laboratorio per docenti neoassunti · 2. una più ampia fase di lavoro di gruppo e confronto su...

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Laboratorio per Docenti neoassunti

“Valutazione degli apprendimenti e

valutazione di sistema»

1

Il Laboratorio Il laboratorio avrà la durata di 4 ore e sarà improntato alla laboratorialità e al confronto professionale. L‟incontro formativo sarà costituito da: 1. una fase frontale di confronto e approfondimento

delle tematiche professionali 2. una più ampia fase di lavoro di gruppo e

confronto su prassi didattiche, concretamente applicabili nella didattica di ogni ordine scolastico.

Elaborato individuale o di gruppo

Al termine dell’incontro, i docenti neo-assunti dovranno

redigere un elaborato individuale o di gruppo che

attesti l’acquisizione di competenze professionali di

rielaborazione ed applicazione pratica, nell’attività

docente, delle tematiche affrontate durante il laboratorio

formativo.

Elaborato individuale o di gruppo

L’elaborato/ traccia programmatica, presentata dal

singolo corsista o dal gruppo, dovrà esplicitare,

chiaramente, la messa in pratica di quanto appreso,

in termini di:

1. gestione dei tempi,

2. modalità di conduzione delle attività,

3. risultati attesi.

Il formatore validerà gli elaborati che dovranno essergli trasmessi, entro dieci giorni, dalla conclusione del laboratorio.

Il Sistema Nazionale di Valutazione

SNV

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Il Sistema Nazionale di Valutazione

e le Nuove Forme di governance

della Scuola dell’Autonomia

Che cos'è il Sistema nazionale di valutazione (SNV)?

Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) è partito nell‟a.s. 2014/2015 e costituisce una risorsa strategica per: •orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e sociale del Paese; •favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche; •valutare l‟efficienza e l‟efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.

Strumenti messi a punto in seguito al D.P.R. 80

Il Sistema nazionale di valutazione si sviluppa attraverso

un percorso, mirato a far riflettere le scuole sui propri punti di debolezza e di forza, per migliorare i risultati degli studenti, prevedendo tre fasi:

•Autovalutazione;

•Miglioramento;

•Rendicontazione sociale (Direttiva 11/2014).

Lo scopo dell’ autovalutazione di istituto è:

IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL‟OFFERTA FORMATIVA E DEGLI APPRENDIMENTI:

Lo strumento: l’autovalutazione; Il fine: il miglioramento.

Lo scopo dell’ autovalutazione di istituto

Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)

Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli

apprendimenti, il SNV valuta l'efficienza e l'efficacia del

sistema educativo di istruzione e formazione.

Il SNV si sviluppa su tre dimensioni:

1. la valutazione delle istituzioni scolastiche

2. la valutazione della dirigenza scolastica

3. la valorizzazione del merito professionale dei

docenti.

La nascita dell’SNV Con la nascita del SNV alle scuole e‟ stato chiesto di scegliere gli obiettivi strategici per il loro miglioramento, alla luce dei risultati dell‟autovalutazione.

La nascita dell’SNV Lo scopo della ricerca è sperimentare strumenti e protocolli che possano favorire un processo efficace di progettazione e realizzazione degli interventi di miglioramento, nel quadro dei modelli nazionali ed internazionale di “school improvement” e “school effectiveness” .

Quale valutazione? La valutazione e‟ finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta ̀ formativa e degli apprendimenti ed e‟, particolarmente, indirizzata: •alla riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico; •alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti;

Quale valutazione? La valutazione e‟ indirizzata: •al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; •alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro.

• No alle classifiche o alle graduatorie di scuole «virtuose» e scuole che «arrancano»;

• No alle agenzie di rating per assegnare AA+ a questa scuola e BBB– a quell‟altra;

• No alla competizione di scuole per accaparrarsi finanziamenti;

• No alla premialità per i singoli operatori della scuola.

• Sì alla scuola che producendo valore pubblico, deve continuamente migliorarsi.

Il vero scopo dell’ autovalutazione di istituto

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EXCURSUS STORICO

Cornice di riferimento Dall‟applicazione del Regolamento del D.P.R. 275/1999, che ha conferito alle singole istituzioni scolastiche “personalità giuridica” e ampi spazi di autonomia organizzativa, didattica, di ricerca e innovazione, alla Legge 107 del 13 luglio 2015 e al sistema di scuole autonome, in rete sul territorio, attraverso un processo di ripensamento dell‟idea e della pratica di autonomia scolastica.

