giangiacomo contini - sempre più veloci
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E’ l’obbiettivo
E’ il desiderio che si pongono i giovani che si affidano a
noi
Dunque noi a loro disposizione
Il tecnico per far crescere e non i risultati del giovane
per far sentire “speciale” il tecnico
Condizione importante. E’ un’analisi che ciascun
tecnico del settore giovanile dovrebbe fare
Patto: diritti e doveri Tecnico ha come doveri: Aggiornarsi per tenere alte le
sue competenze, relazionarsi positivamente, essere di esempio ( puntualità, avvisare in caso di impegni), essere propositivo, saper incoraggiare e stimolare. Come diritti: essere rispettato e riconosciuto come referente per il gruppo
Giovani Atleti hanno come doveri: impegnarsi al massimo delle proprie possibilità, rispettare le regole del gruppo (puntualità, avvisare per impegni) mantenere una vita regolare. Come diritti: avere un tecnico” perfetto” in un club “perfetto”
I nostri doveri Conoscere il più possibile se non tutto sulle
metodologie di allenamento per i giovani
Conoscere le tappe evolutive dello sviluppo psicofisico
Aspettare lo sviluppo dei nostri ragazzi
Sulle metodologie
dell’allenamento Sappiamo molto visti certi risultati ottenuti dai cadetti
in Italia
Ma come si è arrivati a tali risultati?
Pensando ad atleti in miniatura riducendo solo in
percentuale il lavoro svolto da atleti d’elite ?
CAPACITA’ MOTORIE CONDIZIONALI (Energetiche)
CORDINATIVE ( da informazioni Sensoriali)
….Un’ tutt’uno
Capacità Energetiche
- Velocità
- Forza
- Resistenza
Da Starosta 2003 / Le basi Scientifiche
dell’allenamento in atletica FIDAL 2005
Capacità coordinative da
informazioni sensoriali 1) Combinazione dei movimenti
2) Differenziazione cinestetica
3) Conservazione dell’equilibrio
4) Orientamento
5) Ritmizzazione dei movimenti
6) Reazione
7) Adattamento e Trasformazione
8) Cooperazione
9) Suggestione del movimento ed espressività
10) Rilassamento muscolare
CAPACITA’ COMPLESSE (energetico – sensoriali)
Velocità della coordinazione
Forza veloce
Resistenza alla forza e alla velocità
Velocità della coordinazione
GIOVANE
VELOCEOSTACOLISTA RAPIDITA’ DI MOVIMENTO
CAPACITA DI COMBINAZIONE
RITMIZZAZIONE DEI MOVIMENTI
REAZIONE
CONSERVAZIONE DELL’EQUILIBRIO
CAPACITA’ DI DIFFERENZAZIONE
CORAGGIO
VELOCE
RESISTENZA SPECIFICA
MOBILITA’ ARTICOLARE
Quante Capacità
coordinative? E’ logico pensare prima ad esse? Vogliamo Atleti
coordinati, dunque “belli da vedere”.
Per essere “belli” bisogna sentire quello che si fa. E per
sentirsi bisogna conoscersi, essere “padroni” del
proprio movimento, sentire il proprio corpo che si
muove nello spazio
Ci si conosce se si passa dallo sviluppo delle capacità
coordinative
Rapidità di movimento Strettamente legata alle qualità neuro muscolari
Forza Veloce
Dote innata
Misurabile con Test di rapidità
Numero degli appoggi nell’unità di tempo sia in forma
libera che condizionata con il superamento di segnali a
distanza fissa
Capacità combinazione motoria
Combinazioni cicliche e acicliche.
Per gli ostacoli si corre e poi si salta, poi si corre.
Si usano arti superiori e inferiori in maniera combinata
Capacità di Ritmizzazione del
movimento
Capacità che permette il riconoscimento, la riproduzione e l’esecuzione dei movimenti in un ciclo ordinato e ripetitivo
Movimenti uniformi e ripetuti in base ad uno schema specifico, sia continuamente che ad intervalli regolari( tra le barriere)
L’analisi del ritmo nella corsa è divenuto uno dei mezzi più studiati ( numero dei passi in base lunghezza dell’arto)
Studio numero dei passi nell’unità di tempo
Capacità di velocità di
reazione Capacità che permette una veloce esecuzione di
un’azione di breve durata ad un dato segnale, ottico,
acustico, tattile in cui partecipa l’intero corpo o una
parte. Il livello di questa capacità è misurabile. E’ il
tempo che passa tra il segnale e l’esecuzione del
movimento. A noi interessa una reazione semplice.
