I-XIX 478 pp) + vol II (288pp 82 tavv) ISBN 978-11-070-1099-4

E Gagliano F LISSARRAGUE La citeacute des satyres Une anthropologie ludique(Athegravenes VIe-Ve siegravecles avant J-C) (LrsquoHISTOIRE ET SES REPREacuteSEN-TATIONS) Paris 2013 315 pp ISBN 978-27-132-2384-6

A Ottati C INGLESE - A PIZZO I tracciati di cantiere di epoca romanaProgetti esecuzioni e montaggi Roma 2014 223 pp ISBN 978-88-492-2848-9

281

285

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Desidero ringraziare lrsquoamico e collega Francesco Camiaautore della scheda epigrafica senza la cui collaborazionela stesura di questo intervento e le riflessioni confluite nelcapitolo lsquoLa stele HA 1489 dal rinvenimento a Wuumlrzburgrsquoe nelle conclusioni non sarebbero state possibili Insieme aFrancesco desideriamo esprimere il nostro piugrave sincero rin-graziamento alla Direzione del Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg e in particolare al Dott Jochen Griesbach Cu-rator del Dipartimento di Antichitagrave per la gentile conces-sione del permesso di riproduzione e pubblicazione di unafoto recente e ad alta risoluzione della stele HA 1489 Pre-ziosa si egrave dimostrata inoltre la collaborazione della dottssaArcangela Carbone Gross segretaria dellrsquoAntikenabteilungdella medesima istituzione oltre che dei dott Carolin Golle Thorsten Linsner students assistants del Museo di Wuumlr-zburg prodighi in utili informazioni di carattere bibliogra-fico e archivistico Particolare riconoscenza va anche al ProfHans R Goette per il fondamentale contributo nel reperimentodi un testo disponibile solo presso la Zentrale ndash Bibliothekdel DAI di Berlino La Scuola Archeologica Italiana diAtene con la sua biblioteca ha rappresentato ancora unavolta lrsquoambiente piugrave congeniale per lo svolgimento di que-sta ricerca per la consultazione e lrsquoaggiornamento biblio-grafico oltre che per le infinite opportunitagrave di scambio diriflessioni sui temi trattati in questo scritto Si ringrazianoinfine i referees anonimi per le stimolanti e costruttive os-servazioni che hanno alimentato negli autori ulteriori curio-sitagrave in merito ad alcuni dei temi discussi in questo scritto

1 PLSoph226e5-227a52 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-957

ARFr435 PLR344d ATH1550108 HSCHsv βαλανεύςSUIDsv βαλανεύς SUIDsv Κλειγένης ὁ microικρός ὁ πο-νηρότατος βαλανεύς SchARRa707-712 SchARPl955

3 BEEKS 2013 sv βαλανεύς CHANTRAINE 1980 sv βα-λανεύς Cf le posizioni analoghe sebbene con profondedifferenze in merito alla radice etimologica del termine diVentris e Chadwick (VENTRIS-CHADWICK 1973 314-315 e327) e di Szemereacutenyi (SZEMEREacuteNYI 1974)

4 In questa direzione sembrerebbe invece essersi orien-tato Ginouvegraves (GINOUVEgraveS 1962 8)

5 PLSoph226d6 Lrsquoalta considerazione riservata alla scienza medica il

diffuso rispetto per i rappresentanti di questa techne a pre-scindere dalle origini degli stessi e lo statuto sociale speci-fico degli iatroi sono documentati anche epigraficamentein Attica giagrave a partire dal tardo periodo arcaico A titolo deltutto indicativo si dovranno tenere presenti lo mnema postosulla sepoltura dellrsquoesperto medico Aineas (IG Isup3 1393 finedel VI sec aC) e lrsquoiscrizione funeraria celebrativa dellanon comune perizia dello iatros Aristokrates figlio di Pny-tagoras (SEG XXII 196 inizi del IV sec aC) Un caso almomento isolato ma di estremo interesse egrave quello del semafunerario iscritto dedicato alla libera cittadina Phanostratericordata come maia (levatrice) ed esperta iatros giagrave allametagrave del IV sec aC nel territorio di Acharnai (IG IIsup2 6873)

ASAA XCII serie III 14 2014 69-97

KALLIAS IL BALANEUSUNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER

MUSEUM DI WUumlRZBURG(IG II-III2 11804)

PREMESSA

Alla prima metagrave del IV sec aC risale lrsquounica attestazione di una τέχνη la βαλανευτικὴ1 daintendere letteralmente come insieme di conoscenze e capacitagrave tecniche proprie di una figura pro-fessionale specifica quella del βαλανεύς 2 Della derivazione etimologica di questo aggettivo dalsostantivo βαλανεύς egrave impossibile dubitare cosigrave come certa sembra essere secondo il parere digrandi personalitagrave degli studi di linguistica storica3 la dipendenza dallo stesso del termine βαλα-νεῖον indicante lrsquoedificio pubblico di cui il βαλανεύς era responsabile e gestore Nel Sofista diPlatone lungi dal voler indicare genericamente lrsquoinsieme delle abitudini balnearilustrali praticatenel mondo ellenico4 il termine βαλανευτικὴ viene introdotto dallo Straniero Eleate per indicareuna delle technai destinate alla katharsis

La menzione della techne distintiva dei balaneis si inserisce nel contesto di una discussionepiugrave generale intorno al concetto di separazione (diakritike) principio logico strumentale in primoluogo al discernimento del bene dal male5 Su questo principio le argomentazioni dello Stranierofanno leva per convincere lrsquointerlocutore circa lrsquoopportunitagrave di intendere la diakritike come unasorta di katharmos dal momento che tutte le technai destinate alla purificazione dei corpi siaquelli animati che quelli inanimati hanno come scopo fondamentale quello della rimozionesepa-razione delle impuritagrave (226e) Tuttavia la βαλανευτικὴ una delle lsquoartirsquo coinvolte nella cura degliesseri animati (226e - 227a) diversamente dalla γυmicroναστικὴ e dalla ἰατρικὴ6 interessava la sola

Fig 1 - La stele HA 1489(copyMartin von Wagner Museum der Universitaumlt Wuumlrzburg P Neckermann)

CARMELO DI NICUOLO

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7 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-9578 Nel Sofista i servizi offerti dalla balaneutike sono signi-

ficativamente ritenuti indegni anche solo di essere nominati

(PLSoph226e5 ldquoεἰπεῖν microὲν φαῦλα ὅσα βαλανευτικὴπαρέχεταιrdquo)

Fig 2 - Il primo disegno con apografo della stele HA 1489 del 1843 (Rielab da MUumlLLER-SCHOumlLL 1843 Taf VI)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cura esteriore del corpo e occupava pertanto una posizione subalterna e corollaria nellrsquoinsiemedei saperi deputati al mantenimento di una buona forma fisica e spirituale La scarsa considera-zione nella quale la βαλανευτικὴ egrave tenuta nel dialogo platonico riflette evidentemente una opi-nione comune maturata negli ambienti piugrave conservatori di Atene tra la seconda metagrave del V e laprima metagrave del IV sec aC fortemente avversa ai balaneis la cui categoria in piugrave occasioni fuoggetto anche degli strali di Aristofane7 In quanto detentori di una techne banausike8 spesso pro-babilmente di origini straniere ed espressione di un mondo al margine i rappresentanti di questalsquoarte dei bagnirsquo hanno attraversato la storia senza quasi lasciare traccia del loro passaggio Lrsquounicaattestazione epigrafica relativa alla categoria dei balaneis coeva o di poco posteriore ai drammiaristofanei egrave lrsquoiscrizione funeraria IG II-III2 11804 incisa sulla pietra tombale condivisa dal ba-laneus Kallias e da Kallistrate figlia di Myops oggi custodita presso il Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg (Fig 1) Il riesame della documentazione drsquoarchivio e dei dati di contesto la ricon-siderazione di alcuni aspetti epigrafici tecnici e stilistici della stele HA 1489 e una discussionecritica di tutte le attestazioni letterarie relative ai balaneis consentono di gettare luce su uno deimestieri piugrave innovativi e al tempo stesso piugrave discussi della polis ateniese

LA STELE HA 1489 DAL RINVENIMENTO A WUumlRZBURG

La prima traccia bibliografica della stele in esame si trova nello Archaeologische Mittheilungenaus Griechenland di Muumlller e Schoumlll (Francoforte 1843) La stele egrave riprodotta in una delle tavoledel testo con un disegno che riproduce anche lrsquoapografo dellrsquoiscrizione (Fig 2) Di essa non ven-gono riportati i dati relativi al momento e al contesto di rinvenimento Il lavoro dei due studiositedeschi costituisce un primo bilancio della ricerca archeologica in Grecia condotta negli anniimmediatamente successivi allrsquoinizio del processo di liberazione della penisola ellenica e piugrave pre-cisamente al decennio compreso tra lrsquoinsediamento di Ottone I come re di Grecia nel 1831 e il

19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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CARMELO DI NICUOLO

1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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CARMELO DI NICUOLO

stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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CARMELO DI NICUOLO

La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

CARMELO DI NICUOLO

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

94

CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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DirettoreEmanuele Greco

Comitato scientificoVladimiro Achilli (Universitagrave degli studi di Padova)Giorgio Bejor (Universitagrave degli studi di Milano)Renata Cantilena (Universitagrave degli studi di Salerno)Filippo Carinci (Universitagrave ldquoCarsquo Foscarirdquo Venezia)dagger Gianfranco Fiaccadori (Universitagrave degli studi di Milano)Mario Lombardo (Universitagrave degli studi di Lecce)Emanuele Papi (Universitagrave degli studi di Siena)Edoardo Tortorici (Universitagrave degli studi di Catania)Claudio Varagnoli (Universitagrave degli studi di Pescara)Alessandro Viscogliosi (Universitagrave degli studi di Roma ldquoLa Sapienzardquo)

Tutti gli articoli della Rivista sono sottoposti a revisione da parte del comitato di redazione e di refereesanonimi di cui si pubblica qui di seguito lrsquoelenco completo

N Allegro C Ampolo S Andreou S Angiolillo R Auriemma I Baldini M Benzi J BonettoK Bouraselis F Camia J Camp A Cannavograve F Carinci A Cazzella A Chaniotis F CordanoTh Corsten F Croissant N Cucuzza F DrsquoAndria M Del Freo S De Maria M Di Branco R Di CesareD Elia C Gasparri EF Ghedini M Giangiulio M Gras A Hermary T Houmllscher K KotsakisN Kourou SD Lambert E Lanzillotta E La Rocca daggerV La Rosa E Lippolis F Lissarrague F LongoL Marangou G Marginesu M Menichetti D Mertens ME Micheli PM Militello MC MonacoC Morgan L Moscati Castelnuovo A Moustaka A Muller M Osanna WD Niemeier O PalagiaDS Palermo A Pontrandolfo L Porciani M Petropoulos Y Pikoulas S Privitera F Prost A RizakisJB Rutter A Sacconi S Santoro A Schnapp F Slavazzi G Steinhauer R Stroud T TanoulasM Tiberios I Touratsoglou P Valavanis A Viscogliosi E Voutiragraves P Warren E Zanini P Zanker

Segretaria di redazioneElena Gagliano

Progetto graficoAngela Dibenedetto

ImpaginazioneEdizioni Lucy Braggiotti

copy Copyright 2016 Per lrsquoacquisto rivolgersi a - orders may be placed toSCUOLA ARCHEOLOGICA ITALIANA DI ATENE Giorgio Bretschneider EditoreISSN 0067-0081 Via Crescenzio 43 00193 Romawwwscuoladiateneit wwwbretschneiderit

SOMMARIO

AAVV 1914-2014 Per i cento anni dellrsquoAnnuario della Scuola Archeolo-gica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente

E Greco Sullo σχῆmicroα di Thurii venti anni di ricerche con Silvana Luppino

STUDI ATENIESI

V E Dimitriou LrsquoAcropoli di Atene durante il Neolitico Finale e il Bronzo AnticoLo studio ex novo dei ritrovamenti dello scavo Levi sul pendioSud rapporto preliminare

E Gagliano Hermes Propylaios (e le Charites) sullrsquoAcropoli di Atene

C Di Nicuolo Kallias il Balaneus Una stele funeraria attica del Martin von Wa-gner Museum di Wuumlrzburg (IG II-III2 11804) con scheda epigraficadi F Camia

A Ottati Dal Pentelico a Tivoli Alcune osservazioni su programma deco-rativo marmi e officine nellrsquoarredo statuario dellrsquoOdeion di VillaAdriana

STUDI SPARTANI

M Lupi I cinque lochoi dellrsquoesercito spartano (e quelli argivi)

STUDI CRETESI

C Devoto Cnosso considerazioni sulla cronologia delle prime emissioni monetali

P Militello Un nuovo frammento di tavoletta in lineare A da Festograves (PH 54)

MISCELLANEA

A Correale Un cratere a calice a figure rosse da Efestia (Lemno)

R Perna Ricerche ad Hadrianopolis e nella valle del Drino (Albania) alcune considerazioni sulle trasformazioni dellrsquoinsediamento e delterritorio dallrsquoetagrave ellenistica a quella bizantina sulla base delleindagini condotte dal 2011 al 2015

RASSEGNE

A Bertelli Considerazioni sui luoghi di culto eroico in Grecia A propositodel recente contributo di B von Mangoldt

A Salzano I porti militari nel mondo greco Tra territorio e pensiero politico

I

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15

33

69

99

131

139

155

169

195

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281

285

290

Desidero ringraziare lrsquoamico e collega Francesco Camiaautore della scheda epigrafica senza la cui collaborazionela stesura di questo intervento e le riflessioni confluite nelcapitolo lsquoLa stele HA 1489 dal rinvenimento a Wuumlrzburgrsquoe nelle conclusioni non sarebbero state possibili Insieme aFrancesco desideriamo esprimere il nostro piugrave sincero rin-graziamento alla Direzione del Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg e in particolare al Dott Jochen Griesbach Cu-rator del Dipartimento di Antichitagrave per la gentile conces-sione del permesso di riproduzione e pubblicazione di unafoto recente e ad alta risoluzione della stele HA 1489 Pre-ziosa si egrave dimostrata inoltre la collaborazione della dottssaArcangela Carbone Gross segretaria dellrsquoAntikenabteilungdella medesima istituzione oltre che dei dott Carolin Golle Thorsten Linsner students assistants del Museo di Wuumlr-zburg prodighi in utili informazioni di carattere bibliogra-fico e archivistico Particolare riconoscenza va anche al ProfHans R Goette per il fondamentale contributo nel reperimentodi un testo disponibile solo presso la Zentrale ndash Bibliothekdel DAI di Berlino La Scuola Archeologica Italiana diAtene con la sua biblioteca ha rappresentato ancora unavolta lrsquoambiente piugrave congeniale per lo svolgimento di que-sta ricerca per la consultazione e lrsquoaggiornamento biblio-grafico oltre che per le infinite opportunitagrave di scambio diriflessioni sui temi trattati in questo scritto Si ringrazianoinfine i referees anonimi per le stimolanti e costruttive os-servazioni che hanno alimentato negli autori ulteriori curio-sitagrave in merito ad alcuni dei temi discussi in questo scritto

1 PLSoph226e5-227a52 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-957

ARFr435 PLR344d ATH1550108 HSCHsv βαλανεύςSUIDsv βαλανεύς SUIDsv Κλειγένης ὁ microικρός ὁ πο-νηρότατος βαλανεύς SchARRa707-712 SchARPl955

3 BEEKS 2013 sv βαλανεύς CHANTRAINE 1980 sv βα-λανεύς Cf le posizioni analoghe sebbene con profondedifferenze in merito alla radice etimologica del termine diVentris e Chadwick (VENTRIS-CHADWICK 1973 314-315 e327) e di Szemereacutenyi (SZEMEREacuteNYI 1974)

4 In questa direzione sembrerebbe invece essersi orien-tato Ginouvegraves (GINOUVEgraveS 1962 8)

5 PLSoph226d6 Lrsquoalta considerazione riservata alla scienza medica il

diffuso rispetto per i rappresentanti di questa techne a pre-scindere dalle origini degli stessi e lo statuto sociale speci-fico degli iatroi sono documentati anche epigraficamentein Attica giagrave a partire dal tardo periodo arcaico A titolo deltutto indicativo si dovranno tenere presenti lo mnema postosulla sepoltura dellrsquoesperto medico Aineas (IG Isup3 1393 finedel VI sec aC) e lrsquoiscrizione funeraria celebrativa dellanon comune perizia dello iatros Aristokrates figlio di Pny-tagoras (SEG XXII 196 inizi del IV sec aC) Un caso almomento isolato ma di estremo interesse egrave quello del semafunerario iscritto dedicato alla libera cittadina Phanostratericordata come maia (levatrice) ed esperta iatros giagrave allametagrave del IV sec aC nel territorio di Acharnai (IG IIsup2 6873)

ASAA XCII serie III 14 2014 69-97

KALLIAS IL BALANEUSUNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER

MUSEUM DI WUumlRZBURG(IG II-III2 11804)

PREMESSA

Alla prima metagrave del IV sec aC risale lrsquounica attestazione di una τέχνη la βαλανευτικὴ1 daintendere letteralmente come insieme di conoscenze e capacitagrave tecniche proprie di una figura pro-fessionale specifica quella del βαλανεύς 2 Della derivazione etimologica di questo aggettivo dalsostantivo βαλανεύς egrave impossibile dubitare cosigrave come certa sembra essere secondo il parere digrandi personalitagrave degli studi di linguistica storica3 la dipendenza dallo stesso del termine βαλα-νεῖον indicante lrsquoedificio pubblico di cui il βαλανεύς era responsabile e gestore Nel Sofista diPlatone lungi dal voler indicare genericamente lrsquoinsieme delle abitudini balnearilustrali praticatenel mondo ellenico4 il termine βαλανευτικὴ viene introdotto dallo Straniero Eleate per indicareuna delle technai destinate alla katharsis

La menzione della techne distintiva dei balaneis si inserisce nel contesto di una discussionepiugrave generale intorno al concetto di separazione (diakritike) principio logico strumentale in primoluogo al discernimento del bene dal male5 Su questo principio le argomentazioni dello Stranierofanno leva per convincere lrsquointerlocutore circa lrsquoopportunitagrave di intendere la diakritike come unasorta di katharmos dal momento che tutte le technai destinate alla purificazione dei corpi siaquelli animati che quelli inanimati hanno come scopo fondamentale quello della rimozionesepa-razione delle impuritagrave (226e) Tuttavia la βαλανευτικὴ una delle lsquoartirsquo coinvolte nella cura degliesseri animati (226e - 227a) diversamente dalla γυmicroναστικὴ e dalla ἰατρικὴ6 interessava la sola

Fig 1 - La stele HA 1489(copyMartin von Wagner Museum der Universitaumlt Wuumlrzburg P Neckermann)

CARMELO DI NICUOLO

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7 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-9578 Nel Sofista i servizi offerti dalla balaneutike sono signi-

ficativamente ritenuti indegni anche solo di essere nominati

(PLSoph226e5 ldquoεἰπεῖν microὲν φαῦλα ὅσα βαλανευτικὴπαρέχεταιrdquo)

Fig 2 - Il primo disegno con apografo della stele HA 1489 del 1843 (Rielab da MUumlLLER-SCHOumlLL 1843 Taf VI)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cura esteriore del corpo e occupava pertanto una posizione subalterna e corollaria nellrsquoinsiemedei saperi deputati al mantenimento di una buona forma fisica e spirituale La scarsa considera-zione nella quale la βαλανευτικὴ egrave tenuta nel dialogo platonico riflette evidentemente una opi-nione comune maturata negli ambienti piugrave conservatori di Atene tra la seconda metagrave del V e laprima metagrave del IV sec aC fortemente avversa ai balaneis la cui categoria in piugrave occasioni fuoggetto anche degli strali di Aristofane7 In quanto detentori di una techne banausike8 spesso pro-babilmente di origini straniere ed espressione di un mondo al margine i rappresentanti di questalsquoarte dei bagnirsquo hanno attraversato la storia senza quasi lasciare traccia del loro passaggio Lrsquounicaattestazione epigrafica relativa alla categoria dei balaneis coeva o di poco posteriore ai drammiaristofanei egrave lrsquoiscrizione funeraria IG II-III2 11804 incisa sulla pietra tombale condivisa dal ba-laneus Kallias e da Kallistrate figlia di Myops oggi custodita presso il Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg (Fig 1) Il riesame della documentazione drsquoarchivio e dei dati di contesto la ricon-siderazione di alcuni aspetti epigrafici tecnici e stilistici della stele HA 1489 e una discussionecritica di tutte le attestazioni letterarie relative ai balaneis consentono di gettare luce su uno deimestieri piugrave innovativi e al tempo stesso piugrave discussi della polis ateniese

