la domenica - parrocchia s.genesio dairago · gio 2 noemre: ommemorazione dei fedeli defunti sante...
Post on 27-Jun-2019
227 Views
Preview:
TRANSCRIPT
LA DOMENICA PARROCCHIA S. GENESIO MARTIRE in DAIRAGO (MI)
Diocesi di Milano—Zona Pastorale IV—Decanato di Castano Primo
29 OTTOBRE 2017 - Num . 454 II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA
Casa parrocchiale: tel. 0331 43 12 14 / E-mail: parrocchia.dairago@gmail.com / Sito: www.sangenesio.eu Il Parroco, don Giuseppe: 338 108 7666 / e-mail: dongiuseppe.alloisio@gmail.com
Segreteria: Parrocchiale lunedì- giovedì - sabato (ore 9-11); Oratorio: lunedì - venerdì (ore 16-18)T. 0331 43 12 14 CARITAS: sabato mattina ore 10.30 - 12.00 presso sala S. Gianna Beretta Molla (P.zza don C. Lotti)
CONFESSIONI
sabato ore 15.00 - 18.00
mezz’ora prima
e dopo ogni Messa
ORARI SANTE MESSE domenica: 8.30 - 10.30 - 11.45 - 18.00
sabato: 8.30 - 18.00 da lunedì a venerdì: 8.30
ORATORIO Lunedì—Venerdì
dalle 16.00 alle 18.00 Domenica
tutto il pomeriggio
A P P U N TA M E N T I
Mar 31 ore 16.00-18.00 Confessioni – ore 18.00: Messa di Vigilia ore 21.00 incontro genitori e padrini battesimo
Mer 1 novembre: Festa di tutti i Santi - Sante Messe ore 8.30 – ore 10.30 – ore 18.00
Gio 2 novembre: Commemorazione dei Fedeli Defunti Sante Messe ore 8.30 – ore 15.30 al cimitero – ore 20.45
Ven 3 ore 21.15 Cineforum. Titolo film: “LA GABBIA DORATA”
Sab 4 Solennità di S. Carlo Borromeo, Patrono di Milano - ore 8.30 S. Messa solenne
Dom 5 FESTA DI CRISTO RE
Giornata Diocesana della Caritas - Giornata Mondiale di Lotta alla Povertà Ore 10.00 : partenza del Corteo dal Municipio verso la chiesa, per la Messa delle ore 10.30 In questa Messa pregheremo per i caduti della prima Guerra Mondiale e di tutte le guerre
Ore 16.30 cinema per ragazzi. Titolo film: “OCEANIA”
INCONTRI GENITORI
Alla domenica ore 11.30, subito dopo la Messa
12 novembre : seconda elementare
19 novembre : terza elementare
26 novembre : quarta elementare
3 dicembre : quinta elementare
Segnate sul calendar io !
sabato 18 e sabato 25 novembre
Dalle ore 19 (subito dopo la Messa) alle 22 circa.
Sono invitati tutti i parrocchiani. In particolare
tutte le persone che prestano qualche servizio in
parrocchia.
DOMENICA 5 NOVEMBRE
FESTA DI CRISTO RE
È la solennità che celebra la regalità di Cristo, Signore
del tempo e della storia, inizio e fine di tutte le cose e al
quale tutti gli uomini e le altre creature sono soggetti.
Fu introdotta da papa Pio XI, con l’enciclica “Quas
primas” dell’11 dicembre 1925, a coronamento del
Giubileo che si celebrava in quell’anno.
È stato Cristo stesso ad affermare la sua regalità. Nel
Vangelo di Giovanni, infatti, leggiamo: “Pilato allora
rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse:
«Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Il mio regno
non è di questo mondo, se il mio regno fosse di que-
sto mondo, i miei servitori avrebbero combattuto per-
ché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio re-
gno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque
tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re»”…
UDIENZA GENERALE
mercoledì 18ottobre 2017
Carissimi fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi vorrei mettere a confronto la speranza cristia-
na con la realtà della morte, una realtà che la nostra
civiltà moderna tende sempre più a cancellare.
Così, quando la morte arriva, per chi ci sta vicino o
per noi stessi, ci troviamo impreparati, privi anche
di un “alfabeto” adatto per abbozzare parole di sen-
so intorno al suo mistero, che comunque rimane.
Eppure i primi segni di civilizzazione umana sono
transitati proprio attraverso questo enigma.
Potremmo dire che l’uomo è nato con il culto dei
morti.
