documento strategico del programma di sviluppo del sistema turistico … · 2016-09-13 · con un...
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SISTEMA TURISTICO MONZA E BRIANZA:ELENCO SOGGETTI COINVOLTI PROPONENTI
• Provincia di Monza e della Brianza • Provincia di Milano Settore Turismo • Comune di Monza • Camera di Commercio di Monza e Brianza
PARTECIPANTI Enti Pubblici:
1. Provincia di Monza e della Brianza – Direzione Centrale Ambiente; 2. Comune di Monza; 3. Comune di Agrate Brianza; 4. Comune di Arcore; 5. Comune di Brugherio; 6. Comune di Ceriano Laghetto; 7. Comune di Concorezzo; 8. Comune di Desio; 9. Comune di Limbiate; 10. Comune di Macherio; 11. Comune di Seregno; 12. Comune di Sovico; 13. Comune di Varedo; 14. Comune di Vimercate;
Privati:
1. Associazione Guidarte; 2. APA Confartigianato Imprese Monza e Brianza 3. Autodromo Nazionale di Monza; 4. Hote Polo – Usmate Velate; 5. Oasi Lipu Cesano Maderno; 6. Primavera Srl; 7. Ticonuno.
ADERENTI
1. Comune di Cesano Maderno; 2. Comune di Nova Milanese 3. Comune di Mezzago 4. Comune di Sulbiate; 5. Comune di Villasanta;
Provincia di Monza e Brianza Direttore Coordinamento generale, Progetto Finanze, Programmazione e Controllo, Personale e Organizzazione Giuseppe Valtorta Servizio promozione attività culturali e turistiche per Monza e Brianza Gianpiero Bocca Giulia Prada Alex Tonello Piazza Diaz, 1 – Monza Tel. 039.9756741/722 gi.bocca@provincia.mb.it Comune di Monza Dirigente Settore Turismo Eugenio Recalcati Ufficio Turismo e Spettacolo Fernanda Timpani Anna Sala Camera di Commercio di Monza e Brianza Segretario Generale Renato Mattioni Area sviluppo dell'impresa e armonizzazione del mercato Marta Fanciulli Hanno collaborato: Provincia di Milano Direttore Settore Turismo: Maria Pia Benci Servizio Turismo: Monica Giudici, Colette Perna Consulenti per la stesura del progetto: Professor Giancarlo Dall’Ara Laura Patti, Sabrina Lo Bartolo
Documento strategico del Programma di Sviluppo del Sistema Turistico di Monza e Brianza. INDICE
Introduzione 1
PARTE A - Linee di indirizzo e linee strategiche 3
Capitolo 1: Analisi del contesto socioeconomico delle risorse turistiche e delle opportunità. Analisi dei punti di forza e di debolezza.
4
1.1. Il territorio della Provincia di Monza e Brianza. 5
1.1.1. Hanno scritto… 7
1.1.2. Analisi del contesto 11
1.2. Inquadramento economico. 14
1.2.1. La struttura del tessuto produttivo 15
1.2.2. Il ruolo centrale della piccola e media impresa in Brianza 17
1.2.3. I settori chiave dell’industria brianzola 19
1.2.4. Lo sviluppo del terziario 20
1.3. Analisi dei flussi turistici 22
1.3.1. Arrivi e Presenze: i Flussi Turistici nei Comuni della Brianza
22
1.3.2. Flussi Turistici per tipologia di Struttura Ricettiva 33
1.3.3. Flussi Turistici a Monza 43
1.3.4. Una fotografia del settore turistico locale: Analisi della domanda
48
1.3.5. Analisi dei flussi sull’intera area Monza e Brianza 55
1.3.6. Analisi dell’offerta 59
1.4. Dati e Cartografia 61
1.5. Attrattori Turistici: mappatura delle risorse del territorio 139
1.5.1. Attrattori storico-culturali 139
1.5.2. Attrattori naturali 140
1.5.3. Attrattori economici 141
1.5.4. Attrattori sportivi 142
1.5.5. Quadro di sintesi 142
1.6. Percezione del turismo da parte delle istituzioni, delle imprese, dei residenti
165
1.6.1. Premesse 165
1.6.2. Interlocutori sul territorio: esiti interviste e indagini effettuate.
166
1.6.3. Analisi della percezione del turismo da parte dei residenti
168
1.6.4. Conclusioni 180
1.7. Analisi della dotazione infrastrutturale di sistema 181
1.7.1. Strutture ricettive 181
1.7.2. Servizi a supporto dello sviluppo turistico 200
Capitolo 2. Obiettivi di sviluppo turistico 211
2.1. Analisi SWOT
212
2.2. Analisi dei mercati di riferimento attuali e potenziali del sistema turistico
215
2.2.1. Potenziale di sviluppo turismo business 215
2.2.2. Potenziale di sviluppo attrattori storico-culturali 219
2.2.3. Potenziale di sviluppo attrattori naturali 226
2.2.4. Potenziale di sviluppo attrattori sportivi 227
2.2.5. Potenziale di sviluppo sistema trasporti 228
2.2.6. Potenziale di sviluppo del Sistema Turistico Monza Brianza
228
2.2.7. Analisi generale dei mercati di riferimento 230
2.3. Obiettivi di sviluppo turistico 241
2.3.1. Analisi di coerenza interna del P.S.T. 245
2.4. Analisi della coerenza esterna del P.S.T. 247
2.4.1. Congruenza del P.S.T. con la programmazione provinciale
247
2.4.2. Congruenza del P.S.T. con la programmazione regionale 262
Capitolo 3. Partenariato e struttura organizzativa 264
3.1. Caratteristiche del partenariato 265
3.1.1. Costituzione del progetto 265
3.1.2. Soggetti aderenti 274
3.2. Struttura organizzativa 282
3.2.1. Aggregazioni territoriali, di filiera e di prodotto 282
3.2.2. Processi decisionali e modalità di funzionamento del sistema turistico
285
3.2.3. Soggetto coordinatore: ruolo e funzioni svolte 286
Capitolo 4. Promozione e commercializzazione dell’offerta turistica.
287
4.1. Promozione e commercializzazione dell’offerta turistica. 288
4.1.1. Linee strategiche di promozione 288
4.1.2. Immagine coordinata del Sistema Turistico 289
4.1.3. Marchi di riferimento 290
4.2 Consorzi turistici, agenzie, associazioni e servizi che veicolano e commercializzano l’offerta.
291
4.2.1 Sistema degli uffici IAT di Monza e Brianza 291
4.2.2 Stampati promozionali e pubblicazioni 293
4.2.3 Commercializzazione dell’offerta turistica 295
4.2.4 Circuiti culturali e di promozione territoriale 296
4.2.5 Associazioni di categoria e Società della Camera di Commercio di Monza e Brianza
299
4.3 Standard e linee di indirizzo per qualificazione operatori e sviluppo della cultura dell’accoglienza
302
4.3.1 Formazione 302
4.3.2 Innovazione tecnologica 303
1
INTRODUZIONE
I Sistemi Turistici sono “contesti turistici omogenei, comprendenti ambiti territoriali
appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni
culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici
dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese
turistiche singole o associate”. Essi devono essere promossi dagli enti locali o da
soggetti privati singoli o associati “attraverso forme di concertazione con gli enti
funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione
dell’offerta turistica, nonché con i soggetti pubblici e privati interessati”.
(LR 135/2001).
Il Sistema Turistico Monza e Brianza, ivi delineato, si propone di costituire
l’organismo ideale che realizza una sorta d’integrazione, intesa come uno spazio
di relazioni fra ecosistema naturale, “ambiente” socioeconomico, antropico e
culturale, che caratterizza il sistema di vita della Brianza milanese ed ha
nell’originalità, autenticità e identità, non solo dei luoghi “fisici”, i suoi elementi
fondanti e caratterizzanti, che lo fanno percepire da parte dei visitatori. Esso
intende coinvolgere tutte quelle realtà connotate da comuni interessi e da
omogeneità di risorse e prodotti ed introdurre un nuovo modo di concepire e
gestire il territorio e le sue risorse in funzione anche dello sviluppo del turismo,
con un approccio integrato e di rete, superando le frammentazioni attraverso il
conferimento ad un unico organismo del ruolo di coordinamento di tutti gli
interventi, anche se attuati a livelli e responsabilità differenti, inerenti il ciclo di
ideazione, progettazione, gestione, promozione e commercializzazione dell’offerta
turistica, intesa come mix di beni motivanti per la domanda e di servizi che
consentano di fruire di tali beni in un contesto di qualità ed efficienza.
In quest’ottica, per il funzionamento ottimale del Sistema Monza e Brianza si
considera prioritaria la collaborazione o, meglio, la coazione fra gli enti pubblici
coinvolti e le imprese private non solo turistiche, all’interno di un contesto
territoriale, quello brianteo appunto, in cui ogni singolo bene e servizio viene offerto
in sinergia con tutti gli altri, e reso fruibile in una logica di rete interconnessa
e solidale.
Si è inteso comunque predefinire i ruoli al suo interno: dove i soggetti pubblici
pianificano e gestiscono il territorio secondo logiche di sviluppo integrato e
con una particolare salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale, i
2
soggetti privati investono per creare e migliorare servizi e strutture;
pubblico e privato interagiscono per attuare un marketing integrato ed efficace
che coniughi contestualmente la promozione della destinazione e delle sue
risorse con la commercializzazione dei prodotti/servizi.
La territorialità di Monza e Brianza si pone così come obiettivo un nuovo approccio,
una nuova mentalità da parte di tutti i soggetti della filiera, attraverso la
convinzione che la competizione nel turismo non si gioca fra imprese o fra singoli
prodotti e servizi, ma fra territorio, aree, destinazione strutturati in sistemi
integrati di offerta, fra “turismi specializzati” secondo logiche di qualità (club
di prodotto). Su quest’ultimo aspetto, il settore Business e congressuale,
individuato fra i principali segmenti turistici dell’area, dovrebbe partecipare
attivamente alla costituzione del Sistema Turistico Monza e Brianza.
In conclusione, con questo “rovesciamento del poliedro” si pongono al centro della
progettazione dello sviluppo turistico non solo le imprese e i servizi, ma
soprattutto la qualità del territorio e del suo sistema di vita, tenendo ben
presente che il successo delle imprese e delle attività umane che vi risiedono è
inscindibilmente legato e conseguente al successo e all’immagine qualificante
della destinazione Monza e Brianza.
5
1.1. Il territorio della Provincia di Monza e Brianza
La Provincia di Monza e Brianza è stata istituita nel 2004 (Legge 11 giugno 2004, n.
146/G.U. n. 138, 15/06/04), fortemente voluta dai cittadini e dalle Amministrazioni
Comunali, che da anni richiedevano il riconoscimento di una specificità propria del
territorio. I 50 Comuni che ne fanno parte sono: Agrate Brianza, Aicurzio, Albiate,
Arcore, Barlassina, Bellusco, Bernareggio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio
Masciago, Briosco, Brugherio, Burago di Molgora, Camparada, Carate Brianza,
Carnate, Cavenago di Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate,
Concorezzo, Correzzana, Desio, Giussano, Lazzate, Lesmo, Limbiate, Lissone,
Macherio, Meda, Mezzago, Misinto, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Ornago, Renate,
Ronco Briantino, Seregno, Seveso, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Usmate Velate,
Varedo, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza, Villasanta,
Vimercate. Anche i comuni di Busnago, Caponago, Cornate d’Adda, Lentate sul
Seveso e Roncello hanno deliberato l'adesione al nuovo ente, che è stata approvata
dal Senato, ma non è stata ancora votata dalla Camera dei Deputati.
La legge ha individuato tre soggetti istituzionali a cui è stato affidato il compito di
costruire la Provincia di Monza e Brianza e di renderla operativa entro il 2009: la
Provincia di Milano, con Gigi Ponti Assessore delegato all’Attuazione della Provincia
di Monza e Brianza, il Commissario governativo, Luigi Piscopo e l’Assemblea dei
Sindaci, di cui fanno parte tutti i 50 Sindaci dei comuni della Brianza.
A supporto di questi soggetti è stata istituita la Direzione Centrale di Progetto
Monza e Brianza che ha finalizzato il suo lavoro alla realizzazione, alla creazione e
all’avvio di una macchina organizzativa che svolga in modo efficiente ed innovativo
le funzioni dell’Ente provinciale nei tempi previsti dalla legge, favorendo il più
possibile la partecipazione e il coinvolgimento del territorio brianzolo.
Fra gli obiettivi fissati dalla relazione previsionale e programmatica, l’organizzazione
del nuovo ente avrà quale obiettivo mirato la diffusione a rete sul territorio dei
servizi offerti,individuando nei circondari il perno dell’organizzazione decentrata. A
tal fine nella regolamentazione dell’Assemblea dei Sindaci sono state individuate le
tre aree omogenee (Ovest, Centro, Est) che costituiscono la Brianza.
Prima di procedere con l’analisi del contesto è importante descrivere il percorso che
ha portato all’individuazione dei Comuni dell’ambito turistico della Provincia di
Monza e Brianza. Gli Ambiti Turistici sono stati introdotti dalla Legge 135/2001 e
dalla L.R. 15/2007, attraverso cui Regione Lombardia chiede alle Province di
definire gli ambiti turistici assegnati dalla Regione stessa a ciascun ente provinciale.
Per la Provincia di Milano sono stati riconosciuti 4 ambiti turistici, di cui, proprio su
proposta della stessa Provincia di Milano, 1 dedicato alla nuova Provincia di Monza
e Brianza. All’interno di ogni ambito, Regione Lombardia ha poi individuato i comuni
6
ad “attrattività turistica” attraverso una classificazione basata sugli indicatori
sintetici ICTO (Indice Complesso di Orientamento al Turismo) e IQOT (Indice di
Qualità, efficienza e posizionamento dell’Offerta Turistica). I Comuni che risultano
avere un valore di entrambi gli indicatori superiore al valore mediano regionale,
risultano essere individuati ad “attrattività turistica”.
Per la Provincia di Monza e Brianza, sono 22 i Comuni riconosciuti ad “attrattività
turistica”, mentre gli altri 28 non risultano dotati di indici ICTO e IQOT superiori al
vaore mediano regionale. Alla luce di ciò la Direzione di Progetto Monza e Brianza
ha ritenuto comunque necessario arricchire l’elenco regionale, constatando che i
Comuni i cui indici di attrattività turistica non superano il valore mediano regionale
presentano sia beni culturali sia beni ambientali di rilievo, soprattutto per quanto
riguarda le dimore storiche, ville e parchi e che, anche se non dispongono di
adeguate strutture ricettive, esse sono presenti nei Comuni confinanti. La decisione
di inserire tutti i 50 Comuni nell’ambito turistico individuato per la Provincia di
Monza e Brianza è emersa anche dalla considerazione che tutte le attività
propedeutiche in campo turistico per la nuova Provincia hanno sempre coinvolto e
interessato tutti i Comuni della circoscrizione territoriale. Quindi, in seguito al
parere favorevole del Commissario Governativo e all’approvazione all’unanimità di
tale proposta da parte dell’Assemblea dei Sindaci, la Giunta Provinciale ha
deliberato l’inclusione di tutti i 50 Comuni della nuova Provincia all’interno
dell’ambito turistico individuato per la Provincia di Monza e Brianza.
Si individuano quindi, come appartenenti al Sistema Turistico di Monza e Brianza,
tutti i 50 Comuni della nuova Provincia (Agrate Brianza, Aicurzio, Albiate, Arcore,
Barlassina, Bellusco, Bernareggio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio Masciago,
Briosco, Brugherio, Burago di Molgora, Camparada, Carate Brianza, Carnate,
Cavenago di Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Concorezzo,
Correzzana, Desio, Giussano, Lazzate, Lesmo, Limbiate, Lissone, Macherio, Meda,
Mezzago, Misinto, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Ornago, Renate, Ronco Briantino,
Seregno, Seveso, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Usmate Velate, Varedo, Vedano al
Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate).
Si procederà ora con l’analisi del contesto economico, sociale, culturale e
ambientale di riferimento per avere una fotografia del territorio coinvolto all’interno
del Sistema e per individuare di conseguenza le risorse turistiche da valorizzare.
7
1.1.1. Hanno scritto …
“le terre sono fertili, grasse, acquose; sono costituite da campi, vigne, selve, che
offrono prodotti e redditi modici, ma sicuri” Plinio
“la Brianza è il paese più delizioso di tutta Italia, per la varietà delle sue vedute, per
la placidezza dei suoi fiumi, per la moltitudine dei suoi laghi, ed offre il rezzo dei
boschi, la verdura dei prati, il mormorio delle acque, e quella felice stravaganza che
mette la natura né suoi assortimenti, insomma in questo vaghissimo paese,
ovunque si porti lo sguardo, non si scorgono che paesaggi ornati di tutte le grazie
campestri, la cui contemplazione produce quei momenti di dolce meditazione che
tengono l’animo in grato riposo” Stendhal
“ivi ebbe culla Parin; ivi è la tomba di Romagnosi. Sul confine della Brianza, in una
valle che discende dal Lario, è il suontuoso recinto con cui i figli di Volta onorano le
ceneri del padre. Appiani villeggiava fra què laghi, sicché furono detti sua patria
(..). ivi villeggiava Verri con i suoi illustri fratelli , e vi poneva un monumento
all’amico Frisi, che divise con lui le stolide persecuzioni del cadente pregiudizio (..).
ivi Foscolo si rifugiava a confabulare con quella fantastica creatura di Jacopo Annoni
e con Zanoia a spargere in quella rustica pace motti frizzanti e ardite dottrine” Carlo
Cattaneo
“addio, monti sorgenti dell’acque ed elevati al cielo; cime in uguali, note a chi è
cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto dè suoi
familiari; torrenti, dè quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci
domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore
pascenti; addio!” Alessandro Manzoni
“a chi scende dal pendio orientale di Erba s’affaccia un prospetto di singolare
bellezza; un piano sparso di casali, cascinotti e paesetti, fra cui distingui Bosisio,
patria di Appiani e di Parini, ravvivato dalle cerulee acque dei laghi di Pusiano,
d’Alserio, di Montorfano e d’Annone, e circondato a settentrione da altissimi monti,
e dalle altre parti da colline lentamente inclinate e coltivate, che contrastano
vagamente colle giogaie del Resegone e dè Corni di Canzo” Ignazio Cantù
“tra i due rami del lago, quelli di Como e di Lecco, si stende la Brianza, paese
montuoso e fertile, deve la vita è deliziosa, e che gli straniero ignorano quasi
totalmente” Gabriel Fauré
“il paesaggio brianzolo è uno dei più belli del mondo e il disprezzatissimo Resegone,
dal nome tanto bistrattato, che vuol dire grossa sega, è una delle più belle
8
montagne italiane, ha persino dei sesti gradi. E c’è il Cornizzolo, con i Corni di
Canzo che nascondono le Grigne. Ma il Resegone mi basta. È proprio una montagna
splendida” Gianni Brera
“Merate è una bella borgata (..) con ville ottocentesche dai folti parchi (..) Sono
soprattutto queste ville, che appaiono su una collina, non di rado inquadrate in una
cornice di cipressi e pini, a dare a questo paesaggio il suo più singolare carattere,
che è quello di una nobile malinconia” Giovanni Titta Rosa
Queste parole, di illustri personaggi, permettono di cogliere alcuni tratti tipici e
tipicizzanti di una terra che ancora oggi conserva queste caratteristiche e a cui se
ne aggiungono delle altre. Si vedrà dall’analisi del contesto e degli attrattori come
ancora oggi , attraversando la brianza, se ne colgono le bellezze naturali.
Si vedrà come a questa conservazione si affianca poi una connotazione dei luoghi,
che deriva dalla storia e dalla vita quotidiana di laboriosi cittadini, e un dinamico
sviluppo socio-economico.
Carlo Cattaneo, storico e uomo politico lombardo, nel 1836 descrive la Brianza
come un piccolo paradiso “sparso di colline e laghetti” paragonabile per la sua
bellezza ai “colli Fiesolani e Sorrentini”, ovvero i luoghi d’Italia più celebri e
celebrati del tempo meta irrinunciabile del colto turismo straniero.
Sono passati 160 anni da allora e oggi, attraversando questo luogo si ammira un
paesaggio diverso. Frutto di quella instancabile operosità umana, che farà dire del
brianzolo “sempre drè a lavurà”, che porta alla realizzazione di una fitta rete di
strade, una moltitudine di ville e villette inframmezzate da numerosissime industrie
e aziende.
Nonostante l’industrializzazione, la crescita economica, la densità abitativa, la
Brianza e la sua città maggiore, Monza, custodiscono ancora nel proprio seno
infinite bellezze naturali e un ricco patrimonio di storia, di pensiero, di iniziativa
umana e sociale che merita di essere conosciuto e riscoperto.
A metà dell’Ottocento un illustre brianzolo, Cesare Cantù, spiegava il territorio della
Brianza, delimitandolo “fra il Lambro e l’Adda, i monti della Valsassina e le ultime
ondulazioni delle Prealpi che muoiono a Usmate”, descrivendo poi le ricchezze
agricole della sua terra “dove abbondano vino, bozzoli, legumi e frutta” e i cui
abitanti “si danno all’agricoltura, o lavorano sui telai o nelle grandi manifatture di
Monza..”. Una zona, come si accennava e come si racconterà, vocata al duro lavoro
dei campi e alla fatica della fabbrica, allora come da secoli.
Una Brianza fatta più che di strutture fisiche e geografiche, di operosità umana e di
paesaggi creati dalla instancabile mano dell’uomo e dal lavoro del contadino,
9
popolati da edifici dove il telaio batte giorno e notte, e dove risuona costante il
respiro della fabbrica. Una caratteristica questa che rimane pressoché invariata fino
ai giorni nostri: la Brianza è un territorio che si identifica infatti, nella tipica
mentalità di chi la abita, in un particolare modo di vivere e di rapportarsi alla gente.
E questa mentalità, questa devozione tutta lombarda al lavoro, alla concretezza,
alla coerenza ha fatto diventare la Brianza uno dei maggiori poli produttivi del
nostro Paese. La proverbiale vocazione imprenditoriale dei suoi abitanti fa parte del
modo di essere e di sentirsi “brianzoli”. Si tratta di persone che hanno come
riferimento forti tradizioni e valori comuni, filtrati dalla profonda trasformazione del
tessuto sociale e produttivo degli ultimi due secoli che ha visto il contadino divenire
prima operaio e poi artigiano, infine imprenditore e capitano d’industria. La spinta
allo sviluppo e al progresso viene quindi dagli abitanti della Brianza e di Monza,
impedendo la colonizzazione economica e culturale del territorio. Sempre la
vocazione imprenditoriale dei brianzoli determina una “gara” verso il
miglioramento, per cui gli investimenti e i frutti del lavoro sono rimasti in loco,
senza disperdere le forze, con conseguenze molto feconde per l’occupazione la
quale, a sua volta, ha generato un benessere diffuso a tutti gli strati sociali. Questa
appare oggi la Brianza: una delle zone più ricche d’Italia, dove il benessere non ha
cancellato l’attaccamento al territorio e la tradizione tutta locale di operosità e di
solidarietà tra “vicini”. In Brianza non solo la grande industria, ma soprattutto,
quella piccola e piccolissima, se non addirittura la struttura artigiana, proseguono
una gloriosa storia imprenditoriale, che come abbiamo accennato ha radici
antichissime.
Infatti, dal Medioevo in poi, almeno, passando per la grande fioritura dell’età
asburgica – che ha consolidato tradizioni produttive importantissime e ormai
fortemente radicate – la terra brianzola è stata culla di mirabili iniziative a livello
regionale e nazionale. Basti ricordare l’industria del cappello e del mobile, le
manifatture della seta e del cotone, senza trascurare il “buon governo” dei
contadini, che hanno sfamato brianzoli, monzesi e milanesi almeno fino alla prima
guerra mondiale, coltivando i gelsi e allevando i bachi da seta – i bigatti – per
alimentare i setifici, filato e torto il cotone a domicilio prima che nascessero le
manifatture meccaniche a ciclo completo.
È proprio tra questa armonica composizione tra terra e industria, fra campagna e
città, che si snoda il millenario rapporto fra la Brianza e quella che potremmo
definire la sua capitale, Monza.
La città – la Modicia romana – da piccolo borgo celtico si trova con il resto della
Lombardia nell’orbita di Roma e viene valorizzata per la sua posizione di nodo
strategico delle vie che da Mediolanum portano verso nord, in comunicazione con i
centri dell’Alta Brianza e con la via Bergomum-Comum, e di lì per le Alpi. Troviamo
10
a Monza sarcofagi e epigrafi, esempi concreti e realistici della sua importanza
geografica. Ma con l’impero longobardo Monza diventa una capitale europea a tutti
gli effetti. Tre sono i suoi “talismani”: Teodolinda, il Duomo e la Corona Ferrea, veri
e proprio numi tutelari, che appunto hanno impresso alla città il suo carattere e il
suo destino.
Teodorico, re dei Goti, aveva fatto costruire a Monza un palazzo dove trascorrervi
l’estate “perché la zona è fresca e sana”, la regina Teodolinda più tardi dedicò a
Giovanni Battista la basilica che ha fatto erigere a Monza. Dopo la regina “barbara”,
altri sovrani fecero di Monza sede regale. Imperatori come Federico Barbarossa
pensarono addirittura di contrapporla a Milano come città più importante della
Lombardia. La Corona Ferrea divenne il simbolo della legittimità al dominio
sull’Italia, tanto che per oltre un millennio continuò a viaggiare fra Monza e Milano a
ogni incoronazione solenne. L’ultimo a posarla sul proprio capo fu Napoleone
Bonaparte, che nel 1805 si autoincoronò imperatore dei francesi e re d’Italia.
Il Duomo, bellissimo esempio di architettura tardagotica, arricchito nel XIV secolo
da una superba facciata progettata da Matteo da Campione e nel XV secolo da un
ciclo di affreschi eseguiti dalla bottega della famiglia Zavattari, raffiguranti momenti
della vita della regina Teodolinda, è la degna cornice per il meraviglioso Tesoro di
Monza.
Il Tesoro, fantastica collezione di ori e argenti, smalti e avori, opere dell’arte e della
fede accresciute nel tempo con continue donazioni, fu più volte dato in pegno per
sanare il bilancio del Comune nei momenti critici, ma sempre riscattato e
incrementato grazie all’orgoglio e alla generosità dei cittadini monzesi.
Monza fu dunque città regale, privilegiata nei secoli successivi anche da Casa
Asburgo. Come scrisse nel 1841 lo storico monzese Giuseppe Marimonti nelle sue
Memorie storiche della città di Monza “Sorsero, portento di magnificenza e
d’architettura, la reale villa e i giardini.. i quali accrebbero un titolo alla curiosità di
non pochi dè forestieri che visitano la bella Milano”.
Infine, la Villa con il suo magnifico Parco: il quarto talismano monzese. Realizzata in
stile neoclassico fra il 1776 e il 1780 per volere di Ferdinando d’Asburgo, la Villa è
abbellita nel 1805 dal Parco, primo esperimento in Italia di “giardino all’inglese”. La
Villa Reale è la prestigiosa sede anche dei Savoia, finché l’uccisione di Umberto I
decretò il termine della sovrana predilezione e per la Villa e per la città.
Monza non aveva però già più bisogno di reali protezioni: da tempo ormai si
reggeva sulle proprie forze. Il favore dei sovrani, dunque, e l’operosità instancabile
dei suoi abitanti risparmiarono quasi sempre a Monza quelle tragedie economiche
che per tante città italiane significarono la fame, la disperazione, l’emigrazione.
Intensa fu anche l’opera della Chiesa, fatta di solida pietra – conventi, ospedali,
11
convitti e scuole professionali per il popolo – e governata da un arciprete secondo
solo al vescovo di Milano.
Una città fervente di lavoro e di ingegno, solida, laboriosa e positiva.
Già agli inizi del Trecento il mercante monzese, come quello milanese, era il
personaggio più significativo e veramente centrale della vita cittadina, sia sotto il
profilo economico che sociale.
Il mercante, ma anche il contadino.
La relativa solidità di Monza era riconducibile all’equilibrio fra attività agricole e
manifatturiere, al rapporto fra il borgo, il contado e le campagne circostanti.
In Monza dunque si acquistava, si investiva, si aprivano banche e imprese
commerciali, si spedivano all’estero – dove per estero fino al 1859 si intendevano i
numerosi Stati italiani – le merci prodotte e se ne compravano di nuove. Nelle sue
campagne si aprivano filande, aghifici, cappellifici, cotonifici, piccole strutture
artigiane e rivendite di generi alimentari. Di qui un benessere più diffuso che
altrove e un flusso costante di merci e denaro. E in Monza abitavano anche quei
proprietari terrieri che investivano i loro redditi agricolo in manifatture, in
commerci, in banche, occupandosi personalmente della gestione economica e
finanziaria, e questo soprattutto dal XVIII secolo in poi, con il “buon governo”
austriaco che incoraggiava l’imprenditorialità delle classi dominanti.
Chiaramente anche Monza e la Brianza hanno vissuto momenti di povertà, tensioni
sociali, agitazioni contadine e operaie. Tutto il patrimonio della modernità passò di
qui, portandone conseguenze.
Ma non ci fu emigrazione di massa, né banditismo, né proletariato. Contadini,
operai, artigiani, imprenditori seppero darsi un’organizzazione, un ordine, una
coesione solidale, fin dalla seconda metà dell’Ottocento.
1.1.2. Analisi del contesto
In Brianza molte colline a sud dei laghi di Montorfano, Alserio, Pusiano, Annone e
Garlate sono accumuli morenici, che insieme alle depressioni del substrato roccioso,
hanno permesso la formazione di questi laghi. Spesso le morene ad anfiteatro
generano infatti bacini di raccolta delle acque piovane, determinando ristagni
d’acqua sempre più consistenti. Si crede che un tempo i laghi di Alserio e Pusiano
fossero un solo lago, diviso poi dall’accumulo di detriti trasportati dal fiume Lambro.
A sud della fascia collinare morenica si estende una vasta area pianeggiante la cui
genesi è ancora in parte legata agli effetti delle glaciazioni. Monza e Seregno
sorgono infatti su pianure costituite da sedimenti trasportati dalle acque di torrenti
originati dall’acqua di fusione delle masse glaciali.
12
Il paesaggio brianzolo oltre che dai ghiacciai viene modellato dall’erosione carsica.
Il carsismo in Brianza si manifesta con forme erosive più o meno accentuate, che
vanno da semplici solchi sulle superfici rocciose a vere proprie grotte, a volte di
grande estensione, come la Grotta del Buco del Piombo in val Bova presso Erba.
Nelle alture intorno al monte Cornizzolo si riconoscono invece campi solcati e
doline, ovvero depressioni rocciose di forma cronica e di notevoli dimensioni, simili
a quelle che si vedono sul Carso triestino. Nella valle del Nose, presso il monte San
Primo, queste tracce sono meno evidenti, poiché i depositi glaciali hanno ricoperto
in gran parte le rocce del preesistente sistema carsico. Quando le acque che
scorrono nelle grotte riemergono alla superficie si hanno le sorgenti.
Il fiume Lambro e i rilievi collinari definiscono un grande triangolo il cui vertice
verso sud è costituito dal Parco di Monza. Si è voluto precisare ciò proprio perché si
descrive così l’unica porzione collinare ricompresa nell’area della Provincia di
Milano, quella Brianza delle ville extra-urbane della nobiltà milanese: “il giardino di
Europa” descritto dai viaggiatori del Grand Tour in Italia.
Confini e rilievi
Il territorio della Brianza, condiviso tra le province di Como, Monza e Brianza e
Lecco, è delineato a nord dal lago di Como, a ovest dal fiume Seveso, a est dal
fiume Adda, mentre a sud si raccorda alla pianura padana.
Morfologicamente il territorio brianzolo è costituito da una fascia montuosa nella
parte settentrionale e da una fascia collinare digradante nella parte meridionale,
che alla fine sbuca nella pianura. La fascia montuosa, definita anche “triangolo
lariano”, fa parte delle Prealpi lombarde, le cui vette maggiori sono il monte San
Primo (1685 m) a nord; il monte Palanzone (1438 m) e il monte Boloetto (1236 m)
a ovest; a sud i monti Barzaghino e Cornizzolo (1069 e 1240 m); a est i Corni di
Canzo (1373 m) e il monte Moregallo (1276 m). Presso Lecco sorge il monte Barro,
di 922 metri.
Le acque
La terra di Brianza è percorsa dai fiumi Adda, Seveso e Lambro. Quest’ultimo
percorre l’area brianzola da nord a sud; nasce infatti dal monte San Primo, alimenta
il lago Pusiano, quindi bagna Monza e arriva infine a Milano nelle condizioni di
degrado e di quasi estinzione che purtroppo tutti conosciamo.
Quanto ai laghi, tralasciando il lago di Como, che non è solo brianzolo, il paesaggio
della Brianza è caratterizzato da specchi lacustri creati dalle glaciazioni quaternarie
che hanno interessato tutta la fascia centrale della regione. Da ovest, verso est, si
susseguono così i laghi di Montorfano, Alserio, Pusiano, Annone e Garlate.
13
Città e paesi
La Brianza è una “regione” fortemente abitata e urbanizzata, una delle zone più
popolose e più industrializzate d’Italia. Sul suo territorio si contano non meno di
160 comuni con 760.000 abitanti. La densità abitativa, che è di 2.087 abitanti per
kmq, è uno dei valori più alti dopo Milano, i comuni della cintura metropolitana e il
Rhodense.
Le aree con le densità abitative maggiori sono quelle dei Comuni della Brianza
Orientale e Occidentale, mentre l’area Centrale del Vimercatese presenta tassi di
sviluppo meno evidenti.
Fra i maggiori vi è naturalmente Monza, la “capitale” la più vicina al capoluogo
lombardo, ma centri come Seregno, Cesano Maderno, Desio, Lissone, Vimercate,
Merate, Inverigo, solo per citarne qualcuno, sono anch’essi di grande rilievo, non
solo economico. Paesi grandi e piccoli e piccolissimi, tutti con la loro storia, le loro
ricchezze e quasi sempre le loro bellezze. Tutti sono Brianza, hanno fatto la storia
di questo lembo di terra lombarda.
Nella storia
Immaginando di percorrere le nostre terre, guardandole con gli occhi di uomini
antichi: conosceremmo un territorio disseminato di insediamenti di origine celtica, a
poco a poco popolati da coloni romani, portatori delle tradizioni e della cultura
dell’Urbe. Non potremmo constatare però un’identità “brianzola” quale si è
costituita nel corso dei secoli, fino a imprimersi nel cuore della nostra gente. Esiste
certo la terra, ma non esiste ancora una Brianza esattamente definita: calcata dal
piede romano, come tutte le terre di quello che diverrà uno dei più vasti imperi del
mondo antico, sarà parte integrante di una complessa e articolata compagine cui
immancabilmente offrirà peculiari contributi.
La Brianza vive la storia attraverso i galli e i romani. Una Roma che vive ancora
nelle antiche pietre. Già Plinio e Stradone celebrarono le ricchezze agricole del
territorio lombardo, abbondante di miglio, di frutteti, di boschi di querce che davano
ghiande per allevare maiali in quantità. Varrone celebra il vino come maggior
prodotto locale e Plinio ricorda che le rape sono “dopo il vino e il frumento il terzo
frutto della Transpadana”. Come si vede, non si fa distinzione fra Padania in
generale e territorio brianteo, ma probabilmente i boschi di quercia si trovavano
lungo il Lambro, e anche gli antichi Briantei dovevano coltivare ortaggi e granaglie.
Né è da escludere che anche in Brianza ci fossero estensioni di terreno a pascolo;
sembra anzi che l’unica attività manifatturiera diffusa allora fosse la lavorazione
della lana, che presuppone ovviamente l’allevamento di pecore. Il lungo dominio
longobardo in Italia fu un periodo di grande importanza per le vicende di Lombardia
e di Monza. Poi con la fine della dinastia carolingia, si apre il periodo nel nome di
Berengario, primo re d’Italia e grande benefattore di Monza e si chiude nel nome di
14
Ariberto, vescovo di Milano, grande feudatario, strenuo difensore dei privilegi della
Chiesa contro le pretese dei laici, re, imperatori o piccoli nobili che fossero.
L’intera Brianza è oggi disseminata di ruderi, testimonianza dell’ampia diffusione
dell’incastellamento, che a partire dal X secolo per tutta l’età feudale interessò
l’occidente europeo.
La vita cristiana nella Padania inizia concretamente con Ambrogio, il santo vescovo
patrono di Milano.
1.2. Inquadramento economico
L’area storicamente identificata come brianza milanese si estende a nord di Milano
fino ai confini con le province di Como e Lecco. Nel complesso costituisce un
territorio molto diversificato, caratterizzato da un ambiente geomorfologico
favorevole, che ha agevolato l’insediamento urbano e lo sviluppo di fiorenti attività
produttive. Il lento, ma progressivo processo di crescita economica è iniziato a
partire dalla prima metà del ’700 ed è decollato nel dopoguerra. La caratteristica
strutturale del suo sistema produttivo, costituito in prevalenza da imprese di piccole
e medie dimensioni altamente dinamiche e flessibili, unita alle indiscutibili capacità
imprenditoriali, hanno contribuito a fare della Brianza un’area di successo, a elevato
grado di industrializzazione e tra le più floride l’Italia.
Monza è il centro più importante del territorio sotto il profilo demografico e
culturale.
Per quel che riguarda l’aspetto economico, la città non assume una posizione
nettamente dominante rispetto all’intera area. Essa presenta un reddito per
abitante pari a 27.18 milioni annui, un valore secondo solo a Lissone (27.44) anche
se più basso di quello relativo al complesso della Provincia di Milano (dati ufficio Iva
di Monza, promossi dall’Associazione degli Industriali di Monza e della Brianza, da
Nomisma, società degli studi economici, e della Camera di Commercio di Milano).
La popolazione della Brianza è pari a un quinto dell’intera Provincia. Ad essa spetta
il primato di area più giovane della Provincia milanese, con un indice di vecchiaia
pari a circa metà di quello di Milano. Dopo una fase d’intensa crescita demografica
iniziata negli anni’60, a partire dall’inizio dello scorso decennio si è evidenziata
un’inversione di tendenza dovuta al calo dell’immigrazione e della natalità. Tuttavia,
il tasso di crescita della popolazione resta positivo, in contrasto con il continuo
regresso demografico che da anni caratterizza l’intera Provincia di Milano. L’elevato
livello di occupazione del territorio ha indubbiamente contribuito all’attuale
congestione dell’area, a causa soprattutto delle importanti carenze del sistema
viario esistente. Quest’ultimo risulta da tempo inadeguato a far fronte all’intenso
traffico di attraversamento da e per Milano. Ancora più critico risulta lo stato delle
15
comunicazioni, che da anni attende l’attuazione di interventi quali la statale
“pedemontana” – per il deflusso dell’intenso traffico da nord – e la Rho-Monza – per
garantire più rapidi collegamenti verso est. Il miglioramento della rete di
comunicazione rappresenta dunque una delle priorità per un futuro sviluppo
equilibrato della Brianza milanese.
Le ragioni del successo risiedono nel fattore umano: la presenza di una radicata e
solida cultura del lavoro, unita alle ormai proverbiali capacità imprenditoriali della
classe dirigente locale – che ha fatto del lavoro una vera “scuola di vita” – hanno
contribuito a fare della Brianza, fin dall’immediato dopo guerra, una delle aree più
ricche e avanzate d’Italia.
Ciò che ancora oggi caratterizza il “sistema Brianza” è riassumibile in precisi e
principali fattori, che sono alla base dello sviluppo industriale e del successo della
zona:
- notevole diversificazione produttiva, unita all’integrazione territoriale e a una
forte interdipendenza settoriale;
- elevata professionalità e operosità non solo della classe imprenditoriale, ma
anche delle maestranze, grazie a una positiva cultura del lavoro, che
rappresenta un vero e proprio patrimonio comune;
- ampia diffusione delle tecnologie avanzate, anche a livello delle numerose
imprese di piccolissime dimensioni, grazie alla forte propensione
all’accumulazione e all’investimento radicata negli imprenditori locali;
- profonda conoscenza dei mercati, anche esteri, che associata alla flessibilità
delle strutture produttive e organizzative ha favorito il processo di
internazionalizzazione delle aziende brianzole;
- solida struttura finanziaria delle imprese, che garantisce loro la disponibilità
e l’accessibilità al credito.
1.2.1. La struttura del tessuto produttivo
Tradizionalmente considerata un’area ad alto tasso d’industrializzazione e a solido
sviluppo economico - oltre 56.000 imprese nel 1995 che occupano circa 200.000
addetti. La Brianza rappresenta indubbiamente ancora ai nostri giorni un
importante punto di riferimento per l’intero sistema economico italiano. La sua
struttura produttiva appare fortemente dinamica, aperta al cambiamento e
all’innovazione tecnologica. Nonostante il rapido sviluppo negli ultimi anni del
settore terziario, l’area risulta ancora oggi a carattere prevalentemente industriale:
il settore “secondario” incide infatti per circa il 40.7% del numero complessivo delle
aziende brianzole – con una netta prevalenza del settore metalmeccanico,
16
nonostante la crisi che lo ha colpito negli ultimi anni – contro un 34.4% del
commercio e un 24.4% dei servizi. Ricordiamo, per contro, la scarsa significatività
del settore primario o agricolo rispetto al totale delle imprese operanti sul territorio,
meno dell’ 1%.
L’elemento peculiare del tessuto produttivo brianzolo, che ha fortemente contribuito
al suo successo, è rappresentato dalla sua elevata diversificazione e integrazione
settoriale. Contrariamente alla maggioranza delle aree altamente industrializzate
diffuse sul territorio nazionale, caratterizzate da un’elevata specializzazione, il
“Sistema Brianza” è stato fin dalle origini fondato su una crescente diversificazione
interna, che sembra essere stata la risposta più adeguata alla recessione economica
dell’ultimo decennio. Se da un lato è infatti senza dubbio che la specializzazione ha
consentito lo sfruttamento di importanti economie di scala e la riduzione delle
inefficienze, dall’altro ha inevitabilmente prodotto una forte rigidità nella struttura
produttiva. Ciò a reso le imprese poco reattive alla sempre più repentine
trasformazioni imposte dalla concorrenza, divenendo pertanto un fattore
fortemente penalizzante per lo sviluppo delle aree industriali a produzione
specializzata. La scelta della Brianza di impostare il suo modello di sviluppo
industriale su una costante diversificazione settoriale ha invece da sempre garantito
alle imprese locali un’ampia flessibilità strutturale, consentendone il rapido
adattamento ai continui mutamenti imposti dai mercati. Questo orientamento si è
dimostrato vincente soprattutto in seguito all’apertura sui mercati internazionali,
dove la flessibilità organizzativa diventa una condizione indispensabile per reggere
una forte competitività.
La particolare configurazione della struttura produttiva ha inoltre favorito la
circolazione orizzontale delle informazioni fra i diversi settori e la diffusione di un
consolidato know-how tecnologico. Ciò non esclude l’esistenza sul territorio di
alcune sub-aree a elevata specializzazione produttiva: basti ricordare il caso di
Meda – dove si registra la più alta concentrazione di mobilifici di tutto il Paese –
come pure di Veduggio e Carate, dove viene prodotto oltre il 50% della bulloneria
italiana.
Queste caratteristiche unite a una solida e radicata tradizione imprenditoriale,
hanno fino ad ora permesso alla Brianza di affrontare i profondi mutamenti che
hanno caratterizzato gli ultimi decenni con una determinazione e una rapidità del
tutto inusuali. Grazie anche alla capacità degli imprenditori brianzoli di “anticipare” i
tempi, il sistema produttivo della zona è sempre riuscito a superare, senza grossi
danni, le ricorrenti crisi che hanno duramente colpito l’economia nazionale,
contenendo le negative conseguenze, sia a livello sociale che occupazionale.
17
1.2.2. Il ruolo centrale della piccola e media impresa in Brianza
Indubbiamente uno dei fattori che hanno reso competitivo il “Modello Brianza” è
rappresentato dalla dimensione del suo tessuto produttivo, ancora oggi costituito da
una miriade di piccole e medie imprese, PMI, estremamente flessibili e vitali: non
dimentichiamo infatti che oltre il 90% delle aziende brianzole hanno meno di 9
addetti e che ben il 38% di esse si configurano come imprese artigiane. La ridotta
dimensione del sistema produttivo locale sembra essere confermata dalla forma
giuridica prevalente delle imprese brianzole: oltre il 55% è ancora oggi
rappresentato da ditte individuali, mentre solo il 18.35% delle imprese è costituito
sotto forma di società di capitali, concentrate prevalentemente a Monza, anche se
questa forma giuridica è risultata in sensibile crescita negli ultimi anni, soprattutto
in alcuni settori tradizionali che, nonostante tutto, restano ancora oggi trainanti –
meccanico, legno e mobile, tessile e abbigliamento ed edile.
L’importanza centrale del settore artigiano nel tessuto produttivo brianzolo è
confermata dalle cifre ufficiali: a fine 1994, esistevano infatti quasi 22.000 imprese
artigiane, diffuse omogeneamente sul territorio. Il tessuto artigiano è fortemente
concentrato nell’industria manifatturiera, 15.669 imprese a fine 1994.
percentuale delle imprese organizzate per settore in Brianza
21%
20%
36%
23%
1234
Le rilevazioni INPS 1994 hanno censito 20.480 imprese “organizzate”, cioè con
almeno 1 dipendente, pari al 35,1% sul totale delle imprese (Legenda: 1 =
commercio; 2 = servizi; 3 = artigianato; 4 =industria)
18
Seguita dai servizi, che incidono per circa il 20% sul totale; decisamente più
modesta appare invece la presenza di imprese artigiane nel comparto del
commercio.
La crisi degli anni ’90 ha interessato soprattutto le imprese artigiane. Il 1993 è
risultato l’anno più critico per questo comparto, con un saldo netto negativo di 609
unità. Questo problema può essere legato a problemi di carattere strutturale delle
imprese artigiane, congiuntura che ha peraltro interessato l’intero tessuto
economico. Colpite dalla recessione le piccole ditte individuali operanti nel settore
metalmeccanico: -3% nel biennio 1992-1994.
Si registra un sensibile calo delle unità operative anche nell’industria del legno-
mobili che del tessile-abbigliamento, rispettivamente -3,3% e -7,4%.
Performance positive al contrario sono state registrate nel comparto del credito e
dei servizi, in particolar modo dei servizi assicurativi e finanziari +4,4%.
Nonostante i segnali di crisi evidenziati è necessario evidenziare che il dinamismo
imprenditoriale del settore artigiano in Brianza resta significativo. Infatti, ancora
oggi, la creazione di posti di lavoro in Brianza è opera soprattutto delle
numerosissime microimprese, mentre le imprese di maggiori dimensioni – oltre 100
addetti – hanno fatto registrare negli ultimi anni una sensibile diminuzione
dell’occupazione interna. Il settore metalmeccanico è ancora una volta quello che
ha fatto risentire del calo occupazionale – pur restando, come si è già detto, uno
dei settori trainanti dell’economia brianzola – mentre un trend positivo è stato
registrato nei settori del commercio e dei servizi, sia alle imprese che ai privati.
A ulteriore dimostrazione della vitalità delle imprese artigiane locali, appaiono i dati
sul livello di innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese brianzole: la
percentuale di aziende innovative risulta decisamente superiore a quella registrata
sia a livello regionale che nazionale. Particolarmente rilevante appare l’innovazione
di processo, che si traduce nell’introduzione delle modifiche necessarie per
garantire l’efficienza del sistema, soprattutto attraverso il costante miglioramento
dei processi produttivi esistenti.
La fonte primaria dell’innovazione risulta l’attività interna di ricerca e progettazione,
che interessa anche le imprese di piccole dimensioni.
È anche vero, come provato da numerosi studi, che le imprese artigiane brianzole
sono in genere caratterizzate dall’origine familiare e locale, oltre che dalla salda
concentrazione del potere decisionale nelle mani dell’imprenditore-proprietario, di
norma a capo dell’azienda. Nonostante la diffusa esistenza di un efficiente assetto
organizzativo, è bene ricordare che questo modello di gestione artigiana non è
esente da rischi: esso può infatti rappresentare un limite al suo sviluppo, nella
misura in cui il titolare diventa l’unico depositario delle informazioni, senza alcuna
delega di decisioni e di responsabilità. Da qui il ruolo richiesto alle nuove
19
generazioni impegnate nell’attività di famiglia di realizzare il passaggio da una
gestione “artigiana tradizionale” a una “artigiana evoluta”.
Il salto qualitativo per lo sviluppo della PMI si realizzerà solo attraverso un graduale
e profondo processo di trasformazione dell’intera struttura organizzativa:
maggiormente aperta verso l’ambiente esterno, verso la collaborazione con altre
imprese; alla luce della spinta alla globalizzazione dei mercati in cui si trovano ad
operare.
È vero comunque che alle imprese del mobile e della meccanica di piccole e medie
dimensioni si contrappone l’impresa elettromeccanica del Vimercatese in molti casi
multinazionale.
1.2.3. I settori chiave dell’industria brianzola
I settori forti della Brianza sono ancora oggi rappresentati dalle attività tradizionali
dell’area: il settore del legno-mobile e del tessile abbigliamento, cui si sono
affiancate, fin dall’immediato dopoguerra, le industrie metalmeccaniche. Queste
producono principalmente beni strumentali e intermedi, attraverso processi
produttivi tecnologici e innovativi. L’innovazione sta tanto nella creazione di nuovi
prodotti che in quelli già esistenti. All’interno del settore meccanico si sviluppano
anche altri orientamenti produttivi: attività collegate all’elettronica.
L’industria del mobile rappresenta uno dei cardini del tessuto produttivo della
Brianza. La sua diffusione sul territorio risale alla fine del 1870, grazie all’opera
degli artigiani locali che, oltre a rifornire i rivenditori milanesi di oggetti per
l’arredamento, si specializzano ben presto nella produzione del “mobile d’arte”. Nel
settore del mobile l’innovazione svolge un ruolo fondamentale nel processo
produttivo, puntando a un prodotto di alta qualità. Un prodotto ad alto contenuto
creativo. Già alla fine degli anni ’50 l’industria del mobile e della lavorazione del
legno conquista così una posizione dominante nel sistema produttivo locale,
superando il tradizionale settore tessile.
Il settore tessile continua comunque ad occupare circa 20.000 addetti, una
posizione decisamente dominante nell’economia della Brianza. All’inizio il tessile si
concentra nella parte nord dell’area e si caratterizza soprattutto per la produzione
di seta. Anche con il consolidarsi della diversificazione settoriale mediante la
produzione di cotone, lana, lino, canapa, fibre artificiali e sintetiche, l’industria del
tessile continua a mantenere la stessa concentrazione geografica. Negli anni ’70 il
tessile vive le pressioni di una forte concorrenza che porta alla chiusura di
numerose imprese. L’imprenditoria tessile della Brianza corre comunque al riparo,
introducendo nuove tecnologie, la realizzazione di prodotti da collocarsi su un
20
segmento medio-alto e sulla diversificazione delle produzioni – prodotti destinati
all’industria dell’abbigliamento e dell’arredamento.
In realtà questi elementi di innovatività e dinamicità caratterizzano in generale ogni
attività produttiva dell’area. Gli imprenditori brianzoli puntano infatti sulla
componente creativa, lasciando agli stranieri la produzione di massa. L’alta qualità
che contraddistingue le produzioni tipiche brianzole fanno sì che si rendano
competitive anche sul mercato internazionale. La debolezza sui mercati esteri è da
attribuire alla notevole quantità di investimenti necessari per costituire
un’immagine efficace su questi mercati. La creazione di consorzi per l’export
potrebbe ovviare a questo problema, vi è però una resistenza alla creazione del
consorzio legata alla difficoltà insita nell’aggregazione di aziende con produzioni
complementari.
1.2.4. Lo sviluppo del terziario
Pur esistendo a tutt’oggi, come si è visto, una netta prevalenza dei settori
cosiddetti maturi sui quali è stato costruito il successo del “sistema Brianza”, è
apparso in sensibile crescita l’offerta di servizi.
In tutto il territorio è infatti in atto un netto processo di terziarizzazione, superiore a
quello dell’area della Lombardia, in particolare per quanto concerne i servizi più
avanzati e qualificati. Questo processo si sta sviluppando nell’area in perfetta
connessione con il settore secondario. La Brianza mantiene così una perfetta
connotazione industriale, pur aprendosi al terziario. I settori della meccanica e della
chimica sono quelli principalmente interessati dalla terziarizzazione. Dal punto di
vista territoriale, l’offerta di servizi tende ancora a concentrarsi nei centri maggiori
e in particolare a Monza, che si presenta oggi quale polo terziario della Brianza.
Lo sviluppo del terziario può essere considerato una vera e propria rivoluzione
organizzativa: non basta saper realizzare un prodotto di buona qualità per
mantenersi competitivi sul mercato. È necessario invece che queste imprese
vengano affiancate da quelle attività del terziarie che si sviluppano intorno al
processo produttivo: ricerca, valorizzazione delle risorse umane, gestione delle
informazioni, distribuzione.
In notevole crescita la richiesta di “servizi avanzati”. Tre le attività da incentivare:
servizi per l’export; pubblicità – comunicazione; formazione professionale.
La realtà brianzola può considerarsi un modello. È necessario però che questo
modello affronti delle sfide per garantire stabilità e continuità al proprio processo di
crescita.
Presupposto di base è la capacità intergenerazionale di tramandarsi quei valori
sociali ed economici che hanno contribuito in modo determinante al successo del
21
sistema produttivo brianzolo. La formazione delle risorse umane è quindi focale,
affinché quest’ultima conservando le proprie caratteristiche di professionalità e di
imprenditorialità, sappia far fronte e anticipare i mutamenti. Alcune sfide
provengono poi dall’interno del sistema brianzolo, come la progressiva
terziarizzazione del sistema produttivo. Una sfida è la capacità di essere
continuativi nell’innocazione e dall’altro la capacità di saper rivalutare importanti
funzioni aziendali di carattere formativo, organizzativo e di ricerca.
Il sistema deve poi fare i conti con l’ambiente esterno, ampliando i confini
territoriali del proprio mercato. Solo attuando questo allargamento, studiando
accordi con imprese e dotandosi di servizi avanzati per la commercializzazione, esso
sarebbe in grado di cogliere le numerose opportunità offerte da un sistema
economico internazionalizzato.
Gli imprenditori brianzoli devono impossessarsi di una mentalità manageriale
innovativa, mantenendo sempre viva la cultura positiva del lavoro che è da sempre
alla base del “sistema Brianza”.
Se si è evidenziata una omogeneità legata alla crescita e allo sviluppo delle aree
della Brianza Orientale e Occidentale, fatta eccezione per l’occupazione. È la
Brianza Orientale – Lissone, Muggiò, Desio, Seregno, Meda – quella produttiva,
dell’industria della meccanica e del distretto del mobile. È l’area più assoggettata a
trasformazioni interne, con il recupero delle vecchie aree industriali, il crescere del
settore della grande distribuzione commerciale e la valorizzazione dello spazio
pubblico – soprattutto attraverso la creazione dei parchi, dove il 27.2% della
superficie territoriale totale è ricompresa nei Parchi di rilevanza sovracomunale.
I dati ISTAT relativi agli addetti per settore di attività evidenziano la seguente
situazione:
industria: 47.4%
commercio: 17.25%
terziario: 32.2%
agricoltura: 0.15%
E’ evidente come l’agricolura svolga un ruolo trascurabile e la capacità di creare
occupazione nel settore agricolo è inferiore alla media provinciale – 37.9% della
Brianza rispetto al 48.3% della Provincia di Milano (ISTAT, 2001). L’agricoltura
della Brianza è specializzata soprattutto nella coltivazione di alberi da legno e aree
boschive e una buona porzione di territorio è destinata ai prati. I seminativi
presenti nella Brianza Orientale presentano quote basse.
