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Aggiornato al 06/03/2015
Gestione della “Scissione dei pagamenti” (c.d. split payment)
Indice degli argomenti
Introduzione
1. Disposizioni normative
2. Operazioni da svolgere in Gestionale 1
3. Collegamento allo Studio del commercialista
4. Collegamento al software Zucchetti “Fatturazione Elettronica PA”
5. Suggerimenti per operazioni inserite prima della versione 5.4.3
Assistenza tecnica Gestionale 1
0371 / 594.2705
loges1@zucchet t i . i t
0371 / 594.2004
Split payment
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Introduzione
Il presente documento contiene le principali disposizioni normative relative al meccanismo della
“Scissione dei pagamenti” (c.d. split payment) ed è rivolto alle aziende, fornitrici di beni e/o
servizi alla Pubblica Amministrazione, che hanno la necessità di registrare i documenti di
vendita che prevedono l’applicazione di tale esigibilità I.V.A..
1 Disposizioni normative
L’articolo 1, comma 629, lettera b), della Legge n. 190 del 23/12/2014 (c.d. Legge di stabilità
2015), ha introdotto, come misura di contrasto all’evasione fiscale, una novità sul trattamento
dell’I.V.A. denominata “split payment” o anche “scissione dei pagamenti”.
La Legge di stabilità 2015 ha, quindi, comportato l’aggiornamento del D.P.R. 633/1972, che
disciplina la materia I.V.A., introducendo l’articolo 17-ter che stabilisce quanto segue:
per le fatture di vendita beni/servizi emesse verso la Pubblica Amministrazione, il versamento
all’erario dell’I.V.A. non sarà più in capo al soggetto venditore, ma ricadrà direttamente sul
soggetto acquirente, cioè l’ente pubblico; questo, di fatto, comporta che il soggetto venditore dovrà
esporre l’I.V.A. in fattura, ma incasserà solo la parte imponibile e sarà la P.A. a doversi far carico
del versamento dell’imposta sul valore aggiunto (non pagata al fornitore) direttamente all’Erario.
Inoltre, le modalità e i termini di applicazione di tale meccanismo sono stati fissati dal Decreto di
attuazione del 23/01/2015, relativo alle disposizioni in materia di scissione dei pagamenti (split
payment) e redatto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.
N.B. L’applicazione della scissione dei pagamenti riguarda i documenti emessi verso la
Pubblica Amministrazione. Si ricorda che dal 31 Marzo 2015 l’obbligo di emettere la fattura
elettronica alla P.A. si estenderà anche agli enti nazionali (non ancora assoggettati a tale
obbligo) e a tutte le amministrazioni locali.
1.1 Decorrenza
Per quanto riguarda l’efficacia temporale le nuove disposizioni si applicano alle operazioni fatturate
a partire dal 01/01/2015, aventi cioè data emissione fattura pari o superiore all’01/01/2015 (non
rientrano, di conseguenza, le operazioni fatturate precedentemente, anche se aventi I.V.A. differita
che diviene esigibile dal 2015).
1.2 Soggetti coinvolti
In base all’articolo 17-ter del D.P.R. 633/1972, la nuova disciplina trova applicazione per le
operazioni di cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dello Stato, degli
Split payment
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organi dello Stato ancorché dotati di personalità giuridica, degli enti pubblici territoriali e dei
consorzi tra essi costituiti ai sensi dell’art. 31 del T.U. di cui al D.Lgs. n. 267/2000, delle camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura, degli istituti universitari, delle aziende sanitarie
locali, degli enti ospedalieri, degli enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere
scientifico, degli enti pubblici di assistenza e beneficenza e di quelli di previdenza.
Inoltre, con la Circolare n. 1/E del 09/02/2015, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti
applicativi in merito al meccanismo della scissione dei pagamenti ai fini I.V.A.; in particolare, ha
fornito una lista delle categorie di soggetti P.A. destinatari, per le quali si applica tale disciplina.
La lista ricalca quella fornita dall’articolo 6, comma 5, del D.P.R. 633/1972 in relazione al regime
dell’esigibilità differita dell’I.V.A., tuttavia si è precisato che tale regime (esigibilità differita) non
è applicabile se vige il meccanismo split payment.
