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Legislazione e normativa scolastica. Organizzazione dei servizi educativi e di istruzione. Soggetti, ruoli, funzioni nel sistema nazionale dell’istruzione
CONCORSO DOCENTI
CORSO DI ORIENTAMENTO ALLA PROVA SCRITTA
Oliviero Franco Milano, aprile 2016
Oliviero Franco
Cost. art. 97
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione
Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge
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La P.A. nella Costituzione
Oliviero Franco
gerarchia
autoritarietà
esecutorietà
accentramento
segretezza degli atti
responsabilità min/le
3
Struttura amministrativa dello Stato fino agli anni ‘80
Modello adatto
al soddisfacimento
di bisogni della
collettività,
letti unilateralmente
dalla PA,
più che a sostenere
le politiche di sviluppo
della comunità
così come emergenti
e rappresentati da essa
Oliviero Franco
accessibilità totale di tutte le informazioni concernenti l'organizzazione, gli andamenti gestionali, l'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali e dei risultati, l'attività di misurazione e valutazione, per consentire forme diffuse di controllo interno ed esterno
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Principi introdotti dalla legge n°241/90
Trasparenza
Oliviero Franco
Diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi
Interessati sono i soggetti privati che hanno un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso
Contro-interessati sono i soggetti che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza
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Principi introdotti dalla legge n°241/90
Accesso agli atti
Oliviero Franco
del cittadino all'iter di formazione di un atto o a un procedimento amministrativo rilevante per la sua sfera di interessi:
informazione di avvio del procedimento
designazione del responsabile del procedimento
possibilità di interagire con la PA prima che provveda
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Principi introdotti dalla legge n°241/90
Partecipazione
Oliviero Franco
separazione fra compiti di direzione politica e gestione amministrativa
ridefinizione del ruolo e delle funzioni dei dirigenti
riconduzione dei rapporti di lavoro pubblico alla disciplina del diritto civile
affidamento al giudice ordinario delle controversie di lavoro nell’impiego pubblico
7
Principi introdotti dalla legge n°421/92
Oliviero Franco
indirizzo
controllo e verifica dei risultati
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La P.A. nella riforma degli anni ‘90
Livello politico
Distinzione fra:
organizzazione
gestione
Livello amministrativo
Oliviero Franco
provvedimento: atto unilaterale imperativo emanato da una pubblica autorità nell’esercizio di potestà pubbliche)
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Evoluzione del modello di P.A.
da un modello burocratico di amministrazione
accordo: strumento per realizzare sia le finalità private sia le finalità pubbliche, al fine di comporre interessi complessi e tra loro In conflitto
a un modello partecipativo di amministrazione
Ponendo comunque al centro la finalità di realizzazione del pubblico interesse
Oliviero Franco 10
Principi ispiratori dell’azione della P.A.
Il principio del buon andamento esige che l’azione amministrativa si svolga secondo criteri di efficacia e di efficienza
L’efficienza della pubblica amministrazione è data dal rapporto tra i risultati dall’azione amministrativa e la quantità delle risorse impiegate
L’efficacia dell’azione amministrativa riguarda la capacità di conseguire gli obiettivi previsti
Sono due parametri distinti e non sempre tra loro coerenti
Oliviero Franco 11
Principi ispiratori dell’azione della P.A.
