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L’ORAFOGLIO Periodico dell’Oratorio san Pio V - Milano - Anno I - n.: 3 - Aprile 2002 NEWS - il punto del Parroco sui lavori Cantiere san Pio V ------------------------------------------------------------------ don Giorgio Angelo Gritti ------------------------------------------------------------------ Da diversi mesi ci sono lavori in corso che creano disagi: spazi dei ragazzi oc- cupati da materiale, buchi all'ingresso del- l'Oratorio, camion di materiali che arri- vano a scaricare, operai di varie Ditte che vanno e vengono ; cosa succede e perché ? La comunità cristiana è una famiglia e come ogni famiglia ha anche una casa in cui ritrovarsi, possibilmente una casa sana, senza rischi e pericoli, decorosa e questo per il rispetto dovuto ad ogni per- sona che la frequenta. La "casa" della nostra Parrocchia è stata costruita nel 1929 (Chiesa, Casa parrocchiale, Ora- torio) e si è ingrandita nel 1960 (la pa- lazzina del 58). Dopo tanti anni ha bi- sogno di essere restaurata perché gli anni fanno degradare ogni costruzione, per di più le leggi che regolano l'abitabilità de- gli ambienti sono molto cambiate. Quale è l'attuale situazione delle struttu- re della Parrocchia? La palazzina del- l'Oratorio non è più sicura (per questo non si può andare nel campetto in fondo al cortile e non si può utilizzare il primo piano sopra il bar) e il sotto chiesa non è a norma di legge perché mancano le usci- te di sicurezza e tanti altri requisiti (cir- colazione dell'aria, servizi, impianto di luce e riscaldamento). Ci sono altri pro- blemi ma non sono prioritari. Nel 1999 il Consiglio pastorale della nostra par- rocchia ha deciso di intervenire per met- tere a norma di legge i nostri ambienti; era impensabile fare tutto insieme sia per mancanza di fondi sia per non chiudere per qual- che anno tutti gli spazi riser- vati ai ra- gazzi, allo- ra si è de- ciso di ini- ziare con il sotto-chie- sa per cre- are spazi abitabili dove l'Oratorio ed altri servizi della co- munità potessero andare quando si sa- rebbe intervenuti sulla palazzina (che probabilmente è da demolire). Nell'am- pio sotto-chiesa si ricaveranno ambienti per l'Oratorio, il gruppo Scout, il ma- gazzino dei viveri per i poveri (assicu- riamo i viveri a 120 famiglie), il guarda- roba (doniamo gli indumenti a 200 per- sone), gli anziani del Gruppo La Pineta, il saloncino/palestra per i bimbi della Scuola Materna e per la danza. Nel lo- cale adibito al laboratorio si ricaverà la sala musica. Nel giugno del 2001 sono iniziati i lavori che comportano: la crea- zione di uscite di sicurezza dal lato di via Lattanzio, gli impianti di riscaldamen- to e di aerazione, i servizi sanitari anche per disabili, il vespaio di 60 cm. sottostante il pavimento, la creazione di nuove scale di ingresso, il servetto per i disabili. Ci sono state diverse difficoltà : il rifacimento di un lungo pezzo di fo- gnatura che scaricava le acque nel sot- to-chiesa, lo stato di degrado di due sca- le che ne ha richiesto il totale rifacimen- to, il ritardo causato da una prima ditta che aveva il contratto dell'impianto di ri- scaldamento e, soprattutto, una nuova norma di legge che vieta che la centrale termica sia collocata sotto l'ingresso del Teatro Oscar: per questo si dovrà co- struire la nuova centrale termica sul tet- to del n.58. Anche i costi sono aumentati: da un pre- ventivo di lire 1.250.000.000 si è passa- ti a 1.600.000.000 - Le cifre sono vera- mente grosse ma speriamo che la gene- rosità di tutti permetta di coprire questi costi per poi iniziare, il prima possibile, i lavori che più direttamente interessano l'Oratorio (la palazzina e alcuni spazi coperti in particolare). L'augurio è che tutti sentiamo gli am- bienti di questa comunità come gli am- bienti della nostra casa e tutti partecipia- mo generosamente a renderli sicuri, de- corosi, a norma di legge.

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P e n s i e r i e p a r o l e n e l l a c a p a n n a d i z i o d o n A mio parere la danza è lo sport che me- glio esprime i sentimenti non con le parole ma con il cor- po. Colgo l’occa- sione per pre- annunciare che Domenica 26 maggio alle ore 20:30 ci sarà il saggio di danza al te- atro Oscar. I biglietti stan- no andando a ruba (ne sono rimasti solo 5 su 336) pres- so la biglietteria del teatro Oscar al prezzo di 5 Euro.

