la rivista del lavoro€¦ · dal consiglio di amministrazione dell’enpacl in data 31 maggio...
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La Rivista del Lavoro Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale
N.342 0 1 8
11 settembre
Edizione di Roma
ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO Consiglio Provinciale di Roma
La Rivista del Lavoro Sommario
La rivista si compone di 34 pagine
APPUNTI DI LAVORO E NOTE DI STAMPA
Le novità della settimana
La redazione
Pag. 3
Il Lavoro in Gazzetta Lia Pesarin
Pag. 12
La settimana sui quotidiani Lia Pesarin
Pag. 14
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Permessi per disabili. Chiarimenti sulle regole di calcolo
Stefania Altieri
Pag. 23
Distacco UE. Cambiano le regole
Stefania Altieri
Pag. 28
Assegno di ricollocazione. Chiarimenti dell’Anpal Romina De Bellis
Pag. 31
INDICI
Indici della rivista con i link ipertestuali
N.34 2 0 1 8
11 settembre
Pag.3
La Rivista del Lavoro 34/2018
Presidente della Repubblica
Impresa sociale: come cambia la disciplina
Presidente della Repubblica
D. Lgs. n. 95 del 20 luglio 2018 2018
G.U. n. 185 del 10 agosto 2018
Sono state modificate le disposizioni che integrano e correggono il D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 112,
recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale, ai sensi dell'articolo 1, comma 7,
della Legge 6 giugno 2016, n. 106, con decorrenza 11 agosto 2018.
Tra le principali novità segnaliamo:
la proroga del termine entro il quale le imprese sociali costituite ante-riforma (20 luglio 2017)
devono adeguare il proprio statuto alle nuove disposizioni di legge: 20 gennaio 2019
(originariamente 20 luglio 2018);
la previsione di limiti nell’impiego di lavoratori molto svantaggiati e di volontari;
l’inserimento di una clausola di salvaguardia della normativa in tema di società cooperative.
Consiglio dei Ministri
In Gazzetta il decreto di raccordo tra la normativa italiana e il Gdpr
Consiglio dei Ministri
D. Lgs. n. 101 del 10 agosto 2018
G.U. n. 205 del 4 settembre 2018
E’ stato pubblicato in Gazzetta il decreto:
contenente le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del
regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, sulla
protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, la libera circolazione
di tali dati;
che abroga la Direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).
Enti previdenziali e fondi pensione aperti: nuove regole
Consiglio dei Ministri
Appunti di lavoro
La Redazione
Le Novità della Settimana
da lunedì 3 a domenica 9 settembre
Pag.4
La Rivista del Lavoro 34/2018
Comunicato n. 18 del 6 settembre 2018
In attuazione della Direttiva UE 2016/2341 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre
2016, è stato approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo con nuove regole in materia di
vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali. Il testo adegua la normativa nazionale in
materia di enti pensionistici professionali aziendali e sull’attività di vigilanza sugli stessi da parte
della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), prevedendo, tra l’altro, un esplicito divieto
degli enti pensionistici aziendali di svolgere attività ulteriori rispetto a quelle cui sono
istituzionalmente preposti. Inoltre, si elencano i soggetti autorizzati a costituire fondi pensione aperti
(banche, compagnie di assicurazione, società di intermediazione mobiliare e società di gestione del
risparmio) e si disciplinano i differenti regimi loro applicabili alle forme pensionistiche complementari.
In particolare viene richiesto che le forme pensionistiche complementari si dotino di un efficace
sistema di governo societario, con una struttura organizzativa trasparente e una informativa
completa agli aderenti e beneficiari, relativa ai diritti e obblighi delle parti coinvolte, alla
individuazione della migliore forma pensionistica e ad una consapevole assunzione dei rischi di
investimento, anche ai fini di facilitare l’attività transfrontaliera.
Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione
Consiglio dei ministri
Comunicato n. 18 del 6 settembre 2018
Si rende noto che è stato approvato un disegno di legge che introduce nuove misure per il contrasto
dei reati contro la pubblica amministrazione. La prima parte del testo, in particolare, apporta
modifiche alle norme che disciplinano la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle
società e de lle associazioni anche prive di personalità giuridica, ed è finalizzato a potenziare l’attività
di prevenzione, accertamento e repressione dei reati contro la pubblica amministrazione. In sintonia
con alcune raccomandazioni provenienti dal Gruppo di Stati contro la corruzione (Greco) e
dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il disegno di legge prevede:
l’innalzamento delle pene per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione, con il minimo della
pena che passa da uno a tre anni e il massimo da sei a otto anni di reclusione;
l’introduzione del divieto, per i condannati per reati di corruzione di contrattare con la pubblica
amministrazione (cosiddetto "Daspo per i corrotti") da un minimo di 5 fino a una interdizione a
vita, non revocabile per almeno 12 anni neppure in caso di riabilitazione;
la possibilità di utilizzare anche per i reati di corruzione la figura dell’Agente sotto copertura;
l’introduzione di sconti di pena e di una speciale clausola di non punibilità per chi denuncia
volontariamente e fornisce indicazioni utili per assicurare la prova del reato e individuare eventuali
responsabili;
la confisca dei beni anche nel caso di amnistia o prescrizione intervenuta in gradi successivi al
primo;
nuove norme in materia di trasparenza e controllo dei partiti e movimenti politici, volte a rendere
in ogni caso palese al pubblico e sempre tracciabile la provenienza di tutti i finanziamenti ai partit i
politici e altresì alle associazioni e fondazioni politiche nonché ad analoghi comitati e organismi
pluripersonali privati di qualsiasi natura e qualificazione.
Legge europea e legge di delegazione europea 2018
Consiglio dei ministri
Comunicato n. 18 del 6 settembre 2018
Si rende noto che sono stati approvati, in esame preliminare, due disegni di legge che recano,
rispettivamente:
delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione
europea (Legge di delegazione europea 2018);
disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione
europea (Legge europea 2018).
In particolare, la Legge di delegazione europea 2018 delega il governo all’attuazione di direttive
riguardanti:
i sistemi di risoluzione delle controversie fiscali nell’Unione europea;
l’imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni;
Pag.5
La Rivista del Lavoro 34/2018
lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale;
la prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo;
l’efficienza energetica e la prestazione energetica nell’edilizia.
Ministeri
Contratti leader: il Ministero cancella la nota
Ministero del Lavoro
Sito web
E’ stata cancellata dal sito internet istituzionale la Notizia del 20 giugno 2018 con la quale l’InL
rendeva noto che l’attività ispettiva per contrastare il fenomeno del dumping si sarebbe concentrata
nei confronti delle aziende che non applicano i contratti "leader" sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil ma i
contratti stipulati da OO.SS. che, nel settore, risultano comparativamente meno rappresentative
(Cisal, Confsal e altre sigle minoritarie).
L’argomento è stato approfondito nella Rivista n. 25/2018.
Siti istituzionali Ispettorato del Lavoro, Cliclavoro e Anpal sospesi l’8 settembre
Ministero del Lavoro
Comunicato web
Si rende noto che i portali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, di Cliclavoro e Anpal non saranno
disponibili dalle ore 9 alle 14 della giornata di sabato 8 settembre 2018. I servizi sui siti non saranno,
pertanto, disponibili fino al termine degli interventi. Per adempiere alla procedura telematica delle
dimissioni volontarie e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, durante il periodo del
disservizio si dovrà compilare il modello in autonomia e trasmetterlo, dalla propria case lla di posta
elettronica, a sdv@lavoro.gov.it allegando la copia del proprio documento di identità. I modelli privi
del documento non saranno considerati validi.
Ridotto il contributo di maternità per i consulenti del lavoro 2018
Ministero del Lavoro
Comunicato del 5 settembre 2018
G.U. n. 206 del 5 settembre 2018
E’ stato pubblicato in Gazzetta il comunicato con il quale il Ministero informa che è stata approvata,
ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D. Lgs. 30 giugno 1994, n. 509, la Delibera n. 76/2018 adottata
dal Consiglio di amministrazione dell’Enpacl in data 31 maggio 2018, riguardante la determinazione
del contributo di maternità per l’anno 2018, in misura pari a euro 67.00 pro-capite (nel 2017 era di
75 euro).
Risorse 2017 per l’istruzione e la formazione professionale
Ministero del Lavoro
Comunicato del 7 settembre 2018
Si rende noto che è stato registrato alla Corte dei Conti al n. 1-2964, in data 27 agosto 2018, il
Decreto Direttoriale del 31 luglio 2018, n. 10 con cui il Ministero del Lavoro ha provveduto alla
ripartizione delle risorse relative all’anno 2017, a valere sul Fondo sociale per occupazione e
formazione professionale nel sistema duale. Le risorse stanziate sono pari complessivamente a 112
milioni di euro. La ripartizione per ciascuna Regione e Provincia Autonoma è stabilita come segue:
Regione e P.A. autonome Risorse in euro
Piemonte 10.977.237
Valle d’Aosta 143.084
Lombardia 40.329.085
P.A. Bolzano 3.211.151
P. A. Trento 3.442.452
Veneto 13.943.121
Friuli Venezia Giulia 2.925.088
Pag.6
La Rivista del Lavoro 34/2018
Liguria 1.480.406
Emilia Romagna 7.668.201
Toscana 2.494.097
Umbria 828.384
Marche 989.861
Lazio 8.705.867
Abruzzo 371.948
Molise 294.142
Campania 1.324.987
Puglia 1.985.458
Basilicata 50.430
Calabria 253.384
Sicilia 10.053.635
Sardegna 527.982
Anpal
Note di aggiornamento degli incentivi
Anpal
Note di aggiornamento
Nella sezione “Dati e Pubblicazioni” del sito istituzionale dell’Anpal sono state pubblicate due note di
aggiornamento riguardanti:
l’incentivo occupazione Mezzogiorno e
l’incentivo occupazione Neet.
Al 30 giugno 2018, le domande presentate totali per l’incentivo occupazione Mezzogiorno sono state
89.853, con un incremento del 3,9% rispetto al mese precedente. Le domande presentate totali per
l’incentivo occupazione Neet sono state 32.216, con un incremento del 34,9% rispetto al mese
precedente.
Assegno di ricollocazione: nuovi chiarimenti
Anpal
Nota prot. 11122 del 7 settembre 2018
Sono state fornite ulteriori indicazioni che integrano la Nota n. 9352 23 luglio 2018 sulla
presentazione delle istanze per l’assegno di ricollocazione ,
In particolare, si comunica che, qualora la scadenza per la presentazione delle prenotazioni per
l’assegno di ricollocazione cada in un giorno festivo , la scadenza stessa è posticipata al primo giorno
lavorativo successivo.
Inoltre, per gli accordi di ricollocazione stipulati in data antecedente alla messa on line del portale
dedicato http://adrcigs.anpal.gov.it, il termine dei 30 giorni deve intendersi riferito alla data di
attivazione del portale stesso e dunque saranno prese in considerazione le istanze presentate entro
il 24 agosto 2018.
L’argomento è approfondito in questa Rivista.
Inps
Permessi per disabili: chiarimenti sulle regole di calcolo
Inps
Messaggio n. 3114 del 7 agosto 2018
Sono stati forniti ulteriori chiarimenti sulle regole e sulla fruizione dei permessi retribuiti per
l’assistenza ai disabili, sia per il lavoro a tempo pieno sia per quello part time, sia con riferimento al
lavoro a turni. I permessi dal lavoro previsti dall'articolo 33 della Legge n. 104/92 e il congedo
straordinario previsto dall'articolo 42, comma 5, del D. Lgs n. 151/01 possono essere fruiti anche in
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La Rivista del Lavoro 34/2018
corrispondenza di un turno di lavoro effettuato in un giorno festivo, di domenica o anche nel caso di
lavoro notturno.
