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Piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti
PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
MDATA Nov. '17
Dott. Ing. Arch.MARCO BRAJKOVIC
IL RESP. DEL PROCEDIMENTO
Aggiornamenti Data
ALL.
GARBAGNATE MONASTEROComune di
Lavori di Adeguamento antisismico e antincendio dellaScuola primaria A .Diaz”CPV 71240000-2 .Gara 111/2017. CIG: 71394837BF
Dott. Ing. Arch. Marco Brajkovic
- Progettista architettonico e impiantistico
Capogruppo Mandatario:
Mandante:
Dott. Ing. Andrea Madini Moretti
- Progettista Strutturale
Mandante:
Dott. Geol. Luigi Giancarlo Corna
- Geologo
Manuale d'uso
LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTISISMICO E ANTINCENDIO DELLA SCUOLA A. DIAZ – VIALE BRIANZA, 10Oggetto:
LCProvincia di:
Comune di Garbagnate MonasteroComune di:
Scomposizione dell'opera:
1 STRUTTURE
2 OPERE EDILI
3 IMPIANTI ELETTRICI
4 IMPIANTI MECCANICI
STRUTTURE
1Parte d'opera:
Elenco unità tecnologiche:
Fondazioni superficiali1.2
Strutture in cemento armato1.4
Strutture in acciaio1.6
Solai1.12
Unioni per acciaio1.16
Pareti interne2.2.1
Fondazioni superficiali
1.2Unità tecnologica:
Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio avente funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio dal terrenosottostante e trasmetterne ad esso il peso della struttura e delle altre forze esterne. In particolare si definiscono fondazioni superficiali ofondazioni dirette quella classe di fondazioni realizzate a profondità ridotte rispetto al piano campagna ossia l'approfondimento del piano diposa non è elevato.Prima di realizzare opere di fondazioni superficiali provvedere ad un accurato studio geologico esteso ad una zonasignificativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andrà a collocare.Nelprogetto di fondazioni superficiali si deve tenere conto della presenza di sottoservizi e dell’influenza di questi sul comportamento del manufatto.Nel caso di reti idriche e fognarie occorre particolare attenzione ai possibili inconvenienti derivanti da immissioni o perdite di liquidi nelsottosuolo.È opportuno che il piano di posa in una fondazione sia tutto allo stesso livello. Ove ciò non sia possibile, le fondazioni adiacenti,appartenenti o non ad un unico manufatto, saranno verificate tenendo conto della reciproca influenza e della configurazione dei piani di posa.Le fondazioni situate nell’alveo o nelle golene di corsi d’acqua possono essere soggette allo scalzamento e perciò vanno adeguatamente difesee approfondite. Analoga precauzione deve essere presa nel caso delle opere marittime.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Cordoli in cemento armato1.2.1
Sono fondazioni realizzate generalmente per edifici in muratura e/o per consolidare fondazioni esistenti che devono assolvere alla finalità didistribuire adeguatamente i carichi verticali su una superficie di terreno più ampia rispetto alla base del muro, conferendo un adeguato livello disicurezza. Infatti aumentando la superficie di appoggio, le tensioni di compressione che agiscono sul terreno tendono a ridursi in modo tale daessere inferiori ai valori limite di portanza del terreno.
Cordoli in cemento armato
1.2.1Elemento manutentivo:
Fondazioni superficiali
1.2Unità Tecnologica:
Modalità di uso corretto
Pag. 2
Manuale d'uso
L'utente dovrà soltanto accertarsi della comparsa di eventuali anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissesto e/o cedimentistrutturali.
Modalità di uso corretto
Strutture in cemento armato
1.4Unità tecnologica:
Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varianatura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le struttureverticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoli verticalmente ad altre parti aventifunzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare una connessione rigida fra elementi, in funzione dellacontinuità della sezione ottenuta con un getto monolitico.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Pilastri1.4.3
Setti1.4.5
Cordoli1.4.8
I pilastri sono elementi architettonici e strutturali verticali portanti, che trasferiscono i carichi della sovrastruttura alle strutture di ricezione delleparti sottostanti indicate a riceverli. I pilastri in calcestruzzo armato sono realizzati, mediante armature trasversali e longitudinali che consentono lacontinuità dei pilastri con gli altri elementi strutturali. Il dimensionamento dei pilastri varia in funzione delle diverse condizioni di carico, delle luci edell'interasse fra telai.
Pilastri
1.4.3Elemento manutentivo:
Strutture in cemento armato
1.4Unità Tecnologica:
In caso di verifiche strutturali dei pilastri controllare la resistenza alla compressione e la verifica ad instabilità a carico di punta. In zona sismicaverificare altresì gli spostamenti.Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie.
Modalità di uso corretto
Elementi verticali, come pareti in cemento armato, che possono dividere una struttura in più parti, fungendo da diaframma, che per la loro massa ela loro elevata inerzia svolgono la funzione di contrastare le forze sismiche orizzontali (quali setti di vano scala, ascensori, ecc.).
Setti
1.4.5Elemento manutentivo:
Strutture in cemento armato
1.4Unità Tecnologica:
Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie.
Modalità di uso corretto
Cordoli
1.4.8Elemento manutentivo:
Pag. 3
Manuale d'uso
I cordoli sono elementi strutturali con funzione prevalente di contenimento della spinta di carichi di normale esercizio; si pongono in opera inposizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutture sovrastanti, con una dimensione predominante che trasferiscono, lesollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse, dalle sezioni investite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio ela stabilità complessiva.
Strutture in cemento armato
1.4Unità Tecnologica:
Modalità di uso corretto
Strutture in acciaio
1.6Unità tecnologica:
Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varianatura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le struttureverticali sono costituite da aste rettilinee snelle collegate fra loro in punti detti nodi secondo una disposizione geometrica realizzata in modo daformare un sistema rigidamente indeformabile. Le strutture in acciaio si possono distinguere in: strutture in carpenteria metallica e sistemiindustrializzati. Le prime, sono caratterizzate dall'impiego di profilati e laminati da produzione siderurgica e successivamente collegati mediantiunioni (bullonature, saldature, ecc.); le seconde sono caratterizzate da un numero ridotto di componenti base assemblati successivamente aseconde dei criteri di compatibilità.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Travi1.6.6
Lamiere grecate1.6.9
Le travi sono elementi strutturali, che si pongono in opera in posizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutture sovrastanti, conuna dimensione predominante che trasferiscono, le sollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse, dalle sezioniinvestite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio esterno delle travi in modo da assicurare il contesto circostante. Le travi in acciaio sonorealizzate mediante profilati (IPE, HE, C, L, ecc.) . Il loro impiego diffuso è dovuto dalla loro maggiore efficienza a carichi flessionali, infatti laconcentrazione del materiale sulle ali, le parti più distanti dal punto baricentrico della sezione, ne aumentano la loro rigidezza flessionale. Vengonogeneralmente utilizzate nella realizzazione di telai in acciaio, per edifici, ponti, ecc..
Travi
1.6.6Elemento manutentivo:
Strutture in acciaio
1.6Unità Tecnologica:
Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie.
Modalità di uso corretto
Le lamiere grecate sono elementi strutturali, che si pongono in opera in posizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutturesovrastanti, con una dimensione predominante che trasferiscono, le sollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse,dalle sezioni investite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio esterno ed assicurare il contesto circostante. Possono costituire parte disistemi strutturali misti.
Lamiere grecate
1.6.9Elemento manutentivo:
Strutture in acciaio
1.6Unità Tecnologica:
Pag. 4
Manuale d'uso
Modalità di uso corretto
Solai
1.12Unità tecnologica:
I solai rappresentano il limite di separazione tra gli elementi spaziali di un piano e quelli del piano successivo. Dal punto di vista strutturale isolai devono assolvere alle funzioni di sostegno del peso proprio e dei carichi accidentali e la funzione di collegamento delle pareti perimetrali.Inoltre debbono assicurare: una coibenza acustica soddisfacente, assicurare una buona coibenza termica e avere una adeguata resistenza. Unaclassificazione dei numerosi solai può essere fatta in base al loro funzionamento statico o in base ai materiali che li costituiscono.Ai solai, oltreal compito di garantire la resistenza ai carichi verticali, è richiesta anche rigidezza nel proprio piano al fine di distribuire correttamente le azioniorizzontali tra le strutture verticali. Il progettista deve verificare che le caratteristiche dei materiali, delle sezioni resistenti nonché i rapportidimensionali tra le varie parti siano coerenti con tali aspettative. A tale scopo deve verificare che:- le deformazioni risultino compatibili con lecondizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati;- vi sia, in base alle resistenze meccaniche deimateriali, un rapporto adeguato tra la sezione delle armature di acciaio, la larghezza delle nervature in conglomerato cementizio, il lorointerasse e lo spessore della soletta di completamento in modo che sia assicurata la rigidezza nel piano e che sia evitato il pericolo di effettisecondari indesiderati.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Solai misti acciaio-calcestruzzo1.12.9
I solai misti legno-calcestruzzo sono realizzati con travetti in legno (anche lamellare), generalmente con sezione rettangolare, con elementi dialleggerimento interposti in laterizio (tavelle, tavelloni, ecc.) che vengono appoggiati in prossimità dell'estradosso delle travi.Per garantire maggiore solidarizzazione tra i travetti e il getto di calcestruzzo vengono realizzati dei connettori metallici in prossimità dell'estradossodei travetti in legno. Questa soluzione di solai consente ai due elementi (legno/calcestruzzo) di lavorare in connessione come struttura con sezionemista, sopportando i medesimi carichi di esercizio e carichi ultimi di un solaio in latero-cemento.
Solai misti acciaio-calcestruzzo
1.12.9Elemento manutentivo:
Solai
1.12Unità Tecnologica:
Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni di dissesto e/o cedimentistrutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.).
Modalità di uso corretto
Unioni per acciaio
1.16Unità tecnologica:
Le unioni sono costituite da elementi che per materiale e tecniche diverse consentono la realizzazione di collegamenti tra elementi dellestrutture nel rispetto delle normative vigenti. Le unioni rappresentano una caratteristica fondamentale nelle costruzioni in legno, acciaio, miste,ecc.. Esse hanno lo scopo di unire le parti, definite in sede progettuale, per realizzare strutture complete che devono rispondere a requisitiprecisi.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Giunti di collegamento1.16.11
Bullonature per acciaio1.16.12
Saldature in acciaio1.16.16
Giunti di collegamento
1.16.11Elemento manutentivo:
Pag. 5
Manuale d'uso
Si tratta di elementi di unione e giunzione tra parti metalliche realizzati, in alcuni casi, con entrambi le tecniche: "ad unioni bullonate" e ad "unionisaldate". Trovano applicazione nella risoluzioni di collegamenti tra elementi metallici con funzione strutturale.
Unioni per acciaio
1.16Unità Tecnologica:
E' opportuno che nella realizzazione dei giunti le estremità da collegare siano adeguatamente preparate in officina. Nella fase progettuale bisogneràtener conto delle eventuali forze di instabilità che potrebbero sorgere e a problematiche connesse e quindi garantire la resistenza nei confrontiesse.
Modalità di uso corretto
Elementi di giunzione tra elementi in acciaio sollecitati a taglio e flessione. Le tipologie e caratteristiche dei prodotti forniti dal mercato variano asecondo dell'impiego e della tipologia della travatura.
Bullonature per acciaio
1.16.12Elemento manutentivo:
Unioni per acciaio
1.16Unità Tecnologica:
Controllo degli elementi di giunzione tra parti e verifica della giusta tenuta di serraggio.Controllo della continuità delle parti saldate e l'assenza di anomalie evidenti.
Modalità di uso corretto
Le saldature sono collegamenti di parti solide che realizzano una continuità del materiale fra le parti che vengono unite. Le saldature, in genere,presuppongono la fusione delle parti che vengono unite. Attraverso le saldature viene garantita anche la continuità delle caratteristiche deimateriali delle parti unite. Esse si basano sul riscaldamento degli elementi da unire (definiti pezzi base) fino al raggiungimento del rammollimentoe/o la fusione per ottenere il collegamento delle parti con o senza materiale d'apporto che fondendo forma un cordone di saldatura.Tra le principali unioni saldate:- a piena penetrazione;- a parziale penetrazione;- unioni realizzate con cordoni d’angolo.Tra le principali tecniche di saldature si elencano:- saldatura a filo continuo (mig-mag);- saldatura per fusione (tig);- saldatura con elettrodo rivestito;- saldatura a fiamma ossiacetilenica;- saldatura in arco sommerso;- saldatura narrow-gap;- saldatura a resistenza;- saldatura a punti;- saldatura a rilievi;- saldatura a rulli;- saldatura per scintillio;- saldatura a plasma;- saldatura laser;- saldatura per attrito.
Saldature in acciaio
1.16.16Elemento manutentivo:
Unioni per acciaio
1.16Unità Tecnologica:
Modalità di uso corretto
Pag. 6
Manuale d'uso
Verificare il grado di saldabilità tra metalli diversi in base alle caratteristiche intrinseche degli stessi. Effettuare controlli visivi per verificare lo statodelle saldature e la presenza di eventuali anomalie.Nell’ambito del processo produttivo deve essere posta particolare attenzione ai processi di piegatura e di saldatura. In particolare il DirettoreTecnico del centro di trasformazione deve verificare, tramite opportune prove, che le piegature e le saldature, anche nel caso di quelle nonresistenti, non alterino le caratteristiche meccaniche originarie del prodotto. Per i processi sia di saldatura che di piegatura, si potrà fare utileriferimento alla normativa europea applicabile.
Modalità di uso corretto
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di dividere, conformare ed articolare gli spazi interni dell'organismoedilizio.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Lastre di cartongesso2.2.1.2
le lastre di cartongesso sono realizzate con materiale costituito da uno strato di gesso di cava racchiuso fra due fogli di cartone speciale resistenteed aderente. Il mercato offre vari prodotti diversi per tipologia. Gli elementi di cui è composto sono estremamente naturali tanto da renderlo unprodotto ecologico, che bene si inserisce nelle nuove esigenze di costruzione. Le lastre di cartongesso sono create per soddisfare qualsiasi tipo disoluzione, le troviamo di tipo standard per la realizzazione normale, di tipo ad alta flessibilità per la realizzazione delle superfici curve, di tipoantifuoco trattate con vermiculite o cartoni ignifughi classificate in Classe 1 o 0 di reazione al fuoco, di tipo idrofugo con elevata resistenzaall'umidità o al vapore acqueo, di tipo fonoisolante o ad alta resistenza termica che, accoppiate a pannello isolante in fibre o polistirene estruso,permettono di creare delle contropareti di tamponamento che risolvono i problemi di condensa o umidità, migliorando notevolmente le condizioniclimatiche dell'ambiente. Le lastre vengono fissate con viti autofilettanti a strutture metalliche in lamiera di acciaio zincato, o nel caso dellecontropareti, fissate direttamente sulla parete esistente con colla e tasselli, le giunzioni sono sigillate e rasate con apposito stucco e banda.
Lastre di cartongesso
2.2.1.2Elemento manutentivo:
Pareti interne
2.2.1Unità Tecnologica:
Non compromettere l'integrità delle pareti.
Modalità di uso corretto
OPERE EDILI
2Parte d'opera:
Elenco unità tecnologiche:
Pareti interne2.2.1
Rivestimenti interni2.2.2
Infissi interni2.2.3
Controsoffitti2.2.4
Pavimentazioni2.2.6
Aree pedonali e marciapiedi2.3.1
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Pag. 7
Manuale d'uso
Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di dividere, conformare ed articolare gli spazi interni dell'organismoedilizio.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Pareti divisorie antincendio2.2.1.3
Tramezzi in laterizio2.2.1.11
Si tratta di pareti utilizzate per creare barriere antincendio mediante l'impiego di materiali ignifughi per aumentare la resistenza passiva al fuocodelle parti strutturali. In genere si utilizzano prodotti in cartongesso specifici, o prodotti in calcio silicato prive di amianto con un grado diinfiammabilità basso per i "materiali incombustibile", fino alla più alta per "materiale fortemente infiammabile” nonché la possibilità di mantenereinalterate le caratteristiche per un tempo variabile da un minimo di 15 minuti fino ad un massimo di 180 minuti sotto l'azione del fuoco. In generevengono utilizzate sia nel campo dell’edilizia industriale che per la realizzazione di strutture pubbliche che necessitano di proteggere le persone chele occupano (scuole, alberghi, teatri, musei, ecc.).
Pareti divisorie antincendio
2.2.1.3Elemento manutentivo:
Pareti interne
2.2.1Unità Tecnologica:
Non compromettere l'integrità delle pareti.
Modalità di uso corretto
Si tratta di pareti costituenti le partizioni interne verticali, realizzate mediante elementi forati di laterizio di spessore variabile ( 8-12 cm) legati conmalta idraulica per muratura con giunti con andamento regolare con uno spessore di circa 6 mm. Le murature sono eseguite con elementi interi,posati a livello, e con giunti sfalsati rispetto ai sottostanti.
Tramezzi in laterizio
2.2.1.11Elemento manutentivo:
Pareti interne
2.2.1Unità Tecnologica:
Non compromettere l'integrità delle pareti.
Modalità di uso corretto
Rivestimenti interni
2.2.2Unità tecnologica:
Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale è quella di proteggere il sistema di chiusure internedalle sollecitazioni interne degli edifici e di assicurare un aspetto uniforme ed ornamentale degli ambienti.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Intonaco2.2.2.1
Rivestimenti in ceramica2.2.2.5
Tinteggiature e decorazioni2.2.2.21
Intonaco
2.2.2.1Elemento manutentivo:
Pag. 8
Manuale d'uso
Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione è quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione di protezione dai fattoriambientali è allo stesso tempo protettiva e decorativa. Il rivestimento a intonaco è comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e incondizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 20 - 30 anni. La malta per intonaco è costituita da leganti (cemento, calce idraulica,calce aerea, gesso), da inerti (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiuntiall'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualità a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a tre strati il primo, dettorinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio, costituisce il corpo dell'intonaco la cuifunzione è di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura, rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare unaprima barriera la cui funzione è quella di opporsi alla penetrazione dell'acqua e delle sostanze aggressive. Gli intonaci per interni possonosuddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed inintonaci premiscelati; i secondi invece in intonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici o rivestimenti plastici continui ed infineintonaci monostrato.
Rivestimenti interni
2.2.2Unità Tecnologica:
Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti (presenza dibolle e screpolature, macchie da umidità, ecc.). Comunque affinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza.
Modalità di uso corretto
Impiegati come rivestimenti di pareti con elementi in lastre o piastrelle ceramiche prodotte con argille, silice, fondenti, coloranti e altre materieprime minerali. Tra i materiali ceramici utilizzati come rivestimenti ricordiamo le maioliche, le terraglie, i grès naturale o rosso, i klinker. Gli elementiin lastre o piastrelle ceramiche hanno caratteristiche di assorbimento, resistenza e spessore diverso.
Rivestimenti in ceramica
2.2.2.5Elemento manutentivo:
Rivestimenti interni
2.2.2Unità Tecnologica:
Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunqueaffinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza.
Modalità di uso corretto
La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gli ambienti interni ditipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gli ambienti di tipo urbano si possonodistinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche, le pitturesiliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc. Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di finitura interna ocomunque a vista. La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondo dell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementiprefabbricati, lapidei, gessi, laterizi, ecc.
Tinteggiature e decorazioni
2.2.2.21Elemento manutentivo:
Rivestimenti interni
2.2.2Unità Tecnologica:
Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti (macchie,disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.).
Modalità di uso corretto
Pag. 9
Manuale d'uso
Infissi interni
2.2.3Unità tecnologica:
Gli infissi interni hanno per scopo quello di permettere il controllo della comunicazione tra gli spazi interni dell'organismo edilizio. In particolarel'utilizzazione dei vari ambienti in modo da permettere o meno il passaggio di persone, cose, luce naturale ed aria tra i vari ambienti interni.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Porte2.2.3.1
Porte tagliafuoco2.2.3.4
Le porte hanno funzione di razionalizzare l'utilizzazione dei vari spazi in modo da regolare il passaggio di persone, cose, luce naturale ed aria fraambienti adiacenti, oltre che funzioni di ordine estetico e architettonico. La presenza delle porte a secondo della posizione e delle dimensionidetermina lo svolgimento delle varie attività previste negli spazi di destinazione. In commercio esiste un'ampia gamma di tipologie diverse sia permateriale (legno, metallo, plastica, vetro, ecc.) che per tipo di apertura (a rotazione, a ventola, scorrevole, a tamburo, ripiegabile, a fisarmonica,basculante, a scomparsa). Le porte interne sono costituite da: anta o battente (l'elemento apribile), telaio fisso (l'elemento fissato al controtelaioche contorna la porta e la sostiene per mezzo di cerniere), battuta (la superficie di contatto tra telaio fisso e anta mobile), cerniera (l'elemento chesostiene l'anta e ne permette la rotazione rispetto al telaio fisso), controtelaio (formato da due montanti ed una traversa è l'elemento fissato allaparete che consente l'alloggio al telaio), montante (l'elemento verticale del telaio o del controtelaio) e traversa (l'elemento orizzontale del telaio odel controtelaio).
Porte
2.2.3.1Elemento manutentivo:
Infissi interni
2.2.3Unità Tecnologica:
E' necessario provvedere alla manutenzione periodica delle porte in particolare al rinnovo degli strati protettivi (qualora il tipo di rivestimento lopreveda) con prodotti idonei al tipo di materiale ed alla pulizia e rimozione di residui che possono compromettere l'uso e quindi le manovre diapertura e chiusura. Controllare inoltre l'efficienza delle maniglie, delle serrature, delle cerniere e delle guarnizioni; provvedere alla lorolubrificazione periodicamente. Per le operazioni più specifiche rivolgersi a personale tecnico specializzato.
Modalità di uso corretto
Le porte tagliafuoco (o porte REI) hanno la funzione di proteggere quegli spazi o luoghi sicuri, ai quali ne consentono l'ingresso, dalle azioniprovocate da eventuali incendi. Nelle zone di maggiore afflusso di persone le porte tagliafuoco devono essere anche porte antipanico. Ledimensioni ed i materiali sono normati secondo le prescrizioni in materia di sicurezza. In genere vengono impiegati materiali di rivestimentometallici con all'interno materiali isolanti stabili alle alte temperature. Il dispositivo di emergenza deve essere realizzato in modo da consentire losganciamento della porta dall'interno in meno di 1 secondo. Tra i diversi dispositivi in produzione vi sono i dispositivi di emergenza conazionamento mediante maniglia a leva e i dispositivi di emergenza con azionamento mediante piastra a spinta.
Porte tagliafuoco
2.2.3.4Elemento manutentivo:
Infissi interni
2.2.3Unità Tecnologica:
Controllare il perfetto funzionamento del dispositivo di emergenza. Verificare che le controbocchette a pavimento non siano ostruite in nessunmodo. Controllare periodicamente il perfetto funzionamento delle porte e degli elementi di manovra. Qualora ne siano munite controllare l'efficienzadei maniglioni antipanico. Verificare che non vi siano ostacoli in prossimità di esse. Provvedere alla lubrificazione di cerniere, dispositivi di comando,dei maniglioni. Verificare l'individuazione delle porte tagliafuoco rispetto ai progetti ed ai piani di evacuazione e di sicurezza. Controllare lecertificazioni di omologazione, la scheda tecnica del fornitore o altra documentazione da conservare in apposito archivio.
Modalità di uso corretto
2.2.4Unità tecnologica:
Pag. 10
Manuale d'uso
Controsoffitti
I controsoffitti sono sistemi di finiture tecniche in elementi modulari leggeri. Essi possono essere direttamente fissati al solaio o appesi ad essotramite elementi di sostegno. Essi hanno inoltre la funzione di controllare la definizione morfologica degli ambienti attraverso la possibilità diprogettare altezze e volumi e talvolta di nascondere la distribuzione di impianti tecnologici nonché da contribuire all'isolamento acustico degliambienti. Gli strati funzionali dei controsoffitti possono essere composti da vari elementi i materiali diversi quali:- pannelli (fibra, fibra a matricecementizia, fibra minerale ceramizzato, fibra rinforzato, gesso, gesso fibrorinforzato, gesso rivestito, profilati in lamierino d'acciaio, stampati inalluminio, legno, PVC);- doghe (PVC, altre materie plastiche, profilati in lamierino d'acciaio, profilati in lamierino di alluminio);- lamellari (PVC,altre materie plastiche, profilati in lamierino d'acciaio, profilati in lamierino di alluminio, lastre metalliche);- grigliati (elementi di acciaio,elementi di alluminio, elementi di legno, stampati di resine plastiche e simili);- cassettoni (legno). Inoltre essi possono essere chiusi nonispezionabili, chiusi ispezionabili e aperti.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Controsoffitti in fibra minerale2.2.4.4
I controsoffitti in fibra minerale sono costituiti da fibre di roccia agglomerate, mediante leganti inorganici. Essi sono composti da elementi ditamponamento in conglomerato di fibra minerale, fissati ad una struttura metallica portante. La superficie dei pannelli può essere liscia, decorata,oppure a richiesta, microforata. Il colore è generalmente il bianco, con decori standard (dalle superfici lisce e finemente lavorate, ai decorigeometrici e personalizzati).
Controsoffitti in fibra minerale
2.2.4.4Elemento manutentivo:
Controsoffitti
2.2.4Unità Tecnologica:
Il montaggio deve essere effettuato da personale specializzato. Nella rimozione degli elementi bisogna fare attenzione a non deteriorare le partidelle giunzioni. Si consiglia, nel caso di smontaggio di una zona di controsoffitto, di numerare gli elementi smontati per un corretto riassemblaggiodegli stessi. Periodicamente andrebbe verificato lo stato di complanarità degli elementi dei controsoffitti, attraverso la registrazione dei pendini edelle molle di regolazione. Quando necessario sostituire gli elementi degradati.
Modalità di uso corretto
Pavimentazioni
2.2.6Unità tecnologica:
Le pavimentazioni esterne fanno parte delle partizioni orizzontali esterne. La loro funzione, oltre a quella protettiva, è quella di permettere iltransito ai fruitori e la relativa resistenza ai carichi. Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranzediverse a secondo del tipo di rivestimento e della destinazione d'uso dei luoghi. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie.La scelta degli elementi, il materiale, la posa, il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano infunzione dei luoghi e del loro impiego. Le pavimentazioni esterne possono essere di tipo: cementizie, lapideo, resinoso, resiliente, ceramico,lapideo di cava e lapideo in conglomerato.Le pavimentazioni fanno parte delle partizioni interne orizzontali e ne costituiscono l'ultimo stratofunzionale. In base alla morfologia del rivestimento possono suddividersi in continue (se non sono nel loro complesso determinabili siamorfologicamente che dimensionalmente) e discontinue (quelle costituite da elementi con dimensioni e morfologia ben precise). La lorofunzione, oltre a quella protettiva, è quella di permettere il transito ai fruitori dell'organismo edilizio e la relativa resistenza ai carichi.Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento e delladestinazione d'uso degli ambienti. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie. La scelta degli elementi, il materiale, la posa,il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano in funzione degli ambienti e del loro impiego. Lepavimentazioni interne possono essere di tipo:- cementizio;- lapideo;- resinoso;- resiliente;- tessile;- ceramico;- lapideo di cava;- lapideo inconglomerato;- ligneo.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Pavimenti in gres porcellanato2.2.6.7
Pavimenti in gres porcellanato
2.2.6.7Elemento manutentivo:
Pavimentazioni
2.2.6Unità Tecnologica:
Pag. 11
Manuale d'uso
I rivestimenti in gres porcellanato vengono ottenuti da impasti di argille naturali greificanti, opportunamente corrette con fondenti e smagranti(argille artificiali). Adatto per pavimenti e rivestimenti, sia in interni sia in esterni, è impermeabile, compatto, duro, opaco, dotato di alta inerziachimica, antigelivo, resistente alla rottura, all'abrasione, alla compressione (sino a 200-300 N/mM2),ai carichi e al fuoco. Il grès porcellanato èdisponibile in un'ampia e articolata gamma di formati.
Controllare periodicamente l'integrità delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunqueaffinché tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza.
Modalità di uso corretto
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità tecnologica:
Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolari oppure autonomirispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzioni urbane tra loro correlate quali residenze, scuole, attrezzature di interessecomune, ecc..
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Chiusini e pozzetti2.3.1.2
Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo2.3.1.8
Opere destinate a ricevere le acque meteoriche superficiali e a permetterne il convogliamento alle reti di smaltimento. A coronamento di esse sonodisposti elementi di chiusura mobili con funzione di protezione e di smaltimento delle acque in eccesso. I dispositivi di chiusura e di coronamentotrovano il loro utilizzo a secondo del luogo di impiego, ovvero secondo la norma UNI EN 124:- Gruppo 1 (classe A 15 minima) = zone ad uso esclusivo di pedoni e ciclisti;- Gruppo 2 (classe B 125 minima) = zone ad uso di pedoni, parcheggi;- Gruppo 3 (classe C 250 minima) = se installati in prossimità di canaletti di scolo lungo il marciapiede;- Gruppo 4 (classe D 400 minima) = lungo le carreggiate stradali, aree di sosta;- Gruppo 5 (classe E 600 minima) = aree sottoposte a carichi notevoli (aeroporti, porti, ecc.);- Gruppo 6 (classe F 900) = aree sottoposte a carichi particolarmente notevoli.I dispositivi di chiusura e/o di coronamento possono essere realizzati con i seguenti materiali: acciaio laminato, ghisa a grafite lamellare, ghisa agrafite sferoidale, getti di acciaio, calcestruzzo armato con acciaio e abbinamento di materiali.
Chiusini e pozzetti
2.3.1.2Elemento manutentivo:
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità Tecnologica:
Controllo del normale scarico di acque meteoriche. Controllo degli elementi di ispezione (scale interne, fondale, superfici laterali, ecc.). Controllodello stato di usura e verifica del dispositivo di coronamento di chiusura-apertura. Pulizia dei pozzetti e delle griglie e rimozione di depositi emateriali che impediscono il normale convogliamento delle acque meteoriche.
Modalità di uso corretto
Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo
2.3.1.8Elemento manutentivo:
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità Tecnologica:
Pag. 12
Manuale d'uso
Si tratta di prodotti di calcestruzzo realizzati in monostrato o pluristrato, caratterizzati da un ridotto rapporto di unità tra lo spessore e i lati. Essitrovano largo impiego come rivestimenti per le pavimentazioni ad uso veicolare e pedonale. I principali tipi di masselli possono distinguersi in:elementi con forma singola, elementi con forma composta e elementi componibili. Sul mercato si trovano prodotti con caratteristiche morfologichedel tipo: con spessore compreso tra i 40 e 150 mm, con rapporto tra il lato piccolo e lo spessore varia da 0,6 a 2,5, con rapporto tra il lato piùgrande e quello più piccolo varia tra 1 e 3 e con superficie di appoggio non minore di 0,05 m2 (la superficie reale maggiore dovrà essere pari al 50% di un rettangolo circoscritto).
La posa può essere eseguita manualmente o a macchina collocando i masselli sul piano di allettamento secondo schemi e disegni prestabiliti. Lacompattazione viene eseguita a macchina livellando i vari masselli e curando la sigillatura dei giunti con materiali idonei. Controllare periodicamentel'integrità degli elementi attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti. Comunque affinché tali controlli risultino efficaciaffidarsi a personale tecnico con esperienza.
Modalità di uso corretto
IMPIANTI ELETTRICI
3Parte d'opera:
Elenco unità tecnologiche:
Impianto di messa a terra9.1
Impianto di sicurezza e antincendio9.3
Quadri elettrici10.3.2
Utilizzatori elettrici10.3.3
Illuminazione LED10.3.7
Impianto elettrico industriale10.4
Impianto di messa a terra
9.1Unità tecnologica:
L'impianto di messa a terra ha la funzione di collegare determinati punti, elettricamente definiti, con un conduttore a potenziale nullo. E’ ilsistema migliore per evitare gli infortuni dovuti a contatti indiretti, ossia contatti con parti metalliche in tensione a causa di mancanza diisolamento o altro. L’impianto di terra deve essere unico e deve collegare le masse di protezione e quelle di funzionamento, inclusi i centristella dei trasformatori per i sistemi TN, gli eventuali scaricatori e le discese contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche. Lo scopo èquello di ridurre allo stesso potenziale, attraverso i dispersori e i conduttori di collegamento, le parti metalliche dell’impianto e il terrenocircostante. Per il collegamento alla rete di terra è possibile utilizzare, oltre ai dispersori ed ai loro accessori, i ferri dei plinti di fondazione.L’impianto di terra è generalmente composto da collettore di terra, i conduttori equipotenziali, il conduttore di protezione principale e quelli cheraccordano i singoli impianti. I collegamenti devono essere sconnettibili e il morsetto principale deve avere il contrassegno di terra.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Conduttori di protezione9.1.1
Sistema di dispersione9.1.2
Sistema di equipotenzializzazione9.1.3
I conduttori di protezione principale o montanti sono quelli che raccolgono i conduttori di terra dai piani dell’edificio.
Conduttori di protezione
9.1.1Elemento manutentivo:
Impianto di messa a terra
9.1Unità Tecnologica:
Modalità di uso corretto
Pag. 13
Manuale d'uso
Generalmente questi conduttori vengono realizzati con un cavo di colore giallo-verde. L'utente deve controllare il serraggio dei bulloni e che glielementi siano privi di fenomeni di corrosione.
Modalità di uso corretto
Il sistema di dispersione ha il compito di trasferire le cariche captate dalle calate in un collettore interrato che così realizza un anello di dispersione.
Sistema di dispersione
9.1.2Elemento manutentivo:
Impianto di messa a terra
9.1Unità Tecnologica:
Per gli organi di captazione si adoperano in linea di massima tondini e piattine in rame, o in acciaio zincato di sezione 50-70 mm quadrati: per labandella piattine di sezione 30 x 40 mm, per motivi di rigidità metallica. Per le coperture metalliche gli spessori non devono essere inferiori a 10-20mm per scongiurare perforazioni catalitiche. Una sezione doppia di quella degli organi di captazione si utilizza per le grondaie e le ringhiere; per letubazioni e i contenitori in metallo si devono adoperare spessori di 2,5 mm che arrivano a 4,5 mm per recipienti di combustibili. Gli ancoraggi tra lastruttura e gli organi di captazione devono essere fatti con brasatura forte, saldatura, bullonatura o con morsetti; in ogni caso occorre garantiresuperfici minime di contatto di 200 mm quadrati.
Modalità di uso corretto
I conduttori equipotenziali principali e supplementari sono quelli che collegano al morsetto principale di terra i tubi metallici.
Sistema di equipotenzializzazione
9.1.3Elemento manutentivo:
Impianto di messa a terra
9.1Unità Tecnologica:
Generalmente questi conduttori vengono realizzati con un cavo di colore giallo-verde. L'utente deve controllare il serraggio dei bulloni e che glielementi siano privi di fenomeni di corrosione.
Modalità di uso corretto
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
L'impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e/o acustiche agli occupanti di un edificio affinché essi, in caso di possibili incendi,possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l'incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo. Lefunzioni di rivelazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema. Generalmente un impianto di rivelazione eallarme è costituito da: - rivelatori d'incendio; - centrale di controllo e segnalazione; - dispositivi di allarme incendio; - punti disegnalazione manuale; - dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio; - stazione di ricevimento dell'allarme incendio; - comando delsistema automatico antincendio; - sistema automatico antincendio; - dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto; - stazione diricevimento dei segnali di guasto; - apparecchiatura di alimentazione. L'impianto antincendio è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzionedi prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi. L'impianto antincendio, nel caso di edifici per civili abitazioni, è richiesto quando l'edificiosupera i 24 metri di altezza. L'impianto è generalmente costituito da: - rete idrica di adduzione in ferro zincato; - bocche di incendio incassetta (manichette, lance, ecc.); - attacchi per motopompe dei VV.FF.; - estintori (idrici, a polvere, a schiuma, carrellati, ecc.).
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Cassetta a rottura del vetro9.3.3
Centrale di controllo e segnalazione9.3.5
Rivelatore lineare9.3.25
Pag. 14
Manuale d'uso
Rivelatori ottici di fumo convenzionali9.3.34
Sirene9.3.39
La cassetta a rottura del vetro, detta anche avvisatore manuale di incendio, è un dispositivo di allarme per sistemi antincendio che può essereabbinato facilmente ad una centrale. Essa è costituita da una cassetta generalmente in termoplastica chiusa con un vetro protetto da pellicolaantinfortunistica.Lo scopo di un punto di allarme manuale è di consentire a una persona che scopre un incendio di avviare il funzionamento del sistema disegnalazione d’incendio in modo che possano essere adottate le misure appropriate.
Cassetta a rottura del vetro
9.3.3Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
È importante che i punti di allarme manuali siano riconoscibili e semplici da utilizzare, senza bisogno di leggere istruzioni elaborate, in modo chechiunque scopra un incendio sia in grado di utilizzare il punto di allarme manuale senza la precedente familiarità con esso.Il colore dell’area superficiale visibile del punto di allarme manuale deve essere rosso.I pulsanti convenzionali possono essere di due tipi (entrambi a rottura del vetro):- il sistema di allarme può essere attivato rompendo il vetro di protezione della cassetta;- il sistema di allarme può essere attivato abbassando la maniglia verso il basso.In questo caso per ripristinare il pulsante basta svitare la vita a brugola e quindi con una semplice operazione di apertura e chiusura si puòriportare la maniglia in posizione normale.Le cassette a rottura del vetro devono essere collocate in posizioni tali da non essere manomesse, essere visibili e facilmente accessibili (adun’altezza compresa tra 1 m e 1,4 m) in caso di incendio. L'utente deve verificare che i componenti della cassetta (vetro di protezione, martellettoper la rottura del vetro) siano in buone condizioni. In caso di utilizzo con conseguente rottura del vetro registrare le viti di serraggio con lasostituzione del vetro danneggiato.Ciascun punto di allarme manuale deve essere marcato in modo permanente con le seguenti informazioni:- il numero della norma di riferimento (ovvero EN 54-11);- il nome o il marchio di fabbrica del fabbricante o del fornitore;- la designazione del modello (tipo A o tipo B);- la categoria ambientale (interno/esterno, condizioni ambientali particolari);- le designazioni della morsetteria di collegamento;- alcuni marchi o codici (per esempio il numero di serie o il codice lotto), tramite i quali il fabbricante può identificare almeno la data o il lotto e illuogo di fabbricazione, inoltre il numero di versione di eventuali software contenuti nel punto di allarmemanuale.
Modalità di uso corretto
La centrale di controllo e segnalazione è un elemento dell'impianto di rivelazione e allarme incendio per mezzo del quale i componenti ad essacollegati possono essere alimentati e monitorati. Per tale motivo deve essere dotata di un sistema di alimentazione primaria e secondaria in gradodi assicurare un corretto funzionamento per almeno 72 ore in caso di interruzione dell'alimentazione primaria.Generalmente le funzioni che può svolgere la centrale di controllo e segnalazione sono:- ricevere i segnali dai rivelatori ad essa collegati;- determinare se detti segnali corrispondono alla condizione di allarme incendio e se del caso indicare con mezzi ottici e acustici tale condizione diallarme incendio;- localizzare la zona di pericolo;- sorvegliare il funzionamento corretto del sistema e segnalare con mezzi ottici e acustici ogni eventuale guasto (per esempio corto circuito,interruzione della linea, guasto nel sistema di alimentazione);- inoltrare il segnale di allarme incendio ai dispositivi sonori e visivi di allarme incendio oppure, tramite un dispositivo di trasmissione dell'allarmeincendio, al servizio antincendio o ancora tramite un dispositivo di comando dei sistemi automatici antincendio a un impianto di spegnimentoautomatico.
Centrale di controllo e segnalazione
9.3.5Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
Modalità di uso corretto
Pag. 15
Manuale d'uso
La centrale di controllo e segnalazione deve essere in grado di segnalare in modo inequivocabile le seguenti condizioni funzionali:- condizione di riposo;- condizione di allarme incendio;- condizione di guasto;- condizione di fuori servizio;- condizione di test;per tale motivo deve essere ubicata in modo da garantire la massima sicurezza del sistema. I colori delle segnalazioni visive generali e specificheprovenienti dai segnalatori luminosi devono essere:a) rosso, per le segnalazioni di allarmi incendio, per la trasmissione di segnali ai dispositivi di trasmissione di allarme incendio e per la trasmissionedi segnali ai dispositivi di controllo per i sistemi automatici incendio;b) giallo, per la segnalazione di avvisi di guasto, fuori servizio, zone in stato di test, trasmissione di segnali ai dispositivi di trasmissione di guasti;c) verde, per segnalare la presenza di alimentazione alla centrale di controllo e segnalazione.Il costruttore deve approntare la documentazione per l'installazione e per l'uso che deve comprendere:- una descrizione generale dell'apparecchiatura con l'indicazione delle funzioni;- le specifiche tecniche sufficientemente dettagliate degli ingressi e delle uscite sufficienti per consentire una valutazione della compatibilitàmeccanica, elettrica e logica con altri componenti del sistema;- i requisiti di alimentazione per il funzionamento;- il numero massimo di zone, punti, dispositivi di allarme incendio per la centrale;- i limiti elettrici massimi e minimi di ogni ingresso e uscita;- le caratteristiche dei cavi e dei fusibili;- le informazioni sulle modalità d’installazione;- l'idoneità all'impiego in vari ambienti;- le istruzioni di montaggio;- le istruzioni per il collegamento di ingressi e uscite;- le istruzioni per la configurazione e la messa in servizio;- le istruzioni operative;- le informazioni sulla manutenzione.Questa documentazione deve includere disegni, elenco delle parti, schemi a blocchi, schemi elettrici e descrizione funzionale, tali da consentire laverifica di rispondenza della centrale sulla sua costruzione elettrica e meccanica.
