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Reggio Emilia, 20 gennaio 2008
Fasce tampone vegetate e reticolo idrografico di pianura: uso e gestione integrata del territorio
Gli ambiti rurali nella pianificazione e nella gestione conservativa integrata delle risorse idriche della pianura padana
Fernanda Moroni, Autorità di bacino del fiume Po
Autorità di bacino del fiume Po
SFIDE PRINCIPALI OBIETTIVI GENERALI Cambiamenti climatici e energia pulita
Limitare i cambiamenti climatici, i loro costi e le ripercussioni negative per la società e l'ambiente
Trasporti sostenibili Garantire che i nostri sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull'economia, la società e l'ambiente
Consumo e Produzione sostenibili
Promuovere modelli di consumo e di produzione sostenibili
Conservazione e gestione delle risorse naturali
Migliorare la gestione ed evitare il sovrasfruttamento delle risorse naturali riconoscendo il valore dei servizi ecosistemici
Salute pubblica Promuovere la salute pubblica a pari condizioni per tutti e migliorare la protezione contro le minacce sanitarie
Inclusione sociale, demografia e migrazione
Creare una società socialmente inclusiva tenendo conto della solidarietà tra le generazioni e nell'ambito delle stesse nonché garantire e migliorare la qualità della vita dei cittadini quale presupposto per un benessere duraturo delle persone
Povertà mondiale e sfide dello sviluppo
Promuovere attivamente lo sviluppo sostenibile a livello mondiale e assicurare che le politiche interne ed esterne dell'Unione siano coerenti con lo sviluppo sostenibile a livello globale e i suoi impegni internazionali
Le sfide per gli scenari delineati dalla politiche e programmi internazionali/europee(PAC, PSR, Biodiversità, Ambiente, Salute pubblica, Coesione sociale, ecc.)
Le sfide per gli scenari delineati dalla politiche e programmi internazionali/europee(PAC, PSR, Biodiversità, Ambiente, Salute pubblica, Coesione sociale, ecc.)
Autorità di bacino del fiume Po
Da: S.Malcevschi,G.L.Bisogni, 2007
Uso del suolo CORINE LAND COVER 2000Uso del suolo CORINE LAND COVER 2000
Autorità di bacino del fiume Po
ITALIA 3,78 4,70 0,92FRANCIA 4,14 4,84 0,70GERMANIA 7,47 8,09 0,62BELGIO 19,79 20,37 0,58OLANDA 10,11 12,7 2,59
Indice di consumo di suolo 1990 2000 differenze
LA PRESSIONE ANTROPICA (dinamica e densità)LA PRESSIONE ANTROPICA (dinamica e densità)
Autorità di bacino del fiume Po
Bacino del Po Italia Bacino del Po Italia Bacino del Po Italia Bacino del Po Italia Bacino del Po ItaliaAree in via di spopolamento 9,6% 21,0% 1,5% 8,1% 12,8% 28,3% 1,0% 4,3% 1,0% 4,1%Aree rurali a bassa densità 18,3% 17,3% 3,0% 3,3% 26,3% 21,6% 1,6% 2,1% 1,4% 1,9%Aree intermedie 14,1% 14,5% 6,0% 7,5% 15,4% 14,4% 4,1% 5,5% 3,8% 5,2%Aree urbane e semi-urbane a bassa crescita 10,7% 12,6% 12,7% 28,8% 7,5% 10,5% 9,8% 24,8% 9,5% 25,9%Aree di massima pressione 47,2% 34,5% 76,8% 52,2% 37,9% 25,1% 83,6% 63,2% 84,3% 62,8%Totale complessivo 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
Popolazione Superficie Addetti Valore AggiuntoPRESSIONE ANTROPICA
Comuni
Il presidio agricolo Il presidio agricolo
Autorità di bacino del fiume Po
Comuni Popolazione Superf icieBacino del Po Italia Bacino del Po Italia Bacino del Po Italia Bacino del Po Italia Bacino del Po Italia
Aree con forti problemi di abbandono 33,3% 30,4% 25,5% 32,6% 35,8% 28,9% 18,5% 17,0% 27,1% 19,7%Aree con problemi di abbandono 14,2% 10,5% 9,6% 6,1% 14,4% 9,8% 8,3% 5,6% 8,5% 4,0%Aree intermedie 10,9% 15,8% 13,8% 19,0% 8,8% 18,1% 7,9% 16,3% 13,5% 20,2%Aree agricole in regresso 17,8% 19,7% 18,7% 21,0% 19,5% 21,4% 31,1% 31,6% 24,7% 31,9%Aree agricole forti 23,8% 23,6% 32,4% 21,3% 21,5% 21,9% 34,3% 29,5% 26,3% 24,2%Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
