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Anno di formazione
per
A.S. 2017/2018
Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova
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Liceo Scientifico Classico Linguistito «Edoardo Amaldi» - Roma Incontro propedeutico percorso di formazione docenti neo assunti
7 novembre 2017
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RIFERIMENTI NORMATIVI per anno di formazione • L. 107/2015; • D.m. 850/2015 • Nota Miur AOODGPER prot. n-. 33989 del 2/08/2017; • Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – settembre 2015 • Protocollo d’intesa MIUR – ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) 06/12/2016 – prot. 3397.
Il percorso di formazione Il servizio d’istituto
Il Comitato di Valutazione La conferma in ruolo
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Sitologia: http://www.miur.gov.it/ (MIUR) http://www.lazio4.it/ Sul sito delle istituzioni dell’ambito 4 è disponibile un box sulla destra della homepage dedicato alla formazione dei docenti in anno di prova dove vengono pubblicate tutte le comunicazioni e i materiali. http://www.indire.it/ (Anno di formazione) http://www.invalsi.it/snv/ (Valutazione)
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Il periodo di formazione pari a 50 ore, di cui 20 stimate online, è articolato nelle seguenti fasi: Incontro propedeutico (3 ore) Bilancio iniziale delle competenze (3 ore – Piattaforma Indire) Laboratori formativi (4 incontri di 3 ore ciascuno (o visite di studio da parte di docenti neoassunti in servizio in scuole situate in aree a rischio o a forte processo di immigrazione e con alto tasso di dispersione, presso scuole
caratterizzate da progetti con forti elementi di innovazione organizzativa e didattica) * Peer to Peer, cioè reciproca osservazione in classe tra tutor e docente neoassunto
(12 ore, con il supporto della Piattaforma Indire) Formazione online (14 ore – Piattaforma Indire) Bilancio finale delle competenze (3 ore – Piattaforma Indire) Incontro di restituzione finale (3 ore)
Il percorso di formazione
* l’USR Lazio trasmetterà indicazioni in merito alle scuole ‘innovative’ e alle modalità di individuazione
dei docenti che fruiranno di tale modalità laboratoriale
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Attese dell’amministrazione Profilo atteso Innovazioni in atto Questioni fondamentali attinenti la professionalità
L’incontro propedeutico
Attese dell’Amministrazione
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La funzione docente è «esplicazione essenziale dell’attività di
trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla
partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro
personalità» (dlgs 297/94, art. 395)
La funzione docente
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La responsabilità docente
«I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e della attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento» (Dpr 275/99, art. 16, comma 3)
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Il profilo professionale del docente è «costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico- didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica». (CCNL 7-10-2007, art. 27)
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La professionalità docente
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Il profilo giuridico-normativo-contrattuale e gli obblighi di servizio T.U. n. 297/1994 CCNL 2006/2009 Legge 107/2015 Normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro T.U. 81/2008 Normativa sulla tutela dei dati personali DPR 196/2003 Legge di contrasto al bullismo e al cyber bullismo (L. 71/2017) ……………
I Documenti fondamentali dell’istituto pubblicati sul sito della scuola: • Atto d’indirizzo del dirigente scolastico • PTOF • RAV • Piano annuale delle attività • Piano di miglioramento • Piano di formazione • Piano annuale d’Inclusione • Regolamento dell’istituzione (comprensivo del regolamento di disciplina degli alunni) ……….
……………………………
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Il percorso di formazione
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D.M. 850/2015
Il periodo di formazione e prova assolve alla finalità di
verificare le competenze professionali del docente,
osservate nell’azione didattica svolta
nelle attività ad essa preordinate
nelle attività ad essa strumentali,
nonché nell’ambito delle dinamiche organizzative dell’istituzione
scolastica.
Le attività di formazione sono finalizzate a consolidare le competenze
previste dal profilo docente e gli standard professionali richiesti.
Dette attività comportano un impegno complessivo pari ad almeno 50 ore,
aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione
alle attività di formazione di cui all’articolo 1, comma 124 della Legge
107/2015, e rivestono carattere di obbligatorietà.
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Personale docente tenuto al periodo di formazione e di prova
1. Sono tenuti ad effettuare il periodo di formazione e di prova:
a. i docenti che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo
indeterminato, a qualunque titolo conferito, e che aspirino alla conferma nel
ruolo;
b. i docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di
formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni
precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la
partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da
considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova;
c. i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo.