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L ’ O R A F O G L I OPeriodico dell’Oratorio san Pio V - Milano - Anno I - n.: 3 - Aprile 2002

NEWS - il punto del Parroco sui lavori

Cantiere san Pio V------------------------------------------------------------------ don Giorgio Angelo Gritti ------------------------------------------------------------------

Da diversi mesi ci sono lavori in corsoche creano disagi: spazi dei ragazzi oc-cupati da materiale, buchi all'ingresso del-l'Oratorio, camion di materiali che arri-vano a scaricare, operai di varie Ditteche vanno e vengono ; cosa succede eperché ?La comunità cristiana è una famiglia ecome ogni famiglia ha anche una casa incui ritrovarsi, possibilmente una casasana, senza rischi e pericoli, decorosa equesto per il rispetto dovuto ad ogni per-sona che la frequenta. La "casa" dellanostra Parrocchia è stata costruita nel1929 (Chiesa, Casa parrocchiale, Ora-torio) e si è ingrandita nel 1960 (la pa-lazzina del 58). Dopo tanti anni ha bi-sogno di essere restaurata perché gli annifanno degradare ogni costruzione, per dipiù le leggi che regolano l'abitabilità de-gli ambienti sono molto cambiate.Quale è l'attuale situazione delle struttu-re della Parrocchia? La palazzina del-l'Oratorio non è più sicura (per questonon si può andare nel campetto in fondoal cortile e non si può utilizzare il primopiano sopra il bar) e il sotto chiesa non èa norma di legge perché mancano le usci-te di sicurezza e tanti altri requisiti (cir-colazione dell'aria, servizi, impianto diluce e riscaldamento). Ci sono altri pro-blemi ma non sono prioritari. Nel 1999il Consiglio pastorale della nostra par-rocchia ha deciso di intervenire per met-tere a norma di legge i nostri ambienti;era impensabile fare tutto insieme sia permancanza di fondi sia per non chiudere

per qual-che annotutti glispazi riser-vati ai ra-gazzi, allo-ra si è de-ciso di ini-ziare con ilsotto-chie-sa per cre-are spaziabi tab i l idove l'Oratorio ed altri servizi della co-munità potessero andare quando si sa-rebbe intervenuti sulla palazzina (cheprobabilmente è da demolire). Nell'am-pio sotto-chiesa si ricaveranno ambientiper l'Oratorio, il gruppo Scout, il ma-gazzino dei viveri per i poveri (assicu-riamo i viveri a 120 famiglie), il guarda-roba (doniamo gli indumenti a 200 per-sone), gli anziani del Gruppo La Pineta,il saloncino/palestra per i bimbi dellaScuola Materna e per la danza. Nel lo-cale adibito al laboratorio si ricaverà lasala musica. Nel giugno del 2001 sonoiniziati i lavori che comportano: la crea-zione di uscite di sicurezza dal lato divia Lattanzio, gli impianti di riscaldamen-to e di aerazione, i servizi sanitari ancheper disabili, il vespaio di 60 cm.sottostante il pavimento, la creazione dinuove scale di ingresso, il servetto per idisabili. Ci sono state diverse difficoltà :il rifacimento di un lungo pezzo di fo-gnatura che scaricava le acque nel sot-

to-chiesa, lo stato di degrado di due sca-le che ne ha richiesto il totale rifacimen-to, il ritardo causato da una prima dittache aveva il contratto dell'impianto di ri-scaldamento e, soprattutto, una nuovanorma di legge che vieta che la centraletermica sia collocata sotto l'ingresso delTeatro Oscar: per questo si dovrà co-struire la nuova centrale termica sul tet-to del n.58.Anche i costi sono aumentati: da un pre-ventivo di lire 1.250.000.000 si è passa-ti a 1.600.000.000 - Le cifre sono vera-mente grosse ma speriamo che la gene-rosità di tutti permetta di coprire questicosti per poi iniziare, il prima possibile, ilavori che più direttamente interessanol'Oratorio (la palazzina e alcuni spazicoperti in particolare).L'augurio è che tutti sentiamo gli am-bienti di questa comunità come gli am-bienti della nostra casa e tutti partecipia-mo generosamente a renderli sicuri, de-corosi, a norma di legge.