LA STELE HA 1489 DAL RINVENIMENTO A WUumlRZBURG

La prima traccia bibliografica della stele in esame si trova nello Archaeologische Mittheilungenaus Griechenland di Muumlller e Schoumlll (Francoforte 1843) La stele egrave riprodotta in una delle tavoledel testo con un disegno che riproduce anche lrsquoapografo dellrsquoiscrizione (Fig 2) Di essa non ven-gono riportati i dati relativi al momento e al contesto di rinvenimento Il lavoro dei due studiositedeschi costituisce un primo bilancio della ricerca archeologica in Grecia condotta negli anniimmediatamente successivi allrsquoinizio del processo di liberazione della penisola ellenica e piugrave pre-cisamente al decennio compreso tra lrsquoinsediamento di Ottone I come re di Grecia nel 1831 e il

19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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SOMMARIO

AAVV 1914-2014 Per i cento anni dellrsquoAnnuario della Scuola Archeolo-gica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente

E Greco Sullo σχῆmicroα di Thurii venti anni di ricerche con Silvana Luppino

STUDI ATENIESI

V E Dimitriou LrsquoAcropoli di Atene durante il Neolitico Finale e il Bronzo AnticoLo studio ex novo dei ritrovamenti dello scavo Levi sul pendioSud rapporto preliminare

E Gagliano Hermes Propylaios (e le Charites) sullrsquoAcropoli di Atene

C Di Nicuolo Kallias il Balaneus Una stele funeraria attica del Martin von Wa-gner Museum di Wuumlrzburg (IG II-III2 11804) con scheda epigraficadi F Camia

A Ottati Dal Pentelico a Tivoli Alcune osservazioni su programma deco-rativo marmi e officine nellrsquoarredo statuario dellrsquoOdeion di VillaAdriana

STUDI SPARTANI

M Lupi I cinque lochoi dellrsquoesercito spartano (e quelli argivi)

STUDI CRETESI

C Devoto Cnosso considerazioni sulla cronologia delle prime emissioni monetali

P Militello Un nuovo frammento di tavoletta in lineare A da Festograves (PH 54)

MISCELLANEA

A Correale Un cratere a calice a figure rosse da Efestia (Lemno)

R Perna Ricerche ad Hadrianopolis e nella valle del Drino (Albania) alcune considerazioni sulle trasformazioni dellrsquoinsediamento e delterritorio dallrsquoetagrave ellenistica a quella bizantina sulla base delleindagini condotte dal 2011 al 2015

RASSEGNE

A Bertelli Considerazioni sui luoghi di culto eroico in Grecia A propositodel recente contributo di B von Mangoldt

A Salzano I porti militari nel mondo greco Tra territorio e pensiero politico

I

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33

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155

169

195

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RECENSIONI

C De Gregorio MB COSMOPOULOS The Sanctuary of Demeter at Eleusis TheBronze Age I-II (THE ARCHAEOLOGICAL SOCIETY AT ATHENS LI-BRARY 295-296) Athens 2014 vol I (I-XIX 478 pp) + vol II (288pp 82 tavv) ISBN 978-11-070-1099-4

E Gagliano F LISSARRAGUE La citeacute des satyres Une anthropologie ludique(Athegravenes VIe-Ve siegravecles avant J-C) (LrsquoHISTOIRE ET SES REPREacuteSEN-TATIONS) Paris 2013 315 pp ISBN 978-27-132-2384-6

A Ottati C INGLESE - A PIZZO I tracciati di cantiere di epoca romanaProgetti esecuzioni e montaggi Roma 2014 223 pp ISBN 978-88-492-2848-9

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Desidero ringraziare lrsquoamico e collega Francesco Camiaautore della scheda epigrafica senza la cui collaborazionela stesura di questo intervento e le riflessioni confluite nelcapitolo lsquoLa stele HA 1489 dal rinvenimento a Wuumlrzburgrsquoe nelle conclusioni non sarebbero state possibili Insieme aFrancesco desideriamo esprimere il nostro piugrave sincero rin-graziamento alla Direzione del Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg e in particolare al Dott Jochen Griesbach Cu-rator del Dipartimento di Antichitagrave per la gentile conces-sione del permesso di riproduzione e pubblicazione di unafoto recente e ad alta risoluzione della stele HA 1489 Pre-ziosa si egrave dimostrata inoltre la collaborazione della dottssaArcangela Carbone Gross segretaria dellrsquoAntikenabteilungdella medesima istituzione oltre che dei dott Carolin Golle Thorsten Linsner students assistants del Museo di Wuumlr-zburg prodighi in utili informazioni di carattere bibliogra-fico e archivistico Particolare riconoscenza va anche al ProfHans R Goette per il fondamentale contributo nel reperimentodi un testo disponibile solo presso la Zentrale ndash Bibliothekdel DAI di Berlino La Scuola Archeologica Italiana diAtene con la sua biblioteca ha rappresentato ancora unavolta lrsquoambiente piugrave congeniale per lo svolgimento di que-sta ricerca per la consultazione e lrsquoaggiornamento biblio-grafico oltre che per le infinite opportunitagrave di scambio diriflessioni sui temi trattati in questo scritto Si ringrazianoinfine i referees anonimi per le stimolanti e costruttive os-servazioni che hanno alimentato negli autori ulteriori curio-sitagrave in merito ad alcuni dei temi discussi in questo scritto

1 PLSoph226e5-227a52 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-957

ARFr435 PLR344d ATH1550108 HSCHsv βαλανεύςSUIDsv βαλανεύς SUIDsv Κλειγένης ὁ microικρός ὁ πο-νηρότατος βαλανεύς SchARRa707-712 SchARPl955

3 BEEKS 2013 sv βαλανεύς CHANTRAINE 1980 sv βα-λανεύς Cf le posizioni analoghe sebbene con profondedifferenze in merito alla radice etimologica del termine diVentris e Chadwick (VENTRIS-CHADWICK 1973 314-315 e327) e di Szemereacutenyi (SZEMEREacuteNYI 1974)

4 In questa direzione sembrerebbe invece essersi orien-tato Ginouvegraves (GINOUVEgraveS 1962 8)

5 PLSoph226d6 Lrsquoalta considerazione riservata alla scienza medica il

diffuso rispetto per i rappresentanti di questa techne a pre-scindere dalle origini degli stessi e lo statuto sociale speci-fico degli iatroi sono documentati anche epigraficamentein Attica giagrave a partire dal tardo periodo arcaico A titolo deltutto indicativo si dovranno tenere presenti lo mnema postosulla sepoltura dellrsquoesperto medico Aineas (IG Isup3 1393 finedel VI sec aC) e lrsquoiscrizione funeraria celebrativa dellanon comune perizia dello iatros Aristokrates figlio di Pny-tagoras (SEG XXII 196 inizi del IV sec aC) Un caso almomento isolato ma di estremo interesse egrave quello del semafunerario iscritto dedicato alla libera cittadina Phanostratericordata come maia (levatrice) ed esperta iatros giagrave allametagrave del IV sec aC nel territorio di Acharnai (IG IIsup2 6873)

ASAA XCII serie III 14 2014 69-97

KALLIAS IL BALANEUSUNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER

MUSEUM DI WUumlRZBURG(IG II-III2 11804)

PREMESSA

Alla prima metagrave del IV sec aC risale lrsquounica attestazione di una τέχνη la βαλανευτικὴ1 daintendere letteralmente come insieme di conoscenze e capacitagrave tecniche proprie di una figura pro-fessionale specifica quella del βαλανεύς 2 Della derivazione etimologica di questo aggettivo dalsostantivo βαλανεύς egrave impossibile dubitare cosigrave come certa sembra essere secondo il parere digrandi personalitagrave degli studi di linguistica storica3 la dipendenza dallo stesso del termine βαλα-νεῖον indicante lrsquoedificio pubblico di cui il βαλανεύς era responsabile e gestore Nel Sofista diPlatone lungi dal voler indicare genericamente lrsquoinsieme delle abitudini balnearilustrali praticatenel mondo ellenico4 il termine βαλανευτικὴ viene introdotto dallo Straniero Eleate per indicareuna delle technai destinate alla katharsis

La menzione della techne distintiva dei balaneis si inserisce nel contesto di una discussionepiugrave generale intorno al concetto di separazione (diakritike) principio logico strumentale in primoluogo al discernimento del bene dal male5 Su questo principio le argomentazioni dello Stranierofanno leva per convincere lrsquointerlocutore circa lrsquoopportunitagrave di intendere la diakritike come unasorta di katharmos dal momento che tutte le technai destinate alla purificazione dei corpi siaquelli animati che quelli inanimati hanno come scopo fondamentale quello della rimozionesepa-razione delle impuritagrave (226e) Tuttavia la βαλανευτικὴ una delle lsquoartirsquo coinvolte nella cura degliesseri animati (226e - 227a) diversamente dalla γυmicroναστικὴ e dalla ἰατρικὴ6 interessava la sola

Fig 1 - La stele HA 1489(copyMartin von Wagner Museum der Universitaumlt Wuumlrzburg P Neckermann)

CARMELO DI NICUOLO

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7 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-9578 Nel Sofista i servizi offerti dalla balaneutike sono signi-

ficativamente ritenuti indegni anche solo di essere nominati

(PLSoph226e5 ldquoεἰπεῖν microὲν φαῦλα ὅσα βαλανευτικὴπαρέχεταιrdquo)

Fig 2 - Il primo disegno con apografo della stele HA 1489 del 1843 (Rielab da MUumlLLER-SCHOumlLL 1843 Taf VI)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cura esteriore del corpo e occupava pertanto una posizione subalterna e corollaria nellrsquoinsiemedei saperi deputati al mantenimento di una buona forma fisica e spirituale La scarsa considera-zione nella quale la βαλανευτικὴ egrave tenuta nel dialogo platonico riflette evidentemente una opi-nione comune maturata negli ambienti piugrave conservatori di Atene tra la seconda metagrave del V e laprima metagrave del IV sec aC fortemente avversa ai balaneis la cui categoria in piugrave occasioni fuoggetto anche degli strali di Aristofane7 In quanto detentori di una techne banausike8 spesso pro-babilmente di origini straniere ed espressione di un mondo al margine i rappresentanti di questalsquoarte dei bagnirsquo hanno attraversato la storia senza quasi lasciare traccia del loro passaggio Lrsquounicaattestazione epigrafica relativa alla categoria dei balaneis coeva o di poco posteriore ai drammiaristofanei egrave lrsquoiscrizione funeraria IG II-III2 11804 incisa sulla pietra tombale condivisa dal ba-laneus Kallias e da Kallistrate figlia di Myops oggi custodita presso il Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg (Fig 1) Il riesame della documentazione drsquoarchivio e dei dati di contesto la ricon-siderazione di alcuni aspetti epigrafici tecnici e stilistici della stele HA 1489 e una discussionecritica di tutte le attestazioni letterarie relative ai balaneis consentono di gettare luce su uno deimestieri piugrave innovativi e al tempo stesso piugrave discussi della polis ateniese

LA STELE HA 1489 DAL RINVENIMENTO A WUumlRZBURG

La prima traccia bibliografica della stele in esame si trova nello Archaeologische Mittheilungenaus Griechenland di Muumlller e Schoumlll (Francoforte 1843) La stele egrave riprodotta in una delle tavoledel testo con un disegno che riproduce anche lrsquoapografo dellrsquoiscrizione (Fig 2) Di essa non ven-gono riportati i dati relativi al momento e al contesto di rinvenimento Il lavoro dei due studiositedeschi costituisce un primo bilancio della ricerca archeologica in Grecia condotta negli anniimmediatamente successivi allrsquoinizio del processo di liberazione della penisola ellenica e piugrave pre-cisamente al decennio compreso tra lrsquoinsediamento di Ottone I come re di Grecia nel 1831 e il

19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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CARMELO DI NICUOLO

1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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CARMELO DI NICUOLO

stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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CARMELO DI NICUOLO

La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

CARMELO DI NICUOLO

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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Desidero ringraziare lrsquoamico e collega Francesco Camiaautore della scheda epigrafica senza la cui collaborazionela stesura di questo intervento e le riflessioni confluite nelcapitolo lsquoLa stele HA 1489 dal rinvenimento a Wuumlrzburgrsquoe nelle conclusioni non sarebbero state possibili Insieme aFrancesco desideriamo esprimere il nostro piugrave sincero rin-graziamento alla Direzione del Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg e in particolare al Dott Jochen Griesbach Cu-rator del Dipartimento di Antichitagrave per la gentile conces-sione del permesso di riproduzione e pubblicazione di unafoto recente e ad alta risoluzione della stele HA 1489 Pre-ziosa si egrave dimostrata inoltre la collaborazione della dottssaArcangela Carbone Gross segretaria dellrsquoAntikenabteilungdella medesima istituzione oltre che dei dott Carolin Golle Thorsten Linsner students assistants del Museo di Wuumlr-zburg prodighi in utili informazioni di carattere bibliogra-fico e archivistico Particolare riconoscenza va anche al ProfHans R Goette per il fondamentale contributo nel reperimentodi un testo disponibile solo presso la Zentrale ndash Bibliothekdel DAI di Berlino La Scuola Archeologica Italiana diAtene con la sua biblioteca ha rappresentato ancora unavolta lrsquoambiente piugrave congeniale per lo svolgimento di que-sta ricerca per la consultazione e lrsquoaggiornamento biblio-grafico oltre che per le infinite opportunitagrave di scambio diriflessioni sui temi trattati in questo scritto Si ringrazianoinfine i referees anonimi per le stimolanti e costruttive os-servazioni che hanno alimentato negli autori ulteriori curio-sitagrave in merito ad alcuni dei temi discussi in questo scritto

1 PLSoph226e5-227a52 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-957

ARFr435 PLR344d ATH1550108 HSCHsv βαλανεύςSUIDsv βαλανεύς SUIDsv Κλειγένης ὁ microικρός ὁ πο-νηρότατος βαλανεύς SchARRa707-712 SchARPl955

3 BEEKS 2013 sv βαλανεύς CHANTRAINE 1980 sv βα-λανεύς Cf le posizioni analoghe sebbene con profondedifferenze in merito alla radice etimologica del termine diVentris e Chadwick (VENTRIS-CHADWICK 1973 314-315 e327) e di Szemereacutenyi (SZEMEREacuteNYI 1974)

4 In questa direzione sembrerebbe invece essersi orien-tato Ginouvegraves (GINOUVEgraveS 1962 8)

5 PLSoph226d6 Lrsquoalta considerazione riservata alla scienza medica il

diffuso rispetto per i rappresentanti di questa techne a pre-scindere dalle origini degli stessi e lo statuto sociale speci-fico degli iatroi sono documentati anche epigraficamentein Attica giagrave a partire dal tardo periodo arcaico A titolo deltutto indicativo si dovranno tenere presenti lo mnema postosulla sepoltura dellrsquoesperto medico Aineas (IG Isup3 1393 finedel VI sec aC) e lrsquoiscrizione funeraria celebrativa dellanon comune perizia dello iatros Aristokrates figlio di Pny-tagoras (SEG XXII 196 inizi del IV sec aC) Un caso almomento isolato ma di estremo interesse egrave quello del semafunerario iscritto dedicato alla libera cittadina Phanostratericordata come maia (levatrice) ed esperta iatros giagrave allametagrave del IV sec aC nel territorio di Acharnai (IG IIsup2 6873)

ASAA XCII serie III 14 2014 69-97

KALLIAS IL BALANEUSUNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER

MUSEUM DI WUumlRZBURG(IG II-III2 11804)

PREMESSA

Alla prima metagrave del IV sec aC risale lrsquounica attestazione di una τέχνη la βαλανευτικὴ1 daintendere letteralmente come insieme di conoscenze e capacitagrave tecniche proprie di una figura pro-fessionale specifica quella del βαλανεύς 2 Della derivazione etimologica di questo aggettivo dalsostantivo βαλανεύς egrave impossibile dubitare cosigrave come certa sembra essere secondo il parere digrandi personalitagrave degli studi di linguistica storica3 la dipendenza dallo stesso del termine βαλα-νεῖον indicante lrsquoedificio pubblico di cui il βαλανεύς era responsabile e gestore Nel Sofista diPlatone lungi dal voler indicare genericamente lrsquoinsieme delle abitudini balnearilustrali praticatenel mondo ellenico4 il termine βαλανευτικὴ viene introdotto dallo Straniero Eleate per indicareuna delle technai destinate alla katharsis

La menzione della techne distintiva dei balaneis si inserisce nel contesto di una discussionepiugrave generale intorno al concetto di separazione (diakritike) principio logico strumentale in primoluogo al discernimento del bene dal male5 Su questo principio le argomentazioni dello Stranierofanno leva per convincere lrsquointerlocutore circa lrsquoopportunitagrave di intendere la diakritike come unasorta di katharmos dal momento che tutte le technai destinate alla purificazione dei corpi siaquelli animati che quelli inanimati hanno come scopo fondamentale quello della rimozionesepa-razione delle impuritagrave (226e) Tuttavia la βαλανευτικὴ una delle lsquoartirsquo coinvolte nella cura degliesseri animati (226e - 227a) diversamente dalla γυmicroναστικὴ e dalla ἰατρικὴ6 interessava la sola

Fig 1 - La stele HA 1489(copyMartin von Wagner Museum der Universitaumlt Wuumlrzburg P Neckermann)

CARMELO DI NICUOLO

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7 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-9578 Nel Sofista i servizi offerti dalla balaneutike sono signi-

ficativamente ritenuti indegni anche solo di essere nominati

(PLSoph226e5 ldquoεἰπεῖν microὲν φαῦλα ὅσα βαλανευτικὴπαρέχεταιrdquo)

Fig 2 - Il primo disegno con apografo della stele HA 1489 del 1843 (Rielab da MUumlLLER-SCHOumlLL 1843 Taf VI)

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cura esteriore del corpo e occupava pertanto una posizione subalterna e corollaria nellrsquoinsiemedei saperi deputati al mantenimento di una buona forma fisica e spirituale La scarsa considera-zione nella quale la βαλανευτικὴ egrave tenuta nel dialogo platonico riflette evidentemente una opi-nione comune maturata negli ambienti piugrave conservatori di Atene tra la seconda metagrave del V e laprima metagrave del IV sec aC fortemente avversa ai balaneis la cui categoria in piugrave occasioni fuoggetto anche degli strali di Aristofane7 In quanto detentori di una techne banausike8 spesso pro-babilmente di origini straniere ed espressione di un mondo al margine i rappresentanti di questalsquoarte dei bagnirsquo hanno attraversato la storia senza quasi lasciare traccia del loro passaggio Lrsquounicaattestazione epigrafica relativa alla categoria dei balaneis coeva o di poco posteriore ai drammiaristofanei egrave lrsquoiscrizione funeraria IG II-III2 11804 incisa sulla pietra tombale condivisa dal ba-laneus Kallias e da Kallistrate figlia di Myops oggi custodita presso il Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg (Fig 1) Il riesame della documentazione drsquoarchivio e dei dati di contesto la ricon-siderazione di alcuni aspetti epigrafici tecnici e stilistici della stele HA 1489 e una discussionecritica di tutte le attestazioni letterarie relative ai balaneis consentono di gettare luce su uno deimestieri piugrave innovativi e al tempo stesso piugrave discussi della polis ateniese

LA STELE HA 1489 DAL RINVENIMENTO A WUumlRZBURG

La prima traccia bibliografica della stele in esame si trova nello Archaeologische Mittheilungenaus Griechenland di Muumlller e Schoumlll (Francoforte 1843) La stele egrave riprodotta in una delle tavoledel testo con un disegno che riproduce anche lrsquoapografo dellrsquoiscrizione (Fig 2) Di essa non ven-gono riportati i dati relativi al momento e al contesto di rinvenimento Il lavoro dei due studiositedeschi costituisce un primo bilancio della ricerca archeologica in Grecia condotta negli anniimmediatamente successivi allrsquoinizio del processo di liberazione della penisola ellenica e piugrave pre-cisamente al decennio compreso tra lrsquoinsediamento di Ottone I come re di Grecia nel 1831 e il

19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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CARMELO DI NICUOLO

1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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CARMELO DI NICUOLO