Più autonomia più valutazione

Prima del 2000, la scuola era mera esecutrice di procedure stabilite dall’alto, per cui la valutazione del suo operato era sostanzialmente

un controllo di regolarità

amministrativa

La legge Bassanini n. 59 del 1997 La legge Bassanini n. 59 del 1997 sul decentramento amministrativo (poi confermata costantemente dalla successiva produzione normativa), nello stesso articolo 21 in cui ha istituito l‟autonomia scolastica, ha previsto: “l‟obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione: 1. della produttività scolastica e 2. del raggiungimento degli obiettivi”.

Dal 2000 le cose sono cambiate….

Dal 2000 le cose sono cambiate, a causa di:

1. quadro dell‟autonomia e della sussidiarietà,

2. riferimento alle comunità locali,

3. responsabilizzazione nelle scelte,

4. valorizzazione dell‟organizzazione

tutti strumenti per la creazione di valore educativo

che hanno tracciato il solco verso l‟ autovalutazione

delle scuole.

Legge 10 del 26/2/2011

La legge 10 del 26/2/2011, Conversione in legge del DL 225 del 29/12/2010 “milleproroghe”, ha definito, in modo sintetico, il Sistema Nazionale di Valutazione.

DPR 28 marzo 2013, n. 80

Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), in materia di istruzione e formazione.

Il quadro del D.P.R. 80/2013 e il Regolamento sull‟SNV del sistema educativo, hanno chiarito che è stata avviata una valutazione di sistema, in generale, e una valutazione delle istituzioni scolastiche, in particolare.

La Direttiva 11/2014 è stata ancora più esplicita e precisa, nel sottolineare che la valutazione deve servire:

• a ridurre dispersione e insuccesso;

• a ridurre le differenze tra scuole e aree geografiche;

• a migliorare le competenze di partenza degli studenti e a valorizzarne gli esiti a distanza.

Direttiva 11/2014

Numero

Fasi Attori

1.a AUTOVALUTAZIONE Tutte le scuole a.s. 2014/15

1.b VALUTAZIONE ESTERNA Circa 800 scuole all’anno

a.s. 2015/16

1.c AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Tutte le scuole

a.s. 2016/17

1.d RENDICONTAZIONE SOCIALE

2017/18 RINVIATA al 2018/19

Circolare Ministeriale 47 del 21/10/2014, prot. n. 6257 Trasmissione direttiva SNV

Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) a. s. 2014/15

Nell‟ a. s. 2014/15 Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono state chiamate a sviluppare un‟attività di analisi e di valutazione interna, partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV) elaborato, online, attraverso una piattaforma operativa unitaria.

Autovalutazione interna - Attori a. s. 2014/15

La gestione del processo di autovalutazione interna è stata affidata al dirigente scolastico e ad un‟Unità di Autovalutazione che, come proposto nella circolare n. 47/2014, e, fatta salva l‟autonomia delle istituzioni scolastiche, è stata costituita, preferibilmente, dal dirigente scolastico, dal docente referente della valutazione e da uno o più docenti con adeguata professionalità, individuati dal Collegio dei docenti.

Autovalutazione interna - Attori a. s. 2014/15

La composizione interna di ogni unità è stata, comunque, variamente articolata, a seconda del contesto di riferimento, della realtà scolastica e delle modalità di analisi che ogni singola scuola ha intrapreso. Il Dirigente scolastico, in qualità di rappresentante legale e di garante della gestione unitaria della scuola, è stato il diretto responsabile dei contenuti e dei dati inseriti nel Rapporto di autovalutazione.

Strumenti

Al fine di supportare tutto il procedimento di valutazione, è stato creato un portale sulla valutazione:

(http://www.istruzione.it/sistema_valutazione/documenti.html), con accesso anche dalla pagina “Istruzione” del sito istituzionale del Ministero. In tale portale è stata pubblicata tutta la normativa e la documentazione amministrativa di riferimento.

Strumenti

Il primo strumento operativo che le scuole hanno avuto a disposizione è stato il Questionario Scuola, predisposto dall‟INVALSI e diffuso attraverso l‟invio ad ogni dirigente scolastico di un link con il relativo codice di accesso.