PRESIDIO AGRICOLOSAU Aziende agricole
Progetto MANUMONTProgetto di Piano direttore per la manutenzione del territorio collinare e montano Progetto MANUMONTProgetto di Piano direttore per la manutenzione del territorio collinare e montano
Autorità di bacino del fiume Po
Ambiti di conservazione e di riequilibrio ambientale nel bacino del fiume PoAmbiti di conservazione e di riequilibrio ambientale nel bacino del fiume Po
Autorità di bacino del fiume Po
210 aree protette per il 7% del territorio del bacino
L’elemento acqua nella progettazione del paesaggio e per il riequilibrio ambientale del bacinoL’elemento acqua nella progettazione del paesaggio e per il riequilibrio ambientale del bacino
Autorità di bacino del fiume Po
RIQUALIFICAZIONE
REALIZZAZIONE
SPECCHI D’ACQUA
CORSI D’ACQUA
CANALI IRRIGUI
RISAIE
MARCITE
ZONE UMIDE
ECOSISTEMI FILTRO
FONTANE
Direttiva2000/60 CE
Convenzione europea del paesaggio
La montagna vs pianuraLa montagna vs pianura
Autorità di bacino del fiume Po
BACINOBACINO COLLINARE COLLINARE MONTANO (58%)MONTANO (58%)porzione di bacino in cui si genera la parte preponderante della portata liquida
Invasi montani: utilizzazione idroelettrica Volume max: 1.5 miliardi m³
ConoidiKm2
EsondazioniKm2
Fluvio-torrentiziKm
FraneKm2
Valanghen.
Superficie bacino collinare - montano
Km2
373 308 7829 3613 485940606
BACINO DI BACINO DI PIANURA (42%)PIANURA (42%)
luogo in cui avviene il trasferimento delle portate generate nel bacino montano e loro trasformazione ad opera di:
Interscambio con la falda
6.750 km di corsi d’acqua1 di I ordine28 di II ordine16 di III e IV
3000 Km2 di territorio del bacino sono potenzialmente inondabili per piene con tempo di ritorno di 20-25 anni
Prelievi irrigui
Rete idrografica minore naturale e artificiale
Utilizzazioni idroelettriche
32.300 km di corsi d’acqua secondari
Scarico inquinanti civili-industriali e agro-zootecnici veicolato mediante le acque superficiali e acque sotterranee
16.750 km di corsi d’acqua artificiali principali (canali irrigui e di bonifica)
Portatori di
interessi a monte
Portatori di interessi a valle
Inquinamento puntiforme e diffusoInquinamento puntiforme e diffuso
Autorità di bacino del fiume Po
Carichi effettivi di nutrienti nel bacino del fiume Po
Linee di intervento per ridurre i carichi di azoto e fosforoLinee di intervento per ridurre i carichi di azoto e fosforo
Autorità di bacino del fiume Po
Comparto civile industrialeComparto civile industriale• Contenimento dell’apporto di nutrienti proveniente dalle acque reflue urbane
Comparto agroComparto agro--zootecnicozootecnico• Ottimizzazione del rapporto azoto prodotto dai capi allevati e superficie utilizzata per
l’applicazione• Riduzione delle quantità e miglioramento delle caratteristiche agronomiche degli
effluenti zootecnici• Ottimizzazione dei sistemi di stoccaggio e trattamento effluenti zootecnici• Corretta utilizzazione delle acque reflue delle aziende agricole
Reticolo drenante artificialeReticolo drenante artificiale• Riduzione dei carichi di nutrienti veicolati e razionalizzazione della gestione dei
deflussi
Realizzazione di ecosistemi filtro (fasce tampone vegetate e di sistemi naturali di depurazione-fitodepurazione)
Reticolo idrografico naturale e artificialeReticolo idrografico naturale e artificiale
Autorità di bacino del fiume Po
Solo la rete scolante si articola per circa 6000 km con densità complessiva generalmente oltre i 10 metri per ettaro.
