analisi della redditività degli impianti per la produzione ... · costo minimo di...
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Dipartimento di Scienze Agrarie (Dip.S.A.) Università di Bologna
Alessandro Ragazzoni
Analisi della redditività degli impianti per la produzione di biogas
alla luce delle nuove tariffe incentivanti
Giovedì 14 Marzo 2013Sala Convegni Azienda Sperimentale Marani
Ravenna
Quadro di riferimento dell’analisi
(A) BIOMASSACosto colturalePrezzo di acquistoContratti di affitto terreniPremium price
(B) IMPIANTOCosto di realizzazioneCosto di gestione e di esercizioCosto finanziario
OBIETTIVIVARIABILI
PROGETTUALI
a) COERENZA TRA POTENZA INSTALLATA E DISPONIBILITA’ DI BIOMASSA
b) REDDITO COMPLEMENTARE PER L’IMPRESA AGRO-ZOOTECNICA
c) SOSTENIBILITA’ ECONOMICA PER L’IMPRESA DOPO IL PERIODO DI INCENTIVAZIONE
QUADRO NORMATIVO PER L’ANALISI ECONOMICA
D.Lgs. 28 3 marzo 2011DM 6 luglio 2012
ITER PROCEDURALE
CRITERI PER LE AUTORIZZAZIONI
DEFINIZIONE DEI SOTTOPRODOTTI
INCENTIVI FINANZIARI
FISCALITA’ D’IMPRESA
Parte 1
(1) Autorizzazione(A) Semplice comunicazione
(B) Procedura abilitativa semplificata (PAS)
(C) Autorizzazione unica REDDITO AGRARIODeterminato in base alle rendite
catastali dei terreni (Art. 32 T.U.I.R)
La cessione di energia elettrica ottenuta da fonte agricola con matrice proveniente
prevalentemente dal fondo, effettuata da imprenditori agricoli rientra tra le attività
connesse..
(2) Fiscalità
«…possono essere sottoprodotti (…): materiali fecali, vegetali provenienti da sfalci e potature di manutenzione del verde pubblico e privato, oppure da attività agricole,
anche al di fuori del luogo di produzione,e ceduti a terzi, o utilizzati in impianti per produrre energia o calore, o biogas...».
(3) Sottoprodotti
Quadro normativoD.m. 205 (3 dicembre 2010)
D.lgs. 28 (3 marzo 2011)D.m. 6 luglio 2012
(4) Incentivi
Quadro normativo: vincoli e criteri per un impianto agricolo
POTENZA
0 – 200 KwSe non si alterano gli immobili
POTENZA
0 – 250 kWIn ogni caso0 -999 kW
In assetto cogenerativo
Nel caso in cui non siano rispettati i vincoli precedenti
Dal 2013 gli impianti con potenza > 100 kW dovranno essere registrati in una albo nazionale; la sommatoria della potenza installata non deve
superare l’obiettivo annuale
Tariffa unica 0,28 euro/kWh
dal 1° gennaio 2013
fino al 31 dicembre 2012
Incentivi differenziati per potenza e dieta
DM 3 dicembre 2010 n. 205Dlgs 3 marzo 2011 n. 28
Tariffa omnicomprensiva:0,28 euro/kWh fino al 31/12/2012 (< 1 MWe)
Valorizzazione energia elettrica
Dal 2013?
Tariffe incentivanti distinte per potenza installata e dieta di alimentazione
DIETA: tipologiaa) Prodotti di origine biologica
b) Sottoprodotti di origine biologica
c) Rifiuti organici (FORSU)
POTENZA (kW): scaglioni1< P ≤ 300
300 < P ≤ 600
600 < P ≤ 1.000
1.000 < P ≤ 5.000
P > 5.000
Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni
Decreto Ministero dello Sviluppo economico 6 luglio 2012"Attuazione dell'art. 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione
di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici"
Gli incentivi a partire dal 2013
FONTE RINNOVABILE TIPOLOGIA
BIOGAS
a)Prodotti di origine biologica
(esempio:COLTURE
DEDICATE)
b) Sottoprodotti di origine biologica
(esempio:EFFLUENTI
ZOOTECNICI)
c) Rifiuti organici (ambito extra-agricolo)
Tariffe per il settore del biogas e vita utile dal 1 gennaio 2013
(*) CHP (Combined Heat and Power): si intende la produzione combinata di energia elettrica e termica: a tal proposito è proposto un incentivo per il recupero e l’impiego reale dell’energia termica.