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Seduti in cerchio

Pensieri e parole nellacapanna di zio don

Attualità - Leggendo qua e là su internet

Tecnologia religiosa---------------------------------------------------------------------------- don Stefano ----------------------------------------------------------------------------

Scorrendo alcune pagine mi sono fermato a leggere questo articolo che vi propongo...

Gent. sig.ra Alessandra,ma, sinceramente, non le sembra diaver scritto un articolo un po'banale?A parte che lei non mi sembra cheabbia "indagato" la questione(imprecisioni e facezie) e chel'"oggetto" le sia piuttosto estraneo,non sa che confessionali comequello descritto esistono da almenodieci anni? e che su Vita Pastoralequeste pubblicità sono presentialmeno da altrettanti anni? Questo èuno scoop?Io rispetto il suo lavoro e se lefaccio un appunto glielo mando perposta privata. Lei cerchi di nonscreditare quello degli altri anchese non lo condivide: anche perchèquesti altri non lo considerano unlavoro... ma una missione... e perquesta ci spendo una vita intera.Inoltre credo che qualcuno, inquesti confessionali, per quantoconfortevoli e curati siano, cerchiil perdono e la pace; e forse dallesue parole potrebbe anche sentirsioffeso.Distintamente.La redazione de "L'Orafoglio"

Visto che dopo 3 settimane la risposta di questa gentile giornalista dalla grande professionalità non ci èancora giunta in redazione... abbiamo pensato di sottoporvi queste nostre riflessioni... Libertà di stampa...Libertà di pensiero...A noi della redazione, i nostri confessionali piacciono e ci mettono a nostro agio e ringraziamo la generositàdi tanti che ha permesso di avere un luogo decoroso dove poter ricevere il perdono di Gesù.

Il confessionale sì ma climatizzato.

Fedeli un po' restii nei confronti del sacramento della penitenza diserta-no i confessionali? Forse per questo l'industria degli arredi religiosi hadeciso di fare il grande passo e sposarsi con la tecnologia. Il frutto diquesta unione è il confessionale climatizzato. I primi esemplari avevanofatto capolino nelle fiere dedicate al settore, durante il periodo del Giu-bileo. E visto che la penitenza era una tappa essenziale dell'Anno Santo,forse per agevolare i fedeli il vecchio confessionale aveva optato peruna revisione del look. Strutture in legno tarlato e cigolante addio! Quel-li del nuovo millennio dispongono di pareti e soffitto insonorizzati, con-dizionatori per le estati torride e di riscaldamento per le rigide tempera-ture invernali, il tutto regolabile dal parroco grazie a telecomandi epulsantiere. Il don siederà su una comoda poltrona anatomica imbottita,con braccioli e ruote, mentre davanti a sé avrà un tavolino. Il pavimen-to, per evitare incidenti, e antiscivolo. Addio anche alle anonime lampa-dine pendenti dal soffitto: il confessionale avrà luce soffusa e orientabile.E per evitare la diffusione dei germi, le grate metalliche sarannofonoigieniche. Per sfuggire agli effluvi di un'eventuale alitosi, invece, sipuò optare per un divisorio igienico in cristallo. Il confessionale del futu-ro ora ha trovato spazio anche sulle pagine di una rivista dedicata alclero, "Vita pastorale". Dalla pubblicità riprodotta si può vedere che inmezzo a tanti cambiamenti la posizione dei penitenti non cambierà mol-to: ad aspettarli c'è sempre il classico inginocchiatoio (magari imbotti-to).In termini di euro non sono espresse cifre, ma sicuramente non tutte leparrocchie potranno concedersi questo gioiellino. La tecnologia ha"convertito" la religione. Sì, ma a che prezzo? Mistero della fede.6 aprile 2002. Alessandra Del Re

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3News dall’Oratorio

LA RICETTA

DEL MESE--------------- Cesare Tosi --------------

MUSAKA’MUSAKA’MUSAKA’MUSAKA’MUSAKA’Ora che arriva l’estate vi vogliamoproporre un piatto greco simile allanostra parmigiana

Ingredienti (dosi per 4 persone). 4 etti di carne trita. 8 zucchine. 6 o 7 patate. 2 melanzane di media grandezza. 1 carota. 2 gambe di sedano. 1 cipolla. 2 etti di parmigiano. 1 scatola grandedi pelati o 2 piccole. 1 foglia di alloro o di basiclico. un po’ di pan grattato. sale/pepe a piacere

