d 28 nov. 2010
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Italia: ti presento il tuo vicino di casa
JR, che cambia faccia alle città
Chloë Sevigny, che ispira indipendenza
Tutto a 1 euro: Christmas gallery
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RI-CREARE
We are happyto serve you:sta scritto sulbicchieronedi carta az-zurro, con ca-ratteri colorsenape cherichiamano la
Grecia. Però siamo a New York. Infatti, semai vi siete presi un caffè to-go per le stradedella Grande Mela, questa frase vi ricordaqualcosa. Forse, nel tentativo di raffreddareil mezzo litro di beverone bollente, non ciavete fatto caso, ma la “We Are Happy To Serve YouCup” fa parte della vita di Manhattan, icona monodosedella quotidiana razione di caffeina, compagna e acces-sorio di discese in metropolitana e dei buongiorno delprimo mattino. Pensate a quante tazze azzurre vengonoriempite e cestinate ogni giorno. Oltreoceano va così: dal-la dose di caffè all’alba alla monocena della sera, le por-zioni singole sono ormai cittadine newyorkesi doc e fan-
no ormai parte della classica giorna-ta tipo di ogni residente. Un improvviso mal di testa? La con-fezione con due pastiglie di Advil sitrova ovunque. Claustrofobia inascensore? Meglio munirsi dellaporzione individuale d’ossigenoOxy-fresh. Camicia stropicciata?Una bomboletta di Wrinkle Sprayfunziona (quasi) come una sapientepassata di ferro da stiro.
Ma, una volta con-sumata la nostraporzione, dove va afinire tutto il packa-ging? Qualcuno,nello sfrenato con-sumismo single-use americano, cista pensando. Eper adesso ha giàprovveduto alle taz-ze, da mangiare. Loracconta ChelseaBriganti, giovane
designer dello studio The Way We See TheWorld, che ha inventato Jelloware, un bic-chiere di gelatina al gusto di limone, basili-co, ginger o rosmarino che accompagna einsapora quello che si sta bevendo. «Vo-gliamo fare un Jelloware al latte», sorride Chelsea, «così,mentre si sorseggia il caffè si gusta il sapore di cappucci-no». Una volta finito di bere, se proprio non si vuolemangiare, il contenitore può esserelasciato in angolo perché è biode-gradabile. «Immagina un dopoconcerto», continua la designer,«con bicchieri dappertutto… Sefossero Jelloware rimarrebbe untappeto arcobaleno di gelatina!».Forse un po’ scivoloso. E a proposi-to di gelatina e spreco di plastica,come non pensare alle centinaia disacchetti che ci ritroviamo a casa
dopo aver fatto la spesa in un su-permercato yankee? L’usanza di in-filare tutto in un doppio sacchettorimane ancora un mistero, maun’alternativa si chiama BagguBag, borsa della spesa per-sonale da chiudere in unamini-taschina da portare amano o a tracolla. Dispo-nibile praticamente in tuttii colori, una volta apertaBaggu Bag ha una capaci-
tà di circa due o tre borse di plastica e a spesafatta torna piccola piccola.E per l’ora di pranzo? Di lunch monodose, impachet-
tati e già pronti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dai fan-tastici sushi box alle singole porzioni di istant noodle, tutticompleti di micro-contenitori di soya, wasabi e olio di se-samo New York è piena. Niente a che vedere con il dia-bolico MRE, Meal Ready To Eat, pranzo al sacco per ipiù coraggiosi, soprattutto militari: nell’apoteosi del con-servante e del packaging, rigorosamente single-use, sitrova tutto, dalla monoporzione di tabasco alla singoladose di carta igienica, fino alle deliziose monolasagne al-la bolognese liofilizzate. In questo mondo di porzioni sin-gole, incellofanate ed ermetiche, ci vorrebbe una fiala diironia istantanea. Ce n’è in prodotti divertenti come il Li-ghtload Towel, asciugamano da spiaggia in confezioni si-mili a una scatola di caramelle, o nelle mutandine in co-
tone Spairtz To Go, da mettere nella clutch insieme allegomme da masticare. Ma ce n’è anche in prodotti desti-nati ad azioni meno divertenti, come pulire la casa. IQ
Planet People è una singola cartuccia didetergente da diluire con l’acqua.