1.3 Indice delle Pubbliche Amministrazioni
Con la Circolare n. 1/E del 09/02/2015, per ragioni di semplicità operativa e per fornire maggiori
elementi di certezza agli operatori (sia ai fornitori che agli enti pubblici acquirenti), l’Agenzia delle
Entrate specifica che è possibile avvalersi dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (c.d. IPA),
già utilizzato come anagrafica per quanto concerne la fatturazione elettronica, per individuare i
soggetti pubblici destinatari della disciplina della scissione dei pagamenti. Inoltre vengono fornite, a
titolo esemplificativo, delle categorie IPA che rientrano in tale regime.
1.4 Esclusioni
Come stabilito dalla Legge di stabilità 2015 e dalla Circolare n. 1/E dell’Agenzia delle Entrate, il
meccanismo della scissione dei pagamenti non si applica:
alle operazioni certificate mediante il rilascio della ricevuta fiscale o tramite scontrino
fiscale/non fiscale;
alle operazioni che ricadono nel meccanismo dell’inversione contabile (c.d. Reverse charge);
alle operazioni soggette a regimi speciali I.V.A. che non prevedono l’evidenza dell’imposta in
fattura e che ne dispongono l’assolvimento secondo regole proprie (ad esempio, regime del
margine e agenzie di viaggio);
ai compensi per prestazioni di servizi soggette a ritenuta d'acconto, ossia il caso dei
professionisti.
Split payment
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1.5 Applicazione della scissione dei pagamenti
L’applicazione del meccanismo dello split payment comporta che il soggetto venditore dovrà
esporre l’I.V.A. in fattura, ma incasserà solo la parte imponibile e sarà la P.A. a dover farsi carico
del versamento della quota I.V.A. (non pagata al fornitore) direttamente all’Erario.
I fornitori devono, quindi:
emettere regolarmente la fattura con le indicazioni prescritte dall’articolo 21 del D.P.R.
633/1972 apponendo l’annotazione “scissione dei pagamenti” sulla medesima;
registrare la fattura senza computare l’imposta come I.V.A. a debito, pertanto questa non
parteciperà alla liquidazione periodica.
L’imposta deve essere, quindi, versata dall’amministrazione acquirente e diviene esigibile al
momento del pagamento della fattura. Le Pubbliche Amministrazioni possono comunque optare
per l’esigibilità dell’imposta anticipata al momento della ricezione della fattura.
2 Operazioni da svolgere in Gestionale 1
Per registrare le fatture soggette a scissione dei pagamenti è necessario seguire le indicazioni di
seguito riportate. Si anticipa che l’informazione “split payment” caratterizzerà l’intero flusso
documentale delle vendite, a partire dalle offerte e dagli ordini per arrivare ai movimenti contabili,
accumunando la nuova informazione a quella dell’esigibilità I.V.A.; le fatture contrassegnate
con l’esigibilità “split payment” verranno evidenziate nella stampa dei registri I.V.A. e gestite
coerentemente nella liquidazione I.V.A. per escluderle dal calcolo del credito/debito del periodo.
2.1 Operazioni preliminari
Per la corretta registrazione delle operazioni split payment è necessario innanzitutto predisporre gli
archivi di base.
Anagrafica Clienti
Nella scelta “Anagrafica Clienti” (menu “Base”) è necessario indicare quali sono i clienti enti
pubblici soggetti al meccanismo della scissione dei pagamenti. Una volta individuata l’anagrafica
cliente, nella scheda “Contabili” occorre selezionare il valore “Split payment” nel campo
“Gestione I.V.A.” (Figura 1).
Split payment
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Figura 1
Il valore dell’esigibilità I.V.A. verrà proposto automaticamente selezionando il soggetto intestatario
in fase di inserimento delle offerte, degli ordini clienti, dei documenti di vendita e dei movimenti
contabili (fatture e note di variazione).
Per permettere la selezione del valore “Split Payment” nelle diverse gestioni è anche possibile
lasciare in anagrafica il valore “Esigibilità differita” e successivamente, in fase di inserimento del
documento, modificare manualmente il valore dell’esigibilità selezionando “Split payment”.
Indicando infatti nell’anagrafica del cliente “Split payment” o “Esigibilità differita”, si attesta che il
soggetto destinatario è un ente ed è perciò possibile utilizzare uno dei due valori.