Interessante l’indice “dinamica dell’occupazione” che dal 1991-2001 mostra una
crescita maggiore rispetto alla media provinciale.
22
La struttura economica locale è orientata alle attività industriali, tra i settori di
specializzazione: l’industria della meccanica – soprattutto prodotti in metallo,
macchine utensili, elettromeccanica; l’industria del mobile; le costruzioni.
Livelli di specializzazione leggermente inferiori rispetto alla media provinciale sono
quelli del settore del commercio e dei servizi alle imprese, quest’ultimo si concentra
prevalentemente a Monza, Cesano Maderno, Desio, Seregno, Vimercate e Agrate
Brianza.
Di fronte ad una predominanza del settore industriale, l’indice di occupazione di
questo settore – ad eccezione delle costruzioni -, negli anni Novanta, segnala un
decremento rispetto al commercio e ai servizi. Buoni risultati anche nei settori della
sanità, logistica, alberghi, ristorazione, intermediazione monetaria e finanziaria.
Bisogna poi ricordare che la Brianza vede una densa presenza di grandi e medie
strutture di vendita: la Valassina, strada mercato storica del milanese; il parco
commerciale di Carugate; localizzate perlopiù nelle aree perturbane e addossate
alla viabilità primaria.
(I dati sono quelli di fonte anagrafica pubblicati dall’ISTAT e si riferiscono al 31
dicembre 2005.
Dati tratti dai lavori per l’adeguamento del PTCP – Settore Territorio Provincia di
Milano)
1.3. Analisi dei flussi turistici
1.3.1. Arrivi e Presenze: i Flussi Turistici nei Comuni della Brianza
La rilevazione sul movimento dei clienti, viene generalmente utilizzata per
registrare: gli arrivi, le presenze e la permanenza media dei clienti italiani e
stranieri per tipo e categoria di esercizio, per tipo di località, per paese di residenza
degli stranieri e per provincia e/o regione di provenienza dei clienti italiani per
singolo mese ed a livello di circoscrizione turistica territoriale.
Nello specifico, l’analisi degli arrivi e delle presenze suddivisi per comuni o per aree
territoriali, consente di fotografare il flusso turistico negli alberghi e negli esercizi
complementari. L’ISTAT è la fonte dei dati a periodicità annuale raccolti e nello
specifico si prenderanno in considerazione quelli aggregati dell’ultimo triennio che si
hanno a disposizione e cioè per gli anni dal 2005 al 2007.
Di seguito i flussi turistici relativi a tutto il territorio della nuova Provincia di Monza
e Brianza, suddivisi per anno e tra settore alberghiero e extra-alberghiero.
23
ALBERGHIERO EXTRA -
ALBERGHIERO
MONZA E BRIANZA
Totale arrivi
Totale presenze
Totale Arrivi
Totale Presenze
Totale Arrivi
Totale Presenze
2005 365.340 692.684 359.390 598.606 5.950 94.078
2006 395.665 698.198 391.058 625.459 4.607 72.739
2007 400.826 706.068 395.025 635.587 5.801 70.481
Si nota come i dati seguano un trend tendenzialmente positivo nel corso degli anni,
con una netta predominanza del settore alberghiero che registra da solo la quasi
totalità degli arrivi nel territorio. Ciò è fondamentalmente dovuto ad un problema di
carenza delle strutture ricettive del sistema che, come vedremo in seguito, ha
un’offerta nettamente sbilanciata verso il settore alberghiero, a scapito di quello
extra-alberghiero che risulta ancora poco sviluppato.
Seguono le rilevazioni ISTAT 2005-2006-2007 relative agli arrivi e le presenze negli
esercizi alberghieri ed extra-alberghieri nella aree ovest, centro e est della Brianza.
Con la nuova legge sulla privacy non è infatti più possibile ottenere i dati relativi ad
arrivi e presenze suddivisi per ogni singolo Comune, e si è quindi proceduto con
l’analisi dei dati aggregati per area – ovest, centro e est della Brianza - e per i
Comuni che avessero sul loro territorio, nel periodo di riferimento, un numero
minimo di 3 strutture ricettive.
Pur essendo diverse per numero di Comuni, si è scelto di aggregare i dati secondo
queste tre aree, in quanto si tratta di una tripartizione storica del territorio che,
come abbiamo visto, sarà tenuta debitamente in considerazione anche per la
costituzione della nuova Provincia di Monza e Brianza.
Di seguito si riporta l’elenco dei comuni relativi alle tre aree, per poter poi
procedere con l’analisi dei flussi rispetto anche al numero totale di strutture
ricettive presenti sulle differenti parti del territorio.
Area Ovest
• Barlassina
• Bovisio Masciago
• Ceriano Laghetto
• Cesano Maderno
• Cogliate
• Desio
Area Centro
• Albiate
• Besana in Brianza
• Biassono
• Briosco
• Brugherio
• Carate Brianza
Area est
• Agrate Brianza
• Aiucurzio
• Arcore
• Bellusco
• Bernareggio
• Burago di Molgora
24
• Lazzate
• Limbiate
• Meda
• Misinto
• Muggiò
• Nova Milanese
• Seregno
• Seveso
• Varedo
• Giussano
• Lissone
• Macherio
• Monza
• Renate
• Sovico
• Triuggio
• Vedano al Lambro
• Veduggio con
Colzano
• Verano Brianza
• Villasanta
• Camparada
• Carnate
• Cavenago di
Brianza
• Concorezzo
• Correzzana
• Lesmo
• Mezzago
• Ornago
• Ronco Briantino
• Subiate
• Usmate Velate
• Vimercate
AREA OVEST Numero esercizi
Arrivi Presenze Perm. Media
Anno Tipo esercizio
17 160.457 207.987 1.32005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0 0 0
Totale 17 160.457 207.987 1.3
2006 Tipo esercizio
21 173.081 223.794 1.3Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 4 0 0
Totale 25 173.081 223.794 1.3
2007 Tipo esercizio
22 170.299 220.964 1.3Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 5 205 526 2.6
Totale 27 170.504 221.490 1.3
25
AREA EST Numero
eserciziArrivi Presenze
Perm.
Media
Anno Tipo esercizio 15 77.132 189.811 2.52005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 11 2.6
Totale 16 77.132 189.811 2.5
2006 Tipo esercizio
16 80.352 193.725 2.4Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 3 25 35 1.4
1 I dati relativi all’esercizio complementare dell’area est per l’anno 2005 sono stati accorpati alla cifra totale seconda quanto disposto dalla nuova legge sulla privacy
AREA CENTRO Numero esercizi
Arrivi Presenze Perm. Media
Anno Tipo esercizio
20 121.826 200.873 1.62005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari
4 5.925 94.013 15.8
Totale 24 127.751 294.886 2.3
2006 Tipo esercizio
22 137.625 207.940 1.5Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 15 4.582 72.704 15.8
Totale 37 142.207 280.644 1.97
2007 Tipo esercizio
21 144.717 218.567 1.5Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 14 5.557 69.887 12.5
Totale 35 150.274 288.454 1.9
26
Totale 19 80.377 193.760 2.4
2007 Tipo esercizio
15 80.009 196.056 2.4Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 6 39 68 1.7
Totale 21 80.048 196.124 2.4
Le informazioni contenute nel flusso di rilevazione sono rappresentate dagli
arrivi e dalle presenze, ovvero:
- arrivi: indicano il numero di volte che i clienti si presentano presso le
strutture ricettive; essi rappresentano, quindi, la frequenza della richiesta di
alloggio presso le strutture ricettive. Il numero di tali richieste può essere
maggiore del numero di persone recatesi in un dato territorio, visto che
ciascuna persona può dar luogo a più richieste e, conseguentemente, a più
arrivi in un dato arco temporale
- presenze: indicano l'intensità del fenomeno e si misurano con la durata del
soggiorno delle persone presso le strutture ricettive. Da un primo punto di
vista esse coincidono con il numero di nottate trascorse dalla clientela
presso gli esercizi, da un altro punto di vista esse corrispondono al numero
di nottate vendute dalle strutture ricettive.
Per quanto riguarda l’area occidentale della Provincia, il centro di maggior
interesse, attorno a cui ruota tutto il sistema della ricettività turistica è Cesano
Maderno. E’ interessante notare come l’area presenti il maggior numero di arrivi in
valore assoluto, registrando un consistente aumento tra il 2005 e il 2006 con una
lieve flessione nel 2007, anno in cui il dato si assesta comunque intorno alle 170
mila unità. Anche le presenze seguono questo trend tra il 2005 e il 2006, con una
diminuzione per il 2007. La nascita di strutture extra-alberghiere sul territorio per
l’anno 2007, non rappresenta un grande valore aggiunto per quanto riguarda i dati
statistici rilevati, ma testimonia comunque un’evoluzione positiva del settore.
L’area centrale beneficia sicuramente della presenza di Monza, futura città
capoluogo che ha sul suo territorio il maggior numero di strutture ricettive di tutta
la Provincia e soprattutto, tutte le tipologie di attrattori considerati strategici per lo
sviluppo turistico della zona. Nell’ambito della stessa area c’è anche il Comune di
Lissone, altro centro molto importante per la Brianza, soprattutto per quanto
riguarda il settore commerciale, essendo storicamente legato al settore
dell’artigianato del legno e del mobile di design. Si può notare come, per l’area
centrale, si assista ad un aumento graduale e costante degli arrivi nel corso degli
27
anni, accompagnato da una consistente flessione per l’anno 2006 e successiva
ripresa nell’anno 2007 delle presenze.
A fianco di questa osservazione si può constatare come quest’area presenti il
maggior numero di presenze in termini assoluti, dove, in particolare nell’anno 2005
si tocca una punta massima che sfiora le 295 mila notti acquistate nelle strutture
del territorio. Ciò è in parte dovuto all’esistenza di un notevole numero di strutture
extra-alberghiere che, come si nota dalle tabella, rappresentano un dato
importante.
L’area est, che corrisponde al Vimercatese, presenta dei dati di arrivi e presenze
nettamente inferiori rispetto alle altre due zone della Provincia, pur mostrando un
andamento moderatamente in crescita nel corso degli anni. E’ interessante notare
come per quest’area sia decisamente superiore la permanenza media (calcolata
come rapporto tra presenze e arrivi totali) che si aggira intorno ad un valore pari a
2.4 giorni, contro i 2 della Brianza centrale e l’1.3 di quella occidentale.
Si procede ora con l’analisi dei flussi suddivisi per i Comuni che hanno sul loro
territorio più di 2 strutture alberghiere o complementari. Nello specifico si tratta dei
Comuni di: Arcore, Brugherio, Cesano Maderno, Desio, Lissone, Monza, Seregno,
Varedo e Vimercate. Per quanto riguarda Brugherio purtroppo non si è potuto
risalire ai dati utilizzati in questo documento perché, nonostante sia un obbligo di
legge l'invio degli stessi agli uffici provinciali preposti, le 3 strutture ricettive
presenti sul territorio del Comune non li comunicano.
ARCORE - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio
13.115 35.4952005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 13.115 35.495
2006 Tipo esercizio
14.523 45.529 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 14.523 45.529
28
2007 Tipo esercizio
14.566 44.388Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 14.566 44.388
CESANO MADERNO - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio 77.515 90.4292005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 77.515 90.429
2006 Tipo esercizio 87.753 102.310Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 87.753 102.310
2007 Tipo esercizio 82.576 97.150Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 205 526
Totale 82.781 97.676
DESIO - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio 1.504 4.0602005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 1.504 4.060
29
2006 Tipo esercizio 1.843 4.321Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 1.843 4.321
2007 Tipo esercizio 2.515 6.156Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 2.515 6.156
LISSONE - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio 46.373 32.2082005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 432 34.816
Totale 46.805 97.024
2006 Tipo esercizio 52.574 69.859Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 525 34.247
Totale 53.099 104.106
2007 Tipo esercizio 54.244 72.782Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 323 31.763
Totale 54.567 104.545
30
MONZA - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio 66.9172005 Esercizi alberghieri 120.282
Esercizi complementari 5.493 59.197
Totale 72.410 149.479
2006 Tipo esercizio 75.060 118.034Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 4.057 38.457
Totale 79.117 156.491
2007 Tipo esercizio 73.661 116.359Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 5.234 38.124
Totale 78.895 154.483
SEREGNO - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio 6.448 23.1792005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 6.448 23.179
2006 Tipo esercizio 7.280 25.326Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 7.280 25.326
31
2007 Tipo esercizio 7.088 27.393Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 7.088 27.393
VAREDO - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio 36.780 43.4092005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 36.780 43.409
2006 Tipo esercizio 34.806 42.586Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 34.806 42.586
2007 Tipo esercizio 34.909 41.876Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 34.909 41.876
VIMERCATE - (MI) Arrivi Presenze
Anno Tipo esercizio 23.452 79.5262005 Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 23.452 79.526
32
2006 Tipo esercizio 21.651 71.168Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 21.651 71.168
2007 Tipo esercizio 22.537 76.551Esercizi alberghieri
Esercizi complementari 0 0
Totale 22.537 76.551
I dati più significativi sono quelli che interessano i Comuni di Monza, Cesano
Maderno, Lissone, Varedo e Vimercate.
Per Monza e Lissone, per Cesano Maderno solo a partire dal 2007, si registrano
arrivi e presenze sia per le strutture ricettive alberghiere sia per quelle
complementari; mentre gli altri Comuni analizzati mostrano dati pari a 0 unità in
riferimento alle strutture extra-alberghiere.
Nella maggior parte dei Comuni gli arrivi (A) e le presenze (P) sono in continua
crescita dal 2005 al 2007.
Si deve però sottolineare che i dati di Monza e Cesano Maderno sono notevolmente
superiori rispetto a quelli degli altri Comuni. Le ragioni sono sicuramente da
ricercarsi nel valore culturale, storico, ambientale e commerciale che
contraddistingue le due città.
A Monza si registra una lieve flessione per l’anno 2007, in cui gli arrivi si assestano
a poco meno di 79.000 unità e le presenze intorno alle 154.000 notti.
Lo stesso trend si osserva per Cesano Maderno con una diminuzione dal 2006 al
2007 di 5.000 unità sia per gli arrivi, sia per le presenze.
Anche il Comune di Lissone presenta dei dati interessanti con un andamento
nettamente positivo nel corso del triennio, sia per gli arrivi, sia per le presenze.
I Comuni di Arcore e Vimercate, anche se con dati più contenuti, mostrano valori
significativi ed entrambi confermano l’elevata presenza media, così come già
segnalato nell’analisi per l’area est.
Per quanto riguarda l’area ovest i valori più importanti sono rappresentati da
Varedo, seguito con arrivi e presenze nettamente inferiori da Seregno e Desio.
I dati osservati mostrano quindi come, al di là del caso Monza e Cesano Maderno, in
cui si registrano dati significativi legati al ruolo culturale, degli eventi, oltre che
33
economico-commerciale, per gli altri Comuni, soprattutto per quanto riguarda
Lissone, Varedo e Vimercate, i flussi rilevati sono legati alle attività di tipo
economico-commerciale, per l’area ovest incentrate sul settore mobili e
complementi di arredo, per l’area est legate al mondo dell’Hi-Tech.
1.3.2. Flussi Turistici per tipologia di Struttura Ricettiva
Si osservano i dati, ricavati dall’ufficio di statistica della Provincia di Milano, inerenti
gli arrivi e le presenze - articolati per tipologia di struttura ricettiva - di turisti
italiani e stranieri, nei comuni della Brianza.
I dati considerati sono Arrivi, Presenze e Permanenza Media. Dal numero di arrivi e
di presenze è possibile calcolare l’indice di permanenza media (presenze/arrivi
ovvero durata media della permanenza turistica) importante perché soggiorni più o
meno lunghi hanno ricaduta diversa, sia in termini socioeconomici, sia in termini di
rapporto domanda/offerta sulle infrastrutture territoriali.
L’analisi statistica corrispondente alla componente turismo, è molto importante sia
dal punto di vista socio-economico sia per i suoi impatti sull’ambiente. L’aumento
del turismo e delle presenze, infatti induce degli effetti negativi sugli aspetti
ambientali se non sono previste delle politiche ambientali correlate. L’aumento della
pressione turistica può creare: inquinamento atmosferico in relazione al traffico
indotto dalle presenze turistiche e soprattutto dai picchi del turismo giornaliero;
aumento dei consumi idrici e degli sprechi nell’utilizzo quotidiano sia direttamente
da parte dei turisti, sia da parte delle strutture ricettive; disturbo nelle aree
naturali; aumento della domanda di urbanizzazione per lo sviluppo del territorio a
fini turistici e per l’incidenza delle seconde case; aumento della domanda energetico
e dei consumi; aumento della produzione dei rifiuti sia da parte del turista e sia da
parte delle strutture ricettive. Utile l’analisi statistica, proprio come primo livello di
osservazione per strutturare in modo sistemico e soprattutto sostenibile il piano di
interventi per lo sviluppo turistico dell’area.
Si analizzano ora i flussi relativi alla Provincia di Monza e Brianza, per gli anni 2005,
2006 e 2007, esclusa la Città di Monza:
34
FLUSSI TURISTI ITALIANI - ANNO 2005
2005 Num. esercizi
ITALIANI
CATEGORIA ARRIVI PRESENZE P.m.*
5* e 5* lusso 0 0 0 0,00
4* 8 94.258 127.345 1,35
3* 21 124.430 160.610 1,29
2 * 6 2.705 8.479 3,13
1* 6 2.416 8.884 3,68
Residence2 2 / / 79,37
Altre Strutture 2 / / 82,36
TOTALE 45 224.268 342.824 1,53
Arrivi Italiani
4*42,0%
3*55,5%
Altre Strutture0,2%
Residence0,0%2 *
1,2%
1*1,1%
4*3*2 *1*ResidenceAltre Struttur
2 I dati relativi ai Residence e alle Altre strutture per l’anno 2005 è stato accorpati alla cifra totale seconda quanto disposto dalla nuova legge sulla privacy
35
Presenze Italiani
3*46,8%
Altre Struttu8,6% 4*
37,1%
1*2,6%
2 *2,5%
Residenc2,3%
4*3*2 *1*ResidenceAltre Struttu
FLUSSI TURISTI STRANIERI - ANNO 2005
2005 Num. esercizi
STRANIERI
CATEGORIA ARRIVI PRESENZE P.m.
5* e 5* lusso 0 0 0 0,00
4* 8 43.691 108.851 2,49
3* 21 23.744 49.764 2,10
2 * 6 675 1.385 2,05
1* 6 374 1.803 4,82
Residence3 2 / / 41,30
Altre Strutture 2 / / 53,95
TOTALE 45 68.662 170.381 2,48
3 I dati relativi ai Residence e alle Altre strutture per l’anno 2005 è stato accorpati alla cifra totale seconda quanto disposto dalla nuova legge sulla privacy
36
I dati 2005 mostrano che, gli italiani soggiornano prevalentemente in strutture a 3
stelle seguite dai 4 stelle. La permanenza media più elevata, in modo significativo
(circa 2 punti percentuale), si registra soprattutto in strutture a 1 e 2 stelle.
Con gli stranieri la situazione è analoga, con un uso maggiore però dei 4 stelle
seguite da esercizi a 3 stelle. Per quanto riguarda il dato inerente la permanenza
media si nota un dato costante – 2% circa – per esercizi a 2, 3 e 4 stelle; mentre il
dato inerente agli alberghi a 1 stella è pari al 4% circa.
Alla luce dell’analisi sul numero di esercizi presente per Comune, si nota come, nel
2005 si contano un totale di 45 strutture, 43 strutture alberghiere e 2 extra-
alberghiere, delle quali 21 si concentrano in strutture a 3 stelle.
Presenze Stranieri
4*63,9%
3*29,2%
Residence2,0%1*
1,1%
2 *0,8%
Altre Strutture3,1%
4* 3* 2 *1* Residence Altre Strutt.
Arrivi Stranieri
3*34,6%
Altre Strutture0,1%
Residence 0,1%
1* 0,5%
2 * 1,0%
4*63,6%
4*3*2 *1*ResidenceAltre Strutture
37
FLUSSI TURISTI ITALIANI - ANNO 2006
2006 Num. esercizi
ITALIANI
CATEGORIA
ARRIVI PRESENZE P.m.*
5* e 5* lusso 0 0 0 0
4* 10 110.043 142.623 1.29
3* 21 127.081 164.837 1,29
2 * 7 3.270 8.242 2,52
1* 6 2.188 8.241 3,76
Residence 3 189 9.615 50,87
Altre Strutture 17 139 9.985 71,83
TOTALE 64 242.910 343.543 1,41
Arrivi Italiani 2006
2* 1%
3* 53%
4* 45%
Residence 0%
Altre strutture 0%1* 1%
4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
38
Presenze Italiani 2006
Altre Strutture
3%
2* 2%
1* 2%
Residence 3%
Altre strutture 3%
4* 42%
3* 48%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
FLUSSI TURISTI STRANIERI - ANNO 2006
2006 Num. esercizi
STRANIERI
CATEGORIA
ARRIVI PRESENZE P.m.
5* e 5* lusso 0 0 0 0
4* 10 47.815 113.517 2,37
3* 21 24.051 53.601 2,22
2 * 7 878 2.088 2,37
1* 6 387 2.330 6,02
Residence 3 96 2.331 24,28
Altre Strutture 17 49 1.795 36,63
TOTALE 64 73.276 175.662 2,39
39
Arrivi Stranieri 2006
4*65%
3*33%
2 *1%
1*1%
5* e 5* lusso0%
Residence0%
Altre Strutture
0%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
Presenze Stranieri 2006
4*65%
3*31%
5* e 5* lusso0%
1*1%
2 *1%
Residence1%
Altre Strutture
1%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
I dati relativi all’anno 2006 confermano la tendenza emersa rispetto al 2005: per
quanto riguarda i turisti italiani, si registra l’aumento di arrivi e presenze all’interno
delle strutture a 3 stelle, seguite da quelle di categoria superiore; mentre per
quanto riguarda gli stranieri si mantiene intorno al 65% la percentuale di arrivi e
presenze nelle strutture a 4 stelle.
Si può inoltre notare una lieve flessione dei giorni di permanenza media dei turisti
italiani negli hotel a 2 stelle e una sostanziale conferma per quanto riguarda il dato
nelle altre strutture.
Alla fine del 2006, si contano quindi 64 strutture sul territorio, gli hotel più
rappresentati restano quelli di categoria 3 stelle, che contano 21 esercizi, mentre si
registra un notevole aumento delle strutture extra-alberghiere, dovuto
prevalentemente alla nascita di nuovi Bed&Breakfast.
40
FLUSSI TURISTI ITALIANI - ANNO 2007
2007 Num. esercizi
ITALIANI
CATEGORIA
ARRIVI PRESENZE P.m.*
5* e 5* lusso 0 0 0 0
4* 10 108.266 157.196 1.45
3* 21 129.476 166.166 1,28
2 * 7 3.791 11.181 2,94
1* 6 2.319 7.104 3,06
Residence 4 113 9.776 86,51
Altre Strutture 18 213 498 2,33
TOTALE 66 244.178 351.921 1,44
Arrivi Italiani 2007
4* 44%
3* 53%
1* 1%
5* e 5* lusso 0%
2 * 2%
Residence 0,05%
Altre Strutture 0,09%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
41
Presenze Italiani 2007
4*45%
3*47%
1*2%
5* e 5* lusso0%
Residence3%
Altre Strutture
0,1%2 *3%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
FLUSSI TURISTI STRANIERI - ANNO 2007
2007 Num. esercizi
STRANIERI
CATEGORIA
ARRIVI PRESENZE P.m.
5* e 5* lusso 0 0 0 0
4* 10 49.755 106.978 2,15
3* 21 26.081 53.439 2,05
2 * 7 1.057 2.461 2,33
1* 6 431 1.609 3,73
Residence 4 75 3.318 44,24
Altre Strutture 18 31 96 3,1
TOTALE 66 77.430 167.901 2,17
42
Arrivi Stranieri 2007
4*64%
3*34%
1*1%
2 *1%
5* e 5* lusso0%
Residence0,1%
Altre Strutture0,04%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
Presenze Stranieri 2007
4*64%
3*32%
5* e 5* lusso0%
1*1%
2 *1%
Residence2%
Altre Strutture0,06%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
Anche per l’anno 2007 è confermato il trend seguito dagli arrivi e dalle presenze
negli anni precedenti: una lieve propensione dei turisti italiani a scegliere strutture
a 3 stelle, affiancata invece da una sostanziale preferenza per i turisti stranieri degli
hotel a 4 stelle. Per quanto riguarda la permanenza media si evidenzia per i turisti
italiani un lieve aumento del dato per gli hotel a 4 e a 2 stelle, e una diminuzione
per quelli a 1 stella; mentre per i turisti stranieri si registra una leggera
diminuzione dei giorni in tutte le strutture alberghiere prese in considerazione. Per
quanto riguarda le strutture si registra la nascita di un nuovo residence, e di un
Bed&Breakfast mentre per le altre categorie la situazione resta invariata.
In generale, si può notare come nel corso degli anni si sia stabilito un andamento
tendenzialmente positivo per il numero delle strutture ricettive sul territorio della
43
Provincia di Monza e Brianza, con una netta prevalenza degli hotel a 3 stelle e la
totale assenza di alberghi di categoria extra lusso. Per quanto riguarda il trend
generale degli arrivi e delle presenze nel corso del triennio, si osserva che i dati
registrati per i turisti italiani sono nettamente superiori a quelli relativi ai turisti
stranieri. Tuttavia è dimostrato anche che la permanenza media dei turisti stranieri
è più prolungata rispetto a quella dei turisti italiani, aggirandosi intorno ai 2 giorni,
contro il giorno e mezzo del dato nazionale.
1.3.3. Flussi Turistici a Monza
Si procederà ora per quanto riguarda la sola città di Monza, all’analisi dei flussi
turistici suddivisi tra italiani e stranieri e per gli anni 2005-2006-2007. Sempre per
la nuova legge sulla privacy non si possono analizzare nel dettaglio gli arrivi e le
presenze suddivise per categoria di struttura ricettiva, in quanto in alcuni casi non
si hanno le quote minime di 3 esercizi.
2005 ARRIVI PRESENZE p.m.
ITALIANI 50.591 119.660 2.36
STRANIERI 21.819 59.819 2.74
ARRIVI
ITALIANI70%
STRANIERI30%
ITALIANISTRANIER
44
PRESENZ
ITALIA67%
STRANI33%
ITALIANSTRANIE
Nel 2005 a Monza gli arrivi e le presenze di italiani sono pari al doppio di quelle di
stranieri.
I totali si riferiscono ad alberghi a 4 stelle, 3 stelle 2 stelle, 1 stella e altre strutture
ricettive presenti nel comune di Monza, per un totale di 12 esercizi.
2006 ARRIVI PRESENZE p.m.
ITALIANI 55.431 99.651 1.79
STRANIERI 23.686 56.840 2.4
ARRIVI
70%
30%
ITALIANI
STRANIERI
45
PRESENZE
64%
36%
ITALIANI
STRANIERI
Mentre dai grafici si nota come, anche per l’anno 2006, la percentuale di arrivi e
presenze tra italiani e stranieri risulta invariata, dalla tabella si riscontra un aumento
abbastanza significativo degli arrivi, accompagnato da una sostanziale diminuzione
del valore della presenza. Ciò significa che la permanenza media del turista nella città
si è abbassata.
2007 ARRIVI PRESENZE p.m.
ITALIANI 52.268 96.774 1.85
STRANIERI 26.627 57.709 2.17
ARRIVI
66%
34%
ITALIANISTRANIERI
46
PRESENZE
63%
37%
ITALIANISTRANIERI
Il 2007 conferma il trend tendenzialmente positivo degli arrivi stranieri sulla città di
Monza, con una lieve flessione del dato registrato per gli italiani. Per quanto
riguarda il valore delle presenze si nota che, nonostante la lieve modifica del dato,
non si assiste a una sostanziale modifica della permanenza media nella città che
resta – anche se lievemente maggiore per gli stranieri - intorno ai due giorni per
entrambe le categorie di turisti.
Per quanto riguarda gli arrivi italiani e stranieri suddivisi nelle diverse categorie
alberghiere, si può procedere ora ai dati percentuali rilevati per l’anno 2007.
MONZA - Arrivi Italiani 2007
4*84%
1*2%
5* e 5* lusso0%
Residence0,1%
2 *2%
Altre Strutture
0%
3*12%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
47
MONZA - Arrivi Stranieri 2007
4*79%
1*1%
3*19%
2 *1%
5* e 5* lusso0%
Residence0,1% Altre
Strutture0%
5* e 5* lusso 4* 3* 2 * 1* Residence Altre Strutture
Dai grafici si nota come, sia per gli italiani, sia per gli stranieri, si assiste a una
netta preferenza delle strutture a 4 stelle. Ciò è in controtendenza rispetto ai dati
relativi ai turisti italiani analizzati per il territorio provinciale, dove si nota che le
strutture ricettive privilegiate sono gli hotel a 3 stelle.
Legenda
Arrivi: numero dei clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi nel
periodo considerato
Presenze: numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi nel periodo
considerato
* p. m.: permanenza media (espressa in giorni) ottenuta dal rapporto tra totale
presenze e totale arrivi
Fonti:
I.A.T Statistica Provincia di Milano
Ufficio Statistica
D.ssa Laura E. Cucchetti
Rilevazioni ISTAT
48
1.3.4. Una fotografia del settore turistico locale: Analisi della
domanda
Attraverso indagini sul campo e la documentazione inerente si cerca di dare un
quadro della domanda, dei flussi e della contestualizzazione del territorio di Monza
e Brianza; necessaria premessa per l’elaborazione di un’efficace politica
programmatica, integrata, sostenibile.
I livelli di osservazione vertono sulla natura dei principali attrattori: economici,
culturali, ambientali, sportivi.
Le principali conclusioni e ipotesi emerse possono essere così sintetizzate:
• La domanda business generata dalle imprese assume dimensioni molto più
vaste dei flussi poi mantenuti sul territorio provinciale.
• La provincia di Monza e Brianza esporta consistenti flussi di turismo
business, principalmente verso la provincia di Milano.
• Il prodotto offerto al segmento business tende a ridursi al mero posto
ricettivo.
• L’attrattività di Monza e Brianza è piuttosto modesta, sia per i clienti
internazionali, sia per quelli nazionali e si gioca soprattutto su un vantaggio
di ubicazione e di prezzo rispetto ai clienti fidelizzati e/o che tornano spesso.
• Con riferimento alla clientela nazionale, si rileva un’incidenza molto elevata
dei turisti Lombardi, che contrasta con i valori più modesti della città di
Milano. Questo dato sembra nascondere la preferenza degli uomini d’affari
non lombardi a soggiornare nel capoluogo regionale.
• Con riferimento alla clientela internazionale, si rileva una ridotta apertura
internazionale del comparto ricettivo, che contrasta con le elevate
percentuale di export delle imprese briantee. Anche in questo caso si rileva
una preferenza dell’uomo d’affari internazionale a soggiornare a Milano o in
altre destinazioni.
• La permanenza media è molto contenuta e mostra gli effetti di un mix
fortemente incentrato verso il segmento business, che si riflette anche in
una localizzazione delle strutture in prevalenza lungo le principali arterie
stradali (Valassina, Milano-Meda).
• la domanda leisure è pressoché inesistente, se si esclude il periodo del GP di
F1. Questo documenta che gli attrattori storico-culturali e naturali ad oggi
richiamano un target quasi esclusivamente escursionista.
• la stagionalità mensile mostra una distribuzione piuttosto regolare nel corso
dell’anno e rivela la regolarità del turismo business.
49
Le indagini disponibili mostrano che il mix ricettivo alberghiero serve quasi
esclusivamente un segmento business e fieristico, a fronte di un’incidenza molto
modesta delle componenti leisure e congressuali.
In una recente analisi del mix commerciale del comparto alberghiero di Milano
(Osservatorio IULM, 2007) è emerso che il 72% delle camere vendute sia
indirizzato a componenti business (45%) e fieristiche (27%). Le componenti leisure
rappresentano il 20% delle camere, mentre il segmento congressuale è
sostanzialmente marginale (4%), così come “gli altri segmenti”.
% di camere
per
segmento di
clientela -
campione
questionario
business fieristico
leisure
individuale
leisure
gruppi
altri
segmenti congressuale
45% 27% 15% 5% 4% 4%
Nella ricerca citata, è stato sottoposto un questionario a 109 strutture,
rappresentative per stelle, zone, dimensione e proprietà e gestione.
Anche altre ricerche dell’Unione Commercianti di Monza mostrano come i flussi
alberghieri briantei sono riconducibili quasi esclusivamente al binomio business e
fieristico. I flussi alberghieri sono pertanto proxy del turismo business e fieristico,
due segmenti strettamente legati all’attrattore imprese.
Gli attuali flussi sono fortemente legati al mercato nazionale (67%), per quanto si
rileva una progressiva crescita dei turisti internazionali, il cui peso passa dal 27%
nel’01 al 33% nel’05.
Anni2001 193.639 100 367.860 100 1,9 100 2002 223.596 115 408.332 111 1,8 96 2003 238.342 123 420.149 114 1,8 93 2004 247.859 128 437.201 119 1,8 93 2005 274.859 142 462.484 126 1,7 89
Arrivi Presenze Perm. media
Italiani
50
La clientela straniera mostra un trend di crescita degli arrivi (+50%) e delle
presenze (+68%) decisamente superiore al mercato nazionale – rispettivamente,
+42% e +26%.
La principale differenza è da cercarsi soprattutto nella permanenza media: il
soggiorno medio di uno straniero è pari a 2,5 giorni, mentre quello di un italiano a
1,7 giorni. Rapportando i due valori si ottiene un rapporto di 1,51. Questo indice
dice che servono 1,51 arrivi nazionali per ottenere lo stesso numero di presenze
originate da uno straniero.
Il grado di apertura della provincia di Monza e Brianza appare molto contenuto
estendendo il confronto con Milano, Brescia e Como. In tutte le province, ad
eccezione di Milano, la clientela straniera presenta un soggiorno medio più elevato
della clientela nazionale.
Anni2001 60.519 100 136.856 100 2,3 100 2002 74.274 123 168.447 123 2,3 100 2003 81.306 134 189.071 138 2,3 103 2004 85.396 141 218.529 160 2,6 113 2005 90.481 150 230.200 168 2,5 113
Arrivi Presenze Perm. media
Stranieri
Presenze % Italiani e Stranieri
73% 71% 69% 67% 67%
27% 29% 31% 33% 33%
0%
20%
40%
60%
80%
2001 2002 2003 2004 2005
Monza e Brianza
Italiani Stranieri
Presenze % Italiani e Stranieri
0%
20%
40%
60%
80%
100%
01 02 03 04 05 01 02 03 04 05 01 02 03 04 05 01 02 03 04 05
MB MILANO BRESCIA COMO
Italiani Stranieri
51
Focalizzando il confronto con la provincia di Milano, si rileva un grado di apertura
molto elevato del capoluogo lombardo (55%), che si riduce al 28% nel resto della
provincia milanese, in linea con il valore brianteo (31%).
Il dettaglio dei flussi italiani articolati per regione di provenienza mostra il forte
legame delle presenze briantee con la Lombardia, che origina nel ’05 il 47% dei
pernottamenti nazionali.
Quindi, non solo il territorio fatica ad attrarre gli stranieri (33%), ma gran parte dei
flussi nazionali sono Lombardi.
Perm. Media Italiani e Stranieri
-1234567
01 02 03 04 05 01 02 03 04 05 01 02 03 04 05 01 02 03 04 05
MB MILANO BRESCIA COMO
Italiani Stranieri
Presenze % (media '01-'05)
69% 72%45%
31% 28%55%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
MB Provincia Mi senza MI Città di Milano
Italiani Stranieri
Dettaglio Italiani per regioni
29.55
3
26.35
6
26.06
6
21.51
0
21.35
9
20.37
9
18.79
0
215.897
82.57
4
-50.000
100.000150.000200.000250.000
Lom
bard
ia
Sic
ilia
Lazi
o
Cam
pani
a
Pugl
ia
Vene
to
Emilia
-R
omag
na
Pie
mon
te
Altr
ere
gion
i
Monza e Brianza
Media '01-'05 05
52
Focalizzando il confronto con la provincia di Milano, emerge come le strutture
ricettive periferiche (Monza e Brianza, provincia di Milano senza Milano) siano
prevalentemente specializzate a servire un target di Lombardi, il cui peso è pari
rispettivamente al 47% e al 54% dei flussi nazionali. Il dato potrebbe suggerire, in
positivo, la maggiore appetibilità delle strutture periferiche per la clientela
fidelizzata o che ritorna spesso ed è quindi sensibile all’ubicazione e al prezzo, in
negativo, la scarsa appetibilità per gli altri mercati.
Dettaglio % Italiani per regioni47%
6% 6% 6% 5% 5% 4% 4%
18%
0%10%20%30%40%50%
Lom
bard
ia
Sici
lia
Lazi
o
Cam
pani
a
Pugl
ia
Vene
to
Emili
a-R
omag
na
Piem
onte
Altre
regi
oni
Monza e Brianza
Media '01-'05 05
Dettaglio % Italiani per regioni47%
6% 6% 6% 5% 5% 4% 4%
18%
0%10%20%30%40%50%
Lom
bard
ia
Sici
lia
Lazi
o
Cam
pani
a
Pugl
ia
Vene
to
Emili
a-R
omag
na
Piem
onte
Altre
regi
oni
Monza e Brianza
Media '01-'05 05
Dettaglio % Italiani per regioni
32%
11%6% 7% 6% 6% 5% 5%
21%
0%5%
10%15%20%25%30%35%
Lom
bard
ia
Lazi
o
Sici
lia
Pugl
ia
Cam
pani
a
Vene
to
Piem
onte
Tosc
ana
Altre
regi
oni
Milano
Media '01-'05 '05
53
Il dettaglio dei flussi stranieri articolati per nazionalità mostra il prevalente legame
con i paesi europei: nelle prime 8 posizioni ci sono cinque i paesi del
vecchio continente. Tra le altre nazioni si sottolinea l’importanza degli Stati Uniti e
soprattutto della zona asiatica (4° e 7° posto).
Dettaglio % Italiani per regioni
54%
6% 5% 5% 4% 4% 4% 3%15%
0%10%20%30%40%50%60%
Lom
bard
ia
Lazi
o
Vene
to
Piem
onte
Emili
a-R
omag
na
Cam
pani
a
Pugl
ia
Sici
lia
Altre
regi
oni
Provincia di Mi senza MI
Media '01-'05 '05
Dettaglio Stranieri per nazionalità
24.91
9
22.66
8
18.97
6
16.04
4
11.28
8
9.68
4
8.08
1 90
.919
27.62
1
-20.00040.00060.00080.000
100.000
Ger
man
ia
Fran
cia
Reg
noU
nito
Altri
Asi
a
USA
Altri
Euro
pa
Cin
a
Spag
na
Altre
nazi
oni
Monza e Brianza
Media '01-'03 '05
Dettaglio Stranieri per nazionalità %
12% 11% 10% 8% 7% 5% 4% 4%
39%
0%10%20%30%40%50%
Ger
man
ia
Fran
cia
Reg
noU
nito
Altri
Asi
a
USA
Altri
Euro
pa
Cin
a
Spag
na
Altre
nazi
oni
Monza e Brianza
Media '01-'03 '05
54
Il confronto con la città di Milano mostra un posizionamento della Brianza
maggiormente sbilanciato verso i mercati europei e asiatici e un minore peso dei
clienti giapponesi (3% contro 12% di Milano) e degli USA (7% contro 10%)
Importante considerare anche i due Atenei milanesi che hanno sedi distaccate sul
territorio brianzolo: l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con la Facoltà di
Medicina e Chirurgia e il Corso di laurea in Scienze dell’Organizzazione a Monza e
l’Università Vita-Salute San Raffaele con la Facoltà di Filosofia presso Palazzo Arese
Borromeo a Cesano Maderno
Attualmente, i tre poli universitari ospitano un totale di circa 3.000 studenti
all’anno, provenienti per la quasi totalità dal territorio lombardo. Le ricadute sul
territorio sono principalmente rappresentate da uno sviluppo nei servizi ristorativi e
di entertainment e, in minor misura, nel mercato degli affitti. Infatti, ad oggi, sono
marginali gli studenti che soggiornano nel territorio brianteo, mentre è prevalente
un pendolarismo che ha il suo baricentro a Milano.
Nazioni Presenze %Germania 12%Francia 12%Regno Unito 11%USA 7%Altri Europa 6%Altri Asia 5%Spagna 4%Altri paesi 44%
Monza e BrianzaMedia 2003-2005
Anni PresenzeRegno Unito 9%Germania 8%Giappone 8%Altri Europa 8%USA 7%Spagna 7%Francia 7%Altri paesi 48%
Media 2003-2005
Prov. di Milano senza Milano
Anni PresenzeGiappone 12%Regno Unito 10%USA 10%Germania 7%Spagna 6%Francia 5%Altri Europa 4%Altri Paesi 46%
Media 2003-2005
Città di Milano
Ateneo Facoltà -Corso di Laurea Sede Iscritti totaliBicocca Scienze dell'Organizzazione Monza 140Bicocca Medicina e Chirurgia Monza 2.550Vita e Salute - San Raffaele Filosofia Cesano M.no 250
Totale 2.940
55
1.3.5. Analisi dei flussi sull’intera area Monza e Brianza
I dati del ricettivo alberghiero documentano una crescita consistente degli arrivi
+44% e delle preseze alberghiere +37%, a fronte di un leggero calo della
permanenza media -5%, pari a 1,9 giorni.
Evoluzione degli arrivi alberghieri
254.158297.870 319.648 333.255
365.340
0
100.000
200.000
300.000
400.000
2001 2002 2003 2004 2005
MB
+44%
Evoluzione delle presenze alberghiere
504.716576.779 609.220 655.730 692.684
0
200.000
400.000
600.000
800.000
2001 2002 2003 2004 2005
MB
+37%
Evoluzione della permanenza media alberghiera
2,0 1,9 1,9 2,0 1,9
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
2001 2002 2003 2004 2005
MB
-5%
56
I flussi alberghieri della provincia di Monza e Brianza rappresentano una quota
piuttosto marginale, seppure in crescita, del turismo lombardo. In termini di arrivi,
il peso passa dal 3,3% nel’01 al 3,7% nel’05; in presenze, la quota passa dal 2,1%
nel’01 al 2,6% nel’05.
La stagionalità dei flussi si presenta piuttosto regolare, soprattutto se letta in
termini di arrivi, con l’eccezione del calo di agosto.
Arrivi - quota di mercato lombarda
3,3%
3,5%3,6%
3,5%
3,7%
3,0%3,1%3,2%3,3%3,4%3,5%3,6%3,7%3,8%
2001 2002 2003 2004 2005
Monza e BrianzaPresenze - quota di mercato lombarda
2,1% 2,3% 2,3% 2,5% 2,6%
0,0%0,5%1,0%1,5%2,0%2,5%3,0%
2001 2002 2003 2004 2005
Monza e Brianza
Presenze % mensili
0%2%4%6%8%
10%12%
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Monza e Brianza
Pres. '01-05 Pres. '05
57
L’attuale permanenza media della provincia di Monza e Brianza è decisamente
inferiore rispetto a Milano e alle principali province limitrofe.
Il confronto con alcune province mostra chiaramente la ridotta permanenza media
della provincia di Monza e Brianza. La distanza si acuisce quanto più l’incidenza di
componenti leisure aumenta, come nel caso di Como, Lecco e Brescia, mentre si
riduce all’aumentare delle componenti business, come per la provincia di Milano.
Arrivi % mensili
0%2%4%6%8%
10%12%
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Monza e Brianza
Arr. '01-05 Arr. '05
Permanenza media - 2005
1,92,2 2,4 2,6
3,2
4,6
-0,51,01,52,02,53,03,54,04,55,0
MB MILANO BERGAMO COMO LECCO BRESCIA
Perm. media - 2005 (MB = 100)
100 115 126 136168
242
-
50
100
150
200
250
300
MB MILANO BERGAMO COMO LECCO BRESCIA
58
Anche focalizzando il confronto con la provincia di Milano, si rileva un gap pari al
15% a vantaggio del capoluogo lombardo. È importante percepire l’elevato numero
di presenze che una variazione della permanenza media è in grado di operare.
Nel 2005 la provincia di Milano presenta una permanenza superiore a quella
briantea del 15%, cioè di 0,29 giorni. Moltiplicando tale dato per gli arrivi di Monza
e Brianza (365 mila) si ottengono 104 mila presenze.
Il grafico mostra la minore permanenza media delle strutture periferiche (Monza e
Brianza, Provincia di Milano senza Milano) rispetto al capoluogo lombardo. Il trend è
negativo in tutti e tre i casi e nel ’05 si completa il livellamento verso il basso dei
valori briantei (1,9 giorni) e di quelli della provincia di Milano senza Milano (1,9
giorni).
Permanenza media
2,0
2,5 2,6
1,92,2
2,41,92,1
2,4
2,0 2,02,31,9 1,9
2,3
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
Monza e Brianza Provincia di Milanosenza MI
Città di Milano
01 02 03 04 05
Perman. media ('01 = 100)
100 100 100
9888 94
9686
9399
7990
9578
89
0
20
40
60
80
100
120
Monza e Brianza Provincia di Milanosenza MI
Città di Milano
01 02 03 04 05
59
1.3.6. Analisi dell’offerta
L’evoluzione dell’offerta documenta una ridotta ricettività, che conta, nel 2005, 52
strutture alberghiere. La dimensione media è costante e piuttosto modesta, pari a
78 letti. Rileggendo i dati per classi dimensionali si rileva la marginalità delle
strutture di medio-grandidimensioni.
I posti letto alberghieri hanno segnato una crescita del 20% e contano poco più di
4.000 unità.
In termini di mix, si rileva una buona incidenza delle strutture 4 stelle (41%) e 3
stelle (39%).
La crescita è stata principalmente trainata dalle RTA, il cui peso passa dal 4%
all’11%.
Evoluzione del numero di alberghi
44
52
38
42
46
50
54
2001 2005
Evoluzione del numero medio di letti per albergo
77 78
-
20
40
60
80
2001 2005
Alberghi per classe dimensionale
31
9
4
32
15
5
0
5
10
15
20
25
30
35
0-75 letti 76-150 letti >150 letti
2001 2005 Letti alberghieri per classe dimensionale
54
96
209
5488
198
-
50
100
150
200
250
0-75 letti 76-150 letti >150 letti
2001 2005
Evoluzione dei posti letto alberghieri
3.384
3.646 3.679
4.036 4.036
3.000
3.200
3.400
3.600
3.800
4.000
4.200
2001 2002 2003 2004 2005
+19%
60
L’occupazione mostra una progressiva crescita. La misura in letti appare poco
efficace, trattandosi in prevalenza di componenti business, caratterizzate da una
ridotta densità.
In ogni caso, il grado di utilizzo passa dal 41% (’01) al 47% (’07), segnando un
aumento del 15,1%.
Il grafico di destra stima l’occupazione in camere, considerando che i letti medi per
camera siano 1,8 e che le persone per camera siano 1,2. Il valore dell’occupazione
è elevato, anche se confrontato con i valori degli alberghi di Milano (fonte
Osservatorio IULM).
Posti letto per categoria
9% 10% 9% 9%
43% 45% 45% 39% 39%
42% 42% 41%41% 41%
4% 4% 4% 11% 11%
12%0%
20%
40%
60%
80%
100%
2001 2002 2003 2004 2005
1-2 stelle 3 4 RTA
Occupazione in letti (365 giorni)
41%
43%
45%45%
47%
36%
38%
40%
42%
44%
46%
48%
2001 2002 2003 2004 2005
Stima occupazione camere (365 giorni)
61%
65%
68%67%
71%
56%
60%
64%
68%
72%
2001 2002 2003 2004 2005
61
Gli albergatori intervistati indicano un tasso di occupazione medio annuo in letti del
49%, che scende durante i fine settimana al 10%-15%, ad eccezione del weekend
in cui si svolge la gara del Gran Premio di Formula 1 o in corrispondenza di poche
altre gare importanti a calendario nella programmazione dell’Autodromo.
La clientela degli alberghi è quasi esclusivamente composta da clienti business e
questo spiegherebbe la diminuzione drastica del tasso di occupazione durante il fine
settimana.
1.4. Dati e Cartografia
Seguono i dati inerenti i Comuni del Sistema Turistico di Monza e Brianza, come da
fonte www.sisel.regione.lombardia.it.
Tratti i seguenti dati: dati identificativi del comune; dati riassuntivi dell’area –
popolazione, territorio, struttura produttiva, livello e qualità della vita.
COMUNE DI AGRATE BRIANZA
Dati Identificativi
Comune di: AGRATE BRIANZA
Indirizzo: Via San Paolo, 24
Cap: 20041
Provincia: MB
Telefono: 03960511
Fax: 0396051254
E-mail: sindaco@comune.agratebrianza.mi.it,segreteria@comune.agratebrianza.mi.it
Sito web: http://www.comune.agratebrianza.mi.it
Occupazione Milano - 107 alberghi
62,8%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
2005
62
Dati Riassuntivi Popolazione e Territorio Comune Provincia Regione Anno rilev. Fonte Un.di misura
Residenti 14.270 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 599 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita' popolazione 1.264 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 5.696 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale (al Censimento)
12.708 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 162 161 280 2003 Uncem metri
Superficie territoriale 11,29 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km quadrati
Struttura
Produttiva Comune Provincia Regione
Anno
rilev. Fonte
Un.di
misura
Numero di
aziende agricole 50 4.679 74.501 2000
Statistica
– RL Numero
Superficie
agricola
utilizzata
373 81.392 1.035.792 2000 Statistica
– RL Ettari
N. Unità Locali
Industria 1.431 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria 16.967 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti
comunali 88 33.986 67.074 2002
Ministero
del Tesoro Numero
Commercio
organizzato
(grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi
alberghieri 1 642 2.898 2005
Statistica
– RL Numero
Livello e
Qualità della
vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev. Fonte
Un.di
misura
Totale
contribuenti 9.397 2.756.946 6.563.061 2002
Min.
finanze Numero
Imponibile 18.785 20.518 18.240 2002 Min. Euro
63
medio finanze
ICI su abitanti 358 235 197 2003 Min.
Interno Euro
Ricchezza
immobiliare
privata su
abitanti
49.754 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST Euro
Trasferimenti
erariali per
abitante
104 222 199 2004 Min.
Interno Euro
Sportelli bancari 13 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST Numero
Depositi bancari 251.676 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia di
Euro
Auto circolanti 8.305 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media
autovetture su
abitanti
60,3 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti
RAI su famiglie 84,1 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di
energia elettrica 12.276 4.350.682 9.952.774 1999
SIST-
Enel-Az.
Municip.
