edilizia 2-2012
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EDILIZIA PIACENTINA 1
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EDILIZIA PIACENTINA 3
Direttore responsabileGiuseppe De Petro
Direzione e RedazioneVia XXIV Maggio, 4 - Piacenza
Tel. 0523.458174 - Fax 0523.754369E-mail: info@ediliziapiacentina.it
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StampaGrafiche Lama - Piacenza
RegistrazioneTribunale di Piacenza n. 545 del 31/07/2000
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som
mario
focus
2012: Ripartire dai territori si può, si deve pagina 5
i nostri servizi
Logistica: Piacenza più vicina alla Liguria pagina 11Garetti: ‘Il Psc è ok, ma ora non c’è tempo da perdere’ pagina 13Social housing al bivio, tra difficoltà e prospettive pagina 15115mila euro dalla Regione per i Concorsi di architettura pagina 18Martini: “A Rivergaro reinventiamo Piazza Paolo pagina 20L’unione fa la forza: ’Una baia sul Po’ è più vicina pagina 21EdilShow 2012, tra risparmio energetico e ristrutturazioni pagina 26Debutta Forestalia, il salone agroforestale pagina 31Cassa Edile: “Edilizia, rilancio nella legalità” pagina 33Una cittadella dei giovani per la Piacenza che verrà pagina 37Liberalizzazioni, gli Ordini: “Qualità a rischio” pagina 41Studi e uso del colore in architettura pagina 44
dall’esterno
Architettura sostenibile e housing mediterraneo pagina 43Largo ai giovani progettisti nella provincia italiana pagina 48Casa passiva, bolletta dimagrita pagina 49Bonus 55%, l’obiettivo è renderlo permanente pagina 50Mimik, primo sistema controtelaio/vano avvolgibile a scomparsa certificato pagina 51
rubriche
Agenda pagina 7Block Notes pagina 52Le scadenze di Confedilizia pagina 54
Questo numero di Edilizia Piacentinadedica il servizio di copertina ai passiavanti che sta compiendo “Una baia sulPo”, il progetto di respiro europeovolto a realizzare una cittadella dellacultura e dell’arte - ideale volanoeconomico ed occupazionale - nelComparto Nord della città, dilatato traPalazzo Farnese, Casema Nicolai (checomprende i chiostri di San Sisto) eLaboratorio Pontieri, con la chiesa delCarmine sul limitare del perimetro e laFrancigena lì accanto.
EDILIZIA PIACENTINA4
EDILIZIA PIACENTINA 5
A Piacenza resistono oltre 4000 aziende edili
2012: Ripartiredai territorisi può, si deveSi attende un nuovo piano casa che prevedariduzione tempi del silenzio-assenso, estensionedella segnalazione certificata di inizio attività,premio di volumetria per le imprese virtuose
Dal 17 al 19 febbraio Edilshow, presso
Piacenza Expo, è un appuntamento
che si presenta, collocato com’è all’ini-
zio dell’anno, come propositivo e stimolante.
Senza voler parlare delle province limitrofe, a
Piacenza resistono oltre 4000 aziende che ren-
dono la filiera dell’edilizia qualcosa di com-
plesso e quindi tendenzialmente stabile, an-
che in una congiuntura come l'attuale. Se il
2012 è un anno che si presenta pieno di inco-
gnite, sicuramente in salita, non è da credere
che la committenza si convertirà tutta a una
millantata profezia Maja, in altri termini il ca-
tastrofismo sarà sicuramente smentito: giu-
sto, quindi, iniziare l'anno guardandosi attor-
no. Vero è che la crisi colpisce purtroppo non
solo il settore dell’edilizia, ma anzi tutti i settori, tanto che si parla or-
mai di recessione per il nostro Paese, ciò significa che le costruzioni
sono destinate a patire ancora per la flessione della domanda e per
la stretta creditizia. «Bisogna saper fare i banchieri anche quando le
cose vanno male», è stato detto, ma lo stesso assunto può essere a-
dattato anche ad altre categorie. Difficile però prendersela con i co-
struttori: quarto anno consecutivo di crisi, 350 mila posti di lavoro
persi, 40% di risorse pubbliche in meno a disposizione, 40% di risorse
private in meno investite a livello nazionale. Si attende un nuovo
piano casa: che preveda la riduzione dei tempi del silenzio-assenso,
l'estensione della segnalazione certificata di inizio attività e un pre-
mio di volumetria per le imprese virtuose. ...Purché non arrivi troppo
tardi. Intanto l' IMU implica un inequivocabile segnale recessivo,
mentre invece è tempo di un segnale espansivo, di fiducia nel doma-
ni, perché un milione investito in edilizia ne produce altri tre, un mi-
liardo genera 17 mila occupati e muove un'ottantina di comparti in-
dustriali. La politica, anche a livello territoriale, deve saper fare bene
il suo mestiere, per esempio dotandosi di un piano organico che in-
quadri i tanti strumenti normativi e regolamentativi esistenti. Quar-
tieri da rifare, manutenzioni da avviare, risparmio energetico da
promuovere: gli spunti non mancano. Edilshow permane un’impor-
tante occasione di incontro per gli operatori
locali e le istituzioni da cui dipende un quadro
di riferimento sempre più imprescindibile. Si
tratta di capire, a margine di manifestazioni e
seminari che il Salone dell'edilizia, anche in
questa edizione,contiene con dovizia al suo
interno, quali sono i presupposti per l' inver-
sione del ciclo negativo. E' necessario pro-
grammare una nuova fase per cui attrezzarsi:
la proposta di Francesco Cacciatore, assessore
all'urbanistica del Comune capoluogo, è so-
stanzialmente conosciuta e riconosciuta (si ve-
da l'intervista al Capo Sezione Ance Paolo Ga-
retti). Il PSC come opportunità per la riqualifi-
cazione urbana. Il PSC piacentino è un “pac-
chetto” che gli operatori locali hanno com-
plessivamente accolto, però, con un atteggiamento molto cauto e
prudente, di attesa. La situazione è questa: da una parte l’ente pub-
blico che prospetta uno sviluppo possibile attraverso gli strumenti
normativi che ha a disposizione, sostenendo di fare una buona pro-
grammazione, dall’altra parte gli operatori che sono disponibili ma
vogliono garanzie tangibili dalla politica, un quadro chiaro e stabile
anche se non è facile dare delle certezze oggi. Ripartire dai territori
si può. Sembra meritevole di sostegno l'idea che ai comuni sia riser-
vata una quota maggiore dell’IMU da finalizzare ad uno sblocco se-
lettivo del patto di stabilità interno per opere finalizzate alla difesa
del territorio dal rischio idrogeologico e sismico, al recupero e messa
in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, a piani di recupero ur-
bano e di valorizzazione dei beni culturali.
E’ interessante poi che già Edilshow si presenti con qualcosa di inno-
vativo: Forestalia, la rassegna della filiera agroforestale che si svolge
contestualmente al salone dell’edilizia. Evidentemente gli organiz-
zatori, al di là di ovvie considerazioni, sono andati alla ricerca di nuo-
ve nicchie per mettere a frutto sinergie che possono dare una mano.
Tutto fa. Cercare di innovarsi, trovare delle opportunità secondo
l’assunto che da cosa nasce cosa, ci sembra la mentalità giusta per af-
frontare il nuovo anno di lavoro.
focu
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Eventi
agen
daEXPO Ferroviaria 2012
Fiera italiana della tecnologiaferroviaria a Torino
EXPO Ferroviaria e INTERtunnel, le piùgrandi rassegne internazionali in Italiadedicate ai settori della tecnologia fer-roviaria e delle gallerie, tornano al Lin-gotto Fiere di Torino dall’27 al 29 marzo2012. L’appuntamento biennale che dal2004 fa incontrare i leader del settore,
italiani e stranieri, presenta il meglio deiprodotti e delle novità tecnologie in uncontesto ancora più accattivante grazieall’allestimento di un’area binari cheprevede 5 vere sezioni di binario sopra lequali presentare, in un contesto reale,attrezzature, veicoli attrezzature spe-cializzate, sistemi di passaggio a livello esistemi di elettrificazione.Ad EXPO Ferroviaria, dedicata alla tec-nologia ferroviaria, saranno presenti ol-tre 350 espositori provenienti da 15 pae-si, dei quali il 45% esordisce quest’anno.I grandi nomi sono presenti in tutte lecategorie merceologiche, a partire dal-materiale rotabile conSiemens, AnsaldoBreda, Alstom, Bombardier. Nomi di pri-m’ordine anche per gli interni dei veicoli,con la firma del Made Italy Stile Bertone,che espone per la prima volta, accantoagli specialisti di porte e finestre (GebrBode, Vapor Europe, Hübner), sedili (Far-bo, Fisa) e climatizzazione (Faiveley
Transport, Klimat Fer, Autoclima).Decisamente nutrito il gruppo di espo-sitori della categoria infrastrutture, checonta 96 aziende e ospita al suo internol’Area Binari, con 5 vere sezioni di bi-nario allestite nel padiglione 2: una no-vità voluta dall’organizzatore MackBrooks Exhibitions per dimostrare ‘dalvivo’ il funzionamento di sistemi nor-malmente visibili solo in maniera vir-tuale. Per la parte convegnistica si se-gnala la conferenza di due giorni di CIFI,Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani su"Manutenzione, innovazione ed acces-sibilità dell'intera rete ferroviaria".Insieme a EXPO Ferroviaria torna a To-rino per la terza volta INTERtunnel, ilpunto di incontro per i professionistidella galleria, con i grandi nomi dellaprogettazione, costruzione e gestionedelle gallerie, cui hanno aderito 80 e-spositori da 15 paesi. Per il settore ‘co-struzione’ ci saranno gli specialisti delletunnel boring machines, come Robbins e
Seli con i modelli compatti di talpe e lesoluzioni di materiali InnoTek, la russaBamtonnelstoye i suoi complessi pro-getti di tunnel che combinano traffico sugomma e rotaia, e Mapei con i materialispeciali per l'edilizia.Come nelle precedenti edizioni, i vi-sitatori si possono registrare gratuita-mente prima della manifestazione suisiti www.intertunnel.com o www.expo-ferroviaria.com e ricevere il badge per illibero accesso ad entrambi gli eventi.
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Eventi
Anteprima suGreenbuilding 2012Preparativi per la primavera“green” della Fiera di Verona
Greenbuilding la mostra-convegno in-ternazionale sull’efficienza energeticasi prepara per ospitare le ultime in-novazioni tecnologiche legate al mon-do della progettazione sostenibile.Dal 9 all’11 maggio la manifestazione,giunta alla sua sesta edizione, avràluogo alla Fiera di Verona dove par-teciperanno aziende, associazioni emassimi esponenti della ricerca.L’allestimento della mostra presenteràun aspetto interamente rinnovato, do-tato di un nuovo padiglione e di uningresso intitolato Re Teodorico.La vetrina di Greenbuilding, che dianno in anno ottiene un’ approvazione
sempre più alta da parte degli ope-ratori di settore, dedicherà grande im-pegno alle tematiche dell’architetturasostenibile, spaziando dal risparmio e-nergetico nell’involucro edilizio e negliimpianti tecnologici, al consumo so-
stenibile delle risorse idriche, allo svi-luppo del verde nell’ambiente costrui-to, alla certificazione energetica.Ad affiancare l’evento sarà un’altramostra-convegno internazionale, Sola-rexpo, dedicata alle energie rinnovabilied alla generazione distribuita, giunta,invece, alla sua tredicesima edizione.Il connubio Greenbuilding e Solarexporappresenterà un’importante occasio-ne di dibattito sulle novità del campotecnologico e dell’architettura a bassoimpatto ambientale. La scorsa edizioneha registrato 60 appuntamenti tra se-minari, iniziative e convegni, 300 re-latori presenti e più di 5.000 parte-cipanti.Per l’edizione in arrivo si attendono1.600 aziende espositrici, più di 40 na-zioni europee ed extraeuropee pre-senti, 10 padiglioni espositivi e 75.000visitatori professionali.Quest’anno uno degli incontri di ri-ferimento sarà Next Building, al qualeprenderanno parte i maggiori esperti diprogettazione, nell’ottica della promo-zione di edifici a energia quasi zero, tragli obiettivi principali europei nel2020.A cavallo tra Greenbuilding e Solarexposi terrà l’evento Solarch, che dedicheràun intero padiglione alle tecnologieinnovative ed alla progettazione ar-chitettonica integrata con sistemi fo-tovoltaici e solari termici.
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Concorsi
Idee per le architetturedi servizio del sitodi Expo Milano 2015I progetti ospiteranno funzionideterminantiper la piacevolezzadella visita all'evento
Scade il 24 febbraio il concorso di ideeper l’acquisizione di una proposta idea-tiva per la realizzazione delle architet-ture di servizio del sito di Expo Milano2015.Il concorso di idee indetto da Expo Mi-lano 2015 ha ad oggetto le architetturedi servizio all'evento che saranno di-stribuite su tutto il lotto di interventocaratterizzando fortemente il Sito e o-spitando funzioni determinanti per lapiacevolezza della visita.Obiettivo specifico è l’acquisizione di
una proposta ideativa che preveda larealizzazione di edifici temporanei, co-struibili in modo rapido e sostenibile dalpunto di vista ambientale, e che as-sicurino la reale possibilità di riciclo eriutilizzo di materiali e componenti altermine dell’evento.Il concorso è riservato ai professionistiabilitati all'esercizio della professione i-scritti agli appositi albi professionali.
Al termine del concorso saranno distri-buiti i seguenti premi:- primo classificato 90mila euro;- ognuno dei successivi quattro concor-renti classificati al secondo, terzo, quartoe quinto posto nella graduatoria riceverà14mila euro a titolo di rimborso spese.La scadenza per l'invio del materiale èprevisto per il prossimo 24 febbraio2012.
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Curiosità
Renzo Piano firmal'ampliamento di unaltro grande museoBoston, inaugurata la nuova aladell'Isabella Stewart GardnerMuseum
L'Isabella Stewart Gardner Museum di Bo-ston ha inaugurato da poche settimane inuovi spazi espositivi firmati dal RenzoPiano Building Workshop. L'elegante am-pliamento, rivestito di vetro e pannelli dirame ossidato si innesta con leggerezzaall'edificio esistente. La nuova ala è co-stituita da quattro volumi distinti, col-legati tra loro da passaggi vetrati, serre e,in verticale, da una scala a tre rampe, digusto e proporzioni quasi rinascimentali.All'interno, il ritmo degli spazi espositivi èinterrotto dalla grande sala cubica, di 10 mdi lato, che amplia non poco le possibilità
espositive del museo, e soprattutto dalvirtuosismo di una sala per concerti ver-ticale, con gli spettatori disposti sulle bal-conate, come in un moderno teatro sha-kesperiano. Con la nuova ala, di ben 6500m2, il museo ha visto più che raddoppiatala superficie a disposizione della sua ricca
collezione. Questo ha avuto l'immediatoeffetto positivo di liberare gli spazi delmuseo originale, un palazzotto di iniziosecolo, dimora della rispettata signora bo-stoniana Isabella Stewart Gardner che quiaveva accumulato la sua multiforme maimportantissima collezione.
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Pochi luoghi a Piacenza sono adatti
per parlare della gestione del terri-
torio come la terrazza al 7mo piano
dell’edificio che ospita il Grande Albergo
Roma: lì si spazia con un unico sguardo dal
Po al centro città disegnato dai romani, al-
le colline, se la giornata è bella. E l’incon-
tro dell’assessore all’urbanistica France -
sco Cacciatore con le categorie economi-
che (LAC, API e COSIL, il Consorzio Servi-
zi Infrastrutture e Logistica Piacenza) offi-
ciato da Federico Scarpa il 30 di gennaio è
stato coerente con questo straordinario
“genius loci”, toccando tutti gli aspetti del
futuro dell’area piacentina. Tra i relatori
gli Architetti Claudio Maccagni, già re-
sponsabile della Conferenza di Pianifica-
zione e di Redazione del Psc e Enrico De
Benedetti, urbanista e paesaggista. Ma so-
prattutto l'incontro è stato notevole per
l'intervento del senatore Giovanni Loren-
zo Forcieri, ex sottosegretario con delega
alle aree militari. Tra il pubblico, invece, il
presidente di una società del Comune di A-
lessandria che ha la possibilità per statuto
di promuovere la vendita di aree con bud-
get pubblico: la nuova frontiera del marke-
ting territoriale ?
