anci innovazione e riordino
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Anci Innovazione Proposta di modello e di percorso per il Riordino territoriale
Obiettivo generale del riordino
• Migliore gestione delle risorse destinate agli enti territoriali
• Economia nella gestione delle risorse destinate agli enti territoriali (risparmio)
• Efficienza ed efficacia dei processi organizzativi degli enti territoriali
• Innalzamento del livello dei servizi al cittadino
Stato dell’arte del riordino
• Regime giuridico vigente per i comuni con meno di 1000 abitanti – Legge 135/2012 (DL 95/2012):
• costituzione facoltativa di Unioni “speciali” con non meno di 5000 abitanti (3000 in caso di aree montane), con perdita dell’autonomia economico-finanziaria e contabile;
• assoggettamento dell’Unione speciale al Patto di Stabilità;
• perdita della Giunta per i comuni con meno di 1000 abitanti;
• Normativa coordinata delle Gestioni Associate (art. 14 della Legge n. 122/2010 e art. 16 della Legge n. 148/2011, modificati dall'art. 19 della Legge n. 135/2012)
• DDL Delrio su province da cui scaturiscono le Aree Vaste e le città metropolitane
Il funzionamento attuale
Oggi ogni comune* gestisce autonomamente i diversi processi/servizi
* salvo aggregazioni di comuni/unioni che hanno parzialmente già messo a fattor comune alcuni servizi/processi
Pratica Cittadino
Servizi demografici/protocollo Servizi
finanziari
Ufficio tecnico
Urbanistica
Suap
Economato
Servizi alla persona/Fa
miglia
Trasporto
Sport
Controllo e monitoraggio territorio
Il funzionamento attuale a livello territoriale
N servizi in M territori = N*M servizi-attività costi
I principi del nuovo modello
• Centralità del cittadino e vicinanza (on line e on site)
• Organizzazione per processi e per progetti e non più per funzione
• Sviluppo delle competenze e specializzazioni tecniche (sapere fare) unite e a sviluppo delle competenze e professionalità gestionali e manageriali (saper essere)
• Valorizzazione delle differenze
• Valorizzazione dei saperi distintivi
La proposta di modello
Dal singolo comune Al territorio
Dalla funzione Al processo
Dal cliente interno Al cittadino
La proposta di modello
PARTNER
PARTNER
PARTNER
AREE TECNICHE
Lavori Pubblici Scuola, Sport e Cultura
Trasporti e Mensa Urbanistica
Servizi sociali Attività Produttive
Anagrafe
...
URP
Ricognizione Bisogni
Monitoraggio soddisfazione
LOGISTICA E SUPPORTO Amministrazione, EDP, Protocollo ...
L’applicazione a livello territoriale
PARTNER
PARTNER
PARTNER
AREE TECNICHE/ Servizi
(gestioni associate) Lavori Pubblici
Scuola, Sport e Cultura Trasporti e Mensa
Urbanistica Servizi sociali
Attività Produttive Anagrafe
...
URP Ricognizione
Bisogni
Monitoraggio Soddisfazione
URP Ricognizione
Bisogni
Monitoraggio Soddisfazione
URP •Ricognizione
Bisogni •Contatto con
il cittadino •Acquisizione
‘richieste di servizio’ •Monitoraggio Soddisfazione
LOGISTICA E SUPPORTO Amministrazione, EDP, Protocollo ...
Dove: Sono le gestini associate a livello territoriale
Sono i servizi/processi/attività
che rimangono sul comune/ente
Il nuovo modello a livello comunale
PARTNER
PARTNER
PARTNER
AREE TECNICHE (a livello di Unione)
Lavori Pubblici Scuola, Sport e Cultura
Trasporti e Mensa Urbanistica
Servizi sociali Attività Produttive
Anagrafe
...
URP Comune
URP • Ricognizione
Bisogni • Contatto con
il cittadino • Acquisizione
‘richieste di servizio’ • Monitoraggio Soddisfazione
LOGISTICA E SUPPORTO Amministrazione, EDP, Protocollo ...