Altre civiltà, prima della nostra, hanno avuto il
coraggio di guardarla in faccia. Era un avvenimento
raccontato dai vecchi alle nuove generazioni, come
una realtà ineludibile che obbligava l’uomo a vive-
re per qualcosa di assoluto. Recita il salmo 90:
«Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo
un cuore saggio» (v. 12). Contare i propri giorni fa
si che il cuore diventi saggio! Parole che ci riporta-
no a un sano realismo, scacciando il delirio di onni-
potenza. Cosa siamo noi? Siamo «quasi un nulla»,
dice un altro salmo (cfr 88,48); i nostri giorni
scorrono via veloci: vivessimo anche cent’anni, alla
fine ci sembrerà che tutto sia stato un soffio. Tante
volte io ho ascoltato anziani dire: “La vita mi è
passata come un soffio…”.
Così la morte mette a nudo la nostra vita. Ci fa
scoprire che i nostri atti di orgoglio, di ira e di odio
erano vanità: pura vanità. Ci accorgiamo con
rammarico di non aver amato abbastanza e di non
aver cercato ciò che era essenziale. E, al contrario,
vediamo quello che di veramente buono abbiamo
seminato: gli affetti per i quali ci siamo sacrificati,
e che ora ci tengono la mano.
Gesù ha illuminato il mistero della nostra morte.
Con il suo comportamento, ci autorizza a sentirci
addolorati quando una persona cara se ne va. Lui si
turbò «profondamente» davanti alla tomba dell’
amico Lazzaro, e «scoppiò in pianto» (Gv 11,35).
In questo suo atteggiamento, sentiamo Gesù molto
vicino, nostro fratello. Lui pianse per il suo amico
Lazzaro.
E allora Gesù prega il Padre, sorgente della vita, e
ordina a Lazzaro di uscire dal sepolcro. E così
avviene. La speranza cristiana attinge da questo
atteggiamento che Gesù assume contro la morte
umana: se essa è presente nella creazione, essa è
però uno sfregio che deturpa il disegno di amore di
Dio, e il Salvatore vuole guarircene.
Altrove i vangeli raccontano di un padre che ha la
figlia molto malata, e si rivolge con fede a Gesù
perché la salvi (cfr Mc 5,21-24.35-43). E non c’è
figura più commovente di quella di un padre o di
una madre con un figlio malato. E subito Gesù si
incammina con quell’uomo, che si chiamava
Giairo. A un certo punto arriva qualcuno dalla casa
di Giairo e gli dice che la bambina è morta, e non
c’è più bisogno di disturbare il Maestro. Ma Gesù
dice a Giairo: «Non temere, soltanto abbi
fede!» (Mc 5,36). Gesù sa che quell’uomo è tentato
di reagire con rabbia e disperazione, perché è morta
la bambina, e gli raccomanda di custodire la
piccola fiamma che è accesa nel suo cuore: la fede.
“Non temere, soltanto abbi fede”. “Non avere
paura, continua solo a tenere accesa quella
fiamma!”. E poi, arrivati a casa, risveglierà la
bambina dalla morte e la restituirà viva ai suoi cari.
Gesù ci mette su questo “crinale” della fede. A
Marta che piange per la scomparsa del fratello
Lazzaro oppone la luce di un dogma: «Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se
muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non
morirà in eterno. Credi tu questo?» (Gv 11,25-26).
È quello che Gesù ripete ad ognuno di noi, ogni
volta che la morte viene a strappare il tessuto della
vita e degli affetti.
Siamo tutti piccoli e indifesi davanti al mistero
della morte. Però, che grazia quando Gesù stesso
verrà da ognuno di noi e ci prenderà per mano, con
la sua tenerezza, la sua mitezza, il suo amore. E
ognuno ripeta nel suo cuore la parola di Gesù:
“Alzati, vieni. Alzati, vieni. Alzati, risorgi!”.
Papa Francesco
Beati i morti che muoiono nel Signore
LETTURA Lettura del secondo libro di Samuele 7, 1-6. 8-9. 12-14a. 16-17 In quei giorni. Il re, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: “Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele dall’Egitto fino ad oggi; sono andato vagan-do sotto una tenda, in un padiglione”. Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: “Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”». Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.
EPISTOLA Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 1, 9b-14 Fratelli, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio. Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnani-mi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.
VANGELO Lettura del Vangelo secondo Giovanni 18, 33c-37 In quel tempo. Pilato disse al Signore Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO
5 n o v e m b r e 2 0 1 7
Tre giovani ra-gazzi in viaggio dal Guatemala
verso gli Stati Uniti, in cerca di fortuna. Che avrà un prezzo molto alto per loro, armati solo della soli-da determinazione ad ave-re una vita decorosa. All’in-terno di un film che parla schietto e senza filtri è racchiuso un documento
importante: l’istinto di sopravvivenza di tre ragazzini, presi ad
esempio per i moltissimi che saranno in realtà, costretti ad una fuga che nessuno dovrebbe mai compiere. Vincitore di 37 premi nei Festival di tutto il mondo. M.C.
