forags lombardia le associazioni di genitori riunite nel forags lombardia, esprimono di seguito il...

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LE ASSOCIAZIONI DI GENITORI RIUNITE NEL FORAGS LOMBARDIAFORAGS LOMBARDIA, ESPRIMONO DI SEGUITO IL PROPRIO PARERE IN MERITO ALLE LINEE

GUIDA GOVERNATIVE CONTENUTE NEL DOCUMENTO

LA BUONA SCUOLALA BUONA SCUOLAIL DIBATTITO E LE OSSERVAZIONI SI SONO CONCENTRATE SUI PUNTI CHE MAGGIORMENTE SEMBRANO COINVOLGERE LE FAMIGLIE E IL MONDO

SCOLASTICO

European Parents’ Association

“PARTECIPAZIONE DEI GENITORI E

ORGANI COLLEGIALI”

Pag 71:La governance interna della scuola va ripensata: collegialità non può più essere sinonimo di immobilismo, di veto, di impossibilità di decidere alcunché.

Art. 30 comma 1 della Costituzione Italiana:

E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i propri figli, anche se nati fuori dal matrimonio

• Rimettere al centro la responsabilità educativa della famiglia secondo l’art. 30 della Costituzione Italiana.

• i genitori fanno parte della scuola non per una concessione ma piuttosto per un diritto e dovere.

• Occorre ripensare a tutto il sistema scuola che si fondasu tre pilastri che sono:

i docenti, gli studenti e i genitori

1. Il Consiglio dell’autonomia è composto da un numero di membri compreso tra nove e tredici, la sua composizione è fissata dallo statuto nel rispetto dei seguenti criteri:

a) Il dirigente scolastico è membro di dirittob) Nelle scuole del primo ciclo la rappresentanza eletta dei genitori è

paritetica con quella delle altre componenti scolastiche (dirigente, docenti, ATA)

e) il consiglio può essere integrato, con il voto favorevole di almeno due terzi dei componenti del consiglio stesso, da ulteriori membri esterni, scelti fra i rappresentanti deIle realtà sociali, culturali, produttive e professionali del territorio, in numero non superiore a due, che non hanno diritto di voto.

Il Consiglio dell’Autonomia Scolastica è presieduto da un genitore eletto dal Consiglio.Il Presidente convoca il consiglio dell’autonomia e ne fissa l’ordine del giorno, previo accordo col Dirigente scolastico.Il consiglio si riunisce, altresì, su richiesta di almeno la metà dei suoi componenti.

Associazioni dei genitori riconosciute dal

Ministero Istruzione Università e Ricerca

• Genitori in-formati

• Momenti di formazione

• Genitori costruttivi

La partecipazione dei genitori

per una scuola più efficaceLa partecipazione dei genitori per

European Parents’ Association

“INCLUSIONE E ACCOGLIENZA”

“accoglienza” non ha nulla a che fare con l’idea di

tolleranza.

Chi tollera  non accoglie, ma sopporta.

• La Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea, Articolo 21: principio fondamentale di Non discriminazione

• L’Art. 3 della nostra Costituzione che impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli

•La Direttiva Ministeriale del 2012 sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

•Il Rapporto 2015 sulle prospettive delle politiche educative adottate dai paesi aderenti all’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico)

•Comunicato Stampa dello scorso maggio del Ministro Giannini

• le discriminazioni • aggravano i bisogni specifici di apprendimento e • vanno rimosse .

• In realtà ogni alunno è una persona unica e, quindi, per ognuno dei nostri figli occorre una attenzione personalizzata.

• Una scuola accogliente e inclusiva agisce con diverse azioni a diversi livelli centrando l’attenzione:

• sull’’allievo, • sulla formazione degli insegnanti, • sulla propria struttura e cultura organizzativa e • sulla collaborazione della società civile.

Una scuola accogliente:

risponde ai bisogni di tutti gli studenti

Fa attenzione a quelli che rischiano l’esclusione e l’abbandono scolastico

perché portatori di bisogni specificio soggetti a discriminazione.

L’esperienza della accoglienza , data e ricevuta,

crea l’ambiente adatto all’apprendimento

sviluppa le capacità sociali (life skills) del cittadino di domani.

occorre agire contemporaneamente:

Sulla prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni

Sulla valorizzazione delle diversità, di cui sono portatori gli studenti,

Molte scuole già fanno molto per essere accoglienti ed inclusive.

