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MICETI DIMORFI: Sporothrix schenkii Sporothrix schenkii
Histoplasma capsulatum
Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD
SPOROTRICOSI
• Sporothrix schenkii
– Habitat naturale:
• terreno
vegetazione in decomposizione• vegetazione in decomposizione
– Fungo dimorfico:
• 37°C: cellule lievitiformi tondeggianti/”a sigaro”
• 25°C: ife settate, conidi organizzati “a manicotto” (ai lati dei conidiofori) od “a rosetta” (all’estremità di brevi conidiofori o denticoli)
MICOSI SOTTOCUTANEE• Ampio spettro di infezioni fungine,
caratterizzate da comparsa di lesioni nelle sedidi eventi traumatici (spina, morso, scheggia):
– Sporotricosi
– Cromoblastomicosi
– Micetoma– Micetoma
– Feoifomicosi
– Lobomicosi
– Zigomicosi
– Rinosporidiosi
• L’infezione coinvolge, inizialmente, gli strati piùprofondi del derma, il sottocutaneo e l’osso
• La crescita, cronica ed insidiosa, puòsuccessivamente estendersi nell’epidermidecausando lesioni alla superficie cutanea
SPOROTRICOSICaratteristiche generali
• Infezione cronica in sede cutanea, sottocutanea e linfatica
• Micosi primitiva (compare generalmente nell’ospite sano*):– frequentemente diagnosticata nei soggetti professionalmente – frequentemente diagnosticata nei soggetti professionalmente
esposti (giardinieri)
• Micosi opportunistica:
– ospite immunocompromesso (HIV+)
• Alta prevalenza in Messico; endemica in Brasile, Uruguay, Sud Africa, Europa (Italia compresa)
* Possibile deficit dell’immunità cellulo-mediata
SPOROTRICOSIPatogenesi e sindromi cliniche
• Forma cutanea e linfocutanea:– Infezione ad impianto traumatico in zone esposte– Cute � sottocutaneo � canali linfatici � linfonodi– Nodulo � ulcera � necrosi– Nodulo � ulcera � necrosi
• Forme extracutanee:– Osteo-articolare (più frequente, inoculazione o disseminazione
ematogena), polmonare (inalazione, 1aria, o 2aria, a caratterefibronodulare e cavitario), meningea (più grave, inoculazione o disseminazione ematogena)
• Forme disseminate:– Secondarie ad inalazione, ingestione (rara)– Interessano uno o più organi; diffuse lesioni cutanee
Sporotricosi linfocutanea
SPOROTRICOSIDiagnosi
Campioni: Aspirato, pus, biopsia
• Microscopia.– Esame diretto (KOH), esame istopatologico (PAS, E&E)
– Evidenziazione di cellule lievitiformi gemmmanti (37°C) od ife con conididisposti “a rosetta” (25°C)disposti “a rosetta” (25°C)
• Coltura– Semina su Sabouraud Dextrose Agar (SDA) + cicloeximide
– incubazione a 37°C (5 gg) = colonie lievitiformi (umide, bianche, giallastre)
– incubazione a 25°C (3-7 gg) = colonie filamentose (radiate, inizialmenteumide, biancastre e pieghettate al centro; dopo 7-15 gg bruno-nerastre, pigmentazione giallastra diffusibile
• Sierologia– Tests di agglutinazione diretta o passiva (emoagglutinazione)
Sporothrix schenckiiSporothrix schenckii
Microscopico (25°C)
Macroscopico (25°C)
Macroscopico (37°C)
Microscopico (37°C)
SPOROTRICOSITerapia
• Possibile autoguarigione
Forma cutanea: Ioduro di potassio Forma cutanea: Ioduro di potassio (topica/orale)
Forma sistemica: Amfotericina B(sistemica)
Histoplasma capsulatum
Histoplasma capsulatumMorfologia
• Dimorfismo:
– Fase saprofitica (miceliale): ife sottili e settate che producono micro- e macroconidi tubercolati (8-14 µm)(8-14 µm)
– Fase parassitaria (lievitiforme): cellula di piccole dimensioni (2-5 µm) generalmente a localizzazione intramacrofagica
• Fase sessuata: Ajellomyces capsulatus (Ascomicete)
IstoplasmosiEpidemiologia
• H. capsulatum cresce su terreni ricchi in azoto, specialmente in aree contaminate dagli escrementi dipipistrelli ed uccelli (non infettati)
• Contagio per inalazione di conidi o frammenti di ifeprodotte da H. capsulatum
• Numerose epidemie di istoplasmosi respiratoria• Numerose epidemie di istoplasmosi respiratoriadurante la demolizione di vecchi edifici, pulizia dipollai, allestimento di campeggi, spedizionispeleologiche (malattia delle grotte, malattia deglispeleologi)
• Distribuzione in tutte le zone temperate, tropicali e sub-tropicali. Elevata (80% sieropositività) endemicità negli Stati Uniti (valle dell’Ohio e del Mississipi), in America Centrale e Meridionale.