L’argomento è stato approfondito in questa Rivista.
Elemento perequativo dei dipendenti pubblici
Inps
Messaggio n. 3224 del 30 agosto 2018
Sono stati forniti chiarimenti sull’assoggettabilità contributiva e alla computabilità della voce
stipendiale denominata “elemento perequativo”, introdotta dai Ccnl triennio 2016-2018 dei
dipendenti pubblici, sottoscritti nel periodo febbraio-maggio 2018.
L’elemento perequativo
E’ stato inserito dalle seguenti disposizioni nel testo dei Ccnl rinnovati:
articolo 75 del Ccnl relativo al personale del comparto “Funzioni Centrali”, triennio 2016-2018;
articoli 37, 62, 88, 93 e 107 del Ccnl relativo al personale del comparto “Istruzione e Ricerca”,
triennio 2016-2018;
articolo 66 del Ccnl relativo al personale del comparto “Funzioni Locali”, triennio 2016-2018;
articolo 78 del Ccnl relativo al personale del comparto “Sanità”, triennio 2016-2018.
Dalla lettura delle norme sopra citate emerge che l’emolumento è erogato per un periodo limita to ,
con cadenza mensile dal mese di marzo al mese di dicembre 2018. Detto emolumento deve essere
corrisposto per periodi di lavoro superiori a 15 giorni; non è dovuto, invece, fatte salve le specifiche
eccezioni per il personale della scuola e degli Istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica
destinatario di supplenze brevi e saltuarie [cfr. art. 37, co. 4, e art. 107, co. 4, Ccnl comparto “Istruzione
Ricerca”, sezione “Scuola e “Afam”], per periodi di lavoro mensili inferiori a 15 giorni o nei mesi in cui
non è corrisposto lo stipendio tabellare, per aspettative o congedi non retribuiti o altre ca use di
interruzione e sospensione della prestazione lavorativa.
Imponibilità a fini pensionistici
Le disposizioni previste dagli articoli 49 e 51 del Tuir stabiliscono l’onnicomprensività del concetto di
reddito di lavoro dipendente e, quindi, la totale imponibilità di tutti gli emolumenti che il lavoratore
riceve in relazione alla prestazione di lavoro resa con qualsiasi qualifica alle dipendenze e sotto la
direzione del datore di lavoro. L’“elemento perequativo” è, pertanto, imponibile ai fini pensionistici
e concorre, conseguentemente, anche ai fini della determinazione dell’imponibile della Gestione .
L’elemento perequativo, invece, non è computabile:
ai fini della cosiddetta “retribuzione virtuale”, corrispondente a quella che avrebbe percepito il
dipendente se fosse rimasto in servizio, nel caso di assenze per il verificarsi dell’evento malattia;
nella retribuzione utile al calcolo della contribuzione figurativa nelle ipotesi di assenza dal servizio ,
con retribuzione ridotta o nulla.
Imponibilità Tfr e Tfs
L’emolumento in questione non concorre alla determinazione della prestazione, né ai fini del Tfs né
ai fini del Tfr.
Sisma centro Italia: misure a sostegno del reddito per il 2018
Inps
Messaggio n. 3277 del 5 settembre 2018
Si rende noto che, facendo riferimento alle indicazioni già fornite con la Circolare n. 83 del 4 maggio
2017 al paragrafo 2 “Art. 2 della Convenzione - Lavoratori del settore privato, compreso quello
agricolo” e, con esclusivo riferimento all’indennità prevista dall’articolo 45, comma 1, del D. L. n.
189/2016, potrà essere concessa anche per il 2018 l’indennità a sostegno del reddito a favore di
coloro che sono stati colpiti dagli eventi sismici che hanno interessato dal 24 agosto 2016 i territo ri
delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Si ricorda che la citata indennità è pari al trattamento
massimo d’integrazione salariale e prevede il riconoscimento della contribuzione figurativa. L’Istituto
ricorda che gli eventi sismici oggetto della norma si riferiscono anche agli accadimenti verificatisi nel
mese di gennaio 2017 e non solo per i periodi d’intervento all’interno dell’intervallo temporale 24
agosto/20 ottobre – 31 dicembre 2016.
Pag.8
La Rivista del Lavoro 34/2018
Naspi: nuova funzionalità per conoscere l’importo delle rate
Inps
Comunicato del 6 settembre 2018
Si rende noto che è disponibile una nuova funzione che consente il calcolo degli esatti importi delle
rate di Naspi che l’Istituto erogherà una volta approvata l’istanza.
La procedura
Conoscere con precisione l’importo delle rate della NASpI, l’indennità mensile di disoccupazione, è
ora più facile. Basta accedere da “Tutti i servizi” a “Nuova Assicurazione sociale per l’impiego
(NASpI): consultazione domande”, inserire le proprie credenziali (PIN o SPID) e trovare le
informazioni relative all’ultima domanda presentata. In caso di accoglimento della domanda,
cliccando su “Dettagli” si aprirà il prospetto di calcolo (scaricabile in pdf), nel quale è indicata la
durata dell’indennità con gli importi lordi da liquidare mensilmente. Una nota avverte il beneficiario
della progressiva riduzione del 3% a partire dal 4° mese di erogazione dell’indennità, prevista dalla
normativa come criterio di calcolo. Inoltre, l’utente potrà verificare on line autonomamente l’esito
della domanda e gli accrediti della NASpI accedendo alla propria sezione “MyInps” e cliccando sulla
voce “I tuoi avvisi”. Potrà trovare due tipi di avvisi:
“Notifica della Comunicazione”, che rimanda tramite un link alla lettera di riscontro che comunica
l’accoglimento/rigetto o la richiesta di ulteriore documentazione, spedita dall’Istituto tramite
Postel e archiviata nel servizio Cassetta Postale online, da l quale l’utente può visualizzare e
scaricare in pdf la comunicazione, che resta disponibile anche in caso di smarrimento della lettera;
“Disoccupazione non agricola dal …”, avviso di liquidazione di ogni rata di NASpI contenente
indicazione dell’importo lordo liquidato sull’Iban che si è indicato nella domanda.
Chi ha fornito il cellulare in fase di richiesta delle credenziali di accesso ai servizi online (PIN o SPID),
riceverà anche un Sms di segnalazione dell’avviso di liquidazione della prima rata della prestazione,
per tenere poi autonomamente sotto controllo l’accredito delle rate di NASpI. Anche chi ha inoltrato
la domanda tramite Patronato, ricevuta la lettera di accoglimento, potrà consultare il prospetto di
calcolo o farne richiesta all’operatore di Patronato stesso.
Inail
Bando Isi 2017: sono on line gli elenchi
Inail
Comunicato web
Si rende noto che sono stati pubblicati sul sito istituzionale gli elenchi definitivi in ordine cronologico
delle domande di finanziamento del Bando Isi 2017, divisi per regione, inoltrate il 14 giugno 2018
tramite procedura informatica.
Vai alla pagina dedicata.
Altri
Agenti: i contributi sospesi per il sisma si pagano entro gennaio 2019
Enasarco
Comunicato web del 2 agosto 2018
È prorogato al 31 gennaio 2019 il termine per il pagamento dei contributi sospesi per le imprese
preponenti colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, 26 e 30 ottobre 2016 e 18 gennaio 2017.
Entro questa scadenza i contributi potranno essere saldati in un’unica soluzione, senza applicazione
di sanzioni e interessi, oppure mediante rateizzazione fino a un massimo di 60 rate mensili di pari
importo (ciascuna rata non potrà comunque essere inferiore a € 50,00). Per la rateizzazione dei
contributi sospesi è comunque necessario inviare la domanda entro il 31 dicembre 2018. La richiesta
va presentata tramite Pec, all’indirizzo impresepreponenti.contribuzioni@pec.enasarco . it ,
specificando nell’oggetto “Sisma – richiesta rateizzazione contributi sospesi”, compilando il modello
2157/2017. In ogni caso non si procede alla restituzione dei contributi già versati, così come previsto
dalla legge. Per le imprese che hanno sede nei comuni di cui agli allegati 1 e 2 del D.L. 189/2016 la
sospensione ha riguardato esclusivamente i contributi previdenziali e assistenziali relativi al 3° e 4°
Pag.9
La Rivista del Lavoro 34/2018
trimestre 2016 e al 1° e 2° trimestre 2017. Per quelle che hanno sede nei comuni di cui all’allegato
2 bis la sospensione ha riguardato esclusivamente i contributi previdenziali e assistenziali relativi al
4° trimestre 2016 e al 1° e 2° trimestre 2017.
CdL: in scadenza la dichiarazione annuale
Enpacl
Comunicato del 29 agosto 2018
E’ disponibile la procedura che consente ai consulenti del lavoro iscritti all’albo professionale di
effettuare la compilazione guidata della dichiarazione annuale e la scelta della modalità di pagamento
in unica soluzione o a rate. Si ricorda che la comunicazione:
è un adempimento propedeutico alla determinazione della contribuzione soggettiva e integrativa
dovuta dal professionista, la cui inosservanza è sanzionata dall’Ente;
scade il 17 settembre.
I contenuti della dichiarazione
Nella dichiarazione annuale devono essere riportati:
i compensi rientranti nel volume d’affari ai fini Iva, relativi al 2017, ai fini del calcolo del contributo
integrativo 2018;
il reddito professionale relativo al 2017, per il calcolo del contributo soggettivo 2018.
Soggetti obbligati
Sono tenuti all’adempimento tutti gli iscritti agli Albi dei Consulenti del Lavoro anche se non assicurati
all'Enpacl che svolgono l'attività:
in forma individuale;
in associazione o società tra professionisti,
anche se in assenza di partita Iva o di volume d'affari.
Nota mensile occupati e disoccupati: luglio 2018
Istat
Comunicato del 31 agosto 2018
E’ stata pubblicata la nota mensile occupati e disoccupati luglio 2018. Dopo il calo di giugno, la stima
degli occupati a luglio 2018 registra ancora una lieve flessione (-0,1% su base mensile, pari a -28
mila unità). Il tasso di occupazione rimane stabile al 58,7%. La diminuzione congiunturale
dell’occupazione è interamente determinata dalla componente femminile e si concentra tra le persone
di 15-49 anni, mentre risultano in aumento gli occupati ultracinquantenni. Nell’ultimo mese si
registra una flessione per i dipendenti permanenti (-44 mila), mentre crescono in misura contenuta
i dipendenti a termine e gli indipendenti (entrambi +8 mila).
Giornalisti: in scadenza la contribuzione alla gestione separata
Inpgi
Circolare n. 5 del 6 settembre 2018
Si ricorda che il 30 settembre 2018 scade il termine previsto per il pagamento dei contributi minimi
per l’anno 2018 da parte di tutti i giornalisti iscritti alla Gestione separata che, nel corso dell’anno
2018, hanno svolto attività giornalistica in forma autonoma. Si ricorda altresì che:
per i giornalisti con un’anzianità di iscrizione all’Ordine professionale fino a cinque anni, il
contributo minimo è ridotto al 50%;
per i giornalisti che alla data del 30 settembre 2018 risultino già pensionati il contributo soggettivo
minimo dovuto sarà pari al 50% di quello ordinario.