In funzione del fatto che esistono determinate operazioni escluse da tale regime, selezionando il
valore “Split Payment” sono stati previsti dei controlli che non permetteranno l’inserimento di una
fattura con ritenuta (si escludono i soggetti con attiva l’opzione “Sostituto di imposta”) o soggetta al
meccanismo del Reverse charge (si escludono i soggetti che hanno abbinato un codice I.V.A. di
tipo “Non soggetto ad I.V.A.” con l’opzione “Reverse Charge”).
Infine, con la scelta “Aggiorna anagrafiche clienti” (menu “Base \ Menu Utilità”) è possibile
attribuire un valore al campo “Gestione I.V.A.” a più soggetti contemporaneamente, anche
selezionandoli in base a specifiche caratteristiche utilizzando l’apposito filtro; questa funzione
consente di agevolare la modifica dell’indicazione della “Gestione I.V.A.” su più clienti di tipo ente
pubblico (tipicamente da “Esigibilità differita” in “Split payment”).
Split payment
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Registri I.V.A.
Nella scelta “Libri Aziendali” (menu “Base \ Archivi Contabilità”) sono codificati i Registri I.V.A.
utilizzati dall’azienda. Nel/i Registro/i I.V.A. in cui confluiscono i documenti di vendita soggetti a
split payment è possibile indicare il “Conto I.V.A. split payment” (Figura 2), che verrà
movimentato dalle fatture e stornato dai movimenti di giroconto automatici che ne conseguono. Il
conto deve essere patrimoniale e deve avere come “Tipo Mastro” il valore “Altro”.
Figura 2
Se non viene indicato il “Conto I.V.A. split payment” la procedura utilizzerà il “Conto I.V.A” indicato
nel registro I.V.A..
Si consiglia, comunque, di indicare un conto specifico per permettere una verifica periodica sul
valore del conto: se la tenuta della contabilità è corretta, il saldo di questo conto specifico dovrà
risultare sempre pari a zero.
N.B. Per coloro che trasmettono i dati allo Studio, si consiglia di verificare con il proprio
commercialista il conto I.V.A. e quali registri I.V.A. devono essere utilizzati.
Causali Contabili
Nella scelta “Causali Contabili” (menu “Base \ Archivi Contabilità”) è possibile creare la causale
relativa al giroconto I.V.A. split payment, che verrà assegnata ai movimenti di giroconto
generati in automatico in fase di consolidamento dei documenti di vendita e/o di registrazione dei
movimenti contabili. La causale contabile dovrà avere le seguenti caratteristiche:
Split payment
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Descrizione: è possibile scegliere se indicare una descrizione (ad esempio, GIROCONTO
I.V.A. SPLIT PAYMENT), che verrà utilizzata nella registrazione contabile, oppure lasciare la
descrizione vuota; in questo caso il giroconto I.V.A. sarà sempre registrato con la descrizione
standard: “GIROC.SPLIT PAYMENT FT.PR.XXXXX/YYYYYY gg/mm/aa”, dove:
XXXXX = nr. protocollo
YYYYYY = nr. documento
gg/mm/aa = data documento
Tipo movimento: Prima Nota
Partite clienti fornitori: selezionare l’opzione “No partita” come “Tipo gestione”
N.B. Per coloro che trasmettono i dati allo Studio, la creazione della causale contabile per il
giroconto è obbligatoria, in quanto tale operazione dovrà essere esclusa in fase di esportazione
dei dati verso lo Studio (vedi paragrafo 3, Collegamento allo Studio del commercialista).
Inoltre, le causali esistenti previste per l’incasso con esigibilità immediata (ad esempio 140
INCASSATO FATTURA N. oppure 160 EMESSA R.B.) saranno utilizzabili anche per l’incasso di
fatture split payment, che può avvenire consolidando gli effetti dalle vendite, oppure inserendo il
movimento contabile, o dalla scelta “Gestione Saldaconti” (menu “Contabilità \ Estratti Conto \
Saldaconti”).
N.B. Se devono essere incassate contemporaneamente fatture con esigibilità differita e split
payment è consigliabile utilizzare (eventualmente creandola) una causale che prevede
l’Esigibilità I.V.A. “Mista” nella scheda “Partite clienti fornitori”; questo può essere utile se per lo
stesso ente pubblico sono state emesse sia fatture differite che split payment.
Parametri Contabilità
Nella scelta “Parametri Contabilità” (menu “Base \ Archivi Contabilità”), nella scheda “Causali”,
occorre indicare nel campo “Giroconto split payment” la causale creata in precedenza per il
giroconto.