Il rispetto di questi indicatori di qualità ha il fine di garantire al cittadino il soddisfacimento di interessi meritevoli di tutela (sicurezza, giustizia, salute, istruzione…), almeno ad un livello essenziale perseguibile con azioni efficaci e contestualizzate, espressione di autonomia decisionale e di discrezionalità dei pubblici poteri
Oliviero Franco 12
Ripartizione delle sfere di potestà
L. cost. n° 3/2001 (riforma titolo V Cost.: artt. 114-133)
potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di “...norme generali sull’istruzione …”
competenza plurima in materia di “… livelli essenziali di prestazioni concernenti diritti civili …”
potestà normativa concorrente in materia di “… istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche …”
Oliviero Franco 13
Ripartizione delle sfere di potestà
L. n° 3/2001 riconosce alle Regioni
potestà legislativa concorrente in materia di “istruzione” (cioè di dettaglio, da esercitare nel rispetto delle “norme generali” e dei “livelli essenziali”)
potestà esclusiva in materia di “istruzione e formazione professionale”
Oliviero Franco
Le autonomie
La legge n° 59/97 estende il principio delle “autonomie”
L’istituzione scolastica è un’ “autonomia funzionale”
Il successivo D. lgs. n° 80/98 definisce la dirigenza come “figura organizzatoria”, non più semplice “qualifica professionale”, riconoscendo così un ruolo decisivo nella realizzazione del servizio pubblico e nel soddisfacimento di interessi della comunità, specifici dei diversi settori
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Oliviero Franco
Indirizzo politico
Art. 4 D. lgs. n° 165/01
Gli organi di governo:
esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo
definiscono gli obiettivi ed i programmi da attuare
verificano la rispondenza dei risultati dell'attività
amministrativa e della gestione agli indirizzi diramati
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Oliviero Franco
Indirizzo amministrativo
Art. 4 D. lgs. n° 165/01
Ai dirigenti spetta:
l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno
la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane e strumentali, e di controllo
Essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati
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Oliviero Franco
Competenze esclusive dello Stato
L'art. 117 della Costituzione attribuisce allo Stato la competenza legislativa esclusiva:
- norme generali dell'istruzione
- determinazione dei livelli essenziali di prestazione che devono essere assicurati dalle Regioni in materia di istruzione e formazione professionale)
- Regioni a statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano hanno un maggior grado di autonomia.
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Oliviero Franco
Competenze esclusive delle Regioni
Art. 117 Cost. attribuisce alle Regioni:
- la competenza legislativa esclusiva sul sistema di istruzione e formazione professionale, nel rispetto dei livelli essenziali di prestazione, stabiliti dallo Stato e fatti salvi i compiti di raccordo con l'Unione europea (il recepimento delle direttive avviene con legge nazionale)
- l’obbligo di garantire livelli essenziali di prestazione da garantire standard formativi minimi (durata dei corsi, validità nazionale delle certificazioni, rispetto dei criteri nazionali di accreditamento dei soggetti che erogano i corsi)
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Oliviero Franco
Competenze concorrenti
tra Stato e Regioni Lo Stato e le Regioni, in materia di istruzione scolastica,
hanno competenza legislativa concorrente:
- lo Stato stabilisce i principi generali (durata e tipologia dei corsi, esami e certificazioni, valore legale dei titoli, obiettivi di apprendimento, crediti, ..)
- le Regioni l'organizzazione sul territorio
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Oliviero Franco
Conferenza Stato-Regioni
La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano opera nell’ambito della comunità nazionale per favorire l’armonizzazione degli interventi e la cooperazione tra l’attività dello Stato e quella delle Regioni e delle Province Autonome.
E’ sede di negoziazione politica tra le amministrazioni centrali e il sistema delle autonomie regionali.
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Oliviero Franco
Compiti della Conferenza
La conferenza Stato – Regioni – Autonomie:
• è la sede dove il Governo conosce l’orientamento delle Autonomie sui più importanti atti amministrativi e normativi di interesse territoriale;
• ha l’obiettivo di realizzare una leale collaborazione tra amministrazioni centrali e regionali;
• si riunisce per la trattazione delle linee di politica comunitaria che coinvolgono gli interessi delle comunità regionali e provinciali.
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Oliviero Franco
La scuola nella Costituzione
La Costituzione della Repubblica italiana dedica alcuni articoli all’istruzione e ad alcuni diritti della persona e delle comunità, variamente riconducibili all’educazione e all’istruzione.
Essa considera la formazione uno dei fini di benessere perseguiti dallo Stato, sia indirettamente sia direttamente, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e per promuovere il benessere dei gruppi intermedi e della collettività sociale.
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Oliviero Franco
Art 2 Cost
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
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Oliviero Franco
Art. 3 Cost.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla Legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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Oliviero Franco
Art. 5 Cost.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali;
attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo;
adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
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Oliviero Franco
Art. 9 Cost.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della Nazione.