POTENZA INCENTIVO BASE INCREMENTO PER CHP (*)
(kW) (euro/MWh) (euro/MWh)
1< P ≤ 300 180 40300 < P ≤ 600 160 40600 < P ≤ 1.000 140 401.000 < P ≤ 5.000 104 40P > 5.000 91 401< P ≤ 300 236 10300 < P ≤ 600 206 10600 < P ≤ 1.000 178 101.000 < P ≤ 5.000 125 10P > 5.000 101 101 < P ≤ 1.000 216 101.000 < P ≤ 5.000 109 10P > 5.000 66 10
Costo colturaleA
0,030 0,0
36 0,042 0,0
48 0,055 0,0
61 0,067 0,0
73 0,079 0,0
85 0,091
500,0
600,0
700,0
800,0
900,0
1.000
,0
1.100
,0
1.200
,0
1.300
,0
1.400
,0
1.500
,0
Costo affitto (euro/ettaro)
0,020
0,030
0,040
0,050
0,060
0,070
0,080
0,090
0,100
Costo
unita
rio pe
r ene
rgia
elettr
ica (e
uro/k
Wh)
Costo affitto: 0,04-0,07 euro/kWh
Costo di affitto dei terreni extra aziendaliB
Costo unitario per energia elettrica (euro/kWh)1.500 / (320 • 55) = 0,085
Stima del costo di approvvigionamento della biomassaMAIS SORGO
Capitoli di spesa Alta Intensità
MediaIntensità
Bassa Intensità
Alta Intensità
Media Intensità
Bassa Intensità
(euro/ha) (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha) (euro/ha)Preparazione terreno 484,00 484,00 384,00 519,00 477,00 377,00Operazioni meccan. 605,5 575,5 575,5 432,5 372,5 347,5Materie prime 909,05 614,9 502,7 539 412,5 295,5TOTALE 1.998,55 1.674,40 1.462,20 1.490,50 1.262,00 1.020,00
Fonti: ns. elaborazione da indagini dirette
Costo minimo di approvvigionamento della
biomassa
0,097
0,113
0,129
0,145
0,161
0,177
0,194 0,2
10
150,0 175,0 200,0 225,0 250,0 275,0 300,0 325,0Prezzo di mercato granella (euro/ton)
0,080
0,100
0,120
0,140
0,160
0,180
0,200
0,220
Costo
unita
rio pe
r ene
rgia
elettr
ica (e
uro/k
Wh)
Prezzo della biomassa in base al mercato dei cereali
Scenari Minimo(euro/kWh)
Medio(euro/kWh)
Massimo(euro/kWh)
Produzione biomassa su terreni in proprietà 0,085 0,095 0,110Produzione biomassa su terreni in affitto 0,120 0,150 0,180Acquisto della biomassa in base al mercato dei cereali 0,130 0,155 0,180
Costo acquisto: 0,13-0,18 euro/kWh
CQuota integrativa fabbisogno biomassa: reperimento esterno
DIGESTATODIGESTATOBIOMASSABIOMASSA ENERGIAENERGIABIOGASBIOGAS
2. Costi di realizzazione e di gestione dell’impianto
B
1) Costi di realizzazione dell’impianto
100 200 300 400 500 600 700 800 999
Potenza (kW)
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
Cost
o un
itario
(eur
o/kW
)
C = (P/Po)2/3 • Co
Campione di indagine (30 impianti)
∼4.000 euro/kW
Partendo da un costo industriale, di 4,0 Mio euro per una potenza di 1.000 kW, l’intervallo di valori indicato dalle rilevazioni, appare in linea con il metodo della pratica
impiantistica di scalare con un fattore di 2/3.
