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LA NUTRIZIONE UMANA ( Principi base )

Prof. Francesco Maria Manozzi

TUTTI I DIRITTI DELLA PRESENTE PRODUZIONE SONO RISERVATI �

� Sono PRODOTTI COMPLESSI (es. carne, pesce, vegetali etc..) che l'organismo può utilizzare per l'accrescimento, il mantenimento ed il funzionamento delle strutture corporee.

�  Gli alimenti si suddividono, secondo la provenienza, in organici e inorganici.

�  I primi (ORGANICI) possono contenere grassi o lipidi, i glicidi o idrati di carbonio e le proteine.

�  Gli alimenti inorganici sono invece rappresentati dall'ossigeno, la cui presenza è indispensabile per lo svolgimento dei processi energetici, dall'acqua e dai sali minerali, sostanze che, se pur prive di valore energetico, sono importantissime perche’ concorrono a mantenere la struttura cellulare e partecipano allo svolgimento dei processi di neuroeccitabilità elettrica dei tessuti.

� Concetto di Alimento principale � Gli alimenti sono la principale fonte di

energia nella dieta. Sono specifici di un particolare paese, ad esempio in alcune zone dell’Africa e dell’Asia i cereali forniscono più del 70% dell’energia necessaria.

� Al progredire di un paese, la percentuale di energia derivante da un singolo alimento diminuisce. Per esempio nel Regno Unito la farina e i farinacei forniscono solo il 25% circa di energia.

� Ciascun alimento è formato da una miscela di sostanze chiamate NUTRIENTI. In base al nutriente presente in maggior quantità, gli alimenti vengono suddivisi in gruppi alimentari.

� I nutrienti sono sostanze chimiche definite e sono fattori essenziali della dieta, come vitamine, sali minerali, aminoacidi essenziali e acidi grassi essenziali, etc..che non possono essere sintetizzati dal nostro corpo ad una velocità sufficiente.

� La Nutrizione e’ l’insieme dei processi fisiologici mediante i quali gli esseri viventi assumono dall'esterno gli alimenti e li trasformano, per poi utilizzarli nell'accrescimento del loro corpo e, come fonte energetica, nello svolgimento delle diverse attività funzionali. Si distinguono una nutrizione autotrofa (v. autotrofia) e una eterotrofa (v. eterotrofia).

� Nutrizione Autotrofa � caratteristica della maggior parte degli

organismi vegetali, capaci di sopravvivere trasformando le sostanze inorganiche assorbite dal suolo e dall'aria nei composti organici necessari al loro metabolismo.

� Nutrizione Eterotrofa � condizione degli organismi che vivono

nutrendosi di sostanze organiche già sintetizzate da altri organismi.

La nutrizione secondo il libro di scienze�

Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di materia ed energia. Il processo che rende possibile questo rifornimento è la nutrizione. Questa è determinata da: �

Assunzione�

Digestione�

Assorbimento �

Assimilazione�

Raccolta ed eliminazione�

GRUPPI ALIMENTARI NUTRIENTE PRINCIPALE

Cereali e tuberi GLUCIDI

Carne, Pesce, Uova PROTEINE

Latte, formaggi, yogurt GLUCIDI, PROTEINE, LIPIDI

Legumi PROTEINE, FIBRA

Oli e grassi LIPIDI, VITAMINE LIPOSOLUBILI

Verdura ACQUA, FIBRA, VITAMINE, SALI MINERALI

Frutta ACQUA, FIBRA, VITAMINE, MINERALI

ACCRESCIMENTO �

Non è un semplice aumento delle dimensioni corporee �

Comporta modificazioni biochimiche e trasformazioni metaboliche necessarie all’organismo per svolgere e mantenere ogni attività vitale�

Anche se in totale inattività, il corpo umano impiega comunque energia per il funzionamento di organi ed

apparati, per il mantenimento della temperatura corporea, per il continuo ricambio delle cellule che si rinnovano