Dopo l'abbrivio di Federico Scarpa che ha
stigmatizzato vari tentativi di vincolare la
destinazione d'uso delle aree militari. “Il
referendum sulla Pertite è un voto nullo,
ha affermato, perché non ha raggiunto il
quorum”, è stato ricordato da Claudio
Maccagni che cosa è, in effetti il PSC. “Es-
so, ha chiarito il professionista, non equi-
vale al PRG. Va inteso invece come un qua-
dro di possibilità che delinea prospettive
valide per i prossimi 20 o 30 anni, è cosa po-
tremo fare”. Le funzioni che furono del
PRG oggi sono scomposte in quelle di indi-
rizzo del PSC, in quelle operative del RUE
(Regolamento Urbanistico Comunale),
molto importante perché determina le mo-
dalità per effettuare ristrutturazioni e
completamenti, e nelle scelte del POC
(Piano Operativo Comunale) che in effetti
è il documento che più si sovrappone alla
concezione comunemente intesa di PRG.
“L'attuale PRG, ha precisato il relatore,
sarà valido finché non sarà sostituito dal
nuovo POC”. Illustrando il PSC del Comu-
ne di Piacenza è stata sottolineata la fun-
zione di Piacenza come snodo del corridoio
5 (ipotizzando un nuovo ponte sul Po in gra-
do di collegare Rottofreno e Guardami-
glio) e l'idea di spostare lo scalo merci a Le
Mose (area della Granella) recuperando u-
n' interessante spazio in città. Nella rela-
zione di apertura è stato anche accennato
al capitolo “Aree Militari”, a quello altret-
tanto complesso delle “Aree demaniali”,
al “Parco delle Mura”, al “Progetto Città
della Giustizia” al “Progetto città della
cultura”, ricordando come il Polo Produt-
tivo di Sviluppo Territoriale sia unicamen-
te ipotizzabile in zona Borgetto-Roncaglia
“dovrà avere caratteristiche APEA”. Co-
me seconda relazione è stata chiarito dal-
l'architetto Enrico De Benedetti lo stato
attuale dell'Housing sociale (o ERS) all'i-
Consorzio Cosil, alleanza con La Spezia
Logistica: Piacenzapiù vicina alla Liguria
ludovico antiochiap
ianificazio
ne
EDILIZIA PIACENTINA12
taliana. “Le aree ci sono, perché è la legge
133/2008 che stabilisce che in occasione di
nuovi interventi residenziali il 25 per cen-
to debba essere messo a disposizione dei
comuni, e i soldi, ha aggiunto poco dopo l'e-
sperto, pure”. Anche nel nostro territorio
questi interventi sono quindi possibili (è
stato citato il modello di Crema come e-
sempio utile), però bisogna ricordare che
occorre un committente (il fondo immobi-
liare locale) che pianifichi interventi in
grado di garantire, con vendite e affitti, un
rendimento che è obbligatorio per legge.
La Spezia è un porto efficiente (“Noi siamo
i primi operatori che lavorano con la Ci-
na”) e Lorenzo Forcieri, presidente dell'
authority portuale della città ligure ha fat-
to capire di voler crescere ancora, cioè mo-
vimentare due milioni di pezzi (container)
ogni anno. La competitività con Genova è
accantonata, i porti liguri (compresa Savo-
na) sono obbligati a un'alleanza che punti
a portar via traffico ai concorrenti e infatti
Forcieri menziona la rotazione che affida
anche a lui la presidenza di “Ligurian Ports
System”, l' associazione dei porti liguri.
Senza retroporti adeguati le potenzialità
liguri si spengono prima di aver colto il pie-
no successo sperato. Occorrono alleanze e
infrastrutture, quindi. Per quanto riguar-
da queste ultime, la “Parma-La Spezia è
stata migliorata, non è più solo una camio-
nabile”, sottolinea Forcieri ma soprattutto
c’è molto interesse per il corridoio 5, e, in
questo senso, Piacenza è in pole position
mentre Parma segue. Non è mancato un
commento conclusivo sulle aree militari
piacentine: “Vedo che questo progetto
non è andato avanti, ero rimasto che si do-
veva trovare un'area e metterla a disposi-
zione dell'esercito per il nuovo polo di
mantenimento pesante”. Anche noi.
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La peggiore crisi delle costruzioni
che il territorio ricordi, costringe
a una necessità di cui fare virtù:
proseguire l’iter del PSC e tradurre in pra-
tica le sue linee guida fin qui condivise
dall’ANCE, un dovere che Paolo Garetti,
Caposezione presso Confindustria Pia-
cenza, ritiene riguardi tutta la comunità
locale, indipendentemente da eventi an-
che importanti, come le prossime elezioni
amministrative nel comune capoluogo.
“Ho letto l’intervista all’assessore Caccia -
tore, riportata nell’ultimo numero di Edi-
lizia Piacentina. Con lui, dice l’ingegnere,
abbiamo un rapporto estremamente col-
laborativo e costruttivo, ci sono stati in-
contri fattivi e siamo stati chiamati due
volte in consiglio comunale a Piacenza per
esaminare la situazione dell’edilizia e va-
lutare le nostre proposte. Il momento è
certo grave: dal 2008 si contano oltre 2000
posti di lavoro venuti meno nella filiera,
con crescenti difficoltà per le imprese ad
accedere ai finanziamenti: adesso, come
tutti sanno, è tutto fermo, occorre ritrova-
re insieme un nuovo impulso, nessuno può
chiamarsi fuori da questo impegno”.
E’ il PSC a darvi nuove linee guida? Lo ve-
dete così? Un faro che illumina la stra-
da?
“Il PSC è un percorso durante il quale sia-
mo stati sentiti, e attualmente ha la piena
approvazione dell’ANCE: conosciamo be-
ne il significato di espressioni come “ri-
qualificazione”, “miglioramento energe-
tico del consolidato”, “no alla edificazio-
ne in nuove aree agricole”, troviamo poi
naturale che l’amministrazione prometta
di non tutelare interessi di parte ma quelli
di tutti, è chiaro però che l’amministrazio-
ne, cosa che a mio avviso sta già facendo,
deve poi davvero permettere determinate
operazioni di miglioramento dell’esisten-
te”.
Coerenza, quindi.
“Non vorrei essere frainteso, si schermi-
sce Garetti, non sto invitando alla coeren-
za, come se essa non ci fosse, non è la mia
un’ accusa in forma velata, si tratta piutto-
sto di essere consapevoli che le somme
vanno tirate e presto”.
A primavera si andrà a votare...
“Potrebbero esserci delle novità o forse
no, noi vorremmo, pensiamo sia effettiva-
mente necessario per il bene comune, che
si andasse comunque avanti su questa li-
nea su cui stiamo lavorando da un paio
d’anni con un continuo confronto con
l’amministrazione per far riconoscere la
qualità costruttiva e la serietà degli opera-
tori: no a interessi considerati uno alla vol-
ta, no a egoismi personali, no ad approva-
zioni in ordine sparso, sì alle regole e al ri-
spetto delle regole, rispetto quotidiano,
intendo”.
Si parla ormai di interi quartieri che an-
drebbero riqualificati.
“Noi siamo d’accordo ma nel limite del
possibile, fatti salvi gli interessi particola-
ri. Nell’area di viale Dante, per esempio,
vivono circa 1500 nuclei familiari, non è
semplice impegnarsi in un’operazione di
questa portata”.
Si parla anche di invenduto che potrebbe
essere messo a disposizione...
”Si può approfondire anche questa intui-
zione, gli alloggi nuovi potrebbero essere
impiegati per facilitare le operazioni di ri-
qualificazione, ma ovviamente, non a co-
sto zero: non si può pretendere che l’inven-
duto venga regalato. Certi interventi, non
dimentichiamolo, sono stati regolarmen-
te autorizzati, non sono una colpa da e-
Il caposezione Ance: “I costruttori sono pronti”
Garetti: ‘Il Psc è ok, ma oranon c’è tempo da perdere’
Nella foto Paolo Garetti,
caposezione Ance
Confindustria Piacenza
ludovico antiochiain
terventi
EDILIZIA PIACENTINA14
spiare dei costruttori.”
E il miglioramento energetico delle abita-
zioni, anche per diminuire l’inquinamen-
to in città?
“Ben venga, come è utile diffondere le
pratiche per l’aggiornamento normativo
antisismico. Noi siamo pronti. Chiediamo
solo regole chiare, valide per tutti e co-
stanti nel tempo”
A livello nazionale si parla molto di white
list, contro il lavoro nero, per la legalità,
anche in funzione esplicitamente antima-
fia.
“Ciò fa parte del sistema qualità che da
tempo propugnamo. E che vogliamo ven-
ga fatto rispettare: non è giusto che le no-
stre imprese siano messe in concorrenza
con altri che non rispettano le regole. Le
regole o ci sono o non ci sono, non si può es-
sere opportunisti, fare i furbetti, perchè
c’è qualcuno che poi viene inevitabilmen-
te danneggiato. Utilizziamo quindi le whi-
te list: falsare la concorrenza colpisce l’in-
teresse della collettività, le amministra-
zioni devono però poi porsi finalmente il
problema di intervenire”.
EDILIZIA PIACENTINA 15
Con una dotazione di circa 2 milioni
di euro il fondo “Investimenti per
l'abitare” promosso dalla Cassa
depositi e prestiti, con Abi e Acri (associa-
zioni di banche e fondazioni bancarie) sta
finanziando al 40% i fondi territoriali che
hanno come obiettivo proprio quello di in-
vestire in housing sociale. Sono già nati u-
na ventina di fondi locali. Uno di questi è il
“Fondo Emilia Romagna Social Housing”,
a cui partecipa anche la Fondazione di Pia-
cenza e Vigevano. “…o meglio potrebbe
partecipare se vi fossero occasioni real-
mente concrete, precisa l’architetto Enri -
co de’ Benedetti: si tratta infatti di indivi-
duare un intervento edilizio gestito con i
nuovi strumenti urbanistici tutt’ora in cor-
so di redazione, che garantisca, dopo la
vendita degli alloggi e la stipula dei con-
tratti di affitto, un rendimento del 3 per
cento oltre all’inflazione, e questa proget-
tazione, anche finanziaria, non è scontata
nè facile”. I soldi ci sono, le leggi pure, ma
il social housing stenta, anche se Piacenza,
trovandosi tra Milano e Parma, due città
che hanno esperienze già concretizzate di
edilizia residenziale sociale di ultima ge-
nerazione, continua ad inseguire
l’E.R.S.(edilizia residenziale sociale) an-
che per rilanciare il proprio settore resi-
denziale. La nostra è una città troppo pic-
cola per questo tipo di approccio ? “Tutt’al-
tro, risponde de’ Benedetti, riassettando il
faldone delle normative che regolano il
versione italiana del social housing: il caso
di Crema è emblematico per noi piacenti-
ni: una cittadina non più importante della
nostra, tuttavia ha già saputo concretizza-
re un esempio molto interessante: un pro-
getto ” integrato”, aperto alla città, carat-
terizzato da una piazza, un asilo e due buil-
ding, uno in affitto uno in vendita: un inter-
vento che può essere considerato esempla-
re. L’ Housing Sociale di fatto è una formu-
la innovativa di pensare alla casa per tutte
quelle persone il cui reddito è al sopra dei
parametri per accedere ad una “casa po-
polare” ma bel al di sotto della soglia del
“libero mercato”. Se consideriamo poi
l’invenduto che c’è e la crisi globale, que-
sta “soglia” sarà raggiungibile da un nu-
mero di persone sempre minore. Quindi
parliamo di realizzare alloggi mirati ad at-
tenuare il disagio abitativo nei Comuni di
oltre10 mila abitanti, cioè la mission, è la
stessa del fondo Emilia Romagna Social
Housing, promosso dalle Fondazioni ban-
carie del Monte di Bologna e Ravenna, del-
la Cassa di Risparmio di Modena, della
Cassa di Risparmio di Bologna, della Cassa
di Risparmio di Forlì, della Cassa di Ri-
sparmio di Rimini e della Cassa di Rispar-
mio di Carpi e, appunto, anche dalla Fon-
dazione di Piacenza e Vigevano. Il Fondo di
Crema ha un programma di circa 950 allog-
gi sociali, funzioni compatibili e servizio.
Gestito da Polaris Investment Sg, esiste già
una delibera preliminare non vincolante
per un importo massimo plafond di 20,5
milioni di euro. (pari al 40% del patrimo-
nio del fondo target), fino a marzo 2013”.
Buona qualità, senza lussi ma a un prezzo e-
quo, l'avremo mai ?
“La realizzazione di alloggi di elevata qua-
lità e meno “energivori” offerti in locazio-
ne o in vendita a prezzo calmierato per le
categorie sociali che con grande fatica sop-
portano il peso della crisi: questo l’obietti-
vo che la regione Emilia Romagna si è po-
sta, e a cui ha dedicato anche la legge urba-
nistica “ governo solidale del territorio” ,
continua de' Benedetti: abbiamo da tempo
gli strumenti urbanistici regionali per pro-
grammare social housing, ma a Piacenza
non siamo pronti; molte realtà provinciali
simili alle nostre sono più avanti e così pos-
sono attirare finanziamenti molto consi-
stenti di cui abbiamo già parlato che non
arriveranno a Piacenza. Peccato”.
L’edilizia è sempre più dipendente del set-
tore finanziario, ed il costo della realizza-
zione abitativa è nodale. “Esattamente: la
gente non ha smesso di aver bisogno di un
alloggio adatto alle proprie esigenze, che
pure, nel corso della vita, mutano, per e-
sempio oggi si è più orientati per un abita-
re più energeticamente compatibile, ma
ha smesso di disporre delle risorse finan-
ziarie che permetterebbero un mutuo sop-
portabile. Così il mercato immobiliare gia-
ce esanime sotto il proprio peso che è di-
Leggi e contributi ci sono, ma non basta
Social housing al bivio,tra difficoltà e prospettive
ludovico antiochiaab
itare
EDILIZIA PIACENTINA16
EDILIZIA PIACENTINA 17
ventato tale anche a causa dell'abuso della
leva finanziaria che lo ha alimentato: dopo
10 anni di crescita del prezzo delle case non
è più raggiungibile dalle persone che pos-
sono contare solo sul reddito da lavoro. O si
riesce a ridimensionare la leva finanziaria
o è necessario decurtare il prezzo degli im-
mobili alla radice offrendo gratis l'area
sulla quale costruire nuove architetture.
E' questo il ruolo dell'housing sociale per
mettere a disposizione case con un costo
del 30 per cento inferiore”.
Se l’ora del social housing sembra tardare,
c'è chi dispera che possa scoccare mai. A li-
vello nazionale rispetto alla dote totale di
844 milioni, risultano finora impegnati
728 milioni ed erogati poco più di 290 mi-
lioni. Un esempio della dilatazione dei
tempi è offerto, secondo i giudici, proprio
dalla "linea" riservata ai fondi immobilia-
ri, imperniata sul maxi-fondo gestito dalla
Cassa depositi e prestiti. "Io invece credo
che il social housing possa funzionare dav-
vero, conclude invece l'architetto, e non e-
scludo l’utilizzo di questa forma di edilizia
anche per attivare meccanismi di ri-gene-
razione urbana sviluppati secondo un o-
biettivo di coesione sociale reale. Perso-
nalmente lo considero uno strumento mol-
to innovativo, declinato in una valida legge
regionale, la n° 20/2000 poi modificata dal-
la legge 6/2009. I ritardi ? Non dipendono
certo dalle persone a cui queste abitazioni
sono destinate, purtroppo la procedura
Chi è Enricode’ BenedettiOltre che urbanista (redazio-ne di Varianti POC a Castel-l’Arquato, Varianti RUE e POCcon il” piano per la qualitàurbana “ a Carpaneto, revi-sione PSC/RUE di San Giorgio),l'architetto Enrico de' Bene-detti è impegnato nel restau-ro dei monumenti (come ades. la basilica di Sant'Antonino-foto a lato -, lavori in corsodal 1987, e a Castell'Arquato ilrestauro della Casa Illica dovevisse il poeta Luigi Illica) ma haanche progettato e realizzatonuove architetture come ilMunicipio di Canzo (Como)per il quale il team dei pro-gettisti, ha ricevuto premio diarchitettura “ Maestri Coma-cini” edizione 2003.
per realizzare questi interventi è definita e
attivabile concretamente con il PSC, il
RUE ed il POC, strumenti di programma-
zione forse nuovi per la nostra città ma che
ci auguriamo possano essere adottati
quanto prima”.