Usando lo stesso dispositivo spray ecambiando solo il refill, si riduceesponenzialmente il packaging e ilpeso delle spedizioni.Anche nella moda si possono tro-vare monodosi eco-friendly. Ognigiorno un tocco di colore diverso
con i BJ di Bijules Nyc: anelli mo-nocolore di plastica riciclata super-
pop. Dal rosa shocking al verde fluo, iBJ plastic bar ring, possono essere alterna-
ti a seconda dell’umore, dell’outfit o del colo-re delle unghie. Dal metallico allo scozzese,dal dorato al geometrico, le unghie sono or-mai diventate protagoniste del look e con gliadesivi usa e getta Chic Prints Sephora, incollaborazione con Minx, cambiarne il colorediventa la nostra dose istantanea di stile. Fa-cili da applicare, sono disponibili in confezio-ni da dieci adesivi pretagliati.E se con le giuste pillole di stile e creativitàpotessimo avere un monovestito per tuttol’anno? Eliza Starbuck, designer di YoungBright Things, con il suo Ultimate LittleBlack Dress parla proprio di questo: un ca-po singolo che può essere indossato aper-to, chiuso, con i bottoni davanti o sulla
schiena. Una por-zione di femminilitàe consapevolezzaper ogni occasione.«Troppe donne, conun guardaroba stra-colmo mi hannodetto di non saperemai cosa mettersi!»,esclama la stilista,«io ho risolto il pro-blema con un unicovestito per tutte lestagioni, da indossa-re con molta perso-
nalità». E se, per chi lavora tutto il giorno, ancora nonhanno inventato monodosi di vacanza, sempre sognan-do i caraibi possiamo abbronzarci con una piccola por-zione di tintarella. Basta un semplicegesto per usare i Tan Towel e sembra-re appena rientrati da una settimanaal mare. Oppure, se l’abbronzaturanon ci interessa, possiamo semprecoccolarci con una monodose di dol-cezza. Aperto fino a tarda notte il Lit-tle Cupcake Bakeshop, nel quartiereNolita, propone piccoli assaggi “mo-no” di puro piacere goloso, dalla cup-cake Blue Velvet a quella al tiramisù.
27 NOVEMBRE 2010 D 243D 242
TENDENZAMONO
BOX AND THE CITY
Bijoux, underwear da borsetta, spray-ferri da stiro, smalti... Tutti in uno.
La patria di Carrie Bradshaw si converte alla praticità: da capitale dei
single a caposcuola del “single use” di Olivia Fincato
Qui a fianco, le declinazionidell’Ultimate LittleBlack Dress di ElizaStarbuck. In questapagina, dall’alto: il lunch box percampioni d’appetitoMRE, le LightloadTowel e il bicchiereche si mangiaJelloware.Pagina accanto. Da sinistra, gli slip incotone Spairtz To Go, i bicchieroni dicaffè tipici e lashopping-bagda mettere in tasca.
Foto
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230 Le mille luci di New Delhi
accendono il mondo
di Eva Grippa
232 Differenze temporali
di Carlo Alberto Pregnolato
242 Tendenza mono
di Olivia Fincato
244 Avvistamenti sulla Terra
di Roberta Rusconi
255 Mimetismi quotidiani
256 Miss Violette@College
258 Percorsi fuori mappa
260 Cromoterapia choc
262 Arcobaleno supersoft
264 N.B. di Eva Grippa
BELLEZZA280 Neobeauty Il talento
aggiunto di Silvia Manzoni
286 Latitudini verdi
288 Algebra in vetta
290 N.B. di Paola Gervasio
FEEL GOOD!297 Dolorosa-mente di M. Marelli
298 Piccole ossessioni
di Daniela Condorelli
DESIGN300 Casa Il recupero degli affetti
di Giuliana Zoppis
306 N.B. di Leonora Sartori
HAPPY FOOD309 Arabesque a cura di Paola
Santoro e Cristiana Ceci
310 La base & la poesia
312 Le regine dell’hummus
MOTORI314 Nuove star in famiglia
di Valerio Berruti
OROSCOPO319 Più vigore con Marte in Leone
322 La posta di Marco Pesatori
324 INDIRIZZI
328 LETTERE di Umberto Galimberti
Stampato su carta prodotta con cellulose senza cloro gas
provenienti da foreste controllate e certificate,
nel rispetto delle normative ecologiche vigenti
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CopertinaCappotto doppiopetto
di mohair e gilet sovrapposti
di lana spigata e fustagno,
tutto Dior. Make-up: fondotinta
fluido Diorskin Nude n. 30
Beige Moyen, mascara
Diorshow Extase n. 90 Noir
Extase e matita per sopracciglia
Sourcils Poudre n. 593 Brun.
Tutto Dior. Foto Taghi Naderzad.
Styling Marina Codecasa
Cavallo. Trucco Nico Guilis.
Pettinatura Laura DeLeon.
La modella è Polina Sova@Ford.
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