∼8.000 euro/kWStima della relazione tra potenza e costo
Costo(euro/kW) 5,00% 5,50% 6,00% 6,50% 7,00% 7,50% 8,00%
4.000,0 0,048 0,050 0,051 0,053 0,055 0,057 0,058
B) Costi finanziari
(rqn)---------(qn – 1)
Coefficiente per la determinazione della rata del
mutuo annuale
dove:n = numero di annir = saggio di interesseq = (1 + r)
per cui la rata annuale risulta:x = costo impianto • coefficiente
Ipotesi di costo della rata
annuale del mutuo (15 anni)
Capitoli di spesaPotenza elevata (÷
1MW)Minimo (euro/kWh)
Potenza ridotta (< 200 kW)
Massimo (euro/kWh)- Gestione e manutenzione ordinaria impianto 0,015 0,020- Full service cogeneratore 0,020 0,040
TOTALE: 0,035 0,060
A) Costi ordinari
2) Costi di esercizio dell’impianto
3) Dinamica del costo totale di esercizio di un impianto a potenza crescente
Fonti: nostra elaborazione da indagini aziendali e riferimenti bibliografici
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999 Potenza (kW)
0,000
0,025
0,050
0,075
0,100
0,125
0,150
0,175
0,200
Costo
(eur
o/kW
h)
Finanziamento esterno Ammortamento capitale proprio Esercizio e gestione
∼0,145 euro/kWh
∼0,075 euro/kWh
∼0,145 euro/kWh
∼0,075 euro/kWh
DIGESTATODIGESTATOBIOMASSABIOMASSA ENERGIAENERGIABIOGASBIOGAS
3. Analisi dei ricavi dalla cessione dell’energia elettrica
C
Dinamica dei ricavi in base al tempo di funzionamento del cogeneratore
RicaviPrezzo energia ●
Tempo di erogazione
Tariffa incentivante0,28 euro/kWh
• Produzione annuale(7.800 kWh/anno)
= 2.184 euro/kW
Prima del 31/12/2012
Dopo il 01/01/2013
RicaviPrezzo energia ●
Tempo di erogazionePOTENZA INCENTIVO
BASEINCREMENTO
PER CHP
(kW) (euro/MWh) (euro/MWh)
1< P ≤ 300 180 40
300 < P ≤ 600 160 40
600 < P ≤ 1.000 140 40
1< P ≤ 300 236 10
300 < P ≤ 600 206 10
600 < P ≤ 1.000 178 10
PRODOTTI BIOLOGICI
SOTTOPRODOTTI BIOLOGICI
• produzione (kWh) –(quota % autoconsumo)
DIGESTATODIGESTATOBIOMASSABIOMASSA ENERGIAENERGIABIOGASBIOGAS
4. Costi di gestione del digestatoD
Obiettivo:
1) Contenere i costi di trasporto finaledel digestato: per l’azienda agricola è un capitolo di spesa aggiuntivo;
2) Valorizzare il potere fertilizzante ed ammendante del digestato
3) Produrre attraverso la separazione due fasi distinte: una solida palabile ed una liquida chiarificata.
Costo di trasporto
Costo trasporto (euro/t) = [quota fissa + (quota variabile ● distanza)]/carico vettore
Ad esempio per una distanza di 15 chilometri:
60 euro quota fissa + (1 euro/km quota variabile ● 15)--------------------------------------------------------------------------------------------------------- = 3,75 euro/ton
20 t (carico vettore)
TRAS
PORT
O
0,000
0,009
0,018
0,027
0,036
0,046
0,055
0,064
0,073
0,082
0,091
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0
Costo unitario di trasporto (euro/ton)
0,000
0,010
0,020
0,030
0,040
0,050
0,060
0,070
0,080
0,090
0,100
Costo
unita
rio di
tras
porto
(eur
o/kW
h)
Digestato Biomassa
La stima è impostata considerando il trasporto dell’insilato di mais all’impianto (26 ton/kW) ed il costo per la gestione del digestato eventualmente al di fuori dei terreni aziendali (40 ton/kW).