L’auspicio: diventi una condizione diffusa in tutte le scuole.

Compiti educativi e formativi degli insegnanti su così tanti e svariati temi ognuno dei quali richiede un approfondimento specifico consistente.

A tali funzioni molti di loro si sono preparati per adesione personale e preparazione individuale.

Noi genitori, rappresentanti di associazioni, siamo portatori di saperi e di esperienze proprio perché,

coinvolti personalmente, abbiamo avuto modo di riflettere e formarci sia con cognizione di causa che con adesione esistenziale.

Da queste esperienze nascono le ricchezze che mettiamo a disposizione della scuola!

Esperienze di buone pratiche sul web:

http://www.noisiamopari.it/

http://www.smontailbullo.it/webi/

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/49

http://www.regione.piemonte.it/parliamo/kit_scuola/moveup/dwd/pariopp.pdf

European Parents’ Association

INCLUSIONE E’

ACCOGLIENZA

delle

SPECIFICITA’

di

CIASCUNO

TRE PAROLE CHIAVE

INCLUSIONE

ACCOGLIENZA

SPECIFICITA’bisogni degli alunni con storia non lineare .....

Uno degli obiettivi della BUONA SCUOLAdell’accoglienza e dell’inclusione

è:

la nascita di buone prassi nazionali per l’accoglienza e l’inclusione dei bambini e dei ragazzi in adozione e in affido nella scuola di tutti.

le radici di una BUONA SCUOLA: accogliere conoscere per comprendere rispettare empatizzare

Le Associazioni Familiari divengono interlocutoriautorevoli nel rapporto con le istituzioni.

Nascono

Le linee di indirizzo per favorire il diritto allo studiodegli alunni adottati

Pubblicate il 18.12.2014

http://www.istruzione.lombardia.gov.it/linee_indirizzo_studenti_adottati/

Frutto di 4 anni di: confronto e di scambio di esperienze tra i genitori collaborazione tra il MIUR e le associazioni familiari

Le linee di indirizzo per favorire il diritto allo studiodegli alunni adottati

raccolgono e mettono a sistema le buone prassi;

sono strumento concreto, utile alle famiglie e alla scuola; sono a favore di tutti quegli studenti con una storia non lineare; dimostrano come scuola e genitori possano collaborare INSIEME; sono una cornice per parlare, discutere, confrontarsi in modo

costruttivo, disegnare contenuti, interpretare con fantasia; sono un esempio di come una BUONA SCUOLA che si basa sulla

collaborazione tra genitori ed organi collegiali debba operare;

QUALI I NODI CONCETTUALI PER UNA BUONA SCUOLA?

INCLUSIONE

FLESSIBILITA’ PER IL PRIMO INSERIMENTO A SCUOLA - attenzione particolare nelle fasi di primo ingresso in termini di tempi e modalità di accoglienza;

RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI che ciascun bambino/ragazzo porta con sé quando entra in una classe con tutto il suo mondo e la sua storia;

ACCOGLIENZA

ACCOGLIENZA è la capacità della scuola di tenere dentro ogni alunno con tutte le sue specificità, perché ciascuno ha una propria storia personale differente, ma tutti hanno uguale diritto all’ascolto vero e al rispetto della propria storia;

RICONOSCIMENTO DELLE SPECIFICITA’ dei bambini/ragazzi adottati, in affido, di quelli che soggiornano in case–famiglia o nelle comunità....;

VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE senza creare categorie, perché divengano una ricchezza e un patrimonio per tutta la classe;

DIALOGO CON LE FAMIGLIE E GLI ORGANICOLLEGIALI CHE LE RAPPRESENTANO

ASCOLTO dei genitori perché forniscono preziose informazioni sul proprio figlio;

ALLEANZA per camminare tutti nella stessa direzione;

INFORMAZIONE & FORMAZIONE

del personale scolastico dal punto di vista delle competenze metodologico/didattiche;

dei genitori: per elaborare un progetto comune di costruzione delle competenze di vita (life skills).

perciò occorre che si investa davveroanche economicamente!!