Il rivelatore di fumo lineare è adatto esclusivamente alla protezione in aree senza divisioni interne o in ambienti con soffitto alto, nei qualil'installazione dei tradizionali rivelatori puntiformi risulta difficoltosa.Il rivelatore si compone di un trasmettitore e di un ricevitore separati i quali coprono un raggio compreso tra i 10 e i 100 metri. L'installazione èsemplice e quattro LED posti sulla parte frontale dell'unità permettono un facile allineamento.
Rivelatore lineare
9.3.25Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d'incendio che possa nascere nell'area sorvegliata evitando falsiallarmi. La scelta ed il numero dei rivelatori dipendono da alcuni elementi che possono influenzare il funzionamento dei rivelatori quali:- moti dell'aria, umidità, temperatura, vibrazioni, presenza di sostanze infiammabili e/o corrosive nell'ambiente dove sono installati i rivelatori;- la superficie e l'altezza del locale in cui i rivelatori operano, tenendo presente i limiti specificati nella norma UNI 9795;- le funzioni particolari richieste al sistema (per esempio: azionamento di una installazione di estinzione d'incendio, esodo di persone, ecc.);- tipo di rivelatori.In ciascun locale facente parte dell'area sorvegliata deve essere installato almeno un rivelatore che deve essere conforme alla UNI EN 54.Particolare attenzione deve essere posta nell'installazione dei rivelatori di fumo, dove la velocità dell'aria è normalmente maggiore di 1 m/s o indeterminate occasioni maggiore di 5 m/s. Il numero di rivelatori deve essere determinato in rapporto all'area sorvegliata a pavimento da ciascunrivelatore, in funzione dell'altezza h del soffitto (o della copertura) della superficie in pianta e dell'inclinazione a del soffitto (o della copertura) dellocale sorvegliato (vedi norma UNI 9795). L'utente deve verificare la funzionalità dei rivelatori provvedendo alla loro taratura e regolazione.
Modalità di uso corretto
Rivelatori ottici di fumo convenzionali
9.3.34Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
Pag. 16
Manuale d'uso
Il rivelatore di fumo a basso profilo a diffusione viene utilizzato per rilevare la presenza di fuochi covanti e fuochi a lento sviluppo. Il rivelatoredovrà avere le seguenti caratteristiche funzionali: una elevata insensibilità ai disturbi elettromagnetici, un comportamento di risposta costante neltempo, essere predisposto per il test di funzionamento ed il controllo di inserzione e avere indicazione di funzionamento e di allarme tramite Led.Ogni rivelatore dovrà disporre di due Led che lampeggiano in condizione di stand-by, mentre presentano luce fissa in caso di allarme per una facileidentificazione.
I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d'incendio che possa nascere nell'area sorvegliata evitando falsiallarmi. La scelta ed il numero dei rivelatori dipendono da alcuni elementi che possono influenzare il funzionamento dei rivelatori quali:- moti dell'aria, umidità, temperatura, vibrazioni, presenza di sostanze infiammabili e/o corrosive nell'ambiente dove sono installati i rivelatori;- la superficie e l'altezza del locale in cui i rivelatori operano, tenendo presente i limiti specificati nella norma UNI 9795;- le funzioni particolari richieste al sistema (per esempio: azionamento di una installazione di estinzione d'incendio, esodo di persone, ecc.);- tipo di rivelatori.In ciascun locale facente parte dell'area sorvegliata deve essere installato almeno un rivelatore che deve essere conforme alla UNI EN 54.Particolare attenzione deve essere posta nell'installazione dei rivelatori di fumo, dove la velocità dell'aria è normalmente maggiore di 1 m/s o indeterminate occasioni maggiore di 5 m/s. Il numero di rivelatori deve essere determinato in rapporto all'area sorvegliata a pavimento da ciascunrivelatore, in funzione dell'altezza h del soffitto (o della copertura) della superficie in pianta e dell'inclinazione a del soffitto (o della copertura) dellocale sorvegliato (vedi norma UNI 9795). L'utente deve verificare la funzionalità dei rivelatori provvedendo alla loro taratura e regolazione.
Modalità di uso corretto
Le apparecchiature di allarme acustico comprendono sirene per esterno, sirene per interno, sirene supplementari ed avvisatori acustici, di servizio edi controllo.Le sirene generalmente sono gestite da un microprocessore in grado di controllare la batteria e lo speaker. Infatti in caso di anomalia la CPU inviaun segnale sulla morsettiera di collegamento mentre il Led di controllo presente nel circuito sirena indica il tipo di guasto a seconda del numero dilampeggi seguiti da una breve pausa.
Sirene
9.3.39Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
I dispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da essere facilmente percettibili dagli utenti e dagli addetti alla sorveglianza.Evitare di esporre i dispositivi di diffusione sonora all'umidità e comunque all'acqua e non farli operare in luoghi in cui i valori della umidità sonoelevati.
Modalità di uso corretto
Quadri elettrici
10.3.2Unità tecnologica:
I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale diadduzione.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Quadri di bassa tensione10.3.2.1
Sezionatore10.3.2.3
Relè termici10.3.2.5
Quadri di bassa tensione
10.3.2.1Elemento manutentivo:
Quadri elettrici
10.3.2Unità Tecnologica:
Pag. 17
Manuale d'uso
I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione.Le strutture più elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con indice di protezione IP40, fori asolati e guidaper l'assemblaggio degli interruttori e delle morsette. Questi centralini si installano all'interno delle abitazioni e possono essere anche a parete.Esistono, inoltre, centralini stagni in materiale termoplastico con grado di protezione IP55 adatti per officine e industrie.
Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate da personale qualificato e dotato di idonei dispositivi diprotezione individuali quali guanti e scarpe isolanti.
Modalità di uso corretto
Il sezionatore è un apparecchio meccanico di connessione che risponde, in posizione di apertura, alle prescrizioni specificate per la funzione disezionamento. È formato da un blocco tripolare o tetrapolare, da uno o due contatti ausiliari di preinterruzione e da un dispositivo di comando chedetermina l'apertura e la chiusura dei poli.
Sezionatore
10.3.2.3Elemento manutentivo:
Quadri elettrici
10.3.2Unità Tecnologica:
La velocità di intervento dell'operatore (manovra dipendente manuale) determina la rapidità di apertura e chiusura dei poli. Il sezionatore è uncongegno a "rottura lenta" che non deve essere maneggiato sotto carico: deve essere prima interrotta la corrente nel circuito d'impiego attraversol'apparecchio di commutazione. Il contatto ausiliario di preinterruzione si collega in serie con la bobina del contattore; quindi, in caso di manovra incarico, interrompe l'alimentazione della bobina prima dell'apertura dei poli. Nonostante questo il contatto ausiliario di preinterruzione non può e nondeve essere considerato un dispositivo di comando del contattore che deve essere dotato del comando Marcia/Arresto. La posizione del dispositivodi comando, l'indicatore meccanico separato (interruzione completamente apparente) o contatti visibili (interruzione visibile) devono segnalare inmodo chiaro e sicuro lo stato dei contatti. Non deve mai essere possibile la chiusura a lucchetto del sezionatore in posizione di chiuso o se i suoicontatti sono saldati in conseguenza di un incidente. I fusibili possono sostituire nei sezionatori i tubi o le barrette di sezionamento.
Modalità di uso corretto
Sono i dispositivi per la protezione dei motori contro i sovraccarichi deboli e prolungati. Possono essere utilizzati a corrente alternata e continua epossono essere: tripolari, compensati (non sensibili alle modificazioni della temperatura ambiente), sensibili ad una mancanza di fase, evitando lamarcia del motore in monofase, a riarmo manuale o automatico e graduati in "Ampere motore": impostazione sul relè della corrente segnata sullapiastra segnaletica del motore.Un relè termico tripolare è formato da tre lamine bimetalliche fatte da due metalli uniti da una laminazione e con coefficienti di dilatazione moltodiversi. Ogni lamina è dotata di un avvolgimento riscaldante ed ogni avvolgimento è collegato in serie ad una fase del motore. La deformazionedelle lamine è causata dal riscaldamento delle lamine a causa della corrente assorbita dal motore; a seconda dell'intensità della corrente ladeformazione è più o meno accentuata.
Relè termici
10.3.2.5Elemento manutentivo:
Quadri elettrici
10.3.2Unità Tecnologica:
Le lamine, nel deformarsi, attivano la rotazione della camma o del dispositivo di sganciamento. Nel caso in cui la corrente assorbita dall'utenza siamaggiore del valore di regolazione del relè la deformazione è tale da consentire al pezzo su cui sono ancorate le parti mobili dei contatti di liberarsida una protezione di mantenimento. Ciò provoca la repentina apertura del contatto del relè inserito nel circuito della bobina del contattore e lachiusura del contatto di segnalazione. Soltanto quando le lamine bimetalliche si saranno adeguatamente raffreddate sarà possibile effettuare ilriarmo.
Modalità di uso corretto
Pag. 18
Manuale d'uso
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità tecnologica:
Gli utilizzatori dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettricaproveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette).
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Interruttori10.3.3.1
Prese e spine10.3.3.2
Gli interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori:- comando a motore carica molle;- sganciatore di apertura;- sganciatore di chiusura;- contamanovre meccanico;- contatti ausiliari per la segnalazione di aperto-chiuso dell'interruttore.
Interruttori
10.3.3.1Elemento manutentivo:
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità Tecnologica:
Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi diprotezione individuali quali guanti e scarpe isolanti. Gli interruttori devono essere posizionati in modo da essere facilmente individuabili e quindi difacile utilizzo; la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17,5 cm se la presa è a parete, di 7 cm se è in canalina, 4 cm se da torretta,100-120 cm nei locali di lavoro. I comandi luce sono posizionati in genere a livello maniglie porte. Il comando meccanico dell'interruttore dovràessere garantito per almeno 10.000 manovre.
Modalità di uso corretto
Le prese e le spine dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettricaproveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette).
Prese e spine
10.3.3.2Elemento manutentivo:
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità Tecnologica:
Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi diprotezione individuali quali guanti e scarpe isolanti. Nel locale dove è installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono riportate lefunzioni degli interruttori, le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione. Le prese e le spine devono essereposizionate in modo da essere facilmente individuabili e quindi di facile utilizzo; la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17,5 cm se lapresa è a parete, di 7 cm se è in canalina, 4 cm se da torretta, 100-120 cm nei locali di lavoro. I comandi luce sono posizionati in genere a livellomaniglie porte.
Modalità di uso corretto
Illuminazione LED
10.3.7Unità tecnologica:
Pag. 19
Manuale d'uso
L'impianto di illuminazione consente di creare condizioni di visibilità negli ambienti. L'impianto di illuminazione deve consentire, nel rispetto delrisparmio energetico, livello ed uniformità di illuminamento, limitazione dell'abbagliamento, direzionalità della luce, colore e resa della luce. Inparticolare l'illuminazione a Led è un innovativo sistema di illuminazione che, come l'impianto di illuminazione tradizionale, consente di crearecondizioni di visibilità negli ambienti. I corpi illuminanti a led devono consentire, nel rispetto del risparmio energetico, livello ed uniformità diilluminamento, limitazione dell'abbagliamento, direzionalità della luce, colore e resa della luce. In modo schematico, un sistema di illuminazioneLED è composto da:- una sorgente LED per l’emissione del flusso luminoso;- un circuito stampato per il supporto e l’ancoraggio meccanico, perla distribuzione dell’energia elettrica fornita dall’alimentatore (che fornisce il primo contributo alla dissipazione termica);- uno o più alimentatoriper la fornitura di corrente elettrica a un dato valore di tensione;- uno o più dissipatori termici per lo smaltimento del calore prodotto dal LED;-uno più dispositivi ottici per la formazione del solido fotometrico.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Apparecchi a Led a parete10.3.7.101
Gli apparecchi a parete a led sono dispositivi di illuminazione che vengono fissati alle pareti degli ambienti da illuminare. Possono essere del tipocon trasformatore incorporato o del tipo con trasformatore non incorporato e in tal caso il trasformatore deve essere montato nelle vicinanzedell'apparecchio illuminante.
Apparecchi a Led a parete
10.3.7.101Elemento manutentivo:
Illuminazione LED
10.3.7Unità Tecnologica:
Tutte le operazioni devono essere eseguite da personale specializzato e qualificato; evitare quindi qualsiasi operazione sui dispositivi dell'interosistema.
Modalità di uso corretto
Impianto elettrico industriale
10.4Unità tecnologica:
L'impianto elettrico ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. Per potenze non superiori a 50 kW l'ente erogatorefornisce l'energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura; da quest'ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri dellesingole utenze. Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata per ogni tipologia di utenze. L'impianto deve essereprogettato e realizzato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione. L'impianto deve essere progettato secondo lenorme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Passerelle porta cavi10.4.3
Interruttori magnetotermici10.4.5
Interruttori differenziali10.4.6
Canalizzazioni per il passaggio dei cavi elettrici, devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI (dovranno essere dotate dimarchio di qualità o certificate secondo le disposizioni di legge).
Passerelle porta cavi
10.4.3Elemento manutentivo:
Impianto elettrico industriale
10.4Unità Tecnologica:
Modalità di uso corretto
Pag. 20
Manuale d'uso
Gli interruttori magnetotermici sono dei dispositivi che consentono l'interruzione dell'energia elettrica all'apparire di una sovratensione.Tali interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori:- comando a motore carica molle;- sganciatore di apertura;- sganciatore di chiusura;- contamanovre meccanico;- contatti ausiliari per la segnalazione di aperto-chiuso dell'interruttore.Gli interruttori automatici sono identificati con la corrente nominale i cui valori discreti preferenziali sono: 6-10-13-16-20-25-32-40-63-80-100-125A. I valori normali del potere di cortocircuito Icn sono: 1500-3000-4500-6000-10000-15000-20000-25000 A.
Interruttori magnetotermici
10.4.5Elemento manutentivo:
Impianto elettrico industriale
10.4Unità Tecnologica:
Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi diprotezione individuali quali guanti e scarpe isolanti. Gli interruttori devono essere posizionati in modo da essere facilmente individuabili e quindi difacile utilizzo; la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17,5 cm se la presa è a parete, di 7 cm se è in canalina, 4 cm se da torretta,100-120 cm nei locali di lavoro. I comandi luce sono posizionati in genere a livello maniglie porte. Il comando meccanico dell'interruttore dovràessere garantito per almeno 10000 manovre.
Modalità di uso corretto
L'interruttore differenziale è un dispositivo sensibile alle correnti di guasto verso l'impianto di messa a terra (cosiddette correnti differenziali). Ildispositivo differenziale consente di attuare:- la protezione contro i contatti indiretti;- la protezione addizionale contro i contatti diretti con parti in tensione o per uso improprio degli apparecchi;- la protezione contro gli incendi causati dagli effetti termici dovuti alle correnti di guasto verso terra.Le norme definiscono due tipi di interruttori differenziali:- tipo AC per correnti differenziali alternate (comunemente utilizzato);- tipo A per correnti differenziali alternate e pulsanti unidirezionali (utilizzato per impianti che comprendono apparecchiature elettroniche).Costruttivamente un interruttore differenziale è costituito da:- un trasformatore toroidale che rivela la tensione differenziale;- un avvolgimento di rivelazione che comanda il dispositivo di sgancio dei contatti.Gli interruttori automatici sono identificati con la corrente nominale i cui valori discreti preferenziali sono: 6-10-13-16-20-25-32-40-63-80-100-125A. I valori normali del potere di interruzione Icnd sono: 500-1000-1500-3000-4500-6000 A. I valori normali del potere di cortocircuito Icn sono:1500-3000-4500-6000-10000 A.
Interruttori differenziali
10.4.6Elemento manutentivo:
Impianto elettrico industriale
10.4Unità Tecnologica:
L'interruttore differenziale può essere realizzato individualmente o in combinazione con sganciatori di massima corrente.Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi diprotezione individuali quali guanti e scarpe isolanti. Gli interruttori devono essere posizionati in modo da essere facilmente individuabili e quindi difacile utilizzo; la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17,5 cm se la presa è a parete, di 7 cm se è in canalina, 4 cm se da torretta,100-120 cm nei locali di lavoro. I comandi luce sono posizionati in genere a livello maniglie porte. Il comando meccanico dell'interruttore dovràessere garantito per almeno 10000 manovre.
Modalità di uso corretto
IMPIANTI MECCANICI
4Parte d'opera:
Pag. 21
Manuale d'uso
Elenco unità tecnologiche:
Impianto di sicurezza e antincendio9.3
Impianto di riscaldamento10.6
Impianto idrico distribuzione10.7
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
L'impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e/o acustiche agli occupanti di un edificio affinché essi, in caso di possibili incendi,possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l'incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo. Lefunzioni di rivelazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema. Generalmente un impianto di rivelazione eallarme è costituito da: - rivelatori d'incendio; - centrale di controllo e segnalazione; - dispositivi di allarme incendio; - punti disegnalazione manuale; - dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio; - stazione di ricevimento dell'allarme incendio; - comando delsistema automatico antincendio; - sistema automatico antincendio; - dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto; - stazione diricevimento dei segnali di guasto; - apparecchiatura di alimentazione. L'impianto antincendio è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzionedi prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi. L'impianto antincendio, nel caso di edifici per civili abitazioni, è richiesto quando l'edificiosupera i 24 metri di altezza. L'impianto è generalmente costituito da: - rete idrica di adduzione in ferro zincato; - bocche di incendio incassetta (manichette, lance, ecc.); - attacchi per motopompe dei VV.FF.; - estintori (idrici, a polvere, a schiuma, carrellati, ecc.).
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Estintori a polvere9.3.8
A polvere (di tipo pressurizzato con aria o azoto, l'erogazione viene effettuata con tubo flessibile e ugello erogatore o con bomboletta di anidridecarbonica in cui l'erogazione viene effettuata con tubo flessibile e pistola ad intercettazione).
Estintori a polvere
9.3.8Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
Gli estintori vanno collocati in prossimità di accessi e di apparecchiature a rischio, lungo i corridoi di accesso e nei punti di maggior pericolo facendosi che siano ben visibili, di facile accesso e protetti dagli urti. Non vanno esposti al gelo. Per l'utilizzo tirare la sicura ed impugnare l'estintoredirigendo il getto estinguente alla base dell'incendio.L’estinguente può essere tenuto costantemente in pressione con gas compresso o messo in pressione al momento dell’utilizzo con una cartuccia diCO2. Gli estintori devono essere accompagnati dai certificati di omologazione.
Modalità di uso corretto
Impianto di riscaldamento
10.6Unità tecnologica:
Pag. 22
Manuale d'uso
L'impianto di riscaldamento è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di creare e mantenere nel sistema edilizio determinate condizionitermiche. Le reti di distribuzione e terminali hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori, provenienti dalle centrali termiche o dallecaldaie, fino ai terminali di scambio termico con l'ambiente e di controllare e/o regolare il loro funzionamento. A secondo del tipo dell'impianto(a colonne montanti o a zone) vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura (del tipo Mannessman), in rame o in materiale plasticoper il primo tipo mentre per l'impianto a zona vengono usate tubazioni in acciaio o in rame opportunamente isolate (e vengono incluse nelmassetto del pavimento). I terminali hanno la funzione di realizzare lo scambio termico tra la rete di distribuzione e l'ambiente in cui sonocollocati. I tipi di terminali sono:- radiatori costituiti da elementi modulari (realizzati in ghisa, in alluminio o in acciaio) accoppiati tra loro permezzo di manicotti filettati (nipples) e collegati alle tubazioni di mandata e ritorno;- piastre radianti realizzate in acciaio o in alluminio;- pannelliradianti realizzati con serpentine in tubazioni di rame o di materiale plastico (polietilene reticolato) poste nel massetto del pavimento;-termoconvettori e ventilconvettori costituiti da uno scambiatore di calore a serpentina alettata in rame posto all'interno di un involucro dilamiera dotato di una apertura (per la ripresa dell'aria) nella parte bassa e una di mandata nella parte alta;- unità termoventilanti sonocostituite da una batteria di scambio termico in tubi di rame o di alluminio alettati, un ventilatore di tipo assiale ed un contenitore metallico peri collegamenti ai condotti d'aria con i relativi filtri;- aerotermi che basano il loro funzionamento su meccanismi di convezione forzata;- sistemadi regolazione e controllo. Tutte le tubazioni saranno installate in vista o in appositi cavedi, con giunzioni realizzate mediante pezzi specialievitando l'impiego di curve a gomito; in ogni caso saranno coibentate, senza discontinuità, con rivestimento isolante di spessore, conduttività ereazione conformi alle normative vigenti. Nel caso di utilizzazione di radiatori o di piastre radianti per ottimizzare le prestazioni è opportunoche:- la distanza tra il pavimento e la parte inferiore del radiatore non sia inferiore a 11 cm;- la distanza tra il retro dei radiatori e la parete acui sono appesi non sia inferiore a 5 cm;- la distanza tra la superficie dei radiatori ed eventuali nicchie non sia inferiore a 10 cm.Nel caso diutilizzazione di termoconvettori prima della installazione dei mobiletti di contenimento dovranno essere poste in opera le batterie radianti aduna distanza da terra di 15 cm leggermente inclinate verso l'alto in modo da favorire la fuoriuscita dell'aria. Nel caso si utilizzano serpentineradianti a pavimento è opportuno coprire i pannelli coibenti delle serpentine con fogli di polietilene per evitare infiltrazioni della gettatasoprastante.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Radiatori10.6.28
I radiatori sono costituiti da elementi modulari (realizzati in ghisa, in alluminio o in acciaio) accoppiati tra loro per mezzo di manicotti filettati(nipples) e collegati alle tubazioni di mandata e ritorno con l’interposizione di due valvole di regolazione. La prima valvola serve per la taratura delcircuito nella fase di equilibratura dell’impianto; la seconda rende possibile la diminuzione ulteriore della portata in funzione delle esigenze diriscaldamento, può anche essere di tipo automatico (valvola termostatica). La resa termica di questi componenti è fornita dal costruttore, espressaper elemento e per numero di colonne. Il radiatore in ghisa ha la più alta capacità termica.
Radiatori
10.6.28Elemento manutentivo:
Impianto di riscaldamento
10.6Unità Tecnologica:
Ad inizio stagione verificare la tenuta degli elementi eliminando eventuali perdite che si dovessero riscontrare ed effettuare uno spurgo dell'ariaaccumulatasi nei radiatori. Effettuare una pulizia per eliminare polvere e ruggine. Devono essere reperibili le seguenti dimensioni nominali:- profondità;- altezza;- lunghezza;- dimensione, tipo e posizione degli attacchi;- peso a vuoto;- contenuto in acqua.In caso di utilizzo di radiatori ad elementi le dimensioni sono riferite all’elemento. La potenza termica deve essere determinata con i metodi ed ilprogramma di prova specificati nelle EN 442 in un laboratorio rispondente a quanto disposto dalla norma UNI EN 45001.
Modalità di uso corretto
Impianto idrico distribuzione
10.7Unità tecnologica:
L'impianto idrico di distribuzione - acqua fredda e calda - consente l'utilizzazione di acqua nell'ambito degli spazi interni del sistema edilizio odegli spazi esterni connessi. L'impianto è generalmente costituito dai seguenti elementi tecnici:- allacciamenti, che hanno la funzione dicollegare la rete principale (acquedotto) alle reti idriche d'utenza;- macchine idrauliche, che hanno la funzione di controllare sia lecaratteristiche fisico-chimiche, microbiologiche, ecc. dell'acqua da erogare sia le condizioni di pressione per la distribuzione in rete;- accumuli,che assicurano una riserva idrica adeguata alle necessità degli utenti consentendo il corretto funzionamento delle macchine idrauliche e/o deiriscaldatori;- riscaldatori, che hanno la funzione di elevare la temperatura dell'acqua fredda per consentire di soddisfare le necessità degliutenti;- reti di distribuzione acqua fredda e/o calda, aventi la funzione di trasportare l'acqua fino ai terminali di erogazione;- reti di ricircolodell'acqua calda, che hanno la funzione di mantenere in costante circolazione l'acqua calda in modo da assicurarne l'erogazione allatemperatura desiderata;- apparecchi sanitari e rubinetteria che consentono agli utenti di utilizzare acqua calda e/o fredda per soddisfare leproprie esigenze.
Pag. 23
Manuale d'uso
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Apparecchi sanitari e rubinetteria10.7.1
Gli apparecchi sanitari sono quegli elementi dell'impianto idrico che consentono agli utenti lo svolgimento delle operazioni connesse agli usi igienicie sanitari utilizzando acqua calda e/o fredda. Per utilizzare l'acqua vengono utilizzati rubinetti che mediante idonei dispositivi di apertura e chiusuraconsentono di stabilire la quantità di acqua da utilizzare. Tali dispositivi possono essere del tipo semplice cioè dotati di due manopole differenti perl'acqua fredda e per l'acqua calda oppure dotati di miscelatori che consentono di regolare con un unico comando la temperatura dell'acqua.
Apparecchi sanitari e rubinetteria
10.7.1Elemento manutentivo:
Impianto idrico distribuzione
10.7Unità Tecnologica:
Gli apparecchi sanitari vanno installati nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti ed in particolare si deve avere che:- il vaso igienico sarà fissato al pavimento in modo tale da essere facilmente rimosso senza demolire l'intero apparato sanitario; inoltre dovrà essereposizionato a 10 cm dalla vasca e dal lavabo, a 15 cm dalla parete, a 20 cm dal bidet e dovrà avere uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno55 cm. Nel caso che il vaso debba essere utilizzato da persone con ridotte capacità motorie il locale deve avere una superficie in pianta di almeno180 x 180 cm ed il vaso sarà posizionato ad almeno 40 cm dalla parete laterale, con il bordo superiore a non più di 50 cm dal pavimento e con ilbordo anteriore ad almeno 75 cm dalla parete posteriore; il vaso sarà collegato alla cassetta di risciacquo ed alla colonna di scarico delle acquereflue; infine sarà dotato di sedile coprivaso (realizzato in materiale a bassa conduttività termica);- il bidet sarà posizionato secondo le stesse prescrizioni indicate per il vaso igienico; sarà dotati di idonea rubinetteria, sifone e tubazione di scaricoacque;- il lavabo sarà posizionato a 5 cm dalla vasca, a 10 cm dal vaso e dal bidet, a 15 cm dalla parete e dovrà avere uno spazio frontale libero daostacoli di almeno 55 cm; nel caso che il lavabo debba essere utilizzato da persone con ridotte capacità motorie il lavabo sarà posizionato con ilbordo superiore a non più di 80 cm dal pavimento e con uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 80 cm;- il piatto doccia sarà installato in maniera da evitare qualsiasi ristagno d'acqua a scarico aperto al suo interno e rendere agevole la pulizia di tuttele parti. Prima del montaggio bisognerà impermeabilizzare il pavimento con una guaina bituminosa armata sistemata aderente al massetto delsolaio e verticalmente lungo le pareti perimetrali. Il lato di accesso al piatto doccia deve avere uno spazio libero di almeno 55 cm da qualsiasiostacolo fisso;-la vasca da bagno sarà installata in maniera tale da: evitare infiltrazioni d'acqua lungo le pareti cui è addossata, evitare qualsiasi ristagno d'acquaa scarico aperto al suo interno e rendere agevole la pulizia di tutte le parti. Prima del montaggio bisognerà impermeabilizzare il pavimento con unaguaina bituminosa armata sistemata aderente al massetto del solaio e verticalmente lungo le pareti perimetrali. La vasca da bagno dovrà, inoltre,essere posizionata rispettando le seguenti distanze minime: per gli spazi laterali 5 cm dal lavabo, 10 cm dal vaso e 20 cm dal bidet; per gli spazi diaccesso: 55 cm da qualsiasi ostacolo fisso;- la vasca idromassaggio sarà installata in maniera tale da evitare infiltrazioni d'acqua lungo le pareti cui è addossata, evitare qualsiasi ristagnod'acqua a scarico aperto al suo interno e rendere agevole la pulizia di tutte le parti. Prima del montaggio bisognerà impermeabilizzare il pavimentocon una guaina bituminosa armata sistemata aderente al massetto del solaio e verticalmente lungo le pareti perimetrali. La vasca idromassaggiodovrà, inoltre, essere posizionata rispettando le seguenti distanze minime: per gli spazi laterali 5 cm dal lavabo, 10 cm dal vaso e 20 cm dal bidet;per gli spazi di accesso 55 cm da qualsiasi ostacolo fisso;- il lavello dovrà essere collocato su mensole di sostegno fissate a parete verificando prima l'idoneità della stessa a resistere all'azione dei carichisospesi. Frontalmente dovrà avere uno spazio libero di almeno 100 cm da qualsiasi ostacolo fisso;- il lavatoio dovrà essere collocato su mensole di sostegno fissate a parete verificando prima l'idoneità della stessa a resistere all'azione dei carichisospesi. Frontalmente dovrà avere uno spazio libero di almeno 55 cm da qualsiasi ostacolo fisso;- il lavabo reclinabile per disabili dovrà essere collocato su mensole pneumatiche di sostegno fissate a parete verificando prima l'idoneità dellastessa a resistere all'azione dei carichi sospesi. Dovrà inoltre essere posizionato in maniera da assicurare gli spazi di manovra e accostamentoall'apparecchio sanitario prescritti dal D.M. 14.6.1989 n.236 e cioè: un minimo di 80 cm dal bordo anteriore del lavabo, piano superiore ad unmassimo di 80 cm dal pavimento, sifone incassato o accostato a parete;- la vasca da bagno a sedile per disabili dovrà essere installata in modo da evitare infiltrazioni d'acqua lungo le pareti a cui è addossata, impedireristagni d'acqua al suo interno a scarico aperto e rendere agevole la pulizia di tutte le sue parti. Prima del montaggio bisognerà impermeabilizzare ilpavimento con una guaina bituminosa armata sistemata aderente al massetto del solaio e verticalmente lungo le pareti perimetrali. La vasca dabagno a sedile dovrà essere collocata in una posizione tale da consentire l'avvicinamento su tre lati per agevolare interventi di assistenza allapersona che utilizza la vasca e in maniera da assicurare gli spazi di manovra e accostamento all'apparecchio sanitario prescritti dal D.M. 14.6.1989n.236 e cioè: un minimo di 140 cm misurati dal bordo vasca lato accesso per una lunghezza di almeno 80 cm;- la cassetta di scarico tipo zaino sarà fissata al vaso con viti regolabili idonee e sarà equipaggiata con rubinetto a galleggiante e tubazione discarico per il risciacquo del vaso cui è collegata;- la cassetta di scarico tipo alto sarà fissata a parete previa verifica dell'idoneità di questa a resistere all'azione dei carichi sospesi e saràequipaggiata con rubinetto a galleggiante e tubazione di scarico per il risciacquo del vaso cui è collegata;- la cassetta di scarico tipo ad incasso sarà incassata a parete accertandone la possibilità di accesso per le operazioni di pulizia e manutenzione.Sarà inoltre equipaggiata con rubinetto a galleggiante e tubazione di scarico per il risciacquo del vaso cui è collegata.
Modalità di uso corretto
Pag. 24
Manuale d'uso
INDICE
1pag.STRUTTURE1
1Fondazioni superficiali1.2
1Cordoli in cemento armato1.2.1
2Strutture in cemento armato1.4
2Pilastri1.4.3
2Setti1.4.5
2Cordoli1.4.8
3Strutture in acciaio1.6
3Travi1.6.6
3Lamiere grecate1.6.9
4Solai1.12
4Solai misti acciaio-calcestruzzo1.12.9
4Unioni per acciaio1.16
4Giunti di collegamento1.16.11
5Bullonature per acciaio1.16.12
5Saldature in acciaio1.16.16
6Pareti interne2.2.1
6Lastre di cartongesso2.2.1.2
6pag.OPERE EDILI2
6Pareti interne2.2.1
7Pareti divisorie antincendio2.2.1.3
7Tramezzi in laterizio2.2.1.11
7Rivestimenti interni2.2.2
7Intonaco2.2.2.1
8Rivestimenti in ceramica2.2.2.5
8Tinteggiature e decorazioni2.2.2.21
9Infissi interni2.2.3
9Porte2.2.3.1
9Porte tagliafuoco2.2.3.4
10Controsoffitti2.2.4
10Controsoffitti in fibra minerale2.2.4.4
10Pavimentazioni2.2.6
10Pavimenti in gres porcellanato2.2.6.7
11Aree pedonali e marciapiedi2.3.1
11Chiusini e pozzetti2.3.1.2
11Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo2.3.1.8
Pag. 48
Manuale d'uso
12pag.IMPIANTI ELETTRICI3
12Impianto di messa a terra9.1
12Conduttori di protezione9.1.1
13Sistema di dispersione9.1.2
13Sistema di equipotenzializzazione9.1.3
13Impianto di sicurezza e antincendio9.3
14Cassetta a rottura del vetro9.3.3
14Centrale di controllo e segnalazione9.3.5
15Rivelatore lineare9.3.25
15Rivelatori ottici di fumo convenzionali9.3.34
16Sirene9.3.39
16Quadri elettrici10.3.2
16Quadri di bassa tensione10.3.2.1
17Sezionatore10.3.2.3
17Relè termici10.3.2.5
18Utilizzatori elettrici10.3.3
18Interruttori10.3.3.1
18Prese e spine10.3.3.2
18Illuminazione LED10.3.7
19Apparecchi a Led a parete10.3.7.101
19Impianto elettrico industriale10.4
19Passerelle porta cavi10.4.3
20Interruttori magnetotermici10.4.5
20Interruttori differenziali10.4.6
20pag.IMPIANTI MECCANICI4
21Impianto di sicurezza e antincendio9.3
21Estintori a polvere9.3.8
21Impianto di riscaldamento10.6
22Radiatori10.6.28
22Impianto idrico distribuzione10.7
23Apparecchi sanitari e rubinetteria10.7.1
Pag. 49
Manuale di manutenzione
LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTISISMICO E ANTINCENDIO DELLA SCUOLA A. DIAZ – VIALE BRIANZA, 10Oggetto:
LCProvincia di:
Comune di Garbagnate MonasteroComune di:
Scomposizione dell'opera:
1 STRUTTURE
2 OPERE EDILI
3 IMPIANTI ELETTRICI
4 IMPIANTI MECCANICI
STRUTTURE
1Parte d'opera:
Elenco unità tecnologiche:
Fondazioni superficiali1.2
Strutture in cemento armato1.4
Strutture in acciaio1.6
Solai1.12
Unioni per acciaio1.16
Pareti interne2.2.1
Fondazioni superficiali
1.2Unità tecnologica:
Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio avente funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio dal terrenosottostante e trasmetterne ad esso il peso della struttura e delle altre forze esterne. In particolare si definiscono fondazioni superficiali ofondazioni dirette quella classe di fondazioni realizzate a profondità ridotte rispetto al piano campagna ossia l'approfondimento del piano diposa non è elevato.Prima di realizzare opere di fondazioni superficiali provvedere ad un accurato studio geologico esteso ad una zonasignificativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andrà a collocare.Nelprogetto di fondazioni superficiali si deve tenere conto della presenza di sottoservizi e dell’influenza di questi sul comportamento del manufatto.Nel caso di reti idriche e fognarie occorre particolare attenzione ai possibili inconvenienti derivanti da immissioni o perdite di liquidi nelsottosuolo.È opportuno che il piano di posa in una fondazione sia tutto allo stesso livello. Ove ciò non sia possibile, le fondazioni adiacenti,appartenenti o non ad un unico manufatto, saranno verificate tenendo conto della reciproca influenza e della configurazione dei piani di posa.Le fondazioni situate nell’alveo o nelle golene di corsi d’acqua possono essere soggette allo scalzamento e perciò vanno adeguatamente difesee approfondite. Analoga precauzione deve essere presa nel caso delle opere marittime.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Nelle opere e manufatti in calcestruzzo, il D.M. 14.1.2008 prevede spessori minimi di copriferro in funzione delle tipologie costruttive, e disponeche " L'armatura resistente deve essere protetta da un adeguato ricoprimento di calcestruzzo".
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (CLS)
Resistenza agli agenti aggressivi biologici
Pag. 28
Manuale di manutenzione
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici stabiliti in progetto variano in funzione di materiali, prodotti utilizzati, classi di rischio (UNI EN335-1), situazioni generali di servizio, esposizione a umidificazione e tipo di agente biologico, secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti biologiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi biologici
I valori minimi variano in funzione del materiale impiegato. La resistenza al gelo viene determinata secondo prove di laboratorio su provini.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Resistenza al gelo
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Al fine di salvaguardare l'integrità del suolo e del sottosuolo e per limitare i relativi impatti, il terreno risultante dallo sbancamento per larealizzazione dell'edificio, dovrà essere recuperato e riutilizzato.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia del suolo e sottosuoloClasse requisito:
Recupero del terreno di sbancamento
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Cantiere ecocompatibile
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Manuale di manutenzione
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Cordoli in cemento armato1.2.1
Cordoli in cemento armato
1.2.1Elemento manutentivo:
Fondazioni superficiali
1.2Unità Tecnologica:
Sono fondazioni realizzate generalmente per edifici in muratura e/o per consolidare fondazioni esistenti che devono assolvere alla finalità didistribuire adeguatamente i carichi verticali su una superficie di terreno più ampia rispetto alla base del muro, conferendo un adeguato livello disicurezza. Infatti aumentando la superficie di appoggio, le tensioni di compressione che agiscono sul terreno tendono a ridursi in modo tale daessere inferiori ai valori limite di portanza del terreno.
Anomalie riscontrabili
Dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse, talvolta con manifestazioni dell'abbassamento del piano di imposta della fondazione.
Cedimenti
Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.
Deformazioni e spostamenti
Distacchi dei paramenti murari mediante anche manifestazione di lesioni passanti.
Distacchi murari
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici.
Esposizione dei ferri di armatura
Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti.
Fessurazioni
Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.
Lesioni
Non perpendicolarità dell'edificio a causa di dissesti o eventi di natura diversa.
Non perpendicolarità del fabbricato
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendodato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.
Rigonfiamento
Presenza di umidità dovuta spesso per risalita capillare.
Umidità
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo struttura
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Pag. 30
Manuale di manutenzione
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Interventi sulle struttureIn seguito alla comparsa di segni di cedimenti strutturali(lesioni, fessurazioni, rotture), effettuare accuratiaccertamenti per la diagnosi e la verifica delle strutture ,da parte di tecnici qualificati, che possano individuare lacausa/effetto del dissesto ed evidenziare eventualimodificazioni strutturali tali da compromettere la stabilitàdelle strutture, in particolare verificare laperpendicolarità del fabbricato. Procedere quindi alconsolidamento delle stesse a secondo del tipo didissesti riscontrati.
Strutture in cemento armato
1.4Unità tecnologica:
Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varianatura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le struttureverticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoli verticalmente ad altre parti aventifunzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare una connessione rigida fra elementi, in funzione dellacontinuità della sezione ottenuta con un getto monolitico.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Nelle opere e manufatti in calcestruzzo, il D.M. 14.1.2008 prevede spessori minimi di copriferro in funzione delle tipologie costruttive, e disponeche " L'armatura resistente deve essere protetta da un adeguato ricoprimento di calcestruzzo".
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (CLS)
I valori minimi variano in funzione del materiale impiegato. La resistenza al gelo viene determinata secondo prove di laboratorio su provini.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Resistenza al gelo
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
Assicurare la resistenza all'azione del vento tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità nel tempo senza compromettere la sicurezzadell'utenza stabilite in progetto. L'azione del vento da considerare è quella prevista dal D.M. 14.1.2008 (che divide convenzionalmente il territorioitaliano in zone), tenendo conto dell'altezza della struttura e del tipo di esposizione. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e dinormative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Resistenza al vento
Pag. 31
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di resistenza e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
DurabilitàClasse requisito:
Durata di vita nominale (azioni sismiche)
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Cantiere ecocompatibile
Pag. 32
Manuale di manutenzione
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Pilastri1.4.3
Setti1.4.5
Cordoli1.4.8
Pilastri
1.4.3Elemento manutentivo:
Strutture in cemento armato
1.4Unità Tecnologica:
I pilastri sono elementi architettonici e strutturali verticali portanti, che trasferiscono i carichi della sovrastruttura alle strutture di ricezione delleparti sottostanti indicate a riceverli. I pilastri in calcestruzzo armato sono realizzati, mediante armature trasversali e longitudinali che consentono lacontinuità dei pilastri con gli altri elementi strutturali. Il dimensionamento dei pilastri varia in funzione delle diverse condizioni di carico, delle luci edell'interasse fra telai.
Anomalie riscontrabili
Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzionenon uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il terminealveolizzazione a cariatura.
Alveolizzazione
Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo.
Cavillature superfici
Decadimento delle armature metalliche all'interno del calcestruzzo a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua,anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.
Deformazioni e spostamenti
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Distacchi ed espulsione di parte del calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura dovuta a fenomeni di corrosione delle armaturemetalliche per l'azione degli agenti atmosferici.
Esposizione dei ferri di armatura
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto dovute a fenomenidi ritiro del calcestruzzo e/o altri eventi.
Fessurazioni
Pag. 33
Manuale di manutenzione
Si manifestano con l'interruzione delle superfici dell'elemento strutturale. Le caratteristiche, l'andamento, l'ampiezza ne caratterizzano l'importanza e iltipo.
Lesioni
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendodato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.
Rigonfiamento
Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo.
Scheggiature
Avviene attraverso lo schiacciamento e l'esplosione interna con il conseguente sfaldamento di inerti dovuto ad alte temperature nei calcestruzzi.