La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

CARMELO DI NICUOLO

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

80

Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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Desidero ringraziare lrsquoamico e collega Francesco Camiaautore della scheda epigrafica senza la cui collaborazionela stesura di questo intervento e le riflessioni confluite nelcapitolo lsquoLa stele HA 1489 dal rinvenimento a Wuumlrzburgrsquoe nelle conclusioni non sarebbero state possibili Insieme aFrancesco desideriamo esprimere il nostro piugrave sincero rin-graziamento alla Direzione del Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg e in particolare al Dott Jochen Griesbach Cu-rator del Dipartimento di Antichitagrave per la gentile conces-sione del permesso di riproduzione e pubblicazione di unafoto recente e ad alta risoluzione della stele HA 1489 Pre-ziosa si egrave dimostrata inoltre la collaborazione della dottssaArcangela Carbone Gross segretaria dellrsquoAntikenabteilungdella medesima istituzione oltre che dei dott Carolin Golle Thorsten Linsner students assistants del Museo di Wuumlr-zburg prodighi in utili informazioni di carattere bibliogra-fico e archivistico Particolare riconoscenza va anche al ProfHans R Goette per il fondamentale contributo nel reperimentodi un testo disponibile solo presso la Zentrale ndash Bibliothekdel DAI di Berlino La Scuola Archeologica Italiana diAtene con la sua biblioteca ha rappresentato ancora unavolta lrsquoambiente piugrave congeniale per lo svolgimento di que-sta ricerca per la consultazione e lrsquoaggiornamento biblio-grafico oltre che per le infinite opportunitagrave di scambio diriflessioni sui temi trattati in questo scritto Si ringrazianoinfine i referees anonimi per le stimolanti e costruttive os-servazioni che hanno alimentato negli autori ulteriori curio-sitagrave in merito ad alcuni dei temi discussi in questo scritto

1 PLSoph226e5-227a52 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-957

ARFr435 PLR344d ATH1550108 HSCHsv βαλανεύςSUIDsv βαλανεύς SUIDsv Κλειγένης ὁ microικρός ὁ πο-νηρότατος βαλανεύς SchARRa707-712 SchARPl955

3 BEEKS 2013 sv βαλανεύς CHANTRAINE 1980 sv βα-λανεύς Cf le posizioni analoghe sebbene con profondedifferenze in merito alla radice etimologica del termine diVentris e Chadwick (VENTRIS-CHADWICK 1973 314-315 e327) e di Szemereacutenyi (SZEMEREacuteNYI 1974)

4 In questa direzione sembrerebbe invece essersi orien-tato Ginouvegraves (GINOUVEgraveS 1962 8)

5 PLSoph226d6 Lrsquoalta considerazione riservata alla scienza medica il

diffuso rispetto per i rappresentanti di questa techne a pre-scindere dalle origini degli stessi e lo statuto sociale speci-fico degli iatroi sono documentati anche epigraficamentein Attica giagrave a partire dal tardo periodo arcaico A titolo deltutto indicativo si dovranno tenere presenti lo mnema postosulla sepoltura dellrsquoesperto medico Aineas (IG Isup3 1393 finedel VI sec aC) e lrsquoiscrizione funeraria celebrativa dellanon comune perizia dello iatros Aristokrates figlio di Pny-tagoras (SEG XXII 196 inizi del IV sec aC) Un caso almomento isolato ma di estremo interesse egrave quello del semafunerario iscritto dedicato alla libera cittadina Phanostratericordata come maia (levatrice) ed esperta iatros giagrave allametagrave del IV sec aC nel territorio di Acharnai (IG IIsup2 6873)

ASAA XCII serie III 14 2014 69-97

KALLIAS IL BALANEUSUNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER

MUSEUM DI WUumlRZBURG(IG II-III2 11804)

PREMESSA

Alla prima metagrave del IV sec aC risale lrsquounica attestazione di una τέχνη la βαλανευτικὴ1 daintendere letteralmente come insieme di conoscenze e capacitagrave tecniche proprie di una figura pro-fessionale specifica quella del βαλανεύς 2 Della derivazione etimologica di questo aggettivo dalsostantivo βαλανεύς egrave impossibile dubitare cosigrave come certa sembra essere secondo il parere digrandi personalitagrave degli studi di linguistica storica3 la dipendenza dallo stesso del termine βαλα-νεῖον indicante lrsquoedificio pubblico di cui il βαλανεύς era responsabile e gestore Nel Sofista diPlatone lungi dal voler indicare genericamente lrsquoinsieme delle abitudini balnearilustrali praticatenel mondo ellenico4 il termine βαλανευτικὴ viene introdotto dallo Straniero Eleate per indicareuna delle technai destinate alla katharsis

La menzione della techne distintiva dei balaneis si inserisce nel contesto di una discussionepiugrave generale intorno al concetto di separazione (diakritike) principio logico strumentale in primoluogo al discernimento del bene dal male5 Su questo principio le argomentazioni dello Stranierofanno leva per convincere lrsquointerlocutore circa lrsquoopportunitagrave di intendere la diakritike come unasorta di katharmos dal momento che tutte le technai destinate alla purificazione dei corpi siaquelli animati che quelli inanimati hanno come scopo fondamentale quello della rimozionesepa-razione delle impuritagrave (226e) Tuttavia la βαλανευτικὴ una delle lsquoartirsquo coinvolte nella cura degliesseri animati (226e - 227a) diversamente dalla γυmicroναστικὴ e dalla ἰατρικὴ6 interessava la sola

Fig 1 - La stele HA 1489(copyMartin von Wagner Museum der Universitaumlt Wuumlrzburg P Neckermann)

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7 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-9578 Nel Sofista i servizi offerti dalla balaneutike sono signi-

ficativamente ritenuti indegni anche solo di essere nominati

(PLSoph226e5 ldquoεἰπεῖν microὲν φαῦλα ὅσα βαλανευτικὴπαρέχεταιrdquo)

Fig 2 - Il primo disegno con apografo della stele HA 1489 del 1843 (Rielab da MUumlLLER-SCHOumlLL 1843 Taf VI)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cura esteriore del corpo e occupava pertanto una posizione subalterna e corollaria nellrsquoinsiemedei saperi deputati al mantenimento di una buona forma fisica e spirituale La scarsa considera-zione nella quale la βαλανευτικὴ egrave tenuta nel dialogo platonico riflette evidentemente una opi-nione comune maturata negli ambienti piugrave conservatori di Atene tra la seconda metagrave del V e laprima metagrave del IV sec aC fortemente avversa ai balaneis la cui categoria in piugrave occasioni fuoggetto anche degli strali di Aristofane7 In quanto detentori di una techne banausike8 spesso pro-babilmente di origini straniere ed espressione di un mondo al margine i rappresentanti di questalsquoarte dei bagnirsquo hanno attraversato la storia senza quasi lasciare traccia del loro passaggio Lrsquounicaattestazione epigrafica relativa alla categoria dei balaneis coeva o di poco posteriore ai drammiaristofanei egrave lrsquoiscrizione funeraria IG II-III2 11804 incisa sulla pietra tombale condivisa dal ba-laneus Kallias e da Kallistrate figlia di Myops oggi custodita presso il Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg (Fig 1) Il riesame della documentazione drsquoarchivio e dei dati di contesto la ricon-siderazione di alcuni aspetti epigrafici tecnici e stilistici della stele HA 1489 e una discussionecritica di tutte le attestazioni letterarie relative ai balaneis consentono di gettare luce su uno deimestieri piugrave innovativi e al tempo stesso piugrave discussi della polis ateniese

LA STELE HA 1489 DAL RINVENIMENTO A WUumlRZBURG

La prima traccia bibliografica della stele in esame si trova nello Archaeologische Mittheilungenaus Griechenland di Muumlller e Schoumlll (Francoforte 1843) La stele egrave riprodotta in una delle tavoledel testo con un disegno che riproduce anche lrsquoapografo dellrsquoiscrizione (Fig 2) Di essa non ven-gono riportati i dati relativi al momento e al contesto di rinvenimento Il lavoro dei due studiositedeschi costituisce un primo bilancio della ricerca archeologica in Grecia condotta negli anniimmediatamente successivi allrsquoinizio del processo di liberazione della penisola ellenica e piugrave pre-cisamente al decennio compreso tra lrsquoinsediamento di Ottone I come re di Grecia nel 1831 e il

19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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Fig 1 - La stele HA 1489(copyMartin von Wagner Museum der Universitaumlt Wuumlrzburg P Neckermann)

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7 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-9578 Nel Sofista i servizi offerti dalla balaneutike sono signi-

ficativamente ritenuti indegni anche solo di essere nominati

(PLSoph226e5 ldquoεἰπεῖν microὲν φαῦλα ὅσα βαλανευτικὴπαρέχεταιrdquo)

Fig 2 - Il primo disegno con apografo della stele HA 1489 del 1843 (Rielab da MUumlLLER-SCHOumlLL 1843 Taf VI)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cura esteriore del corpo e occupava pertanto una posizione subalterna e corollaria nellrsquoinsiemedei saperi deputati al mantenimento di una buona forma fisica e spirituale La scarsa considera-zione nella quale la βαλανευτικὴ egrave tenuta nel dialogo platonico riflette evidentemente una opi-nione comune maturata negli ambienti piugrave conservatori di Atene tra la seconda metagrave del V e laprima metagrave del IV sec aC fortemente avversa ai balaneis la cui categoria in piugrave occasioni fuoggetto anche degli strali di Aristofane7 In quanto detentori di una techne banausike8 spesso pro-babilmente di origini straniere ed espressione di un mondo al margine i rappresentanti di questalsquoarte dei bagnirsquo hanno attraversato la storia senza quasi lasciare traccia del loro passaggio Lrsquounicaattestazione epigrafica relativa alla categoria dei balaneis coeva o di poco posteriore ai drammiaristofanei egrave lrsquoiscrizione funeraria IG II-III2 11804 incisa sulla pietra tombale condivisa dal ba-laneus Kallias e da Kallistrate figlia di Myops oggi custodita presso il Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg (Fig 1) Il riesame della documentazione drsquoarchivio e dei dati di contesto la ricon-siderazione di alcuni aspetti epigrafici tecnici e stilistici della stele HA 1489 e una discussionecritica di tutte le attestazioni letterarie relative ai balaneis consentono di gettare luce su uno deimestieri piugrave innovativi e al tempo stesso piugrave discussi della polis ateniese

LA STELE HA 1489 DAL RINVENIMENTO A WUumlRZBURG

La prima traccia bibliografica della stele in esame si trova nello Archaeologische Mittheilungenaus Griechenland di Muumlller e Schoumlll (Francoforte 1843) La stele egrave riprodotta in una delle tavoledel testo con un disegno che riproduce anche lrsquoapografo dellrsquoiscrizione (Fig 2) Di essa non ven-gono riportati i dati relativi al momento e al contesto di rinvenimento Il lavoro dei due studiositedeschi costituisce un primo bilancio della ricerca archeologica in Grecia condotta negli anniimmediatamente successivi allrsquoinizio del processo di liberazione della penisola ellenica e piugrave pre-cisamente al decennio compreso tra lrsquoinsediamento di Ottone I come re di Grecia nel 1831 e il

19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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7 AREq1399-1400 ARRa709-713 ARPl955-9578 Nel Sofista i servizi offerti dalla balaneutike sono signi-

ficativamente ritenuti indegni anche solo di essere nominati

(PLSoph226e5 ldquoεἰπεῖν microὲν φαῦλα ὅσα βαλανευτικὴπαρέχεταιrdquo)

Fig 2 - Il primo disegno con apografo della stele HA 1489 del 1843 (Rielab da MUumlLLER-SCHOumlLL 1843 Taf VI)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cura esteriore del corpo e occupava pertanto una posizione subalterna e corollaria nellrsquoinsiemedei saperi deputati al mantenimento di una buona forma fisica e spirituale La scarsa considera-zione nella quale la βαλανευτικὴ egrave tenuta nel dialogo platonico riflette evidentemente una opi-nione comune maturata negli ambienti piugrave conservatori di Atene tra la seconda metagrave del V e laprima metagrave del IV sec aC fortemente avversa ai balaneis la cui categoria in piugrave occasioni fuoggetto anche degli strali di Aristofane7 In quanto detentori di una techne banausike8 spesso pro-babilmente di origini straniere ed espressione di un mondo al margine i rappresentanti di questalsquoarte dei bagnirsquo hanno attraversato la storia senza quasi lasciare traccia del loro passaggio Lrsquounicaattestazione epigrafica relativa alla categoria dei balaneis coeva o di poco posteriore ai drammiaristofanei egrave lrsquoiscrizione funeraria IG II-III2 11804 incisa sulla pietra tombale condivisa dal ba-laneus Kallias e da Kallistrate figlia di Myops oggi custodita presso il Martin von Wagner Museumdi Wuumlrzburg (Fig 1) Il riesame della documentazione drsquoarchivio e dei dati di contesto la ricon-siderazione di alcuni aspetti epigrafici tecnici e stilistici della stele HA 1489 e una discussionecritica di tutte le attestazioni letterarie relative ai balaneis consentono di gettare luce su uno deimestieri piugrave innovativi e al tempo stesso piugrave discussi della polis ateniese

LA STELE HA 1489 DAL RINVENIMENTO A WUumlRZBURG

La prima traccia bibliografica della stele in esame si trova nello Archaeologische Mittheilungenaus Griechenland di Muumlller e Schoumlll (Francoforte 1843) La stele egrave riprodotta in una delle tavoledel testo con un disegno che riproduce anche lrsquoapografo dellrsquoiscrizione (Fig 2) Di essa non ven-gono riportati i dati relativi al momento e al contesto di rinvenimento Il lavoro dei due studiositedeschi costituisce un primo bilancio della ricerca archeologica in Grecia condotta negli anniimmediatamente successivi allrsquoinizio del processo di liberazione della penisola ellenica e piugrave pre-cisamente al decennio compreso tra lrsquoinsediamento di Ottone I come re di Grecia nel 1831 e il

19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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CARMELO DI NICUOLO

1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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CARMELO DI NICUOLO

stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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19 LUumlTZOW 1861 1 I 1 10 CONZE 1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 28111 Μπιρης 2006 16 Sir W M Leake aveva registrato giagrave

nel 1821 la forma lsquoAkadhimigravearsquo alternativa ad lsquoAkadhigravemirsquocome toponimo indicante la fertile ma insalubre depres-sione antistante la lsquoMora Kapesirsquo (Porta di Morea) nellrsquoareadel Dipylon (LEAKE 1821 82-84)

12 Voza in GRECO et alii 201513 Marchiandi in GRECO 2014b con bibliografia precedente

14 Frantoi non sono segnalati nella carta di Kleanthis eSchaubert del 18311832 In prossimitagrave della deviazioneoggi ricalcata da od Prof Daniil sono documentati nella li-tografia di Stademann del 1835 agglomerati di edifici forseda riconoscere con gli Eleotrivia indicati esplicitamente eper la prima volta come tali (Moulins drsquohuile) nella cartetopografiche di Altenhoven (1837) e di Chenavard (1843)Oelpressen sono registrati anche in KvA Bl I (1875)

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CARMELO DI NICUOLO

1840 La stele fu probabilmente rinvenuta in questo lasso temporale benchegrave la totale assenza didocumentazione ad essa relativa renda particolarmente arduo definire con esattezza le circostanzeprecise del rinvenimento Abbiamo certezza invece del fatto che la stele fosse confluita entro il1861 nella collezione privata del Segretario della Delegazione Reale Bavarese ad Atene J Fabercome ricavabile dalle indicazioni contenute nel catalogo manoscritto redatto nel 1861 da Luumltzowche riproduce il disegno della stele compresa lrsquoiscrizione e segnala le misure e il luogo di rinve-nimento con la seguente formula lsquoGefunden auf dem Wege von Athen zur Akademiersquo9 Tuttaviala presenza della stele nella pubblicazione di Muumlller e Schoumlll giagrave nel 1840 quando la Faber Anti-kensammlung era giagrave esistente e nota agli autori potrebbe indicare che il pezzo fosse giagrave parte diquesta collezione Nel 1862 la collezione Faber fu acquistata dal Museo von Wagner di Wuumlrzburgdel quale era allora direttore Ulrichs e destinata ad essere esposta al pubblico nella sezione deno-minata lsquoAesthetisch-Archaeologische Attributrsquo Nel catalogo del Museo pubblicato dallo stessoUlrichs nel 1865 essa egrave regolarmente registrata (p 14-15 ndeg 241) accompagnata dalle stesse in-dicazioni di provenienza giagrave presenti nel catalogo di Luumltzow Bencheacute sia stata inclusa nel monu-mentale catalogo del Conze (che ne riporta un disegno)10 e bencheacute lrsquoiscrizione riportata su di essasia stata regolarmente registrata sia sul Corpus Inscriptionum Atticarum sia nelle InscriptionesGraecae la stele non egrave finora stata oggetto di un accurato studio

Il contesto di rinvenimentoNel catalogo ufficiale della Faber Antikensammlung (1861) la stele viene registrata come ma-

nufatto portato alla luce ldquolungo la strada che porta da Atene allrsquoAccademiardquo Lrsquoindicazione quantomai generica in assenza di ulteriori coordinate rende del tutto impossibile ogni tentativo di col-locazione in un preciso spazio della sepoltura alla quale la stele doveva essere pertinente Malgradoqueste oggettive difficoltagrave potragrave tuttavia risultare utile definire in maniera piugrave circostanziatalrsquoarea del rinvenimento usando la documentazione cartografica relativa alla cittagrave di Atene neglianni compresi tra il 183132 (pubblicazione della carta topografica di Kleanthis e Schaubert) e il1843 (pubblicazione del primo disegno della stele nellrsquoArchaeologische Mittheilungen aus Grie-chenland) La via diretta al distretto di Ακαθήmicroια altrimenti detto Καθήmicroια (τα)1 precocementeidentificato dagli antichisti della prima metagrave del XIX secolo come sito corrispondente allrsquoareadellrsquoantica Ακαδηmicroία seguiva un percorso dallrsquoandamento irregolare che aveva inizio presso lachiesa della Haghia Triada dominante la bassa altura a NW del Dipylon (Fig 3) Questo percorsoviario extraurbano egrave ancora in parte riconoscibile nella viabilitagrave del settore nordoccidentale delcentro di Atene essendo in buona parte ricalcato dalle attuali vie Plataion nel primo tratto e Pla-tonos (Fig 4) Grazie al confronto tra la documentazione cartografica ottocentesca e le piugrave ag-giornate carte topografiche di Atene12 che tengono conto dellrsquointera documentazione archeologicaedita in oltre due secoli di ricerche sul campo egrave possibile riconoscere in buona parte di questopercorso lrsquoerede del celebre Dromos13 cerniera tra il Dipylon e lrsquoAccademia che attraversava lamonumentale area sepolcrale pubblica destinata prevalentemente ai caduti in guerra comunementenota come Demosion Sema Nella documentazione disponibile relativa agli anni nei quali ebberoluogo per mano delle autoritagrave bavaresi le prime prospezioni nei proasteia ateniesi nessuna men-zione egrave fatta di eventuali gruppi di sepolture o piugrave in generale di resti antichi eventualmente in-dividuati e indagati lungo il percorso comunemente noto come lsquoτων Ελαιοτριβείωνrsquo (lsquodei Frantoirsquo)indicazione con la quale era nota la bretella di collegamento tra Atene e lrsquoAccademia almeno finoallrsquointersezione con la strada diretta alla chiesa del Profitis Daniil (attuale od Prof Daniil)14 Dagliesigui dati relativi allrsquoacquisizione del manufatto sembra di poter evincere che la stele non sia

Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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Fig 3 - Il primo tratto della via per lrsquoAccademia nella carta topografica di Atene di S Kleanthis ed E Schaubert del1831-1832 (1) La strada tangeva a NO la bassa altura dominata dalla chiesa della Haghia Triada (2) A breve distanza

e con un orientamento lievemente divergente si distingue la strada diretta ad Eleusi (3) (Rielab da ΚορρΕς 2010)

Fig 4 - Percorso ipotetico del Dromos rispetto alla viabilitagrave attuale dellrsquoarea NO di Atene In nero il tracciato dellastrada diretta allrsquoAccademia nel XIX secolo (Rielab da GRECO 2014b 1442 Fig 940)