Le linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati

sono a tutti gli effetti parte del processo di cambiamento verso una BUONA SCUOLA;

sono punto di arrivo di un lungo processo di concertazione; da considerare come punto di partenza perché:

siano generatrici di un pensiero “dedicato e creativo”in evoluzione;

abbiano ricadute positive sul singolo alunno, la suafamiglia, l’intera classe e tutta la comunità educante;

affinché la scuola sia davvero di TUTTI e di

C I A S C U N Oe divenga formativa

nel senso proprio di dare forma a coloro che saranno i futuri

cittadini del mondo

“ci vuole un intero villaggio”che dia sostegno e nutrimento in un

terreno ricco, generato da una fruttuosa alleanza educativa

“ci vuole un intero villaggio”perché i bambini e i ragazzipossano rinforzare le radicie far crescere ali per volare

European Parents’ Association

“RAPPORTO SCUOLA E MONDO DEL LAVORO”

L’Unione Europea, per far fronte alle nuove sfide dell’educazione, raccomanda ai paesi membri, di innovare i sistemi educativi nazionali in modo da superare la contrapposizione tra cultura generale e cultura tecnica e professionale, considerando l’impresa come ambiente formativo, per garantire ai cittadini e ai lavoratori un apprendimento lungo l’intero corso della vita.

Per promuovere l’occupabilità dei giovani si sottolinea la necessità di progettare percorsi di istruzione e formazione di qualità, accessibili a tutti e coerenti con le esigenze del sistema produttivo e di facilitare la transizione dalla scuola al lavoro:

• sia attraverso servizi di orientamento più efficienti ed efficaci rivolti ai giovani e alle famiglie,

• sia attraverso percorsi educativi in alternanza scuola/lavoro.

L’alternanza scuola/lavoro va valorizzata non solo per superare la separazione tra momento formativo e applicativo, ma anche per accrescere la motivazione allo studio e per aiutare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali attraverso “l’imparare facendo”.

L’alternanza aiuta, infatti, a capire e sperimentare “sul campo” la vastità e l’interconnessione delle conoscenze e delle competenze necessarie per avere successo nell’attuale situazione storica, ad avvicinare i ragazzi alla cultura del lavoro e all’applicazione delle conoscenze alla risoluzione dei problemi, acquistando una forte valenza orientativa e di contrasto alla dispersione scolastica.

Si ritiene auspicabile, quindi, che l’alternanza scuola lavoro, in sintonia con quanto già avviene in altri paesi europei, acquisti uno spazio didattico maggiore e obbligatorio, non soltanto negli istituti tecnici e professionali, ma anche nelle altre tipologie di indirizzi scolastici.

In questo contesto gli insegnanti rappresentano uno “snodo” strategico e strutturale: sarebbe auspicabile una formazione dei docenti finalizzata ad una migliore conoscenza dei processi di lavoro, delle figure professionali impiegate, dei fabbisogni di competenze e in generale di comprendere i cambiamenti in atto nel sistema delle imprese e del lavoro attraverso azioni formative da svolgersi in aula, ma anche all’interno delle aziende stesse.

In conclusione, le associazioni genitori, nell’esprimere preoccupazione per il futuro occupazionale delle nuove generazioni, ritengono sia necessario un ripensamento del sistema scolastico e formativo nel suo complesso (diversi livelli scolastici, formazione professionale, istituti tecnici superiori, università) nella direzione di una maggiore integrazione con il mondo del lavoro attraverso una serie di interventi diversificati.

Possiamo così sintetizzare alcuni di questi processi: • maggiore capacità da parte del sistema scolastico e formativo di

seguire i mutamenti in atto nel mercato del lavoro • valorizzazione della cultura del “saper fare” • ampliamento dei processi di alternanza scuola/lavoro• riqualificazione dei docenti in rapporto alla realtà produttiva• riqualificazione del sistema in un’ottica di contenimento della

dispersione scolastica.

Invitiamo, quindi, a ripensare e approfondire quali debbano essere gli obiettivi della formazione scolastica nelle sue diverse articolazioni affrontando una serie di nodi: binomio formazione polivalente/specializzazione, metodologie didattiche, sviluppo della capacità di lavorare in team, sviluppo del pensiero creativo, ecc. in un’ottica di crescita complessiva della persona umana con un’attenzione particolare agli aspetti educativi in una delicata fase evolutiva dell’individuo come quella dell’adolescenza.

In particolare, per quanto riguarda il rapporto con le famiglie, i genitori vanno considerati partner indispensabili per la realizzazione degli obiettivi prima indicati. Laddove i genitori sono vissuti dall’istituzione scolastica come protagonisti, insieme ai docenti, dei processi educativi e formativi, come risorsa attiva e non come semplici fruitori di un servizio, si sono conseguiti indubbi obiettivi di miglioramento qualitativo.