KW/h
COMUNE DI AICURZIO
Dati identificativi
Comune di: AICURZIO
Indirizzo: Via della Croce, 1
Cap: 20040
Provincia: MB
Telefono: 0396900067
Fax: 0396093045
E-mail: comuneaicurzio@brianzaest.it,comuneaicurzio@tin.it
Sito web: http://www.comune.aicurzio.mi.it
64
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Residenti 2.043 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 80 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita' popolazione 804 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 851 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
1.980 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 230 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
2,54 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Numero di aziende
agricole
13 4.679 74.501 2000 Statistica -
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
264 81.392 1.035.792 2000 Statistica -
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
143 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
580 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 9 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica -
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Totale contribuenti 1.412 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 25.445 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 253 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
29.276 43.868 36.139 1999 Ancitel -
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
206 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 1 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 11.824 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia di Euro
Auto circolanti 1.094 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
65
Media autovetture
su abitanti
54,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,6 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
1.904 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI ALBIATE
Dati identificativi
Comune di: ALBIATE
Indirizzo: Via Salvadori, 1
Cap: 20042
Provincia: MB
Telefono: 0362932441
Fax: 0362932306
E-mail: protocollo@comune.albiate.mi.it,comune@comune.albiate.mi.it
Sito web: http://www.comune.albiate.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Residenti 5.877 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 310 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita' popolazione 2.027 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.352 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
5.216 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 233 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
2,9 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Numero di aziende
agricole
8 4.679 74.501 2000 Statistica -
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
236 81.392 1.035.792 2000 Statistica -
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
457 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.862 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 29 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
66
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica -
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Totale contribuenti 3.791 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 18.336 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 159 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
30.395 43.868 36.139 1999 Ancitel -
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
137 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 3 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 66.392 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia di Euro
Auto circolanti 3.141 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
55 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
77,1 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
4.365 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI ARCORE
Dati identificativi
Comune di: ARCORE
Indirizzo: L.go V. Vela , 1
Cap: 20043
Provincia: MB
Telefono: 03960171
Fax: 0396017346
E-mail:
sindaco@comune.arcore.mi.it,segreteriasindaco@comune.arcore.mi.it,urp@comune
.arcore.mi.it
Sito web: http://www.comune.arcore.mi.it/
67
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Residenti 16.984 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 719 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita' popolazione 1.820 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 6.975 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
16.663 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 193 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
9,33 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
Numero di aziende
agricole
14 4.679 74.501 2000 Statistica -
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
206 81.392 1.035.792 2000 Statistica -
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.447 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
6.685 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 90 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
3 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 5 642 2.898 2005 Statistica -
RL
Numero
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di misura
11.818 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
20.034 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
264 235 197 2003 Min. Interno Euro
42.680 43.868 36.139 1999 Ancitel -
SIST
Euro
134 222 199 2004 Min. Interno Euro
5 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
188.203 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia di Euro
9.694 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
57,4 58,3 58,3 2004 ACI %
68
79,7 78,4 78,1 2002 RAI %
16.479 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BELLUSCO
Dati identificativi
Comune di: BELLUSCO
Indirizzo: P.zza Fratelli Kennedy , 1
Cap: 20040
Provincia: MB
Telefono: 039620831
Fax: 0396020148
E-mail: comune.bellusco@brianzaest.it,
Sito web: http://www.comune.bellusco.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione
e Territorio
Comune Provincia Regione Anno rilev. Fonte Un.di
misura
Residenti 6.777 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri
residenti
271 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.046 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di
famiglie
2.775 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione
legale (al
Censimento)
6.162 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine
media
214 161 280 2003 Uncem Metri
Superficie
territoriale
6,48 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
68 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
236 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
557 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.523 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 40 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
69
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 4.638 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 18.041 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 149 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
25.346 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
179 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 3 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 50.101 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 3.925 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
58,2 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI
su famiglie
81,3 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
5.634 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BERNAREGGIO
Dati identificativi
Comune di: BERNAREGGIO
Indirizzo: Via Prinetti, 29
Cap: 20044
Provincia: MB
Telefono: 039627621,03962762200
Fax: 03962762311
E-mail: rag.bernareggio@tiscalinet.it,idabesana@tiscalinet.it
Sito web: http://www.comune.bernareggio.mi.it/
70
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 9.217 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 409 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.570 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 3.774 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
8.298 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 234 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,87 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
33 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
197 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
636 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.234 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 39 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 5.865 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 19.822 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 185 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
26.816 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
137 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 4 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 78.757 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
71
Auto circolanti 5.075 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
56,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
77,3 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
7.484 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BESANA IN BRIANZA
Dati identificativi
Comune di: BESANA IN BRIANZA
Indirizzo: Via Roma, 1
Cap: 20045
Provincia: MB
Telefono: 0362922011,0362995920
Fax: 0362996658
E-mail:
segreteria@comune.besanainbrianza.mi.it,urp@comune.besanainbrianza.mi.it
Sito web: http://www.comune.besanainbrianza.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 14.714 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 500 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
934 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 5.670 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
14.177 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 335 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
15,76 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
95 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
573 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.102 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
5.001 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
72
Dipendenti comunali 67 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
2 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 9.941 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 19.283 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 198 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
33.844 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
120 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 8 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 172.646 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 8.224 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
56,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,1 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
12.499 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BIASSONO
Dati identificativi
Comune di: BIASSONO
Indirizzo: Via San Martino, 9
Cap: 20046
Provincia: MB
Telefono: 0392201031
Fax: 0392201076
E-mail: segreteria@biassono.org,anagrafe@biassono.org
Sito web: http://www.biassono.org/
73
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 11.324 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 306 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.335 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 4.537 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
11.088 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 202 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
4,85 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
16 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
94 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
975 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
4.644 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 58 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
3 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 7.791 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 20.130 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 233 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
40.430 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
108 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 5 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 120.620 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
74
Auto circolanti 6.445 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,2 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
76,7 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
10.494 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BOVISIO MASCIAGO
Dati identificativi
Comune di: BIASSONO
Indirizzo: Via San Martino, 9
Cap: 20046
Provincia: MB
Telefono: 0392201031
Fax: 0392201076
E-mail: segreteria@biassono.org,anagrafe@biassono.org
Sito web: http://www.biassono.org/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 15.334 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 490 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
3.117 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 6.208 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
13.367 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 188 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
4,92 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
4 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
31 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.303 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
4.257 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 62 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
75
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
4 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 9.268 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.678 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 170 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
28.142 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
144 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 5 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 125.256 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 8.347 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
56,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,6 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
12.141 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BRIOSCO
Dati identificativi
Comune di BOVISIO MASCIAGO
Dati identificativi
Indirizzo: P.zza Biraghi, 3
Cap: 20030
Provincia: MB
Telefono: 03625111
Fax: 0362558720
E-mail:
sindaco@comune.bovisiomasciago.mi.it,segreteriasindaco@comune.bovisiomasciag
o.mi.it
Sito web: http://www.comune.bovisiomasciago.mi.it
76
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 5.722 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 125 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
866 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.192 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
5.615 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 271 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
6,61 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
32 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
146 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
431 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.515 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 20 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 4.035 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.684 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 157 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
26.832 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
139 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 36.552 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
77
Auto circolanti 3.281 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,8 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,9 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
5.299 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BRUGHERIO
Dati identificativi
Comune di: BRUGHERIO
Indirizzo: P.zza C. Battisti, 1
Cap: 20047
Provincia: MB
Telefono: 03928931
Fax: 0392871989
E-mail: urp@comune.brugherio.mi.it,segreteria@comune.brugherio.mi.it
Sito web: http://www.comune.brugherio.mi.it
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 32.839 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 1.181 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
3.176 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 13.101 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
31.470 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 145 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
10,34 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
19 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
312 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
2.309 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
9.481 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 207 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
78
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
6 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 22.380 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 19.130 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 177 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
32.388 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
150 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 13 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 292.259 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 18.671 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,1 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,2 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
26.521 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI BURAGO DI MOLGORA
Dati identificativi
Comune di: BURAGO DI MOLGORA
Indirizzo: P.zza Matteotti, 12
Cap: 20040
Provincia: MB
Telefono: 039699031
Fax: 0396080329
E-mail: segreteria.burago@brianzaest.it,sociali.burago@brianzaest.it
Sito web: http://www.comune.buragodimolgora.mi.it
79
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 4.200 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 137 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.232 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.646 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
4.141 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 182 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
3,41 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
7 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
98 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
365 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.097 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 30 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 2 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 3.018 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 20.206 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 184 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
30.470 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
169 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 3 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 37.568 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
80
Auto circolanti 2.480 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
60,6 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
82,3 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
4.298 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI CAMPARADA
Dati identificativi
Comune di: CAMPARADA
Indirizzo: P.zza Municipio,1
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 039698541
Fax: 0396064534
E-mail: segreteria@comunecamparada.it
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 1.957 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 50 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.223 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 728 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
1.703 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 243 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
1,6 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
9 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
48 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
110 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
256 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali . 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
81
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 1.149 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 20.848 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 0 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
18.951 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
189 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 0 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 0 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 1.004 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
53,1 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
73,4 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
1.430 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI CARATE BRIANZA
Dati identificativi
Comune di: CARATE BRIANZA
Indirizzo: P.zza C. Battisti, 1
Cap: 20048
Provincia: MB
Telefono: 03629871
Fax: 0362987205
E-mail: segreteria@comune.caratebrianza.mi.it
Sito web: http://www.comune.caratebrianza.mi.it
82
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 17.414 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 564 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.750 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 6.940 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
16.119 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 250 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
9,95 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
27 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
113 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.618 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
8.047 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 110 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
2 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 2 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 11.499 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 19.579 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 211 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
38.624 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
144 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 9 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 253.979 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia- Migliaia
83
SIST di Euro
Auto circolanti 9.939 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,7 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,9 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
15.668 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI CARNATE
Dati identificativi
Comune di: CARNATE
Indirizzo: Via Pace, 16
Cap: 20040
Provincia: MB
Telefono: 039628821
Fax: 039670035
E-mail:
sindaco@comune.carnate.mi.it,segretario@comune.carnate.mi.it,anagrafe@comune
.carnate.mi.it
Sito web: http://www.comune.carnate.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 7.441 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 406 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.120 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.980 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
7.335 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 237 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
3,51 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
3 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
41 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali 449 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
84
Industria
N. Addetti U.L.
industria
1.516 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 36 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 5.238 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 20.313 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 161 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
29.347 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
126 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 5 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 56.969 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 4.148 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
55,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,4 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
7.076 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI CAVENAGO DI BRIANZA
Dati identificativi
Comune di: CAVENAGO DI BRIANZA
Indirizzo: P.zza Libertà, 18
Cap: 20040
Provincia: MB
Telefono: 029524141
Fax: 0295241455
E-mail:
sindaco@comune.cavenagobrianza.mi.it,segreteria@comune.cavenagobrianza.mi.it
Sito web: http://www.comune.cavenagobrianza.mi.it/
85
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 6.307 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 224 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.417 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.458 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
6.116 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 176 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
4,45 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
11 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
49 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
501 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.627 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 33 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
2 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 4.255 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.914 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 121 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
29.427 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
112 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 4 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 58.671 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia- Migliaia
86
SIST di Euro
Auto circolanti 3.525 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
56,2 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
72,6 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
5.486 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI CERIANO LAGHETTO
Dati identificativi
Comune di: CERIANO LAGHETTO
Indirizzo: Via Roma, 18
Cap: 20020
Provincia: MB
Telefono: 029666131
Fax:0296460215
E-mail:
urp@comune.cerianolaghetto.mi.it,segreteria@comune.cerianolaghetto.mi.it
Sito web: http://www.comune.cerianolaghetto.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 5.892 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 167 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
833 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.343 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
5.440 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 216 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
7,07 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
8 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
234 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
366 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L. 2.506 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
87
industria
Dipendenti comunali 30 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 3.880 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.862 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 212 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
39.466 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
112 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 29.895 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 3.244 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
55,9 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,4 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
4.609 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI CESANO MADERNO
Dati identificativi
Comune di: CESANO MADERNO
Indirizzo: P.zza Arese, 12
Cap: 20031
Provincia: MB
Telefono: 03625131
Fax: 0362500066
E-mail:
sindaco@comune.cesano-maderno.mi.it,staffsindaco@comune.cesano-
maderno.mi.it
Sito web: http://www.comune.cesano-maderno.mi.it
88
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 34.923 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 1.557 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
3.047 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 14.075 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
33.094 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 198 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
11,46 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
11 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
110 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
2.885 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
9.451 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 173 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
6 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 5 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 22.976 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.029 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 199 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
30.088 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
191 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 15 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 316.275 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia- Migliaia
89
SIST di Euro
Auto circolanti 20.451 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
59 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
80,4 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
29.068 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI COGLIATE
Dati identificativi
Comune di: COGLIATE
Indirizzo: Via Cardinal Minoretti, 19
Cap: 20020
Provincia: MB
Telefono: 0296666601
Fax: 0296460765
E-mail:
segreteria@comunedicogliate.it,info@comunedicogliate.it,anagrafe@comunedicoglia
te.it
Sito web: http://www.comunedicogliate.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 7.949 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 193 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.144 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 3.056 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
7.656 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 236 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
6,95 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
9 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
232 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali 473 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
90
Industria
N. Addetti U.L.
industria
1.665 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 38 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 5.349 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.053 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 117 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
21.908 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
151 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 3 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 73.950 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 4.602 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
58,7 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
75,5 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
6.315 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI CONCOREZZO
Dati identificativi
Comune di: CONCOREZZO
Indirizzo: Via Repubblica, 12
Cap: 20049
Provincia: MB
Telefono: 039628001,03962800405
Fax: 0396040833
E-mail:
info@comune.concorezzo.mi.it,segreteria@comune.concorezzo.mi.it,sindaco@comu
ne.concorezzo.mi.it
Sito web: http://www.comune.concorezzo.mi.it/
91
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 14.593 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 612 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.717 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 5.826 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
14.204 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 171 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
8,5 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
30 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
259 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.279 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
7.234 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 87 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 10.218 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 18.579 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 183 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
37.387 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
178 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 9 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 190.537 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
92
Auto circolanti 8.199 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
56,3 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
79,5 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
12.499 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI COREZZANA
Dati identificativi
Comune di: CORREZZANA
Indirizzo: Via De Gasperi, 7
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 0396065373
Fax: 0396981018
E-mail: protocollo@comunecorrezzana.it
Sito web: http://www.comune.correzzana.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 2.148 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 66 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
852 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 820 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
1.849 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 255 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
2,52 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
10 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
19 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
132 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
320 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 6 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
93
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 1.260 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 22.517 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 191 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
30.320 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
181 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 1 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 9.894 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 1.131 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
53,9 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
75 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
1.863 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI DESIO
Dati identificativi
Comune di: DESIO
Indirizzo: Via Gramsci, 3
Cap: 20033
Provincia: MB
Telefono: 0362392223
Fax: 0362392211,0362392226
E-mail:
urp@comune.desio.mi.it,sindaco@comune.desio.mi.it,segreteriasindaco@comune.d
esio.mi.it
Sito web: http://www.comune.desio.mi.it/
94
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 37.742 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 1.578 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.557 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 15.174 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
35.069 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 196 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
14,76 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
21 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
227 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
3.058 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
12.595 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 221 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
7 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 3 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 24.748 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.316 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 186 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
34.180 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
140 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 13 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 491.880 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
95
Auto circolanti 22.485 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
60,3 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,3 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
32.420 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI GIUSSANO
Dati identificativi
Comune di: GIUSSANO
Indirizzo: P.le Aldo Moro, 1
Cap: 20034
Provincia: MB
Telefono: 03623581
Fax: 0362358253
E-mail:
urp@comune.giussano.mi.it; segreteria@comune.giussano.mi.it;
amministrazione@comune.giussano.mi.it
Sito web: http://www.comune.giussano.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 22.814 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 692 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.219 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 8.792 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
21.775 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 260 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
10,28 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
15 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
121 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
2.092 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L. 8.518 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
96
industria
Dipendenti comunali 106 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
6 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 15.053 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.413 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 164 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
31.858 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
173 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 11 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 247.161 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 13.492 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
59,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
76,9 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
18.731 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI LAZZATE
Dati identificativi
Comune di: LAZZATE
Indirizzo: Via Roma, 38
Cap: 20020
Provincia: MB
Telefono: 0296720202
Fax: 0296720617
E-mail: sindaco@lazzate.com
Sito web: http://www.lazzate.com
97
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 7.013 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 99 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.326 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.743 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
6.423 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 257 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,29 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
7 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
223 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
456 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.627 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 23 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 4.702 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.107 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 125 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
23.683 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
155 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 34.769 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
98
Auto circolanti 3.920 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,1 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
77 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
5.363 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI LESMO
Dati identificativi
Comune di: LESMO
Indirizzo: Via V. Veneto, 15
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 039698551
Fax: 0396981008
E-mail: comune@lesmo.org
Sito web: http://www.lesmo.org/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 7.086 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 250 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.387 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.855 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
6.469 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 241 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,11 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
7 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
115 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
619 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.203 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
99
Dipendenti comunali 31 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 4.691 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 23.953 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 256 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
42.042 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
102 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 4 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 104.320 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 4.231 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
61,3 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
77,9 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
7.542 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI LIMBIATE
Dati identificativi
Comune di: LIMBIATE
Indirizzo: Via Monte Bianco
Cap: 20051
Provincia: MB
Telefono: 02990971
Fax: 029967618
E-mail: sindaco@comune.limbiate.mi.it,staff.sindaco@comune.limbiate.mi.it
Sito web: http://www.comune.limbiate.mi.it
100
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 32.680 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 1.464 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.635 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 12.309 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
31.551 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 187 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
12,4 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
24 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
236 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.889 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
6.870 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 183 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
2 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 21.750 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 15.731 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 110 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
20.746 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
229 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 10 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 187.189 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
101
Auto circolanti 18.676 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
58,1 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,5 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
28.082 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI LISSONE
Dati identificativi
Comune di: LISSONE
Indirizzo: Via Gramsci, 21
Cap: 20035
Provincia: MB
Telefono: 03973971
Fax: 0397397274
E-mail: segreteria@comune.lissone.mi.it,sindaco@comune.lissone.mi.it
Sito web: http://www.comune.lissone.mi.it
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 38.088 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 1.266 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
4.087 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 15.859 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
34.450 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 191 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
9,32 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
13 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
133 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
3.844 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
12.735 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 212 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
102
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
10 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 4 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 24.969 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.576 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 198 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
35.840 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
149 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 19 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 487.535 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 22.042 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
59,2 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
80,3 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
32.529 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI MACHERIO
Dati identificativi
Comune di: MACHERIO
Indirizzo: Via Visconti, 39
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 039207561
Fax: 03920756230
E-mail: segreteria@comune.macherio.mi.it,comune.macherio@cert.legalmail.it
Sito web: http://www.comune.macherio.mi.it
103
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 6.789 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 195 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.108 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 2.747 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
6.461 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 215 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
3,22 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
4 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
47 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
513 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.265 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 40 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 4.716 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.902 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 196 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
33.896 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
104 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 3 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 52.718 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
104
Auto circolanti 3.977 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
58,9 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,7 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
5.641 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI MEDA
Dati identificativi
Comune di: MEDA
Indirizzo: P.zza Municipio, 4
Cap: 20036
Provincia: MB
Telefono: 03623961
Fax: 036275252
E-mail: sindaco@comune.meda.mi.it,segreteria.generale@comune.meda.mi.it
Sito web: http://www.comune.meda.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 22.232 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 732 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.669 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 8.709 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
21.266 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 221 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
8,33 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
8 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
34 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
2.370 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
8.206 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 110 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
105
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
4 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 14.747 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.108 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 243 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
39.218 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
158 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 12 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 225.687 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 12.903 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
58,6 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,1 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
21.067 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI MEZZAGO
Dati identificativi
Comune di: MEZZAGO
Indirizzo: Via F.lli Brasca, 5
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 039606761
Fax: 0396020383
E-mail:
antonio.colombo@comune.mezzago.mi.it,gianna.vitali@comune.mezzago.mi.it
106
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 3.637 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 132 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
866 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.479 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
3.506 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 219 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
4,2 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
40 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
265 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
227 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.078 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 19 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 2.545 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.363 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 115 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
26.620 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
160 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 20.799 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
107
Auto circolanti 2.056 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,3 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
80,1 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
2.909 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI MISINTO
Dati identificativi
Comune di: MISINTO
Indirizzo: P.zza P. Mosca, 9
Cap: 20020
Provincia: MB
Telefono: 0296721010
Fax: 0296328437
E-mail: info@comune.misinto.mi.it,segreteria@misinto.info
Sito web: http://www.comune.misinto.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 4.580 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 69 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
891 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.714 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
4.108 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 252 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,14 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
15 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
148 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
365 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.991 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 24 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
108
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 3.023 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.377 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 195 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
34.179 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
152 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 24.928 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 2.588 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,2 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
3.467 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI MONZA
Dati identificativi
Comune di: MONZA
Indirizzo: P.zza Trento e Trieste
Cap: 20052
Provincia: MB
Telefono: 03923721,0392372268,0392374309
Fax: 0392372556
E-mail: sindaco@comune.monza.it
Sito web: http://www.comune.monza.it/
109
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 121.961 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 7.212 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
3.694 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 52.015 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
120.204 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 162 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
33,02 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
41 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
530 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
12.503 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
50.382 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 947 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
20 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 9 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 90.756 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 22.266 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 288 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
51.432 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
166 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 79 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 2.609.240 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
110
Auto circolanti 73.529 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
60,1 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,4 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
130.020 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI MUGGIO’
Dati identificativi
Comune di: MUGGIO'
Indirizzo: P.zza G. Matteotti, 1
Cap: 20053
Provincia: MB
Telefono: 03927091
Fax: 039792985
E-mail: comune@muggio.org,sindaco@muggio.org,servizi.generali@muggio.org
Sito web: http://www.muggio.org
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 22.365 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 714 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
4.089 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 8.737 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
21.207 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 186 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,47 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
11 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
217 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.728 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
6.095 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
111
Dipendenti comunali 139 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
3 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 14.963 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.115 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 167 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
27.027 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
174 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 7 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 144.504 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 12.681 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,9 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
19.302 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI NOVA MILANESE
Dati identificativi
Comune di: NOVA MILANESE
Indirizzo: Via Villoresi, 34
Cap: 20054
Provincia: MB
Telefono: 0362374252
Fax: 036241775
E-mail: comune@novamilanese.it
Sito web: http://www.provincia.milano.it/comuni/novamilanese/exp/index.htm
112
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 22.652 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 713 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
3.899 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 8.786 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
21.999 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 175 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,81 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
14 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
65 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.568 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
7.132 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 124 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
2 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 15.079 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.673 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 134 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
26.238 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
167 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 9 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 187.992 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
113
Auto circolanti 12.999 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,6 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
79,5 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
18.848 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI ORNAGO
Dati identificativi
Comune di: ORNAGO
Indirizzo: Via Santuario, 6
Cap: 20060
Provincia: MB
Telefono: 039628631
Fax: 0396011094
E-mail: segreteria@comuneornago.it,sindaco@comuneornago.it
Sito web: http://www.comuneornago.it
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 3.806 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 131 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
656 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.530 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
3.440 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 193 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,8 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
45 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
551 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
311 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.947 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 17 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
114
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 2.514 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 18.190 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 185 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
28.247 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
191 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 23.275 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 2.141 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
77,8 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
3.107 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI RENATE
Dati identificativi
Comune di: RENATE
Indirizzo: Via Dante , 2
Cap: 20055
Provincia: MB
Telefono: 0362924423
Fax: 0362924255
E-mail: info@comunerenate.mi.it,comune.renate@tin.it
Sito web: http://www.comunerenate.mi.it
115
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 3.872 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 230 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.363 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.492 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
3.731 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 314 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
2,84 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
8 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
40 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
303 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.744 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 19 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 2.683 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.927 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 158 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
29.100 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
160 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 23.496 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
116
Auto circolanti 2.129 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
55 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
79,5 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
3.382 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI RONCO BRIANTINO
Dati identificativi
Comune di: RONCO BRIANTINO
Indirizzo: Via IV Novembre, 30
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 0396079023
Fax: 0396079304
E-mail:
sindacorb@comune.roncobriantino.mi.it,municipio@comune.roncobriantino.mi.it
Sito web: http://www.comune.roncobriantino.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 3.287 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 125 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.092 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.267 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
3.087 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 247 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
3,01 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
11 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
173 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
249 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.275 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
117
Dipendenti comunali 10 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 2.121 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 18.748 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 182 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
30.465 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
144 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 15.678 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 1.773 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
55,1 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
75,4 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
2.499 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI SEREGNO
Dati identificativi
Comune di: SEREGNO
Indirizzo: Via Umberto I°, 78
Cap: 20038
Provincia: MB
Telefono: 03622631
Fax: 0362263245
E-mail: urp@seregno.info,staff.sindaco@seregno.info,staff.sindaco@seregno.info
Sito web: http://www.seregno.info/
118
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 40.644 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 1.347 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
3.124 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 16.322 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
39.206 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 222 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
13,01 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
29 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
175 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
4.060 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
13.351 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 265 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
10 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 3 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 27.364 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.592 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 223 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
39.072 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
158 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 25 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 734.515 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
119
Auto circolanti 23.914 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
59,8 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
79,5 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
35.805 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI SEVESO
Dati identificativi
Comune di: SEVESO
Indirizzo: V.le V. Veneto, 3/5
Cap: 20030
Provincia: MB
Telefono: 03625171
Fax: 0362509033
E-mail:
urp@comune.seveso.mi.it,segreteria@comune.seveso.mi.it,servizidemografici@com
une.seveso.mi.it
Sito web: http://www.comune.seveso.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 20.152 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 656 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.742 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 7.857 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
18.728 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 211 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
7,35 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
11 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
60 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.533 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L. 4.572 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
120
industria
Dipendenti comunali 112 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
2 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 13.132 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.166 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 122 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
28.417 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
154 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 9 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 169.584 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 11.266 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,1 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
79,6 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
16.819 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI SOVICO
Dati identificativi
Comune di: SOVICO
Indirizzo: P.zza Arturo Riva, 4
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 0392075020
Fax: 0392075045
E-mail: urp@comune.sovico.mi.it
Sito web: http://www.comune.sovico.mi.it
121
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 7.515 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 232 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.319 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 3.003 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
7.043 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 221 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
3,24 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
8 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
4 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
543 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.669 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 43 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 5.224 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.611 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 175 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
33.948 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
133 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 47.569 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
122
Auto circolanti 3.988 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
54,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
80,1 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
6.336 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI SULBIATE
Dati identificativi
Comune di: SULBIATE
Indirizzo: Via A.Grandi, 1
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 0396020975
Fax: 0396020537
E-mail: comunedisulbiate@comune.sulbiate.mi.it
Sito web: http://www.comune.sulbiate.mi.it
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 3.517 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 143 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
667 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.394 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
3.305 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 227 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
5,27 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
19 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
237 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
219 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.207 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
123
Dipendenti comunali 15 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 2.302 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.924 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 246 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
23.518 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
178 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 2 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 19.713 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 1.940 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
56,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
79,6 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
2.750 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI TRIUGGO
Dati identificativi
Comune di: TRIUGGIO
Indirizzo: Via V.Veneto, 15
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 036297411
Fax: 0362997655
E-mail: settoreamministrativo@comune.triuggio.mi.it
Sito web: http://www.comune.triuggio.mi.it
124
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 8.050 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 294 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
961 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 3.184 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
7.674 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 231 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
8,38 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
16 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
295 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
618 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.939 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 36 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 5.487 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 18.182 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 165 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
25.246 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
126 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 4 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 70.752 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
125
Auto circolanti 4.718 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
58,6 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
76 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
6.769 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI USMATE VELATE
Dati identificativi
Comune di: USMATE VELATE
Indirizzo: C.so Italia, 22
Cap: 20040
Provincia: MB
Telefono: 039675701
Fax: 0396076780
E-mail:
sindaco@comune.usmatevelate.mi.it,segreteria@comune.usmatevelate.mi.it,urp@c
omune.usmatevelate.mi.it
Sito web: http://www.comune.usmatevelate.mi.it
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 9.285 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 394 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
931 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 3.709 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
8.657 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 221 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
9,97 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
21 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
181 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
688 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.955 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
126
Dipendenti
comunali
33 33.986 67.074 2002 Ministero
del Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 6.165 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 20.265 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 186 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
33.878 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
131 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 4 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 52.888 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 5.238 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
57,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
74,3 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
7.183 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI VAREDO
Dati identificativi
Comune di: VAREDO
Indirizzo: Via V. Emanuele II, 1
Cap: 20039
Provincia: MB
Telefono: 03625871
Fax: 0362544540
E-mail: protocollo@comune.varedo.mi.it
Sito web:http://www.comune.varedo.mi.it/
127
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 12.544 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 360 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.592 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 4.312 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
12.642 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 180 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
4,84 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
11 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
59 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.071 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
4.100 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 95 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 3 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 8.896 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.252 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 222 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
31.504 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
146 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 5 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 119.550 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
128
Auto circolanti 7.677 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
60,7 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
83,7 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
11.310 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI VEDANO AL LAMBRO
Dati identificativi
Comune di: VEDANO AL LAMBRO
Indirizzo: L.go Repubblica, 3
Cap: 20057
Provincia: MB
Telefono: 03924861
Fax: 039491786,0392496625
E-mail:Riverso@vedanolambro.it
Sito web: http://www.comune.vedanoallambro.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 7.745 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 304 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
3.912 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 3.102 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
7.649 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 187 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
1,98 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
2 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
4 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
640 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.820 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 33 33.986 67.074 2002 Ministero del Numero
129
Tesoro
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
1 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 5.481 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 25.049 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 223 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
39.834 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
110 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 4 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 79.528 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 4.781 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
62,2 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
74,9 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
6.915 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI VEDUGGIO CON COLZANO
Dati identificativi
Comune di: VEDUGGIO CON COLZANO
Indirizzo: Via V. Veneto, 47
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 0362998741
Fax: 0362910878
E-mail: protocollo@comune.veduggioconcolzano.mi.it
Sito web: http://www.comune.veduggioconcolzano.mi.it/
130
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 4.360 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 202 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.249 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 1.676 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
4.249 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 305 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
3,49 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
16 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
108 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
304 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
1.919 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 20 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
0 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 3.239 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 17.778 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 205 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
33.668 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
141 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 3 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 63.173 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
131
Auto circolanti 2.428 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
55,6 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
79,2 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
4.170 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI VERANO BRIANZA
Dati identificativi
Comune di: VERANO BRIANZA
Indirizzo: Via N. Sauro, 24
Cap: 20050
Provincia: MB
Telefono: 036290851
Fax: 0362990753
E-mail: protocollo@comune.veranobrianza.mi.it,info@comune.veranobrianza.mi.it
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 9.019 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 187 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.584 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 3.401 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
8.859 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 264 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
3,49 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
7 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
46 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
681 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
2.563 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 46 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
132
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
3 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 0 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 6.329 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 16.979 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 159 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
25.465 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
158 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 4 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 52.621 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 5.385 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
60 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
78,2 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
7.745 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI VILLASANTA
Dati identificativi
Comune di: VILLASANTA
Indirizzo: P.zza Martiri della Liberta', 7
Cap: 20058
Provincia: MB
Telefono: 039237541
Fax: 039305042
E-mail: Sindaco@comune.villasanta.mi.it,affarigenerali@comune.villasanta.mi.it
Sito web: http://www.comune.villasanta.mi.it/
133
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 13.313 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 545 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
2.722 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 5.332 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
12.951 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 173 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
4,89 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
7 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
49 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
1.100 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
5.406 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
Dipendenti comunali 102 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
3 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 1 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 9.233 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 20.056 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 207 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
38.332 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
127 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 6 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 111.884 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia- Migliaia
134
SIST di Euro
Auto circolanti 7.447 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
56,4 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
80,9 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
12.096 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
COMUNE DI VIMERCATE
Dati identificativi
Comune di: VIMERCATE
Indirizzo: P.zza Unità d'Italia, 1
Cap: 20059
Provincia: MB
Telefono: 03966591
Fax: 0396084044
E-mail: sindaco@comune.vimercate.mi.it,spaziocitta@comune.vimercate.mi.it
Sito web: http://www.comune.vimercate.mi.it/
Dati riassuntivi
Popolazione e
Territorio
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Residenti 25.869 3.869.037 9.475.202 2005 ISTAT Numero
Stranieri residenti 1.267 258.772 592.744 2004 ISTAT Numero
Densita'
popolazione
1.248 1.955 397 2003 ISTAT Abitanti/km
quadrati
Numero di famiglie 10.703 1.714.837 4.016.233 2005 ISTAT Numero
Popolazione legale
(al Censimento)
25.536 3.707.210 9.032.554 2001 ISTAT Numero
Altitudine media 194 161 280 2003 Uncem metri
Superficie
territoriale
20,73 1.984,39 23.862,80 2002 ISTAT km
quadrati
Struttura
Produttiva
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Numero di aziende
agricole
41 4.679 74.501 2000 Statistica –
RL
Numero
Superficie agricola
utilizzata
723 81.392 1.035.792 2000 Statistica –
RL
Ettari
N. Unità Locali
Industria
2.289 373.561 858.868 2001 ISTAT Numero
N. Addetti U.L.
industria
16.842 1.790.042 3.898.336 2001 ISTAT Numero
135
Dipendenti comunali 165 33.986 67.074 2002 Ministero del
Tesoro
Numero
Commercio
organizzato (grandi
magazzini +
supermercati
alimentari)
3 532 1.466 2000 SIST Numero
Esercizi alberghieri 3 642 2.898 2005 Statistica –
RL
Numero
Livello e Qualità
della vita
Comune Provincia Regione Anno
rilev.
Fonte Un.di
misura
Totale contribuenti 18.907 2.756.946 6.563.061 2002 Min. finanze Numero
Imponibile medio 20.458 20.518 18.240 2002 Min. finanze Euro
ICI su abitanti 277 235 197 2003 Min. Interno Euro
Ricchezza
immobiliare privata
su abitanti
48.997 43.868 36.139 1999 Ancitel –
SIST
Euro
Trasferimenti
erariali per abitante
110 222 199 2004 Min. Interno Euro
Sportelli bancari 21 2.342 5.940 2004 Bankitalia-
SIST
Numero
Depositi bancari 496.860 108.367.167 172.679.679 2004 Bankitalia-
SIST
Migliaia
di Euro
Auto circolanti 15.378 2.235.986 5.470.480 2004 ACI Numero
Media autovetture
su abitanti
59,6 58,3 58,3 2004 ACI %
Abbonamenti RAI su
famiglie
81,5 78,4 78,1 2002 RAI %
Consumi di energia
elettrica
27.376 4.350.682 9.952.774 1999 SIST-Enel-
Az. Municip.
KW/h
137
Fig 2 : I tre principali ambienti insediativi della Provincia MB
Fig 3: Centri storici e infrastrutture
138
Fig. 4: carta complessiva delle risorse del territorio. Fonte: Rapporto Land 2009
Molta + Brianza
139
1.5. Attrattori Turistici: mappatura delle risorse del territorio
L’analisi del contesto è stata sviluppata su diversi livelli di analisi:
• analisi documentale
• fonti statistiche
• visite sul campo.
Queste ultime in particolare saranno utili per evidenziare i punti di forza e
debolezza e insieme alle interviste permetteranno di comprendere come il territorio
di Monza e Brianza viene percepito dalle istituzioni e dagli operatori locali.
Partendo dall’osservazione degli attrattori reali – culturali, ambientali, economici - e
dall’analisi del contesto sarà possibile evidenziare potenziali livelli di sviluppo –
nuovi prodotti turistici, aree di intervento, obiettivi.
1.5.1 Attrattori storico-culturali
Le attrattive storico-culturali sono descritte, in molti rapporti, come l’attrattore “più
rilevante” per costruire una nuova immagine del territorio provinciale, sia perché in
termini quantitativi costituiscono l’84,4% del totale delle risorse (secondo il
censimento contenuto nel Rapporto “Sviluppo Brianza”), sia perché connotano
fortemente il paesaggio della Brianza in cui sono inserite, rappresentando una
connessione forte tra natura e territorio.
Tra di esse, prevale la tipologia delle dimore storiche costruite dal patriziato
milanese a partire dal 1600 che, con la varietà di stili architettonici (barocco,
neoclassico, ecclettico), rappresentano un’importante testimonianza storica e
architettonica con alcune eccellenze, opera di grandi architetti: Giovanni Ruggeri
(Villa Trivulzio di Omate), il Piermarini (Villa Arciducale di Monza), Simone Cantoni
(Villa Gallarati Scotti di Oreno) e Leopoldo Pollack (Villa Casati Stampa di Soncino di
Muggiò) oppure particolarmente significative dal punto di vista artistico: Palazzo
Borromeo di Cesano Maderno, Villa Tittoni a Desio.
Il Rapporto “Sviluppo Brianza”, censisce inoltre 110 luoghi religiosi, 26 musei,
pinacoteche e collezioni permanenti, 21 siti archeologici, 17 castelli e 1 teatro
storico, quello della Villa Reale di Monza, del 1806.
140
1.5.2. Attrattori naturali
In molti rapporti, le attrattive naturali sono indicate come il secondo attrattore “più
rilevante” della Brianza.
Secondo l’analisi del Rapporto Land, il territorio brianteo è profondamente
caratterizzato e influenzato dalla presenza di tre principali corsi d’acqua naturali: il
fiume Seveso, il fiume Lambro e il torrente Molgora che segnano una naturale
suddivisione del territorio tra zona est, centro e zona ovest. Ai tre fiumi naturali si
aggiunge il canale Villoresi (l’unico corso d’acqua con sviluppo ovest- est).
I corsi d’acqua rappresentano quindi un elemento di separazione e continuità,
connotazione, ancora una volta, della forte connessione tra natura e territorio.
Lungo questi corsi d’acqua si snodano le aree verdi protette, in prevalenza parchi,
in larga misura pubbliche e accessibili.
Il Rapporto Land sottolinea come la presenza di Parchi e aree protette rappresenti
un fondamentale contenitore di naturalità su un territorio caratterizzato per la
maggior parte da un altissimo tasso di urbanizzazione.
Il rapporto Land identifica diversi parchi e Plis che interessano il territorio in esame
– 3 Parchi regionali: parco delle Groane, parco Valle del Lambro, di cui fa parte il
Parco di Monza, Bosco delle Querce e 10 PLIS, di cui due in fase di costituzione: Plis
della Brughiera Briantea, Plis della Brianza Centrale, Plis dei Colli Briantei, Parco
della Valletta, Plis Grugnotorto Villoresi, Plis del Molgora, Plis del Rio Vallone, Plis
Media Valle del Lambro, Parco della Cavallera, Parco Est delle Cave - a cui si
aggiunge il parco del “sasso di Guidino” di Besana Brianza. Spesso i parchi sono
strettamente intrecciati con le vie d’acqua, tuttavia, da un punto di vista
metodologico, è utile tenere distinti i due attrattori.
All’interno di questa ampia offerta, sono rinvenibili 4 Siti di Interesse Comunitario
(SIC), cioè “regioni biogeografiche in uno stato di conservazione soddisfacente che
concorrono in modo significativo a mantenere o ripristinare un tipo di habitat
naturale” (Direttiva92/43/CEE)
Diverse aree protette contengono inoltre, al proprio interno, elementi di interesse
storico-artistico: è il caso, per esempio, del Parco Regionale delle Groane e del
Parco Regionale della Valle del Lambro.
141
1.5.3. Attrattori economici
Tra gli attrattori economici vengono inclusi: poli e distretti industriali, PMI, imprese
del commercio e poli universitari.
Secondo i dati del Registro delle Imprese della Camere di Commercio, alla fine del
2005, le imprese operanti nel territorio di Monza e Brianza sono complessivamente
58.588, il 17,3% delle aziende attive dell’intera provincia di Milano.
La distribuzione percentuale delle imprese per settore conferma la tendenza ad una
contrazione del settore manifatturiero, tradizionale punto di forza dell’economia
locale, a favore di una progressiva espansione del terziario.
imprese attive per settore (distribuzione %)
2003 2004 2005
commercio e riparazioni 27,40% 27,20% 26,90%
attività manifatturiere 20,10% 19,50% 18,80%
attività immobiliari, noleggio,
informatica e ricerca 18,00% 18,50% 19,00%
costruzioni 16,40% 16,80% 17,10%
atri servizi pubblici, sociali e
personali 4,30% 4,30% 4,20%
trasporti, magazzinaggio e
comunicazioni 3,90% 4,00% 4,00%
alberghi e ristoranti 3,30% 3,30% 3,40%
intermediazione monetaria e
finanziaria 2,30% 2,30% 2,40%
agricoltura, caccia e silvicoltura 1,90% 1,90% 1,90%
altre attività 2,40% 2,20% 2,30%
totale 100% 100% 100%
142
1.5.4. Attrattori sportivi
Importanti per il territorio monzese l’Autodromo Nazionale e il GP di Formula 1.
L’Autodromo è di proprietà dei comuni di Monza e di Milano. È stato costruito ed è
gestito dalla SIAS S.p.A., Società Incremento Automobilismo e Sport, federata
all’ACI
Il circuito di Monza fu il 3° circuito costruito nel mondo (1922), dopo quelli di
Brooklands e Indianapolis.
L’Autodromo è collocato nel Parco di Monza, è dotato di strutture per attività legate
a eventi motoristici - le piste del circuito, i 60 box pista, l’area paddock - e di
strutture per attività di carattere sociale e commerciale - la palazzina dei box, il
business centre, gli impianti outdoor.
L’Autodromo offre una serie di servizi legati all’attività sportiva - noleggio pista e
box, servizi di gara, scuole di guida sicura, ecc. - e di servizi per il pubblico –
ristorazione.
Il GP d’Italia, dalla costruzione ad oggi, è stato sempre disputato sulla pista di
Monza.
1.5.5. Quadro di sintesi
1. Attrattori storico-culturali
Dimore storiche (ville, palazzi, castelli, regge, ...) e relativi giardini
Chiese e architettura religiosa
Architettura industriale
Musei
Eventi e sagre
Patrimonio-enogastronomico
2. Attrattori naturali
Parchi
Vie d’acqua
3. Attrattori economici
Poli, distretti industriali e PMI
Commercio
Poli universitari
4. Attrattori sportivi
Autodromo e Gran Premio di F1.
143
Attrattori economici
Ad oggi gli attrattori economici generano una domanda business e fieristica che
interessa la filiera turistica soprattutto per i riflessi che genera sul comparto
ricettivo.
Il principale prodotto turistico presente sul territorio, almeno sotto il profilo
quantitativo - volumi e fatturato generato - è rappresentato dal turismo business,
generato dalle imprese locali.
Per conoscere più in dettaglio questa prima combinazione di attrattori – imprese -
prodotti – ricettività - e target, si sono utilizzate principalmente tre fonti statistiche,
rappresentate:
i) dai dati statistici ufficiali sulle strutture ricettive,
ii) da un questionario sottoposto agli alberghi della provincia,
iii) da un questionario inviato alle imprese locali.
Dati che hanno permesso di fare le considerazioni di cui all’analisi della domanda,
dell’offerta e dei flussi.
Attrattori storico – culturali
Gli attrattori storico-culturali servono tre principali segmenti di clientela:
i) il turismo gruppi
ii) il turismo individuale
iii) il turismo scolastico.
Si tratta, ad oggi, di tre segmenti escursionisti.
Gli attrattori storico-culturali sono decisamente articolati e complessi: contengono
al loro interno una molteplicità di prodotti destinati a differenti target.
L’analisi qui proposta, si focalizza sulle principali combinazioni. Va da sé che le
evidenze e le conclusioni suggerite nel presente lavoro possano essere contraddette
da specifiche eccezioni, relative a particolari fattispecie gestionali.
Le principali conclusioni e ipotesi emerse possono essere così sintetizzate:
L’attuale domanda attratta è composta da tre principali segmenti, rappresentati da:
i) un turismo gruppi interessato alle attrattive storiche - ville, palazzi,
giardini e architettura religiosa in primis
ii) un turismo individuale adulto, non scolastico, interessato ai musei e
alle mostre
iii) un turismo scolastico ad oggi interessato soprattutto ai musei locali e,
in minor misura, alle dimore storiche
Ad oggi tutti e tre i segmenti sono quasi esclusivamente escursionisti; la spesa
media pro-capite appare molto modesta.
Con riferimento al segmento culturale gruppi, le interviste e i dati confermano
un’elevata stagionalità dei flussi, principalmente legati alla bella stagione e ai
144
festivi, un modello organizzativo-gestionale fortemente incentrato sul volontariato
che limita le modalità di accesso, una ridotta estensione del bacino di provenienza
dei visitatori, prevalentemente composti da Italiani e in particolare da Lombardi.
I musei e le mostre rappresentano, ad oggi, il principale attrattore in termini
quantitativi.
Il segmento individuale non scolastico assume dimensioni significative soprattutto
negli accessi ai musei. Si rileva una media di oltre 40 mila ingressi annui. Il trend è
orientato al ribasso -9% tra 2000 e 2006. I dati non danno indicazioni aggiuntive,
né con riferimento alle stagionalità, anche se le interviste confermano un’elevata
incidenza degli ingressi festivi, né alla composizione sociale.
Il segmento scolastico riveste dimensioni significative e origina una media di circa
25 mila ingressi ai musei. Si tratta di un segmento disomogeneo per età, che spazia
dalle scuole materne agli ingressi originati dagli studenti e docenti dell’università di
Monza. Tuttavia, l’articolazione dei biglietti per tipo di scuola conferma un peso
maggioritario degli studenti delle scuole superiori e medie, per quanto stia
crescendo l’incidenza percentuale degli ingressi originati da elementari e materne.
La provincia di Monza e Brianza è percepita come una meta importante e attrattiva
dalle scuole. Ad oggi le visite si concentrano principalmente sui musei, pur non
mancando gli accessi alle dimore storiche e, come si dettaglierà di seguito, alle
attrattive naturali.
L’integrazione con il comparto ricettivo è ad oggi pressoché inesistente.
I dati a disposizione, se hanno permesso di quantificare il fenomeno e descriverne
i principali segmenti, presentano però numerosi limiti che non hanno permesso di
articolare in modo dettagliato i mix commerciali, le stagionalità, i mix di prodotto.
Il lavoro di analisi si è dovuto scontrare con una ridotta disponibilità di dati, che
spesso:
• non hanno permesso di dettagliare i segmenti serviti. È importante
stimolare un lavoro più preciso di raccolta delle informazioni, anche in
considerazione del legame spesso esistente tra specifici target e tipo di
biglietto emesso
• non hanno permesso di dettagliare le stagionalità negli accessi. Le
informazioni fornite tendono, infatti, a presentare come massimo grado di
dettaglio l’articolazione mensile. Tuttavia, appare prioritario comprendere la
distribuzione giornaliera, soprattutto per comprendere il mix feriale e festivo
145
• non hanno permesso, con specifico riferimento ai musei, di distinguere i
biglietti non scolastici tra effettivi ingressi ai musei e alle mostre.
L’analisi quantitativa si è concentrata su quattro categorie di attrattori storico-
culturali:
• dimore storiche: è stato realizzato un profilo della clientela sulla base dei
dati analitici degli ingressi di Palazzo Arese-Borromeo (CesanoMaderno),
Villa Vertua (Nova Milanese), Villa Reale (ingressi alle visite guidate) e Villa
Tittoni (Desio)
• musei: si sono valorizzati i dati relativi agli accessi ai Musei e alle mostre
forniti dall’Ufficio statistica del Comune di Monza, dall’Associazione Pro
Monza e dalla segreteria del Museo del Duomo
• chiese e architettura religiosa: sono state condotte alcune interviste ai
gestori delle principali attrattive
• eventi culturali: sono state condotte alcune interviste ai gestori delle
principali attrattive.
Dimore storiche
In questa prima sessione vengono riportati alcuni dati statistici relativi alle dimore
storiche e in particolare al Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno.
I flussi complessivi oscillano tra i 4.000 e i 5.000 ingressi, con un’elevata incidenza
delle gratuità, proxy del rilievo del turismo scolastico e gruppi.
Evoluzione dei biglietti venduti
5.276
4.135 4.303 4.3984.016
3.397
-
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
2001 2002 2003 2004 2005 2006
146
I dati mensili mostrano una concentrazione dei flussi tra aprile e ottobre. Il palazzo
resta chiuso a gennaio, agosto e dicembre. Dato l’elevato valore, relativo, delle
presenze a luglio (11%) e a settembre (13%) è ragionevole ipotizzare l’esistenza di
un target di clientela interessato a visitare le dimore storiche anche ad agosto. Si
potrebbero in tal modo generare flussi sul comparto ricettivo.
Mix mensile dei biglietti venduti ('06)
3%
6%
11%
15%
11%13%
17%16%
8%
0%
3%
6%
9%
12%
15%
18%
feb mar apr mag giu lug set ott nov
Arrivi % mensili
0%2%4%6%8%
10%12%
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Monza e Brianza
Arr. '01-05 Arr. '05
Mix biglietti venduti
60%78%
54% 63% 60% 61%
40%22%
46% 37% 40% 39%
0%
25%
50%
75%
100%
2001 2002 2003 2004 2005 2006
% paganti % Omaggio
147
L’incidenza dei biglietti gratuiti è particolarmente elevata a febbraio (59%) e negli
ultimi mesi dell’anno –ottobre (51%), novembre (61%). Per contro, nei periodi di
alta stagione - da aprile a settembre - si rileva un’elevata incidenza dei paganti -
sempre pari o superiori al 60%.
Mix biglietti venduti
41%71% 76% 71% 60% 66% 60% 49% 39%
61%
59%29% 24% 29% 40% 34% 40% 51% 61%
39%
0%
25%
50%
75%
100%
feb mar apr mag giu lug set ott nov Media2006
% paganti % omaggio
Numero medio di visite per mese
3
911
1311
13
16
13
9
02468
1012141618
feb mar apr mag giu lug set ott nov
Numero medio di persone per visita
31
22
3539
34 35 36
42
31
-
9
18
27
36
45
feb mar apr mag giu lug set ott nov
148
I tre grafici mostrano gli ingressi mensili come prodotto tra il numero di visite per
mese e il numero medio di persone, ingressi, per visita.
L’attuale formula gestionale garantisce circa 11-13 giorni/mese di apertura, con un
numero di persone per visita oscillante tra le 30 e le 40 persone.
La stagionalità feriale e festiva documenta una forte incidenza degli ingressi festivi,
rappresentativi del 61% delle presenze annue. Questo dato mostra l’elevata
complementarità che si può generare con i flussi alberghieri, che ruotano
principalmente sui giorni feriali, come documenta il dettaglio dell’occupazione delle
strutture operanti su Milano (dati Osservatorio IULM).
Numero ingressi per mese
93
200
381
513
372451
582 546
277
0100200300400500600700
feb mar apr mag giu lug set ott nov
Mix biglietti venduti
15%
87% 91%
46%75%
48%62% 70%
22%
61%
85%
13% 9%
54%25%
52%38% 30%
78%
39%
0%
25%
50%
75%
100%
feb mar apr mag giu lug set ott nov Media2006
Festivo Feriale
Occupazione - Milano 2005
43%
63%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Weekend Anno
149
I grafici articolano il numero di visite, di visitatori medi per visita e il totale dei
visitatori in tre fasce dimensionali:
i) fino a 20 partecipanti
ii) da 21 a 50 persone
iii) oltre 50
Ad oggi sono molte le visite effettuate con un ridotto numero di persone - 12 è la
media delle 36 visite con meno di 21 persone.
Il grafico, ottenuto sulla base delle stime fatte dagli intervistati rispetto al numero
di ingressi medi per anno, dimostra che laddove siano previste iniziative speciali
oltre alla semplice visita degli edifici, esposizioni temporanee d’arte o concerti,
l’affluenza di visitatori registra un notevole incremento.
Numero di visite suddivise per numero partecipanti
36 38
24
05
10152025303540
0-20 21-50 Oltre 50
Numero di persone per visita
1234
71
-1020304050607080
0-20 21-50 Oltre 50
Numero di ingressi
419
1.2921.704
-
300
600
900
1.200
1.500
1.800
0-20 21-50 Oltre 50
150
Nel caso specifico, a Villa Vertua sono state realizzate due esposizioni pittoriche
importanti, oltre ai consueti laboratori legati alle arti del fuoco. Villa Sottocasa,
invece, ha partecipato all’iniziativa “Ville aperte” ed è stata sede, negli ultimi due
anni di 11 mostre temporanee.
Musei
La serie storica degli ingressi ai musei evidenzia una sostanziale stabilità dei
biglietti venduti negli ultimi 6 anni, oscillanti attorno alla media di 65,9 mila
presenze anno, con una dinamica orientata al ribasso nel triennio ’03-’05 (-5%). I
dati includono anche i valori delle mostre e spiegano i due picchi del ’98 e ’99.
Nel ’99 mostra di Canova e Appiani; non è stato fornito il dettaglio delle iniziative
del ’00, ma in ogni caso il picco di ingressi è originato da mostre e non da maggiori
visitatori ai musei.
Numero medio annuo di ingressi
11.000 11.000
4.016 3.3971.633 2.559
15.010
19.238
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
2005 2006
Villa Vertua + collezione Arti Fuoco Palazzo Borromeo Villa Reale Villa Sottocasa
Ingressi annui (in migliaia)
6071
56
133
70 7455
666763
139
6650
-20406080
100120140160
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
151
Dati forniti dall’Ufficio statistica del Comune di Monza - sono inclusi gli accessi al
Museo del Duomo, ai Musei civici e alle mostre temporanee organizzate dall’Ufficio
cultura.
Ingressi annui (2000 = 100)
9180
97 95106100
-
20
40
60
80
100
120
2000 2001 2002 2003 2004 2005
Mix ingressi
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Non scolastici Scolastici
Evoluzione ingressi non scolastici (2000 = 100)
10089
113
68
92 91
-
20
40
60
80
100
120
2000 2001 2002 2003 2004 2005
152
L’attuale mix di biglietti venduti mostra un peso prioritario - 62%, 2005 - delle
componenti non scolastiche. Si ricorda che la serie storica include anche i visitatori
alle mostre.
Il trend degli ingressi evidenzia un calo delle presenze non scolastiche,
particolarmente rilevante nel ’03 (-32%), che è poi andato ad assestarsi a -9% nel
’05. Per contro gli ingressi scolastici mostrano una crescita, seppure modesta,
proprio lungo questo triennio (+3% nel ’05).
Evoluzione ingressi scolastici (2000 = 100)
100
94 93
102
106103
85
90
95
100
105
110
2000 2001 2002 2003 2004 2005
Mix ingressi scuole
0%
20%
40%
60%
80%
100%
'93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 '03 '04 '05
Mat. Elem. Medie Sup. Univ.
Evoluzione ingressi (2000 = 100)
100 100 100 100105 110 10591
-
20
40
60
80
100
120
Materna Elementari Medie Superiori
'00 '01 '02 '03 '04 '05
153
I grafici dettagliano i biglietti scolastici, suddividendoli per tipo di scuola. La serie
storica mostra un forte rilievo degli studenti delle scuole medie superiori nel corso
degli anni novanta (51% nel ’93), che sono andati a diminuire soprattutto durante
questo triennio (39% nel ’05). Per contro cresce il numero degli ingressi originati
dalle scuole elementari (dal 21% al 24%) e delle materne (dall’11% al 13%).
Crescono anche gli ingressi originati dagli studenti e dal personale docente
dell’università di Monza (8% nel ’05).
L’evoluzione recente conferma una riduzione dell’età media dei visitatori scolastici e
un calo delle superiori (-9%). Questa dinamica non sembra favorevole allo sviluppo
di un segmento scolastico di tipo stanziale. Infatti, è molto più difficile gestire una
gita con pernottamento per i bambini che non per i ragazzi di scuole medie e
superiori.
I grafici dettagliano gli ingressi a tre dei più importanti musei brianzoli,
suddividendo il pubblico per tipologia di target e, nel caso delle scolaresche, per
tipo di scuola. La tipologia di museo influisce certamente sulla suddivisione del
target, ma su quest’ultima incide anche la capacità organizzativa e gestionale
delle strutture, che nella maggior parte dei casi non hanno la possibilità di offrire
servizi di didattica per le scuole.
Numero visitatori principali musei Brianzoli
600
10.681
500
3.000
9.254
850
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
Museo ArteContemporanea Lissone
Museo Duomo Museo Etnologico
visitatori singoli o gruppi scuole
Mix ingressi scuole
8% 10%0%
90%
45%
90%
45%
10%2%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Museo ArteContemporanea
Lissone
Museo Duomo Museo Etnologico
mat elem e medie sup
154
Come nel caso precedentemente, circoscritto ai soli Musei monzesi, anche questi
grafici sembrano confermare una dinamica non favorevole allo sviluppo di un
segmento scolastico di tipo stanziale, data l’elevata presenza di bambini e ragazzi
di scuole medie inferiori.
Architettura religiosa
Nonostante il territorio della provincia di Monza e Brianza sia ricco di luoghi di
interesse religioso, le interviste e, soprattutto, le visite sul campo, hanno
evidenziato come queste risorse siano, ad oggi, difficilmente accessibili per un
turista non organizzato.
Nei diversi casi presi in analisi, la fruizione delle attrattive è risultata difficoltosa per
diverse ragioni, sempre però ricorrenti:
• giorni e orari di visita limitati o poco favorevoli per il turismo escursionista
dei giorni festivi
• limitatissime informazioni pratiche sull’accesso alle attrattiveo scarsissime
notizie sul significato culturale e storico delle strutture
• scarsa segnaletica stradale
• difficoltà nel rintracciare persone da contattare per eventuali ragguagli.
Eventi culturali
Come già sottolineato in precedenti rapporti, il territorio della Brianza è ricco di
eventi di diverso tipo, da quelli culturali, alle iniziative di promozione dei prodotti
enogastronomici. L’idagine effettuata ha scelto di concentrarsi su due iniziative
culturali in particolare, anche per le possibili sinergie che si potrebbero instaurare
con altri attrattori come ville e luoghi sacri.
Brianza classica:
ciclo di incontri musicali e visite guidate che si tiene da gennaio
a ottobre in vari comuni della Brianza, quando possibile, in sedi importanti dal
punto di vista storico-culturale, proprio per legare la musica classica a luoghi
significativi e suggestivi dal punto di vista artistico.
Il calendario prevede una decina di appuntamenti che coinvolgono circa 200
persone alla volta, per un totale stimato di 2.000 persone.
Il pubblico che partecipa alle iniziative è eterogeneo, copre tutte le fasce d’età dai
25 ai 70 anni e proviene dal territorio vicino alla sede del concerto, ma non
necessariamente dallo stesso comune in cui si tiene l’evento; molte persone
provengono per esempio da Milano.
Brianza Jazz:
festival di musica Jazz che si svolge nei mesi estivi nelle piazze dei comuni di Monza
e limitrofi.
155
Coinvolge circa 6.500 persone ogni anno - 3.000 circa nelle sole tre serate di
Monza.
Il pubblico è eterogeneo, di ogni fascia d’età, a partire dai 25 anni in su e proviene
soprattutto dal territorio regionale, ma anche dal resto d’Italia e, in
alcuni casi, dall’estero.
Il festival, che ormai si svolge da qualche anno, ha sviluppato contatti nazionali e
internazionali e creato una rete di collaborazioni con gli altre rassegne di Jazz
italiane.
Attrattori naturali
Gli attrattori naturali, ad oggi, servono tre principali target:
i) escursionisti sensibili al verde,
ii) sportivi,
iii) turismo scolastico
Le interviste e i dati statistici raccolti confermano la rilevanza quantitativa dei flussi
attratti soprattutto dai parchi.
Ad oggi sono principalmente tre i segmenti di clientela attratti:
i) escursionisti sensibili al verde: si tratta di un ampio quanto generico
pubblico (famiglie con bambini, singoli) che visita gli attrattori naturali
soprattutto nei festivi
ii) sportivi: si tratta di un segmento composto prevalentemente da amatori,
che praticano attività sportiva per sentirsi in forma. Le ridotte statistiche
a disposizione mostrano la centralità che rivestono:
i) il jogging, ii) il ciclismo, iii) il pattinaggio
iii) turismo scolastico: lo sviluppo di alcuni servizi didattici (area Lipu, in
primis) ha attratto un segmento scolastico interessato all’educazione
ambientale.
