rifiuti zero - carlo ruocco

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Le slide mostrate da Ruocco durante il suo intervento all'incontro "ZERO! Rifiuti risorsa del futuro" organizzato dal "Comitato Sarzana, che botta!" il 9 settembre 2013

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Siate realisti: chiedete l’impossibile!

Discarica nel Magra. La nostra “cultura” ambientale di partenza

Sarzana, Piazza Martiriprima della cura “decoro”

Sarzana, dopo la cura “decoro”Foto scattata ieri, domenica 8 settembre

Un sentito grazie ad Acamper la pubblicità al nostro convegno

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ARCOLA

Gennaio 2009 Piano Industriale Acam 2009-2012

Obiettivo: 65% di Raccolta Differenziata nel 2012

Ipotesi A: bruciare il CDR prodotto a Salicetinella Centrale ENEL a partire dal 2010.Ipotesi B: costruzione ex-novo di un impianto abiomasse operativo dal 2011.La centrale della Spezia non è omologata perbruciare CDR.Per le autorizzazioni e l'adeguamento occorronoin media 3 anni.Tempi analoghi per un impianto ex novo.

La Politica cosa fa? Il Comune della Spezia nel 2010 fa uno studio per spingere sulla raccolta porta a porta e per dare attuazione al piano provinciale.Cosa prevede questo studio?100 addetti in più in provincia per il porta a porta; 60 addetti in più per chiudere il ciclo dei rifiuti.

Totale 160 addetti

I costi sono coperti dagli introiti della vendita di materie recuperate.

La Politica fa anche un’altra cosaLa Provincia commissiona per 40 mila euro, pagati pro quota da tutti i comuni serviti da Acam, le Linee Guida del Piano d’Ambito, una sorta di studio per l’attuazione del piano provinciale del 2003, che segna il passo. Lo studio della società Esper di Torino diretta da Attilio Tornavacca (ex scuola agraria di Monza), uno dei massimi esperti in materia,

dal giugno 2011 è nelle mani dei Comuni

Lo studio Tornavacca

- Cosa dice?

- Quali indicazioni fornisce?

- Quale attuazione ha trovato?

Top Secret

Situazione attualePiano di Riassetto AcamApprovato dai consigli comunali.

E’ il piano di salvataggio di Acam. O di salvataggio delle banche?Contiene il “piano industriale” di Acam Ambiente.Elaborato da quale esperto? Dalla società di consulenza finanziaria?

Piano di Riassetto AcamCosa prevede?65% di raccolta differenziata al 2017. Cinque anni fuorilegge.Obiettivo da conseguire attraverso il porta a porta, che però è portato a regime nel 2018.

Piano di Riassetto AcamPer il porta a porta si prevede di trasferire personale dalle società del gruppo ad Ambiente:35 unità nel 2013, 20 unità nel 2014,20 unità nel 2015.

Totale 75 addetti. Contro i 100 previsti nello studio del Comune della Spezia.

Piano di Riassetto Acam E quanti addetti per chiudere il ciclo dei rifiuti? A fronte dei 160 previsti dallo studio del Comune capoluogo.

Piano di Riassetto AcamNessun riferimento allo studio Tornavacca. Abbiamo buttato altri 40 mila euro dei contribuenti?Oppure il piano Acam si fonda su uno studio più prestigioso e affidabile?Oppure, parafrasando una canzone di Edorardo Bennato, sono solo barzellette come nel 2009?

Piano di Riassetto AcamLa dimostrazione che il management Acam e Acam Ambiente non ha come obbiettivo il rispetto della legge e la tutela dell’ambienteè provato dalla gestione dell’attuale crisi. Hanno applicato la cassa integrazione

orizzontale togliendo operatori dalle strade.

Il risultato?

A Sarzana la raccolta differenziata nel primo semestre 2013

è crollata al 22%.Con la Corte dei Conti che ha avviato indagini su tutti i comuni liguri ha ragione il sindaco Cavarra a essere preoccupato. E a guardare a Capannori. Lo accompagneremo volentieri.

Anche perché Sarzana ha un contratto di servizio

del marzo 2011 chiarissimo

ContrattodiServizio

Comune diSarzana-Acam Ambiente

settembre 2011

Con il SI’ dei Consigli Comunali al Piano Acam

sono i Comuni ad aver dettato la politica di gestione dei rifiuti?

Invertire la rotta: riportare gli interessi dei cittadini e dell’ambiente al centro della politica Le nostre proposte al Consiglio Comunale e all’Amministrazione

1 – avviare una verifica della compatibilità del Piano Acam con gli indirizzi del Parlamento Europeo (le 4 “R”: riduzione, recupero, riciclo, riuso) e con il perseguimento dei limiti di legge

2 - prendere come riferimento, per conseguire il punto 1, i 10 passi della strategia Rifiuti Zero

3 – rendere pubblico lo studio Tornavacca, confrontarlo con il piano Acam e con gli obbiettivi del punto 1

5 – istituire un Osservatorio Comunale dei rifiuti per controllare e rendere trasparente e accessibile la gestione del ciclo e formulare proposte

6- rendere disponibili a tutti i cittadini, chiamati a ripianarne il debito, le scelte aziendali di Acam nella gestione del personale, degli impianti, dei contratti, degli appalti

Partecipazione Chiediamo di aprire un confronto in città sul futuro Piano Regionale dei Rifiuti che dovrà superare l’attuale Piano provinciale in una regione, la Liguria che è così:

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