Spalling
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo di eventuale quadro fessurativo
Ogni 12 mesiControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Interventi sulle struttureGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondodel tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi dellecause del difetto accertato.
Setti
1.4.5Elemento manutentivo:
Strutture in cemento armato
1.4Unità Tecnologica:
Elementi verticali, come pareti in cemento armato, che possono dividere una struttura in più parti, fungendo da diaframma, che per la loro massa ela loro elevata inerzia svolgono la funzione di contrastare le forze sismiche orizzontali (quali setti di vano scala, ascensori, ecc.).
Anomalie riscontrabili
Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzionenon uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il terminealveolizzazione a cariatura.
Alveolizzazione
Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo.
Cavillature superfici
Decadimento delle armature metalliche all'interno del calcestruzzo a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua,anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.
Deformazioni e spostamenti
Disgregazione
Pag. 34
Manuale di manutenzione
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Distacchi ed espulsione di parte del calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura dovuta a fenomeni di corrosione delle armaturemetalliche per l'azione degli agenti atmosferici.
Esposizione dei ferri di armatura
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto dovute a fenomenidi ritiro del calcestruzzo e/o altri eventi.
Fessurazioni
Si manifestano con l'interruzione delle superfici dell'elemento strutturale. Le caratteristiche, l'andamento, l'ampiezza ne caratterizzano l'importanza e iltipo.
Lesioni
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendodato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.
Rigonfiamento
Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo.
Scheggiature
Avviene attraverso lo schiacciamento e l'esplosione interna con il conseguente sfaldamento di inerti dovuto ad alte temperature nei calcestruzzi.
Spalling
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo di eventuale quadro fessurativo
Ogni 12 mesiControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Interventi sulle struttureGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondodel tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi dellecause del difetto accertato.
Cordoli
1.4.8Elemento manutentivo:
Pag. 35
Manuale di manutenzione
Strutture in cemento armato
1.4Unità Tecnologica:
I cordoli sono elementi strutturali con funzione prevalente di contenimento della spinta di carichi di normale esercizio; si pongono in opera inposizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutture sovrastanti, con una dimensione predominante che trasferiscono, lesollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse, dalle sezioni investite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio ela stabilità complessiva.
Anomalie riscontrabili
Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzionenon uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il terminealveolizzazione a cariatura.
Alveolizzazione
Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo.
Cavillature superfici
Decadimento delle armature metalliche all'interno del calcestruzzo a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua,anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.
Deformazioni e spostamenti
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Distacchi ed espulsione di parte del calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura dovuta a fenomeni di corrosione delle armaturemetalliche per l'azione degli agenti atmosferici.
Esposizione dei ferri di armatura
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto dovute a fenomenidi ritiro del calcestruzzo e/o altri eventi.
Fessurazioni
Si manifestano con l'interruzione delle superfici dell'elemento strutturale. Le caratteristiche, l'andamento, l'ampiezza ne caratterizzano l'importanza e iltipo.
Lesioni
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendodato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.
Rigonfiamento
Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo.
Scheggiature
Avviene attraverso lo schiacciamento e l'esplosione interna con il conseguente sfaldamento di inerti dovuto ad alte temperature nei calcestruzzi.
Spalling
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
Pag. 36
Manuale di manutenzione
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo di eventuale quadro fessurativo
Ogni 12 mesiControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Interventi sulle struttureGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondodel tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi dellecause del difetto accertato.
Strutture in acciaio
1.6Unità tecnologica:
Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varianatura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le struttureverticali sono costituite da aste rettilinee snelle collegate fra loro in punti detti nodi secondo una disposizione geometrica realizzata in modo daformare un sistema rigidamente indeformabile. Le strutture in acciaio si possono distinguere in: strutture in carpenteria metallica e sistemiindustrializzati. Le prime, sono caratterizzate dall'impiego di profilati e laminati da produzione siderurgica e successivamente collegati mediantiunioni (bullonature, saldature, ecc.); le seconde sono caratterizzate da un numero ridotto di componenti base assemblati successivamente aseconde dei criteri di compatibilità.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di agenti agressivi e di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti inprogetto. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
I valori minimi variano in funzione del materiale impiegato. La resistenza al gelo viene determinata secondo prove di laboratorio su provini.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Resistenza al gelo
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Resistenza al vento
Pag. 37
Manuale di manutenzione
Assicurare la resistenza all'azione del vento tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità nel tempo senza compromettere la sicurezzadell'utenza stabilite in progetto. L'azione del vento da considerare è quella prevista dal D.M. 14.1.2008 (che divide convenzionalmente il territorioitaliano in zone), tenendo conto dell'altezza della struttura e del tipo di esposizione. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e dinormative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di resistenza e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
DurabilitàClasse requisito:
Durata di vita nominale (azioni sismiche)
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Pag. 38
Manuale di manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Cantiere ecocompatibile
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Travi1.6.6
Lamiere grecate1.6.9
Travi
1.6.6Elemento manutentivo:
Strutture in acciaio
1.6Unità Tecnologica:
Le travi sono elementi strutturali, che si pongono in opera in posizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutture sovrastanti, conuna dimensione predominante che trasferiscono, le sollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse, dalle sezioniinvestite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio esterno delle travi in modo da assicurare il contesto circostante. Le travi in acciaio sonorealizzate mediante profilati (IPE, HE, C, L, ecc.) . Il loro impiego diffuso è dovuto dalla loro maggiore efficienza a carichi flessionali, infatti laconcentrazione del materiale sulle ali, le parti più distanti dal punto baricentrico della sezione, ne aumentano la loro rigidezza flessionale. Vengonogeneralmente utilizzate nella realizzazione di telai in acciaio, per edifici, ponti, ecc..
Anomalie riscontrabili
Decadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.
Deformazioni e spostamenti
Deformazione dell'elemento che si localizza in prossimità dell'ala e/o dell'anima.
Imbozzamento
Deformazione dell'elemento che si può verificare, quando all'aumentare del carico, viene meno il comportamento perfettamente elastico dell'acciaio.
Snervamento
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
A guasto
Interventi sulle struttureGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondodel tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi dellecause del difetto accertato.
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Manuale di manutenzione
Lamiere grecate
1.6.9Elemento manutentivo:
Strutture in acciaio
1.6Unità Tecnologica:
Le lamiere grecate sono elementi strutturali, che si pongono in opera in posizione orizzontale o inclinata per sostenere il peso delle strutturesovrastanti, con una dimensione predominante che trasferiscono, le sollecitazioni di tipo trasversale al proprio asse geometrico, lungo tale asse,dalle sezioni investite dal carico fino ai vincoli, garantendo l'equilibrio esterno ed assicurare il contesto circostante. Possono costituire parte disistemi strutturali misti.
Anomalie riscontrabili
Decadimento degli elementi metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.
Deformazioni e spostamenti
Deformazione dell'elemento che si localizza in prossimità dell'ala e/o dell'anima.
Imbozzamento
Deformazione dell'elemento che si può verificare, quando all'aumentare del carico, viene meno il comportamento perfettamente elastico dell'acciaio.
Snervamento
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
A guasto
Interventi sulle struttureGli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondodel tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi dellecause del difetto accertato.
Solai
1.12Unità tecnologica:
I solai rappresentano il limite di separazione tra gli elementi spaziali di un piano e quelli del piano successivo. Dal punto di vista strutturale isolai devono assolvere alle funzioni di sostegno del peso proprio e dei carichi accidentali e la funzione di collegamento delle pareti perimetrali.Inoltre debbono assicurare: una coibenza acustica soddisfacente, assicurare una buona coibenza termica e avere una adeguata resistenza. Unaclassificazione dei numerosi solai può essere fatta in base al loro funzionamento statico o in base ai materiali che li costituiscono.Ai solai, oltreal compito di garantire la resistenza ai carichi verticali, è richiesta anche rigidezza nel proprio piano al fine di distribuire correttamente le azioniorizzontali tra le strutture verticali. Il progettista deve verificare che le caratteristiche dei materiali, delle sezioni resistenti nonché i rapportidimensionali tra le varie parti siano coerenti con tali aspettative. A tale scopo deve verificare che:- le deformazioni risultino compatibili con lecondizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati;- vi sia, in base alle resistenze meccaniche deimateriali, un rapporto adeguato tra la sezione delle armature di acciaio, la larghezza delle nervature in conglomerato cementizio, il lorointerasse e lo spessore della soletta di completamento in modo che sia assicurata la rigidezza nel piano e che sia evitato il pericolo di effettisecondari indesiderati.
Requisiti e prestazioni
Pag. 40
Manuale di manutenzione
Le deformazioni devono risultare compatibili con le condizioni di esercizio degli elementi costruttivi - come stabiliti nel progetto - secondo lepertinenti norme vigenti.
Livello minimo della prestazione:
StabilitàClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della freccia massima
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nellepertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
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Manuale di manutenzione
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Solai misti acciaio-calcestruzzo1.12.9
Solai misti acciaio-calcestruzzo
1.12.9Elemento manutentivo:
Solai
1.12Unità Tecnologica:
I solai misti legno-calcestruzzo sono realizzati con travetti in legno (anche lamellare), generalmente con sezione rettangolare, con elementi dialleggerimento interposti in laterizio (tavelle, tavelloni, ecc.) che vengono appoggiati in prossimità dell'estradosso delle travi.Per garantire maggiore solidarizzazione tra i travetti e il getto di calcestruzzo vengono realizzati dei connettori metallici in prossimità dell'estradossodei travetti in legno. Questa soluzione di solai consente ai due elementi (legno/calcestruzzo) di lavorare in connessione come struttura con sezionemista, sopportando i medesimi carichi di esercizio e carichi ultimi di un solaio in latero-cemento.
Anomalie riscontrabili
Le pavimentazioni presentano zone con avvallamenti e pendenze anomale che ne pregiudicano la planarità. Nei casi più gravi sono indicatori di dissestistatici e di probabile collasso strutturale.
Avvallamenti o pendenze anomale dei pavimenti
Deformazioni e spostamenti dovuti a cause esterne che alterano la normale configurazione dell'elemento.
Deformazioni e spostamenti
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici.
Esposizione dei ferri di armatura
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.
Fessurazioni
Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo.
Lesioni
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo strutture
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
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Manuale di manutenzione
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Consolidamento solaioConsolidamento del solaio in seguito ad eventistraordinari (dissesti, cedimenti) o a cambiamentiarchitettonici di destinazione o dei sovraccarichi.
Unioni per acciaio
1.16Unità tecnologica:
Le unioni sono costituite da elementi che per materiale e tecniche diverse consentono la realizzazione di collegamenti tra elementi dellestrutture nel rispetto delle normative vigenti. Le unioni rappresentano una caratteristica fondamentale nelle costruzioni in legno, acciaio, miste,ecc.. Esse hanno lo scopo di unire le parti, definite in sede progettuale, per realizzare strutture complete che devono rispondere a requisitiprecisi.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza alla corrosione
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (unioni)
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
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Manuale di manutenzioneUtilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Giunti di collegamento1.16.11
Bullonature per acciaio1.16.12
Saldature in acciaio1.16.16
Giunti di collegamento
1.16.11Elemento manutentivo:
Unioni per acciaio
1.16Unità Tecnologica:
Si tratta di elementi di unione e giunzione tra parti metalliche realizzati, in alcuni casi, con entrambi le tecniche: "ad unioni bullonate" e ad "unionisaldate". Trovano applicazione nella risoluzioni di collegamenti tra elementi metallici con funzione strutturale.
Anomalie riscontrabili
Allentamento dei giunti rispetto alle tenute di serraggio.
Allentamento
Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Fenditura sottile e profonda del materiale costituente alla saldatura dovuta ad errori di esecuzione.
Cricca
Interruzione dei cordoni di saldatura e mancanza di continuità tra le parti.
Interruzione
Rifollamento
Rifollamento
Rottura dei cordoni di saldatura e mancanza di continuità tra le parti.
Rottura
Rottura dell'elemento dovute a sollecitazioni assiali che superano la capacità di resistenza del materiale.
Strappamento
Rottura dell'elemento dovute a sollecitazioni taglianti che superano la capacità di resistenza del materiale.
Tranciamento
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
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Manuale di manutenzione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo generale
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
RipristinoControllo degli elementi di giunzione tra parti e verificadella giusta tenuta di serraggio.Controllo della continuità delle parti saldate e l'assenzadi anomalie evidenti.
Bullonature per acciaio
1.16.12Elemento manutentivo:
Unioni per acciaio
1.16Unità Tecnologica:
Elementi di giunzione tra elementi in acciaio sollecitati a taglio e flessione. Le tipologie e caratteristiche dei prodotti forniti dal mercato variano asecondo dell'impiego e della tipologia della travatura.
Anomalie riscontrabili
Allentamento delle chiodature rispetto alle tenute di serraggio.
Allentamento
Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Deformazione dei fori delle lamiere, predisposti per le unioni, dovute alla variazione delle azioni esterne sulla struttura e/o ad errori progettuali e/ocostruttivi.
Rifollamento
Rottura dell'elemento dovute a sollecitazioni assiali che superano la capacità di resistenza del materiale.
Strappamento
Rottura dell'elemento dovute a sollecitazioni taglianti che superano la capacità di resistenza del materiale.
Tranciamento
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 2 anniControllo generale
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Pag. 45
Manuale di manutenzione
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 2 anni
RipristinoRipristino delle tenute di serraggio tra elementi.Sostituzione di eventuali elementi corrosi o degradaticon altri di analoghe caratteristiche.
Saldature in acciaio
1.16.16Elemento manutentivo:
Unioni per acciaio
1.16Unità Tecnologica:
Le saldature sono collegamenti di parti solide che realizzano una continuità del materiale fra le parti che vengono unite. Le saldature, in genere,presuppongono la fusione delle parti che vengono unite. Attraverso le saldature viene garantita anche la continuità delle caratteristiche deimateriali delle parti unite. Esse si basano sul riscaldamento degli elementi da unire (definiti pezzi base) fino al raggiungimento del rammollimentoe/o la fusione per ottenere il collegamento delle parti con o senza materiale d'apporto che fondendo forma un cordone di saldatura.Tra le principali unioni saldate:- a piena penetrazione;- a parziale penetrazione;- unioni realizzate con cordoni d’angolo.Tra le principali tecniche di saldature si elencano:- saldatura a filo continuo (mig-mag);- saldatura per fusione (tig);- saldatura con elettrodo rivestito;- saldatura a fiamma ossiacetilenica;- saldatura in arco sommerso;- saldatura narrow-gap;- saldatura a resistenza;- saldatura a punti;- saldatura a rilievi;- saldatura a rulli;- saldatura per scintillio;- saldatura a plasma;- saldatura laser;- saldatura per attrito.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
StabilitàClasse requisito:
Certificazione per saldature
Anomalie riscontrabili
Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Fenditura sottile e profonda del materiale costituente alla saldatura dovuta ad errori di esecuzione.
Cricca
Interruzione dei cordoni di saldatura e mancanza di continuità tra le parti.
Interruzione
Rottura dei cordoni di saldatura e mancanza di continuità tra le parti.
Rottura
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
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Manuale di manutenzione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo generale
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
RipristinoRimozione della saldatura difettosa e realizzazione di unanuova.
Quandonecessita
Rimozione ossidazioniRimozione di eventuali ossidazioni che interessano lesaldature.
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di dividere, conformare ed articolare gli spazi interni dell'organismoedilizio.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Attrezzabilità (pareti interne)
I livelli minimi di reazione al fuoco dei materiali in funzione dell'utilizzo, delle attività svolte e del carico d'incendio sono stabiliti nel progettosecondo le modalità specificate nelle norme tecniche. Le prestazioni di reazione al fuoco dei materiali devono essere certificate. Per laclassificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al DM 26.6.84.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Reazione al fuoco (pareti interne)
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture (pareti interne)
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Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nellepertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (pareti)
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione di materiali, prodotti utilizzati, classi di rischio (UNI EN 335-1), situazionigenerali di servizio, esposizione a umidificazione e tipo di agente biologico.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti biologiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pareti e rivestimenti)
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza agli urti (pareti e rivestimenti)
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza a carichi sospesi (pareti interne e rivestimenti)
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione delle attività e delcarico d'incendio stabilito nel progetto e secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco (pareti interne)
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (pareti)
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
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Manuale di manutenzioneCalcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Coerente inserimento paesaggistico
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
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Manuale di manutenzioneGarantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Riduzione quantità materiali a discarica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Lastre di cartongesso2.2.1.2
Lastre di cartongesso
2.2.1.2Elemento manutentivo:
Pareti interne
2.2.1Unità Tecnologica:
le lastre di cartongesso sono realizzate con materiale costituito da uno strato di gesso di cava racchiuso fra due fogli di cartone speciale resistenteed aderente. Il mercato offre vari prodotti diversi per tipologia. Gli elementi di cui è composto sono estremamente naturali tanto da renderlo unprodotto ecologico, che bene si inserisce nelle nuove esigenze di costruzione. Le lastre di cartongesso sono create per soddisfare qualsiasi tipo disoluzione, le troviamo di tipo standard per la realizzazione normale, di tipo ad alta flessibilità per la realizzazione delle superfici curve, di tipoantifuoco trattate con vermiculite o cartoni ignifughi classificate in Classe 1 o 0 di reazione al fuoco, di tipo idrofugo con elevata resistenzaall'umidità o al vapore acqueo, di tipo fonoisolante o ad alta resistenza termica che, accoppiate a pannello isolante in fibre o polistirene estruso,permettono di creare delle contropareti di tamponamento che risolvono i problemi di condensa o umidità, migliorando notevolmente le condizioniclimatiche dell'ambiente. Le lastre vengono fissate con viti autofilettanti a strutture metalliche in lamiera di acciaio zincato, o nel caso dellecontropareti, fissate direttamente sulla parete esistente con colla e tasselli, le giunzioni sono sigillate e rasate con apposito stucco e banda.
Anomalie riscontrabili
Alterazione cromatica della superficie.
Decolorazione
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.
Fessurazioni
Macchie
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Manuale di manutenzione
Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
Difficile disassemblaggio
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 2 anniControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
PuliziaPulizia delle superfici e rimozione di sporcizia e macchiemediante ritocchi di pittura e/o ripristino dei rivestimenti.
Quandonecessita
RiparazioneRiparazione di eventuali fessurazioni o crepe mediante lachiusura delle stesse con gesso. Riparazione erifacimento dei rivestimenti.
OPERE EDILI
2Parte d'opera:
Elenco unità tecnologiche:
Pareti interne2.2.1
Rivestimenti interni2.2.2
Infissi interni2.2.3
Controsoffitti2.2.4
Pavimentazioni2.2.6
Aree pedonali e marciapiedi2.3.1
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
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Manuale di manutenzione
Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di dividere, conformare ed articolare gli spazi interni dell'organismoedilizio.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Attrezzabilità (pareti interne)
I livelli minimi di reazione al fuoco dei materiali in funzione dell'utilizzo, delle attività svolte e del carico d'incendio sono stabiliti nel progettosecondo le modalità specificate nelle norme tecniche. Le prestazioni di reazione al fuoco dei materiali devono essere certificate. Per laclassificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al DM 26.6.84.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Reazione al fuoco (pareti interne)
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nellepertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture (pareti interne)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (pareti)
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione di materiali, prodotti utilizzati, classi di rischio (UNI EN 335-1), situazionigenerali di servizio, esposizione a umidificazione e tipo di agente biologico.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti biologiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pareti e rivestimenti)
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza agli urti (pareti e rivestimenti)
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Manuale di manutenzioneI livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza a carichi sospesi (pareti interne e rivestimenti)
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione delle attività e delcarico d'incendio stabilito nel progetto e secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco (pareti interne)
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (pareti)
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
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Manuale di manutenzione
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Coerente inserimento paesaggistico
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Riduzione quantità materiali a discarica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Pareti divisorie antincendio2.2.1.3
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Manuale di manutenzione
Tramezzi in laterizio2.2.1.11
Pareti divisorie antincendio
2.2.1.3Elemento manutentivo:
Pareti interne
2.2.1Unità Tecnologica:
Si tratta di pareti utilizzate per creare barriere antincendio mediante l'impiego di materiali ignifughi per aumentare la resistenza passiva al fuocodelle parti strutturali. In genere si utilizzano prodotti in cartongesso specifici, o prodotti in calcio silicato prive di amianto con un grado diinfiammabilità basso per i "materiali incombustibile", fino alla più alta per "materiale fortemente infiammabile” nonché la possibilità di mantenereinalterate le caratteristiche per un tempo variabile da un minimo di 15 minuti fino ad un massimo di 180 minuti sotto l'azione del fuoco. In generevengono utilizzate sia nel campo dell’edilizia industriale che per la realizzazione di strutture pubbliche che necessitano di proteggere le persone chele occupano (scuole, alberghi, teatri, musei, ecc.).
Anomalie riscontrabili
Alterazione cromatica della superficie.
Decolorazione
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.
Fessurazioni
Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.
Macchie
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
Difficile disassemblaggio
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
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Manuale di manutenzione
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
PuliziaPulizia delle superfici e rimozione di sporcizia e macchiemediante ritocchi di pittura e/o ripristino dei rivestimenti.
Quandonecessita
RiparazioneRiparazione di eventuali fessurazioni o crepe mediante lachiusura delle stesse con materiale idoneo. Riparazionee rifacimento dei rivestimenti.
Tramezzi in laterizio
2.2.1.11Elemento manutentivo:
Pareti interne
2.2.1Unità Tecnologica:
Si tratta di pareti costituenti le partizioni interne verticali, realizzate mediante elementi forati di laterizio di spessore variabile ( 8-12 cm) legati conmalta idraulica per muratura con giunti con andamento regolare con uno spessore di circa 6 mm. Le murature sono eseguite con elementi interi,posati a livello, e con giunti sfalsati rispetto ai sottostanti.
Requisiti e prestazioni
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (pareti laterizio)
Anomalie riscontrabili
Alterazione cromatica della superficie.
Decolorazione
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.
Fessurazioni
Macchie
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Manuale di manutenzione
Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
PuliziaPulizia delle superfici e rimozione di sporcizia e macchiemediante ritocchi di pittura e/o ripristino dei rivestimenti.
Quandonecessita
RiparazioneRiparazione di eventuali fessurazioni o crepe mediante lachiusura delle stesse con malta. Riparazione erifacimento dei rivestimenti.
Rivestimenti interni
2.2.2Unità tecnologica:
Si tratta di strati funzionali, facenti parte delle chiusure verticali, la cui funzione principale è quella di proteggere il sistema di chiusure internedalle sollecitazioni interne degli edifici e di assicurare un aspetto uniforme ed ornamentale degli ambienti.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale (rivestimenti)
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo dell'inerzia termica
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Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Attrezzabilità (rivestimenti)
I livelli minimi (almeno pari o superiori a 40dB) variano in funzione del materiale, della tipologia e dall' attività svolta nonchè dalla classe didestinazione d'uso del territorio come stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
AcusticiClasse requisito:
Isolamento acustico (rivestimenti interni)
I livelli minimi stabiliti in progetto ai fini del contenimento delle dispersioni di calore - pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singolielementi - devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione globale di un intero edificio e dei singoli locali neilimiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Isolamento termico
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio, dei parametri e delle funzionalità stabilite in progetto secondo leclassi e le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Permeabilità all'aria
I livelli minimi di reazione al fuoco dei materiali in funzione dell'utilizzo, delle attività svolte e del carico d'incendio sono stabiliti nel progettosecondo le modalità specificate nelle norme tecniche. Le prestazioni di reazione al fuoco dei materiali devono essere certificate. Per laclassificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al DM 26.6.84.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Reazione al fuoco (rivestimenti)
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nellepertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture (rivestimenti)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (rivestimenti interni)
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Manuale di manutenzione
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione di materiali, prodotti utilizzati, classi di rischio (UNI EN 335-1), situazionigenerali di servizio, esposizione a umidificazione e tipo di agente biologico.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti biologiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pareti e rivestimenti)
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza agli urti (pareti e rivestimenti)
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza a carichi sospesi (pareti esterne e rivestimenti)
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (rivestimenti)
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione delle attività e delcarico d'incendio stabilito nel progetto e secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco (rivestimenti)
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
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Manuale di manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Coerente inserimento paesaggistico
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
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Manuale di manutenzione
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Riduzione quantità materiali a discarica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Intonaco2.2.2.1
Rivestimenti in ceramica2.2.2.5
Tinteggiature e decorazioni2.2.2.21
Intonaco
2.2.2.1Elemento manutentivo:
Rivestimenti interni
2.2.2Unità Tecnologica:
Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione è quella di rivestimento nelle strutture edilizie. Svolge inoltre la funzione di protezione dai fattoriambientali è allo stesso tempo protettiva e decorativa. Il rivestimento a intonaco è comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e incondizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 20 - 30 anni. La malta per intonaco è costituita da leganti (cemento, calce idraulica,calce aerea, gesso), da inerti (sabbia) e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco; vengono, in alcuni casi, inoltre aggiuntiall'impasto additivi che restituiscono all'intonaco particolari qualità a secondo del tipo d'impiego. Nell'intonaco tradizionale a tre strati il primo, dettorinzaffo, svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento; il secondo, detto arriccio, costituisce il corpo dell'intonaco la cuifunzione è di resistenza meccanica e di tenuta all'acqua; il terzo strato, detto finitura, rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare unaprima barriera la cui funzione è quella di opporsi alla penetrazione dell'acqua e delle sostanze aggressive. Gli intonaci per interni possonosuddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali. A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed inintonaci premiscelati; i secondi invece in intonaci additivati, intonaci a stucco o lucidi, intonaci plastici o rivestimenti plastici continui ed infineintonaci monostrato.
Anomalie riscontrabili
Alterazione della superficie dell'intonaco caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione di bolled'aria al momento della posa.
Bolle d'aria
Alterazione cromatica della superficie.
Decolorazione
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.
Deposito superficiale
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.
Fessurazioni
Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.
Macchie e graffiti
Mancanza
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Manuale di manutenzione
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendodato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.
Rigonfiamento
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
PuliziaPulizia delle superfici mediante lavaggio ad acqua edetergenti adatti al tipo di intonaco. Rimozioni dimacchie, o depositi superficiali mediante spazzolatura omezzi meccanici.
Quandonecessita
Sostituzione delle parti più soggette ad usuraSostituzione delle parti più soggette ad usura o altreforme di degrado mediante l'asportazione delle aree piùdegradate, pulizia delle parti sottostanti mediantespazzolatura e preparazione della base di sottofondoprevio lavaggio. Ripresa dell'area con materiali adeguatie/o comunque simili all'intonaco originario ponendoparticolare attenzione a non alterare l'aspetto visivocromatico delle superfici.
Rivestimenti in ceramica
2.2.2.5Elemento manutentivo:
Rivestimenti interni
2.2.2Unità Tecnologica:
Impiegati come rivestimenti di pareti con elementi in lastre o piastrelle ceramiche prodotte con argille, silice, fondenti, coloranti e altre materieprime minerali. Tra i materiali ceramici utilizzati come rivestimenti ricordiamo le maioliche, le terraglie, i grès naturale o rosso, i klinker. Gli elementiin lastre o piastrelle ceramiche hanno caratteristiche di assorbimento, resistenza e spessore diverso.
Anomalie riscontrabili
Alterazione cromatica della superficie.
Decolorazione
Deposito superficiale
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Manuale di manutenzione
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata daglieffetti del gelo.
Esfoliazione
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.
Fessurazioni
Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.
Macchie e graffiti
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendodato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.
Rigonfiamento
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Pulizia delle superficiPulizia e rimozione dello sporco superficiale mediantelavaggio, ed eventualmente spazzolatura, degli elementicon detergenti adatti al tipo di rivestimento.
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Manuale di manutenzione
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Sostituzione degli elementi degradatiSostituzione degli elementi usurati, rotti, sollevati oscollati con altri analoghi previa preparazione delsottostante piano di posa. Reintegro dei giunti degradatimediante nuova listellatura. Ripristino delle sigillaturedeteriorate mediante rimozione delle vecchie esostituzione con sigillanti idonei.
Quandonecessita
Pulizia e reintegro giuntiPulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale.Reintegro dei giunti degradati mediante nuovalistellatura.
Tinteggiature e decorazioni
2.2.2.21Elemento manutentivo:
Rivestimenti interni
2.2.2Unità Tecnologica:
La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione. Per gli ambienti interni ditipo rurale si possono distinguere le pitture a calce, le pitture a colla, le idropitture, le pitture ad olio; per gli ambienti di tipo urbano si possonodistinguere le pitture alchidiche, le idropitture acrilviniliche (tempere); per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche, le pitturesiliconiche, le pitture epossidiche, le pitture viniliche, ecc. Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di finitura interna ocomunque a vista. La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondo dell'utilizzo e degli ambienti d'impiego. Possono essere elementiprefabbricati, lapidei, gessi, laterizi, ecc.
Anomalie riscontrabili
Alterazione della superficie del rivestimento, caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione dibolle d'aria al momento della posa.
Bolle d'aria
Alterazione cromatica della superficie.
Decolorazione
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.
Deposito superficiale
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel casodi efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: ilfenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza.
Efflorescenze
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto.
Fessurazioni
Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.
Macchie e graffiti
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
Penetrazione di umidità
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli.
Polverizzazione
Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendodato dal tipico andamento “a bolla” combinato all’azione della gravità.
Rigonfiamento
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Manuale di manutenzione
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Contenuto eccessivo di sostanze tossiche all'interno dei prodotti utilizzati nelle fasi manutentive.
Emissioni tossico nocive
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo sostanze tossico nocive
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Ritinteggiatura colorituraRitinteggiature delle superfici con nuove pitture previacarteggiatura e sverniciatura, stuccatura dei paramenti epreparazione del fondo mediante applicazione, senecessario, di prevernici fissanti. Le modalità diritinteggiatura, i prodotti, le attrezzature varianocomunque in funzione delle superfici e dei materialicostituenti.
Quandonecessita
Sostituzione degli elementi decorativi degradatiSostituzione degli elementi decorativi usurati o rotti conaltri analoghi o se non possibile riparazione dei medesimicon tecniche appropriate tali da non alterare gli aspettigeometrici-cromatici delle superfici di facciata.Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi.
Infissi interni
2.2.3Unità tecnologica:
Gli infissi interni hanno per scopo quello di permettere il controllo della comunicazione tra gli spazi interni dell'organismo edilizio. In particolarel'utilizzazione dei vari ambienti in modo da permettere o meno il passaggio di persone, cose, luce naturale ed aria tra i vari ambienti interni.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
AcusticiClasse requisito:
Isolamento acustico (infissi)
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Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione del materiale, della tipologia e dall' attività svolta nonchè dalla classe di destinazione d'uso del territorio comestabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi stabiliti in progetto ai fini del contenimento delle dispersioni di calore - pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singolielementi - devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione globale di un intero edificio e dei singoli locali neilimiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Isolamento termico (infissi)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni climatiche, di esposizione e di esercizio, delle funzionalità d'uso stabilite inprogetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Oscurabilità
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio, dei parametri e delle funzionalità stabilite in progetto secondo leclassi e le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Permeabilità all'aria (infissi)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Pulibilità
I livelli minimi variano coi materiali e con le dimensioni, in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture (infissi)
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici stabiliti in progetto variano in funzione di materiali, prodotti utilizzati, classi di rischio (UNI EN335-1), situazioni generali di servizio, esposizione a umidificazione e tipo di agente biologico, secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti biologiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi biologici (infissi interni)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza agli urti
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Manuale di manutenzione
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione delle attività e delcarico d'incendio stabilito nel progetto e secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco (infissi)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalitàspecificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Riparabilità (infissi)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalitàspecificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Sostituibilità (infissi)
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Stabilità chimico reattiva (infissi)
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di funzionalità e uso stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti normetecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di esercizioClasse requisito:
Ventilazione (infissi)
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
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Manuale di manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Coerente inserimento paesaggistico
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
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Manuale di manutenzione
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Riduzione quantità materiali a discarica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Porte2.2.3.1
Porte tagliafuoco2.2.3.4
Porte
2.2.3.1Elemento manutentivo:
Infissi interni
2.2.3Unità Tecnologica:
Le porte hanno funzione di razionalizzare l'utilizzazione dei vari spazi in modo da regolare il passaggio di persone, cose, luce naturale ed aria fraambienti adiacenti, oltre che funzioni di ordine estetico e architettonico. La presenza delle porte a secondo della posizione e delle dimensionidetermina lo svolgimento delle varie attività previste negli spazi di destinazione. In commercio esiste un'ampia gamma di tipologie diverse sia permateriale (legno, metallo, plastica, vetro, ecc.) che per tipo di apertura (a rotazione, a ventola, scorrevole, a tamburo, ripiegabile, a fisarmonica,basculante, a scomparsa). Le porte interne sono costituite da: anta o battente (l'elemento apribile), telaio fisso (l'elemento fissato al controtelaioche contorna la porta e la sostiene per mezzo di cerniere), battuta (la superficie di contatto tra telaio fisso e anta mobile), cerniera (l'elemento chesostiene l'anta e ne permette la rotazione rispetto al telaio fisso), controtelaio (formato da due montanti ed una traversa è l'elemento fissato allaparete che consente l'alloggio al telaio), montante (l'elemento verticale del telaio o del controtelaio) e traversa (l'elemento orizzontale del telaio odel controtelaio).
Anomalie riscontrabili
Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore.
Alterazione cromatica
Rigonfiamento della pellicola causato spesso da eccessive temperatura.
Bolla
Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Variazione geometriche e morfologiche degli elementi per fenomeni di ritiro quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.
Deformazione
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei quali microrganismi, residui organici, ecc., di spessore variabile, poco coerente e pocoaderente al materiale sottostante.
Deposito superficiale
Distacco di due o più strati di parti di elemento per insufficiente adesione delle parti.
Distacco
Formazione di soluzioni di continuità nel materiale con distacco macroscopico delle parti.
Fessurazioni
Riduzione della lastra di vetro in frammenti per cause traumatiche.
Frantumazione
Formazione di soluzioni di continuità nel materiale con o senza spostamento delle parti.
Fratturazione
Deposito a strati molto aderente al substrato composto generalmente da sostanze inorganiche o di natura biologica.
Incrostazione
Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulente dovuta ad umidità e alla scarsa ventilazione.
Infradiciamento
Degradazione che si manifesta in seguito ad eventi traumatici con effetti di soluzione di continuità con o senza distacco tra le parti.
Lesione
Macchie
Pag. 69
Manuale di manutenzione
Pigmentazione accidentale e localizzata della superficie.
Macchie
La ortogonalità dei telai mobili rispetto a quelli fissi dovuta generalmente per la mancanza di registrazione periodica dei fissaggi.
Non ortogonalità
Variazione del colore originario del materiale per alterazione della superficie dei materiali per fenomeni non legati a degradazione.
Patina
Opacizzazione del legno.
Perdita di lucentezza
Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici.
Perdita di materiale
Perdita di trasparenza ed aumento della fragilità del vetro a causa dell'azione di agenti esterni.
Perdita di trasparenza
Distacco totale o parziale di parti della pellicola dette scaglie che avviene in prossimità di scollaggi o soluzioni di continuità.
Scagliatura, screpolatura
Mancanza di aderenza della pellicola al substrato per cause diverse e successiva scagliatura.
Scollaggi della pellicola
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
Difficile disassemblaggio
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo delle serrature
Ogni 6 mesiControllo guide di scorrimento
Ogni 6 mesiControllo maniglia
Ogni 12 mesiControllo parti in vista
Ogni 6 mesiControllo vetri
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesi
Lubrificazione serrature, cerniereLubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cernierecon prodotti siliconici, verifica del correttofunzionamento.
Quandonecessita
Pulizia antePulizia delle ante con prodotti detergenti non aggressiviidonei al tipo di materiale.
Ogni 6 mesiPulizia delle guide di scorrimentoPulizia dei residui organici che possono comprometterela funzionalità delle guide di scorrimento.
Quandonecessita
Pulizia organi di movimentazionePulizia degli organi di movimentazione tramite detergenticomuni.
Ogni 6 mesiPulizia telaiPulizia del telaio con prodotti detergenti non aggressiviidonei al tipo di materiale.
Quandonecessita
Pulizia vetriPulizia dei residui organici che possono comprometterela funzionalità delle guide di scorrimento.
Ogni 6 mesiRegistrazione manigliaRegistrazione e lubrificazione della maniglia, delle viti edegli accessori di manovra apertura-chiusura.
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
Pag. 70
Manuale di manutenzione
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 2 anni
Ripristino protezione verniciatura parti in legnoRipristino della protezione di verniciatura previaasportazione del vecchio strato per mezzo di carteabrasive leggere ed otturazione con stucco per legno dieventuali fessurazioni. Applicazione di uno stratoimpregnante e rinnovo, a pennello, dello stratoprotettivo con l'impiego di prodotti idonei al tipo dilegno.
Ogni 12 mesiRegolazione telaiRegolazione del fissaggio dei telai ai controtelai.
Ogni 12 mesiRegolazione controtelaiRegolazione del fissaggio dei controtelai alle pareti.
Porte tagliafuoco
2.2.3.4Elemento manutentivo:
Infissi interni
2.2.3Unità Tecnologica:
Le porte tagliafuoco (o porte REI) hanno la funzione di proteggere quegli spazi o luoghi sicuri, ai quali ne consentono l'ingresso, dalle azioniprovocate da eventuali incendi. Nelle zone di maggiore afflusso di persone le porte tagliafuoco devono essere anche porte antipanico. Ledimensioni ed i materiali sono normati secondo le prescrizioni in materia di sicurezza. In genere vengono impiegati materiali di rivestimentometallici con all'interno materiali isolanti stabili alle alte temperature. Il dispositivo di emergenza deve essere realizzato in modo da consentire losganciamento della porta dall'interno in meno di 1 secondo. Tra i diversi dispositivi in produzione vi sono i dispositivi di emergenza conazionamento mediante maniglia a leva e i dispositivi di emergenza con azionamento mediante piastra a spinta.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano coi materiali e con le dimensioni, in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture (porte tagliafuoco)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (porte tagliafuoco)
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza agli urti (porte tagliafuoco)
Resistenza al fuoco (porte tagliafuoco)
Pag. 71
Manuale di manutenzione
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione delle attività e delcarico d'incendio stabilito nel progetto e secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalitàspecificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Sostituibilità (porte tagliafuoco)
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Stabilità chimico reattiva (porte tagliafuoco)
Anomalie riscontrabili
Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore.
Alterazione cromatica
Rigonfiamento della pellicola causato spesso da eccessive temperatura.
Bolla
Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Variazione geometriche e morfologiche degli elementi per fenomeni di ritiro quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.
Deformazione
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei quali microrganismi, residui organici, ecc., di spessore variabile, poco coerente e pocoaderente al materiale sottostante.
Deposito superficiale
Distacco di due o più strati di parti di elemento per insufficiente adesione delle parti.
Distacco
Formazione di soluzioni di continuità nel materiale con distacco macroscopico delle parti.
Fessurazioni
Riduzione della lastra di vetro in frammenti per cause traumatiche.
Frantumazione
Formazione di soluzioni di continuità nel materiale con o senza spostamento delle parti.
Fratturazione
Deposito a strati molto aderente al substrato composto generalmente da sostanze inorganiche o di natura biologica.
Incrostazione
Degradazione che si manifesta in seguito ad eventi traumatici con effetti di soluzione di continuità con o senza distacco tra le parti.
Lesione
Pigmentazione accidentale e localizzata della superficie.
Macchie
La ortogonalità dei telai mobili rispetto a quelli fissi dovuta generalmente per la mancanza di registrazione periodica dei fissaggi.
Non ortogonalità
Variazione del colore originario del materiale per alterazione della superficie dei materiali per fenomeni non legati a degradazione.
Patina
Opacizzazione del legno.
Perdita di lucentezza
Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici.
Perdita di materiale
Perdita di trasparenza ed aumento della fragilità del vetro a causa dell'azione di agenti esterni.
Perdita di trasparenza
Distacco totale o parziale di parti della pellicola dette scaglie che avviene in prossimità di scollaggi o soluzioni di continuità.
Scagliatura, screpolatura
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Manuale di manutenzione
Mancanza di aderenza della pellicola al substrato per cause diverse e successiva scagliatura.
Scollaggi della pellicola
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
Difficile disassemblaggio
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo certificazioni
Ogni meseControllo maniglione
Ogni 12 mesiControllo parti in vista
Ogni 6 mesiControllo vetri
Ogni 12 mesiControllo delle serrature
Ogni 6 mesiControllo ubicazione porte
Ogni 6 mesiControllo degli spazi
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesi
Lubrificazione serrature, cerniereLubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cernierecon prodotti siliconici, verifica del correttofunzionamento.
Quandonecessita
Pulizia antePulizia delle ante con prodotti detergenti non aggressiviidonei al tipo di materiale.
Quandonecessita
Pulizia organi di movimentazionePulizia degli organi di movimentazione tramite detergenticomuni.
Ogni 6 mesiPulizia telaiPulizia del telaio con prodotti detergenti non aggressiviidonei al tipo di materiale.
Quandonecessita
Pulizia vetriPulizia dei residui organici che possono comprometterela funzionalità delle guide di scorrimento.
Ogni 6 mesiRegistrazione maniglioneRegistrazione e lubrificazione della maniglia, delle viti edegli accessori di manovra apertura-chiusura.
Quandonecessita
Rimozione ostacoli spaziRimozione di eventuali ostacoli in prossimità degli spaziinteressati dalle porte antipanico o in prossimità di esse.
Ogni 6 mesiVerifica funzionamentoVerifica del corretto funzionamento di apertura-chiusuramediante prova manuale.
