la gestione delle azioni per la biodiversità in un’area ... · parco, (es. monitoraggio per la...

Post on 25-Jun-2020

6 Views

Category:

Documents

0 Downloads

Preview:

Click to see full reader

TRANSCRIPT

La gestione delle azioni La gestione delle azioni per la biodiversità in per la biodiversità in un’area protettaun’area protetta

Verso la Conferenza Nazionale per la Verso la Conferenza Nazionale per la BiodiversitàBiodiversità““Le aree naturali protette per la Le aree naturali protette per la biodiversità”biodiversità”Sabaudia – 11 Maggio 2010Sabaudia – 11 Maggio 2010

parco nazionale dolomiti bellunesi

Nino MartinoNino MartinoDirettore PNDBDirettore PNDBPresidente AIDAPPresidente AIDAP

Alla fine, la nostra società sarà definita non soltanto da quello che creiamo, ma anche da quello che ci rifiutiamo di distruggere.

John C. Sawhill Presidente di The Nature Conservancy 1990-2000

Conservazione della biodiversità:il ruolo delle aree protette

• Ricerca• Monitoraggio• Gestione

parco nazionale dolomiti bellunesi

Pianificazione

Il Piano del Parco Il Piano del Parco disciplinadisciplina• 1) la zonazione (organizzazione generale del territorio e

sua articolazione in aree o parti caratterizzate da forme differenziate d'uso, godimento e tutela);

• 2) le norme di attuazione (vincoli e destinazioni di uso pubblico o privato entro le varie zone) attraverso le quali vengono definite forme di compatibilità con gli obiettivi dell'area protetta;

• 3) i sistemi di attrezzature e servizi e quelli di accessibilità;

• 4) gli indirizzi e i criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna e sull'ambiente naturale in genere

parco nazionale dolomiti bellunesi

Piano del Parco: il Piano del Parco: il metodometodo

1. Analisi Censimento delle emergenze floristiche, vegetazionali, faunistiche, geomorfologiche e della presenza antropica. 2. SintesiUtilizzo dei dati preliminari di analisi per elaborare tavole di sintesi (con zonazioni strutturali) del territorio e tavole di progetto (con zonazioni funzionali)

parco nazionale dolomiti bellunesi

Piano del Parco: il Piano del Parco: il metodometodoa. Valore naturalistico: suddivisione, in base ai dati delle

analisi preliminari, delle componenti del territorio in cinque classi di valore (eccezionale, elevatissimo, elevato, medio, discreto). b. Sensibilità: ripartizione del territorio in tre diverse classi di sensibilità = rischio di estinzione dell’ecosistema in relazione a variazioni dei fattori ambientali c. Vulnerabilità: ripartizione dell’area in quattro classi di vulnerabilità = situazioni nelle quali è l’uomo che può compromettere irreparabilmente l’ambiented. Elaborazione delle tavole di progetto: zonazione funzionale, sistema di percorrenza ed appoggio logistico e sistema delle strutture di informazione.

parco nazionale dolomiti bellunesi

Zone A: Riserve integraliZone A: Riserve integrali

Quelle di maggior pregio naturalistico, più delicate o che più si avvicinano alle condizioni di equilibrio naturale. Sono le più lontane dai centri abitati.

Solo qui la tutela è passiva: non si prevede alcun intervento. Sono consentite l'osservazione naturalistica e la ricerca scientifica.

parco nazionale dolomiti bellunesi

Sono 2.600 Ha su 31.000 pari all’8% del Parco

Zona A: Zona A: Riserve Riserve integraliintegrali

La declassazione dei sentieri nelle Riserve IntegraliSalvaguardare la natura e mantenere un percorso tradizionale come “L’Alta Via delle Dolomiti”

Zone B: Riserve generali Zone B: Riserve generali orientateorientate

Parti di territorio un tempo usate dall’uomo. Qui si tutelano i valori naturalistici e si recuperano i sistemi degradati. Sono di due tipi: B1 e B2

Sono vietate nuove costruzioni e la trasformazione del territorio. Sono consentite attività turistiche, tagli boschivi, agricoltura, manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere esistenti.

parco nazionale dolomiti bellunesi

Sono 24.100 Ha su 31.000 pari al 78% del Parco

Zona B: Zona B: Riserve Riserve generali generali orientate B1orientate B1

Zone C: Aree di protezioneZone C: Aree di protezioneSono quelle ai confini, lungo le strade, vicino ai centri abitati, dove tuttora si svolgono attività agricole e si gestisce il bosco.

