regole fiscali e programmazione di medio periodo...
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Master “Parlamento e Politiche pubbliche”
LUISS
REGOLE FISCALI e PROGRAMMAZIONE REGOLE FISCALI e PROGRAMMAZIONE
di MEDIO PERIODOdi MEDIO PERIODO
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di MEDIO PERIODOdi MEDIO PERIODO
Il vincolo europeo e i documenti della Il vincolo europeo e i documenti della
programmazione economica programmazione economica
Chiara Goretti
Roma, 26 giugno 2008
Fiscal policy failures
Politiche fiscali non sostenibili - non sane
ØDisavanzi e debito crescenti
Ø Politiche procicliche
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Ø Politiche procicliche
Cause
• Common pool: esternalità
• Illusione fiscale: il ciclo elettorale
• Visione di breve periodo
Hallerberger, Von Hagen (1998)
üDelegation countries
üContract countries
Il quadro teoricoIl quadro teorico
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Strumenti
• Regole fiscali
• Procedure di decisioneüMTBF (Medium Term Budgetary Framework)
üProcedure top-down e centralizzazione della decisione
ü trasparenza
• Istituzioni
Il ruolo delle regole fiscaliIl ruolo delle regole fiscali
Discrezione
Flessibilità nella risposta a shock esterni
Regole
Scenario stabile e
prevedibile di
Vincolo permanente sulla politica fiscale, espresso in
termini di indicatore sintetico di un risultato fiscale
Regole sul saldo; regole sulla spesa
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risposta a shock esterni
Scelte influenzate da “distorsioni”:
• ciclo elettorale
• visione di breve periodo
• interessi particolari
prevedibile di
politica economica
Scelte sub-ottimali,
per eccessiva
rigidità
La programmazione di medio periodoLa programmazione di medio periodo
Collegamento tra politiche pubbliche, programmazione e processo di bilancio
• Rafforza il coordinamento tra scelte annuali e strategie di politica fiscale
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di politica fiscale
• Consente la verifica della compatibilità delle politiche correnti con la strategia di medio periodo: sostegno per un approccio fiscale coerente e responsabile
• Facilità l’individuazione delle priorità di intervento, aumentando l’efficienza nell’allocazione delle risorse
Il trattato di Maastricht impone ai paesi aderenti all’euro il
rispetto di alcune regole quantitative:
• rapporto indebitamento netto/PIL non superiore al 3%, a meno che:
a. il rapporto non sia diminuito in maniera sostanziale e continuava
e abbia raggiunto un livello che si avvicina al valore di
riferimento;
b. il superamento della soglia sia solo eccezionale e temporaneo.
Le regole UELe regole UE
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b. il superamento della soglia sia solo eccezionale e temporaneo.
• rapporto debito/PIL non superiore al 60 (o dimostrare tendenza verso
questo risultato)
L’aggregato di riferimento è quello delle PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI. Il parametro di riferimento è
l’INDEBITAMENTO NETTO, cioè il saldo del conto
economico.
Il Patto di Stabilità e Crescita integra le regole di
Maastricht:
• Obiettivo di medio termine: saldo strutturale
vicino al pareggio o in avanzo
Le regole UELe regole UE
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• puntuale definizione del processo di
sorveglianza multilaterale (strumento
preventivo)
• introduzione di sanzioni – ulteriori rispetto a
quelle contenute nel Trattato di Maastricht - in
caso di deficit eccessivi (strumento dissuasivo)
Le regole UELe regole UE
Il processo di sorveglianza multilaterale(regolamento (CE) n. 1466/97):
• peer pressure (Consiglio, Commissione, Stati membri)
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Stati membri)
• presentazione di informazioni sotto forma di programmi a medio termine (programmi di stabilità)
• early warning o allarme preventivo
Programma di stabilitàProgramma di stabilità
Fonte normativa• Regolamento n.1466/97 Consiglio europeo
(Procedure di sorveglianza multilaterale)
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Presentazione
• Metà ottobre – inizi dicembre dell’anno t-1
Periodo di riferimento
• Anno t - t+3 esempio: Programma 2007, 2008-2011
Programma di stabilitàProgramma di stabilità
• Previsioni relative all’andamento dell’economia del paese e delle variabili rilevanti per il programma