(pelle, sangue, intestino…)��

L’energia necessaria viene ricavata dagli alimenti�

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L’organismo è una macchina biochimica che consuma carburante�

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L’energia necessaria viene ricavata dagli alimenti�

L’organismo è una macchina biochimica che consuma carburante�

Anche se in totale inattività, il corpo umano impiega comunque energia per il funzionamento di organi ed apparati, per il

mantenimento della temperatura corporea, per il continuo ricambio delle cellule che si rinnovano (pelle, sangue, intestino…)�

LIVELLI di ASSUNZIONE RACCOMANDATI �

Sono le quantità di alimenti sufficienti a coprire i bisogni nutrizionali di una persona

sana�

Società Italiana di Nutrizione Umana�

Fabbisogno energetico �

Il fabbisogno energetico è costituito da: �

Metabolismo basale è il consumo energetico di un soggetto a riposo, a digiuno da 14 ore, in condizioni di neutralità termica�

Accrescimento comprende l’energia necessaria per la sintesi dei tessuti e quella presente nei tessuti sintetizzati�

Attività fisica è la quota calorica ad essa necessaria�

Azione dinamico-specifica degli alimenti si riferisce alle proprietà metaboliche di prodotti di trasformazione degli alimenti. E’ più elevata per le proteine�

Perdite caloriche con gli escreti si aggirano intorno al 10% al giorno della quota calorica totale �

METABOLISMO�

E’ l’insieme delle trasformazioni di materia e di energia che si compiono negli organismi viventi�

Metabolismo e fabbisogno energetico �

Metabolismo e fabbisogno proteico �

Metabolismo e fabbisogno glucidico �

Metabolismo e fabbisogno lipidico �

Metabolismo idroelettrolitico �

Fabbisogno di minerali�

Fabbisogno di vitamine�

Metabolismo e fabbisogno energetico � Metabolism

o e fabbisogno proteico�

Metabolismo e fabbisogno glucidico �Met

abolism

o e

fabb

isogn

o lip

idico�

Metabolismo idroelettrolitico �

Fabbisogno di minerali� Fabbisogno di vitamine �

Fabbisogno energetico �

Esprime la quantità di energia chimica che è necessario introdurre con gli alimenti�

Il fabbisogno energetico totale comprende i seguenti fabbisogni energetici parziali: �

F.E. per il metabolismo basale�

F.E. per l’accrescimento �

F.E. per l’attività fisica �

F.E. per l’azione dinamico-specifica degli alimenti�

Perdita con gli escreti�

FABBISOGNO ALIMENTARE�

E’ la somma dei nutrienti necessari contenuti nel cibo, capaci di assicurare all’organismo uno stato di salute ottimale e di assicurare al bambino un accrescimento corrispondente al suo potenziale genetico ed

alla sua età �

LIVELLI di ASSUNZIONE RACCOMANDATI �

Sono le quantità di alimenti sufficienti a coprire i bisogni nutrizionali di una persona sana�

Società Italiana di Nutrizione Umana�

Metabolismo e fabbisogno energetico �

Nell’organismo ha luogo la trasformazione dell’energia chimica degli alimenti nelle varie forme di energia umana (meccanica, chimica,

termica, etc.) Questa può essere valutata mediante lo studio del ricambio energetico �

L’unità di misura utilizzata negli studi del bilancio energetico nei sistemi biologici è la KILOCALORIA (KCAL) �

Il valore calorico degli alimenti è il seguente�

ZUCCHERI: "4 cal/g �

LIPIDI: ""9 cal/g �

PROTEINE: "4 cal/g �

Fabbisogno energetico per Kg di peso corporeo al giorno �

M.B � Accrescimento � Attività motoria� A.D.S� Perdite� Totale�

Neonato � 40 � 20 � 12 � 5 � 8 � 85 �

1-3 anni� 50 � 15 � 15 � 5 � 10 � 95 �

4-6 anni� 45 � 10 � 15 � 5 � 10 � 85 �

7-9 anni� 40 � 10 � 15 � 3 � 8 � 76�

10-12 anni�

33 � 8 � 22 � 3 � 7 � 72 �

13-15 anni�

27 � 5 � 15 � 2.5 � 6 � 54.5 �

Adulto � 27 � 0 � 9 � 2 � 5 � 43 �

Livelli di assunzione giornaliera di energia raccomandati dalla SINU

Maschi� Femmine�

Kcal/totali� Kcal/totali�

0-3 mesi� 545 � 449 �

12 mesi � 980 � 919 �

2 anni � 1456 � 1326 �

4 anni � 1632 � 1564 �

6 anni � 1848 � 1660 �

8 anni � 2028 � 1794 �

12 anni � 2296 � 2016 �

14 anni� 2550 � 2142 �

16 anni� 2745 � 2184 �

Le SOSTANZE NUTRITIVE sono divise in tre gruppi fondamentali�

1.  CARBOIDRATI o ZUCCHERI �

2.  PROTEINE�

3.  LIPIDI O GRASSI �

Anche ACQUA, SALI MINERALI, VITAMINE e OLIGOELEMENTI sono indispensabili per la vita: pur

non fornendo energia essi sono utilizzati per un corretto funzionamento di tutto l’organismo �

PROTEINE�

Le proteine alimentari vengono utilizzate dall’organismo del bambino soprattutto per l’aumento della massa corporea. Hanno inoltre funzioni catalitiche (enzimi), difensive (anticorpi) e di regolazione

(ormoni)�

Le proteine sono costituite da AMINOACIDI �

Gli aminoacidi sono distinti in: �

Aminoacidi ESSENZIALI �

(che non possono essere sintetizzati dall’organismo)�

Aminoacidi NON-essenziali ( �

che possono essere sintetizzati da altri precursori nell’organismo)�

PROTEINE�

PROTEINE�

Superiorità QUALITATIVA delle PROTEINE ANIMALI rispetto alle PROTEINE VEGETALI�

Tra le PROTEINE ANIMALI il maggior valore biologico è posseduto dalle proteine dell’UOVO, seguito da quelle del LATTE e della CARNE�

Le PROTEINE VEGETALI hanno un basso valore biologico per la carenza di uno o più degli aminoacidi essenziali �

In ordine decrescente: Farina di soia, Riso, Grano, Patate, Mais �

LIVELLI DI ASSUNZIONE RACCOMANDATI (10-15 anni) 1.20 - 1.50 g/kg/die�

ATTENZIONE ALL’ECCESSIVO APPORTO DI PROTEINE ECCESSIVO CARICO RENALE DI SOLUTI �

PROTEINE�

CARBOIDRATI O ZUCCHERI �

CARBOIDRATI O ZUCCHERI �

Pur rappresentando solo l’1% del corpo umano costituiscono il più importante principio nutritivo della nostra alimentazione poiché coprono dal

40 al 70% del fabbisogno calorico �

Sono elementi fondamentali di ogni dieta. E’ raccomandata un’assunzione giornaliera che corrisponde al 50-65%

delle calorie totali. �

I carboidrati alimentari devono essere tutti trasformati in glucosio prima di poter essere usati dall’organismo. Il glucosio derivato dai glucidi alimentari

attraversa la mucosa intestinale ed è convogliato al fegato �

Può essere utilizzato immediatamente ai fini energetici, oppure venire depositato sotto forma di GLICOGENO nel fegato, muscoli ed in molti altri

tessuti�

CARBOIDRATI O ZUCCHERI �

FUNZIONI dei CARBOIDRATI nella dieta e nell’organismo umano sono varie: �

1.  FUNZIONE ENERGETICA: i carboidrati sono la sorgente di energia più pronta (cervello, fegato, muscoli)�

2.  FUNZIONE STRUTTURALE: partecipano alla sintesi di acidi nucleici, glicoproteine e cerebrosidi�

3.  FUNZIONE DISINTOSSICANTE: intervengono nei processi di depurazione e di eliminazione delle sostanze tossiche�

TIPI e FONTI dei PRINCIPALI CARBOIDRATI ALIMENTARI �Carboidrati� Alimenti� Prodotti della digestione�MONOSACCARIDI �Glucosio � Frutta, miele� glucosio �Fruttosio � Frutta, miele� fruttosio �Galattosio � Con il glucosio