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo controbocchette
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
Pag. 73
Manuale di manutenzione
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 12 mesiRegolazione telaiRegolazione del fissaggio dei telai ai controtelai.
Ogni 12 mesiRegolazione controtelaiRegolazione del fissaggio dei controtelai alle pareti.
Controsoffitti
2.2.4Unità tecnologica:
I controsoffitti sono sistemi di finiture tecniche in elementi modulari leggeri. Essi possono essere direttamente fissati al solaio o appesi ad essotramite elementi di sostegno. Essi hanno inoltre la funzione di controllare la definizione morfologica degli ambienti attraverso la possibilità diprogettare altezze e volumi e talvolta di nascondere la distribuzione di impianti tecnologici nonché da contribuire all'isolamento acustico degliambienti. Gli strati funzionali dei controsoffitti possono essere composti da vari elementi i materiali diversi quali:- pannelli (fibra, fibra a matricecementizia, fibra minerale ceramizzato, fibra rinforzato, gesso, gesso fibrorinforzato, gesso rivestito, profilati in lamierino d'acciaio, stampati inalluminio, legno, PVC);- doghe (PVC, altre materie plastiche, profilati in lamierino d'acciaio, profilati in lamierino di alluminio);- lamellari (PVC,altre materie plastiche, profilati in lamierino d'acciaio, profilati in lamierino di alluminio, lastre metalliche);- grigliati (elementi di acciaio,elementi di alluminio, elementi di legno, stampati di resine plastiche e simili);- cassettoni (legno). Inoltre essi possono essere chiusi nonispezionabili, chiusi ispezionabili e aperti.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi (almeno pari o superiori a 40dB) variano in funzione del materiale, della tipologia e dall' attività svolta nonchè dalla classe didestinazione d'uso del territorio come stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
AcusticiClasse requisito:
Isolamento acustico (controsoffitti)
I livelli minimi stabiliti in progetto ai fini del contenimento delle dispersioni di calore - pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singolielementi - devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione globale di un intero edificio e dei singoli locali neilimiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti fisiciClasse requisito:
Isolamento termico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Ispezionabilità (controsoffitti)
I livelli minimi di reazione al fuoco dei materiali in funzione dell'utilizzo, delle attività svolte e del carico d'incendio sono stabiliti nel progettosecondo le modalità specificate nelle norme tecniche. Le prestazioni di reazione al fuoco dei materiali devono essere certificate. Per laclassificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al DM 26.6.84.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Reazione al fuoco (controsoffitti)
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinentinorme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza a carichi sospesi (pareti interne e rivestimenti)
Pag. 74
Manuale di manutenzione
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione delle attività e delcarico d'incendio stabilito nel progetto e secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco (controsoffitti)
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nellepertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Pag. 75
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Coerente inserimento paesaggistico
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Riduzione quantità materiali a discarica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Controsoffitti in fibra minerale2.2.4.4
Controsoffitti in fibra minerale
2.2.4.4Elemento manutentivo:
Controsoffitti
2.2.4Unità Tecnologica:
Pag. 76
Manuale di manutenzione
I controsoffitti in fibra minerale sono costituiti da fibre di roccia agglomerate, mediante leganti inorganici. Essi sono composti da elementi ditamponamento in conglomerato di fibra minerale, fissati ad una struttura metallica portante. La superficie dei pannelli può essere liscia, decorata,oppure a richiesta, microforata. Il colore è generalmente il bianco, con decori standard (dalle superfici lisce e finemente lavorate, ai decorigeometrici e personalizzati).
Anomalie riscontrabili
Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore.
Alterazione cromatica
Rigonfiamento della pellicola causato spesso da eccessive temperatura.
Bolla
Decadimento dei materiali metallici a causa della combinazione con sostanze presenti nell'ambiente (ossigeno, acqua, anidride carbonica, ecc.).
Corrosione
Variazione geometriche e morfologiche degli elementi per fenomeni di ritiro quali imbarcamento, svergolamento, ondulazione.
Deformazione
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei quali microrganismi, residui organici, ecc., di spessore variabile, poco coerente e pocoaderente al materiale sottostante.
Deposito superficiale
Distacco di due o più strati di parti di elemento per insufficiente adesione delle parti.
Distacco
Formazione di soluzioni di continuità nel materiale con distacco macroscopico delle parti.
Fessurazioni
Formazione di soluzioni di continuità nel materiale con o senza spostamento delle parti.
Fratturazione
Deposito a strati molto aderente al substrato composto generalmente da sostanze inorganiche o di natura biologica.
Incrostazione
Degradazione che si manifesta in seguito ad eventi traumatici con effetti di soluzione di continuità con o senza distacco tra le parti.
Lesione
Pigmentazione accidentale e localizzata della superficie.
Macchie
Uno o più elementi dei controsoffitti possono presentarsi non perfettamente complanari rispetto al sistema.
Non planarità
Opacizzazione del legno.
Perdita di lucentezza
Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici.
Perdita di materiale
Distacco totale o parziale di parti della pellicola dette scaglie che avviene in prossimità di scollaggi o soluzioni di continuità.
Scagliatura, screpolatura
Mancanza di aderenza della pellicola al substrato per cause diverse e successiva scagliatura.
Scollaggi della pellicola
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
Difficile disassemblaggio
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Pag. 77
Manuale di manutenzione
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
PuliziaPulizia delle superfici mediante prodotti idonei al tipo dimateriale.
Quandonecessita
Sostituzione degli elementiSostituzione degli elementi degradati, rotti e/o mancanticon elementi analoghi.
Ogni 3 anni
Regolazione planaritàVerifica dello stato di complanarità degli elementi deicontrosoffitti attraverso la registrazione dei pendini edelle molle di regolazione.
Pavimentazioni
2.2.6Unità tecnologica:
Le pavimentazioni esterne fanno parte delle partizioni orizzontali esterne. La loro funzione, oltre a quella protettiva, è quella di permettere iltransito ai fruitori e la relativa resistenza ai carichi. Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranzediverse a secondo del tipo di rivestimento e della destinazione d'uso dei luoghi. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie.La scelta degli elementi, il materiale, la posa, il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano infunzione dei luoghi e del loro impiego. Le pavimentazioni esterne possono essere di tipo: cementizie, lapideo, resinoso, resiliente, ceramico,lapideo di cava e lapideo in conglomerato.Le pavimentazioni fanno parte delle partizioni interne orizzontali e ne costituiscono l'ultimo stratofunzionale. In base alla morfologia del rivestimento possono suddividersi in continue (se non sono nel loro complesso determinabili siamorfologicamente che dimensionalmente) e discontinue (quelle costituite da elementi con dimensioni e morfologia ben precise). La lorofunzione, oltre a quella protettiva, è quella di permettere il transito ai fruitori dell'organismo edilizio e la relativa resistenza ai carichi.Importante è che la superficie finale dovrà risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento e delladestinazione d'uso degli ambienti. Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie. La scelta degli elementi, il materiale, la posa,il giunto, le fughe, gli spessori, l'isolamento, le malte, i collanti, gli impasti ed i fissaggi variano in funzione degli ambienti e del loro impiego. Lepavimentazioni interne possono essere di tipo:- cementizio;- lapideo;- resinoso;- resiliente;- tessile;- ceramico;- lapideo di cava;- lapideo inconglomerato;- ligneo.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale (pavimentazioni)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Assenza di emissioni di sostanze nocive (pavimentazioni interne)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Assenza di emissioni di sostanze nocive (pavimentazioni esterne)
Reazione al fuoco
Pag. 78
Manuale di manutenzione
I livelli minimi di reazione al fuoco dei materiali in funzione dell'utilizzo, delle attività svolte e del carico d'incendio sono stabiliti nel progettosecondo le modalità specificate nelle norme tecniche. Le prestazioni di reazione al fuoco dei materiali devono essere certificate. Per laclassificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al DM 26.6.84.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
I livelli minimi variano col materiale in funzione delle esigenze di aspetto e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nellepertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture (pavimenti)
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione di materiali, prodotti utilizzati, classi di rischio, situazioni generali di servizio,esposizione a umidificazione e tipo di agente biologico.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti biologiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pavimentazioni esterne)
I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione di materiali, prodotti utilizzati, classi di rischio, situazioni generali di servizio,esposizione a umidificazione e tipo di agente biologico.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti biologiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pavimentazioni interne)
I livelli minim variano in funzione del materiale, della tipologia e dall' attività svolta nonchè dalla classe di destinazione d'uso del territorio comestabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
AcusticiClasse requisito:
Protezione dal rumore
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
Pag. 79
Manuale di manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Coerente inserimento paesaggistico
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
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Manuale di manutenzione
Garantire una idonea percentuale di elementi e materiali con caratteristiche tecnico costruttive e materiali di progetto adeguati con il contesto incui si inserisce l’intervento. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Riduzione quantità materiali a discarica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Pavimenti in gres porcellanato2.2.6.7
Pavimenti in gres porcellanato
2.2.6.7Elemento manutentivo:
Pavimentazioni
2.2.6Unità Tecnologica:
I rivestimenti in gres porcellanato vengono ottenuti da impasti di argille naturali greificanti, opportunamente corrette con fondenti e smagranti(argille artificiali). Adatto per pavimenti e rivestimenti, sia in interni sia in esterni, è impermeabile, compatto, duro, opaco, dotato di alta inerziachimica, antigelivo, resistente alla rottura, all'abrasione, alla compressione (sino a 200-300 N/mM2),ai carichi e al fuoco. Il grès porcellanato èdisponibile in un'ampia e articolata gamma di formati.
Requisiti e prestazioni
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle esigenze di resistenza e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Anomalie riscontrabili
Variazione di uno o più parametri che definiscono il colore.
Alterazione cromatica
Distacco e perdita di elasticità dei materiali utilizzati per le sigillature impermeabilizzanti e dei giunti.
Degrado sigillante
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.
Deposito superficiale
Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
Disgregazione
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anchetermini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosioneper usura (cause antropiche).
Erosione superficiale
Presenza di discontinuità nel materiale con distacchi macroscopici delle parti.
Fessurazioni
Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale.
Macchie e graffiti
Pag. 81
Manuale di manutenzione
Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto.
Mancanza
Perdita di elementi e parti del rivestimento.
Perdita di elementi
Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli delle lastre.
Scheggiature
Sollevamento e distacco dal supporto di uno o più elementi della pavimentazione.
Sollevamento e distacco dal supporto
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Difficoltà nelle operazioni di disassemblaggio dei vari componenti ed elementi interessati.
Difficile disassemblaggio
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo generale delle parti a vista
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaVerifica etichettatura ecologica
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Pulizia delle superficiPulizia e rimozione dello sporco superficiale mediantelavaggio, ed eventualmente spazzolatura, degli elementicon detergenti adatti al tipo di rivestimento.
Quandonecessita
Pulizia e reintegro giuntiPulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale.Reintegro dei giunti degradati mediante nuovalistellatura.
Quandonecessita
Sostituzione degli elementi degradatiSostituzione degli elementi usurati, rotti, sollevati oscollati con altri analoghi previa preparazione delsottostante piano di posa. Reintegro dei giunti degradatimediante nuova listellatura.
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità tecnologica:
Le aree pedonali insieme ai marciapiedi costituiscono quei percorsi pedonali che possono essere adiacenti alle strade veicolari oppure autonomirispetto alla rete viaria. Essi vengono previsti per raccordare funzioni urbane tra loro correlate quali residenze, scuole, attrezzature di interessecomune, ecc..
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di usoClasse requisito:
Accessibilità
Pag. 82
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di uso e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti normetecniche.
Livello minimo della prestazione:
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Materiali riciclati
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Pag. 83
Manuale di manutenzione
Chiusini e pozzetti2.3.1.2
Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo2.3.1.8
Chiusini e pozzetti
2.3.1.2Elemento manutentivo:
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità Tecnologica:
Opere destinate a ricevere le acque meteoriche superficiali e a permetterne il convogliamento alle reti di smaltimento. A coronamento di esse sonodisposti elementi di chiusura mobili con funzione di protezione e di smaltimento delle acque in eccesso. I dispositivi di chiusura e di coronamentotrovano il loro utilizzo a secondo del luogo di impiego, ovvero secondo la norma UNI EN 124:- Gruppo 1 (classe A 15 minima) = zone ad uso esclusivo di pedoni e ciclisti;- Gruppo 2 (classe B 125 minima) = zone ad uso di pedoni, parcheggi;- Gruppo 3 (classe C 250 minima) = se installati in prossimità di canaletti di scolo lungo il marciapiede;- Gruppo 4 (classe D 400 minima) = lungo le carreggiate stradali, aree di sosta;- Gruppo 5 (classe E 600 minima) = aree sottoposte a carichi notevoli (aeroporti, porti, ecc.);- Gruppo 6 (classe F 900) = aree sottoposte a carichi particolarmente notevoli.I dispositivi di chiusura e/o di coronamento possono essere realizzati con i seguenti materiali: acciaio laminato, ghisa a grafite lamellare, ghisa agrafite sferoidale, getti di acciaio, calcestruzzo armato con acciaio e abbinamento di materiali.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Areazione
Anomalie riscontrabili
Corrosione degli elementi metallici per perdita del requisito di resistenza agli agenti aggressivi chimici e/o per difetti del materiale.
Corrosione
Accumulo di detriti, fogliame e di altri materiali estranei.
Deposito
Rottura di parti degli elementi costituenti i manufatti.
Rottura
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo chiusini d'ispezione
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 4 mesiPuliziaPulizia dei pozzetti e rimozione dei depositi accumulati inprossimità del chiusino.
Pag. 84
Manuale di manutenzione
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni anno
Ripristino chiusini d'ispezioneRipristino ed integrazione degli elementi di apertura-chiusura. Trattamento anticorrosione delle partimetalliche in vista. Sostituzione di elementi usurati e/ogiunti degradati. Pulizia del fondale da eventualidepositi.
Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo
2.3.1.8Elemento manutentivo:
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità Tecnologica:
Si tratta di prodotti di calcestruzzo realizzati in monostrato o pluristrato, caratterizzati da un ridotto rapporto di unità tra lo spessore e i lati. Essitrovano largo impiego come rivestimenti per le pavimentazioni ad uso veicolare e pedonale. I principali tipi di masselli possono distinguersi in:elementi con forma singola, elementi con forma composta e elementi componibili. Sul mercato si trovano prodotti con caratteristiche morfologichedel tipo: con spessore compreso tra i 40 e 150 mm, con rapporto tra il lato piccolo e lo spessore varia da 0,6 a 2,5, con rapporto tra il lato piùgrande e quello più piccolo varia tra 1 e 3 e con superficie di appoggio non minore di 0,05 m2 (la superficie reale maggiore dovrà essere pari al 50% di un rettangolo circoscritto).
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione della zona climatica, dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Assorbimento dell'acqua
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (pavimentazioni esterne)
I livelli minimi variano in funzione dei materiali e delle condizioni di esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
DurabilitàClasse requisito:
Accettabilità
Anomalie riscontrabili
Distacco e perdita di elasticità dei materiali utilizzati per le sigillature impermeabilizzanti e dei giunti.
Degrado sigillante
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento.
Deposito superficiale
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede.
Distacco
Fessurazioni
Fessurazioni
Perdita di elementi e parti del rivestimento.
Perdita di elementi
Impiego di materiali non durevoli nella manutenzione degli elementi.
Materiali non durevoli
Pag. 85
Manuale di manutenzione
Impiego di materiali con basso grado di riciclabilità nella manutenzione di elementi e componenti.
Bassa riciclabilità
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaControllo elevata riciclabilità
Quando necessitaControllo impiego materiali durevoli
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni settimana
Pulizia delle superficiPulizia e rimozione dello sporco superficiale mediantespazzolatura manuale degli elementi o con tecniche dirimozione dei depositi, adatte al tipo di rivestimento, econ detergenti appropriati.
Quandonecessita
Ripristino giuntiRipristino giunti
Quandonecessita
Sostituzione degli elementi degradatiSostituzione degli elementi usurati o rotti con altrianaloghi previa rimozione delle parti deteriorate erelativa preparazione del fondo.
IMPIANTI ELETTRICI
3Parte d'opera:
Elenco unità tecnologiche:
Impianto di messa a terra9.1
Impianto di sicurezza e antincendio9.3
Quadri elettrici10.3.2
Utilizzatori elettrici10.3.3
Illuminazione LED10.3.7
Impianto elettrico industriale10.4
Impianto di messa a terra
9.1Unità tecnologica:
L'impianto di messa a terra ha la funzione di collegare determinati punti, elettricamente definiti, con un conduttore a potenziale nullo. E’ ilsistema migliore per evitare gli infortuni dovuti a contatti indiretti, ossia contatti con parti metalliche in tensione a causa di mancanza diisolamento o altro. L’impianto di terra deve essere unico e deve collegare le masse di protezione e quelle di funzionamento, inclusi i centristella dei trasformatori per i sistemi TN, gli eventuali scaricatori e le discese contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche. Lo scopo èquello di ridurre allo stesso potenziale, attraverso i dispersori e i conduttori di collegamento, le parti metalliche dell’impianto e il terrenocircostante. Per il collegamento alla rete di terra è possibile utilizzare, oltre ai dispersori ed ai loro accessori, i ferri dei plinti di fondazione.L’impianto di terra è generalmente composto da collettore di terra, i conduttori equipotenziali, il conduttore di protezione principale e quelli cheraccordano i singoli impianti. I collegamenti devono essere sconnettibili e il morsetto principale deve avere il contrassegno di terra.
Requisiti e prestazioni
Livello minimo della prestazione:
StabilitàClasse requisito:
Resistenza meccanica (impianto terra)
Pag. 86
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Conduttori di protezione9.1.1
Sistema di dispersione9.1.2
Sistema di equipotenzializzazione9.1.3
Conduttori di protezione
9.1.1Elemento manutentivo:
Impianto di messa a terra
9.1Unità Tecnologica:
I conduttori di protezione principale o montanti sono quelli che raccolgono i conduttori di terra dai piani dell’edificio.
Requisiti e prestazioni
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza alla corrosione (impianto terra)
Pag. 87
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Anomalie riscontrabili
Difetti di connessione delle masse con conseguente interruzione della continuità dei conduttori fino al nodo equipotenziale.
Difetti di connessione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Sostituzione conduttori di protezioneSostituire i conduttori di protezione danneggiati odeteriorati.
Sistema di dispersione
9.1.2Elemento manutentivo:
Impianto di messa a terra
9.1Unità Tecnologica:
Il sistema di dispersione ha il compito di trasferire le cariche captate dalle calate in un collettore interrato che così realizza un anello di dispersione.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza alla corrosione (impianto terra)
Anomalie riscontrabili
Corrosione del materiale costituente il sistema di dispersione. Evidenti segni di decadimento evidenziato da cambio di colore e presenza di ruggine inprossimità delle corrosioni.
Corrosioni
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo generale
Ogni 12 mesiMisura della resistività del terreno
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Pag. 88
Manuale di manutenzione
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Sostituzione dispersoriSostituire i dispersori danneggiati o deteriorati.
Sistema di equipotenzializzazione
9.1.3Elemento manutentivo:
Impianto di messa a terra
9.1Unità Tecnologica:
I conduttori equipotenziali principali e supplementari sono quelli che collegano al morsetto principale di terra i tubi metallici.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza alla corrosione (impianto terra)
Anomalie riscontrabili
Evidenti segni di decadimento evidenziato da cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni.
Corrosione
Difetti di serraggio dei bulloni del sistema di equipotenzializzazione.
Difetti di serraggio
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Sostituzione degli equipotenzializzatoriSostituire gli equipotenzializzatori danneggiati odeteriorati.
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
L'impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e/o acustiche agli occupanti di un edificio affinché essi, in caso di possibili incendi,possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l'incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo. Lefunzioni di rivelazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema. Generalmente un impianto di rivelazione eallarme è costituito da: - rivelatori d'incendio; - centrale di controllo e segnalazione; - dispositivi di allarme incendio; - punti disegnalazione manuale; - dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio; - stazione di ricevimento dell'allarme incendio; - comando delsistema automatico antincendio; - sistema automatico antincendio; - dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto; - stazione diricevimento dei segnali di guasto; - apparecchiatura di alimentazione. L'impianto antincendio è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzionedi prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi. L'impianto antincendio, nel caso di edifici per civili abitazioni, è richiesto quando l'edificiosupera i 24 metri di altezza. L'impianto è generalmente costituito da: - rete idrica di adduzione in ferro zincato; - bocche di incendio incassetta (manichette, lance, ecc.); - attacchi per motopompe dei VV.FF.; - estintori (idrici, a polvere, a schiuma, carrellati, ecc.).
Pag. 89
Manuale di manutenzione
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Resistenza alla vibrazione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo consumi
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Pag. 90
Manuale di manutenzioneIn fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Cassetta a rottura del vetro9.3.3
Centrale di controllo e segnalazione9.3.5
Rivelatore lineare9.3.25
Rivelatori ottici di fumo convenzionali9.3.34
Sirene9.3.39
Cassetta a rottura del vetro
9.3.3Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
La cassetta a rottura del vetro, detta anche avvisatore manuale di incendio, è un dispositivo di allarme per sistemi antincendio che può essereabbinato facilmente ad una centrale. Essa è costituita da una cassetta generalmente in termoplastica chiusa con un vetro protetto da pellicolaantinfortunistica.Lo scopo di un punto di allarme manuale è di consentire a una persona che scopre un incendio di avviare il funzionamento del sistema disegnalazione d’incendio in modo che possano essere adottate le misure appropriate.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Efficienza
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento dei pulsanti per l'attivazione dell'allarme.
Difetti di funzionamento
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
RegistrazioneRegistrare le viti di serraggio dopo la rottura del vetrocon la sostituzione del vetro danneggiato.
Ogni 15 anniSostituzione cassetteSostituire le cassette deteriorate
Pag. 91
Manuale di manutenzione
Centrale di controllo e segnalazione
9.3.5Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
La centrale di controllo e segnalazione è un elemento dell'impianto di rivelazione e allarme incendio per mezzo del quale i componenti ad essacollegati possono essere alimentati e monitorati. Per tale motivo deve essere dotata di un sistema di alimentazione primaria e secondaria in gradodi assicurare un corretto funzionamento per almeno 72 ore in caso di interruzione dell'alimentazione primaria.Generalmente le funzioni che può svolgere la centrale di controllo e segnalazione sono:- ricevere i segnali dai rivelatori ad essa collegati;- determinare se detti segnali corrispondono alla condizione di allarme incendio e se del caso indicare con mezzi ottici e acustici tale condizione diallarme incendio;- localizzare la zona di pericolo;- sorvegliare il funzionamento corretto del sistema e segnalare con mezzi ottici e acustici ogni eventuale guasto (per esempio corto circuito,interruzione della linea, guasto nel sistema di alimentazione);- inoltrare il segnale di allarme incendio ai dispositivi sonori e visivi di allarme incendio oppure, tramite un dispositivo di trasmissione dell'allarmeincendio, al servizio antincendio o ancora tramite un dispositivo di comando dei sistemi automatici antincendio a un impianto di spegnimentoautomatico.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Accessibilità segnalazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Efficienza
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettromagnetico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrostatico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Resistenza agli sbalzi di tensione elettrica
Pag. 92
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Resistenza alla vibrazione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
StabilitàClasse requisito:
Resistenza meccanica
Anomalie riscontrabili
Difetti del sistema di segnalazione allarmi dovuti a difetti delle spie luminose.
Difetti del pannello di segnalazione
Difetti di funzionamento e di tenuta dei morsetti di connessione.
Difetti di tenuta morsetti
Abbassamento del livello di carica della batteria ausiliaria.
Perdita di carica della batteria
Riduzione della tensione di alimentazione.
Perdite di tensione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 7 giorniControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 12 mesiRegistrazione connessioniRegistrare e regolare tutti i morsetti delle connessionie/o dei fissaggi.
Ogni 6 mesiSostituzione batteriaSostituire la batteria di alimentazione ausiliaria quandooccorre preferibilmente ogni 6 mesi.
Rivelatore lineare
9.3.25Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
Il rivelatore di fumo lineare è adatto esclusivamente alla protezione in aree senza divisioni interne o in ambienti con soffitto alto, nei qualil'installazione dei tradizionali rivelatori puntiformi risulta difficoltosa.Il rivelatore si compone di un trasmettitore e di un ricevitore separati i quali coprono un raggio compreso tra i 10 e i 100 metri. L'installazione èsemplice e quattro LED posti sulla parte frontale dell'unità permettono un facile allineamento.
Requisiti e prestazioni
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo del flusso luminoso (abbagliamento)
Pag. 93
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo del flusso d'aria
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Resistenza a sbalzi di temperatura
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Resistenza alla vibrazione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
StabilitàClasse requisito:
Resistenza meccanica
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento dei led indicatori dei rivelatori.
Anomalie led luminosi
Abbassamento del livello delle tensioni del collegamento emittente ricevente.
Calo di tensione
Difetti del sistema di regolazione dovuti ad errori di allineamento del fascio infrarosso.
Difetti di regolazione
Difetti di funzionamento e di tenuta del sistema di pressurizzazione dei rivelatori puntiformi.
Difetti di tenuta
Pag. 94
Manuale di manutenzione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiRegolazione delle apparecchiature dei rivelatoriRegolare le soglie di assorbimento e delle tensioni delricevente e dell'emittente.
Ogni 10 anniSostituzione dei rivelatoriSostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non ingrado di svolgere la propria funzione.
Rivelatori ottici di fumo convenzionali
9.3.34Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
Il rivelatore di fumo a basso profilo a diffusione viene utilizzato per rilevare la presenza di fuochi covanti e fuochi a lento sviluppo. Il rivelatoredovrà avere le seguenti caratteristiche funzionali: una elevata insensibilità ai disturbi elettromagnetici, un comportamento di risposta costante neltempo, essere predisposto per il test di funzionamento ed il controllo di inserzione e avere indicazione di funzionamento e di allarme tramite Led.Ogni rivelatore dovrà disporre di due Led che lampeggiano in condizione di stand-by, mentre presentano luce fissa in caso di allarme per una facileidentificazione.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo del flusso luminoso (abbagliamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo del flusso d'aria
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Resistenza a sbalzi di temperatura
Pag. 95
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Resistenza alla vibrazione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
StabilitàClasse requisito:
Resistenza meccanica
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento dei led indicatori dei rivelatori.
Anomalie led luminosi
Abbassamento del livello delle tensioni del collegamento emittente ricevente.
Calo di tensione
Difetti del sistema di regolazione dovuti ad errori di allineamento del fascio infrarosso.
Difetti di regolazione
Difetti di funzionamento e di tenuta del sistema di pressurizzazione dei rivelatori puntiformi.
Difetti di tenuta
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiRegolazione delle apparecchiature dei rivelatoriRegolare le soglie di assorbimento e delle tensioni delricevente e dell'emittente.
Ogni 10 anniSostituzione dei rivelatoriSostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non ingrado di svolgere la propria funzione.
Sirene
9.3.39Elemento manutentivo:
9.3Unità Tecnologica:
Pag. 96
Manuale di manutenzione
Impianto di sicurezza e antincendio
Le apparecchiature di allarme acustico comprendono sirene per esterno, sirene per interno, sirene supplementari ed avvisatori acustici, di servizio edi controllo.Le sirene generalmente sono gestite da un microprocessore in grado di controllare la batteria e lo speaker. Infatti in caso di anomalia la CPU inviaun segnale sulla morsettiera di collegamento mentre il Led di controllo presente nel circuito sirena indica il tipo di guasto a seconda del numero dilampeggi seguiti da una breve pausa.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento e di tenuta dei morsetti di connessione.
Difetti di tenuta morsetti
Accumulo di depositi vari (polvere, ecc.) sugli apparecchi.
Incrostazioni
Riduzione della tensione di alimentazione principale che provoca malfunzionamenti.
Perdite di tensione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 10 anniSostituzioneSostituire le sirene quando non rispondenti alla lorooriginaria funzione.
Quadri elettrici
10.3.2Unità tecnologica:
I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale diadduzione.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
Pag. 97
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione antincendio
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Smontabilità/Sostituibilità
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Quadri di bassa tensione10.3.2.1
Sezionatore10.3.2.3
Relè termici10.3.2.5
Quadri di bassa tensione
10.3.2.1Elemento manutentivo:
Pag. 98
Manuale di manutenzione
Quadri elettrici
10.3.2Unità Tecnologica:
I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione.Le strutture più elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con indice di protezione IP40, fori asolati e guidaper l'assemblaggio degli interruttori e delle morsette. Questi centralini si installano all'interno delle abitazioni e possono essere anche a parete.Esistono, inoltre, centralini stagni in materiale termoplastico con grado di protezione IP55 adatti per officine e industrie.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione antincendio
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Smontabilità/Sostituibilità
Pag. 99
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Identificabilità
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Accessibilità
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento dei contattori.
Anomalie dei contattori
Difetti di funzionamento dei fusibili.
Anomalia dei fusibili
Difetti di funzionamento della centralina che gestisce l'impianto di rifasamento.
Anomalia dell'impianto di rifasamento
Difetti di funzionamento della resistenza anticondensa.
Anomalia della resistenza
Difetti di funzionamento dei relè termici.
Anomalia dei relè
Difetti di funzionamento degli interruttori magnetotermici.
Anomalia dei magnetotermici
Difetti di funzionamento delle spie e delle lampade di segnalazione.
Anomalia spie di segnalazione
Difetti di funzionamento dei termostati.
Anomalia dei termostati
Accumulo di polvere sui contatti che provoca malfunzionamenti.
Depositi di materiale
Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umiditàambientale o di condensa.
Difetti agli interruttori
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 2 mesiControllo centralina di rifasamento
Ogni 6 mesiVerifica dei condensatori
Pag. 100
Manuale di manutenzione
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 2 mesiVerifica di messa a terra
Ogni 6 mesiVerifica protezioni
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiPuliziaPulizia generale utilizzando aria secca a bassa pressione.
Ogni annoSerraggioEseguire il serraggio di tutti i bulloni, dei morsetti e degliinterruttori.
Ogni annoSostituzione centralina di rifasamentoEseguire la sostituzione della centralina elettronica dirifasamento con altra dello stesso tipo.
Quandonecessita
Sostituzione quadroEseguire la sostituzione del quadro quando usurato oper un adeguamento alla normativa.
Sezionatore
10.3.2.3Elemento manutentivo:
Quadri elettrici
10.3.2Unità Tecnologica:
Il sezionatore è un apparecchio meccanico di connessione che risponde, in posizione di apertura, alle prescrizioni specificate per la funzione disezionamento. È formato da un blocco tripolare o tetrapolare, da uno o due contatti ausiliari di preinterruzione e da un dispositivo di comando chedetermina l'apertura e la chiusura dei poli.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento dei contatti ausiliari.
Anomalie dei contatti ausiliari
Difetti di funzionamento delle molle.
Anomalia delle molle
Difetti di funzionamento degli sganciatori di apertura e chiusura.
Anomalie degli sganciatori
Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro.
Corto circuiti
Difetti di serraggio delle connessioni in entrata ed in uscita dai sezionatori.
Difetti delle connessioni
Difetti agli interruttori dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa.
Difetti ai dispositivi di manovra
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
Difetti di taratura
Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto da ossidazione delle masse metalliche.
Surriscaldamento
Pag. 101
Manuale di manutenzione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
SostituzioniSostituire, quando usurate o non più rispondenti allenorme, le parti dei sezionatori quali placchette, coperchi,telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando.
Relè termici
10.3.2.5Elemento manutentivo:
Quadri elettrici
10.3.2Unità Tecnologica:
Sono i dispositivi per la protezione dei motori contro i sovraccarichi deboli e prolungati. Possono essere utilizzati a corrente alternata e continua epossono essere: tripolari, compensati (non sensibili alle modificazioni della temperatura ambiente), sensibili ad una mancanza di fase, evitando lamarcia del motore in monofase, a riarmo manuale o automatico e graduati in "Ampere motore": impostazione sul relè della corrente segnata sullapiastra segnaletica del motore.Un relè termico tripolare è formato da tre lamine bimetalliche fatte da due metalli uniti da una laminazione e con coefficienti di dilatazione moltodiversi. Ogni lamina è dotata di un avvolgimento riscaldante ed ogni avvolgimento è collegato in serie ad una fase del motore. La deformazionedelle lamine è causata dal riscaldamento delle lamine a causa della corrente assorbita dal motore; a seconda dell'intensità della corrente ladeformazione è più o meno accentuata.
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento della lamina di compensazione.
Anomalie della lamina
Difetti di funzionamento dei dispositivi di regolazione e comando.
Anomalie del dispositivo di comando
Difetti di funzionamento delle viti di regolazione dei relè.
Difetti di regolazione
Difetti di serraggio dei fili dovuti ad anomalie delle viti serrafilo.
Difetti di serraggio
Difetti di funzionamento dell'oscillatore.
Mancanza dell'oscillazione
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiSerraggiEseguire il serraggio di tutti i fili in entrata ed in uscitadal relè.
Quandonecessita
SostituzioneEseguire la sostituzione dei relè deteriorati quandonecessario con altri dello stesso tipo e numero.
Pag. 102
Manuale di manutenzione
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità tecnologica:
Gli utilizzatori dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettricaproveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette).
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione antincendio
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Smontabilità/Sostituibilità
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Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Interruttori10.3.3.1
Prese e spine10.3.3.2
Interruttori
10.3.3.1Elemento manutentivo:
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità Tecnologica:
Gli interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori:- comando a motore carica molle;- sganciatore di apertura;- sganciatore di chiusura;- contamanovre meccanico;- contatti ausiliari per la segnalazione di aperto-chiuso dell'interruttore.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
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Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
Anomalie riscontrabili
Difetti agli interruttori dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa.
Difetti ai dispositivi di manovra
Difetti di funzionamento dei contatti ausiliari.
Anomalie dei contatti ausiliari
Difetti di funzionamento delle molle.
Anomalia delle molle
Difetti di funzionamento degli sganciatori di apertura e chiusura.
Anomalie degli sganciatori
Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro.
Corto circuiti
Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umiditàambientale o di condensa.
Difetti di funzionalità
Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto.
Disconnessione dell'alimentazione
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
Difetti di taratura
Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto da ossidazione delle masse metalliche.
Surriscaldamento
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
SostituzioniSostituire, quando usurate o non più rispondenti allenorme, parti degli interruttori quali placchette, coperchi,telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando.
Prese e spine
10.3.3.2Elemento manutentivo:
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Manuale di manutenzione
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità Tecnologica:
Le prese e le spine dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettricaproveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette).
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
Anomalie riscontrabili
Difetti agli interruttori dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa.
Difetti ai dispositivi di manovra
Difetti di funzionamento dei contatti ausiliari.
Anomalie dei contatti ausiliari
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Manuale di manutenzione
Difetti di funzionamento delle molle.
Anomalia delle molle
Difetti di funzionamento degli sganciatori di apertura e chiusura.
Anomalie degli sganciatori
Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro.
Corto circuiti
Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umiditàambientale o di condensa.
Difetti di funzionalità
Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto.
Disconnessione dell'alimentazione
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
Difetti di taratura
Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto da ossidazione delle masse metalliche.
Surriscaldamento
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
SostituzioniSostituire, quando usurate o non più rispondenti allenorme, parti degli interruttori quali placchette, coperchi,telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando.
Illuminazione LED
10.3.7Unità tecnologica:
L'impianto di illuminazione consente di creare condizioni di visibilità negli ambienti. L'impianto di illuminazione deve consentire, nel rispetto delrisparmio energetico, livello ed uniformità di illuminamento, limitazione dell'abbagliamento, direzionalità della luce, colore e resa della luce. Inparticolare l'illuminazione a Led è un innovativo sistema di illuminazione che, come l'impianto di illuminazione tradizionale, consente di crearecondizioni di visibilità negli ambienti. I corpi illuminanti a led devono consentire, nel rispetto del risparmio energetico, livello ed uniformità diilluminamento, limitazione dell'abbagliamento, direzionalità della luce, colore e resa della luce. In modo schematico, un sistema di illuminazioneLED è composto da:- una sorgente LED per l’emissione del flusso luminoso;- un circuito stampato per il supporto e l’ancoraggio meccanico, perla distribuzione dell’energia elettrica fornita dall’alimentatore (che fornisce il primo contributo alla dissipazione termica);- uno o più alimentatoriper la fornitura di corrente elettrica a un dato valore di tensione;- uno o più dissipatori termici per lo smaltimento del calore prodotto dal LED;-uno più dispositivi ottici per la formazione del solido fotometrico.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo del flusso luminoso
Pag. 107
Manuale di manutenzioneI livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
I livelli minimi variano in funzione delle esigenze di uso e funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti normetecniche.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Accessibilità
Livello minimo della prestazione:
Protezione da agenti chimici e organiciClasse requisito:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Efficienza luminosa
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Identificabilità
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
Smontabilità/Sostituibilità
Pag. 108
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Smontabilità/Sostituibilità
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Stabilità chimico reattiva
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo consumi
L'impiego di tecnologie efficienti per l'ottimizzazione energetica del sistema complessivo edificio-impianto, nella fase progettuale, dovrà essereincrementata mediante fonti rinnovabili rispetto ai livelli standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Utilizzo di fonti rinnovabili
L'impiego di tecnologie efficienti per l'ottimizzazione energetica del sistema complessivo edificio-impianto, nella fase progettuale, dovrà essereincrementata mediante fonti rinnovabili rispetto ai livelli standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Apparecchi a Led a parete10.3.7.101
Apparecchi a Led a parete
10.3.7.101Elemento manutentivo:
10.3.7Unità Tecnologica:
Pag. 109
Manuale di manutenzione
Illuminazione LED
10.3.7Unità Tecnologica:
Gli apparecchi a parete a led sono dispositivi di illuminazione che vengono fissati alle pareti degli ambienti da illuminare. Possono essere del tipocon trasformatore incorporato o del tipo con trasformatore non incorporato e in tal caso il trasformatore deve essere montato nelle vicinanzedell'apparecchio illuminante.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Efficienza luminosa
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza alla corrosione
Anomalie riscontrabili
Abbassamento del livello di illuminazione dovuto ad usura delle lampadine, ossidazione dei deflettori, impolveramento delle lampadine.
Abbassamento del livello di illuminazione
Alterazione dei colori originali dovuta all'azione degli agenti atmosferici
Alterazione cromatica
Anomalie di funzionamento dei corpi illuminanti
Anomalie corpi illuminanti
Difetti di funzionamento dell'anodo.
Anomalie anodo
Difetti di funzionamento delle batterie di alimentazione dei led.
Anomalie batterie
Difetti di funzionamento del catodo.
Anomalie catodo
Pag. 110
Manuale di manutenzione
Difetti di funzionamento del trasformatore di tensione.
Anomalie trasformatore
Difetti di tenuta del rivestimento o della zincatura.
Anomalie del rivestimento
Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei quali: microrganismi, residui organici, ecc.
Depositi superficiali
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiControllo generale
Ogni annoControllo certificazione
Ogni 3 mesiControllo corpi illuminanti
Ogni 3 mesiControllo batterie
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Depositi superficiali(Attitudine al) controllodel flusso luminoso
Ogni 3 mesiPuliziaEseguire la pulizia della coppa e del riflettore mediantestraccio umido e detergente.
Quandonecessita
Sostituzione batterieSostituire la batterie di alimentazione dei led quandodeteriorate.
Quandonecessita
Sostituzione diodiSostituire i diodi quando danneggiati e/o deteriorati.
Impianto elettrico industriale
10.4Unità tecnologica:
L'impianto elettrico ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. Per potenze non superiori a 50 kW l'ente erogatorefornisce l'energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura; da quest'ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri dellesingole utenze. Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata per ogni tipologia di utenze. L'impianto deve essereprogettato e realizzato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione. L'impianto deve essere progettato secondo lenorme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione antincendio
Pag. 111
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Smontabilità/Sostituibilità
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Stabilità chimico reattiva
Certificazione ecologica
Pag. 112
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo consumi
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
L'impiego di tecnologie efficienti per l'ottimizzazione energetica del sistema complessivo edificio-impianto, nella fase progettuale, dovrà essereincrementata mediante fonti rinnovabili rispetto ai livelli standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Minima esposizione a campi elettromagnetici
Pag. 113
Manuale di manutenzione
I livelli minimi (Limiti di esposizione) variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite inprogetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari direcepimento delle Direttive comunitarie di prodotto.
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Passerelle porta cavi10.4.3
Interruttori magnetotermici10.4.5
Interruttori differenziali10.4.6
Passerelle porta cavi
10.4.3Elemento manutentivo:
Impianto elettrico industriale
10.4Unità Tecnologica:
Canalizzazioni per il passaggio dei cavi elettrici, devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI (dovranno essere dotate dimarchio di qualità o certificate secondo le disposizioni di legge).
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Resistenza al fuoco
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Stabilità chimico reattiva
Anomalie riscontrabili
Corti circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro.
Corto circuiti
Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umiditàambientale o di condensa.
Difetti agli interruttori
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
Difetti di taratura
Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto.
Disconnessione alimentazione
Interruzione dell'alimentazione principale dovuta ad un interruzione dell'ente erogatore/gestore dell'energia elettrica.Interruzione dell'alimentazione secondaria dovuta a guasti al circuito secondario o al gruppo elettrogeno.
Interruzione alimentazione
Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto da ossidazione delle masse metalliche.
Surriscaldamento
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Pag. 114
Manuale di manutenzione
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Ripristino protezioniRipristinare il previsto grado di protezione che non devemai essere inferiore a quello previsto dalla normativavigente.