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Oliviero Franco
Art. 30 Cost.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nel caso di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
…
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Oliviero Franco
Art. 33 Cost.
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è
l’insegnamento.
…
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Oliviero Franco
Art. 33 Cost. …
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La Legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali, che chiedono la parità deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
…
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Oliviero Franco
Art. 33 Cost
…
È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
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Oliviero Franco
Art. 34 Cost.
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
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Oliviero Franco
Art. 38 Cost.
Gli inabili e i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
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Oliviero Franco
Anni ‘70: crisi dei modelli Stato – apparato:
esprime una visione organizzativa, centralistica, caratterizzata da poteri esercitati per funzioni di pubblico interesse
Stato – comunità:
esprime la dimensione comunitaria di singoli e gruppi che animano la società, ne esprimono gli interessi vitali e culturali, si organizzano e danno forza e carattere alla vita sociale
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Oliviero Franco
Un’autorevole visione tecnica
Stato “comunità”: indica il popolo localizzato in un territorio e organizzato politicamente
Stato “apparato”: indica l’insieme delle strutture politiche che esercitano i poteri sovrani
Stato “ordinamento”: indica l’insieme delle organizzazioni pubbliche sia centrali che decentrate
Stato “ente”: indica l’organizzazione pubblica centrale (G. Zagrebelsky)
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Oliviero Franco
Dal centralismo alla poliarchia
STATO
STATO REGIONI
e EELL
IISS FAMIGLIE
PROGETTUALITA’
ESECUTIVITA’
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Oliviero Franco
Uno scenario nuovo …
NUOVO TITOLO V
L 3/01
l. 59/97 e DPR 275/99 (autonomia)
Dalla l. 53/03 (riforma Moratti)
alla l. 107/15 (Buona Scuola)
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Oliviero Franco
Con i principi sanciti dalla Costituzione il sistema scolastico si trasforma da sistema selettivo e meritocratico in un sistema formativo policentrico. La sua cellula fondamentale è la singola istituzione scolastica, entità dotata di personalità giuridica e di autonomia organizzativa.
Nasce così una scuola aperta, orientata a soddisfare il diritto all’educazione e alla formazione dei cittadini, quale prerequisito per lo svolgimento della cittadinanza attiva e responsabile.
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Evoluzione del sistema scolastico
Oliviero Franco
Il sistema scolastico italiano Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – M.I.U.R. - si articola:
a livello centrale in:
Dipartimento per la programmazione ministeriale e per la gestione ministeriale del bilancio, delle risorse umane e dell’informazione
Dipartimento per l'istruzione
Dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca
a livello periferico in Uffici scolastici regionali
Gli Uffici scolastici regionali costituiscono un autonomo centro di responsabilità amministrativa, attuano le disposizioni dei Dipartimenti e svolgono il ruolo di diretto supporto e consulenza alle singole scuole e sono articolati in Uffici scolastici territoriali
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Oliviero Franco
Il sistema scolastico italiano
Il sistema formativo italiano è oggetto di un ampio processo di ristrutturazione, non ancora del tutto concluso, in cui hanno operato contemporaneamente due principi riformatori:
il principio di sussidiarietà, un ampio decentramento amministrativo che ha fatta salva l'autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche
la coerenza con gli orientamenti europei, miglioramento del livello formativo generale mediante l'innalzamento dei tassi di partecipazione alle attività di formazione nella prospettiva della lifelong-learning
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Oliviero Franco
Sistema pubblico d’istruzione
• Legge n. 62 del 10.03.2000: Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione. (G.U. 21.03.2000, n. 67). [modificato da: L. 23.12.2000, n. 388; d.l. 7.9.2007, n. 147, conv. con modif. da L. 25.10.2007, n. 176.]
• C.M. n. 31 del 18.03.2003:Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della Legge 10 marzo 2000, n. 62, in materia di parità scolastica.