Qui il Parco sostiene le attività tradizionali con il recupero e il miglioramento delle strutture (malghe, casere, strade, acquedotti). Sono ammessi la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché il restauro e risanamento delle opere esistenti

parco nazionale dolomiti bellunesi

Sono 4.000 Ha su 31.000 pari al 13 % del Parco

Zona C: Zona C: Aree di Aree di protezioneprotezione

Zone D: Aree di promozione economica e Zone D: Aree di promozione economica e socialesociale

Quelle dove maggiore è la presenza dell’uomo: fondovalle, zone con attività commerciali e ricreativo-turistiche.

Sono ammessi o potenziati i sistemi di fruizione turistica e culturale, mirando allo sviluppo di una economia basata sul rispetto del territorio e della natura, ovvero su criteri di sostenibilità.

parco nazionale dolomiti bellunesi

Sono 300 Ha su 31.000 pari all’1% del Parco

Zona D: Zona D: Aree di Aree di promozione promozione economica e economica e socialesociale

Zonazione vigente

Nuova zonazione adottata

0,0

- 3,2

- 47,5

+ 3,2

+ 1,1

Variazione %

31.03431.034TOT

3.8553.982C

7221.377B2

23.51522.768B1

2.6302.601A

Nuovo Piano (ha)

Piano vigente

(ha)

Zona

Nuova zonazioneNuova zonazione

Vette FeltrineVette Feltrine

Azioni concrete del Parco per Azioni concrete del Parco per tutelare la biodiversitàtutelare la biodiversità

• Ricerche e Monitoraggi• Progetto speciale “Fauna, habitat

faunistici, controllo zoosanitario”• Progetto speciale “Riqualificazione

malghe, gestione prati e pascoli”• Progetto speciale “Selvicoltura e

riassetto forestale”• Progetti di tutela della biodiversità

agronomica

parco nazionale dolomiti bellunesi

Conoscenza: la base per la corretta gestione

• Cartografia degli habitat • Checklist aggiornate floristiche e

faunistiche• Monitoraggio di specie indicatrici,

vulnerabili o bandiera: Ungulati, Tetraonidi, Pesci

• Indagini sulla distribuzione (Atlante uccelli nidificanti)

Ricerche e monitoraggiRicerche e monitoraggi

Invertebrati: evoluzione delle Invertebrati: evoluzione delle conoscenzeconoscenze

446

950

12501380

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

2003 2005 2006 2008

N. specie censite

N° specie stimate: tra 2.800 e 4.000

Macrolepidotteri Eteroceri

• Indagine 2004-2008 sui Macrolepidotteri Eteroceri

• 435 specie censite (su 1.800 spp. Italiane)

• 153 spp. Nuove per Provincia Belluno

• 2 spp. Nuove per il Veneto

Invertebrati acquatici ipogei

• Campagne di studio nel complesso carsico dei Piani Eterni

• Campionamenti fino a -460 metri• Ritrovate 27 specie• 5 specie nuove per la scienza• 37% della fauna è formata da elementi

stigobi

Ricerche biospeleologiche

Foto E. Canal CTA-CFS

Ricerche biospeleologiche

Anellidi Oligocheti• 7 specie• Una specie Rhyacodriloides aeternorum nuova per

la scienza • Genere antico,

endemico dellago Baikal, con 2 sole specie

Campanula morettianaCampanula morettiana

endemismo dolomitico

Primula tyrolensisPrimula tyrolensis

endemismo dolomitico

Sempervivum dolomiticumSempervivum dolomiticum

endemismo dolomitico

Delphinium dubiumDelphinium dubium

specie ad areale disgiunto

Geranium argenteumGeranium argenteum

relitto preglaciale

Alyssum ovirenseAlyssum ovirense

relitto preglaciale

Iris cengialtiIris cengialti

specie illirica ad areale frammentato

Lilium carniolicumLilium carniolicum

specie est alpino dinarica

parco nazionale dolomiti bellunesi

Progetto speciale: fauna, Progetto speciale: fauna, habitat faunistici, controllo habitat faunistici, controllo

zoosanitariozoosanitario

Progetto speciale: “Fauna, habitat Progetto speciale: “Fauna, habitat faunistici, controllo zoosanitario”faunistici, controllo zoosanitario”