Partenza e nel passaggio del testimone nella staffetta
Equilibrio Equilibrio dinamico
Si rimane per alcuni centesimi di secondo su di un
appoggio, parte metatarsale del piede dopo fase di
volo
Non da sola ma insieme ad orientamento spaziale,
velocità di movimento
Capacità di differenziazione dei
movimenti
Consiste in una precisa percezione di forza, tempo,
spazio nell’esecuzione di attività motorie e nel
considerare le soluzioni più efficaci per l’intero compito
motorio
Si eseguono movimenti precisi nel tempo e nello
spazio,
Produciamo la precisione della forza o ripartiamo il
bisogno di forza in base alla necessità
RILASSAMENTO
MUSCOLARE .Naturalezza dei movimenti
Capacità di contrarre e rilassare in modo razionale
secondo l’effettiva necessità.
Capacità di rilassare muscoli non interessati
Tratti di corsa percorsi in scioltezza, modulando e
alternando l’intensità dell’impegno.
CORAGGIO Capacità psicologica
E’ innata
Vincere la paura per dover superare barriere
Elementi di acrobatica usati per affinare e prendere
coscienza delle proprie capacità
Utilissimi nel riscaldamento
Specifica Mobilità Articolare Migliorabile
Fondamentale per il proseguo della carriera quando
l’altezza delle barriere cresce
Misurabile con test per articolazione coxofemorale,
muscoli ischio crurali.
Divaricate frontali e sagittali, flessione busto avanti da
seduti, movimenti di abduzione degli arti
Quando e come operare? Sempre pensare che attraverso lo sviluppo delle
capacità coordinative si possono sviluppare le capacità
condizionali
Essere convinti che se utilizzo dunque esercitazioni in
cui si pone l’accento su determinate capacità
coordinative nel contempo si sviluppano quelle
condizionali
Con i giovani questa deve essere la nostra “mission”
Individuiamo i migliori Utilizzo di test per analisi “fisiologica”
i “ veloci”: metri 50 F <7”1;M <6”6 al 1 ° cadetti
gli “articolati”: in scioltezza cambio dell’ arto flesso e abdotto con arti superiori tesi in alto ( angolo >90° tra le due cosce)
“coordinati”: ritmica quattro appoggi un giro di funicella
“coraggiosi”: senza paura elementi di preacrobatica ( salti pericolosi avanti con o senza ostacoli)
Misure antropometriche, controllo massa magra/ grassa, analisi chinesiologica
( Esperienze personali in 30 anni di Educazione Fisica )
CONTROLLO
60 M. 7”4-7”6 F 7”9-8”1
150 M 18”0-19”0 F 20”.0-21”5
Lungo M 2,50-2,65 F 2,20-2,40
Decuplo M 25-27 F 22-24
( da Liogkaya Atletika)
SCUOLA ITALIANA 14 anni:
FEMMINE 50 7”8 100% percentile
MASCHI 50 7”0 100% percentile
FEMMINE Lungo F. 2,23 100% percentile
MASCHI Lungo F. 2,55 100% percentile
DA “ Educazione Fisica Sport Salute” Ediermes scuola
QUANTE SEDUTE DI
ALLENAMENTO ? 250-260 annue ( Liogkaya Atletika)
Da noi? ( due/ tre volte la settimana). Difficilmente si
superano le 120 unità d’allenamento, gare comprese.
E’ sufficiente? Problemi ( scuola, trasporti, altri
interessi)
Spesso si è costretti di fare necessità virtu’. Si fanno
pochi allenamenti dunque limito al particolare
PROGRAMMAZIONE ALLENAMENTO ?
Formazione condizionale e
coordinativa: un tutt’uno
Pensare sempre alle capacità coordinative per ogni
proposta educativa
Per ogni esercitazione porsi l’interrogativo su quale
capacità coordinativa si va ad interferire
In questo modo cercheremo di coinvolgere il più
possibile mentalmente in nostri ragazzi costretti
sempre a pensare a quello che stanno realizzando
Proporzioni orientative 14 – 15 anni: 80% del lavoro generale e 20% specifico
Lavoro generale si intendono quelle attività motorie che
che favoriscono il processo di crescita delle capacità
motorie
Lavoro specifico: massima attinenza alla competizione
LAVORO GENERALE In ogni attività concetti di: differenziazione,
combinazione, reazione , equilibrio, ritmo, rilassamento
Nel programmare la seduta di allenamento devo
pensare a questi obbiettivi e le esercitazioni devono
prevedere proposte legate a queste tematiche per
arrivare a “potenziare” le capacità condizionali le quali
in questa età, migliorano soprattutto per la spinta dello
sviluppo fisiologico
Lavoro Speciale Tutto quanto è attinente alla gara o alle gare che si
preparano. Per ciò il sistema delle gare di velocità in
piano e sugli ostacoli
Test di controllo
Proposte Operative FARLI CRESCERE
Consapevolezza , essere “padroni” di sé stessi , saper gestirsi in ogni situazione, saper controllarsi, avere una propria visione che ci permette di gestire la nostra “forza”, dunque esserci con la testa.