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In caso di valutazione negativa del
periodo di formazione e di prova,
il personale docente effettua un
secondo periodo di formazione e
di prova, non rinnovabile.
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svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno
centoventi per le attività didattiche.
Sono computabili nei centottanta giorni tutte le attività connesse al servizio scolastico, ivi compresi i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, gli esami e gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio. Va computato anche il primo mese del periodo di astensione
obbligatoria dal servizio per gravidanza.
Sono compresi nei centoventi giorni di attività didattiche sia i giorni effettivi di insegnamento sia i giorni impiegati presso la sede di
servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali,
formative e collegiali.
In caso di differimento della presa di servizio, anche nell’ipotesi di cui all’articolo 1, comma 98, della Legge 107, il periodo di formazione e prova può essere svolto, nell’anno scolastico di decorrenza giuridica della nomina, anche presso l’istituzione scolastica statale ove è svolta una supplenza annuale o sino al termine del servizio, purché su medesimo posto o classe di concorso affine.
Servizi utili
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assenze per malattia aspettativa a qualsiasi titolo fruita giorni di ferie e recupero festività permessi retribuiti altre tipologie di assenza previste dalla legge astensione obbligatoria per maternità (tranne i primi 30 giorni) – facoltativa – puerperio - congedi parentali
Servizi non riconoscibili
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Il bilancio delle competenze
Il percorso del docente inizia con l’inserimento nell’ambiente online del
bilancio delle competenze, un’autovalutazione sullo stile di insegnamento, utile a evidenziare i punti di forza e le aree di miglioramento.
La piattaforma online consente l’elaborazione di un curriculum formativo in cui il docente documenta le proprie esperienze educative e i risultati ottenuti durante la progettazione, realizzazione e valutazione delle attività di formazione.
L’insegnante può creare il portfolio delle attività, uno strumento importante per la crescita professionale, che consente di raccogliere e presentare le attività realizzate, mettere in luce le competenze formative e riflettere sulle proprie capacità relazionali.
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…..l'attività che dà avvio al percorso formativo del docente neoassunto sulla base del nuovo quadro normativo previsto per il periodo di prova (Legge 107/2015, DM 850/2015 e CM 36167/2015). Elaborare un proprio Bilancio di Competenze, nel contesto di questa azione formativa, significa promuovere un momento di riflessione professionale in forma di auto-valutazione sulla propria professionalità, in collaborazione con il docente tutor e con il supporto dello schema di seguito presentato. L'obiettivo di questa attività è di consentire al docente neoassunto di connettere le esperienze maturate in precedenti ambiti professionali e personali, per fare il punto sulle competenze possedute e su quelle da potenziare. A questa fase farà seguito l'elaborazione di un Patto formativo, da condividere con il tutor e il dirigente scolastico (art 5, DM 850/2015; art 4, CM 36167/2015), utile a delineare alcuni impegni e percorsi formativi per migliorare la propria professionalità nel contesto della scuola in cui si opera L'attività guidata per la realizzazione del Bilancio di Competenze non assume un carattere valutativo (di cui tratta invece l’articolo 4 del DM 850 cit), ma è finalizzata alla costruzione di un dispositivo pedagogico in grado di fare emergere la percezione di autoefficacia del docente rispetto ad alcune delle complesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro”(cit. INDIRE)
Il Bilancio di competenze è …
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“A partire dalle riflessioni sviluppate nel Bilancio di competenze iniziale e nel Patto formativo, durante la fase Peer to peer il tutor potrà aiutare il docente neoassunto a comprendere meglio il proprio stile di insegnamento, anche al fine di potenziare gli ambiti di competenza su cui si desidera lavorare maggiormente. Il Bilancio in uscita (art. 5, DM 850/2015) consentirà successivamente di procedere ad una riflessione più approfondita, sulla base di quanto delineato, sperimentato e documentato nel portfolio formativo, per migliorare la propria professionalità nelle diverse dimensioni analizzate.” (cit INDIRE)
A cosa serve il Bilancio?