Preparazione per il Ragù

Tritare la cipolla, e mettere il trito insie-me al sedano e alla carota in una pa-della con un po’ di olio e far soffrigere;aggiungere la carne trita e farlasoffrigere un po’. Aggiungere un bic-chiere di vino rosso, sale e pepe; la-sciare evaporare un po’ il vino e ag-giungere i pelati. Aggiungere la fogliadi alloro e portare a cottura per un’ora.Successivamente tagliare a fette lezuchine, le patate e le melanzane; frig-gere in olio a cottura leggermente aldente. Poi, prendere una teglia, cospar-gerla di pan grattato, fare lo strato dipatate, uno strato di ragù; spruzzare diformaggio grattuggiato, fare uno stratodi zucchine e uno di melanzane, unostrato di ragù e uno di formaggiograttuggiato e così continuare fino ariempire la teglia. Ultimare on l’ultimostrato di patate, dare una spruzzata dipan grattato e mettere in forno per 10-15 minuti a fuoco medio.E’ molto buona calda o a temperaturaambiente nelle giorante d’estate piùcalde.

gruppo medie

----------- un’alunna di danza -------------------- Silvia del Negro --------

Il gruppo danza moderna in-termedio ha alunne dell’etàcompresa tra dodici e sedicianni. Una regolare lezioneinizia con l’appello che è se-guito dal riscaldamento, dal-lo strecching e dagliaddominali.Durante gli esercizi Laura,la nostra insegnante, gira tranoi alunne e ci corregge.

Seguono i giri,le diagonali e lacoreografia.

A mio parerela danza è losport che me-glio esprime isentimenti noncon le parolema con il cor-po.

Colgo l’occa-sione per pre-annunciare che Domenica26 maggio alle ore 20:30 cisarà il saggio di danza al te-atro Oscar. I biglietti stan-no andando a ruba (ne sonorimasti solo 5 su 336) pres-so la biglietteria del teatroOscar al prezzo di 5 Euro.

gruppo elementari

La danza è uno sport che ren-de il corpo armonioso.La danza può essere sia clas-sica che moderna; la danzaclassia è insegnata da Moni-ca Cagnani, invece quella mo-derna è insegnata da LauraCiceri.La danza moderna è divisa intre gruppi: quello delle ele-mentari, delle medie e dellesuperiori.

Il gruppo delle ele-mentari fa danzanei giorni: marte-dì (per le alunne diquarta), il merco-ledì (per tutte lealtre alunne) e ilvenerdì (tutte in-sieme).Tutte le lezioni didanza iniziano conilriscaldamento, poisi fanno le spacca-

te, quasi sempre i salti e infi-ne si prova il ballo che servi-rà per il saggio del 26 mag-gio.Quando vado a danza sonofelice perchè mi sento a mioagio.

UNA LEZIONE DI DANZA

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4 Vita di OratorioL’indimenticabile vacanza invernale delle superiori in Val Masino

PITTURARE SUL GHIACCIO---------------------------------------------------- Tommaso Bertolesi ----------------------------------------------------

Da giovedì 3 a sabato 6 gennaio 2002 il gruppo delle superiori ha passato delle giornate indimenti-cabili a San Martino di Val Masino.In questi quattro giorni noi ragazzi abbiamo provato diverse esperienze, dalla pittura alle scivolatesu una cascata ghiac-ciata! L’organizzazionedella casa era affidataa noi: divisi in quattrosquadre (Grifondoro,T a s s o r o s s o ,Corvonero eSerpeverde) ci occupa-vamo di cucinare, lava-re i piatti, servire a ta-vola e, purtroppo, pu-lire i bagni! Il tutto sotto la guida esperta di don Stefano e della famiglia Del Negro.Di solito, nelle ore di riposo, finivamo di colorare il grande pannello, iniziato dalle medie il turnoprecedente, che sostituirà quello attuale in oratorio: ci siamo divertiti molto e, anche se con qual-che “sbrodolata”, il tutto è venuto bene grazie anche all’occhio attento del nostro educatoreAlessio Maffei, molto abile nell’arte del disegno.Ogni giorno don Stefano celebrava la Messa: essa però era diversa dalla solita, infatti la predica eramolto “interattiva” perché ci faceva diventare diretti protagonisti; il primo giorno abbiamo immagi-nato la nostra città ideale con sindaco Daniele Bonu. Un altro giorno abbiamo pensato invece alnostro Stato ideale, presidente Davide Del Corno. Da tutto ciò, dopo varie discussioni, siamoarrivati alla conclusione che non ci può essere alcuna istituzione in cui non si cerchi pace, giustiziae perdono perché, senza di essi si rischia sempre di rimanere al punto di partenza e di non combi-nare niente. Durante le gite ci siamo divertiti tantissimo scivolando sulle acque di una cascataghiacciata o pattinando su un fiume congelato per andare nelle valli di Mello; avventure non irrilevantisono state le escursioni con la Land Rover Defender di don Stefano che ci ha fatto provareemozioni mozzafiato su percorsi fuori strada, soprattutto a chi era “agganciato” fuori dalla jeep…Insomma una vacanza veramente divertente che aiuta a crescere insieme.