Tutto questo è fondamentale per gareggiare
Per arrivarci : BISOGNA “DARCI DENTRO”. Il lavoro paga. Fare Tante esperienze .
PENSARE A PREVENIRE INFORTUNI: MATERIALI Erba, trucioli, Sabbia, Tappeti morbidi. MENO PISTA
PER I “ PORTATI” o Talenti: OSTEOPATA
BISOGNA PENSARE Essere “presenti” con la testa nel corso
dell’allenamento
Perciò si deve chiedere sempre attenzione, ragionamento, farsi l’immagine ideomotoria di che cosa ci si appresta a fare . Non dare nulla di scontato e pensare che tutto viene da se
Saper elaborare consegne e a sua volta fare proposte. Inventare anche nuove attività motorie
Utilizzando la strada dello sviluppo delle capacità coordinative costringiamo i nostri atleti a pensare
COME concretamente? Facciamo combinare movimenti tra arti superiori e arti
inferiori anche con utilizzo di piccoli attrezzi: Sono
costretti a pensare alla successione di movimenti
Facciamo differenziare intensità delle toccate, dei
rimbalzi e delle spinte: sono costretti a modulare
l’intensità dell’azione. Sentono così cosa fanno
Facciamo eseguire risposte motorie veloci dopo stimoli
acustici, visivi e tattili: sono costretti a focalizzare
l’impegno nervoso per la risposta
Facciamo ritmizzare il movimento. Imparano a variare e
modulare l’impegno muscolare in rapporto allo spazio
L’Esattezza della Forza
impegnata Forza: espressione di una tensione muscolare
Noi dobbiamo costringere i nostri giovani ad usare la
giusta forza nel determinato momento in cui è richiesto
il determinato sforzo muscolare. E’ il principio di
differenziazione che più ci deve stare a cuore.
MEZZO : vincere la forza di gravità
STRUMENTO: Rimbalzo. In tutte le sue forme ben
consci che il primo atto del movimento è Flesso -
estensione della caviglia
A disposizione Numero di rimbalzi: da 0 a N. Dipende che espressione di
forza intendo sviluppare. A noi interessa la forza veloce
Spazio da percorrere: da 0 a N. Possiamo fermarci a 50
metri
Tempi di contatto. Più è breve meglio è. Ma è giusto
richiedere diversi tempi di appoggio per affinare la
sensazione del rimbalzo. Modulare l’intensità
Direzione del rimbalzo: Alto, Avanti lungo, Avanti alto, Arti
tesi( ginocchia bloccate) o da flessi a distesi. Un appoggio o
due appoggi
QUANDO In ogni allenamento
Durata. Frazioni di dieci minuti. Nella pausa
tonificazione CORE e MOBILITA ARTICOLARE. Anche
in questo caso penso alla differenziazione chiedendo la
modulazione dell’intervento . ( Per esempio poco,
molto ,moltissimo nella flessione del busto avanti o
negli slanci degli arti inferiori o degli arti superiori) .
Anche 4 frazioni cambiando strumenti ( funicelle, over,
cerchi, corsa modulata a diverse ritmi
Ma quando la corsa e gli
ostacoli? SEMPRE
Ma devo modulare l’intensità dei rimbalzi e “ sentire”
quello che accade correndo o passando gli ostacoli.
Vengono usati per offrire stimoli
OSTACOLI più vicini o lontani implicano una
differenziazione del rimbalzo, passi più lunghi o più brevi
sono possibili per la differenziazione del rimbalzo.
Concetto di Corsa rapida e ampia rispetto la
consuetudine non è facile da apprendere. ( a Cles… raduno
territoriale… nessuno )
COMPITO DEL SETTORE CADETTI
Ad oggi pomeriggio per la
parte pratica Proposte per :
COMBINAZIONE ;
DIFFERENZAZIONE
COOPERAZIONE
RITMO
MOBILITA ARTICOLARE su ostacoli
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