I tre target sono, ad oggi, prevalentemente composti da escursionisti.
Il lavoro di analisi si è dovuto scontrare con una ridotta disponibilità di dati. Come
nel caso degli attrattori storico-culturali, raramente vengono effettuati monitoraggi
continuativi dei flussi di visitatori delle strutture e delle aree verdi. I dati forniti
spesso si riferiscono a singole iniziative o a periodi di tempo molto eterogenei e non
confrontabili.
Le stime che seguono si basano su informazioni:
- fornite direttamente dalle persone intervistate
- relative a iniziative di studio e ricerca realizzate nei parchi e nelle
aree protette, in particolare:
• le attività di educazione ambientale che coinvolgono le
scolaresche o, nel caso di incontri serali, che coinvolgono un
pubblico generico
156
• le manifestazioni rivolte agli sportivi
• altri tipi di manifestazioni che si sono svolte sul territorio
dei parchi
A partire dal censimento contenuto nel Rapporto “Sviluppo Brianza”, che rilevava
39 aree verdi, costituite in prevalenza da Parchi e, in minor misura, da aree
protette, si è proceduto attraverso indagini desk e visite sul campo a verificare le
attuali modalità di fruizione, insistendo soprattutto sulla distinzione tra prodotti
“emergenti” e prodotti “pianificati”, valutando quali servizi danno contenuto a
questi ultimi.
I dati a disposizione, se hanno permesso di quantificare il fenomeno e descriverne i
principali segmenti, presentano però numerosi limiti che non hanno permesso di
articolare in modo dettagliato i mix commerciali, le stagionalità, i mix di prodotto.
Per quanto riguarda i flussi, considerando i tre target indicati come principali fruitori
delle aree verdi, si può ragionevolmente stimare che l’area più estesa, quella del
Parco di Monza, venga visitata da circa 80.000 persone all’anno. Si tratta quasi
esclusivamente di escursionisti. In termini di mix, si stima la
presenza di un ridotto target di sportivi. Per le aree meno estese, i gestori indicano
una media di 20-30 mila presenze.
Per i Parchi di dimensione inferiore, sono disponibili monitoraggi delle attività di
educazione ambientale che coinvolgono in media 15.000 bambini delle scuole
elementari, medie inferiori e medie superiori ogni anno. Questa stima include i
visitatori a: Parco Regionale delle Groane, Parco Regionale Valle del Lambro e Parco
di Monza.
Il periodo di maggior afflusso di visitatori è compreso tra la primavera e l’inizio
dell’estate.
Il mix di ingressi mostra il rilievo che mediamente riveste il target degli
escursionisti, soprattutto nel parco di Monza (84%). Per contro, si segnala un peso
non trascurabile del turismo scolastico connesso all’educazione ambientale.
Visitatori Parchi: composizione
84%
53%64%
16%
47% 36%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Parco di Monza Parco Groane eOasi Lipu
Parco Lambro
escursionisti alunni scuole
157
Il grafico mostra la suddivisione per target di clientela dei parchi. Gli escursionisti
rappresentano la parte più consistente dei visitatori e comprendono anche il target
degli sportivi, sul quale, però gli intervistati non sono stati in grado di
fornire una stima quantitativa. La parte restante nell’insieme dei visitatori è
rappresentata dagli alunni delle classi che partecipano alle attività strutturate di
educazione ambientale offerte da tutti i parchi presi in analisi.
Con riferimento alla sola area del Parco di Monza, è stato possibile reperire dati più
precisi sulle composizione del target di visitatori e sulla frequenza di utilizzo del
parco.
I grafici, se letti incrociati, sembrano confermare l’ipotesi che i visitatori del Parco
siano principalmente escursionisti che si recano al parco nel fine settimana, con la
propria famiglia.
Nella percentuale di visitatori “singoli” è compreso anche il segmento degli sportivi.
I dati messi a disposizione dalla società che gestisce i parcheggi in corrispondenza
degli accessi principali del Parco di Monza confermano la presenza di consistenti
turisti escursionisti, che utilizzano il parco per motivi di svago nel weekend.
Il grafico mostra il tasso di occupazione medio del parcheggio in corrispondenza del
principale accesso di Monza al Parco.
Tipologia utenti Parco Monza
31%
36%
33%
Singolo Famiglia Gruppo
Frequenza utilizzo Parco Monza
8%
33%
18%
12%
29%1 volta al giorno
1 volta alla settimana
Più di 1 volta allasettimana1 volta al mese
Occasionalmente
n. auto parcheggio Parco Monza - ingresso viale Brianza
50 100
400
1.500
0
300
600
900
1.200
1.500
Feriali Sabato Domenica inverno Domenica estate(aprile-settembre)
158
L’accessibilità è mediamente elevata. I Parchi offrono in prevalenza due tipi di
prodotti:
i) semi-spontanei
ii) strutturati - rivolti soprattutto alle scuole
La quasi totalità delle aree verdi – comprendendo in questo insieme aree molto
eterogenee, parchi dinotevole estensione, come quello di Monza, e altri di
dimensioni molto più ridotte – è aperta al pubblico, non richiede il pagamento di un
biglietto di ingresso, presenta orari di apertura favorevoli.
L’attuale fruibilità è in gran parte assicurata dal ruolo attivo svolto da associazioni
del privato sociale, legate in prevalenza all’area della tutela ambientale. La
presenza di questi soggetti appare fondamentale per assicurare continuità alla
gestione delle iniziative promosse dai parchi.
i) Segmento escursionisti sensibili al verde e sportivi
I prodotti che i parchi offrono a questi segmenti sono, ad oggi, in prevalenza
prodotti emergenti o poco strutturati.
Alcuni sondaggi suggeriscono la scarsa dotazione di infrastrutture a servizio,
soprattutto, del target degli sportivi (spogliatoi, docce) o la possibilità di sviluppare
una ristorazione particolare.
ii) Segmento scolastico
Il sistema d’offerta è maggiormente strutturato, soprattutto nel caso dell’attività
continuativa e programmata dei parchi.
Anche i dati sull’analisi dei motivi di utilizzo del Parco confermano l’ipotesi di un
target a prevalente carattere escursionista.
La maggior parte dei visitatori indica di utilizzare il parco per motivi di svago
(66%), ma, come evidenzia il secondo grafico, non usufruisce di nessun servizio
offerto all’interno dei Parco (59%). Si tratta quindi di un target che ad oggi si
dimostra difficilmente propenso all’acquisto di prodotti strutturati.
Motivi utilizzo Parco Monza
20%
1%
4%
5%
66%
2%
2% Visitare il Parco diMonzaLavoro
Manifestazione sportiva
Cultura
Svago
Attrezzature per ilgiocoAltro
Servizio utilizzato
6%
31%
2%
2%
59%
Noleggio di bicicletta
Bar, tavola calda
Attrezzatura per ilgiocoServizi igenici
Nessuno
159
Da un’indagine condotta nel 2005 su un campione molto ristretto del pubblico di
sportivi fruitori del Parco di Monza emerge che per lo più essi si dedicano ad attività
che non necessitano di particolari attrezzature o servizi di supporto, come il jogging
(43%), il ciclismo (26%) o le passeggiate (16,3%).
La stessa indagine ha tuttavia evidenziato alcune mancanze nei servizi percepite
dagli utenti del parco. Questo potrebbe far presupporre la necessità, peraltro
confermata anche durante le interviste fatte ai responsabili di altre aree verdi, di
strutturare un’offerta di servizi ad hoc per il target degli sportivi, soprattutto
pensando alla possibilità di praticare attività diverse da quelle gestibili
autonomamente dagli utenti stessi.
Le attività di educazione ambientale rappresentano il più importante prodotto
strutturato offerto dai parchi. Ogni area verde dispone di una programmazione
annuale di iniziative che propone servizi soprattutto alle scuole locali.
% intervistatijogging 43,1%ciclismo 25,9%caminare 16,3%pattinaggio 6,5%calcio 4,9%equitazione 1,4%percorsi vita 0,2%ginnastica 0,6%bocce 0,1%tai-chi 0,3%ski-roll 0,3%fitness 0,1%escursionismo 0,1%judo 0,1%
totale 100,0%
I principali servizi richiesti dagli intervistati
Argomento
% su chi ha fatto
osservazioniServizi igenici (nuovi e/o migliore manutenzione degli esistenti) 37%Sicurezza, sorveglianza, controllo del rispetto delle regole 13%Spogliatoi (con o senza docce) 10%Punti acqua 8%Punti di ristoro (bar) 7%Illuminazione serale (almeno su alcuni percorsi) 5%Aree e servizi per i cani 3%Prolungamento apertura (estiva o invernale) 4%Predisposizione di percorsi con distanze kilometriche indicate 5%Servizi per bambini (aree attrezzate) 3%Maggiore informazione sul parco (info point, cartelloni, ecc…) 2%Cestini rifiuti 2%
Tot. 100%
alunni educazione ambientale per anno
20.000
13.00010.750
1.600
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
ParcoGroane/Oasi Lipu
Parco di Monza Parco Lambro Parco Rio Vallone
160
Le iniziative legate all’educazione ambientale raggiungono numeri abbastanza
consistenti di pubblico, coinvolgono però principalmente gli alunni delle scuole
materne ed elementari. Risulta, quindi, più complesso trasformare questo target di
escursionisti in turisti stanziali. Uno degli ostacoli principali indicati dagli intervistati
risulta essere la totale assenza di strutture ricettive adeguate ad accogliere classi di
studenti.
Autodromo
L’autodromo ospita 3 principali sistemi di prodotto: le gare a calendario, le iniziative
connesse alla sicurezza stradale, le manifestazioni promosse da associazioni di
vario genere.
L’offerta di prodotti strutturati legata al circuito comprende attualmente:
• le gare automobilistiche e motociclistiche “a calendario”, in particolare
l’appuntamento con il Gran Premio (GP) di Formula 1 che rappresenta anche
la principale fonte di ricavi per la società gestrice del circuito (75% circa)
• le iniziative connesse alla promozione della sicurezza (corsi di guida sicura,
prove pneumatici, sperimentazioni dotazioni di protezione, ecc.)
• le manifestazioni promosse dalle associazioni del privato sociale.
Questo differenziato “portafogli attività” nasce principalmente con due finalità:
i) saturare l’utilizzo della pista,
ii) generare fatturato e margini necessari per coprire i crescenti
costi gestionali.
Con specifico riferimento al GP di F1, si segnala una concorrenza crescente a livello
internazionale, favorita dal grande successo riscosso dai nuovi tracciati. Ai circuiti
storici è stato richiesto di sostenere ingenti investimenti di ripristino.
Ed. ambientale: ripartizioni per classi
32% 30% 30%
53%40% 40%
13%25% 20%
2% 5% 10%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Parco di Monza Parco Groane Parco Lambro
materne elementari medie inferiori medie superiori
161
I diversi prodotti originano ricadute - dirette e indirette - estremamente
diversificate sulla filiera turistico-commerciale.
I diversi prodotti attraggono differenti target di clientela.
Ai fini della presente ricerca è utile distinguere i flussi originati che:
• generano ricadute sulla filiera turistico-commerciale briantea. In questa
prima categoria rientrano a pieno titolo gli eventi sportivi a calendario
primo tra tutti il GP di F1, le cui ricadute trascendono spesso i confini non
solo provinciali, ma anche regionali
• generano ricadute indirette in termini di notorietà. Anche in questo caso si
segnala l’importanza degli eventi a calendario e la straordinaria opportunità
del GP di F1, che ha reso Monza una delle città più famose di Italia a livello
internazionale
• generano limitate, o quasi nulle, ricadute sulla filiera turistico-commerciale,
sia in termini di flussi, sia di immagine. L’utilità di queste iniziative si
giustifica per il contributo che danno alla copertura dei costi gestionali
dell’ente gestore.
È importante ripensare il portafoglio attività al fine di gestire, con maggiore
attenzione, i target attratti in funzione delle ricadute che si intendono perseguire -
in termini di flussi e di notorietà.
I dati forniti dall’Autodromo sulla visibilità della gara annuale del Gran Premio di F1
dimostrano le potenzialità di “traino” mediatico offerte dall’evento che viene seguito
da oltre 10 milioni di persone solo in Italia.
Audience GP d'Italia (in milioni)
13,811,8
10,4
13,3
10,6
7,9
10,7
-2,04,06,08,0
10,012,014,016,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
162
Attualmente, questo importante canale di promozione non viene sfruttato per
promuovere l’immagine di Monza e della Brianza, anche per una scarsa integrazione
tra la struttura dell’Autodromo e il territorio.
Il fitto calendario di eventi programmati in Autodromo, seppure con minore visibilità
mediatica rispetto alla gara del GP, rappresenta un importante motivo di attrattività
turistica sul territorio
Share GP d'Italia su audience annuo (in %)
8,1%
6,6% 6,3%
8,6%
6,7% 6,5%7,5%
0,0%
3,0%
6,0%
9,0%
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Audience (in milioni)
-2,04,06,08,0
10,012,014,0
Bras.le
Barhain Ita
lia
San M
.
Europa UK
Turchia D
Spagn
a
Monac
o
Unghe
ria
Francia USA
Canad
a
Shang
hai
Malesia J
Austr.l
ia
163
Attualmente, la programmazione degli altri eventi - escluso il GPdi F1 - che si
svolgono nel circuito o nelle strutture dell’Autodromo non sembra registrare
ricadute importanti sul territorio, ma la forte presenza di visitatori durante tutto
l’anno dimostra l’interesse per questo attrattore e quindi, la possibilità di sfruttarlo
integrandolo ad altre risorse turistiche.
Trasporti
Dalle analisi effettuate dalla Fondazione Iulm emerge che molti degli intervistati
hanno sottolineato come il nodo del potenziamento e della riorganizzazione dei
sistema dei trasporti sul territorio della provincia sia una condizione indispensabile
per lo sviluppo di un sistema turistico.
Dalle interviste sono emerse alcune criticità, in particolare:
• la difficoltà di collegamento per mancanza di linee dirette tra i diversi
Visitatori mensili % 2006 (escluso GP F1)
12%11%
18%
7%
3%
11%
2%
9%
3%
9%6%
10%
0%
5%
10%
15%
20%
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Visitatori (escluso GP F1)
-
30.000
60.000
90.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
164
territori che ospitano le attrattive
• le carenze nell’erogazione del servizio da parte delle società gestori che
comportano tempi molto lunghi e disagi negli spostamenti
• le difficoltà di collegamento con gli aeroporti più vicini, con grossi disagi,
soprattutto per la clientela internazionale.
Gli interlocutori interessati per quest’area hanno in parte confermato le precedenti
criticità, precisando che, fino a questi ultimi anni, il sistema dei trasporti è stato
strutturato in un’ottica “Milano centrica” per favorire i collegamenti dei lavoratori
pendolari. Risultato di questa progettazione è che, allo stato attuale, il territorio
brianteo risulta idealmente diviso in tre aree ovest, centro ed est collegate
facilmente con il capoluogo lombardo via ferro, ma tra di loro solo via gomma, con
problemi spesso legati all’integrazione tra linee.
Posizionamento attuale di Monza e Brianza sul mercato turistico
Gli attuali flussi turistici possono essere sintetizzati in due macro-segmenti,
rappresentati dalle componenti business e fieristiche per le strutture alberghiere e
da diversi segmenti di clientela escursionistica, prevalentemente lombarda, per gli
altri attrattori.
Ad oggi, i flussi turistici che interessano Monza e Brianza sono rappresentati in
prevalenza da due segmenti di clientela:
• i turisti escursionisti prevalentemente interessati alle attrattive leisure locali,
con alcune rilevanti eccezioni, quali il GP di F1
• i turisti stanziali, largamente coincidenti con le componenti business e
fieristiche.
La prevalenza dei due target ha prodotto dei limiti nell’offerta turistica che, nella
maggior parte dei casi, si compone di prodotti spontanei o semi-strutturati.
La scarsa estensione dell’offerta reale ha poi ulteriormente ristretto i due target di
riferimento, rappresentati principalmente da gruppi, famiglie, scuole e turisti
individuali residenti nella nuova provincia e/o provenienti da territori confinanti nel
caso delle componenti escursionistiche e da lombardi e, più in generale, da italiani
nel caso dei flussi alberghieri.
L’attuale modello gestionale ha comunque prodotto dei risultati apprezzabili: si
segnala una decisa crescita delle presenze e dei posti letto, una buona occupazione,
un’ampia presenza di imprese a vario titolo operanti nella filiera turistica. Si rileva,
inoltre, il prezioso contributo di numerose associazioni e organizzazioni di
volontariato che, con diversi ruoli, sensibilità e specializzazioni, hanno
notevolmente contribuito ad aumentare la fruibilità delle attrattive locali.
165
1.6. Percezione del turismo da parte delle istituzioni, delle
imprese, dei residenti
1.6.1. Premesse
Monza e la sua Brianza è da sempre terra laboriosa e tradizionalmente legata allo
sviluppo delle piccole e medie imprese. Dalla seconda metà dell’ottocento a Monza
con l’industria del cappello, successivamente in Brianza dove l’industria si è
sviluppata nella produzione di arredo, di metalli e di apparecchiature elettriche,
radiotelevisive e comunicazioni. Attualmente l’esportazione dei propri prodotti nel
Mondo porta molte persone a visitarla.
Oggi il territorio di Monza e della Brianza milanese è visto soprattutto come luogo di
lavoro. Il brianzolo è un gran lavoratore, ma a differenza della vicina Milano trova
riscatto mettendosi in proprio per soddisfare la propria voglia di indipendenza,
realizzazione e guadagno. “Tutto e subito” è il motto e il “tempo è denaro” ciò che
l’accompagna. Come spesso accade, però, con il passare del tempo l’antica
vocazione della propria città e del proprio territorio viene meno.
Fra le perle dell’architettura briantea, la Villa Reale di Monza, le cui origini vengono
fatte risalire ad un dispaccio firmato da Maria Teresa d'Austria il 17 aprile 1777. In
tale comunicazione, infatti, l'imperatrice faceva riferimento alla costruzione di "...
una Casa di Campagna nelle vicinanze di Milano che serva di Villeggiatura al
Serenissimo Arciduca Governatore ed ai di Lui Successori nel Governo della
Lombardia Austriaca...". La scelta del luogo ricadde su Monza per “… la salubrità
dell’aria e l’amenità del paese circonvicino...”.
Questo dimostra come già nel periodo citato, Monza e la Brianza fossero
riconosciute come luoghi dove trascorrere lunghi e piacevoli periodi di villeggiatura.
Molto tempo è passato e ci si ritrova a possedere luoghi degni di nota, senza la
coscienza di poterli condividere con altri. Le cose stanno tuttavia cambiando e lo
dimostrano le interviste che sono state effettuate presso le istituzioni,le
rappresentanze e gli esponenti che compongono il tessuto locale.
Per realizzare un Sistema Turistico occorre partire con l’approvazione “morale” dei
soggetti che compongono la destinazione. Quindi la domanda di apertura che
abbiamo posto ai nostri interlocutori è stata:
“Lei crede nella vocazione turistica di Monza?”.
Indicativo è che quasi all’unanimità la risposta sia stata positiva, nonostante le
problematiche da affrontare. Il senso pratico del brianzolo si realizza nel rimanere
realisti puntando il più in alto possibile. Monza e Brianza turistica possono essere
166
valorizzate solo con grande impegno e lavoro da parte di tutti. Nessuno si è tirato
indietro. L’unica richiesta è stata che le istituzioni si prendessero a carico il
coordinamento iniziale del progetto, come sta effettivamente avvenendo.
1.6.2. Interlocutori sul territorio: esiti interviste e indagini effettuate.
Elencheremo qui di seguito i principali interlocutori intervistati:
Il primo ovviamente è l’Autodromo di Monza, sicuramente indicato come principale
attrattore turistico della città e volano per l’organizzazione di tutta una serie di
eventi e manifestazioni correlati. Al loro interno esiste già da anni l’idea di “fare
sistema”, proprio perché credono nel turismo di Monza e Brianza. Questa logica si è
consolidata negli anni attraverso la pubblicazione del Calendario sportivo, in cui
vengono inseriti gli alberghi convenzionati, i ristoranti e le principali attrattive
turistiche e culturali del territorio monzese.
Non di secondaria importanza, sono stati intervistati altri interlocutori che
compongono il tessuto economico e sociale del futuro capoluogo. In particolare,
associazioni quali Asso Immobiliare e Assindustria Monza e Brianza. Quest’ultimo
nello specifico ritiene il progetto di Sistema Turistico un trampolino di lancio
importante per il territorio e si propone, come associazione, di veicolare le iniziative
ed eventuali proposte turistiche a tutte le aziende associate.
Di seguito, la Fiera di Monza e il Consorzio delle Brianze, successivamente nato
per soddisfarne le esigenze, accolgono con evidente piacere il progetto di Sistema
Turistico e si fanno carico di coinvolgere i loro associati.
L’Unione Commercianti si pone in prima linea nel mettere in contatto i propri
associati, essendo appunto un vitale protagonista del commercio locale. Già in
passato si è provato a mettere in rete una serie di servizi con discreto successo.
Il Parco delle Groane, l’Oasi Lipu al suo interno, e il Parco Valle del Lambro hanno
appreso di buon grado del progetto, mettendo in risalto la problematica relativa gli
spostamenti. Idea comune sarebbe quella di utilizzare la bicicletta per risolvere la
questione in modo sostenibile.
L’Ufficio Scolastico Provinciale si occupa di distribuire informazioni e promuovere
iniziative rivolte alle scuole presenti sul territorio e di sua competenza, che sono
all’incirca 106 statali e 180 paritarie. Credono molto nel turismo e soprattutto nel
contributo che gli studenti di varie discipline potrebbero dare, coinvolgendoli in
167
Project Work per la creazione e realizzazione di ricerche in ambito turistico, itinerari
tematici, pacchetti turistici etc.
In particolare, l’intervista presso l’Istituto alberghiero di Monza “Olivetti” ha
accentuato l’entusiasmo dell’Ufficio Scolastico Provinciale in quanto disponibilissimi,
già in passato, a collaborare alle varie iniziative della zona. Ritengono che il
Sistema Turistico sarà un salto di qualità per gli studenti e i diplomati della loro
scuola.
Esistono poi varie associazioni che lavorano sul territorio e che da anni credono che
il turismo sia parte integrante di esso, ma non sufficientemente valorizzata. Una di
queste è sicuramente Sviluppo Brianza. Lo dimostrano i 10 anni dalla nascita in cui
l’incessante lavoro ha prodotto relazioni interpersonali con i principali attori del
territorio. Lo statuto della Società, modificato nel maggio 2004, le conferisce
possibilità d’intervento in campo turistico, garantendo una messa in rete con le
altre associazioni territoriali.
Inoltre, si è deciso di intervistare quelle Pro Loco che rappresentano in qualche
modo le tre principali aree della futura Provincia. L’Associazione Pro Monza con
sede nel centro del futuro capoluogo, la Pro Loco di Bellusco, punto di riferimento
del Vimercatese, e l’Agenzia per il Turismo e la Cultura di Cesano Maderno.
Storicamente le Pro Loco sono impegnate nella valorizzazione del proprio territorio,
ma anche e soprattutto nello stabilire relazioni fra i residenti; si rendono conto che
non basta più agire localmente, ma occorre integrarsi con le realtà del territorio
circostante. Sono pronte per aprirsi a nuove esperienze, sempre nella compatibilità
con le loro tradizioni e culture. Lo sviluppo sostenibile del turismo sul territorio
diventa qui condizione imprescindibile.
Il Touring Club Italiano ha un delegato sul territorio, Console TCI per Monza e
Brianza, che, oltre a rappresentarne ed interpretarne la realtà, è una figura
proattiva ben introdotta, lavora a stretto contatto con il territorio e ne conosce
profondamente gli aspetti.
35 anni fa è stato istituito il Referendum gastronomico “Risveglio della cucina
monzese e brianzola” a cura del Club del Buongustaio sede di Monza, con lo scopo
di ricercare e salvaguardare l’identità dei prodotti tipici e genuini e divulgarli nei
Ristoranti e nelle Osterie d’Italia. Secondo il club, l’eno-gastronomia brianzola deve
essere risvegliata da un torpore che ha accompagnato Monza e Brianza in questi
ultimi anni.
168
1.6.3 Analisi della percezione del turismo da parte dei residenti
A fianco dell’analisi qualitativa eseguita tramite le interviste mirate a soggetti
appositamente selezionati, si riporta ora un’ indagine conoscitiva della percezione
del turismo della cittadinanza della futura Provincia di Monza e Brianza.
Non avendo avuto in precedenza un campionamento adeguato, si è deciso di
sottoporre un questionario a risposta multipla all’ utenza degli Uffici Relazioni con il
Pubblico dei Comuni Brianzoli con un numero superiore ai 15.000 abitanti (Arcore,
Bovisio Masciago, Brugherio, Carate Brianza, Cesano Maderno, Desio, Giussano,
Limbiate, Lissone, Meda, Muggiò, Nova Milanese, Seregno, Seveso, Vimercate) e
dello IAT di Piazza Carducci a Monza.
La scelta è stata fatta in base al cospicuo numero di persone che per diversi motivi
si recano presso questi uffici. Dei comuni coinvolti, solamente Arcore, Bovisio
Masciago, Brugherio, Cesano Maderno, Lissone, Muggiò, Nova Milanese e Vimercate
hanno contribuito positivamente alla buona riuscita dell’ indagine.
Le interviste sono state realizzate a partire dai primi giorni del mese di Aprile 2009
e si sono protratte per circa tre settimane fino al weekend del 25 – 26 Aprile 2009.
Alcuni Comuni hanno inoltre deciso, di propria iniziativa, di raggiungere un maggior
numero di intervistati distribuendo i questionari ai visitatori dei beni monumentali e
culturali tenuti aperti in occasione dell’ “XI Settimana della Cultura” organizzata dal
Ministero dei Beni Culturali e dell’ iniziativa “Weekend in Villa” proposta dalla
Provincia di Monza e Brianza.
Su un campione totale di 767 persone intervistate, formato in lieve prevalenza da
utenza femminile, si può ben notare che il 76% ha un’ età compresa da 31 a 64
anni, un buon grado di scolarizzazione e per l’ 80% considera il territorio della
Provincia di Monza Brianza di forte richiamo turistico.
Al fine di una più accurata campionatura, si è deciso inoltre di suddividere i dati
raccolti in due blocchi in base alla residenza dell’ utenza: Comune di Monza e
Comuni della Provincia di Monza e Brianza. Solo in alcuni casi è stata fatta un’
ulteriore suddivisione: si aggiungono Comuni della Brianza Orientale, Comuni della
Brianza Occidentale e Comuni della Brianza Centrale.
169
STRUTTURA DEL CAMPIONE SESSO
La composizione per genere del campione rileva una leggera maggioranza di utenti
di sesso femminile (54%)
Composizione del campione per genere
M46%
F54%
M F Rispondenti: 767
Maggioranza del sesso femminile anche per i residenti nel comune di Monza (68%)
Rispondenti: 44 ETA’
Come è possibile notare, il 41% del campione costituito da un’ età compresa dai 46
ai 64 anni, insieme al 35% costituito da un’ età compresa dai 31 ai 45 anni formano
una netta maggioranza.
I giovani fino ai 18 anni sono solo il 3%.
Sesso (Monza)
F68%
M32%
M F
170
Età
31-4535%
19-3010%
<183%
> 6411%
46-6441%
<18 19-30 31-45 46-64 > 64 Rispondenti: 767
La maggior parte degli intervistati residenti nel Comune di Monza hanno un’ età
compresa tra i 46-64 anni (46%), segue la classe d’ età dei più anziani (più di 64
anni) con il 25%. Sempre bassa la percentuale dei giovani fino ai 18 anni (2%).
Età (Monza)
<182%
19-307%
31-4520%
46-6446%
>6525%
<18 19-30 31-45 46-64 >65
Rispondenti: 44
TITOLO DI STUDIO
Il tasso di scolarizzazione risulta essere abbastanza elevato dove i diplomati (43%)
e i laureati (17%) costituiscono insieme più della metà degli intervistati.
Il 30% è in possesso di licenza media e solo l’ 8% di quella elementare.
Titolo di Studio
Elementare8%
Media 30%
Diploma43%
Laurea17%
Altro2%
Elementare Media Diploma Laurea Altro Rispondenti: 767
171
Ancora più alto risulta essere il tasso di scolarizzazione dei residenti del solo
Comune di Monza, diplomati (48%) e laureati (34%)
Titolo di Studio (Monza)
Diploma48%
Laurea34%
Altro0%
Elementare2%
Media16%
Elementare Media Diploma Laurea Altro
Rispondenti: 44
PROFESSIONE
La maggior parte degli intervistati è un lavoratore dipendente (46%), ma una
buona fetta è rappresentata da pensionati (21%) tenendo conto dell’ età media
piuttosto elevata dei rispondenti. Segue la categoria altro (16%) che include tutte
quelle persone attualmente disoccupate o che per scelta non hanno un posto di
lavoro. I liberi professionisti (11%) e gli studenti (6%) sono le ultime due categorie
rappresentate in percentuale.
Professione (TOT Intervistati)
Studente6%
Dipendente46%
Altro16%
Libero Professioni
sta11%
Pensionato 21%
Studente Dipendente Libero Professionista Pensionato Altro Rispondenti: 767
Fra gli intervistati residenti nel Comune di Monza, aumenta la percentuale di
pensionati (36%), seguiti dai lavoratori dipendenti (32%), altro (20%), liberi
professionisti (7%) e studenti (5%).
172
Professione (Monza)
Studente5%
Dipendente32%
Pensionato36%
Altro20%
Libero Professionsit
a7%
Studente Dipendente Libero Professionsita Pensionato Altro
Rispondenti: 44
ANALISI DEI RISULTATI
L’ indagine, strutturata appositamente per avere un riscontro della percezione
turistica che il cittadino ha in merito al proprio territorio, ha prodotto risultati a
senso unico.
L’ 81% di tutti gli intervistati dichiara di riconoscere la futura Provincia di Monza
Brianza come possibile attrattiva turistica.
MB Turistica ?
si81%
no19%
si no Rispondenti: 767
La ricerca è stata maggiormente dettagliata in base alla posizione geografica de
comune di appartenenza rispetto all’ intera Provincia.
Il 76% dei residenti nei comuni della Brianza Occidentale vede la futura provincia
un bacino di utenza a scopo turistico,
173
MB Turistica ? (Brianza Occidentale)
si76%
no24%
si no
Rispondenti: 238
Lo stesso per i residenti nei comuni della Brianza Centrale con l’ 81% dei SI
MB Turistica? (Brianza Centrale)
si81%
no19%
si no
Rispondenti: 285
e dei residenti nella Brianza Orientale con l’ 87% dei SI
MB Turistica? (Brianza Orientale)
si87%
no13%
si no
Rispondenti: 16
Netta maggioranza delle risposte Si (95%) anche per i residenti nel comune di
Monza.
174
MB Turistica? (Monza)
195%
25%
1 2
Rispondenti: 44
In base alla ricerca effettuata, gli attrattori turistici di maggior rilievo risultano
essere i Parchi e la Natura (45%), in secondo luogo le Ville di Delizia (22%) gli
Eventi e le Manifestazioni (14%), gli Itinerari Religiosi (10%) e l’ Enogastronomia
(7%). In una piccola percentuale (2%), qualche cittadino afferma la presenza di
ulteriori attrattori nella zona.
Attrattori Turistici Provincia Monza e Brianza
Itinerari religiosi
10% Ville di Delizia22%
Enogastronomia7%
Altro2%
Parchi e Natura45%
Eventi e Manifestazio
ni14%
Itinerari religiosi Ville di Delizia Parchi e NaturaEventi e Manifestazioni Enogastronomia Altro
Rispondenti: 767
Prevale la percezione dei numerosi Parchi e aree verdi presenti sul territorio come
attrattiva turistica anche per i residenti nel Comune di Monza:
Parchi e Natura (37%), Ville di Delizia (24%), Eventi e Manifestazioni (18%),
Itinerari Religiosi (12%), Altro (5%), Enogastronomia (4%)
175
Attrattori Turistici MB (Monza)
Ville di Delizia24%
Parchi e Natura37%
Itinerari religiosi
12%
Enogastronomia4%
Altro5%
Eventi e Manifestazio
ni18%
Itinerari religiosi Ville di Delizia Parchi e NaturaEventi e Manifestazioni Enogastronomia Altro
Rispondenti: 44
Monza, futuro capoluogo di provincia e meta di numerosi turisti nazionali e
internazionali per le sue origini, la sua cultura, la sua architettura e le attività
sportive, risulta essere vista come località turistica anche dalla maggior parte dei
cittadini della sua Provincia.
Si (83%), No (17%)
Monza Turistica?
si83%
no17%
si no Rispondenti: 767
Stessa percezione hanno i residenti nella Brianza Orientale
Si (87%), No (13%)
Monza Turistica? (Brianza Orientale)
no13%
si87%
si no
Rispondenti: 16
176
nella Brianza Centrale
Si (84%), No (16%)
Monza Turistica? (Brianza Centrale)
si84%
no16%
si no
Rispondenti: 285
Diminuisce la percentuale dei Si (77%) nella Brianza Occidentale, che risulta però
maggiore rispetto ai No (23%)
Monza Turistica? (Brianza Occidentale)
si77%
no23%
si no
Rispondenti: 238
Tutti i 44 residenti nella città di Monza intervistati, hanno dichiarato di ritenere la
propria città una località turistica a tutti gli effetti.
Si (100%), No (0%)
Monza Turistica? (Monza)
si100%
no0%
si no
Rispondenti: 44
177
La Villa Reale di Monza, in percentuale (30%), è l’ attrattiva di maggior rilevanza
turistica fra gli intervistati. Segue il Parco di Monza (28%) con il Duomo e il Museo
(25%). Eventi e Manifestazioni (8%), Negozi e Shopping (6%), Altro (2%),
Enogastronomia (1%).
Attrattori Turistici Monza
Villa Reale30%
Parco28%
Eventi e Manifestazio
ni8%
Duomo e Museo
25%
Enogastronomia1%
Negozi6% Altro
2%
Attrattori Turistici Monza Dumo e MuseoAttrattori Turistici Monza Villa RealeAttrattori Turistici Monza ParcoAttrattori Turistici Monza Eventi e ManifestazioniAttrattori Turistici Monza EnogastronomiaAttrattori Turistici Monza NegoziAttrattori Turistici Monza Altro
Rispondenti: 767
Stessa percezione per i residenti nel comune di Monza
Villa Reale (26%), Parco (26%), Dumo e Museo (25%), Eventi e Manifestazioni
(10%), Altro (8%), Negozi e Shopping (3%), Enogastronomia (2%).
Attrattori Turistici Monza (Monza)
Duomo e Museo25%
Villa Reale26%
Negozi3%
Altro8%
Eventi e Manifestazio
ni10%
Enogastronomia2%
Parco26%
Duomo e Museo Villa Reale ParcoEventi e Manifestazioni Negozi EnogastronomiaAltro
Rispondenti: 44
Per i residenti nei comuni della Brianza Orientale
Villa Reale (32%), Duomo e Museo (30%), Parco (26%), Eventi e Manifestazioni
(5%), Negozi e Shopping (5%), Enogastronomia (2%), Atro (0%).
178
Attrattori Turistici Monza (Brianza Orientale)
Duomo e Museo30%
Villa reale32%
Enogastronomia2%Eventi e
Manifestazioni5%
Negozi5%
Altro0%
Parco26%
Duomo e Museo Villa reale ParcoEventi e Manifestazioni Enogastronomia NegoziAltro
Rispondenti: 16
nei comuni della Brianza Centrale
Villa Reale (28%), Parco (28%), Duomo e Museo (27%), Eventi e Manifestazioni
(7%), Negozi e Shopping (7%), Altro (2%), Enogastronomia (2%).
Attrattori Turistici Monza (Brianza Centrale)
Duomo e Museo27%
Villa reale28%
Enogastronomia1%
Eventi e Manifestazio
ni7%
Negozi7%
Altro2%
Parco28%
Duomo e Museo Villa reale ParcoEventi e Manifestazioni Enogastronomia NegoziAltro
Rispondenti: 285
nei comuni della Brianza Occidentale
Villa Reale (30%), Parco (28%), Duomo e Museo (21%), Eventi e Manifestazioni
(10%), Negozi e Shopping (7%), Enogastronomia (2%), Altro (2%).
Attrattori Turistici Monza (Brianza Occidentale)
Villa reale30%
Duomo e Museo21%
Negozi7%
Enogastronomia2%
Altro2%
Eventi e Manifestazio
ni10% Parco
28%
Duomo e Museo Villa reale ParcoEventi e Manifestazioni Enogastronomia NegoziAltro
Rispondenti: 238
179
Con il questionario viene inoltre data la possibilità all’ intervistato di elencare gli
aspetti da migliorare per rendere il territorio più attraente dal punto di vista
turistico. La viabilità e i parcheggi sembrano essere il punto debole del territorio
provinciale e l’ utenza sente l’ esigenza di un miglioramento e rinnovo
infrastrutturale: Viabilità e Parcheggi (30%). Al secondo posto si segnala la
necessità di un potenziamento del trasporto Pubblico (21%), ma anche di offerta
culturale (11%) e maggiori informazioni (10%). A seguire le Possibilità di Svago
(9%), la Promozione e/o Pubblicità degli eventi e iniziative proposte dalle
associazioni e amministrazioni (7%), e la Segnaletica stradale e informativa (6%).
In quest’ ultimo caso un buon numero di utenti consigliano l’ utilizzo di
cartellonistica in più lingue. All’ ultimo posto Ricettività e Strutture Ricettive (5%).
Altro (1%).
Aspetti da Migliorare
Offerta Culturale
11%
Ricettività5%
Promozione/Pubbl.
7%
Svago9%
Altro1%
Viabilità e parcheggi
30%
Segnaletica6%
Informazioni10%
Trasporti Pubblici
21%
Viabilità e parcheggi Segnaletica InformazioniTrasporti Pubblici Ricettività Offerta CulturalePromozione/Pubbl. Svago Altro
Rispondenti: 767
Questi gli aspetti da migliorare per i residenti nel Comune di Monza:
Viabilità e Parcheggi (30%), Trasporti Pubblici (21%), Offerta Culturale (11%),
Informazioni (10%), Svago (9%) Promozione e Pubblicità (7%), Segnaletica (6%),
Altro (1%).
Aspetti da Migliorare (Monza)
Viabilità e parcheggi
27%
Svago6%
Offerta Culturale
12%
Promozione/Pubbl.
7%
Ricettività9% Trasporti
Pubblici21%
Informazioni10%
Segnaletica7%
Altro1%
Viabilità e parcheggi Segnaletica InformazioniTrasporti Pubblici Ricettività Offerta CulturalePromozione/Pubbl. Svago Altro
Rispondenti: 44
180
1.6.4. Conclusioni
In conclusione, tutte le entità con cui abbiamo preso contatto sono quindi concordi
nell’affermare che Monza e Brianza potrebbero rinascere grazie al progetto Sistema
Turistico. E’ emersa infatti l’idea di Brianza quale sorta di museo diffuso, con una
dislocazione su tutto il territorio di un ricco patrimonio storico, architettonico e
naturalistico. La zona, da sempre considerata un’area a vocazione imprenditoriale,
potrebbe acquisire con il tempo una declinazione più turistica, che si avvalga delle
risorse locali e valorizzi l’esistente, ovvero tutto ciò che è già stato messo in campo
negli anni, evitando così una dispersione di risorse.
La promozione del comparto turistico sarà volano di sviluppo per l’intera economia
locale e si aggiungerà, in termini di eccellenza e competitività, all’offerta di servizi
già presenti sul territorio.
Il Protocollo d’Intesa per la promozione e lo sviluppo di un Sistema Turistico Monza
e Brianza prevede, oltre allo studio della fattibilità, la successiva creazione di un
organismo di gestione autonomo per l’organizzazione delle attività turistiche in
Brianza, con particolare attenzione alle strutture informative e all’accoglienza
turistica (IAT). La novità del modello organizzativo proposto a livello regionale (cfr.
lg.135/2001) si concretizza in due aspetti fondamentali: l’esaltazione della
dimensione territoriale dell’offerta turistica e l’integrazione necessaria fra le diverse
componenti del sistema, in particolare fra gli attori pubblici e privati, quali principali
Stakeholder, non solo nella fase di gestione ma anche in quella dell’elaborazione
progettuale. In quest’ottica, per lo sviluppo del turismo locale si intendono appunto
attuare dei processi in cui pubblico e privato operino insieme in ambito di
valorizzazione e promozione turistico-culturale. Tale valorizzazione programmata
parte appunto da processi culturali in grado di intercettare ampie fasce di pubblico,
grazie alle caratteristiche identitarie del territorio e ad una visione dal basso
(bottom up). Anche tramite questi incontri si sono dunque confermate l’operosità e
la forte tradizione formativa tipiche del territorio per la crescita del settore terziario.
181
1.7. Analisi della dotazione infrastrutturale di sistema
1.7.1. Strutture ricettive
La rilevazione sulle caratteristiche degli esercizi registra la numerosità degli esercizi
alberghieri e complementari al 31 dicembre di ogni anno, indipendentemente dal
fatto che a tale data gli esercizi siano funzionanti o meno.
Il campo di osservazione relativo ai dati sulle strutture ricettive è formato da:
- tutti gli esercizi alberghieri e le residenze turistico-alberghiere esistenti sul
territorio lombardo e classificati in 5 categorie contrassegnate da "stelle" in ordine
decrescente;
- tutti gli esercizi complementari esistenti sul territorio lombardo; rientrano in
questo gruppo gli ostelli della gioventù, i campeggi, i villaggi turistici, le case per
ferie, gli alloggi privati dati in affitto da imprese iscritte al Registro degli Esercenti il
Commercio (R.E.C.), gli alloggi agro-turistici, i rifugi alpini e altri esercizi simili. I
dati degli esercizi complementari si riferiscono pertanto alle sole attività esercitate a
livello di impresa da cui restano esclusi gli alloggi privati dati in affitto, gli esercenti
non iscritti al R.E.C. e gli istituti religiosi che danno ospitalità ai turisti.
L’analisi della consistenza delle strutture ricettive del territorio, mette in evidenza:
- il numero degli esercizi che sono stati segnalati nei singoli Comuni della
Provincia di Monza e Brianza;
- il numero dei letti e dei bagni complessivamente offerti dal sistema.
Di seguito i dati rilevati in ogni Comuni negli anni 2005, 2006 e 2007:
AGRATE BRIANZA -
(MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi 1 1 1
Numero Letti 326 392 324
Numero Camere 160 163 163
Numero Bagni 163 165 165
182
AICURZIO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
ALBIATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
ARCORE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
5 5 5
Numero Letti 248 257 263
Numero Camere
139 140 148
Numero Bagni 140 155 163
183
BARLASSINA -
(MI)
Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
BELLUSCO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 16 18 18
Numero Camere
11 11 11
Numero Bagni 13 13 13
BERNAREGGIO -
(MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
184
BESANA IN
BRIANZA - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 33 33 34
Numero Camere 17 17 22
Numero Bagni 17 17 24
BIASSONO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 1 1
Numero Letti 0 6 6
Numero Camere 0 2 2
Numero Bagni 0 2 2
BOVISIO
MASCIAGO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere 0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
185
BRIOSCO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 1 1
Numero Letti 0 25 25
Numero Camere
0 7 7
Numero Bagni 0 2 2
BRUGHERIO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 3 3
Numero Letti 16 96 95
Numero Camere
10 58 58
Numero Bagni 6 48 50
BURAGO DI
MOLGORA - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
2 2 2
Numero Letti 118 121 114
Numero Camere
60 60 60
Numero Bagni 70 78 78
186
CAMPARADA - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
CARATE BRIANZA - (MI)
Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
2 2 2
Numero Letti 104 167 121
Numero Camere
54 65 65
Numero Bagni 55 70 70
CARNATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
187
CAVENAGO DI
BRIANZA - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
CERIANO LAGHETTO - (MI)
Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
CESANO
MADERNO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
5 7 8
Numero Letti 392 399 445
Numero Camere
217 227 250
Numero Bagni 212 219 240
188
COGLIATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 1 1
Numero Letti 0 5 5
Numero Camere
0 2 2
Numero Bagni 0 1 1
CONCOREZZO - (MI)
Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 38 29 22
Numero Camere
18 18 15
Numero Bagni 8 22 19
CORREZZANA -
(MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
189
DESIO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
3 5 5
Numero Letti 178 222 224
Numero Camere
103 126 127
Numero Bagni 103 107 108
GIUSSANO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 1 1
Numero Letti 0 144 108
Numero Camere
0 72 71
Numero Bagni 0 71 70
LAZZATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
190
LESMO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 2 6 6
Numero Camere
/ 3 3
Numero Bagni / 3 3
LIMBIATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 153 153 137
Numero Camere
68 68 69
Numero Bagni 69 69 70
LISSONE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
5 5 5
Numero Letti 372 374 470
Numero Camere
194 195 295
Numero Bagni 196 199 233
191
MACHERIO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
MEDA - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 1 1
Numero Letti 0 7 7
Numero Camere
0 5 5
Numero Bagni 0 2 2
MEZZAGO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
192
MISINTO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
MONZA - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
12 18 17
Numero Letti 1431 1023 1224
Numero Camere
365 607 804
Numero Bagni 368 390 531
MUGGIO' - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 2 2
Numero Letti 10 19 16
Numero Camere
7 10 10
Numero Bagni 7 5 6
193
NOVA MILANESE
- (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 0 1
Numero Letti 10 0 4
Numero Camere
7 0 2
Numero Bagni 7 0 2
ORNAGO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 144 80 149
Numero Camere
72 40 72
Numero Bagni 76 42 74
RENATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
194
RONCO
BRIANTINO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
SEREGNO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
3 3 3
Numero Letti 236 231 238
Numero Camere
115 115 116
Numero Bagni 116 87 120
SEVESO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 2 2
Numero Letti 59 90 99
Numero Camere
35 52 52
Numero Bagni 35 52 52
195
SOVICO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 2 1
Numero Letti 0 10 5
Numero Camere
0 4 2
Numero Bagni 0 3 1
SULBIATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
TRIUGGIO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 90 90 90
Numero Camere
45 45 45
Numero Bagni 45 45 45
196
USMATE VELATE
- (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 2 2
Numero Letti 83 124 106
Numero Camere
50 74 74
Numero Bagni 37 62 62
VAREDO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
3 3 3
Numero Letti 167 171 160
Numero Camere
85 85 85
Numero Bagni 92 87 87
VEDANO AL
LAMBRO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 0 0
Numero Letti 0 0 0
Numero Camere
0 0 0
Numero Bagni 0 0 0
197
VEDUGGIO CON
COLZANO - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 20 19 19
Numero Camere
11 11 11
Numero Bagni 11 11 11
VERANO
BRIANZA - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
0 1 1
Numero Letti 0 12 12
Numero Camere
0 6 6
Numero Bagni 0 1 1
VILLASANTA -
(MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
1 1 1
Numero Letti 67 77 67
Numero Camere
48 48 48
Numero Bagni 50 50 50
198
VIMERCATE - (MI) Anno
2005 2006 2007
Numero Esercizi
3 5 6
Numero Letti 512 306 635
Numero Camere
213 165 330
Numero Bagni 213 171 305
Dall’analisi delle tabelle si può notare come 18 dei 50 Comuni della futura Provincia
di Monza e Brianza non presentino alcuna struttura ricettiva. Dei restanti 32, 9
Comuni hanno un sistema di offerta ampio e articolato, 5 presentano 2 strutture
ricettive e 18 hanno un solo esercizio sul loro territorio. Si pensa di poter affermare
che la ricettività è uno di quei servizi turistici che potrà essere potenziato, in modo
sostenibile e integrato rispetto allo sviluppo dell’offerta turistica locale.
Monza come è immaginabile ha un ruolo centrale per quanto riguarda sia il numero
sia la varietà delle strutture ricettive, presenti e in aumento nel corso degli anni: a
partire dal 2005, anno in cui si contano 12 esercizi, si ha un aumento di 6 strutture
nel 2006, per arrivare al numero di 17 attività nel 2007, con un’offerta di 1224
posti letto4. Come si è già affermato Monza è un nodo focale per lo sviluppo del
turismo, perché ricca di attrattori turistici: ambientali, culturali, economici, legati
agli eventi – soprattutto sportivi; attrattori che si cerca oggi di organizzare in modo
sistemico per renderli fruibili e accessibili.
Oltre a Monza, tra i Comuni che presentano più di 2 strutture (i cui flussi turistici
sono già stati analizzati nel par. 1.3.1), risalta sicuramente Cesano Maderno che
vede aumentare le strutture ricettive da 5 a 7 e infine a 8 unità nel corso del
triennio. Tale aumento non è tuttavia accompagnato da una sostanziale crescita dei
posti letto: si tratta infatti di 2 alloggi R.E.C. e di un B&B, che aumentano la
capacità ricettiva di sole 53 unità. Il numero totale di posti letto di questo Comune,
è per il 2007 pari a 445 unità ed è garantito prevalentemente dalle strutture già
esistenti: 2 hotel 4 stelle, un hotel 3 stelle e 2 a una stella.
4 Tra il 2005 e il 2006 si nota una netta flessione dei posti letto, pur registrando un aumento del numero
degli esercizi. Dall’analisi del dettaglio dei dati ciò sembrerebbe dovuto al fatto che il campeggio passi da
600 a 320 posti letto dichiarati da un anno all’altro.
199
Anche a Vimercate si nota un aumento degli esercizi dovuto alla nascita di 3 nuovi
B&B che permettono di registrare un totale di 6 strutture alla fine del 2007. Anche
in questo caso ciò è accompagnato da un modesto aumento dei posti letto, che per
il 2007 risulta pari a 635 unità (+ 123 dal 2005) e che è comunque il dato più
importante nella Provincia subito dopo Monza. Tale valore è quindi possibile per la
presenza sul territorio di un hotel 4 stelle e di un residence di media-grande
dimensione.5
Arcore, Lissone e Desio contano per il 2007 5 esercizi. Sia per Arcore, sia per
Lissone, il numero di strutture resta invariato dal 2005 al 2007, mentre per Desio si
passa da 3 a 5 esercizi. Tra questi Comuni, il maggior numero di posti letto si
contano a Lissone – 470 unità – seguito da Arcore – 263 unità – e infine da Desio –
224 unità -. Lissone si posiziona quindi al secondo posto come capacità ricettiva
misurata in posti letto e questo dato positivo è sicuramente legato al ruolo
“commerciale” della città nel settore del mobile e del design. Lissone si
contraddistingue inoltre tra i comuni brianzoli per la sua vivacità economica, sociale
e culturale e soprattutto per infatti la nascita del Museo di Arte Contemporanea e
per il Premio Lissone e Lissone Design.
Tra i Comuni con 3 strutture ricettive si contano invece Brugherio, Seregno e
Varedo. Brugherio è passato da 1 a 3 esercizi nel corso del triennio, ma nonostante
ciò conta un esiguo numero di posti letto, 95 in totale. Pur non variando il numero
di strutture nel corso degli anni, Seregno con 238 posti letto e Varedo con 160 posti
letto, registrano nel 2007 una situazione più interessante per quanto riguarda la
dimensione della ricezione turistica.
I Comuni con 2 esercizi sono Carate Brianza, Burago di Molgora, Muggiò, Usmate
Velate e Seveso. Tra questi si possono segnalare le strutture di Carate e Burago
che contano nel 2007 circa 120 posti letto.
I restanti Comuni: Agrate Brianza, Bellusco, Besana in Brianza, Biassono, Briosco,
Cogliate, Concorezzo, Giussano, Lesmo, Limbiate, Meda, Nova Milanese, Ornago,
Sovico, Triuggio, Veduggio con Colzano, Villasanta, e Verano Brianza presentano 1
sola struttura ricettiva. Agrate Brianza ha tra questi la struttura ricettiva più
grande, un hotel 4 stelle, che conta nel 2007 163 camere e 324 posti letto. A
seguire si segnalano per numero di camere e di posti letto i Comuni di: Ornago, 72
camere e 149 posti letto, Giussano, 71 camere e 108 posti letto, Limbiate, 69
camere e 137 poti letto, Triuggio, 45 camere e 90 posti letto e Villasanta, 48
camere e 67 posti letto. Le restanti strutture registrano valori nettamente inferiori
alle 50 camere, con un numero molto limitato di posti letto.
Per quanto riguarda la varietà delle strutture, dai dati relativi alla tipologie di
5 La flessione dei posti letto tra il 2005 e il 2006 è dovuta al fatto che per quest’ultimo anno non sono
stati dichiarati i dati del residence, che viene invece incluso nel conteggio per l’anno successivo.
200
esercizi ricettive sul territorio si nota che non esistono alberghi a 5 stelle e che la
categoria più rappresentata è quella degli hotel a 3 stelle. Se si analizza il settore
extra-alberghiero, nel 2007 si contano un totale di 12 Bed&Breakfast, localizzati nei
Comuni di Biassono, Cesano Maderno, Cogliate, Lesmo, Monza (3 strutture), Nova
Milanese, Sovico e Vimercate (3 strutture) e 1 campeggio e 1 ostello della gioventù
nella città di Monza.
1.7.2. Servizi a supporto dello sviluppo turistico
E’ utile in questa sede sottoporre tutta una serie di soggetti rappresentativi che
operano sul territorio per i propri ambiti di competenza e contribuiscono a creare
quella rete identaria di aggregazioni, che tanto può influire anche a livello turistico
e culturale per un progetto di sviluppo integrato.
Per il legame con il Settore Turismo della Provincia di Milano, si veda inoltre in
allegato il Piano di Accompagnamento per la Provincia di Monza e Brianza
(biennale) per le voci: servizi, MilanoMese, sito internet, data base e itinerari.
Pro Loco
Si elencano di seguito le principali Associazioni Pro Loco del territorio brianteo,
alcune delle quali già iscritte all’Albo Regionale e UNPLI. Le Pro Loco sono per il
territorio della provincia un concreto supporto nella promozione del territorio in
quanto si occupano, non solo di organizzare eventi di tipo culturale e legati alle
tradizioni della Brianza, ma in alcuni caso sono proprio i soggetti che garantiscono
l’apertura e la fruibilità dei luoghi di interesse storico-turistico, organizzando visite
guidate o aderendo tramite i Comuni a manifestazioni di carattere sovra-locale
come la Settimana della Cultura e Ville Aperte.
(fonti statistiche elaborate dalla Direzione di Progetto Monza-Brianza, aprile 2009 )
NOME COMUNE
ISCRIZIONE
ALBO
REGIONALE
ISCRIZIONE
UNPLI
PRO LOCO AICURZIO Aicurzio si
PRO LOCO ARCORE Arcore si
PRO LOCO BELLUSCO Bellusco si
PRO LOCO BERNAREGGIO Bernareggio si
PRO LOCO BESANA BRIANZA Besana Brianza
CITTA’ DI BRUGHERIO Brugherio
201
PRO LOCO CARATE BRIANZA Carate Brianza si
PRO LOCO CERIANO LAGHETTO Ceriano Laghetto
AGENZIA PER IL TURISMO E LA
CULTURA Cesano Maderno
PRO LOCO GIUSSANO Giussano si si
PRO LOCO PRO MEDA Meda
PRO LOCO MEZZAGO Mezzago si si
PRO LOCO MISINTO Misinto
ASSOCIAZIONE PRO-MONZA Monza si
PRO LOCO MUGGIO' Muggiò si si
PRO LOCO TRIUGGIO Triuggio si
PRO LOCO VEDUGGIO
Veduggio Con
Colzano si si
PRO LOCO VERANO BRIANZA Verano Brianza si
Il Sistema museale di Monza e Brianza
La Direzione di Progetto Monza e Brianza sta lavorando per creare un Sistema
museale secondo gli standard previsti da Regione Lombardia, in modo da poter
accedere alle linee di finanziamento aperte attrverso i bandi regionali. L’obiettivo è
quello di costituire un nucleo operativo di soggetti che, visto il loro grado di
maturità, facciano da traino per creare il sistema museale vero e proprio,
attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti classificati come musei o raccolte o
collezioni museali.