Con martedì 1/01/02 abbiamo datoinizio alle vacanze invernali delle me-die il cui tema era: “DIPINGIAMOLA PACE”. Siamo andati a SanMartino in Val Masino (-5° chegelo!..). Appena arrivati abbiamo si-stemato le nostre cose e subito dopoabbiamo iniziato a dipengere il cartel-lone sulla pace che è ora esposto inoratorio. La mattina ci si svegliava asuon di pentole (nel vero senso dellaparola) e si andava a fare una passeg-giata. La prima volta siamo andati in

una valle dove c’era un torrente ghiac-ciato che abbiamo attraversato mentrela seconda volta, nonostante il freddo,siamo andati a vistare delle stalle e dellecase scavate nella roccia. Il pomerig-gio restavamo in casa e dipingevano ilnostro cartellone sulla pace: c’era chisi sporcava e chi aveva addirittura lafaccia imbrattata di colore ma in com-penso ci siamo divertiti un mondo. Su-bito dopo cena, invece, facevamo deigiochi: la prima volta abbiamo immagi-nato di essere su un tappeto volante e

di poter parlare in confidenza con inostri amici mentre la seconda voltaabbiammo fatto vari giochi organizzatitra noi e abbiamo cantato.Ci siamo di-vertiti un mondo e già non vediamol’ora di rivivere questa esperienza tuttiinsieme. Durante questa vacanza ab-biamo anche meditato sulla parola dipace del Papa e abbiamo capito chese vogliamo portare la pace nel mon-do dobbiamo collaborare tutti insiemeperché solo così riusciremo a portarea termine la nostra missione.

---------------------------------------------------------- Luca Filippi -----------------------------------------------------------

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5La pagina rosa

Passato il Natale si è già proiet-tati verso la primavera: le gior-nate si allungano e la voglia di

uscire dal tepore delle nostrecase per passare al tepore, quel-lo vero, del sole.Organizzeremo giornate fuoriporta, visite d’arte, si riapriran-no ai nostri occhi le più bellecase e i più bei cortili e giardinidi Milano. Varrebbe la pena,però, soffermarsi anche su altricortili, case e palazzi più vicinia noi: modesti, troppo spessomaltenuti, ma che hanno ancheloro un pezzo di storia e tantepiccole storie di vita di unagrande città.Via degli Etruschi è una via dipassaggio: proviamo però a fer-marci e ad entrare in uno di queivecchi portoni al n° 1, 5, 9…Sui cortili si aprono porte diferro cigolanti a volte un po’sgangherate e vetri che ti por-tano alle scale, ai piani… doveabitano sempre più spesso so-litudine, malinconia e abbando-

La primavera dellerelazioni

no.Sono tanti gli anziani che abita-no questi piccoli appartamenti

con tutte le camere comu-nicanti: qualcuno di lorovive decorosamente, fortedell’affetto di figli ed ami-ci che non li hanno abban-donati; altri, invece, devo-no bastare a loro stessi espesso non hanno la forzaper farlo. Solitudine e de-pressione fanno da padro-ne.Conosciamo il “nonnino”

che si tiene in vita solo per ilsuo cane, la signora che, senzapiù scopo di vita, aspetta il pa-sto che gli viene fornito dall’as-sistenza comunale e passa il re-sto della giornata sola, chiusain casa; vecchiette che comeunica compagnia hanno i ricor-di e a volte anche i fantasmi dellagioventù. Ci sono poi famigliegiovani che vivono situazioni dibisogno: convivenza difficilecon i familiari ammalati, impos-sibilità di gestire da soli perso-ne psicologicamente fragili chenon riescono a curare l’educa-zione dei figli, gli ambienti dovevivono e la loro stessa perso-na. La maggior parte di questefamiglie ha un reddito scarso ediventa necessaria l’assistenzacomunale e di associazioni be-nefiche, ma potrebbero d’im-portanza vitale la solidarietà ditutti noi.