2.2 Gestione nel ciclo attivo
Dopo la configurazione degli archivi di base, è possibile procedere con l’inserimento dei documenti
soggetti a scissione dei pagamenti, aventi data superiore o uguale al 01/01/2015.
Nella scelta “Gestione Documenti” (menu “Vendite”), nella scheda “Testata” (Figura 3),
selezionando il cliente viene proposta l’esigibilità I.V.A. indicata nell’anagrafica; il valore “Split
payment” può essere indicato anche per i soggetti che prevedono l’“Esigibilità differita”.
Split payment
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Figura 3
È possibile indicare l’esigibilità I.V.A. “Split payment” per tutte le tipologie dei documenti di vendita,
ad esclusione delle ricevute fiscali. Tale impostazione determina i seguenti comportamenti:
nelle diverse scelte e stampe il netto a pagare e le scadenze sono calcolati sul totale
imponibile (e non rispetto al totale documento) (Figura 4);
nella finestra “Pagamento non standard”, se la condizione di pagamento è a rate percentuali
libere, l’importo documento e l’importo imputato sono calcolati sul totale imponibile;
la stampa del documento riporta in automatico, in calce alle righe di corpo, l’annotazione
prevista dalla normativa: Scissione dei pagamenti, I.V.A. versata dal committente art.17-ter
DPR 633/72 (Figura 4). In alternativa è possibile riportare sul fincato il campo di database
“Esigibilità I.V.A.” (DGLIVASOS), presente nella sezione “Testata \ Altri campi”, al fine di
visualizzare l’informazione in testata o nel calce del documento;
Split payment
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Figura 4
nella generazione degli effetti (scelta “Genera Effetti”) l’importo complessivo da incassare
che viene suddiviso sulle diverse rate risulta pari al totale imponibile del documento; inoltre,
in caso di accorpamento degli effetti l’esigibilità I.V.A. è un criterio discriminante;
in fase di consolidamento dei documenti di vendita (scelta “Consolida Documenti”)
vengono generati i movimenti contabili della fattura e del giroconto utilizzando il “Conto
I.V.A. split payment” indicato nel registro I.V.A. e l’ammontare degli importi delle scadenze
(come l’importo degli eventuali incassi automatici) è pari alla sola parte imponibile.
L’esigibilità I.V.A. “Split payment” può essere indicata anche nelle scelte “Gestione Ordini
Clienti” (menu “Ordini \ Ordini Clienti”) e “Gestione Offerte” (menu “Rapporti”) e verrà mantenuta
nell’intero flusso documentale.
Nelle scelte “Genera Fatture (Wizard)” (menu “Vendite”) e “Genera Documenti” (menu “Ordini
\ Ordini Clienti”) l’esigibilità I.V.A del documento di origine incide sul criterio di accorpamento
dei documenti; ad esempio, due D.d.T. dello stesso cliente non possono essere accorpati in
un’unica fattura se hanno esigibilità I.V.A. differente tra loro.
Split payment
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2.3 Gestione nella contabilità e negli estratti conto
Per la corretta gestione contabile e degli estratti conto è necessario seguire le indicazioni sotto
riportate.
Gestione Movimenti
Dopo aver configurato gli archivi di base, per coloro che registrano direttamente i documenti in
contabilità, nella scelta “Gestione Movimenti” (menu “Contabilità”) è possibile registrare le
fatture e le note di credito/debito, con data documento uguale o superiore al 01/01/2015,
indicando il valore “Split payment” nel campo “Esigibilità” (Figura 5); tale valore può essere
indicato anche per i soggetti che prevedono l’“Esigibilità differita”.
Figura 5
È possibile indicare l’esigibilità I.V.A. “Split payment” selezionando una causale con Tipo
movimento “Fattura” o “Nota di credito” abbinata ad un registro I.V.A. vendite. Tale impostazione
determina i seguenti comportamenti alla conferma della registrazione:
vengono generati i movimenti contabili della fattura e del giroconto “I.V.A. a cliente” per
regolare la parte contabile; il conto del cliente risulterà così aperto solo per la parte imponibile e
il “Conto I.V.A. split payment” indicato nel registro I.V.A. risulterà con saldo a zero;
Split payment
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l’ammontare degli importi delle scadenze (come l’importo dell’eventuale pagamento
automatico) è pari alla sola parte imponibile; inoltre, nella finestra “Pagamento non
standard”, se la condizione di pagamento è a rate percentuali libere, l’importo documento e
l’importo imputato sono calcolati sul totale imponibile.