Le associazioni genitori auspicano che dal progetto di riforma su “La Buona Scuola” si possa innescare un processo in cui le energie migliori della scuola e del mondo del lavoro possano costituire un volano per l’occupazione dei nostri giovani e per uno sviluppo della nostra società nel suo complesso.

AUTONOMIA SCOLASTICACONDIZIONE ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVA PER...

RINNOVAMENTO IMPIANTO EDUCATIVO...

European Parents’ Association

INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTOAMBIENTI PERSONALIZZATI

PERCORSI DIFFERENZIATIFLESSIBILITA’ CURRICOLARE

SCUOLA INTESA COME COMUNITA’ EDUCANTEAPERTA A PIU’ SOGGETTI O CONTESTITESA A VALORIZZARE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI

SCUOLA CHE INCONTRA L’INTERA SOCIETA’

...RINNOVAMENTO IMPIANTO EDUCATIVO

AUTONOMIA SCOLASTICA

CONDIZIONE ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVA PER...

INTRODURRE NELLA SCUOLA LA VITA...

QUINDI...UNA SCUOLA QUALE SPAZIO, TEMPO E MODO PER VIVERE E CRESCERE NELLA FORMAZIONE

QUINDI... UNO STUDENTE CHE IMPARA AAPPRENDERESCEGLIEREPROPORSI UN RISULTATO POSITIVOCREDERE NEL PROPRIO SUCCESSOCREDERE NELLA CULTURA COME CONTINUA CONQUISTA

...INTRODURRE NELLA SCUOLA LA VITA

MENO BUROCRATICA PROMUOVE LE CAPACITA’ PERSONALI VALORIZZA IL TALENTO

UNA SCUOLA IN PERMANENTE INNOVAZIONE...

E UN SISTEMA EDUCATIVO CHE «COINVOLGE»...

COSTRUISCE LA PERSONA E IL CITTADINOLIBERO E RESPONSABILE

L’autonomia non è l’anticamera alla privatizzazione.

SI PARLA DI AUTONOMIA RESPONSABILE E NON C’È RESPONSABILITÀ SENZA VALUTAZIONE

NON C’È VERA AUTONOMIA SENZA RESPONSABILITÀ

OGNI SCUOLA DEVE POTER COSTRUIRE IL SUO PROGETTO DI MIGLIORAMENTO PARTENDO DA:UN COINVOLGIMENTO DEI DOCENTI, STUDENTI E GENITORIUNA FLESSIBILITÀ CURRICOLARE LA VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ DEL DOCENTE E

DEL DIRIGENTEUNA TRASPARENZA DI INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE SULLA

QUALITÀ DELLA SCUOLA

AUTONOMIA COME PROGETTO DI MIGLIORAMENTO

SCUOLA CHE NON E’ UN’ ISOLA MA CENTRO DI UNA RETE DI INTERSEZIONI.SCUOLE CHE SI COLLEGANO AL TERRITORIO CIRCOSTANTESCUOLE CHE NON PESANO ECONOMICAMENTE SULLE FAMIGLIESCUOLA QUALE PUNTO DI INCONTRO PER INIZIATIVE DI EDUCAZIONE

INFORMALE

AUTONOMIA SCOLASTICA NON AUTOREFERENZIALITÀ

SCUOLA DELLA SOCIETÀ, DELLA SOCIETÀ CIVILE:

AUTONOMIA PER GARANTIRE A TUTTI E A CIASCUNO UN’EDUCATION DI QUALITA’ ED EQUITA’

Resistere all’autonomia vuol dire:• non volere il cambiamento,• affermare positivamente lo status quo,• lasciare posto al lamento e non all’innovazione, • moltiplicare le forme di dispersione e di esclusione

AUTONOMIA SCOLASTICA QUALE OSSIGENO PER IL BISOGNO REALE DEL NOSTRO PAESE DI CAMBIAMENTO DELL’IMPIANTO EDUCATIVO

PLURALISMO SCOLASTICO

DARE DIVERSE OFFERTE FORMATIVE, SERIE E COMPETENTI

GESTITE DA SCUOLE AUTONOME PUBBLICHE SIA A GESTIONE STATALE CHE PRIVATA

AUTONOMIA RESPONSABILE

IN CUI SIANO GARANTITI A TUTTI I LIVELLI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO E QUALITA’