-------------------------------------------------------------- una mamma -----------------------------------------------------------------

Qualcuno si è fermato ad os-servare pelle pareti che sannodi vecchio e quei visi dignitosiche raccontano storie di vita avolte surreali. Nessuno ha datonulla, tranne pochi minuti di at-tenzione e un po’ di quei senti-menti che leniscono e guaisco-no tanti malanni: l’amore e lacomprensione.In cambio hanno ricevuto mol-to: la certezza di essere neces-sari gli uni agli altri e pochesemplici parole: “Sono conten-to di averti incontrato”; “Per mesei come un fratello”.

Per ognuno di noi ogni giornopotrebbe essere Natale!

Un granello di senapa

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6 La pagina rosa

IL GRUPPO SPORTIVO IN FESTA------------------------------------------------ Tommaso Bertolesi e Sissi Del Negro -----------------------------------------------

La festa del gruppo sportivo siè aperta con la Messa delle 9:30dove i ragazzi che praticanocalcio erano tutti in divisa.Dopo la Messa ha preso il viala partita della squadra dipallavolo; contemporaneamentenel campo di calcio si sonosvolte le partite della categoriababy e giovanissimi contro ra-gazzi. Alla fine di questa attivi-tà fisica un po’ di rinfresco of-ferto dal G.S.Alle 14:00 si sono ritrovati tuttiin piazzetta per cominciare i tor-nei di calcio e pallavolo apertianche a chi non fa parte delGruppo Sportivo; alle 17:00,prima della preghiera dellosportivo, i ragazzi hanno assi-stito alla performance di unmago.Verso le 17:30 allievi e allenato-ri si sono affrontati in un matchpieno di scintille che ha vistotrionfare gli allenatori per 7 a 5;per finire in bellezza altro cal-cio spettacolo con una partitatra allenatori, dirigenti e genito-ri.Per finire la serata in allegria piz-za e Coca - Cola per tutti nelsalone di via Lattanzio 58.

P.S. Le iscrizioni per i nuovicorsi sono state aperte durantela festa. Per informazioni rivol-gersi al presidente Walter Papini

INTERVISTA AD ALCU-NI GIOCATORI

Domenica 21/4 è iniziato il tor-neo primaverile. Per l'occasioneabbiamo intervistato dei gioca-tori di vari gruppi.

Il primo è Alessio Danzi chemilita nella categoria ragazzi.

. In cosa consiste il torneo pri-maverile?ALESSIO: è una specie dicampionato in cui è presentesolo il girone di andata ed ècomposto da sei partite.. Qual’è il tuo ruolo nellasquadra?ALESSIO: Io sono il terzinodestro.. Per te gli allenamenti an-drebbero intensifcati?ALESSIO: Si. Perchè ?ALESSIO: Per migliorarela qualità del gioco; peròper far questo è necessa-ria la presenza di tutti igiocatori.

Ora intervistiamo due giocatoridella squadra degli allievi,Tiziano e Paolo.Il primo è Tiziano. Che ruolo hai nella squadra?

TIZIANO: Sono difensore ecapitano.. Cosa significa per te questotorneo?TIZIANO: Un ocasione perdivertirsi, non aspetto altroche giocare.. Che previsioni hai da giocato-re?TIZIANO: Non so cosa suc-cederà, ma spero di vincere!

E infine passiamo a Paolo.. Che ruolo hai nella squadra?PAOLO: Faccio anch’io partedella difesa.. Giocherai ancora in questasquadra l’anno prossimo?PAOLO: Sì, continuerò a gio-care nel S.Pio V

Ringraziamo gentilmente dellacollaborzione il Sig. DanziAlessio, il Sig. Maiocchi Tizianoe Il Sig. Castoldi Paolo.

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7Vita di Oratorio

La Diocesi di Milano e la

Preghiera per la pace

(Assisi, 24 gennaio)

Il Santo Padre, durante la preghiera dell’Angelus di domenica 18 novembre haespresso la sua intenzione di: “invitare i rappresentanti delle religioni del mondoa venire ad Assisi il 24 gennaio 2002 a pregare per il superamento dellecontrapposizioni e per la promozione dell’autentica pace”.

Domenica 2 dicembre è tornato sullo stesso argomento invitando i credenti e gliuomini di buona volontà a prepararsi a questo evento perché contribuisca “acreare nel mondo un clima più disteso e solidale”.

Il Card. Arcivescovo, che sarà presente all’incontro di Assisi, desidera che leparrocchie e le comunità religiose della diocesi si preparino convenientemente aquesta grande preghiera per la pace.Pertanto, si suggerisce ai decani del forese di organizzare una Veglia di preghie-ra per la sera di mercoledì 23 gennaio, possibilmente in una chiesa francescanadella zona. Il tema della veglia sarà quello proposto per la Settimana di preghie-ra per l’unione dei cristiani: In te è la sorgente della vita; consisterà in unacelebrazione della Parola che potrà essere predisposta seguendo eventualmen-te il sussidio Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, inviato a tutti iparroci.Nella città di Milano questa Veglia sarà celebrata con i Minori Francescani delConvento di S. Angelo, presso la loro chiesa, alle ore 21.00.