Una volta creato, il Sistema museale di Monza e Brianza, sarà un soggetto
fondamentale per il supporto delle attività turistiche del territorio. Si pensi, per
esempio, alla possibilità di creare dei sistemi di promozione integrata tra Sistema
museale e risorse artistico-culturali della Provincia rivolti al target del turismo
scolastico che, come vedremo, ha delle potenzialità interessanti di sviluppo.
(aprile 2009 – elaborazione Direzione Monza e Brianza)
NOME COMUNE
MUSEO USI E COSTUMI DELLA GENTE DI AICURZIO 20040 Aicurzio
MUSEO CIVICO "CARLO VERRI" 20046 Biassono
MUSEO DEGLI ATTREZZI PER LA LAVORAZIONE DEL
LEGNO 20030 Bovisio Masciago
MUSEO MISCELLANEO "GALBIATI" 20047 Brugherio
SWATCH WORLD MUSEUM 20031 Cesano Maderno
MUSEO MINERALOGICO E PALEONTOLOGICO "PIO
MARIANI” 20033 Desio
202
MOSTRA PERMANENTE CENTRO STUDI NATURALISTICI 20034 Giussano
CIVICA GALLERIA D'ARTE CONTEMPORANEA 20035 Lissone
MUSEO E TESORO DEL DUOMO DI MONZA 20052 Monza
MUSEI CIVICI 20052 Monza
MUSEO ETNOLOGICO DI MONZA E BRIANZA 20052 Monza
COLLEZIONE PERMANENTE DELLE ARTI DEL FUOCO E
DONAZIONE DEL PITTORE VIVIANI 20054 Nova Milanese
ECOMUSEO DEL TERRITORIO 20054 Nova Milanese
RACCOLTA DEI PICCOLI ATTREZZI AGRICOLI 20050 Ronco Briantino
MUST - MUSEO DEL TERRITORIO VIMERCATESE 20059 Vimercate
Il Circuito Teatrale di Monza e Brianza
Nel panorama dello spettacolo, il teatro emerge come una realtà vivace e dinamica
nel territorio brianzolo, consolidando un’esperienza maturata nel corso degli anni
che ha portato a una crescita generale delle proposte, migliorando l'offerta
qualitativa e giungendo a presentare cartelloni importanti e spettacoli di grande
successo. Il 18 maggio 2006 è stato firmato il Protocollo di intesa per la
realizzazione del Circuito teatrale della Brianza tra la Provincia di Milano-Direzione
di Progetto Monza e Brianza e i comuni di Arcore, Agrate Brianza, Brugherio,
Cesano Maderno, Concorezzo, Monza, Nova Milanese, Seregno, a cui si sono
aggiunti in un secondo momento Villasanta e Vimercate. I teatri che compongono il
circuito si impegnano a realizzare annualmente presso le proprie strutture
spettacoli teatrali con compagnie professionali. Il Circuito Teatrale di Monza e
Brianza, si presenta come una vera e propria rete teatrale con un logo distintivo, un
sito preposto -www.brianzateatro.it-, un abbonamento itinerante, denominato
Openteatro e tante informazioni sistematizzate, che la Direzione di Progetto MB è
stata in grado di gestire e che presenta ogni anno con Palcoscenici, la guida
completa agli spettacoli e alle rassegne in programma nella stagione teatrale della
Brianza.Il Circuito Teatrale MB potrà essere coinvolto all’interno del Sistema
Turistico soprattutto per quanto riguarda l’offerta e la promozione integrata delle
attrattive leisure presenti sul territorio, favorendo la possibilità di attirare visitatori
anche per spettacoli di punta che si svolgeranno a Monza e nei teatri dei Comuni
aderenti.
Sistemi Bibliotecari
Il teritorio della nuova Provincia di Monza e Brianza è servito fondamentalemente
da 2 sistemi bibliotecari: BrianzaBiblioteche e il sistema Bibliotecario del
Vimerctaese. La biblioteca, soprattutto nei comuni di piccole dimensioni, fornisce un
servizio a favore dei cittadini, legato non solo alla promozione della lettura, ma
anche alla proposta di eventi culturali e di conoscenza del territorio. Quindi , oltre ai
203
servizi tradizionali offerti dal sistema bibliotecario, resi innovativi e più efficaci
dall’innovazione e dall’introduzione delle reti tecnologiche, le biblioteche possono
diventare un utile supporto al sistema turistico per le attività di promozione e
comunicazione degli attrattori della nuova Provincia di Monza e Brianza. La
capillarità del sistema, la messa in rete delle risorse e il coordinamento garantito
dal personale dei due centri sistema, fa comprendere come il territorio sia già
abituato a lavorare sinergicamente per offrire un servizio migliore ai cittadini.
Il Sistema Bibliotecario del Vimercatese
Nasce nel 1978 come una delle prime esperienze di cooperazione bibliotecaria
sovracomunale a livello nazionale. Allora il Sistema era composto da sedici Comuni,
il suo principale obiettivo era legato alla centralizzazione della attività di
catalogazione.
Oggi il Sistema gestisce cooperativamente l'erogazione di servizi per le biblioteche
dei 27 Comuni aderenti, tutti geograficamente situati nel settore nord-orientale
della Provincia di Milano, servendo un bacino d’utenza di circa 206.000 abitanti.
Fanno parte della nuova Provincia di Monza e Brianza, i comuni di: Agrate Brianza,
Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago Molgora, Carnate, Cavenago
Brianza, Concorezzo, Lesmo, Mezzago, Ornago, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate
Velate, Vimercate.
Tale dimensione permette notevoli economie di scala ed elevati standard qualitativi
di servizio, considerati d'eccellenza a livello nazionale. Il Sistema assicura, accanto
alla programmazione autonoma delle singole biblioteche, il coordinamento e la
parziale centralizzazione di alcune attività di promozione della lettura, organizzando
eventi sul territorio dedicati a questo scopo.
BrianzaBiblioteche
BRIANZABIBLIOTECHE nasce nel 2003 per promuovere la lettura, valorizzare il
patrimonio librario e documentario e per migliorare la qualità dei servizi di pubblica
lettura. Il network gestisce, inoltre, alcuni servizi essenziali quali: catalogazione,
prestito interbibliotecario, catalogo online e sito web.
Le principali attività realizzate sono le seguenti:
- sviluppo e gestione di un sistema informativo integrato;
- creazione e gestione di un catalogo collettivo;
- organizzazione e gestione del prestito interbibliotecario;
- coordinamento dei programmi dei soggetti associati;
- coordinamento delle politiche di acquisizione;
- formazione continua del personale delle biblioteche;
- acquisizione e gestione di un fondo comune librario e documentario;
- misurazione dei livelli di performance dei servizi;
204
- promozione dei servizi bibliotecari sul territorio;
- collaborazione con strutture e servizi sul territorio.
Fanno parte del sistema le biblioteche di comuni di Albiate, Barlassina, Besana in
Brianza, Biassono, Bovisio Masciago, Briosco, Carate Brianza, Ceriano Laghetto,
Cesano Maderno, Desio, Giussano, Lentate sul Seveso, Lissone, Macherio, Meda,
Monza, Muggiò, Nova Milanese, Renate, Seregno, Seveso, Sovico, Triuggio, Varedo,
Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza, Villasanta.
I Parchi
Nonostante l’intensa urbanizzazione degli ultimi decenni il territorio della nuova
Provincia di Monza e Brianza manitiene e conserva alcune aree naturali di grande
interesse ambientale. Tra le aree protette si contano 2 Parchi Regionali (il Parco
delle Groane e il Parco Valle del Lambro), 10 Parchi Locali di Interesse
Sovracomunale e un’Oasi naturalistica della LIPU.
Molto importanti per lo sviluppo turistico dell’area sono le attività organizzate anche
da questi Enti, sia per i progetti di educazione ambientale, sia per quanto riguarda
le attività di comunicazione e promozione delle aree protette e degli itinerari e
percorsi ciclo-pedonali che si sviluppano al loro interno.
Tra le strutture a supporto dell’attività turistica, si segnalano, i Parchi che hanno
una sede propria sul territorio e che garantiscono attraverso degli orari di apertura,
il servizio di relazione con i cittadini e con gli utenti:
Parco delle Groane
Via della Polveriera 2 - Solaro
Orari apertura: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle 12 - martedì
dalle 14.30 alle 16.30
Presso la sede del Consorzio è inoltre presente un Bici point dove è possibile
noleggiare biciclette. Un altro punto di noleggio è attivo a Ceriano Laghetto, presso
il Parco comunale “Collina delle meraviglie”.
Parco di Monza
Uffici Amministrazione Parco e Villa Reale
Cascina Fontana, viale Mirabellino 2 – Monza
Orari di apertura PARCO DI MONZA: tutti i giorni.
Orario invernale dalle 7.00 alle 19.00.
Orario estivo dalle 7.00 alle 20.30
Orari di apertura GIARDINI VILLA REALE: tutti i giorni.
Orario invernale dalle 7.00 alle 18.30
Orario estivo dalle 7.00 alle 20.00
Presso la Cascina Bastia, all'ingresso di Porta Monza, è attivo un servizio di noleggio
di biciclette, tandem e carrozzelle.
Orario estivo – tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30. Chiuso lunedì mattina
205
Orario invernale - solo sabato, domenica e festivi dalle 9.00 alle 17.00 (servizio
sospeso in caso di maltempo)
Si organizzano gite in carrozza attraverso i viali del Parco di Monza.
Periodo estivo: martedì e venerdì dalle 9.30 alle 12.00 dalla Porta di Vedano.
Durata 15 minuti
Sabato e domenica dalle 15.30 alle 17.00 dal Bar Cavriga
(in luglio-agosto la partenza può essere posticipata di mezz'ora).
Durata: 30 minuti
Il servizio è sospeso in caso di maltempo.
Inoltre è possibile effettuare visite per scuole e gruppi di disabili, nei giorni e negli
orari che si desidera, a una cifra convenzionata, su prenotazione.
In inverno il servizio è svolto solo su prenotazione.
Nel periodo primaverile ed estivo è altresì possibile realizzare un tour alla
scoperta degli angoli più nascosti del Parco su un piccolo trenino, con partenze ogni
mezz'ora.
ORARI: sabato dalle 14.00 alle 18.30
domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.30.
Stazione di partenza: presso Bar Cavriga (Viale Cavriga, vicino ingresso Porta
Monza). Fermate: Porta Villsanta, Cascina del Sole.
Escursioni: solo su prenotazione
Parco della Valle del Lambro
via Vittorio Veneto 19 - Triuggio
Orari apertura: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 14 - martedì e giovedì dalle
8 alle 12 e dalle 13.30 alle 18.30
Parco del Rio Vallone
Cascina S. Sofia, 1 - Cavenago Brianza
Orari apertura: lunedi e giovedì dalle 16 alle 18
Oasi Lipu
Centro Alex Langer, Via Don Orione - Cesano Maderno
Orari apertura: da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle
18.00.
Collegamenti e reti di mobilità: il sistema di mobilità briantea
Per quanto riguarda i mezzi pubblici, i collegamenti da, per e via Milano dei 50
Comuni briantei, sono principalmente garantiti dalle Ferrovie Nord e dalle
Ferrovie dello Stato, che hanno complessivamente 15 stazioni sul territorio.
Per le aree Monza-Brianza, Monza-Milano, Monza-Limitrofi sono inoltre attive le
linee di autobus di competenza Brianza Trasporti (sito www.brianzatrasporti.it),
autoguidovie che integrano e completano il quadro della mobilità briantea. Brianza
206
Trasporti è la nuova società consortile costituita da Autoguidovie, Compagnia
Trasporti Nord Milano (CTNM) e Trasporti Pubblico Monzesi (TPM) che dal 1°
novembre 2007 e per i prossimi 7 anni, gestirà il servizio di Trasporto Pubblico
nell’area di Monza e della Brianza. La nuova rete comprende 25 autolinee
(compreso il servizio urbano di Monza) e serve un totale di 39 comuni. Le linee
principali del nuovo servizio si attestano alla metropolitana M1 M2 e M3, alle
principali stazioni ferroviarie (FS e FNM) e metrotranvie del territorio servito. In
aggiunta al trasporto di linea, è stato anche creato un servizio a chiamata
“taxibus” nell’area di Carate e dintorni.
Per quanto rigurada i collegamenti in auto, le principali infrastrutture a servizio
dell’area sono la superstrada Milano-Meda e la Milano-Lecco, a cui si affiancano nei
collegamenti su Monza e Milano le due tangenziali, est e nord.
Da segnalare per il futuro e in una prospettiva a lungo termine la realizzazione della
Pedemontana, il cui tracciato corre proprio nella fascia settentrionale dei Comuni
della nuova Provincia, collegando Bergamo a Varese.
Per quanto riguarda le piste ciclo-pedonali, la Direzione Monza e Brianza ha
provveduto nel 2006 ad una ricognizione completa delle piste ciclabili territoriali.
Tale lavoro si è concretizzato in una guida dal titolo Monza e Brianza – Itinerari
turistici in bicicletta realizzata nel 2006 e presentata in occasione dell’edizione
della BIT 2007.
Arrivare a Monza, Cesano Maderno, Carate Brianza e Vimercate
Di seguito le principali modalità di collegamento per la futura città capoluogo e per i
centri di maggiore interesse storico-artistico delle aree ovest, centro e est della
Provincia di Monza e Brianza.
MONZA
In Auto
Da Milano: viale Fulvio Testi direzione Monza, poi SS36 direzione Lecco, uscita
Monza Villa Reale; da Torino o Venezia, autostrada A4 Torino-Venezia, uscita
Cinisello-Sesto San Giovanni, poi SS36 direzione Lecco, uscita Monza Villa Reale.
Da altre direzioni: autostrada A1 Firenze/Bologna – Milano, tangenziale est poi
tangenziale nord direzione Como, uscita Monza Centro.
Info: www.autostrade.it
In Treno
Monza è fermata lungo le linee ferroviarie FS Milano - Bergamo, Milano -
Como/Chiasso e Milano - Lecco. Info: www.trenitalia.it, tel. 892021
In Autobus
207
Autobus AGI Brianza Trasporti z223 (Milano-Cinisello-Monza(FS) celere) da M2/M3
Stazione Centrale, Autobus AGI Brianza Trasporti z221 (Milano - Sesto FS M1 -
Monza - Carate - Mariano C.) da M1 Sesto FS.
www.brianzatrasporti.it
CESANO MADERNO
In Treno
Da Milano
Ferrovie Nord Milano – Ramo Milano
Da Milano Cadorna:
⎯ Treno FNM direzione Mariano Comense, fermata Cesano Maderno
⎯ Treno FNM direzione Camnago/Lentate, fermata Cesano Maderno
www.lenord.it
Da Monza
FS linea Milano – Como/Chiasso fermata di Desio o Seregno, poi Autobus Brianza
Trasporti z240
In Auto
Da Monza
SS n. 527 (Monza – Busto Arsizio),
seguire indicazioni per Cesano Maderno
Da altre direzioni
Autostrada A4 Torino – Venezia
uscita Cormano,
S.S. n.35 “dei Giovi”, uscita 9 o 10
In Pullman
Da Milano
Da Milano ATM M1 Bicocca-Sesto FS
Pullman AGI BRIANZA TRASPORTI Nord Est Trasporti 32 Brianza Trasporti
z223 – direzione Monza, fermata Monza FS
poi, Pullman AGI BRIANZA TRASPORTI Nord Est Trasporti 32 Brianza Trasporti
z209 – direzione Cesano Maderno (FNM)
Da Monza
Da Monza (FS)
Pullman AGI BRIANZA TRASPORTI Nord Est Trasporti 32 Brianza Trasporti
z209 – direzione Cesano Maderno (FNM)
208
CARATE BRIANZA
In Auto
Da Milano
Da Viale Fulvio Testi, seguire le indicazioni per Monza (ss 36)
Proseguire in direzione Lecco
Uscita Carate Brianza
Da Lecco
SS 36 Milano-Monza-Lecco
Proseguire in direzione Milano
Uscita Carate Brianza
Da altre direzioni
A4 Venezia-Milano-Torino
Uscita Cinisello Balsamo (Viale Fulvio Testi), SS36 direzione Lecco
Uscita Carate Brianza
In Treno
da Milano e da Monza
⎯ Linea FS Sesto S. Giovanni - Monza - Molteno - Lecco (Stazione di Carate-Calò)
⎯ Linea FS Milano - Monza - Como (Stazione di Seregno)
poi Autobus AGI Brianza Trasporti Nord Est 32 Brianza Trasporti
z233 Seregno (FS) - Albiate – Triuggio, fermata Carate Brianza
In Autobus
Da Milano
Da ATM M1 Sesto
Autobus AGI Brianza Trasporti Nord Est 32 Brianza Trasporti
z221 direzione Mariano Comense, fermata Carate Brianza
Da Monza
Da FS Monza
Autobus AGI Brianza Trasporti Nord Est 32 Brianza Trasporti
z221 direzione Mariano Comense, fermata Carate Brianza
VIMERCATE
In Auto
Da Milano
tangenziale est direzione Usmate Velate; uscita Vimercate Nord, Vimercate Centro
e Vimercate Sud
Da Como e da Varese
209
autostrade A8 o A9. A Milano prendere la A4 in direzione Venezia; uscire al casello
di Agrate: prendere la tangenziale est direzione Usmate Velate e uscire a Vimercate
Sud, Vimercate centro e vimercate Nord.
Da Bergamo e da Brescia
autostrada A4 direzione Milano; uscire al casello di Agrate e seguire le indicazioni
per Vimercate. Oppure uscire al raccordo con la tangenziale est, direzione Usmate
Velate, e uscire a Vimercate Sud, Vimercate centro e Vimercate Nord.
In Treno
Da Milano
Dalle stazioni FS Porta Garibaldi e Milano Centrale,
treni FS in direzione Carnate, Bergamo o Lecco (sempre via Carnate).
Fermata FS Arcore
Poi Autobus NET Nord Est Trasporti
z319 o z320, fermata Vimercate.
In Autobus
Da Milano
Da ATM M2 Cologno Nord.
Autobus NET Nord Est Trasporti
Z322(Colgono Nord – Trezzo sull’Adda) o z323(Cologno nord – Vimercate)
Da Monza
Da FS Monza
Autobus NET Nord Est trasporti
z321 direzione Mezzago/Trezzo sull’ Adda/Porto d’ Adda
STRUTTURE IAT
L’Amministrazione Comunale di Monza, in seguito a specifici accordi con
l’Associazione Pro Monza, e in linea con quanto previsto dall’Atto d’Intenti
2007/2008 sottoscritto con gli altri Enti Promotori, si è impegnata nella
realizzazione di una struttura IAT sul territorio cittadino e ai fini del rilascio del nulla
osta da parte della Provincia di Milano, nel mese di agosto 2008, ha formalizzato la
richiesta di autorizzazione per l’istituzione di tale Ufficio presso i locali posti sotto i
Portici Comunali di Piazza Carducci, da anni in uso a predetta associazione, che da
anni collabora con il Comune nella promozione territoriale.
In data 11 agosto 2008 la Provincia di Milano ha dato parere positivo a tale
progetto, che ha visto l’inaugurazione della rinnovata sede degli spazi già concessi
in uso all’Associazione Pro Monza, con l’apertura del primo Ufficio IAT della
provincia di Monza e Brianza, venerdì 8 settembre 2009. Questo traguardo ha
rappresentato il primo passo della costituzione di una rete di IAT sul territorio della
210
Provincia di Monza e Brianza, e quindi di riferimento per il Sistema Turistico.
Gli enti promotori del Sistema Turistico stanno altresì collaborando, ai sensi della
L.R. 15/2007 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di turismo” e del R.R.
6/2005 “Attuazione dell’art. 8 della L.R. n. 8/2004. Criteri per la costituzione delle
strutture di Informazione ed Accoglienza Turistica (IAT)”, alla formalizzazione di un
apposito Protocollo per la Gestione Associata del Servizio di Informazione e
Accoglienza Turistica per Monza e Brianza (vedi pag.268).
Tale Protocollo, valido per tre anni dalla data di sottoscrizione, formalizza in modo
specifico la collaborazione degli enti firmatari, che prevede l’uniformità nel piano di
comunicazione e promozione del territorio, la gestione associata dei servizi erogati
dall’Ufficio IAT di Monza e Brianza, nonché la promozione della istituzione di altri
punti IAT sul territorio della Provincia di Monza e Brianza, in collaborazione e
convenzione con altri Comuni dell’ambito territoriale di riferimento. Nello specifico è
previsto un intervento rivolto all’attivazione di un secondo sportello IAT sul
territorio di Monza, nella palazzina degli ex-servizi pubblici situata nei giardini della
Stazione Ferroviaria, in via di recupero interno.
Tale progetto, ideato e finanziato dal Comune di Monza, scaturisce dalla primaria
necessità di creare un immediato punto di riferimento al turista, presso una
fondamentale porta di accesso alla città, quale la stazione ferroviaria. La posizione
risulta strategica anche dal punto di vista della localizzazione viabilistica, essendo in
prossimità di una delle principali direttrici di accesso da e per la Città di Milano.
L’attività del punto IAT si inserisce nella più ampia e generale attività promozionale
dell’intero Sistema, collaborando e curando la comunicazione con tutti i soggetti
coinvolti nello sviluppo e promozione del Sistema Turistico e con i soggetti e gli
Uffici IAT delle realtà limitrofe, in primis con quelli dell’area milanese e comasca.
Il Protocollo prevede altresì la gestione del Sistema IAT, a diversi livelli,
corrispondenti agli organi che hanno portato alla nascita e costituzione del Sistema
Turistico, e quindi il Comitato d’Indirizzo, composto dai rappresentanti politici delle
istituzioni ed un Comitato Esecutivo, formato dai funzionari degli enti coinvolti.
Ovviamente ad essi si aggiungeranno i rappresentanti dei Comuni che aderiranno
alla gestione del sistema IAT e che, con apposita convenzione, favoriranno la
nascita di altri Uffici nella Provincia di Monza e Brianza.
Per la gestione diretta delle attività di tutti gli uffici IAT è prevista la figura di un
Responsabile dei servizi, segnalato dal Comitato d’Indirizzo nell’ambito del
personale in servizio presso gli enti coinvolti.
Gli enti firmatari si impegnano a contribuire economicamente al funzionamento
della struttura, versando quanto pattuito dal programma triennale allegato al
Protocollo stesso.
212
2.1 Analisi SWOT
L’Analisi SWOT è un utile strumento di supporto all’analisi del contesto, consente,
infatti, di visualizzare contemporaneamente:
· punti di forza interni (Strenght)
· punti di debolezza interni (Weakness)
· opportunità esterne (Opportunities)
· minacce esterne (Threats)
L’obiettivo dell’analisi è cogliere le specificità che porterebbero il territorio a “viversi
come turistico”. Ciò significa potenziare alcuni servizi e rendere fruibili le risorse,
identificate come attrattori potenziali e reali dell’area oggetto d’analisi.
L’analisi definisce infatti le opportunità di sviluppo dell’area del Sistema Turistico,
che derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei
punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi che deriva,
innanzitutto, dalla congiuntura esterna.
L’analisi SWOT è un utile strumento in grado di supportare le scelte di intervento
che si concretizzano nel piano di azione.
Permette dapprima di analizzare gli scenari alternativi di sviluppo, di individuare i
fattori interni ed esterni in grado di influenzare il successo di un piano, determina la
coerenza interna ed esterna del piano.
È un’analisi che scaturisce comunque da valutazioni e osservazioni soggettive,
benché basate su analisi, studi e osservazioni; c’è quindi il rischio di una
rappresentazione semplicistica della realtà.
Analisi SWOT Punti di forza Punti di debolezza
buona dotazione risorse naturali: parchi, aree verdi, corsi d’acqua
carenza e basso sfruttamento strutture congressuali e fieristiche
presenza di risorse artistiche, culturali e urbanistiche di qualità nel territorio
offerta ricettiva scarsa, bassa occupazione
presenza piste ciclabili e piste in fase di realizzazione
località poco integrate nell'offerta turistica ricreativa
buoni collegamenti ferroviari
turismo prevalentemente giornaliero, soprattutto escursionisti provenienti dalla metropoli e comuni limitrofi
213
sedi universitarie distaccate
mancanza di una corretta e sistematica segnaletica sul territorio
itinerari di interesse escursionistico, culturale, naturale
la cultura turistica è fragile e vi è scarsa formazione circa le potenzialità di sviluppare forme di turismo integrate e sostenibili
eventi di importanza sportiva mancanza di un nome e un marchio forti
buona tenuta dell'identità territoriale, che si esprime anche nella gastronomia e nelle produzioni tipiche locali
mancanza monitoraggi preventivi
eventi di importanza culturale (rassegne musicali..)
le informazioni statistiche tradizionali, non incentrate sulla specifica area del ST, non riescono a spiegare adeguatamente l'andamento del settore
vicinanza all'area metropolitana
poca formazione costituisce un impedimento, occorre trovare modalità formative accettate da tutti
turismo d'affari, congressuale, caratterizzato da una domanda rigida, in grado di garantire flussi costanti
bassa integrazione tra le modalità di trasporto pubblico
presenza sul territorio di consorzi di comuni e di categoria, associazioni sociali e del volontariato attive
Rischi Opportunità
debole e scarsa cultura turistica degli operatori non favorisce l'apertura verso nuovi orizzonti di mercato
trasporto alternativo (all'uso dell'automobile) da potenziare
il forte campanilismo potrebbe frenare strategie unitarie
la vicinanza dell'area metropolitana (Monza e Milano) garantisce un mercato molto vasto e potenziale
insufficienza di posti letto ostacola il ridimensionamento delle presenze
sfruttare il turismo d'affari per sviluppare un turismo verde/culturale/sportivo di ricaduta/integrazione
rischio di subire il turismo invece di governarlo in modo sostenibile, come richiede il valore del luogo
offerta turistica parchi potenzialmente resa strutturata e competitiva
214
cultura della popolazione essenzialmente artigianale/imprenditoriale e legata a un pendolarismo verso la città, non favorisce un'apertura verso un maggior sviluppo turistico
sfruttare il potenziale dell’Autodromo di Monza: congressuale/eventi/sport
mancanza di cultura dell'accoglienza turistica, mancanza di formazione locale di potenziali operatori del settore
potenziamento e sviluppo piste cicilabili
mancanza di incentivi al recupero delle tradizionali forme di produzione locali, per la forza lavoro giovane
la Provincia svolge un ruolo di raccordo significativo e può continuare a garantire un indispensabile ruolo di coordinamento
bassa domanda turistica può far considerare superfluo ogni intervento di riqualificazione
risorse artistiche, culturali, ambientali, religiose, enogastronomiche, presenti sul territorio e sconosciute a molti possono essere organizzate e rese fruibili, costituendo ulteriori opportunità per creare circuiti e pacchetti d'interesse turistico
dispersione energie e risorse, scarse, in un'attività di promozione non integrata
creare un’immagine coordinata e riconoscibile
sfruttare la notorietà di eventi già in grado di attrarre un pubblico nazionale e internazionale
sviluppo del centro di accoglienza turistico (IAT)
strutturazione e gestione dei turismi già presenti (scolastico/sportivo/business)
215
2.2 Analisi dei mercati di riferimento attuali e potenziali del
sistema turistico
Dalla risorsa al prodotto turistico
Una volta individuate le risorse presenti sul territorio – attrattori turistici, potenziali
– il lavoro di ricerca si è focalizzato sull’individuazione delle principali combinazioni
di attrattori, prodotti e target turistici.
L’attrattore turistico può infatti originare uno o più prodotti “deliberanti” o
“spontanei” e uno stesso prodotto può essere oggetto di interesse da parte di
target diversi.
Il prodotto turistico tende ad avere un’elevata complessità, il suo legame con il
target può dipendere anche dalla stagionalità. Affinchè il prodotto sia usufruito dal o
dai target è necessario che sia conosciuto, reso accessibile e fruibile.
2.2.1 Potenziale di sviluppo turismo business
Se si esamina ad esempio il servizio offerto al target business e fieristico emerge
come questo oggi tenda a ridursi al posto letto. L’esperienza offerta, pertanto, è il
semplice soddisfacimento del bisogno di vitto e alloggio. Questa scelta di campo
origina una ridotta incidenza delle presenze straniere (31%), un forte rilievo del
turismo lombardo (47%) e una ridotta permanenza media complessiva (1,9 giorni).
Questo segmento, ad oggi, si rivolge al comparto ricettivo brianteo poiché offre un
vantaggio di ubicazione e un buon rapporto qualità/prezzo. Per attrarre la clientela
internazionale e gli italiani non lombardi, che probabilmente presentano una minor
frequenza nel numero di giornate lavorative trascorse in Brianza, bisogna
oggettivamente integrare altri tipi di attrattive, che sappiano rendere appealing il
territorio brianteo rispetto all’offerta di Milano e, in minor misura, delle altre
province limitrofe.
I possibili servizi che possono essere integrati, con diversi gradi di complessità,
sono principalmente rappresentati da:
1) attrattive naturali: un crescente numero di persone è sensibile alla pratica di
attività sportive (podismo, ciclismo, passeggiate, ...). Il territorio brianteo, grazie
alla sua ricchezza di parchi, potrebbe offrire questo servizio con ridotti spostamenti
2) attrattive storico-culturali: il territorio brianteo è in grado di offrire una vasta
gamma di attrattive culturali. Tra tali attrattive, particolare attenzione deve essere
dedicata al patrimonio eno-gastronomico
216
3) attrattive sportive: l’autodromo rappresenta senz’altro un elemento di grande
fascino, probabilmente soprattutto per il target di clientela maschile
4) attrattive economiche: il comparto commerciale può e deve intercettare questo
segmento, offrendogli un’esperienza di shopping che faccia leva sulle eccellenze del
territorio.
Gli obiettivi devono essere definiti soprattutto su un piano quantitativo e devono
permettere di accrescere l’offerta ricettiva, aumentando:
i) il grado di apertura internazionale,
ii) la percentuale di clientela italiana non lombarda,
iii) la permanenza media
i) Crescita del grado di apertura internazionale
Le azioni descritte in precedenza, nella misura in cui aumentano l’attrattività del
territorio brianteo per la clientela internazionale, possono favorire un riequilibrio del
mix ricettivo.
Nella simulazione si ipotizza una crescita composta del 10%. In realtà, data
l’elevata dimensione del mercato potenziale e le ridotte dimensioni che il turismo
Anni Arrivi totali
Arrivi Stranieri
Arrivi % Stranieri
Presenze Stranieri
Perm. Media
Stranieri
2001 254.158 60.519 24% 136.856 2,3 2002 297.870 74.274 25% 168.447 2,3 2003 319.648 81.306 25% 189.071 2,3 2004 333.255 85.396 26% 218.529 2,6 2005 365.340 90.481 25% 230.200 2,5
Scenario attuale
Anni% crescita
arrivi Stranieri
Arrivi stranieri
Perm. Media
Stranieri
Presenze Straniere
Var. presenze straniere (su
'05)
X 10% 99.529 2,5 253.220 23.020 X+1 10% 109.482 2,5 278.542 48.342 X+2 10% 120.430 2,5 306.396 76.196 X+3 10% 132.473 2,5 337.036 106.836 X+4 10% 145.721 2,5 370.739 140.539
Scenario futuro
217
internazionale riveste, le variazioni percentuali possono essere anche più vistose.
La simulazione ipotizza di realizzare una crescita di 140 mila presenze.
ii) Crescita clientela italiana non lombarda
La simulazione ipotizza che si riesca a realizzare una crescita composta media
annua del 10% sulle presenze degli italiani non lombardi (non sono disponibili i dati
relativi agli arrivi articolati per regione).
Anche in questo caso la variazione è significativa e pari a 150 mila presenze.
iii) Crescita della permanenza media
AnniPresenze
Italiani totali
Presenze non
Lombardi
% presenze non lombardi
2001 367.860 215.040 58%2002 408.332 236.662 58%2003 420.149 241.082 57%2004 437.201 252.424 58%2005 462.484 246.587 53%
Scenario attuale
Anni% crescita
presenze non lombardi
Presenze non
lombardi
Var. presenze straniere (su
'05)
X 10% 271.246 24.659 X+1 10% 298.370 51.783 X+2 10% 328.207 81.620 X+3 10% 361.028 114.441 X+4 10% 397.131 150.544
Scenario futuro
Anni Arrivi totali
Arrivi Stranieri
Presenze Stranieri
Perm. Media
Stranieri
Arrivi Italiani
Presenze Italiani
non lombardi
% Presenze
Italiani non
lombardi
Atima arrivi
Italiani non
lombardi
Perm. Media Italiani
2001 254.158 60.519 136.856 2,3 193.639 215.040 58% 113.196 1,9 2002 297.870 74.274 168.447 2,3 223.596 236.662 58% 129.592 1,8 2003 319.648 81.306 189.071 2,3 238.342 241.082 57% 136.761 1,8 2004 333.255 85.396 218.529 2,6 247.859 252.424 58% 143.105 1,8 2005 365.340 90.481 230.200 2,5 274.859 246.587 53% 146.549 1,7
Scenario attuale
218
La simulazione ipotizza che aumenti la permanenza media della clientela che già
viene nel territorio brianteo. Si è escluso dal calcolo la clientela lombarda,
ipotizzando che sia meno sensibile a occasioni non lavorative tese ad allungare il
soggiorno. I valori contenuti nelle tabelle, pertanto, non estendono gli effetti
positivi di queste azioni alle ipotesi precedenti di crescita del mercato
internazionale e della clientela italiana non lombarda. Inoltre, si è ipotizzata una
crescita più modesta, pari al 5%. Si noti come l’effetto complessivo è piuttosto
consistente e pari a 130 mila presenze.
Effetti sui posti letto
Le variazioni descritte e sommate, nella tabella di cui sopra, permetterebbero di
avviare una significativa crescita dei posti letto, mantenendo l’attuale tasso di
occupazione (in letti) pari al 47%. Si è già avuto modo di sottolineare come questo
valore, se espresso in camere, documenta una buona occupazione media.
Le interviste condotte sul campo confermano la scarsa conoscenza e integrazione
delle attrattive non business, da un lato, e delle difficoltà nella mobilità, dall’altro.
Le attrattive complementari sono, dunque, poco note e/o poco accessibili.
Dalle interviste condotte agli albergatori del territorio di Monza e Brianza emergono
due aree di criticità, che possono aver rappresentato degli ostacoli per lo sviluppo
dell’attrattività turistica del territorio:
- la scarsa promozione delle potenziali risorse turistiche - compreso
l’Autodromo - e la mancanza di servizi che facilitino l’accesso e la
fruizione di queste risorse
Anni
% crescita Perm. Media
Presenze Stranieri (su '05)
Var. presenze straniere (su '05)
Presenze Italiani
non lombardi
Var. presenze straniere (su '05)
Var. totale
presenze
X 5% 241.710 11.510 258.916 12.329 23.839 X+1 5% 253.796 23.596 271.862 25.275 48.871 X+2 5% 266.485 36.285 285.455 38.868 75.154 X+3 5% 279.810 49.610 299.728 53.141 102.751 X+4 5% 293.800 63.600 314.714 68.127 131.727
Scenario futuro
AnniVar. presenze mix Stranieri
(i)
Var. presenze Italiani non
Lombardi (ii)
Var. presenze perm. Media
(iii)
Var. totale presenze
Occupazione media in letti
('05)
Letti aggiuntivi Letti totali
X 23.020 24.659 23.839 71.518 47% 417 4.453 X+1 48.342 51.783 48.871 148.996 47% 868 5.321 X+2 76.196 81.620 75.154 232.970 47% 1.357 6.678 X+3 106.836 114.441 102.751 324.027 47% 1.888 8.566 X+4 140.539 150.544 131.727 422.811 47% 2.464 11.030
Scenario futuro
219
- il problema della viabilità e dei trasporti, con particolare riferimento
ai collegamenti tra il territorio brianzolo e i principali aeroporti del
Nord Italia.
Servizi per gli studenti “fuori sede” e sviluppo della convegnistica.
I poli universitari presenti sul territorio brianteo possono diventare una risorsa
importante per attirare studenti dal resto della Lombardia o addirittura dal resto
d’Italia, tenendo conto delle eccellenze riconosciute alle università in oggetto,
soprattutto nell’area medico-sanitaria.
L’incremento degli studenti “fuori sede” dipende strettamente dall’offerta di servizi
di accoglienza legati alla loro permanenza sul territorio.
È necessario dunque pensare alla creazione di strutture ad hoc, come residenze
universitarie, servizi di ristorazione e divertimento, con la possibilità di progettare
una carta “studenti” che permetta loro l’accesso alle diverse attrattive del territorio.
Le stesse eccellenze riconosciute in campo didattico e di ricerca possono poi essere
sfruttate per sviluppare l’attività convegnistica, soprattutto per quel che riguarda il
settore medico-farmaceutico, dove i numeri dei partecipanti sono più consistenti.
Questo tipo di attività potrebbe essere facilitata dal coinvolgimento delle aziende
farmaceutiche sul territorio.
2.2.2. Potenziale di sviluppo attrattori storico – culturali
Dimore storiche
L’obiettivo strategico è quello di generare un target stanziale. Le azioni richiedono
di aumentare l’accessibilità delle dimore e di creare delle card o pacchetti integrati
con il comparto ricettivo. In alcuni casi sono anche da rivedere le modalità di
accesso.
L’offerta delle dimore storiche è sulla carta complessa e articolata. Numerosi sono
gli edifici di rilevante interesse storico, ampiamente descritti, articolati e
catalogati in precedenti lavori di ricerca.
Tuttavia, per trasformare questi attrattori in prodotti turistici è necessario lavorare
dapprima sull’accessibilità.
Ad oggi il numero di dimore storiche effettivamente visitabile è ridotto,
principalmente poiché:
i) alcune sono chiuse al pubblico,
ii) altre ospitano municipi,
220
iii) altre ancora sono di proprietà privata.
Gli orari e le modalità di accesso rendono spesso non visitabili molte dimore
storiche nei giorni feriali.
Ad oggi il target di clientela è principalmente rappresentato da escursionisti. La
sfida più importante che la valorizzazione turistica di questo attrattore deve
recepire è invece quella di sviluppare un segmento di turisti stanziali, anche per la
complementare stagionalità con il comparto ricettivo. Molte strutture alberghiere,
ad oggi, registrano un’occupazione festiva molto marginale; è dunque possibile
creare delle sinergie, anche facendo leva sul prezzo.
Per rendere appetibile il soggiorno è importante mettere in rete l’offerta culturale,
creando pacchetti o card che propongano un circuito delle dimore storiche visitabili
e creando un supporto professionale ai numerosi gruppi e associazioni di
volontariato che ad oggi garantiscono l’accesso al pubblico in alcuni comuni
briantei.
La card e/o i pacchetti devono creare trasversalità tra i diversi attrattori, al fine di
offrire un soggiorno piacevole, capace di generare esperienze forti. L’esperienza, a
sua volta, genera circuiti di fidelizzazione e di passaparola.
Un’ulteriore possibilità di sviluppo per questa risorsa turistica potrebbe essere
quella di sfruttare alcune dimore, che non hanno un particolare interesse artistico,
come sedi di eventi di alto livello: convegni, vedi l’esempio di Villa d’Este, mostre
importanti e di grande richiamo, vedi l’esempio di Santa Giulia a Brescia, etc.
2. Attrattori naturali
1. Attrattori storico-culturali
Dimore storiche, chiese e architettura religiosa, musei, eventi e sagre,
patrimonio eno-gastronomico
Parchi e vie d’acqua
4. Attrattori sportivi
4. Attrattori sportivi
3. Attrattori economici
3. Attrattori economici
Shopping e ristorazione
Museo della velocità
221
La stessa Villa Reale di Monza potrebbe rappresentare una potenziale sede di grandi
eventi sul modello bresciano di Santa Giulia. In questo ultimo caso, per
promuovere il Museo e gli eventi ad esso connessi è stata creata anche una Santa
Giulia Card che dà diritto a sconti per i parcheggi, i ristoranti e gli alberghi.
Questo permetterebbe di intercettare un ulteriore target di clientela escursionista,
ma soprattutto, se parte di un pacchetto integrato con altri attrattori, potrebbe
favorire lo sviluppo di un segmento di turisti stanziali, legati agli eventi proposti. Il
grande evento, inoltre, permette di veicolare una nuova immagine del territorio e di
creare notorietà.
Musei
L’analisi quantitativa svolta ha permesso di delineare due differenti tipi di target:
1. un segmento non scolastico, largamente prevalente (62% degli
ingressi), seppure in calo nell’ultimo triennio
2. un segmento scolastico significativo (circa 25 mila ingressi annui),
prevalentemente composto da studenti delle superiori (39%) e delle
medie (15%), dove però sta crescendo l’incidenza delle elementari
(24%) e delle materne (14%).
i) Segmento non scolastico
Nei limiti dei dati quantitativi a disposizione e in particolare in assenza di
specifiche informazioni sulla stagionalità e sulla provenienza di questo target,
appare prioritario:
• favorire una transizione tra una fruizione tipicamente escursionistica e una
visita maggiormente strutturata, integrata con l’offerta ricettiva
• invertire il trend degli arrivi, anche facendo leva su mostre e manifestazioni
di alto profilo
• favorire un riequilibrio del mix per aree di provenienza, aumentando il peso
del turismo internazionale e di quello italiano non lombardo. Entrambi i
segmenti sembrano rivestire, ad oggi, un ridotto peso (evidenze emerse
Indicatori di performance 1997 2002n. visitatori 16.738 100.000% ingressi gratuiti 77,31 30% di pubblico in confronto agli altri Musei bresciani
22,17 73,26
n. visitatori medio di visitatori per giornate d'apertura
53,99 314
n. visite guidate 435 3.000% spese di comunicazione 1-5 30
Fonte: Besana A., de Capoa C., Bagnasco A., Guazzetti N., Communication and Fundraising Strategies of Virtuous Italian Museums, Economics of Arts and Culture, Department of Economics and Marketing, University I.U.L.M. -Milan, 2006
222
nelle interviste)
• integrare l’offerta museale con gli altri attrattori storico-culturali e in
particolare con le dimore storiche.
È importante favorire un binomio stretto tra il target non scolastico interessato ai
musei e le altre attrattive storico-culturali, con particolare attenzione alle dimore
storiche e, più in generale, con gli altri attrattori briantei.
L’offerta museale ad oggi, pur esprimendo alcune eccellenze a livello internazionale
- si pensi al Museo e Tesoro del Duomo di Monza -, non presenta un’offerta così
ampia da generare un soggiorno stanziale.
Anche in questo caso si rende necessario integrare l’offerta museale con quella
degli altri attrattori.
Prioritaria appare la necessità di creare un sistema di prodotto coerente e completo
tra i diversi attrattori storico-culturali, facendo leva soprattutto sul binomio dimore
storiche e musei.
Attorno a questo asse è poi importante innestare gli altri attrattori, in particolare
quelli naturali, rilevanti per le famiglie con bambini, gli attrattori economici,
shopping, eno-gastronomia e, per specifici target, gli attrattori sportivi quali
l’autodromo.
Senza questa integrazione manca una sufficiente massa critica per giustificare un
soggiorno. Ne consegue l’attuale carattere escursionista dei flussi e il taglio
prevalentemente locale delle aree di provenienza.
È importante creare un evento di grande visibilità – quale una mostra – per
promuovere e “lanciare” adeguatamente l’offerta.
Dimore storiche Musei
223
Il turismo scolastico assume ad oggi dimensioni piuttosto rilevanti. È importante
creare dei prodotti per gli studenti più grandi, che favoriscano la transizione da
flussi escursionisti a presenze stanziali.
ii) Segmento scolastico
Le attuali dimensioni del turismo scolastico rendono urgente decidere quali obiettivi
porsi con riferimento a questo mercato. Si suggeriscono due differenti prospettive
di sviluppo:
• creare una specifica offerta per il turismo scolastico delle superiori e delle
medie, avente un respiro stanziale (1 o 2 notti)
• creare un’offerta per il turismo delle elementari, avente un contenuto
escursionista, ma comunque teso a mostrare l’offerta variegata e articolata
del territorio.
Circa il turismo stanziale, l’analisi dei dati ha permesso di quantificare una media di
oltre 9.000 presenze annue degli studenti delle superiori e di circa 3.600 ingressi
delle scuole medie.
• Questi numeri suggeriscono l’opportunità di creare specifici prodotti,
facilmente personalizzabili, che integrando diversi tipi di attrattori
permettano di sviluppare un segmento scolastico stanziale.
• Le attrattive offerte devono avere un contenuto didattico, ma anche ludico,
al fine di rendere il soggiorno utile e piacevole. Per sviluppare un’offerta
stanziale a favore del turismo delle medie (inferiori e
superiori) è importante proporre un’offerta integrata degli attrattori,
facendo leva sia su finalità didattiche, sia su finalità ludiche.
Il percorso didattico può valorizzare principalmente tre categorie di attrattori:
• storico-culturali: visita dei musei, delle dimore storiche, dell’architettura
religiosa
• naturali: visita dei parchi con specifiche finalità didattiche, educazione
ambientale
• economici: visita di imprese agricole, artigianali o manifatturiere e dei poli
cinematografici con finalità didattiche
Il percorso ludico può valorizzare principalmente gli attrattori:
• Sportivi: visita all’autodromo
• Naturali: passeggiate, attività sportive e ricreative
• Economici: imprese della ristorazione e del commercio, shopping.
Valorizzazione dei poli cinematografici con finalità ludiche.
Per assicurare il servizio ricettivo si può procedere lungo due direzioni (non auto
escludentesi):
i) favorire lo sviluppo di specifiche strutture specializzate nel segmento scolastico,
ii) gestire con grande attenzione i periodi delle gite scolastiche, al fine di trovare
224
complementarità con le stagionalità delle strutture ricettive già esistenti.
In questo secondo caso è possibile spuntare tariffe concorrenziali, indispensabili per
attrarre questo target, facendo leva su economie di volume - saturazione di posti
letto diversamente vuoti.
Per promuovere adeguatamente questo prodotto è importante creare del materiale
informativo ad hoc da inviare alle scuole, meglio se geograficamente distanti,
creare un database di contatti, corpo docenti, e avviare un’attività
incoming fortemente integrata con le imprese locali.
È importante creare dei prodotti per gli studenti più grandi, che favoriscano la
transizione da flussi escursionisti a presenze stanziali.
Circa il turismo escursionista, l’analisi dei dati ha permesso di quantificare oltre
5.500 presenze delle elementari (in crescita) e circa 3.500 visite delle materne
(anch’esse in aumento).
Questi numeri suggeriscono di “gestire” con grande attenzione questo target, anche
per l’importanza che la visita può generare circa la loro percezione dell’immagine
del territorio brianteo e, indirettamente, delle loro famiglie.
È utile premettere, rispetto ai target precedenti, che lo sviluppo di un sistema
d’offerta ad hoc deve gestire con grande attenzione le difficoltà degli spostamenti.
Queste considerazioni suggeriscono di focalizzare l’attenzione soprattutto sui
bambini delle elementari, anche per l’elevata incidenza che probabilmente riveste il
mercato locale nel caso dei bambini delle materne.
È utile approfondire l’analisi rilevando, per i dati futuri, il dettaglio delle zone di
provenienza, anche al fine di valutare se vi sono degli spazi per sviluppare flussi
stanziali anche con riferimento al target delle elementari. In caso affermativo,
valgono le considerazioni espresse in precedenza.
Con riferimento, invece, al target escursionista è importante:
i) creare una comunicazione stabile con le scuole (soprattutto con quelle
che in passato hanno realizzato delle visite),
ii) supportare i docenti nell’attività di programmazione della visita (scelte
delle attrattive),
iii) realizzare un coordinamento dei soggetti locali che accoglieranno i
bambini.
Anche in questo caso è importante creare un’elevata sinergia tra i diversi attrattori,
realizzando percorsi didattici che sappiano offrire una modalità di apprendimento di
tipo ludico. Particolare importanza possono rivestire le attrattive naturali e in
particolare i percorsi di educazione ambientale.
225
Architettura religiosa
Nonostante le difficoltà indicate nella parte di analisi, i luoghi sacri possono
rappresentare un importante attrattore, dal momento che sono il simbolo di una
significativa parte della storia e dell’identità della Brianza e, in alcuni casi, anche
della storia italiana.
L’esempio della Casa Natale di Papa Pio XI, con circa 6.000 visitatori all’anno,
dimostra che, nel caso in cui le strutture siano ben gestite, i luoghi sacri possono
diventare delle importanti risorse.
L’obiettivo dovrebbe essere quindi quello di rendere questi luoghi non solo più
accessibili, ma meglio fruibili, studiando dei prodotti strutturati e mettendo in rete
le risorse per creare sinergie che permettano ai singoli luoghi di sopportare i costi
derivanti dalla promozione e dai servizi di accoglienza.
Si potrebbero sviluppare considerevolmente i flussi offrendo un servizio ricettivo,
facilmente integrabile facendo leva sui posti letto gia esistenti e largamente
inutilizzati nei fine settimana, integrando le diverse attrattive in un vero e proprio
prodotto “religioso”, sviluppando delle relazioni con tour operator e agenzie
specializzate in questo segmento.
Eventi culturali
Gli eventi culturali analizzati attraggono, ad oggi, dei significativi numeri,
soprattutto le rassegne musicali o gastronomiche. È importante valorizzare queste
esperienze soprattutto per comunicare una nuova immagine del territorio e per
dare visibilità alle attrattive turistiche ad esse collegate, ad esempio i luoghi in cui
si svolgono le manifestazioni.
L’obiettivo per questo attrattore è senz’altro quello di ampliare l’incidenza della
clientela non locale.
Quanto più cresce la distanza con il bacino di provenienza del turista, tanto più è
possibile generare forme di fruizione non escursionistiche, generando ricadute
positive sulla filiera turistica locale.
• Un primo modo per realizzare questo scopo potrebbe essere quello di
cercare di elevare il più possibile il livello delle rassegne, invitando a
partecipare nomi di richiamo internazionale.
• Un secondo canale di comunicazione, diverso dalle tradizionali attività di
promozione, potrebbe essere quello di creare delle “alleanze” con altri
eventi simili a livello nazionale o internazionale, in modo da entrare
direttamente in contatto con la potenziale clientela stanziale.
226
2.2.3. Potenziale di sviluppo attrattori naturali
In generale, si rende necessario integrare l’offerta dei parchi e delle vie d’acqua con
gli altri attrattori o, laddove possibile, sviluppare prodotti per specifiche nicchie di
clientela – ecoturismo.
i) Segmento escursionisti sensibili al verde
Ragionevolmente, questo segmento rimarrà quello quantitativamente più rilevante
e difficilmente modificherà le proprie abitudini di accesso, fortemente incentrate sui
giorni festivi.
Si segnala, in ogni caso, l’opportunità di sviluppare servizi collaterali, dalla
ristorazione a vere e proprie attività di entertainment che possono aumentare
l’interesse, la partecipazione e l’utilizzo feriale del parco.
Le interviste suggeriscono la possibilità di attrarre un segmento stanziale di eco-
turisti, facendo leva sulla rilevanza di alcune aree protette. È però importante
favorire lo sviluppo di una ricettività ad hoc.
ii) Segmento sportivo
Questo segmento, oltre a continuare ad attrarre agonisti e soprattutto amatori
rappresentati principalmente da residenti, può integrarsi con il segmento business.
Il numero di persone che pratica regolarmente attività sportiva all’aria aperta anche
durante i giorni feriali è rilevante e in crescita. Un uomo d’affari sportivo può
pertanto essere sensibile a questa componente d’offerta “accessoria”. L’ampiezza
dell’offerta di percorsi sportivi può favorire un maggior dinamismo sul fronte
dell’organizzazione di manifestazioni sportive. Nella misura in cui questi eventi
diventano importanti possono attrarre anche segmenti di clientela stanziale.
Un secondo segmento stanziale promettente è rappresentato dal turismo scolastico.
I diversi servizi di educazione ambientale, se opportunamente integrati con gli altri
attrattori, permettono di offrire un prodotto ampio che giustifica il pernottamento
sul territorio.
iii) Turismo scolastico
Anche questo attrattore mostra un’elevata appetibilità del territorio brianteo verso il
segmento scolastico, facendo soprattutto leva sui numerosi servizi di educazione
ambientale.
Anche in questo caso si sottolinea la necessità:
• di creare una forte sinergia con gli altri attrattori, soprattutto quelli storico-
culturali e in particolare i musei
• di integrare le diverse offerte al fine di trasformare questo target da
escursionista in stanziale.
227
Per cogliere il potenziale inespresso è soprattutto necessario ricercare sinergie nella
gestione e nella promozione dei Parchi, favorendo il passaggio da una prospettiva
comunale a una provinciale.
Tra le criticità che gli intervistati segnalano più frequentemente si evidenziano:
• le difficoltà a mettere in connessione gli interessi di amministrazioni diverse
che concorrono alla gestione del parchi
• le poche risorse a disposizione per strutturare e promuovere al meglio le
attività svolte. Anche in questo caso una strategia sovra-comunale potrebbe
creare sinergie nella gestione e nella promozione, aumentando l’efficienza e
quindi il valore delle risorse, seppur limitate.
• il potenziamento, nel rispetto della sostenibilità, del sistema dei trasporti, con
prioritaria e particolare attenzione alle piste ciclo-pedonali, per migliorare i
collegamenti tra le aree verdi
• il potenziamento e il coordinamento delle attività di comunicazione per la
promozione delle aree verdi
• le difficoltà nel generare un’offerta che permetta la convivenza di un
numero elevato di visitatori e il delicato equilibrio da rispettare per la
conservazione delle aree protette.
2.2.4. Potenziale di sviluppo attrattori sportivi
Allo stato attuale, l’obiettivo rispetto all’attrattore sportivo dovrebbe essere quello
di sfruttarne meglio le potenzialità in termini di ricadute di notorietà e di
potenziamento dei flussi turistici.
Per raggiungere questo obiettivo sarebbe opportuno lavorare lungo le seguenti
direzioni:
• ripensamento, come già sottolineato, del portafoglio attività al fine di
gestire, con maggiore attenzione, i target attratti in funzione delle ricadute
che si intendono perseguire, in termini di flussi e di notorietà
• la creazione di sinergie tra l’evento GP e la possibilità di promuovere il
territorio in occasione della trasmissione televisiva della gara e dei
programmi connessi previsti in palinsesto durante quei giorni
• la promozione degli spazi dell’Autodromo a fini congressuali e per la
realizzazione di grandi eventi
Per valutare il potenziale di sviluppo e per identificare delle best practice si
potrebbe avviare un’attività di bechmarking con positive esperienze via via
realizzate a livello nazionale e internazionale.
228
2.2.5. Potenziale di sviluppo sistema trasporti
Negli ultimi anni si è lavorato a livello sia regionale che provinciale per migliorare
il sistema dei trasporti con una progettazione che migliorasse soprattutto i
collegamenti orizzontali (est-ovest).