È un Sistema pubblico nazionale
Comprende con pari dignità le scuole statali e le scuole paritarie, degli
enti locali, di enti privati o di privati
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Oliviero Franco
Democrazia scolastica
Il difficile passaggio dalla scuola di Stato:
- centralistica
- uniforme
- autoritaria
- selettiva
- burocratizzata
…
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Oliviero Franco
Democrazia scolastica
… alla scuola della comunità:
- partecipativa
- democratica
- flessibile
- promozionale
- orientata al successo
- garante del diritto di ciascuno
- …
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Oliviero Franco
Organi collegiali scolastici
Organi collegiali come insiemi organizzati, costituiti da componenti caratterizzate da particolari competenze e/o volute a rappresentanza di interessi meritevoli di tutela
Esprimono un particolare ‘mandato sociale’ e una visione partecipativa diffusa, a garanzia del buon funzionamento delle strutture di servizio
La legge individua le finalità, la composizione e le regole di funzionamento
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Oliviero Franco
Consigli di classe e di interclasse
I Consigli di classe (secondaria di 1° e 2° grado), di interclasse (primaria) intersezione (infanzia)
Composizione democratica per:
• proposte per l’attività educativa e didattica, la sperimentazione
• facilitazione della partecipazione sociale
• programmazione, valutazione e sperimentazione
Composizione tecnica per:
• coordinamento didattico e rapporti interdisciplinari
• valutazione periodica e finale degli alunni
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Oliviero Franco
Collegio dei docenti
Organo ‘tecnico’, posto a garanzia dell’autonomia delle scelte in materia educativa e didattica
Composto da tutti i docenti in servizio nella scuola e presieduto dal DS
Titolare delle decisioni salienti in materia di progettazione e di flessibilizzazione delle attività formative, ma anche per potere di verifica e di valutazione
E’ organo di garanzia della libertà di insegnamento
Forma il Piano triennale dell’offerta formativa
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Oliviero Franco
Consiglio d’istituto
E’ organo ‘politico’ di rappresentanza degli interessi coinvolti nella vicenda educativa
Equicomposto da rappresentanti degli interessi della comunità (genitori e studenti) e da rappresentanti del corpo professionale
Presieduto da un rappresentante dei genitori
Titolare della programmazione organizzativa, gestionale e finanziaria.
Approva il Piano triennale dell’offerta formativa
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Oliviero Franco
Gli equilibri decisionali
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Dirigente scolastico
Consiglio di Istituto
Collegio docenti
Consiglio di classe
Giunta esecutiva
Area delle relazioni equiordinate
Consiglio di Istituto
Area delle relazioni gerarchiche
Direttore S.G.A A.T.A
Oliviero Franco
Il nuovo assetto degli equilibri decisionali
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L’autonomia scolastica e la ridefinizione del ruolo dirigenziale ex D. Lgs. 165/2001, comportano una ridefinizione degli equilibri decisionali nella scuola, ancor oggi in corso.
Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 3
Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa, per un triennio.
Il Piano:
•è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
•esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa
•è espressione dell’autonomia delle II.SS.
Il piano è approvato dal Consiglio di Istituto.
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Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 4 – autonomia didattica (1/4)
1.Le istituzioni scolastiche …
- concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni
- riconoscono e valorizzano le diversità
- promuovono le potenzialità di ciascuno
- adottano tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.
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Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 4 – autonomia didattica (2/4)
2. Le istituzioni scolastiche :
- regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni
- possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune :
– l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;
– la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria
– l'attivazione di percorsi didattici individualizzati
– l'articolazione modulare di gruppi di alunni
– l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari
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Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 4 – autonomia didattica (3/4)
3.Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati … percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività nonché insegnamenti in lingua straniera
4.Nell'esercizio della autonomia didattica le istituzioni scolastiche
- assicurano iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative assunte dagli enti locali
- individuano modalità e criteri di valutazione degli alunni per la valutazione periodica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati
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Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 4 – autonomia didattica (4/4)
5. La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative
6. I criteri per il riconoscimento dei crediti e per il recupero dei debiti scolastici riferiti ai percorsi dei singoli alunni sono individuati avuto riguardo agli obiettivi specifici di apprendimento e tenuto conto della necessità di facilitare i passaggi tra diversi tipi e indirizzi di studio, di favorire l'integrazione tra sistemi formativi, di agevolare le uscite e i rientri tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro.