Coefficiente di rivalutazione del Tfr Luglio 2018
Istat
Comunicato
L’indice Istat relativo al mese di luglio 2018 è pari a 102,5. Il coefficiente per rivalutare le quote di
trattamento di fine rapporto è 1,913576%.
Pag.10
La Rivista del Lavoro 34/2018
Giurisprudenza
Quando il lavoratore in malattia può lavorare
Corte di Cassazione
Sentenza n. 21517 del 31 agosto 2018
E’ illegittimo il licenziamento del lavoratore che, in seguito a infortunio sul lavoro, presta nel periodo
di sospensione del lavoro un’altra attività lavorativa se detto lavoro non pregiudica né ritarda la
guarigione.
Procedura di ristrutturazione del debito e debiti verso l’Inps
Corte di Cassazione
Sentenza n. 39396 del 3 settembre 2018
L’accordo intervenuto ai sensi dell’art. 67 della Legge Fallimentare non autorizza l’imprenditore a
non adempiere alle obbligazioni tributarie imposte per legge, pertanto, è penalmente responsabile
l’imprenditore che non paga l’Inps anche se l’azienda in crisi è stata ammessa a una procedura di
ristrutturazione del debito.
Omesso il versamento delle ritenute
Corte di Cassazione
Sentenza n. 39413 del 3 settembre 2018
Assolto l’imprenditore che ha omesso il versamento delle ritenute superando di poco la soglia dei 10
mila euro, per la “particolare tenuità del fatto”, che secondo la Suprema Corte è applicabile anche
ai reati di omissione di versamenti contributivi se gli importi omessi superano di poco l’ammontare
di tale soglia.
Sgravi contributivi percepiti illegittimamente e prescrizione
Corte di Cassazione
Ordinanza n. 21672 del 5 settembre 2018
L’Inps ha dieci anni per richiedere agli imprenditori la restituzione degli sgravi contributivi
illegittimamente percepiti. Così si legge nell’Ordinanza: “agli effetti del recupero degli sgravi
contributivi integranti aiuti di Stato incompatibili col mercato comune (quali quelli per le assunzioni
con contratto di formazione e lavoro) vale il termine ordinario di prescrizione decennale dell’art .
2946 c.c.”.
Al lavoro con l’hashish no al licenziamento
Corte di Cassazione
Sentenza n. 21679 del 5 settembre 2018
E’ illegittimo il licenziamento comminato al lavoratore arrestato con una quantità di fumo nascosta
nella tuta, mentre tornava al lavoro al termine della pausa pranzo, poiché la condotta addebitata
deve ritenersi extralavorativa.
Unione europea
Distacco UE le nuove regole
Consiglio
Direttiva n. 2018/957 del 28 giugno 2018
G.U.U.E. del 9 luglio 2018
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE la Direttiva n. 2018/957, che interviene sulla disciplina
vigente in materia di distacco dei lavoratori nell’ambito di prestazioni di servizi. In particolare, essa
apporta modifiche alla Direttiva n. 96/71, a sua volta integrata dalla n. 2014/67/Ue, recepita in Italia
con D. Lgs. n. 136/2016. I Paesi membri dovranno recepire le nuove disposizioni entro il 30 luglio
2020. Fino al recepimento delle modifiche, continueranno a trovare applicazione le disposizioni ad
oggi vigenti.
L’argomento è approfondito in questa Rivista.
Pag.11
La Rivista del Lavoro 34/2018
Occupazione e pari opportunità in Unione europea: nuove politiche del lavoro
Consiglio dell’Unione Europea
Decisione n. 2018/1215 del 16 luglio 2018
G.U.U.E. L224 del 5 settembre 2018
A integrazione degli orientamenti integrati di Europa 2020, è stata pubblicata nella Gazzetta europea
la Decisione n. 2018/1215 sugli orientamenti per le politiche a favore dell’occupazione. Le
raccomandazioni riguardano:
le pari opportunità tra donne e uomini,
la promozione dell’occupazione e della giusta retribuzione,
l’inclusione sociale e
il contrasto alla povertà.
Risultano così adottati quattro nuovi orientamenti:
Orientamento Titolo
Orientamento 5 Rilanciare la domanda di forza lavoro
Orientamento 6 Potenziare l'offerta di forza lavoro e migliorare l'accesso all'occupazione ,
abilità e competenze
Orientamento 7 Migliorare il funzionamento dei mercati del lavoro e l'efficacia del dialogo
sociale
Orientamento 8 Promuovere le pari opportunità per tutti, favorire l'inclusione sociale e
combattere la povertà.
Distacco e regime di sicurezza sociale applicabile
Corte di Giustizia UE
Sentenza C-527/16 del 6 settembre 2018
Chiamata a pronunciarsi sull’interpretazione della norma sociale, nell’ambito di una controversia
sulla legislazione in materia di sicurezza sociale applicabile ai lavoratori distaccati nell’ambito di un
accordo tra due società, una avente sede in Austria e l’altra in Ungheria, la Corte di Giustizia
dell’Unione Europea ha precisato che un certificato A1, emesso dal competente ente di sicurezza
sociale vincola non soltanto le istituzioni dello Stato membro in cui l’attività è svolta, ma anche i
giudici di tale Stato membro.
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Il lavoro in Gazzetta Settimana dal 3 al 9 settembre
G. U. n. 204
del
3 settembre
Ministero dell’Economia
e delle Finanze
DECRETO
27 luglio 2018
Criteri di ripartizione e utilizzazione delle
compensazioni finanziarie operate dai Cantoni de i
Grigioni, del Ticino e del Vallese a favore dei
comuni italiani di confine, ai sensi dell'articolo 5
della legge 26 luglio 1975, n. 386, per gli anni
2016 e 2017. (18A05774)
G. U. n. 205
del
4 settembre
Presidente della
Repubblica
DECRETO
LEGISLATIVO
10 agosto 2018,
n. 101
Disposizioni per l'adeguamento della normativa
nazionale alle disposizioni del regolamento (UE)
2016/679 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla
protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali, nonché alla libera
circolazione di tali dati e che abroga la direttiva
95/46/CE (regolamento generale sulla protezione
dei dati). (18G00129)
Ministero della Difesa
DECRETO
9 agosto 2018
Aggiornamento annuale delle paghe nette
giornaliere spettanti, a decorrere dal 1° luglio
2018, agli allievi delle scuole militari. (18A05725)
Ministero degli Affari
Esteri e della
Cooperazione
Internazionale
COMUNICATO
Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e
il Governo della Repubblica federativa del Brasile
in materia di coproduzione cinematografica, fatto
a Roma il 23 ottobre 2008. (18A05738)
G. U. n. 206
del
5 settembre
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 76/2018 adottata
dal Consiglio di amministrazione dell'Ente
nazionale di previdenza ed assistenza consulenti
del lavoro (ENPACL) in data 31 maggio 2018.
(18A05752)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione delle delibere n. 3/18 del Consiglio
di amministrazione del 9 febbraio 2018 e n. 2/18
del Consiglio di indirizzo generale dell'Ente
nazionale di previdenza ed assistenza per gli
psicologi in data 24 febbraio 2018. (18A05753)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 27/VCDA adottata
dal Consiglio di amministrazione dell'Ente
nazionale di previdenza e assistenza veterinari
(ENPAV) in data 25 maggio 2018. (18A05754)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 209 adottata dal
Consiglio di amministrazione della Cassa
nazionale di previdenza ed assistenza forense in
data 22 marzo 2018. (18A05755)
Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
COMUNICATO
Approvazione della delibera n. 29/2018 adottata
dal Consiglio di amministrazione dell'Ente
nazionale di previdenza ed assistenza dei medici
e degli odontoiatri (ENPAM) in data 23 febbraio
2018. (18A05756)
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La Rivista del Lavoro 34/2018
G. U. n. 207
del
6 settembre
Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e
Forestali
DECRETO
12 luglio 2018
Adozione di un avviso pubblico per l'erogazione
di un sostegno ai contratti assicurativi degli stock
acquicoli. (18A05822)
G. U. n. 207
del
6 settembre
Ministero dell’Interno
DECRETO
17 luglio 2018
Disciplina dei concorsi per l'accesso alle carriere
dei funzionari di Polizia, dei funzionari tecnici di
Polizia, dei medici e dei medici veterinari di
Polizia e per la promozione a vice questore
aggiunto della Polizia di Stato. (18A05765)
G. U. n. 208
del
7 settembre
Ministero dell’Interno
DECRETO
13 luglio 2018,
n. 103
Regolamento recante norme per l'individuazione
dei limiti di età per la partecipazione ai concorsi
pubblici per l'accesso a ruoli e carriere del
personale della Polizia di Stato. (18G00128)
Ministero dello Sviluppo
Economico
DECRETO
19 luglio 2018
Disciplinare delle procedure per il rilascio delle
licenze individuali speciali per l'offerta al pubblico
dei servizi di notificazione a mezzo posta di atti
giudiziari e comunicazioni connesse e di violazioni
del codice della strada. (18A05817)
Ministero dello Sviluppo
Economico
COMUNICATO
Comunicato relativo ai decreti direttoriali 1°
giugno 2018 e 26 luglio 2018 concernenti gli
elenchi delle imprese assegnatarie del voucher
per la digitalizzazione delle micro, piccole e
medie imprese. (18A05804)
I documenti prelevabili tramite link provengono dalla Gazzetta Ufficia le
http://www.gazzettaufficiale.it. Si ricorda che l'unico testo definitivo è quello pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale in casi di discordanza.
La Gazzetta Ufficiale è anticipata quotidianamente sul sito.
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Lunedì 3 settembre
Steward parificati a tate e colf
Steward pagati 8 euro all'ora dalle società di calcio fino al tetto di 625 ore annuali, ma senza alcun
limite economico dei compensi (gli altri utilizzati, invece, hanno il tetto di 5 mila euro annui). In
tema di prestazioni occasionali, infatti, le società sportive applicano la disciplina del «Libretto
Famiglia» (lo stesso che utilizzano le famiglie, appunto, per pagare un'ora della colf, della badante,
della baby-sitter ecc.).
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 17
Le intese collettive possono cambiare i tetti all’uso della somministrazione
Uno dei fronti sui quali la contrattazione collettiva (nazionale e aziendale) trova ancora spazio nella
regolazione dei contratti a termine e della somministrazione a tempo determinato, dopo le modifiche
introdotte con il decreto estivo (D.L. n. 87/2018, convertito dalla Legge n. 96/2018), è il
contingentamento di queste formule contrattuali: si tratta delle clausole che prevedono tetti massimi
di utilizzo, in rapporto ai lavoratori assunti stabilmente dall’azienda al 1° gennaio dell’anno di
assunzione.
Alessandro Rota Porta – Il Sole 24 Ore, pag. 19
Per gli aspiranti avvocati un altro corso (e tre esami)
Nel percorso per diventare avvocato si aggiunge un altro passaggio. Obbligato. A fine mese, infatt i,
i corsi di preparazione all’esame di Stato diventano indispensabili per i tirocinanti. Tutti i laureati che
si iscrivono al Registro praticanti a partire dal 28 settembre devono seguire il corso di preparazione
all’esame di abilitazione. Con una struttura ben precisa: 18 mesi di durata, suddivisi in tre semestri,
per un totale di 160 ore.