Strumenti

I dati di questo questionario, inseriti direttamente dal dirigente scolastico, che se ne è assunto la responsabilità, hanno consentito di dettagliare ulteriormente i dati con riferimento al contesto e alle risorse e di specificare gli elementi di conoscenza concernenti i processi, intesi sia come pratiche educative e didattiche sia come pratiche gestionali e organizzative di ciascuna scuola.

Il Questionario Scuola

I Questionari Scuola hanno consentito all‟INVALSI di elaborare i dati e di restituirli, tramite la piattaforma informatica, alle istituzioni scolastiche con valori di riferimento esterni (benchmark). Ogni singola scuola ha, così, potuto confrontare la propria situazione con quella di altre istituzioni scolastiche, operanti in ambiti e contesti simili. Inoltre, il Miur ha aperto un‟apposita casella di posta elettronica(valutazionescuole@istruzione.it), per segnalazioni o richieste di informazioni.

Il RAV

Il RAV contiene 49 indicatori e oltre 100 descrittori numerici concreti, inquadrati dentro a quattro dimensioni:

1. Contesto, 2. Esiti, 3. Processi Educativi, 4. Processi Gestionali. Complessivamente, il RAV comprende

quindici aree, ciascuna delle quali costruita su 2-3 indicatori, con i relativi descrittori.

Il RAV

Contesto e Processi Educativi

• Le aree per il Contesto riguardavano popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche, materiali e professionali;

• Per i Processi Educativi si sono esaminati: curricolo, progettazione e valutazione degli studenti, il nostro ambiente di apprendimento, le pratiche di inclusione e differenziazione dei percorsi come le modalità dicontinuità e orientamento;

Il RAV Processi Gestionali

• Per i Processi Gestionali si sono valutate l‟organizzazione della scuola, la valorizzazione delle risorse umane, l‟integrazione con il territorio e i rapporti con le famiglie.

Il cuore del RAV

Il cuore del RAV sono state le aree degli Esiti degli studenti, misurati attraverso:

1. i classici risultati scolastici,

2. le prove standardizzate Invalsi, che hanno „pesato‟ per un quindicesimo,

3. le competenze-chiave e di cittadinanza,

4. i risultati a distanza, terminata la scuola.

Area “Ambiente di apprendimento”

Per ogni Area del RAV è presente una descrizione che ne delimita il perimetro

Nell‟area “Ambiente di apprendimento”, cinque indicatori, con i relativi quattordici descrittori numerici, hanno dato elementi materiali per l‟analisi. Se gli indicatori proposti nel RAV non sono stati sufficienti, si sono potuti integrare con indicatori di scuola, con i quali ogni Istituzione scolastica ha potuto dare valore alle proprie specificità.

Area “Ambiente di apprendimento”

Per l‟area “Ambiente di apprendimento” si è valutata la “capacità della scuola di creare un ambiente di apprendimento, idoneo allo sviluppo delle competenze degli studenti.

Area “Ambiente di apprendimento”

La cura dell‟ambiente di apprendimento ha riguardato sia la dimensione materiale e organizzativa (gestione degli spazi, delle attrezzature, degli orari e dei tempi), sia la dimensione didattica (diffusione di metodologie didattiche innovative), sia, infine, la dimensione relazionale (attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo e trasmissione di regole di comportamento condivise)”.

Rubrica di Valutazione

Infine, una Rubrica di Valutazione ha consentito alle scuole di formulare un giudizio, utilizzando una scala di possibili situazioni, da un livello 1 (molto critico) a un livello 7 (eccellente).

La rubrica, di tipo olistico, meno precisa ma più leggibile rispetto a quelle analitiche con la descrizione di quattro livelli dispari sui sette presenti, ha consentito alle scuole una collocazione intermedia tra due descrizioni considerate, solo in parte rispondenti alla propria realtà.

Rubrica di Valutazione

Non si è trattato dell‟attribuzione di un voto, ma di un posizionamento, brevemente argomentato in relazione agli altri dati esaminati e sempre riferiti a quella stessa scuola in quella determinata area. Le istituzioni scolastiche non si sono limitate alla semplice lettura dei valori numerici forniti dagli indicatori, ma sono entrate nella loro interpretazione e nella riflessione che ne è scaturita.