Una delle priorità di intervento è stata quella di riattivare e riqualificare alcune linee
ferroviarie - come la Saronno-Seregno - per migliorare i collegamenti “orizzontali”
sul territorio, grazie anche all’implementazione delle nuove “Linee S” (suburbane).
L’analisi del sistema dei trasporti non sembra evidenziare in realtà la necessità
urgente di creare nuove linee, piuttosto di integrare meglio quelle esistenti con
interventi che vadano in due direzioni:
• miglioramento del trasporto pubblico locale su gomma, con la necessaria e
progressiva integrazione di linee e tariffe per facilitare le sinergie tra i
gestori che già coprono la quasi totalità del territorio
• miglioramento e coordinamento delle informazioni sulle varie combinazioni
di linee per gli spostamenti, in modo da strutturare un’informazione
integrata e facilmente fruibile per gli utenti.
2.2.6. Potenziale di sviluppo del Sistema Turistico Monza Brianza
I diversi attrattori, soprattutto se proposti in modo integrato e sinergico, possono
sostenere lo sviluppo di diversi turismi - culturale, sportivo, scolastico, religioso - di
natura stanziale.
L’analisi degli attrattori, per contro, evidenzia delle opportunità per sviluppare nuovi
segmenti, di natura prevalentemente stanziale, facendo leva soprattutto sulle
risorse storico-culturali, naturali e sportive e sulla loro integrazione.
I target potenziali sono piuttosto eterogenei e documentano l’elevato potenziale
inespresso.
Si segnalano, in particolare, le seguenti opportunità:
• turismo culturale, legato ad una maggiore valorizzazione degli attrattori
storico-culturali
• turismo sportivo, legato principalmente all’autodromo
• turismo scolastico, legato ad una valorizzazione delle risorse ambientali e
storico-culturali
• turismo religioso, legato ai numerosi luoghi di culto importanti per la
cristianità, unitamente al museo del Duomo di Monza.
In generale nessun attrattore, se non per segmenti molto focalizzati, ha in sé una
capacità di richiamo tale da giustificare un turismo stanziale. Diversamente,
229
integrando le diverse attrattive è possibile strutturare dei sistemi di prodotto
sufficientemente ampi da giustificare il pernottamento.
Le varie forme di turismo stanziale qui proposte tendono a utilizzare il territorio
brianteo soprattutto nei fine settimana e nei periodi festivi, proprio quando le
strutture ricettive presentano, ad oggi, la minore occupazione.
Lo sviluppo di una nuova immagine turistica e la creazione di nuovi prodotti può
sensibilmente modificare anche il posizionamento di Monza e Brianza sul segmento
business, fieristico e, in prospettiva, congressuale.
La messa a punto di nuovi prodotti leisure può modificare sensibilmente anche la
gestione del turismo business e fieristico.
Come è emerso dall’analisi dei flussi turistici alberghieri, ad oggi il territorio
brianteo è scelto soprattutto da uomini d’affari italiani e in particolare lombardi, che
decidono di soggiornare in Brianza per un vantaggio di ubicazione.
Lo sviluppo di prodotti culturali, sportivi, naturali può invece permettere anche alle
strutture ricettive briantee di fare leva su altri vantaggi competitivi, oltre alla
localizzazione, e su altri servizi che possono permettere nel tempo di comunicare
una nuova immagine del territorio.
Si potrebbero così avviare tre importanti cambiamenti:
i. una crescita del grado di apertura internazionale
ii. una crescita della permanenza media
iii. una crescita del turismo nazionale non lombardo.
Lo sviluppo dei flussi ricettivi potrebbe poi trainare un’ulteriore crescita dei posti
letto, riducendo l’attuale “export” di flussi business dalla provincia di Monza e
Brianza ai territori confinanti - Milano in primis.
Si segnala, infine, l’opportunità di avviare un turismo congressuale valorizzando gli
spazi dell’autodromo, della Villa Reale e di altre eventuali dimore storiche.
Per cogliere questo potenziale di sviluppo è necessario superare numerose criticità
di tipo culturale - scommettere sul turismo e fare squadra –, organizzativo -
rendere accessibili e fruibili le risorse - e gestionale - serve un “architetto del
sistema”, ai fini della concreta realizzazione di questo nuovo posizionamento.
Da un punto di vista culturale, si rende necessario iniziare a scommettere sul
settore turistico a livello politico e iniziare a fare “squadra” tra i diversi operatori -
pubblici e privati, profit e non-profit -, ben sapendo che non basta un buon servizio
isolato per generare un prodotto d’eccellenza.
Da un punto di vista organizzativo, si rende necessario superare i numerosi ostacoli
che con riferimento ai diversi attrattori o a specifici prodotti o target di clientela
limitano ad oggi lo sfruttamento del potenziale turistico. Si pensi agli attuali
230
problemi di fruibilità e accessibilità delle risorse storico-culturali.
Da un punto di vista gestionale, serve un “architetto del sistema” che inizi a fare
rete e squadra, integrando le diverse offerte, creando gli opportuni strumenti di
comunicazione e marketing, sviluppando i servizi di accoglienza.
Da ultimo si segnala l’opportunità di avviare un osservatorio sul turismo, al fine di
rispondere principalmente a un duplice obiettivo:
i. disporre di una base quantitativa che supporti le numerose decisioni che la
DMC, le amministrazioni e le imprese dovranno assumere per governare lo
sviluppo
ii. valutare l’efficacia delle azioni intraprese, al fine di correggere, affinare o
rivedere le politiche via via adottate.
2.2.7. Analisi generale dei mercati di riferimento
L’analisi della domanda turistica presente nell’area mostra chiaramente che vi sono
flussi turistici e forme di turismo che arrivano già nel territorio e che:
- possono essere sviluppate,
- per le quali si possono ipotizzare soggiorni più lunghi,
- infine, per le quali si può generare una maggiore fedeltà e ritorno.
Ma l’azione strategica più rilevante è quella che può essere portata avanti verso
nuovi mercati o, meglio, verso nuove forme di domanda, che dimostrino una
maggiore coerenza con le risorse ed i prodotti organizzabili nell’area.
Questa tesi sembra essere in contrasto con un’opinione piuttosto diffusa, per la
quale in Brianza non vi sarebbero le condizioni di base per lo sviluppo di altre forme
di turismo, essendo il territorio caratterizzato da una vocazione diversa.
Ed in effetti l’indagine Iulm ha confermato che gran parte dei flussi turistici dell’area
proviene dalla Lombardia, che la permanenza media è modesta, e soprattutto che
“la domanda leisure è pressoché inesistente”.
Dunque perplessità ed obiezioni parrebbero avere una loro logica, se non fosse che
da tempo nel mercato si registra lo sviluppo di una domanda che ha un concetto
diverso di prodotto e una visione diversa di “turisticità”, che non chiede affatto
proposte smaccatamente turistiche o destinazioni a marcata vocazione turistica.
Un’analisi di quanto sta accadendo nel mercato della domanda da diversi anni a
questa parte mostra uno scenario apparentemente contraddittorio, un sempre
minore interesse per le vacanze preconfezionate, da un lato, e il boom dei low cost
dall’altro, la relativa tenuta delle agenzie di viaggio (l’Associazione europea delle
agenzie di viaggio, Ectaa, a questo proposito parla di “rete agenziale viva e
231
vegeta1) convive con il boom del fai da te, ma anche il successo di certe formule all
inclusive procede, a fianco dell’incremento formidabile delle vacanze autorganizzate
sul web.
In realtà, se si scava al di sotto della superficie si può constatare una certa
linearità. Anche chi vola low cost pratica forme di turismo autonomo e creativo e,
giunto nella destinazione, ama proposte personalizzate e autentiche e non sente
proprie le cose “fatte apposta per turisti”; cioè, in estrema sintesi, assume
atteggiamenti da turista di “terza generazione” (personalizzazione, autenticità,
relazionalità, bisogno di naturalità).
E’ di pochi mesi fa un intervento di Fabio Taiti, direttore di Censis Servizi, sulla
Rivista del Turismo del TCI, che sostiene che ci troviamo di fronte a turisti che si
caratterizzano per una progressiva evoluzione dei contenuti ricercati, che può
essere definita dal materiale all’immateriale, dall’elementare al complesso.
Taiti fa riferimento ad una nuova generazione di turisti che non è affatto
minoritaria. Diverse ricerche segnalano questo fenomeno e offrono non pochi spunti
per questo lavoro.
Nel mese di settembre 2007 sono stati intervistati 550 Buyer internazionali in
previsione di uno degli appuntamenti più importanti del settore, il TTI di Rimini.
Ecco la sintesi di quanto è emerso: “È un'Italia sempre più autentica, esclusiva e
raffinata quella che cercano gli stranieri in vacanza nel nostro Paese. La richiesta
dei compratori stranieri per il Belpaese è quella di prodotti di viaggio che
introducano il cliente alla vera 'Italian way of life'.
Se confrontiamo questo dato con quanto era emerso negli anni precedenti, o con
altre ricerche sulla domanda individuale o organizzata, vediamo che non si tratta
affatto di una novità.
Un altro sondaggio effettuato nel corso del 2004 interpellando circa 400 Buyer
esteri, sempre in occasione del TTI, infatti aveva già messo in evidenza:
- una immagine turistica dell’Italia asfittica sia nell’elaborazione di proposte e
soggiorni innovativi o alternativi, sia per i collaudati circuiti nelle principali città
d’arte,
- l’esigenza che gli interlocutori stranieri hanno di un “Belpaese doc”, a partire dalle
sistemazioni2.
Ma vi sono anche altre analisi, dalle quali emerge un approccio al turismo diverso
da quello sinora considerato nel territorio del ST.
1 Questo il quadro europeo delle adv fornito dall’Ectaa: Totale imprese di viaggio operanti 70.000, Punti-Vendita Iata: 29.000, Totale biglietti aerei venduti (in milioni): 149, Totale packages venduti (in milioni): 185, Fatturato Bsp, in miliardi di euro: 64, Vendite viaggi on-line (in mld di euro) 41 (Fonte. Ectaa ’07). 2 “L’Italia vista da chi l’acquista” Italia Oggi, 16 novembre 2004
232
Di “New Generation of Holidays Makers” parla uno studio della società tedesca
Hering Schuppener che, partendo dal caso Germania, ha analizzato l’intera
situazione europea. Secondo questo studio, il turismo di massa e il boom delle
destinazioni alla moda è destinato a tramontare, perché si è esaurita la spinta
propulsiva del “leisure organizzato” in modo tradizionale. Nel parere degli estensori
dello studio dell’Istituto di ricerca tedesco, il tour operating allora deve dimenticare
il periodo storico del boom del turismo di massa, e lavorare in termini di creatività
per i nuovi turisti, che sono poi in gran parte quei clienti che negli ultimi 10 anni
hanno contribuito di più a caratterizzare il fenomeno dei viaggi.
Secondo questo studio, è dunque nata una nuova generazione di turisti. Quegli
stessi turisti che, sulla scorta delle esperienze precedenti, hanno affinato i loro gusti
al punto da chiedere sempre di più servizi personalizzati, sono ora destinati ad
essere considerati il target di riferimento anche dal sistema intermediario
professionale.
Lo studio contiene anche alcune indicazioni di marketing: in futuro per attirare
turisti non sarà sufficiente l’appeal delle destinazioni, cioè quello che esiste in un
dato territorio, ma occorrerà stimolare emozioni, sensazioni forti scaturite da
racconti, libri e informazioni suggerite dai mass media.
Questa della società Hering Schuppener si inserisce in un filone di ricerca che
mostra come il cambiamento che caratterizza attualmente il sistema turistico abbia
una direzione ben precisa, quella della personalizzazione dei servizi, del declino
dello “standard” inteso come preconfezionato asettico, e della nascita di una nuova
generazione di turisti che desidera forme di turismo consapevoli, ed esperienze
legate al territorio e alla sua cultura.
Ecco come John Naisbitt, futurologo americano, descrive i turisti di oggi: "I turisti di
oggi hanno quasi sempre alle spalle altre esperienze di viaggio, per cui si
dimostrano clienti alquanto sofisticati: sanno dove vogliono andare, come ci
vogliono arrivare e cosa vogliono fare una volta a destinazione. Gli agenti di viaggio
non riescono più a intruppare mandrie di turisti elettrizzati su charter, farle
scorazzare in pullman a destra e a manca, indirizzandole in questo o in quel
ristorante. Il quadretto della famigliola davanti al pullman turistico è ormai fuori
moda".
Ed ecco le previsioni che diversi istituti propongono per questo Scenario3:
Nei paesi occidentali che hanno già da alcuni decenni assistito ad un forte sviluppo
del settore turistico trainato dal progresso economico, le vacanze - anche quelle
all’estero – tendono sempre più ad essere percepite come un diritto di tutti
piuttosto che un privilegio di pochi: con l’aumento del livello di benessere e con una
3 Sintesi della ricerca effettuata da Future Foundation, per conto di Cendant Travel Distribution Services, Autunno 2005.
233
sempre maggiore familiarità dei consumatori con l’attività turistica, il turismo
appartiene alla sfera dei beni necessari, non più a quelli di lusso.
E’ particolarmente significativo che le ricerche svolte nell’indagine turistica periodica
Eurobarometro mostrino come la percentuale di persone che ritengono che il tempo
libero ed i mezzi per sfruttarlo al meglio siano una delle necessità assolute per
vivere bene, sia passata dal 40% del 1990 all’attuale 84%. Nei paesi occidentali, il
benessere economico diffuso fa sì che l’interesse dei consumatori non sia tanto più
rivolto ai beni, dei quali ormai tutti hanno ampia disponibilità, ma principalmente
teso a ricercare le esperienze che hanno una maggior corrispondenza alle proprie
aspirazioni individuali. Le vacanze ricadono appieno nella categoria di esperienze
maggiormente capaci di rispondere alle aspettative di autorealizzazione soggettive,
che nell’attuale società rappresentano i bisogni fondamentali: le previsioni WTO
affermano che entro il 2020 i consumatori trascorreranno fino a quattro periodi di
vacanza l’anno.
In alcuni paesi – Stati Uniti e Giappone - l’aumento delle vacanze sarà
ulteriormente favorito dall’aumento di tempo libero, a sua volta determinato da una
tendenza alla riduzione degli orari di lavoro; viceversa i cambiamenti in corso nel
mercato del lavoro europeo potrebbero ridurre il tempo libero di molti cittadini dei
paesi dell’Unione Europea.
L’avvento dell’“economia dell’esperienza”, corrispondente alla tendenza definita nel
linguaggio anglosassone “doing not having”, implica che le persone intendono
differenziarsi e rispondere ai propri bisogni di identificazione tramite ciò che fanno,
non tramite i beni che acquistano. Nel nuovo assetto socioeconomico, i “servizi di
identificazione”, che la società dei consumi riconosce negli acquisti di beni e servizi,
vengono assimilati alle attività che consentono di provare determinate sensazioni
ed esperienze. E’ in corso un mutamento profondo che induce nei consumatori la
costituzione di una mentalità secondo la quale esiste tutta una serie di tipologie di
esperienze da provare. In campo turistico ciò corrisponde alla costruzione di una
sorta di checklist mentale, che prevede una serie di diverse esperienze turistiche da
soddisfare. Il turista diviene un consumatore sempre più eclettico, e nelle sue
numerose vacanze cerca ogni volta di rispondere a bisogni emozionali diversi,
muovendosi rapidamente, nel corso di un arco temporale molto ristretto, tra
tipologie di vacanza estremamente diverse e, apparentemente, contrapposte.
Tale tendenza richiede all’offerta turistica che voglia puntare sulla fedeltà della
clientela la capacità di rinnovarsi continuamente, sviluppando un portfolio di offerte
“special interest”, tagliate sui bisogni di un consumatore che cerca in ogni periodo
di vacanze di provare un’esperienza turistica differente.
234
In questo nuovo scenario si configura che:
a) le vacanze considerate “di lusso” non equivalgono automaticamente alle più
costose: si va facendo strada un nuovo concetto di lusso, più fluido e
meno elitario, in base al quale il “lusso” sta nell’autenticità e nella
opportunità di esperienze assolutamente personali: il lusso non è più
soltanto e univocamente scegliere una determinata destinazione o un hotel
cinque stelle , quanto dedicarsi ad una passione o concedersi del tempo per
dedicarsi ad un’attività turistica secondo un ritmo personale.
b) Aumenta il desiderio di autenticità: gia adesso le generazioni più giovani
amano trascorrere vacanze nuove, vivendo esperienze che favoriscono un
contatto diretto con le situazioni reali delle località visitate. Nel futuro,
anche per l’esigenza di rispondere alla sfide della globalizzazione, si
svilupperanno esponenzialmente forme di “antro-turismo” o, più in generale,
di vacanze di tipo culturale, centrate sull’incontro con la realtà locale.
c) Il ruolo sempre più importante svolto dal desiderio di conoscere e di
provare sensazioni e atmosfere vere continuerà a favorire lo sviluppo di
short break nelle città d’arte, coerentemente con l’esigenza di poter
sperimentare situazioni diverse per potere arricchire il proprio bagaglio
esperienziale.
d) Con l’aumento progressivo del livello di reddito, viene maggiormente ad
evidenziarsi il ruolo del tempo libero come risorsa scarsa per eccellenza: il
livello di benessere di una persona dipende più dall’utilizzo del tempo libero
che da quello del denaro o dei beni. Nelle vacanze ciò significa una maggiore
importanza al risparmio di tempo, per l’informazione, la prenotazione, i
transfer, gli spostamenti. Saranno avvantaggiate quelle forme di
distribuzione che permetteranno al turista di risparmiare tempo prima e
durante la vacanza. Inoltre – e questo è particolarmente importante per
l’area del ST Monza Brianza - si verificherà una progressiva integrazione tra
il turismo d’affari e quello leisure, e per le destinazioni e per l’offerta sarà
sempre più importante prevedere opportunità che consentano a chi si muove
per lavoro di risparmiare i tempi di spostamento unendo agli impegni
professionali altre tipologie di attività turistica (famiglia, sport, cultura …).
Chi si occupa di ospitalità ha certo avuto modo di rilevare più volte che “le attese di
quanti acquistano un soggiorno in albergo, in campeggio o in appartamento, o che
entrano in un ristorante, non sono semplicemente riconducibili al comportamento di
chi sta acquistando un servizio, un prodotto o un pacchetto, con i vantaggi e i
235
benefici che ne derivano, quanto piuttosto a quello di persone che acquistano uno
stile di vita. Un soggiorno in un albergo o in una località è percepito anche come la
possibilità di accedere ad uno stile di vita ambito e diverso da quello abituale”.
Proprio per questo, sia da parte degli Italiani che degli stranieri che scelgono l'Italia
per le loro vacanze cresce l'interesse per il turismo di scoperta del territorio e delle
tipicità locali nonché per:
- nuove motivazioni riassumibili in particolare nel concetto di going local, una
sorta di immersione nella cultura locale,
- ricerca di un'esperienza autentica dei luoghi,
- riscoperta delle tradizioni e delle risorse locali,
- interesse per nuovi modelli di vacanza che combinino le abituali attività
ricreative con nuove esperienze culturali.
Anche quest’ultima riflessione spinge a considerare un versante preciso sul quale
lavorare in un ottica di obiettivo strategico: quello dell’autenticità.
Autenticità è in primo luogo un modo di vedere oltre l’apparenza superficiale, dietro
la scena organizzata e predisposta per i turisti: l’autenticità è nel retroscena (“back
region” come già nel 1973 aveva evidenziato Mac Cannel)4.
Da questo punto di vista, autenticità è un luogo che ha le radici nella propria
cultura, che offre una esperienza fuori dal “preconfezionato”.
Abbinato a questa motivazione è anche il bisogno di storia, soprattutto di quella
locale, che si intreccia con il desiderio di riscoperta della radici.
Per molte persone oggi l’autenticità - lo dicono diverse ricerche - è la nostalgia,
frutto dello spaesamento prodotto dalla modernità e dalla velocità del
cambiamento, e del desiderio per ciò che non esiste più. Bernard Cova, nel suo
libro dedicato al marketing tribale, ha stimato che il 54% della domanda oggi cerchi
autenticità, intesa proprio con questo significato. La ricerca dell'autenticità si
inserisce nel filone della ricerca identitaria, che deriva dallo sradicamento moderno
dell’idealizzazione del tempo trascorso, lontano dai fenomeni di globalizzazione.
Sempre secondo Cova, la ricerca dell’autenticità guida alcune modalità di vivere il
quotidiano, particolarmente visibili nell’esperienza turistica, ad es. la ricerca
dell’autentico dietro l’angolo, il decommercializzato, che pure richiede un sacrifico in
termini di tempo, i prodotti scelti e consumati anche dalla gente del luogo (non
quelli della pubblicità e delle etichette ufficiali). Autentico è quindi oggi latore di
senso, vettore di legami con le persone e i luoghi, soprattutto quelli del passato.
Ma, ai fini di questo lavoro, è importante sottolineare che autenticità è anche
questione di accoglienza, di rapporti interpersonali, di atmosfera e, in una
4 In sintesi: se il front region è accessibile a qualsiasi turista, back region è il cuore della cultura locale, è lì, al di fuori degli spazi di visita ordinari, che sopravvivono la cultura, e l’identità locale che sono le precondizioni per l’autenticità.
236
parola, autenticità è anche questione di relazioni. E tutto questo ci riporta
inevitabilmente alla questione centrale del nostro progetto: il fattore umano.
Sempre più spesso chi va in vacanza desidera assumere un’ottica diversa
da quella del turista tradizionale: quella del residente.
Turismo e Turisti in Italia
La BIT, Borsa Internazionale del Turismo, la più grande esposizione al mondo del
prodotto turistico italiano, ha espresso tramite l’ultimo dossier redatto da Isnart e
Unioncamere, la forte volontà delle istituzioni e degli operatori di valorizzare il
prodotto turistico italiano. Secondo il dossier il 2006 ha visto la ripresa dei consumi
anche nel turismo. Proprio durante quest’anno le vacanze dei nostri connazionali
sono state per ben l’84% in Italia contro 16% all’estero.
In particolare, gli italiani non si soffermano più su vacanze di lunga durata, ma
cresce la volontà da parte del turista italiano di suddividere durante tutto l’arco
dell’anno le proprie ferie, sia tra chi può fare un solo periodo in un anno, sia per i
plurivacanzieri.
Le così dette seconde vacanze (di solito brevi e nel week end) moltiplicano gli atti di
consumo.
Complessivamente in %, gli italiani in vacanza:
Attività svolte per
destinazione 2006
In Italia All’estero
visitano le bellezze
naturalistiche del luogo
42,1% 47,0%
visitano i monumenti e siti
di interesse archeologico
20,2% 45,4%
praticano attività sportiva 16,1% 13,1%
visitano mostre e musei 10,6% 33,2%
shopping 9,4% 11,0%
degustano i prodotti
enogastronomici locali
7,3% 8,3%
assistono a spettacoli
musicali
3,5% 3,9%
partecipano a eventi
folkloristici e della cultura
locale
3,2% 4,6%
acquistano prodotti tipici
dell’artigianato locale
2% 5,3%
237
Per il mercato straniero, si segnala nella ricerca un saldo positivo rispetto all’anno
passato. Diminuite le percezioni negative degli operatori italiani che lavorano con
mercato tedesco (-10,7% nel 2005, -3,4% nel 2006). Positivi anche gli altri
operatori che lavorano con il mercato inglese, francese e statunitense.
E’ sorprendente constatare quanto gli italiani all’estero visitino monumenti, siti
archeologici e musei. Come si può notare, in Italia il trend è di molto inferiore. Gli
italiani infatti non prediligono nel proprio paese la visita a tali siti (visitano
monumenti e siti archeologici 20,2% in Italia contro il 45,2% all’estero, visitano
mostre e musei 10,6% in Italia contro il 33,2% all’estero). La motivazione è da
ricercare probabilmente nella scarsa valorizzazione del patrimonio storico-artistico
italiano. L’ Italia è il più ricco paese al mondo di queste risorse e proprio per questo
motivo tende a comportarsi come se non avesse bisogno di un’organizzazione e una
promozione costanti.
Con la legge quadro 135/2001, recepita da varie regioni, la Regione Lombardia
promulga la legge 8 del 2004 che nasce da una chiara volontà di svolta significativa
in campo turistico.
Una risposta forte e necessaria a contrastare i dati statistici che vedono paesi come
Francia, Spagna USA e Cina superare l’Italia in fatto di arrivi internazionali. Inoltre
la previsione futura vede scendere il nostro paese al 7° posto, superata da Hong
Kong e Regno Unito, dove al 1° posto balzerà la Cina.5
Nel 1° report “Indagine sui comportamenti turistici degli italiani” luglio 2005 a cura
di Isnart/Unioncamere ritroviamo un trend simile. Al suo interno, la ricerca analizza
le tipologie dei prodotti turistici nel 2005 che utilizzano gli italiani in Italia e
all’estero.
5 Fonte: “Turismo E Sviluppo” Meeting Assoturismo Confesercenti Assemblea Elettiva Nazionale Asshotel Roma, 22 Novembre 2005. 30 anni di vacanze. L’evoluzione del turismo e del settore alberghiero dal 1970 ad oggi. A cura Ufficio Economico, Confesercenti Nazionale.
238
I PRODOTTI TURISTICI DELLE VACANZE IN ITALIA
% sul totale vacanze in Italia
MARE34%
CITTA' D'ARTE32%
CAMPAGNA11%
MONTAGNA19%
LAGO2%
Altro0,3%
TERME1,2%
SITO ARCHEOLOGICO
0,7%
Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, luglio 2005
I PRODOTTI TURISTICI DELLE VACANZE ALL’ ESTERO
% sul totale vacanze all’estero
CITTA' D'ARTE56,5%
TERME0,2%
Altro1,3%
MARE29,2%
LAGO1,6%
SITO ARCHEOLOGICO
3,4%
CAMPAGNA4%
MONTAGNA3,8%
Fonte: Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano – Unioncamere/Isnart, luglio 2005
Come si può notare dai grafici visualizzati sopra, anche in questo caso i siti
archeologici e le città d’arte vengono vistati dai turisti italiani in percentuale molto
239
superiore all’estero (siti archeologici visitati in Italia 0,7% contro il 3,4% all’estero,
città d’arte visitati in Italia 32,3% contro il 56,5% all’estero).
Le motivazioni che spingono alla scelta di una destinazione di vacanza sono
divenute negli anni sempre più specifiche e individuali. Dal generico bisogno di
riposo si è arrivati oggi a motivazioni sempre più sofisticate che variano da fattori
sociali (rivedere la famiglia), a fattori legati alle risorse di un luogo (natura, cultura)
fino a quelli identificabili con le possibili attività da praticare.
Secondo il XIV Rapporto sul Turismo Italiano i prodotti turistici vengono definiti non
ben identificabili e spesso sovrapposti. Per valutare il posizionamento dei principali
prodotti italiani sul mercato è stato scelto di fare riferimento al momento attuale del
loro ciclo di vita.
Il grafico che segue considera i turismi considerati classici.
TURISMI: POSIZIONAMENTO RISPETTO AL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
Fonte: XIV Rapporto sul Turismo Italiano 2005/2006
Come si può notare dal grafico, i comparti maturi sono i turismi con componenti
tradizionali come le vacanze balneari, termali, e in post maturità le vacanze lacuali
e le montane invernali.
turismo fluviale
t. dei parchi e ambientale
benessere e fitness
t. degli eventi
enogastronomico
trekking e sportivo
turismo religioso
congressi e eventi aggregativi
leisure e parchi tematici
d’arte e culturale
agriturismi e t. rurale
montano estivo
affari
balneare
lacuale
montano invernale
termale
240
Sempre secondo il Rapporto, il turismo enogastronomico non viene delineato come
un vero e proprio filone di domanda-offerta, ma assume una rilevanza strategica
per le escursioni giornaliere, più presente come caratterizzazione, che pure influisce
in modo determinante anche sulla scelta della località e delle modalità di soggiorno.
Il grafico che segue, mostra il ciclo di vita delle varie forme di ricettività.
LE FORME DI RICETTIVITA’: POSIZIONAMENTO RISPETTO AL CICLO DI VITA DEL
PRODOTTO
Fonte: XIV Rapporto sul Turismo Italiano 2005/2006
Si evidenzia come dalle tipologie di offerta tradizionali, tipiche fino ai primi anni
ottanta, ne siano nate molte altre.
Intorno ed in concorrenza con gli alberghi, si sono sviluppate molte forme di
ricettività caratterizzate da una maggiore flessibilità.
houseboat
multivacanza
B &B
residence alloggio in proprietà
alloggio in affitto
multiproprietà
colonie
ostelli
ricettività all’aria apertaesercizi
agrituristici
albergo
241
2.3. Obiettivi di sviluppo turistico
La Brianza ha un patrimonio paesaggistico e culturale ingente, riconosciuto sin
dall’antichità: circa il 30% di ville, palazzi storici, chiese e monumenti della
provincia di Milano sono dislocati su territorio brianteo; il 39% delle risorse è
costituito dall’architettura sacra, nelle sue diverse tipologie mentre il 43% dai
giardini storici. Accanto al turismo culturale, scolastico, naturalistico e
sportivo potrebbe inoltre svilupparsi un turismo legato all’eccellente know-how
produttivo nel campo del design e dell’industria del mobile (v. polo Lissonese),
sviluppando il settore congressuale e la convegnistica, importante ramo del
turismo d’affari/Business.
Un’area di criticità rispetto al profilo identitario della nuova Provincia emerge su due
livelli:
a. la città di Monza è sicuramente il polo di aggregazione più forte (“Prodotto
Monza”) ed è tenuta ad affrontare il suo difficile posizionamento rispetto a
Milano;
b. sono presenti anche altri centri urbani di una certa dimensione, che
dovrebbero riuscire a caratterizzarsi come punti autonomi di promozione
culturale e di valorizzazione del territorio.
La priorità è dunque quella di armonizzare le diverse iniziative di promozione del
patrimonio presenti sul territorio, valide e meritevoli, e spesso prodotte da attori
non istituzionali. L’idea emersa di svecchiare i luoghi della cultura e di portare la
cultura stessa più a portata di mano è frutto di una filosofia interessante e vincente.
Quindi si tratta in sostanza di riconoscere le iniziative già presenti e integrarle in un
sistema più ampio.
L’area delle attività produttive e culturali comprende i settori del turismo, della
cultura, dello sport e dell’associazionismo, ma anche quelli dell’industria, del
commercio e dell’artigianato e prodotti tipici (produzione locale). I primi settori
promuovono appunto politiche di miglioramento della qualità della vita all’interno
della Provincia ma l’obiettivo di fondo è quello di affermare il territorio provinciale
come centro culturale autonomo rispetto alla realtà milanese, anche e soprattutto
attraverso l’istituzione di forme consorziali tra la Provincia e altri enti del territorio
mirate alla valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale.
Appare prioritario l’obiettivo di potenziamento delle strutture ricettive esistenti –
alberghi, pensioni, B&B, agriturismi etc., esigenza, questa, legata non solo alla
presente progettualità e alle nuove iniziative ma già da tempo radicata nel
territorio.
Gli interventi principali possono riassumersi nelle funzioni di incentivo e stimolo allo
sviluppo economico locale attraverso una solida struttura:
242
- di servizi,
- di supporto alle imprese,
- di promozione dell’innovazione tecnologica e della diffusione di nuove
tecnologie,
- di agevolazione della nascita di nuove attività imprenditoriali.
Sarebbe inoltre necessario, a sostegno del quadro descritto, attirare strumenti
innovativi in grado di riqualificare e migliorare il sistema impresa offrendo una
solida piattaforma di infrastrutture e servizi.
Contemporaneamente, risulterà cruciale individuare e valorizzare i fattori evolutivi
del territorio, rispetto ai quali calibrare sia i modelli organizzativi sia i servizi erogati
in campo turistico integrato, quindi anche culturale. In sede di analisi dello scenario
si possono individuare ambiti di intervento strettamente correlati:
⇒ sistema viario e ferroviario (infrastrutture)
⇒ formazione professionale e scolastica (poli universitari, aree di
eccellenza/filiera del mobile, valore delle professionalità)
⇒ ambiente e sistema parchi (sensibilizzazione, salvaguardia, fruizione aree
protette, migliore qualità della vita)
⇒ turismo, cultura e patrimonio storico-artistico e architettonico (valorizzazione,
tutela, rafforzamento senso di appartenenza e d’identificazione con il
territorio, incentivi a forme di collaborazioni stabili fra strutture turistico-
alberghiere e soggetti promotori dell’offerta culturale)
⇒ sistema servizi ai cittadini.
Per quanto concerne gli eventi e le manifestazioni di carattere culturale e
aggregativo, con evidenti vantaggi sul sistema turistico, ci si propone di costruire
un sistema di promozione integrata su tutto il territorio provinciale, quale utile
strumento di veicolazione dell’offerta turistica oltre che verso i singoli visitatori
anche e soprattutto nei confronti di Tour Operator e Agenzie viaggi.
Secondo lo studio IULM “Identità turistica Monza e Brianza”, i flussi turistici sono
rappresentati dalle componenti business e fieristiche per le strutture alberghiere e
da diversi segmenti di clientela escursionistica.
I diversi attrattori, soprattutto se proposti in modo integrato e sinergico, possono
sostenere lo sviluppo di diversi turismi (culturale, sportivo, religioso, scolastico) di
natura stanziale.
Basandosi sui dati della ricerca realizzata dalla Fondazione IULM, viene spontaneo
fare un confronto tra il grafico “Turismi: posizionamento rispetto al ciclo di vita del
prodotto”, tratto dal XIV Rapporto sul Turismo Italiano 2005/2006, e lo stesso
schema personalizzato su Monza e Brianza.
243
TURISMI ATTUALI - DA INCREMENTARE, E POTENZIALI MONZA E BRIANZA:
POSIZIONAMENTO RISPETTO AL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
ATTUALI - DA INCREMENTARE
POTENZIALI
Partendo dal primo attrattore storico-culturale della ricerca IULM si può notare
come quest’ultimo sia un turismo in forte sviluppo.
Dalla ricerca IULM possiamo evincere che da questo primo attrattore nascono tre
principali segmenti di clientela: 1) il turismo gruppi, 2) il turismo individuale, 3) il
turismo scolastico. Si tratta comunque ad oggi di tre segmenti escursionisti.
Si ricorda che nell’“Indagine sui comportamenti turistici degli italiani” dell’
Osservatorio sul Turismo Italiano Unioncamere/Isnart, le attività svolte dagli
Italiani, di cui la visita a monumenti, mostre e musei, incidono moltissimo nella
classifica essendo rispettivamente al 2° e 4° posto tra le più praticate.
L’obiettivo principale è da un target escursionistico generarne uno
stanziale.
La Legge Regionale n°8 del 2004 al comma C definisce tra le finalità “l’integrazione
tra differenti tipologie di turismo, anche al fine della sua destagionalizzazione”.
turismo fluviale
t. dei parchi e ambientale
benessere e fitness
t. degli eventi
enogastronomico
trekking e sportivo
turismo religioso
congressi e eventi aggregativi
leisure e parchi tematici
d’arte e culturale
agriturismi e t. rurale
montano estivo
affari
balneare
lacuale
montano invernale
termale
244
Monza e Brianza subisce infatti una stagionalità inversa rispetto alle località
turistiche classiche; gli alberghi chiudono nei week-end e nella stagione estiva.
Destagionalizzare quindi vuol dire integrare differenti tipologie di turismo.
Un target comune nella futura provincia è l’uomo di affari che, se stimolato,
potrebbe rimanere oltre il periodo definito per il suo business per trascorrere alcuni
giorni alla scoperta delle bellezze artistiche e naturalistiche del luogo.
La visita alle bellezze naturalistiche del luogo è al primo posto nelle attività
svolte dagli italiani nell’“Indagine sui comportamenti turistici degli italiani” dell’
Osservatorio sul Turismo Italiano Unioncamere/Isnart.
All’interno dello schema sopra riportato sui turismi, si può notare come il turismo
dei parchi e ambientale sia un turismo nuovo, introdotto da poco e con grandi
possibilità di sviluppo.
Lo sviluppo di nuove potenzialità turistiche viene enunciato come primo punto
all’interno della Legge Regionale n° 8 del 2004, e questo tipo di turismo, è
sicuramente per Monza e Brianza motivo di forte interesse, grazie alla ricchezza dei
suoi parchi, che saranno ulteriormente valorizzati integrandoli con altre tipologie di
turismo.
Secondo la ricerca IULM i segmenti attuali che sono legati a questo turismo sono:
escursionisti sensibili al verde, sportivi, scuole. Ovviamente, come gia
precedentemente introdotto, si tratta ancora prevalentemente di escursionisti.
Un segmento stanziale promettente è rappresentato dal turismo scolastico.
I diversi servizi di educazione ambientale, se opportunamente integrati con gli altri
attrattori, permetteranno di offrire un prodotto ampio che giustifica il
pernottamento sul territorio.
Ad oggi gli attrattori economici generano una domanda business e fieristica, che
interessa la filiera turistica soprattutto per i riflessi che genera sul comparto
ricettivo. Proprio per questo motivo, integrando attrattive diverse si potrebbe
prolungare il soggiorno di chi, come molti in Monza e Brianza, viene per lavoro.
Secondo la ricerca IULM, le attrattive che potrebbero spingere il turista business a
scoprire da altri punti di vista la località sono le attrattive naturali, grazie alla
ricchezza di parchi, le attrattive storico-culturali, con la vasta gamma di
attrattive culturali, le attrattive sportive, dove l’Autodromo che rappresenta
senz’altro un elemento di grande fascino, le attrattive economiche, dove il
comparto commerciale può e deve offrire un’esperienza di shopping che faccia leva
sulle eccellenze del territorio.
La Regione Lombardia, con la legge n°8 del 2004, al comma G definisce tra le
finalità la "Realizzazione di interventi infrastrutturali e di riqualificazione urbana e
del territorio".
245
Per Monza e Brianza il miglioramento dei collegamenti tra i diversi comuni
sarà sicuramente una sfida importante da vincere. Perché sia un turismo
sostenibile, sarà necessario non solo aumentare i mezzi pubblici, ma sviluppare
altri mezzi di trasporto sostenibili quali le biciclette. Organizzare, come in
molte altre città europee, dei veri e propri servizi di Bike Sharing o in alternativa
noleggio di biciclette integrato, sarà indispensabile.
Lo sviluppo del sistema ricettivo è altrettanto importante, se si considera che il
pernottamento in albergo è il principale luogo di ricerca statistica nel turismo.
Infatti è proprio attraverso le indagini quantitative e qualitative che si può delineare
il profilo del turista.
La legge n°8 del 2004 al comma B definisce un’altra finalità importante: “Qualità
dei prodotti turistici e offerta di nuovi prodotti”
Il sistema ricettivo è importante in una destinazione turistica, non solo perché
permette di controllare i flussi turistici, ma perché una buona ricettività fa parte di
un buon sistema turistico. Lo sviluppo dell’ospitalità in Monza e Brianza prevede
non solo l’incentivazione all’apertura di nuove strutture, ma la scoperta di altri modi
di alloggiare. Come si può notare dallo schema sulle Forme di Ricettività tratto dal
XIV Rapporto sul Turismo Italiano, l’albergo inteso nel senso classico del termine è
fortemente maturo. Altre forme molto interessanti di ricettività sono nate e
potrebbero essere complici di un forte sviluppo turistico.
Il riferimento principale va ai Bed and Breakfast, ostelli, esercizi agrituristici e
ricettività all’aria aperta. Come si può notare dallo schema, tutte queste strutture
sono in forte sviluppo e sarebbero molto adatte al tipo di turismo che si vorrebbe
promuovere nella futura provincia. Innanzi tutto va sottolineato come delle
strutture flessibili e a contatto con l’ambiente circostante possano favorire un
turismo sostenibile ed itinerante. Proprio queste nuove forme di ricettività
porterebbero il turista a scoprire più da vicino ciò che lo circonda portandolo ad
avere un contatto diretto con le varie realtà e prodotti presenti sul territorio.
2.3.1 Analisi di coerenza interna del P.S.T.
Il P.S.T. rappresenta uno strumento attraverso cui si individuano, coerentemente
alle indicazioni regionali, gli obiettivi strategici di sviluppo turistico per una
determinata area territoriale, tenendo presente le esigenze e le potenzialità di
sviluppo di questo settore con l’introduzione di fattori di miglioramento che
permettano di conservare e aumentare l’attrattività e la competitività di tutti gli
attori coinvolti. Per questo, il P.S.T non vuole essere uno strumento che si
sovrappone ad iniziative in atto, ma che esalta e fa emergere tutte quelle attività
246
che il territorio già propone o ha intenzione di costruire per l’ambito turistico. La
forza del Sistema Turistico può essere quindi individuata nella capacità di fare rete
e di integrare le diverse esperienze che emergono dal territorio, in modo da
svilupparne adeguatamente le potenzialità turistiche.
D’altra parte il P.S.T. deve essere anche uno strumento utile per identificare delle
linee di sviluppo future, che non si fermino alla capacità di fare sistema, ma vadano
oltre proponendo degli obiettivi ambiziosi e stimolanti per tutto il territorio. Ciò è
tanto più vero per Monza e la Brianza, dove la sfida del Sistema Turistico si affianca
alla nascita della nuova Provincia e del nuovo ente che dovrà saper cogliere le
opportunità che si presenteranno anche nell’ambito dei progetti di carattere
regionale e nazionale.
I Piani d’Azione individuati dovranno quindi essere predisposti secondo la
necessaria gradualità degli interventi stessi, prestando particolare attenzione alle
attività utili per trasformare le risorse del territorio in prodotti turistici,
garantendone in primo luogo l’accessibilità e la fruibilità.
Il P.S.T. sarà costantemente aggiornato secondo i livelli di attuazione delle singole
azioni, ognuna delle quali necessaria per il raggiungimento degli obiettivi strategici
prefissati.
Il Sistema Turistico di Monza e Brianza si deve porre come obiettivi generali,
rispetto anche a quanto emerso nell’analisi del contesto, di: scommettere sul
turismo e fare squadra, rendere accessibili le risorse dell’intera Provincia e creare
un sistema di gestione forte e condiviso che permetta la concreta realizzazione del
nuovo posizionamento in termini turistici del territorio di Monza e Brianza.
Le scelte strategiche che si pongono alla base dell’individuazione dei Piani di Azione,
dovranno tener conto di queste linee guida di fondo e, in generale, potranno avere
le seguenti finalità:
- migliorare la conoscenza delle risorse del territorio, anche attraverso
lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e dei punti informativi sul
territorio;
- migliorare le reti di mobilità e i collegamenti tra gli attrattori;
- migliorare e aumentare l’accessibilità alle dimore storiche, attraverso
interventi di recupero e restauro;
- promuovere l’offerta integrata dei differenti attrattori al fine di
aumentare i flussi turistici sul territorio, destagionalizzare l’offerta e
aumentare la permanenza media generare un target stanziale da
un grosso target escursionista che oggi è già presente nell’area di
247
Monza e Brianza;
- sfruttare il turismo scolastico già presente sul territorio,
implementando l’offerta per aumentarne la permanenza media e gli
arrivi totali;
- messa in rete e miglior conoscenza dei percorsi legati ai luoghi sacri e
quindi al turismo religioso;
- creare una condivisione di intenti tra le diverse p.a. e i differenti
soggetti coinvolti;
- armonizzare le iniziative di promozione, riconoscendo le iniziative
valide già presenti e integrarle in un sistema di comunicazione più
ampio;
- integrare differenti tipologie di turismo e di attrattori al fine di
destagionalizzare i flussi Per Monza e Brianza risulterebbe
particolarmente interessante aumentare i giorni di permanenza
media del turismo business, estendendo il soggiorno anche al week-
end;
- sviluppare e incentivare la diversificazione del sistema ricettivo;
2.4 Analisi della coerenza esterna del P.S.T.
2.4.1. Congruenza del P.S.T con la programmazione provinciale
L’obiettivo del lavoro di questi cinque anni è stato quello di organizzare
efficacemente il trasferimento di risorse e competenze dalla Provincia di Milano a
una parte del suo territorio, che è da intendersi tra i più dinamici d’Europa, la
Brianza, e su un comune, Monza, che non cercano isolamento dalla realtà milanese,
quanto occasioni di dialogo, collaborazione e confronto volte all’interesse comune.
Ciò è ampiamente dimostrato da tutte le forme di collaborazione tra i settori della
Provincia di Milano e la Direzione di Progetto Monza e Brianza, che, per quanto
riguarda il turismo si sono concretizzate attraverso la redazione del piano di
accompagnamento per la promozione e lo sviluppo turistico del territorio brianteo.
Per dimostrare la coerenza tra gli obiettivi di sviluppo turistico evidenziati in questo
documento e gli strumenti di programmazione provinciale elaborati in questi anni,
si analizzano di seguito gli obiettivi e le finalità del Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale, all’interno del quale è inserito anche MiBici, il piano
della mobilità ciclabile della Provincia e alcuni progetti ritenuti strategici per l’area
delle nuova Provincia. Di questi, 2009 Molta + Brianza, più volte citato in questo
documento e condotto dallo studio di architettura del paesaggio LAND, acquisisce la
248
funzione di un piano territoriale vero e proprio, in quanto è stata la prima occasione
per mettere a sistema tutte le risorse della nuova Provincia e per ragionare quindi
su degli obiettivi di sviluppo generali.
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
Il Piano Territoriale della Provincia di Milano attualmente vigente è stato approvato
con la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 55 del 14 ottobre 2003. Il piano
determina gli indirizzi generali di assetto del territorio provinciale, rispetto ai
quali i Comuni sono chiamati a verificare la compatibilità dei
loro strumenti urbanistici. E’ lo strumento di pianificazione che definisce gli
obiettivi di assetto e tutela del territorio provinciale, indirizza la
programmazione socio-economica della Provincia ed ha valore di piano
paesaggistico-ambientale. Il Piano inoltre raccorda le politiche settoriali di
competenza provinciale e indirizza e coordina la pianificazione urbanistica dei
Comuni. Ha inoltre assunto il tema dello sviluppo sostenibile quale base
dell'azione pianificatoria. Persegue finalità di valorizzazione paesistica, di
tutela dell’ambiente, di supporto allo sviluppo economico e all’identità
culturale e sociale di ciascun ambito territoriale, di miglioramento
qualitativo del sistema insediativo e infrastrutturale. Il Piano è
stato elaborato e approvato ai sensi della L.R.1/2000 ed è pertanto in corso il suo
adeguamento alla legge regionale di governo del territorio (L.R. 12/2005), la cui
approvazione è stata recentemente rinviata alla prossima legislatura.
Gli obiettivi generali e specifici del PTCP sono riconducibili a tre strategie
fondamentali che ne costituiscono la base fondante (cfr. Linee guida del PTCP –
febbraio 2001; 12 Tavoli Interistituzionali e Conferenza dei Comuni):
- ecosostenibilità
- valorizzazione della maglia urbana policentrica e salvaguardia paesistico-
ambientale
- miglioramento dell’accessibilità nel territorio
- sviluppo economico.
Fra gli aspetti di tipo procedurale che hanno maggiormente contraddistinto
l’approccio metodologico:
- la concertazione e la partecipazione attiva dei soggetti, primi fra tutti i
Comuni
- il tema della struttura urbana policentrica quale elemento peculiare
dell’area.
-
249
Gli obiettivi specifici del PTCP
La sostenibilità delle trasformazioni e dello sviluppo insediativo costituisce
l'obiettivo generale del PTCP, declinato secondo cinque obiettivi specifici:
Obiettivo O1 - Compatibilità ecologica e paesistico ambientale delle
trasformazioni. Persegue la sostenibilità delle trasformazioni rispetto alla qualità e
quantità delle risorse naturali: aria, acqua, suolo e vegetazione. Presuppone altresì
la verifica delle scelte localizzative per il sistema insediativo rispetto alle esigenze di
tutela e valorizzazione del paesaggio, dei suoi elementi connotativi e delle
emergenze ambientali.
Obiettivo O2 - Integrazione fra i sistemi insediativo e della mobilità.
Presuppone la coerenza fra le dimensioni degli interventi e le funzioni insediate
rispetto al livello di accessibilità proprio del territorio, valutato rispetto ai diversi
modi del trasporto pubblico e privato di persone, merci e informazioni.
Obiettivo O3 - Ricostruzione della rete ecologica provinciale. Prevede la
realizzazione di un sistema di interventi atti a favorire la ricostruzione della rete
ecologica provinciale, la biodiversità, e la salvaguardia dei varchi inedificati
fondamentali per la realizzazione dei corridoi ecologici.
Obiettivo O4 - Compattazione della forma urbana. E' finalizzato a
razionalizzare l'uso del suolo e a ridefinire i margini urbani; ciò comporta il
recupero delle aree dismesse o degradate, il completamento prioritario delle aree
intercluse nell'urbanizzato, la localizzazione dell'espansione in adiacenza
all'esistente e su aree di minor valore agricolo e ambientale, nonché la limitazione
ai processi di saldatura tra centri edificati.
Obiettivo O5 - Innalzamento della qualità insediativa. Persegue un corretto
rapporto tra insediamenti e servizi pubblici o privati di uso pubblico attraverso
l'incremento delle aree per servizi pubblici, in particolare a verde, la riqualificazione
ambientale delle aree degradate e il sostegno alla progettazione architettonica di
qualità e l’attenzione, per quanto possibile, alla progettazione edilizia ecosostenibile
e bioclimatica. Persegue inoltre la diversificazione dell'offerta insediativa anche al
fine di rispondere alla domanda di interventi di "edilizia residenziale sociale" diffusi
sul territorio e integrati con il tessuto urbano esistente.
L’ambito Monza-Brianza nel PTCP
La provincia di Milano si distingue da altre grandi province europee proprio per la
diversificazione e la ricchezza del suo tessuto produttivo, delle sue
tradizioni culturali e delle sue città. In questo quadro assumono particolare
importanza i temi della riqualificazione paesistica e ambientale e le azioni di tutela e
valorizzazione del patrimonio culturale. L’area milanese ha assistito nel tempo allo
sviluppo di centri urbani di notevole rilievo culturale ed economico come
250
Monza (Villa Reale e Parco cintato più grande d’Europa – piccola Versailles
lombarda), Vimercate (autonomia comunale di stampo cittadino) e Desio
(centro universitario).
Fra i 12 ambiti territoriali delineati e dei quali s’intende rispettare l’autonomia
storico-economica, il territorio della futura Provincia di Monza-Brianza si situa
nella zona Nord, lembo di Brianza, e Nord-Groane, con la presenza della
superstrada Milano-Meda, rete di comunicazione omogenea. Importanti anche le
vie fluviali quali il Lambro, per la costituzione di una “rete ecologica” e la tutela del
“reticolo idrografico” e l’area paesaggistica del Parco delle Groane. In questa
forma di aggregazione sono compresi tutti i Comuni che andranno a costituire la
futura provincia di Monza e Brianza.
Nei Piani Territoriali dei Parchi Regionali, per l’area Monza-Brianza si segnalano
inoltre:
- il Piano del Parco Regionale forestale e di cintura metropolitana delle Groane
(Variante Generale al PTC adottata con D.C.A. n. 39 del 17 dicembre 1994)
- il Piano del Parco Regionale di cintura metropolitana Nord Milano (Variante
Generale al PTC adottata con D.C.A. n. 4 del 22 maggio 20004)
- il Piano del Parco Regionale fluviale e di cintura metropolitana della Valle del
Lambro (PTC approvato con D.G.R. n. VII/601 del 28 luglio 2000)
- il Piano del Parco Regionale fluviale e di cintura metropolitana dell’Adda Nord
(PTC approvato con D.G.R. n. 2869 del 22 dicembre 2000).
Le unità paesistico-territoriali briantee
Sono rappresentative di ambiti in cui si determinano situazioni territoriali
riconoscibili come contesti geografici omogenei:
UNITA’ PAESISTICO-TERRITORIALE SOTTO-UNITA’
Colline briantee Colline briantee
Alta pianura terrazzata Terrazzi antichi delle Groane e di
Meda
Terrazzi briantei
Terrazzo intermedio occidentale
Terrazzi intermedi di Bernareggio
Superfici terrazzate di Monza
Alta pianura asciutta Alta pianura asciutta occidentale
Alta pianura asciutta centrale
Alta pianura asciutta della Brianza
Alta, Media e Bassa pianura irrigua e dei
fontanili
251
Valli dei corsi d’acqua Valle del Lambro Meridionale
Valle del Severo
Valle del Lambro a nord
Valli del Lambro a sud
Valli dei corsi d’acqua minori
Gli elementi storico-culturali e architettonici presenti in Brianza
- Luoghi della memoria storica, dell’architettura religiosa, della cultura e della
letteratura
- Testimonianze della storia della Chiesa e della vita religiosa
- Memorie della storia militare
- Attività antropiche e sfruttamento delle risorse
- Infrastrutture di collegamento e commercio
- Fruizione paesistica
- Parchi, ville, giardini e altre architetture vegetali storiche
- Aree archeologiche
- Luoghi e percorsi di interesse paesistico
I centri di rilevanza sovracomunale
Il Piano, anche attraverso il riconoscimento dei 12 ambiti territoriali omogenei di
area vasta, intende consolidare, valorizzare e potenziare il policentrismo,
individuando quei centri che garantiscono sotto diversi aspetti una buona
complessità urbana e svolgono un effettivo ruolo di “polarità” all’interno dell’ambito
di riferimento.
Per l’area Monza-Brianza, sono stati individuati i Comuni di:
- Vimercate, il cui ruolo di polarità si è venuto caratterizzando storicamente
in quanto riferimento socio-economico per i Comuni del nord-est di Milano
- Monza, la città più importante della Brianza sia sotto il profilo economico
che demografico e culturale, svolge da sempre il ruolo di centro guida per
l’economia e i servizi dell’intero territorio brianteo
- Seregno, con l’area nord-ovest ed il contesto economico della Brianza
“Comasca”.
Il Piano intende sostenere la differenziazione fra ambiti territoriali omogenei
anche attraverso l’utilizzo delle metodologie del marketing territoriale, con
l’obiettivo di rafforzare la competitività e valorizzare la varietà economica e
culturale in quanto punto di forza, individuando le potenzialità locali dei
diversi ambiti provinciali e promuovendone le specificità.
I quattro capisaldi di immagine individuati sono:
252
- il contributo al made in Italy
- le tradizioni culturali e sociali
- le ricchezze paesistico-ambientali
- la polivalenza delle attività economiche.
MiBici – Piano di settore per una rete ciclabile strategica della
Provincia di Milano6
La Provincia di Milano ha determinato la rete strategica della
mobilità ciclistica attraverso il piano strategico per la rete ciclabile
del suo territorio, denominato con l’acronimo MiBici. Tale piano
costituisce un atto di indirizzo per la programmazione pluriennale
delle opere di competenza provinciale e un atto di riferimento per
la programmazione e pianificazione dei comuni. Il nuovo Piano della Ciclabilità della
Provincia di Milano – MiBici è stato avviato nella primavera del 2005, inserito
all’interno del PTCP e approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale del 15
dicembre 2008.
La logica di impostazione del Piano MiBici è derivata da due fondamentali
riconoscimenti:
1. una dimensione 'sovracomunale' delle attività che si svolgono all'interno della
provincia milanese, che determina una domanda di relazioni tra comuni limitrofi e
di accesso al capoluogo. Tale domanda in parte resta nell'ambito di distanze
direttamente 'ciclabili', ed in parte può sfruttare la bicicletta quale mezzo
privilegiato di accesso alle stazioni ed alle fermate del trasporto pubblico;
2. una notevole attività svolta da moltissimi comuni della provincia per realizzare
strutture dedicate alla ciclabilità, attività che ha messo a disposizione un
ragguardevole patrimonio di piste, ma che ha raggiunto risultati modesti nella
effettiva diffusione dell'uso della bicicletta; questo sia a motivo della
frammentarietà delle realizzazioni e della loro non infrequente inadeguatezza
tecnica, sia a causa della mancata leggibilità del sistema ciclabile nel suo
complesso.