• Percorso di avvicinamento dell’obiettivo a medio termine del saldo della PA prossimo al pareggio o in attivo
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attivo
• Andamento del rapporto debito-pil
• Saldi strutturali
• Misure di politica economica (adottate o proposte) per conseguire gli obiettivi
• Analisi di sensitività
Le regole UELe regole UE
La procedura per i disavanzi eccessivi
(regolamento (CE) n. 1467/97):
1. Deroghe ai vincoli:– Situazione eccezionale
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– Situazione eccezionale
• evento inconsueto non soggetto al controllo dello Stato membro
• crescita economica ridotta
– Situazione temporanea
– Prossimità al valore di riferimento (limitatezza)
2. Procedure
3. Sanzioni
Il Documento di programmazione economicoIl Documento di programmazione economico--
finanziaria (DPEF)finanziaria (DPEF)
Fonte normativa• Articolo 3 legge n. 468/1978 e successive
modificazioni
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Presentazione• 30 giugno anno t-1
Periodo di riferimento• Periodo compreso nel bilancio pluriennale
• Prassi: 4 anni esempio: Dpef 2008-2011
Il Dpef: il contenutoIl Dpef: il contenuto
1. Con riferimento all’esercizio precedente e quello in corso:
Ø andamenti delle variabili macroeconomiche (domestiche e internazionali)
Ø andamenti di finanza pubblica
Ø spiegazione delle cause di divergenza rispetto agli obiettivi precedenti
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2. Con riferimento agli anni successivi:
a. scenario tendenziale:Ø variabili macroeconomiche
Ø quadro di finanza pubblica
b. scenario programmatico:Ø obiettivi per le principali variabili macroeconomiche (reddito, occupazione)
Ø obiettivi di politica fiscale
c. articolazione degli interventi necessari per il conseguimento degli obiettivi
Il Dpef: la finanza pubblica tendenzialeIl Dpef: la finanza pubblica tendenziale
Valori tendenziali (a legislazione vigente) dei flussi di entrata e di spesa, per grandi comparti, riferiti a:
• settore statale
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• settore statale
• pubbliche amministrazioni
Parametri economici essenziali utilizzati per le previsioni
Il Dpef: gli obiettivi programmaticiIl Dpef: gli obiettivi programmatici
In termini di rapporti rispetto al PIL, riferiti a:Ø Settore statale
o fabbisogno, al netto e al lordo degli interessi
o debito
Ø Pubbliche amministrazioni
o indebitamento netto, al netto e al lordo degli interessi
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o indebitamento netto, al netto e al lordo degli interessi
o debito
In valore assoluto, riferiti a:Ø Settore statale
o Fabbisogno complessivo, al lordo e al netto degli interessi
o disavanzo corrente
Ø Pubbliche amministrazioni
o indebitamento netto, al netto e al lordo degli interessi
o disavanzo corrente
Il Dpef: il bilancio dello StatoIl Dpef: il bilancio dello Stato
Bilancio di competenza dello Stato e delle aziende
autonome e degli enti pubblici ricompresi nel
conto delle pubbliche amministrazioni
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ØLe regole di variazione delle entrate delle
spese
ØCriteri e parametri per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale
Il Dpef: le risoluzioni parlamentariIl Dpef: le risoluzioni parlamentari
Il Dpef - esaminato da ciascuna delle due Camere simultaneamente – si conclude con l’approvazione di una risoluzione che indica tra le altre cose:
Ø gli obiettivi in valore assoluto di:– Saldo netto da finanziare per l’anno t+1/t+3
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– Saldo netto da finanziare per l’anno t+1/t+3
Ø gli obiettivi in rapporto al PIL:– Indebitamento netto delle PA, per gli anni t+1/t+4
– Avanzo primario, per gli anni t+1/t+4
– Debito pubblico, per gli anni t+1/t+4
– fabbisogno di cassa del settore statale, per gli anni t+1/t+3
Il Dpef nelle regole interneIl Dpef nelle regole interne
Saldo obiettivo indicato dal DPEF nell’ambito
della programmazione di medio periodo
della politica fiscale) è vincolo:
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della politica fiscale) è vincolo:• per il Governo: nella predisposizione della
manovra annuale;• per il Parlamento: divieto di introdurre
emendamenti non compensati, pena inammissibilità
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