Di seguito si riporta un esempio di registrazione contabile di fattura split payment (Figura 6).
Figura 6
N.B. In caso di modifica o eliminazione di una fattura “Split payment” si rende necessario
aggiornare o eliminare manualmente il giroconto correlato, per quanto riguarda invece le
partite verranno rigenerate automaticamente senza necessità di interventi manuali.
Registri I.V.A., Liquidazione I.V.A. e Stampa Progressivi I.V.A.
La stampa dei Registri I.V.A. (menu “Contabilità \ Elaborazioni Periodiche”) (Figura 7) riporta
automaticamente i riferimenti di tale normativa. In fase di stampa dei registri I.V.A. vendite, per
ogni registrazione verrà riportata la dicitura “Scissione dei pagamenti art.17-ter, DPR
633/72”.
Nei totali di periodo è previsto anche uno specchietto riepilogativo con i totali dell’I.V.A. soggetta a
scissione dei pagamenti.
Split payment
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Figura 7
Nella stampa della Liquidazione I.V.A. (menu “Contabilità \ Elaborazioni Periodiche”) (Figura 8) la
parte I.V.A. soggetta alla scissione non viene conteggiata nell’I.V.A. esigibile del periodo ed
è previsto, come per i registri I.V.A., uno specifico specchietto riepilogativo.
Figura 8
Split payment
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Nei progressivi I.V.A. è previsto il valore “Split Payment” nel campo “Esigibilità I.V.A.” per
poter mantenere il conteggio dell’I.V.A. versata dalla P.A. all’Erario. È possibile visualizzarli nella
scelta “Stampa Progressivi I.V.A.” (menu “Contabilità \ Elaborazioni Annuali”) dove viene anche
riportato uno specifico specchietto riepilogativo.
Estratti Conto e registrazione degli incassi
L’importo delle partite degli Estratti Conto, generate automaticamente in fase di consolidamento
dei documenti di vendita o in fase di inserimento dei movimenti contabili, è relativo all’imponibile e
non al totale del documento. Pertanto, tutte le scelte disponibili nel menu “Estratti Conto”
considerano l’imponibile come importo delle scadenze.
Per registrare gli incassi delle fatture soggette a scissione dei pagamenti, è possibile utilizzare la
causale contabile già utilizzata per le fatture con esigibilità immediata.
N.B. Se devono essere incassate contemporaneamente fatture con esigibilità differita e split
payment è consigliabile utilizzare (eventualmente creandola) una causale che prevede
l’Esigibilità I.V.A. “Mista” nella scheda “Partite clienti fornitori”; questo può essere utile se per lo
stesso ente pubblico sono state emesse sia fatture differite che split payment.
3 Collegamento allo Studio del commercialista
Nel caso in cui l’azienda effettui il trasferimento dei dati verso lo Studio, è consigliabile adottare
una serie di accorgimenti, descritti qui di seguito, e verificare le impostazioni anche con il proprio
commercialista.
3.1 Collegamento Studio OMNIA Zucchetti
È possibile effettuare il trasferimento delle operazioni split payment verso l’applicativo per
commercialisti con i tracciati LEMCO e LEMSE aggiornati per trasferire l’informazione
dell’esigibilità “Split payment”.
In fase di “Export dati” verso lo Studio non devono essere trasferiti i movimenti di giroconto split
payment, in quanto verranno generati automaticamente in sede di importazione dati nella
procedura per commercialisti. Al fine di escludere dal trasferimento i movimenti di giroconto
occorre eseguire le seguenti operazioni:
Creare una causale contabile nella scelta “Causali Contabili” e indicarla nella scelta
“Parametri Contabilità” come indicato nel sotto-paragrafo 2.1 Operazioni preliminari;
Escludere la causale creata per il giroconto split payment, selezionando il pulsante
“Causali escluse” nella scelta “Parametri” (menu “Moduli \ Collegamenti \ Studio Zucchetti”)
(Figura 9).
Split payment
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Figura 9
N.B. Le fatture registrate con esigibilità I.V.A. “Split payment” potranno essere acquisite in
modo corretto dall’applicativo OMNIA Zucchetti a partire dalla versione 06.31.00 di CONTB.