Da queste premesse MiBici ha individuato una specifica strategia di azione, basata
sulla 'valorizzazione' del patrimonio di realizzazioni e di progettazione esistente, e
sulla costruzione di un contesto programmatico e normativo unitario entro il quale
collocare ed orientare le politiche degli enti (Provincia, Comune, Enti Parco ecc.) a
favore della mobilità ciclabile. La caratteristica del lavoro, che ha scelto di essere
sin dai primi passaggi, un processo di pianificazione che ha coinvolto diversi
6 Piano di settore per una rete ciclabile strategica della Provincia di Milano – Materiali per un vademecum di progettazione della rete MiBici, Provincia di Milano
253
interlocutori – uffici della Provincia, Comuni, Enti parco, associazioni – ha permesso
di ottenere un piano di mobilità ciclabile che non sia formato solamente dagli
itinerari “della provincia”, ma che sia costituito in larghissima parte da tratti più o
meno importanti delle reti ciclabili sviluppate dalle singole municipalità.
La Provincia di Milano concorre alla realizzazione della viabilità ciclistica del piano
MiBici mediante la costruzione o gestione di opere da iscrivere al proprio demanio o
mediante il sostegno tecnico e finanziario agli enti locali o agli enti gestori di aree
protette, previo intese con gli stessi, nei limiti delle risorse assegnate dal bilancio.
E’ stato inoltre istituito un ufficio apposito, l’ufficio MiBici, che redige e aggiorna la
mappatura della rete MiBici, progetta e mantiene opere e segnaletica della rete
d’inizitiva provinciale, assiste gli enti locali nella redazione degli strumenti
urbanistici di settore e promuove l’uso della bicicletta.
Expo dei territori: verso il 2015 – Bando per valorizzare i progetti
più significativi della regione urbana milanese
Il ruolo della provincia di Milano come soggetto facilitatore dei processi di
governance metropolitana assume particolare rilievo e significato alla luce delle
opportunità di trasformazione che Expo 2015 potrà offrire al sistema economico
locale nel suo complesso e alle amministrazioni comunali di tutto il territorio. Per
queste ragioni la Provincia di Milano, e la Direzione di Progetto Monza e Brianza
(che verrà poi sostituita dalla nuova Provincia di Monza e Brianza) intendono
assumere il compito di coordinare gli investimenti, i progetti e le iniziative
direttamente funzionali alla realizzazione di Expo 2015 con altre potenziali
progettualità correlate, valorizzare l’interno territorio, rinnovare anche in relazione
ad Expo 2015 la propria missione di soggetto integratore e facilitatore.
Provincia di Milano, Direzione di Progetto Monza e Brianza, Milano Metropoli Agenzia
di Sviluppo, con il supporto della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, hanno
quindi promosso la prima edizione del Bando “Expo dei Territori: Verso il 2015”.
Questa iniziativa è nata per favorire e promuovere le progettualità locali più in linea
con l’Esposizione Universale di Milano, il grande evento che nei prossimi anni
trasformerà la quotidianità dell’area metropolitana. vuole far emergere e coordinare
i possibili investimenti, le iniziative direttamente funzionali al grande evento
internazionale. Mettere a sistema i nuovi progetti nati dagli attori che vivono il
Territorio con quelli calati dall'alto del processo istituzionale, valorizzando in questo
254
modo l'intera Regione Urbana Milanese e rinnovando la missione delle Province di
essere soggetto integratore e facilitatore di processi.
Coinvolge i 9 ambiti territoriali della provincia di Milano e della nuova Provincia di
Monza e Brianza, suddivisi in: Sud Ovest, Magentino e Abbiatense, Nord Ovest, Alto
Milanese, Nord Milano, Sud Est, Adda Martesana, Milano, Monza e Brianza.
I destinatari del Bando sono i Comuni della Provincia di Milano, quelli della Provincia
di Monza e Brianza; i soggetti pubblici o misto pubblici-privati senza scopo di lucro;
le università, i centri di ricerca, i centri di formazione e le istituzioni scolastiche; le
organizzazioni, le associazioni non profit e le cooperative sociali. Le imprese
possono partecipare ma non nel ruolo di capofila. I temi di riferimento rispetto ai
quali si possono presentare i progetti, sono individuati coerentemente con i tre assi
tematici dell’Expo 2015 “Feeding the planet, Energy for life” e sono:
- il sistema alimentare
- energia e ambiente
- cultura, accoglienza e turismo.
L’ultimo asse, che raccoglierà al suo interno proposte progettuali sicuramente
collegate al Sistema Turistico MB, ha come finalità quella di contribuire a garantire
una offerta turistica basata su criteri di sostenibilità economica, sociale ed
ambientale. I progetti dovranno agevolare la costruzione di un sistema integrato in
grado di rafforzare la competitività dell’area sul piano culturale e di favorire flussi
turistici sia intervenendo sull’aspetto infrastrutturale, sia sulla disponibilità e
fruibilità di informazioni, anche utilizzando tecnologie innovative.
La Giuria elaborerà, sulla base delle domande pervenute e dichiarate ammissibili,
due graduatorie in base alle quali verranno assegnate le premialità previste dal
Bando. Ai progetti selezionati verrà riconosciuto:
- l’utilizzo Marchio “Parco progetti Expo dei Territori” che, oltre ad essere un
marchio distintivo per tutti i progetti in linea con Expo 2015, potrà comportare un
credito aggiuntivo nei criteri di selezione e valutazione del progetto, nel caso in cui
partecipasse ad altri bandi emanati dagli enti promotori;
- un percorso di accompagnamento e assistenza così da renderne possibile
l’attuazione entro il 2015;
- la visibilità all’interno dei canali nazionali e internazionali di promozione
previsti per l’evento Expo 2015 da parte di Provincia di Milano.
Il Bando si è chiuso il 16 marzo scorso e ha visto la partecipazione di 168 progetti
in materia di alimentazione, energia ed ambiente, accoglienza e turismo. Tra
questi, il 27 aprile, sono stati scelti i vincitori: 57 i progetti complessivamente
premiati e 7 quelli che hanno ricevuto una particolare menzione.
255
Per quanto riguarda il territorio di Monza e Brianza, di seguito l’elenco dei progetti
premiati. Quelli evidenziati sono le proposte specificamente riferite all’ambito
“cultura, accoglienza, turismo”.
n. prog. titolo progetto capofila
VIN
CITO
RI
78
T.A.A.F. - Piattaforma strategica e integrata per promuovere una cultura d'impresa del T.A.A.F. (Turismo, Arte, Ambiente, Food) a favore dell'identità della provincia di Monza e Brianza e di Milano per la competitività e la qualità della vita con azioni di valorizzazione del capitale umano dei giovani (Hubyoung), di cooperazione internazionale e di innovazione tecnologica
Comune di Seregno
unic
o pr
oget
to 124 MAGIA in Brianza: Mobilità, Arte, Gusto, Innovazione e
Accoglienza Sviluppo Brianza Scarl - Monza
31 GUSTI IN TOUR - alla scoperta del gusto e della tradizione agroalimentare dei territori della Brianza CTS - Roma
34 AGOSTINO 2015 - il cammino di Sant'Agostino Ass. Culturale Brianze - Briosco
27 HELIOS 2015 - Impianto fotovoltaico a concentrazione Consorzio Energia Teodolinda - Monza
91 Coltiviamo il futuro Comune di Vimercate (capofila Coordinamento Sviluppo Sostenibile del Nord Est Milanese)
20 GRE.E.P. - Green Eco Park IPSIA Monza
93 miBRI' - Il progetto territoriale di Varedo: riqualificazione urbana ed ambientale per Milano e la Brianza, tra il Seveso e il Villoresi
Comune di Varedo
MEN
ZIO
NA
TO
105 ImprendiTurismo in Brianza - Tradizione culturale, risorse ambientali, fonti energetiche: le vie maestre per lo sviluppo del territorio
Comune di Monza
256
2009. Molta + Brianza
Il progetto 2009. Molta + Brianza, è stato commissionato dalla Direzione di
Progetto Monza e Brianza, allo Studio di Architettura del Paesaggio Land, con lo
scopo di individuare nuove prospettive di sviluppo per la nascente provincia a
partire da una lettura del suo territorio e del suo paesaggio. Nasce sull’esempio di
piani strategici di sviluppo ormai divenuti esemplari nel panorama europeo e,
attraverso l’analisi delle Regionali tedesche (iniziative biennali di promozione di
piccole porzioni di territorio della regione della Reniania-Westfalia finalizzate al
rafforzamento delle identità regionali e della qualità di relazione tra i cittadini ed il
loro territorio), o delle iniziative IBA (progetti di studio e ricerca localizzati in
localizzati in ambiti territoriali particolarmente critici a livello ecologico ambientale),
il team di progetto ha individuato alcuni elementi fondamentali per lo sviluppo di un
modello tagliato sul territorio in oggetto. Nella fattispecie sono stati individuati
almeno due ordini di necessità:
- Sfruttare il verde come attivatore di relazioni: interne al territorio della
nuova provincia (tra i comuni che ne fanno parte e che possono anche non
aver mai avuto esigenza o necessità di entrare in contatto o in
collaborazione); ed esterne (con le zone al di fuori dei suoi confini);
- Ricorrere alla progettazione partecipata attraverso il coinvolgimento di
soggetti pubblici e privati.
Il progetto prende le mosse anche dalla Convenzione Europea sul paesaggio
(ratificata dall’Italia con Legge del 9 gennaio 2006, n°14 e pubblicata sulla G.U. del
20.01.06 n°16) per la quale il paesaggio è “una determinata parte di territorio, così
come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori
naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” e dove il processo di pianificazione
“indica le azioni fortemente lungimiranti, volte alla valorizzazione, al ripristino o alla
creazione di paesaggi” (art. 1). Inoltre all’articolo 2 si legge che la convenzione “si
applica a tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e
periurbani. Essa comprende i paesaggi terrestri, le acque interne e marine.
Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi
della vita quotidiana sia i paesaggi degradati”.
È proprio intorno a questa nuova definizione di paesaggio, capace di inglobare
anche i luoghi della vita quotidiana, che si sta sviluppando la rete europea di
salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente che vede la cooperazione internazionale
257
di tutti i paesi che hanno aderito alla Convenzione e in cui si inserisce anche il
progetto 2009. Molta + Brianza.
Natura cultura e paesaggio sono i filoni tematici che guidano lo studio e
costituiscono anche i punti di forza su cui la provincia intende rafforzare la propria
identità.
Dall’analisi di contesto alle possibilità di sviluppo
Dall’analisi prodotta emerge dunque che un territorio come quello della Brianza,
una volta ricercato dalla nobiltà milanese che l’aveva eletto proprio giardino, ha
subìto nel tempo numerose trasformazioni per via dei processi di industrializzazione
e antropizzazione legata allo sfruttamento del suolo.
Tali fenomeni hanno permesso all’uomo di sedimentare sul territorio una serie di
interventi che hanno segnato, non senza problemi, il paesaggio e che hanno
determinato l’evolversi di culture e tradizioni che si vuole rivalutare e promuovere.
Quello che ad oggi la nascente provincia ha intenzione di fare è ritrovare una
propria identità, una propria vivibilità essendo consapevole delle potenzialità legate
alla Natura (rappresentata dalla presenza di verde tutelato e preservato e dai corsi
d’acqua, naturali ed artificiali presenti su tutto il territorio), alla Cultura (presenza
diffusa di pregiate e rinomate residenze storiche) e al Paesaggio (che rende la
Brianza un territorio unico ed incomparabile).
Ciascuno di questi elementi rappresenta infatti un insieme di risorse (Spazi) a
partire dalle quali è possibile determinare le iniziative (Cantieri) finalizzate al
raggiungimento degli obiettivi di miglioramento previsti.
Dallo spazio (risorse) ai cantieri (progetti)
Gli interventi progettati nell'ambito dell'iniziativa MOLTA PIU’ BRIANZA si rivolgono
a zone
caratterizzate da un prezioso indice di ruralità così come a quelle caratterizzate da
una elevata
specificità tecnologica da sempre peculiarità del territorio brianteo.
Spazio Natura Cantiere Natura
A causa del progressivo inurbamento del
territorio brianzolo si rende necessaria la
ricerca di spazi dove la natura abbia il
sopravvento e diventi il tema prioritario
Uno degli scopi del Cantiere Natura sarà
quello di individuare all’interno di questo
quadro
complesso, le possibili connessioni
258
della strategia di promozione e
qualificazione del territorio. Nell’ambito
della provincia lo spazio Natura viene
inteso come la connessione tra i luoghi
verdi, i parchi, ed i tracciati blu, i fiumi.
Lo sviluppo del verde su tutto il territorio
è legato principalmente al corso dei
fiumi in cui si riscontra ancora una certa
naturalità.
Dato che fiumi e parchi tendono a
svilupparsi in verticale si rende
necessaria una connessione trasversale
est-ovest tra i comuni dell’area.
trasversali tra le grandi aree protette,
configurando lo spazio ancora
inedificato.
a. La Grande Diagonale
b. Il boulevard del Villoresi
c. I giardini della Brianza
d. La scommessa Seveso
Spazio Cultura Cantiere Cultura
Conoscere le proprie radici ed il proprio
territorio è importante per poterne
apprezzare il carattere inconfondibile e la
sua profonda tradizione. Il territorio va
visto nella sua complessità, scoprendone
gli aspetti storici, ambientali,
paesaggistici,per viverlo
quotidianamente ed interagire con esso.
E’ dalla coscienza dei valori riscoperti
che è possibile riconquistare, valorizzare,
qualificare il paesaggio nel senso più
ampio del termine.
Non è possibile trascurare la bellezza
paesaggistica di questa nuova Provincia
che è stata una delle mete favorite per la
villeggiatura della nobiltà e dell'alta
borghesia milanese, portando
all’edificazione di numerose ville,
storicamente e artisticamente
estremamente interessanti.
a. Le ville in rete
b. Le Visuali: le giornate verdi/azzurre
259
Spazio Paesaggio Cantiere Paesaggio
Natura + Cultura = Paesaggio: Il
successo della nuova Provincia sarà
quello di non considerare più questo
ambito come la periferia di Milano, come
luogo prevalentemente urbanizzato ed
industrializzato, piegato dal traffico e
dalle infrastrutture, quasi emarginato e
soggetto al nomadismo.
a. Il paesaggio agricolo delle
connessioni
b. Il paesaggio da recuperare
c. Il paesaggio delle industrie
d. Il paesaggio degli scorci sul Lambro
e. Il paesaggio agricolo delle visuali
f. Il paesaggio dell’energia idraulica
Le strategie per la promozione e la qualificazione del paesaggio e del territorio della
nuova Provincia di Monza e della Brianza troveranno ispirazione e si baseranno su
principi di sostenibilità economica prevedendo il coinvolgimento di un ampio
numero di soggetti sia privati che pubblici che potranno svolgere il ruolo di
promotori, attori e alleati nell’attuazione delle strategie stesse, ruoli peraltro non
rigidi e definiti ma del tutto interscambiabili tra loro.
Il Distretto Culturale Evoluto di Monza e Brianza
Nel 2007 la Fondazione Cariplo ha lanciato il bando “I distretti culturali, volano
economico per il territorio”, con l’intento di promuovere nuove forme di sviluppo
territoriale attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale. Il bando fa seguito
ad una indagine conoscitiva condotta dalla Fondazione stessa, per l’identificazione,
nel territorio lombardo, di aree idonee allo sviluppo di distretti culturali, in virtù
delle risorse paesistiche, artistiche, ambientali ed economiche.
La Direzione di Progetto Monza e Brianza ha colto questa opportunità e, a seguito
dell’aggiudicazione del bando, nel mese di aprile 2008 ha costituito un gruppo di
esperti per l’avvio dello studio di fattibilità. L’obiettivo è la realizzazione, nei confini
territoriali della nuova Provincia, di un distretto culturale evoluto, modello elaborato
da Pier Luigi Sacco, direttore scientifico di goodwill e professore di economia della
cultura all’Università IUAV di Venezia, al quale è stata affidata la direzione
scientifica del progetto. Il Distretto Culturale Evoluto è uno specifico modello di
pianificazione strategica che identifica nella cultura la piattaforma dello sviluppo
territoriale e come punto di inizio nella filiera di produzione del valore. La cultura, la
ricerca e la formazione e tutti i settori produttivi del territorio sono così ripensati
per operare in sinergia all’interno di un unico sistema integrato di obiettivi
strategici, di attori e strutture per il loro raggiungimento
260
La realizzazione del distretto, la cui progettazione si concluderà nell’ottobre 2009,
godrà, infine, del sostegno della Cariplo, se ritenuto maturo e coerente rispetto ai
requisiti richiesti dalla Fondazione.
Gli obiettivi
Il distretto culturale della Provincia MB si propone di:
• rafforzare l’identità culturale della Provincia
• incrementare il capitale umano e sociale
• favorire la riconversione innovativa attraverso le connessioni tra creatività
culturale e creatività scientifico-tecnologica
• conservare e valorizzare il patrimonio artistico-culturale
• incrementare il turismo sostenibile
• rafforzare la governance locale
• creare uni network di collaborazioni a livello locale, nazionale e internazionale.
La progettazione partecipata
La nascita del Distretto culturale prevede il coinvolgimento progressivo di tutte
le componenti del tessuto sociale: dalle istituzioni pubbliche alle università, dalle
imprese ai cittadini e al mondo associativo. La partecipazione di tutti gli attori del
territorio, il rafforzamento dell’identità locale e la creazione di un sistema in grado
di valorizzare le potenzialità di tutti i Comuni, l’individuazione degli interventi sul
patrimonio architettonico e culturale, l’implementazione e la valorizzazione delle reti
già attive nella Provincia, la costruzione di filiere capaci di ottimizzare le sinergie tra
formazione, centri di ricerca e tessuto economico.
Lo studio di fattibilità, elaborato per la costituzione del distretto culturale evoluto, si
articola in due fasi: la prima finalizzata a rilevare punti di forza e di debolezza del
territorio; la seconda a individuare esperienze di eccellenza e di attivare
collaborazioni a livello nazionale e internazionale, e nella strategia. Lo studio di
fattibilità, oltre a definire gli interventi funzionali alla nascita e allo sviluppo del
distretto, ne determina la struttura di governo, il piano di gestione e la sostenibilità
economico-finanziaria di lungo periodo, il piano di comunicazione.
Le prime azioni che hanno coinvolto il territorio sono state condotte per diffondere i
contenuti del progetto presso gli stakeholder individuati per costruire un sistema
integrato con prospettive di sviluppo condivise. Lo step successivo è la formazione,
intesa come attività di crescita di competenze e professionalità specifiche diffuse sul
territorio.
Sono state realizzate interviste, focus group e presentazioni, e sono stati individuati
referenti e ambasciatori del progetto nei Comuni MB coinvolti.
Ad oggi 37 Comuni hanno formalmente aderito al progetto con una Delibera di
261
Giunta, mentre 42 hanno compilato il questionario di analisi delle attività culturali e
dei beni presenti sul territorio e stanno collaborando attivamente in questa fase di
studio di fattibilità.
2.4.2. Congruenza del P.S.T. con la programmazione regionale
Per verificare la congruenza del P.S.T. di Monza e Brianza con la programmazione
regionale in atto sono stati presi in considerazione gli aspetti fondamentali inerenti
al tema turismo del Programma Regionale di Sviluppo 2005-2010 e del Documento
di Programmazione Economico Finanziaria 2009-2011.
Linee generali del Piano Regionale di Sviluppo 2005-2010 della Regione
Lombardia
Il P.R.S. 2005 – 2010 individua il proprio elemento chiave nella centralità della
persona all’interno delle azioni di governo. Il documento sottolinea la necessità di
sviluppare le opportunità individuali nei campi dell’educazione, dell’istruzione, della
salute, dell’assistenza e del lavoro, in quanto fondamentali per la crescita della
qualità della vita. Tale fine viene perseguito attraverso un sistema territoriale
basato sulla collaborazione tra istituzioni regionali e locali, associazioni e comunità.
In base a tali presupposti vengono individuati sei settori di intervento. Nel capitolo
3, dedicato alla competitività, vengono analizzati gli obiettivi di sviluppo regionale
in materia di turismo. Il turismo viene inserito al’interno di questo capitolo in
quanto si constata che l’economia della Lombardia non riguarda solo flussi di beni
capitali, merci e tecnologia, ma anche di turisti. Per questo, poiché anche il turismo
lombardo non è immune alla contrazione dei flussi internazionali e alla crescente
competizione con altre mete, dovuta alla maggiore e più facile mobilità, è
necessario recuperare un’ottica di sistema, non solo nella promozione, ma anche
nella fase gestionale. Obiettivo generale della Regione in questo ambito è la
gestione coordinata dell’offerta turistica e dell’organizzazione territoriale delle
risorse, al fine di integrare in forme di turismo sostenibile, ambiente naturale,
culturale ed umano. Ciò implica operare contemporaneamente sul piano dell’offerta,
come sviluppo integrato di prodotti e territori, sul piano dell’organizzazione,
favorendo lo sviluppo imprenditoriale e le politiche di marketing territoriale e sul
piano delle risorse, pubbliche e private, da concertare per impegni condivisi e
coerenti.
Per quanto riguarda queste linee programmatiche generali il P.S.T. di Monza e
Brianza è perfettamente coerente, in quanto si uniforma alla legge regionale in
materia di turismo che disciplina proprio la nascita dei Sistemi Turistici quale
modalità di messa in rete e valorizzazione delle risorse del territorio. Ciò permetterà
262
lo sviluppo di prodotti turistici integrati che comprenderanno tutte le risorse
turistiche individuate nel presente documento e l’attivazione di processi di
commercializzazione e promozione di tali “pacchetti” in modo congiunto tra pubblico
e privato.
Scendendo inoltre nello specifico, possiamo constatare come il P.S.T. di Monza e
Brianza, risulta perfettamente in linea con le potenzialità di sviluppo descritte per
alcuni degli attrattori turistici della Lombardia. Tra questi indichiamo, a titolo
esemplificativo, gli obiettivi individuati per il turismo d’affari e per gli eventi
sportivi. Per il Turismo d’Affari si cita l’importanza rivestita dal nuovo polo fieristico
che si configura quale asse intorno al quale organizzare buona parte della
promozione delle risorse turistiche e della capacità ricettiva del territorio. Obiettivo
per Monza e Brianza è quello di intercettare il segmento di turismo business,
soprattutto non lombardo e internazionale, per trattenerlo sul territorio attraverso
la proposta di esperienze di visita integrate.
Un altro aspetto interessante che il P.R.S. mette a fuoco è la promozione e il
potenziamento del concetto di “sport quale motore del turismo”, valorizzando la
sinergia positiva già esistente tra eventi sportivi e flussi turistici ad essi collegati.
All’interno di questa finalità ben si inseriscono le potenzialità di sviluppo legate alla
presenza dell’Autodromo Nazionale di Monza che, in quest’ottica è visto non solo
come attrattore di visitatori sul territorio, ma anche come simbolo per comunicare
al meglio l’immagine di tutta la Brianza in Italia e all’estero.
Il Turismo nel D.P.E.F.R. 2009-2011 di Regione Lombardia
Il DPEFR è concepito e redatto come documento di aggiornamento del Programma
Regionale di Sviluppo e per questo ripercorre le stesse sezioni tematiche del PRS
2005-2010, aggiornandone contenuti e azioni rispetto all’evoluzione del contesto
economico, politico e sociale di riferimento. In ogni ambito sono quindi indicate le
azioni di innovazione che si propongono rispetto al PRS e, successivamente, le
azioni di implementazione. Negli indirizzi generali del DPEFR 2009-2011 si
individuano le priorità di settore e si accenna al mutato contesto politico ed
economico di riferimento, che ha visto la nascita di un nuovo governo nazionale e
una situazione economica estremamente delicata. Tra le potenzialità da cogliere si
fa riferimento all’assegnazione dell’Expo 2015, come fattore di miglioramento con
funzione di traino generale del sistema Paese.
Per quanto riguarda il turismo si ribadisce che esso resta un settore di competitività
per la Regione, nella misura in cui sappia intercettare e interpretare le nuove
tendenze in questo campo, mantenendo la Lombardia all’interno delle aree di
transito e di destinazione delle persone. Ancora una volta si fa riferimento quindi
alle bellezze paesaggistiche e naturali, all’offerta culturale e di intrattenimento, alle
263
tipicità locali e alla personalizzazione del servizio, quali fattori chiave su cui puntare
per rendere la Lombardia meta di turismo per visitatori italiani e stranieri.
Il Sistema Turistico di Monza e Brianza, ha proprio come obiettivo la messa in rete
di queste risorse per creare dei prodotti turistici integrati che permettano di
valorizzare al meglio le opportunità di visita offerte dal territorio. La stesura del PST
ha portato a un profondo lavoro di analisi e di studio del settore turismo di un
territorio, che con la costituzione delle nuova Provincia si è trovato a ragionare in
un’ottica di sistema. Il processo di creazione di parternariati territoriali forti per la
valorizzazione dell’area ha già avuto inizio ed è testimoniato dalla volontà
perseguita dalla Direzione di Progetto Monza e Brianza, dal Comune di Monza e
dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, di individuare e perseguire
strategie comuni di sviluppo specifiche e mirate per il contesto di riferimento in cui
operano.
265
3.1. Caratteristiche del partenariato
3.1.1. Costituzione del progetto
Alla luce delle opportunità offerte dalla nuova programmazione 2007/2013,
che risulta caratterizzata da uno scenario nel quale la disponibilità di risorse
a supporto dei progetti e degli interventi degli enti locali è sempre più
limitata e da una maggiore capacità nel realizzare e progettare iniziative,
risulta indispensabile per le istituzioni coinvolte disporre di una conoscenza
mirata sia delle opportunità di finanziamento sia delle metodologie in grado
di realizzare i progetti da mettere in cantiere. Se la conoscenza dei
contributi rappresenta un elemento essenziale per avviare iniziative, la
programmazione e la capacità di progettazione sono per gli enti locali gli
strumenti operativi con i quali attuare i progetti previsti in relazione agli
obiettivi perseguiti.
Conoscenza e programmazione oggi si possono considerare sempre più due
concetti tra di loro strettamente integrati, che impongono una capacità da
parte degli atti istituzionali di fare rete ed una rinnovata capacità
progettuale, condizioni necessarie per poter accedere in futuro alle risorse
finanziarie messe a disposizione dalla nuova programmazione comunitaria.
E’ in questo scenario di riferimento che s’inserisce la volontà degli enti
proponenti di procedere all’elaborazione del proprio PST, denominato
“Monza e Brianza”. Obiettivo comune condiviso è stato quello di realizzare
azioni congiunte di promozione e marketing che, opportunamente articolate
all’interno del ST, permettano di sostenere e valorizzare il settore turistico.
Al fine di avviare una prima fase di coinvolgimento dei soggetti locali, nel
gennaio 2007 è stata costituita un’apposita Consulta sul Turismo,
composta dai rappresentanti delle Associazioni e degli attori del settore,
operatori pubblici e privati.
Parallelamente, si è proceduto da un lato ad attuare una serie di studi
preliminari volti a tracciare un inquadramento del territorio d’intervento,
delle principali potenzialità e dei relativi punti di debolezza, dall’altro ad
avviare la raccolta di proposte d’intervento da parte del territorio. Quale
progetto pilota, come abbiamo visto, si può considerare 2009
Molta+Brianza, una rilettura del territorio sui parametri natura, cultura,
paesaggio a cura di architetti e paesaggisti.
266
Il Sistema Turistico di Monza e Brianza vuole essere una realtà che nasce
dal basso, coinvolgendo, insieme alla Pubblica Amministrazione, associazioni
di categoria e soggetti privati interessati a valorizzare l’offerta turistica e
culturale presente sul territorio della nuova Provincia.
Nell’attuazione del Sistema, il prodotto turistico principalmente delineato è
costituito dal circuito delle ville storiche e dalla rete dei parchi mentre si
riserva grande importanza all’aspetto identitario del territorio del nuovo
ente, costruito e tutelato attraverso la cultura. Rete museale, Autodromo,
Parco di Monza e Villa Reale, oltre ad innumerevoli testimonianze
dell’architettura religiosa e di archeologia industriale, sono solo alcuni degli
elementi sui quali andare a costituire l’attrattivo dell’area.
Il cammino che ha portato alla presentazione del progetto Sistema Turistico
è stato costellato da differenti tappe istituzionali, accordi di programma,
incontri e tavoli di lavoro, che in questi ultimi due anni hanno permesso di
far luce sulle realtà locali e coordinare strategicamente e sinergicamente
quei soggetti coinvolti e coinvolgibili in un progetto territoriale d’insieme e
integrato.
Enti promotori
L’Assessore al Turismo del Comune di Monza, l’Assessore all’Attuazione
della Provincia MB e l’Assessore al Turismo della Provincia di Milano e il
Presidente della Camera di Commercio di Milano, in data 8 settembre
2006, hanno sottoscritto il Protocollo d'Intesa per la promozione e lo
sviluppo di un Sistema Turistico nell'area di Monza e Brianza
(allegato 1) concordando sull'attivazione di un programma di azioni
congiunte per il sostegno e la valorizzazione del settore turistico del
territorio di Monza e Brianza, funzionale alle attività turistiche della nuova
Provincia.
Tra le principali finalità di tale atto, trovavano spazio principalmente la
realizzazione di una serie di studi sull’identità della Brianza e sulla creazione
di una struttura a rete di Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica.
Il protocollo prevedeva, tra l’altro, di rafforzare le iniziative già in corso e di
istituire la Consulta del Turismo di Monza e Brianza, nominata il 18
gennaio 2007, composta da operatori pubblici e privati con esperienze
267
significative in Brianza in questo campo, allargata altresì alle associazioni
maggiormente rappresentative del comparto turistico, ai rappresentanti
delle principali associazioni di categoria, oltre alle agenzie di sviluppo
presenti in Brianza e agli Assessori al Turismo dei Comuni di Monza e
Brianza, della Provincia di Milano, nonché l’Assessore per l’Attuazione della
Provincia di Monza e Brianza.
Essa è tenuta ad operare di concerto con il Comitato d’Indirizzo,
composto dai rappresentati degli Enti Promotori e quindi dall’Assessore
all’Attuazione della Provincia di Monza e Brianza della Provincia di Milano,
sostituito dopo le elezioni dall’Assessore al Turismo della nuova Provincia,
dall’Assessore al Turismo del Comune di Monza, dal Presidente della Camera
di Commercio di Monza e Brianza e dal Presidente dell’Assemblea dei
Sindaci di Monza e Brianza, o da loro delegati, con funzioni di indicazioni
generali e di controllo sull'attività complessiva e con un Comitato
Esecutivo, composto da un funzionario/rappresentante per ognuno degli
enti promotori del presente Protocollo, indicato dal relativo membro del
Comitato d’Indirizzo, con funzioni tecnico/amministrative, per elaborare un
programma comune per lo sviluppo e la promozione del turismo nella
Provincia di Monza e Brianza.
Il primo incontro ufficiale della Consulta si è tenuto il 25 febbraio 2007, in
occasione dell’annuale edizione della BIT – Borsa Internazionale del
Turismo, presso lo Stand Monza e Brianza all’interno del Padiglione 3 della
Regione Lombardia.
Il Protocollo prevede anche l’opportunità di studiare la fattibilità di creare un
organismo di gestione autonomo per l’organizzazione delle attività
turistiche in Brianza, con particolare attenzione alle strutture informative
e all’accoglienza turistica. Per raggiungere tale obiettivo si sta elaborando
un Protocollo di gestione associata del Sistema IAT di Monza e Brianza (di
seguito riportato), per assicurare la migliore efficacia operativa e gestionale,
che opererà di concerto con il Comitato Esecutivo sotto le indicazioni del
Comitato d’Indirizzo.
268
Viene di seguito riportato il Protocollo che gli Enti promotori stanno
elaborando per la gestione associata del Servizio IAT sull’intero territorio
provinciale.
la Provincia di Monza e della Brianza - Assessorato al Turismo,
il Comune di Monza – Assessorato al Turismo e la Camera di Commercio Industria, Artigianato, Agricoltura di Monza e
Brianza, sottoscrivendo il presente Protocollo, in applicazione dell’Atto d’Intenti 2007/2008 per la promozione del turismo nell’area di Monza e Brianza, sottoscritto in data 7 settembre 2007,
richiamate:
- la Legge Quadro di riforma della legislazione nazionale del Turismo n. 135/2001;
- la Legge Regionale 14 aprile 2004, n. 8 “Norme per il turismo in Lombardia”;
- il Regolamento Regionale 9 novembre 2005, n. 6 “Attuazione dell’art. 8 della L.R. n. 8/2004. Criteri per la costituzione delle strutture di informazione e di accoglienza turistica (IAT)”;
- la Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 15 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di turismo”;
considerato che alla Provincia, ai sensi dell’art. 8 del T.U. di cui alla L.R. n. 15/2007, competono le funzioni di promozione del patrimonio turistico, paesaggistico, storico ed artistico, che svolge anche mediante il coordinamento ed il sostegno ad attività di altri soggetti istituzionali, delle strutture IAT, delle imprese e loro associazioni e delle associazioni senza fini di lucro e tenuto conto che la Provincia di Monza e della Brianza agisce già sul territorio con specifiche politiche di sviluppo turistico e che svolge attività di coordinamento delle singole iniziative promosse dai Comuni; richiamato l’art. 7 del T.U. di cui alla L.R. n. 15/2007, secondo cui il Comune promuove e partecipa ai Sistemi Turistici e all’attuazione delle strutture IAT e che il Comune di Monza, quale capoluogo di Provincia, per la sue vicende storiche, la presenza di diversi attrattori culturali, naturali e sportivi e la molteplicità degli eventi annualmente organizzati, è il centro promotore per la valorizzazione turistica del territorio e svolge un importante ruolo di catalizzatore per i portatori d’interesse nell’ambito turistico; considerato che la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura (in seguito Camera di Commercio), ai sensi dell’art. 11 del citato T.U n. 15/2007 partecipa ai Sistemi Turistici e alle strutture IAT e svolge, in sinergia con la Provincia e i Comuni, un ruolo determinante per l’attivazione di un fattivo coinvolgimento del sistema delle imprese affinché l’attività turistica sia fonte di sviluppo economico - sociale;
269
richiamato l’art. 9 “Strutture di informazione e di accoglienza turistica – IAT” del citato Testo Unico, il quale prevede lo svolgimento dei seguenti servizi da parte di tali strutture che ne costituiscono i requisiti essenziali:
a) informazioni e distribuzione di materiale promozionale sulle attrattive turistiche dell’ambito locale, degli ambiti territoriali limitrofi, della Provincia e dell’intera Regione;
b) informazioni sull’organizzazione dei servizi, degli spettacoli ed eventi, sulla disponibilità ricettiva e di ristorazione;
c) informazioni sull’offerta di servizi turistici, di itinerari di visita ed escursione personalizzati;
d) collaborazione alla raccolta e trasmissione alla Provincia dei dati richiesti dalla Regione;
considerato che nel citato Atto d’Intenti i rappresentanti della Provincia di Milano, del Comune di Monza e della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Monza e Brianza si sono impegnati a favorire l’apertura di una rete di Uffici d’Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) sul territorio della Provincia di Monza e della Brianza; dato atto che il Comune di Monza ha attivato da alcuni anni con l’Associazione Pro-Loco denominata “Pro Monza” una convezione per lo svolgimento di diversi servizi e attività d’informazione in campo turistico, erogando all’Associazione un contributo annuale e concedendo in comodato d’uso i locali situati sotto i Portici Comunali in Piazza Carducci, per lo svolgimento delle attività richieste; dato atto altresì che su tutto il territorio della Provincia di Monza e della Brianza, sono presenti diverse Associazioni Pro Loco, iscritte all’Albo Nazionale, che da anni effettuano servizi di promozione turistica e territoriale; preso atto che il Comune di Monza, nella persona dell’Assessore al Turismo, d’intesa con l’Associazione Pro Monza, in data 11 agosto 2008, ha inoltrato al Settore Turismo della Provincia di Milano formale richiesta di rilascio del nulla osta per l’istituzione di un ufficio IAT, presso la sede dell’Associazione Pro Monza, e che tale autorizzazione è stata rilasciata in data 8 settembre 2008, e che la rinnovata sede è stata inaugurata venerdì 12 settembre 2008; ritenuto quanto esposto nella premessa parte integrante e sostanziale del presente atto, tutto ciò premesso e considerato,
SI IMPEGNANO - a concorrere alla gestione associata del servizio IAT con sede in Monza,
negli spazi di proprietà del Comune di Monza individuati con il presente protocollo;
- a favorire l’attivazione di ulteriori punti di Informazione ed Accoglienza Turistica nella Provincia di Monza e della Brianza, in collaborazione con altri Comuni del territorio di riferimento;
270
- a procedere, nel rispetto dell’autonomia e della specificità
istituzionale, allo sviluppo di un sistema di comunicazione unitario dell’insieme delle opportunità dell’offerta turistica della Città di Monza e del territorio della Provincia di Monza e della Brianza;
CONCORDANO CHE ai sensi del Regolamento Regionale n. 6/2005, artt. 1, 2, 3 e della Legge regionale n. 15/2007 “Testo Unico delle Leggi regionali in materia di turismo”, art. 9, le attività di informazione e accoglienza e le funzioni del servizio IAT riguardano in particolare: - accoglienza ed assistenza al turista italiano e straniero per la
permanenza sul territorio; - erogazione di informazioni sui beni culturali, storici, artistici, naturali,
ambientali ed enogastronomici, nonché su iniziative culturali, sportive, tradizionali, socio-economiche e sulle opportunità di turismo enogastronomico del territorio e dell’ambito provinciale e regionale;
- distribuzione di materiali informativi e promozionali di itinerari culturali, storici, folcloristici, riferiti alle eccellenze del territorio;
- organizzazione, anche in collaborazione con operatori privati e pubblici, di itinerari di visita ed escursioni in ambito locale, costituendo punto di riferimento per la prenotazione di visite guidate;
- promozione, in collaborazione con gli enti promotori o con altri soggetti, di iniziative mirate alla valorizzazione delle risorse turistiche, con particolare riferimento alle attività di educational tours, alla partecipazione a fiere o a momenti di promozione pubblica del territorio e all’organizzazione diretta, partecipazione o promozione di eventi culturali, ricreativi e sportivi;
- attuazione di forme di collegamento diretto con gli utenti, tra cui la prenotazione delle strutture ricettive e di visite guidate, anche al di là del periodo di permanenza, in riferimento alle funzioni di informazione e di promozione, nonché di riscontro del grado di soddisfazione, privilegiando modalità personalizzate ed interattive proprie degli strumenti elettronici ed informatici;
- svolgimento di attività di sostegno e coordinamento di eventuali punti di Informazione ed Accoglienza Turistica sul territorio di Monza e della Brianza;
- sviluppo di azioni per la concreta messa in disposizione delle risorse professionali, tecniche, dei prodotti e delle esperienze già validamente attivate da parte degli enti firmatari della presente convenzione, così come specificato nell’Atto d’Intenti sottoscritto in data 7 settembre 2007;
SI IMPEGNANO A
- collaborare nella gestione della struttura d’informazione turistica
riconosciuta nel Comune di Monza, capoluogo di Provincia, il cui servizio e quello degli altri eventuali sportelli IAT attivati nella Città di Monza sono temporaneamente affidati, di comune accordo fra gli enti firmatari del presente Protocollo, all’Associazione Pro Monza, in forza della Convenzione in essere tra l’Associazione stessa e il Comune di Monza, valida fino al 30 giugno 2010;
271
- definire la modalità di assegnazione della gestione degli Uffici IAT, che
verrà data in appalto tramite una gara di affidamento di pubblico servizio, successivamente alla scadenza della convenzione tra il Comune di Monza e l’Associazione Pro Monza ;
- attivare ulteriori punti di Informazione ed Accoglienza Turistica sul
territorio della Provincia di Monza e della Brianza, che saranno ritenuti opportuni, tramite specifiche convenzioni fra gli enti promotori del presente Protocollo, i Comuni della Provincia, gli Enti Parco o Consorzi, nonché soggetti privati operanti in campo turistico;
CONCORDANO CHE
Gli organi di gestione del servizio IAT di Monza e Brianza sono: - il Comitato d’Indirizzo: istituito dai rappresentanti della Provincia di
Monza e della Brianza, dal Comune di Monza, e della Camera di Commercio di Monza e Brianza ed è un organo politico-istituzionale formato dall’Assessore con delega al Turismo della Provincia di Monza e della Brianza, dall’Assessore al Turismo del Comune di Monza e dal Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza, o da soggetti da questi designati con competenza in materia turistica;
- il Comitato d’Indirizzo potrà essere integrato dai rappresentati dei Comuni della Provincia di Monza e della Brianza ospitanti le eventuali strutture IAT formalmente istituite ai sensi del Regolamento Regionale n. 6/2005;
- al Comitato d’Indirizzo, il quale dovrà riunirsi con cadenza almeno semestrale sono attribuiti i seguenti compiti:
a) approvare il programma annuale e pluriennale delle attività e delle linee di intervento del servizio IAT, ai sensi del Regolamento Regionale n. 6/05, art. 4, lett. c) e d) e alla luce delle fonti informative sull’andamento turistico locale di cui all’art. 8;
b) definire la quota annuale necessaria alla copertura degli oneri derivanti dalla gestione del servizio IAT di Monza e Brianza e degli eventuali ulteriori punti di Informazione ed Accoglienza Turistica sul territorio;
c) approvare le convenzioni che potranno essere sottoscritte con altri Comuni della Provincia, gli Enti Parco o Consorzi, nonché soggetti privati operanti in campo turistico del territorio provinciale;
- il Comitato Esecutivo: svolge tutte le funzioni tecniche e
amministrative necessarie per l’attuazione degli indirizzi e dei programmi stabiliti dal Comitato d’Indirizzo, al quale sottopone per l’approvazione il programma annuale e pluriennale delle attività e delle linee di intervento del servizio IAT, e il bilancio annuale e pluriennale appositamente redatto, ed è composto da un funzionario per ognuno degli enti promotori il presente Protocollo, indicato dal relativo rappresentante del Comitato d’Indirizzo; potrà essere integrato dai Funzionari dei Comuni della Provincia di Monza e della Brianza ospitanti le eventuali strutture IAT formalmente istituite ai sensi del Regolamento Regionale n. 6/2005;
272
- Il Direttore dei servizi IAT: indicato dal Comitato d’Indirizzo fra i
dirigenti o i funzionari di ruolo, oppure con incarico ad hoc; in servizio presso gli enti firmatari del presente Protocollo od individuato sulla base di idoneo curriculum professionale e comprovata esperienza professionale in materia;
- al Direttore dei servizi IAT sono attribuiti i seguenti compiti:
a) coordinare l’attuazione degli interventi operativi funzionali alle attività del Comitato Esecutivo ed attuativi delle decisioni assunte congiuntamente dal Comitato d’Indirizzo, avvalendosi di mezzi, strumenti e risorse messe a disposizione dai tre enti, con particolare riferimento alla convenzione di affidamento dei servizi IAT e di eventuali altre convenzioni che potranno essere sottoscritte con altri Comuni del territorio provinciale, con compiti di coordinamento, controllo e verifica sull’attività dei soggetti affidatari;
b) produrre ai sensi dell’art. 9 del Regolamento Regionale n. 6/05 la relazione annuale sulle attività svolte dal servizio IAT di Monza e Brianza, sulla loro efficacia e sul gradimento riscontrato presso gli utenti, la quale sarà presentata al Comitato d’indirizzo e dovrà essere inviata ai soggetti promotori del presente Protocollo e alla Regione Lombardia;
c) prestare la dovuta e necessaria collaborazione nello svolgimento delle attività previste dal Comitato Esecutivo, per poter attuare gli indirizzi individuati dal Comitato d’Indirizzo;
d) sottoscrivere le convenzioni, accordi con altri Comuni della Provincia, gli Enti Parco o Consorzi, nonché soggetti privati operanti in campo turistico del territorio provinciale.
SI IMPEGNANO A - concorrere alla copertura degli oneri derivanti dalla gestione associata
del servizio, sulla base del programma annuale e pluriennale delle attività e delle linee di intervento del servizio IAT. Per l’anno 2010 i tre enti si impegnano ad apportare un contributo economico o di altra natura (strutture, mezzi e personale) pari a € 80.000,00 ciascuno, derivante dal prospetto economico allegato, da versare alla Provincia di Monza e della Brianza che provvederà ad impegnare le risorse assegnate con il presente Protocollo in attuazione alle indicazioni e ai programmi stabiliti dal Comitato d’Indirizzo. Il Comune di Monza, limitatamente al periodo di durata del presente accordo ed in aggiunta al contributo pattuito di 80.000,00 €, si impegna altresì a mettere a disposizione idonei locali per lo svolgimento delle attività del servizio IAT nel territorio di Monza, nello specifico da subito gli uffici di P.zza Carducci in Monza, nonché il padiglione presso i giardinetti della Stazione Ferroviaria di Monza, ad ultimazione dei lavori di ristrutturazione interna, che saranno a carico del comune stesso. Le attrezzature acquistate con i fondi stanziati con il presente Protocollo rimarranno a disposizione per le attività dei servizi IAT. Le quote di
273
contribuzioni e le modalità riferite agli anni successivi e fino alla durata della presente convenzione, saranno definite dal Comitato d’Indirizzo, entro il mese di novembre dell’anno precedente;
- la Provincia di Monza e della Brianza si impegna inoltre a mettere a
disposizione i fondi che verranno opportunamente quantificati e trasferiti da Regione Lombardia, ai sensi della Legge Regionale n. 15/2007, per l’attivazione e la gestione dei servizi IAT;
- far sì che il Servizio di Informazione e Accoglienza Turistica IAT di
Monza e Brianza adotti forme idonee alla divulgazione del servizio, secondo quanto concordato in sede di Comitato d’Indirizzo, assicurando una univocità dell’informazione turistica per conto dei tre enti, curando anche una grafica e dei loghi coordinati sui materiali prodotti e sulle linee di comunicazione individuate;
- garantire che l’attività del servizio IAT si basi sulle informazioni
prodotte da altri soggetti pubblici e privati e dai singoli Comuni e che la loro diffusione tenga conto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 – Codice in materia di protezione dei dati personali.
Il presente Protocollo ha validità di anni tre, a decorrere dalla data di sottoscrizione. Letto, confermato, sottoscritto Monza, lì ___________________ Per la Provincia di Monza e della Brianza Il Presidente Dario Allevi ______________________________________________ L’Assessore al Turismo Andrea Monti ______________________________________________ Per il Comune di Monza Il Sindaco Marco Maria Mariani ______________________________________________ L’Assessore al Turismo Andrea Arbizzoni ______________________________________________
274
Per la Camera di Commercio di Monza e Brianza Il Presidente Carlo Edoardo Valli ______________________________________________ Il Segretario Generale Renato Mattioni ______________________________________________
Realizzazione degli studi
Secondo quanto previsto dagli artt. 1, 2 e 3 del Protocollo d’Intesa, la
Cabina di Regia ha provveduto ad affidare una serie di incarichi
professionali.
Come da obiettivo indicato dall’art. 1 del Protocollo, il Comune di Monza ha
provveduto ad incaricare la Società Turisma per uno Studio di fattibilità sulla
creazione di una struttura a rete di informazione ed accoglienza turistica e
sull’individuazione delle linee guida per l’elaborazione di un sistema turistico
locale. In parallelo, in base all’art. 2, la Provincia di Milano – Progetto Monza
e Brianza, di concerto con la Direzione Turismo della Provincia di Milano, ha
affidato alla Fondazione IULM la realizzazione di uno studio specifico
sull’identità turistica della Brianza.
Inoltre in base all’art. 7 del Protocollo, la Cabina di Regia ha individuato la
figura del Prof. Dall’Ara quale capo progetto di uno studio per la stesura del
Documento Strategico del Piano di Sviluppo Turistico.
Molteplici sono stati i tavoli di lavoro e gli incontri sia tra gli organi
istituzionali promotori e coordinatori, sia tra e con i vari referenti per gli
studi commissionati sul territorio.
Venerdì 7 settembre 2007 è avvenuta la Presentazione degli Studi di cui
sopra, avviati per la creazione del Sistema Turistico di Monza-Brianza
presso l’Autodromo Nazionale di Monza, in occasione del Gran Premio di
Formula 1.
L’incontro ha visto parallelamente la firma dell’Atto d’Intenti 2007/2008
per la promozione del turismo nell’area di Monza e Brianza (allegato
2), siglato sempre da Provincia di Milano – Progetto Monza e Brianza e
275
Settore Turismo, Comune di Monza e neonata CCIAA di Monza e Brianza, in
merito allo sviluppo turistico del territorio e per un coinvolgimento attivo e
sinergico fra le parti in campo al fine di giungere a consistenti ricadute e
successi futuri.
L’incontro ha visto altresì la presentazione del Piano d’Accompagnamento
biennale per la Provincia di Monza e Brianza, (allegato 3) elaborato di
concerto con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Milano, quale
documento di sintesi per le azioni congiunte. Tale documento situa l’attuale
sistema brianteo nella più vasta area milanese e ne condivide ed arricchisce
spunti e tematiche: sito promozionale, divulgazione materiale, pubblicazione
informativa mensile, linee-guida comuni, condivisione di risorse umane e
finanziarie nell’ottica della territorialità come sistema integrato di
promozione, comunicazione e marketing turistico.
Si è certi dell’importanza che un simile appuntamento ha rivestito, anche e
soprattutto nell’ottica di rete degli attori locali, per la concertazione
congiunta, la visibilità d’immagine e l’impulso attuativo, forieri di sviluppi
futuri.
3.1.2. Soggetti Aderenti
Il gruppo di lavoro incaricato del coordinamento ha inoltre avviato una
prima fase di selezione di alcune progettualità strategiche che,
operando su diversi ambiti, permettano un’azione di promozione turistica a
360°. A tal fine sono stati coinvolti tutti i Comuni della Provincia di Monza e
Brianza, i membri della Consulta e i maggiori rappresentanti di categoria del
territorio, tramite l’invio di una specifica scheda progetto e di uno schema
d’adesione consistente in una bozza di delibera per i soggetti pubblici e in
una dichiarazione per le associazioni ed i soggetti privati, di seguito
riportati.
276
Dichiarazione d’adesione per privati, su carta intestata:
Il sottoscritto ------------------ in qualità di -------------------- dell’associazione/ ente / società ------------------- con sede in -------------, via ---------------- partner del Progetto:------------------------, meglio specificato nella scheda progettuale allegata alla presente ( non necessario se soggetto solo aderente) richiamate:
- il Protocollo d’Intesa per la promozione e lo sviluppo di un sistema turistico nell’area di Monza e Brianza, siglato in data 8 settembre 2006, da Comune di Monza, Provincia di Milano – Direzione di Progetto Monza e brianza e Camera di Commercio di Milano;
- l’Atto d’Intenti 2007/2008 per la promozione del turismo nell’area di Monza e Brianza, sottoscritto il 7 settembre 2007 da Comune di Monza, Provincia di Milano – Direzione di progetto Monza e Brianza e Camera di Commercio di Monza e Brianza;
- la Deliberazione di Giunta Regionale n. 8/3860 del 20/12/2006 "Aggiornamento delle linee di indirizzo per i Sistemi Turistici e modalità di valutazione della coerenza con gli indirizzi della programmazione regionale (art. 3 della L. R. 2004, n. 8 "Norme per il Turismo in Lombardia”), secondo la quale è stato redatto il Documento Strategico del Programma di Sviluppo Turistico del Sistema Turistico Monza e Brianza;
- la deliberazione n. VIII/358 del 20/03/2007 “Criteri e modalità per l’individuazione degli ambiti a vocazione e potenzialità turistica” e d.r. n. 8902 del 2/08/2007 “Determinazione del numero di ambiti turistici attribuiti a ciascuna Provincia”, riconosciuti da Regione Lombardia con D.g.r. 30 gennaio 2008 - n. 8/6532 Individuazione degli ambiti a vocazione e potenzialità turistica (art. 3, comma 2, l.r. n. 15/2007);
- la deliberazione della Giunta Provinciale di Milano n. 819 del 5/11/2007 “Individuazione dei Comuni dell’ambito turistico della Provincia di Monza e Brianza”;
dichiara
1. di esprimere parere favorevole all’adesione al costituendo Sistema Turistico Monza e Brianza;
2. di impegnarsi a proporre progetti legati al settore turistico, atti a concorrere
a bandi di finanziamento regionali, locali ed europei che potranno essere presentati all’interno del Sistema Turistico Monza e Brianza, coerentemente e sinergicamente rispetto agli obiettivi individuati all’interno del Documento Strategico.
data, luogo firma
277
Bozza di delibera d’adesione per i soggetti pubblici, Comuni e Parchi
della Provincia di Monza e Brianza:
Oggetto: Proposta di adesione al costituendo Sistema Turistico di Monza e Brianza Premesso che:
- l’art. 5 della legge 29 marzo 2001 n. 135:
• definisce Sistemi Turistici Locali (STL) “i contesti turistici
omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, e/o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate”;
• prevede che i suddetti Sistemi Turistici Locali debbano
essere promossi dagli Enti locali o da soggetti privati, singoli o associati, attraverso forme di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, nonché con i soggetti pubblici e privati interessati;
• stabilisce che le Regioni provvedano a riconoscere i
Sistemi Turistici Locali; - l’art 117 della Costituzione, così come modificato dalla Legge
costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, attribuisce alle Regioni la potestà legislativa esclusiva in materia di turismo;
- il 14 aprile 2004 la Regione Lombardia ha approvato la L. R.
n. 8 “Norme per il turismo in Lombardia” che precisa politiche ed interventi per lo sviluppo turistico sostenibile del territorio, individuando (art. 3) il “Sistema turistico” quale strumento ottimale per la realizzazione degli obiettivi indicati;
- la Regione Lombardia, con D.g.r. 16 dicembre 2004 n.
