«io e la mia casa serviremo il signore». la famiglia e la bibbia di p. rota scalabrini (estratto)

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La vita umana è davvero un’avventura in cui l’essere famiglia o il costituirne una nuova è uno dei passaggi fondamentali, rispetto al quale oggi, più che in altri tempi, si è immersi in un conflitto di interpretazioni, esposti alle insidie del dubbio, ma perciò anche obbligati a decidersi per ciò che può dare splendore all’esistenza. È un cammino difficile nel quale, però, ci si può lasciare affiancare da un discreto ma affascinante compagno di viaggio: la parola della Sacra Scrittura! È questo il viaggio che intraprendiamo, percorrendo le pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento per accoglierne la luce, che illumina la realtà dell’amore, della coppia, dell’essere figli e del generare, dello stringere relazioni fraterne, e che suscita nel cuore lo slancio e la forza di forgiare un mondo più umano e, per il credente, di plasmare un’autentica comunità di fede. Il volume fa parte della collana “Questioni di famiglia”.

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12,3 mm

19F1

62

€ 8,90

La vita umana è davvero un’avventura! In essa, poi, l’es-

sere famiglia o il costituirne una nuova è uno dei pas-

saggi fondamentali. È un cammino difficile nel quale,

però, come propone questo volume, ci si può lasciare

affiancare da un affascinante compagno di viaggio: la

Bibbia! Entrare nella trama narrativa della Sacra Scrit-

tura restituisce la propria identità personale e familia-

re e fa comprendere quanto l’Amore del Signore abbia

necessità di rendersi evidente nelle relazioni coniugali,

nei legami genitoriali e nella bellezza della fraternità.

Questioni di FamigliaUna collana indispensabile sulle diverse questioni,

attuali e scottanti, che riguardano la famiglia, nata dalla collaborazione tra il Gruppo Editoriale San Paolo, l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI e il Centro Internazionale Studi Famiglia (CISF) di Milano.

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Io e la mia casa serviremo il Signore

La famiglia e la Bibbia

PATRIZIO ROTA SCALABRINI

Questioni di Famiglia

UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIAConferenza Episcopale Italiana

«Io e la mia casa serviremo il Signore»

La famiglia e la Bibbia

PATRIZIO ROTA SCALABRINI

«Io e la mia casa serviremo il Signore»

La famiglia e la Bibbia

PATRIZIO ROTA SCALABRINI

© 2015 Edizioni San Paolo s.r.l.Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano)www.edizionisanpaolo.itDistribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l.Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano)

© 2015 Periodici San Paolo s.r.l.Via Giotto, 36 - 20145 Milanowww.famigliacristiana.it

Allegato a Famiglia Cristiana di questa settimanaDirettore responsabile: Antonio SciortinoSettimanale registrato presso il Tribunale di Alba il 7/9/1949 n. 5P.I. SPA - S.A.P. - D.L. 353/2003 L. 27/02/04 N. 46 - a.1 c.1 DCB/CN

Progetto grafico: Ink Graphics Communication, Milano

Tutti i diritti riservati.

Nessuna parte di questo volume potrà essere pubblicata, riprodotta,archiviata su supporto elettronico, né trasmessa con alcuna formao alcun mezzo meccanico o elettronico, né fotocopiata o registrata,o in altro modo divulgata, senza il permesso scritto della casa editrice.

ISBN 978-88-215-9635-3

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INTRODUZIONE

«Essi insistettero:“Resta con noi, perché si fa serae il giorno è ormai al tramonto”.

Egli entrò per rimanere con loro»(Lc 24,29)

Narra un’antica tradizione rabbinica, che per ogni individuo che ne mangiava, la manna aveva sapori diversi. Così era pane fragrante e nutriente per il gio-vane, latte per l’infante, miele per l’anziano. Ma per tutti la manna era comunque cibo vitale, risorsa per il cammino.

Essa è figura della parola di Dio, che ha gusti di-versi e che incontra ogni persona secondo i desideri del suo cuore. Per chi si avvicina alla Bibbia con una domanda di conoscenza, essa offre la sua luce e il suo patrimonio di sapienza; per chi cerca un sostegno per la fede è fuoco che riscalda e rallegra; per chi anela

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all’edificazione di autentiche relazioni, è uno scrigno di vera umanità e una palestra in cui crescere per af-frontare il mestiere di vivere.

La vita umana è davvero un’avventura in cui poi l’essere famiglia o il costituirne una nuova è uno dei passaggi fondamentali, rispetto al quale oggi, più che in altri tempi, si è immersi in un conflitto di interpreta-zioni, esposti alle insidie del dubbio, ma perciò anche obbligati a decidersi per ciò che può dare splendore all’esistenza. È un cammino difficile nel quale, però, ci si può lasciare affiancare da un discreto ma affa-scinante compagno di viaggio: la parola della Sacra Scrittura!