3.2 Procedura Studio Zucchetti AGO Infinity
È possibile effettuare il trasferimento delle operazioni split payment verso AGO Infinity, con il
relativo tracciato aggiornato per trasferire l’informazione dell’esigibilità “Split payment”.
In fase di “Export dati” verso lo Studio non devono essere trasferiti i movimenti di giroconto split
payment, in quanto verranno generati automaticamente in sede di importazione dati nella
procedura per commercialisti. Al fine di escludere dal trasferimento i movimenti di giroconto
occorre eseguire le seguenti operazioni:
Creare una causale contabile nella scelta “Causali Contabili” e indicarla nella scelta
“Parametri Contabilità” come indicato nel sotto-paragrafo 2.1 Operazioni preliminari;
Escludere la causale creata per il giroconto split payment, selezionando il pulsante
“Causali escluse” nella scelta “Parametri” (menu “Moduli \ Collegamenti \ Studio Zucchetti -
AGO”) (Figura 10).
Figura 10
Split payment
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N.B. Le fatture registrate con esigibilità I.V.A. “Split payment” potranno essere acquisite in
modo corretto dall’applicativo AGO Infinity a partire dalla versione 02.54.00.
3.3 Procedura Studio Magix-Apogeo
È possibile effettuare il trasferimento delle operazioni split payment verso la procedura Magix-
Apogeo, con il relativo tracciato aggiornato per trasferire l’informazione dell’esigibilità “Split
payment”.
Per il corretto trasferimento sia delle fatture con esigibilità I.V.A. “Split payment” sia dei giroconti
non è necessario nessun accorgimento particolare.
4 Collegamento al software Zucchetti “Fatturazione Elettronica PA”
Per coloro che gestiscono la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione
avvalendosi dell’integrazione con il software Zucchetti “Fatturazione Elettronica PA” (c.d. FATEL
client/server), è possibile inviare i documenti con esigibilità “Split Payment”.
La scelta “Invio documenti a FATEL” (menu “Vendite \ Fatturazione elettronica PA”) permette
di esportare le fatture di tipo “elettronico”, riportando in FATEL:
l’informazione dell’esigibilità I.V.A. “Split Payment” nei “Dati riepilogo IVA”;
gli importi delle scadenze nei “Dati pagamento”, considerando il totale imponibile.
N.B. Per coloro che avessero in precedenza predisposto FATEL, per impostare la forzatura del
valore “S – Scissione dei pagamenti” nel campo “Esigibilità” in sede di importazione documenti,
è consigliabile ripristinare il comportamento standard della procedura, contattando il proprio
supporto tecnico.
5 Suggerimenti per operazioni inserite prima della versione 5.4.3
Prima del caricamento della versione 5.4.3, ai fini della corretta gestione contabile e stampa della
liquidazione I.V.A., la gestione del meccanismo split payment doveva essere eseguita
manualmente dall’utente; per questo motivo si erano fornite alcune indicazioni in merito alla
modalità operativa da adottare, di seguito riportate.
Le imprese, che emettevano fatture di vendita alle P.A. soggette a tale regime e che dovevano
contabilizzare le fatture dovevano occuparsi di:
ai fini I.V.A.
- annotare la relativa I.V.A. sul registro delle vendite del periodo;
- escludere la registrazione dal calcolo della liquidazione;
Split payment
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ai fini contabili / estratti conto
- effettuare un giroconto relativo all’importo dell’I.V.A. (conto I.V.A. in Dare, a Cliente in Avere) per
far sì che il conto usato per l’I.V.A. sulle vendite si azzerasse e il credito verso il cliente risultasse
pari al solo importo imponibile;
- una volta incassata la fattura, registrare l’incasso per la sola parte imponibile, ottenendo così la
chiusura corretta della partita del cliente.
Si consigliava, inoltre, di creare:
- nuovo codice I.V.A. da usare per lo SPLIT con relativi riferimenti normativi (Art. 17-ter D.P.R.