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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15 La precisazione non egrave priva di valore tenuto conto dellaininterrotta destinazione funeraria dellrsquoarea attraversata dalDromos che i dati di scavo permettono di seguire almenofino allrsquoinoltrato VI sec dC (MARCHIANDI 2011 345keramdr2) Nella tarda antichitagrave gruppi di tombe occupa-rono addirittura parte del percorso del Dromos e in molticasi per la realizzazione delle nuove sepolture furono reim-piegati numerosi semata funerari dei periodi classico ed el-lenistico come documentato ad esempio dagli scavidrsquoemergenza condotti allrsquoaltezza del civico 91 di od Kera-meikou (ALEXANDRI 1976 35 cf CLOSTERMAN 1999 314Dipylon Gate 12 e MARCHIANDI 2011 345 keramdr2) e al41 di od Plataion (ALEXANDRI 1973-1974 135-138 cfCLOSTERMAN 1999 311-312 Dipylon Gate 4 e MARCHIANDI2011 345 keramdr5)

16 ROSS 1846 54 no 25 (apografo)17 LUumlTZOW 1861 n 1 (ldquoAufderselben Stelle wurdengefun-

denrdquo) ULRICHS 1865 3 (da una tomba) BRUCK 1895 73KROLL 1972 ndeg 149-150 fig 273

18 Marchiandi in GRECO 2014b 1452-1453 Un quadroesaustivo e bibliograficamente aggiornato della documen-tazione edita relativa a tutti i periboli funerari privati rin-venuti in diversi punti lungo lrsquoantico percorso del Dromosegrave reperibile nel catalogo redatto da D Marchiandi a corredodella sua monografia sui periboli funerari attici (MAR-CHIANDI 2011 keramdr1-15)

19 Lrsquoincisione di Cipriani riflette in pieno il clima di rin-novato entusiasmo per le antichitagrave classiche che comrsquoegrave

noto incise profondamente sulla produzione artistica euro-pea a partire dalla seconda metagrave del XVIII secolo Il generedetto del lsquoCapricciorsquo particolarmente amato in ambientebritannico rappresentograve il campo per la libera espressionedi una lsquopoetic confusionrsquo generata dal desiderio di reimma-ginare e ricollocare in maniera del tutto arbitraria le testi-monianze del passato greco e romano spesso ammiratenelle collezioni drsquoarte europee negli ipotetici contesti dirinvenimento A seguito della rivoluzione ellenica culmi-nata con lrsquoottenimento dellrsquoindipendenza dal giogo otto-mano di parte della penisola greca (1821) il repertorio deimateriali ritratti in incisioni dipinti e pitture parietali subigraveuna significativa lsquoellenizzazionersquo (KOURIA 2002 126-127)Questo fenomeno oltre che per la viva partecipazione emo-tiva di quanti sostennero la causa del popolo ellenico fucertamente stimolato dal nuovo e inarrestabile afflusso nellecittagrave dellrsquoEuropa Occidentale di opere drsquoarte e testimo-nianze del passato che costituirono il vanto di numerosecollezioni private Sullrsquoargomento v KOURIA 2002 e Κου-τςογιΑννης 2015

20 Lrsquoesposizione delle aree a destinazione funeraria orbi-tanti sul monumentale percorso diretto da Atene allrsquoAcca-demia ai difficilmente controllati scavi clandestini e alleconseguenti devastazioni risultograve evidente a Beacutequignon chedenunciograve il fenomeno a proposito di un lembo di necropoliindividuato proprio a sud dellrsquoAccademia non lontanto daod Alexandreias (BEacuteQUIGNON 1931)

21 KvA 1875 Bl I

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stata recuperata tra gli elementi di reimpiego di strutture posteriori15 Degna di menzione a tal pro-posito egrave lrsquoindicazione presente nel catalogo della collezione Faber composto da Luumltzow secondocui dallo stesso luogo di rinvenimento della presente stele proverrebbero anche due tessere bronzeeper giudici appartenenti ad un personaggio di nome Καλλίας Κηφισοδώρου Ἁγνούσιος Le duetessere che erano giagrave state riprodotte da Ross nella sua opera sui demi dellrsquoAttica (1846)16 con-fluirono anchrsquoesse nel museo di Wuumlrzburg e andarono poi perdute a seguito del bombardamentoalleato durante la Seconda Guerra Mondiale17

La stele di Kallias e Kallistrate difficilmente immaginabile come segnacolo tombale isolatoin unrsquoarea prossima al Demosion Sema deve essere stata accolta allrsquointerno di uno di quei peribolifunerari privati che giagrave a partire dalla fine del V ma con maggiore frequenza dalla prima metagravedel IV sec aC si imposero progressivamente lungo i margini del Dromos18 Come giagrave dettolrsquooscuritagrave della documentazione relativa alle prime operazioni sul campo nel territorio della nuovacapitale del Regno Ellenico e la genericitagrave estrema delle poche indicazioni di provenienza del ma-teriale acquisito costituiscono un ostacolo oggettivo alla ricostruzione dei contesti Resti di tombemonumentali e affioramenti di semata funerari dovevano costituire un aspetto sin troppo evidentedel suburbio ateniese tanto da richiamare lrsquoattenzione di artisti particolarmente sensibili al fascinodella rovina Emblematica egrave in tal senso la pregevole incisione realizzata da Cipriani per la co-pertina del volume Die Graumlber der Hellenen del barone von Stackelberg (Berlino 1837) raffigu-rante un gruppo di segnacoli tombali marmorei di diversa tipologia e cronologia prelevati indiverse regioni dellrsquoEllade ma fantasticamente e volutamente lsquoricontestualizzatirsquo in un genericopaesaggio attico dominato dalla mole dellrsquoImetto19 (Fig 5) Oltre che da fonte drsquoispirazione dellospirito preromantico nei salotti dellrsquointellighenzia europea al passaggio tra il XVIII e il XIX secologli affioramenti superficiali lungo la Via dei Frantoi cosigrave come nellrsquointero paesaggio urbano e su-burbano ateniese devono aver rappresentato una tentazione di non poco conto per raffinati anti-quari e commercianti di opere drsquoarte20 Alla necessitagrave di censire e posizionare su carta le emergenzeantiche giagrave visibili o portate alla luce nel corso delle prime campagne di scavo condotte dal ServizioArcheologico dalla Societagrave Archeologica o dallrsquoIstituto Archeologico Germanico di Atene risposenel 1875 la pubblicazione del monumentale lavoro di Curtius e Kaupert In Karten von Attika(Bl I)21 per la prima volta egrave possibile distinguere lungo la via per lrsquoAccademia due periboli fune-rari collocati in aree oggi corrispondenti allrsquoincrocio tra le vie Granikou e Plataion e allrsquoisolato amonte dellrsquointersezione tra questrsquoultima e od Zografou poco piugrave a N della deviazione oggi rical-

Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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Fig 5 - Incisione di G B Cipriani per la copertina del volume Die Graumlber der Hellenen(Rielab da STACKELBERG 1837 Fonte httpdigiubuni-heidelbergdediglitstackelberg18370001

copyUniversitaumltsbibliothek Heidelberg)

22 Piugrave o meno consistenti tracce di sovraddipinture furonoosservate da Conze su almeno sei delle lekythenstelen cen-

site nel suo catalogo (AGr 1336 1337 1341 1342 13431346)

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cata da od Profiti Daniil Il notevole impegno dei due studiosi profuso nella raccolta e nella re-gistrazione anche di evidenze lsquominorirsquo ancora visibili in superficie per quanto ammirevole nonriuscigrave tuttavia a salvare dallrsquooblio i contesti di rinvenimento di molte delle antichitagrave dissepoltenegli anni intercorsi tra la proclamazione di Atene come nuova capitale (1833) e la strutturazionedi un piugrave capillare controllo del territorio attraverso il rafforzamento del Servizio ArcheologicoNazionale e la fondazione della Societagrave Archeologica (1837)

La steleTagliata nel marmo pentelico la stele HA 1489 (h 075 times l 033 times 032 m) in buono stato di

conservazione presenta una sola lacuna in corrispondenza dellrsquoestremitagrave superiore sinistra ed al-cune lesioni superficiali probabilmente ascrivibili ad un periodo successivo a quello del rinveni-mento La lapide presenta una tettonica estremamente semplice nella quale lo specchio scultoreoegrave delimitato superiormente da un listello sovrapposto ad una modanatura convessa e lungo il mar-gine inferiore da una base aggettante molto sottile e appena distinta dallo spessore dellrsquoincassodel segnacolo entro un supporto non pervenuto Una lekythos scolpita a basso rilievo occupa lospazio centrale del sema Il corpo a sezione cilindrica leggermente rastremato verso la base il det-taglio della spalla rettilinea lievemente concava e il collo slanciato e sottile culminante in un orlolsquoa calicersquo appena svasato permettono di inserire il contenitore raffigurato nella serie delle lekythoiampiamente diffuse fino agli inizi della seconda metagrave del V sec aC La lekythos della stele diWuumlrzburg presenta lrsquoansa sul fianco sinistro rispetto allrsquoosservatore Non egrave escluso che lrsquoassenzadi tracce di decorazione dipinta possa essere solo apparente e dovuta al naturale deterioramentodelle superfici22

23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

CARMELO DI NICUOLO

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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23 AGr 291-293 e Taff 291-292 Non si tiene volutamenteconto in questa sede della stele anfiglifa AGr 1112 taf 228(cf CAT 2671 649) caratterizzata sul verso dalla presenzadi una lekythos a rilievo

24 SCHMALTZ 1970 79-8025 STUPPERICH 1977 12026 KOKULA 1984 17 e n 2227 Eacute stato possibile censire ad oggi almeno tre ulteriori le-

kythenstelen portate alla luce nella seconda metagrave del XXsecolo Ad Atene una stele-lekythos fu recuperata nel 1969nellrsquoarea compresa tra il Demosion Sema e la cd lsquovia car-rozzabilersquo La lastra sulla cui superficie sono ancora leg-gibili pochi caratteri dellrsquoiscrizione funeraria (Θεο[- - -])fu reimpiegata in una sepoltura tardo antica insieme ad altrisegnacoli ed elementi pertinenti a monumenti funerari clas-sici ed ellenistici La notizia del rinvenimento egrave reperibilein ALEXANDRI 1969 68-69 (Cf MARCHIANDI 2011 349Keramdr10 SEMA 1932) Ancora dallrsquoarea del Ceramicoun frammento di stele-lekythos fu rinvenuto nel recinto fu-

nerario lsquodei Messenirsquo (KOVACSOVICS 1990 8 P 1477 [Abb57 Taf 231 1 KER 11175] 110

Un ulteriore frammento di stele-lekythos rinvenuto allrsquoin-terno di un peribolo funerario della fine del IV-inizi del IIIsec aC nel territorio dellrsquoattuale Palaiagrave Phokaia egrave regi-strato in LOHMANN 1993 188-193 414-415 PH 3 cf BER-GEMANN 1997 208-209 Y5 CLOSTERMAN 1999 362Charaka 4 MARCHIANDI 2011 Ate5 567

28 Il dato egrave agilmente ricavabile consultando i repertori diConze (AGr) e Clairmont (CAT) Cf SCHMALTZ 1970 79

29 SCHMALTZ 1970 80-81 PRUKAKIS-CHRISTODOULOPOU-LOS 1970 58 GARLAND 1982 129-30 KOKULA 1984 17Contra MARCHIANDI 2011 56

30 MARCHIANDI 2011 56-57 31 SCHMALTZ 1970 79 STUPPERICH 1977 120 KOKULA

1984 1732 KURTZ 1975 OAKLEY 2004 145-231 MARCHIANDI

2011 56-5733 BALDASSARRE 1988 111

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La stele fu inserita per la prima volta da Conze in un gruppo circoscritto a pochi esemplari disemata attici con rappresentazione a rilievo di una lekythos (AGr 268 1336 1337 1339 13401341 1342 1343 1346 1349)23 successivamente trattato come classe di manufatti ben distinta(lsquoLekythenstelenrsquo) seppure molto sinteticamente da Schmaltz24 Stupperich25 e Kokula26 Allostato attuale della ricerca tenuto conto della moltiplicazione esponenziale degli scavi drsquoemergenzanellrsquoarea metropolitana di Atene e nellrsquointero comprensorio attico e della mole considerevole dimateriale acquisito e nella maggior parte delle circostanze inedito il dato quantitativo relativo allelekythenstelen potrebbe essere suscettibile di sensibili variazioni e rendere necessaria la compila-zione di un catalogo aggiornato27 Nonostante il corpus delle stele-lekythoi possa constare oggi diun numero lievemente maggiore di esemplari la sproporzione quantitativa rispetto al meglio rap-presentato gruppo delle stele-loutrophoroi 28 appare evidente Queste ultime caratterizzate sempreda dimensioni imponenti (pari o superiori ai 3 o 4 metri) e da un ricco apparato decorativo scolpitofungevano sempre da segnacolo tombale vero e proprio La sproporzione egrave inversa se si prendonoin considerazione i corrispondenti semata a tutto tondo dal momento che in questo caso le lou-trophoroi marmoree sembrano essere nettamente meno frequenti delle lekythoi la cui funzionenello spazio dei periboli funerari attici non manca inoltre di destare ancora notevoli perplessitagraveLa circostanza del rinvenimento di molte di esse in corrispondenza degli angoli dei periboli e soloin rare occasioni insieme ad altri semata lungo il prospetto degli stessi egrave stata in genere consi-derata indicativa di una possibile destinazione delimitativa delle lekythoi secondo questa prospet-tiva equiparabili a degli horoi 29

Piugrave di recente Daniela Marchiandi30 ha preferito porre lrsquoaccento sul valore simbolico della leky-thos strumento emblematico dei rituali funerari attici tanto di quelli strettamente legati alla prepa-razione della salma quanto di quelli periodici di carattere commemorativo successivi al momentodella sepoltura Utensile deposto allrsquointerno della tomba come parte essenziale del corredo maimpiegato anche nello spazio esterno ad essa per le consuete celebrazioni post mortem la lekythosa parere della Marchiandi deve aver assunto nellrsquoimmaginario comune una particolare forza evo-cativa che una volta trasferita ai semata in marmo avrebbe costituito un duraturo memorandum dellecure da offrire al defunto In questa prospettiva appare particolarmente stretto il rapporto tra le rarestele-lekythoi unanimemente datate tra la fine del V e la prima metagrave del secolo successivo31 e lelekythoi fittili a fondo bianco la cui produzione sembra essersi arrestata intorno alla fine del Vsec aC Lo stretto legame tra la lekythos e la visita al sepolcro e la centralitagrave di questo contenitoreper olii nello svolgimento dei rituali presso il sema sono emblematicamente espressi dalla costanterappresentazione del vaso stesso tra gli strumenti portati alla tomba32 Lekythoi sono contenute al-lrsquointerno delle ceste condotte presso il sepolcro in molti casi pendono da immaginarie superficiverticali che fanno da sfondo neutro ai semata33 oppure deposte dinanzi alla lastra tombale allasommitagrave della base marmorea sembrano riempire il campo figurativo libero della stele (Fig 6)

Il supporto verosimilmente deposto presso una sepoltura reale parla di seacute attraverso la ripro-posizione di contesti non corrispondenti alla realtagrave lsquoarcheologicarsquo ma riproducenti consuetudini

34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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34 Oltre alla stele HA 1489 egrave noto solo un esemplare distele-lekythos con lrsquoansa del contenitore a rilievo posta sulfianco sinistro dello stesso rispetto allrsquoosservatore Si trattadi un esemplare conservato presso il Fitzwilliam Museumdi Cambridge caratterizzato inoltre da un ulteriore ele-mento distintivo che lo avvicina idealmente alla categoria

delle Gefaumlszliggruppenstelen La lekythos centrale del sema egraveaccompagnata infatti da una lekythos di dimensioni estre-mamente ridotte posta a ridosso del margine inferiore dellastele (CAT ndeg173 vol I 59 con bibliografia precedente cfAGr ndeg 268)

Fig 6 - Lekythos attica a fondo bianco (Paris Museacutee du Louvre ndeg inv CA 1264) Dettaglio della decorazione dipintacon raffigurazione di una lekythos fittile deposta ai piedi di un sema funerario (Rielab da OAKLEY 2004 122 fig 83)

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concretamente documentabili Lrsquointroduzione delle stele-lekythoi potrebbe essere attribuita allavolontagrave di eternare lrsquoatto rituale della visita alla tomba fissando in un materiale piugrave duraturo comeil marmo il momento stesso della deposizione della lekythos ai piedi del sema Come nel casodelle loutrophorenstelen sembra che anche le lekythenstelen siano state sempre utilizzate comesegnacoli tombali e pertanto poste in corrispondenza delle sepolture alle quali erano pertinentiDifficile stabilire quale fosse la relazione spaziale ed eventualmente concettuale intercorrente trale stele-lekythoi e gli altri semata funerari eretti nello spazio di un peribolo funerario A tal riguardoun dettaglio non trascurabile caratteristico della stele HA 1489 e al momento raramente riscontratotra gli esemplari noti della classe delle lekythenstelen potrebbe rappresentare un utile elementoguida Lrsquoansa disposta lungo il fianco sinistro del contenitore rispetto allrsquoosservatore34 induce aritenere possibile che la pietra tombale di Kallias e Kallistrate facesse parte originariamente diuna composizione piugrave complessa La stele HA 1489 potrebbe avere accompagnato infatti insiemead un altro esemplare speculare disperso una monumentale stele-loutrophoros introducendo unasintassi rievocata negli stessi anni dalle Gefaumlszliggruppenstelen caratterizzate dalla presenza di unaloutrophoros centrale a rilievo ai lati della quale di dimensioni molto ridotte e in evidente posi-zione subalterna si dispongono simmetricamente due lekythoi lrsquouna con lrsquoansa sul fianco sinistrolrsquoaltra sul destro (Fig 7)

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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sect Lrsquoiscrizione

La stele presenta due iscrizioni entrambe di due linee incise una subito al di sotto del margine superiore lrsquoaltrain corrispondenza del collo della lekythos Lrsquoincisione egrave piuttosto superficiale la scrittura egrave in generale poco cu-rata cosigrave come la disposizione del testo sullo specchio epigrafico Le due epigrafi presentano caratteri paleo-grafici analoghi (si notino il my coi tratti esterni obliqui lrsquoomicron e lrsquoomega rimpiccioliti il pi col secondotratto verticale sensibilmente piugrave corto il sigma coi tratti esterni obliqui) La paleografia egrave conforme ad una da-tazione nel IV sec aC probabilmente non troppo avanzato [cf eg AG WOODHEAD Hesperia 28 (1959) 275no 3 tav 54 (= Agora XVII 54) B MERITT Hesperia 30 (1961) 277 no 128 tav 56 (= Agora XVII 90)]questa egrave la cronologia comunemente accolta per la presente stele

Edd MUumlLLER ndash SCHOumlLL Arch Mitth (1843) Tav 6 fila 1 fig 5 da sinistra (apografo) (KOUMANOUDIS 1871 354 ndeg 3031)LUumlTZOW 1861 1 (apografo) ULRICHS 1865 14-15 ndeg 241 (testo in maiuscolo) CIA II 3832 (MICHEL 1912 ndeg 1827) CONZE1893-1922 III ndeg 1340 e Tav 281 (apografo) IG II-III2 11804 (Koehler su apografo di K Mueller) Cf TOD 1950 p 26(semplice menzione in relazione al ricorrere del termine balaneus) Traill in PAA 553460 ΑρΜΑ 4 144 ndeg 951

Di seguito si fornisce il testo delle due iscrizioni sulla base della fotografia ottenuta dal Martin von WagnerMuseum di Wuumlrzburg (Fig 1)

In alto subito al di sotto del margine superiore della stele

Καλλιστράτη Μύωπος

La prima linea egrave divisa in due parti le lettere ΑΛΛις e τρΑτη del nome proprio Καλλιστράτη essendo inciserispettivamente a sinistra e a destra dellrsquoimboccatura della lekythos mentre alla l 2 il patronimico Μύωπος egraveinciso a destra della stessa 1 si adotta la lettura Καλλιστράτη delle IG anche se il kappa iniziale non egrave piugrave vi-sibile sulla pietra

Piugrave in basso in corrispondenza del collo della lekythos

Καλλίας βαλανεύ(ς)

Lrsquoiscrizione egrave centrata rispetto alla superficie scrittoria entrambe le linee sono divise in due quasi simmetrica-mente dal collo della lekythos 2 βαλανεύ[ς] IG Il sigma finale del termine βαλανεύς non fu mai inciso pro-babilmente per una lsquodimenticanzarsquo del lapicida (piugrave difficile pensare ad una forma di abbreviazione pertroncamento) Alla prima alfa di βαλανεύς manca il tratto verticale