Interruttori magnetotermici
10.4.5Elemento manutentivo:
Impianto elettrico industriale
10.4Unità Tecnologica:
Gli interruttori magnetotermici sono dei dispositivi che consentono l'interruzione dell'energia elettrica all'apparire di una sovratensione.Tali interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori:- comando a motore carica molle;- sganciatore di apertura;- sganciatore di chiusura;- contamanovre meccanico;- contatti ausiliari per la segnalazione di aperto-chiuso dell'interruttore.Gli interruttori automatici sono identificati con la corrente nominale i cui valori discreti preferenziali sono: 6-10-13-16-20-25-32-40-63-80-100-125A. I valori normali del potere di cortocircuito Icn sono: 1500-3000-4500-6000-10000-15000-20000-25000 A.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
Pag. 115
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Protezione da cortocircuito
Anomalie riscontrabili
Difetti agli interruttori dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa.
Difetti ai dispositivi di manovra
Difetti di funzionamento dei contatti ausiliari.
Anomalie dei contatti ausiliari
Difetti di funzionamento delle molle.
Anomalia delle molle
Difetti di funzionamento degli sganciatori di apertura e chiusura.
Anomalie degli sganciatori
Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro.
Corto circuiti
Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umiditàambientale o di condensa.
Difetti di funzionalità
Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto.
Disconnessione dell'alimentazione
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
Difetti di taratura
Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto da ossidazione delle masse metalliche.
Surriscaldamento
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
SostituzioniSostituire, quando usurate o non più rispondenti allenorme, parti degli interruttori quali placchette, coperchi,telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando.
Pag. 116
Manuale di manutenzione
Interruttori differenziali
10.4.6Elemento manutentivo:
Impianto elettrico industriale
10.4Unità Tecnologica:
L'interruttore differenziale è un dispositivo sensibile alle correnti di guasto verso l'impianto di messa a terra (cosiddette correnti differenziali). Ildispositivo differenziale consente di attuare:- la protezione contro i contatti indiretti;- la protezione addizionale contro i contatti diretti con parti in tensione o per uso improprio degli apparecchi;- la protezione contro gli incendi causati dagli effetti termici dovuti alle correnti di guasto verso terra.Le norme definiscono due tipi di interruttori differenziali:- tipo AC per correnti differenziali alternate (comunemente utilizzato);- tipo A per correnti differenziali alternate e pulsanti unidirezionali (utilizzato per impianti che comprendono apparecchiature elettroniche).Costruttivamente un interruttore differenziale è costituito da:- un trasformatore toroidale che rivela la tensione differenziale;- un avvolgimento di rivelazione che comanda il dispositivo di sgancio dei contatti.Gli interruttori automatici sono identificati con la corrente nominale i cui valori discreti preferenziali sono: 6-10-13-16-20-25-32-40-63-80-100-125A. I valori normali del potere di interruzione Icnd sono: 500-1000-1500-3000-4500-6000 A. I valori normali del potere di cortocircuito Icn sono:1500-3000-4500-6000-10000 A.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Limitazione dei rischi di intervento
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Isolamento elettrico
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Impermeabilità ai liquidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
Pag. 117
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
Protezione da cortocircuito
Anomalie riscontrabili
Difetti agli interruttori dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa.
Difetti ai dispositivi di manovra
Difetti di funzionamento dei contatti ausiliari.
Anomalie dei contatti ausiliari
Difetti di funzionamento delle molle.
Anomalia delle molle
Difetti di funzionamento degli sganciatori di apertura e chiusura.
Anomalie degli sganciatori
Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro.
Corto circuiti
Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umiditàambientale o di condensa.
Difetti di funzionalità
Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto.
Disconnessione dell'alimentazione
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
Difetti di taratura
Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto da ossidazione delle masse metalliche.
Surriscaldamento
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo generale
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
SostituzioniSostituire, quando usurate o non più rispondenti allenorme, parti degli interruttori quali placchette, coperchi,telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando.
IMPIANTI MECCANICI
4Parte d'opera:
Elenco unità tecnologiche:
Pag. 118
Manuale di manutenzione
Impianto di sicurezza e antincendio9.3
Impianto di riscaldamento10.6
Impianto idrico distribuzione10.7
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
L'impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e/o acustiche agli occupanti di un edificio affinché essi, in caso di possibili incendi,possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l'incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo. Lefunzioni di rivelazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema. Generalmente un impianto di rivelazione eallarme è costituito da: - rivelatori d'incendio; - centrale di controllo e segnalazione; - dispositivi di allarme incendio; - punti disegnalazione manuale; - dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio; - stazione di ricevimento dell'allarme incendio; - comando delsistema automatico antincendio; - sistema automatico antincendio; - dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto; - stazione diricevimento dei segnali di guasto; - apparecchiatura di alimentazione. L'impianto antincendio è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzionedi prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi. L'impianto antincendio, nel caso di edifici per civili abitazioni, è richiesto quando l'edificiosupera i 24 metri di altezza. L'impianto è generalmente costituito da: - rete idrica di adduzione in ferro zincato; - bocche di incendio incassetta (manichette, lance, ecc.); - attacchi per motopompe dei VV.FF.; - estintori (idrici, a polvere, a schiuma, carrellati, ecc.).
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Resistenza alla vibrazione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo consumi
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Pag. 119
Manuale di manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Estintori a polvere9.3.8
Estintori a polvere
9.3.8Elemento manutentivo:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità Tecnologica:
A polvere (di tipo pressurizzato con aria o azoto, l'erogazione viene effettuata con tubo flessibile e ugello erogatore o con bomboletta di anidridecarbonica in cui l'erogazione viene effettuata con tubo flessibile e pistola ad intercettazione).
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi (estintori)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi (estintori)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Efficienza
Pag. 120
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza alla corrosione (estintori)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (estintori)
Anomalie riscontrabili
Difetti di funzionamento delle valvole di sicurezza.
Difetti alle valvole di sicurezza
Perdita di carico dell'agente estinguente nel caso specifico della polvere estinguente.
Perdita di carico
Manutenzioni eseguibili dall'utente
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseSorveglianza (controllo carica)
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseSorveglianza (generale)
Ogni 6 mesiControllo (efficienza e accertamenti tecnici)
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 36 mesiRicarica dell'agente estinguenteRicaricare l'estintore e montarlo in perfetto stato diefficienza.
Pag. 121
Manuale di manutenzione
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni 36 mesi
Revisione dell'estintoreRevisione dell'estintore secondo le scadenze massimeindicate dalla norma e secondo il tipo di agenteestinguente utilizzato.Consiste in una misura di prevenzione, di frequenzaalmeno pari a quella indicata nel prospetto 1 punto 5.4UNI 9994, atta a verificare, e rendere perfettamenteefficiente l’estintore, tramite l’effettuazione dei seguentiaccertamenti e interventi: a) verifica della conformità alprototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni eall’idoneità degli eventuali ricambi; b) verifiche di cui allefasi di sorveglianza e controllo (5.1 e 5.2 UNI 9994); c)esame interno dell’apparecchio per la verifica del buonostato di conservazione; d) esame e controllo funzionaledi tutte le parti; e) controllo di tutte le sezioni dipassaggio del gas ausiliario, se presente, e dell’agenteestinguente, in particolare il tubo pescante, i tubiflessibili, i raccordi e gli ugelli, per verificare che sianoliberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni; f)controllo dell’assale e delle ruote, quando esistenti; g)ripristino delle protezioni superficiali, se danneggiate; h)sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro lesovrapressioni con altri nuovi; i) sostituzione dell’agenteestinguente; l) montaggio dell’estintore in perfetto statodi efficienza. Ogni altra revisione indicata dal produttorenel libretto di uso e manutenzione (DM 7/1/05). Lafrequenza parte dalla prima carica dell'estintore. Ognirevisione deve essere SEGNALATA SUL "REGISTRO DEICONTROLLI DI SICUREZZA" unitamente al relativoESITO .
Ogni 6 anni
Collaudo dell'estintore (ogni 6 o 12 anni se conformi97/23/CE)Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare,con la frequenza sotto specificata, la stabilità delserbatoio o della bombola dell’estintore, in quantofacente parte di apparecchi a pressione. Gli estintori chenon siano già soggetti a verifiche periodiche secondo lalegislazione vigente e costruiti in conformità allaDirettiva 97/23/CE (DLgs 93/2000), devono esserecollaudati ogni 12 anni mediante una prova idraulicadella durata di 30 s alla pressione di prova (Pt) indicatasul serbatoio. Gli estintori che non siano già soggetti averifiche periodiche secondo la legislazione vigente enon conformi alla Direttiva 97/23/CE (DLgs 93/2000),devono essere collaudati ogni 6 anni, mediante unaprova idraulica della durata di 1 min a una pressione di3,5 MPa, o come da valore punzonato sul serbatoio semaggiore. Al termine delle prove, non devono verificarsiperdite, trasudazioni, deformazioni o dilatazioni dinessun tipo. Il produttore deve fornire tutte leindicazioni per effettuare il collaudo. La data del collaudoe la pressione di prova devono essere riportatesull'estintore in modo leggibile, indelebile e duraturo.Ogni collaudo deve essere SEGNALATO SUL "REGISTRODEI CONTROLLI DI SICUREZZA" unitamente al relativoESITO .
Impianto di riscaldamento
10.6Unità tecnologica:
Pag. 122
Manuale di manutenzione
L'impianto di riscaldamento è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di creare e mantenere nel sistema edilizio determinate condizionitermiche. Le reti di distribuzione e terminali hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori, provenienti dalle centrali termiche o dallecaldaie, fino ai terminali di scambio termico con l'ambiente e di controllare e/o regolare il loro funzionamento. A secondo del tipo dell'impianto(a colonne montanti o a zone) vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura (del tipo Mannessman), in rame o in materiale plasticoper il primo tipo mentre per l'impianto a zona vengono usate tubazioni in acciaio o in rame opportunamente isolate (e vengono incluse nelmassetto del pavimento). I terminali hanno la funzione di realizzare lo scambio termico tra la rete di distribuzione e l'ambiente in cui sonocollocati. I tipi di terminali sono:- radiatori costituiti da elementi modulari (realizzati in ghisa, in alluminio o in acciaio) accoppiati tra loro permezzo di manicotti filettati (nipples) e collegati alle tubazioni di mandata e ritorno;- piastre radianti realizzate in acciaio o in alluminio;- pannelliradianti realizzati con serpentine in tubazioni di rame o di materiale plastico (polietilene reticolato) poste nel massetto del pavimento;-termoconvettori e ventilconvettori costituiti da uno scambiatore di calore a serpentina alettata in rame posto all'interno di un involucro dilamiera dotato di una apertura (per la ripresa dell'aria) nella parte bassa e una di mandata nella parte alta;- unità termoventilanti sonocostituite da una batteria di scambio termico in tubi di rame o di alluminio alettati, un ventilatore di tipo assiale ed un contenitore metallico peri collegamenti ai condotti d'aria con i relativi filtri;- aerotermi che basano il loro funzionamento su meccanismi di convezione forzata;- sistemadi regolazione e controllo. Tutte le tubazioni saranno installate in vista o in appositi cavedi, con giunzioni realizzate mediante pezzi specialievitando l'impiego di curve a gomito; in ogni caso saranno coibentate, senza discontinuità, con rivestimento isolante di spessore, conduttività ereazione conformi alle normative vigenti. Nel caso di utilizzazione di radiatori o di piastre radianti per ottimizzare le prestazioni è opportunoche:- la distanza tra il pavimento e la parte inferiore del radiatore non sia inferiore a 11 cm;- la distanza tra il retro dei radiatori e la parete acui sono appesi non sia inferiore a 5 cm;- la distanza tra la superficie dei radiatori ed eventuali nicchie non sia inferiore a 10 cm.Nel caso diutilizzazione di termoconvettori prima della installazione dei mobiletti di contenimento dovranno essere poste in opera le batterie radianti aduna distanza da terra di 15 cm leggermente inclinate verso l'alto in modo da favorire la fuoriuscita dell'aria. Nel caso si utilizzano serpentineradianti a pavimento è opportuno coprire i pannelli coibenti delle serpentine con fogli di polietilene per evitare infiltrazioni della gettatasoprastante.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
AcusticiClasse requisito:
(Attitudine al) controllo del rumore
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto. In particolare, nel caso di generatori di calore con potenza nominale del focolare superiore a 34,8 kW si deve avere che lapercentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere :- per combustibile solido > 80%;- per combustibile liquido = 15-20%;-per combustibile gassoso = 10-15%;- il contenuto di ossido di carbonio (CO) nei fumi di combustione non deve superare lo 0,1% del volume deifumi secchi e senza aria;- l’indice di fumosità Bacharach deve rispettare i limiti di legge.Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori dicalore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme disicurezza e prevenzione incendi.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della combustione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della pressione di erogazione fluidi
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della temperatura di fluidi
Pag. 123
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della velocità dell'aria ambiente
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni di calore
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo dell'umidità dell'aria ambiente
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Affidabilità
I livelli minimi variano coi materiali e con le tecnologie, in funzione delle esigenze di uso e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalitàspecificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi disposizioni legislative di recepimento delle Direttive comunitarie.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Assenza emissioni sostanze nocive
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione da esplosione
Pag. 124
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione dal rischio incendio
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Pulibilità
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
Efficienza
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
I livelli minimi di reazione al fuoco dei materiali in funzione dell'utilizzo, delle attività svolte e del carico d'incendio sono stabiliti nel progettosecondo le modalità specificate nelle norme tecniche. Le prestazioni di reazione al fuoco dei materiali devono essere certificate. Per laclassificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al DM 26.6.84.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Reazione al fuoco
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Stabilità chimico reattiva
Livello minimo della prestazione:
DurabilitàClasse requisito:
Resistenza e tenuta all'acqua e alla neve
Pag. 125
Manuale di manutenzione
Assicurare la resistenza all'azione del vento tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità nel tempo senza compromettere la sicurezzadell'utenza stabilite in progetto. Le azioni da considerare sono quelleprevista dal D.M. 14.1.2008 (che divide convenzionalmente il territorio italianoin zone), tenendo conto dell'altezza della struttura e del tipo di esposizione. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normativevigenti in materia.
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo consumi
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
L'impiego di tecnologie efficienti per l'ottimizzazione energetica del sistema complessivo edificio-impianto, nella fase progettuale, dovrà essereincrementata mediante fonti rinnovabili rispetto ai livelli standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
Pag. 126
Manuale di manutenzione
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo confort termico
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Radiatori10.6.28
Radiatori
10.6.28Elemento manutentivo:
Impianto di riscaldamento
10.6Unità Tecnologica:
I radiatori sono costituiti da elementi modulari (realizzati in ghisa, in alluminio o in acciaio) accoppiati tra loro per mezzo di manicotti filettati(nipples) e collegati alle tubazioni di mandata e ritorno con l’interposizione di due valvole di regolazione. La prima valvola serve per la taratura delcircuito nella fase di equilibratura dell’impianto; la seconda rende possibile la diminuzione ulteriore della portata in funzione delle esigenze diriscaldamento, può anche essere di tipo automatico (valvola termostatica). La resa termica di questi componenti è fornita dal costruttore, espressaper elemento e per numero di colonne. Il radiatore in ghisa ha la più alta capacità termica.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della temperatura superficiali
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto per il tipo dimateriale coibente utilizzato. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
Anomalie riscontrabili
Corrosione e presenza di fenomeni di ruggine sulla superficie dei radiatori dovuti alla scarsa efficacia dello strato di protezione.
Corrosione e ruggine
Difetti di regolazione del rubinetto di comando o del rubinetto termostatico se è presente.
Difetti di regolazione
Difetti di tenuta con evidenti perdite di fluido termovettore dagli elementi del radiatore che si riscontrano in prossimità delle valvole o tra i varielementi.
Difetti di tenuta
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Manuale di manutenzione
Differenza di temperatura verificata sulla superficie esterna dei radiatori e quella nominale di progetto dovuta alla presenza di sacche di aria all'internodei radiatori stessi.
Sbalzi di temperatura
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo generale dei radiatori
Ogni annoControllo scambio termico
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Ogni anno
PitturazioneVerificare lo stato superficiale dei radiatori e senecessario eseguire una pitturazione degli elementieliminando eventuali fenomeni di ruggine che sidovessero presentare.
Quandonecessita
SpurgoQuando si verificano delle sostanziali differenze ditemperatura sulla superficie esterna dei radiatori o si èin presenza di sacche d'aria all'interno o si è in presenzadi difetti di regolazione, spurgare il radiatore e senecessario smontarlo e procedere ad unadisincrostazione interna.
Ogni 25 anniSostituzione radiatoreSostituzione del radiatore e dei suoi accessori qualirubinetti e valvole quando necessario.
Impianto idrico distribuzione
10.7Unità tecnologica:
L'impianto idrico di distribuzione - acqua fredda e calda - consente l'utilizzazione di acqua nell'ambito degli spazi interni del sistema edilizio odegli spazi esterni connessi. L'impianto è generalmente costituito dai seguenti elementi tecnici:- allacciamenti, che hanno la funzione dicollegare la rete principale (acquedotto) alle reti idriche d'utenza;- macchine idrauliche, che hanno la funzione di controllare sia lecaratteristiche fisico-chimiche, microbiologiche, ecc. dell'acqua da erogare sia le condizioni di pressione per la distribuzione in rete;- accumuli,che assicurano una riserva idrica adeguata alle necessità degli utenti consentendo il corretto funzionamento delle macchine idrauliche e/o deiriscaldatori;- riscaldatori, che hanno la funzione di elevare la temperatura dell'acqua fredda per consentire di soddisfare le necessità degliutenti;- reti di distribuzione acqua fredda e/o calda, aventi la funzione di trasportare l'acqua fino ai terminali di erogazione;- reti di ricircolodell'acqua calda, che hanno la funzione di mantenere in costante circolazione l'acqua calda in modo da assicurarne l'erogazione allatemperatura desiderata;- apparecchi sanitari e rubinetteria che consentono agli utenti di utilizzare acqua calda e/o fredda per soddisfare leproprie esigenze.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
(Attitudine al) controllo degli agenti aggressivi nei fluidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della temperatura di fluidi
Pag. 128
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della velocità dell'aria ambiente
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione da esplosione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione da scoppio
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione dal rischio incendio
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
FunzionalitàClasse requisito:
Regolarità delle finiture
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
AcusticiClasse requisito:
(Attitudine al) controllo del rumore (riscaldamento)
Pag. 129
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto. In particolare, nel caso di generatori di calore con potenza nominale del focolare superiore a 34,8 kW si deve avere che lapercentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere :- per combustibile solido > 80%;- per combustibile liquido = 15-20%;-per combustibile gassoso = 10-15%;- il contenuto di ossido di carbonio (CO) nei fumi di combustione non deve superare lo 0,1% del volume deifumi secchi e senza aria;- l’indice di fumosità Bacharach deve rispettare i limiti di legge.Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori dicalore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme disicurezza e prevenzione incendi.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della combustione (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della pressione di erogazione fluidi (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della temperatura di fluidi (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della velocità dell'aria ambiente (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni di calore (riscaldamento)
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (riscaldamento)
Pag. 130
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione elettricaClasse requisito:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo dell'umidità dell'aria ambiente (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Affidabilità (riscaldamento)
I livelli minimi variano coi materiali e con le tecnologie, in funzione delle esigenze di uso e di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalitàspecificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi disposizioni legislative di recepimento delle Direttive comunitarie.
Livello minimo della prestazione:
SicurezzaClasse requisito:
Assenza emissioni sostanze nocive (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione da esplosione (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Protezione dal rischio incendio (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Livello minimo della prestazione:
ManutenibilitàClasse requisito:
Pulibilità (riscaldamento)
Efficienza (riscaldamento)
Pag. 131
Manuale di manutenzione
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (riscaldamento)
I livelli minimi di reazione al fuoco dei materiali in funzione dell'utilizzo, delle attività svolte e del carico d'incendio sono stabiliti nel progettosecondo le modalità specificate nelle norme tecniche. Le prestazioni di reazione al fuoco dei materiali devono essere certificate. Per laclassificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al DM 26.6.84.
Livello minimo della prestazione:
Protezione incendioClasse requisito:
Reazione al fuoco (riscaldamento)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Stabilità chimico reattiva (riscaldamento)
Assicurare la resistenza all'azione del vento tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità nel tempo senza compromettere la sicurezzadell'utenza stabilite in progetto. Le azioni da considerare sono quelleprevista dal D.M. 14.1.2008 (che divide convenzionalmente il territorio italianoin zone), tenendo conto dell'altezza della struttura e del tipo di esposizione. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normativevigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
DurabilitàClasse requisito:
Resistenza e tenuta all'acqua e alla neve (riscaldamento)
Assicurare la resistenza all'azione del vento tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità nel tempo senza compromettere la sicurezzadell'utenza stabilite in progetto. Le azioni da considerare sono quelleprevista dal D.M. 14.1.2008 (che divide convenzionalmente il territorio italianoin zone), tenendo conto dell'altezza della struttura e del tipo di esposizione. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normativevigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
DurabilitàClasse requisito:
Resistenza e tenuta all'acqua e alla neve
I livelli minimi variano col materiale e le tecnologie in funzione delle esigenze di funzionalità stabilite in progetto secondo le modalità specificatenelle pertinenti norme tecniche e anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Salvaguardia paesaggisticaClasse requisito:
Certificazione ecologica
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo consumi
Pag. 132
Manuale di manutenzione
Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegatonell’elemento tecnico. in relazione all’unità funzionale assunta e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti con basse percentuali di interventi manutentivi. Per i livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge edi normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Salvaguardia ambientaleClasse requisito:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Gestione rifiutiClasse requisito:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
L'impiego di tecnologie efficienti per l'ottimizzazione energetica del sistema complessivo edificio-impianto, nella fase progettuale, dovrà essereincrementata mediante fonti rinnovabili rispetto ai livelli standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
Nella fase progettuale bisogna garantire una adeguata percentuale di sistemi costruttivi che facilitano il disassemlaggio alla fine del ciclo di vita. Peri livelli minimi si rimanda alle pertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità. Per i livelli minimi si rimanda allepertinenti prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Materiali a elevata durabilità
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.Installazione di apparecchiature certificate per la contabilizzazione dei consumi (contatori) di energia termica, elettrica e diacqua e impiego di sistemi di acquisizione e telelettura remota secondo standard riferiti dalla normativa vigente.
Livello minimo della prestazione:
CAM - Uso razionale di risorseClasse requisito:
Controllo confort termico
L'unità tecnologica è composta dai seguenti elementi manutentivi:
Apparecchi sanitari e rubinetteria10.7.1
Apparecchi sanitari e rubinetteria
10.7.1Elemento manutentivo:
Pag. 133
Manuale di manutenzione
Impianto idrico distribuzione
10.7Unità Tecnologica:
Gli apparecchi sanitari sono quegli elementi dell'impianto idrico che consentono agli utenti lo svolgimento delle operazioni connesse agli usi igienicie sanitari utilizzando acqua calda e/o fredda. Per utilizzare l'acqua vengono utilizzati rubinetti che mediante idonei dispositivi di apertura e chiusuraconsentono di stabilire la quantità di acqua da utilizzare. Tali dispositivi possono essere del tipo semplice cioè dotati di due manopole differenti perl'acqua fredda e per l'acqua calda oppure dotati di miscelatori che consentono di regolare con un unico comando la temperatura dell'acqua.
Requisiti e prestazioni
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità tecnologicaClasse requisito:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi (sanitari)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Funzionalità di usoClasse requisito:
Comodità di uso e manovra
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali e nelle condizioni di esercizio stabiliti in progetto. Per i livelliminimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza meccanicaClasse requisito:
Resistenza meccanica (regolatore del getto)
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
StabilitàClasse requisito:
Resistenza meccanica a manovre e sforzi d'uso
I livelli minimi variano in funzione delle tecnologie, dei materiali e delle condizioni di uso, esercizio e funzionalità stabilite in progetto secondo lemodalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttivecomunitarie di prodotto.
Livello minimo della prestazione:
Resistenza ad agenti chimiciClasse requisito:
Resistenza alla corrosione
Anomalie riscontrabili
Cedimenti delle strutture di sostegno degli apparecchi sanitari dovuti ad errori di posa in opera o a causa di atti vandalici.
Cedimenti
Corrosione delle tubazioni di adduzione con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine inprossimità delle corrosioni.
Corrosione
Perdite del fluido in prossimità dei flessibili dovute a errori di posizionamento o sconnessioni degli stessi.
Difetti ai raccordi flessibili
Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori di posizionamento e/o sconnessioni delle giunzioni.
Difetti ai raccordi o connessioni
Difetti di funzionamento delle valvole dovuti ad errori di posa in opera o al cattivo dimensionamento delle stesse.
Difetti alle valvole
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Manuale di manutenzione
Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni.
Incrostazioni
Interruzione dell'alimentazione principale dovuta ad un interruzione dell'ente erogatore/gestore.
Interruzione del flusso di alimentazione
Scheggiature dello smalto di rivestimento degli apparecchi sanitari con conseguenti mancanze.
Scheggiature
Manutenzioni eseguibili da personale specializzato
RISORSEPERIODICITÀDESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiVerifica ancoraggio
Ogni 3 mesiVerifica scarichi dei vasi
Ogni 3 mesiVerifica raccordi flessibili
Ogni 3 mesiVerifica tenuta
Ogni 3 mesiVerifica coprivaso
RISORSEANOMALIEREQUISITIPERIODICITÀDESCRIZIONE
Interventi
Quandonecessita
Disostruzione scarichiDisostruzione meccanica degli scarichi senza rimozionedegli apparecchi, mediante lo smontaggio dei sifoni,l'uso di aria in pressione o sonde flessibili.
Ogni 6 mesiRimozione calcareRimozione di eventuale calcare sugli apparecchi sanitaricon l'utilizzo di prodotti chimici.
Pag. 135
Manuale di manutenzione
INDICE
1pag.STRUTTURE1
1Fondazioni superficiali1.2
3Cordoli in cemento armato1.2.1
4Strutture in cemento armato1.4
6Pilastri1.4.3
7Setti1.4.5
8Cordoli1.4.8
10Strutture in acciaio1.6
12Travi1.6.6
13Lamiere grecate1.6.9
13Solai1.12
15Solai misti acciaio-calcestruzzo1.12.9
16Unioni per acciaio1.16
17Giunti di collegamento1.16.11
18Bullonature per acciaio1.16.12
19Saldature in acciaio1.16.16
20Pareti interne2.2.1
23Lastre di cartongesso2.2.1.2
24pag.OPERE EDILI2
24Pareti interne2.2.1
28Pareti divisorie antincendio2.2.1.3
29Tramezzi in laterizio2.2.1.11
30Rivestimenti interni2.2.2
34Intonaco2.2.2.1
35Rivestimenti in ceramica2.2.2.5
37Tinteggiature e decorazioni2.2.2.21
38Infissi interni2.2.3
42Porte2.2.3.1
44Porte tagliafuoco2.2.3.4
47Controsoffitti2.2.4
49Controsoffitti in fibra minerale2.2.4.4
51Pavimentazioni2.2.6
54Pavimenti in gres porcellanato2.2.6.7
55Aree pedonali e marciapiedi2.3.1
57Chiusini e pozzetti2.3.1.2
58Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo2.3.1.8
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Manuale di manutenzione
59pag.IMPIANTI ELETTRICI3
59Impianto di messa a terra9.1
60Conduttori di protezione9.1.1
61Sistema di dispersione9.1.2
62Sistema di equipotenzializzazione9.1.3
62Impianto di sicurezza e antincendio9.3
64Cassetta a rottura del vetro9.3.3
65Centrale di controllo e segnalazione9.3.5
66Rivelatore lineare9.3.25
68Rivelatori ottici di fumo convenzionali9.3.34
69Sirene9.3.39
70Quadri elettrici10.3.2
71Quadri di bassa tensione10.3.2.1
74Sezionatore10.3.2.3
75Relè termici10.3.2.5
76Utilizzatori elettrici10.3.3
77Interruttori10.3.3.1
78Prese e spine10.3.3.2
80Illuminazione LED10.3.7
82Apparecchi a Led a parete10.3.7.101
84Impianto elettrico industriale10.4
87Passerelle porta cavi10.4.3
88Interruttori magnetotermici10.4.5
90Interruttori differenziali10.4.6
91pag.IMPIANTI MECCANICI4
92Impianto di sicurezza e antincendio9.3
93Estintori a polvere9.3.8
95Impianto di riscaldamento10.6
100Radiatori10.6.28
101Impianto idrico distribuzione10.7
106Apparecchi sanitari e rubinetteria10.7.1
Pag. 245
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
STRUTTURE
1Parte d'opera:
Fondazioni superficiali
1.2Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
CAM - Salvaguardia del suolo e sottosuolo
Durante le fasi di manutenzione degli elementi dell’opera, dovranno essere limitati i consumi energetici ed i livelli di inquinamento ambientale anchein funzione delle risorse utilizzate e nella gestione dei rifiuti.
Prestazioni:
Recupero del terreno di sbancamento
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della dichiarazionedi conformità prevista dall'art.7 del D.M. 22 gennaio 2008 n .37.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Resistenza ad agenti biologici
Impedire la crescita di funghi, insetti, muffe o altri organismi e dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso diattacchi biologici. Eventuale trattamento con prodotti protettivi idonei
Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi biologici
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici (anidride carbonica, solfati, ecc.) presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (CLS)
Resistenza ad agenti fisici
Conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali se sottoposte a cause di gelo e disgelo. In particolare all’insorgere di pressioni interne chene provocano la degradazione.
Prestazioni:
Resistenza al gelo
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Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Prestazioni:
Resistenza meccanica
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Durante le fasi di manutenzione degli elementi dell’opera, dovranno essere limitati i consumi energetici ed i livelli di inquinamento ambientale anchein funzione delle risorse utilizzate e nella gestione dei rifiuti per ridurre il carico ambientale complessivo del cantiere.
Prestazioni:
Cantiere ecocompatibile
Strutture in cemento armato
1.4Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Durabilità
Prestazioni:
Durata di vita nominale (azioni sismiche)
Pag. 140
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
La vita nominale è precisata nei documenti di progetto; variabile per diversi tipi di opere e per classe d'uso, contribuisce al calcolo delle azionistatiche e dinamiche sulle costruzioni (DM 14.1.2008)
Protezione da agenti chimici e organici
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della dichiarazionedi conformità prevista dall'art.7 del D.M. 22 gennaio 2008 n .37.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Protezione incendio
Gli elementi devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio, secondo lemodalità specificate nelle norme tecniche.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici (anidride carbonica, solfati, ecc.) presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (CLS)
Resistenza ad agenti fisici
Conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali se sottoposte a cause di gelo e disgelo. In particolare all’insorgere di pressioni interne chene provocano la degradazione.
Prestazioni:
Resistenza al gelo
Assicurare la resistenza all'azione del vento tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità nel tempo senza compromettere la sicurezzadell'utenza stabilite in progetto. L'azione del vento da considerare è quella prevista dal D.M. 14.1.2008 (che divide convenzionalmente il territorioitaliano in zone), tenendo conto dell'altezza della struttura e del tipo di esposizione.
Prestazioni:
Resistenza al vento
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Prestazioni:
Resistenza meccanica
Salvaguardia ambientale
Materiali a ridotto carico ambientale
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Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Durante le fasi di manutenzione degli elementi dell’opera, dovranno essere limitati i consumi energetici ed i livelli di inquinamento ambientale anchein funzione delle risorse utilizzate e nella gestione dei rifiuti per ridurre il carico ambientale complessivo del cantiere.
Prestazioni:
Cantiere ecocompatibile
Strutture in acciaio
1.6Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Durabilità
La vita nominale è precisata nei documenti di progetto; variabile per diversi tipi di opere e per classe d'uso, contribuisce al calcolo delle azionistatiche e dinamiche sulle costruzioni (DM 14.1.2008)
Prestazioni:
Durata di vita nominale (azioni sismiche)
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della dichiarazionedi conformità prevista dall'art.7 del D.M. 22 gennaio 2008 n .37.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Pag. 142
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Protezione incendio
Gli elementi devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio, secondo lemodalità specificate nelle norme tecniche.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici (anidride carbonica, solfati, ecc.) presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Resistenza ad agenti fisici
Conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali se sottoposte a cause di gelo e disgelo. In particolare all’insorgere di pressioni interne chene provocano la degradazione.
Prestazioni:
Resistenza al gelo
Assicurare la resistenza all'azione del vento tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità nel tempo senza compromettere la sicurezzadell'utenza stabilite in progetto. L'azione del vento da considerare è quella prevista dal D.M. 14.1.2008 (che divide convenzionalmente il territorioitaliano in zone), tenendo conto dell'altezza della struttura e del tipo di esposizione.
Prestazioni:
Resistenza al vento
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Prestazioni:
Resistenza meccanica
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Durante le fasi di manutenzione degli elementi dell’opera, dovranno essere limitati i consumi energetici ed i livelli di inquinamento ambientale anchein funzione delle risorse utilizzate e nella gestione dei rifiuti per ridurre il carico ambientale complessivo del cantiere.
Prestazioni:
Cantiere ecocompatibile
Solai
1.12Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Pag. 143
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Funzionalità
Le superfici non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difetti superficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale. Lafinitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare.
Prestazioni:
Regolarità delle finiture
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Prestazioni:
Resistenza meccanica
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Stabilità
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della freccia massima
Pag. 144
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
La freccia di inflessione costituisce il parametro attraverso il quale viene giudicata la deformazione sotto carico e la sua elasticità. Il controllo dellafreccia massima avviene sullo strato portante o strutturale che viene sottoposto a carico con modalità stabilite da norme tecniche.
Unioni per acciaio
1.16Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici corrosivi presenti in ambiente, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità.Prestazioni:
Resistenza alla corrosione
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Prestazioni:
Resistenza meccanica (unioni)
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Pag. 145
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Saldature in acciaio
1.16.16Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Stabilità
Garantire l'esecuzione delle unioni saldate con procedure normate e certificate per assicurare la resistenza e l'efficienza sotto l'azione dellesollecitazioni di progetto (carichi, forze sismiche, ecc.). Gli elementi delle unioni saldate devono garantire resistenza meccanica alle sollecitazioni adessi trasmessi durante il ciclo di vita. Le prestazioni devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche.
Prestazioni:
Certificazione per saldature
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Ottimizzare i processi di riciclaggio e di riciclo dei materiali, favorendo le rivalutazione dei rifiuti cosiddetti Rifiuti Solidi Urbani una volta dismessi.Prestazioni:
Riduzione quantità materiali a discarica
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Coerente inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPrestazioni:
Coerente inserimento paesaggistico
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.
Prestazioni:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Prestazioni:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Pag. 146
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.- della salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici che dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, in riferimento allamorfologia del terreno e delle visuali al contorno.
In fase progettuale la scelta degli elementi, componenti e materiali deve tener conto dei caratteri tipologici dei luoghi in cui gli interventi vanno adattuarsi.Per interventi sul costruito e sul naturale, bisogna assicurare in particolare:- la riconoscibilità dei caratteri morfologico strutturali delcontesto;- la riconoscibilità della qualità percettiva dell’ambiente.
Prestazioni:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata resistenza termica.Per i componenti diinvolucro opachi, i fattori da prendere in considerazione sono rappresentati:- dalla strategia complessiva adottata per l’isolamento termico(isolamento concentrato, ripartito, struttura leggera o pesante, facciata ventilata tradizionale, facciata ventilata attiva, ecc.);- dalla scelta e dalposizionamento del materiale isolante, delle dimensioni, delle caratteristiche di conduttività termica, permeabilità al vapore, comportamentomeccanico (resistenza e deformazione sotto carico), compatibilità ambientale (in termini di emissioni di prodotti volatili e fibre, possibilità dismaltimento, ecc.).
Prestazioni:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Funzionalità
Le superfici non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difetti superficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale. Lafinitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare.
Prestazioni:
Regolarità delle finiture (pareti interne)
Funzionalità di uso
Gli elementi devono essere in grado di sopportare eventuali carichi appesi anche mediante mezzi e dispositivi di fissaggio e consentirel'attrezzabilità. E' importante inoltre la conoscenza da parte degli utenti delle zone interessate dal passaggio di condutture e/o impianti ove nonpraticare fori o manomissioni.
Prestazioni:
Attrezzabilità (pareti interne)
Funzionalità tecnologica
La temperatura superficiale dovrà risultare maggiore dei valori di temperatura di condensazione del vapor d'acqua presente nell'aria nelle condizionidi umidità relativa e di temperatura dell'aria stabilite in progetto.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale
Protezione da agenti chimici e organici
Assenza di emissione di sostanze tossiche o nocive (in particolare gas, vapori, fibre, polveri, radiazioni, ecc.), né in condizioni normali, né sottol'azione di temperature elevate, né per impregnazione d'acqua (e comunque nelle condizioni di esercizio previste in progetto). Assenza di emissionidi composti chimici organici, come formaldeide, né la diffusione di fibre di vetro. Durante la combustione i materiali non devono dar luogo a fumitossici o nocivi alla salute.
Prestazioni:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
Pag. 147
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Protezione incendio
La determinazione della reazione al fuoco de i materiali viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, secondomodalità normate. In relazione a tali prove i materiali sono assegnati alle classi: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 con l'aumentare della loro partecipazione allacombustione, a partire da quelli di classe 0 che risultano non combustibili. La reazione al fuoco dei materiali deve essere documentata da “marchiodi conformità” o “dichiarazione di conformità” alle norme tecniche.I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio deimateriali, in particolare:- attraverso la prova di non combustibilità (UNI EN ISO 1182);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi chepossono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce (UNI 8456);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essereinvestiti da una piccola fiamma solamente su una faccia (UNI 8457);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all'azione di unafiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174).
Prestazioni:
Reazione al fuoco (pareti interne)
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio,secondo le modalità specificate nelle norme tecniche.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco (pareti interne)
Resistenza ad agenti biologici
Impedire la crescita di funghi, insetti, muffe o altri organismi e dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso diattacchi biologici. Eventuale trattamento con prodotti protettivi idonei.I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione deimateriali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agentebiologico. Distribuzione degli agenti biologici per classi di rischio (UNI EN 335-1):
Prestazioni:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pareti e rivestimenti)
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (pareti)
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di urti anche originati dalla caduta di oggetti. Non devono manifestare segni di rottura e/odeterioramenti delle finiture che possono costituire pericolo per l'utenza.Le pareti devono resistere all'azione di urti sulla faccia interna, prodottisecondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:- Tipo di prova: Urto con corpo duro;Massadel corpo [Kg] = 0,5;Energia d’urto applicata [J] = 3;Note: - ;- Tipo di prova: Urto con corpo molle di grandi dimensioni;Massa del corpo [Kg] =50;Energia d’urto applicata [J] = 300;Note: Non necessario, per la faccia esterna, oltre il piano terra;- Tipo di prova: Urto con corpo molle dipiccole dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 3;Energia d’urto applicata [J] = 60 - 10 - 30;Note: Superficie esterna, al piano terra.
Prestazioni:
Resistenza agli urti (pareti e rivestimenti)
Gli elementi devono essere in grado di sopportare eventuali carichi appesi anche mediante mezzi e dispositivi di fissaggio e consentirel'attrezzabilità. E' importante inoltre la conoscenza da parte degli utenti delle zone interessate dal passaggio di condutture e/o impianti ove nonpraticare fori o manomissioni.
Prestazioni:
Resistenza a carichi sospesi (pareti interne e rivestimenti)
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Prestazioni:
Resistenza meccanica (pareti)
Pag. 148
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
OPERE EDILI
2Parte d'opera:
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Ottimizzare i processi di riciclaggio e di riciclo dei materiali, favorendo le rivalutazione dei rifiuti cosiddetti Rifiuti Solidi Urbani una volta dismessi.Prestazioni:
Riduzione quantità materiali a discarica
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Coerente inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPrestazioni:
Coerente inserimento paesaggistico
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.
Prestazioni:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Pag. 149
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.- della salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici che dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, in riferimento allamorfologia del terreno e delle visuali al contorno.
Prestazioni:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
In fase progettuale la scelta degli elementi, componenti e materiali deve tener conto dei caratteri tipologici dei luoghi in cui gli interventi vanno adattuarsi.Per interventi sul costruito e sul naturale, bisogna assicurare in particolare:- la riconoscibilità dei caratteri morfologico strutturali delcontesto;- la riconoscibilità della qualità percettiva dell’ambiente.
Prestazioni:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata resistenza termica.Per i componenti diinvolucro opachi, i fattori da prendere in considerazione sono rappresentati:- dalla strategia complessiva adottata per l’isolamento termico(isolamento concentrato, ripartito, struttura leggera o pesante, facciata ventilata tradizionale, facciata ventilata attiva, ecc.);- dalla scelta e dalposizionamento del materiale isolante, delle dimensioni, delle caratteristiche di conduttività termica, permeabilità al vapore, comportamentomeccanico (resistenza e deformazione sotto carico), compatibilità ambientale (in termini di emissioni di prodotti volatili e fibre, possibilità dismaltimento, ecc.).
Prestazioni:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Funzionalità
Le superfici non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difetti superficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale. Lafinitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare.
Prestazioni:
Regolarità delle finiture (pareti interne)
Funzionalità di uso
Gli elementi devono essere in grado di sopportare eventuali carichi appesi anche mediante mezzi e dispositivi di fissaggio e consentirel'attrezzabilità. E' importante inoltre la conoscenza da parte degli utenti delle zone interessate dal passaggio di condutture e/o impianti ove nonpraticare fori o manomissioni.