7. Il riconoscimento reciproco dei crediti tra diversi sistemi formativi e la relativa certificazione sono effettuati ai sensi del'articolo 17 della legge 24 giugno 1997 n. 196, fermo restando il valore legale dei titoli di studio previsti dall'attuale ordinamento.
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Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 5 – autonomia organizzativa
1.Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa.
2. (adattamenti del calendario scolastico)
3.L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, Le modalità di impiego dei docenti possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel PTOF.
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Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 6 – autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:
– la progettazione formativa e la ricerca valutativa;
– la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;
– l'innovazione metodologica e disciplinare;
– la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi;
– la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola;
– gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
– l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale.
2. …
3. …collegamenti con … università e ad altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca.
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Oliviero Franco
D.P.R. 275/99 art. 16 – Coordinamento delle competenze
1.Gli organi collegiali della scuola garantiscono l'efficacia dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro delle norme che ne definiscono competenze e composizione.
2.Il dirigente scolastico esercita le funzioni di cui al decreto legislativo 6 marzo 1998, n. 59, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali.
3.I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell'attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento.
4.Il responsabile amministrativo assume funzioni di direzione dei servizi di segreteria nel quadro dell'unità di conduzione affidata al dirigente scolastico.
5.Il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell'autonomia assumendo le rispettive responsabilità
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Oliviero Franco
Competenze Collegio ex D.P.R. 275/99
Il Piano triennale dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti.
L’approvazione del piano è riservata al Consiglio di Istituto, in quanto organo politico “di indirizzo”, caratterizzato perciò dal contemperamento degli interessi.
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Oliviero Franco
Una caratteristica fondamentale del PTOF è la pluriennalità
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Azione annuale
Verifica stabilità dell’impianto dell’offerta formativa
Verifica area progettuale e attualizzazione
Azione pluriennale
Adeguamento/modifica annuale della struttura del PTOF a seguito di: innovazioni normative attività di ricerca sperimentazione e sviluppo
Oliviero Franco
Una caratteristica fondamentale del POF è la pluriennalità
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Funzionamento didattico generale
Schede progetto
Programma annuale
PTOF pluriennale
Piano annuale
Oliviero Franco
P.T.O.F. e Programma Annuale - due documenti correlati, ma distinti
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Il Programma annuale rappresenta l’evidenziazione contabile della gestione di ciascuna istituzione scolastica
Il Piano dell’offerta formativa si riferisce esclusivamente all’offerta formativa
Oliviero Franco
Funzione docente: normativa di riferimento
1. Testo Unico: funzione docente
2. CCNL 2006-2009: funzione docente, profilo professionale docente e attività funzionali insegnamento
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Oliviero Franco
Fonti normative della funzione docente – D. Lgs. 297/94
Art. 395 - Funzione docente
1. La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell'attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità
2. I docenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre a svolgere il loro normale orario di insegnamento, espletano le altre attività connesse con la funzione docente, tenuto conto dei rapporti inerenti alla natura dell'attività didattica e della partecipazione al governo della comunità scolastica. In particolare essi:
– curano il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi;
– partecipano alle riunioni degli organi collegiali di cui fanno parte;
– partecipano alla realizzazione delle iniziative educative della scuola, deliberate dai competenti organi;
– curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi;
– partecipano ai lavori delle commissioni di esame e di concorso di cui siano stati nominati componenti
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Oliviero Franco
Fonti normative della funzione docente
Art. 1 - Formazione della personalità degli alunni e libertà di insegnamento
1. Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dal presente testo unico, ai docenti è garantita la libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente.