Dal singolo Comune al Territorio
• Al singolo comune la gestione della ‘relazione con il cittadino/utente/consumatore’
• Al singolo comune l’identificazione della ‘soluzione al bisogno’ del cittadino e l’attivazione del servizio
• Ai comuni in gestione associata, la strutturazione e gestione dei servizi, al cittadino/utente/consumatore
• Ai comuni in gestione associata, la strutturazione e gestione dei processi di servizio interno (amministrazione , controllo di gestione, EDP; ecc.) e di logistica e supporto
• Al singolo comune il monitoraggio della soddisfazione rispetto ai servizi erogati e la relazione con il Cittadino in ottica di CRM = Citizen Relationship Management)
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Stock olders (altri comuni, risorse interne, ecc.)
Un esempio di Business Process
CITTADINI ATTUALI, POTENZIALI
FORNITORI PARTNER Processi di Raccolta e
Analisi dei bisogni
Individ. soluzione (Ricerca & Sviluppo) Processi di
Contatto con il cittadino
Processi di Attivazione e
Gestione Servizi
BUSINESS INTELLIGENCE –GESTIONE INFORMAZIONI
DIREZIONE e COORDINAMENTO (INTERNO E TERRITORIALE)
SERVIZI INTERNI – GESTIONE INFRASTRUTTURE
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Processi di Logistica e Supporto
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Il Macroprocesso Obiettivo Cittadini
Organi di governo
CED e sistemi informativi
Controllo di gestione - Amministrazione e finanza
Segreteria e Protocollo
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Ascolto e interpretazione
Organizzazione e attivazione dei servizi
Produzione e erogaz. dei servizi
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Il Macroprocesso Obiettivo (esemplificazione)
Cittadini
Organi di governo
CED e sistemi informativi
Servizi Amministrativi e Finanziari
Segreteria e Protocollo ( Front office interno)
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Ascolto (Front Office )
URP; SUAP; Statistica
Organ. e attivazione
URP; SUAP; Politiche sociali
Produz. e erogazione ( back office ) Anagrafe; Serv. Elettorale; Trasporto;
Politiche Sociali; Cultura; Scuola; Lavori Pubblici; Ambiente;
Espropri; Protezione civile, Urbanistica; sepolture; Sport; Commercio; ecc.
I vantaggi ed i benefici
• La focalizzazione del comune sul cittadino, sulla relazione con il medesimo, sui bisogni e non sulla produzione della pratica
• La specializzazione e la crescita della competenza
• I vantaggio economico dato dall’economia di scala
• La sostenibilità degli investimenti per la reingegnerizzazione e l’ottimizzazione dei processi
• ll vantaggio economico e di produttività dato dalla reingegnerizzazione
L’applicazione del modello deve tener conto • Della definizione di una dimensione significativa e sostenibile del livello
territoriale ossia:
• Sotto i 5.000 obbligatorio ma con mantenimento sul territorio dei servizi di relazione con il cittadino on line ed on site
• Sopra i 5.000 auspicabile con mantenimento sul territorio dei servizi di relazione con il cittadino on line ed on site
• Della definizione di una dimensione significativa in funzione della localizzazione (montagna o pianura)
• Dell’assegnazione delle responsabilità di processo in funzione della migliore competenza e della maggiore leadership
• Della necessità di ridurre i livelli
• Della necessità di confermare, almeno nel breve-medio tempo, i riordini già effettuati evitando sovrapposizioni di funzioni/ruoli/attività/costi e favorendo la partecipazione al governo per verificare l’efficacia e l’efficienza dell’azione avviata ………
• La realizzazione di investimenti infrastrutturali (in tecnologie, reti, informatizzazioni per consentire l’integrazione tra comune e territorio/unione)
La realizzazione: quale percorso
• La definizione del modello di riferimento
• L’identificazione dei processi
• L’identificazione dei processi a valore per il comune /cittadino (da lasciare sul comune)
• L’Identificazione dei processi da centralizzare
• L’analisi dei processi attuali (sui diversi comuni)
• La mappatura dei processi obiettivo (attività, risorse, competenze, strumenti) di relazione con il cittadino (comunali) di attivazione dei servizi (territoriali) di erogazione (territoriali) di service (territoriali) di monitoraggio (territoriali e comunali)
• L’identificazione delle azioni per passare dai processi attuali ai processi obiettivo (formazione tecnica, formazione manageriale e gestionale, change management, investimenti in tecnologie dell’informazione, ecc.)
• Attivazione delle azioni con progettualità mirate/specifiche
• Audit di controllo e AAR (adozione delle tecniche di After Action review)
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