Prestazioni:
Attrezzabilità (pareti interne)
Funzionalità tecnologica
La temperatura superficiale dovrà risultare maggiore dei valori di temperatura di condensazione del vapor d'acqua presente nell'aria nelle condizionidi umidità relativa e di temperatura dell'aria stabilite in progetto.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale
Protezione da agenti chimici e organici
Prestazioni:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
Pag. 150
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Assenza di emissione di sostanze tossiche o nocive (in particolare gas, vapori, fibre, polveri, radiazioni, ecc.), né in condizioni normali, né sottol'azione di temperature elevate, né per impregnazione d'acqua (e comunque nelle condizioni di esercizio previste in progetto). Assenza di emissionidi composti chimici organici, come formaldeide, né la diffusione di fibre di vetro. Durante la combustione i materiali non devono dar luogo a fumitossici o nocivi alla salute.
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Protezione incendio
La determinazione della reazione al fuoco de i materiali viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, secondomodalità normate. In relazione a tali prove i materiali sono assegnati alle classi: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 con l'aumentare della loro partecipazione allacombustione, a partire da quelli di classe 0 che risultano non combustibili. La reazione al fuoco dei materiali deve essere documentata da “marchiodi conformità” o “dichiarazione di conformità” alle norme tecniche.I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio deimateriali, in particolare:- attraverso la prova di non combustibilità (UNI EN ISO 1182);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi chepossono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce (UNI 8456);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essereinvestiti da una piccola fiamma solamente su una faccia (UNI 8457);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all'azione di unafiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174).
Prestazioni:
Reazione al fuoco (pareti interne)
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio,secondo le modalità specificate nelle norme tecniche.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco (pareti interne)
Resistenza ad agenti biologici
Impedire la crescita di funghi, insetti, muffe o altri organismi e dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso diattacchi biologici. Eventuale trattamento con prodotti protettivi idonei.I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione deimateriali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agentebiologico. Distribuzione degli agenti biologici per classi di rischio (UNI EN 335-1):
Prestazioni:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pareti e rivestimenti)
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (pareti)
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di urti anche originati dalla caduta di oggetti. Non devono manifestare segni di rottura e/odeterioramenti delle finiture che possono costituire pericolo per l'utenza.Le pareti devono resistere all'azione di urti sulla faccia interna, prodottisecondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:- Tipo di prova: Urto con corpo duro;Massadel corpo [Kg] = 0,5;Energia d’urto applicata [J] = 3;Note: - ;- Tipo di prova: Urto con corpo molle di grandi dimensioni;Massa del corpo [Kg] =50;Energia d’urto applicata [J] = 300;Note: Non necessario, per la faccia esterna, oltre il piano terra;- Tipo di prova: Urto con corpo molle dipiccole dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 3;Energia d’urto applicata [J] = 60 - 10 - 30;Note: Superficie esterna, al piano terra.
Prestazioni:
Resistenza agli urti (pareti e rivestimenti)
Gli elementi devono essere in grado di sopportare eventuali carichi appesi anche mediante mezzi e dispositivi di fissaggio e consentirel'attrezzabilità. E' importante inoltre la conoscenza da parte degli utenti delle zone interessate dal passaggio di condutture e/o impianti ove nonpraticare fori o manomissioni.
Prestazioni:
Resistenza a carichi sospesi (pareti interne e rivestimenti)
Pag. 151
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Prestazioni:
Resistenza meccanica (pareti)
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Tramezzi in laterizio
2.2.1.11Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.La resistenza caratteristica a compressione, riferitaalla sezione netta delle pareti e delle costolature deve risultare non minore di:- 30 N/mm2 nella direzione dei fori;- 15 N/mm2 nella direzionetrasversale ai fori;per i blocchi di cui alla categoria a2), e di:- 15 N/mm2 nella direzione dei fori;- 5 N/mm2 nella direzione trasversale ai fori; per iblocchi di cui alla categoria a1).La resistenza caratteristica a trazione per flessione dovrà essere non minore di:- 10 N/mm2 per i blocchi di tipo a2);- 7 N/mm2 per i blocchi di tipo a1).Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le paretiinterne si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
Prestazioni:
Resistenza meccanica (pareti laterizio)
Rivestimenti interni
2.2.2Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Acustici
Le prestazioni di un elemento costruttivo, ai fini dell'isolamento acustico ai rumori esterni, possono essere valutate facendo riferimento all'indice delpotere fonoisolante che essa possiede. Le grandezze che caratterizzano i requisiti acustici e le modalità di determinazione sono normate in funzionedella tipologia dell'attività svolta e delle destinazioni d'uso del territorio.
Prestazioni:
Isolamento acustico (rivestimenti interni)
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Pag. 152
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Ottimizzare i processi di riciclaggio e di riciclo dei materiali, favorendo le rivalutazione dei rifiuti cosiddetti Rifiuti Solidi Urbani una volta dismessi.Prestazioni:
Riduzione quantità materiali a discarica
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Coerente inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPrestazioni:
Coerente inserimento paesaggistico
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.
Prestazioni:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.- della salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici che dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, in riferimento allamorfologia del terreno e delle visuali al contorno.
Prestazioni:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
In fase progettuale la scelta degli elementi, componenti e materiali deve tener conto dei caratteri tipologici dei luoghi in cui gli interventi vanno adattuarsi.Per interventi sul costruito e sul naturale, bisogna assicurare in particolare:- la riconoscibilità dei caratteri morfologico strutturali delcontesto;- la riconoscibilità della qualità percettiva dell’ambiente.
Prestazioni:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata resistenza termica.Per i componenti diinvolucro opachi, i fattori da prendere in considerazione sono rappresentati:- dalla strategia complessiva adottata per l’isolamento termico(isolamento concentrato, ripartito, struttura leggera o pesante, facciata ventilata tradizionale, facciata ventilata attiva, ecc.);- dalla scelta e dalposizionamento del materiale isolante, delle dimensioni, delle caratteristiche di conduttività termica, permeabilità al vapore, comportamentomeccanico (resistenza e deformazione sotto carico), compatibilità ambientale (in termini di emissioni di prodotti volatili e fibre, possibilità dismaltimento, ecc.).
Prestazioni:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Funzionalità
Pag. 153
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Le superfici non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difetti superficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale. Lafinitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare.
Prestazioni:
Regolarità delle finiture (rivestimenti)
Funzionalità di uso
Gli elementi devono essere in grado di sopportare eventuali carichi appesi anche mediante mezzi e dispositivi di fissaggio e consentirel'attrezzabilità. E' importante inoltre la conoscenza da parte degli utenti delle zone interessate dal passaggio di condutture e/o impianti ove nonpraticare fori o manomissioni.
Prestazioni:
Attrezzabilità (rivestimenti)
Funzionalità tecnologica
La temperatura superficiale dovrà risultare maggiore dei valori di temperatura di condensazione del vapor d'acqua presente nell'aria nelle condizionidi umidità relativa e di temperatura dell'aria stabilite in progetto.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale (rivestimenti)
Le prestazioni relative all'inerzia termica di una parete sono valutabili: - attraverso il calcolo dei fattori di smorzamento e sfasamento;- attraversoprove di laboratorio;- attraverso metodi diversi (camera calda calibrata, misure con termoflussimetri, ecc.).L'inerzia termica esprime l'attitudine diun elemento costruttivo ad accumulare il calore e a rimetterlo successivamente in corrispondenza di una variazione di temperatura.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo dell'inerzia termica
Le prestazioni si misurano sulla classificazione basata sul confronto tra la permeabilità all'aria del campione sottoposto a prova normata, riferitoall'intera area, e la permeabilità all'aria riferita alla dimensione dei lati apribilii.
Prestazioni:
Permeabilità all'aria
Protezione da agenti chimici e organici
Assenza di emissione di sostanze tossiche o nocive (in particolare gas, vapori, fibre, polveri, radiazioni, ecc.), né in condizioni normali, né sottol'azione di temperature elevate, né per impregnazione d'acqua (e comunque nelle condizioni di esercizio previste in progetto). Assenza di emissionidi composti chimici organici, come formaldeide, né la diffusione di fibre di vetro. Durante la combustione i materiali non devono dar luogo a fumitossici o nocivi alla salute.
Prestazioni:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Protezione incendio
La determinazione della reazione al fuoco de i materiali viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, secondomodalità normate. In relazione a tali prove i materiali sono assegnati alle classi: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 con l'aumentare della loro partecipazione allacombustione, a partire da quelli di classe 0 che risultano non combustibili. La reazione al fuoco dei materiali deve essere documentata da “marchiodi conformità” o “dichiarazione di conformità” alle norme tecniche.I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio deimateriali, in particolare: - attraverso la prova di non combustibilità (UNI EN ISO 1182);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi chepossono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce (UNI 8456);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essereinvestiti da una piccola fiamma solamente su una faccia (UNI 8457);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all'azione di unafiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174).
Prestazioni:
Reazione al fuoco (rivestimenti)
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Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio,secondo le modalità specificate nelle norme tecniche.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco (rivestimenti)
Resistenza ad agenti biologici
Impedire la crescita di funghi, insetti, muffe o altri organismi e dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso diattacchi biologici. Eventuale trattamento con prodotti protettivi idonei.I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione deimateriali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agentebiologico. Distribuzione degli agenti biologici per classi di rischio (UNI EN 335-1).
Prestazioni:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pareti e rivestimenti)
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (rivestimenti interni)
Resistenza ad agenti fisici
Le prestazioni relative all'isolamento termico degli elementi sono valutabili attraverso calcoli normati (UNI EN 12831), prove di laboratorio o metodidiversi (identificazione termografica delle zone diverse, misure con termoflussimetri e prove di tenuta all'aria).
Prestazioni:
Isolamento termico
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di urti anche originati dalla caduta di oggetti. Non devono manifestare segni di rottura e/odeterioramenti delle finiture che possono costituire pericolo per l'utenza.
Prestazioni:
Resistenza agli urti (pareti e rivestimenti)
Gli elementi devono essere in grado di sopportare eventuali carichi appesi anche mediante mezzi e dispositivi di fissaggio e consentirel'attrezzabilità. E' importante inoltre la conoscenza da parte degli utenti delle zone interessate dal passaggio di condutture e/o impianti ove nonpraticare fori o manomissioni.I rivestimenti unitamente alle pareti devono essere in grado di garantire la stabilità sotto l'azione di carichi sospesi, inparticolare se sottoposte a:- carico eccentrico di almeno 5 N, applicato a 30 cm dalla superficie tramite una mensola;- sforzi di strappo, fino a valoridi 100 N, del fissaggio per effetto della trazione eseguita perpendicolare alla superficie della parete;- sforzi verticali di flessione del sistema difissaggio fino a valori di 400 N.
Prestazioni:
Resistenza a carichi sospesi (pareti esterne e rivestimenti)
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali. Le strutture tessili, dovranno essere realizzate conmateriali tessili conformi alle norme vigenti e con idonea resistenza a strappo e a trazione.
Prestazioni:
Resistenza meccanica (rivestimenti)
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Pag. 155
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Infissi interni
2.2.3Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Acustici
Le prestazioni di un elemento costruttivo, ai fini dell'isolamento acustico ai rumori esterni, possono essere valutate facendo riferimento all'indice delpotere fonoisolante che essa possiede. Le grandezze che caratterizzano i requisiti acustici e le modalità di determinazione sono normate in funzionedella tipologia dell'attività svolta e delle destinazioni d'uso del territorio.In relazione alla destinazione degli ambienti e alla rumorosità della zona diubicazione i serramenti esterni sono classificati secondo i seguenti parametri:- classe R1 se 20 <= Rw <= 27 dB(A);- classe R2 se 27 <= Rw <=35 dB(A);- classe R3 se Rw > 35 dB(A).
Prestazioni:
Isolamento acustico (infissi)
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Ottimizzare i processi di riciclaggio e di riciclo dei materiali, favorendo le rivalutazione dei rifiuti cosiddetti Rifiuti Solidi Urbani una volta dismessi.Prestazioni:
Riduzione quantità materiali a discarica
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Coerente inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPrestazioni:
Coerente inserimento paesaggistico
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.
Prestazioni:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.- della salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici che dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, in riferimento allamorfologia del terreno e delle visuali al contorno.
Prestazioni:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
Pag. 156
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
In fase progettuale la scelta degli elementi, componenti e materiali deve tener conto dei caratteri tipologici dei luoghi in cui gli interventi vanno adattuarsi.Per interventi sul costruito e sul naturale, bisogna assicurare in particolare:- la riconoscibilità dei caratteri morfologico strutturali delcontesto;- la riconoscibilità della qualità percettiva dell’ambiente.
Prestazioni:
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata resistenza termica.Per i componenti diinvolucro opachi, i fattori da prendere in considerazione sono rappresentati:- dalla strategia complessiva adottata per l’isolamento termico(isolamento concentrato, ripartito, struttura leggera o pesante, facciata ventilata tradizionale, facciata ventilata attiva, ecc.);- dalla scelta e dalposizionamento del materiale isolante, delle dimensioni, delle caratteristiche di conduttività termica, permeabilità al vapore, comportamentomeccanico (resistenza e deformazione sotto carico), compatibilità ambientale (in termini di emissioni di prodotti volatili e fibre, possibilità dismaltimento, ecc.).
Prestazioni:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Funzionalità
Le superfici (incluso i dispositivi di manovra e di oscuramento) non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difettisuperficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale come stabilite in progetto e normate , in base ai materiali, alle dimensioni e alle condizioni diesercizio, sia nelle parti opache sia trasparenti. La finitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare.
Prestazioni:
Regolarità delle finiture (infissi)
Funzionalità di esercizio
Consentire il ricambio d'aria per via naturale o meccanica mediante manovre di apertura oppure a griglie di aerazione manovrabili, al fine diproteggere gli elementi dagli sbalzi termici e impedire la formazione di condensa. Funzionalità e dimensionamento delle aperture variano in basealle esigenze funzionali e d'uso stabilite in progetto secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche e regolamenti edilizi locali,anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche.
Prestazioni:
Ventilazione (infissi)
Funzionalità tecnologica
I dispositivi mobili di oscuramento (persiane, avvolgibili, frangisole, ecc.) svolgano funzione di regolazione e controllo del passaggio della lucesolare dall'esterno all'interno limitando il surriscaldamento degli ambienti e nel rispetto di una adeguata ventilazione. Tali dispositivi dovrannoinoltre consentire le operazioni di manovra dall'interno ed essere facilmente accessibili per tutte le operazioni di manutenzione e/o riparazione.
Prestazioni:
Oscurabilità
Le prestazioni si misurano sulla classificazione basata sul confronto tra la permeabilità all'aria del campione sottoposto a prova normata, riferitoall'intera area, e la permeabilità all'aria riferita alla dimensione dei lati apribilii.
Prestazioni:
Permeabilità all'aria (infissi)
Manutenibilità
Gli elementi devono essere facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per le operazioni di pulizia, riparazione esostituzione sia dall'esterno che dall'interno. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Pulibilità
Pag. 157
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Le superfici esterne verticali degli elementi, siano esse opache o trasparenti, devono essere facilmente accessibili dall'utente e/o operatori ocomunque predisposte per le operazioni di riparazione e sostituzione sia dall'esterno che dall'interno. Dopo l'intervento gli elementi devonomantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Riparabilità (infissi)
Le superfici degli elementi, siano esse opache o trasparenti, devono essere facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposteper le operazioni di riparazione e sostituzione sia dall'esterno che dall'interno. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e lecaratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Sostituibilità (infissi)
Protezione da agenti chimici e organici
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della dichiarazionedi conformità prevista dall'art.7 del D.M. 22 gennaio 2008 n .37.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Protezione incendio
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio,secondo le modalità specificate nelle norme tecniche.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco (infissi)
Resistenza ad agenti biologici
Impedire la crescita di funghi, insetti, muffe o altri organismi e dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso diattacchi biologici. Eventuale trattamento con prodotti protettivi idonei
Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi biologici (infissi interni)
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità.Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto.
Prestazioni:
Stabilità chimico reattiva (infissi)
Resistenza ad agenti fisici
Pag. 158
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Le prestazioni relative all'isolamento termico degli elementi sono valutabili attraverso calcoli , prove di laboratorio o altri metodi normati(identificazione termografica delle zone diverse, misure con termoflussimetri e prove di tenuta all'aria) in base ai valori della trasmittanza termicaunitaria U, relativa all'intero infisso, che tiene conto delle dispersioni termiche eventualmente verificatesi attraverso tutti i componenti che locostituiscono, trasparenti ed opachi.
Prestazioni:
Isolamento termico (infissi)
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di urti anche originati dalla caduta di oggetti. Non devono manifestare segni di rottura e/odeterioramenti delle finiture che possono costituire pericolo per l'utenza.Gli infissi esterni verticali, ad esclusione degli elementi di tamponamento,devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati secondo con le modalità indicate di seguito:- Tipo di infisso: Porta esterna:Corpod’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 0,5;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna = 3,75 - faccia interna = 3,75Corpo d’urto: molle - Massa delcorpo [Kg]: 30;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna = 240 - faccia interna = 240- Tipo di infisso: Finestra:Corpo d’urto: molle - Massa delcorpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna = 900 - faccia interna = 900- Tipo di infisso: Portafinestra:Corpo d’urto: molle - Massadel corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna = 700 - faccia interna = 700- Tipo di infisso: Facciata continua:Corpo d’urto: duro -Massa del corpo [Kg]: 1;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna = 6 - faccia interna = -- Tipo di infisso: Elementi pieni:Corpo d’urto: molle -Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna = 700 - faccia interna = -.
Prestazioni:
Resistenza agli urti
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Porte tagliafuoco
2.2.3.4Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità
Le superfici (incluso i dispositivi di manovra e di oscuramento) non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difettisuperficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale come stabilite in progetto e normate , in base ai materiali, alle dimensioni e alle condizioni diesercizio, sia nelle parti opache sia trasparenti. La finitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare. Gli elementi delle porte tagliafuocodovranno combaciare tra di loro in modo idoneo senza comprometterne la loro funzionalità. Il dispositivo antipanico dovrà essere progettato erealizzato in modo che tutti gli spigoli e gli angoli esposti che potrebbero provocare lesioni agli utenti che si servono dell'uscita di sicurezza, sianoarrotondati con un raggio >= 0,5 mm (UNI EN 1125).
Prestazioni:
Regolarità delle finiture (porte tagliafuoco)
Manutenibilità
Le superfici degli elementi, siano esse opache o trasparenti, devono essere facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposteper le operazioni di riparazione e sostituzione sia dall'esterno che dall'interno. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e lecaratteristiche delle prestazioni iniziali.I dispositivi antipanico e/o quelli di manovra devono essere facilmente accessibili in modo che la lorosostituzione possa avvenire con facilità di esecuzione, senza rischi e senza necessità di smontare tutto l'insieme e senza danneggiare le finituresuperficiali. Per quelle predisposte, anche nella facilità di sostituzione delle vetrature danneggiate.
Prestazioni:
Sostituibilità (porte tagliafuoco)
Pag. 159
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Protezione incendio
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio,secondo le modalità specificate nelle norme tecniche.Le porte tagliafuoco devono avere la resistenza al fuoco (REI) indicata di seguito, espressa intermini di tempo entro il quale l'infisso conserva stabilità, tenuta; la fiamma e ai fumi nonché isolamento termico.Le porte sono così classificatecome REI: 15 - 30 - 45 - 60 - 90 - 120 - 180; questi valori si ottengono attraverso l'utilizzo di materiali di rivestimento metallici con all'internomateriali isolanti stabili ad alte temperature.I serramenti dovranno essere scelti in base alla individuazione della classe di resistenza al fuoco REI infunzione dell'altezza dell'edificio e rispettare i seguenti valori:- altezza antincendio [m] da 12 a 32, Classe REI [min.] = 60;- altezza antincendio [m]da oltre 32 a 80, Classe REI [min.] = 90;- altezza antincendio [m] oltre 80, Classe REI [min.] = 120.Inoltre il materiale previsto per la realizzazionedel dispositivo antipanico dovrà consentire il funzionamento a temperature comprese tra i -20°C e i +100°C (UNI EN 1125).
Prestazioni:
Resistenza al fuoco (porte tagliafuoco)
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità.Sotto l'azione degliagenti chimici normalmente presenti nell'aria o provenienti dall'utilizzazione degli ambienti, le porte antipanico devono conservare inalterate lecaratteristiche chimico-fisiche, dimensionali, funzionali e di finitura superficiale, in modo da assicurare il rispetto dei limiti prestazionali.Le portetagliafuoco dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad almeno al grado 3, in base a quanto previsto dalle UNI EN 1670 e UNI EN 1125.
Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (porte tagliafuoco)
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto.Le porte antipanico dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad almeno al grado 3, in basea quanto previsto dalle UNI EN 1670 e UNI EN 1125.
Prestazioni:
Stabilità chimico reattiva (porte tagliafuoco)
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di urti anche originati dalla caduta di oggetti. Non devono manifestare segni di rottura e/odeterioramenti delle finiture che possono costituire pericolo per l'utenza.Sotto l'azione degli urti gli le porte tagliafuoco devono conservare la lorointegrità strutturale; non devono prodursi sconnessioni né deformazioni sensibili dei collegamenti tra gli infissi e la relativa struttura muraria; nondevono verificarsi sfondamenti né fuoriuscite di parti o componenti; non devono prodursi frammenti o cadute di elementi che possano causareferite accidentali alle persone che si possono trovare all'interno o all'esterno.Gli infissi devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzaticon le modalità indicate nelle norme UNI EN 179, UNI EN 1125, UNI EN 1158.
Prestazioni:
Resistenza agli urti (porte tagliafuoco)
Controsoffitti
2.2.4Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Acustici
Le prestazioni di un elemento costruttivo, ai fini dell'isolamento acustico ai rumori esterni, possono essere valutate facendo riferimento all'indice delpotere fonoisolante che essa possiede. Le grandezze che caratterizzano i requisiti acustici e le modalità di determinazione sono normate in funzionedella tipologia dell'attività svolta e delle destinazioni d'uso del territorio.
Prestazioni:
Isolamento acustico (controsoffitti)
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Pag. 160
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Ottimizzare i processi di riciclaggio e di riciclo dei materiali, favorendo le rivalutazione dei rifiuti cosiddetti Rifiuti Solidi Urbani una volta dismessi.Prestazioni:
Riduzione quantità materiali a discarica
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Coerente inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPrestazioni:
Coerente inserimento paesaggistico
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.
Prestazioni:
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.- della salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici che dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, in riferimento allamorfologia del terreno e delle visuali al contorno.
Prestazioni:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
In fase progettuale la scelta degli elementi, componenti e materiali deve tener conto dei caratteri tipologici dei luoghi in cui gli interventi vanno adattuarsi.Per interventi sul costruito e sul naturale, bisogna assicurare in particolare:- la riconoscibilità dei caratteri morfologico strutturali delcontesto;- la riconoscibilità della qualità percettiva dell’ambiente.
Prestazioni:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata resistenza termica.Per i componenti diinvolucro opachi, i fattori da prendere in considerazione sono rappresentati:- dalla strategia complessiva adottata per l’isolamento termico(isolamento concentrato, ripartito, struttura leggera o pesante, facciata ventilata tradizionale, facciata ventilata attiva, ecc.);- dalla scelta e dalposizionamento del materiale isolante, delle dimensioni, delle caratteristiche di conduttività termica, permeabilità al vapore, comportamentomeccanico (resistenza e deformazione sotto carico), compatibilità ambientale (in termini di emissioni di prodotti volatili e fibre, possibilità dismaltimento, ecc.).
Prestazioni:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Funzionalità
Pag. 161
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Le superfici non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difetti superficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale. Lafinitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare.
Prestazioni:
Regolarità delle finiture
Manutenibilità
Collocazione degli elementi in modo da consentire l'ispezione e controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti aguasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.I controsoffitti dovranno essereispezionabili, almeno in parte, nella misura min del 10% della superficie utilizzata. In particolare essere sempre ispezionabili lungo gliattraversamenti di impianti tecnologici.
Prestazioni:
Ispezionabilità (controsoffitti)
Protezione da agenti chimici e organici
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Protezione incendio
La determinazione della reazione al fuoco de i materiali viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, secondomodalità normate. In relazione a tali prove i materiali sono assegnati alle classi: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 con l'aumentare della loro partecipazione allacombustione, a partire da quelli di classe 0 che risultano non combustibili.Le proprietà di reazione al fuoco dei materiali devono esseredocumentate mediante "marchio di conformità" riportante: nome del produttore; anno di produzione; classe di reazione al fuoco; omologazione delMinistero dell'Interno o "dichiarazione di conformità" riferita al documento in cui il produttore attesta la conformità del materiale in riferimento alleprescrizione di legge.
Prestazioni:
Reazione al fuoco (controsoffitti)
Gli elementi delle strutture devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio,secondo le modalità specificate nelle norme tecniche.Gli elementi costituenti i controsoffitti devono presentare una resistenza al fuoco (REI) noninferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio, secondo le modalità specificate nel D.M. 9.3.2007.In particolare gli elementicostituenti i controsoffitti, sia dei vani scala o ascensore che dei ridativi filtri a prova di fumo, devono avere la resistenza al fuoco indicata diseguito, espressa in termini di tempo entro il quale la copertura conserva stabilità, tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico:- altezzaantincendio [m] da 12 a 32, Classe REI [min.] = 60;- altezza antincendio [m] da oltre 32 a 80, Classe REI [min.] = 90;- altezza antincendio [m]oltre 80, Classe REI [min.] = 120.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco (controsoffitti)
Resistenza ad agenti fisici
Le prestazioni relative all'isolamento termico degli elementi sono valutabili attraverso calcoli normati, prove di laboratorio o metodi diversi(identificazione termografica delle zone diverse, misure con termoflussimetri e prove di tenuta all'aria).Le prestazioni relative all'isolamento termicodei controsoffitti variano, oltre che dalle condizioni ambientali, in funzione dei tipi di rivestimenti, e degli spessori dei materiali. Si prendono inconsiderazione tipi di controsoffitti con una resistenza termica che varia da 0,50 - a 1,55 m2 K/W.
Prestazioni:
Isolamento termico
Resistenza meccanica
Gli elementi devono essere in grado di sopportare eventuali carichi appesi anche mediante mezzi e dispositivi di fissaggio e consentirel'attrezzabilità. E' importante inoltre la conoscenza da parte degli utenti delle zone interessate dal passaggio di condutture e/o impianti ove nonpraticare fori o manomissioni.
Prestazioni:
Resistenza a carichi sospesi (pareti interne e rivestimenti)
Pag. 162
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Pavimentazioni
2.2.6Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Acustici
Le prestazioni di un elemento costruttivo, ai fini della protezione dal rumore, possono essere valutate facendo riferimento all'indice del poterefonoisolante che essa possiede.
Prestazioni:
Protezione dal rumore
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
Ottimizzare i processi di riciclaggio e di riciclo dei materiali, favorendo le rivalutazione dei rifiuti cosiddetti Rifiuti Solidi Urbani una volta dismessi.Prestazioni:
Riduzione quantità materiali a discarica
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Coerente inserimento paesaggistico e rispetto delle visuali e della compatibilità morfologica del terrenoPrestazioni:
Coerente inserimento paesaggistico
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Uso di tecniche e tradizioni costruttive locali
Pag. 163
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.
Prestazioni:
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.- della salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici che dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, in riferimento allamorfologia del terreno e delle visuali al contorno.
Prestazioni:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
In fase progettuale la scelta degli elementi, componenti e materiali deve tener conto dei caratteri tipologici dei luoghi in cui gli interventi vanno adattuarsi.Per interventi sul costruito e sul naturale, bisogna assicurare in particolare:- la riconoscibilità dei caratteri morfologico strutturali delcontesto;- la riconoscibilità della qualità percettiva dell’ambiente.
Prestazioni:
Riconoscibilità dei caratteri ambientali del luogo
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata resistenza termica.Per i componenti diinvolucro opachi, i fattori da prendere in considerazione sono rappresentati:- dalla strategia complessiva adottata per l’isolamento termico(isolamento concentrato, ripartito, struttura leggera o pesante, facciata ventilata tradizionale, facciata ventilata attiva, ecc.);- dalla scelta e dalposizionamento del materiale isolante, delle dimensioni, delle caratteristiche di conduttività termica, permeabilità al vapore, comportamentomeccanico (resistenza e deformazione sotto carico), compatibilità ambientale (in termini di emissioni di prodotti volatili e fibre, possibilità dismaltimento, ecc.).
Prestazioni:
Utilizzo di materiali con elevata resistenza termica
Funzionalità
Le superfici non devono presentare anomalie e/o comunque fessurazioni, screpolature, difetti superficiali, ecc. e garantire l'efficienza funzionale. Lafinitura superficiale dovrà risultare omogenea e planare.Le superfici delle pavimentazioni non devono presentare fessurazioni a vista, néscrepolature o sbollature superficiali. Le coloriture devono essere omogenee e non presentare tracce di ripresa di colore, che per altro sarannotollerate solamente su grandi superfici. Nel caso di rivestimenti ceramici valgono le specifiche relative alle caratteristiche dimensionali e di aspettodi cui alla norma UNI EN ISO 10545-2.
Prestazioni:
Regolarità delle finiture (pavimenti)
Funzionalità tecnologica
La temperatura superficiale dovrà risultare maggiore dei valori di temperatura di condensazione del vapor d'acqua presente nell'aria nelle condizionidi umidità relativa e di temperatura dell'aria stabilite in progetto.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione superficiale (pavimentazioni)
Protezione da agenti chimici e organici
Assenza di emissione di sostanze tossiche o nocive (in particolare gas, vapori, fibre, polveri, radiazioni, ecc.), né in condizioni normali, né sottol'azione di temperature elevate, né per impregnazione d'acqua (e comunque nelle condizioni di esercizio previste in progetto). Assenza di emissionidi composti chimici organici, come formaldeide, né la diffusione di fibre di vetro. Durante la combustione i materiali non devono dar luogo a fumitossici o nocivi alla salute.
Prestazioni:
Assenza di emissioni di sostanze nocive (pavimentazioni interne)
Pag. 164
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Assenza di emissione di sostanze tossiche o nocive (in particolare gas, vapori, fibre, polveri, radiazioni, ecc.), né in condizioni normali, né sottol'azione di temperature elevate, né per impregnazione d'acqua (e comunque nelle condizioni di esercizio previste in progetto). Assenza di emissionidi composti chimici organici, come formaldeide, né la diffusione di fibre di vetro. Durante la combustione i materiali non devono dar luogo a fumitossici o nocivi alla salute.
Prestazioni:
Assenza di emissioni di sostanze nocive (pavimentazioni esterne)
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Protezione incendio
La determinazione della reazione al fuoco de i materiali viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, secondomodalità normate. In relazione a tali prove i materiali sono assegnati alle classi: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 con l'aumentare della loro partecipazione allacombustione, a partire da quelli di classe 0 che risultano non combustibili. La reazione al fuoco dei materiali deve essere documentata da “marchiodi conformità” o “dichiarazione di conformità” alle norme tecniche.
Prestazioni:
Reazione al fuoco
Resistenza ad agenti biologici
Impedire la crescita di funghi, insetti, muffe o altri organismi e dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso diattacchi biologici. Eventuale trattamento con prodotti protettivi idonei
Prestazioni:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pavimentazioni esterne)
Impedire la crescita di funghi, insetti, muffe o altri organismi e dovranno conservare nel tempo le proprie caratteristiche funzionali anche in caso diattacchi biologici. Eventuale trattamento con prodotti protettivi idonei
Prestazioni:
Resistenza agli agenti agressivi biologici (pavimentazioni interne)
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Pavimenti in gres porcellanato
2.2.6.7Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Resistenza ad agenti chimici
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Pag. 165
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali.Prestazioni:
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Le pavimentazioni devono essere idonee acontrastare efficacemente il prodursi di rotture o deformazioni gravi sotto l'azione di sollecitazioni meccaniche in modo da assicurare la durata e lafunzionalità nel tempo senza pregiudicare la sicurezza degli utenti.
Prestazioni:
Resistenza meccanica
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
Scelta di componenti, elementi e materiali che potenzialmente possono essere avviati al riciclo.Prestazioni:
Materiali riciclati
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Nelle scelte progettuali tener conto:- della tutela dei caratteri tipologici, materiali, costruttivi e tecnologici locali, in armonia con le altre classi diesigenze, in caso di nuovi interventi;- della conservazione delle tecniche tradizionali di realizzazione e di impiego dei materiali, negli interventi direcupero.- della salvaguardia dei sistemi naturalistici e paesaggistici che dovrà tener conto dell’impatto dell’opera da realizzare, in riferimento allamorfologia del terreno e delle visuali al contorno.
Prestazioni:
Inserimento paesaggistico coerente al territorio
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Funzionalità di uso
Gli elementi devono essere concepiti e dimensionati in modo da consentire il transito e il passaggio anche ad utenti con ridotta o impedita capacitàmotoria o sensoriale in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
Prestazioni:
Accessibilità
Protezione da agenti chimici e organici
Riduzione emissioni tossiche-nocive
Pag. 166
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
In fase progettuale scegliere l’adozione di materiali, elementi e componenti in esposizione all’aria interna ed al sistema di ventilazione, cheproducono una bassa emissione e/o l’eliminazione di ogni contaminante tossico-nocivo per l’utenza (VOC, CFC, HCFC, ecc..).Il termine compostiorganici volatili (COV, o anche VOC dall’inglese Volatile Organic Compounds) sta ad indicare tutta una serie di composti chimici contenenti solocarbonio ed idrogeno (composti alifatici e composti aromatici) o composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno,come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). In questa categoria rientrano il metano, laformaldeide, gli ftalati e tanti altri composti che si trovano sottoforma di vapore o in forma liquida, ma in grado di evaporare facilmente atemperatura e pressione ambiente. Alcuni prodotti (quali prodotti per stampanti e fotocopiatrici, materiali da costruzione e arredi) possonodeterminare emissione continue e durature nel tempo.
Prestazioni:
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Chiusini e pozzetti
2.3.1.2Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità tecnologica
Gli elementi dovranno essere concepiti e installati in modo tale da assicurare e l'efficace areazione di vani e ambienti, secondo le condizioni di usoe funzionalità stabilite in progetto.
Prestazioni:
Areazione
Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo
2.3.1.8Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Durabilità
Gli elementi dovranno essere concepiti e installati in modo tale da rispettare i valori dimensionali e di qualità normati, secondo le tolleranzeconsentite, le condizioni di uso e funzionalità stabilite in progetto.
Prestazioni:
Accettabilità
Funzionalità tecnologica
Gli elementi dovranno essere disposti in modo tale da assicurare la giusta pendenza e l'efficace deflusso delle acque meteoriche provenienti daglielementi circostanti, convogliandoli sulla superficie dell'elemento costruttivo e limitare l'assorbimento dell'acqua. Dovranno essere rispettate leprove di assorbimento d'acqua secondo la norma UNI EN 1338
Prestazioni:
Assorbimento dell'acqua
Pag. 167
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.Dovranno essere rispettate le prove a compressionesecondo la norma UNI EN 1338.Secondo la norma UNI EN 1338, il valore della resistenza a compressione (convenzionale) dovrà essere Rcc >= 50N/mm2 per singoli masselli e Rcc >= 60 N/mm2 rispetto alla media dei provini campione.
Prestazioni:
Resistenza meccanica (pavimentazioni esterne)
IMPIANTI ELETTRICI
3Parte d'opera:
Impianto di messa a terra
9.1Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Salvaguardia paesaggistica
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
CAM - Uso razionale di risorse
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Pag. 168
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Stabilità
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali. Gli elementi devono essere realizzati con materialida garantire resistenza meccanica alle sollecitazioni ad essi trasmessi durante il ciclo di vita, tenendo conto della natura e delle condizioni delterreno.
Prestazioni:
Resistenza meccanica (impianto terra)
Conduttori di protezione
9.1.1Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Resistenza ad agenti chimici
Garantire che gli elementi non debbono subire cororsioni dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivichimici. Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici corrosivi presenti, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità. La resistenzaalla corrosione degli elementi e dei conduttori di protezione viene accertata con le prove e le modalità previste dalla norma tecnica di settore.
Prestazioni:
Resistenza alla corrosione (impianto terra)
Sistema di dispersione
9.1.2Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Resistenza ad agenti chimici
Garantire che gli elementi non debbono subire cororsioni dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivichimici. Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici corrosivi presenti, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità. La resistenzaalla corrosione degli elementi e dei conduttori di protezione viene accertata con le prove e le modalità previste dalla norma tecnica di settore.
Prestazioni:
Resistenza alla corrosione (impianto terra)
Sistema di equipotenzializzazione
9.1.3Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Resistenza ad agenti chimici
Garantire che gli elementi non debbono subire cororsioni dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivichimici. Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici corrosivi presenti, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità. La resistenzaalla corrosione degli elementi e dei conduttori di protezione viene accertata con le prove e le modalità previste dalla norma tecnica di settore.
Prestazioni:
Resistenza alla corrosione (impianto terra)
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Pag. 169
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Salvaguardia paesaggistica
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
CAM - Uso razionale di risorse
Monitoraggio dei consumi (energia termica, elettrica, acqua, ecc.) dell’edificio attraverso contatori energetici, ai fini di ottenere un costantecontrollo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventi migliorativi.
Prestazioni:
Controllo consumi
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Funzionalità tecnologica
Gli elementi dell'impianto devono essere idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell'ambiente diimpiego senza compromettere il regolare funzionamento. La capacità degli elementi dell'impianto di resistere alle vibrazioni viene verificata con laprova e con le modalità contenute nella norma UNI vigente.
Prestazioni:
Resistenza alla vibrazione
Protezione elettrica
Assicurare la funzionalità degli elementi e dell'impianto in modo da non essere influenzata dal cambio di tensione di alimentazione elettrica,secondo quanto prescritto dalla norma tecnica: provino sul quale misurare il valore di soglia della risposta che nelle condizioni di esercizio allatensione di funzionamento indicata dal produttore. Devono essere rispettati i valori minimi imposti dalla normativa di settore.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Pag. 170
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Cassetta a rottura del vetro
9.3.3Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.E'opportuno che le cassette a rottura del vetro siano realizzate e poste in opera in modo da essere facilmente utilizzabili in caso di necessità. Pergarantire una comodità d'uso e quindi di funzionamento occorre che punti di segnalazione manuale dei sistemi fissi di segnalazione d’incendio sianoinstallati in ciascuna zona in un numero tale che almeno uno possa essere raggiunto da ogni parte della zona stessa con un percorso non maggioredi 40 m. In ogni caso i punti di segnalazione manuale devono essere almeno due. Alcuni dei punti di segnalazione manuale previsti vanno installatilungo le vie di esodo. I punti di segnalazione manuale vanno installati in posizione chiaramente visibile e facilmente accessibile, ad un’altezzacompresa tra 1 m e 1,4 m.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
Le prestazioni di efficienza devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche. Gli elementi devono esserecostruiti e installati in conformità alle norme tecniche.Le cassette a rottura del vetro ed i relativi accessori devono garantire la funzionalità anche incondizioni straordinarie.La prove di funzionamento deve soddisfare i seguenti requisiti:- nella prova condotta secondo il punto 5.2.2.1della normaUNI EN 54-11 l’elemento frangibile non deve passare alla condizione di allarme e non deve essere emesso nessun segnale di allarme o di guasto,tranne come richiesto nella prova di 5.2.2.1.5 b). Nella prova di 5.2.2.1.5 b) il provino deve essere conforme ai requisiti di 5.4.3;- per il tipo A -nella prova condotta secondo il punto 5.2.2.2 l’elemento frangibile deve passare alla condizione di allarme e deve essere emesso un segnale diallarme in conformità a 5.1.5. Dopo che il provino è stato ripristinato utilizzando la funzione di ripristino di 4.5, non devono esserci segnali diallarme o di guasto;- per il tipo B - nella prova condotta secondo il punto 5.2.2.2 l’elemento frangibile deve passare alla condizione di allarme edeve essere emesso un segnale di allarme in conformità a 5.1.5, dopo l’attivazione dell’elemento di azionamento. Dopo che il provino è statoripristinato utilizzando la funzione di ripristino di 4.5, non devono esserci segnali di allarme o di guasto.
Prestazioni:
Efficienza
Centrale di controllo e segnalazione
9.3.5Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Gli elementi devono essere concepiti e dimensionati in modo da consentire essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nelnormale funzionamento sia in caso di guasti o di emergenza, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. E' opportuno che sia assicurata laqualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e comecertificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.Nella centrale di controllo e segnalazione devono essere previsti quattro livelli diaccesso per la segnalazione e il controllo. Tutte le segnalazioni obbligatorie devono essere accessibili con livello di accesso 1 senza alcun interventomanuale (per esempio la necessità di aprire una porta). I comandi manuali con livello di accesso 1 devono essere accessibili senza l'ausilio diprocedure speciali.Livello di accesso 1: utilizzabile dal pubblico o da persone che hanno una responsabilità generale di sorveglianza di sicurezza eche intervengono in caso di un allarme incendio o un avviso di guasto.Livello di accesso 2: utilizzabile da persone che hanno una specificaresponsabilità in materia di sicurezza e che sono istruite e autorizzate ad operare sulla centrale e segnalazione.Livello di accesso 3: utilizzabile dapersone che sono istruite e autorizzate a:- riconfigurare i dati specifici del sito inseriti nella centrale o da essa controllati (per esempio etichettatura,zonizzazione, organizzazione dell'allarme);- assicurare che la centrale sia in conformità alle istruzioni ed alle informazioni date dal costruttore.Livellodi accesso 4: utilizzabile da persone che sono istruite e autorizzate dal costruttore, sia a riparare la centrale che a modificare la sua configurazionein modo da cambiare il suo modo originale di funzionamento.Solo i livelli di accesso 1 e 2 hanno una gerarchia rigorosa. Per esempio, comeprocedure speciali per l'ingresso al livello di accesso 2 e/o al livello di accesso 3, possono essere utilizzati:- chiavi meccaniche;- tastiera e codici;-carte di accesso.A titolo di esempio, i mezzi speciali per l'ingresso al livello di accesso 4, possono essere:- chiavi meccaniche;- utensili;- dispositivodi programmazione esterno.