Sia il nome proprio femminile Kallistrate sia ancor di piugrave quello maschile Kallias sono diffusi in AtticaaLrsquoaltro nome proprio maschile Myops il padre di Kallistrate risulta essere invece attestato solo in questa iscri-zioneb neacute ci sono ricorrenze nei papiri o negli autori antichi Il termine myops egrave sigrave attestato nelle fonti letterariema solo come nome comune Abbiamo qui a che fare infatti con un nome lsquoparlantersquo indicante il ldquotafanordquo o illdquopungolordquo e per estensione in senso metaforico qualcosa che stimola anche nellrsquoaccezione negativa di ldquoassillordquoo ldquotormentordquoc Data la sua eccezionalitagrave il nome Myops potrebbe essere una spia dellrsquoorigine servile dellrsquoindi-viduo cosigrave designato Tra i lsquosoprannomirsquo attestati in Attica come nomi servili crsquoegrave infatti una categoria di nomidi animali tra cui anche insetti quali hierax o melitta Bencheacute myops non sia altrimenti attestato ad Atene comenome servile ndash essendo questa come detto lrsquounica ricorrenza nota di tale nome ndash egrave lecito ipotizzare che essopossa essere stato utilizzato per un individuo di condizione non libera Inoltre considerata lrsquoaccezione metaforicadel termine myops usato in funzione di nome proprio esso potrebbe fare riferimento ad un aspetto del caratteredel personaggio cosigrave come alcuni nomi servili alludono al carattere e al temperamento dello schiavod

Quanto a Kallistrate e Kallias si puograve notare che gli antroponimi che utilizzano i prefissi aristo- kallisto-kalli- non sono esclusivi dei liberi di ceto elevato essendo talvolta attestati anche tra persone di origine servile(in questo caso tali prefissi richiamano una particolare qualitagrave dello schiavo) Se da un lato dunque anche Kal-listrate e Kallias potrebbero ipoteticamente essere accostati ad un ambiente servilee dallrsquoaltro il solo criterioonomastico non egrave tuttavia indicativo cosigrave che la loro esatta condizione sociale rimane incerta

a LGPN II sv lsquoΚαλλιστράτηrsquo lsquoΚαλλίαςrsquob LGPN II sv lsquoΜύωψ (1)rsquoc LSJ sv lsquomicroύωψrsquod Cf FRAGIADAKIS 1986 36-46e Nella forma maschile (Kallistratos) il nome di Kallistrate

risulta attestato in Attica come nome di schiavo Il riferimentoallrsquoambito della guerra dato dalla presenza del termine stratosegrave unrsquoaltra caratteristica di alcuni nomi servili che oltre a stra-tos utilizzano come componenti onomastiche anche le parolemache e nike cf FRAGIADAKIS 1986 56-59 Una schiava di

nome Kallistrata egrave attestata in un testo di manomissione daDelfi del 1765 aC (GDI 1863 cf REILLY 1978 70 ndeg 1574)Quanto a Kallias secondo FRAGIADAKIS 1986 60-61 essorientra in quella categoria di nomi lsquoaltirsquo ispirati a personaggidella vita politica ateniese che seppur raramente sono attri-buiti anche a schiavi lo stesso studioso nota comunque comenon sia possibile istituire una relazione diretta tra il fatto cheun determinato nome fosse portato da un personaggio famosoe la sua adozione da parte di uno schiavo

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

BIBLIOGRAFIA

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Quello che sembra potersi affermare con sicurezza egrave che i personaggi menzionati nella stele non erano cittadiniateniesi come si evince dallrsquoassenza del demotico In Attica infatti allrsquoepoca in cui si data la stele il demoticoviene di norma indicato solitamente insieme al patronimico anche nelle iscrizioni funerarief Per quanto riguardain particolare Kallias questa considerazione potrebbe essere avvalorata dalla menzione della sua professionespecificata dal termine balaneus a rendere ancor piugrave interessante questa indicazione egrave il fatto che la stele ci forniscela piugrave antica attestazione nota del termine balaneus a livello epigrafico In generale nelle iscrizioni funerarie delmondo greco la professione del defunto egrave indicata raramente almeno fino allrsquoetagrave imperiale quando cominciaad apparire qualche esempio in piugrave Per quanto riguarda lrsquoAttica si puograve tuttavia notare che mentre nel caso diepitafi di cittadini ateniesi la professione del defunto di norma non viene indicata (con lrsquoeccezione degli epi-grammi funerari specialmente quando la persona commemorata si era resa famosa nella propria professione)essa egrave segnalata piugrave spesso per iscritto o tramite una raffigurazione nelle iscrizioni funerarie di non Ateniesivale a dire di stranieri residenti (meteci) o di stranieri di passaggio che trovarono la morte ad Atene e vi furonosepolti (questrsquoultima categoria egrave meno rappresentata quantitativamente per ovvi motivi) Eacute dunque probabileche il nostro Kallias fosse uno stranierog evidentemente residente ad Atene dal momento che vi gestiva un ba-laneion E proprio la sua funzione di balaneus cioegrave di epistates di un lsquobagnorsquo pubblico potrebbe rappresentareunrsquoulteriore conferma (indiretta) della sua condizione di straniero residente poicheacute come egrave noto i meteci eranotra i piugrave impegnati in attivitagrave imprenditoriali Lrsquoiscrizione perograve non specifica lrsquoorigine di Kallias cosigrave cheegli rientra in quella numerosa categoria di defunti che il Kirchner classificograve come homines originis incertae(IG II2 10531-13085) per distinguerli dagli stranieri (peregrini) di cui lrsquoepitafio specifica la provenienza (IG II2

7882-10530) Parimenti incerta rimane lrsquoesatta condizione sociale di Kallias Gli elementi fin qui considerati indirizzano

verso una condizione modesta il che troverebbe unrsquoulteriore conferma nel caso che Kallistrate di possibili(ma tuttrsquoaltro che certe) origini servili fosse la moglie di Kallias cosa che tuttavia non egrave dimostrabile (potrebbead esempio essere la sorella)h Ora se egrave poco probabile che uno schiavo ricevesse una stele funeraria oltretuttodi marmo pentelico seppur drsquoaspetto e di fattura piuttosto modesti si potrebbe perograve pensare che Kallias fosseun ex-schiavo che aveva ottenuto la libertagrave Eacute nota la difficoltagrave di individuare nellrsquoepigrafia greca i liberti dalmomento che il loro status non viene praticamente mai segnalato in maniera esplicita nelle iscrizioni funerariein quanto come notato dal Tod costituirebbe un inutile richiamo allrsquoorigine servile del personaggio Lo stessoTod tuttavia ha ipotizzato che proprio tra i non Ateniesi originis incertae nominati nelle stele funerarie attichevadano ricercati eventuali liberti Il ragionamento del Tod si basa sul confronto con alcune frammentarie listedi schiavi contenute nelle cd lsquostele attichersquo (o stele degli Hermokopidai) documenti relativi alla messa allrsquoastadella proprietagrave di uomini accusati di avere partecipato alla profanazione dei Misteri eleusini eo alla mutilazionedelle Erme alla vigilia della spedizione siciliana (415 aC)i Circa il 70 degli schiavi enumerati in queste listenon sono Greci (soprattutto Traci e Cari ma anche Siri Illiri ecc)l Per contro se si analizzano gli epitafiateniesi degli stranieri di cui egrave specificata lrsquoorigine si vede che la schiacciante preponderanza di etnici si collegaa cittagrave-stato greche mentre individui non Greci sono raramente presenti Si puograve quindi supporre che i liberti seve nrsquoerano siano da ricercare soprattutto nel gruppo degli individui di cui lrsquoiscrizione funeraria non specifica laprovenienzam

Kallias potrebbe quindi essere un liberto condizione che tra lrsquoaltro si adatterebbe alla sua professione di ba-laneus come si vedragrave meglio di seguito

In sostanza al di lagrave delle incertezze relative al preciso status giuridico-sociale dei personaggi menzionati sullapresente stele funeraria tutto dalla tipologia del supporto lsquosurrogatorsquo delle lekythoi a tutto tondo e versioneancor piugrave modesta come si egrave visto oltre che meno diffusa delle stele con raffigurazioni di loutrophoroin allafattura non troppo curata dellrsquoepigrafe alla tipologia dei nomi e della formula onomastica sembra rimandaread un ambiente socialmente modesto se non servile comunque estraneo al corpo dei cittadini ateniesi

Eacute lecito quindi domandarsi in quale ruolo il balaneus Kallias abbia ottenuto di essersi fatto seppellire inunrsquoarea di necropoli in prossimitagrave del lsquocimitero pubblicorsquo di Atene

Francesco Camia

f Si confronti unrsquoaltra stele funeraria iscritta della classe delleLekythenstelen sulla quale il nome del defunto appare accom-pagnato sia dal patronimico che dal demotico [CONZE 1893-1922 III ndeg 1337 = IG II-III2 6670]

g lsquoBuonirsquo nomi ellenici nel IV sec sono stati adottati da per-sone di origine straniera con diverso nome originario

h Traill in PAA 553460 parla di ldquofamily graverdquoi IG I3 421-430

l PRITCHETT 1956 276-281 (con i riferimenti epigrafici) m TOD 1950-1952 24-25 (24 ldquoIt is I think a legitimate in-

ference that in this section [scil quella degli stranieri di cuilrsquoepitafio specifica la provenienza] we have almost exclusivelyfree-born metics and that the freedmen so far as they figureat all occur in the following section of Kirchnerrsquos collectionie among the lsquohomines originis incertaersquordquo)

n V supra considerazioni sulla stele

I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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CARMELO DI NICUOLO

comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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I BALANEIS DI ATENE TRA IL V E IL IV SEC ACFigura quanto mai controversa e vittima di luoghi comuni fortemente negativi egrave quella del ba-

laneus35 Lrsquoopera di Aristofane rappresenta la testimonianza di orizzonte cronologico piugrave alto perla registrazione dellrsquoesistenza di un lavoratore classificato in questo modo Nel Pluto (ArPl944-958) il commediografo rappresenta il balaneus come persona dotata del diritto di selezione allrsquoin-gresso degli eventuali avventori dei balaneia consentendo di inferirne che i balaneis rivestisserola funzione di epistates delle sale da bagno pubbliche ateniesi (SchArPl955 βαλανεὺς ῾ο τοῦβαλανείου ἐπιστάτης) La qualitagrave delle fonti disponibili utili a delineare un profilo dai contornipiugrave netti per questa figura professionale egrave molto varia Difficile egrave anche stabilire con un certomargine di sicurezza quali fossero le precise mansioni dei balaneis ateniesi tra il V e il IV secaC La maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla figura del balaneus egrave frutto delletarde compilazioni di Esichio e della Suda evidentemente condizionate da una tradizione letterariatuttrsquoaltro che benevola con una categoria di operatori tenuta nella piugrave bassa considerazione rispettoalla quale lrsquoautorevolezza della voce di Aristofane deve aver giocato un ruolo di primo piano Eacutetuttavia possibile distinguere le occupazioni principali alle quali un balaneus era dedito quotidia-namente da riferimenti indiretti alla sua attivitagrave36

CARMELO DI NICUOLO

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Fig 7 - Esemplare di stele-loutrophoros della classe nota come Gefaumlszliggruppenstelen (Atene EAM ndeg inv 884rielab da CLAIRMONT 1993 Plate Volume 2710)

35 La tarda testimonianza della Suda (SUID sv βαλανει-οmicroφάλους και βαλανείτης) registra anche lrsquouso alternativodel termine βαλανείτης specificando che in questo modoveniva comunemente inteso il περιχύτης (la varianteβαλανευτὴς egrave registrata in PTebt 3 1 798 l 20 del II secaC in O Ashm 5 del 119 aC cf OLeid 42 l 1 del 7dC OWilck 527 l 3 del 121 dC P Oxy 12 1500 l 2del 229 dC PRyl 2 206 a l 4-III sec dC) Sul balaneuse per una prima disamina complessiva delle fonti letterariesul tema v GINOUVEgraveS 1962 212-213

36 Una fonte diretta di informazione sulle mansioni attri-buite ai balaneis e piugrave in generale sullo statuto sugli aspettitecnici e tecnologici relativi al funzionamento dei balaneiaoltre che su quelli di carattere amministrativo e gestionale

delle stesse strutture egrave costituita dalla copiosa documenta-zione papirologica egiziana del periodo tolemaico e romano(balaneis sono registrati in PSI 6 584 l 7-metagrave del III secaC in SB 22 15533 l 5-III sec aC in CPR 28 8 l 7-fine III-metagrave II sec aC in OLeid 42 l 1 del 7 dC inSB 20 14383 l 1-28 dC in OWilck 527 l 3 del 121 dCin ONarm 1 109 l 7 in PYale 3 137 6 l 207-216-217dC in PRyl 2 206 a l 4-III sec dC in P Oxy 16 2006l 2-VI sec dC in PCair Masp 2 67143 l 16-VI secdC in SB 16 12868 l 4-593 dC

La notevole recenzioritagrave di questi testi ma soprattuttolrsquoimpossibilitagrave di prescindere dalla considerazione deglistessi come espressione di societagrave quelle dellrsquoEgitto tole-maico e romano molto distanti e spesso profondamente

I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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I balaneis e lrsquoacquaLa popolaritagrave delle sale da bagno pubbliche ateniesi (Fig 8) e la caratteristica impronta elitaria

delle stesse che almeno nella fase delle origini deve aver marcato questi spazi con una connota-zione fortemente conviviale37 sono implicitamente deducibili dallrsquoincipit della Repubblica di Pla-tone (PlR328c1-4) Non possono essere ritenute infatti casuali neacute la scelta di disporre in cerchioi sedili sui quali gli invitati alla casa di Cefalo avrebbero preso posto una volta raggiunto il cortiledella sua ricca dimora pireota (ldquoἑωράκη αὐτόν καθῆστο δὲ ἐστεφανωmicroένος ἐπί τινος προσκε-φαλαίου τε καὶ δίφρουmiddot τεθυκὼς γὰρ ἐτύγχανεν ἐν τῇ αὐλῇ ἐκαθεζόmicroεθα οὖν παρrsquo αὐτόνmiddot ἔκειντογὰρ δίφροι τινὲς αὐτόθι κύκλῳrdquo) neacute tanto meno il confronto istituito in questo contesto da Platonetra il magniloquente e aggressivo Trasimaco ed un qualsiasi balaneus (PlR344d ldquoὥσπερ βα-λανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόον καὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Socrate i fratelli diPlatone Glaucone e Adimanto Nicerato di Nicia Trasimaco di Calcedonia Carmantide di PeaniaClitofonte figlio di Aristonimo ed altri giovani ma adulti esponenti della classe liturgica ateniesevengono invitati dal padrone di casa Cefalo e dai suoi figli Polemarco Lisia ed Eutidemo ad ac-

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Fig 8 - Lo spazio del balaneus Tholoi e kaminoi dei balaneia ateniesi del periodo classico a) pianta del balaneiondel Dipylon (seconda faseprima metagrave del IV sec aC rielab da STROSZECK 2014) b) pianta del balaneion di odPoulopoulou 43 (fine del V-inizi del IV sec aC cf DI NICUOLO 2014 87-92 rielab Di Nicuolo in GRECO 2014b

1250 Fig 743 da ANDREIOMENOU 1966) c) pianta del balaneion di od ApollonosVoulis (balaneion lsquodi Diocharesrsquorielab Di Nicuolo in GRECO 2014a 650 Fig 342 da TSOUKLIDOU-PENNA 1979)rielab da CLAIRMONT 1993

Plate Volume 2710)

diverse da quella ateniese dei secoli V e IV aC sono le ra-gioni alla base della scelta di non utilizzarli come strumentiper la presente indagine La documentazione papirologicasui balaneia egiziani giagrave raccolta e discussa da Rostovcev(ROSTOVCEV 1953 121-122 e 312-313) e da Ginouvegraves (GI-NOUVEgraveS 1962) ha costituito lrsquooggetto di approfondite e cri-

tiche riflessioni su diversi argomenti anche in anni moltorecenti Tra i numerosi contributi di alto valore scientificosi distinguono gli scritti di Redon (REDON 2011 301-321)e di Redon e Faucher (FAUCHER-REDON 2014 835-855)

37 DI NICUOLO 2014 79-85

b

c

a

38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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38 Sulla TholosSkias dellrsquoagora di Atene THOMPSON1940 Sugli stretti legami strutturali e ideologici della Skiasateniese con quella spartana DI CESARE 2004 A questrsquoul-timo autore si deve anche una disamina recente di tutte leteorie espresse riguardo ai possibili significati attribuibilialla scelta della pianta circolare in particolare nel caso diedifici destinati alla consumazione di pasti in comune comela TholosSkias dellrsquoagora di Atene (DI CESARE 2015 166-170)

39 Per un analogo punto di vista sul particolare clima chesi doveva respirare nei balaneia ateniesi del V e del IV secaC v GILL 2011

40 Cf GINOUVEgraveS 1962 212 n 5 Il verbo καταντλέω egrave do-cumentato in relazione a lavacri da praticare con acquacalda nei balaneia giagrave nel pieno V sec aC nel molto lacu-noso Fr 85 di Epicarmo (EPICHFr85241-253)

41 PEnt8242 SchARP1103 βαλανεύσωVγ διακονήσω ὑπουργή -σω VγLh βαλανεύσω Lh ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶνἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ ἢ τὰς βαλάνους κρυ -πτόντων τῷ πυρί VγLh κυρίως ἐπὶ ltτοῦgt τὰς βαλάνουςὀπτᾶνmiddot νῦν δὲ ἁπλῶς ὀπτεύσω V

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comodarsi e a discorrere occupando degli sgabelli posti radialmente nella aulegrave La disposizionecircolare dei partecipanti alla riunione sembra riflettere direttamente una delle cifre piugrave caratteri-stiche della nuova pratica del bagno collettivo in pubblico espressa chiaramente dalla pianta deiprimi balaneia nei quali le vasche a semicupio (pyeloi) disposte radialmente trasponevano inun contesto specifico dal punto di vista funzionale e in unrsquoarchitettura innovativa nel panoramaattico lrsquoidea di convivialitagrave veicolata dalla monumentale Tholos eretta nellrsquoangolo SW dellrsquoagoradel Ceramico e destinata allo svolgimento dei syssitia pritanici38 Ciograve premesso la scelta di acco-stare il comportamento e i modi di Trasimaco a quelli di un balaneus deve aver rappresentato undettaglio tuttrsquoaltro che trascurabile che doveva guidare negli intenti dellrsquoautore alla rarefatta econfidenziale dimensione delle riunioni39 che avevano luogo nel balaneion piuttosto che allrsquoat-mosfera ufficiale della Tholos dei Pritani

La metafora impiegata da Platone allo scopo di esprimere la sensazione di oppressione generatain Socrate e negli altri interlocutori riuniti nella casa di Cefalo dal vero e proprio fiume di paroledi Trasimaco puograve essere indiziaria di una ben precisa modalitagrave di praticare le abluzioni con lrsquoau-silio di un balaneus (PlR344d) Trasimaco avrebbe lsquoversatorsquo nelle orecchie degli uditori un di-scorso lungo e ininterrotto alla stregua di un balaneus Lrsquoaccostamento concettuale potrebbeapparire incomprensibile a meno che non si presti attenzione allrsquoaccurata selezione del verboκαταντλέω (lsquoversare acqua dallrsquoaltorsquo) operata da Platone40 Come un qualsiasi balaneus al centrodi una delle tholoi dei balaneia di Atene avrebbe versato acqua da una brocca sulla testa dei propriassistiti allo stesso modo secondo Platone Trasimaco in piedi al centro di uno spazio circolareintorno al quale i convenuti si erano disposti a sedere avrebbe riversato sui propri interlocutoriuna consistente quantitagrave di parole (ldquoὥσπερ βαλανεὺς ἡmicroῶν καταντλήσας κατὰ τῶν ὤτων ἁθρόονκαὶ πολὺν τὸν λόγονmiddotrdquo) Al balaneus come parachytes assistente al bagno e addetto a versareacqua sui bagnanti fanno esplicito riferimento tanto Esichio quanto la Suda (HSCH sv βαλανεύςSuid sv Βαλανειοmicroφάλους καὶ Βαλανείτης Suid sv λοετροχόον) Nellrsquoaneddoto riportato daAteneo ma attribuibile a Timeo relativo al primato sibaritico nellrsquointroduzione di personale di ser-vizio per la pratica dei lavacri con acqua calda nei balaneia la funzione dei parachytai egrave stretta-mente limitata al trasporto dellrsquoacqua nella sala da bagno (Ath XII 15 5-13) peraltro stando allatestimonianza sottoposto ad un rigido controllo per evitare di procurare scottature ai bagnantiEventualitagrave questrsquoultima non infrequente come sembra di poter evincere da un papiro del III secaC riportante la denuncia inviata a Tolomeo III Evergete da una donna di un villaggio dellrsquoAr-sinoite vittima di gravi ustioni provocate dalla caduta di un parachytes durante il trasporto diacqua bollente41