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“Viene fornito uno schema-guida in cui sono rappresentate alcune delle principali funzioni del lavoro docente, raggruppate in 3 AREE: I) INSEGNAMENTO (DIDATTICA) II) PARTECIPAZIONE alla vita SCOLASTICA (ORGANIZZAZIONE) III) FORMAZIONE CONTINUA (PROFESSIONALITÀ')
che rappresentano le dimensioni "generative'' delle diverse competenze che il docente interpreta ed esprime nell'esercizio quotidiano della sua professione. Ciascuna area si articola in alcuni Ambiti di competenza, a loro volta scanditi in Indicatori derivati dalla letteratura nazionale ed internazionale, opportunamente adattati per il contesto del nostro Paese, alla luce del quadro normativo vigente (TU 297/1994; CCNL 2006-2009; Legge 107/2015 e DM 850/2015).” (cit. INDIRE)
Come è organizzato il Bilancio?
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“Gli Indicatori sui quali si chiede di riflettere sono stati pensati unitariamente, con lievi differenziazioni per 4 diverse tipologie di docente, riferite alle funzioni e al grado di scuola in cui sono chiamati ad insegnare (scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado, sostegno). Laddove non diversamente specificato le domande sono rivolte a TUTTI gli insegnanti. Si chiede al docente neoassunto di posizionarsi rispetto alla percezione personale di competenza su tre livelli: 1) ho bisogno di acquisire nuove competenze; 2) dovrei consolidare alcune competenze; 3) mi sento adeguato al compito.
Per ciascuno degli Ambiti di competenze è richiesto al docente di prendere in considerazione uno o due Indicatori e di elaborare un testo discorsivo di massimo 2.000 battute, per descrivere e sintetizzare le ragioni del proprio posizionamento rispetto ai livelli di competenza percepiti.” (cit. INDIRE)
Come si compila il Bilancio?
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Dal corrente anno scolastico uno dei quattro laboratori formativi sarà dedicato allo Sviluppo Sostenibile e alla Cittadinanza Globale (Nota 33989 del 02/08/2017). Gli altri tre saranno individuati tra:
− nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica; − gestione della classe e problematiche relazionali; − valutazione didattica e valutazione di sistema
(autovalutazione e miglioramento); − bisogni educativi speciali; − contrasto alla dispersione scolastica; − inclusione sociale e dinamiche interculturali; − orientamento e alternanza scuola-lavoro; − buone pratiche di didattiche disciplinari.
Laboratori formativi (4 incontri in presenza di 3 h per complessive 12 h) E’ prevista l’elaborazione di
documentazione e attività di ricerca, validata dal docente coordinatore del laboratorio. Tale documentazione è inserita dal docente neo-assunto nel portfolio professionale
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Opzioni docenti «Ambito 4» laboratori
Sviluppo Sostenibile e alla Cittadinanza Globale X TUTTI
Bisogni educativi speciali 26 18 9 24 12 4 4 3 100
Gestione della classe e problematiche relazionali 25 33 10 14 5 4 3 5 99
Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica 24 21 12 12 12 11 7 6 105
Inclusione sociale e dinamiche interculturali 15 9 16 15 19 23 6 1 104
Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro 4 2 3 3 7 5 14 60 98
Valutazione didattica e valutazione di sistema 4 10 23 7 17 18 12 5 96
Contrasto alla dispersione scolastica 0 1 7 6 9 22 41 11 97
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SviluppoSostenibile e
allaCittadinanza
Globale
Bisognieducativispeciali
Gestione dellaclasse e
problematicherelazionali
Nuove risorsedigitali e loroimpatto sulla
didattica
Inclusionesociale e
dinamicheinterculturali
Orientamento eAlternanza
Scuola Lavoro
Valutazionedidattica e
valutazione disistema
Contrasto alladispersionescolastica
Opzioni per l'organizzazione dei laboratori
Laboratorio Sviluppo Sostenibile e Cittadinanza Globale L’Educazione allo Sviluppo
Sostenibile, fa riferimento, in modo prioritario, all’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030: «Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti», il cui Traguardo 4.7 ha quale finalità quella che «tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile»
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Invitare la cittadinanza a riflette sul fatto che «possiamo essere la prima generazione che riesce a porre fine alla povertà; così come potremmo essere l’ultima ad avere la possibilità di salvare il pianeta. Il mondo sarà un posto migliore nel 2030 se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi».