EDILIZIA PIACENTINA18
ban
di andrea dossena
Piacenza, Rivergaro e Agazzano
sono tra i 19 Comuni emiliano-ro-
magnoli che hanno vinto il bando
promosso dalla Regione per sostenere,
attraverso lo strumento del concorso di
architettura, il recupero di aree cittadi-
ne con una particolare attenzione al-
l’ambiente e alla qualità dello spazio
pubblico, alla rigenerazione del patri-
monio abitativo esistente e alla dotazio-
ne di servizi.Le proposte inviate alla Re-
gione sono state complessivamente 105:
tra di esse, un nucleo di valutazione ha
individuato gli interventi di recupero ri-
tenuti più idonei in base a parametri di
qualità architettonica e urbana, ma an-
che paesaggistica, sociale ed ambienta-
le. Saranno ora i Comuni selezionati a
dover bandire, già nei primi mesi del
2012, i concorsi di architettura, grazie
anche a uno stanziamento regionale
complessivo di 1 milione di euro. Per la
successiva realizzazione degli interventi
la Regione ha previsto per il 2012 5,5 mi-
lioni di euro.
Il Comune di Piacenza utilizzerà il finan-
ziamento regionale da 50mila euro per la
valorizzazione del Parco delle mura, A-
gazzano userà i 15mila euro ottenuti tra-
mite il bando per la riqualificazione del-
l'asse di via Roma e dell'area dell'ex Con-
sorzio agrario e Rivergaro si servirà dei
50mila euro in arrivo da Bologna per la ri-
qualificazione di Piazza Paolo. Il bando
per la promozione della progettualità lo-
cale in materia di riqualificazione urba-
na intendeva soprattutto rispondere alle
finalità richiamate dall’ Art. 1 della L.R.
19/98 così come modificata dalla L.R. 6/09
(comma 1-bis): “La Regione favorisce le i-
niziative che a livello locale promuovono
la partecipazione dei cittadini alla defini-
zione degli obiettivi della riqualificazio-
ne urbana attraverso l’istituzione di pro-
cessi partecipativi o di laboratori di urba-
nistica partecipata e incentiva il ricorso
da parte dei Comuni a procedure concor-
suali che consentano la scelta del proget-
to che meglio corrisponde agli obiettivi di
qualità attesi”.
Il procedimento intrapreso con la Delibe-
razione dell’Assemblea Legislativa n. 42
dell’8 giugno 2011 si richiamava inoltre
alle procedure dettate dal Titolo II della
medesima legge regionale in merito ai
criteri e alle modalità di assegnazione dei
contributi regionali per la riqualificazio-
ne urbana, che sono destinati a finanziare
lo svolgimento delle procedure concor-
suali e partecipative, di cui agli articoli 3,
4 e 4-bis, ivi comprese eventuali forme di
rimborso a parziale copertura dei costi so-
stenuti dai soggetti privati, l'elaborazio-
ne del programma di riqualificazione ur-
bana e lo svolgimento dei concorsi di ar-
chitettura, richiamati al comma 2 del-
l’Art. 4-bis della legge come elemento di
priorità tra i criteri di assegnazione dei
contributi. Richiamava infine gli obietti-
vi di qualità urbana ad ambientale che
rappresentano il riferimento della piani-
ficazione territoriale della Regione (P-
TR), là dove si indica nel ripartire dalle
Contributi a Piacenza, Rivergaro e Agazzano
115mila euro dalla Regioneper i Concorsi di architettura
EDILIZIA PIACENTINA 19
città, come parte integrante del “capitale
territoriale”, il senso di una politica inte-
grata per le aree urbane, articolata nel
rapporto tra sostenibilità ambientale, ri-
qualificazione urbana e coesione sociale,
e finalizzata al contrasto alla dispersione
degli insediamenti nel territorio e al con-
seguente consumo di suolo nonché alla
valorizzazione del patrimonio storico e al-
la rigenerazione ecosostenibile dei tessu-
ti consolidati.
Ecco l'elenco completo dei Comuni vinci-
tori:
- Provincia di Piacenza: Piacenza, River-
garo, Agazzano.Provincia di Bologna:
Calderara di Reno, Pieve di Cento, San
Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Sa-
ve n a .
- Provincia di Parma: Langhirano
- Provincia di Modena: Medolla, Nonanto-
la, Spilamberto
- Provincia di Ferrara: Ferrara, Mesola
- Provincia di Ravenna: Lugo, Bagnaca-
va l l o
- Provincia di Forlì-Cesena: Forlì, Bagno
di Romagna, Bertinoro
- Provincia di Rimini: Verucchio
L’assessore Freda: “Dalla competizionele energie migliori per le città”“Abbiamo avviato insieme alle Amministrazioni localiun percorso innovativo per aumentare la qualità edella vivibilità delle nostre città – ha dichiarato l’as-sessore regionale all’ambiente e riqualificazione ur-bana Sabrina Freda in occasione della firma dei pro-tocolli d’intesa con i Comuni vincitori del bando re-gionale per la riqualificazione urbana - lo strumentodel concorso di architettura permette di valorizzare leenergie migliori – soprattutto quelle dei giovani -presenti sul territorio, non solo per quanto riguarda iprofessionisti, ma anche sotto il profilo della par-tecipazione dei cittadini. E’ un modo per recuperareuna dimensione progettuale che credo sia quanto mainecessaria e per promuovere una qualità diffusa. Glistessi laboratori che abbiamo avviato per accompa-gnare questa iniziativa si sono rivelati un’occasione discambio e di arricchimento reciproco, che mi auguropossa essere ricca di spunti e di sollecitazioni pertutti.”Il bando si proponeva infatti una serie di finalitàprioritarie per conseguire in termini di impatto suisistemi insediativo, economico, ambientale, della mo-bilità, e sul sistema sociale/culturale, con particolareriferimento alla sicurezza, vivibilità, accessibilità deiluoghi urbani e alla valorizzazione del patrimoniostorico/culturale:- ricomposizione della forma urbana, anche tramiteaddensamento, per favorire larinascita delle aree degradate e il riuso di aree dimesse,
anche tramite l’e-ventualebonifica e rinatura-lizzazione dei siti, alfine di limitare il con-sumo di suolo.- rigenerazione degliambiti urbani conso-lidati attraverso pro-getti urbani cheaffrontino il rappor-to tra spazio pubbli-co ed edificato ed in-
troducano unmiglioramento dell’efficienza energetica e della so-stenibilità ambientale.- ridefinizione dei limiti della struttura urbana me-diante la ricucitura del rapporto conle aree periurbane anche prevedendo collegamentipedonali e ciclabili con gli ambitidi interesse ambientale e paesaggistico.- ridisegno degli spazi liberi destinati alla funzionepubblica, anche attraverso pianicoordinati di riqualificazione delle pavimentazioni, deisistemi di arredo urbano e delverde pubblico.Visto il grande successo del bando, che ha ricevuto larisposta di ben 105 amministrazioni emiliano-roma-gnole, l'assessore regionale Sabrina Freda ha dichia-rato che molto probabilmente l'iniziativa verrà ri-proposta.
EDILIZIA PIACENTINA20
riq
ual
ific
azio
ni
“Riqualificheremo Piazza Paolo: ci
aspettiamo idee brillanti che sia-
no in grado di fornirci la miglior
soluzione possibile per conciliare tutte
le esigenze del cuore pulsante del pae-
se”. Il sindaco di Rivergaro, Pietro Mar-
tini, spiega così la ragione per la quale il
Comune ha deciso di partecipare al ban-
do promosso dalla Regione per sostene-
re, attraverso lo strumento del concorso
di architettura, il recupero di aree citta-
dine con una particolare attenzione al-
l’ambiente e alla qualità dello spazio
pubblico, alla rigenerazione del patri-
monio abitativo esistente e alla dotazio-
ne di servizi. Rivergaro ha presentato u-
na proposta particolarmente apprezza-
ta, grazie alla quale ha ottenuto un fi-
nanziamento da 50mila euro che ver-
ranno utilizzati per lanciare il bando co-
munale che entro il 2012 fornirà spunti e
idee per il futuro restyling della piazza e
per una serie di altri interventi seconda-
ri (tra i quali la sistemazione di piazza
Dante), per i quali si intende indire un
concorso di progettazione. . “Appena
abbiamo saputo di questa chance offer-
ta dalla Regione - prosegue Martini - ab-
biamo affidato la realizzazione della no-
stra proposta ai nostri uffici, con l'archi-
tetto Sara Scaringella. Ci siamo classifi-
cati ai primi posti nella graduatoria – tra
oltre 100 proposte - con un progetto de-
nominato 'La piazza del Parco' perchè
immaginiamo Piazza Paolo come piazza
del Parco Fluviale del Trebbia ( l ' a re a
protetta interessa il basso corso del fiume
Trebbia, dalla confluenza nel Po sino alla
sua porzione pedemontana nel Comune di
Rivergaro, ndr)” e intendiamo valoriz-
zarla al meglio”.Il sindaco sottolinea
però come altri progetti che il Comune
vorrebbe realizzare siano frenati dai
lacciuoli del patto di stabilità. “Vorrem-
mo ampliare la scuola elementare del
Comune di Niviano, che è un centro in
continua crescita. Avremmo già pronto
il primo stralcio – da 170mila euro – ma i
vincoli del patto di stabilità ci impedi-
scono di avviare i lavori”. Una vera e
propria beffa, soprattutto consideran-
do che – come paradossalmente spesso
accade – la rigidità del patto va a colpire
un Comune dai bilanci virtuosi e impe-
disce ai cittadini di godere in tempi bre-
vi di un'opera che sarebbe molto apprez-
zata: “Se potessimo usare l'avanzo di cui
disponiamo - sottolinea il sindaco - lo fa-
remmo immediatamente, ma per ora
non possiamo far altro che sperare in u-
na revisione dei criteri del patto di sta-
bilità”.
Il Comune di Piacenza utilizzerà invece il
contributo regionale di 50mila euro per
la valorizzazione della cinta muraria
nord-ovest, tra piazzale Torino e piazzale
Milano. Si tratta di circa due chilometri
del complesso del sistema difensivo, che
comprendono una serie di snodi che sa-
ranno possibili oggetti di progettazione:
piazzale Torino, Bastione Campagna con
la porta di via Campagna, il Bastione di
Porta Borghetto, la Porta Soccorso, il Ba-
stione di San Sisto e Piazzale Milano. L'o-
biettivo complessivo è la ricomposizione
dell'elemento "Parco delle mura" nel suo
complesso, sia dal punto di vista del valo-
re urbanistico sia da quello del valore
paesaggistico, nell'ambito dell'itinera-
rio della via Francigena.
La riqualificazione dell'asse di via Roma
e dell'area dismessa dell'ex Consorzio A-
grario sarà invece al centeo del concorso
di idee che sarà varato ad Agazzano e che
godrà di un contributo regionale di 15mi-
la euro. L'area oggetto di intervento è
quella collocata all'ingresso dell'abitato,
non lontano dal Castello Anguissola
Scotti e da piazza Europa. Il tema del con-
corso è la creazione di spazi innovativi
mettendo in rete ambiti pubblici e per-
corsi di mobilità sostenibile con proposte
e studi riguardanti la trasformazione del-
l'area dismessa dell'ex Consorzio; la ri-
qualificazione dell'accesso al centro sto-
rico (via Roma) con aree sosta, percorsi
pedonali e ciclabili; l'abbattimento delle
barriere architettoniche per l'accesso al-
la parrocchia; la razionalizzazione delle
aree di parcheggio. Il concorso di idee sa-
rà diviso in due fasi.
Nella foto Pietro Martini,
sindaco di Rivergaro: il noto paese
della Val Trebbia lancerà un bando
per il restyling di Piazza Paolo
andrea dossena
Novità anche a Piacenza e ad Agazzano
Martini: “A Rivergaroreinventiamo Piazza Paolo”
EDILIZIA PIACENTINA 21
Finalmente Piacenza comincia a
capire che il proprio futuro dipen-
derà ineluttabilmente dalla capa-
cità di fare squadra per presentare pro-
getti credibili e perciò capaci d’intercet-
tare i finanziamenti (regionali, statali e
soprattutto europei) in grado di tradurli
davvero in realtà, con positive ricadute
per l'intera città. Lo si evince dai decisivi
passi in avanti che sta compiendo “Una
baia sul Po”, il progetto volto a realizzare
una cittadella della cultura e dell'arte - i-
deale volano economico ed occupaziona-
le - nel Comparto Nord della città, dilata-
to tra Palazzo Farnese, Caserma Nicolai
(che comprende i chiostri di San Sisto) e
Laboratorio Pontieri, con la chiesa del
Carmine sul limitare del perimetro e la
via Francigena a due passi.
“Una baia sul Po”: la storia
La 'preistoria' del progetto è in una pro-
duttiva chiacchierata di diversi anni fa tra
l'architetto Marcello Spigaroli e l'allora
direttore di Cna Giovanni Ambroggi. In
quell'incontro maturano riflessioni che
conducono, nell’aprile 2006, al convegno
dal titolo “Una baia sul Po per la città che
vogliamo” promosso dall’allora gruppo
cooperativo formato da Piacenza 74 e da
Coop Valdarda, due realtà piacentine di
spicco, oggi fuse nella supercooperativa
Indacoo. Data quindi a sei anni fa il lancio
della primissima versione - sintetizzata in
una brochure – dello studio, il cui nome de-
riva da un'intuizione di Fabio Salotti, allo-
ra presidente di Piacenza 74 e oggi di Inda-
coo. Nel 2008 “Una baia sul Po” viene in-
serito fra i progetti-bandiera del piano
strategico Vision 2020 promosso dal Co-
mune di Piacenza, e l'evoluzione delle va-
rie ipotesi di fattibilità ad esso riferiti pro-
segue nella costante interlocuzione con le
associazioni di categoria e l'amministra-
zione comunale, soprattutto nel confronto
con gli assessori alla Mobilità e all’Urba-
nistica, Pierangelo Carbone e Francesco
Cacciatore (regista del nascente Psc, chia-
mato a tener conto dei “progetti-bandie-
ra” stessi). Un interessamento illustre al
progetto è, dalla prima ora, anche quello
della Curia: don Giuseppe Lusignani, re-
sponsabile dei beni culturali della Dioce-
si, ha infatti presenziato a diversi momen-
ti di discussione per ragionare sulla possi-
bile destinazione del futuro Museo Dioce-
sano proprio nel comparto da riqualifica-
re.Tra 2009 e 2010 il testimone per lo svi-
luppo del programma viene raccolto dal-
l'Unione Commercianti, promotrice di u-
na serie di incontri sfociati in un “proto-
collo d’intesa” sottoscritto nel maggio
2009 da altre associazioni: la stessa Unio-
ne, Confesercenti, Lega Cooperative,
Confcooperative, Cna, Confartigianato,
Laa, Upa, Coldiretti e Confagricoltura, ol-
tre all’Associazione degli Industriali. Ed è
proprio quest’ultima, con il suo Presiden-
te Emilio Bolzoni, ad imprimere un’acce-
lerazione alla più recente fase del proget-
to, con una riunione nella propria sede il
30 gennaio scorso. In questa circostanza -
presenti i rappresentanti delle associazio-
ni sopra ricordate e l’assessore vicesinda-
co Cacciatore - si è concordata un’azione
congiunta pubblico/privato attraverso la
quale associazioni ed enti cittadini, con il
coordinamento del Comune, compiano al-
cune preliminari e fondamentali verifi-
che di fattibilità sull’intero sistema del
Comparto Nord, anzitutto con gli Organi i-
stituzionalmente preposti alla tutela dei
beni storici e ambientali.