2. L'esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni
3. E' garantita l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca
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Testo unico, D. Lgs. n. 297/94
Oliviero Franco
Fonti normative della funzione docente
Art. 2 - Tutela della libertà di coscienza degli alunni e diritto allo studio
1. L'azione di promozione di cui all'articolo 1 è attuata nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni.
2. A favore degli alunni sono attuate iniziative dirette a garantire il diritto allo studio.
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Testo unico, D. Lgs. n. 297/94
Oliviero Franco
CCNL 2006-2009
Art. 26 – Funzione docente
• Realizza il processo di insegnamento - apprendimento per promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici
• Si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti
• In attuazione dell’autonomia, nelle attività collegiali elaborano, attuano e verificano per gli aspetti pedagogico-educativi il POF adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto … anche al fine del raggiungimento di condivisi obiettivi qualitativi di apprendimento in ciascuna classe e nelle diverse discipline
• Dei relativi risultati saranno informate le famiglie secondo le modalità decise dal Collegio Docenti
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Oliviero Franco
CCNL 2006-2009
Art. 27 – Profilo professionale docente
• E’ costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, tra loro correlate ed interagenti
• I contenuti della prestazione professionale si definiscono nel quadro degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi del piano dell’offerta formativa
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Oliviero Franco
Responsabilità extracontrattuale: la responsabilità per omessa vigilanza
Art. 2047 c.c.
“In caso di danno cagionato da persone incapace di intendere e di volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell’incapace, salvo che si provi di non aver potuto impedire il fatto.”
Art. 2048 c.c.
“ I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto.”
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Oliviero Franco
La responsabilità dei genitori e dei tutori
Si tratta di illecito legato a una cattiva vigilanza o all'avere male impartito la dovuta educazione (culpa in educando e/o in vigilando).
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Art. 2048 c.c. non aver potuto impedire il fatto illecito
commesso dal figlio minore - capace di
intendere e di volere -
Prova liberatoria
Oliviero Franco
La responsabilità di vigilanza dei docenti e del dirigente
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il danno che il minore arreca a terzi
Responsabilità del docente
la lesione che il minore arreca a sé stesso
Oliviero Franco
La responsabilità: limiti (art. 61 Legge 312/80 e art. 574 D. Lgs. 297/94)
La responsabilità patrimoniale del personale direttivo, docente, educativo e non docente della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica dello Stato e delle istituzioni educative statali per danni arrecati direttamente all'amministrazione in connessione a comportamenti degli alunni è limitata ai soli casi di dolo o colpa grave nell'esercizio della vigilanza sugli alunni stessi
La limitazione di cui al comma precedente si applica anche alla responsabilità del predetto personale verso l'amministrazione che risarcisca il terzo dei danni subiti per comportamenti degli alunni sottoposti alla vigilanza. Salvo rivalsa nei casi di dolo o colpa grave, l'amministrazione si surroga al personale medesimo nelle responsabilità civili derivanti da azioni giudiziarie promosse da terzi
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Oliviero Franco
Trasparenza degli atti
Ai sensi della Legge 241/1990, gli aventi titolo possono chiedere copia degli atti riguardanti se stessi o i figli minori. Esempi di atti:
•verbali dei Consigli di classe
•registri docenti
•verifiche scritte e griglie di valutazione.
La mancata corretta compilazione, può innanzitutto comportare responsabilità amministrativa e disciplinare
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Oliviero Franco
Trasparenza: la tenuta dei registri
«Il registro di classe ha natura giuridica di atto pubblico in quanto posto in essere dal docente nell’esercizio della sua pubblica funzione, come ripetutamente affermato anche da sentenze della Cassazione.
Si rimarca inoltre la necessità della corretta compilazione anche del registro personale del docente che completa la documentazione dell’attività svolta dalla classe con la documentazione dell’attività del docente stesso e facilita lo svolgimento del lavoro del consiglio di classe; anche questa attività fa quindi parte dei doveri dell’insegnante e il non ottemperarvi può costituire fattispecie di responsabilità disciplinare.
Occorre pertanto prestare la massima cura ad entrambi i registri (che dovranno essere compilati a penna), fra l’altro: <…>
–riportando sempre fedelmente gli argomenti spiegati
–firmando in corrispondenza delle ore di lezione ed indicando anche la materia svolta
–registrando con grafia chiara i cognomi degli studenti assenti
–registrando con precisione l’assenza degli studenti nelle giornate ed ore delle lezioni relative a ciascun insegnante
–registrando con precisione l’ora di entrata dello studente già segnalato assente;
–registrando con precisione l’ora di uscita anticipata dello studente già segnalato presente;
–riportando il numero delle ore effettuate, gli argomenti trattati, i voti assegnati, distinguendo quelli orali da quelli scritti e da altri assegnati a prove comunque corrette e classificate.»