Valeria Uva – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 9
Verso i professionisti d'Europa
In Europa il cantiere delle professioni è sempre aperto. Negli ultimi anni, infatti, il Parlamento Ue ha
approvato una serie di disposizioni che riguardano il mondo dei lavoratori autonomi. Tutte orientate
verso i pilastri su cui si basa il progetto comunitario: libertà di movimento, concorrenza e
Note di stampa
Lia Pesarin
La Settimana sui Quotidiani
da lunedì 3 a domenica 9 settembre
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La Rivista del Lavoro 34/2018
armonizzazione delle norme nazionali.
Michele Damiani – Italia Oggi, pag. 33
Bonus pubblicità, invio doppio
Dal 22 settembre 2018 potranno essere presentate le istanze di accesso al bonus pubblicità, sia per
il 2017 che per il 2018, l'ordine cronologico di presentazione delle domande non sarà rilevante. Lo
scorso 31 luglio 2018 è stato adottato il provvedimento del capo dipartimento per la fruizione del
credito di imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali che ha approvato il modello di
comunicazione telematica e ha definito le modalità per la presentazione della comunicazione
sull'apposita piattaforma dell'Agenzia delle Entrate, ai fini della fruizione del credito di imposta per
gli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e
radiofoniche locali.
Roberto Lenzi – Italia Oggi, pag. 16
Bonus R&S, contabilizzazione legata alla rilevazione dei costi
Per il bonus Ricerca e Sviluppo iscrizione in bilancio «condizionata» dalla modalità di rilevazione dei
costi; le imprese che investono in attività innovative, pertanto, potranno contabilizzare contributi in
conto esercizio ovvero sovvenzioni su beni immateriali. Il tutto, anche alla luce del fatto che il D.Lgs .
n. 139/2015 ha eliminato ogni riferimento ai costi di ricerca dall'attivo dello stato patrimoniale.
Giovanni Valcarenghi e Raffaele Pellino – Italia Oggi, pag. 20
Contributi Inail, è countdown
Conto alla rovescia per richiedere l'accentramento assicurativo all'Inail. Scade il 15 settembre,
infatti, il termine a disposizione dei datori di lavoro per richiedere all'Inail la concentrazione, presso
un'unica sede territoriale, delle proprie posizioni assicurative al fine di poter eseguire gli adempimenti
presso quest'unica sede e non presso le singole sedi, competenti in ragione dell'ubicazione territoriale
delle unità produttive. La richiesta ha efficacia per il prossimo anno 2019.
Carla De Lellis – Italia Oggi, pag. 19
L'omessa comunicazione costa
I giudici tributari vanno in ordine sparso sul riconoscimento dei benefici per le imposte locali, in caso
di mancata comunicazione all'Amministrazione comunale delle informazioni necessarie. La
Commissione tributaria regionale di Palermo, sezione XIV, con la Sentenza n. 2804 del 9 luglio 2018,
in controtendenza rispetto ad altri giudici di merito, ha stabilito che il contribuente non ha diritto a
fruire delle agevolazioni Ici se non dichiara che l’immobile è stato concesso in comodato gratuito al
figlio.
Sergio Trovato – Italia Oggi, pag. 11
Protezione dati, Pmi in attesa. Il cantiere è ancora aperto
Piccole e medie imprese in attesa della semplificazione degli adempimenti previsti dal Regolamento
Ue n. 2016/679, operativo dal 25 maggio 2018, sulla protezione dei dati personali. Lo scivolo
«privacy» è previsto dal decreto legislativo 10 agosto 2018, che armonizza l'ordinamento italiano
alla normativa europea sulla protezione dei dati. E si tratta di una manovra semplificatoria di cui si
sente particolarmente il bisogno.
Antonio Ciccia Messina – Italia Oggi, pag. 6
Statuti, assemblee, personalità. Il non profit riscrive le regole
Nei prossimi mesi le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le Onlus
saranno tenute a convocare l'assemblea, anche ordinaria, per modificare i propri statuti in relazione
alle norme del Codice del terzo settore (D.Lgs. n. 117/2017). Tali modifiche si renderanno necessarie
sia qualora detti Enti sceglieranno di entrare negli Enti del terzo settore, sia qualora decideranno di
restare disciplinati dal libro primo del Codice Civile.
Luciano De Angelis – Italia Oggi, pag. 4
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Martedì 4 settembre
Pensioni alte, bozza della Lega allo studio un taglio temporaneo
La Lega cerca una soluzione sul taglio delle pensioni alte, misura fortemente voluta dal vicepremie r
Luigi Di Maio. A inizio agosto i capigruppo alla Camera del M5S e dello stesso Carroccio hanno
presentato alla Camera una proposta di legge - il cui testo non è stato però mai ufficializzato -
incentrata non su un effettivo ricalcolo della prestazione in base ai contributi versati ma su una
decurtazione degli assegni superiori a 4 mila euro netti mensili, proporzionale all'anticipo dell'uscita
rispetto ad un'età di riferimento.
Luca Cifoni e Michele Di Branco – Il Messaggero, pag. 7
Pubblico impiego record. La Regione Sicilia ha più dipendenti del Nord
La Regione Sicilia ha più dipendenti di tutto il Nord in rapporto agli abitanti e mantiene il record di
personale pubblico nonostante la crescita si sia quasi del tutto arrestata nelle regioni meridionali. Il
richiamo del posto fisso è ancora alto ovunque ma negli ent i locali è partita “l’operazione riequilibrio ”.
Tra il 2014 e il 2016, infatti, sono molte le Regioni del Mezzogiorno che tagliano con decisione sulle
piante organiche anche se il Nord è sempre l’area più virtuosa per spesa e numero dei dipendenti.
Rosaria Amato – la Repubblica, pag. 9
Il bonus Sud torna, con 520 mln
Oltre mezzo miliardo di euro di crediti d'imposta per le imprese del Sud. A tanto ammonta la cifra
con cui le aziende del Mezzogiorno potranno acquistare beni strumentali, beneficiando subito del
bonus fiscale. Questo grazie a una circolare del Viminale, giunta dietro richiesta dell'Agenzia delle
Entrate, che consente di bypassare la procedura standard. In pratica, le imprese potranno accedere
alle risorse del bonus senza dover più presentare i certificati antimafia, avendo la possibilità di
mettersi in regola successivamente.
Luigi Chiarello – Italia Oggi, pag. 24
Finanziata la formazione negli studi
Fondoprofessioni stanzia altri 1,9 milioni di euro per la formazione dei dipendenti di studi
professionali e delle aziende. In particolare 1,2 milioni andranno a finanziare i “fabbisogni diffusi”
(Avviso n. 1/18) che di norma riguardano esigenze formative di specifiche categorie professionali,
gli altri 700mila euro lo sviluppo delle reti di studi e di aziende (Avviso n. 3/18).
Federica Micardi – Il Sole 24 Ore, pag. 23
Ritenute, omissioni più leggere
Dietrofront della Cassazione sul reato di omesso versamento delle ritenute. L'imprendito re
dev'essere infatti assolto per particolare tenuità del fatto nel caso in cui l'evasione superi di poco 10
mila euro. Lo ha sancito la Suprema corte che, con la sentenza n. 39413 del 3 settembre 2018, ha
annullato con rinvio la condanna inflitta a un manager dalla Corte d'appello di Milano.
Debora Alberici – Italia Oggi, pag. 26
Il Durc regolare salva gli sgravi
Inversione di rotta sul recupero dei benefici per l'assunzione di personale: la presenza di un Durc
regolare, nonostante gli ispettori accertino altre violazioni in azienda, salva esoneri e sgravi. A favo re
della tesi che offre speranza a molte aziende per cui sono scattati i recuperi, si è schierata la Corte
d'appello di Milano, anche con la recente Sentenza n. 1116/2018.
Mauro Parisi – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 30
Avvisi, da domani si riparte
Dal 5 settembre ripartono i termini concessi per il pagamento delle somme dovute da avvisi bonari
e per la trasmissione di atti e documenti all'Amministrazione finanziaria. Se fosse pervenuto, infatt i,
un avviso bonario nel corso del periodo tra l'1/08 e il 4/09, il termine scadrebbe il prossimo 4/10,
dovendosi considerare lo stesso decorrente dal 5 settembre, mentre se fosse pervenuto il 30/7, il
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La Rivista del Lavoro 34/2018
termine scadrebbe il 3/10.
Fabrizio G. Poggiani – Italia Oggi, pag. 26
Cessione del credito, bonus da comunicare per intero
L’articolo 2 del decreto del Mef del 1° dicembre 2016 stabilisce che, ai fini della elaborazione della
dichiarazione dei redditi precompilata, gli amministratori di condominio debbano trasmettere, entro
il termine del 28 febbraio di ciascun anno, i dati relativi alle spese, sostenute nell’anno precedente
dal condominio, che danno diritto alla fruizione dei bonus fiscali (ristrutturazioni, ecobonus,
sismabonus, bonus mobili e bonus verde).
Andrea Cartosio e Francesco Veroi – Il Sole 24 Ore, pag. 21
Fuga dal sindacato: -450.000 iscritti
In due anni quasi mezzo milione di iscritti in meno. I sindacati italiani – dalla Cgil alla Cisl, e fatta
salva la Uil che ha incrementato le adesioni – soffrono non poco della disaffezione da parte dei
lavoratori e dei pensionati.
Antonio Castro e Tobia De Stefano - Libero, pag. 17
L’Ispettorato cambia marcia sulla rappresentanza
I contratti collettivi “leader”, quindi legittimi, sono soltanto quelli stipulati da determinati sindacati,
comparativamente più rappresentativi. Anzi no, sono legittimi anche quelli degli altri sindacati.
Conflavoro Pmi in un comunicato del 27 agosto ha salutato con soddisfazione la cancellazione, da
parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro dal proprio sito, della notizia del 20 giugno sco rso, relativa
all’applicazione dei contratti collettivi, in cui l’Inl avvertiva che avrebbe concentrato l’attività
ispettiva nei confronti delle aziende firmatarie di accordi collettivi con sigle sindacali diverse da Cgil,
Cisl e Uil.
Luigi Caiazza e Roberto Caiazza – Il Sole 24 Ore, pag. 23
Mercoledì 5 settembre
Partite Iva, flat tax a tre aliquote
Flat tax per piccole imprese e professionisti a tre aliquote. E quota 100 dal 2019 per un’ampia platea
di pensionandi. Sono le due priorità indicate dalla Lega per la prossima manovra, al termine del
vertice di ieri dello stato maggiore del Carroccio, che si devono saldare con l’immediato avvio del
reddito di cittadinanza su cui continua a puntare con forza il M5S, come ha sottolineato ieri Luigi Di
Maio. Ma la buona riuscita di questa operazione dipende dalla collocazione dell’asticella del rapporto
deficit-Pil su cui prosegue il confronto all’interno del Governo e tra l’esecutivo e Bruxelles.
Marco Mobili e Marco Rogari – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 3
Per le politiche attive non serve residenza in Italia
La prescrizione del requisito della residenza per poter beneficiare dei servizi per il lavoro contenuto
nell’articolo 11, comma 1, lettera c, del D.Lgs. n. 150/2015 ha fatto emergere diverse criticità anche
operative. In poco più di un mese, l’Anpal si è espressa sul tema con diverse note e circolari, dopo
aver specificato che nel caso di percettori di forme di sostegno al reddito (Naspi) il centro per
l’impiego (Cpi) competente può essere quello del domicilio indicato nella stessa domanda di Naspi.