Nel complesso lrsquoinnovativo costume del lavarsi in pubblico con lrsquoausilio di un addetto specificocaricato dellrsquoonere di prestare assistenza agli utenti delle sale da bagno pubbliche deve aver segnatolrsquoimmaginario comune degli Ateniesi del V sec aC tanto da dare ad alcune perifrasi costruite sulverbo βαλανεύω forma derivata dal sostantivo βαλανεὺς un valore idiomatico ma pur sempre cor-rispondente seppure in senso lato ad alcune tra le principali responsabilitagrave eo attitudini di un balaneus

Nella Pace con lrsquoespressione ldquoἈλλrsquo εἰ ταῦτα δοκεῖ κἀγὼ lsquomicroαυτῷ βαλανεύσωrdquo (ARP1100-1105) Ierocle intende comunicare ai suoi interlocutori lrsquointenzione di versarsi del vino per proprioconto senza attendere di essere servito In uno scholium vetus42 βαλανεύω egrave sinonimo di διακονέω(lsquoassistere prestarsi come aiutantersquo) e di ὑπουργέω (lsquoservire essere al servizio dirsquo) e la scelta diuna forma verbale derivata dal mondo delle pratiche balneari al fine di esprimere lrsquoatto del versareda segrave libagioni (ἐγχέω ἐmicroαυτῷ τῶν σπονδῶν) viene spiegata dallo scoliasta attraverso il ricorsoallrsquoanalogia con il praticare autonomamente abluzioni (ἀπὸ τῶν ἑαυτοῖς ἐπιχεόντων ὕδωρ) Ma la

43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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43 ATH XV 50 10844 Lrsquoanalisi del rapporto e delle ineludibili corrispondenze

tra ethe e technai costituisce il campo di indagine del IIlibro delle Leggi di Platone Per quanto relativo alle arti lsquomi-metichersquo il testo risulta illuminante anche ai fini del discorsoche qui si affronta Il filosofo insiste sullrsquoimpossibilitagrave discindere la valutazione di unrsquoespressione artistica dagli

aspetti etici necessariamente a monte di essa Ne scaturisce lrsquoamara considerazione che ad una esecu-

zione lsquotecnicamentersquo ineccepibile potrebbe non corrispon-dere un esecutore eticamente educato al lsquobenersquo comeesemplarmente messo in evidenza dalla Catoni (CATONI2005 304-317) La valutazione riduttiva della balaneutiketechne espressa nello pseudoplatonico Sofista potrebbe ri-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

glossa di Esichio al verso 1103 induce a riflettere con maggiore attenzione sullrsquoetimologia dellaforma verbale utilizzata chiaramente derivata dal sostantivo balaneus e pertanto spiegabile solocontestualizzando il passo nello spazio del balaneion dove a dire del lessicografo gli utenti dellasala da bagno per via dei frequenti ritardi dei balaneis nello svolgimento dei propri compiti avreb-bero dovuto provvedere da segrave a riempire lrsquoarytaina e lasciar cadere lrsquoacqua sul proprio corpo(Hsch sv ἐmicroαυτῷ βαλανεύσω) Nel corso della seconda metagrave del V sec aC un riferimento in-diretto alla peculiare gestualitagrave dei balaneis e allrsquoimmagine dellrsquoacqua scrosciante dallrsquoalto egrave rav-visabile anche nellrsquoaccezione con la quale il verbo βαλανεύω viene impiegato da Ferecrate in unverso dei Persiani (Pherecr CXXXVII 6-7 K-A) in questo caso egrave la dolce pioggia di vino con-cessa da Zeus a cadere copiosa giugrave dai tetti e a ricordare lrsquoacqua versata dai balaneis (ldquoὁ Ζεὺς δrsquoὕων οἴνῳ καπνίᾳ κατὰ τοῦ κεράmicroου βαλανεύσειrdquo)

Esichio (sv βαλανεύειν) traduce il termine anche come sinonimo di λαmicroπροφωνεύεσθαι (lsquopar-lare a voce alta e chiararsquo) fornendo unrsquoesegesi apparentemente estranea alla caratterizzazione delbalaneus come parachytes Il lessicografo prosegue spiegando la traduzione come un portato del-lrsquoabitudine dei balaneis di urlare nel versare lrsquoacqua sui propri assistiti (ldquoπαρόσον οἱ βαλανεῖςὅταν παραχέωσιν τὸ ὕδωρ κραυγάζουσινrdquo) Lrsquoinformazione fornita dalla glossa trova una corri-spondenza precisa nellrsquoimmagine che del balaneus ha restituito Platone attraverso il giagrave piugrave voltediscusso binomio balaneusTrasimaco Lrsquoincessante e lungo discorso di Trasimaco versato comeacqua abbondante da un balaneus avrebbe allo stesso tempo irritato le orecchie degli ascoltatoriper via di un tono di voce stentoreo paragonabile proprio a quello di un qualsiasi epistates dei ba-laneia di Atene Sul λαmicroπροφωνεύεσθαι dei balaneis egrave molto difficile se non impossibile dire dipiugrave ma al di lagrave dei toni naturalmente polemici dei versi aristofanei il riferimento lsquopacificorsquo di Pla-tone unrsquoeco del quale egrave percepibile nella glossa esichiana obbliga a ritenere concreta la possibilitagraveche quella del parlare a voce alta dovesse essere una reale abitudine di ogni epistates tou balaneiouQuali fossero i motivi per i quali i balaneis avrebbero dovuto urlare nellrsquoespletamento delle propriefunzioni non egrave dato sapere dalle testimonianze disponibili ma non si puograve ignorare che le caratte-ristiche strutturali e funzionali dello spazio del balaneion potrebbero avere reso inevitabili specificicomportamenti Il balaneus operava in una sala circolare di diametro oscillante mediamente tra gli8 e gli 11 m dotata di tholoi di copertura a sezione tronco-conica e successivamente emisfericache giagrave naturalmente avrebbero prodotto un fisiologico riecheggiare della voce La compresenzamedia di circa venti utenti verosimilmente impegnati in conversazioni disposti nelle pyeloi lungola circonferenza delle sale da bagno il continuo scrosciare delle acque dalle arytainai e probabil-mente il crepitio della legna ardente negli adiacenti kaminoi devono aver comportato lrsquoimpossi-bilitagrave per i balaneis di comunicare con i propri clienti usando un tono moderato della voce

Ersquo verosimile quindi che Aristofane abbia strumentalmente paragonato questa inevitabile abi-tudine alla analoga predisposizione allo schiamazzo delle pornai (ArEq1392-1408) Questa sar-castica analogia istituita dal commediografo tra balaneis e prostitute sembra essere stata tuttrsquoaltroche un caso isolato Il distico superstite di un carmen convivale infatti riportato da Ateneo diNaucrati43 espressione di aristocratico disprezzo per la promiscuitagrave con la quale i kalokagathoieredi della tradizione furono obbligati a convivere negli anni successivi alla lsquorivoluzionersquo cleo-niana addita come ἔθος del balaneus quello di lavare nelle pyeloi tutti i propri clienti indipenden-temente dallrsquoappartenenza degli stessi alla categoria dei kaloi o dei kakoi Lrsquoinvettiva di Aristofanee il commento risentito dellrsquoanonimo autore dello skolion nella seconda metagrave del V sec aC aidanni di una specifica categoria professionale devono indurre ad una certa cautela La ripetutaconvinzione di una sostanziale affinitagrave tra addetti alle sale da bagno pubbliche e prostitute poggiavasulla naturale promiscuitagrave di costumi comune ai due ambiti lavorativi

Il giudizio sullrsquoἔθος dei balaneis indifferenti come le pornai rispetto allrsquoopportunitagrave di di-stinguere il kalos dal kakos esprime la diffusa disapprovazione rispetto ad una specifica techne 44

flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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CARMELO DI NICUOLO

Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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CARMELO DI NICUOLO

tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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flettere proprio questa linea di pensiero ed essere fondatasulla constatazione rassegnata rispetto allrsquoimpossibilitagraveseppur imposta da specifiche condizioni per la categoria

dei balaneis di esprimere un ethos ispirato alla virtugrave e allacura esclusiva dei kaloi

45 THPHRChar98 cf ARFr330

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Lrsquoaccoglienza incondizionata venduta ad ogni tipo di cliente indipendentemente dalle qualitagrave mo-rali o dalla genuina appartenenza dello stesso al corpo civico ateniese contribuiscono a renderepiugrave esplicito il significato dellrsquoaccostamento tra la concreta pyelos dei balaneis e quella metaforicadelle pornai (Ath XV 50 108 ldquoπόρνη καὶ βαλανεὺς τωὐτὸν ἔχουσrsquo ἐmicroπεδέως ἔθοςmiddot ἐν ταὐτᾷπυέλῳ τόν τrsquo ἀγαθὸν τόν τε κακὸν λόειrdquo) Il servilismo e in qualche modo la sottomissione alleesigenze dei clienti da parte dei balaneis a tal punto caratteristiche da stimolare lrsquointroduzione delneolo gismo βαλανεύω come forma sinonimica di verbi come διακονέω e ὑπουργέω non possononon aver suscitato il disprezzo degli stessi conservatori utenti dei balaneia ateniesi Il rapportoparticolare infine istituito con i propri assistiti e la necessaria predisposizione al dialogo deglioperatori di un balaneion unito probabilmente al continuo ricambio di frequentatori nellrsquoarco diuna giornata devono essere alla base inoltre della bassa considerazione nei confronti dei balaneisregistrata nelle tarde testimonianze di Esichio (Hsch sv βαλανεύς) e della Suda (Suid sv βαλα-νεύς) che definiscono il balaneus come il πολυπράγmicroων (lsquotraffichinorsquo) e il περίεργος (lsquocuriosorsquolsquopettegolorsquo) per antonomasia

I balaneis e il fuoco i kaminoiDel verbo βαλανεύω semanticamente assai duttile per quanto prevalentemente utilizzato nel

V e nel IV sec aC come sinonimo di espressioni intese ad esprimere lo scrosciare drsquoacqua dal-lrsquoalto si servigrave ancora una volta Aristofane per tradurre un concetto del tutto differente (ArLys335-340) Nella scena della Lisistrata relativa al trasporto di abbondante legname da parte di un gruppodi anziani cittadini intenzionati ad espugnare lrsquoAcropoli occupata dalla popolazione femminileil verbo βαλανεύω viene introdotto idiomaticamente per indicare lrsquoatto dellrsquoappiccare il fuoco allabase della rocca sacra In questo caso la perifrasi ldquoὥσπερ βαλανεύσονταςrdquo viene utilizzata dalcommediografo per descrivere la preparazione di una pira esattamente ldquocome si farebbe in unbalaneionrdquo La sfumatura non era sfuggita ad un piugrave tardo commentatore che in uno scolio alverso 337 volle precisare che il verbo βαλανεύω nella circostanza specifica era stato piegato adesprimere lrsquoidea della hypokausis (SchArLys337 ὥσπερ βαλανεύσοντας ῞Ωσπερ βαλανεῖονὑποκαύσοντας)

Il concetto di hypokausis (letteralmente lsquocombustione dal bassorsquo) egrave strettamente correlato aisistemi di riscaldamento sottopavimentali delle thermae di tradizione italica ed il termine hypo-caustum appartiene ad un lessico tecnico di derivazione etimologica greca ma sconosciuto allalingua ellenica prima della metagrave del I sec aC Nel passo di Aristofane quindi la perifrasi ὥσπερβαλανεύσοντας andragrave letta in relazione a quanto conosciamo dei balaneia ateniesi del V sec aCnei quali non sono documentati impianti di riscaldamento ambientale sottopavimentali ma sem-plicemente kaminoi (fornaci) per la fornitura di acqua calda agli utenti della sala (Fig 9) Lrsquoano-nimo scoliasta pertanto pur cogliendo correttamente la reale portata della scelta lessicale diAristofane mirata a suggerire agli spettatori lrsquoimmagine della legna ardente alla base dei χαλκεῖα(calderoni) dei balaneia45 ha adattato la sua personale esegesi alle realtagrave ambientali piugrave consueteper il proprio tempo Il ricorso di Aristofane al verbo βαλανεύω al fine di rendere piugrave immediatanel pubblico la percezione di unrsquoimmagine specifica quale quella delle cataste di legname accu-mulate nelle fornaci di un balaneion ci obbliga dunque ad attribuire al balaneus non solo la fun-zione di parachytes ma anche quella di addetto allrsquoalimentazione e al controllo dei kaminoi

Kykesitephron pseudolitron e terra cimolia Aristofane e il balaneus KleighenesLrsquounico personaggio associato alla funzione di balaneus del quale sia rimasta traccia nella

tradizione letteraria egrave un certo Kleighenes oggetto di una dura invettiva ad personam di Aristofaneai versi 708-713 delle Rane Costui personaggio sgradevole nellrsquoaspetto (v 708 ὁ πίθηκος v 709Κλειγένης ὁ microικρός) egrave qualificato come uno spregevole balaneus il peggiore tra quanti fornivanoai bagnanti composti di cenere e soda Tuttavia la documentazione disponibile induce a ritenereverosimile lrsquoidentificazione del Kleighenes aristofaneo con uno dei nuovi protagonisti della politica

46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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46 In IG Isup3 375 egrave attestato un Kleighenes Halaieus protosgrammateus della Boule nel 4109 aC che Davies e Traillhanno proposto di riconoscere nel Kleighenes menzionatoda Aristofane Al medesimo personaggio fa probabilmenteriferimento anche Andocide (AND I 96) Anche Del Corno

nel suo commento alle Rane di Aristofane si esprime in fa-vore dellrsquoipotesi di riconoscimento di Kleighenes con ilgrammateus di IG Isup3 375 (DEL CORNO 1985)

47 PL R VI 495e4-8

Fig 9 - Kimolos Panoramica da SE dellrsquoarea della cittagrave antica (Foto dellrsquoAutore) In alto a destra un frammentodi bentonite bianca dalle cave in localitagrave lsquoPrassarsquo (si ringrazia il Prof Μιχάλης ςταmicroατάκης della Facoltagrave

di Geologia dello ΕΚπΑ per la gentile concessione del campione)

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

ateniese dellrsquoultimo quarto del V sec aC46 Su Kleighenes gli strali di Aristofane sembrano con-centrarsi con particolare veemenza spingendosi fino a disegnare una vera e propria caricaturadello stesso dipinto come un uomo di bassa statura assai somigliante ad una scimmia I terminiimpiegati per la caratterizzazione della lsquomascherarsquo di Kleighenes pur non corrispondendo verosi-milmente alle reali fattezze del politico sono utili a presentarlo come un personaggio risibilegoffo e inadatto alla posizione raggiunta e ai ruoli assunti Descrivere come mikroi e phalakroi ifabbri arricchiti che andarono ad infittire la classe dei nuovi ricchi di Atene agli inizi del IV secaC sarebbe servito a Platone al medesimo scopo47 Ancora nelle Rane subito dopo aver introdottoil balaneus Kleighenes Aristofane lamenta il costume della Cittagrave di lasciarsi amministrare ser-vendosi proprio di ldquoτοῖς δὲ χαλκοῖς καὶ ξένοις καὶ πυρρίαιςκαὶ πονηροῖς κἀκ πονηρῶνrdquo(ArRa730-731)

Se la qualificazione di Kleighenes come una ldquopiccola e fastidiosa scimmiardquo puograve rientrare nelben noto canovaccio di espressioni e accostamenti concettuali spesso abusati dal commediografonei ritratti di demagoghi sicofanti e sofisti lrsquoattribuzione dello stesso alla specifica categoria pro-fessionale dei balaneis costituisce un aspetto di particolare interesse e degno di un supplementodi indagine Lrsquoapparente incompatibilitagrave tra lrsquouomo delle istituzioni ricco rappresentante dellaclasse liturgica e lrsquoumile figura del balaneus semplice gestore di una delle sale da bagno pubblichedi Atene puograve essere sanata attraverso una valutazione oggettiva delle scelte espressive di Aristo-fane A meno che non si voglia attribuire a Kleighenes unrsquoorigine umile riscattata attraverso i pro-

48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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48 ARP647-8 Ach300 Eq31649 APF 8674 318 a sostegno della proposta di Davies si

egrave recentemente espresso Lafargue (LAFARGUE 2013 115-135) In linea generale anche Saldutti ha accolto favorevol-mente la linea di questrsquoultimo circa lo statuto socialeelevato di Kleon e la necessitagrave di ridimensionare il realepeso dei proventi delle concerie di famiglia nella costitu-zione dellrsquoingente patrimonio attribuito dalla tradizione let-teraria al politico (SALDUTTI 2014)

50 BOURRIOT 1982

51 BELOCH 1884 652 Si confronti ad esempio la traduzione di Marzullo (MAR -

ZULLO 1968) Particolarmente accurata invece egrave la tradu-zione corredata da un commento condivisibile per moltiaspetti di Del Corno (DEL CORNO 1985 199 vv 709-16)

53 Cf anche SchARRa710ss sv βαλανεὺς ὡς βαλανέατὸν Κλειγένην κωmicroῳδεῖ καί φησινmiddot ὁ πονηρότατος οὗτοςβαλανεὺς τῶν βαλανέων πάντων ὁπόσοι κρατοῦσι κονίαςκαὶ γῆς κυκησιτέφρου καὶ ψευδονίτρου καὶ κιmicroωλίας γῆςἤτοι λευκῆς καὶ νιτρώδους οἱ βαλανεῖς γὰρ κυκῶσιν ἤτοι

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CARMELO DI NICUOLO

venti generati dallrsquoaver esercitato il mestiere di balaneus come schiavo di un qualche importanteoikos fino allrsquoottenimento dellrsquoapeleutherosis si dovragrave orientare la ricerca in unrsquoaltra direzione

Il lsquofastidioso pitecorsquo secondo gli scholia vetera al pari di altri demagoghi sarebbe stato unostraniero (xenos e barbaros) divenuto particolarmente influente al punto da assumere prestigiosiincarichi (SchArRa709-714) Come nel caso di Kleon dipinto come un umile byrsopoles (con-ciapelli)48 in quanto proprietario di concerie dalle quali avrebbe tratto ingenti introiti cosigrave la qua-lificazione di Kleighenes come balaneus puograve essere letta come indizio dellrsquoorigine del benesseredel personaggio Prescindendo dalle sottilissime divergenze nei rispettivi tentativi di ricostruzionedellrsquoalbero genealogico del celebre statista ateniese tanto Davies49 quanto Bourriot50 sono giuntialle medesime conclusioni rispetto alle origini familiari di Kleon che viene oggi quasi unanime-mente ritenuto un esponente a pieno titolo dellrsquoeacutelite cittadina e non semplicemente appartenentead una sorta di lsquoborghesia industrialersquo emergente negli ultimi ventrsquoanni del V sec aC51 Lrsquoaperturaprogressiva di alcune delle famiglie aristocratiche ateniesi allrsquoinvestimento in attivitagrave produttivedi varia natura e quindi a nuove forme di moltiplicatori di ricchezza divenne senza dubbio un fintroppo esposto lsquotallone drsquoAchillersquo per gli oppositori del regime democratico lsquoradicalersquo In questoquadro di riferimento la qualificazione come balaneus a carico del grammateus Kleighenes puograveessere agevolmente letta come un indizio dellrsquoorigine del benessere del personaggio almeno inparte derivato dalle rendite prodotte da uno o piugrave balaneia di famiglia Il topos comico a danno diKleighenes si chiarisce istituendo unrsquoequazione con quello a carico del Paflagone Kleon sta aKleighenes come il byrsopoles sta al balaneus Ma il tentativo di deminutio si sostanzia in en-trambi i casi anche di altri aspetti Ad Aristofane non basta semplicemente rendere ridicoli gli av-versari politici riducendone lo spessore attraverso la presentazione degli stessi negli abiti umilidegli schiavi impiegati nelle diverse attivitagrave dellrsquooikos Serve smascherare la naturale inclinazionedei due demagoghi al raggiro e alla truffa e a tal fine Aristofane ricorre ad esempio nel caso diKleon allrsquoespediente di denunciare il lsquoconciapellirsquo come un delinquente dedito alla vendita disandali di cuoio realizzati con pellami scadenti