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Nota dell’Ufficio Scolastico Regionale E-R, ( prot. 1178 del 27/01/2006)
Oliviero Franco
Privacy
D. Lgs.196/2003“Codice in materia di protezione dei dati personali.”
Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano. Tutti coloro che, per lo svolgimento della propria attività lavorativa, vengono a conoscenza di dati personali devono necessariamente essere designati come incaricati. L’incarico non può essere rifiutato.
Il DPR 184/2006 specifica le modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi
Il DM 305/2006 identifica i dati sensibili e giudiziari e le operazioni di trattamento del MIUR e delle istituzioni scolastiche
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Oliviero Franco
Finalità
• Ruolo centrale della scuola nelle società̀ della conoscenza
• Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze
• Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali
• Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica
• Modello di scuola aperta
• Diritto allo studio
• Pari opportunità̀ di successo formativo e di istruzione permanente
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Strumenti
• Alternanza scuola - lavoro
• Impresa formativa simulata
• Sistema duale
• Istituti tecnici superiori (istruz. terziaria non accademica)
• Piano straordinario assunzioni
• Organico dell’autonomia
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Strumenti
• Piano triennale dell’offerta formativa inclusivo di
- rapporto di autovalutazione
- piano di miglioramento
• Didattica laboratoriale (laboratori territoriali per l’occupabilità)
• Piano nazionale scuola digitale
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Linee d’azione
• Competenze linguistiche, anche con CLIL
• Competenze scientifiche e logico-matematiche
• Competenze musicali e artistiche, anche attive
• Cittadinanza attiva e democratica, solidarietà, auto-imprenditorialità
• Sostenibilità ambientale e territorio
• Competenze nei nuovi linguaggi e nelle loro tecniche
• Ed. motoria e a stile di vita sano, ed. alimentare
• Competenze digitali, pensiero computazionale, uso consapevole dei social network
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Linee d’azione
• Apertura al territorio
• Potenziamento orario apertura scuola
• Diminuzione numero alunni per classe
• Valorizzazione percorsi individualizzati
• Premialità e merito
• Italiano L2
• Sviluppo attività di orientamento
• Contrasto dispersione, bullismo e cyberbullismo
• Inclusione e attenzione BES
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Ruolo D.S. ridefinito
• Garanzia di efficace/efficiente gestione delle risorse
• Responsabilità dei risultati del servizio
• Valorizzazione delle risorse umane
• Incarichi triennali ai docenti secondo POF
• Valutazione del DS per capacità di: – direzione
– gestione
– miglioramento
– valorizzazione
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Altre misure
• Potenziamento INVALSI per – rilevazioni nazionali e internazionali
– sostegno autovalutazione scuole
– visite valutazione alle scuole
• Open data: pubblicità, trasparenza, disponibilità di accessi
• School bonus: credito d’imposta per donazioni a scuole per – costruzione nuove strutture
– manutenzione edifici scolastici
– interventi per occupabilità studenti
• Detrazioni spese d’istruzione (19% per max 400 euro)
• Carta per l’aggiornamento
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… e ancora …
• Piano di costruzione di scuole innovative per – concezione architettonica
– impiantistica
– tecnologie
– efficienza energetica
– sicurezza strutturale e antisismica
– innovatività e modularità ambienti di apprendimento
– fruibilità da parte del territorio
• Messa in sicurezza e valorizzazione patrimonio edilizio scolastico (8 x 1000)
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Deleghe
• Riordino normativo sul sistema nazionale di istruzione e formazione
• Riordino della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti nella scuola secondaria
• Promozione e inclusione scolastica degli studenti con disabilità
• Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale e raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale
• Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni
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Deleghe
• Effettività del diritto allo studio, potenziamento della carta dello studente
• Promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio artistico-culturale
• Revisione e riordino della normativa in materia di istituzioni e iniziative scolastiche italiane all’estero
• Adeguamento in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti, nonché́ degli esami di Stato
Esercizio della delega senza parere del CSPI
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