Gianni Bocchieri – Il Sole 24 Ore, pag. 20
«Il lavoro non si crea per legge ma aiutando chi lo produce, i privati. Il Tap resta
prioritario»
Quota 100 per tutti. Da subito, non solo «per equità, ma per creare lavoro», insieme con la riduzione
del cuneo. Avvio della flat tax, «a partire dai piccoli». Mantenimento delle misure di Industria 4.0,
ma estendendone i benefici alle Pmi. Via libera al Tap, i cui «benefici sono superiori ai costi». Queste
le priorità del Governo Conte indicate da Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro dell’Interno.
Barbara Fiammeri e Manuela Perrone – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 2
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Casse, tassazione al restyling
Un orizzonte (fiscale) più «sereno» per le Casse dei professionisti potrebbe aprirsi nella prossima
legge di Bilancio: il tema della riduzione della tassazione sui rendimenti finanziari (fissata al 26%
dal 1° luglio 2014, per effetto della legge 89/2014), infatti, «è all'attenzione del Governo».
Simona D’Alessio – Italia Oggi, pag. 38
Evadere l'Irap non è reato
Chi evade l'Irap non commette reato. Trattandosi di un'imposta che ha «natura reale» e non incidente
sul reddito, non è possibile ricondurre il suo mancato pagamento nelle fattispecie incriminatri c i
previste dagli articoli da 2 a 5 del D.Lgs. n. 74/2000. Pertanto, l'importo dell'Irap omessa non può
essere ricompreso nemmeno nel calcolo dei profitti confiscabili. Lo afferma la 3ª sezione penale della
Cassazione con la Sentenza n. 39678/18, depositata ieri.
Valerio Stroppa – Italia Oggi, pag. 32
La scuola riparte dai prof precari e dal Sud senza tempo pieno
Si torna a scuola. I primi sono gli altoatesini, più di 90 mila studenti da oggi in classe per un anno
scolastico carico di novità. In Campania si riparte il 12. Ma ovunque restano le incognite. Oltre 80mila
le cattedre che quest’anno andranno ai supplenti, al Sud problema tempo pieno. Intanto calano gli
insegnanti di sostegno. Problemi anche per i buoni libro e, naturalmente, per l’edilizia.
Elena Romanazzi – Il Mattino, pag. 8
La privacy con il ravvedimento
Al via l'oblazione per le violazioni al codice della privacy. Ci sono 90 giorni per pagare la sanzione
ridotta per le contestazioni pendenti. Si può regolare il conto versando i 2/5 del minino edittale. È
una delle disposizioni di diritto transitorio previste dal D.Lgs. n. 101 del 10 agosto 2018, noto come
decreto di adeguamento del codice della privacy al Regolamenti europeo sulla protezione dei dati n.
2016/679, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 205 di ieri e in vigore dal 19 settembre prossimo.
Antonio Ciccia Messina – Italia Oggi, pag. 35
Giovedì 6 settembre
Casse pronte al dialogo con il Governo
Casse pensionistiche private consapevoli che la riduzione della (doppia) tassazione è nel «sentiero
stretto», ma disponibili a provare a dipanare la «matassa» del gravame fiscale nel tavolo di fine
mese, al Ministero del Lavoro. È così che il mondo della previdenza dei professionisti reagisce alle
dichiarazioni del Sottosegretario di via Veneto Claudio Durigon.
Simona D'Alessio – Italia Oggi, pag. 27
Professioni più libere in Europa
Meno barriere all'entrata e più tempo per il riconoscimento dei lavoratori autonomi nei vari stati
dell'Ue. Questo l'obiettivo della bozza di Ddl recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi
derivanti dall'appartenenza dell'Unione europea (Legge Europea 2018) che sarà presentata oggi in
Consiglio dei Ministri.
Michele Damiani – Italia Oggi, pag. 27
Curatori, ritenute sull’importo fatturato
Il curatore fallimentare calcola la ritenuta d’acconto sull’onorario esposto dal professionista in fattura
al momento del riparto. La Dre Veneto conferma l’interpretazione proposta dall’Ordine dei dottori
commercialisti ed esperti contabili (Odcec) di Treviso nella risposta alla Consulenza Giuridica n. 907-
2/2018 su quale fosse il corretto trattamento da operare per i crediti antecedenti al 1° gennaio 2018.
Giovanni Parente – Il Sole 24 Ore, pag. 20
Diritto d'autore sui contenuti digitali, di nuovo battaglia al Parlamento Ue
Bruxelles torna a scaldarsi sulla riforma del copyright. Mercoledì prossimo, il 12 settembre
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La Rivista del Lavoro 34/2018
l'Europarlamento, riunito in plenaria a Strasburgo, voterà il via libera ai nuovi emendamenti e al
mandato negoziale per proposta di direttiva sul cosiddetto Digital single market (2016/0280/COD),
diventata nota soprattutto per le sue misure a tutela del diritto d'autore.
Alberto Magnani – Il Sole 24 Ore, pag. 21
Fondi pensione con regole europee
Si avvicina la “riforma” dei fondi pensione voluta dall’Unione europea. Oggi è all’esame preliminare
del Consiglio dei Ministri lo schema di D.Lgs. che attua la Direttiva Ue 2016/2341, nota come Iorp
II. La norma deve essere recepita entro il 13 gennaio 2019. Il testo è destinato ad apportare
importanti modifiche nella gestione e nell’organizzazione dei Fondi di previdenza di secondo pilastro .
Federica Micardi e Matteo Prioschi – Il Sole 24 Ore, pag. 20
Integrativa in esclusiva
La pensione integrativa vuole l'esclusiva. Ai Fondi pensione, infatti, sarà vietato svolgere altre
attività, ulteriori rispetto a quella di previdenza integrativa. A stabilirlo, tra l'altro, è lo schema di
decreto legislativo per il recepimento della Direttiva Ue 2016/2341, oggi all'esame del Consiglio dei
Ministri.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 34
Il corruttore non fa più affari
Interdizione perpetua per il dipendente pubblico e Daspo per il «corruttore» anche in caso di abuso
d'ufficio di rilevante entità. La mossa anti corruzione del Governo M5S-Lega è quasi pronta. La bozza
di disegno di legge gira in questi giorni tra i Ministeri e ieri il Vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato
che il provvedimento sarà in Consiglio dei Ministri oggi e che sarà approvato entro un mese e mezzo
dal Parlamento.
Claudia Morelli – Italia Oggi, pag. 29
Privacy, massima tutela per chi segnala illeciti
L'accesso ai dati personali contenuti o connessi a segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio o
di illeciti (whistleblowing) può avvenire solo se vengono garantite specifiche misure di sicurezza
ovvero con l'autorizzazione del Garante Privacy. Lo prevede l'articolo 2-undecies del Decreto
Legislativo 101 del 10 agosto 2018, pubblicato il 4 settembre scorso sulla Gazzetta Ufficiale.
Fabrizio Vedana – Italia Oggi, pag. 29
Cartelle, rate in più tempo. Pre-dissesto, aiuto agli Enti
Tempi più lunghi per il pagamento delle rate di chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle
Equitalia. Lo prevede un emendamento dei relatori presentato al dl Milleproroghe alle Commissioni
Bilancio e Affari Costituzionali alla Camera. Nello specifico la proposta di modifica stabilisce che le
rate in scadenza nei mesi di settembre, ottobre e novembre possono essere pagate al 7 dicembre ,
mentre il termine per la rata di febbraio prossimo è fissata a maggio 2019.
Matteo Barbero – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 32
Spesometro, in arrivo gli alert
A settembre in arrivo le lettere di compliance su spesometro e dati fatture. Si tratta della prima volta
che gli alert bonari dell'Agenzia delle Entrate utilizzano le anomalie riscontrate a seguito
dell'adempimento per l'anno di imposta 2016 (nel caso dello spesometro) e per l'anno di imposta
2017 dei dati fattura per persuadere i contribuenti a regolarizzare le anomalie attraverso l'iter del
ravvedimento. Mentre a novembre arriveranno gli alert per quei contribuenti che pur avendo ricevuto
più certificazioni uniche non hanno presentato nessuna dichiarazione dei redditi, sempre con
riferimento all'anno di imposta 2017.
Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 28
La delega sospesa mette a rischio l'Erario
La sospensione delle deleghe può mettere a rischio le entrate erariali. Con il Provvedimento n.
195385/2018 dello scorso 28 agosto, l'Agenzia ha involontariamente messo a rischio le entrate
erariali: la delega trasmessa che, oltre la compensazione, presenti un saldo a debito, nel periodo di
Pag.20
La Rivista del Lavoro 34/2018
«sospensione» non viene addebitata, così, se il contribuente, nel periodo medesimo, perdesse la
provvista, l'Erario potrebbe definitivamente perdere il proprio incasso.
Tania Stefanutto – Italia Oggi, pag. 31
Venerdì 7 settembre
Bonus Sud, lo sblocco «libera» 522 milioni
Lo sblocco dell’iter del bonus Sud ha «liberato» 1.357 istanze e ha consentito di autorizzare la
fruizione del credito d’imposta per un ammontare complessivo di circa 522 milioni di euro. Sono
numeri dell’Agenzia delle Entrate sul credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, erogato
a favore delle imprese che acquistano nuovi beni strumentali.
Giuseppe Latour – Il Sole 24 Ore, pag. 27
Per i benefici su ricerca e sviluppo necessari rischio, innovazione e trasferibilità
Alcuni punti fermi: impossibilità di utilizzare tecnologie già disponibili, no alle modifiche ordinarie a
prodotti e linee di produzione, sì alla presenza di un rischio finanziario e tecnico. Ma anche molti
passaggi ancora da chiarire. Il Piano nazionale Industria 4.0 contiene importanti misure dirette a
stimolare la spesa privata in ricerca e sviluppo, per innovare processi e prodotti e garantire la
competitività futura delle nostre imprese. La fruizione di questi benefici passa, tuttavia ,
dall’individuazione delle attività inquadrabili come ricerca e sviluppo, secondo la concezione adottata
dal legislatore nazionale.
Cristiano Margheri e Niccolò Puosi – Il Sole 24 Ore, pag. 26
Naspi, procedura in chiaro
Naspi senza segreti. Collegandosi al sito dell'Inps, infatti, i lavoratori che hanno fatto richiesta
dell'indennità di disoccupazione possono sapere se la domanda è stata accolta e, in caso di esito
positivo, anche l'importo della rata mensile e la durata, compresa l'eventuale riduzione a partire dal
quarto mese (3%), in un prospetto dettagliato e scaricabile in pdf. Chi ha fornito il cellulare riceverà
un sms di segnalazione dell'avviso di liquidazione della prima rata. A annunciarlo è l'Inps in un
comunicato diffuso ieri.
Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 32
Vanno indennizzati i medici in pensione senza tutti i contributi
L’Italia condannata a versare un indennizzo ai medici che non avevano ricevuto nella quantificazione
della pensione il calcolo del periodo lavorativo con contratto a tempo determinato a causa del
mancato versamento dei contributi previdenziali. Con una sentenza depositata ieri (Ricorsi n.
29932/07 e n. 29907/07), infatti, Strasburgo ha messo la parola fine a una vicenda che aveva visto
come protagonisti alcuni medici che avevano lavorato, tra gli anni Ottanta e Novanta, presso il
policlinico dell’Università di Napoli Federico II.