La Piattaforma unitaria

La piattaforma unitaria, a partire dal mese di aprile 2015 e con popolamenti automatici di dati successivi e progressivi, ha consentito alle scuole di :

• Avere a disposizione i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali di funzionamento, già in possesso del Ministero grazie alle ordinarie operazioni di rilevazione;

La piattaforma unitaria

• Usufruire dei dati informativi e statistici, già presenti a sistema e derivanti da banche dati, gestite da altri soggetti istituzionali (es. Istat, Ministero del Lavoro, Ministero dell‟Interno etc.);

• Inserire i dati richiesti dal Questionario scuola;

La piattaforma unitaria

• Avvalersi delle elaborazioni, in chiave comparativa, effettuate dall‟INVALSI, utilizzando i dati dei Questionari Scuola e consentendo così alle scuole di effettuare le opportune comparazioni;

• Inserire dati e informazioni integrative, collegati a propri specifici indicatori.

RAV Infanzia (Sperimentazione)

• Nell’anno scolastico 2018/19 oltre 1800 scuole dell’infanzia fra statali e non statali sono chiamate a iniziare la sperimentazione sul RAV Infanzia.

• L’INVALSI ha estratto 500 scuole campione (vai alla lista) che prenderanno parte alla sperimentazione. Oltre 1300 scuole si sono autocandidate.

RAV Infanzia (Sperimentazione)

• Il RAV Infanzia fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce la base per attivare un processo di riflessione e di autovalutazione, al fine di individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento.

RAV Infanzia (Sperimentazione)

• Il percorso di sperimentazione, iniziato a maggio-giugno 2018, con la conferma di adesione da parte delle scuole campione e con l’autocandidatura da parte delle altre scuole, sta proseguendo nel corso dell’a.s. 2018/19 e terminerà a giugno 2019.

• Alle scuole campione che seguiranno tutto il percorso, l'INVALSI riconoscerà un contributo lordo di 500 euro.

RAV Infanzia (Sperimentazione) Tutte le scuole che parteciperanno alla sperimentazione

compileranno 4 distinti questionari:

• Questionario DIRIGENTE SCOLASTICO / COORDINATORE ?

• Questionario SCUOLA ?

• Questionario DOCENTI

• Questionario GENITORI

RAV Infanzia (Sperimentazione)

• Dopo la compilazione dei questionari, l'INVALSI elaborerà i dati provenienti da tutte le scuole e selezionerà gli indicatori ritenuti più efficaci. Successivamente, l'INVALSI restituirà i dati alle singole scuole nella piattaforma RAV Infanzia.

• I dati conterranno le medie regionali e nazionali sugli indicatori individuati.

I 3 «soggetti» dell‟SNV Il sistema nazionale di valutazione delle scuole (definito dalla legge 10 del 26/2/2011, Conversione in legge del DL 225 del 29/12/2010 “milleproroghe”) e‟ composto da tre soggetti: 1. Invalsi 2. Indire 3. Contingente ispettivo

I 3 «soggetti» dell‟SNV •Invalsi: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione, che si occupa della valutazione degli apprendimenti degli studenti e partecipa alle indagini nazionali e internazionali in questo settore ; •Indire: Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, che fornisce un sostegno al miglioramento scolastico; •Contingente ispettivo, corpo ispettivo autonomo e indipendente, che valuta le scuole e i loro Dirigenti.

L‟INDIRE L‟INDIRE ha svolto e svolge delle funzioni centrali, per accompagnare la scuola nel processo di miglioramento, dalla progettazione, al monitoraggio fino alla valutazione. In modo particolare, l‟INDIRE fornisce il supporto alle istituzioni scolastiche nella definizione e attuazione dei piani di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti, autonomamente adottati dalle stesse.

A tale fine, l‟INDIRE: • cura il sostegno ai processi di innovazione centrati sulla diffusione e sull'utilizzo delle nuove tecnologie; • attiva coerenti progetti di ricerca, tesi al miglioramento della didattica; • realizza interventi di consulenza e di formazione in servizio del personale della scuola, anche sulla base di richieste specifiche delle istituzioni scolastiche.