I passi avanti di un progetto di respiro europeo
L’unione fa la forza: ’Unabaia sul Po’ è più vicina
Nella foto sopra, una suggestiva
veduta in controluce della basilica
di San Sisto a Piacenza
andrea dossenap
rosp
ettive
EDILIZIA PIACENTINA22
Scenari inediti
Intorno alla “Baia sul Po” si verificano
quindi diversi fatti per molti aspetti inedi-
ti a Piacenza, e tutti positivi: all'atteggia-
mento di dialogo - non scontato - tra le as-
sociazioni di categoria si aggiunge la col-
laborazione tra le stesse forze economiche
e l'amministrazione comunale, più la sin-
tonia con la Curia. Decisiva anche la siner-
gia con i Musei Civici di Palazzo Farnese,
grazie alla direttrice Antonella Gigli e alla
responsabile della Sezione Archeologica
Annamaria Carini. Proprio con i Musei Ci-
vici si è avviato un ragionamento su “cosa
mettere dove”, che ha ad esempio portato
ad ipotizzare (anche con il contributo di al-
cune stimolanti tesi di laurea) la creazione
di una sezione del Museo Civico intera-
mente destinata a Jacopo Barozzi da Vi-
gnola - che non esiste altrove, in Italia - ov-
vero la collocazione del museo archeologi-
co negli spazi delle antiche scuderie duca-
li e delle loro rimesse (oggi magazzini del
2° Reggimento Genio Pontieri).Davvero
fondamentale è la condivisione degli as-
sunti base del progetto-bandiera, che in-
dividua nelle destinazioni di ordine cultu-
rale le funzioni primarie da ipotizzare per
tutta l’area del Comparto Nord. Scelta
questa che non solo non esclude, ma anzi
favorisce la presenza di altre funzioni (dal
commercio all'artigianato, dalla residen-
Nella foto, una veduta aerea del comparto nord come si presenta oggi
EDILIZIA PIACENTINA 23
za alla ricettività per i turisti, facilitati an-
che dal futuro parcheggio di piazza Citta-
della) con “effetti collaterali” del tutto
benefici, motori di un’operazione i cui
tempi saranno ovviamente lunghi e colle-
gati anche alla progressiva dismissione
delle aree militari. L'apertura all’idea per
cui Piacenza abbia enormi prospettive
nella dimensione del marketing culturale
in tutte le sue declinazioni potrebbe spa-
lancare prospettive non solo in ambito
museale, ma in una “economia della cul-
tura” nel senso più esteso del termine: dal-
l'architettura al paesaggio, dalla storia al-
le tradizione, dal gusto alla musica, dal ri-
trovato rapporto con il Po alle ricadute tu-
ristiche, produttive e lavorative che una
“città nella città” dagli spazi notevoli e di
grande qualità, una volta riqualificata e
rilanciata, potrebbe garantire a Piacen-
za.
Il metodo di lavoro
Una volta tanto, il progetto antepone idee
su possibili destinazioni dei beni da recu-
perare (con conseguenti ricadute per l'e-
dilizia di qualità) al reperimento dei fon-
di: in troppi casi, infatti, in passato i finan-
ziamenti non sono arrivati - o sono addirit-
tura tornati indietro - proprio per l’assen-
za di precise intenzioni a monte, da cui di-
scendano programmi d’azione. Si tratta in
Nella foto, il comparto nord come si presenterebbe senza il viadotto autostradale
EDILIZIA PIACENTINA24
sostanza di capire, contattando prelimi-
narmente gli organi di tutela (anzitutto la
Soprintendenza per i Beni Architettonici,
organo periferico del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali), quali limiti abbia-
no i vincoli esistenti, quali destinazioni - in
base alla vocazione dei siti stessi - siano ef-
fettivamente proponibili e quali modalità
d’intervento siano accettabili per gli im-
mobili da recuperare tra Palazzo Farnese,
chiesa di San Sisto, Piazza Cittadella e Ba-
stione S. Sisto, passando per Campo Datu-
ri, piazza Casali con il suo mercato e il com-
plesso del Carmine. L'idea di fondo è che,
nonostante il momento di crisi economi-
ca, con un progetto credibile i fondi regio-
nali, statali e soprattutto europei si debba-
no e si possano trovare. Questo però richie-
de una serie di passi, dettagliatamente
precisati nella bozza di documento pre-
sentata in Confindustria:
1) accertare funzioni e destinazioni d'uso
da collocarsi in immobili e aree del Com-
parto Nord
2) ottenere la condivisione preliminare da
parte degli organi di tutela (in primis, la
Soprintendenza per i Beni Architettonici)
in merito alle destinazioni stesse, al man-
tenimento o meno dei vincoli e alle moda-
lità d'intervento
3) porre in atto le condizioni per la predi-
sposizione di un progetto europeo in gra-
do di accedere a finanziamenti comunita-
ri da indirizzarsi agli interventi program-
mati nel Comparto Nord
4) individuare gli stralci per un'acquisi-
zione delle aree militari del Comparto che
possa ottenersi - a parere del Comune e
d'accordo con lo Stato - anche secondo mo-
dalità di dismissione progressiva.Sulla
base dell'accordo, le associazioni aderen-
ti e gli enti sottoscrittori si sono impegnati
a realizzare elaborati e pratiche necessa-
rie per il raggiungimento degli obiettivi: si
approfondirà la praticabilità del progetto
stesso non solo alla luce dell'elaborazione
del Psc in fase ormai avanzata, ma anche
alla luce della trattativa con le autorità go-
vernative per la dismissione di numerose
aree cittadine di proprietà dello Stato.
EDILIZIA PIACENTINA 25
EDILIZIA PIACENTINA26
A Piacenza Expo dal 17 al 19 febbraio
EdilShow 2012, trarisparmio energeticoe ristrutturazioniLa ‘tre giorni’ si annuncia ricca di appuntamentinon soltanto per gli addetti ai lavori, ma ancheper la committenza privata. Ingresso gratuito
L’appuntamento con l’edilizia di Piacenza Expo sta per riaprire
i battenti: la tre giorni di EdilShow, dal 17 al 19 febbraio, si an-
nuncia ricca di appuntamenti non solo per gli addetti ai lavori,
ma anche per la committenza privata. Ad ingresso gratuito previa
registrazione, EdilShow affianca alla parte espositiva una serie di
convegni sui temi più attuali del sistema edile. Una fiera unica nel
territorio di Piacenza, Lodi, Parma, Cremona, Pavia e Alessandria,
che si propone come punto di riferimento per entrare in contatto di-
retto con tecnici e imprese del settore edile. L’intera manifestazione
è rivolta ad un pubblico eterogeneo: costruttori, progettisti, studi
tecnici ed impiantisti, visitatori generici, committenti pubblici ed in-
termediari commerciali. In mostra ci saranno manufatti e tecnolo-
gie, con sezioni interamente dedicate alla progettazione e ai servizi,
toccando tutta la filiera delle costruzioni, dalle attrezzature per la
cantieristica ai materiali per la finitura, fino agli impianti elettrici, i-
draulici e termotecnici. Concetti cardine dell’edizione 2012: la ri-
strutturazione, il risparmio energetico, la progettazione ed il merca-
to immobiliare. Le sezioni tematiche saranno infatti Edil Green, Ri-
costruire Ristrutturare Recuperare, Artigianato Edile ed Edilizia Ru-
rale; la prima focalizzerà l’attenzione sull’aggiornamento normati-
vo e commerciale circa l’efficienza energetica e la bioedilizia, tema
di forte attualità pensato anche per il visitatore generico: verranno
presentate soluzioni di termoidraulica, serramentistica e materiali
con una serie di incontri tecnici a scopo divulgativo, che affianche-
ranno la parte strettamente espositiva. L’edilizia cosiddetta “green”
è un mercato in espansione, in cui nel 2011 è entrato il 35% delle PMI
italiane; secondo le stime dell’Osservatorio Aniem (Associazione na-
zionale imprese edili manifatturiere) l’edilizia verde copre un fattu-
even
ti
EDILIZIA PIACENTINA 27
rato medio per impresa pari al 23% annuo. La domanda di costruzio-
ni più rispettose dell’ambiente, con materiali rinnovabili e soluzioni
abitative capaci di garantire efficienti prestazioni di isolamento e-
nergetico e acustico, è in crescita da parte di un’utenza sia pubblica
che privata grazie ai molteplici vantaggi che offre: primi fra tutti,
contenimento dei costi energetici e rispetto dell’ambiente. Anche la
sezione dedicata alla Ristrutturazione è una vetrina di sicuro interes-
se, concentrata su modalità, costi e materiali impiegati, illustrati an-
che attraverso convegni e seminari. L’aspetto relativo all’artigianato
edile coinvolgerà carpentieri, idraulici, fabbri, serramentisti, fale-
gnami, mentre la parte dedicata all’Edilizia Rurale avrà come prota-
goniste le molte aziende agricole ed agrituristiche presenti nel ter-
ritorio piacentino, alle prese con energie rinnovabili, recuperi archi-
tettonici e nuove destinazioni d’uso e di sviluppo. All’interno della
sezione, si terrà il convegno organizzato dalla Confederazione Ita-
liana Agricoltori di Piacenza proprio sul tema delle energie rinnova-
bili negli agriturismi. Nel programma di EdilShow non mancano e-
venti originali, come il Torneo di Arte edificatoria che si terrà il 18 feb-
braio: una gara per valorizzare le competenze dei migliori lavoratori
edili operanti presso le imprese del settore a Piacenza e provincia. I
partecipanti dovranno realizzare un manufatto che metta in risalto
la propria abilità e precisione rispetto ai parametri richiesti dall’og-
getto della prova; i lavori saranno poi valutati da un’apposita giuria
che decreterà il manufatto migliore. (c.alb.)
EDILIZIA PIACENTINA28
Tre giorni di iniziative per l’edizione 2012
EdilShow, il programma
Venerdì 17 febbraio
Ore 9.30 Apertura Edilshow e ForestaliaOre 9.30 “Lo stress da lavoro correlato per il settore edile -Indicazioni per la Valutazione”. Convegno organizzato daScuola Edile e Inail.Ore 10.00 “La filiera italiana del legno:sviluppo, opportunità, risorsa e tutela delterritorio”, convegno organizzato da Col-diretti PiacenzaOre 10.30 Es.Ese obiettivo zero, mostra disoluzioni progetto-processo per il retrofitdell’edificio della Scuola EdileOre 10.30 Workshop: “Nuove frontierenel rilievo topografico automatizzato”organizzato da Teorema srlOre 10.30 Dimostrazione di squadratura amano dei tronchiOre 11.00 Tecniche di posizionamento e movimentazione conramponi in fase di abbattimentoOre 14.30 “Lavorare in sicurezza, incentivi e formazione per lePMI”, seminario organizzato da Confapi e InailOre 15.00 Abbattimento controllato in quota, materiali at-trezzature e il loro corretto utilizzoOre 17.00 Arbocorso, come funziona il "sistema albero" ecome sviluppare potature corrette
Sabato 18 febbraio
Ore 9.30 Apertura manifestazioneOre 9.30 Gara di arte edificatoria a cura della Scuola Edile e diFormedilOre 10.30 Es.Ese obiettivo zero, mostra di soluzioni pro-
getto-processo per il retrofit dell’edificio della Scuola EdileOre 10.30 Workshop: “L’utilizzo delle termocamere IR nelladiagnosi degli edifici per il risparmio e la certificazioneenergetica in edilizia” organizzato da Teorema srlOre 10.30 “Convegno di edilizia rurale: Energie rinnovabilinegli agriturismi” organizzata dall’Associazione Green Case
Ore 10.30 Tecniche di posizionamento emovimentazione con ramponi in fase diabbattimentoOre 10.30 Dimostrazione di squadratura amano dei tronchiOre 14.30 Abbattimento controllato inquota, materiali attrezzature e il lorocorretto utilizzoOre 15.30 Dimostrazione di squadratura amano dei tronchiOre 16.00 Arbocorso, come funziona il"sistema albero" e come sviluppare po-
tature corretteOre 17.30 Premiazioni della Gara di arte edificatoria
Domenica 19 febbraio
Ore 10.00 Es.Ese obiettivo zero, mostra di soluzioni pro-getto-processo per il retrofit dell’edificio della Scuola EdileOre 10.30 Tecniche di posizionamento e movimentazione conramponi in fase di abbattimentoOre 10.30 Dimostrazione di squadratura a mano dei tronchiOre 14.30 Abbattimento controllato in quota, materiali at-trezzature e il loro corretto utilizzoOre 15.30 Dimostrazione di squadratura a mano dei tronchiOre 16.00 Arbocorso, come funziona il "sistema albero" ecome sviluppare potature corrette
di Dal Capo Rosalba
EDILIZIA PIACENTINA 29
Ne discuteranno Scuola Edile ed Inail in un convegno di EdilShow
Stress lavoro correlato, cosa c’è da sapere
La circolare del 18 novembre 2010 in at-
tuazione del Testo Unico (art. 28 com-
ma 1bis) sulla salute e sulla sicurezza
impone l'obbligo di valutare lo stress lavoro
correlato. Quali le cause? Carichi, ritmi, orari
e turni troppo pesanti, oppure eventuali scon-
tri tra colleghi; fattori che le aziende devono
valutare al pari dei normali rischi collegati al-
la salute e alla sicurezza. Questo il tema del se-
minario “Lo stress da lavoro correlato per il
settore edile - Indicazioni per la Valutazione”,
previsto il 17 febbraio alle ore 9,30 presso Pia-
cenza Expo, all’interno di EdilShow 2012. In-
terverranno Davide Lumia, direttore INAIL,
che parlerà dei dati infortunistici del settore,
e Filippo Cella, Presidente della Scuola Edile
di Piacenza e Comitato Paritetico per la Pre-
venzione degli Infortuni in Edilizia, che trat-
terà del rischio dello stress da lavoro correlato
e della configurazione delle imprese edili in
relazione alla citata circolare. Seguirà l’inter-
vento di Cristina Bianchi, Direttore CPT, per
la presentazione del manuale. Le iscrizioni
dovranno pervenire alla Scuola Edile entro il
15 febbraio; verrà rilasciato attestato di par-
tecipazione al termine del convengo, che co-
stituisce credito formativo per RSPP, ASPP,
Preposti, Datori di Lavoro e Dirigenti. Per in-
formazioni: 0523 606159 oppure segrete-
ria@scuolaedilepiacenza.it
(c.a.)
EDILIZIA PIACENTINA30
L’appuntamento organizzato da Green Case nell’ambito di EdilShow 2012
Le energie rinnovabili negli agriturismi
Nel corso di EdilShow 2012 la Confe-
derazione Italiana Agricoltori di
Piacenza patrocina il convegno
che si terrà sabato 18 febbraio alle ore 10.30
dal titolo “Le energie rinnovabili negli a-
griturismi”. Oltre al Presidente della Con-
federazione Giovanni Malchiodi, interver-
ranno Rino Bernazzani sul tema delle ener-
gie rinnovabili da biomassa e dal vento,
Paolo Cabras sulle rinnovabili dal fotovol-
taico, Giacomo Barlassina che tratterà dei
sistemi integrati per la cogenerazione da
biogas negli agriturismi, e Claudio Piva, sul
tema delle energie rinnovabili nel PSR del-
l’Emilia Romagna. L’incontro si inserisce
nella parte di EdilShow 2012 dedicata al-
l’Edilizia Rurale, che vede protagoniste le
numerose aziende agricole ed agrituristi-
che presenti nel territorio piacentino alle
prese con ristrutturazioni e riqualificazio-
ni energetiche. Un mondo di opportunità,
come suggerisce l’Architetto Rino Bernaz-
zani, relatore al Convegno: “le biomasse
permettono, ad esempio, di recuperare gli
scarti prodotti dall’azienda agricola di cui
un agriturismo fa parte, e di riutilizzarli per
il riscaldamento attraverso caldaie a bio-
massa o piccoli cogeneratori. Parliamo ad
esempio di scarti di potature, piccoli pezzi
di legna, insomma tutti quei materiali di
scarto che, non commercializzabili, costi-
tuiscono un rifiuto talvolta di difficile smal-
timento; molti di questi prodotti non posso-
no essere bruciati all’aperto, in quanto por-
tatori di residui dannosi per il substrato.