Prestazioni:
Accessibilità segnalazioni
Funzionalità tecnologica
Pag. 171
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Le prestazioni di efficienza devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche. Gli elementi devono esserecostruiti e installati in conformità alle norme tecniche.La centrale di controllo e segnalazione deve essere in grado di ricevere, elaborare evisualizzare segnali provenienti da tutte le zone in modo che un segnale proveniente da una zona non deve falsare l'elaborazione, lamemorizzazione e la segnalazione di segnali provenienti da altre zone. L'elaborazione dei segnali provenienti dai rivelatori d'incendio in aggiunta aquello richiesto per prendere la decisione di segnalare l’allarme incendio non deve ritardare la segnalazione della condizione di allarme incendio perpiù di 10 s. Nel caso di attivazione di segnalazione manuale di allarme la centrale deve entrare nella condizione di allarme incendio entro 10 s. Lacondizione di allarme incendio deve essere indicata senza alcun intervento manuale e viene attuata con: una segnalazione luminosa, unasegnalazione visiva delle zone in allarme e un segnale acustico.La centrale di controllo e segnalazione può essere in grado di ritardarel'azionamento delle uscite verso i dispositivi di allarme incendio e/o ai dispositivi di trasmissione di allarme incendio.
Prestazioni:
Efficienza
Gli elementi dell'impianto devono essere idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell'ambiente diimpiego senza compromettere il regolare funzionamento. La capacità della centrale di controllo e segnalazione di resistere alle vibrazioni vieneverificata con una prova seguendo le prescrizioni contenute nella norma UNI EN 54/2 e nella norma CEI 68-2-47.Il campione deve esseresottoposto alla prova di vibrazioni applicando i seguenti carichi:- gamma di frequenza: da 10 Hz a 150 Hz;- ampiezza di accelerazione: 0,981 m/s2(0,1 g n );- numero degli assi: 3; numero di cicli per asse: 1 per ciascuna condizione di funzionamento.Alla fine della prova il campione deve esserecontrollato al fine di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le specifiche e deve essere verificata visivamente l’assenza di danni meccanici,sia internamente che esternamente.
Prestazioni:
Resistenza alla vibrazione
Protezione elettrica
I materiali e i componenti di apparecchiature e le tecnologie di installazione degli impianti devono garantire in esercizio di isolamento da campielettromagnetico. Le prestazioni di efficienza devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche. Gli elementidevono essere costruiti e installati in conformità alle norme tecniche. I materiali e componenti della centrale di controllo e segnalazione devonoessere realizzati con materiali tali da non essere danneggiati da eventuali campi elettromagnetici durante il normale funzionamento (esempiotrasmettitori radio portatili, ecc.). Per accertare la capacità di isolamento elettrostatico della centrale di controllo e segnalazione si effettuano unaserie di prove secondo le modalità riportate nella norma UNI EN 54/2 ed utilizzando il procedimento di prova descritto nella IEC 801-3. Il campionedeve essere condizionato nel modo seguente:- gamma di frequenza: da 1 MHz a 1 GHz;- intensità di campo: 10 V/m;- modulazione dell’ampiezzasinusoidale: 80% a 1 kHz.Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l’assenza di danni meccanici, siainternamente che esternamente.
Prestazioni:
Isolamento elettromagnetico
I materiali e i componenti di apparecchiature e le tecnologie di installazione degli impianti devono garantire in esercizio di isolamento da campielettromagnetico. Le prestazioni di efficienza devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche. Gli elementidevono essere costruiti e installati in conformità alle norme tecniche. I materiali e componenti della centrale di controllo e segnalazione devonoessere tali da non provocare scariche elettrostatiche che potrebbero verificarsi nel caso che persone, cariche elettrostaticamente, tocchinol'apparecchio. Per accertare la capacità di isolamento elettrostatico della centrale di controllo e segnalazione si effettuano una serie di provesecondo le modalità riportate nella norma UNI EN 54-2. Il campione deve essere sottoposto a prova in ciascuna delle seguenti condizioni difunzionamento:- condizione di riposo;- condizione di allarme incendio, proveniente da una zona;- condizione di fuori servizio, a seguito di fuoriservizio di una zona.Le prove comprendono:- scariche elettrostatiche dirette sulle parti della centrale accessibili con livello di accesso 2all’operatore;- scariche elettrostatiche indirette su piani di accoppiamento adiacenti.Il campione deve essere condizionato con:- tensione di prova: 2kV, 4 kV e 8 kV per scariche in aria e superfici isolanti; 2 kV, 4 kV e 6 kV per le scariche a contatto su superfici conduttive e piano diaccoppiamento;- polarità: positiva e negativa;- numero di scariche: 10 per ogni punto preselezionato;- intervallo tra scariche successive: almeno 1s.Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l’assenza di danni meccanici, sia internamente cheesternamente.
Prestazioni:
Isolamento elettrostatico
Assicurare la funzionalità degli elementi e dell'impianto in modo da non essere influenzata dal sbalzi o brevi interruzioni di tensione di alimentazioneelettrica, secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Per accertare la resistenza ai cali di tensione si effettuano delle prove secondo quantoprevisto dalle norme.Deve essere usato un generatore di prova che sia in grado di ridurre l’ampiezza della tensione per una o più semionde aipassaggi per lo zero. Il campione deve essere nella condizione di funzionamento e deve essere controllato durante il condizionamento. La tensionedi alimentazione deve essere ridotta dal valore nominale della percentuale stabilita per il periodo specificato secondo il seguenteprospetto:riduzione della tensione 50% - durata della riduzione in semiperiodi 20 sec;riduzione della tensione 100% - durata della riduzione insemiperiodi 10 sec.Ogni riduzione deve essere applicata dieci volte con un intervallo non minore di 1 s e non maggiore di 1,5 s. Alla fine della provail campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l’assenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.
Prestazioni:
Resistenza agli sbalzi di tensione elettrica
Stabilità
Prestazioni:
Resistenza meccanica
Pag. 172
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali. Gli elementi devono essere realizzati con materialida garantire resistenza meccanica alle sollecitazioni ad essi trasmessi durante il ciclo di vita, tenendo conto delle condizioni di esercizio previste inprogetto.La resistenza meccanica della centrale di controllo e segnalazione viene verificata sottoponendo la superficie della stessa a urti tali dasimulare quelli prevedibili nelle condizioni di impiego.Per verificare la resistenza meccanica devono essere utilizzate il procedimento el’apparecchiatura di prova descritti nella norma tecnica. Gli urti devono essere diretti su tutte le superfici del campione che sono accessibili conlivelli di accesso 1 senza particolari utensili. Devono essere inferti tre colpi con una energia d’urto pari a 0,5 +/- 0,04 J per ogni punto dellasuperficie che è considerato suscettibile di provocare danneggiamenti o malfunzionamenti del campione. Durante il condizionamento, il campionedeve essere controllato al fine di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le specifiche verificando che i risultati dei tre colpi non influenzinole serie successive. Dopo il periodo di riassestamento deve essere verificata visivamente l’assenza di danni meccanici, sia internamente cheesternamente.
Rivelatore lineare
9.3.25Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità tecnologica
La funzionalità del rivelatore non deve essere influenzata o modificata dalla stretta vicinanza di sorgenti di luce artificiale. La capacità dei rivelatoridi controllare l'abbagliamento viene accertata installando un provino nell'apparecchiatura di abbagliamento (costituita da 4 lampade) che vienecollegato alla propria apparecchiatura di controllo e alimentazione.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo del flusso luminoso (abbagliamento)
Il provino per il quale si deve misurare il valore di soglia della risposta deve essere installato nella galleria del fumo nella sua posizione difunzionamento normale misurando sei volte il valore di soglia della risposta. Il valore massimo della soglia di risposta deve essere designato ymaxoppure mmax, il valore minimo deve essere designato ymin oppure mmin. Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax/ymin oppuremmax/mmin non deve essere maggiore di 1,6. Il valore minimo di soglia della risposta ymin non deve essere minore di 0,2 oppure mmin non deveessere minore di 0,05 dB/m.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo del flusso d'aria
Materiali ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) che non vengaraggiunta la temperatura massima di esercizio dichiarata dal costruttore e la funzionalità dell'impianto anche in caso di sbalzi di temperatura, inconformità alle pertinenti norme tecniche.La capacità di resistere a sbalzi di temperatura dei rivelatori viene misurata con una prova specifica. Taleprova consiste nel posizionare il rivelatore (sempre collegato alla centrale di rivelazione) nella galleria del vento sottoponendolo ad un flussosfavorevole e ad una temperatura di 23 +/- 5 °C. La temperatura viene gradualmente aumentata fino a 50 °C. Dopo che il rivelatore è statosottoposto alla prova per circa 1 ora si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1,6.
Prestazioni:
Resistenza a sbalzi di temperatura
Gli elementi dell'impianto devono essere idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell'ambiente diimpiego senza compromettere il regolare funzionamento. La capacità degli elementi dell'impianto di resistere alle vibrazioni viene verificata con laprova e con le modalità contenute nella norma UNI vigente.
Prestazioni:
Resistenza alla vibrazione
Protezione elettrica
Assicurare la funzionalità degli elementi e dell'impianto in modo da non essere influenzata dal cambio di tensione di alimentazione elettrica,secondo quanto prescritto dalla norma tecnica: provino sul quale misurare il valore di soglia della risposta che nelle condizioni di esercizio allatensione di funzionamento indicata dal produttore. Devono essere rispettati i valori minimi imposti dalla normativa di settore.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
Resistenza ad agenti chimici
Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Pag. 173
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali. La capacità dei materiali e icomponenti degli impianti a conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche, dimensionali, funzionali e di finitura superficiale deveessere dichiarata dal produttore di detti materiali.I materiali utilizzati per la realizzazione dei naspi devono essere conformi alle normative vigenti.Irivelatori, collegati alla relativa centrale di rivelazione, vengono montati su una piastra orizzontale e posizionati sopra una vaschetta contenenteacqua in modo tale che la parte inferiore del rivelatore sia posizionato ad una altezza di 25-50 mm al di sopra del livello dell'acqua. Il rivelatoreviene mantenuto in questa posizione per tutto il necessario all'espletamento della prova che può protrarsi per 4 o 15 giorni. Alla fine della stessa ivalori riscontrati devono essere conformi a quelli previsti dalle norme.
Stabilità
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali. Gli elementi devono garantire resistenza meccanicaalle sollecitazioni ad essi trasmessi durante il ciclo di vita, in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.Per verificare la resistenza a determinatesollecitazioni il rivelatore deve essere montato su un supporto fisso, e deve essere collegato alla propria apparecchiatura di alimentazione emonitoraggio e quindi caricato secondo quanto riportato nella norma UNI EN 54-7. Nessun allarme né segnale di guasto deve essere emesso nellafase di condizionamento o nei 2 min seguenti la prova.
Prestazioni:
Resistenza meccanica
Rivelatori ottici di fumo convenzionali
9.3.34Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità tecnologica
La funzionalità del rivelatore non deve essere influenzata o modificata dalla stretta vicinanza di sorgenti di luce artificiale. La capacità dei rivelatoridi controllare l'abbagliamento viene accertata installando un provino nell'apparecchiatura di abbagliamento (costituita da 4 lampade) che vienecollegato alla propria apparecchiatura di controllo e alimentazione.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo del flusso luminoso (abbagliamento)
Il provino per il quale si deve misurare il valore di soglia della risposta deve essere installato nella galleria del fumo nella sua posizione difunzionamento normale misurando sei volte il valore di soglia della risposta. Il valore massimo della soglia di risposta deve essere designato ymaxoppure mmax, il valore minimo deve essere designato ymin oppure mmin. Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax/ymin oppuremmax/mmin non deve essere maggiore di 1,6. Il valore minimo di soglia della risposta ymin non deve essere minore di 0,2 oppure mmin non deveessere minore di 0,05 dB/m.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo del flusso d'aria
Materiali ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) che non vengaraggiunta la temperatura massima di esercizio dichiarata dal costruttore e la funzionalità dell'impianto anche in caso di sbalzi di temperatura, inconformità alle pertinenti norme tecniche.La capacità di resistere a sbalzi di temperatura dei rivelatori viene misurata con una prova specifica. Taleprova consiste nel posizionare il rivelatore (sempre collegato alla centrale di rivelazione) nella galleria del vento sottoponendolo ad un flussosfavorevole e ad una temperatura di 23 +/- 5 °C. La temperatura viene gradualmente aumentata fino a 50 °C. Dopo che il rivelatore è statosottoposto alla prova per circa 1 ora si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1,6.
Prestazioni:
Resistenza a sbalzi di temperatura
Gli elementi dell'impianto devono essere idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell'ambiente diimpiego senza compromettere il regolare funzionamento. La capacità degli elementi dell'impianto di resistere alle vibrazioni viene verificata con laprova e con le modalità contenute nella norma UNI vigente.
Prestazioni:
Resistenza alla vibrazione
Protezione elettrica
Assicurare la funzionalità degli elementi e dell'impianto in modo da non essere influenzata dal cambio di tensione di alimentazione elettrica,secondo quanto prescritto dalla norma tecnica: provino sul quale misurare il valore di soglia della risposta che nelle condizioni di esercizio allatensione di funzionamento indicata dal produttore. Devono essere rispettati i valori minimi imposti dalla normativa di settore.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
Pag. 174
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali. La capacità dei materiali e icomponenti degli impianti a conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche, dimensionali, funzionali e di finitura superficiale deveessere dichiarata dal produttore di detti materiali.I materiali utilizzati per la realizzazione dei naspi devono essere conformi alle normative vigenti.Irivelatori, collegati alla relativa centrale di rivelazione, vengono montati su una piastra orizzontale e posizionati sopra una vaschetta contenenteacqua in modo tale che la parte inferiore del rivelatore sia posizionato ad una altezza di 25-50 mm al di sopra del livello dell'acqua. Il rivelatoreviene mantenuto in questa posizione per tutto il necessario all'espletamento della prova che può protrarsi per 4 o 15 giorni. Alla fine della stessa ivalori riscontrati devono essere conformi a quelli previsti dalle norme.
Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Stabilità
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali. Gli elementi devono garantire resistenza meccanicaalle sollecitazioni ad essi trasmessi durante il ciclo di vita, in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.Per verificare la resistenza a determinatesollecitazioni il rivelatore deve essere montato su un supporto fisso, e deve essere collegato alla propria apparecchiatura di alimentazione emonitoraggio e quindi caricato secondo quanto riportato nella norma UNI EN 54-7. Nessun allarme né segnale di guasto deve essere emesso nellafase di condizionamento o nei 2 min seguenti la prova.
Prestazioni:
Resistenza meccanica
Sirene
9.3.39Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.Idispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da non essere manomessi o asportati.Devono essere rispettati i valori indicatidalla norma CEI 79-2 ed in particolare:- sirene per esterno: frequenza fondamentale non eccedente 1800 Hz con suono continuo e modulato; livellodi pressione non inferiore a 100 dB(A) misurato a 3 m;- sirene per interno: frequenza fondamentale non eccedente 3600 Hz con suono continuo emodulato; livello di pressione non inferiore a 90 dB(A) misurato a 3 m;- avvisatori acustici di servizio e di controllo: frequenza fondamentale noneccedente 3600 Hz con suono continuo e modulato; livello di pressione non inferiore a 70 dB(A) misurato a 3 m.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Quadri elettrici
10.3.2Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità tecnologica
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
Pag. 175
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Manutenibilità
Gli elementi devono essere concepiti e collocati in modo da risultare facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per leoperazioni di montaggio/smontaggio, riparazione e sostituzione. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristichedelle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Smontabilità/Sostituibilità
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Protezione incendio
I componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.Prestazioni:
Protezione antincendio
Resistenza meccanica
Gli elementi costituenti gli impianti elettrici devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioniPrestazioni:
Resistenza meccanica
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Quadri di bassa tensione
10.3.2.1Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Identificabilità
Gli elementi devono essere concepiti e dimensionati in modo da consentire essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nelnormale funzionamento sia in caso di guasti o di emergenza, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. E' opportuno che sia assicurata laqualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e comecertificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Accessibilità
Pag. 176
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Funzionalità tecnologica
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
Manutenibilità
Gli elementi devono essere concepiti e collocati in modo da risultare facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per leoperazioni di montaggio/smontaggio, riparazione e sostituzione. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristichedelle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Smontabilità/Sostituibilità
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Protezione incendio
I componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.Prestazioni:
Protezione antincendio
Resistenza meccanica
Gli elementi costituenti gli impianti elettrici devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioniPrestazioni:
Resistenza meccanica
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Sezionatore
10.3.2.3Elemento manutentivo:
Pag. 177
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità tecnologica
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
Manutenibilità
Gli elementi devono essere concepiti e collocati in modo da risultare facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per leoperazioni di montaggio/smontaggio, riparazione e sostituzione. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristichedelle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Smontabilità/Sostituibilità
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Protezione incendio
I componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.Prestazioni:
Protezione antincendio
Resistenza meccanica
Pag. 178
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Gli elementi costituenti gli impianti elettrici devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioniPrestazioni:
Resistenza meccanica
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Interruttori
10.3.3.1Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
Protezione elettrica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Pag. 179
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Prese e spine
10.3.3.2Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
Protezione elettrica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Illuminazione LED
10.3.7Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Pag. 180
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
CAM - Uso razionale di risorse
Monitoraggio dei consumi (energia termica, elettrica, acqua, ecc.) dell’edificio attraverso contatori energetici, ai fini di ottenere un costantecontrollo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventi migliorativi.
Prestazioni:
Controllo consumi
In riferimento all’energia primaria, l’efficienza energetica del sistema complessivo edificio-impianto nella fase progettuale, dovrà essereincrementata rispetto ai livelli standard, utilizzando sistemi energetici da fonti rinnovabili.Per l'illuminazione in fase progettuale dovranno essereprevisti sistemi captanti la luce naturale attraverso sistemi di convogliamento di luce e riflettenti.
Prestazioni:
Utilizzo di fonti rinnovabili
In riferimento all’energia primaria, l’efficienza energetica del sistema complessivo edificio-impianto nella fase progettuale, dovrà essereincrementata rispetto ai livelli standard.
Prestazioni:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
Funzionalità di uso
Gli elementi devono essere concepiti e dimensionati in modo da consentire essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nelnormale funzionamento sia in caso di guasti o di emergenza, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. E' opportuno che sia assicurata laqualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e comecertificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Accessibilità
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Gli elementi devono essere concepiti e dimensionati in modo da consentire essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nelnormale funzionamento sia in caso di guasti o di emergenza, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. E' opportuno che sia assicurata laqualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e comecertificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Efficienza luminosa
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Identificabilità
Funzionalità tecnologica
I dispositivi dovranno inoltre consentire le operazioni di manovra dall'interno ed essere facilmente accessibili per tutte le operazioni dimanutenzione e/o riparazione. E' opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali ecomponenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo del flusso luminoso
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
Pag. 181
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Manutenibilità
Gli elementi devono essere concepiti e collocati in modo da risultare facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per leoperazioni di montaggio/smontaggio, riparazione e sostituzione. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristichedelle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Smontabilità/Sostituibilità
Protezione da agenti chimici e organici
Assenza di emissione di sostanze tossiche o nocive (in particolare gas, vapori, fibre, polveri, radiazioni, ecc.), né in condizioni normali, né sottol'azione di temperature elevate, né per impregnazione d'acqua (e comunque nelle condizioni di esercizio previste in progetto). Durante lacombustione i materiali non devono dar luogo a fumi tossici o nocivi alla salute.
Prestazioni:
Assenza di emissioni di sostanze nocive
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto.
Prestazioni:
Stabilità chimico reattiva
Resistenza meccanica
Gli elementi costituenti gli impianti elettrici devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioniPrestazioni:
Resistenza meccanica
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Apparecchi a Led a parete
10.3.7.101Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Pag. 182
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Gli elementi devono essere concepiti e dimensionati in modo da consentire essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nelnormale funzionamento sia in caso di guasti o di emergenza, in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. E' opportuno che sia assicurata laqualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e comecertificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Efficienza luminosa
Funzionalità tecnologica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
Protezione elettrica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto. Ai fini della protezione contro la corrosione si divide il palo nelle zone seguenti:- zona A: superficieesterna del palo dalla sommità fino a un minimo di 0,2 m sopra al livello del suolo (tale misura consente una sovrapposizione della protezione) otutta la parte esteriore per pali con piastra d’appoggio;- zona B: superficie esterna della parte interrata estesa a una lunghezza minima di 0,25 msopra il livello del suolo;- zona C: superficie interna del palo.
Prestazioni:
Resistenza alla corrosione
Resistenza meccanica
Deve essere garantita la qualità ed efficienza dei materiali utilizzati al fine di evitare cedimenti strutturali derivanti sia dal peso proprio chedall'azione della spinta del vento. Il palo deve essere progettato in modo da sostenere con sicurezza i carichi propri e i carichi del vento specificatinella UNI EN 40-3-1. La progettazione strutturale di un palo per illuminazione pubblica deve essere verificata mediante calcolo in conformità al UNIEN 40-3-3 oppure mediante prove in conformità alla UNI EN 40-3-2.
Prestazioni:
Resistenza meccanica
Impianto elettrico industriale
10.4Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Salvaguardia paesaggistica
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Pag. 183
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
CAM - Uso razionale di risorse
Monitoraggio dei consumi (energia termica, elettrica, acqua, ecc.) dell’edificio attraverso contatori energetici, ai fini di ottenere un costantecontrollo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventi migliorativi.
Prestazioni:
Controllo consumi
In riferimento all’energia primaria, l’efficienza energetica del sistema complessivo edificio-impianto nella fase progettuale, dovrà essereincrementata rispetto ai livelli standard.
Prestazioni:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Funzionalità tecnologica
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
Manutenibilità
Gli elementi devono essere concepiti e collocati in modo da risultare facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per leoperazioni di montaggio/smontaggio, riparazione e sostituzione. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristichedelle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Smontabilità/Sostituibilità
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Pag. 184
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Protezione incendio
I componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.Prestazioni:
Protezione antincendio
Gli elementi devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio, secondo lemodalità specificate nelle norme tecniche.Le prove per la determinazione della resistenza al fuoco degli elementi sono quelle indicate dalle normeUNI.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto.
Prestazioni:
Stabilità chimico reattiva
Resistenza meccanica
Gli elementi costituenti gli impianti elettrici devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioniPrestazioni:
Resistenza meccanica
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Le scelte progettuali relative all’impianto elettrico e alle apparecchiature e alla loro disposizione dovranno essere mirate a proteggere l’utente davariazioni del campo elettromagnetico e ad ottenere negli ambienti interni il più basso livello di campo elettrico e magnetico possibile.
Prestazioni:
Minima esposizione a campi elettromagnetici
Passerelle porta cavi
10.4.3Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Pag. 185
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Protezione incendio
Gli elementi devono presentare una resistenza al fuoco (REI) non inferiore a quello determinabile in funzione del carico d'incendio, secondo lemodalità specificate nelle norme tecniche.Le prove per la determinazione della resistenza al fuoco degli elementi sono quelle indicate dalle normeUNI.
Prestazioni:
Resistenza al fuoco
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto.
Prestazioni:
Stabilità chimico reattiva
Interruttori magnetotermici
10.4.5Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
Protezione elettrica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
I morsetti degli interruttori magnetotermici devono essere in grado di prevenire cortocircuiti. Il potere di cortocircuito nominale dichiarato perl'interruttore e riportato in targa è un valore estremo e viene definito Icn (e deve essere dichiarato dal produttore).
Prestazioni:
Protezione da cortocircuito
Pag. 186
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Interruttori differenziali
10.4.6Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Impermeabilità ai liquidi
I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitarealle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. Le prestazioni si misurano dalraffrontato con campioni sottoposti a prove normate e si valutano attraverso calcoli e prove di laboratorio in condizioni diverse e con cicli successividi condensazione ed evaporazione. In particolare si prende come riferimento la norma tecnica.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale
Protezione elettrica
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti
Prestazioni:
Isolamento elettrico
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno.Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (pompe)
I morsetti degli interruttori magnetotermici devono essere in grado di prevenire cortocircuiti. Il potere di cortocircuito nominale dichiarato perl'interruttore e riportato in targa è un valore estremo e viene definito Icn (e deve essere dichiarato dal produttore).
Prestazioni:
Protezione da cortocircuito
Sicurezza
E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificatodalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Prestazioni:
Limitazione dei rischi di intervento
Pag. 187
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
IMPIANTI MECCANICI
4Parte d'opera:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Salvaguardia paesaggistica
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
CAM - Uso razionale di risorse
Monitoraggio dei consumi (energia termica, elettrica, acqua, ecc.) dell’edificio attraverso contatori energetici, ai fini di ottenere un costantecontrollo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventi migliorativi.
Prestazioni:
Controllo consumi
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Funzionalità tecnologica
Gli elementi dell'impianto devono essere idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell'ambiente diimpiego senza compromettere il regolare funzionamento. La capacità degli elementi dell'impianto di resistere alle vibrazioni viene verificata con laprova e con le modalità contenute nella norma UNI vigente.
Prestazioni:
Resistenza alla vibrazione
Protezione elettrica
Assicurare la funzionalità degli elementi e dell'impianto in modo da non essere influenzata dal cambio di tensione di alimentazione elettrica,secondo quanto prescritto dalla norma tecnica: provino sul quale misurare il valore di soglia della risposta che nelle condizioni di esercizio allatensione di funzionamento indicata dal produttore. Devono essere rispettati i valori minimi imposti dalla normativa di settore.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tensione elettrica
Pag. 188
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Estintori a polvere
9.3.8Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo in emergenza, l'ispezione e il controllo dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza diparti ed elementi soggetti a guasti. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delle prestazioni iniziali.Gliestintori devono essere dotati di una valvola di intercettazione (sufficientemente resistente) per consentire l'interruzione temporanea della scaricadel mezzo estinguente. Per garantire una comodità d'uso e quindi di funzionamento occorre che:- il meccanismo di azionamento deve esseredotato di una sicura per prevenire funzionamenti intempestivi;- l’elemento di sicurezza deve essere sigillato (da filo metallico con piombino). Lasicura deve essere costruita in modo che nessuna azione manuale volontaria può provocare la scarica senza sblocco della sicura stessa, nondeformi né rompa alcuna parte del meccanismo in modo tale da impedire la successiva scarica dell'estintore;- tutti gli estintori con massa di agenteestinguente maggiore di 3 kg, o un volume di agente estinguente maggiore di 3 l, devono essere dotati di un tubo flessibile di scarica. La lunghezzadel tronco flessibile del tubo non deve essere minore di 400 mm.E' opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione edell’installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materialie componenti.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile)portata epressione del fluido estinguente, l'assenza di perdite e la funzionalità dei componenti, come stabilito in progetto in conformità alla norma tecnica.Per garantire un livello minimo di prestazione occorre che le cariche nominali (scelte in funzione del tipo di agente estinguente) degli estintoricarrellati non siano inferiori a quelle definite dalla normativa di settore.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi (estintori)
Materiali ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la tenuta delfluido estinguente, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche. Il controllo della tenuta degliestintori deve essere sempre garantito. La scala dell'indicatore di pressione deve avere:- una zona di zero (per l'indicazione di pressione nulla) conuna lancetta di indicazione;- una zona di colore verde (zona operativa), corrispondente alle pressioni comprese tra le temperature di utilizzazione.Le zone ai due lati di quella verde devono essere di colore rosso. Le prove per accertare il controllo della tenuta degli estintori devono essereeseguite a temperatura di 20 +/- 5 °C. Le pressioni rilevate devono essere arrotondate al più prossimo intero o mezzo bar. Gli errori di letturatollerati sono:- massimo + 1 bar in corrispondenza dell’estremo della zona verde relativo alla pressione più bassa;- +/- 6% in corrispondenzadell’estremo della zona verde relativo alla pressione più alta;- il valore P (+ 20 °C) deve essere indicato sulla scala ed il relativo errore massimotollerato è + 0,5 bar.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi (estintori)
Le prestazioni di efficienza devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche. Gli elementi devono esserecostruiti e installati in conformità alle norme tecniche.Gli estintori di incendio portatili devono essere atti al funzionamento a temperature compresefra - 20 °C e + 60 °C [T (max) °C]. Gli estintori devono soddisfare i seguenti requisiti:- la scarica deve iniziare entro 10 s dall'apertura della valvoladi intercettazione;- la durata della scarica non deve essere minore del valore specificato dal costruttore;- non più del 15% della carica iniziale dipolvere BC o del 10% di quella degli altri agenti estinguenti deve rimanere nell'estintore dopo scarica ininterrotta, compreso tutto il gas ausiliario.
Prestazioni:
Efficienza
Resistenza ad agenti chimici
Pag. 189
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Garantire che gli elementi non debbono subire corrosioni dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivichimici. Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici corrosivi presenti, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità. La resistenzaalla corrosione degli elementi e dei conduttori di protezione viene accertata con le prove e le modalità previste dalla norma tecnica di settore. Unestintore campione completo viene sottoposto per un periodo di 480 h alla prova di nebbia salina seguendo le modalità indicate dalla norma ISO9227. Al termine della prova devono essere soddisfatti i requisiti seguenti:- il funzionamento meccanico di tutti gli organi deve risultare inalterato;-la forza e/o l'energia di azionamento deve essere conforme a quanto prescritto dalla normativa;- la durata di funzionamento deve essere conformea quanto prescritto dalla normativa;- l'eventuale indicatore di pressione deve mantenersi funzionante;- non deve esservi alcuna corrosione delmetallo dell’estintore.Al termine della prova i campioni devono essere lavati accuratamente per asportarne i depositi di sale.
Prestazioni:
Resistenza alla corrosione (estintori)
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali. Gli elementi devono essere realizzati con materialida garantire resistenza meccanica alle sollecitazioni ad essi trasmessi durante il ciclo di vita, tenendo conto delle condizioni di esercizio previste inprogetto. La prova normata, per accertare la resistenza meccanica, deve essere eseguita su quattro estintori carichi e con tutti i relativi accessori.L'estintore è considerato idoneo qualora non si manifesti alcuno scoppio o rottura di componenti ed in ogni caso anche quando si verificanoaccettabili perdite non pericolose. La prova (effettuata su 4 estintori almeno) va eseguita con un martello cilindrico di acciaio del peso di 4 kg e deldiametro di 75 mm, a facce piane, che deve essere fatto cadere da un'altezza (minimo di 150 mm) pari a H = M/20 (metri) dove: M è la massatotale, espressa in chilogrammi, dell'intero estintore in funzionamento. L'estintore deve essere appoggiato su una superficie rigida e piana e deveessere caricato:- verticalmente, nella sua posizione normale;- orizzontalmente, con il dispositivo di chiusura rivolto verso la superficie diappoggio.In ciascuna delle suddette posizioni, il dispositivo di chiusura deve essere direttamente caricato dal martello lasciato cadere dall'altezza He nel punto di impatto stabilito dall’autorità incaricata ad effettuare la prova.
Prestazioni:
Resistenza meccanica (estintori)
Impianto di riscaldamento
10.6Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Acustici
Assicurare tutti i dispositivi a che il livello di emissione sonora di apparecchiature e macchine sia inferiore a quello consentito dalle norme inrelazione alle condizioni di di uso e esercizio.Le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei canali d’aria devono esseretali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati “in situ”,procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI (in particolare UNI EN 27574), oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore dielementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo del rumore
CAM - Gestione rifiuti
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Salvaguardia paesaggistica
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
Pag. 190
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
CAM - Uso razionale di risorse
Monitoraggio dei consumi (energia termica, elettrica, acqua, ecc.) dell’edificio attraverso contatori energetici, ai fini di ottenere un costantecontrollo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventi migliorativi.
Prestazioni:
Controllo consumi
In riferimento all’energia primaria, l’efficienza energetica del sistema complessivo edificio-impianto nella fase progettuale, dovrà essereincrementata rispetto ai livelli standard.
Prestazioni:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Monitoraggio del benessere termico degli spazi interni mediante il controllo adattivo delle condizioni di comfort termico attraverso contatorienergetici, ai fini di ottenere un costante controllo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventimigliorativi.
Prestazioni:
Controllo confort termico
Durabilità
Assicurare la resistenza alle azioni di neve e vento, ed alle infiltrazioni di acqua piovana tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità neltempo degli impianti e degli elementi che li costituiscono senza compromettere gli standard di efficienza e di sicurezza stabilite in progetto.
Prestazioni:
Resistenza e tenuta all'acqua e alla neve
Funzionalità di uso
Garantire la funzionalità e l'efficienza degli elementi dell'impianto senza causare pericoli sia in condizioni normali di esercizio sia in caso diemergenza.Garantire la funzionalità tecnologica dell'impianto, la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali ecomponenti nel rispetto delle disposizioni normative.Garantire il corretto azionamento e l'efficienza dei dispositivi di sicurezza e protezione in casodi emergerza o di anomalia funzionale previste dai fabbricanti e installatori secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
Affidabilità
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo anche in emergenza, la manovra, l'ispezione e il controllo dell'integrità, lafunzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti, secondo le condizioni di uso e accessibilità stabilite in progetto. Per l'accessibilitàdegli elementi terminali devono essere collocati ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro, ed accessibili ancheda parte di persone con impedite o ridotta capacità motoria. In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deveessere compresa fra 0,40 e 1,40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della combustione
Pag. 191
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Assicurare tutti i gruppi termici degli impianti garantiscano processi di combustione a massimo rendimento e quantità minime di scorie e di sostanzeinquinanti, in relazione alle condizioni di di uso e esercizio. Per un controllo dei parametri della combustione i gruppi termici devono essere dotatidelle seguenti apparecchiature di misura e controllo della combustione:- termometro indicatore della temperatura dei fumi (che deve essereinstallato alla base di ciascun camino);- presso-deprimometri per la misura della pressione atmosferica della camera di combustione e della basedel relativo camino;- misuratori della quantità di anidride carbonica e di ossido di carbonio e idrogeno.Per tali impianti si deve procedere, durante ilnormale funzionamento, anche al rilievo di alcuni parametri quali:- la temperatura dei fumi di combustione;- la temperatura dell’aria comburente;-la quantità di anidride carbonica (CO2) e di ossido di carbonio (CO) presente (in % del volume) nei residui della combustione e rilevata all’uscita delgruppo termico;- l’indice di fumosità Bacharach (per i generatori funzionanti a combustibile liquido).Tali misurazioni devono essere annotate sullibretto di centrale insieme a tutte le successive operazioni di manutenzione e controllo da effettuare secondo quanto riportato nel sottoprogrammadei controlli.
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) portata epressione del fluido in circolazione, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) portata epressione del fluido in circolazione per consentire ai fluidi di raggiungere efficacemente i terminali, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impiantoin conformità alle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della pressione di erogazione fluidi
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la temperaturadel fluido termo vettore in circolazione per consentire ai fluidi di raggiungere efficacemente i terminali, assicurare benessere ambientale oltre cheun contenimento dei consumi energetici stabiliti in progetto e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della temperatura di fluidi
Materiali ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la tenuta delfluido in circolazione, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche. Gli elementi di tenuta quandosottoposti a prova in conformità alle norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi
Per assicurare una buona distribuzione del fluido occorre che i condizionatori siano ben distribuiti nell'ambiente da climatizzare. In ogni caso si puòmisurare la velocità dell’aria nella zona occupata dalle persone mediante appositi strumenti di precisione (es. anemometro a filo caldo). Per noncreare fastidiosi movimenti dell'aria occorre che la velocità della stessa non superi i 0,15 m/s. E' comunque ammessa una velocità superiore (nelleimmediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell’aria) fino a 0,7 m/s sempre ché siano evitati disturbi diretti alle persone.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della velocità dell'aria ambiente
Assicurare il controllo delle dispersioni di calore dei processi garantendo un adeguata inerzia termica ed isolamento degli elementi ed evitareperdite di calore in esercizio dovute a fenomeni di conduzione, convezione o irraggiamento. La rete di alimentazione e di adduzione dell'impiantodeve assicurare un rendimento termico non inferiore a quello minimo richiesto dalla normativa e quindi dal progetto.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni di calore
Per garantire condizioni ottimali occorre che i valori dell’umidità relativa dell’aria negli ambienti climatizzati sia compresa fra il 40% ed il 60% nelperiodo invernale e fra il 40% ed il 50% nel periodo estivo. I valori dell’umidità relativa dell’aria devono essere verificati e misurati nella partecentrale dei locali, ad un’altezza dal pavimento di 1,5 m, utilizzando idonei strumenti di misurazione (es. psicrometro ventilato): rispetto ai valori diprogetto è ammessa una tolleranza di +/- 5%.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo dell'umidità dell'aria ambiente
Garantire la funzionalità tecnologica dell'impianto attraverso la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali ecomponenti nel rispetto delle disposizioni normative. Pertanto gli impianti di riscaldamento devono funzionare garantendo una capacità direndimento corrispondente a quella di progetto e nel rispetto della normativa vigente. L'efficienza degli elementi costituenti l'impianto vieneverificata misurando alcuni parametri quali:- i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kW, devono possedere unrendimento termico utile non inferiore al 90%;- il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70%;- il coefficiente diprestazione (COP) delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2,65;- il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essereinteriore al 70%. Le prestazioni di efficienza devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche. Gli elementidevono essere costruiti e installati in conformità alle norme tecniche.
Prestazioni:
Efficienza
Manutenibilità
Pulibilità
Pag. 192
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Gli elementi dell'impianto devono essere facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per le operazioni di pulizia,riparazione e sostituzione sia dall'esterno che dall'interno. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delleprestazioni iniziali.
Prestazioni:
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito delladichiarazione di conformità prevista dall'art.7 del D.M. 22 gennaio 2008 n .37.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Protezione incendio
Assicurare i requisiti di sicurezza dei processi che coinvolgono elementi, materiali e macchine nonché il corretto uso e funzionamento perscongiurare il rischio di esplosione. Garantire una adeguata ed efficace ventilazione permanente dei locali dove avvengono processi di combustionemediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
Prestazioni:
Protezione da esplosione
Assicurare i requisiti di sicurezza dei processi, degli elementi e delle macchine nonché il corretto uso e funzionamento per scongiurare ogni rischiodi incendio, nel rispetto di quanto prescritto dalle leggi e normative vigenti. Attenersi alle procedure normate per la verifica delle condizioni disicurezza antincendio in caso di attività soggette a visite e controlli di prevenzione incendi (D.P.R. 1.8.2011, n. 151).
Prestazioni:
Protezione dal rischio incendio
La determinazione della reazione al fuoco de i materiali viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, secondomodalità normate. In relazione a tali prove i materiali sono assegnati alle classi: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 con l'aumentare della loro partecipazione allacombustione, a partire da quelli di classe 0 che risultano non combustibili. La reazione al fuoco dei materiali deve essere documentata da “marchiodi conformità” o “dichiarazione di conformità” alle norme tecniche.
Prestazioni:
Reazione al fuoco
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali. La capacità dei materiali e icomponenti degli impianti a conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche, dimensionali, funzionali e di finitura superficiale deveessere dichiarata dal produttore di detti materiali.
Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto.
Prestazioni:
Stabilità chimico reattiva
Salvaguardia ambientale
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Pag. 193
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Sicurezza
Garantire l'assenza di emissioni emissione di sostanze inquinanti, tossiche, corrosive o comunque nocive alla salute e assicurare la sicurezza e lasalvaguardia dei fruitori e/o di altri operatori.
Prestazioni:
Assenza emissioni sostanze nocive
Radiatori
10.6.28Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo anche in emergenza, la manovra, l'ispezione e il controllo dell'integrità, lafunzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti, secondo le condizioni di uso e accessibilità stabilite in progetto. Per l'accessibilitàdegli elementi terminali devono essere collocati ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro, ed accessibili ancheda parte di persone con impedite o ridotta capacità motoria. In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deveessere compresa fra 0,40 e 1,40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza. E' opportunorispettare alcune distanze minime per un corretto funzionamento dei radiatori ed in particolare:- la distanza tra il pavimento e la parte inferiore delradiatore non sia minore di 11 cm;- la distanza tra il retro dei radiatori e la parete a cui sono appesi non sia inferiore a 5 cm;- la distanza tra lasuperficie dei radiatori ed eventuali nicchie non sia inferiore a 10 cm.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la temperaturasuperficiali di elementi direttamente accessibili dagli utenti stabiliti in progetto e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti normetecniche. Per garantire sicurezza agli utenti nei confronti di sbalzi di temperatura la stessa non deve superare i 60 °C con una tolleranza di 5 °C; nelcaso ciò non fosse possibile si può ricorrere a rivestimenti di materiale isolante. La temperatura superficiale dei componenti degli impianti noncoibentati deve essere controllata per accertare che non superi i 75 °C.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della temperatura superficiali
Resistenza meccanica
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali.I materiali coibenti non devono alterare la loroconformazione se sottoposti a condizioni di carico gravose (alte temperature, sovraccarichi, infiltrazioni i acqua).
Prestazioni:
Resistenza meccanica
Impianto idrico distribuzione
10.7Unità tecnologica:
Requisiti e prestazioni
Acustici
Assicurare tutti i dispositivi a che il livello di emissione sonora di apparecchiature e macchine sia inferiore a quello consentito dalle norme inrelazione alle condizioni di di uso e esercizio.Le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei canali d’aria devono esseretali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati “in situ”,procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI (in particolare UNI EN 27574), oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore dielementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo del rumore (riscaldamento)
Pag. 194
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
CAM - Gestione rifiuti
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione selettiva e agevole separabilità dei componenti con recupero dei materiali.