Marina Castellaneta – Il Sole 24 Ore, pag. 25
La privacy salva i furbetti
La sospensione del modello Savio per le visite fiscali ha ridotto di più di un quarto l'identificazione
di falsi malati. Lo stop, deciso dall'Inps il 14 marzo scorso su indicazione del garante della privacy,
è costato alle casse dell'Istituto circa 335 mila euro al mese. Se le stime fossero confermate, quindi,
la perdita complessiva sarebbe di circa 4 milioni di euro all'anno. Sono i numeri illustrati dal
presidente dell'Inps Tito Boeri, sentito ieri in Commissione Lavoro al Senato.
Michele Damiani – Italia Oggi, pag. 32
Distaccato in sostituzione con la legge del Paese ospite
Un lavoratore distaccato in sostituzione di un altro lavoratore distaccato in precedenza deve essere
assoggettato da subito, e non dopo 24 mesi, alla legislazione del Paese in cui va a lavorare. In tal
caso, infatti, non si applica la previsione per cui un distaccato può continuare a fare riferimento alla
legislazione del Paese comunitario da cui proviene, in particolare sotto l’aspetto previdenziale. Così
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La Rivista del Lavoro 34/2018
ha deciso la Corte di giustizia europea nella Causa C-527/16 che ha anche affermato la validità dei
certificati previdenziali A1 seppur emessi per errore.
Matteo Prioschi – Il Sole 24 Ore, pag. 25
Una nuova Cassa di previdenza
Dalla rappresentanza tributaria alla internazionalizzazione, dal progetto della Cassa previdenziale
alla formazione continua: questi alcuni dei passaggi salienti de l Congresso nazionale dell’Inrl che si
terrà presso la sala palladio del Palaturismo dal 28 al 30 settembre prossimi. Un evento di risonanza
nazionale e internazionale grazie al parterre istituzionale che l’Istituto porterà nella famosa località
turistica veneta.
Italia Oggi, pag. 28
Una flat tax anche per le spa
Flat tax anche per le imprese, con una aliquota al 15% a condizione che spa ed srl reinvestano parte
degli utili in macchinari e assunzioni. Per le partite Iva due aliquote: 15% fino a 65 mila euro di
volume d'affari e fino al 20% da 65 mila a 100 mila euro. Per le persone fisiche il primo scaglione
Irpef scende dal 23 al 22%. Una pace fiscale permanente con il potenziamento dell'accertamento
con adesione. Voluntary disclosure sul contante. Questo il pacchetto fiscale che la maggioranza sta
mettendo a punto in vista della legge di bilancio.
Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 27
Business bloccato ai corruttori
L'imprenditore che corrompe un funzionario pubblico non potrà firmare contratti con la Pubblica
amministrazione e sarà interdetto dai pubblici uffici per 7 anni (in caso di condanne fino a 2 anni) e
per sempre (in caso di condanne sopra i 2 anni). Lo stesso capiterà al funzionario pubblico per i reati
commessi ai danni della P.a.. E questo anche se patteggia o ha la sospensione della pena. Il disegno
di legge anticorruzione approvato ieri dal Consiglio dei Ministri inasprisce le sanzioni accessorie nella
loro entità, ma anche nella loro disciplina processuale.
Antonio Ciccia Messina – Italia Oggi, pag. 28
Frode fiscale, colpa allargata
L'imprenditore è responsabile della frode fiscale posta in essere dal suo commercialista anche quando
tutta la contabilità dell'azienda sia detenuta presso lo studio del consulente. Ciò a meno che, con
una prova difficilissima, riesca a dimostrare la totale estraneità agli illeciti. Ma non solo. Risponde
inoltre di bancarotta se il mancato pagamento delle imposte ha come conseguenza il dissesto della
società e poi il fallimento. Sono questi in sintesi i principi sanciti dalla Corte di Cassazione con la
Sentenza n. 40100 del 6 settembre 2018.
Debora Alberici – Italia Oggi, pag. 30
Sabato 8 settembre
Il fatto non sussiste se il licenziamento è oltre la scadenza
Il licenziamento oltre il termine previsto dal contratto collettivo di lavoro equivale a implicita
ammissione dell’«insussistenza del fatto contestato». All’origine della controversia decisa dalla Corte
di Cassazione con la Sentenza n. 21569/2018 vi è il recesso in tronco intimato a un dipendente di
una società per assenze ingiustificate, il quale ha impugnato il licenziamento per mancato rispetto
del termine di 10 giorni previsto dal Ccnl in merito all’irrogazione della sanzione disciplinare nonché
per insussistenza della giusta causa di recesso.
Angelo Zambelli – Il Sole 24 Ore, pag. 20
Fisco, le risposte contano
È legittimo l'accertamento induttivo a carico del contribuente che risponde in modo fumoso al
questionario delle Entrate. Irrilevante, in questi casi, la contabilità regolare. È quanto affermato dalla
Corte di Cassazione che, con la Sentenza n. 21823 del 7 settembre 2018, ha respinto, sul punto, il
ricorso della difesa di una srl alla quale erano stati chiesti, dopo un'ispezione, dei documenti e dei
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La Rivista del Lavoro 34/2018
dati, non trasmessi per intero e in modo chiaro.
Debora Alberici – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 32
Cartelle prescritte in 10 anni
La cartella esattoriale si prescrive entro il termine decennale ordinario previsto dall' articolo 2946
del Codice Civile. La notifica di un precedente preavviso di fermo amministrativo di beni mobili
registrati, relativo al medesimo credito fiscale e alla medesima cartella esattoriale, interrompe
comunque la prescrizione del credito tributario maturatosi. Così la Ctp Rieti con Sentenza n. 63/2018.
Davide Di Giacomo – Italia Oggi, pag. 24
Domenica 9 settembre
Pensioni, tasse e mini reddito con 15 miliardi
Ci si muove sullo schema 5+5+5 per la prossima manovra di bilancio: nel tentativo di trovare una
composizione degli appetiti contrapposti di Lega e Cinque stelle. Dopo il parziale semaforo verde di
Bruxelles che, come ha confermato ieri il Ministro dell’Economia Tria, ci consente “margini” di azione,
i tecnici si sono messi al lavoro già dal week end. La possibilità che il deficit del prossimo anno possa
salire dallo 0,8 previsto all’1,6 per cento ci consentirà di superare la sterilizzazione dell’Iva limitando
danni e spese, e apre la porta a realistiche simulazioni sulle tre misure chiave: pensioni, fisco e
reddito di cittadinanza.
Roberto Petrini – la Repubblica, pag. 8
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Premessa
Con il Messaggio n. 3114 del 7 agosto l’Inps fornisce chiarimenti sulle modalità di fruizione dei
permessi Legge 104 e del congedo straordinario.
Viene chiarita, innanzitutto, la compatibilità dei permessi nel lavoro a turni, quello in cui l’orario
operativo può coprire l’intero arco della giornata e la tota lità dei giorni settimanali, comprendendo
anche il lavoro notturno, la domenica e le giornate festive.
L’Inps precisa che i permessi ex Legge 104 possono essere fruiti anche in corrispondenza di un turno
di lavoro di domenica. Lo stesso vale per il lavoro notturno a cavallo di due giorni solari: in questo
caso la prestazione resta riferita a un unico turno di lavoro e il permesso fruito corrisponde a un solo
giorno.
Per i lavoratori occupati a part time, inoltre, è previsto il riproporzionamento dei tre giorni di
permesso mensile ai casi di part time verticale e part time misto con attività lavorativa limitata ad
alcuni giorni del mese.
Aggiornamento professionale
Stefania Altieri Permessi per disabili
Chiarimenti sulle regole di calcolo Argomento
Con il Messaggio n. 3114 del 7 agosto 2018, l’Inps ha fornito ulteriori
chiarimenti sulle regole che riguardano la fruizione dei permessi retribuit i
per l’assistenza ai disabili, sia per il lavoro a tempo pieno sia per quello
part time, sia con riferimento al lavoro a turni.
Novità
I permessi dal lavoro previsti dall'articolo 33 della Legge n. 104/92 e il
congedo straordinario previsto dall'articolo 42, comma 5, del D. Lgs n.
151/01 possono essere fruiti anche in corrispondenza di un turno di lavoro
effettuato in un giorno festivo, di domenica o anche nel caso di lavoro
notturno.
Riferimenti
● Art. 42 del D. Lgs. n. 151/2001 ● Art. 33 della Legge 104/92 ● Messaggio
n. 3114 del 7 agosto.
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Nel messaggio vengono quindi forniti degli esempi pratici e chiarimenti sul cumulo tra congedo
straordinario e permessi.
I permessi e il congedo oggetto di chiarimento
L’art. 33 della Legge 104/92, nella versione modificata nel tempo, recita:
“2. I soggetti di cui al comma 1 [comma 1 abrogato D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151] possono
chiedere ai rispettivi datori di lavoro di usufruire, in alternativa al prolungamento fino a
tre anni del periodo di astensione facoltativa, di due ore di permesso giornaliero
retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. 3. A condizione
che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore
dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di
gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo grado
qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano
compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patolog ie
invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso
mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa.
Il predetto diritto non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per
l'assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità. Per l'assistenza
allo stesso figlio con handicap in situazione di gravità, il diritto è riconosciuto ad entrambi
i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente. Il dipendente ha diritto
di prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave, a
condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado o entro
il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione
di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patolog ie
invalidanti o siano deceduti o mancanti. 3-bis. Il lavoratore che usufruisce dei permess i
di cui al comma 3 per assistere persona in situazione di handicap grave, residente in
comune situato a distanza stradale superiore a 150 chilometri rispetto a quello di
residenza del lavoratore, attesta con titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il
raggiungimento del luogo di residenza dell'assistito. 4. Ai permessi di cui ai commi 2 e
3, che si cumulano con quelli previsti all'articolo 7 della citata Legge n. 1204 del 1971,
si applicano le disposizioni di cui all'ultimo comma del medesimo articolo 7 della Legge
n. 1204 del 1971, nonché quelle contenute negli articoli 7 e 8 della Legge 9 dicembre
1977, n. 903. 5. Il lavoratore di cui al comma 3 ha diritto a scegliere, ove possibile, la
sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito
senza il suo consenso ad altra sede. 6. La persona handicappata maggiorenne in
situazione di gravità può usufruire alternativamente dei permessi di cui ai commi 2 e 3,
ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non
può essere trasferita in altra sede, senza il suo consenso. 7. Le disposizioni di cui ai
commi 1, 2, 3, 4 e 5 si applicano anche agli affidatari di persone handicappate in
situazione di gravità. 7-bis. Ferma restando la verifica dei presupposti per
l'accertamento della responsabilit à disciplinare, il lavoratore di cui al comma 3 decade
dai diritti di cui al presente articolo, qualora il datore di lavoro o l'Inps accerti
l'insussistenza o il venir meno delle condizioni richieste per la legittima fruizione dei
medesimi diritti. Dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente comma non devono
derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.”
L’art. 42 del D. Lgs. n. 151/2001, intitolato “Riposi e permessi per i figli con handicap grave”, recita
al comma 5:
“Il coniuge convivente di soggetto con handicap in situazione di gravità accertata
ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, ha diritto a fruire
del congedo di cui al comma 2 dell'articolo 4 della Legge 8 marzo 2000, n. 53 [periodo
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Per “lavoro a turni” s’intende, quindi, ogni forma di organizzazione dell’orario di lavoro ,
diversa dal normale “lavoro giornaliero”, in cui l’orario operativo dell’azienda può andare a
coprire l’intero arco delle 24 ore e la totalità dei giorni settimanali.