L‟INDIRE L‟INDIRE ha messo a disposizione delle scuole strumenti e materiali utili al processo, proponendo: – un modello proposto da Indire del Piano di Miglioramento; – uno strumento online per la compilazione del Piano di Miglioramento, sulla base del modello Indire, che si e‟configurato come strumento di pianificazione, ma anche di gestione e documentazione del percorso di miglioramento.

L‟INDIRE L‟INDIRE ha messo a disposizione delle scuole : – un ambiente di autoformazione riservato ai Nuclei Interni di Valutazione il cui piano dell‟offerta formativa è continuamente aggiornato con materiali e risorse in risposta alle esigenze delle scuole nelle diverse fasi del percorso di miglioramento.

L‟INDIRE 2. Ha messo a disposizione delle scuole Consulenti esperti per il miglioramento (già formati nell’ambito della precedente sperimentazione VALeS), di cui e‟ disponibile l‟elenco completo. La scuola può accedere all‟elenco dei Consulenti per il miglioramento e visionarne il Curriculum Vitae, da http://miglioramento.indire.it/supportoscuole/istituti/

L‟INDIRE Le scuole che intendono avvalersi di questo strumento possono accedervi da questo indirizzo: http://miglioramento.indire.it/pdm previa iscrizione del Dirigente e/o dei docenti da abilitare alla scrittura del Piano di Miglioramento;

Concorrono all‟attività di valutazione: •la Conferenza per il coordinamento funzionale del SNV (Staff di supporto al SNV presso gli USR, Comitato Tecnico per il SNV presso il MIUR); •i Nuclei di valutazione esterna.

Il Piano di Miglioramento Il Piano di Miglioramento e‟ un documento di progettazione e di documentazione, che rimane “aperto” durante tutto il corso delle azioni attivate dalle scuole. Per realizzarlo, occorrono: • Ruolo centrale del Ds; •Partecipazione del DSGA e di componenti della comunità scolastica, ritenuti attori privilegiati (studenti, genitori). •Scelta di azioni piccole, ma concretamente realizzabili e condivisibili per la scuola.

La valutazione esterna

La valutazione esterna delle scuole, nella maggior parte dei Paesi europei, si basa su monitoraggio e miglioramento e i criteri vengono stabiliti a livello centrale in base a degli standard che definiscono “buona” una scuola.

Approccio in 3 tappe

Il processo è in gran parte basato su un approccio in 3 tappe: analisi preliminare, visite in loco e rendicontazione. La maggior parte dei Paesi rende pubblici i propri rapporti finali di valutazione esterna.

Comitato per la valutazione dei docenti

Il“Comitato per la valutazione dei docenti” è disciplinato dal comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, “Legge buona scuola”

Composizione del comitato

Il nuovo articolo 11, così come novellato dal comma 129, fissa:

(a) La composizione del comitato:

• Il Comitato è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso è previsto per i membri;

• dura in carica tre anni scolastici;

• è presieduto dal dirigente scolastico;

I Componenti

• I Componenti dell‟organo sono: tre docenti dell‟istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;

• a questi ultimi si aggiungono due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell‟infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;

• un componente esterno individuato dall‟ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

I Compiti del comitato

(b) I Compiti del comitato:

• individua i criteri per la valorizzazione dei docenti, i quali dovranno essere desunti sulla base di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell‟art.11;

• il comma 130 stabilisce che al termine del triennio 2016/2018 sarà cura degli uffici scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche, per il riconoscimento del merito dei docenti.

I Compiti del comitato

• Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico, nominato dal MIUR, predisporrà le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale.

Il Comitato esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo.

Parere sul superamento dell’ anno di prova

Per lo svolgimento di tale compito l‟organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell‟art. 11 e si integra con la partecipazione del docente, cui sono affidate le funzioni di tutor, il quale dovrà presentare un‟istruttoria;

Valutazione del servizio

in ultimo il comitato valuta il servizio di cui all‟art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell‟interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all‟art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto.

Bibliografia

• M. Giosi, Un problema urgente: la dispersione scolastica. Note sul caso-Finlandia, Articoli.

• G. Boffa, Uno studente su quattro bocciato per le troppe assenze,

http://www.blogitaliano.net/scuola-e istruzione/anno-scolastico-2015/scuola-studenti-bocciati-per-troppe-assenze.html • J. Ottaviani, In Italia uno studente su tre non

finisce le scuole superiori, Internazionale.

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