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Laboratorio nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica
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Ciò che un insegnante deve fare per: assicurare accoglienza e ascolto di «ogni» alunno; promuovere il coinvolgimento e la cooperazione dell’allievo nelle attività di classe favorire la costruzione di un clima sereno e produttivo . motivare gli studenti ad apprendere riconoscere e comprendere i bisogni individuali e saper individuare risposte adeguate (stili di apprendimento - metodologie di insegnamento – programmazione personalizzata, individualizzata, differenziata) gestire allievi che manifestino problemi o disturbi di comportamento saper mantenere serenità di giudizio e curiosità intellettuale
Laboratorio gestione della classe e problematiche relazionali
Laboratorio valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
L’area della valutazione e dei processi di miglioramento sviluppa linee di ricerca nazionali e internazionali sull’efficacia dei processi di valutazione e miglioramento della scuola Sostiene processi di Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato nel primo e secondo ciclo (alla luce del nuovo decreto applicativo n. 62/2017) attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento Esiti degli apprendimenti Esiti prove Nazionali INVALSI Esiti conclusione ciclo Risultati a distanza
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Laboratorio bisogni educativi speciali
Alunni che presentano svantaggio sociale,
culturale, familiare, linguistico
Alunni con iter per riconoscimento disabilità o DSA non ancora completato
Individuazione effettuata dai Docenti del
team e/o Consiglio di classe
Elaborazione PDP
Piano Didattico Personalizzato
Anche per aree del curriculum
Alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992 c. 1 e c. 3 (situazione di gravità)
Intellettiva Motoria Sensoriale Pluridisabilità Disturbi
neuropsichiatrici
Elaborazione PEI:
Piano Educativo Individuale
(Progetto individuale)
Piano Didattico Differenziato
Equivalente/Non equivalente
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Alunni con DSA riconosciuto ai sensi della legge 170/2010 Dislessia evolutiva Disortografia Disgrafia Discalculia
Elaborazione PDP
Piano Didattico Personalizzato
Anche per aree del curriculum
Laboratorio contrasto alla dispersione scolastica
Promuovere il benessere Favorire la motivazione allo studio Attivare politiche di prevenzione al bullismo e al cyber bullismo Educare al sentimento e all’affettività Puntare sull’accoglienza e l’ascolto Progetti di recupero didattico e personalizzazione degli interventi Attivare sportelli d’ascolto e counseling pedagogico Costituire reti di scuole e collaborare in modo sinergico con il territorio
La dispersione scolastica, con la prematura uscita degli studenti dal sistema scolastico, è un fenomeno che, se non efficacemente contrastato, potrebbe avere, nel medio-lungo periodo, conseguenze nello sviluppo del sistema Paese determinando un importante impoverimento del capitale umano.
Il fenomeno della dispersione scolastica richiede perciò un intervento che sia in grado di pensare a livello “di sistema”, e che allo stesso tempo si adatti a esigenze territoriali e sociali profondamente diverse.
Occorre raccogliere progetti, collaborazioni, soluzioni , testimonianze, esperienze ed attività
Attivare strategie di
Intervento
Accompagnamento
Compensazione
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Laboratorio inclusione sociale e dinamiche interculturali
• Ribadire l’inserimento immediato degli alunni neo arrivatI
• Rendere consapevoli dell’importanza delle scuole dell’infanzia
• Contrastare il ritardo scolastico
• Accompagnare i passaggi, adattare il programma e la valutazione
• Organizzare un orientamento efficace alla prosecuzione degli studi
• Sostenere l’apprendimento dell’italiano L2, lingua di scolarità
• Valorizzare le diversità linguistiche
• Prevenire la segregazione scolastica
• Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo per i loro figli
• Promuovere l’educazione interculturale nelle scuole
Distribuzione degli alunni stranieri nelle classi tenendo conto del limite del 30%
Evitare la saturazione delle classi;
Prevedere un organico funzionale aggiuntivo per lo sviluppo dei laboratori L2
MINORI STRANIERI E DIRITTO ALL’ISTRUZIONE SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE E LE LINEE GUIDA DEL FEBBRAIO 2014 - DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE
• I minori di cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale hanno il diritto-dovere all’istruzione e alla
formazione, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno e dal possesso di qualsiasi documentazione;
• Ai minori di cittadinanza non italiana si applica la normativa generale in materia di diritto dovere all’istruzione e alla formazione professionale;
• I minori possono frequentare i CTP dopo il compimento dei 16 anni; alcuni accordi a livello locale consentono l’iscrizione anche a 15 anni
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Laboratorio orientamento e alternanza scuola-lavoro;
“L’ASL attiva modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica” (Legge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005) • modalità del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica • modalità formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
Definizione ISFOL: Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto.
Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del soggetto
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Laboratorio di buone pratiche di didattiche disciplinari
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Dal curricolo incentrato sui saperi
- per obiettivi lineari – sull’ alunno medio
Al curricolo per competenze
azione educativa fondata sulla personalizzazione
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L’evoluzione dei modelli di progettazione
Per contenuti (Ciampolini)
Per obiettivi (Tyler, Bloom, Mager)
Per Mappe (Novak, Damiano)
Per problemi
(Stein, Jones)
Per situazioni (Forasa, Canevaro)
Per progetti
(Bordallo, Genestet)
Per competenze (Frabboni,
Per processi
(Hip, Cornoldi)
Per padronanze (Margiotta)
Per relazioni
(Buber, Franta)
Per gruppi
(Comogli)
Per soggetti
(Bertin; Contini)
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Peer to peer – formazione tra pari (12 h)
• L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-
assunto e dal tutor, è finalizzata
• al miglioramento delle pratiche didattiche
• alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di
insegnamento..
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Peer to peer – formazione tra pari (12 h)
• L’osservazione è focalizzata
• - sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni,
• sul sostegno alle motivazioni degli allievi,
• sulla costruzione di climi positivi e motivanti,
• sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.
Osservazione in classe
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Peer to peer – formazione tra pari (12 h)
• Le sequenze di osservazione sono oggetto di:
• progettazione preventiva
• confronto e rielaborazione con il docente tutor
• specifica relazione del docente neo-assunto.
• In relazione al patto di sviluppo professionale, possono essere programmati, a cura del dirigente scolastico, ulteriori momenti di osservazione in classe con altri docenti.
Osservazione in classe
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Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova
• Il dirigente scolastico garantisce la disponibilità per il docente neo-assunto del piano dell’offerta formativa e della documentazione tecnico-didattica relativa alle classi, ai corsi
e agli insegnamenti di sua pertinenza, sulla cui base il docente neo-assunto redige la propria programmazione
annuale, in cui specifica, condividendoli con il tutor, gli esiti di apprendimento attesi, le metodologie didattiche, le
strategie inclusive per alunni con bisogni educativi speciali e di sviluppo delle eccellenze, gli strumenti e i criteri di valutazione, che costituiscono complessivamente gli obiettivi dell’azione didattica, La programmazione è
correlata ai traguardi di competenza, ai profili culturali, educativi e professionali, ai risultati di apprendimento e agli
obiettivi specifici di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti e al piano dell’offerta formativa
• Tale documentazione è disponibile sul sito istituzionale della scuola
corretto possesso ed esercizio delle
competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai nuclei
fondanti dei saperi e ai traguardi di
competenza e agli obiettivi di
apprendimento previsti dagli
ordinamenti vigenti
verificare la padronanza degli standard professionali da parte dei docenti neo-assunti
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Segue: Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova
corretto possesso ed esercizio delle
competenze relazionali,
organizzative e
gestionali
sono valutate l’attitudine collaborativa nei contesti didattici, progettuali, collegiali, l’interazione con le famiglie e con il personale scolastico, la capacità di affrontare situazioni relazionali complesse e dinamiche interculturali, nonché la partecipazione attiva e il sostegno ai piani di miglioramento dell’istituzione scolastica.
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Segue: Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova
• parametri di riferimento: individuabili nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s. m. e i., il DPR 16 aprile 2013, n. 62 ed il Regolamento dell’istituzione scolastica.
osservanza dei doveri connessi con lo status
di dipendente pubblico e inerenti la funzione
docente
• Modello formativo in esame
partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse
previsti
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La Direzione generale per il personale scolastico, avvalendosi della struttura tecnica dell’INDIRE, coordina le attività per la realizzazione ed aggiornamento della piattaforma digitale che supporta i docenti neoassunti durante tutto il periodo di formazione. La piattaforma è predisposta all’inizio dell’anno scolastico.