Sfruttare questa parte di scarto per produr-
re energia è certamente un supporto al red-
dito agrario, considerando anche che, oltre
ad utilizzare il cippato per il riscaldamento,
è possibile produrre energia elettrica attra-
verso delle turbine; energia vendibile al ge-
store. Anche il mini eolico è una soluzione
praticabile (parliamo di impianti piccoli,
che vanno da 0,5 a 3 Kw), che producono e-
nergia elettrica da immettere in rete o da u-
tilizzare sul posto. Anche in questo caso si
tratta di un interessante reddito aggiunti-
vo”. Il settore agrituristico si rivela fiorente
a livello nazionale soprattutto nelle zone
collinari e montuose: secondo l’Istat nel
2010 le aziende agricole autorizzate all'e-
sercizio dell'agriturismo sfioravano le 20
mila unità, quasi mille in più rispetto all'an-
no precedente, con un aumento per tutte le
diverse tipologie (degustazione +12,8%, al-
tre attività +7,9%, ristorazione +6,2% e al-
loggio +5,2%). c.a.
EDILIZIA PIACENTINA 31
Contemporaneamente ad EdilShow
Debutta Forestalia,il salone agroforestaleSeminari e workshop per gli operatori del settoresu mezzi e tecnologie per i lavori forestali: soluzioniad hoc per la filiera del legno a scopo energetico
Si svolge in contemporanea con EdilShow la prima edizione di
Forestalia, salone agroforestale italiano. Un appuntamento,
a Piacenza Expo dal 17 al 19 febbraio, dedicato ai mezzi e alle
tecnologie per i lavori forestali che proporrà soluzioni sostenibili
per la filiera del legno a scopo energetico, rivolto a tutti gli operatori
del settore; il programma, fatto di seminari, convegni e workshop,
affianca agli incontri teorico-pratici una mostra di mezzi e tecnolo-
gie per i lavori nel bosco: carri, spaccalegna, rimorchi, utensili e tec-
nologie per la sicurezza. I settori merceologici coprono tutte le fasi
di lavorazione del legno, e vanno dalla meccanizzazione agrofore-
stale alla produzione di energia; dalla sicurezza e controllo del ter-
ritorio all’ingegneria naturalistica. Tra gli eventi previsti ci saranno
interessanti dimostrazioni pratiche: alle 10.30 di tutti i tre giorni
della manifestazione sarà possibile assistere
alla squadratura a mano del legname, in una
performance di maestri artigiani che ricave-
ranno travi da tronchi di castagno. Il Team
Formazione3t darà invece vita ad un wor-
kshop su tecniche, materiali e sicurezza nel
mondo del tree climbing e dell’arboricoltura
ornamentale, un settore recente e in conti-
nua evoluzione, con dimostrazioni dal vivo al-
le 17.00 di venerdì e alle 16.00 nei due giorni
seguenti. La risorsa legno si è recentemente
guadagnata un ruolo fondamentale tra le e-
nergie rinnovabili, venendo a costituire u-
n’importante opportunità di crescita per le
zone montuose. A livello europeo ben la metà
delle fonti rinnovabili è attualmente costi-
tuita dal legno, proveniente dagli oltre 100
milioni di ettari di foreste. In Italia, secondo
i dati ufficiali dell’Inventario forestale nazio-
nale, la “coltura” maggiormente diffusa è
proprio quella boschiva: sono circa 12 miliar-
di gli alberi che costituiscono il polmone ver-
de del nostro Paese, quasi 200 per ogni italia-
no. Tra le regioni più verdi d'Italia spicca pro-
prio l'Emilia Romagna, con la media più alta
per ettaro: 1.816 alberi, seguita dall'Umbria
con 1.815 e dalle Marche con 1.779. Una risor-
sa notevole che richiede una gestione effi-
ciente ispirata ai principi della sostenibilità e che può rendere di-
sponibile a livello nazionale una rilevante quantità di combustibili
legnosi. Molteplici i vantaggi: la filiera legno-energia, gestita da im-
prese agricole e forestali, crea reddito, occupazione e manutenzio-
ne ambientale. Tutti punti chiave che verranno trattati in maniera
aggiornata nel corso di Forestalia, al cui interno è previsto il conve-
gno, organizzato da Coldiretti, “La filiera italiana del legno: svilup-
po, opportunità, risorsa e tutela del territorio”. La location della
manifestazione, Piacenza, è tutt’altro che casuale: “porto” dell’Ap-
pennino retrostante, in una posizione ideale tra le vallate montane
e le zone produttive della pianura, vanta un territorio fortemente
dedicato ai lavori agroforestali e con una grande tradizione nelle at-
tività legate all’utilizzo del legno nella filiera energetica. ( c . a l b. )
EDILIZIA PIACENTINA32
Il convegno organizzato da Coldiretti nell’ambito di ‘Forestalia’
Filiera italiana del legno, che opportunità
All'interno di Forestalia, Coldiretti
Piacenza, in collaborazione con
Federforeste e Piacenza Expo, or-
ganizza il convegno “La filiera italiana del
legno: sviluppo, opportunità, risorsa e tu-
tela del territorio”, previsto per il 17 feb-
braio alle ore 10. Un dibattito dedicato alla
filiera del legno, con l’obiettivo di porre
maggiore attenzione alle opportunità che
la “risorsa bosco” offre: ad esempio, la pos-
sibilità di integrazione del reddito delle
imprese, con la dovuta attenzione all’uti-
lizzo corretto delle risorse, un bene comu-
ne i cui tempi di ricostituzione sono decisa-
mente lunghi e non permettono errori nel
taglio o nelle diverse attività. Un’opportu-
nità importante, soprattutto consideran-
do che il patrimonio del nostro Paese è in
tal senso grandissimo: dodici miliardi di al-
beri che rivestono una superficie di ben 10
milioni di ettari, per un valore complessivo
stimato in un miliardo di euro. La filiera a-
groforestale rappresenta quindi una nuo-
va possibilità che ben si coniuga al concet-
to di multifunzionalità alla base della rige-
nerazione dell’agricoltura; un rinnova-
mento che ha davvero segnato una stagio-
ne inedita per le attività degli imprendito-
ri agricoli, riconoscendo finalmente una
nuova centralità al settore primario. Nel
Convegno di Coldiretti sono previsti gli in-
terventi del Presidente di Federforeste,
Gabriele Calliari, e Walter Merler, respon-
sabile Area Innovazione del Consorzio dei
Comuni Trentini; Claudio Celaschi, re-
sponsabile Settore Tecnico-Forestale Co-
munità Montana Valli Nure e Arda; Enzo
Compagnin, Comandante Corpo Foresta-
le di Piacenza e Giacomo Maggiari, dotto-
re forestale. Moderatore del convegno sa-
rà Luigi Bisi, presidente di Coldiretti Pia-
cenza. (c.a.)
EDILIZIA PIACENTINA 33
La Cassa Edile piacentina ha festeggia-
to cinquant’anni di storia, di conqui-
ste e di crescita in un settore delicato
che ha contribuito a rendere più sicuro, più
trasparente, più competitivo oltre che più tu-
telato ed attrattivo per i lavoratori. Il 50esimo
anniversario – che si è svolto alla Sala dei Tea-
tini lo scorso 10 febbraio - ha rappresentato il
momento ideale per fare il punto sul ruolo
svolto dalle Casse edili fino ad oggi e sulle pro-
spettive future del comparto, nella difficile
congiuntura economica del settore. Accanto a
Fabio Molinaroli, presidente della Cassa Edi-
le piacentina sono intervenuti nel dibattito il
vicepresidente Ance Gabriele Buia, e il vice-
presidente Cnce, Massimo Trinci. . Dopo aver
ricordato le finalità e le assistenze che la Cassa
Edile eroga sul territorio, Molinaroli ha evi-
denziato quelli che ha definito “i fiori all'oc-
chiello” dell'ente assistenziale dell'edilizia
piacentina: il Durc (Documento unico di rego-
larità contributiva), l' Osservatorio Oca (Os-
servatorio cantieri attivi) e la “White list” (li-
sta bianca), “Il Durc è diventato oggi indispen-
sabile per partecipare a gare di appalto pub-
bliche, ha assunto valenza anche nel privato
ed è divenuto condizione indispensabile per i
pagamenti. Ad appoggio del Durc – ha aggiun-
to Molinaroli - abbiamo ideato la “White list”,
la “lista bianca” composta da tutte le aziende
in possesso di Durc regolare, rintracciabili sul
sito www.cepiacenza.it. Nell’ottica di una
maggiore trasparenza, abbiamo avviato il pro-
getto Oca (Osservatorio cantieri attivi) una
mappa di tutte le imprese attive sul territorio
visibile attraverso Google Maps”. Un progetto
innovativo che il Ministero dei Lavori Pubblici
ha deciso di far diventare “indagine pilota”
entro l'anno.
Il vicepresidente Ance, Gabriele Buia ha
chiesto alla politica di intervenire nel setto-
re “che più di ogni altro funge da volano per
l'economia: Meritiamo più attenzione” – ha
detto Buia che ha poi sottolineato: “E' nei
momenti difficili come quello che stiamo vi-
vendo che bisognerebbe investire nelle in-
f ra s t r u t t u re .
Assistiamo, invece, ad un vertiginoso calo
delle opere pubbliche. Altro paradosso sono
i ritardi nei pagamenti da parte degli enti
pubblici, da cui dipendiamo tantissimo. A
causa del patto di stabilità le nostre imprese
non vengono pagate: abbiamo chiesto al Go-
verno di intervenire almeno per i Comuni
virtuosi”. Buia ha poi sottolineato la necessi-
tà che la finanza dia credito al mondo delle
costruzioni “sennò oltre ad aver creato la cri-
si contribuirà a peggiorarla” e si è poi soffer-
mato sull' esigenza di una “semplificazione
b u ro c ra t i c a ” .
Buia ha poi sottolineato il ruolo fondamen-
tale delle Casse edili per il settore e nella lot-
ta al sommerso ma ha anche evidenziato co-
me sia proprio nei momenti di crisi che tale
fenomeno rischia di riemergere: da qui il
contributo fondamentale della Cassa Edile
per non permettere al settore di fare passi in-
dietro”. Su questo punto è poi intervenuto
Massimo Trinci, vicepresidente Cnce (Com-
missione nazionale paritetica per le Casse E-
dili): “A causa della crisi il settore sta uscen-
do destrutturato: le aziende non vengono pa-
gate, si sta innescando un meccanismo di ri-
basso sugli appalti e stanno emergendo for-
me contrattuali che non appartengono all'e-
dilizia, come il part-time, il lavoro a chiama-
ta, lo job sharing”.
Trinci ha sottolineato i passi avanti fatti con
il Durc (che ha permesso l’emersione di
250mila posizioni sconosciute) ma anche la
necessità di prestare attenzione alle nuove
forme di evasione e al sommerso, da contra-
stare con nuovi interventi perchè “se da un
lato è necessario rilanciare l’edilizia, dall’al-
tro bisogna tutelare il lavoro”.
I 50 anni festeggiati con le premiazioni ai Teatini
Cassa Edile: “Edilizia,rilancio nella legalità”
Nella foto, da sinistra: il vescovo
Gianni Ambrosio, il presidente
di Cassa Edile Fabio Molinaroli,
il moderatore Mauro Molinaroli,
il vicepresidente Ance Gabriele Buia
e il vicepresidente Cnce
Massimo Trinci
francesca gazzolarico
rrenze
EDILIZIA PIACENTINA34
Le premiazioni
I festeggiamenti per i 50 anni di Cassa Edile
hanno rappresentato la giusta occasione per
offrire un riconoscimento alle 57 aziende
che hanno accompagnato l’ente assistenzia-
le dell’edilizia dalla sua nascita, nel 1962 ad
oggi. Sono poi state assegnate sei medaglie
d’oro ai lavoratori con 50 anni di attività e 10
medaglie d’argento a coloro che hanno oltre
40 anni di servizio. Tre le medaglie d’oro ri-
servate agli amministratori di Cassa Edile:
Cesare Betti, consigliere dell’ente dal 1981;
Luigi Magnani, consigliere dal 1978 a 2011; e
a Luigi Botti, ex direttore della Cassa Edile
(dal 1989 al 2008). Tre le medaglie d’oro ai la-
voratori con 50 anni di attività: Gian Carlo
Ridenti, Andrea Ziliani e Giuseppe Molina-
roli. Le dieci medaglie d’argento sono state
assegnate a: Domenico Franzini, Giovanni
Rossi, Tomaso Pareti, Daniele Tadini, Ange-
lo Poggi, Italo Manini, Rolando Carini, Emi-
lio Fogliazza, Giovanni Castignoli, Giovanni
Trioli. Sono state poi assegnate otto targhe
celebrative: la prima è andata alla memoria
di Ambrogio Fioruzzi, primo presidente di
Cassa Edile (dal 1962 al 1976), a Albano Ri-
boni, vicepresidente dal 1962 al 1978. Targa
a Luigi Garetti (presidente dal 1976 al 1989),
a Massimo Panelli (presidente dal 1989 al
2004) a Fabio Molinaroli, presidente attuale
in carica dal 2004. Targhe anche alle associa-
zioni di categoria: Ance, Fillea Cgil, Filca Ci-
sl, Fenal Uil. Le pergamene per i cinquan-
t’anni di attività alle 57 aziende: Barbieri A-
gostino & C. Snc; Barbieri Antonio e C. Snc;
Barbieri Ercole; Bassanetti & C. Srl; Bassa-
netti Nello Srl; Bellocchio Antonio; Boccenti
Giovanni & Figli Spa; Bonvicini Spa; Borsotti
Ettore e C. Snc; Camia Medardo; Casotti An-
tonio Srl; Cattivelli Costruzioni Srl; CEAP
Società Cooperativa; Cella Gaetano Srl; Ce-
riati Gian Pietro & C.; Civardi Srl; Cogni Spa;
Costruzioni ed impianti Spa; Costruzioni E-
dili di Prazzoli e Mei Sas; Croci Costruzioni
Srl; Ederoni Bruno; Edil Luretta Srl; Edilca-
EDILIZIA PIACENTINA 35
se Srl; Edile Fiorenza Snc; Edilfanzini Srl; E-
dilscostruzioni di Braghieri Ugo e C. Snc; E-
dilsilva Srl; Edilstrade Building Spa; Ediltu-
na S. a. s di Carlo Maserati; Edilvalla Srl; F. lli
Campolonghi Srl; Farp Sas di Arati Stefano;
Fioretto Costruzioni Srl; Fratelli Bergonzi
Snc; Ghidini Eugenio e Ferruccio Snc; Ghi-
soni Lino Tra. Scavi Srl; Giordanino Spa;
Giuppi Srl; I. C. E. Fummi Giordano & F. lli
Snc; Losi Luigi e Gabriele Snc; Maggi F. lli
Snc; Marzaroli-Gambazza & C. Snc; Molina-
roli Costruzioni Snc; Moraschi Vincenzo Sas;
Opere Edili Pighi Srl; P. S. R. di Pancini Luigi
& C. Snc; Padana Scavi di Radicelli Giusep-
pe e C. Snc; Pighi Mario di Pighi Giorgio;
Quattoli Giacomo Srl; Silva Lino; Timoni
Fernando & C. Snc; Trabucchi Olimpio e C.
Srl; Uttini Bruno; Valdain Snc; Vegetti Da-
niele e C. Snc; Vetrucci Srl; Villani F. lli
Snc.