Il programma predisposto dal Consiglio delle Chiese Cristiane per la Settima-na di preghiera per l’unità dei cristiani presenta alcune iniziative collegate con iltema della pace. Segnaliamo in modo particolare:

• la conferenza che si terrà venerdì 18 gennaio alle ore 21.00, al CentroCulturale S. Fedele, con la partecipazione del Card. Arcivescovo edel Pastore Paolo Ricca sul tema: Tra religione civile e testimonian-za evangelica: dove va il cristianesimo all’inizio del nuovo mil-lennio?;

• l’incontro Insieme per la pace (venerdì 25 gennaio alle 20.30 pressola Basilica di S. Lorenzo Maggiore, Milano) dove i giovani delle Chie-se cristiane di Milano inviteranno tutti alla preghiera per la pace. Que-sto momento seguirà l’evento d’Assisi e potrebbe costituirne una si-gnificativa risonanza a livello milanese.

Il Card. Arcivescovo, infine, esorta i fedeli perché con la preghiera e attraver-so i mezzi di comunicazione seguano lo svolgimento dell’incontro di Assisi incomunione orante con il Santo Padre .

Msg. Luigi Manganini Vic. Ep. per l’Evang., i Sacramenti e la Pastorale

SONO TUTTORAAPERTE LE

ISRIZIONI PERL’ORATORIO

ESTIVO E PER LAVACANZA

ELEMENTARI EMEDIE ACLAVIERE

(MONGINEVRO)

AFFRETTATEVI!!!!

I POSTI NONSONO INFINITI!!

LA SEGRETERIADELL’ORATORIO

E’ APERTADAL LUNEDI’AL VENERDI’

DALLE 17 ALLE 18

ORATORIO

ESTIVO

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8 Vita di OratorioMusica - i ΚΑΙΡΟΣ presentano

THE FANTASTIC

C O N C E R T

Il 20 aprile, al teatro Oscar c’è statoun fantastico concerto tenuto daiRock & Metal “Steel Witout Name”paragonabili ai mitici Angra.Questi ragazzi (Simone, Max, Danie-le, Lele, Claudio e Chicco) hanno“risvegliato” l’ambiente e hannopreceduto i leggendari KAIRO’S.Loro hanno fatto ascoltare le “PerlePerse” ovvero le canzoni dimenticatedagli anni ‘60 fino a oggi. Con la loro“Ora dell’Amore” hanno rievocato gliamori di tutti i tempi.Grazie alla lorobravura, spontanetà il pubblico si èentusiasmato e sembrava di vederesul palco non un gruppo di genitorima un gruppo di ragazzi con tantavoglia di divertirsi e di far divertire.Rievocando vecchie canzoni hannofatto rivivere a molti ricordi dellagioventù e dolci momentiDelle canzoni oltre che farci ricordar-ci dolci periodi ci hanno fatto riflette-re sulla guerra e sui problemi che c’erano e ci sono tutt’ ora.L’ incasso è stato devoluto alleattività dell’ oratorio e le spese sonostate sostenute dal consiglio di zona,che ringraziamo. Inoltre desideriamoringraziare lo staf e la sicurezza che apermesso la riuscita dello spettacoloottimamente. Emanuele Cavalcanti

Regalo di un amico de “L’Orafoglio”

Il fumettista Athos-------------------------------------- la redazione -----------------------------------------

Alla fiera del fumetto il famoso fumettista Athos, già illustratoredel giornalino e di altri mensili per ragazzi, ci regala un saluto!

La redazione ringrazia Athos e invita i ragazzi e le ragazze dell’Ora-torio a far perevenire dei loro fumetti che poi potrebbero esserepubblicati.