Costo trasporto: da 0,04 a 0,06 euro/kWh
In un processo cosiddetto “umido”, la fermentazione è eseguita
in presenza di una matrice con circa il 10%
di solidi totali FASE SOLIDA:
20%
FASE LIQUIDA:80%
~ 15-20 ton/kW
TERRENI EXTRA AZIENDALI
FERTIRRIGAZIONE
Foto WAMGROUP
Trattamento del digestato: separazione solido-liquida delle fasi
Parte A
Quali scenari per il futuro in base alla dieta di alimentazione ed alla potenza installabile
Durata di erogazione delle tariffe: 20 anni
SCENARIPROGETTUALI
SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 3 SCENARIO 4Potenza crescente (100 > 999 kW)Dieta: insilato di mais prodotto in
azienda ed extra-aziendale
Potenza crescente (100 > 999 kW)Dieta: insilato di mais prodotto in
azienda
Potenza crescente (100 > 999 kW)Dieta: refluo zootecnico
Potenza crescente (100 > 999 kW)Dieta: refluo zootecnico e insilato
di mais prodotto in azienda
Schema di riferimento delle tariffe incentivanti
Variabili 1< P ≤ 300 300 < P ≤ 600 600 < P ≤ 1.000
Prodotti biologici XaYa XbYa XcYa
Sottoprodotti biologici XaYb XbYb XcYb
Ipotesi progettuali considerate nel modello di valutazione economica
Potenza (X)
Diet
a (Y)
Scenario 1: dieta composta da insilati aziendali ed extra-aziendali
0,008 0,0
22 0,027
0,009
0,010
0,009
(0,012)
(0,014)
(0,016)
(0,018)
(0,020)
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999Potenza installata (kW)
(0,050)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250Va
lori u
nitar
i (eur
o/kW
h)Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica Reddito ante imposte
Utile nettoca. 28.500 euro
Utile nettoca. 34.500 euro
Scenario 2: dieta composta da insilati di cereali aziendali
(0,005)
0,013 0,0
23
0,009 0,0
14 0,017
0,000 0,003 0,005 0,007 0,008
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999Potenza installata (kW)
(0,050)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250Va
lori u
nitar
i (eur
o/kW
h)Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica Reddito ante imposte
Utile nettoca. 48.300 euro
Utile nettoca. 70.125 euro
Scenario 3: dieta composta da solo reflui zootecnici
0,078
0,096 0,1
06
0,085 0,0
90 0,092
0,070
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999Potenza installata (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300Va
lori u
nitar
i (eur
o/kW
h)Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica Reddito ante imposte
Utile nettoca. 57.915 euro
Utile nettoca. 222.600 euro
Scenario 4: dieta composta da reflui zootecnici e insilati (quota < 30%)
0,068 0,0
81 0,090
0,070 0,0
74 0,078
0,056
100 190 280 370 460 550 639 729 819 909 999Potenza installata (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300Va
lori u
nitar
i (eur
o/kW
h)Costo TOTALE Ricavi energia elettrica Ricavi energia termica Reddito ante imposte
Utile nettoca. 50.490 euro
Utile nettoca. 189.000 euro
Confronto tra costo di gestione di impianti per il biogas e tariffe incentivanti: margine operativo per l’approvvigionamento della biomassa
0,078
0,107 0,1
21
0,110 0,1
17 0,122
0,106 0,1
09 0,112 0,1
14
100 200 300 400 500 600 700 800 900 999Potenza (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
Valor
e (eu
ro/kW
h)
Costo totale di gestione impianto Tariffa per energia elettrica Tariffa per energia termica Margine operativo
Scenario (A): Impianti alimentati a colture dedicate
Confronto tra costo di gestione di impianti per il biogas e tariffe incentivanti: margine operativo per l’approvvigionamento della biomassa
Scenario (B): Impianti alimentati a sottoprodotti biologici
0,104
0,133 0,1
47
0,126 0,1
33 0,138
0,114 0,1
17 0,120 0,122
100 200 300 400 500 600 700 800 900 999Potenza (kW)
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
Valor
e (eu
ro/kW
h)