VALORIZZATE LE PECULIARITA’ DI CIASCUN TERRITORIO

AUTONOMIA, LIBERTÀ E RESPONSABILITÀ OCCORRE UN CORRETTO EQUILIBRIO TRA QUESTI PRINCIPI.L’AGIRE HA IL SUO FONDAMENTO

NELLA LIBERTÀ DELLE SCELTENELLA RESPONSABILITÀ DEGLI ATTI

L’EDUCATION È MANIFESTAZIONE DELLA LIBERTÀ E DELLA RESPONSABILITÀ

in quanto espressione di cultura e creatività, di crescita della persona e costruzione del futuro cittadino, protagonista della storia.

MA DI CHI E’ LA SCUOLA ?• DEI DOCENTI CON TUTTO IL LORO CARICO DI PROBLEMATICHE IMPORTANTI E

SERIE ?• DEGLI STUDENTI PROTAGONISTI A VOLTE QUASI DIMENTICATI?• DEI GENITORI COSTITUZIONALMENTE PRIMI RESPONSABILI EDUCATIVI DEI

FIGLI?La sfida educativa in atto coinvolge tutti, è tempo di riforme profonde e non più

rinviabili per rendere la scuola sempre più attraente, innescando nei ragazzi la curiosità della conoscenza per una scuola di qualità per tutti e per ciascuno

European Parents’ Association

“DOCENTI E

FORMAZIONE DEI DOCENTI”

148.100 ASSUNZIONI a settembre 2015ASPETTI POSITIVI

STABILIZZAZIONE DEGLI ORGANICI

CAPACITA’ DI PROGRAMMAZIONE

REALIZZAZIONE PIENA DELL’OFFERTA FORMATIVA

POTENZIAMENTO TEMPO PIENO

148.100 ASSUNZIONI a settembre 2015PUNTI CRITICI

NON GARANZIA DI QUALITA’

AGGRAVIO PER LE FINANZE

INCERTO VALORE AGGIUNTO

COMPLESSITA’ ORGANICO FUNZIONALE

FORMAZIONE DEI DOCENTIPUNTI DI ATTENZIONE

OBBLIGATORIA LEGATA ALLA CARRIERACrediti didattici / Crediti formativi / Crediti professionali

A CARICO DEI DOCENTIFormazione esperienziale / Docente mentorInnovatori naturali / Reti di scuole

FORMAZIONE DEI DOCENTICOSA CHIEDIAMO

CONCRETA E NON TEORICA

CERTIFICATA DA SOGGETTI ESTERNI

OGGETTO DI VALUTAZIONEGerarchica / Studenti e genitori

FORMAZIONE DEI DOCENTICOSA CHIEDIAMO

DIFFERENZIATA E ARTICOLATACoerente con scuola realmente autonoma e con pluralità di

offerta formativa

NON “CALATA DALL’ALTO”Valorizzare ricchezza e peculiarità dell’offerta

FORMAZIONE DEI DOCENTICOSA CHIEDIAMO

ATTENZIONE REALE A TUTTI I B.E.S.Non solo specialisti dei B.E.S. / Formazione di tutti i docenti

EDUCAZIONE PERSONALIZZATAPiù in generale capacità di gestire tutti gli studenti con la

necessaria attenzione e cura, riconoscendo i bisogni didattici, educativi e le peculiarità di ognuno

FORMAZIONE DEI DOCENTICOSA CHIEDIAMO

FORMAZIONE DELLE DISCIPLINEAmbito su cui ci si è sempre concentrati e in cui forse la

scuola è già più forte

FORMAZIONE DEI DOCENTICOSA CHIEDIAMO

FORMAZIONE DELLE COMPETENZECapacità di gestire: Multiculturalità / B.E.S. /

/ Nuove tecnologie / Coinvolgimento dei genitori …Soft skills / Life skillsModi di pensare / Metodi di lavoro /Abilità per la vita / Abilità per la professione

I GENITORI FANNO PARTE DELLA SCUOLA I GENITORI FANNO PARTE DELLA SCUOLA NON PER UNA CONCESSIONE PIUTTOSTO NON PER UNA CONCESSIONE PIUTTOSTO

PER UN DIRITTO E DOVEREPER UN DIRITTO E DOVERE

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