Il giudizio espresso su Kleighenes del quale il coro delle Rane auspica una non lunga perma-nenza sulla terra egrave del tutto analogo al precedente Il personaggio egrave bacchettato come il ldquoil piugravescellerato tra i balaneisrdquo (πονηρότατος βαλανεὺς) il peggiore di quanti (balaneis) regnano suicomposti di cenere mista a polvere di natron adulterato e sulla terra di Kimolos (ArRa710-712ldquoὁπόσοι κρατοῦσι κυκησιτέφρου ψευδολίτρου τε κονίας καὶ Κιmicroωλίας γῆςrdquo)

A questi versi non si egrave prestata mai fino ad oggi la dovuta attenzione e una generale tendenzaa rendere in termini estremamente superficiali la figura del balaneus inteso nella maggior partedei casi come bagnino o in piugrave rare circostanze come lavandaio52 ha contribuito a restituire tra-duzioni assai criptiche del testo Procedendo nellrsquoordine va considerato in primo luogo il super-lativo peggiorativo che accompagna la definizione del demagogo come balaneus Kleighenes egravedetto essere il piugrave furbo di unrsquointera categoria quella dei balaneis che Aristofane presenta al pub-blico come detentrice di un monopolio quello del κυκησίτεφρον ψευδόλιτρον e della Κιmicroωλίαγῆ Nella stigmatizzazione di Kleighenes come delinquente aduso ad ogni tipo di astuzia Aristo-fane preferigrave utilizzare lrsquoaggettivo πονηρός al grado superlativo (lsquoπονηρότατοςrsquo) al fine di distin-guere il demagogo da una categoria di soggetti altrettanto inclini al raggiro Attraverso le paroledel commediografo il gruppo termine di paragone si configura come una ben specifica enclavedi soggetti coinvolti nella preparazione di kykesitephra (SchArRa709-714)

Il kykesitephron pseudolitron menzionato da Aristofane ai versi 711-712 secondo quanto ri-portato da uno degli scholia vetera (sv κυκησιτέφρου)53 sarebbe stato un semplice composto di

ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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ταράσσουσι καὶ microιγνύουσι τὴν τέφραν ἐλαίῳ καὶ λοιποῖςεἴδεσι γῆς καὶ ποιοῦσι τὸ microίγmicroα τῶν λουοmicroένων καὶ τὰψευδόνιτρα δὲ καὶ νίτρα ῥυπτικὰ καὶ καθαρτικά εἰσιmiddot Κίmicroω -λος δὲ νῆσός ἐστι microία τῶν Κυκλάδων νιτροποιός βαλανεὺςὁπόσοι] ἀπὸ τῶν βαλανέων πάντων

54 Ben note risorse di natron (o nitron=carbonato di sodio)sono quelle del Wadi Natrun in Egitto utilizzate almeno apartire dallrsquoEtagrave del Ferro e fino al IX sec d C (LUCAS 1962)La tradizionale convinzione tuttavia per la quale lrsquoEgittosarebbe stato lrsquounico esportatore di natron del mondo anticoegrave stata recentemente messa in discussione con validi argo-menti (DARDENIZ 2015 con bibliografia precedente)

55 Alcune formazioni rocciose dellrsquoisola di Kimolos (Ci-molo) appartenente allrsquoarcipelago delle Cicladi e posta acirca 8157 miglia nautiche dal Pireo sono comunementenote come lsquocimolitirsquo (Fig 9)

La bentonite di Kimolos (cd lsquocimolitersquo) possiede pro-prietagrave organolettiche particolarmente indicate non solo peruso industriale ma anche per la produzione di composti te-rapeutici finalizzati alla cura di diverse patologie dermato-logiche La testimonianza riportata nelle Rane dimostrerebbequindi la piena consapevolezza almeno a partire dalla se-conda metagrave del V sec aC delle specificitagrave di alcune delleformazioni rocciose cimolie ricche di soda di ottima qua-litagrave che resero questa piccola isola dellrsquoarcipelago delle Ci-cladi fonte primaria di approvvigionamento di una materiaprima indispensabile per la produzione di smegmata (so-stanze detergenti) Le fonti letterarie sulla terra cimolia sonoraccolte e brevemente discusse in BENEKE-LAGALY 2002 epiugrave di recente in PABST-KOřAacuteNOVAacute 2009 Per una generale

comprensione delle caratteristiche e delle proprietagrave dellabentonite di Kimolos CHRISTIDIS 1997 e ID1998 con bi-bliografia precedente

56 ARAch5-8 297-301 377-384 Eq973-976 Nu549-550 584-594 V62-63 241-244 408-414 594-597 758-759 1219-1222 1224-1226 Ra568-569

57 ARAch845-6 Eq1302-4 1362-3 Nu551-562 623-6872-6 1064-6 V1003-8 P681-693 918-921 1316-19Th839-45 Ra570-6

58 ARRa416-421 584-58859 Sulla πονηριά di Hyperbolos THVIII 73 60 Αρχήδαmicroος detto ὁ γλάmicroων 1 Politico citato in un

aneddoto relativo ad Alcibiade in etagrave giovanile nel 440 aCca (LYS XIV 25) 2 Demagogo Contendente in una causacontro Erasinides implicato in una causa per appropria-zione indebita di fondi pubblici ai tempi della battagliadellrsquoEllesponto (406 aC) XHG I 7 2) 3 Additato daAristofane nelle Rane come politico corrotto arrivato al potere senza possedere neanche la piena cittadinanzaARRa421 588 SchARRa416) 4 Personaggio oggettodella satira di Eupoli (EUPFr9 (KA)) 5 Politico inviato daSocrate a Critone come difensore contro sicofanti (399 aCca) XMem II 9 4) Cf PAA 208855 forse identificabileanche con PAA 209135 Cf anche con PA 2326

61 ARR421 Il conteggio degli anni a ritroso partendodalla lsquoprimarsquo alle Lenee del 405 aC porterebbe a conte-stualizzare la richiesta di cittadinanza di Archedamos al411 anno del colpo di stato oligarchico e dellrsquoinstaurazionedel governo di breve durata dei Quattrocento (TH VIII 67ARISTAthPol29-31)

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cenere olio e polvere di natron adulterato (pseudolitron)54 di qualitagrave probabilmente inferiore rispettoai detergenti a base di pregiata terra cimolia55 Kykesitephron egrave il risultato della crasi dei termini κυκῶ(lsquomiscugliorsquo) ταράσσω (lsquoagitarersquo) e τέφρα (lsquocenerersquo) secondo il medesimo scoliasta che riferisceanche di come fossero gli stessi balaneis a vendere i propri prodotti agli utenti dei balaneia

La preparazione di smegmata di buona qualitagrave richiedeva innanzi tutto unrsquoadeguata conoscenzadegli ingredienti che una volta miscelati avrebbero dato il risultato migliore in termini di proprietagravedetergenti e di delicatezza dei prodotti al contatto con la pelle In secondo luogo un requisito al-trettanto fondamentale per divenire balaneus doveva essere quello di possedere la giusta manualitagraveed esperienza per la produzione materiale dei saponi che prevedeva diverse fasi di lavorazionedallrsquoagitazione (ταράσσειν-lsquosetacciamentorsquo) delle ceneri da utilizzare alla miscelazione della ce-nere con lrsquoolio e successivamente allrsquoimpasto del miscuglio ottenuto con argille ricche di soda(SchArRa710)

Come nei casi di Kleon56 di Hyperbolos57 di Archedamos58 anche il ritratto di Kleighenesandragrave osservato naturalmente con molta cautela essendo lo scopo di Aristofane quello di distrug-gere agli occhi dellrsquoopinione pubblica lrsquoimmagine positiva che la nuova generazione di ammini-stratori aveva costruito di segrave I quattro demagoghi sono omogeneamente dipinti come delinquentie πονηριά59 e microοχθηρία costituiscono la cifra comune ai quattro ritratti Alla valutazione di meritosullrsquooperato e la rettitudine di essi perograve nel caso di Kleighenes come in quelli di Hyperbolos eArchedamos si aggiunge unrsquoulteriore nota di demerito secondo una prospettiva di orientamentoconservatore derivata dallrsquoorigine straniera e quindi dal non appartenere genuinamente al corpodei cittadini ateniesi di pieno diritto

Di Hyperbolos sostituto di Kleon alla guida dellrsquoala popolare piugrave estrema a sopraggiunta mortedi questrsquoultimo ad Anfipoli vengono prese di mira le umili origini e lrsquoattivitagrave di produttore di lu-cerne rispetto alla quale ad ogni modo potrebbe valere quanto detto a proposito della reale portatadelle caratterizzazioni professionali di Kleon e dello stesso Kleighenes Rispetto perograve allrsquoestra-zione originaria del politico e allrsquoinserimento di costui a torto o a ragione nella categoria socialedei meteci poco o nulla egrave possibile dire Alla prima rappresentazione delle Rane nel 405 aC Ar-chedamos60 secondo quanto riferito dal Coro governava la cittagrave senza essere ancora in possessodel diritto di cittadinanza richiesto alle autoritagrave ateniesi sette anni prima61 Kleighenes egrave tra i quat-

62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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62 Le occorrenze nelle fonti letterarie come nei documentiepigrafici del nome Kleighenes (registrato anche nella va-riante Kleghenes) sono effettivamente molto rare Un Kle-ghenes egrave commemorato tra i caduti di Tespie in Beozia inuna battaglia molto probabilmente quella di Delion intornoal 424 aC (IG VII 1888 ι l1) A poco piugrave di un secolo didistanza (2743 aC) in un decreto concernente lrsquoAsklepie-ion ateniese (IG II2 1534 + SEG XXXIX 165) il gramma-teus porta lo stesso nome accompagnato dal demoticoHalaieus dettaglio che indurrebbe quanto meno a nonescludere lrsquoipotesi di una discendenza dal personaggio ci-tato nelle Rane Omonimi infine sono lrsquoambasciatore dellacittagrave di Akanthos a Sparta inviato nel 382 aC negli anniprossimi alla sottoscrizione della lsquoPace del Rersquo (XH V 212) e un cittadino di Byllis in Illiria vissuto nel II sec aC(SEG XXXVIII 521) Quelle di Kleighenes di Halai sonoprobabilmente destinate a rimanere origini oscure ma larievocazione di una discendenza non attica del politico nonpuograve essere passata sotto silenzio

63 BOURRIOT 1982 410-41164 Il ruolo indispensabile dei meteci per la crescita econo-

mica della cittagrave soprattutto in relazione alla mediazionecommerciale transmarina egrave espresso in maniera moltochiara dallrsquoAnonimo autore della lsquoCostituzione degli Ate-niesirsquo (XAth I 12 διότι δεῖται ἡ πόλις microετοίκων διά τετὸ πλῆθος τῶν τεχνῶν καὶ διὰ τὸ ναυτικόνmiddot διὰ τοῦτο οὖνκαὶ τοῖς microετοίκοις εἰκότως τὴν ἰσηγορίαν ἐποιήσαmicroεν)

65 Particolarmente rilevanti sul tema le pagine di Ferrucci(FERRUCCI 2008 534-536 con bibl prec)

66 Unzione e massaggio non sono mai chiaramente docu-mentate come pratiche esercitate nei balaneia del periodoclassico ma il riferimento inequivocabile di un verso deiCaunii di Alessi ad un aleipterion nello spazio di un bala-neion potrebbe costituire un indizio valido a supportoquanto meno dellrsquoipotesi di un ampliamento dellrsquoofferta deiservizi delle sale da bagno pubbliche entro gli inizi del IVsec aC (ALEX101)

67 XOec42-3

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tro prosopa presi in considerazione il personaggio riguardo al quale si possiedono meno dati inassoluto Riconoscendolo sulla scia di J K Davies e di J Traill come il grammateus del 4109aC registrato in uno dei due demi attici di Halai e quindi possibilmente iscritto alla phylegrave Aiantigraveso in alternativa alla Kekropigraves si dovrebbe naturalmente ritenere il demagogo come un regolarecittadino dello stato ateniese62

Unrsquoargomentazione tra le piugrave convincenti utilizzate da Bourriot63 rispetto alla lsquoricostruzionersquodi un profilo sociale alto per Kleon riguarda proprio lrsquoassoluta assenza in Aristofane e in Tucididedi toni lesivi dellrsquoimmagine della famiglia del demagogo La satira seppur molto dura sembraaver salvaguardato e rispettato un limite imposto non solo dalla piena legittimitagrave del polites Kleonma anche dalla nobiltagrave del casato natale del politico La stessa paradossale lsquodelicatezzarsquo usata neiconfronti del piugrave odiato dei demagoghi non egrave mai registrata a proposito di altri lsquocapipopolorsquo de-finiti senza mezzi termini xenoi e barbaroi Le condizioni di Archedamos e Kleighenes sembranocomporre unrsquoistantanea su due momenti diversi del processo di integrazione nel corpo civico Ilprimo ancora in attesa dellrsquoacquisizione della cittadinanza nel 405 aC il secondo giagrave iscritto inuno dei demi attici prima del 410 aC Ancor piugrave che le caratteristiche di Hyperbolos e di Arche-damos sono i tratti salienti del profilo di Kleighenes a rispondere pienamente al clichegrave dellrsquointra-prendente meteco64 versato nelle trattative commerciali su larga scala e dotato di spiritoimprenditoriale65 elementi che ben si accorderebbero con il verosimile monopolio nellrsquoestrazionee nel trasporto transmarino della terra di Kimolos

BalaneutikeAssistenti alle abluzioni (parachytai) e responsabili della corretta gestione di un balaneion

(epistates) i balaneis di Atene dei periodi classico ed ellenistico furono espressione di un sistemadi competenze specifiche molto piugrave articolato di quanto comunemente immaginato Al progressivoaggiornamento tecnologico dei balaneia riflesso di un successo sempre maggiore di questo tipodi edifici corrispose anche un ampliamento dellrsquoofferta di servizi allrsquoutenza Alla capacitagrave di con-trollare il corretto funzionamento dei kaminoi alla sapienza nel miscelare lrsquoacqua portandola allegiuste temperature in relazione alla richiesta dei louomenoi (AMPHISCAF7) non tralasciando in-fine la possibilitagrave che i balaneis dovessero essere versati anche nelle unzioni e quindi nellrsquoartedel massaggio66 si aggiunge alla luce di quanto detto un probabile coinvolgimento dei medesimiaddetti nel processo produttivo dei detergenti destinati al balaneion Nellrsquoinsieme di questi lsquosaperirsquodistintivi di una ben definita techne si puograve riconoscere la balaneutike di cui egrave fatta menzione nellopseudo-platonico Sofista (PLSoph226e5-227a)

La balaneutike come tutte le banausikai technai indipendentemente da alcune peculiaritagrave chela resero oggetto di un biasimo eccezionalmente violento rappresentograve agli occhi dei cittadini ate-niesi del periodo classico unrsquoattivitagrave lavorativa particolarmente mortificante per chiunque la eser-citasse Senofonte67 rese esplicite le caratteristiche comuni a tutte le cosiddette banausikai technaiche causando un inevitabile indebolimento corporeo rendevano gli uomini impiegati in determi-

68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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68 La bibliografia specifica sugli aspetti architettonici pla-nimetrici e funzionali degli edifici da bagno pubblici di tipogreco (balaneia) dei periodi classico ed ellenistico si egrave no-tevolmente arricchita negli ultimi dieci anni Un catalogocompleto di tutti i balaneia propriamente detti aggiornato al2010 egrave ora disponibile in appendice al volume Greek Bathsand Bathing Culture curato da Lucore e Truumlmper (LUCORE-TRUumlMPER 2013) Sullrsquointroduzione del balaneion ad Atenenella prima metagrave del V sec aC e per una disamina di contestiinediti o parzialmente editi di strutture attribuibili a questacategoria edilizia ad Atene e in Attica DI NICUOLO 2014

69 Testimonianza indiretta delle alte temperature in alcunicasi addirittura insostenibili prodotte nei balaneia egrave inol-tre un frammento di Ferecrate (PHERECRfr751) lsquoἐκ τοῦβαλανείου γὰρ δίεφθος ἔρχοmicroαι ξηρὰν ἔχουσα τὴνφὰρυγαrsquo (Trad lsquoE proprio dal balaneion giungo ben lessatoe con la gola seccarsquo)

70 A titolo puramente esemplificativo si pensi ai balaneiaoggetto delle contese ereditarie dei discendenti di Euktemondi Kephissia (IS6 364 aC) e di Dikaioghenes di Kydathe-nai (IS5 39080 aC) Nel primo caso un balaneion sitonella localitagrave pireota nota come lsquoSerangheionrsquo fu lsquosvendutorsquoaddirittura per la consistente somma di 3000 dracme Perun quadro sintetico dei dati relativi ai balaneia del periodoclassico appartenuti ad esponenti della classe liturgica ate-niese v Di Nicuolo in GRECO 2014a 652-654

71 PCount III l 106 (229 aC) VI l 316 (232 aC) CLIXl 216 (II sec aC) L l [33] 371 (II sec aC)

72 CLARYSSE-THOMPSON 2006 187-201 203-205 REDON2011 304 e 311 n 78

73 PSI VI 584 l 6-7= PP 1343174 REDON 2011 30475 Cf MARCHIANDI 2011 44-45

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nate attivitagrave effemminati e assolutamente inadatti alla guerra Ai politai non si addiceva la praticadi qualsiasi forma di lavoro manuale che comportasse lrsquoobbligo di mantenere posizioni scorrettedi lavorare in ambienti chiusi e oscuri e di esporsi continuativamente al fuoco (XOec42 3-4ldquoκαταλυmicroαίνονται γὰρ τὰ σώmicroατα τῶν τε ἐργαζοmicroένων καὶ τῶν ἐπιmicroελοmicroένων ἀναγκάζουσαικαθῆσθαι καὶ σκιατραφεῖσθαι ἔνιαι δὲ καὶ πρὸς πῦρ ἡmicroερεύεινˮ) Da questo punto di vista il pro-filo dei balaneis al pari di quello dei chalkeis o dei kerameis ad esempio riflette perfettamentelrsquoimmagine dei banausoi indicati da Senofonte come icona antitetica allrsquoideale attitudinale dei liberi politai I responsabili di un balaneion esercitavano il proprio mestiere allrsquointerno di spazirelativamente ristretti e certamente poco illuminati68 e in quanto addetti ai kaminoi erano neces-sariamente esposti per molte ore al giorno a fonti di calore notevole69 Inoltre la prossimitagrave dicisterne e pozzi indispensabili per lrsquoapprovvigionamento di questi edifici e il ristagno delle acquein ambienti riscaldati devono aver agevolato il mantenimento di un tasso di umiditagrave particolarmenteelevato creando tutte le condizioni per quellrsquoinevitabile rilassamento del corpo e della mente ri-tenuto da Aristofane un serio pericolo per lrsquointegritagrave di costumi della gioventugrave di Atene (ARNu985-999) Tuttavia gli investimenti della classe liturgica ateniese nella realizzazione di balaneiainducono a comprendere questi spazi nel novero dei beni immobili lsquoproduttivirsquo di molti oikoi70Lrsquoesistenza inoltre di un gruppo socialmente distinto di soggetti variamente impiegati nei processidi produzione preparazione e distribuzione di strumenti indispensabili al funzionamento di questefacilities lascia intendere che il mondo della balaneutike attraesse piugrave di quanto una avversa tra-dizione letteraria lsquoreazionariarsquo consenta oggi di evincere

I compiti di responsabilitagrave affidati da ricchi politai proprietari di balaneia a specifici epistataiil presumibile coinvolgimento di xenoi in non meglio definibili attivitagrave connesse a questi edifici ela stele funeraria lsquoconcessarsquo nella prima metagrave del IV sec aC al balaneus Kallias potrebbero esserela spia del processo di formazione di una sorta di identitagrave di categoria Al riguardo pur consapevolidelle difficoltagrave di comparazione tra realtagrave troppo distanti cronologicamente e geograficamentevarragrave la pena tuttavia tenere conto della ricca documentazione relativa ai balaneis dellrsquoEgitto el-lenistico Nei registri fiscali delle amministrazioni locali tolemaiche giagrave a partire dal III sec aCi balaneis venivano raggruppati come ethnos71 termine molto problematico ma che nei nomoigovernati da Alessandria era prevalentemente associato a gruppi di lavoratori specializzati72 Lrsquoat-testazione in un testo appartenente al celebre archivio di Zenone redatto alla metagrave del III sec aCdi un ἐκ γένους βαλανεύς73 (lsquobalaneus per tradizione familiarersquo) rafforza lrsquoimpressione che lrsquoin-serimento dei balaneis in un registro katrsquoethnos equivalga al riconoscimento della categoria comeuna sorta di corporazione professionale o secondo Redon ldquoagrave groupe socioprofessionnelrdquo74