Focus
di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a due anni], entro sessanta
giorni dalla richiesta. In caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti
del coniuge convivente, ha diritto a fruire del congedo il padre o la madre anche adottivi;
in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre e della
madre, anche adottivi, ha diritto a fruire del congedo uno dei figli conviventi; in caso di
mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi, ha diritto a
fruire del congedo uno dei fratelli o sorelle conviventi.”
Permessi cui all’articolo 33 e turni di lavoro articolati
Sappiamo che il lavoro a turni è una particolare modalità organizzativa dell’orario normale di lavoro
scelto dall’azienda per una efficiente organizzazione dell’attività lavorativa.
L’articolo 1 del D. Lgs. 8 aprile 2003, n. 66, definisce il lavoro a turni come:
“qualsiasi metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei
lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo
un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo
(impianti operativi che procedono per tutta la giornata e 7 giorni su 7) o discontinuo
(impianti che non procedono 24 ore su 24), e il quale comporti la necessità per i lavoratori
di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di
settimane”.
E’ evidente che tale modalità organizzativa può comprendere anche
il lavoro notturno e
il lavoro prestato durante le giornate festive (compresa la domenica).
Si evidenzia che dalla lettura dell’art. 33, co. 3, della Legge n. 104/1992 si evince che:
i permessi mensili retribuiti sono fruiti “a giornata”,
indipendentemente dall’articolazione della prestazione lavorativa nell’arco delle 24 ore o
della settimana e dal numero di ore che il dipendente avrebbe dovuto concretamente effettuare
nel giorno di interesse.
Pertanto, chiarisce l’Inps il beneficio in argomento può essere fruito anche in
corrispondenza di un turno di lavoro da effettuare nella giornata di domenica o durante
il lavoro notturno.
Ciò vale anche se il lavoro notturno si svolge a cavallo di due giorni solari, poiché la
prestazione resta riferita ad un unico turno di lavoro in cui si articola l’organizzazione.
L’eventuale riproporzionamento orario dei giorni di permesso ai sensi dell’articolo 33, comma 3,
della Legge n. 104/92 dovrà quindi essere applicato solo in caso di fruizione a ore del beneficio
in argomento. In quest’ultimo caso, ai fini della determinazione delle ore mensili fruibili, deve
essere applicata la seguente proporzione [ex Mess. n. 16866 del 28/6/2007]:
Orario di lavoro medio settimanale : numero medio dei giorni (o turni) lavorativi settimanali x 3 =
ore mensili fruibili.
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Permessi cui all’articolo 33 e lavoro a part time
Il D. Lgs n. 81/2015, ridisegnando la disciplina del rapporto di lavoro a tempo parziale, ha ribadito
il principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo pieno e lavoratori a tempo parziale
prevedendo all’art. 7, per la generalità degli istituti facenti capo ai lavoratori dipendenti, che
“il lavoratore a tempo parziale ha i medesimi diritti di un lavoratore a tempo pieno
comparabile ed il suo trattamento economico e normativo è riproporzionato in ragione
della ridotta entità della prestazione lavorativa”.
Lo stesso D. Lgs n. 81/2015, all’art. 6, inoltre, ha introdotto la possibilità di pattuire, nell’ambito dei
contratti di lavoro part time, specifiche clausole elastiche, rendendo più flessibile la collocazione
temporale e la durata della prestazione lavorativa.
Per quanto sopra e ai fini del riproporzionamento dei 3 giorni di permesso mensile ai casi di
part time verticale e part time misto con attività lavorativa limitata ad alcuni giorni del mese,
l’Inps fornisce la formula di calcolo da applicare:
(Orario medio settimanale teoricamente eseguibile dal lavoratore part time : orario medio
settimanale teoricamente eseguibile a tempo pieno) x 3 (giorni di permesso teorici)
Il risultato numerico andrà quindi arrotondato all’unità inferiore o a quella superiore a seconda che
la frazione sia fino allo 0,50 o superiore.
ESEMPIO NR. 1 Caso: lavoratore in part time con orario medio settimanale pari a 18 ore presso un’azienda che applica un orario
di lavoro medio settimanale a tempo pieno pari a 38 ore.
Conteggio: applicando la formula sopra enunciata, il calcolo sarà il seguente:
(18/38) X 3= 1,42 che arrotondato all’unità inferiore, in quanto frazione inferiore allo 0,50, dà diritto a 1 giorno
di permesso mensile.
ESEMPIO NR. 2 Caso: lavoratore in part time con orario medio settimanale pari a 22 ore presso un’azienda che applica un orario
di lavoro medio settimanale a tempo pieno pari a 40 ore.
Conteggio: applicando la formula sopra enunciata il calcolo sarà il seguente:
(22/40) X 3=1,65 che arrotondato all’unità superiore, in quanto frazione superiore allo 0,50, dà diritto a 2 giorni
di permesso mensili.
Si evidenzia che il riproporzionamento dei tre giorni non va effettuato per i mesi in cui, nell’ambito
del rapporto di lavoro part time, è previsto lo svolgimento di attività lavorativa a tempo pieno .
I tre giorni di permesso non andranno riproporzionati, invece, in caso di part time
orizzontale, dato che la minor durata giornaliera del lavoro determina automaticamente il
riproporzionamento.
Permessi cui all’articolo 33 frazionati ad ore e part time
Il riproporzionamento orario dei giorni di permesso in parola dovrà essere effettuato solo nel caso
in cui il beneficio sia utilizzato, anche solo parzialmente, in ore.
In caso di rapporto di lavoro a tempo pieno la formula da utilizzare sarà quella indicata nel Messaggio
n. 16866 del 28/6/2007 e cioè:
a. Con orario normale di lavoro determinato su base settimanale
(orario normale di lavoro settimanale/numero dei giorni lavorativi settimanali) x 3 = ore mensili
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La Rivista del Lavoro 34/2018
fruibili.
A titolo esemplificativo, un lavoratore con orario di lavoro settimanale pari a 40 ore, articolato su 5
giorni, potrà beneficiare mensilmente di 24 ore di permesso. Infatti, in tale caso l'algoritmo di calcolo
sarà il seguente: (40/5) x 3 = 24;
b. con orario normale di lavoro su base plurisettimanale
(orario normale di lavoro medio settimanale /numero medio dei giorni lavorativi settimanali) x 3 =
ore mensili fruibili.
Per tale fattispecie, si riporta come esempio il caso di un lavoratore con orario di lavoro
plurisettimanale articolato nella seguente maniera:
8 settimane da 32 ore su 4 giorni lavorativi alla settimana,
4 settimane da 40 ore su 5 giorni lavorativi alla settimana,
4 settimane da 36 ore su 6 giorni lavorativi alla settimana.
Applicando la formula nel caso in esempio, il lavoratore avrà diritto a 22,1 ore mensili.
Infatti, il calcolo è il seguente: (35/4,75) x 3 = 22,10.
La formula di calcolo da utilizzare in caso di part time (orizzontale, verticale o misto) ai fini della
quantificazione del massimale orario mensile dei permessi è:
(orario medio settimanale teoricamente eseguibile dal lavoratore part-time : numero medio dei giorni
o turni lavorativi settimanali previsti per il tempo pieno) x 3 (giorni di permesso teorici).
ESEMPIO NR. 1 Caso: rapporto di lavoro part time con orario di lavoro medio settimanale pari a 18 ore e una media di 3 giorni
(o turni) lavorativi settimanali previsti per un lavoratore a tempo pieno dello stesso settore.
Conteggio: applicando la formula, il calcolo sarà il seguente: (18/3) X 3=18 ore mensili.
Il lavoratore avrà dunque diritto a 18 ore di permessi mensili in corrispondenza di qualsiasi tipologia di part time
(orizzontale, verticale o misto).
ESEMPIO NR. 2 Caso: rapporto di lavoro part-time con orario di lavoro medio settimanale pari a 22 ore e una media di 5 giorni
(o turni) lavorativi settimanali previsti per un lavoratore a tempo pieno dello stesso settore.
Conteggio: applicando la formula, il calcolo sarà il seguente:
(22/5) X 3= 13,2 pari a 13 ore e 12 minuti mensili.
Il lavoratore avrà dunque diritto a 13 ore e 12 minuti di permessi mensili in corrispondenza di qualsiasi tipologia
di part time (orizzontale, verticale o misto).
Cumulo tra il congedo straordinario e permessi
L’Inps aveva già chiarito, nella Circolare n. 53/2008 che è possibile cumulare nello stesso mese ,
purché in giornate diverse, i periodi di congedo straordinario [ex art. 42, comma 5, del D. Lgs. n.
151/2001] con i permessi [ex art. 33 della Legge n. 104/92 ed ex art. 33, comma 1, del D. Lgs. n. 151/2001]
(3 giorni di permesso mensili, prolungamento del congedo parentale e ore di riposo alternative al
prolungamento del congedo parentale).
A ciò l’Istituto aggiunge che:
i periodi di congedo straordinario
possono essere cumulati con i permessi previsti dall’articolo 33 della Legge n. 104/92,
senza necessità di ripresa dell’attività lavorativa tra la fruizione delle due tipologie di
benefici,
anche a capienza di mesi interi e indipendentemente dalla durata del congedo straordinario .
La fruizione dei benefici dei tre giorni di permesso mensili, del prolungamento del congedo
parentale e delle ore di riposo alternative al prolungamento del congedo parentale stesso
deve, invece, intendersi alternativa e non cumulativa nell’arco del mese [cfr. Circolare n.
155/2010, par. 2.2]
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Premessa
Il 9 luglio 2018, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE la Direttiva n. 2018/957, che interviene
sulla disciplina vigente in materia di distacco dei lavoratori nell’ambito di prestazioni di servizi. In
particolare, essa apporta modifiche alla Direttiva n. 96/71, a sua volta integrata dalla Direttiva n.
2014/67/Ue, recepita in Italia con D. Lgs. n. 136/2016.
I Paesi membri dovranno recepire le nuove disposizioni entro il 30 luglio 2020. Fino al
recepimento delle modifiche, continueranno a trovare applicazione le disposizioni ad oggi vigenti.
La finalità è quella di
contrastare il ricorso abusivo a pratiche di dumping sociale,
garantire parità di condizioni e
tutelare i diritti dei lavoratori distaccati.
Va osservato che la direttiva amplia l'ambito di applicazione della disciplina anche alle
agenzie di somministrazione che distaccano un lavoratore presso un'impresa utilizzatrice
avente la sede o un centro di attività nel territorio di uno Stato membro.
Aggiornamento professionale
Stefania Altieri
Distacco UE
Cambiano le regole Argomento
Il 9 luglio 2018, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE la Direttiva n.
2018/957, che interviene sulla disciplina vigente in materia di distacco dei
lavoratori nell’ambito di prestazioni di servizi.
Novità
La Direttiva apporta modifiche alla Direttiva n. 96/71, a sua volta integrata
dalla Direttiva n. 2014/67/Ue, recepita in Italia con D. Lgs. n. 136/2016.
Riferimenti
● D. Lgs. n. 136/2016 ● Consiglio europeo, Direttiva n. 2018/957 del 28
giugno 2018.
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Durata del distacco
La Direttiva prevede la diminuzione da 24 mesi a 12 mesi del periodo massimo di distacco.