Prestazioni:
Gestione dei rifiuti nella demolizione selettiva
CAM - Salvaguardia paesaggistica
I prodotti, elementi, componenti e materiali, dovranno presentare almeno una delle tipologie ambientali riportate:- TIPO I: Etichette ecologichevolontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di un enteindipendente (tra queste rientra, ad esempio, il marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL). (ISO 14024);- TIPO II: Etichette ecologiche cheriportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l’intervento di un organismoindipendente di certificazione (tra le quali: ”Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.). (ISO 14021);- TIPO III: Etichette ecologiche che riportanodichiarazioni basate su parametri stabiliti e che contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodottocalcolato attraverso un sistema LCA. Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate in forma chiara e confrontabile. Tra di esserientrano, ad esempio, le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto”. (ISO 14025).
Prestazioni:
Certificazione ecologica
CAM - Uso razionale di risorse
Monitoraggio dei consumi (energia termica, elettrica, acqua, ecc.) dell’edificio attraverso contatori energetici, ai fini di ottenere un costantecontrollo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventi migliorativi.
Prestazioni:
Controllo consumi
In riferimento all’energia primaria, l’efficienza energetica del sistema complessivo edificio-impianto nella fase progettuale, dovrà essereincrementata rispetto ai livelli standard.
Prestazioni:
Riduzione del fabbisogno d'energia primaria
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni mirate a facilitare la smontabilità dei componenti ed i successivi processi didemolizione con recupero dei materiali e a ridotta produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Facile disassemblaggio a fine ciclo vita
In fase progettuale scegliere tecniche costruttive, tecnologie e soluzioni caratterizzate da una elevata durabilità.Prestazioni:
Materiali a elevata durabilità
Monitoraggio del benessere termico degli spazi interni mediante il controllo adattivo delle condizioni di comfort termico attraverso contatorienergetici, ai fini di ottenere un costante controllo sulle prestazioni dell’edificio e dell'involucro edilizio per una idonea pianificazione di interventimigliorativi.
Prestazioni:
Controllo confort termico
Durabilità
Assicurare la resistenza alle azioni di neve e vento, ed alle infiltrazioni di acqua piovana tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità neltempo degli impianti e degli elementi che li costituiscono senza compromettere gli standard di efficienza e di sicurezza stabilite in progetto.
Prestazioni:
Resistenza e tenuta all'acqua e alla neve (riscaldamento)
Assicurare la resistenza alle azioni di neve e vento, ed alle infiltrazioni di acqua piovana tale da assicurare stabilità, durata e funzionalità neltempo degli impianti e degli elementi che li costituiscono senza compromettere gli standard di efficienza e di sicurezza stabilite in progetto.
Prestazioni:
Resistenza e tenuta all'acqua e alla neve
Funzionalità
Regolarità delle finiture
Pag. 195
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Gli elementi devono essere costruiti e installati nel rispetto della regola d'arte e manifestare caratteri di integrità e assenza di anomalie o difettinegli strati superficiali in rapporto alle prescrizioni del progetto e con riferimento allo specifico materiale Possono essere richieste prove di collaudoprima della posa in opera per la verifica della regolarità dei materiali e delle finiture secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 997.
Prestazioni:
Funzionalità di uso
Garantire la funzionalità e l'efficienza degli elementi dell'impianto senza causare pericoli sia in condizioni normali di esercizio sia in caso diemergenza.Garantire la funzionalità tecnologica dell'impianto, la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali ecomponenti nel rispetto delle disposizioni normative.Garantire il corretto azionamento e l'efficienza dei dispositivi di sicurezza e protezione in casodi emergerza o di anomalia funzionale previste dai fabbricanti e installatori secondo le modalità specificate nelle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
Affidabilità (riscaldamento)
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo anche in emergenza, la manovra, l'ispezione e il controllo dell'integrità, lafunzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti, secondo le condizioni di uso e accessibilità stabilite in progetto. Per l'accessibilitàdegli elementi terminali devono essere collocati ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro, ed accessibili ancheda parte di persone con impedite o ridotta capacità motoria. In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deveessere compresa fra 0,40 e 1,40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra (riscaldamento)
Funzionalità tecnologica
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la temperaturadel fluido termo vettore in circolazione per consentire ai fluidi di raggiungere efficacemente i terminali, assicurare benessere ambientale oltre cheun contenimento dei consumi energetici stabiliti in progetto e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della temperatura di fluidi
Materiali ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la tenuta delfluido in circolazione, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche. Gli elementi di tenuta quandosottoposti a prova in conformità alle norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi
Per assicurare una buona distribuzione del fluido occorre che i condizionatori siano ben distribuiti nell'ambiente da climatizzare. In ogni caso si puòmisurare la velocità dell’aria nella zona occupata dalle persone mediante appositi strumenti di precisione (es. anemometro a filo caldo). Per noncreare fastidiosi movimenti dell'aria occorre che la velocità della stessa non superi i 0,15 m/s. E' comunque ammessa una velocità superiore (nelleimmediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell’aria) fino a 0,7 m/s sempre ché siano evitati disturbi diretti alle persone.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della velocità dell'aria ambiente
Assicurare tutti i gruppi termici degli impianti garantiscano processi di combustione a massimo rendimento e quantità minime di scorie e di sostanzeinquinanti, in relazione alle condizioni di di uso e esercizio. Per un controllo dei parametri della combustione i gruppi termici devono essere dotatidelle seguenti apparecchiature di misura e controllo della combustione:- termometro indicatore della temperatura dei fumi (che deve essereinstallato alla base di ciascun camino);- presso-deprimometri per la misura della pressione atmosferica della camera di combustione e della basedel relativo camino;- misuratori della quantità di anidride carbonica e di ossido di carbonio e idrogeno.Per tali impianti si deve procedere, durante ilnormale funzionamento, anche al rilievo di alcuni parametri quali:- la temperatura dei fumi di combustione;- la temperatura dell’aria comburente;-la quantità di anidride carbonica (CO2) e di ossido di carbonio (CO) presente (in % del volume) nei residui della combustione e rilevata all’uscita delgruppo termico;- l’indice di fumosità Bacharach (per i generatori funzionanti a combustibile liquido).Tali misurazioni devono essere annotate sullibretto di centrale insieme a tutte le successive operazioni di manutenzione e controllo da effettuare secondo quanto riportato nel sottoprogrammadei controlli.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della combustione (riscaldamento)
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) portata epressione del fluido in circolazione, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi (riscaldamento)
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) portata epressione del fluido in circolazione per consentire ai fluidi di raggiungere efficacemente i terminali, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impiantoin conformità alle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della pressione di erogazione fluidi (riscaldamento)
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Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la temperaturadel fluido termo vettore in circolazione per consentire ai fluidi di raggiungere efficacemente i terminali, assicurare benessere ambientale oltre cheun contenimento dei consumi energetici stabiliti in progetto e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della temperatura di fluidi (riscaldamento)
Materiali ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) la tenuta delfluido in circolazione, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche. Gli elementi di tenuta quandosottoposti a prova in conformità alle norme tecniche.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della tenuta di fluidi (riscaldamento)
Per assicurare una buona distribuzione del fluido occorre che i condizionatori siano ben distribuiti nell'ambiente da climatizzare. In ogni caso si puòmisurare la velocità dell’aria nella zona occupata dalle persone mediante appositi strumenti di precisione (es. anemometro a filo caldo). Per noncreare fastidiosi movimenti dell'aria occorre che la velocità della stessa non superi i 0,15 m/s. E' comunque ammessa una velocità superiore (nelleimmediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell’aria) fino a 0,7 m/s sempre ché siano evitati disturbi diretti alle persone.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della velocità dell'aria ambiente (riscaldamento)
Assicurare il controllo delle dispersioni di calore dei processi garantendo un adeguata inerzia termica ed isolamento degli elementi ed evitareperdite di calore in esercizio dovute a fenomeni di conduzione, convezione o irraggiamento. La rete di alimentazione e di adduzione dell'impiantodeve assicurare un rendimento termico non inferiore a quello minimo richiesto dalla normativa e quindi dal progetto.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni di calore (riscaldamento)
Per garantire condizioni ottimali occorre che i valori dell’umidità relativa dell’aria negli ambienti climatizzati sia compresa fra il 40% ed il 60% nelperiodo invernale e fra il 40% ed il 50% nel periodo estivo. I valori dell’umidità relativa dell’aria devono essere verificati e misurati nella partecentrale dei locali, ad un’altezza dal pavimento di 1,5 m, utilizzando idonei strumenti di misurazione (es. psicrometro ventilato): rispetto ai valori diprogetto è ammessa una tolleranza di +/- 5%.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo dell'umidità dell'aria ambiente (riscaldamento)
Garantire la funzionalità tecnologica dell'impianto attraverso la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell’installazione dei materiali ecomponenti nel rispetto delle disposizioni normative. Pertanto gli impianti di riscaldamento devono funzionare garantendo una capacità direndimento corrispondente a quella di progetto e nel rispetto della normativa vigente. L'efficienza degli elementi costituenti l'impianto vieneverificata misurando alcuni parametri quali:- i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kW, devono possedere unrendimento termico utile non inferiore al 90%;- il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70%;- il coefficiente diprestazione (COP) delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2,65;- il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essereinteriore al 70%. Le prestazioni di efficienza devono essere verificate in sede di collaudo e successivamente con ispezioni periodiche. Gli elementidevono essere costruiti e installati in conformità alle norme tecniche.
Prestazioni:
Efficienza (riscaldamento)
Manutenibilità
Gli elementi dell'impianto devono essere facilmente accessibili dall'utente e/o operatori o comunque predisposti per le operazioni di pulizia,riparazione e sostituzione sia dall'esterno che dall'interno. Dopo l'intervento gli elementi devono mantenere l'efficienza e le caratteristiche delleprestazioni iniziali.
Prestazioni:
Pulibilità (riscaldamento)
Protezione elettrica
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito delladichiarazione di conformità prevista dall'art.7 del D.M. 22 gennaio 2008 n .37.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche
Tutte le parti metalliche dovranno essere connesse ad impianti di terra mediante dispersori, in modo che esse vengano a trovarsi allo stessopotenziale elettrico del terreno. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra deicomponenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito delladichiarazione di conformità prevista dall'art.7 del D.M. 22 gennaio 2008 n .37.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche (riscaldamento)
Pag. 197
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Protezione incendio
Assicurare i requisiti di sicurezza dei processi che coinvolgono elementi, materiali e macchine nonché il corretto uso e funzionamento perscongiurare il rischio di esplosione. Garantire una adeguata ed efficace ventilazione permanente dei locali dove avvengono processi di combustionemediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
Prestazioni:
Protezione da esplosione
Assicurare i requisiti di sicurezza dei processi che coinvolgono elementi, materiali e macchine nonché il corretto uso e funzionamento perscongiurare il rischio di scoppio. Garantire una adeguata ed efficace ventilazione permanente dei locali dove avvengono processi di combustionemediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
Prestazioni:
Protezione da scoppio
Assicurare i requisiti di sicurezza dei processi, degli elementi e delle macchine nonché il corretto uso e funzionamento per scongiurare ogni rischiodi incendio, nel rispetto di quanto prescritto dalle leggi e normative vigenti. Attenersi alle procedure normate per la verifica delle condizioni disicurezza antincendio in caso di attività soggette a visite e controlli di prevenzione incendi (D.P.R. 1.8.2011, n. 151).
Prestazioni:
Protezione dal rischio incendio
Assicurare i requisiti di sicurezza dei processi che coinvolgono elementi, materiali e macchine nonché il corretto uso e funzionamento perscongiurare il rischio di esplosione. Garantire una adeguata ed efficace ventilazione permanente dei locali dove avvengono processi di combustionemediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
Prestazioni:
Protezione da esplosione (riscaldamento)
Assicurare i requisiti di sicurezza dei processi, degli elementi e delle macchine nonché il corretto uso e funzionamento per scongiurare ogni rischiodi incendio, nel rispetto di quanto prescritto dalle leggi e normative vigenti. Attenersi alle procedure normate per la verifica delle condizioni disicurezza antincendio in caso di attività soggette a visite e controlli di prevenzione incendi (D.P.R. 1.8.2011, n. 151).
Prestazioni:
Protezione dal rischio incendio (riscaldamento)
La determinazione della reazione al fuoco de i materiali viene effettuata su basi sperimentali, mediante prove su campioni in laboratorio, secondomodalità normate. In relazione a tali prove i materiali sono assegnati alle classi: 0 - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 con l'aumentare della loro partecipazione allacombustione, a partire da quelli di classe 0 che risultano non combustibili. La reazione al fuoco dei materiali deve essere documentata da “marchiodi conformità” o “dichiarazione di conformità” alle norme tecniche.
Prestazioni:
Reazione al fuoco (riscaldamento)
Resistenza ad agenti chimici
Conservare nel tempo le caratteristiche funzionali sotto l'azione di agenti agressivi presentinei fluidi in circolazione. Evitare fenomeni diincrostazioni, corrosioni e depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi e la sicurezza. Le caratteristichechimico-fisiche dei fluidi quali aspetto, pH, conduttività elettrica, cloruri e durezza totale devono essere conformi a quelle riportate dalla normativa.La capacità dei materiali e i componenti degli impianti a conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche, dimensionali, funzionali e difinitura superficiale deve essere dichiarata dal produttore di detti materiali.
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo degli agenti aggressivi nei fluidi
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente, le proprie caratteristiche funzionali. La capacità dei materiali e icomponenti degli impianti a conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche, dimensionali, funzionali e di finitura superficiale deveessere dichiarata dal produttore di detti materiali.
Prestazioni:
Resistenza agli agenti aggressivi chimici (riscaldamento)
Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici presenti in ambiente e di contatto con altri materiali, le proprie caratteristiche chimico-fisiche,di resistenza e funzionali stabilite in progetto.
Prestazioni:
Stabilità chimico reattiva (riscaldamento)
Salvaguardia ambientale
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale
Pag. 198
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Scelta di materiali da costruzione che tengano conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici,acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. I carichi ambientalidipendono dai processi produttivi e anche dalla distanza di approvvigionamento rispetto al cantiere di costruzione e dalla tipologia dei mezzi chesono utilizzati per di trasporto; quindi è opportuno privilegiare ove possibile materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al cantiere e quelliderivanti da risorse rinnovabili includendo nelle valutazione la tipologia di trasporto utilizzata.
Utilizzo di materiali e componenti caratterizzati da un lungo ciclo di vita e da efficiente manutenibilità e riutilizzabilità degli stessi. In faseprogettuale adottare tecnologie e soluzioni mirate a facilitare gli interventi di manutenzione e a ridurre la produzione di rifiuti.
Prestazioni:
Materiali a ridotto carico ambientale per manutenzione
Sicurezza
Garantire l'assenza di emissioni emissione di sostanze inquinanti, tossiche, corrosive o comunque nocive alla salute e assicurare la sicurezza e lasalvaguardia dei fruitori e/o di altri operatori.
Prestazioni:
Assenza emissioni sostanze nocive (riscaldamento)
Apparecchi sanitari e rubinetteria
10.7.1Elemento manutentivo:
Requisiti e prestazioni
Funzionalità di uso
Collocazione degli elementi in modo da consentire il facile utilizzo anche in emergenza, la manovra, l'ispezione e il controllo dell'integrità, lafunzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti, secondo le condizioni di uso e accessibilità stabilite in progetto. I vasi igienici ed ibidet devono essere fissati al pavimento in modo tale da essere facilmente rimossi senza demolire l'intero apparato sanitario; inoltre dovrannoessere posizionati a 10 cm dalla vasca e dal lavabo, a 15 cm dalla parete, a 20 cm dal bidet o dal vaso e dovranno avere uno spazio frontale liberoda ostacoli di almeno 55 cm. I lavabi saranno posizionati a 5 cm dalla vasca, a 10 cm dal vaso e dal bidet, a 15 cm dalla parete e dovranno avereuno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 55 cm; nel caso che il lavabo debba essere utilizzato da persone con ridotte capacità motorie illavabo sarà posizionato con il bordo superiore a non più di 80 cm dal pavimento e con uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 80 cm.
Prestazioni:
Comodità di uso e manovra
Funzionalità tecnologica
Apparecchi ed elementi devono essere concepiti, realizzati ed installati in modo da garantire in esercizio (e per il ciclo di vita utile) portata epressione del fluido in circolazione, l'assenza di perdite e la funzionalità dell'impianto in conformità alle pertinenti norme tecniche. Gli apparecchisanitari e la relativa rubinetteria devono assicurare, anche nelle più gravose condizioni di esercizio, una portata d’acqua non inferiore a quella diprogetto. In particolare sono richieste le seguenti erogazioni sia di acqua fredda che calda:- lavabo: portata = 0,10 l/s e pressione (o flussometro3/4") > 50 kPa;- bidet: portata = 0,10 l/s e pressione (o flussometro 3/4") > 50 kPa;- vaso a cassetta: portata = 0,10 l/s e pressione (*) > 50 kPa;- vaso con passo rapido (dinamica a monte del rubinetto di erogazione): portata = 1,5 l/s e pressione (o flussometro 3/4") > 150 kPa;- vasca dabagno: portata = 0,20 l/s e pressione (o flussometro 3/4") > 50 kPa;- doccia: portata = 0,15 l/s e pressione (o flussometro 3/4") > 50 kPa;-lavello: portata = 0,20 l/s e pressione (o flussometro 3/4") > 50 kPa;- lavabiancheria: portata = 0,10 l/s e pressione (o flussometro 3/4") > 50kPa;- idrantino 1/2": portata = 0,40 l/s e pressione (o flussometro 3/4") > 100 kPa.Bisogna accertare che facendo funzionarecontemporaneamente tutte le bocche di erogazione dell’acqua fredda previste in fase di calcolo per almeno 30 minuti consecutivi, la portata di ognibocca rimanga invariata e pari a quella di progetto (con una tolleranza del 10%).
Prestazioni:
(Attitudine al) controllo della portata di fluidi (sanitari)
Resistenza ad agenti chimici
Contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione. Conservare nel tempo, sotto l'azione di agenti chimici corrosivi presenti inambiente, le proprie caratteristiche di efficienza e funzionalità.
Prestazioni:
Resistenza alla corrosione
Resistenza meccanica
Resistenza meccanica (regolatore del getto)
Pag. 199
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione sollecitazioni durante il normale uso garantendo il funzionamento. Il regolatore di getto,quando viene esposto alternativamente ad acqua calda e fredda, non deve deformarsi, deve funzionare correttamente e deve garantire che possaessere smontato e riassemblato con facilità anche manualmente. Il regolatore di getto quando sottoposto a un flusso di circa 0,1 l/s di acqua caldaa 90 +/- 2 °C per un periodo di 15 +/- 1 min, e quindi a un flusso di acqua fredda a 20 +/- 5 °C per un periodo di 15 +/- 1 min non devepresentare deformazione. Dopo la prova (eseguita con le modalità indicate nella norma UNI EN 246) il regolatore di getto non deve presentarealcuna deformazione visibile né alcun deterioramento nel funzionamento per quanto riguarda la portata e la formazione del getto.Inoltre, dopo laprova, si deve verificare che le filettature siano conformi al punto 7.1, prospetto 2, e al punto 7.2, prospetto 3, e che la portata sia conforme alpunto 8.2 della su citata norma.
Prestazioni:
Resistenza meccanica (regolatore del getto)
Stabilità
Assicurare stabilità e resistenza, sotto l'effetto di azione di carichi statici, dinamici e accidentali. Gli elementi devono garantire resistenza meccanicaalle sollecitazioni ad essi trasmessi durante il ciclo di vita, in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo. In particolare tutte le parti in ottone obronzo dei terminali di erogazione sottoposti a manovre e/o sforzi meccanici in genere devono essere protetti mediante processo galvanico dicromatura o procedimenti equivalenti (laccatura, zincatura, bagno galvanico ecc.) per eliminare l’incrudimento e migliorare le relative caratteristichemeccaniche, seguendo le prescrizioni riportate nelle specifiche norme UNI di riferimento. I rubinetti di erogazione, i miscelatori termostatici ed iterminali di erogazione in genere dotati di parti mobili utilizzate dagli utenti per usufruire dei relativi servizi igienici possono essere sottoposti a ciclidi apertura/chiusura, realizzati secondo le modalità indicate dalle norme controllando al termine di tali prove il mantenimento dei livelli prestazionalirichiesti dalla normativa. La pressione esercitata per azionare i rubinetti di erogazione, i miscelatori e le valvole non deve superare i 10 Nm.
Prestazioni:
Resistenza meccanica a manovre e sforzi d'uso
Pag. 200
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
INDICE
1pag.STRUTTURE1
1Fondazioni superficiali1.2
2Strutture in cemento armato1.4
4Strutture in acciaio1.6
5Solai1.12
7Unioni per acciaio1.16
8Saldature in acciaio1.16.16
8Pareti interne2.2.1
11pag.OPERE EDILI2
11Pareti interne2.2.1
14Tramezzi in laterizio2.2.1.11
14Rivestimenti interni2.2.2
18Infissi interni2.2.3
21Porte tagliafuoco2.2.3.4
22Controsoffitti2.2.4
25Pavimentazioni2.2.6
27Pavimenti in gres porcellanato2.2.6.7
28Aree pedonali e marciapiedi2.3.1
29Chiusini e pozzetti2.3.1.2
29Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo2.3.1.8
30pag.IMPIANTI ELETTRICI3
30Impianto di messa a terra9.1
31Conduttori di protezione9.1.1
31Sistema di dispersione9.1.2
31Sistema di equipotenzializzazione9.1.3
31Impianto di sicurezza e antincendio9.3
33Cassetta a rottura del vetro9.3.3
33Centrale di controllo e segnalazione9.3.5
35Rivelatore lineare9.3.25
36Rivelatori ottici di fumo convenzionali9.3.34
37Sirene9.3.39
37Quadri elettrici10.3.2
38Quadri di bassa tensione10.3.2.1
39Sezionatore10.3.2.3
40Utilizzatori elettrici10.3.3
41Interruttori10.3.3.1
Pag. 263
Programma di manutenzione: sottoprogramma delle prestazioni
42Prese e spine10.3.3.2
42Illuminazione LED10.3.7
44Apparecchi a Led a parete10.3.7.101
45Impianto elettrico industriale10.4
47Passerelle porta cavi10.4.3
48Interruttori magnetotermici10.4.5
49Interruttori differenziali10.4.6
50pag.IMPIANTI MECCANICI4
50Impianto di sicurezza e antincendio9.3
51Estintori a polvere9.3.8
52Impianto di riscaldamento10.6
56Radiatori10.6.28
56Impianto idrico distribuzione10.7
61Apparecchi sanitari e rubinetteria10.7.1
Pag. 264
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
STRUTTURE
1Parte d'opera:
Fondazioni superficiali
1.2Unità tecnologica:
Cordoli in cemento armato
1.2.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo struttura
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Strutture in cemento armato
1.4Unità tecnologica:
Pilastri
1.4.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di eventuale quadro fessurativo
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Setti
1.4.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di eventuale quadro fessurativo
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Cordoli
1.4.8Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di eventuale quadro fessurativo
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Pag. 203
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
Strutture in acciaio
1.6Unità tecnologica:
Travi
1.6.6Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Lamiere grecate
1.6.9Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo di deformazioni e/o spostamenti
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Solai
1.12Unità tecnologica:
Solai misti acciaio-calcestruzzo
1.12.9Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo strutture
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Unioni per acciaio
1.16Unità tecnologica:
Giunti di collegamento
1.16.11Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo funzionaleControllo generale
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Pag. 204
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Bullonature per acciaio
1.16.12Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 2 anniControllo funzionaleControllo generale
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Saldature in acciaio
1.16.16Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo funzionaleControllo generale
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Lastre di cartongesso
2.2.1.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 2 anniControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
OPERE EDILI
2Parte d'opera:
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Pareti divisorie antincendio
2.2.1.3Elemento manutentivo:
Pag. 205
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Tramezzi in laterizio
2.2.1.11Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Rivestimenti interni
2.2.2Unità tecnologica:
Intonaco
2.2.2.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Rivestimenti in ceramica
2.2.2.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Pag. 206
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
Tinteggiature e decorazioni
2.2.2.21Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo sostanze tossico nocive
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Infissi interni
2.2.3Unità tecnologica:
Porte
2.2.3.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo delle serrature
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo guide di scorrimento
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo maniglia
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo parti in vista
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo vetri
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Porte tagliafuoco
2.2.3.4Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaControllo funzionaleControllo certificazioni
Ogni meseControllo funzionaleControllo maniglione
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo parti in vista
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo vetri
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo delle serrature
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo ubicazione porte
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo degli spazi
Ogni meseControllo funzionaleControllo controbocchette
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Pag. 207
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Controsoffitti
2.2.4Unità tecnologica:
Controsoffitti in fibra minerale
2.2.4.4Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Pavimentazioni
2.2.6Unità tecnologica:
Pavimenti in gres porcellanato
2.2.6.7Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Verifica etichettatura ecologica
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità tecnologica:
Chiusini e pozzetti
2.3.1.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo funzionaleControllo chiusini d'ispezione
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Pag. 208
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo
2.3.1.8Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo generale delle parti a vista
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo elevata riciclabilità
Quando necessitaCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo impiego materiali durevoli
IMPIANTI ELETTRICI
3Parte d'opera:
Impianto di messa a terra
9.1Unità tecnologica:
Conduttori di protezione
9.1.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleControllo generale
Sistema di dispersione
9.1.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo generale
Ogni 12 mesiIspezione strumentaleMisura della resistività del terreno
Sistema di equipotenzializzazione
9.1.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 12 mesiControllo funzionaleControllo generale
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
Cassetta a rottura del vetro
9.3.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiControllo funzionaleControllo generale
Pag. 209
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
Centrale di controllo e segnalazione
9.3.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 7 giorniControllo funzionaleControllo generale
Rivelatore lineare
9.3.25Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo generale
Rivelatori ottici di fumo convenzionali
9.3.34Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo generale
Sirene
9.3.39Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiControllo funzionaleControllo generale
Quadri elettrici
10.3.2Unità tecnologica:
Quadri di bassa tensione
10.3.2.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 2 mesiControllo funzionaleControllo centralina di rifasamento
Ogni 6 mesiControllo funzionaleVerifica dei condensatori
Ogni 2 mesiControllo funzionaleVerifica di messa a terra
Ogni 6 mesiControllo funzionaleVerifica protezioni
Sezionatore
10.3.2.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleControllo generale
Pag. 210
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
Relè termici
10.3.2.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo generale
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità tecnologica:
Interruttori
10.3.3.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleControllo generale
Prese e spine
10.3.3.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleControllo generale
Illuminazione LED
10.3.7Unità tecnologica:
Apparecchi a Led a parete
10.3.7.101Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiControllo a vistaControllo generale
Ogni annoCAM - Controllo requisitoambientale
Controllo certificazione
Ogni 3 mesiControllo funzionaleControllo corpi illuminanti
Ogni 3 mesiControllo a vistaControllo batterie
Impianto elettrico industriale
10.4Unità tecnologica:
Passerelle porta cavi
10.4.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 6 mesiControllo a vistaControllo generale
Pag. 211
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
Interruttori magnetotermici
10.4.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleControllo generale
Interruttori differenziali
10.4.6Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleControllo generale
IMPIANTI MECCANICI
4Parte d'opera:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
Estintori a polvere
9.3.8Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni meseControllo funzionaleSorveglianza (controllo carica)
Ogni meseControllo funzionaleSorveglianza (generale)
Ogni 6 mesiControllo funzionaleControllo (efficienza e accertamenti tecnici)
Impianto di riscaldamento
10.6Unità tecnologica:
Radiatori
10.6.28Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni annoControllo funzionaleControllo generale dei radiatori
Ogni annoControllo funzionaleControllo scambio termico
Impianto idrico distribuzione
10.7Unità tecnologica:
Apparecchi sanitari e rubinetteria
10.7.1Elemento manutentivo:
Pag. 212
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controllii
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Controlli
Ogni 3 mesiControllo funzionaleVerifica ancoraggio
Ogni 3 mesiControllo funzionaleVerifica scarichi dei vasi
Ogni 3 mesiControllo funzionaleVerifica raccordi flessibili
Ogni 3 mesiControllo funzionaleVerifica tenuta
Ogni 3 mesiControllo funzionaleVerifica coprivaso
Pag. 213
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controlli
INDICE
1pag.STRUTTURE1
1Fondazioni superficiali1.2
1Cordoli in cemento armato1.2.1
1Strutture in cemento armato1.4
1Pilastri1.4.3
1Setti1.4.5
1Cordoli1.4.8
2Strutture in acciaio1.6
2Travi1.6.6
2Lamiere grecate1.6.9
2Solai1.12
2Solai misti acciaio-calcestruzzo1.12.9
2Unioni per acciaio1.16
2Giunti di collegamento1.16.11
3Bullonature per acciaio1.16.12
3Saldature in acciaio1.16.16
3Pareti interne2.2.1
3Lastre di cartongesso2.2.1.2
3pag.OPERE EDILI2
3Pareti interne2.2.1
3Pareti divisorie antincendio2.2.1.3
4Tramezzi in laterizio2.2.1.11
4Rivestimenti interni2.2.2
4Intonaco2.2.2.1
4Rivestimenti in ceramica2.2.2.5
5Tinteggiature e decorazioni2.2.2.21
5Infissi interni2.2.3
5Porte2.2.3.1
5Porte tagliafuoco2.2.3.4
6Controsoffitti2.2.4
6Controsoffitti in fibra minerale2.2.4.4
6Pavimentazioni2.2.6
6Pavimenti in gres porcellanato2.2.6.7
6Aree pedonali e marciapiedi2.3.1
6Chiusini e pozzetti2.3.1.2
7Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo2.3.1.8
Pag. 225
Programma di manutenzione: sottoprogramma dei controlli
7pag.IMPIANTI ELETTRICI3
7Impianto di messa a terra9.1
7Conduttori di protezione9.1.1
7Sistema di dispersione9.1.2
7Sistema di equipotenzializzazione9.1.3
7Impianto di sicurezza e antincendio9.3
7Cassetta a rottura del vetro9.3.3
8Centrale di controllo e segnalazione9.3.5
8Rivelatore lineare9.3.25
8Rivelatori ottici di fumo convenzionali9.3.34
8Sirene9.3.39
8Quadri elettrici10.3.2
8Quadri di bassa tensione10.3.2.1
8Sezionatore10.3.2.3
9Relè termici10.3.2.5
9Utilizzatori elettrici10.3.3
9Interruttori10.3.3.1
9Prese e spine10.3.3.2
9Illuminazione LED10.3.7
9Apparecchi a Led a parete10.3.7.101
9Impianto elettrico industriale10.4
9Passerelle porta cavi10.4.3
10Interruttori magnetotermici10.4.5
10Interruttori differenziali10.4.6
10pag.IMPIANTI MECCANICI4
10Impianto di sicurezza e antincendio9.3
10Estintori a polvere9.3.8
10Impianto di riscaldamento10.6
10Radiatori10.6.28
10Impianto idrico distribuzione10.7
10Apparecchi sanitari e rubinetteria10.7.1
Pag. 226
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
STRUTTURE
1Parte d'opera:
Fondazioni superficiali
1.2Unità tecnologica:
Cordoli in cemento armato
1.2.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoInterventi sulle strutture
Strutture in cemento armato
1.4Unità tecnologica:
Pilastri
1.4.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoInterventi sulle strutture
Setti
1.4.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoInterventi sulle strutture
Cordoli
1.4.8Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoInterventi sulle strutture
Strutture in acciaio
1.6Unità tecnologica:
Travi
1.6.6Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
A guastoInterventoInterventi sulle strutture
Pag. 216
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
Lamiere grecate
1.6.9Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
A guastoInterventoInterventi sulle strutture
Solai
1.12Unità tecnologica:
Solai misti acciaio-calcestruzzo
1.12.9Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoConsolidamento solaio
Unioni per acciaio
1.16Unità tecnologica:
Giunti di collegamento
1.16.11Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoRipristino
Bullonature per acciaio
1.16.12Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 2 anniInterventoRipristino
Saldature in acciaio
1.16.16Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoRipristino
Quando necessitaInterventoRimozione ossidazioni
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Pag. 217
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
Lastre di cartongesso
2.2.1.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoPulizia
Quando necessitaIntervento di adeguamentoRiparazione
OPERE EDILI
2Parte d'opera:
Pareti interne
2.2.1Unità tecnologica:
Pareti divisorie antincendio
2.2.1.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoPulizia
Quando necessitaIntervento di adeguamentoRiparazione
Tramezzi in laterizio
2.2.1.11Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoPulizia
Quando necessitaIntervento di adeguamentoRiparazione
Rivestimenti interni
2.2.2Unità tecnologica:
Intonaco
2.2.2.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di revisionePulizia
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione delle parti più soggette ad usura
Rivestimenti in ceramica
2.2.2.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di revisionePulizia delle superfici
Pag. 218
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione degli elementi degradati
Quando necessitaIntervento di adeguamentoPulizia e reintegro giunti
Tinteggiature e decorazioni
2.2.2.21Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di adeguamentoRitinteggiatura coloritura
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione degli elementi decorativi degradati
Infissi interni
2.2.3Unità tecnologica:
Porte
2.2.3.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneLubrificazione serrature, cerniere
Quando necessitaInterventoPulizia ante
Ogni 6 mesiInterventoPulizia delle guide di scorrimento
Quando necessitaInterventoPulizia organi di movimentazione
Ogni 6 mesiInterventoPulizia telai
Quando necessitaInterventoPulizia vetri
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneRegistrazione maniglia
Ogni 2 anniIntervento di adeguamentoRipristino protezione verniciatura parti in legno
Ogni 12 mesiIntervento di revisioneRegolazione telai
Ogni 12 mesiIntervento di revisioneRegolazione controtelai
Porte tagliafuoco
2.2.3.4Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneLubrificazione serrature, cerniere
Quando necessitaInterventoPulizia ante
Quando necessitaInterventoPulizia organi di movimentazione
Ogni 6 mesiInterventoPulizia telai
Quando necessitaInterventoPulizia vetri
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneRegistrazione maniglione
Quando necessitaIntervento di revisioneRimozione ostacoli spazi
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneVerifica funzionamento
Pag. 219
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 12 mesiIntervento di revisioneRegolazione telai
Ogni 12 mesiIntervento di revisioneRegolazione controtelai
Controsoffitti
2.2.4Unità tecnologica:
Controsoffitti in fibra minerale
2.2.4.4Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoPulizia
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione degli elementi
Ogni 3 anniIntervento di revisioneRegolazione planarità
Pavimentazioni
2.2.6Unità tecnologica:
Pavimenti in gres porcellanato
2.2.6.7Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaInterventoPulizia delle superfici
Quando necessitaIntervento di revisionePulizia e reintegro giunti
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione degli elementi degradati
Aree pedonali e marciapiedi
2.3.1Unità tecnologica:
Chiusini e pozzetti
2.3.1.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 4 mesiIntervento di revisionePulizia
Ogni annoIntervento di adeguamentoRipristino chiusini d'ispezione
Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo
2.3.1.8Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni settimanaInterventoPulizia delle superfici
Pag. 220
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di adeguamentoRipristino giunti
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione degli elementi degradati
IMPIANTI ELETTRICI
3Parte d'opera:
Impianto di messa a terra
9.1Unità tecnologica:
Conduttori di protezione
9.1.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione conduttori di protezione
Sistema di dispersione
9.1.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione dispersori
Sistema di equipotenzializzazione
9.1.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzione degli equipotenzializzatori
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
Cassetta a rottura del vetro
9.3.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di revisioneRegistrazione
Ogni 15 anniIntervento di sostituzioneSostituzione cassette
Centrale di controllo e segnalazione
9.3.5Elemento manutentivo:
Pag. 221
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 12 mesiIntervento di revisioneRegistrazione connessioni
Ogni 6 mesiIntervento di sostituzioneSostituzione batteria
Rivelatore lineare
9.3.25Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneRegolazione delle apparecchiature dei rivelatori
Ogni 10 anniIntervento di sostituzioneSostituzione dei rivelatori
Rivelatori ottici di fumo convenzionali
9.3.34Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneRegolazione delle apparecchiature dei rivelatori
Ogni 10 anniIntervento di sostituzioneSostituzione dei rivelatori
Sirene
9.3.39Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 10 anniIntervento di sostituzioneSostituzione
Quadri elettrici
10.3.2Unità tecnologica:
Quadri di bassa tensione
10.3.2.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiInterventoPulizia
Ogni annoInterventoSerraggio
Ogni annoInterventoSostituzione centralina di rifasamento
Quando necessitaInterventoSostituzione quadro
Sezionatore
10.3.2.3Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Pag. 222
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzioni
Relè termici
10.3.2.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 6 mesiInterventoSerraggi
Quando necessitaInterventoSostituzione
Utilizzatori elettrici
10.3.3Unità tecnologica:
Interruttori
10.3.3.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzioni
Prese e spine
10.3.3.2Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzioni
Illuminazione LED
10.3.7Unità tecnologica:
Apparecchi a Led a parete
10.3.7.101Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 3 mesiInterventoPulizia
Quando necessitaIntervento di revisioneSostituzione batterie
Quando necessitaIntervento di revisioneSostituzione diodi
Impianto elettrico industriale
10.4Unità tecnologica:
Passerelle porta cavi
10.4.3Elemento manutentivo:
Pag. 223
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di revisioneRipristino protezioni
Interruttori magnetotermici
10.4.5Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzioni
Interruttori differenziali
10.4.6Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di sostituzioneSostituzioni
IMPIANTI MECCANICI
4Parte d'opera:
Impianto di sicurezza e antincendio
9.3Unità tecnologica:
Estintori a polvere
9.3.8Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni 36 mesiIntervento di revisioneRicarica dell'agente estinguente
Ogni 36 mesiIntervento di revisioneRevisione dell'estintore
Ogni 6 anniIntervento di adeguamentoCollaudo dell'estintore (ogni 6 o 12 anni se conformi 97/23/CE)
Impianto di riscaldamento
10.6Unità tecnologica:
Radiatori
10.6.28Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Ogni annoIntervento di revisionePitturazione
Quando necessitaIntervento di revisioneSpurgo
Ogni 25 anniIntervento di sostituzioneSostituzione radiatore
Pag. 224
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
Impianto idrico distribuzione
10.7Unità tecnologica:
Apparecchi sanitari e rubinetteria
10.7.1Elemento manutentivo:
PERIODICITÀTIPODESCRIZIONE
Interventi
Quando necessitaIntervento di revisioneDisostruzione scarichi
Ogni 6 mesiIntervento di revisioneRimozione calcare
Pag. 225
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
INDICE
1pag.STRUTTURE1
1Fondazioni superficiali1.2
1Cordoli in cemento armato1.2.1
1Strutture in cemento armato1.4
1Pilastri1.4.3
1Setti1.4.5
1Cordoli1.4.8
1Strutture in acciaio1.6
1Travi1.6.6
2Lamiere grecate1.6.9
2Solai1.12
2Solai misti acciaio-calcestruzzo1.12.9
2Unioni per acciaio1.16
2Giunti di collegamento1.16.11
2Bullonature per acciaio1.16.12
2Saldature in acciaio1.16.16
2Pareti interne2.2.1
3Lastre di cartongesso2.2.1.2
3pag.OPERE EDILI2
3Pareti interne2.2.1
3Pareti divisorie antincendio2.2.1.3
3Tramezzi in laterizio2.2.1.11
3Rivestimenti interni2.2.2
3Intonaco2.2.2.1
3Rivestimenti in ceramica2.2.2.5
4Tinteggiature e decorazioni2.2.2.21
4Infissi interni2.2.3
4Porte2.2.3.1
4Porte tagliafuoco2.2.3.4
5Controsoffitti2.2.4
5Controsoffitti in fibra minerale2.2.4.4
5Pavimentazioni2.2.6
5Pavimenti in gres porcellanato2.2.6.7
5Aree pedonali e marciapiedi2.3.1
5Chiusini e pozzetti2.3.1.2
5Pavimentazioni in masselli prefabbricati in calcestruzzo2.3.1.8
Pag. 236
Programma di manutenzione: sottoprogramma degli interventi
6pag.IMPIANTI ELETTRICI3
6Impianto di messa a terra9.1
6Conduttori di protezione9.1.1
6Sistema di dispersione9.1.2
6Sistema di equipotenzializzazione9.1.3
6Impianto di sicurezza e antincendio9.3
6Cassetta a rottura del vetro9.3.3
6Centrale di controllo e segnalazione9.3.5
7Rivelatore lineare9.3.25
7Rivelatori ottici di fumo convenzionali9.3.34
7Sirene9.3.39
7Quadri elettrici10.3.2
7Quadri di bassa tensione10.3.2.1
7Sezionatore10.3.2.3
8Relè termici10.3.2.5
8Utilizzatori elettrici10.3.3
8Interruttori10.3.3.1
8Prese e spine10.3.3.2
8Illuminazione LED10.3.7
8Apparecchi a Led a parete10.3.7.101
8Impianto elettrico industriale10.4
8Passerelle porta cavi10.4.3
9Interruttori magnetotermici10.4.5
9Interruttori differenziali10.4.6
9pag.IMPIANTI MECCANICI4
9Impianto di sicurezza e antincendio9.3
9Estintori a polvere9.3.8
9Impianto di riscaldamento10.6
9Radiatori10.6.28
10Impianto idrico distribuzione10.7
10Apparecchi sanitari e rubinetteria10.7.1
Pag. 237
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