CONCLUSIONI OIKETAI APELEUTHEROI E KYRIOI OLTRE LA MORTE

Pochi semata funerari eretti per commemorare individui di condizione servile nel territorioattico hanno costituito una preziosa fonte di riflessione rispetto alla consuetudine di dare sepolturaanche ai soggetti impiegati a vario titolo nelle attivitagrave produttive degli oikoi di Atene75 Almeno

76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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76 D435877 MORRIS 201178 XOec122-4 Cf FERRUCCI 2008 52579 D481480 D272281 PLUPer164-582 Una raccolta analitica delle testimonianze epigrafiche

attiche relative alle nutricibalie e una discussione criticadelle stesse sono reperibili in KOSMOPOULOU 2001 285-292e 306-311 (Appendice con schede tecniche e bibliografiaper ciascuna stele funeraria)

83 PLLg790a [AP] 7458 In generale sulla pochezza delmestiere PLULyc16 e D5745

84 [PLU]De Libed3c D57354585 MARCHIANDI 2011 45 con bibliografia precedente sul-

lrsquoargomento specifico Le stele di Apollodoros dal territoriodi Acharnai e quella di Attis da quello di Paiania sono inseritedallrsquoautrice nel catalogo allegato sotto le voci [Acharn8 etal]e e Paia5 et ald

86 V il caso dei cippi funerari di Anna Dorkas e Sophronetre donne di condizione servile sepolte allrsquointerno del pe-ribolo dei Messeni al Kerameikos da sempre identificatecome possibili balie (KOVACSOVICS 1990 112 cf CLOSTER-

MAN 2007 638 n 40 e MARCHIANDI 2011 45 [WKervt13e-g]

87 Cf supra88 Il dato epigrafico sembra coerente con le considerazioni

espresse da Senofonte (XOec42-3) e anche se indiretta-mente da Aristotele (ARISTPol71329a) rispetto allrsquoinop-portunitagrave per un libero cittadino di esercitare qualsiasiforma di lavoro manuale ad eccezione delle sole attivitagraveagricole

89 Attestazioni orgogliose di affermazione in specifiche te-chnai e segno del raggiungimento di una certa agiatezzasono documentate ad Atene giagrave a partire dalla fine del VIsec aC In particolare sulla categoria dei kerameis e sul pe-culiare e apparentemente esclusivo rapporto tra questi elrsquoaristocrazia ateniese tra la fine del VI e gli inizi del V secaC v CATONI 2010 in particolare 295-361

90 [X]Ath110-11 Sostenitore della oggettivitagrave della te-stimonianza del lsquoVecchio Oligarcarsquo egrave Cohen (COHEN 1998cosigrave anche FERRUCCI 2008 e 2012) Piugrave cauta e orientataverso un ridimensionamento del dato relativo alla diffusionedi schiavi particolarmente agiati nellrsquoAtene del periodoclassico egrave la posizione espressa da Canevaro e Lewis (CA-NEVARO-LEWIS 2014 95-96)

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CARMELO DI NICUOLO

per il IV sec aC abbiamo contezza dellrsquoobbligo imposto dalle autoritagrave ateniesi a chiunque pos-sedesse schiavi di dare sepoltura alle spoglie mortali dei propri sottoposti76 ma il rapido riferimentodello Pseudo-Demostene a questo specifico onere dei despotai non consente di evincere alcun datocirca le modalitagrave di seppellimento o riguardo agli spazi eventualmente riservati alle tombe di in-dividui di condizione servile Drsquoaltra parte la difficoltagrave (per non dire in molti casi impossibilitagrave)di riconoscere sul campo le tracce materiali di tombe di schiavi e di isolarne elementi distintivi ri-spetto alle sepolture dei liberi cittadini egrave stata efficacemente messa in luce da Ian Morris77

Le poche circostanze documentate dalle fonti nelle quali schiavi siano sottratti al consuetoanonimato riguardano individui caricati dai propri padroni di particolari responsabilitagrave Investitidi specifici onerionori erano gli epitropoi78 ben distinti dai comuni ergatai alla cui lsquoclassersquo appar-tennero certamente Moschion79 Milyas80 ed Evanghelos81 rispettivamente commissaricontrollori deicicli produttivi e della contabilitagrave di ergasteria i primi e amministratore dellrsquooikos di Pericle il secondo

Individui riconoscibili come appartenenti alla categoria degli oiketai (schiavi prevalentementeimpiegati entro lo spazio fisico della dimora del kyrios) sono registrati in un nucleo molto circo-scritto di documenti epigrafici Con una significativa incidenza intorno alla metagrave del IV sec aCtra gli oiketai destinatari di segnacoli tombali verosimilmente realizzati su commissione dei ri-spettivi kyrioi sono attestate prevalentemente donne di origine non ateniese impiegate in vitacome tithai (balie)82 Schiave83 o in alcuni casi liberte84 le tithai cosigrave come certamente i paida-gogoi 85 rientravano nel novero dei lavoratori intimamente legati alla tutela alla crescita e allaformazione della progenie di una determinata famiglia nello spazio domestico I ruoli delicati aiquali queste specifiche categorie di schiavi erano assegnati se correttamente svolti oltre a garantirein vita la possibile apeleutherosis creavano le condizioni post mortem per la manifestazione diun sincero senso di riconoscenza espresso dai membri degli oikoi di appartenenza mediante lrsquoere-zione e lrsquoesposizione di semata a loro dedicati nello spazio dei periboli familiari86

Ad eccezione dei casi relativi agli addetti alla paideia lrsquoesplicitazione del mestiere o della pro-fessione esercitata in vita come si egrave visto costituisce un caso anomalo nel panorama dellrsquoepigrafiafuneraria greca di etagrave pre-imperiale87 In Attica in particolare quella di qualificare il defunto comeappartenente ad una determinata categoria lavorativa sembra essere stata una necessitagrave maggior-mente avvertita nel caso delle stele funerarie erette per persone di origine straniera piuttosto cheper i politai 88 Lrsquoattivitagrave professionale drsquoaltronde poteva diventare lrsquooccasione per una forma dilsquoriscattorsquo e ascesa sociale89 Ad Atene infatti nel V e soprattutto nel IV sec aC a prescinderedallrsquoottenimento della manomissione e del conseguente statuto di libero cittadino uno schiavoper quanto probabilmente in occasioni assai rare investendo sulle proprie capacitagrave tecniche e im-prenditoriali e guadagnando la stima del proprio kyrios poteva raggiungere un livello di agiatezzae visibilitagrave del tutto simile a quello dei ricchi metoikoi o dei politai 90 Il caso del ceramista Bak-

91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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91 IG II2 6320 Sulla stele del ceramista Bakchios e sul con-testo di rinvenimento della stessa nellrsquoarea della chiesa delProfitis Daniil v MARCHIANDI 2011 349-351 [Keramdr11et al] con un esaustivo apparato bibliografico sullrsquoargomento

92 Emblematica sullrsquoargomento egrave lrsquoistantanea sul sovver-timento sociale in corso ad Atene a partire almeno dallrsquoul-timo ventennio del V sec aC offerta dal commediografonel Pluto In particolare v vv 935-958 (ARPl935-958)Cf ARRa727-733

93 PLR6495e4-894 [X]Ath110-1195 Traill inserisce significativamente Bakchios nella cate-

goria degli individui ai quali la cittadinanza ateniese po-trebbe essere stata semplicemente conferita (cf PAA260575 260635 260870)

96 D436-3797 CANEVARO-LEWIS 2014 con bibliografia precedente Per

una prima proposta di classificazione dei χωρὶς οἰκοῦντες

come una sorta di sottogruppo della categoria degli apeleu-theroi v KLEES 2000 16 n 60 Piugrave prudente e orientato versounrsquointerpretazione dellrsquoespressione χωρὶς οἰκοῦντες comeun modo per indicare in generale gli apeleutheroi specifican-done non tanto la separazione fisica dalla casa dei precedentipadroni ma solo la raggiunta estraneitagrave giuridica rispettoallo household di provenienza egrave il contributo di Kamen(KAMEN 2011 43-53 con vasta bibliografia precedente)

98 Ibid 109-11099 V gli epigrammi funerari iscritti intorno alla metagrave del

IV sec aC sulle stele delle balie Malicha (IG IIsup2 9112) eMelitta (IG IIsup2 7873) Cf KOSMOPOULOU 2001 308 N4 e308-309 N7)

100 La cura delle sepolture degli schiavi come strumentodi autocelebrazione diffuso tra le eacutelites mediterranee dei pe-riodi ellenistico e romano egrave oggetto di una breve discussionecritica affrontata da A Helmis (HELMIS 2005 102-104)

101 CHRYSIPPSTOIC apud ATHDeipn VI 267b-c

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chios regolarmente iscritto al demo di Kerameis rientra nella casistica documentata sporadica-mente delle ostentazioni di orgoglio di cittadini di pieno diritto per unrsquoattivitagrave svolta con partico-lare successo91 Lrsquoenfasi data dal kerameus alle ripetute vittorie personali in specifici agones indettidalla polis induce a ritenere quella di Bakchios come unrsquoattivitagrave gestita in assoluta autonomia eindipendente da qualsiasi casato ateniese Non egrave dato sapere se lrsquoautonomia professionale di Bak-chios costituisse il risultato di un affrancamento dovuto alla conquista della libertagrave tuttavia la pos-sibilitagrave che quella del ceramista possa essere ritenuta come il prodotto di unrsquoascesa ascrivibile aquella mobilitagrave sociale constatata e osservata con diffidenza da Aristofane92 Platone93 e dal lsquoVec-chio Oligarcarsquo94 nella prima metagrave del IV sec aC non puograve essere del tutto esclusa95 Tra gli indi-vidui di condizione non libera un raggruppamento specifico dalle caratteristiche del tutto peculiarisembra essere stato quello dei cosiddetti χωρὶς οἰκοῦντες96 Da sempre ritenuti schiavi dotati diparticolare autonomia nella gestione della propria attivitagrave ai quali era concesso di vivere separa-tamente lontano dalla casa del padrone e di contrarre unioni matrimoniali gli individui celatisotto questa lsquoetichettarsquo sono stati recentemente (e probabilmente a giusto titolo) intesi come espres-sione di un gruppo di ex-schiavi dotati di maggiore libertagrave di azione rispetto ai comuni apeleuthe-roi 97 vincolati questi ultimi per quanto de iure liberi al proprio ex-padrone innanzi tuttodallrsquoobbligo di permanenza (παραmicroονή) nello household di provenienza98

In questo complesso quadro di riferimenti andragrave certamente contestualizzata la figura del ba-laneus Kallias titolare della stele funeraria HA 1489 La circostanza stessa dellrsquoesistenza di unastele funeraria eretta per un semplice balaneus costituisce di per seacute un elemento di assoluta novitagravesoprattutto tenuto conto della generale difficoltagrave nel distinguere evidenze materiali sicuramenterapportabili a sepolture di schiavi Nei pochi casi in cui essi siano stati beneficiati dallrsquoonore diuna pietra tombale che ne fissasse in eterno la memoria sembra che costoro avessero svolto solocompiti di particolare rilevanza per lo piugrave legati alla cura dei figli dei propri despotai A nutrici epedagoghi in virtugrave del ruolo svolto strumentale a garantire la continuitagrave stessa dellrsquooikos fu concessain alcune circostanze la condivisione dello spazio funerario dei periboli di famiglia ma in nessuncaso stando alla documentazione edita schiavi destinati ad altre funzioni giovarono di una sorteaffine Poco probabile egrave che le tombe di tutti i douloi di famiglia fossero ospitate nel limitato spaziodei periboli mentre verosimile potrebbe essere attribuire questa esclusiva a tutti coloro i quali sifossero distinti per determinati meriti nellrsquoamministrazione degli affari dei kyrioi Il lsquodonorsquo di unastele a schiavi e liberti defunti seppure in molti casi certamente determinato da un reale affetto e dalsenso di riconoscenza per il servizio offerto99 deve aver giocato drsquoaltra parte un ruolo non secon-dario nella lsquopoliticarsquo delle immagini della classe liturgica di Atene100

La presentazione di semata eretti per i propri oiketai e per alcuni apeleutheroi nel recinto fu-nerario di famiglia e la probabile disposizione degli stessi a corredo dei monumentali segnacoliposti lungo il prospetto dei periboli eretti dagli ex-padroni dovettero fungere da mezzo per lrsquoosten-tazione della Homonoia familiare che fu oggetto di un omonimo trattato da parte di Crisippo diSoli101 La scelta di attribuire a schiavi ed ex-schiavi lrsquoonore di una lapide iscritta allrsquoombra deisemata dei membri dellrsquooikos risulta ancor piugrave sorprendente tenuto conto del numero ridotto di

102 CLOSTERMAN 2007 645103 A questo proposito va rilevato che bencheacute lrsquoaffinitagrave pa-

leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

nes (CABANES 1998) 108 HARPsv microετοίκιον Rispetto alla consolidata abitudine

di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

Fig 10 - I dikastika pinakia di Kallias di Hagnous (Rielab da LUumlTZOW 1861 1 I 21-2 31)

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CARMELO DI NICUOLO

monumenti funerari posti a coronamento dei prospetti dei periboli rispetto al ben piugrave cospicuoquantitativo di deposizioni oggettive documentate allrsquointerno degli stessi Come sottolineato daW E Closterman ldquoinstead of stressing a connection between marker and burial the setting of theperibolos tomb created links among markersrdquo102

Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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leografica tra le due epigrafi sembri indicare che esse fu-rono incise contemporaneamente non si puograve escludere chela stele sia stata eretta in un primo momento per il balaneusKallias e che solo in un secondo momento (eventualmenteanche solo dopo pochi anni) alla sopraggiunta morte diKallistrate anche il nome di questrsquoultima sia stato aggiuntoalla stele

104 D4772105 PLLg914e-915c

106 Cf CANEVARO-LEWIS 2014 94 e 102107 Sulla paramone v in particolare il contributo di Caba-

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di ritenere gli apeleutheroi soggetti per molti versi equipa-rati ai metoikoi non si puograve trascurare il punto di vista criticodella Bearzot maggiormente incline a riscontrare in questacategoria piugrave evidenti affinitagrave di status con il gruppo dei no-thoi (BEARZOT 2005 con bibliografia precedente)

109 CANEVARO-LEWIS 2014 95-102 110 IG IIsup2 1887a-b PAA 554315 cf supra

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Ersquo immaginabile dunque che un sema funerario fosse stato realizzato in memoria di Kalliasper le particolari competenze o forse per una speciale oculatezza dimostrate da costui in qualitagravedi gestore (epistates) di uno o piugrave balaneia di un determinato oikos ateniese Unrsquoulteriore rifles-sione al fine di meglio precisare il possibile statuto sociale del balaneus Kallias potrebbe derivaredallrsquoosservazione dellrsquoincisione sulla stessa stele del nome Kallistrate ammesso che questrsquoultimafosse la moglie di Kallias103 Un riferimento indiretto di Demostene104 e un controverso passo delleLeggi di Platone105 sembrano lasciare intendere infatti che quello alle unioni matrimoniali fosseun diritto acquisibile solo attraverso la manomissione e la concessione della apeleutherosis106Kallias dunque potrebbe essere un ex-schiavo che conservograve dopo la manomissione il ruolo diresponsabile di un balaneion

La παραmicroονή di Kallias nelle sue funzioni fino alla sopraggiunta morte107 potrebbe costituireinoltre un indicatore dellrsquoappartenenza dello stesso al gruppo degli apeleutheroi comuni che purequiparati ai metoikoi 108 erano privati del diritto di scegliere un cittadino protettore (prostates)diverso dal proprio ex-padrone ed erano tenuti alla continuitagrave di prestazione drsquoopera nello e perlrsquooikos di appartenenza109

La piugrave volte ricordata difficoltagrave di ricostruire il preciso contesto di rinvenimento della stele im-pedisce certamente di effettuare considerazioni ulteriori Si puograve tuttavia avanzare unrsquoipotesi chepotrebbe dare ragione del carattere peculiare di questo modesto sema Si egrave giagrave detto in precedenzadi come la stele di Kallias risulti essere stata rinvenuta in concomitanza con (o comunque nellostesso luogo di rinvenimento di) due tessere bronzee appartenute al cittadino ateniese del demo diHagnous Kallias figlio di Kephisodoros110 (Fig 10) Si egrave anche visto che la presente stele deve es-sere stata accolta allrsquointerno di uno di quei periboli funerari privati che nel IV sec aC occupavanoi margini del Dromos Si potrebbe allora immaginare che il nostro Kallias fosse in qualche modoin relazione con il Kallias di Hagnous figlio di Kephisodoros e che forse appartenesse al suo lsquoen-touragersquo potrebbe trattarsi di un liberto di Kallias lsquoospitatorsquo con la sua consorte nel recinto fune-

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rario della famiglia del suo piugrave lsquorispettabilersquo omonimo Se lrsquoipotesi cogliesse nel segno si potrebbeallora immaginare che la sala da bagno pubblica di cui il nostro Kallias era epistates fosse di pro-prietagrave della famiglia di Kallias di Hagnous esponente di quella parte della classe liturgica atenieseche fin dalla seconda metagrave del V sec aC si mostrograve propensa anche ad investire nellrsquoedificazionedi queste innovative e redditizie per quanto discusse leschai chiamate balaneia

Carmelo Di Nicuolo

ΚΑΛΛιΑς ο ΒΑΛΑνΕυς ΜιΑ ΑττιΚη ΕπιτύΜΒιΑ ςτηΛη του MARTIN VON WAGNER MUSEUM τουWϋRZBURG (IG II-III2 11804) - η στήλη ηΑ 1489 του Martin von Wagner Museum του Wϋrzburgαποτελεί τη microοναδική επιγραφική microαρτυρία της κλασικής περιόδου που αναφέρεται σε έναν βα-λανέα αντιπρόσωπο microιας συγκεκριmicroένης κατηγορίας εργαζοmicroένων που είχαν ως καθήκον τη δια-χείριση και τη σωστή λειτουργία των παλαιότερων δηmicroόσιων λουτρικών εγκαταστάσεων στονελληνικό κόσmicroο (τα βαλανεία) η microοναδικότητα αυτής της αναφοράς είναι περισσότερο πολύτιmicroηαν ληφθεί υπ΄ όψιν η γενική σπανιότητα επιτυmicroβίων σηmicroάτων που ανεγέρθηκαν για να microνηmicroονευ-θούν άνδρες και γυναίκες που ασχολούνταν microε βαναυσικάς τέχνας η τεχνική τεχνοτροπική καιεπιγραφική επανεξέταση της στήλης που αποδίδεται στον βαλανέα Καλλία και στην Καλλιστράτηθυγατέρα του Μύωπος microαζί microε την προσπάθεια εντοπισmicroού της προέλευσής της αποτέλεσαν τοέναυσmicroα για microια συστηmicroατική έρευνα σχετικά microε την κοινωνική θέση των lsquoΑθηναίωνrsquo βαλανέωνανάmicroεσα στον 5ο και τον 4ο αι πΧ καθώς και τα πρακτικά ζητήmicroατα των καθηmicroερινών ασχολιώντους έκφραση ενός συνόλου γνώσεων και τεχνικών ικανοτήτων που αποτελούν microια συχνά πα-ρεξηγηmicroένη βαλανευτική τέχνη

THE BALANEUS KALLIAS AN ATTIC FUNERARY STELE AT THE MARTIN VON WAGNER MUSEUM OFWUumlRZBURG - The stele HA 1489 at the Martin von Wagner Museum in Wuumlrzburg is the only epi-graphic evidence dating to the classical period that concerns a balaneus Balaneis were a particularcategory of workers assigned to effectively manage the most ancient Public Baths of the Greekworld the balaneia This unique epigraphic evidence is especially significant when one considersthe general dearth of semata erected for the commemoration of men and women engaged in ba-nausikai technai The technical stylistic epigraphic and contextual study of this stele dedicatedto the balaneus Kallias and to Kallistrate daughter of Myops allows for an analysis of the socialstatus of the lsquoAthenianrsquo balaneis from the 5th to the 4th century BCE as well as a unique oppor-tunity to examine aspects of the often misunderstood balaneutike techne

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CARMELO DI NICUOLO

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KALLIAS IL BALANEUS UNA STELE FUNERARIA ATTICA DEL MARTIN VON WAGNER MUSEUM DI WUumlRZBURG

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