Obiettivi• Valutare lo stato delle

conoscenze faunistiche del PNDB

• Formulare proposte di gestione e conservazione faunistica

parco nazionale dolomiti bellunesi

Proposte di conservazione e gestione

• Quadro normativo• Problematiche generali di conservazione • Azioni proposte

• miglioramento ambientale MA (es. sfalci)• monitoraggio di base M (censimenti)• gestione attiva della specie G (es trota fario, da eradicare in

favore delle marmorata, reintroduzioni, …) • ricerca R

4. Priorità di intervento• Massima: l’obiettivo proposto è di importanza prioritaria per il

parco, (es. monitoraggio per la rogna sarcoptica, valutazione della popolazione di cinghiale, etc)

• Elevata: di sicuro interesse per il parco, ma meno prioritaria rispetto alla precedente

• Media: di interesse generale• Costi ipotizzabili• Fonti di finanziamento

parco nazionale dolomiti bellunesi

Proposte di conservazione e gestione

Azioni di: • Monitoraggio di base (27)• Gestione attiva (20)• Miglioramento ambientale (15)• Ricerca (22)

Totale: 84 azioniAvviate o concluse 2003-2009: 50

Monitoraggio dell’aquila reale nelle Alpi Austriache ed Italiane

Un nuovo progetto di ricerca 2007-2008

• 109 specie nidificanti• 41 non Passeriformi• 68 Passeiformi• Nidificanti possibili 15

(13,8%)• Nidificanti probabili o

certe 94 (86,2%)

Aggiornamneto atlante nidificanti

Foto F. Friz CTA-CFS

Indagini sui Chirotteri

• Individuazione specie presenti

• Censimento rifugi e siti riproduttivi

• Installazione nidi artificiali

Aree censite con bat-detector

Reintroduzione marmottaReintroduzione marmotta

•Studio di fattibilità•Carte di idoneità ambientale•Stima consistenza popolazioni future•Catture•Marcature e analisi•Rilasci•Monitoraggio•Divulgazione

Progetto “Reintroduzione Progetto “Reintroduzione marmotta”marmotta”

CattureCatture

Progetto “Reintroduzione Progetto “Reintroduzione marmotta”marmotta”

MarcaturMarcaturaa

Progetto “Reintroduzione Progetto “Reintroduzione marmotta”marmotta”

RilascioRilascio

Progetto “Reintroduzione Progetto “Reintroduzione marmotta”marmotta”

RilascioRilascio

Population B

12121313

1820

1515 151512

2421

18

32

39 3939

2525

20

1617171513

25

33

39

43

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

may-0

6

jun-0

6

jul-06

aug-0

6

sep-0

6

apr-

07

may-0

7

jun-0

7

jul-07

aug-0

7

sep-0

7

may-0

8

jun-0

8

jul-08

aug-0

8

Month

of

ind

ivid

uals

Released

Total

Marmotta – EreraMarmotta – Erera

Gestione ittiofauna

•Regolamento di prelievo selettivo ittiofauna per recupero specie autoctone (trota marmorata)•Reintroduzione scazzone

parco nazionale dolomiti bellunesi

Progetto speciale: Progetto speciale: riqualificazione malghe, riqualificazione malghe, gestione prati e pascoligestione prati e pascoli

Articolazione del progetto• valutazione dello stato

gestionale ed ambientale delle praterie

• definizione dei criteri di gestione dei prati e delle malghe

• riqualificazione del sistema foraggero-zootecnico dei Comuni del PNDB

• informatizzazione della cartografia

parco nazionale dolomiti bellunesi

Scopi della catalogazione• Fornire uno strumento

facile e rapido da aggiornare

• Fornire un “supporto cartografico” allo sviluppo di progetti gestionali

• Fornire un “supporto numerico” per la formulazione di interventi di manutenzione, indicatori (Agenda 21, progetti UE

parco nazionale dolomiti bellunesi

Prati e praterie del Parco

3366 ettari - 10,7% della superficie del Parco

Classi di gestione• prati utilizzati o utilizzabili a fini zootecnici e prati

sui quali è prioritario il mantenimento della cotica erbosa;