È questo il viaggio che intraprendiamo, percorren-do le pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento per accoglierne la luce, che illumina la realtà dell’amo-re, della coppia, dell’essere figli e del generare, dello stringere relazioni fraterne, e che suscita nel cuore lo slancio e la forza di forgiare un mondo più umano e, per il credente, di plasmare un’autentica comunità di fede.

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I

DA PRINCIPIO FU COSÌ…

Alla ricerca del fondamento

L’interesse della Bibbia nei confronti della fa-miglia si rivolge innanzitutto a quello che è il suo nucleo fondante, ovvero la coppia. Molte storie di coppie sono presenti nelle pagine bibliche, ma non è significativa tanto la quantità dei brani che ne par-lano e delle figure che vengono delineate, quanto la loro collocazione strategica. E questo accade proprio fin dai primi racconti del libro della Genesi, quando si parla della creazione del mondo e dell’umanità.

La scelta dell’autore (o, forse meglio, autori) di queste prime pagine è di affidarsi alla narrazione, non perché pretenda di offrire testimonianze oculari

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di ciò che sarebbe successo in un tempo primordiale, ma perché il racconto è capace di creare un mondo in cui si disvelano poi le problematiche che sono, in realtà, proprie dell’umanità in ogni tempo e in ogni luogo. Così le prime pagine bibliche costituiscono una sorta di percorso a ritroso verso il cuore dell’es-sere, percorso che intende spiegare la situazione at-tuale dell’umanità per aprire un varco alla speranza: al di là dei vari fallimenti, errori e colpe, ha senso ancora desiderare, progettare, realizzare una vita umana degna di essere vissuta. In questo contesto si dà un consistente rilievo alla relazione tra l’uomo e la donna come a una di quelle dimensioni costitutive dell’esistenza che le conferiscono un senso buono e bello.

Questo non vuol dire che i racconti riguardanti la relazione uomo-donna, con il loro tentativo di scavare nel significato più profondo che questa relazione cu-stodisce, prospettino un’idealizzazione del rapporto, ignorando quanto in esso si possa annidare di am-biguo e di deludente. Infatti fin dal racconto della caduta originaria – il cosiddetto “peccato originale” –

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emergono anche gli aspetti problematici della rela-zione; e questi non sono assenti neppure nelle nar-razioni riguardanti le famiglie patriarcali, nelle quali Israele riconosce le proprie radici.

I primi racconti genesiaci hanno il coraggio di in-terrogare la verità della relazione uomo-donna, al di là delle deformazioni che la storia e la cultura posso-no aver esercitato su di essa. L’obiettivo perseguito è quello di giungere a scoprire il progetto originario di Dio sulla coppia, progetto con il quale essa deve confrontarsi per non smarrire la propria autenticità.

Il primo intento non è dunque quello di elaborare indicazioni legislative e pratiche circa la relazione uomo-donna, ma di cogliere il significato che questa assume agli occhi del loro Creatore, ancor prima che agli occhi dei due. La ricerca di questo sguardo divino sulla coppia non è per fuggire dal presente – dove la relazione uomo-donna è spesso appesan-tita da consuetudini problematiche, da pesantezze sociologiche, da storie traumatiche e bisognose di guarigione – ma proprio per rispondere alle domande poste dall’esperienza di essere coppia. La speranza è

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quella di giungere a una verità sulla coppia che abbia un valore universale e non si areni in considerazioni troppo condizionate da determinati schemi culturali e vicende esistenziali.

Da qui si attende una luce capace di illuminare la storia d’amore che è l’origine buona della famiglia, anche se la Scrittura è consapevole che vi sono pure origini non buone (come per esempio la vicenda di Lot, costretto ad accoppiarsi alle figlie – vedi Gen 19,30-38). È chiaro che il discorso di Genesi non intende essere una riflessione elaborata in uno spazio di pretesa neutralità e indifferenza rispetto a un pre-supposto religioso. Al contrario, il punto di partenza di ogni considerazione è una precisa esperienza che segna nel profondo gli autori della Bibbia: l’incon-tro con il Dio d’Israele, Creatore e Redentore, che attribuisce alla vita e alla libertà umana tanto valore da essere intervenuto a liberare gli schiavi dall’op-pressione del faraone.

Se non fosse questo il punto di partenza della ri-flessione biblica, anche le pagine riguardanti il rap-porto tra l’uomo e la donna avrebbero un andamento

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ben diverso, simile a quello espresso in altre culture, che guardano con sospetto alla relazione tra i due sessi, facendone oggetto di considerazioni spesso molto pessimiste, disincantate. Invece la Scrittura, proprio perché rilegge tutto nella luce dell’incontro con il Dio creatore e liberatore, oserà giungere a dire che Dio stesso si compiacque della propria opera di creazione, e che davanti all’uomo e alla donna rico-nobbe che era cosa bellissima, molto buona.

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