Formazione on line (piattaforma INDIRE – 20 h)
http://www.indire.it/
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analisi e riflessioni sul proprio percorso formativo
elaborazione di un proprio
portfolio professionale
che documenti la
progettazione, realizzazione e
valutazione delle attività
didattiche
compilazione di questionari
per il monitoraggio delle diverse
fasi del percorso formativo
libera ricerca di materiali di
studio, risorse
didattiche, siti dedicati,
messi a disposizione
durante il percorso formativo
Attività on line
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Il Portfolio professionale del docente
a. descrizione del proprio curriculum professionale;
b. elaborazione di un bilancio di competenze, all’inizio
del percorso formativo;
c. documentazione di fasi significative della
progettazione didattica, delle attività didattiche
svolte, delle azioni di verifica intraprese;
d. realizzazione di un bilancio conclusivo e la
previsione di un piano di sviluppo professionale.
Il portfolio professionale assume un preminente significato
formativo per la crescita professionale permanente di ogni
insegnante.
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Il docente
tutor
Designato dal DS segue al massimo tre docenti
neo-assunti Sono criteri prioritari per la
designazione dei docenti tutor il possesso di uno o più tra i titoli
previsti all’allegato A, tabella 1 del decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca 11 novembre 2011 e il possesso di adeguate competenze culturali,
comprovate esperienze didattiche, attitudine a svolgere funzioni di
tutoraggio, counseling , supervisione professionale.
appartiene, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alla medesima classe di concorso dei
docenti neo-assunti a lui affidati, ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di motivata
impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare
Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità professionale, favorisce
la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto,
consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia
dell’insegnamento
La funzione di tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe. La collaborazione può esplicarsi anche
nella elaborazione, sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità
di apprendimento.
Il docente tutor
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All’attività del tutor è riconosciuto: - un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offerta formativa (FIS); - al tutor è riconosciuta, specifica attestazione dell’attività svolta, anche riconosciuta come attività di formazione, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale. - Il positivo svolgimento dell’attività del tutor può essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’articolo 1, comma 127, della Legge 107/2015 (il bonus).
Riconoscimento attività del tutor
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Il colloquio prevede: presentazione delle attività di insegnamento formazione effettuata documentazione elaborata e contenuta nel portfolio professionale, consegnato preliminarmente al dirigente scolastico che lo trasmette al Comitato almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio.
L’assenza al colloquio, ove non motivata da impedimenti inderogabili, non preclude l’espressione del parere. Il rinvio del colloquio per impedimenti non derogabili è consentito una sola volta.
Il Comitato di Valutazione
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il Comitato si riunisce per l’espressione del parere. Il docente tutor presenta le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto. Il dirigente scolastico presenta una relazione per ogni docente comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere (compresi gli esiti della/e visita/e didattiche). Il parere del Comitato è obbligatorio, ma non vincolante per il dirigente scolastico, che può discostarsene con atto motivato.
Esito del colloquio
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1. Il dirigente scolastico procede alla valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova sulla base dell’istruttoria compiuta. La documentazione è parte integrante del fascicolo personale del docente
2. In caso di giudizio favorevole sul periodo di formazione e di prova, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neo-assunto.
Conferma in ruolo
Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 51
3.In caso di giudizio sfavorevole, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova. Il provvedimento indicherà altresì gli elementi di criticità emersi ed individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo.
Esito sfavorevole del periodo di prova
Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 52
Nel corso del secondo periodo di formazione e di prova è obbligatoriamente disposta una verifica , affidata ad un dirigente tecnico, per l’assunzione di ogni utile elemento di valutazione dell’idoneità del docente. La relazione rilasciata dal dirigente tecnico è parte integrante della documentazione che sarà esaminata in seconda istanza dal Comitato al termine del secondo periodo di prova. La conseguente valutazione potrà prevedere: − il riconoscimento di adeguatezza delle competenze
professionali e la conseguente conferma in ruolo; − il mancato riconoscimento dell’ adeguatezza delle
competenze professionali e la conseguente non conferma nel ruolo ai sensi della normativa vigente.
Secondo periodo di formazione e di prova
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4. Nel caso del manifestarsi di gravi lacune di carattere culturale, metodologico-didattico e relazionale, il dirigente scolastico richiede prontamente apposita visita ispettiva. I provvedimenti di cui al presente articolo sono adottati e comunicati all’interessato, a cura del dirigente scolastico, entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento. La mancata conclusione della procedura entro il termine prescritto o il suo erroneo svolgimento possono determinare profili di responsabilità.
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L’insegnante che mi piace ti da qualcosa da portare a
casa oltre i compiti (Lily Tomlin)