7/19893, ha approvato le “Linee di indirizzo per i sistemi turistici ai sensi dell’art. 3 della L. R. 14 aprile 2004 n. 8 “Norme per il turismo in Lombardia”, definendo i Sistemi Turistici come “l’insieme di programmi, progetti e servizi orientati allo sviluppo turistico del territorio e all’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazione turistica promossi “dalle autonomie locali e funzionali”, dalle imprese
278
del settore turistico in forma singola o associata, dalle associazioni imprenditoriali di categoria, nonché da altri soggetti che abbiano come scopo il perseguimento dello sviluppo sociale ed economico del territorio”;
- la Regione Lombardia aggiorna le linee di indirizzo per i
sistemi turistici e modalità di valutazione della coerenza con gli indirizzi della programmazione regionale (art. 3 della L. R. 2004 n. 8 “Norme per il turismo in Lombardia”) con deliberazione della Giunta Regionale 20 dicembre 2006 – n. 8/3860;
- la Regione Lombardia, con d.c.r. n. VIII/358 del 20 marzo
2007, approva i criteri e le modalità per l’individuazione degli ambiti a vocazione e potenzialità turistica, conformemente a quanto disposto dal art. 2 comma 2 della L. R. 8/2004, e che in base a tale deliberazione, con decreto del Dirigente dell’U.O. Sistemi Turistici e Progetti n. 8902 del 2/08/2007, approva i valori degli indicatori turistici attribuiti ad ogni Comune, oltre all’individuazione degli Ambiti a Vocazione Turistica per ogni provincia lombarda, di cui 1 alla Provincia di Monza e Brianza;
- la Regione Lombardia approva il Testo Unico – L. R. n. 15 del
16 luglio 2007 - delle leggi regionali in materia di turismo – che presenta la normativa aggiornata in tema di sistema turistico come ai sensi degli articoli 2-20 del T.U.;
- il Sistema turistico si configura come un programma di
riqualificazione e di sviluppo complessivo del territorio, basato non solo sulle risorse territoriali e culturali, ma anche su quelle socioeconomiche e produttive;
- gli obiettivi del Sistema turistico sono sinteticamente:
• incremento della quota turismo del Pil Lombardo,
operando sulla qualità dell’offerta e non sul richiamo di domanda di massa non compatibile
• rafforzamento del turismo come fattore dell’economia
del sistema locale • integrazione tra le diverse tipologie di turismo, sia per
valorizzare più ampiamente le risorse esistenti sia per superare il limite di stagionalità
- le suddette “Direttive e Linee di Indirizzo” prevedono il
riconoscimento del Sistema turistico sulla base della presentazione di un programma “con il quale viene posto l’obiettivo dello sviluppo turistico attraverso una pluralità di azioni (coerenti ed integrate tra di loro) e la definizione degli strumenti gestionali ed operativi (liberamente scelti in coerenza con le azioni)” e che “l’iniziativa è necessariamente
279
di origine mista tra soggetti pubblici e soggetti privati”;
Considerato che è fondamentale mettere in atto tutte le sinergie possibili tra istituzioni pubbliche e soggetti privati (operatori turistici, sistemi di accoglienza, aziende agricole, agriturismo, pro loco, associazioni, consorzi, etc), valorizzando al meglio le opportunità offerte dalla normativa vigente per fare in modo che i progetti rispondano a effettive esigenze del territorio e possano trovare concreta realizzazione mediante la concessione di appositi finanziamenti regionali e degli interventi che saranno pianificati dagli organismi EXPO 2015; Richiamata la legge n. 146 del 11/06/2004 “Istituzione della Provincia di Monza e Brianza”, con la quale vengono individuati i 50 Comuni facenti parte della Provincia;
Richiamata altresì la deliberazione n. 819 del 5/11/2007 “Individuazione dei Comuni dell’ambito turistico della Provincia di Monza e Brianza”, con cui la Provincia di Milano prende atto del riconoscimento di n. 1 ambito turistico, come da d.c.r. n. VIII/358 del 20/03/2007 “Criteri e modalità per l’individuazione degli ambiti a vocazione e potenzialità turistica” e d.r. n. 8902 del 2/08/2007 “Determinazione del numero di ambiti turistici attribuiti a ciascuna Provincia”, riconosciuti da Regione Lombardia con D.g.r. 30 gennaio 2008 - n. 8/6532 Individuazione degli ambiti a vocazione e potenzialità turistica (art. 3, comma 2, l.r. n. 15/2007); Considerato che è stato redatto, ai sensi della D.G.R. 20 dicembre 2006 – n. 8/3860 “Aggiornamento delle linee di indirizzo per i Sistemi Turistici e modalità di valutazione della coerenza con gli indirizzi della programmazione regionale (art. 3 della L.R. 2004, n. 8 “Norme per il Turismo in Lombardia”), il Documento Strategico del Sistema Turistico di Monza e Brianza nel quale vengono descritti gli obiettivi di sviluppo turistico e vengono individuate le potenzialità turistiche dell’intero territorio all’interno:
1. degli attrattori storico culturali, e nello specifico nelle ville, nelle dimore storiche, negli edifici religiosi e di culto e nei musei;
2. degli attrattori naturali, e nello specifico nei parchi e nelle vie d’acqua;
3. degli attrattori economici, e nello specifico rispetto al potenziale sviluppo del turismo business e fieristico;
4. degli attrattori sportivi, e nello specifico rispetto alle ricadute turistiche legate agli eventi dell’Autodromo di Monza;
Preso atto che la Provincia di Milano, con deliberazione n. 819 del 5/11/2007, individua nella presenza dell’Autodromo Nazionale, del Parco di Monza così come della Villa Reale, gli elementi chiave di attrazione turistica del territorio, capaci di garantire risvolti positivi sull’intera Provincia di Monza e Brianza; Visti gli obiettivi generali del Sistema Turistico di Monza e Brianza che saranno identificati da un lato attraverso la promozione turistica dell’intero territorio, con azioni di marketing territoriale volte a favorire l’incoming e
280
dall’altro attraverso la creazione e il miglioramento delle opere infrastrutturali coerentemente con le potenzialità di sviluppo turistico individuate nel Documento Strategico e sopra indicate; Considerato che le Amministrazioni Locali potranno presentare proposte progettuali, condivise con gli enti e i partner territoriali del Sistema Turistico di Monza e Brianza e che tali progettualità potranno concorrere per l’ottenimento di un eventuale cofinanziamento ; Premesso che il Comune di Monza, la Provincia di Milano - Direzione di Progetto Monza e Brianza e la Camera di Commercio hanno sottoscritto in data 8 settembre 2006 un Protocollo d'Intesa per la promozione e lo sviluppo di un Sistema Turistico nell'area di Monza e Brianza, in attuazione della L.R. n. 8 del 14.04.2004, volto ad attivare un programma di azioni congiunte per il sostegno e la valorizzazione del settore turistico del territorio di Monza e Brianza, rinnovato in data 7 settembre 2007;
Preso atto che tali intese hanno condotto all'istituzione di una Consulta del Turismo, allargata alle associazioni maggiormente rappresentative del comparto turistico al fine di valutare le possibili forme di partecipazione alla costituzione della nuova struttura, all’effettuazione di studi sull'identità turistica della Brianza, al fine di elaborare un programma comune per lo sviluppo di un sistema turistico locale da presentare alla Regione Lombardia per l'ottenimento del riconoscimento ai sensi dell'art. 3 L.R. 14.04.2004 n. 8; Considerato che, in relazione alla normativa regionale vigente, il Sistema Turistico è il soggetto privilegiato nel concorso all’ottenimento di cofinanziamenti regionali ed è l’unico soggetto in grado di accedere a bandi regionali finalizzati alla promozione e allo sviluppo del turismo; Visto che l’adesione delle Amministrazioni locali è elemento di valutazione da parte di Regione Lombardia nel processo di approvazione e costituzione del Sistema Turistico di Monza e Brianza; Ritenuto pertanto che, alla luce di tutte le considerazioni di cui sopra, è interesse del ……………………….. aderire al costituendo Sistema Turistico di Monza e Brianza,
col voto favorevole dei presenti
DELIBERA DI
1. esprimere parere favorevole alla partecipazione del ………………… al costituendo Sistema Turistico Monza e Brianza, di cui il Comune di Monza, la Provincia di Milano – Direzione di Progetto Monza e Brianza e la Camera di Commercio di Monza e Brianza sono i soggetti promotori e ne costituiranno la struttura organizzativa, così come riportato nel Documento Strategico del Programma di Sviluppo Turistico per Monza e Brianza;
281
2. impegnarsi ad individuare le linee progettuali e le aree di intervento da sviluppare all’interno del Sistema Turistico provinciale, coerentemente e sinergicamente rispetto agli obiettivi individuati all’interno del Documento Strategico;
3. impegnarsi altresì a proporre progetti atti a concorrere a bandi di
finanziamento regionali, locali ed europei che potranno pertanto essere presentati all’interno del Sistema Turistico Locale di Monza e Brianza;
4. attivarsi per ampliare l’adesione al Sistema Turistico provinciale a enti,
associazioni e privati, presenti nel territorio e interessati alla formazione dell’offerta turistica;
5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta impegni di
spesa per il ………. ad esclusione delle opere che codesto soggetto eventualmente deciderà di sostenere e di presentare all’interno del Sistema Turistico di Monza e Brianza.
Attraverso questa prima fase di ricognizione sono stati coinvolti attivamente
diversi soggetti pubblici e privati.
I soggetti coinvolti nell’attuazione degli obiettivi strategici del Sistema
Monza e Brianza risultano ad oggi 28 e possono essere così suddivisi:
Soggetti Proponenti
Gli enti promotori del Sistema Turistico sono:
- Provincia di Monza e della Brianza
- Comune di Monza
- Camera di Commercio di Monza e Brianza
organizzati in una specifica struttura organizzativa denominata “Cabina di
Regia del Sistema Turistico” che opererà a due livelli: uno politico attraverso
il Comitato d’Indirizzo ed uno amministrativo con il Comitato Esecutivo,
costituenti un apposito organismo di coordinamento di tutto il Sistema
Turistico.
Soggetti Partecipanti1
Questi i soggetti referenti e responsabili di almeno un intervento inserito nei
Piani d’Azione del Programma di Sviluppo Strategico:
1 Tre soggetti privati hanno presentato progetti per il PST di Monza e Brianza, ma ad oggi non hanno ancora aderito formalmente al Sistema Turistico e non risultano pertanto inseriti nell’elenco generale dei soggetti partecipanti.
282
Enti Pubblici:
1. Provincia di Monza e della Brianza – Direzione Centrale Ambiente;
2. Comune di Monza;
3. Comune di Agrate Brianza;
4. Comune di Arcore;
5. Comune di Brugherio;
6. Comune di Ceriano Laghetto;
7. Comune di Concorezzo;
8. Comune di Desio;
9. Comune di Limbiate;
10.Comune di Macherio;
11.Comune di Seregno;
12.Comune di Sovico;
13.Comune di Varedo;
14.Comune di Vimercate;
Privati:
1. Associazione Guidarte;
2. APA Confartigianato Imprese Monza e Brianza
3. Autodromo Nazionale di Monza;
4. Hote Polo – Usmate Velate;
5. Oasi Lipu Cesano Maderno;
6. Primavera Srl;
7. Ticonuno.
Soggetti Aderenti e Promotori
I Soggetti che non propongono progetti inseriti nel PST, ma che comunque
aderiscono al Sistema Turistico approvando le linee degli obiettivi strategici
e promuovendo lo sviluppo del Sistema stesso.
1. Comune di Cesano Maderno;
2. Comune di Nova Milanese
283
3. Comune di Mezzago
4. Comune di Sulbiate;
5. Comune di Villasanta;
6. Consorzio Villa Greppi;
7. Italia Nostra Onlus;
8. Parco Valle Lambro
9. Bluwater Srl
3.2 Struttura Organizzativa
3.2.1 Aggregazioni territoriali, di filiera, e di prodotto
La partecipazione della Camera di Commercio di Monza e Brianza alla
Cabina di Regia garantisce il coinvolgimento operativo delle maggiori
associazioni di categoria del territorio provinciale, che hanno partecipato alle
attività di costituzione del Sistema Turistico sin dalla nomina della Consulta
del Turismo, in cui sono presenti con un rappresentante ciascuna.
Le maggiori associazioni del territorio coinvolte nella Consulta risultano
essere: l’Unione Commercianti di Monza e Circondario, Assindustria di
Monza e Brianza, Coldiretti, Confartigianato, l’Adiconsum e la Cgil.
I rappresentanti di categoria saranno il collegamento tra la Cabina di Regia
e i privati del territorio, il mondo dell’associazionismo e dell’imprenditoria
legato al comparto turistico e allo sviluppo del territorio2.
I maggiori consorzi che hanno già aderito al Sistema Turistico risultano
essere il Parco della Valle del Lambro e il Consorzio Villa Greppi.
2 Un esempio di un primo coinvolgimento operativo è costituito da un incontro organizzato
dalla Camera di Commercio il 12 gennaio 2009, in cui sono state presentate tutte le tappe
raggiunte e lo stato d’attuazione dei lavori, al fine di coinvolgerli operativamente nella
produzione di progetti da inserire nel Piano di Sviluppo Strategico, sottolineando l’importanza
di una collaborazione sinergica tra il pubblico e il privato, per dare voce a tutto il territorio.
284
Consorzio Villa Greppi
Il Consorzio Brianteo per l'istruzione media superiore e per l'educazione
permanente nasce all'inizio degli anni '70 per sopperire ad una strutturale
carenza di istruzione e formazione nella Brianza che si trova tra le città di
Lecco, Como e Monza. Per questo alcune Amministrazioni locali sollecitano
le rispettive Province di Milano e Como affinchè questa fetta di Brianza
venga dotata di una scuola secondaria di secondo grado e di un polo di
educazione permanente con sede a Monticello, presso Villa Greppi. Il
Decreto ministeriale del 27.12.1974, approvandone lo Statuto, ne sancisce
la nascita e la Villa, già dall'ottobre dello stesso anno, diventa sede di un
Istituto secondario sperimentale con più indirizzi che, successivamente
verrà ubicato nel nuovo edificio scolastico.
Nel 1996, l'Ente si trasforma in Consorzio Brianteo Villa Greppi con lo scopo
di recuperare il patrimonio immobiliare per farne luogo di formazione,
produzione e diffusione di cultura, arte e spettacolo. A trent'anni di
distanza, nel 2005, gli Enti consorziati approvano il nuovo Statuto in cui si
stabilisce che il Consorzio ha durata sino al 2030 con l'obiettivo di realizzare
a Villa Greppi un centro di formazione e cultura che sia la prosecuzione
naturale della azione educativa avviata nel 1974 dal Consorzio attraverso
l'Istituto "A.Greppi".
Il consorzio oggi è formato dalla Provincia di Monza e della Brianza, dalla
Provincia di Lecco, e da altri 15 comuni: Comune di Barzanò, Besana in
Brianza, Briosco, Bulciago, Casatenovo, Cassago Brianza, Cremella,
Monticello Brianza, Nibionno, Renate, Sirtori, Triuggio, Veduggio con
Colzano, Verano Brianza, Viganò. Il Consorzio Brianteo Villa Greppi intende
quindi valorizzare la Brianza, la sua cultura, il suo territorio, la sua gente, le
sue realtà aiutandoli nei cambiamenti in atto per ben collocarsi nel presente
e nel futuro, in Lombardia, in Italia ed in Europa. L’obiettivo del Consorzio è
quello di agire sempre condividendo i progetti con le istituzioni locali,
attraverso una logica di discussione delle attività trasparente e partecipata.
Il Consorzio Brianteo Villa Greppi si prefigge i seguenti scopi:
- promuovere attività di formazione permanente, anche d'eccellenza, in
accordo con soggetti pubblici e privati;
285
- promuovere e gestire attività culturali che, prendendo avvio dalle
realtà civiche del territorio, attivino positive collaborazioni con Enti e
Associazioni diversi;
- provvedere alla conservazione e valorizzazione del patrimonio
immobiliare;
- organizzare e gestire i servizi complementari all'attività educativa,
culturale e scolastica del territorio per agevolarne e garantirne la
fruizione.
Il ruolo del Consorzio è quello di favorire il coordinamento e la
collaborazione con le diverse realtà del territorio, di diventare interlocutore
e punto di concertazione con gli Assessori provinciali, allo scopo di
implementare e gestire le attività e gli eventi già presenti sul territorio,
nonché la messa in rete di idee. Un network che permetta di ampliare e di
qualificare l'offerta culturale e formativa potendo ottimizzare le scarse
risorse economiche a disposizione degli Enti al fine di fornire risposte ai reali
bisogni della popolazione briantea, al di là dei confini territoriali e delle
diversità di origine.
Consorzio Parco e Villa Reale
Dalla necessità di dotare il sistema Parco e Villa Reale di un ente di gestione
adeguato, che sappia favorire lo sviluppo e la promozione del territorio del
Parco, si è giunti ad approvare la costituzione di un ente, un Consorzio
pubblico di Valorizzazione Culturale denominato “Consorzio Villa Reale e
Parco di Monza”.
A tale soggetto è affidato il compito di elaborare e sviluppare il piano
strategico di sviluppo culturale e di valorizzazione delle aree, nonché di
provvedere anche in forma integrata e mediante la costituzione di appositi
uffici e servizi deputati, all’affidamento a terzi di dette attività ed al controllo
sul loro svolgimento.
Il Consorzio, costituito per la durata di 20 anni, composto dal Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, il
Comune di Monza, avrà sede all’interno del complesso di Villa Reale e Parco
di Monza.
Le maggiori finalità perseguite sono la conservazione, il recupero e la
valorizzazione del complesso monumentale ed ambientale della Villa Reale
286
di Monza, del Parco Reale e relative pertinenze, lo sviluppo di positive
relazioni di tale complesso con il contesto circostante, prestando particolare
attenzione alle politiche di sviluppo sostenibile.
Per quanto riguarda le funzioni ed attività da implementare, il Consorzio
oltre alla predisposizione del piano strategico di sviluppo culturale provvede
al reperimento delle risorse umane ed economiche necessarie all’attuazione
di tale programma, anche provvedendo alla ricerca di bandi di
finanziamento italiani ed europei.
Si individuano macro temi quali la promozione dell’imprenditoria, della
ricerca universitaria, di attività culturali ed eventi istituzionali anche in vista
dell’Expo 2015.
Ovviamente di grande importanza risulta la promozione del turismo,
attraverso la realizzazione di percorsi turistici ed itinerari di visita locali,
regionali ed interregionali volti alla costituzione di un circuito turistico
culturale integrato con le maggiori residenze reali e i grandi musei nazionali
ed europei, nonché la predisposizione di nuovi strumenti per la fruizione e
conservazione dei beni del territorio.
Il Consorzio non può svolgere alcuna attività imprenditoriale e non
distribuisce utili, deve favorire la promozione di attività formative nel
settore della cultura, del turismo e dell’educazione ambientale e lo sviluppo
e adeguamento delle infrastrutture di collegamento con il Parco in chiave
ecologica e sostenibile.
3.2.2. Processi decisionali e modalità di funzionamento del Sistema
Turistico
La Cabina di Regia si occuperà anche di coordinare tutte le attività di
promozione e di commercializzazione delle attività e risorse del Sistema
Monza e Brianza, garantendo il coordinamento, l’attuazione, la gestione e
l’aggiornamento del Programma di Sviluppo Turistico del Sistema Monza e
Brianza.
Tale organismo si occuperà di definire le priorità di sviluppo, approvare le
relazioni sull’attuazione degli interventi previsti e aggiornare le linee di
indirizzo per il perseguimento degli obiettivi individuati dal PST.
287
Sono previsti incontri periodici di entrambi i due organi e tavoli di
concertazione con tutti i soggetti coinvolti nella gestione e promozione del
ST e con i rappresentanti della Consulta del Turismo.
Come specificato nel Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2006 dai tre enti
promotori, verrà dato mandato al Comitato Esecutivo, composto dai
funzionari e rappresentanti di ogni ente sottoscrittore del presente atto, di
elaborare provvedimenti amministrativi e contabili, necessari per avviare,
attuare e sostenere le linee strategiche delineate dal Comitato d’Indirizzo e
quanto previsto nel Programma di Sviluppo.
3.2.3. Soggetto coordinatore: ruolo e funzioni svolte
Il soggetto coordinatore è stato individuato nella Provincia di Monza e della
Brianza, il quale provvederà a convocare periodicamente tutti i tavoli di
lavori con i soggetti impegnati nella gestione del Sistema Turistico, nonché
a coordinare le attività di aggiornamento del PST ed i rapporti con soggetti
esterni.
288
4.1 Promozione e commercializzazione dell’offerta turistica.
Il Programma di Sviluppo Turistico del Sistema Monza e Brianza prevede la
realizzazione di diverse attività nel campo della promozione territoriale, racchiuse in
specifici Piani d’Azione, volti da un lato alla produzione di materiale e strumenti di
comunicazione di vario genere, con particolare attenzione al tema dell’innovazione
tecnologica, e da un altro alla messa in rete degli attrattori e delle attività sul
territorio, diffondendo l’immagine turistica e culturale di Monza e della Brianza.
I soggetti impegnati nella gestione del Sistema Turistico, attraverso l’attività della
Cabina di Regia, si impegnano nella promozione unitaria del territorio, sfruttando le
molteplici occasioni e opportunità offerte, e cercando un immagine coordinata e una
strategia comune.
4.1.1 Linee strategiche di promozione.
Le linee d’intervento individuate per la promozione del Sistema Turistico possono
essere così suddivise:
a. Sfruttare le maggiori attività del territorio e idearne di nuove che
possano veicolare all’esterno l’immagine di Monza e della Brianza. Il
piano di marketing dovrebbe avere un taglio innovativo in grado di sfruttare il
turismo che già arriva nel territorio (turismo business, turismo legato
all’autodromo…), anche come canale di veicolazione e distribuzione dell’offerta
dell’intero territorio nei mercati;
b. Costituire una rete di Uffici IAT – Informazione e Accoglienza Turistica
su tutto il territorio della Provincia di Monza e Brianza. Gli Uffici faranno
capo all’Ufficio IAT di Monza, riconosciuto nel settembre 2008 da parte della
Provincia di Milano. Allo stesso modo si dovrebbe riformulare e sfruttare la rete
degli uffici informazione e delle pro loco, utilizzandoli come canali di marketing
nei confronti di chi si trova già nel territorio (per affari, per escursionismo…),
nonché le relazioni con gli IAT della Provincia di Milano e delle province
limitrofe, considerando la metropoli come un bacino di domanda potenziale;
c. Sviluppare le sinergie tra gli attrattori del territorio, tra gli operatori e
tutti i soggetti del territorio. Il piano dovrebbe ipotizzare delle attività di
marketing comuni tra i musei e le ville presenti nel territorio (cioè delle reti di
marketing), dei club di prodotto tra operatori (ristoranti, negozi ecc.), il piano
289
dovrebbe poter contare su diversi soggetti “attuatori” in una logica di
marketing diffuso;
d. Implementare le attività di comunicazione già in atto con azioni volte
all’innovazione tecnologica. Il piano di marketing dovrebbe infine prevedere
azioni di web marketing.
4.1.2 Immagine coordinata del Sistema Turistico.
Le azioni intraprese sul territorio per la creazione del Sistema Turistico Monza e
Brianza hanno fatto sì che nascesse una proficua collaborazione tra le Istituzioni e
gli imprenditori locali, da cui si è sviluppata l’idea di studiare un logo dedicato.
Il progetto nasce dalla semplicità, dall’idea di associare il nome della nuova
Provincia di Monza e Brianza a quei grandi elementi attrattori di cui il nostro
territorio è ricco, a quelle risorse che messe in rete possono generare un valore
aggiunto.
L’idea è di affiancare un segno grafico che possa rappresentare un simbolo
immediato creando un marchio di grande richiamo e fortemente identificativo delle
risorse legate alla valorizzazione del territorio, in modo tale che tutti i prodotti
rispondenti a determinate caratteristiche delineabili in un manuale di stile, siano da
esso contraddistinti.
Il marchio ottenuto potrà essere associato a tutte le anime che fanno grande la
Brianza, dalle Ville di delizia e i musei, ai parchi e alle aree naturalistiche di pregio di
tutta la Provincia, ai grandi appuntamenti sportivi programmati su tutto il territorio
e nell’ambito delle attività dell’Autodromo Nazionale di Monza, sviluppando anche
forti sinergie con i settori dell’enogastronomia, dell’ospitalità, del design e con il
coinvolgimento di realtà imprenditoriali, operatori e associazioni di tutto il territorio
della Provincia.
Il fine ultimo è lo sviluppo di uno stretto rapporto di partnership pubblico-privata
nella promozione territoriale, nell’organizzazione di eventi e nella realizzazione di
prodotti che possano rafforzare la potenzialità turistica del territorio di Monza e
Brianza, veicolando altresì l’immagine di Monza e Brianza attraverso la promozione
di iniziative, sfruttando la visibilità di quelle già consolidate e ideandone di nuove di
grande richiamo.
290
Tra le iniziative di maggior richiamo si ricordano Ville Aperte, i Notturni in Villa e i
nuovi Weekend in Villa, capaci di fare rete con gli elementi puntuali di pregio del
territorio.
Particolare attenzione va riservata altresì agli eventi musicali e culturali che vengono
organizzati sul territorio, come i grandi concerti in Villa Reale, coinvolgendo diversi
tipi di operatori, per saper garantire un’offerta integrata di diversi servizi, dalla
ristorazione e la ricettività all’intrattenimento collaterale.
Inoltre l’organizzazione di avvenimenti di notevole valenza politica e ambientale
possono attrarre importanti flussi turistici, senza dimenticare l’imminenza dell’expo
2015. Tra questi ricordiamo la prossima BIGS – Borsa Internazionale Go Slow 2009,
salone-evento volto alla promozione di un turismo lento e sostenibile attento alle
culture locali. Saranno coinvolti anche numerosi operatori nazionali ed internazionali
con la realizzazione di un workshop sulle tendenze del turismo, favorendo al
contempo la promozione del territorio brianteo agli occhi di tutti gli operatori, sia
della domanda, sia dell’offerta.
4.1.3 Marchi di riferimento
Parallelamente all’identificazione di un logo del Sistema Turistico di Monza e Brianza,
stanno nascendo sul territorio una serie di processi che vedono l’identificazione di
marchi specifici per le attività messe in campo.
Il logo maggiormente riconoscibile a livello nazionale è il Marchio Ospitalità
Italiana, una certificazione promossa dalle Camere di Commercio per valutare
l'offerta ricettiva e ristorativa di qualità in Italia. L’iniziativa fu creata nel 1997
dall’Isnart e rilasciata, dopo valutazione della Camera di Commercio, dall’Actl.
Il 2009 ha visto l’ingresso della Camera di Commercio di Monza e Brianza nel
circuito Marchio Ospitalità Italiana e nel mese di maggio 34 imprese ristorative della
neo Provincia saranno premiate per la loro dedizione verso il cliente e verso le
attenzioni in termini di ospitalità.
291
Il marchio conferito gratuitamente attraverso un’autocandidatura volontaria e
rinnovabile annualmente garantisce un alto livello di qualità al cliente nella scelta del
ristorante e costituisce un importante strumento di promozione e
commercializzazione sia per gli operatori, sia per il territorio.
Tali esercizi saranno riportati anche all’interno della nuova edizione della guida
curata da Actl e Camera di Commercio di Milano.
L’attività di qualificazione dell’offerta ristorativa potrà favorire lo sviluppo del
turismo eno-gastronomico, con la valorizzazione di percorsi del gusto e dei sapori
attenti alla promozione dei prodotti tipici locali1.
Parallelamente la stessa Camera di Commercio di Monza e Brianza rilascia il marchio
Made in Brianza alle eccellenze del territorio, valutate da un’apposita
commissione, su richiesta dell’impresa interessata, già iscritta al Registro Camerale.
Tale riconoscimento prevede l’identificazione del settore di appartenenza con diversi
colori abbinati a tale marchio: il verde per le eccellenze agricole, il marrone per il
mondo del mobile e del design, il grigio per la meccanica e la metalmeccanica e il
blu per l’Information e Communication Technology.
Tale percorso è stato avviato con il riconoscimento delle eccellenze in campo
agricolo con la patata di Oreno e l’asparago di Mezzago.
4.2 Consorzi turistici, agenzie, associazioni e servizi che
veicolano e commercializzano l’offerta.
4.2.1 Sistema degli uffici IAT di Monza e Brianza
GESTIONE ASSOCIATA DEL SISTEMA IAT MONZA E BRIANZA
Come precedentemente evidenziato2, gli enti promotori del Sistema Turistico si
stanno impegnando nella costituzione di una rete di Uffici di Informazione ed
Accoglienza Turistica su tutto il territorio della Provincia, il cui primo passo è stato
rappresentato dal riconoscimento della IAT di Monza da parte della Provincia di
Milano, nel settembre 2008.
1 La qualificazione degli esercizi commerciali garantisce un alto livello qualitativo anche di
eventi ed iniziative ad essi correlate, come la rassegna “Colori e Sapori di Monza e Brianza”
che vede il coinvolgimento di tutti i ristoranti del territorio attenti all’offerta di ricette tipiche
briantee. 2 Cap. 1, par. 1.7.2. Servizi a supporto dello sviluppo turistico – strutture IAT.
292
Tale progetto prevede la sottoscrizione di un Protocollo per la gestione Associata del
servizio3 individuando un responsabile dei servizi IAT che possa coordinare tutte le
attività del Sistema Turistico, sia dal punto di vista contenutistico, sia da quello della
comunicazione e immagine, sfruttando l’immagine scelta per caratterizzare tutte le
iniziative realizzate e promosse.
Ogni Comune del territorio provinciale potrà aderire a tale Protocollo, favorendo
l’istituzione di uffici IAT nel proprio ambito di competenza territoriale. Tutti gli Uffici
IAT saranno allineati nell’organizzazione del lavoro, nella fornitura di informazioni e
nella predisposizione e distribuzione di materiale informativo e gadget.
Il materiale informativo distribuito dagli Uffici IAT sarà suddiviso in 3 parti:
• materiale informativo specifico del Comune di pertinenza e sul capoluogo
monzese;
• materiale informativo generale sulla Provincia di Monza e Brianza;
• materiale informativo riguardante la Lombardia;
Di primaria importanza risulta la costituzione di due uffici IAT specialmente nei due
Comuni individuati come il riferimento delle aree est e ovest della Provincia, ossia
Cesano Maderno e Vimercate.
A fianco delle nascita di nuovi uffici IAT sul territorio, sarà comunque necessario
creare un sistema costante di scambio di informazione e materiale promozione del
territorio con la Provincia di Milano. Già oggi, per ogni manifestazione di interesse
sovra locale che coinvolge il territorio della nuova Provincia, il materiale informativo-
promozionale viene fornito a tutti gli spazi IAT di Milano (Piazza Duomo e Stazione
Centrale), all’Urp di Piazza Castello e allo Spazio Oberdan. Tale sistema permette di
intercettare, non solo i turisti che visitano il capoluogo lombardo, ma i cittadini
stessi di Milano per tenerli costantemente aggiornati sulle iniziative in programma
nella vicina Brianza.
3 Vedi Cap. 3, PROTOCOLLO PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA PER MONZA E BRIANZA
293
4.2.2 Stampati promozionali e pubblicazioni
MONZA E BRIANZA: ARTE, NATURA E CULTURA DI UNA PROVINCIA DA
SCOPRIRE
La guida “Monza e Brianza: arte, natura e cultura di una Provincia da scoprire”
conclude il percorso iniziato nel 2005 dall’Assessorato al Turismo della Provincia di
Milano con l’edizione della collana Luoghi da Vivere. A seguito delle guide dedicate
all’Abbiatense-Magentino, al Nord Milano e ai Navigli, l’ultima pubblicazione è
interamente realizzata per il territorio di Monza e Brianza. La guida vuole quindi
essere prima di tutto uno strumento per scoprire le bellezze artistiche, culturali e
ambientali, di un territorio che molto spesso viene identificato quasi esclusivamente
con un’area fortemente urbanizzata e industrializzata.
Quattro gli itinerari proposti per visitare la Brianza attraverso la sua storia, i
monumenti e le tradizioni: Monza dai Longobardi al Duemila; La Brianza occidentale
tra palazzi e monasteri; La Brianza centrale romanica e neoclassica; La Brianza
orientale e le ville di delizia; due gli approfondimenti tematici: l’Autodromo e i Parchi
della Brianza. La guida comprende anche i Comuni di Busnago, Caponago, Cornate
D’Adda, Lentate sul Seveso e Roncello, in quanto in fase di stampa il Senato della
Repubblica li ha formalmente aggregati alla Provincia di Monza e Brianza. Per questo
si è ritenuto opportuno e quindi utile estendere la guida anche a questi 5 comuni,
nonostante la Camera dei Deputati debba ancora procedere con l’esame del
provvedimento per l’approvazione definitiva.
E’ stata stampata in 30.000 copie in lingua italiana (di cui 10.000 in distribuzione
presso gli IAT di Milano e la parte restante sul territorio della nuova Provincia) e
10.000 copie in lingua inglese.
ITINERARI D’ARTE E ITINERARI TURISTICI IN BICICLETTA
Si tratta di due prime agevoli pubblicazioni che hanno permesso di divulgare in
modo sistemico gli attrattori turistici del territorio a due target specifici: i visitatori
delle bellezze artistico-culturali e gli escursionisti appassionati di ciclo-turismo.
Itinerari d’Arte
La pubblicazione di un opuscolo sui percorsi e gli itinerari d’arte della Brianza si
inserisce all’interno del percorso di costruzione dell’immagine turistica del territorio,
con lo scopo di assorbire l’opinione comune di una brianza laboriosa e ne metta in
evidenza il patrimonio storico e artistico.
Gli itinerari relativi al territorio della Provincia di Monza e Brianza vengono divisi in
tre grandi filoni:
294
Percorsi storico-artistici: si tratta di sei itinerari divisi per periodi cronologici e
artistici. Essi coprono un vasto periodo di tempo che va dall’età tardo antica (IV
secolo) al pieno Novecento.
Percorsi tematici (per categorie architettoniche): si tratta di una lettura diversa
del patrimonio artistico brianzolo. Anziché utilizzare il filtro cronologico si utilizza
quello stilistico con cui sono identificabili le architetture.
Percorsi iconografici: costruiti sulla forte presenza di immagini sacre riconducibili
a Gesù Cristo, a Maria e a Sant’Ambrogio.
Itinerari turistici in bicicletta
Un’intenzione pressoché identica a quella degli itinerari d’Arte è quella degli itinerari
turistici in bicicletta. L’obiettivo della pubblicazione è quello di stimolare i visitatori e
i residenti a percorrere le piste ciclabili distribuite tra i parchi, in modo da
raggiungere e scoprire anche le bellezze storiche e artistiche del territorio e a
degustare alcune delle sue specialità eno-gastronomiche. Alla base di questa
pubblicazione c’è stata un attenta e precisa mappatura delle piste ciclabili di
collegamento tra meta e destinazione.
ITALIAPIU’
Oltre alle pubblicazioni specificatamente dedicate al territorio di Monza e Brianza,
sono stati commissionati dei servizi speciali sulla stampa di settore. Tra questi, il più
recente è stato realizzato tramite l’acquisto di n. 2 pagine della rivista ITALIAPIU’
nel numero dello scorso marzo, per l’inserimento del servizio speciale: “MONZA E
LA BRIANZA UNA PROVINCIA…TUTTA DA SCOPRIRE” . L’obiettivo resta sempre
quello di promuovere e valorizzare l’immagine del territorio, attraverso l’utilizzo di
un canale specializzato e di settore che ha un’alta diffusione non solo in Italia, in
allegato con il SOLE 24 ORE, ma anche all’estero.
ITALIAPIU’- ”La Rivista dei Comuni e del Territorio” è infatti una rivista prestigiosa e
di eccellenza in quanto mette in luce le piu’ importanti realtà territoriali italiane, le
realtà commerciali, artigianali e imprenditoriali con dei reportage sui prodotti tipici,
sugli eventi (artistici e sportivi) sul fitness e benessere consigliando dove dormire,
dove mangiare e dove acquistare.
Il servizio inoltre non è stato impostato solo sulla Provincia di Monza e Brianza, ma
con un focus anche sui Comuni di Monza, Cesano Maderno, Desio, Lissone, Meda,
Seregno, Carate Brianza, Besana in Brianza, Giussano, Mezzago e Vimercate che
hanno deciso di promuovere il loro territorio attraverso lo stesso numero di
ITALIAPIU’.
295
La rivista è stata distribuita in Italia in direct mailing con il Sole 24 ORE, con le
copie del quotidiano, arrivando ad un target mirato di nominativi qualificati, che ha
una tiratura prevista di 126.000 copie, viene distribuita all’estero in lingua inglese
(Germania, Austria e Francia) e in fiere nazionali ed internazionali.
4.2.3 Commercializzazione dell’offerta turistica
Tra le iniziative promosse in questi anni per iniziare a veicolare l’offerta turistica del
territorio di Monza e Brianza in modo unitario c’è sicuramente la partecipazione alla
BIT. Dal 2007, la Direzione di progetto Monza e Brianza ha promosso l’adesione a
questa importante fiera di settore, coordinandosi con il Comune di Monza e la
Camera di Commercio per realizzare e distribuire materiale promozionale di Monza e
della Brianza.
Nel 2009, la nuova Provincia è stata presente alla BIT all’interno degli spazi messi a
disposizione da Regione Lombardia, e ha portato avanti una prima interessante
esperienza di commercializzazione dell’offerta turistica.
Per quanto riguarda la creazione di pacchetti turistici ad hoc per il proprio territorio,
la Direzione di Progetto Monza e Brianza ha proposto in collaborazione con Betania -
Cooperativa Sociale Onlus - 5 itinerari tematici da offrire a dei potenziali acquirenti:
- Monza città reale
- Brianza dalle stelle alle stalle
- Brianza è benessere
- Brianza natura e sport
- Le ville della Brianza
Oltre all’idea di iniziare a costruire dei percorsi sul territorio, la scelta del partner
dell’iniziativa testimonia la volontà di perseguire e incrementare un turismo
sostenibile, sensibile alle tematiche ambientali e sociali. Betania infatti è una società
cooperativa che si occupa prima di tutto dell’inserimento di persone disabili e/o
svantaggiate in generale all’interno del mondo del lavoro, ma a fianco di questa
finalità c’è un settore dedicato anche al turismo accessibile e sostenibile. Betania,
aderisce al Consorzio Nazionale Idea Turismo che, attraverso il suo portale
viaggintasca.it promuove una cultura che porti a ragionare sulle caratteristiche del
"viaggiare", in particolare sulle responsabilità e sulle necessità del turista, con una
maggiore attenzione alle persone con disabilità.
296
4.2.4 Circuiti culturali e di promozione territoriale
Si analizzano di seguito i progetti che sono stati attivati sul territorio della Provincia
per la messa in rete delle risorse storico-culturali del territorio. Si tratta di sistemi
che hanno alla loro base una forte condivisione con il territorio e che soprattutto
vanno oltre i confini amministrativi della nuova Provincia e abbracciano, su
tematiche simili, anche Comuni appartenenti all’area del milanese. Ciò dimostra la
volontà di mantenere forti rapporti con la città capoluogo e il suo territorio, per
poter sfruttare al meglio le possibilità di promozione, valorizzazione e messa in rete
degli attrattori turistici individuati.
IL CIRCUITO DELLE VILLE IN BRIANZA
Come abbiamo visto nel corso dei secoli la Brianza è stata scelta dalle grandi casate
e dalle nobili famiglie quale luogo privilegiato di residenza, un passaggio che ha
lasciato profonde tracce nel territorio.
Per valorizzare e far conoscere il patrimonio artistico culturale della Brianza, molte
ville patrizie sono diventate palcoscenico di eventi culturali, offrendo suggestive
cornici per nuovi spazi di aggregazione e incontro per tutti i cittadini. Gli eventi
possono essere il punto di partenza per far conoscere e valorizzare questo
patrimonio, soprattutto nell’ottica di costruire dei pacchetti turistici che
comprendano insieme alla visita del luogo, la possibilità di partecipare a
manifestazioni di forte impatto che coinvolgono il turista in un’ottica esperienziale.
Ciò infatti che il visitatore deve “portare a casa” non è solo la conoscenza del
patrimonio culturale in sé, ma il ricordo dell’atmosfera che ha vissuto attraverso gli
eventi collaterali organizzati nelle ville.
Ville Aperte in Brianza
Ville Aperte in Brianza è giunta nel 2009 alla sua 6° edizione ed ha confermato
l’ottimo successo di pubblico che ha raccolto nel corso degli anni. Questa
manifestazione vuole essere prima di tutto un affascinante viaggio tra Ville, Castelli
e Chiese alla riscoperta della storia, delle tradizioni e delle radici della Provincia di
Monza e Brianza. E’ ormai diventata un appuntamento fisso e si svolge l'ultima
domenica del mese di settembre. Prevede l'apertura straordinaria di luoghi di
interesse storico artistico solitamente chiusi al pubblico, di proprietà pubblica e
privata. Ville Aperte intende attirare l’attenzione sul patrimonio locale che
rappresenta, e può rappresentare, un motore di sviluppo culturale, oltre che
turistico dell’intera Brianza. Il ruolo della Provincia all’interno dell’iniziativa non è
297
stato solo quello di coordinamento generale da un punto di vista organizzativo-
promozionale, ma è stato anche di supporto tecnico per quanto riguarda la gestione
delle prenotazioni. Nell’edizione 2009 è stata introdotta la prenotazione on-line sulla
quasi totalità dei luoghi visitabili, fornendo quindi sia ai Comuni partecipanti, sia ai
visitatori, uno strumento in più per facilitare la visita ai luoghi aperti nell’occasione.
Come già rilevato nel corso degli anni, anche per le edizione 2009 si è potuto
constatare un ottimo riscontro da parte dell’opinione pubblica e da parte dei
visitatori. Ville Aperte è ormai riconosciuta come una manifestazione di rilievo per il
nostro territorio e numerose sono state le uscite stampa sui quotidiani locali e sulle
pagine dedicate alla Lombardia dei quotidiani nazionali, garantendo un buon ritorno
in termini di immagine e di pubblicità all’evento.
Per quanto riguarda il numero e la tipologia dei visitatori, nell’edizione 2009 di Ville
Aperte sono stati venduti più di 11.200 biglietti di ingresso che, considerando anche
gli ingressi omaggio, arrivano a far contare quasi 13.000 visitatori in una sola
giornata. Rispetto alla provenienza del pubblico, il 75 % degli utenti proveniva dallo
stesso territorio della nuova Provincia MB, mentre il 25% è stato richiamato
dall’esterno, con una netta predominanza di visitatori lombardi (più del 23 %).
Non sono stati riscontrati particolari problemi o difficoltà nella gestione dell’evento,
in quanto, essendo un’iniziativa che ormai è ripetuta da anni, risulta collaudata sia
da parte delle Amministrazioni Pubbliche che partecipano, sia dai visitatori che
ritengono l’appuntamento dell’ultima domenica di settembre come una
consuetudine.
Ville Aperte si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica
Italiana e partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio. E’ patrocinata da Ministero
per i beni e le attività culturali, Touring Club Italiano, FAI. E’ sostenuta da Regione
Lombardia ai sensi della Legge 9/93 e da Fondazione Cariplo, in collaborazione con
AIM – Associazione Interessi Metropolitani - Italia Nostra e ADSI – Associazione
dimore storiche italiane.
Notturni in Villa
La Direzione di Progetto Monza e Brianza ha promosso dall’estate del 2006, Notturni
in Villa, un progetto finalizzato a valorizzare e far conoscere il patrimonio artistico
culturale delle Ville della Brianza. Con Notturni sono proposti percorsi inediti alla
scoperta di alcune dimore storiche, attraverso la musica, le videoproiezioni,
l’illuminazione artistica, il teatro. La proposta culturale dei Notturni in villa rientra
nell’attività promossa dalla Provincia per riconoscere l’identità culturale della Brianza
ripercorrendone i luoghi simbolici, oltre a promuovere e qualificare lo sviluppo
culturale e turistico dell’area.
298
Il coordinatore della manifestazione è il direttore artistico di Musicamorfosi, che per
ciascuna edizione di Notturni propone un filo conduttore diverso per accompagnare
il viaggio dei visitatori attraverso le ville storiche. Nelle tre edizioni che sono state
eseguite, mantenendo la Villa Reale di Monza sempre all’interno del percorso, si è
cercato di toccare dei nuovi luoghi della Brianza, proprio per coinvolgere il territorio
nel suo complesso e per far scoprire ogni anno una diversa dimora o giardino
storico.
IL SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DELLE VILLE DEL NORD-MILANO
L’obiettivo generale del progetto di gestione integrata delle Ville, partendo dalla
creazione di un sistema culturale “sperimentale” formato dalle Ville Gentilizie di
Lainate (Visconti Borromeo Litta), Desio (Tittoni Traversi), Cesano Maderno (Arese
Borromeo), Limbiate (Crivelli Pusterla), Bollate (Arconati), è quello della
valorizzazione culturale e dell’incremento della fruizione pubblica di un più ampio
sistema formato dalle dimore storiche del Nord Milano. Il progetto, frutto di un
approfondito percorso di studio e analisi condotto nel corso degli anni 2007 e 2008,
e di una profonda attività di concertazione con gli enti proprietari, fa
dell’integrazione tra queste prime cinque Ville un momento qualificante di un
percorso di valorizzazione finalizzato ad incrementare la conoscenza e la fruizione da
parte dei residenti e dei turisti. Questi beni, infatti, rappresentano delle risorse sotto
diversi punti di vista (risorsa insediativa, risorsa turistica, risorsa culturale) che, al
momento, non sembrano essere adeguatamente sfruttate e che, data l’importanza
che rivestirà nel prossimo futuro tutta l’area del Nord in vista dell’EXPO 2015,
potranno giocare un ruolo fondamentale nel sistema di offerta territoriale. In questo,
il percorso di studio intrapreso nel corso dello scorso biennio, ha permesso di
stabilire un nesso causale tra processi di integrazione delle Ville e valorizzazione
delle stesse. Il progetto, che ha come soggetto capofila il Comune di Cesano
Maderno e come parner i Comuni di Bollate, Desio, Lainate e la Direzione di Progetto
Monza e Brianza ha ricevuto recentemente il finanziamento da parte di Fondazione
Cariplo. Una volta a regime, il sistema di gestione integrata potrà, quale progetto
pilota, far individuare le best practices da estendere anche alle ville del territorio MB
e fornire spunti utili e innovati per la promozione e la valorizzazione dei beni.
REGIS - RETE DEI GIARDINI STORICI
Si è costituita la Rete dei Giardini Storici e Sistema del Verde – ReGiS – con la
sottoscrizione l'11 dicembre 2008 della Carta Costitutiva. Alla Rete partecipano
attivamente il Centro di Documentazione Storica del comune di Cinisello Balsamo,
299
con il ruolo di soggetto coordinatore unitamente alla Provincia di Milano, la
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, con i Comuni di Cesano
Maderno, Desio, Lainate e Monza.
ReGis nasce da un convegno internazionale tenutosi a Cinisello nel 2006, dal titolo
“Giardini storici a 25 anni dalla Carta di Firenze. Esperienze e prospettive”,
formando un nuovo polo volto alla valorizzazione dei giardini storici intesi come
bene artistico, culturale e paesaggistico, in cui le bellezze naturali si fondono con
elementi di pregio architettonico.
Questo nuovo nucleo si propone di realizzare opere di tutela e conservazione da un
lato e di promuovere attività compatibili con la naturalità degli stessi dall’altro, in
linea con quanto previsto dal piano di valorizzazione delle aree naturali nel
Documento Molta+Brianza 2009 (come meglio esplicitato nel capitolo 2).
Attraverso l’attività della Rete, si potrà promuovere lo sviluppo di politiche volte alla
promozione del Turismo verde e culturale, favorendo altresì la fruizione di luoghi di
pregio unitamente al rispetto dell’ambiente.
4.2.5 Associazioni di Categoria e Società della Camera di
Commercio di Monza e Brianza
SMB – SERVIZIO DI MARKETING TERRITORIALE DELLA BRIANZA
Promos Monza e Brianza è l’azienda speciale della Camera di Commercio per le
Attività Internazionali. La sua missione è di promuovere nel mondo il sistema
imprenditoriale lombardo e le aree di eccellenza del sistema economico di Monza e
della sua provincia.
Promos offre supporto, assistenza ed informazione alle piccole e medie imprese
lombarde per operare sui mercati esteri mediante l’organizzazione di MISSIONI
IMPRENDITORIALI e incontri d’affari all’estero, partecipazione a MANIFESTAZIONI
FIERISTICHE internazionali, SAS Servizio di Assistenza Specialistica, organizzazione
di SEMINARI e country presentation, tavole rotonde e seminari tecnologici,
accoglienza di delegazioni estere con incontri d’affari.
Promos opera anche grazie a consolidate alleanze con i più importanti enti,
istituzioni, agenzie governative internazionali, associazioni di categoria e attraverso
un efficiente network di propri uffici e esperti consulenti, presenti nei mercati esteri
strategici per la competitività del nostro sistema produttivo.
Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo dell’attrattività turistica dell’area di
riferimento, garantendo collaborazione alle imprese del comparto turistico in
particolare nel miglioramento dei servizi di accoglienza, nella messa a sistema dei
300
diversi operatori turistici e sviluppando iniziative collegate al sistema fieristico e
congressuale.
LA GUIDA TURISTICA DELLA PROVINCIA - TCI E CAMERA DI COMMERCIO
DI MONZA E BRIANZA.
Il 10 febbraio 2008 a Monza, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha
presentato alla stampa la nuova Guida Turistica sulla Provincia, realizzata in
collaborazione con il Touring Club Italiano.
La guida, intitolata “Monza e la Brianza. Le ville, i parchi e le imprese storiche”
rappresenta una riedizione della prima guida realizzata nel 1998 sull’area di Monza e
Brianza, nonostante la Provincia non fosse ancora istituita4, a testimonianza
dell’unitarietà e della forte caratterizzazione del territorio brianteo.
All’interno della guida vengono presentati e proposti diversi itinerari e percorsi
tematici volti alla valorizzazione degli attrattori e delle realtà maggiormente
caratteristiche della Provincia:
Itinerari di visita:
Monza
Villa Reale e Parco
Il Polo dei mobilieri – la Valle del Lambro e le Groane
Il Vimercatese e la Brianza d’Adda
Il Cuore della Brianza
Percorsi tematici:
Ville e cascine
Archeologia industriale
Imprese storiche
Gastronomia brianzola
Di particolare rilevanza, i percorsi relativi al turismo rivolto ai complessi
dell’archeologia industriale e dei Musei d’Impresa, anche alla luce dell’ampia
presenza di tali realtà testimonianti lo spirito imprenditoriale che caratterizza il
territorio della Provincia.
4 Le guide verdi del TCI sono tradizionalmente dedicate solo alle Province e alle Regioni.
301
Grazie al lavoro della Camera di Commercio e della Associazione Industriali di Monza
e Brianza5, nasce il progetto di valorizzazione di questo tessuto di “fabbrica diffusa”,
attento in particolar modo alle imprese attive da decenni sul territorio brianteo.
ALBO DELLE IMPRESE STORICHE DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
L'Albo delle imprese storiche è stato istituito con la delibera della Camera di
Commercio n. 17 dell'11 febbraio 2008, di cui riportiamo un estratto della
premessa:
“Le imprese “storiche” rappresentano un patrimonio prezioso per un territorio.
Soprattutto in un’epoca quale quella attuale, caratterizzata dalla globalizzazione del
mercato e da una crescente omologazione della produzione, le aziende con una
lunga tradizione alle spalle che conservano e rispettano nel tempo, conferiscono
un’identità forte alla comunità locale, ne costituiscono le “radici” non solo
economiche, ma anche culturali e sociali.
Gli esercizi commerciali e artigianali storici, in particolare, oltre ad essere i motori
propulsori dello sviluppo economico locale, contribuiscono a caratterizzare la
fisionomia del contesto urbano e paesaggistico in cui sono inseriti, ne migliorano
sensibilmente la vivibilità, istituendo un naturale collegamento tra tradizione e
innovazione.
Riconoscere e valorizzare queste attività, che hanno contribuito in modo significativo
allo sviluppo e alla prosperità del territorio, significa dunque preservare un
patrimonio imprenditoriale, sociale e culturale di grande valore, ricercando un
costante equilibrio tra cambiamento e identità culturale.
Sulla base di queste considerazioni, la Camera di Commercio di Monza e Brianza
intende istituire un “Albo delle imprese storiche della Brianza”, finalizzato ad
identificare le attività imprenditoriali più antiche presenti sul territorio.”
L’iniziativa è disciplinata da un apposito regolamento, in cui viene citata come prima
finalità l’intenzione di promuovere le attività imprenditoriali storiche della Provincia.
Possono aderire tutte le imprese, purché abbiano sede legale sul territorio
provinciale e siano attive ininterrottamente da 50 anni nel medesimo settore,
presentando formale domanda di registrazione6 a tale Albo unitamente ad apposita
documentazione relativa alla cronistoria dell’attività dell’azienda e l’identità storica
5 Prima realtà consociativa di quel tipo in Italia, nata nel 1902 come Federazione. 6 Le iscrizioni sono aperte dal 25 febbraio 2008, presso la sede della Camera di Commercio MB in Piazza Cambiaghi 9 o presso le sedi decentrate di Cesano Maderno e Desio.
302
dell’impresa, possibilmente corredata da materiali d’epoca e atti vari. Questo
materiale potrà essere utilizzato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza al
fine di realizzare un’apposita guida sulle imprese storiche della Provincia.
4.3 Standard e linee di indirizzo per qualificazione operatori e
sviluppo della cultura dell’accoglienza
Al fine di qualificare l’offerta turistica, si intendono sviluppare le sinergie tra gli
attrattori, gli operatori e tutti i soggetti del territorio.
4.3.1 Formazione
Un primo passo per la qualificazione degli operatori del territorio è individuato nel
coinvolgimento a livello formativo degli istituti superiori afferenti al settore turistico,
le scuole alberghiere e dell’area della comunicazione, promuovendo proficue
collaborazioni tra i docenti, gli studenti e le realtà imprenditoriali ed associative che
possano generare fattive politiche occupazionali e piani di stage.
Sempre nel campo della formazione professionale, maggiore impulso sarà garantito
alla crescita di figure abilitate di guide turistiche del territorio di Monza e Brianza.
Sono infatti già attivi da 10 anni, a cura dell’Associazione Pro Monza, affidataria del
servizio IAT, i corsi di preparazione all’esame di guida turistica indetti dalla Provincia
di Milano, a cui si sostituirà quella di Monza e Brianza.
Il corso per Guide Turistiche ha l’obiettivo di garantire la formazione di professionisti
che sappiano contribuire in modo fondamentale alla promozione del territorio,
garantendo l’insegnamento da parte di docenti qualificati e di guide già patentate,
trattando approfondimenti sia in storia dell’arte, che in legislazione del turismo.
Nello specifico il corso dell’edizione 2009 si è diviso in diversi moduli: il primo di
carattere geografico/storico/artistico, il secondo legislativo/organizzativo e il terzo
incentrato sullo studio dei Giardini della Villa Reale, anche dal punto di vista
naturalistico.
Sono già 40 i partecipanti delle passate edizioni del corso che hanno ottenuto il
patentino e che operano in tutta la Provincia, collaborando con l’Associazione Pro
Monza e altre realtà del territorio.
303
4.3.2 Innovazione Tecnologica
Un’adeguata politica di accoglienza del turista non può ormai prescindere dallo
sviluppo dei sistemi informativi. Il primo obiettivo sarà la realizzazione di un sito
internet del Sistema Turistico Monza e Brianza, collegato a quello del sistema IAT,
con la creazione di un dominio di facile riconoscimento.
All’interno del sito troveranno spazio la diffusione delle informazioni turistiche, dei
servizi relativi ad accoglienza, ricettività e trasporti.
Sarà inoltre disponibile consultare una sezione costantemente aggiornata relativa
agli eventi e alle rassegne organizzati sul territorio della Provincia di Monza e
Brianza, creando un collegamento con il sito già in uso www.monzaebrianzainrete.it.
Per garantire una connessione con il territorio circostante, sarà possibile
promuovere anche le attività organizzate dalle Province e Comuni limitrofi, con link
delle sezioni culturali dei siti di riferimento.
Il sito riporterà anche una sezione con un database contenente informazioni sui
soggetti del Sistema Turistico, proponenti, partecipanti e aderenti, relativamente ai
progetti presentati e a nuovi percorsi di collaborazione intrapresi.
Sul sito dovrà essere sviluppata anche la possibilità di effettuare prenotazioni on-
line per le visite guidate e per diversi pacchetti turistici prestabiliti o personalizzabili
secondo le esigenze dei turisti.
Da ultimo si rende utile la realizzazione di una rete intranet per le Pro Loco e per gli
Uffici IAT della Provincia, dove confrontarsi e scambiarsi informazioni utili e
materiale informativo.
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