Giovani, borse di studio e logo
La giornata ha riservato un momento specia-
le dedicato ai giovani e al futuro: sono state
assegnate 7 borse di studio: cinque ai diplo-
mati all’Istituto per Geometri Tramello e
due ai laureati alla Facoltà di Architettura
del Politecnico. E’ stata istituita una borse di
studio speciale messa a disposizione dagli e-
redi di Ambrogio Fioruzzi, il primo presiden-
te di Cassa Edile. E' stata anche presentata
l’opera realizzata dal Liceo artistico Cassi-
nari e dedicata alla rappresentazione del-
l’attuale logo della Cassa edile: gli studenti
si sono ispirati al Modulor di Le Corbusier ,
l’opera verrà esposta in modo permanente
nella Sala riunioni dell’ente di Via Caorsa-
na. E’ stato presentato e distribuito ai pre-
senti il volume “I cinquant’anni di Cassa edi-
le. Piacenza 1962 – 2012. Una storia che viag-
gia verso il secolo”, realizzato dal giornalista
piacentino Sandro Pasquali (edizioni Tep).
A pagina 34 le aziende premiate ai Teatini,
sotto l’opera del Cassinari. Qui sopra nella
foto a sinistra Renzo Marchesi (Politecnico),
Molinaroli (Casse Edile) e Pietro Fioruzzi
(figlio del primo presidente di Cassa Edile),
nella foto a destra gli operai premiati con le
medaglie d’oro. A lato, Sandro Pasquali,
autore del libro celebrativo dei 50 anni
EDILIZIA PIACENTINA36
EDILIZIA PIACENTINA 37
Una cittadella per i giovani come cuo-
re pulsante di un'area totalmente
recuperata e radicalmente reinven-
tata, in grado di ospitare anche la nuova sta-
zione delle corriere - attesa da anni - ma pure
ampi spazi verdi, attività commerciali, spazi
per conferenze e una nuova piazza con sugge-
stivi giochi d'acqua: è l'oggetto dello studio
di fattibilità sull'ampia zona (200mila mq)
compresa tra piazzale Roma, via dei Pisoni,
la ferrovia e il consorzio agrario realizzato da
Luca Rocca, professionista dello studio di ar-
chitettura, sostenibilità e urban design PAT
di Torino. L'interessante progetto ha convin-
to anche l'associazione “Piacenza che ver-
rà”, la quale - tramite il presidente Luigi Mori
e il consigliere comunale Filiberto Putzu - ha
deciso di presentarlo tramite un incontro con
i media svoltosi il 3 febbraio scorso nella Sala
Cattivelli al piano terra di Palazzo Mercanti,
sede del Comune di Piacenza. Non solo: “Pia-
cenza che verrà” (che potrebbe scendere in
campo alle prossime amministrative) ha an-
nunciato la volontà di fare comunque del pro-
getto una propria bandiera e di sottoporre a
tutti i candidati sindaco la proposta, definita
da Putzu “nata dal basso, ma concreta, futu-
ribile e lungimirante”.
Un progetto che raccoglieanni di spunti
L'interesse del 38enne architetto per quel-
la fetta di Piacenza risale agli anni della tesi
di laurea, realizzata proprio su piazzale Ro-
ma, ma non è mai venuto meno: “Ho voluto
mettere a disposizione della città - ha spie-
gato Rocca – spunti e idee maturate nel tem-
po, perchè credo si tratti di una zona da va-
lorizzare”. Sull’area oggetto dello studio di
fattibilità – come ricordato dallo stesso pro-
fessionista - esiste già un progetto dell’am-
ministrazione comunale, creato in collabo-
razione con il Politecnico e concentrato sul
recupero dell'area militare ivi compresa,
ma la proposta di Rocca propende per ragio-
nare sull'intera zona senza limitarsi al recu-
pero del piano caricatore. Possibile assist
per l'appeal delle residenze costruite di re-
cente nei pressi, lo studio di fattibilità pun-
ta a trasformare il comparto in vivace snodo
verso il Parco del Po in continuità con quello
delle Mura, e prevede la demolizione del
vecchio mercato ortofrutticolo nonchè il re-
cupero degli edifici di maggior pregio. In
primis quello realizzato dall’architetto Pie-
tro Berzolla (detto anche il "Duomo"), ora
demaniale ma presto nelle disponibilità co-
munali: Rocca lo immagina come uno spa-
zio culturale multifunzione ideale per even-
ti e dibattiti, mentre le storiche pensiline da
cui partivano le caratteristiche littorine sa-
rebbero recuperate come terminal dell'a-
gognata stazione delle corriere, ritrovando
così - benchè reinventata - la funzione origi-
naria.
Ex novo sarebbero invece realizzati altri
spazi, che lo studio di fattibilità immagina
con una copertura a verde (come quella del-
la Nuova sede Tea spa a Mantova), progetta-
ti per accogliere attività commerciali (ad es.
un bar-caffetteria), studi professionali e
quant'altro (ad es. una palestra), ma soprat-
tutto un locale serale da destinare a musica
dal vivo o a discoteca. Negli allegati forniti
Studio di fattibilità dell’architetto Luca Rocca
Una cittadella dei giovaniper la Piacenza che verrà
Nella foto, il rendering della nuova
piazza che sorgerebbe nell’area da
recuperare che si trova a Piacenza
tra piazzale Roma, via dei Pisoni,
la ferrovia e il consorzio agrario
andrea dossenacittà fu
tura
EDILIZIA PIACENTINA38
ai media spiccano la nuova piazza che sorge-
rebbe e il grande "edificio giardino" (foto a
pagina 40) multifunzionale – interrato e co-
perto da un tetto con uno strato di erba vera
– che includerebbe anche un parcheggio a u-
no o due piani e scavalcherebbe la ferrovia,
marcando un trait d'union con il Po. A due
passi dalla zona monumentale spunterebbe
così un nuovo polo di ritrovo e socialità ca-
ratterizzato dalla formula oggi dominante
“Zeroventiquattro”, ossia nel segno di una
vivibilità 24 ore su 24, notte e giorno: “Pri-
ma della presenza delle forze dell'ordine –
ha ricordato l'architetto Rocca – è quella
continua delle persone a garantire la sicu-
rezza dei luoghi”.
Il nodo delle proprietà
Per realizzare tutto questo, “Occorre però
risolvere - lo ha rilevato lo stesso Rocca - il
problema delle proprietà, che sono riparti-
te in modo disomogeneo tra privati, Comu-
ne e Demanio. Occorrerà mettere tutti in-
torno a un tavolo e fare una convenzione ad
hoc. Una possibile soluzione – ha osservato
l'architetto - potrebbe essere creare un nuo-
vo patto sullo stile della convenzione 'Pia-
EDILIZIA PIACENTINA 39
Nelle foto a sinistra, stato di fatto (in alto) e ipotesi dello studio di fattibilità dell’architetto Rocca. Qui sopra, la situazione attuale della zona
EDILIZIA PIACENTINA40
cenza per Piacenza' che, che se pure ha crea-
to un "mostro" urbanistico come Borgofa-
xhall, ha però portato a riqualificare gran
parte della zona della stazione, compreso
l'ex Macello”. L'associazione 'Piacenza che
verrà' ha avviato contatti informali con le
categorie economiche, in primis commer-
cianti e artigiani, con l'obiettivo primario di
fornire ai giovani “un'occasione di divertir-
si senza dover andar via da Piacenza, una
città – ha commentato Putzu – che dovrà mo-
dificare i ritmi pigri a cui siamo abituati”.
Il curriculumdi Luca RoccaNato a Piacenza il 4/10/1973, LucaRocca (foto a sinistra) si laurea inarchitettura nel 2000 al Politecnicodi Milano. È’ stato responsabile ecoordinatore dell’attività dellostudio Andrea Bruno di Torino dal2001 al 2005, occupandosi tra glialtri del Restauro del complessoabbaziale della Novalesa (Torino),dell’Ampliamento della sede cen-trale del CSI Piemonte a Torino edel Nuovo Liceo Sperimentale “L.Des Ambrois” (Oulx, Torino). Daluglio 2005 svolge attività auto-noma, avendo come campo pre-ferenziale di interesse quello dellatrasformazione urbana, intesa co-me interventi sul costruito e nelcostruito all’interno di nuclei ur-bani consolidati. E’ consulente delComune di Piacenza come mem-bro della Commissione per la Qua-lità Architettonica ed Ambientalenel campo del restauro architet-tonico. Ha partecipato a numerosegare e concorsi, sia a titolo per-sonale che come capoprogettodello studio Bruno. Tra questi: con-corso internazionale ad inviti perla ristrutturazione e l’ampliamen-to del Royal Ontario Museum (Ca-nada) progetto secondo classifi-cato, concorso di idee The RabinSquare Competition (Israele), pro-getto selezionato per la mostraitinerante e per la pubblicazione,concorso internazionale ad invitiper il nuovo Museo delle CiviltàEuropea e Mediterranea (Francia),concorso ad inviti per una salaconferenze (Francia), gara per ilrecupero della Cascina Grangettaper attività espositive e didattiche(Parco della Mandria, Torino) garavinta, concorso internazionale adinviti per il riallestimento museo-grafico e architettonico dei Museidel Castello Sforzesco (Milano)progetto terzo classificato, con-corso ad inviti per l’Università di St.Jean D’Angelie (Francia).
EDILIZIA PIACENTINA 41
Abolizione definitiva delle tariffe
minime, obbligo del preventivo
al cliente con indicazione della
polizza di assicurazione professionale, ti-
rocinio di durata massima di 18 mesi con
possibilità di svolgerne una parte presso
l'Università. Queste le principali novità
del decreto liberalizzazioni emanato dal
Governo e riguardante i professionisti. Le
tariffe professionali, in realtà, erano già
investite dalle liberalizzazioni della Leg-
ge Bersani del 2006, che aveva eliminato
l'inderogabilità dei minimi di tariffa. Se
tempo fa si era ipotizzato il possibile e par-
ziale ritorno all'inderogabilità dei mini-
mi sugli appalti, con il nuovo Decreto
Monti si è giunti invece all'abolizione de-
finitiva di ogni riferimento a tariffe mini-
me (compresa la possibilità di farvi riferi-
mento nella predisposizione dei bandi di
gara). Gli Ordini professionali lanciano il
campanello d'allarme: secondo i profes-
sionisti “così facendo si rischiano massi-
mi ribassi sugli appalti senza più limiti al-
la base d'asta e nessuna tutela della qua-
lità del lavoro e della prestazione profes-
sionale”. Ed ancora: “in caso di diatriba –
avvertono - occorrerà necessariamente
tenere conto di un tariffario di riferimen-
to o comunque consultare l'Ordine pro-
fessionale. Altra novità consiste nell'ob-
bligo per il professionista di presentare al
cliente un preventivo scritto con indica-
zione del grado di complessità dell'incari-
co, insieme a tutte le informazioni sugli o-
neri ipotizzabili, ai dati della polizza assi-
curativa. Cosa ne pensano i professioni-
sti?
“Nessun passo avanti nella ricerca e nella
tutela della qualità della prestazione pro-
fessionale”. Così il presidente degli Archi-
tetti, Benito Dodi commenta il nuovo de-
creto sulle liberalizzazioni, “con il quale –
ha aggiunto - si rischia di arrivare a presta-
zioni a “costo zero”. La liberalizzazione
delle tariffe professionali - per noi archi-
tetti – era già stata introdotta con la legge
Bersani del 2006. Ora torniamo a chiedere
perchè non vi si la volontà di fissare dei mi-
nimi tariffari al di sotto dei quali non si
possa scendere, specialmente sugli appal-
ti. Si parla di liberalizzazione ma poi è il
mercato stesso - specialmente quello pub-
blico – a non avere forme per poter valuta-
re la qualità dell'opera”. Dall'Ordine de-
gli Architetti la richiesta del ritorno ai mi-
nimi tariffari che dovrebbero essere defi-
niti specialmente negli appalti pubblici,
“per non trovarci di fronte a 'casi estremi'
– afferma Dodi che ricorda l'esempio di un
Comune che ha pubblicato un appalto a
costo zero, e chiede:”E ' questa la ricerca
della qualità?”. Sull'obbligo del preventi-
vo, Dodi afferma: “è un mezzo per contra-
La parola ad Architetti ed Ingegneri
Liberalizzazioni, gli Ordini:“Qualità a rischio”
Nelle foto, da sinistra, Benito Dodi,
presidente dell’Ordine degli
Architetti di Piacenza e Fabrizio
Perazzi, presidente dell’Ordine
degli Ingegneri
francesca gazzolap
rofessio
nisti
EDILIZIA PIACENTINA42
stare gli evasori ma anche qui siamo di-
fronte ad un controsenso: si vuole offrire
una garanzia al committente ma poi nelle
diatribe il giudice dovrà comunque chie-
dere un parere ad un tecnico dell'Ordine
professionale di riferimento. Da una par-
te si presuppone l'abolizione degli Ordini
professionali ma dall'altra se ne prevede
la consultazione”. Sulla formazione e la
possibilità di svolgere il tirocinio (una par-
te) all'interno dell'Università, il presiden-
te dell'Ordine degli Architetti aggiunge:
“Siamo d'accordo sulla necessità di un ag-
giornamento professionale continuo ma
chiediamo una formazione universitaria
più efficace e che consenta al giovane lau-
reato di poter esercitare dal giorno se-
guente al conseguimento della laurea, co-
me accade all'estero. Va disegnato un per-
corso formativo che colleghi la scuola al ti-
rocinio fino all'esame di Stato, e che mi-
gliori la qualità dei neo professionisti sen-
za ostacolarne l'accesso al mercato”.
Anche l'Ordine degli Ingegneri ricorda
che con la legge Bersani erano già stati a-
brogati i minimi tariffari e che la legge
143/48 non prevede “massimi”. “Non si
deve dimenticare – spiega il presidente
dell'Ordine degli Ingegneri Fabrizio Pe-
razzi - che l’art.37 del R.D. n.2537 del
23/10/1925 prevedeva “ speciali accordi”
tra le parti, in mancanza dei quali doveva
essere accettata la tariffa che ogni Ordine
doveva predisporre. Se ogni ingegnere i-
scritto all’Albo si comporta secondo le re-
gole poste a base della professione non do-
vrebbero verificarsi problemi di concor-
renza sleale. A questo proposito impor-
tante è l’annullamento disposto dal Capo
dello Stato di un bando di gara di un Comu-
ne riguardante l’affidamento dell’incari-
co di redazione del progetto definitivo ed
esecutivo, compresi i calcoli strutturali, la
relazione geologica e il coordinamento
per la sicurezza in fase di progettazione ed
esecuzione, la direzione dei lavori, la con-
tabilità, la gestione della procedura e-
spropriativa e dei relativi frazionamenti
per la costituzione di una struttura poli-
funzionale di interesse comprensoriale
destinata ad attività sportive e ricreative (
DPR 31/10/2011). L’Amministrazione – ri-
corda Perazzi - aveva fissato discrezional-
mente l’importo a base d’asta. La Sezione
Prima del Consiglio di Stato ha obiettato
richiamando l’art. 2233 del Codice Civile
a mente del quale la misura del compenso
deve essere in ogni caso adeguata all’im-
portanza dell’opera e al decoro professio-
nale”. Per quanto riguarda l’obbligo di
presentare un preventivo scritto, “tra gli
ingegneri è prassi diffusa come diffuso
per il professionista avere una copertura
assicurativa – aggiunge Perazzi che avver-
te: “l'obbligo alla copertura assicurativa
può rappresentare un ostacolo all’accesso
dei giovani ingegneri alla libera professio-
ne in assenza di una tariffa che individui il
minimo vitale. Si tenga presente che l’ob-
bligo dell’iscrizione all’Albo risale al 1938
( Legge n. 897) mentre in precedenza l’ob-
bligo era riservato solo agli ingegneri che
svolgevano attività per le quali la legge
prevedeva l’iscrizione all’Albo”. Guarda-
re alla professione del futuro richiamando
i principi posti alla base della formazione
dell’Albo è la linea avanzata dall'Ordine
degli Ingegneri.
