che argomenti scegliere? quali notizie? con che ordine?
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Dioces i di B resciaUfficio per le C omunicaz ioni sociali
C ors o per animatori della c omunic az ione
e della c ultura
“IE R I B OL L E TTINO P AR R OC C HIAL E ,
DOMANI G IOR NAL E DE L L A C OMUNIT Á”
Incontri del s econdo modulo:L A R E AL IZ Z AZ IONE
ottobre – novembre 2010
Che argomenti scegliere?
Quali notizie?
Con che ordine?
Che argomenti scegliere?Per rispondere a questa domanda dobbiamo chiederci
innanzitutto a chi vogliamo rivolgerci
Un giornale di comunità
• parla a chi frequenta la parrocchia
• parla alle persone del territorio
• parla della parrocchia e del territorio a chi non è di quella parrocchia e di quel territorio
Dovremmo dunque scegliere argomenti che:
• diano una lettura della propria realtà parrocchiale
• che abbiano attenzione alla vita del territorio
• che parlino di ciò che accade alle persone di quella comunità
Quali notizie?• Non esiste una definizione oggettiva di notizia.
• Per capire cosa è notizia bisogna far riferimento:
al lettore
alla fonte di quella notizia
alla vicinanza fisica o psicologica
al tempo nel quale si compie l’evento
all’oggetto o al soggetto del fatto
Il nostro primo riferimento è il lettore.
Il che vuol dire che dobbiamo conoscere i suoi bisogni
e i suoi interessi. E interagire con questi.
Non si tratta di assecondare chi ci legge, ma di intercettare il suo bisogno di informazione e la sua sensibilità.
La fonte
Cioè il livello di autorità e di credibilità di chi fa o parla.
Una stessa cosa detta da un parrocchiano
o dal presidente della circoscrizione
o dal parroco
o dal consiglio pastorale ha una importanza diversa.
La vicinanza fisica o psicologica
Più l’avvenimento avviene “sulla soglia di casa”
e più è interessante per il lettore.
Ma c’è una vicinanza che non è per forza fisica.
Occorre valutare la capacità di coinvolgimento emotivo e di identificazione con quell’avvenimento o quella persona da parte dei nostri lettori.
Il tempo nel quale si compie l’evento
Dovremmo avere riguardo alla periodicità
del nostro giornale.
Inutile parlare di ciò che si è fatto in Avvento se l’uscita del giornale è prevista a Pasqua. Anche se sono state fatte cose eccezionali, il passare del tempo fa sì che quella non sia più una notizia.
Il tempo nel quale si compie l’evento
Meglio anticipare gli eventi programmabili.
Dare spazio a ciò che è accaduto appena prima
la chiusura del numero.
Oggetto o soggetto del fatto
Diventa notizia ciò che accade a un ente o a una struttura o in un luogo di quel territorio.
Oppure la notizia è tale per la notorietà di chi compie il fatto o ne è vittima, o ancora per il numero di soggetti che coinvolge.
Competitività
Per i giornali “normali” è una notizia anche un fatto
di cui verosimilmente si stanno occupando anche
gli altri giornali.
Qui è vero il contrario: siamo in un’ottica di complementarietà. Vale a dire che se di una certa cosa si è occupato, per esempio, il giornale diocesano non è il caso di riproporla, a meno che non se ne dia una lettura particolare.
Con che ordine?
Le notizie non possono essere messe alla rinfusa, pena rendere illeggibile il nostro giornale.
C’è un ordine gerarchico stabilito in base all’importanza delle notizie.
Con che ordine?
Il primo articolo dovrebbe sempre essere l’editoriale
o il commento.
Le pagine con le notizie di servizio, di solito, vanno
alla fine del giornale.
Le rubriche dovrebbero essere collocate sempre
nelle stesse pagine.
Con che ordine?
Vanno scelte delle sezioni. Una volta individuate
va mantenuta sempre la stessa scansione in tutti
i numeri.
Vanno prima le cose di maggiore attualità o le notizie
o gli avvenimenti sui quali si vuole avviare
una riflessione nella comunità.
Giornale di comunità
10 11 12 13
II III
16 17
4 5 6 7
14 15
8 9
IV I 18
3
Scelti gli argomenti,
Individuate le sezioni
Trovate le notizie
Cominciamo a comporre il timone:
Giornale di comunità
10 11 12 13
II III
16 17
4 5 6 7
14 15
8 9
IV I 18
Editoriale
3
Mettiamo sempre all’inizio l’Editoriale
Giornale di comunità
10 11 12 13
II III
16 17
4 5 6 7
14 15
8 9
IV I 18
Editoriale
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E poi la pubblicità (non è obbligatoria, ma se c’è gli spazi vanno decisi prima di assegnare il resto delle pagine)
Giornale di comunità
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II III
16 17
4 5 6 7
14 15
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IV I 18
Editoriale
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