Gli Stati membri provvedono affinché, indipendentemente da quale legge si applica al rapporto di
lavoro, le imprese garantiscano ai lavoratori distaccati nel loro territorio, su una base di parità di
trattamento, le condizioni di lavoro e di occupazione relative alle materie in appresso
elencate che, nello Stato membro in cui è fornita la prestazione di lavoro, sono fissate da:
disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, e/o
da contratti collettivi o da arbitrati dichiarati di applicazione generale.
Le materie sono:
• periodi massimi di lavoro e periodi minimi di riposo;
• durata minima dei congedi annuali retribuiti;
• retribuzione, comprese le tariffe maggiorate per lavoro straordinario; la presente lettera non si
applica ai regimi pensionistici integrativi di categoria;
• condizioni di cessione temporanea dei lavoratori, in particolare la cessione temporanea di lavoratori
da parte di imprese di lavoro temporaneo;
• sicurezza, salute e igiene sul lavoro;
• provvedimenti di tutela riguardo alle condizioni di lavoro e di disoccupazione di gestanti e puerpere,
bambini e giovani;
• parità di trattamento fra uomo e donna nonché altre disposizioni in materia di non discriminazione;
• condizioni di alloggio dei lavoratori quando questo è fornito dal datore di lavoro ai lavoratori lontano
dal loro normale luogo di lavoro;
• indennità o rimborso a copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per i lavoratori lontani da
casa per motivi professionali; la presente lettera si applica esclusivamente alle spese di viaggio ,
vitto e alloggio sostenute da un lavoratore distaccato quando lo stesso debba recarsi al suo normale
luogo di lavoro nello Stato membro nel cui territorio il lavoratore è distaccato e fare da esso ritorno ,
ovvero quando sia inviato temporaneamente dal datore di lavoro da tale luogo di lavoro a un altro
luogo di lavoro.
Superato il periodo massimo, invece, devono essere applicate in toto le regole del paese in cui si
svolge la prestazione di lavoro.
Quindi, dopo i 12 mesi (estendibili a 18 con notifica motivata del prestatore di servizi) al lavoratore
distaccato saranno applicate TUTTE le condizioni di lavoro e di occupazione previste dallo Stato
membro ospitante (quindi dell’impresa distaccataria) con riguardo alle disposizioni di legge,
regolamentari o amministrative o derivanti da contratti collettivi o arbitrati dichiarati di applicazione
generale.
Restano escluse, per espressa volontà del legislatore:
le procedure, le formalità e le condizioni per la conclusione e la cessazione del contratto, le clausole
di non concorrenza
i regimi pensionistici integrativi di categoria.
Trattamento economico e normativo del lavoratore distaccato
Ai fini della presente direttiva il concetto di retribuzione è determinato dal diritto e/o dalle prassi
nazionali dello Stato membro nel cui territorio il lavoratore è distaccato e con esso si intendono
tutti gli elementi della retribuzione resi obbligatori da disposizioni legislative, regolamentari o
amministrative nazionali, da contratti collettivi o da arbitrati che sono stati dichiarati di applicazione
generale nello Stato membro in questione.
Gli Stati membri pubblicano, in conformità del diritto e/o delle prassi nazionali, senza indebito
ritardo e in maniera trasparente, sull'unico sito web ufficiale nazionale:
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La Rivista del Lavoro 34/2018
gli elementi costitutivi della retribuzione e
tutte le condizioni di lavoro e di occupazione
(adempimento già previsto dall’art. 5, Direttiva n. 2014/67).
Gli Stati membri garantiscono che le informazioni fornite sull’unico sito web ufficiale nazionale siano
esatte e aggiornate. La Commissione pubblica sul suo sito web gli indirizzi dei siti web ufficia li
nazionali unici.
Qualora le informazioni pubblicate sull'unico sito web ufficiale nazionale non indichino quali condizioni
di lavoro e di occupazione devono essere applicate, tale circostanza viene presa in considerazione,
in conformità del diritto e/o delle prassi nazionali, nel determinare le sanzioni in caso di violazione
delle disposizioni nazionali adottate ai sensi della presente direttiva, nella misura necessaria a
garantirne la proporzionalità.
Al fine di evitare un uso distorto del distacco, nel caso in cui il lavoratore distaccato sia sostitui to
da un altro lavoratore , che espleta le stesse mansioni nello stesso luogo, il periodo di 12 mesi (o
18 mesi) dovrà essere calcolato sommando i periodi di ciascun lavoratore.
Il concetto di «stesse mansioni nello stesso luogo» è determinato tenendo in considerazione, tra
l’altro, la natura del servizio da prestare, il lavoro da effettuare e l’indirizzo o gli indirizzi del luogo
di lavoro.
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La Rivista del Lavoro 34/2018
Premessa
L’Anpal è intervenuta con la nota prot. 11122 per integrare le istruzioni già fornite, con la Nota 9352
del 23 luglio 2018, riguardanti la presentazione delle istanze relative all’assegno di ricollocazione.
Ricordiamo che l’argomento è stato approfondito nella Rivista n. 24/2018.
L’assegno di ricollocazione
L’assegno di ricollocazione è disciplinato dall’art. 23 del D. Lgs n. 150/2015, che riconosce:
“ai disoccupati percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego
(Naspi), la cui durata di disoccupazione eccede i quattro mesi (…) qualora ne
facciano richiesta al centro per l’impiego presso il quale hanno stipulato il patto di servizio
personalizzato, una somma denominata assegno individuale di ricollocazione ,
Aggiornamento professionale
Romina De Bellis Assegno di ricollocazione
Chiarimenti dell’Anpal Argomento
Il Ministero del Lavoro e l’Anpal, in una C ircolare congiunta del 23 luglio
protocollata 9352, hanno analizzato i tratti fondamentali della disciplina
dell’accordo di ricollocazione , ed hanno fornito indicazioni operative
sulla fruizione dei benefici in capo al lavoratore e al datore di lavoro in
seguito della instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro. Nella Circolare
sono state illustrate le modalità di accesso anticipato all’assegno di
ricollocazione da parte dei lavoratori rientranti in ambiti aziendali e profili
professionali a rischio di esubero.
Novità
Con la Nota prot. 11122 del 7 settembre 2018, sono state fornite ulteriori
indicazioni che integrano la Nota n. 9352 23 luglio 2018 sulla presentazione
delle istanze per l’assegno di ricollocazione.
Riferimenti
● Ministero del Lavoro, Nota n. 3637 del 28 maggio 2018 ● Ministero del
Lavoro e Anpal, Circolare n. 11 del 7 giugno 2018 ● Anpal, Nota prot. 11122
del 7 settembre 2018.
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La Rivista del Lavoro 34/2018
L’accordo di ricollocazione è ammissibile nei casi di riorganizzazione o di crisi aziendale
(esclusi i casi di cessazione dell’attività produttiva dell’azienda o di un ramo di essa) da cui non
derivi il completo recupero occupazionale. Resta escluso il ricorso all’accordo di
ricollocazione nel caso in cui l'intervento straordinario di integrazione salariale sia determinato
da contratto di solidarietà.
Focus
graduata in funzione del profilo personale di occupabilità, spendibile presso i centri per
l’impiego o presso i servizi accreditati (…)”
Alfine di limitare il ricorso al licenziamento, al termine dell’intervento straordinario di cassa
integrazione guadagni per riorganizzazione o crisi aziendale, qualora non sia espressamente previsto
il completo recupero occupazionale, è inoltre possibile fruire dell’assegno di ricollocaz ione
anche a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di ricollocazione [ex art. 24 bis, D. Lgs.
148/2015, introdotto dall’art. 1, comma 136 della Legge di bilancio 2018].
Nello specifico, nel corso della procedura di consultazione sindacale di cui all'articolo 24 D. Lgs.
148/ 2015 le parti possono sottoscrivere un accordo che prevede un piano di ricollocazione con
espressa indicazione degli ambiti aziendali e dei profili professionali a rischio di esubero.
I lavoratori rientranti nei predetti ambiti o profili possono richiedere all'Agenzia nazionale per le
politiche attive del lavoro (Anpal), entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione dello stesso
accordo, l'attribuzione anticipata dell'assegno di ricollocazione, di cui all'articolo 23 del D. Lgs.
n. 150/2015, nei limiti e alle condizioni previsti dai programmi presentati dall’azienda, ai sensi
dell'articolo 21, commi 2 e 3, del Decreto 148.
L'assegno è spendibile in costanza di trattamento straordinario di integrazione salariale al fine di
ottenere un servizio intensivo di durata corrispondente a quella del trattamento straordinario di
integrazione salariale e comunque non inferiore a sei mesi (eventualmente prorogabile) di
assistenza nella ricerca di un altro lavoro.
Il lavoratore che, nel periodo in cui usufruisce del servizio accetta l'offerta di un contratto di
lavoro con un altro datore (che non presenti assenti proprietari sostanzialmente coincidenti con
quelli dell'impresa del rapporto in essere) beneficia dell'esenzione del reddito imponibile ai fin i
Irpef delle somme percepite in dipendenza della cessazione del rapporto di lavoro, entro il limite
massimo di nove mensilità della riproduzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine
rapporto.
Il datore di lavoro che lo assume, invece, beneficia dell'esonero del versamento del 50% dei
complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro con esclusione dei premi dovuti
all’Inail e non limite massimo di euro 4030 su base annua, per massimo di:
18 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato;
12 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo determinato.
Richiesta dell’assegno da parte del lavoratore
Entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo, i lavoratori coinvolti nella riduzione e/o
sospensione dell’attività lavorativa, appartenenti agli ambiti aziendali e ai profili professionali per i
quali sia stato dichiarato un esubero, possono richiedere all’Anpal, tramite il portale istituzionale ,
l’attribuzione anticipata dell’assegno di ricollocazione, nei limiti e alle condizioni previsti dai
programmi di Cigs [art. 23 D. Lgs. 150].
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Il medesimo articolo prevede, inoltre, che
“Il numero delle richieste non può in ogni caso eccedere i limiti di contingente previs ti,
per ciascun ambito o profilo, dal programma di riorganizzazione ovvero di cris i
aziendale.” .
Le domande saranno accettate in base all’ordine cronologico di presentazione.
Le informazioni da inserire sono:
codice fiscale dell’azienda;
numero di telefono cellulare del lavoratore;
conferma o modifica dell’indirizzo e mail precedentemente indicato in fase di registrazione;
avvenuta lettura dell’informativa sul trattamento dei dati personali.
Nella nota in commento l’Anpal comunica che, qualora la scadenza (stabilita in 30 giorni
dalla sottoscrizione dell’accordo di ricollocazione) per la presentazione delle prenotazioni
per l’assegno di ricollocazione cada in un giorno festivo, la scadenza stessa è posticipa ta
sino al primo giorno lavorativo successivo.
Inoltre, si informa che, per gli accordi di ricollocazione stipulati in data antecedente alla messa on
line del portale http://adrcigs.anpal.gov.it, saranno accolte le prenotazioni effettuate entro 30 giorni
dall’attivazione del portale stesso (ossia entro il 24 agosto 2018).
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero verde di Anpal, tramite e mail:
info@anpal.gov.it o tramite telefono: 800.00.00.39.
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ANNO DI PUBBLICAZIONE XI RIVISTA N. 34/2018
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Fotografia Emma Costantini
Alessia Merzari
Gli autori
Hanno collaborato alla realizzazione di questo
numero:
Stefania Altieri
Comitato di redazione
Romina De Bellis
Comitato di redazione
Lia Pesarin
Comitato di redazione
ISSN 2531-9353 La Rivista del Lavoro
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