EDILIZIA PIACENTINA 43
Ecocasa & Ecoimpresa 2012
Architettura sostenibilee housing mediterraneo
Dal 16 al 19 febbraio al quartiere fieristico di ReggioEmilia incontri e convegni con attenzione al risparmio
energetico, salubrità degli edifici, qualità delle costruzioni
Attenzione al risparmio energetico, salubrità degli edifici,
qualità delle costruzioni: questi alcuni degli argomenti car-
dine della sesta edizione di Ecocasa & Ecoimpresa, fiera di
settore che si svolge dal 16 al 19 febbraio a Reggio Emilia. La mani-
festazione propone un vasto programma di iniziative, incontri e
convegni presso il quartiere fieristico della città; contestualmente
verranno esposte negli stand le ultime novità circa gli accorgimenti
costruttivi e le tecnologie che favoriscono il comfort, la sicurezza,
l’accessibilità e la qualità complessiva degli edifici. I riflettori saran-
no puntati in particolare sull’identificazione di un prototipo di hou-
sing mediterraneo, modello di architettura sostenibile adatto alle
condizioni climatiche del territorio. Un argomento che verrà svolto
nel convegno “Abitare mediterraneo & active house: coniugare ri-
sparmio energetico e salute”, previsto nella prima giornata dalle o-
re 15.30, che illustrerà la necessità di realizzare edifici ad energia ze-
ro ma capaci di garantire comfort e sicurezza agli abitanti, tenendo
conto delle particolari condizioni climatiche del Mediterraneo. An-
che la riqualificazione per l’efficienza energetica del patrimonio e-
sistente, in funzione dei parametri dettati dal risparmio energeti-
co, e lo sviluppo delle energie rinnovabili a seguito dell’abbandono
del nucleare, saranno oggetto di numerose iniziative. Ecocasa si ri-
volge agli operatori del settore, ma anche al grande pubblico: l’e-
dizione 2012 prevede infatti interessanti novità, come le visite gui-
date appositamente dedicate ai cittadini, che si svolgeranno nelle
giornate di sabato e domenica, in cui un tecnico esperto accompa-
gnerà ogni gruppo di visitatori tra gli stand della fiera, approfon-
dendo le varie soluzioni tecnologiche e le proposte per l’efficienza
energetica. (c.alb.)
app
un
tamen
ti
EDILIZIA PIACENTINA44
Parallelamente agli studi scientifici
dei colori attraverso la scienza del-
la colorimetria, si sono sviluppati
studi, ricerche, argomentazioni, basati so-
prattutto sulla percezione del colore dal
punto di vista psicologico e percettivo. Già
i pittori impressionisti studiavano la fonte
luminosa, con particolare attenzione al co-
lore della luce, all’intensità luminosa, os-
servando se fosse forte, media, scura. I loro
studi erano rivolti ai colori dei corpi, degli
oggetti e dello spazio circostante che rice-
vevano i raggi riflessi dai corpi colpiti di-
rettamente dalla luce. Di conseguenza, lo
studio dell’ambiente colorato da questi
raggi riflessi.
Negli anni di inizio del secolo scorso, fon-
damentale fu l’esperienza della scuola
d’arte del Bauhaus, fondata negli anni
1920, diretta dall’architetto Walter Gro-
pius, dove i maestri che operarono furono
pittori, scultori ed architetti. La loro opera
innovativa, fu tra quelle a cui si fa riferi-
mento alla nascita del movimento moder-
no. Nella scuola d’arte del Bauhaus venne-
ro infatti espresse anche tecniche di appro-
fondimento della struttura del colore, che
influenzarono la produzione architettoni-
ca di quel tempo. Erroneamente si è porta-
ti a pensare che l’architettura moderna
fosse fondata sul purismo del bianco, so-
prattutto perchè trasmessa attraverso una
documentazione fotografica in bianco e
nero. A smentire questa convinzione, i re-
centi interventi che hanno riportato alla
luce i colori degli edifici residenziali berli-
nesi del movimento moderno, realizzati
negli anni venti, dove si evince una sapien-
te ricerca cromatica.
Tra i collaboratori di Gropius, gli artisti
Paul Klee, Kandinskij, Johannes Itten.
Quest’ultimo espresse in pratica la strut-
tura tridimensionale del colore, tramite la
sfera cromatica. Nel suo volume Arte del
colore, Itten analizza gli effetti dei colori
non dal punto di vista della loro composi-
zione chimica, ma in base al loro aspetto e-
stetico-comunicativo. Itten realizza uno
studio nel quale descrive il comportamen-
to dei colori all’interno dello spettro lumi-
noso, mostrando come luci di colore diver-
so mutino l’aspetto degli oggetti e delle im-
magini, problematica già evidenziata da-
gli impressionisti. Tale teoria viene de-
scritta nel suo testo attraverso i sette con-
trasti di colore, fortemente interagenti e
dipendenti l’uno dall’altro: contrasto dei
colori puri, contrasto di chiaro scuro, con-
trasto di freddo e caldo, contrasto dei com-
plementari, contrasto di simultaneità,
contrasto di qualità, contrasto di quantità.
La teoria del colore di Itten è tutt’ora utilz-
zata, non solo dagli artisti, ma anche dagli
operatori della comunicazione visiva della
pubblicità, del cinema, della moda, del de-
sign, dell’architettura. Tra tutte le arti,
proprio l’architettura incide maggiormen-
te sulla nostra vita, lasciando un segno du-
raturo sul territorio. L’uso appropriato del
colore e di conseguenza della luce, in quan-
to il colore è luce, quale elemento inte-
grante nella fase progettuale, risulta di
grande importanza.
Nell’architettura contemporanea l’uso del
colore tende ad assumere un aspetto di for-
te caratterizzazione, in concomitanza con
l’uso di nuovi materiali e nel rapporto tra
volume e spazio, quale parte integrante
dell’opera già in fase progettuale. Tra gli e-
sempi dove la simbiosi tra colore e materia
diventa l’elemento che caratterizza l’edifi-
cio, e di conseguenza lo spazio in cui è cala-
to, è il progetto per il Mercato di Santa Ca-
terina a Barcellona, degli architetti Enric
Miralles e Benedetta Tagliabue. La coper-
tura, realizzata in tasselli ceramici con 65
differenti sfumature di colore, guida l’os-
servatore verso il luogo di riferimento del
quartiere, rappresentato dal mercato. Da
sempre elelmento di riferimento e scam-
bio delle società, la ristrutturazione del
mercato ha contribuito alla riqualificazio-
ne del tessuto urbano limitrofo, rafforzata
inoltre dalla scelta dell’uso della cerami-
ca, quale marteriale in continuità con la
tradizione catalana, il cui apice fu espresso
nella produzione architettonica degli anni
1920 da Antoni Gaudì. Sempre a Barcello-
na nella realizzazione della Torre Agbar
l’architetto Jean Nouvel ha fatto del colore
lo strumento attraverso il quale trasmette-
La percezione dal punto di vista psicologico
Studio e uso del colorein architettura
arch. Marcella Fariselli
Sopra, Johannes Itten: Sfera dei
colori in sette gradazioni luminose e
dodici tonalità (1921, Zurigo
Collezione A. Itten).
Nella pagina a lato Mercato di Santa
Caterina a Barcellona, degli architetti
Enric Miralles e Benedetta Tagliabue
app
rofo
nd
imen
ti
EDILIZIA PIACENTINA 45
re la sensazione di leggerezzza e impalpa-
bilità di questo volume, che svetta sulla cit-
tà. L’effetto è stato reso grazie al connub-
bio tra la materia dell’acciaio, vetro, allu-
minio ondulato, e i 25 colori che sfumano
dal rosso al blu. Questo volume architetto-
nico è diventato un nuovo elemento di rife-
rimento nello spazio della città, in aggiun-
ta alla chiesa della Sagrada Familia del-
l’architetto Gaudì.
Il colore utilizzato come strumento di o-
rientamento negli spazi è evidente nel pro-
getto per l’aeroporto di Madrid-Barajas
dell’architetto Richard Roger. Attraverso
il colore, gli spazi interni e le strutture in
acciaio, assumono una forte identità, e una
sensazione di gradevolezza dell’insieme
all’occhio del fruitore. Anche nel progetto
del “Comprensorio Tecnico” della Metro-
politana di Torino, degli architetti Giovan-
ni Brino e Tom Muirhead, il colore è stato u-
no degli elementi progettuali della realiz-
zazione dell’opera, impiegato con finalità
funzionali, segnaletiche e normative.
Attraverso la materia vetro, il colore viene
percepito per riflessione. Le riverberazio-
ni della luce, variabili a seconda delle ore
della giornata sulle superfici colorate,
creano riflessioni all’interno degli am-
bienti e, di conseguenza, all’esterno sulle
facciate. Si vengono a creare atmosfere di
grande suggestione, come nell’edificio
della Biblioteca Universitaria di Utrecht
di Wiel Arets, o l’edificio per uffici Bergo-
gnone 53, a Milano, dell’architetto Mario
Cucinella.
Sulla visione del colore è evidente quanto
sia mutevole la sua percezione, influenza-
ta anche dalla situazione in cui è visto, e
dall’accostamento reciproco. La percezio-
ne della tonalità di un colore è variabile, di-
pendente anche dalle situazioni ambien-
tali. I colori saranno diversamente perce-
piti al variare delle ore della giornata, te-
nendo conto che i raggi luminosi del matti-
no mantengono i colori freddi del blu, men-
tre al contrario, verso sera, i raggi luminosi
tendono ai colori caldi del rosso. All’avvi-
cendarsi delle stagioni, in quanto in inver-
no i colori tendono al grigio e in genere ver-
so le tonalità più fredde, in estate tendono
verso il giallo e le tonalità calde. All’orien-
tazione, dove negli ambienti esposti a nord
l’illuminazione sarà fredda e uniforme,
mentre in quelli esposti a sud l’intensità di
luce varierà al trascorrere delle ore, assu-
mendo in genere toni più caldi.
Il cambiamento della tonalità dei colori è
originato, inoltre, dalla capacità di riflet-
tere o meno la luce incidente. Da qui l’im-
portanza della scelta del materiale e del
trattamento delle superfici colorate. A
questo proposito le superfici lisce e lucide
riflettono la luce in elevata misura, facen-
do assumere ai colori caratteristiche molto
vive, valorizzando i toni scuri. Al contrario
le superfici opache generano riflessi meno
intensi, accentuando i toni più chiari.
L’inflenza della luce naturale sui colori ri-
guarda, di conseguenza, anche gli ambien-
ti in cui viviamo, siano essi interni od ester-
ni. Assume così grande importanza il rap-
porto tra il colore, inteso anche come luce
bianca del sole, ed architettura.
Nella scelta cromatica è fondamentale an-
che la conoscenza della loro influenza sul
comportamento delle persone. Sono noti
gli esperimenti sulla differente personali-
tà dei colori, in base alla quale si consiglia
l’impiego di colori neutri, ad esempio il
verde, per luoghi di degenza e di studio. I
colori vivaci, invece, sono preferibili per
ambienti che richiedono frequenti cam-
biamenti di direzione e attenzione visiva
alla segnaletica. Pur in assenza di riscontri
scientifici precisi, indubbiamente i colori
suscitano precise sensazioni. I colori caldi,
nella sfera cromatica di Itten quelli dal
giallo all’arancio al rosso, sono vistosi e sti-
molanti. Il colore rosso è dotato di grandi
doti di evidenza, infatti è impiegato per i
segnali di pericolo, fa sembrare vicini gli
oggetti più di quanto non siano; il colore
EDILIZIA PIACENTINA46
giallo è dotato del massimo potere riflet-
tente. Contrariamente agli altri colori, di-
venta tanto più brillante quanto più è satu-
ro. Per questa caratteristica ha un uso dif-
fuso nella pubblicità e nella segnaletica.
I colori freddi, nella sfera cromatica di It-
ten quelli dal viola al blu al verde e gial-
lo-verde, risultano introspettivi e riposan-
ti. Tra i colori freddi, il verde dà la sensazio-
ne di sicurezza e di stabilità, ed è il colore
più modulabile, con moltepici gamme. E’ i-
noltre il colore che l’occhio umano vede
meglio, come già citato, prossimo al punto
massimo della distribuzione spettrale nel
campo del visibile, ed è anche quello più ri-
posante. Il colore grigio, di per sé, ha uno
scarso valore cromatico, ma accostato ad
altri colori, si ravviva, attenuando però nel
contempo i colori vicini.
Tali sensazioni, di caldo o di freddo di un
determinato colore, possono essere smor-
zate. Ad esempio, un colore freddo può es-
sere scaldato mischiandolo con un rosso,
viceversa un colore caldo può essere raf-
freddato con l’aggiunta di un blu.
Il colore influenza anche la percezione del-
le dimensioni. I colori scuri tendono a ri-
durre le dimensioni apparenti degli am-
bienti, i colori chiari le dilatono, dando del-
le precise sensazioni prospettiche. Il rosso,
l’arancione, il giallo accorciano le distan-
ze, in quanto sembrano avanzare verso
l’occhio. Effetto contrario, di allontana-
mento, il blu, il violetto e il grigio che dan-
no una sensazione di profondità.
Nell’uso dei colori occorre sempre tener
conto dei loro accostamenti, scelta fonda-
mentale a seconda degli effetti che si vo-
EDILIZIA PIACENTINA 47
gliono ottenere. L’utilizzo dei toni diversi
di uno stesso colore, per effetto del contra-
sto di chiaro scuro, può essere netto o, at-
traverso le sue sfumature, creare sensazio-
ni di forte luminosità. L’accostamento di
due colori complementari può essere in-
tenzionale, al fine di creare un effetto di
massimo contrasto, poichè a causa della lo-
ro influenza reciproca, tendono a diventa-
re molto più vivi. Comunque, un colore ac-
costato ad un altro, tende sempre a “vira-
re” verso la tonalità complementare di
quella a cui è accostata. In questo modo l’a-
rancione assume toni più rossi quando è vi-
cino al violetto; il violetto si colora di blu vi-
cino al verde, e così via. Il grigio accostato
al blu, assume una tonalità giallo-marro-
ne.
E’ comunque necessaria la ricerca di un e-
quilibrio cromatico, tenendo conto che
l’occhio percepisce i colori in modo diver-
so, a seconda degli accostamenti reciproci.
Nella scelta dei colori, compreso il bianco
quale somma di tutti i colori, le soluzioni
dovranno tendere all’ottenimento di u-
n’armonia dell’insieme, sia esso l’ambien-
te interno in cui viviamo, sia l’esterno dove
svolgiamo la nostra vita sociale. La visione
del colore è un fatto complesso, dovuto an-
che dalla sensibilità soggettiva. Molte so-
no le implicazioni che determinano la no-
stra percezione, sia ambientali, culturali
che educative.
La conoscenza degli aspetti, e dei compor-
tamenti del colore, possono concorrere ad
attuare le giuste scelte cromatiche, al fine
di creare quelle determinate sensazioni
che vogliamo suscitare.
EDILIZIA PIACENTINA48
Premiati lavori realizzati da architetti under 40
Largo ai giovaniprogettisti nellaprovincia italiana
Il fattore generazionale conta anche nell’architettura con-
temporanea. Ma esiste una giovane generazione di proget-
tisti pronta a farsi largo tra le macerie dell’architettura italia-
na? Se lo domanda, con un tono invero un po’ apocalittico, l’ul-
timo editoriale 2011 di “progetti e concorsi”, il supplemento spe-
cializzato del Sole 24 ore. “A dispetto di un mercato pubblico do-
ve si combatte a colpi di ribassi, con incarichi gestiti in house o e-
largiti al riparo del sottosoglia e nell’indifferenza delle istituzioni
e delle riviste patinate che dovrebbero valorizzarli, gli under 40
provano a ritagliarsi un ruolo a colpi di buoni progetti realizzati
nella provincia italiana. E qualche volta riescono a emergere dall’
anonimato”.
Secondo il giornalista Mauro Salerno i “case history” di successo
per le nuove leve sono più numerosi che in passato: il giornale do-
cumenta una serie di buoni progetti, ognuno ritenuto meritevole
di segnalazione nel settore di riferimento.