Venerdì 3 novembre ore 21.15
Ss. Messe della settimana dal 30 ottobre al 5 novembre 2017 Lunedì 30 Feria - Per l'impegno dei cristiani nel mondo 8.30 Selmo Luigi e Ciapparella Raffaele
Martedì 31 Feria - Per l'educazione cristiana 8.30 18.00
Mercoledì 1 Solennità - Tutti i Santi 8.30 10.30 Barlocco Luigia e Citton Benvenuto 18.00
Giovedì 2 Commemorazione di tutti i fedeli defunti 8.30 Ad mentem Summi Pontificis 15.30 Al cimitero Per tutti i defunti 20.45 Defunti della Parrocchia 2016 / 2017
Venerdì 3 Memoria - S. Martino de Porres, religioso 8.30 Barlocco - Provasi, leg. / Sora Severino
Sabato 4 Solennità - S. Carlo Borromeo, vescovo 8.30 Fam. Nervei-Verrini, leg. / Pisoni Carlo e don Carlo Lotti 18.00 Tosetti Carlo / Coscritti anno 1950 / Bertani Massimo / Valter Maggioni e defunti classe 1954
Domenica 5 Solennità - Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo 8.30 Nervei Norberto e famiglia 10.30 Giovanni Colombo / Provasi Cherubina e Mocchetti Giovanni / Paganini Emma 11.45 Per una persona ammalata 18.00 Barlocco Vincenzino / Gianni Giovanni, Olgiati Adele e Fantato Lando
Lezionario
Ambrosiano
Festivo: anno A
Feriale: anno l
II Domenica dopo la Dedi-cazione della Chiesa
Liturgia delle ore: Il settimana
Lunedì 30 ottobre
inizieranno le Benedizioni
Natalizie delle famiglie dalle
ore 18.00 alle 21.00
BENEDIZIONE FAMIGLIE - ore 18-21
DATE VIE
Lunedì 30 ott. Carroccio e Deledda
Martedì 31 ott. Donatori del Sangue - Fratelli di Dio -
M. Teresa di Calcutta
Giovedì 2 nov. Torino – Donizzetti – Don Minzoni
Venerdì 3 Mascagni - Meda - Bixio
Lunedì 6 Leopardi - Legnano
Martedì 7 D’Acquisto - Milano - Privata Milano
- Privata Como
Mercoledì 8 Privata Legnano
Giovedì 9 Ghezzi
Venerdì 10 Monde - Roma - Damiano Chiesa
numeri dal 24 al 38
Lunedì 13
Damiano Chiesa numeri dal 41 al 47 -
Campo Erbe - Moro - P. Paganini -
Kennedy
Martedì 14 Domenico Da Inveruno - Marletta
Mercoledì 15 Montesi - Quasimodo - Pirandello
Giovedì 16 Privata Marletta - De Amicis - Grandi
Venerdì 17 Foscolo - Lampugnani - Mozart -
Toscanini
Lunedì 20 Alberto da Giussano
Se qualcuno vuole ricevere “LA DOMENICA” in formato Pdf scriva a: parrocchia.dairago@gmail.com
Se volete, potete preparare in casa un lumino o una candela accesi e un’imma-gine sacra, segno della presenza di Gesù vivo e risorto.
Domenica 5 novembre
Giornata Diocesana della Caritas
Nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo si leg-ge: “Ho avuto fame e mi avete dato da man-giare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visita-to, carcerato e siete venuti a trovarmi. In veri-tà vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più pic-coli, l’avete fatto a me”. Le parole di Gesù non lasciano dubbi: la strada che porta a Lui passa attraverso gli altri, il nostro prossimo, soprattutto quando è in condizioni di bisogno.
Non passa giorno che il Pontefice non ricordi
l’importanza dell’elemosina. Lo ha fatto
anche in uno dei suoi consueti messaggio:
«Impariamo a dare con generosità». Elemosi-
na è una parola forse un po’ desueta, e per
alcuni persino negativa, ma in realtà –
come ricordava san Giovanni Paolo II –
significa misericordia e «ha nella nostra con-
versione a Dio un significato definitivo, deci-
sivo. Se manca l’elemosina, la nostra vita non
converge ancora pienamente verso Dio».
top related