• pascoli di malghe attive e praterie contigue ad esse purché non comprese nel punto 4;

• prati e praterie sulle quali è difficile eseguire interventi meccanici finalizzati al mantenimento della cotica erbosa;

• prati e praterie alpine dove è precluso l’intervento dell’uomo: comprendono le superfici che ricadono in Zona A (Riserva integrale) o in Zona B2;

• prati tecnici, senza alcuna velleità produttiva sui quali è necessario effettuare interventi di governo della vegetazione erbacea ed arbustiva: per la maggior parte comprende aree di rispetto a strutture;

• pascoli di malghe abbandonate e praterie alpine limitrofe purché non comprese nella classe 4

parco nazionale dolomiti bellunesi

Classi di gestione

Malga Pramper

Superficie:

7,4 ettari di pascolo effettivo per vacche da latte

14,2 ettari di pascolo per bestiame da rimonta, ecc.

Carico:

9-10 vacche da latte

14,2 UBA di rimonta

Proposte:

Forte ampliamento del pascolo da latte (30 UBA latte)

Gestione “turnata” del pascolo da latte

parco nazionale dolomiti bellunesi

Progetto speciale: SelvicolturaProgetto speciale: Selvicoltura

Progetto speciale: Progetto speciale: “Selvicoltura e riassetto forestale”

Obiettivi- classificazione tipologica di tutti i boschi- individuazione dei grandi alberi- individuazione di aree da riservare a sperimentazione e didattica- definizione dei sistemi di esbosco compatibili- definizione di criteri di taglio compatibili con la tutela delle specie

animali più vulnerabili- valutazione di un sistema di indennizzi legato a:

- minor produzione derivante dall’applicazione di norme più restrittive di quelle dei Piani di assestamento o delle Prescrizioni di massima;- inserimento nei boschi a evoluzione naturale o nelle riserve forestali di aree produttive;- minori introiti derivanti da modalità di esbosco più onerose, imposte dal Parco;

- valutazione delle priorità di intervento per qualificare in senso naturalistico il patrimonio forestale

- valutazione di un sistema di sovvenzioni per i boschi di produzione solo per interventi non imposti quali:

- la trasformazione del ceduo matricinato in ceduo composto;- la conversione a fustaia;- l’abbandono all’evoluzione naturale (quando utile e non imposto);- le cure colturali nei rimboschimenti.

Selvicoltura: indicazioni del Piano 1

Forme di gestione per tipi forestali: il Piano adotta le Tipologie Forestali della Regione Veneto quale strumento guida per la definizione degli assetti da perseguire e delle modalità tecniche di gestione.

Il Piano segnala inoltre l’opportunità di:- favorire le specie minoritarie e di maggior interesse ambientale;- preservare al taglio, nel ceduo, i soggetti più maestosi (nella misura indicativa di 3-10/ettaro);- tutelare gli elementi puntuali e i lembi di bosco che abbiano particolare interesse paesaggistico (grandi alberi) o faunistico (siti riproduttivi di rapaci, picchi tetraonidi, ecc.).

parco nazionale dolomiti bellunesi

parco nazionale dolomiti bellunesi

parco nazionale dolomiti bellunesi

Progetto Biodiversità Progetto Biodiversità coltivatacoltivata

Perdita di biodiversità: le causePerdita di biodiversità: le causeRiduzione numero di cultivar •USA: dal 1903 perso il 96% delle varietà di frutta e ortaggi•Italia: 70% della produzione di mele e pere deriva da 3 varietà•Italia: nessuna delle 250 varietà di frumento di inizio ‘900 è oggi coltivata•India: perse 1500 varietà di riso con la rivoluzione verde

parco nazionale dolomiti bellunesi

Risultati ottenuti 1Risultati ottenuti 1

• Metodologia di monitoraggio– Scheda agronomica– Scheda antropologica– Scheda iconografica

• Coesistenza fotografia & disegno naturalistico

Testimonianze di vecchi agricoltori

Risultati ottenuti 2Risultati ottenuti 2

• Banche dati costituite– Agronomica– Antropologica– Iconografica

• Rete di agricoltori “informatori”• Rete di agricoltori “custodi”

Banca dati fotografica

Pér Bùtiro

Pér Bùtiro

Campi catalogo

Il mondo selvatico aspetta l’amicizia dell’umanità

R. Payne

top related