• Casi di istoplasmosi riportati anche in Europa, Asia edAfrica
IstoplasmosiSindromi cliniche
• I conidi (o le ife) inalati raggiungono il polmone dove vengonofagocitati dai macrofagi alveolari, nei quali si differenziano in lievitiattivamente replicanti
• Nei soggetti immunocompetenti causa:– forma asintomatica (90%); raramente compare una sindrome simil-
influenzale lieve, autolimitantesi– istoplasmosi polmonare acuta (5%)– istoplasmosi polmonare acuta (5%)– complicanze rare (pericardite, fibrosi mediastinica)
• Nei soggetti immunocompromessi (neoplasie ematologiche, AIDS, terapia cortisonica) causa:– Istoplasmosi disseminata (esagerata moltiplicazione della fase lievitiforme
all’interno dei macrofagi, per difetto dell’immunità cellulo-mediata; disseminazione ematica dal polmone al midollo osseo, valvole cardiache, surrene): febbre, sudorazione notturna, perdita di peso, lesioni mucose
– HIV può scatenare la riattivazione di H. capsulatum latente
• Nei soggetti con difetti strutturali (pneumopatia ostr. cronica):– Elusione dei normali meccanismi di difesa con produzione di lesioni
distruttive ingravescenti, simil-tubercolari, a carico del polmone
IstoplasmosiSindromi cliniche
Istoplasmosi ulcerativa mucosale
3 mesi dopo terapia: risoluzione
Istoplasmosi polmonare acuta
IstoplasmosiDiagnosi di laboratorio
• Indagini sierologiche:– Permettono la diagnosi di istoplasmosi, ma non distinguono la forma
disseminata da altre forme di istoplasmosi– 25% di falsi-negativi in corso di istoplasmosi disseminata– Campioni sierici ripetuti (durante la fase acuta e di convalescenza)– Impiego simultaneo di due reagenti antigenici: lieviti inattivati e – Impiego simultaneo di due reagenti antigenici: lieviti inattivati e
filtrati acellulari miceliali (istoplasmina)1. Fissazione del Complemento
• Positività (aumento 4-fold del titolo anticorpale o titoli di almeno 1/16) nella fase tardiva della malattia (almeno 6 settimane dopo la comparsa dei sintomi)
• Possibilità di falsi-positivi per cross-reazione con tubercolosi od altre micosi
2. Test di immunodiffusione• Ricerca Ab anti-AgH e anti-AgM di H. capsulatum• Più specifico, ma meno sensibile del test di fissazione del Complemento
Diagnosi di istoplasmosiImmunodiffusione radiale
Piastra di ID radiale mostrante identificazione positiva per H. capsulatum. Notare le bande di identificazione (precipitine) H ed M. Hag - histoplasmal antigenHag - histoplasmal antigenHAb - histoplasmal antibodyCAg - coccidioidal antigenCAb - coccidioidal antibody
Bubbles indicate catalase
IstoplasmosiDiagnosi di laboratorio
• Ricerca di antigeni– A differenza dei tests sierologici, la ricerca di Ag
nel sangue e nelle urine potrebbe risultare valida per una diagnosi di forma disseminata
• Esame istologico– Soprattutto su midollo osseo, sangue e polmone
– Colorazione all’acido periodico di Schiff (PAS), H&E, colorazione con metenamina argentica di Grocott
Diagnosi di laboratorioEsame istologico
Ghiandola surrenale. H&E (destra); Grocott’s stain (sinistra)
IstoplasmosiDiagnosi di laboratorio
• Esame colturale– H. capsulatum può essere coltivato da sangue o midollo
osseo (forma disseminata) o da espettorato (forma polmonare cronica)
– Lungo periodo di incubazione: 1-2 settimanePuò essere riconosciuto per le sue caratteristiche – Può essere riconosciuto per le sue caratteristiche morfologiche, tra cui le ife settate con macroconidi tubercolati
• Tecniche molecolari– DNA-probe single-strand marcata con una sostanza
chemioluminescente– Lettura al luminometro per differenziare i probes ibridati
da quelli non ibridati
Diagnosi di laboratorioEsame colturale
Crescita di H. capsulatum su agar-sangue incubato a 37°C
Colonia di H. capsulatumcresciuta su Sabouraud dextrose agar (SDA) a 37°C
Diagnosi di laboratorioOsservazione microscopica
Forma miceliale di H. capsulatum. Macroconidi tubercolati arrotondati, di grandi dimensioni, unicellulari formatisi da conidiofori brevi, ialini ed indifferenziati.ed indifferenziati.
Cellule lievitiformi di H. capsulatumcoltivati su brain heart infusion agar + sangue a 37°C. Notare le cellule gemmanti.
IstoplasmosiTerapia
• La terapia di elezione per la forma disseminata rimane l’amfotericina B.
• Tuttavia, nei pazienti con AIDS le recidive dopo la terapia rappresentano un problema dopo la terapia rappresentano un problema rilevante:– Adozione di una terapia soppressiva continuativa
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