Il design accattivante è solo un punto di partenza, viene invece e-
videnziato l'intero percorso di realizzazione dei progetti, costi
compresi.
In prima battuta gli esempi citati sono tre: oltre al progetto di so-
cial housing realizzato in provincia di Cagliari dal giovane team di
2+1 Officina Architettura, viene menzionato l’asilo autosufficien-
te dal punto di vista energetico, opera prima del team Laboratorio
Permanente (Bari) e, a Brescello, in provincia di Reggio Emilia, il
centro di formazione di un’azienda attiva nel campo delle tecno-
logie a basso consumo energetico, immaginato come una vera e
propria macchina tecnologica da Iotti+Pavarani, attivi under 40
premiati per questo progetto anche da Renzo Piano.
pro
get
ti
EDILIZIA PIACENTINA 49
pro
gettazio
ne
Risparmio energetico, anche l’Italia si muove
Casa passiva,bolletta dimagrita
Le soluzioni per ridurre fino a zero le spese per le bollette
di casa sono sempre più diffuse ed efficaci in tutta Eu-
ropa, ma i vantaggi derivanti dal risparmio energetico
(che a sua volta si traduce in notevoli vantaggi per i sempre
più insidiati portafogli delle famiglie) sono realtà anche in a-
bitazioni realizzate in varie zone d'Italia. A rendere possibile
la conciliazione dell'abbattimento dei consumi con il miglio-
ramento del comfort abitativo è la ricetta i cui ingredienti so-
no le tecniche di Progettazione Passiva, l'adozione di im-
piantistica ad alta efficienza e il massivo sfruttamento delle
energie rinnovabili come fotovoltaico, solare termico e geo-
termia.
Corretto orientamento solare dell'edificio, utilizzo appropria-
to di materiali altamente isolanti, serramenti e vetri basso-emis-
sivi e sfruttamento di illuminazione e ventilazione naturali sono
i “segreti” della cosiddetta casa passiva (Passivhaus secondo il
termine originale di lingua tedesca, passive house in inglese)
che, nata in Svezia, si è diffusa principalmente in Germania, Au-
stria e Olanda e altri paesi nord-europei. Mentre in Austria la ca-
sa passiva sarà lo standard prescritto per tutti gli edifici a partire
dal 2015 (ma in una regione austriaca è obbligatorio già dal
gennaio 2007), in Italia i primi bilanci per l'edilizia ad alta effi-
cienza energetica si fanno solo ora. Alcuni progetti particolar-
mente evoluti ed effettivamente realizzati, però, consentono
di verificare con mano che la bolletta da zero euro (o poco più)
non è solo un sogno, ma può invece essere un obiettivo concreto
e misurabile. Venendo agli esempi virtuosi italiani, temperatura
costante e meno di 100 euro all'anno di spesa per riscaldamento
sono le caratteristiche della casa passiva a tre piani (per 375 mq)
realizzata da Blm Domus (Gruppo Bevilacqua) a Fagnano Olona
(Varese), mentre la casa “intelligente” da 150 mq realizzata da
Mabo Group a Bibiena (Arezzo) riduce a 284 euro il totale di spe-
sa annua per riscaldamento, acqua calda ed elettricità. L'eco-ca-
sa da 180 mq realizzata da Settimo Costruzioni Generali a Trie-
ste garantisce una bolletta energetica annuale pari a zero, così
come zero è la spesa annua per riscaldamento e raffrescamento
della prima casa passiva ligure, una villetta da 160 mq proget-
tata da PassivHaus Zentrum e realizzata con Saint-Gobain a Co-
goleto (Genova), mentre l'eco-villetta da 250 mq firmata dal-
l'architetto Francesco Masciarelli e costruita da Fontanachiara a
Perugia ridurrà progressivamente fino a zero la spesa in bolletta
certificata per riscaldamento, raffrescamento, acqua calda, e-
lettricità e irrigazione. Tra le “costruzioni modello” abitate da
almeno un anno spicca però la “Leaf House”, la palazzina da sei
appartamenti ideata da Pacifico Ramazzotti e costruita a Roso-
ra (Ancona) dal Gruppo Loccioni: a fronte di una bolletta annua-
le da circa 5.800 euro per elettricità e acqua, la produzione ener-
getica annuale da 14.800 euro derivante da fonti rinnovabili ga-
rantisce ai proprietari 9mila euro di guadagno.
In tutto il Paese realizzati edifici in gradodi abbinare l’abbattimento dei consumi
con il miglioramento del comfort abitativo
EDILIZIA PIACENTINA50
Efficienza energetica, la promessa del ministro Clini
Bonus 55%, l’obiettivoè renderlo permanente
Stabilizzare le misure per il risparmio energetico degli edifici
rendendo permanente la detrazione fiscale del 55% e uni-
formare le normative regionali che regolano la certificazio-
ne energetica sul territorio. E' questa la dire-
zione espressa dal ministro dell'Ambiente
Corrado Clini che – intervistato da “Edilizia e
Territorio” de Il Sole 24Ore si è così espresso:
“Il bonus per l'efficienza energetica degli im-
mobili va reso un intervento strutturale, cioè
permanente perché rappresenta un driver di
sviluppo sia economico che ambientale”.
Dopo un fine dell'anno incerto, il 2012 si è a-
perto con la proroga delle detrazioni fiscali
del 55% per il risparmio energetico degli edi-
fici per tutto il nuovo anno. L'agevolazione
consiste in riduzioni dall'Irpef e dall'Ires con-
cesse per interventi che aumentino il livello di
efficienza energetica degli edifici esistenti e che riguardano in par-
ticolare le spese sostenute per la riduzione del fabbisogno energe-
tico (per il riscaldamento, il raffreddamento, la ventilazione, l'illu-
minazione); il miglioramento termico del-
l'edificio (finestre, comprensive di infissi,
coibentazione, pavimenti); l'installazione
di pannelli solari; la sostituzione degli im-
pianti di climatizzazione invernale.
Il ministro dell'Ambiente, Clini ha sottoli-
neato la volontà di incentivare le rinnovabi-
li e di stabilizzare le misure per il risparmio
energetico: “La detraibilità fiscale degli e-
co-interventi – ha aggiunto Clini intervista-
to da “Edilizia e Territorio” - non va vista co-
me un “costo” ma guardata nell'ambito del
ciclo economico complessivo. E' stato calco-
lato – ha aggiunto Clini – che il saldo positi-
vo per le casse dello Stato sia pari a circa tre
volte l'entità del costo della detrazione fi-
scale”.
Il primo Rapporto sull'efficienza energeti-
ca presentato a gennaio da Enea, (Agenzia
nazionale per le nuove tecnologie, l’ener-
gia e lo sviluppo economico sostenibile ) ha
rilevato, poi, l'entità del risparmio energe-
tico conseguito dal 2007 al 2010 che è stato
pari a 47.800 Gwh/anno. Il risultato – otte-
nuto attraverso l'analisi degli strumenti
normativi ed incentivanti (come l'agevola-
zione fiscale del 55%) – supera gli obiettivi
prefissati dal Piano di Azione per l'Efficien-
za Energetica del 2007 (Paee) e che preve-
deva un risparmio energetico di circa
35.658 Gwh/anno.
Il ministero dell'Ambiente ha annunciato
anche l'intenzione di uniformare la nor-
mativa sulla certificazione energetica degli
edifici ponendo dine al caos regionale sugli
Ace: “L'esigenza di uniformità è evidente –
ha aggiunto il ministro Clini a “Edilizia e
Territorio” - e l'occasione sarà data presto
dal recepimento delle normative Ue sulla
certificazione energetica. Così facendo sa-
rà possibile mettere ordine nella materia
restituendo omogeneità al sistema norma-
tivo regionale” (fg).
det
razi
on
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EDILIZIA PIACENTINA 51
Progettazione di elevato standard qualitativo
Mimik, primo sistemacontrotelaio/vano avvolgibilea scomparsa certificatoPermette l’apertura completa del vano dall’interno dell’abitazione,isolamento termoacustico, tenuta all’aria, sicurezza e resa estetica
dalle azien
de
Non è certamente l’elemento più im-
portante di una abitazione il tradi-
zionale cassonetto che ha ospitato
gli scuri avvolgibili delle nostre finestre per
tanti anni, ma l’elevato standard qualitati-
vo a cui stanno tendendo materiali e solu-
zioni edilizie non poteva risparmiarlo. Ci ha
pensato Giulio Zecca intuendo che il punto
critico delle prestazioni di tenuta termica
ed acustica dei serramenti si è spostato sul
sistema muro/controtelaio/avvolgibile ri-
chiedendo una radicale riprogettazione
non efficacemente affrontata nemmeno
dai più moderni sistemi a tunnel. Nasce così
Mimik, attualmente l’unica soluzione a
scomparsa sul mercato in grado di garanti-
re l’apertura completa del vano avvolgibile
dall’interno dell’abitazione.
Una volta installato, il sistema può essere
completato con una vasta gamma di ele-
menti di tenuta termica ed acustica, per for-
nire i diversi livelli di prestazione richiesti da
ogni specifica situazione.
Il vano avvolgibile resterà comunque ispe-
zionabile dall’interno, per consentire nel
tempo facili interventi di pulizia, manuten-
zione o riparazione, a differenza di altri
prodotti sul mercato.
MIMIK è estremamente flessibile: può esse-
re utilizzato liberamente secondo molte-
plici configurazioni con qualsiasi tipo di ser-
ramento e consente l’impiego di avvolgibili
a comando sia manuale che motorizzato.
La cinghia dell’avvolgibile può essere posi-
zionata a destra o a sinistra in qualsiasi mo-
mento, senza alcuna opera muraria, anche
a serramento già installato.
Durante la fase di sviluppo Mimik è stato
lungamente testato in condizioni reali, sia
in diversi cantieri che nel moderno locale di
prova allestito in azienda. Le numerose
prove eseguite attestano che l’interfaccia
così ottenuta fra serramento e muratura è
dotata di una eccellente tenuta all’aria e al
rumore, permettendo così di mantenere
anche in fase di esercizio le prestazioni cer-
tificate del serramento.
I test eseguiti dai tecnici dell’Università di
Bologna secondo UNI 13829-2002 (Metodo
A), sotto una differenza di pressione di 50
Pascal il controtelaio Mimik ha fatto regi-
strare un valore di tenuta n50=0,65/h e UNI
EN 12207:2000 il cassonetto e controtelaio
sono in classe 4. Ciò significa che installando
correttamente il controtelaio Mimik come
indicato nelle istruzioni di posa, i trafilaggi
di aria dei giunti telaio/muratura e te-
laio/controtelaio sono drasticamente ri-
dotti rispetto a quelli di una posa tradizio-
nale, assicurando eccellenti prestazioni sia
termiche che acustiche. “Proxima – Studio
di Acustica” ha rilevato come l’indice di iso-
lamento Rw del cassonetto porta avvolgibi-
le MOD: “MIMIK” , prodotto da EDIL LE-
GNO srl di Fidenza sia risultato R’W = 52
dB.
I vantaggi del sistema Mimik si possono rias-
sumere in isolamento termoacustico e te-
nuta all’aria, compatibilità e sicurezza, li-
bertà di progettazione, flessibilità e, non
ultima, resa estetica. Infatti il pannello di i-
spezione può essere installato a filo muro
realizzando il migliore impatto estetico
possibile all’interno dell’appartamento.
In fase progettuale Giulio Zecca offre la
propria esperienza ed il supporto tecnico
necessario dalla fase progettuale al cantie-
re in un rapporto di collaborazione con i
committenti con l’obbiettivo di ottenere la
piena soddisfazione dell’utente finale. La
vendita è diretta e ciò rende qualsiasi rap-
porto più immediato e funzionale. Laura
Valentini ed il sito web ben organizzato e
chiaro completano la comunicazione di Mi-
mik srl ed il puntuale post vendita.
MIMIK s.r.l.
Via Rimale, 61 – 43036 Fidenza
Tel 0524 533540 – email infomimik.eu
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blo
ck n
ote
s
Dal CIPE confermadel carattere prioritariodelle opere medio-piccoleIl CIPE del 20 gennaio 2012 ha confermato finanziamenti a favore di
progetti, principalmente di dimensione medio-piccola, che possono
stimolare la crescita ed avere un ritorno immediato sull`economia e
ha dato, in questo senso, un segnale molto positivo di attenzione
alle proposte formulate dal sistema delle costruzioni. Da un lato,
infatti, il CIPE, recependo i contenuti di provvedimenti (Manovre
d`estate 2011) approvati prima dell`insediamento del nuovo Go-
verno, ha definanziato circa 6,4 miliardi di euro di investimenti
infrastrutturali previsti nell`ambito del Piano Cipe delle opere
prioritarie. Dall`altro, il CIPE ha confermato finanziamenti a favore
di opere di rapida cantierizzazione e di dimensione medio-piccola,
con particolare riferimento all`edilizia scolastica (951 milioni di euro
complessivi) ed il rischio idrogeologico (1.194 milioni di euro
complessivi), ed ha assegnato nuove risorse per interventi me-
dio-piccoli di manutenzione ferroviaria (600 milioni di euro) e di
sviluppo dei territori del Centro-Nord (492 milioni).
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Banca d’Italia confermail credit crunch neiconfronti delle imprese:nelle costruzionile maggiori difficoltàNell'ultima Indagine congiunturale Ance di ottobre 2011, il
62,8% delle imprese ha denunciato un peggioramento nelle
condizioni di accesso al credito, un valore mai registrato in
precedenza, pari al doppio rispetto a quello registrato a set-
tembre 2008, subito dopo il fallimento di Lehman Brothers.
I risultati dell'Indagine Ance sono confermati da Banca d'Italia,
che, nell'ultimo Bollettino Economico, uscito il 17 gennaio 2012,
sulle condizioni di accesso al credito dell'intero sistema im-
prenditoriale italiano segnala che il 49,7% delle imprese registra
un peggioramento delle condizioni di accesso al credito, un
valore quasi doppio rispetto al mese di settembre (28,6%).
Di seguito, si riporta un estratto dal Bollettino Economico n.
67/2012 di Banca d'Italia:
"Secondo le risposte fornite in ottobre dalle banche italiane
nell'indagine trimestrale sul credito bancario nell'area dell'euro
(Bank Lending Survey), nel terzo trimestre del 2011 i criteri di
erogazione dei prestiti alle imprese avevano registrato un so-
stanziale irrigidimento a seguito soprattutto delle difficoltà di
raccolta. Sia l'indagine mensile dell'Istat sia quella trimestrale
condotta in dicembre dalla Banca d'Italia in collaborazione con Il
Sole 24 Ore indicano un forte aumento della quota di imprese che
segnala un peggioramento delle condizioni di accesso al credito.
Secondo l'indagine trimestrale, tale quota ha raggiunto il 49,7
per cento in dicembre, dal 28,6 in settembre; un valore superiore
a quello registrato alla fine del 2008 nella fase più acuta della crisi
finanziaria."
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29 Febbraio 2012 -M e rc o l e d ì
Certificazione retribuzioni,compensi e ritenute
Ultimo giorno per la consegna a di-pendenti, collaboratori e consulenti(compreso l’amministratore), da partedel condominio, della certificazioneriepilogativa delle somme e dei valoricorrisposti nel 2011 e delle ritenutefiscali e contributive effettuate.
16 Marzo 2012 - Venerdì
Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenutefiscali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-
voratori autonomi nonché a contrattidi appalto, con riferimento al mese difebbraio 2012.
Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento da
parte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale al-l’Irpef trattenute ai dipendenti sullecompetenze di febbraio 2012 a se-guito delle operazioni di conguagliodi fine anno nonché per il versamentoin unica soluzione delle predette ad-dizionali trattenute, sempre sullecompetenze di febbraio 2012, a se-guito di cessazione del rapporto dilavoro.
Inail - Dichiarazionere t r i b u z i o n iper via telematica
Ultimo giorno per la presentazioneper via telematica da parte del con-dominio del modello relativo alla di-chiarazione delle retribuzioni del2011.
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