Costo totale di gestione impianto Tariffa per energia elettrica Tariffa per energia termica Margine operativo
Parte C
Analisi delle filiere zootecnicheOpportunità e limiti nella realizzazione di impianti per la
produzione di biogas e trattamenti di riduzione dell’azoto nel digestato
Produzione di carne bovina
AdeguamentoDirettivaNitrati
DM 7 aprile 2006
Produzioneenergiaelettrica
e termica
Processi di
riduzionedell’azoto
Utilizzo del digestato
Fasi della filiera integrata zootecnica distinta per comparti produttivi
Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4
Fase di stalla Fasi del processo di valorizzazione della biomassa agro-zootecnica
Produzione di carne suina
Produzione di latte
Efflu
enti
zoot
ecni
ci
Caratteristiche dell’impianto per biogas ed energia:Alimentazione: effluenti zootecnici e scarti di cerealiPotenza : 99 kW
Utilizzo del digestato:- Separazione meccanica• Fase liquida: fertirrigazione• Fase solida: ammendante organico dei terreni
Schema e processi della filiera suinicola
Consistenza allevamento:Allevamento di 1.700 scrofe destinate alla produzione di suinetti
Adeguamento Direttiva NitratiL’imprenditore è nelle
condizioni di rispetto dei vincoli introdotti per le ZNVN
(zone non vulnerabili ai nitrati)
Scar
ti co
ltura
li
Superficie:Disponibilità di circa 200 ettari in proprietà utilizzati per la produzione di prodotti per l’alimentazione animale (mais, sorgo, cereali)
Conto economico totale della filiera integrata
Fase di stalla Fase 1Fase
tradizionale Fase 2 Fase 3 Totale
Capitoli di bilancio AllevamentoRispetto Direttiva Totale parziale Biogas
Uilizzo digestato
Processo integrato
(euro) (euro) (euro) (euro) (euro) (euro)
COSTI 1.487.500,00 40.800,00 1.528.300,00 124.344,00 1.140,70 1.653.784,70
RICAVI 1.530.000,00 1.530.000,00 173.400,48 1.252,90 1.704.653,38
UTILE 42.500,00 -40.800,00 1.700,00 49.056,48 112,20 50.868,68
Fase di stalla Fase 1Fase
tradizionale Fase 2 Fase 3 Totale
Capitoli di bilancio AllevamentoRispetto Direttiva Totale parziale Biogas
Uilizzo digestato
Processo integrato
(euro/capo) (euro/capo) (euro/capo) (euro/capo) (euro/capo) (euro/capo)
COSTI 875,00 24,00 899,00 73,14 0,67 972,81
RICAVI 900,00 900,00 102,00 0,74 1.002,74
UTILE 25,00 -24,00 1,00 28,86 0,07 29,92
Fase di stalla Fase 1Fase
tradizionale Fase 2 Fase 3 Totale
Capitoli di bilancio AllevamentoRispetto Direttiva Totale parziale Biogas
Uilizzo digestato
Processo integrato
(euro/m3 refluo) (euro/m3 refluo) (euro/m3 refluo) (euro/m3 refluo) (euro/m3 refluo) (euro/m3 refluo)
COSTI 74,38 1,70 76,08 6,22 0,06 82,35
RICAVI 76,50 76,50 8,67 0,07 85,24
UTILE 2,13 -1,70 0,43 2,45 0,01 2,88
1. Strategie per il territorio rurale
Ammoniaca Protossido di N
MetanoPM 10
secondario
(A) Il contributo dell’attività agro-zootecnica per le emissioni in atmosfera
USO AGRONOMICO DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO
NH3
(B) Annualmente si producono circa 180 milioni di ton/a di liquami animali da una consistenza di circa 15/18 milioni di capi bovini e suini
Emissioni di ammoniaca nella pianura padana
(C) Il costo dei fertilizzanti di sintesi è in linea con l’andamento del prezzo del petrolio
PETROLIO
UREA
POTENZA IMPIANTO BIOMASSA
Strategia A Strategia BCOSTANTEL’imprenditore fissa una costante nel progetto:a) la potenza da installare;ovvero,b) la disponibilità reale di biomassa in azienda.
BASSOALTO
Reddito di impresa Reddito di impresa
POTENZA IMPIANTOBIOMASSA
2. Strategie di impresa
LIVELLO DI RISCHIO
VARIABILEIn relazione della costante fissata (potenza o biomassa) l’imprenditore deve impostare la filiera con gradi di rischio differenti:a) reperimento della biomassa necessaria per il funzionamento della potenza installata;ovvero,b) realizzare un impianto di potenza congrua alla disponibilità reale di biomassa in azienda.