Progetto RIMEDIA - Le fasce tampone vegetate: fattibilità e opportunitàProgetto RIMEDIA - Le fasce tampone vegetate: fattibilità e opportunità
Autorità di bacino del fiume Po
Bedollo
mais
6 merbacea
2,6 marborea
3,5 merbacea2 m
arborea
grano
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45 26
/7/07 13
/9/07 17/1
0/07
28/11/0
7 24
/1/08 28
/2/08 27
/3/08 15
/5/08 5/6/
0808
/07/08
mg/
l N-N
O3
mais erbacea arborea
urea
stallatico
Fattibilità e opportunità dei sistemi naturali di trattamento delle acque dello scolmatore in Gorla Maggiore (VA)Fattibilità e opportunità dei sistemi naturali di trattamento delle acque dello scolmatore in Gorla Maggiore (VA)
Autorità di bacino del fiume Po
Stato attualeIpotesi progettualeSistema di filtrazione verticale + sistema a ritenzione prolungata per il trattamento delle acque dello scolmatore
Riqualificazione dell’area a scopo naturalistico
Schema “Naturalistico”
Gli elementi lineari, il Fiume Olona e i paleoalvei
Il patrimonio arboreo attuale e potenziale
Alcuni elementi di progettazione
“Verso un Parco dell’Acqua a Gorla Maggiore”
Impianto di pioppicoltura a termine
I sistemi naturali di depurazione come contributi alla gestione integrata delle risorse idricheI sistemi naturali di depurazione come contributi alla gestione integrata delle risorse idriche
Autorità di bacino del fiume Po
riduzione dell'inquinamento delle acque e raggiungimento di un buono stato ecologico di tutti i corpi idrici (misure del Piano di gestione del bacino idrografico del fiume Po ai sensi della direttiva 2000/60 CE, in corso di redazione, ad integrazione di quanto già previsto nei Piani di tutela delle acque, già approvati a livello regionale);
riqualificazione del sistema ambientale e paesistico degli ambiti rurali;
miglioramento della fruibilità delle aree perifluviali per ridare ai fiumi centralitànelle politiche di sviluppo;
sviluppo di attività di comunicazione, formazione ed educazione per lo promozione di una nuova cultura all’utilizzo sostenibile e alla valorizzazione delle risorse naturali
Ruralità e agricolturaRuralità e agricoltura
Autorità di bacino del fiume Po
Il concetto di ruralità•È fortemente collegato all’agricoltura
•Ma evolve nel tempo e assume significati diversi
1950
Franco Sotte, 2008
1960 1970 1980 1990 2000 2010
Ruralità agraria e
Agricoltura di I generazione
Ruralità industriale e
Agricoltura di II generazione
Ruralità post-industriale e
Agricoltura di III generazione
Gestione dell’ambiente e del paesaggioGestione dell’ambiente e del paesaggio
Autorità di bacino del fiume Po
Agricoltura di terza generazionesistemi per la regolazione e l’assetto idrogeologico
sistemi di intercettazione degli inquinanti
produzione e mantenimento del paesaggio
sistemi di mitigazione termica e di assorbimento di inquinanti gassosi
tutela di specie animali e vegetali in estinzione
sistemi di mitigazione delle urbanizzazioni
Territorio della Azienda Cassinazza (MI)
COM (2008) 306/4 “Proposta di regolamento del consiglio …..che modifica i regolamenti della PAC e del PSR”
Priorità cambiamenti climatici
Priorità energie rinnovabili
Priorità gestione delle risorse idriche
Priorità biodiversità:
Ruolo delle istituzioniRuolo delle istituzioni
Autorità di bacino del fiume Po
Per il bacino del fiume Po, realtà così complessa e significativa, risultati concreti possono essere raggiunti soltanto attraverso politiche integrate superando le logiche di intervento settoriali e favorendo la cooperazione istituzionale e l’utilizzo polifunzionale e sinergico dei diversi strumenti economici e finanziari sia a livello comunitario sia a livello nazionale/locale.
Indirizzi strategici:
Piano di gestione del bacino idrografico ai sensi della direttiva 2000/60 CE: riconoscimento del valore dei servizi ecosistemici attraverso l’applicazione dei principi economici “chi inquina paga” e “chi usa paga”, l’adozione dell‘analisi costi/efficacia e di strumenti tariffari
realizzazione di interventi sulla base di progetti costruiti attraverso percorsi partecipati e condivisi, sulla base dell’esperienza del PSS “Valle del fiume Po”, che ha ottenuto un finanziamento FAS dal CIPE, anche perché rispondente a questi requisiti, e dell’esperienza del Progetto MANUMONT - Progetto di Piano direttore per la manutenzione del territorio collinare e montano
Valorizzazione del incontro odierno per promuovere un progetto pilota per realizzare interventi multifunzionali di riqualificazione del reticolo idrografico di pianura, secondo principi di responsabilità, equità e solidarietà con gli altri usi del territorio e le generazioni future.
Autorità di bacino del fiume Po
Grazie per l’attenzione
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