633/1972); in caso di collegamento a studio verificare col proprio commercialista se occorre
utilizzare un codice norma apposito;
- nuovo registro I.V.A. Vendite specifico per lo SPLIT, da abbinare al gruppo di liquidazione "99"
(da creare anch’esso appositamente); ricordiamo che i registri abbinati a questo particolare
gruppo, vengono automaticamente esclusi dal calcolo della Liquidazione I.V.A.;
- nuovo conto I.V.A. (facoltativo) da abbinare al registro I.V.A. Vendite usato per lo SPLIT;
diversamente utilizzare il conto I.V.A. usato solitamente (Erario C/I.V.A., I.V.A. a debito, ecc...);
- nuova causale contabile per la registrazione delle fatture soggette a SPLIT (facoltativa) qualora si
volesse ricercare facilmente queste scritture, sfruttando il filtro sulla causale; nel caso in cui si
decidesse di crearla, abbinarla al registro Vendite specifico;
- nuova causale contabile per la registrazione del giroconto I.V.A. SPLIT (facoltativa) qualora si
volesse predisporre una causale uguale a quella utilizzata normalmente per l’incasso delle fatture
(perché anche questa deve chiudere le partite), ma con abbinato il conto dell’I.V.A., anziché
quello della cassa/banca;
- nuovo tipo documento per l'emissione delle fatture soggette a SPLIT; è opportuno crearlo, perché
in questo modo si può abbinare direttamente al tipo documento, il registro Vendite su cui la
fattura dovrà essere riportata (inoltre, se è stata creata la causale contabile apposita, occorre
abbinare anche quest’ultima);
- nuova condizione di pagamento da utilizzare per lo SPLIT in cui indicare che la prima rata è solo
I.V.A. (campo “Rata I.V.A.” = “La prima è solo I.V.A.”); la condizione di pagamento così creata è
utile per l’esposizione delle scadenze sulla stampa della fattura e per la chiusura corretta delle
partite in contabilità;
- nuovo fincato per la stampa delle fatture soggette a SPLIT; è consigliabile perché si potrebbe
predisporre un fincato da abbinare al tipo documento specifico, che ad esempio prevede già la
dicitura fissa “I.V.A. non incassata dal cedente/versata dal cessionario ai sensi dell’art 17-ter
D.P.R. 633/1972 (Split payment)”.
Split payment
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Le fatture di vendita inserite prima della versione 5.4.3, rispettando le indicazioni sopra riportate,
non necessitano di alcuna revisione, in quanto vengono stampate correttamente sul registro I.V.A.
e non rientrano in liquidazione perché annotate nel registro I.V.A. abbinato al gruppo di
liquidazione con codice “99”. Anche dal punto di vista contabile, la registrazione manuale del
giroconto per la parte I.V.A. permette di ottenere una movimentazione corretta sia delle schede
contabili, relative al cliente e al conto I.V.A., sia degli estratti conto dei clienti.
Installando la versione 5.4.3 l’azienda può decidere di:
continuare ad annotare le fatture sul registro I.V.A. vendite con gruppo di liquidazione “99”;
oppure
annotare le fatture sul registro I.V.A. vendite normale (cartaceo/elettronico).
L’applicazione della scissione dei pagamenti riguarda i documenti emessi verso la Pubblica
Amministrazione. Si ricorda che dal 31 Marzo 2015 l’obbligo di emettere la fattura elettronica alla
P.A. si estenderà anche agli enti nazionali (non ancora assoggettati a tale obbligo) e a tutte le
amministrazioni locali.
Le fatture elettroniche, oltre ad essere inviate in formato elettronico, devono essere conservate
digitalmente; inoltre, tutte le fatture appartenenti allo stesso registro I.V.A. devono essere
conservate con la stessa modalità. Pertanto, è consigliabile predisporre un registro I.V.A. apposito
per l’annotazione delle fatture elettroniche con una numerazione propria (oppure utilizzarne uno
già esistente se gestito).
Infine, per coloro che hanno attivo il collegamento allo Studio (software OMNIA Zucchetti) e non
hanno ancora effettuato il trasferimento, è consigliabile verificare che nelle registrazioni inserite
prima della versione 5.4.3, sia stato utilizzato un codice I.V.A. con codice Norma “NL” (ad esempio,
codice I.V.A. 22NL). La presenza di questo codice Norma permetterà allo Studio in fase di
acquisizione delle fatture di riconoscerle come split payment (anche se inserire con esigibilità
I.V.A. immediata) e generare i relativi giroconti automaticamente; è comunque consigliabile
consultare il proprio commercialista prima di effettuare il trasferimento dei dati.
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