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9Scouting

------------- LUCA GAZZA ----------------

Ma chi sono quei babbi con unfazzoletto al collo??????””Ovvio, gli scout come me!!!”La mia esperienza negli scout haavuto inizio grazie a mia madre e allemie cugine(Maddalena e Francesca ) che hannofrequentato il gruppo MI 92.Sono entrato come cucciolo e dopo4 anni di duro lavoro eccomi comecapo sestiglia.Per tutti questi anni è andata bene.Ma ecco da chi è formata la miasestiglia:io, Peter Kleckner, Erica Gabbani,Martina Costa, Isabel Frampi,Claudio Moizo, SoniaMarino e Giovanni Cardin ( ottimovice).Di solito durante le pause io equalcun altro confabuliamo qualcosa(che non viposso dire)oppure giochiamo alla lotta deimaterassini.La mia prima sestiglia era formata da:Tiziano Maiocchi, Stefano Perini,RobertoLigabue,Cristina Lecchi, me, MargheritaSegrada e Chiara Maura.Nell’ultima uscita abbiamo vinta noi, iGrigi. Ecco cosa pensa mia madredegliscout:“Lo scoutismo è imparare a stare congli altri” Ed io sono d’accordo.

Casa scout “il grande cerchio”

Comune di Asso località

Cranno-------------------------------------- Un genitore -----------------------------------------

Alla base del sentiero che porta alla Colletta dei Corni di Canzo c’è un bellissimorustico in parte ristrutturato, dato in gestione al gruppo scout MI 92, inizia così laprima locandina che era stata fatta per “reclamizzare” la casa ed estendere l’utiliz-zo a tutti i gruppi scout di Milano e dintorni. “Il grande cerchio” così è denominatala struttura, nasce come idea nel 1993 e si rende concreto nel 1994 con l’accordoin comodato d’uso tra la proprietà e il gruppo Milano 92. Si parte con la necessitàdi avere un luogo disponibile per le attività non solo del gruppo ma anche dellaparrocchia, da utilizzare per attività programmate e come valvola di sicurezza inmancanza di scelte per le uscite. Dopo l’entusiasmo iniziale la gestione della strut-tura e del suo ambiente diventa un “peso” per la comunità capi. Quindi sia pure confatica (causa la rotazione dei capi con la partenza di alcuni di quelli che hannoiniziato il progetto, la diffusa idea che spesso basta cambiare posto d’uscita perrenderla di per sé utile, la difficoltà a dare continuità a discorsi avviati, l’indiscutibilepoca disponibilità di tempo dei capi) si è cominciato a proporre “il grande cerchio”come strumento, di attività per le varie branche dello scoutismo lombardo, con lapartecipazione di diversi gruppi scout che hanno dato luogo a:

- confronti tra ragazzi dei gruppi su problematiche giovanili- momento di lavoro per ciascuna branca per “...lasciare il posto migliore di …”- conoscenza dell’ambiente in cui si è fatta l’attività

L’apporto di un gruppo di genitori è stato fondamentale sia come forza educativa,sia come forza lavoro. Per svolgere il loro ruolo sono pienamente a conoscenzadelle finalità educative della casa, in modo da esprimere le loro potenzialità (intel-lettuali e manuali) secondo le proprie capacità e competenze. All’inizio di ognianno partecipano ad una riunione, per programmare il calendario delle presenzealla casa durante i sabati per l’accoglienza dei gruppi scout che usufruiscono dellacasa e per una verifica dello stato della casa stessa.La gestione vera e propria della casa è stata demandata dalla comunità capi ad unasola persona che si occupa delle prenotazioni, della gestione finanziaria, del con-trollo continuo, del buon funzionamento dell’organizzazione tutta. A sua volta lacasa, attraverso i suoi momenti di aggregazione gioiosa e lavorativa, permette aigenitori di conoscersi tra loro, di conoscere meglio i ragazzi e i capi, di vivere ognitanto lo stile scout che è insegnato ai loro figli. Alcune notizie logistiche: la casa èdotata di cucina attrezzata, bagni e docce, locali per dormire (materassino e saccoa pelo) e all’esterno a pochi passi, prati e boschi di proprietà. Normalmente tutti isabati e le domeniche dell’anno gruppi scout e oratori sono presenti alla casa per leloro uscite facilitati oltre che da un buon posto per le attività sia la chiuso cheall’aperto anche dalla vicinanza a Milano (un’ora circa di treno e pochi minuti apiedi).Un grazie in particolare al proprietario della casa, ma anche ai genitori che hannocollaborato, in tutti questi anni, al buon funzionamento della casa impegnandosi perl’accoglienza dei ragazzi e per la manutenzione della struttura.

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L’OrafoglioStrumento di informazione ecclesiale giovaniledell’Oratorio s. Pio V - Milano.

La redazioneEdoardo Conte - [email protected] Bertolesi - [email protected] Grasso -Lele Cavalcanti - [email protected] Vercesi - [email protected] Filippi - [email protected] Del Negro - [email protected] Servino - [email protected]

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