costituisce il lattosio �galattosio �

DISACCARIDI �Lattosio � Latte e latticini� Glucosio+galattosio Saccarosio � Barbabietole, canna da

zucchero �Glucosio +fruttosio

Maltosio � Malto e farine di cereali trattate con malto �

Glucosio �

TIPI e FONTI dei PRINCIPALII CARBOIDRATI ALIMENTARI �

Carboidrati� Alimenti� Prodotti della digestione�

POLISACCARIDI �

Amidi e destrine� Cereali, tuberi e legumi � glucosio �

Glicogeno � Carne, pesce� fruttosio �

Cellulosa� Foglie e gambi vegetali� non-digeribili�

Pectine� Frutta � non-digeribili

Fabbisogno giornaliero di carboidrati �

Tra i 10-15 anni: 8 g/kg/die�

Oltre i 16 anni: 5-7 g/kg/die�

CARBOIDRATI O ZUCCHERI �

LIPIDI o GRASSI �

Si riconoscono tre classi principali: �TRIGLICERIDI �

FOSFOLIPIDI �

COLESTEROLO�

In base al loro significato biologico: �

LIPIDI di DEPOSITO: trigliceridi (funzione di riserva energetica)�

LIPIDI STRUTTURALI: costituenti delle membrane cellulari (fosfolipidi e colesterolo)�

LIPIDI di STRUTTURA �

I LIPIDI a temperatura ambiente si possono trovare in uno stato solido oppure liquido. I primi vengono definiti GRASSI mentre i secondi vengono a far parte degli OLII �

I LIPIDI sono presenti come componenti principali di condimenti come olio di oliva, di semi, burro e margarina, ma anche in quantità più o meno cospicua nei derivati del latte, nelle carni e nei salumi�

LIVELLI DI ASSUNZIONE RACCOMANDATI (12-15 anni) 1.6 g/kg/die�

LIPIDI o GRASSI �

E’ necessario porre attenzione alla quantità ed alla qualità dei GRASSI alimentari�

LIMITARE la quantità di GRASSI SATURI e di COLESTEROLO contenuti maggiormente nelle carni animali (INSACCATI), nel burro, nella panna e nei formaggi �

PREFERIRE i GRASSI POLINSATURI (olio di girasole e mais) ed in particolare quelli contenuti nel PESCE e nell’Olio di PESCE (acidi grassi omega 3)�

Ancor più importante l’utilizzo dei GRASSI MONOINSATURI contenuti principalmente nell’OLIO d’OLIVA �

ACQUA, VITAMINE, SALI MINERALI, OLIGOELEMENTI �

L’ACQUA è il componente principale degli organismi viventi (70% circa del peso), è un elemento dietetico indispensabile, la cui CARENZA conduce ad effetti DANNOSI ancor più rapidamente che la carenza

alimentare�

" FABBISOGNO IDRICO AL GIORNO "" 70-80 ml/kg/die (10-12 anni) 50

ml/kg/die (adulto)�

Le VITAMINE sono sostanze organiche che il nostro organismo non è in grado di fabbricare da solo e sono elementi INDISPENSABILI alla VITA �

Vitamine liposolubili: A,D,E,K�

Vitamine idrosolubili: C e complesso B �

VITAMINE�

SALI MINERALI �

Sono sostanze inorganiche, anch’essi elementi essenziali nella nostra dieta Svolgono importanti funzioni di controllo e di regolazione dell’attività

cellulare�

Sodio, Potassio, Calcio, Fosforo e Magnesio �

Si trovano negli organismi animali in piccole quantità. �

Pur essendo presenti in tracce, alcuni di essi giocano un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo dell’uomo �

OLIGOELEMENTI �

Attualmente sono considerati ESSENZIALI per l’uomo NOVE oligoelementi �

FERRO, RAME, ZINCO, MANGANESE, COBALTO, SELENIO, CROMO, MOLIBDENO, IODIO�

Attualmente si preferisce la dieta mediterranea che apporta sottoforma di CARBOIDRATI il 55-60% delle calorie, RIDUCENDO la quota LIPIDICA ed in parte quella PROTEICA �

La dieta dell’adolescente italiano risulta IPERPROTEICA

(15%) con un eccesso di assunzione di proteine di

origine animale, IPERLIPIDICA (32-38%) con

un elevato intake di acidi grassi saturi (11.9%) e

IPOGLICIDICA (48-52,9%) con relativo esagerato intake

di zuccheri a rapido assorbimento �

ASSUNZIONE DI NUTRIENTI �ERRORI QUANTITATIVI e QUALITATIVI �

Altri errori sono il ridotto apporto di fibra alimentare, di calcio e nelle

adolescenti anche di ferro �

ASSUNZIONE DI NUTRIENTI �ERRORI QUANTITATIVI e QUALITATIVI �

ü  Monotonia della dieta�

ü  Errata distribuzione dell’intake calorico durante il giorno �

ü  Pasti nutrizionalmente inadeguati ed intervallati da numerosi spuntini�

ü  Mancata assunzione di una prima colazione �

CONSIGLI UTILI�

E’ consigliabile suddividere l’assunzione giornaliera di alimenti in 4-5 pasti (evitando i

fuori pasto) con la seguente ripartizione calorica: �

ü  Colazione + spuntino 20% �

ü  Pranzo 40% �

ü  Merenda 10% �

ü  Cena 30% �

GLI ASSAGGI PERICOLOSI �

Le Calorie Extra��Alimenti Calorie ��Caramelle (6 g): "24 �Olive (n3) "35 �Cioccolatino (medio) "57 �Spremuta di arancia "70 �Cappuccino "100 �Coca Cola (latt.330 cc) "135 �Gassosa " "135 �Briosce "150 �Noccioline (20 g) "150 �Tramezzino al�prosciutto e formaggio "210 �Panino con salame "3 �

Confronto tra alcuni farinacei��Alimento Calorie in 100 g��Crackers "447 �Fette Biscottate "410 �Grissini "382 �Pane all'Olio "364 �Pane comune "277 �Pane integrale "243 ��Pasta all'uovo "368 �Pasta comune "361 �Riso "361 �Semolino "344 �

Si raccomanda di privilegiare largamente i CARBOIDRATI COMPLESSI (AMIDI) e di limitare l’apporto in grassi, zuccheri

semplici e sale �

Per una alimentazione sana vanno assunte, tutti i giorni, abbondanti quantità di FRUTTA e VERDURA

(non meno di 400 g), alimenti a cui oggi è riconosciuto un ruolo specifico in senso salutare e

preventivo �

CONSIGLI UTILI�

PESO CORPOREO �

E’ la massa (PESO) di un organismo vivente, determinato dalla massa dei tessuti, organi e liquidi nel sistema �

OBESITA’�

Eccesso di peso superiore al 30% del peso ideale in funzione della statura�

SOVRAPPESO�

Eccesso di peso NON superiore al 30% del peso ideale in funzione della statura�

Altro elemento fondamentale è la rimozione di una eccessiva sedentarietà con lo svolgimento di una regolare �

ATTIVITA’ FISICA GIORNALIERA �Lo stile di vita di un adolescente è prevalentemente

caratterizzato da un numero elevato di ore quotidiane dedicate ad attività sedentarie (compiti, televisione, computer …) e da uno

scarso numero di ore di attività fisica �

CONSIGLI UTILI�

L’ESERCIZIO FISICO è infatti un fattore chiave nella determinazione della quantità di energia spesa quotidianamente e risulta fondamentale per il controllo del peso. Almeno UN’ORA AL GIORNO di ATTIVITA’ MOTORIA a moderata intensità, come il camminare è già un buon aiuto per mantenere la salute e la forma fisica�

CONSIGLI UTILI�

La SCUOLA può fornire un contributo fondamentale ai fini dell’educazione alimentare mediante: �

1.   La refezione scolastica. La dieta da proporre deve essere controllata qualitativamente e quantitativamente da personale competente, coinvolgendo e sensibilizzando anche i genitori�

2.   Programmi di attività fisica e sportiva, adeguati all’età dei bambini/adolescenti, da attuare nel corso della programmazione scolastica�

3.   Corsi di aggiornamento/incontri in materia nutrizionale tra esperti del settore, insegnanti e alunni�

4.   Recupero del ruolo fondamentale dei genitori che con l’aiuto di medici, insegnanti, istituzioni dovrebbero essere messi in grado di cambiare la proprie abitudini scorrette al fine di essere un modello di comportamento per i propri figli�

Indagine condotta nelle Scuole Italiane di fascia primaria e secondaria�

dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali�

L’OBESITA’ non è solo un PROBLEMA SANITARIO, �

ma soprattutto EDUCATIVO e SOCIALE �

che coinvolge�

la FAMIGLIA, la SCUOLA, le ISTITUZIONI �

sino alle AZIENDE PRODUTTRICI.�

Il picco maggiore di OBESITA’ si riscontra in alcune regione del SUD, �

con in testa la CAMPANIA che ha un tasso di obesità del 21%, �

seguono la SICILIA con il 17% e la Calabria con il 16% �

Tra le cattive abitudini alimentari: �1.  11% dei bambini salta la prima colazione�

2.  28% non la fa in maniera adeguata�

3.  Troppe calorie per la merenda�

4.  Quasi un bambino su quattro non consuma né frutta, né verdura�

Anche l’attività fisica, in Italia, non sembra essere molto praticata �

1.  Molta televisione e videogiochi e poca attività fisica sia a casa che a scuola. �

2.  La metà dei bambini possiede un televisore in camera propria e solo 1 bambino su 10 svolge il livello di attività fisica raccomandato per la sua età. �

La percezione del problema da parte dei genitori�

1.  Quattro mamme su dieci di bimbi in sovrappeso non ritengono che il proprio figlio abbia un peso eccessivo rispetto all’altezza. Anche la quantità di attività fisica sembra non avere la giusta valutazione �

CAUSE SOVRAPPESO/OBESITA’�

" " "ALIMENTAZIONE IPERCALORICA �1.  Di tipo quantitativo: consiste nell’ingerire una quantità eccessiva di

cibo, a causa della incapacità di regolare e controllare il proprio appetito�

"In questo caso anche seguendo una DIETA SANA un individuo finisce comunque con l’andare in sovrappeso �

2. Di tipo qualitativo: riguarda soggetti con appetito normale o addirittura scarso, ma comunque in sovrappeso a causa di una alimentazione sbagliata. Gli errori più comuni riguardano la scelta di cibi ipercalorici come i grassi e i carboidrati dotati di scarsa sazietà, un’alimentazione molto frequente e l’assunzione di inutili calorie (caramelle, bevande zuccherate)�

La DIETA IDEALE deve essere personalizzata, gradevole, �

quantitativamente moderata e deve prevedere: �

�1.  Apporto calorico pari a quello indicato dai LARN per età e sesso: �

"Ragazzi di 11-14 anni: 2000-2200 kcal/die�

2.  Intake alimentare suddiviso in 4-5 pasti con la seguente ripartizione calorica: �

Colazione + spuntino ""20%�

Pranzo "" "40%�

Merenda "" "5-10%�

Cena "" "30%�

LA PRIMA COLAZIONE E GLI SPUNTINI �

Fare la prima colazione è una buona abitudine: essa, infatti, dopo una notte di digiuno, fornisce all’organismo la quota necessaria di energia per affrontare gli impegni della giornata.�

Un effetto diretto della omissione della colazione è il peggioramento della performance nelle prime ore della giornata che nei ragazzi si manifesta con una ridotta capacità di concentrazione e di resistenza durante l’attività fisica.�

LA PRIMA COLAZIONE�

Una colazione deve avere un valore energetico di circa 400 cal. �

Questo valore va dimezzato se si intende effettuare una merenda a metà mattina�

COLAZIONE “STANDARD”�

1.  The deteinato con un cucchiaio di zucchero �

2.  Un bicchiere di latte parzialmente scremato �

3.  3 fette biscottate con la marmellata + un frutto o una spremuta d’arancia�

4.  In alternativa: yogurt, cereali, frullati di frutta e latte e biscotti da forno�

LE MERENDE�

Dovrebbero includere FRUTTA e VERDURA di STAGIONE ( la maggior parte dei ragazzi non ne mangia ) 4 -5 porzioni raccomandate per ogni giorno, �

Yogurt o latte 1/2 crema, pane integrale, cereali, fette biscottate con marmellata anche tutti i giorni, �

Prodotti da forno: torte (con marmellate fatte in casa),biscotti, �

Gelati : non più di 2 volte a settimana�

PRANZO�

1.  Pasta di semola, all’uovo, o RISO (80-100 gr) condita con sugo di pomodoro fresco + olio crudo �

2.  Carne magra (manzo, vitello, agnello, coniglio, pollo, tacchino) (100 gr) �

"Pesce (pesce azzurro, merluzzo, sogliola, spigola, orata) (140-180 gr)�

"Formaggio non stagionato (Bel paese, stracchino, ricotta, fontina, mozzarella, emmenthal) (60-80gr)�

"Due uova�

"Prosciutto cotto, prosciutto crudo (80 gr)�3.  Verdura al netto: bietola, pomodoro, calvofiore, melenzane (100 gr), zucchine,

spinaci (150 gr), sedano, lattuga (200 gr) + olio crudo�

4.  Frutta al netto: mele, pere, prugne (150 gr), banane (80 gr), arancia, pesche, fragole (200 gr)�

5.  Pane �

CENA �

1.  Passato di verdure o passato di legumi (100 gr)�

2.  Carne magra 100 gr (sostituzioni come per il pranzo)�

3.  Verdura al netto 100 gr + olio �

4.  Frutta al netto 150 gr �

5.  Pane 25 gr �

Una sana e corretta alimentazione,insieme ad una adeguata e costante attività motoria, rappresentano

nelle differenti fasce d’età della popolazione il primo intervento di prevenzione, a tutela dello stato di

salute e dell’armonia fisica .�

EDUCAZIONE ALIMENTARE

Le abitudini nutrizionali si instaurano in età infantile ed hanno

un chiaro effetto sui livelli plasmatici dei lipidi e sul rischio di malattia cardio-vascolare, obesità e

diabete e quindi sul destino del bambino e dell’adolescente�

DUNQUE È MOLTO IMPORTANTE ......... �

• Conoscere le regole per uno stile di vita corretto ed una alimentazione equilibrata�

• Integrare le informazioni ricevute con le proprie conoscenze ed i propri vissuti�

• Conoscere il pericolo di abitudini e/o condotte nutrizionali devianti o scorrette�

• Saper distribuire i pasti nell’arco della giornata�

• Conoscere le quantità consigliate dei singoli nutrienti�

• Promuovere processi di individuazione e di autoriconoscimento, creando ad esempio canali di comunicazione fra i giovani e i servizi socio-sanitari�

• Collaborare con gli insegnanti già dalla scuola primaria nel loro lavoro per l’Educazione alla salute �

• Trasformare le squadre in “gruppi”, mediante la comunicazione di emozioni e contenuti significativi per i soggetti che ne fanno parte�

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